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Ho 44 anni, ho tentato per 20 anni di laurearmi, con le spalle gravate dalla mia reputazione di secchiona e conseguenti aspettative infinite della mia famiglia. Tutto ciò mentre mi occupavo di una madre malata che ora non c'è più. A 5 esami dalla fine, esausta e con un'età più vicina a quella dei professori che a quella dei compagni, ho mollato tutto. Pentendomi di aver perso tanto tempo e tanti soldi. Ora mi sono perdonata, e se la mia vera passione diventerà un lavoro, tornerò all'università, per puro piacere, con un CdL COMPLETAMENTE diverso dal primo. Grazie per le tue parole Alessandro.
La ragazza era mia coetanea e frequentava la mia università, perciò ho sentito questo caso molto vicino. Grazie per la tua sensibilità e per esserti aperto riguardo a temi difficili e personali. Purtroppo lei non ha potuto vedere questo video, ma sono certa che aiuterà tantissimi studenti
Caro Alessandro, Sono Roberto quello che ha scritto il commento che riguarda il professore arrogante che ha consigliato di smettere di studiare perché non è nelle mie capacità. Ti vorrei ringraziare prima di tutto per questo video perché lo trovo importante per tutti i ragazzi che si trovano ad affrontare se stessi in relazione alla vita, e anche perché nel percorso di studi che sia universitario o di scuola superiore si possono incappare in persone arrogante come in questo caso il professore che possono aumentare questa sensazione di fallimento che a volte una persona si proietta su di se. Ti ringrazio ancora sia per gli spunti per il metodo di studio e sia per queste parole che hai detto. PS: mi dispiace se ti ho imbruttito o provocato qualcosa di negativo non era mia intenzione, volevo riportare un fatto accaduto perché pensavo che potesse coincidere con quello che era successo alla ragazza visto che il sentirsi falliti può avvenire anche tramite questi messaggi mandati da certi professori. Grazie ancora del video :)
Figurati Roberto, non sei tu ad avermi imbruttito ma quel mollusco del tuo professore. Tu mi/ci ispiri, invece, perché imparare a gestire le proprie difficoltà e riuscire a non lasciarsi fermare da esse è una dimostrazione di tenacia, passione e consapevolezza incredibili.
@@alessandrodeconcini-adc Grazie mille di queste altrettante parole che mi hai detto. Per quello che posso dire e che cerco di sfruttare le altre risorse del mio cervello che mi consentano di superare le difficoltà che ho.☺
Grazie Alessandro. Sono una ragazza di 27 anni e nel momento in cui scrivo sto piangendo. Sono solo al minuto 17 e non vedo l'ora di proseguire. Avrei voluto vedere prima questo video perché è il video migliore che abbia visto su questo tema e la tua capacità di trattarlo con tale delicatezza mi ha commosso e mi ha dato una nuova energia e forza di proseguire il mio percorso di studi e di vita con serenità. Ti voglio ringraziare dal profondo del cuore. Ho incominciato l'università nel 2017 ma dopo un anno e mezzo ho deciso di interromperla perché in famiglia le cose stavano andando malissimo, c'era una situazione pesantissima e io stavo accusando tremendi pensieri. Ho ripreso con il corso di Psicologia nel 2021, poi...la pandemia. Lezioni online. Nel primo anno ho dato tutti gli esami. Nel frattempo ho avuto due importanti relazioni, due convivenze, ho provato qualche lavoro. Ho iniziato un percorso di psicoteraoia e ho dovuto e sto elaborando tantissimo vissuto. Mi sono odiata profondamente quando vedevo tutti laurearsi e io no. La mia prima relazione durava da sette anni e quando mi sono lasciata sono caduta in una profonda depressione. Non sono riuscita a dare esami e mi sono giudicata pesantemente. Fino a che la mia salute mentale era talmente precaria da impedirmi di badare a me nelle cose piu semplici della vita, come cucinarmi da mangiare, uscire di casa etc. Ora sto molto meglio anche e soprattutto grazie alla terapia. Riesco a parlarmi con amore e quasi totalmente senza giudizio. Per me questo è un traguardo immenso. Mi conosco molto piu a fondo. E ho imparato tanto. Continuo a studiare e leggere. L'anno scorso ho dato solo due esami. E mi sentivo appunto una fallita. Era la costante della mia vita. Ma ora ho ripreso a studiare piano piano perché amo la psicologia e di base ho sempre letto tanto su questo tema. Sinceramente ogni tanto torna la sensazione di essere indietro con non so nemmeno io cosa, forse con la corsa della vita? Ma grazie a video come questo mi rendo conto che devo volermi bene e confrontarmi solo con me stessa ed essere ogni giorno la versione migliore di me. Ti ringrazio perché il tuo video mi ha dato tanta speranza e i commenti sotto mi hanno fatto capire che non sono l'unica, che non sono sola. E che non sono una fallita. Anche perché ogni giorno cerco di essere meglio del giorno precedente. Credo che questo sia la cosa fondamentale
Elisa, grazie davvero per aver condiviso la tua storia. Quando sento di difficoltà superate, di momenti difficili, di cadute e riprese io non vedo fallimento e debolezza, vedo una forza straordinaria che è stata messa alla prova e non ha ceduto. Non mollare, coltiva la tua passione, studia, impegnati, perdona gli errori e metticela tutta per imparare da essi. Ce la farai. Un abbraccio.
video molto bello e interessante, spesso ho dei momenti di sconforto per l'università: bocciature, voti bassi, tempo che passa e sensazione di essere in ritardo, ma voglio laurearmi e voglio trovare la forza di reggere questi brutti momenti
Mi ero persa questa preziosa live. Non sai quanto faccia bene il fatto che specifichi "io punto all'eccellenza PERSONALE" e che quindi ti discosti da tutta quella tossicità del culto del "successo" a tutti i costi. Fondamentale anche il fatto che tu dia delle spiegazioni del perché sia sbagliato pensarla in un certo modo, ovvero che bisogna imparare a relativizzare per poter dare un giudizio oggettivo e così via. Personalmente, sentire parlare di esempi di fallimento da persone stimabili come te mi stimolta davvero, laddove sentir sempre parlare di esempi di super genii che hanno fatte cose straordinarie mi provoca quasi solo frustrazione. Mille volte grazie ❤
Ciao Ale! Ti ringrazio tantissimo per questa live, quello che mi spaventa più di tutto non è il fallimento ma lo smarrimento. L'avere paura di fallire e il fatto di etichettarsi come falliti, penso possa generare senso di smarrimento in modo tale da non riuscire più a capire cos'è che ci rende felici.
Ho 48 anni, non studio, mentre faccio il meccanico nella mia officina ascolto TH-cam e per fortuna l'algoritmo mi ha fatto conoscere persone molto interessanti e arricchenti
Io ho provato a fare l'università per un'anno e mezzo ma per via della pandemia, difficoltá economiche,una non efficienza nel metodo di studio che si adattasse a me che ho DSA e il continuo pensiero di essere un fallito mi ha portato a lasciarla. Adesso lavoro e sono da un'anno dallo psicologo per affrontare questo pensiero autodistruttivo, non sono ancora arrivato a quel momento che posso dire di essere pronto perché non conosco bene me stesso ma piano piano lo stó scoprendo.
Ho 25 anni, mi rivedo in tutto quello che hai detto, però mi chiedo, com’è possibile essere in così TANTI a sentirci così? Non è solo tristezza, dati testimoniano la crescita di ansia e depressione negli studenti universitari..non va bene! Gli ultimi ad aver fallito sono proprio gli studenti universitari, in tutto questo. Grazie alessandro, parole che rappresentano una pacca sulla spalla gigante, e spunti di riflessione importanti
… caro Alessandro io penso che nella vita non dobbiamo farci troppe seghe mentali, dobbiamo invece renderci consapevoli che un giorno non ci saremo piú e diventeremo polvere in qualsiasi modo noi progettiamo la nostra vita, per cui rilassiamoci e godiamoci il viaggio, comunque esso vada 😘
È vero gente, bisogna sempre pensare al prezzo del cosiddetto "successo". È come vedere un bel fisico e dire "lui/lei ha avuto successo nel mettersi in forma". Ma cosa ne sappiamo? Magari dietro quel fisico ci sono problemi di salute enormi, denutrizione, restrizione, ossessione. Stessa cosa per il "successo" accademico.
Grazie per questo video. Mi ha colpito nel profondo già fin dall’inizio. Cerco di non confrontarmi con gli altri ma quando mi confrontavo con me stessa, mi sentivo di essere peggiorata rispetto a prima. Mi mancava il tassello del “il miglioramento non va in linea dritta”, veramente mi ha illuminato la mente
Ciao, grazie per le tue parole. Spesso mi sento molto agitato per gli esami e l'università, perché sono al primo anno di università, ho già fatto alcuni esami ma purtroppo un esame non sono riuscito a farlo, e a settembre ne avrò uno molto difficile, ma sto cercando di impegnarmi più che posso. Le tue parole mi hanno aiutato a non sentirmi "sbagliato" o un peso per i miei genitori se incontrerò delle difficoltà nel mio percorso di studi, e sono sicuro che hanno aiutato tantissime altre persone che purtroppo soffrono per motivi legati all'università. Grazie, davvero tanto.
Ciao Alessandro, hai detto delle cose bellissime, e molto importanti. Vorrei scrivere un commento degno per far passare quanto queste parole siano importanti per me, e per tanti come me, che hanno vissuto esperienze simile a quelle che racconti. Voglio solo dirti - per quel che vale - quanto ti stimo, e dopo questo video la mia stima è cresciuta alle stelle. Grazie per quello che fai.
Non lascio mai commenti su TH-cam ma questa volta proprio non sono riuscito ,complimenti sentitissimi per i contenuti di alto livello intellettuale,morale,logico ed etico non ho potuto fare a meno di iscrivermi e lasciare like.Avremmo bisogno di più persone che parlano della questione e che ne parlino con contenuti serissimi direi scientifici come hai fatto tu,questa mentalità tossica è ormai un cancro che ha fatto metastasi nella società e bisogna parlarne tanto e in maniera positiva per cercare di eliminarlo.
Hai fatto il video perfetto per il momento peggiore della mia vita. Ho pianto poche volte nella mia vita, e con questo video ho pianto come un bambino. Grazie
ciao Alessandro, sono uno studente di 19 anni al primo anno di università e sta andando tutto fuori dai binari del piano che avevo pensato...per fortuna faccio altre attività di cui sono abbastanza contento, ma sento un peso enorme (soprattutto per il lato economico) e sto ragionando parecchio in questo periodo. Non so come ringraziarti per tutti i tuoi video che ho visto, non so se capisci veramente quanto bene stai diffondendo...grazie
Grazie per questo video, mi sono rivista in moltissime cose che hai detto. Purtroppo ci sono delle cose che ti vengono inculcate fin da piccolo e cresci con un mentalità tossica finchè qualcuno non ti mostra un altro lato della medaglia, permettendoti di lavorare su te stesso per cambiare le cose. Grazie, continua così!
Sto attraversando una battuta d'arresto a causa dell'università, con depressione in corso... sono ancora a 15 minuti del tuo video ma posso dire francamente che sei meglio di 10 sedute dallo psicologo, e dico davvero. Personalmente ho molta stima di te e ti ringrazio per tutto cio che condividi con noi.
Caro Alessandro, grazie davvero per tutto quello che fai e questo video commovente. Vorrei riportare brevemente la mia esperienza: dopo un periodo di lavoro a Dublino ho deciso di intraprendere un corso di chimica in Italia e ho capito dopo un anno di bocciature e depressione che non era la mia strada. Ho deciso quindi di rimettermi in gioco con Psicologia iscrivendomi però (per puro errore) a un corso telematico che mi ha dato la possibilità, con grande sorpresa, di migliorare tantissimo nello studio non sentendo la pressione dei compagni e confrontandomi solo con me stessa. Penso di aver creato un metodo di studio che funziona tantissimo per me ed é stato grazie soprattutto a questo corso che vivo con serenità lo studio e posso farlo con passione. Dopo due anni di corso però sento che ci sono dei problemi come questa mancanza di potermi confrontare coi colleghi e non sentirmi parte della vita universitaria, mi sento meno rispetto agli altri nonostante i successi anche perché ho paura che una telematica sarà vista inferiore di un corso tradizionale in futuro e anche perché penso che tutti avranno sicuramente più una vita più soddisfacente. Vorrei sapere se secondo te ho realmente sbagliato e sto buttando via i miei vent'anni.
Per me non hai sbagliato, Lucia, e non stai buttando via niente. Vedo le università telematiche come una enorme risorsa e credo che in futuro sarà sempre più comune avvalersene. Vai serena e dritta per la tua strada 💪❤️
Sto imparando l'italiano adesso ma anche sto creciendo come persone nel li altri area de la mia vita grazie a tui videi. Alessandro! Thank you for your work!
Importantissimo questo tematico. Condivido ogni parola. Grazie Vivere con gratitudine sincero ogni giorno, vedere opportunità dappertutto sia per esperienze, emozioni e comportamenti positive e negative (con valore ugualmente utile) avere un auto-imposto “commitment “ a lifelong learning e crescita Capire bene I miei valori, priorità, limiti attuale, risorse personale: informano le mie scelte ed azioni. Alcune cose che mi hanno aiutate
Questa vicenda mi tocca personalmente perché nell'estate del 2021 ho pensato di buttarmi dal quarto piano di casa mia poiché mi sentivo "smarrito" nella vita. Tra un mese invece mi laureo in lettere moderne. Mi sento comunque un po' un "fallito" perché sono finito due anni fuori corso e con la media bassa. Spero di superare questa cosa e di vedere il lato positivo della medaglia. Grazie per questo video, un abbraccio
Intanto complimenti per il tuo risultato, sono certo che alla proclamazione sarà un momento bello e importante. Continua a lavorare su di te, non sei un fallito, sei una persona che ha vissuto delle difficoltà e ora le ha superate. Non è solo questione di vedere il lato positivo, è proprio rendersi conto che le debolezze, le sfighe e le difficoltà esistono nella vita e non intaccano minimamente il nostro valore come persone. Tu non sei i tuoi voti e non sei il tuo fuoricorso. Tu sei Michele e questo è più che sufficiente.
Grazie Alessandro. Mi trovo alla fine di un percorso di una triennale che ha avuto tanti alti e bassi. Sono fuori corso e sono in attesa di svolgere il mio ultimo esame , per cui purtroppo non mi sono preparata come avrei voluto/dovuto. Sono giorni che mi ripeto in testa di essere una fallita e di non avere più possibilità in campo lavorativo né in quello dello studio. Il tuo video mi ha un po' riportato alla realtà delle cose e ti ringrazio tanto per questo. Ci vorrebbero più persone come te e con la tua sensibilità al mondo.
Non mollare Arianna, non sei una fallita, sei soltanto una ragazza che ha avuto qualche difficoltà nello studio, né più né meno di questo. Hai tutta la tua vita davanti e tutte le capacità per terminare il tuo percorso di studi alla grande e per farti una meravigliosa carriera. Inutile negare la difficoltà che hai avuto: analizza per bene la situazione, individua quale sia il problema (metodo di studio, aspetti psicologici, aspetti di ambiente, più cose insieme) e poi mettiti sotto per risolvere e (nel caso fosse necessario), farti dare una mano. Puoi farcela 💪❤️🔥
é vero che quello che molti suggeriscono è quello di laurearsi il prima possibile così da avere il primo possibile delle esperienze lavorative nel proprio campo di studi. Ma è ancora più importante portare a termine questo percorso, "in corso" o meno, così da acquisire le conoscenze e capacità che presto ci renderenno il futuro nostro. Attivi, e non passivi, nel mondo del lavoro. Spero che riuscirai a completere con serenità il tuo percorso. Viel Glück :)
Ogni persona , in ottica di sviluppo umano e delle potenzialità cresce in modo diverso ed è soggettivo , a parità di impegno , ogni persona impara le stesse cose nella vita , per questo non ci sono persone che valgono o meno tutti valiamo come ogni albero ma e nature sono diverse , ergo , gli obiettivi sono diversi ma a fine della vita la crescita e l'apprendimento è il medesimo .
Alessandro, ci siamo allenati per molto tempo insieme, se solo avessi saputo di soffrire lo stesso tuo problema (e intendo veramente lo stesso), molto probabilmente avremmo potuto condividere tra noi le nostre esperienze e affrontarle diversamente. Grazie per i tuoi video, anche se affronti problemi del mio passato. Un abbraccio
Complimenti Ale, la migliore live che abbia visto da quando ti seguo. I complimenti vengono dal fatto che ho visto l'autenticità in quello che hai detto. Oltre il fatto che sono d'accordo sul contenuto.di quanto hai detto
Grazie per aver fatto questa live. Per quanto riguarda il cattivo uso che si tende a fare della parola "fallito", con la tua riflessione, mi hai ricordato un video di Roberto Mercadini che si intitola "parole sbagliate (innocue e nocive)". Mercadini fa considerazioni simili alle tue, ma prendendo come esempio la parola "demente". Mi sento di consigliarlo (th-cam.com/video/wnLSiwlSZwE/w-d-xo.html). Penso che si debba riflettere sul fatto che spesso usiamo "male" le parole senza accorgercene.
Potenzialmente queste parole potrebbero essere la sterzata decisiva ad un cambiamento che cerco di impostare da tempo, mi fai sentire meno solo, mi dai speranza...sono solo al minuto 13 ma già queste parole hanno trafitto l'anima...grazie Ale, grazie.
Ciao Alessandro. Allora innazitutto vorrei ringraziarti per il tuo bel video. Hai ragione. Le tue parole sono pieni di saggezza. Un caro saluto della Colombia la terra del miglior caffè al mondo
I problemi principali sono il “senso di colpa” verso i genitori e la vergogna di affrontare parenti/amici che immancabilmente non si fanno gli affari loro, anzi molti se ti vedono in difficoltà godono nel farti domande che possano metterti in imbarazzo.
Purtroppo bisogna avere la fortuna di nascere in una famiglia di persone buone e comprensive. Tanti genitori e parenti iniziano a stressare i bambini quando ancora hanno il ciuccio in bocca
Bellissimo video, mi sono rivisto in molte delle tue affermazioni. Gli anni trascorsi a "rimanere indietro" rispetto agli altri....il primo esame fallito, che per me fu una tragedia, tanto che poi mi bloccai per un periodo. Tuttavia, devo dire che molte pressioni me le mettevo da solo mentre altre provenivano dal meraviglioso mondo di giurisprudenza di Padova. Ambiente per il quale la battuta di Fantozzi "com'è umano lei.." calza a pennello. Però non sono neanche contrario al sistema di valutazione dell'individuo basato sui voti: l'importante è che si comprenda a cosa serve questo strumento che non va demonizzato. Perchè ho sentito alcuni docenti proporre l'abolizione dei voti per favorire una scuola della cooperazione; francamente mi pare una supercazzola prematurata. Infatti, concordo con il tuo suggerimento di mantenere un atteggiamento più distaccato nel caso si riceva un voto basso e se avessi avuto qualcuno che all'epoca mi avesse fatto comprendere questo, sarei stato molto meglio, specialmente a livello psicologico. Perciò ti ringrazio.
Sono d'accordo con te Cristian, non credo molto nell'abolizione dei voti quanto in una completa ristrutturazione della loro importanza e del modo in cui sono usati e percepiti.
Se posso avanzare una correzione io direi "sistema di valutazione della preparazione dell'individuo" e non dell'individuo nella sua totalità, perché è un meccanismo che poi ci porta ad associare il nostro valore come persone a un voto, mentre questo valuta solo il livello di preparazione in un campo secondo degli standard di un professore esperto. (In grande parte questo è un ragionamento che serve a me in primis, non vuole essere una critica)
@@giulia1162 si in effetti intendevo quello, ossia che il voto fotografa una tua prestazione in un certo momento storico e in un ambito specifico. Certo, se come ho letto su altri canali, ogni volta che uno prende 4 la reazione è depressione o rabbia verso il docente, probabilmente c'è qualcosa che non va con il docente. Il voto in sé è uno strumento neutro, non è il fine ma il mezzo.
Facile pensarla come te, difficile viverla con dei genitori che ti trattano da fallito qualunque cosa faccia e vogliono che tu continui a fallire. La prospettiva della ragazza che si è tolta la vita l'ho vissuta in prima persona, avendo tentato l'atto svariate volte, spesso per questo senso di impotenza.
Mai detto e mai pensato che fosse facile, anzi, è forse una delle cose più difficili in assoluto da affrontare. Mi dispiace molto per la tua esperienza, tieni duro 💪
@@alessandrodeconcini-adc Nono, lo so. Anzi, credo che tu abbia detto proprio l'opposto. Io mi trovo in una situazione molto difficoltosa da anni, sia familiare, sia sociale. Siamo arrivati al punto in cui ho cambiato due volte facoltà perché volevo fare fisica ma "così non trovo lavoro" e son stato costretto ad accettare un investimento che non volevo che i miei familiari facessero, sotto ricatto, finendo fuori corso (ora cambiando finalmente) con in più un debito di oltre 10,000 euro per una cosa che non volevo fare, purtroppo senza nemmeno poter seguire un percorso psicologico perché sì, vivo con i miei, ma pago loro l'affitto per la mia camera e in più devo spendere e resto sempre senza un soldo, in un paesino sperduto dove danno lavoro a chi sta simpatico ai datori. Mi sta salvando un immaginario progetto metal iniziato con alcuni miei amici. Grazie per il supporto btw.
Non so neanche immaginare quanto possa essere dura, ma è una bella cosa che tu stia comunque continuando a impegnarti per migliorare la tua situazione e anche che tu sfrutti la tua passione per la musica come strumento di supporto 💪
Orribile non avere neanche i genitori dalla tua parte... può capitare purtroppo di incappare in professori arroganti, ma quando hai pure i genitori contro di te è l'inferno 😖
@@federicooglino4645 bisogna dire una verità scomoda ma che nessuno ha il coraggio di affrontare: ci sono genitori che non amano i loro figli, vedono i figli come dei nemici e si nutrono della loro sofferenza e dei loro fallimenti, per giustificare la loro mediocrità.
Che video potente, grazie di aver condiviso questo discorso, mi ha fatto bene ascoltarlo L'unica cosa che aggiungerei è che spesso dici di usufruire di un supporto psicologico, in università è gestita malissimo se esiste lo sportello psicologico non è finanziato e non è funzionante sta li a fare da figurina. Molte volte non è così scontato o immediato trovarsi uno psicologo. Spesso alcuni non hanno i mezzi e le maniere gratuite o quasi per usufruirne sono lentissime e oltre a soffrire per mille ragioni uno si sente anche solo, senza mezzi e non si vede soluzione ...
Grazie per esserti messo a nudo e per la serenità con cui condividi la tua esperienza per normalizzare una situazione che è comune a molti. Io ci ho messo 15 anni a laurearmi, e non perché non fossi abbastanza brava o non amassi ciò che studiavo, ma perché non vedevo più il senso di nulla, e più passava il tempo e meno mi sentivo in grado di guardare avanti e tornare in carreggiata. Ho vissuto la depressione di cui parli, ci ho lavorato tanto con l'aiuto di una professionista a cui devo tantissimo. Mi ripeteva sempre che la mia vita sarebbe sbocciata tutta insieme, quando fossi riuscita ad affrontare i mostri che mi tenevano ancorata a terra. È stato davvero così: alla fine ho trovato il coraggio di portare a termine il percorso di studi per superare quel senso di colpa e inettitudine, ed ora che ho finalmente il lavoro che amo anche tutto il resto sta trovando la sua strada. Adesso aiuto i miei alunni a guardare avanti, sempre, e a non ridurre tutta la loro vita ai risultati che la società si aspetta da loro. Nessun incidente di percorso è inutile, se è servito ad arrivare alla persona che siamo oggi. Ancora grazie.
Io 29 anni. 2 esami per laurearmi ad una triennale in ingegneria iniziata a 24 anni e sto pensando seriamente di mollare. È incredibile quanto un ambiente tossico come luniversità ti distrugga psicologicamente e ti porti a dubitare di te stesso anche quando arrivi ad un passo dalla fine . Un'esperienza triste e deleteria
@@sfh594 sono molto contento per te...per me era insostenibile e stavo morendo di ansia e depressione e per non bastare ho avuto problemi famigliari e di salute che mi hanno proprio tagliato le gambe...la vita sa essere veramente uno strazio per alcuni...buona serata🖐
Parlo da genitore la pressione sociale purtroppo la subiano noi per primi ci sentiamo falliti noi per primi soffriamo nel pensare che i nostri figli possano sentirsi falliti e soffrire a loro volta oggi è tutto una competizione tra i risultati scolastici dei figli ...come è accaduto tutto questo ??!
Purtroppo oltre a buoni insegnanti ce ne sono anche di cattivi. Mi è capitato di essere stato deriso da uno di questi per un errore di pronuncia, un altro mi ha dato del mediocre con un tono di disprezzo e l'altro ancora ha detto che non voleva farmi da relatore in quanto i miei lavori non erano abbastanza "wow". Per fortuna mi son reso conto che del loro giudizio non me ne frega nulla, so di dover migliorare ma non sono nemmeno insufficiente. Mi ribolle il sangue al pensiero che persone del genere insegnino perchè magari qualcuno di più fragile ci può rimanere molto male e mollare l'università o peggio.
Non ha senso giudicarsi ogni persona ha lo stesso valore , in ottica delle potenzialità umane , ogni persona impara le stesse cose su obiettivi diversi e basta ha senso valutare costruttivamente e basta , la differenza non cè in termini di valore tra una persona che vince un Nobel, un re imparano le stesse cose alla fine della vita ma la crescita non è migliore di un altra si imparano le stesse cose comunque su impegni e obiettivi diversi nè migliori nè peggiori .
È impossibile non notare gli altri e non pensare anche agli altri e usarli come specchio di noi stessi, ma fissarsi sui paragoni e decidere che lo standard è quello delle altre persone è estremamente tossico. Bisogna allenarsi a resistere a questa tendenza spontanea.
Ciao Alessandro, innanzitutto complimenti per il tuo lavoro, io l'anno scorso mi sono iscritto ad Economia passando 2 esami, quest'anno ho cambiato ed ho scelto di farla in lingua inglese, Business and Management in quanto ho sempre trovato facilità nel capirlo e parlarlo/scriverlo (ho un B2). Parallelamente all'Università sto studiando Marketing, Vendita ecc.. in quanto mi interessa il mondo imprenditoriale ma ogni tanto mi sorge il dubbio che tentare di portare avanti due percorsi diversi poi finirei con il non cncludere nulla e questa è una sensazione che ho da mesi. Il tu perocorso potrebbe essermi d'aiuto per ottimizzare i tempi e non perdere un altro anno?
Grazie per questo video, mi ritrovo tantissimo nelle tue parole. Sto riuscendo adesso e a tratti a non darmi più del fallito, perché non solo è controproducente ma mi fa stare anche male, non risolvendo nulla. Mi sono sempre ritenuto una persona intelligente, ma ansia e depressione non curate mi hanno portato a dilatare il mio percorso di studi e a fare scelte che tutt'ora mi chiedo se siano quelle giuste. Ho capito a mie spese che tanti concetti immagazzinati a livello teorico rimanevano solo belle parole ma non mi rendevano più saggio. Adesso ho capito che devo umilmente mettermi sotto e provarci e, soprattutto, devo permettermi di fallire.
Sono d'accordo sul fatto di continuare anche se si pensa che non si riesca a concludere un percorso universitario, poi a volte ci si deve scontrare col fatto che le rette costano e più si va avanti più i costi pesano sul portafogli, purtroppo...
Posso chiedere una cosa, esattamente quando parli di aver commesso l'errore di aver voluto continuare il tuo per percorso universitario nonostante non ti trovassi a tuo agio posso chiederti come adesso ti saresti comportato?
Se potessi ora tornare indietro mollerei appena capito che quella facoltà non è per me. Ma col senno di poi, ovviamente, è tutto più facile. In più, all'epoca non avrei saputo che cambio fare, oggi sì, ma ho scoperto la mia passione per i temi legati alle scienze cognitive ben più avanti.
@@alessandrodeconcini-adc Grazie per la risposta. Seguo i vostri video da un pò, e questo l'ho apprezzato anche perchè credo di essermi ritrovato in una situazione simile e adesso devo vedere come gestirla al meglio. Sono curioso di vedere I vostri prossimi contenuti
Ma dove sta scritto che lo studio e quindi l'università sia sinonimo di intelligenza? Chi ha deciso che i laureati sono piu intelligenti? Se togliete questi preconcetti dalla società magari la civiltà evolverà meglio e certi problemi non ci sarebbero!
Non "sei" un fallito. "Hai" fallito in un momento preciso in un ambito specifico. Questa piccola differenza di parole fa tutta la differenza del mondo a livello psicologico.
@@alessandrodeconcini-adc bisognerebbe per prima cosa definire cosa si intende per: "fallimento" Per come la vedo io, fallimento vuol dire che tu hai un obiettivo che non puoi raggiungere. Per esempio, io vorrei essere un calciatore, ma sono zoppo; nella mia visione, in questo preciso ambito, sono un fallito. Poi magari avrò altre cose a cui aspirare, magari invece no. E nel momento in cui una persona fallisce in 1, 2, 3, .... n ambiti che ha provato, globalmente il senso di fallimento diventa sempre più pesante da gestire. Mi viene in mente la scena di fantozzi in cui lo psicologo gli dice: "ma guardi signor fantozzi che lei non ha nessun complesso di inferiorità, lei è inferiore!" Il problema di quella scena è che, per come la vedo io, globalmente fantozzi sia davvero inferiore.
@@pietrosmusi2410non bisognerebbe giudicare un essere umano in base a quanti diversi ambiti ha fallito. Essere una buona persona dovrebbe essere la cosa più importante . Non aver ottenuto questa o quella soddisfazione.
Ciao Ale! Sento spesso dire da te e naturalmente da molti altri che l'unico paragone sensato da fare è con se stessi. Viviamo però in una società ipercompetitiva e basata sulla concorrenza: devi laurearti il prima degli altri e con il voto più alto degli altri, altrimenti lascerai l'opportunità agli altri di ottenere un determinato posto di lavoro; devi lavorare più degli altri e performare in generale meglio degli altri, altrimenti non scali la gerarchia aziendale, non guadagni la stima dei colleghi e il capo non ti vede di buon occhio; devi essere più attraente e carismatico degli altri, altrimenti le ragazze (ma vale ovviamente anche all'opposto) preferiranno qualcun altro ... Detto questo, per non fare molti altri esempi, ha davvero senso dire che bisogna competere con se stessi e non con gli altri?
è l'approccio mentale migliore per tutti coloro che non sono competitivi di carattere. Perché comparandosi con gli altri si potranno notere solo i risultati che ciascuno ha ottenuto, ma non affiorano in superficie tutti gli sforzi che sono stati fatti, tutti gli ostacoli che sono stati abbattuti, che diventano chiari, invece, quando si riflette sul proprio individuale percorso, guardardo a ciò che si era 1-2 anni prima, e si è diventati ora.
@@Sprachen_mit_Riky Hai ragione. Compararsi con gli altri è malsano, perché la tendenza umana è mostrare solo i lati positivi di sé, per cui ti sembra di essere l'unico a soffrire e faticare per raggiungere i risultati. È giusto quindi secondo me interiorizzare il paragone con se stessi, ma dall'altro canto sottrarsi in toto al paragone con gli altri è impossibile. Viviamo in una società fondata sul merito (almeno così sembra) e ipercompetitiva, per cui vivere la competizione con gli altri è inevitabile.
L'equilibrio difficile da raggiungere a mio avviso è quello di paragonarsi agli altri sui piani specifici e settoriali senza generalizzare e senza dimenticare il contesto. Mi spiego: è una cosa positiva confrontarsi sullo studio con gli altri e cercare di trarne spunti, motivazione o riferimenti, ha senso cercare di capire cosa fa chi ottiene i migliori risultati in un campo, ma è sbagliato guardare a solo un aspetto e non considerare l'interezza della situazione altrui, così come è sbagliato e tossico concludere che se gli altri vanno meglio nello studio allora sono persone migliori di noi.
Io brancolo nel buio: ho cambiato più facoltà e non riesco a capire la mia strada… Sono capace di fare più o meno tutto ma appunto alla fine non faccio nulla. Ho già perso 2 anni e non so cosa fare
✍🏻 SCOPRI IL CORSO PER SCONFIGGERE IL BLOCCO DELLO STUDENTE (insieme al dott. Alessandro Bartoletti)
► Studente Strategico: www.alessandrodeconcini.com/tutti-i-corsi/corso-blocco-studente
alcuni estratti di questa live andrebbero fatti vedere alla prima lezione di università di tutti i corsi. Farebbe un gran bene.
Ho 44 anni, ho tentato per 20 anni di laurearmi, con le spalle gravate dalla mia reputazione di secchiona e conseguenti aspettative infinite della mia famiglia. Tutto ciò mentre mi occupavo di una madre malata che ora non c'è più. A 5 esami dalla fine, esausta e con un'età più vicina a quella dei professori che a quella dei compagni, ho mollato tutto. Pentendomi di aver perso tanto tempo e tanti soldi. Ora mi sono perdonata, e se la mia vera passione diventerà un lavoro, tornerò all'università, per puro piacere, con un CdL COMPLETAMENTE diverso dal primo. Grazie per le tue parole Alessandro.
❤️💪
Se può consolarti, io mi laureo la settimana prossima ed ho quasi 50 anni.
Prossimo obiettivo: conservatorio, voglio imparare a suonare il pianoforte.
Anche io finora ho la fama di secchione e mi reputo un fallito prrchè penso di non farcela con l'universita e ho 19 anni
La ragazza era mia coetanea e frequentava la mia università, perciò ho sentito questo caso molto vicino. Grazie per la tua sensibilità e per esserti aperto riguardo a temi difficili e personali. Purtroppo lei non ha potuto vedere questo video, ma sono certa che aiuterà tantissimi studenti
Onestà intellettuale, sensibilità, intelligenza, empatia, razionalità. Ecco quello che ti definisce, nuova iscritta.
Caro Alessandro, Sono Roberto quello che ha scritto il commento che riguarda il professore arrogante che ha consigliato di smettere di studiare perché non è nelle mie capacità. Ti vorrei ringraziare prima di tutto per questo video perché lo trovo importante per tutti i ragazzi che si trovano ad affrontare se stessi in relazione alla vita, e anche perché nel percorso di studi che sia universitario o di scuola superiore si possono incappare in persone arrogante come in questo caso il professore che possono aumentare questa sensazione di fallimento che a volte una persona si proietta su di se. Ti ringrazio ancora sia per gli spunti per il metodo di studio e sia per queste parole che hai detto. PS: mi dispiace se ti ho imbruttito o provocato qualcosa di negativo non era mia intenzione, volevo riportare un fatto accaduto perché pensavo che potesse coincidere con quello che era successo alla ragazza visto che il sentirsi falliti può avvenire anche tramite questi messaggi mandati da certi professori. Grazie ancora del video :)
Figurati Roberto, non sei tu ad avermi imbruttito ma quel mollusco del tuo professore.
Tu mi/ci ispiri, invece, perché imparare a gestire le proprie difficoltà e riuscire a non lasciarsi fermare da esse è una dimostrazione di tenacia, passione e consapevolezza incredibili.
@@alessandrodeconcini-adc Grazie mille di queste altrettante parole che mi hai detto. Per quello che posso dire e che cerco di sfruttare le altre risorse del mio cervello che mi consentano di superare le difficoltà che ho.☺
Grazie Alessandro. Sono una ragazza di 27 anni e nel momento in cui scrivo sto piangendo. Sono solo al minuto 17 e non vedo l'ora di proseguire. Avrei voluto vedere prima questo video perché è il video migliore che abbia visto su questo tema e la tua capacità di trattarlo con tale delicatezza mi ha commosso e mi ha dato una nuova energia e forza di proseguire il mio percorso di studi e di vita con serenità. Ti voglio ringraziare dal profondo del cuore. Ho incominciato l'università nel 2017 ma dopo un anno e mezzo ho deciso di interromperla perché in famiglia le cose stavano andando malissimo, c'era una situazione pesantissima e io stavo accusando tremendi pensieri. Ho ripreso con il corso di Psicologia nel 2021, poi...la pandemia. Lezioni online. Nel primo anno ho dato tutti gli esami. Nel frattempo ho avuto due importanti relazioni, due convivenze, ho provato qualche lavoro. Ho iniziato un percorso di psicoteraoia e ho dovuto e sto elaborando tantissimo vissuto. Mi sono odiata profondamente quando vedevo tutti laurearsi e io no. La mia prima relazione durava da sette anni e quando mi sono lasciata sono caduta in una profonda depressione. Non sono riuscita a dare esami e mi sono giudicata pesantemente. Fino a che la mia salute mentale era talmente precaria da impedirmi di badare a me nelle cose piu semplici della vita, come cucinarmi da mangiare, uscire di casa etc. Ora sto molto meglio anche e soprattutto grazie alla terapia. Riesco a parlarmi con amore e quasi totalmente senza giudizio. Per me questo è un traguardo immenso. Mi conosco molto piu a fondo. E ho imparato tanto. Continuo a studiare e leggere. L'anno scorso ho dato solo due esami. E mi sentivo appunto una fallita. Era la costante della mia vita. Ma ora ho ripreso a studiare piano piano perché amo la psicologia e di base ho sempre letto tanto su questo tema. Sinceramente ogni tanto torna la sensazione di essere indietro con non so nemmeno io cosa, forse con la corsa della vita? Ma grazie a video come questo mi rendo conto che devo volermi bene e confrontarmi solo con me stessa ed essere ogni giorno la versione migliore di me. Ti ringrazio perché il tuo video mi ha dato tanta speranza e i commenti sotto mi hanno fatto capire che non sono l'unica, che non sono sola. E che non sono una fallita. Anche perché ogni giorno cerco di essere meglio del giorno precedente. Credo che questo sia la cosa fondamentale
Elisa, grazie davvero per aver condiviso la tua storia.
Quando sento di difficoltà superate, di momenti difficili, di cadute e riprese io non vedo fallimento e debolezza, vedo una forza straordinaria che è stata messa alla prova e non ha ceduto.
Non mollare, coltiva la tua passione, studia, impegnati, perdona gli errori e metticela tutta per imparare da essi.
Ce la farai. Un abbraccio.
video molto bello e interessante, spesso ho dei momenti di sconforto per l'università: bocciature, voti bassi, tempo che passa e sensazione di essere in ritardo, ma voglio laurearmi e voglio trovare la forza di reggere questi brutti momenti
Questo è il giusto atteggiamento 💪
Mi ero persa questa preziosa live. Non sai quanto faccia bene il fatto che specifichi "io punto all'eccellenza PERSONALE" e che quindi ti discosti da tutta quella tossicità del culto del "successo" a tutti i costi. Fondamentale anche il fatto che tu dia delle spiegazioni del perché sia sbagliato pensarla in un certo modo, ovvero che bisogna imparare a relativizzare per poter dare un giudizio oggettivo e così via. Personalmente, sentire parlare di esempi di fallimento da persone stimabili come te mi stimolta davvero, laddove sentir sempre parlare di esempi di super genii che hanno fatte cose straordinarie mi provoca quasi solo frustrazione. Mille volte grazie ❤
Ciao Ale! Ti ringrazio tantissimo per questa live, quello che mi spaventa più di tutto non è il fallimento ma lo smarrimento. L'avere paura di fallire e il fatto di etichettarsi come falliti, penso possa generare senso di smarrimento in modo tale da non riuscire più a capire cos'è che ci rende felici.
Certo, è possibile. Bisogna lavorare su se stessi per interiorizzare davvero che avere problemi all'università non significa essere dei falliti
Ho 48 anni, non studio, mentre faccio il meccanico nella mia officina ascolto TH-cam e per fortuna l'algoritmo mi ha fatto conoscere persone molto interessanti e arricchenti
Io ho provato a fare l'università per un'anno e mezzo ma per via della pandemia, difficoltá economiche,una non efficienza nel metodo di studio che si adattasse a me che ho DSA e il continuo pensiero di essere un fallito mi ha portato a lasciarla. Adesso lavoro e sono da un'anno dallo psicologo per affrontare questo pensiero autodistruttivo, non sono ancora arrivato a quel momento che posso dire di essere pronto perché non conosco bene me stesso ma piano piano lo stó scoprendo.
Continua così, sono sicuro che il tuo percorso ti porterà a migliorare e affrontare questi pensieri, superandoli. Non sei un fallito.
Ho 25 anni, mi rivedo in tutto quello che hai detto, però mi chiedo, com’è possibile essere in così TANTI a sentirci così? Non è solo tristezza, dati testimoniano la crescita di ansia e depressione negli studenti universitari..non va bene! Gli ultimi ad aver fallito sono proprio gli studenti universitari, in tutto questo.
Grazie alessandro, parole che rappresentano una pacca sulla spalla gigante, e spunti di riflessione importanti
Purtroppo viviamo un'epoca di forti pressioni e incertezze sui giovani. C'è bisogno di parlare di questi temi e di passare messaggi positivi 💪
93 minuti di video seguiti da 92 minuti di applausi. ❤
… caro Alessandro io penso che nella vita non dobbiamo farci troppe seghe mentali, dobbiamo invece renderci consapevoli che un giorno non ci saremo piú e diventeremo polvere in qualsiasi modo noi progettiamo la nostra vita, per cui rilassiamoci e godiamoci il viaggio, comunque esso vada 😘
È vero gente, bisogna sempre pensare al prezzo del cosiddetto "successo". È come vedere un bel fisico e dire "lui/lei ha avuto successo nel mettersi in forma". Ma cosa ne sappiamo? Magari dietro quel fisico ci sono problemi di salute enormi, denutrizione, restrizione, ossessione. Stessa cosa per il "successo" accademico.
Esatto
Grazie per questo video. Mi ha colpito nel profondo già fin dall’inizio. Cerco di non confrontarmi con gli altri ma quando mi confrontavo con me stessa, mi sentivo di essere peggiorata rispetto a prima. Mi mancava il tassello del “il miglioramento non va in linea dritta”, veramente mi ha illuminato la mente
Ciao, grazie per le tue parole. Spesso mi sento molto agitato per gli esami e l'università, perché sono al primo anno di università, ho già fatto alcuni esami ma purtroppo un esame non sono riuscito a farlo, e a settembre ne avrò uno molto difficile, ma sto cercando di impegnarmi più che posso. Le tue parole mi hanno aiutato a non sentirmi "sbagliato" o un peso per i miei genitori se incontrerò delle difficoltà nel mio percorso di studi, e sono sicuro che hanno aiutato tantissime altre persone che purtroppo soffrono per motivi legati all'università. Grazie, davvero tanto.
Ciao Alessandro, hai detto delle cose bellissime, e molto importanti. Vorrei scrivere un commento degno per far passare quanto queste parole siano importanti per me, e per tanti come me, che hanno vissuto esperienze simile a quelle che racconti. Voglio solo dirti - per quel che vale - quanto ti stimo, e dopo questo video la mia stima è cresciuta alle stelle. Grazie per quello che fai.
❤️
Non lascio mai commenti su TH-cam ma questa volta proprio non sono riuscito ,complimenti sentitissimi per i contenuti di alto livello intellettuale,morale,logico ed etico non ho potuto fare a meno di iscrivermi e lasciare like.Avremmo bisogno di più persone che parlano della questione e che ne parlino con contenuti serissimi direi scientifici come hai fatto tu,questa mentalità tossica è ormai un cancro che ha fatto metastasi nella società e bisogna parlarne tanto e in maniera positiva per cercare di eliminarlo.
❤️
Hai fatto il video perfetto per il momento peggiore della mia vita. Ho pianto poche volte nella mia vita, e con questo video ho pianto come un bambino. Grazie
Sono felice se sono riuscito a darti una mano con le mie parole. Tieni duro 💪🔥❤️
ciao Alessandro, sono uno studente di 19 anni al primo anno di università e sta andando tutto fuori dai binari del piano che avevo pensato...per fortuna faccio altre attività di cui sono abbastanza contento, ma sento un peso enorme (soprattutto per il lato economico) e sto ragionando parecchio in questo periodo. Non so come ringraziarti per tutti i tuoi video che ho visto, non so se capisci veramente quanto bene stai diffondendo...grazie
❤️ grazie a te.
Non mollare e se quel peso diventasse una presenza costante valuta di farti dare una mano da un/una psicoterapeuta!
Grazie per questo video, mi sono rivista in moltissime cose che hai detto. Purtroppo ci sono delle cose che ti vengono inculcate fin da piccolo e cresci con un mentalità tossica finchè qualcuno non ti mostra un altro lato della medaglia, permettendoti di lavorare su te stesso per cambiare le cose. Grazie, continua così!
Sto attraversando una battuta d'arresto a causa dell'università, con depressione in corso... sono ancora a 15 minuti del tuo video ma posso dire francamente che sei meglio di 10 sedute dallo psicologo, e dico davvero. Personalmente ho molta stima di te e ti ringrazio per tutto cio che condividi con noi.
Grazie a voi. Non mollare, puoi uscirne senza alcun dubbio.
Non smettete mai di credere nei vostri sogni anche se vi sembrano impossibili. Anzi più vi sembrano impossibili e più vale la pena inseguirli
Caro Alessandro, grazie davvero per tutto quello che fai e questo video commovente.
Vorrei riportare brevemente la mia esperienza: dopo un periodo di lavoro a Dublino ho deciso di intraprendere un corso di chimica in Italia e ho capito dopo un anno di bocciature e depressione che non era la mia strada.
Ho deciso quindi di rimettermi in gioco con Psicologia iscrivendomi però (per puro errore) a un corso telematico che mi ha dato la possibilità, con grande sorpresa, di migliorare tantissimo nello studio non sentendo la pressione dei compagni e confrontandomi solo con me stessa.
Penso di aver creato un metodo di studio che funziona tantissimo per me ed é stato grazie soprattutto a questo corso che vivo con serenità lo studio e posso farlo con passione.
Dopo due anni di corso però sento che ci sono dei problemi come questa mancanza di potermi confrontare coi colleghi e non sentirmi parte della vita universitaria, mi sento meno rispetto agli altri nonostante i successi anche perché ho paura che una telematica sarà vista inferiore di un corso tradizionale in futuro e anche perché penso che tutti avranno sicuramente più una vita più soddisfacente.
Vorrei sapere se secondo te ho realmente sbagliato e sto buttando via i miei vent'anni.
Per me non hai sbagliato, Lucia, e non stai buttando via niente. Vedo le università telematiche come una enorme risorsa e credo che in futuro sarà sempre più comune avvalersene. Vai serena e dritta per la tua strada 💪❤️
Sto imparando l'italiano adesso ma anche sto creciendo come persone nel li altri area de la mia vita grazie a tui videi. Alessandro!
Thank you for your work!
Importantissimo questo tematico. Condivido ogni parola. Grazie
Vivere con gratitudine sincero ogni giorno,
vedere opportunità dappertutto sia per esperienze, emozioni e comportamenti positive e negative (con valore ugualmente utile)
avere un auto-imposto “commitment “ a lifelong learning e crescita
Capire bene I miei valori, priorità, limiti attuale, risorse personale: informano le mie scelte ed azioni.
Alcune cose che mi hanno aiutate
Questa vicenda mi tocca personalmente perché nell'estate del 2021 ho pensato di buttarmi dal quarto piano di casa mia poiché mi sentivo "smarrito" nella vita. Tra un mese invece mi laureo in lettere moderne. Mi sento comunque un po' un "fallito" perché sono finito due anni fuori corso e con la media bassa. Spero di superare questa cosa e di vedere il lato positivo della medaglia. Grazie per questo video, un abbraccio
Intanto complimenti per il tuo risultato, sono certo che alla proclamazione sarà un momento bello e importante.
Continua a lavorare su di te, non sei un fallito, sei una persona che ha vissuto delle difficoltà e ora le ha superate.
Non è solo questione di vedere il lato positivo, è proprio rendersi conto che le debolezze, le sfighe e le difficoltà esistono nella vita e non intaccano minimamente il nostro valore come persone.
Tu non sei i tuoi voti e non sei il tuo fuoricorso.
Tu sei Michele e questo è più che sufficiente.
@@alessandrodeconcini-adc grazie mille, davvero :)
Grazie Alessandro.
Mi trovo alla fine di un percorso di una triennale che ha avuto tanti alti e bassi.
Sono fuori corso e sono in attesa di svolgere il mio ultimo esame , per cui purtroppo non mi sono preparata come avrei voluto/dovuto.
Sono giorni che mi ripeto in testa di essere una fallita e di non avere più possibilità in campo lavorativo né in quello dello studio.
Il tuo video mi ha un po' riportato alla realtà delle cose e ti ringrazio tanto per questo.
Ci vorrebbero più persone come te e con la tua sensibilità al mondo.
Non mollare Arianna, non sei una fallita, sei soltanto una ragazza che ha avuto qualche difficoltà nello studio, né più né meno di questo.
Hai tutta la tua vita davanti e tutte le capacità per terminare il tuo percorso di studi alla grande e per farti una meravigliosa carriera.
Inutile negare la difficoltà che hai avuto: analizza per bene la situazione, individua quale sia il problema (metodo di studio, aspetti psicologici, aspetti di ambiente, più cose insieme) e poi mettiti sotto per risolvere e (nel caso fosse necessario), farti dare una mano.
Puoi farcela 💪❤️🔥
é vero che quello che molti suggeriscono è quello di laurearsi il prima possibile così da avere il primo possibile delle esperienze lavorative nel proprio campo di studi. Ma è ancora più importante portare a termine questo percorso, "in corso" o meno, così da acquisire le conoscenze e capacità che presto ci renderenno il futuro nostro. Attivi, e non passivi, nel mondo del lavoro.
Spero che riuscirai a completere con serenità il tuo percorso. Viel Glück :)
Peccato aver visto questo video solo adesso. Grazie!
Ogni persona , in ottica di sviluppo umano e delle potenzialità cresce in modo diverso ed è soggettivo , a parità di impegno , ogni persona impara le stesse cose nella vita , per questo non ci sono persone che valgono o meno tutti valiamo come ogni albero ma e nature sono diverse , ergo , gli obiettivi sono diversi ma a fine della vita la crescita e l'apprendimento è il medesimo .
14:18 1:05:26 1:12:15
Alessandro, ci siamo allenati per molto tempo insieme, se solo avessi saputo di soffrire lo stesso tuo problema (e intendo veramente lo stesso), molto probabilmente avremmo potuto condividere tra noi le nostre esperienze e affrontarle diversamente.
Grazie per i tuoi video, anche se affronti problemi del mio passato.
Un abbraccio
Grazie a te Paolo 💪
Complimenti Ale, la migliore live che abbia visto da quando ti seguo. I complimenti vengono dal fatto che ho visto l'autenticità in quello che hai detto. Oltre il fatto che sono d'accordo sul contenuto.di quanto hai detto
Grazie davvero 💪❤️
Grazie per aver fatto questa live. Per quanto riguarda il cattivo uso che si tende a fare della parola "fallito", con la tua riflessione, mi hai ricordato un video di Roberto Mercadini che si intitola "parole sbagliate (innocue e nocive)".
Mercadini fa considerazioni simili alle tue, ma prendendo come esempio la parola "demente".
Mi sento di consigliarlo (th-cam.com/video/wnLSiwlSZwE/w-d-xo.html). Penso che si debba riflettere sul fatto che spesso usiamo "male" le parole senza accorgercene.
Ancora una volta grazie ADC
Ho seguito tutto il video e l'ho trovato davvero costruttivo e di elevato contenuto etico. Ad maiora!
Potenzialmente queste parole potrebbero essere la sterzata decisiva ad un cambiamento che cerco di impostare da tempo, mi fai sentire meno solo, mi dai speranza...sono solo al minuto 13 ma già queste parole hanno trafitto l'anima...grazie Ale, grazie.
Spero davvero che tu possa migliorare la tua situazione e sono sicuro che sia possibile 💪
sono davvero felice di averti scoperto complimenti discorso maturassimo.
Ciao Alessandro. Allora innazitutto vorrei ringraziarti per il tuo bel video. Hai ragione. Le tue parole sono pieni di saggezza. Un caro saluto della Colombia la terra del miglior caffè al mondo
I problemi principali sono il “senso di colpa” verso i genitori e la vergogna di affrontare parenti/amici che immancabilmente non si fanno gli affari loro, anzi molti se ti vedono in difficoltà godono nel farti domande che possano metterti in imbarazzo.
Purtroppo bisogna avere la fortuna di nascere in una famiglia di persone buone e comprensive. Tanti genitori e parenti iniziano a stressare i bambini quando ancora hanno il ciuccio in bocca
Grazie mille Alessandro, grazie davvero
27:20 ma comunque nel tuo esempio tutti i sacrifici vengono ripagati dal 30; nella vita spesso si fanno sacrifici che alla fine non ripagano
È bello il messaggio che mandi, comunque è anche un problema più ampio ed istituzionale
Vero!
Bellissimo video, mi sono rivisto in molte delle tue affermazioni. Gli anni trascorsi a "rimanere indietro" rispetto agli altri....il primo esame fallito, che per me fu una tragedia, tanto che poi mi bloccai per un periodo. Tuttavia, devo dire che molte pressioni me le mettevo da solo mentre altre provenivano dal meraviglioso mondo di giurisprudenza di Padova. Ambiente per il quale la battuta di Fantozzi "com'è umano lei.." calza a pennello. Però non sono neanche contrario al sistema di valutazione dell'individuo basato sui voti: l'importante è che si comprenda a cosa serve questo strumento che non va demonizzato. Perchè ho sentito alcuni docenti proporre l'abolizione dei voti per favorire una scuola della cooperazione; francamente mi pare una supercazzola prematurata. Infatti, concordo con il tuo suggerimento di mantenere un atteggiamento più distaccato nel caso si riceva un voto basso e se avessi avuto qualcuno che all'epoca mi avesse fatto comprendere questo, sarei stato molto meglio, specialmente a livello psicologico.
Perciò ti ringrazio.
Sono d'accordo con te Cristian, non credo molto nell'abolizione dei voti quanto in una completa ristrutturazione della loro importanza e del modo in cui sono usati e percepiti.
Se posso avanzare una correzione io direi "sistema di valutazione della preparazione dell'individuo" e non dell'individuo nella sua totalità, perché è un meccanismo che poi ci porta ad associare il nostro valore come persone a un voto, mentre questo valuta solo il livello di preparazione in un campo secondo degli standard di un professore esperto. (In grande parte questo è un ragionamento che serve a me in primis, non vuole essere una critica)
@@giulia1162 si in effetti intendevo quello, ossia che il voto fotografa una tua prestazione in un certo momento storico e in un ambito specifico. Certo, se come ho letto su altri canali, ogni volta che uno prende 4 la reazione è depressione o rabbia verso il docente, probabilmente c'è qualcosa che non va con il docente. Il voto in sé è uno strumento neutro, non è il fine ma il mezzo.
Facile pensarla come te, difficile viverla con dei genitori che ti trattano da fallito qualunque cosa faccia e vogliono che tu continui a fallire. La prospettiva della ragazza che si è tolta la vita l'ho vissuta in prima persona, avendo tentato l'atto svariate volte, spesso per questo senso di impotenza.
Mai detto e mai pensato che fosse facile, anzi, è forse una delle cose più difficili in assoluto da affrontare. Mi dispiace molto per la tua esperienza, tieni duro 💪
@@alessandrodeconcini-adc Nono, lo so. Anzi, credo che tu abbia detto proprio l'opposto. Io mi trovo in una situazione molto difficoltosa da anni, sia familiare, sia sociale. Siamo arrivati al punto in cui ho cambiato due volte facoltà perché volevo fare fisica ma "così non trovo lavoro" e son stato costretto ad accettare un investimento che non volevo che i miei familiari facessero, sotto ricatto, finendo fuori corso (ora cambiando finalmente) con in più un debito di oltre 10,000 euro per una cosa che non volevo fare, purtroppo senza nemmeno poter seguire un percorso psicologico perché sì, vivo con i miei, ma pago loro l'affitto per la mia camera e in più devo spendere e resto sempre senza un soldo, in un paesino sperduto dove danno lavoro a chi sta simpatico ai datori. Mi sta salvando un immaginario progetto metal iniziato con alcuni miei amici. Grazie per il supporto btw.
Non so neanche immaginare quanto possa essere dura, ma è una bella cosa che tu stia comunque continuando a impegnarti per migliorare la tua situazione e anche che tu sfrutti la tua passione per la musica come strumento di supporto 💪
Orribile non avere neanche i genitori dalla tua parte... può capitare purtroppo di incappare in professori arroganti, ma quando hai pure i genitori contro di te è l'inferno 😖
@@federicooglino4645 bisogna dire una verità scomoda ma che nessuno ha il coraggio di affrontare: ci sono genitori che non amano i loro figli, vedono i figli come dei nemici e si nutrono della loro sofferenza e dei loro fallimenti, per giustificare la loro mediocrità.
straordinario Alessandro, bellissimo video, sei un esempio per tutti.
Che video potente, grazie di aver condiviso questo discorso, mi ha fatto bene ascoltarlo
L'unica cosa che aggiungerei è che spesso dici di usufruire di un supporto psicologico, in università è gestita malissimo se esiste lo sportello psicologico non è finanziato e non è funzionante sta li a fare da figurina.
Molte volte non è così scontato o immediato trovarsi uno psicologo. Spesso alcuni non hanno i mezzi e le maniere gratuite o quasi per usufruirne sono lentissime e oltre a soffrire per mille ragioni uno si sente anche solo, senza mezzi e non si vede soluzione ...
Verissimo (purtroppo)
Un video bellissimo. Grazie
Grazie per esserti messo a nudo e per la serenità con cui condividi la tua esperienza per normalizzare una situazione che è comune a molti. Io ci ho messo 15 anni a laurearmi, e non perché non fossi abbastanza brava o non amassi ciò che studiavo, ma perché non vedevo più il senso di nulla, e più passava il tempo e meno mi sentivo in grado di guardare avanti e tornare in carreggiata. Ho vissuto la depressione di cui parli, ci ho lavorato tanto con l'aiuto di una professionista a cui devo tantissimo. Mi ripeteva sempre che la mia vita sarebbe sbocciata tutta insieme, quando fossi riuscita ad affrontare i mostri che mi tenevano ancorata a terra. È stato davvero così: alla fine ho trovato il coraggio di portare a termine il percorso di studi per superare quel senso di colpa e inettitudine, ed ora che ho finalmente il lavoro che amo anche tutto il resto sta trovando la sua strada. Adesso aiuto i miei alunni a guardare avanti, sempre, e a non ridurre tutta la loro vita ai risultati che la società si aspetta da loro. Nessun incidente di percorso è inutile, se è servito ad arrivare alla persona che siamo oggi. Ancora grazie.
Grazie a te, abbiamo vissuto esperienze simili e possiamo entrambi testimoniare che si possono superare quei momenti difficili 💪❤️
Solo una parola: grazie.
Io 29 anni. 2 esami per laurearmi ad una triennale in ingegneria iniziata a 24 anni e sto pensando seriamente di mollare. È incredibile quanto un ambiente tossico come luniversità ti distrugga psicologicamente e ti porti a dubitare di te stesso anche quando arrivi ad un passo dalla fine . Un'esperienza triste e deleteria
Ti capisco...a me ha distrutto definitivamente il cervello incatenandomi dallo psicologo
@@danielcristofani3124 mi sono laureato ieri ... Comunque si , si vive dentro una bolla di ansia .
@@sfh594 sono molto contento per te...per me era insostenibile e stavo morendo di ansia e depressione e per non bastare ho avuto problemi famigliari e di salute che mi hanno proprio tagliato le gambe...la vita sa essere veramente uno strazio per alcuni...buona serata🖐
Parlo da genitore la pressione sociale purtroppo la subiano noi per primi ci sentiamo falliti noi per primi soffriamo nel pensare che i nostri figli possano sentirsi falliti e soffrire a loro volta oggi è tutto una competizione tra i risultati scolastici dei figli ...come è accaduto tutto questo ??!
Eh sì, è davvero un brutto modo di intendere il percorso di istruzione
Il punto é che i figli capiscono che i genitori stanno male per questo motivo e quindi sono ulteriormente sommersi dai sensi di colpa.
ho applaudito tante volte durante il video, niente da dire ❤️
Questo discorso vale tale e quale per il lavoro 👍
Vero!
ALÈ sei UNICO 👍❤️❤️❤️😘
Grazie di ❤
Ti ringrazio
Grazie❤️
Grazie davvero....
Purtroppo oltre a buoni insegnanti ce ne sono anche di cattivi. Mi è capitato di essere stato deriso da uno di questi per un errore di pronuncia, un altro mi ha dato del mediocre con un tono di disprezzo e l'altro ancora ha detto che non voleva farmi da relatore in quanto i miei lavori non erano abbastanza "wow". Per fortuna mi son reso conto che del loro giudizio non me ne frega nulla, so di dover migliorare ma non sono nemmeno insufficiente. Mi ribolle il sangue al pensiero che persone del genere insegnino perchè magari qualcuno di più fragile ci può rimanere molto male e mollare l'università o peggio.
Eh sì, fa davvero infuriare
Concordo. Purtroppo ci sono in giro tanti pessimi insegnanti e istruttori.
@1:00:00 grazie aspettiamo la reaction!
grazie
Non ha senso giudicarsi ogni persona ha lo stesso valore , in ottica delle potenzialità umane , ogni persona impara le stesse cose su obiettivi diversi e basta ha senso valutare costruttivamente e basta , la differenza non cè in termini di valore tra una persona che vince un Nobel, un re imparano le stesse cose alla fine della vita ma la crescita non è migliore di un altra si imparano le stesse cose comunque su impegni e obiettivi diversi nè migliori nè peggiori .
Secondo me il problema é che é impossibile non confrontarsi con gli altri.
È impossibile non notare gli altri e non pensare anche agli altri e usarli come specchio di noi stessi, ma fissarsi sui paragoni e decidere che lo standard è quello delle altre persone è estremamente tossico. Bisogna allenarsi a resistere a questa tendenza spontanea.
Ciao Alessandro, innanzitutto complimenti per il tuo lavoro, io l'anno scorso mi sono iscritto ad Economia passando 2 esami, quest'anno ho cambiato ed ho scelto di farla in lingua inglese, Business and Management in quanto ho sempre trovato facilità nel capirlo e parlarlo/scriverlo (ho un B2). Parallelamente all'Università sto studiando Marketing, Vendita ecc.. in quanto mi interessa il mondo imprenditoriale ma ogni tanto mi sorge il dubbio che tentare di portare avanti due percorsi diversi poi finirei con il non cncludere nulla e questa è una sensazione che ho da mesi. Il tu perocorso potrebbe essermi d'aiuto per ottimizzare i tempi e non perdere un altro anno?
Ad oggi mi chiedo se ha senso continuare a afre l'università quando sta cambiando tutto
La risposta breve è: "sì"
Grazie per questo video, mi ritrovo tantissimo nelle tue parole. Sto riuscendo adesso e a tratti a non darmi più del fallito, perché non solo è controproducente ma mi fa stare anche male, non risolvendo nulla.
Mi sono sempre ritenuto una persona intelligente, ma ansia e depressione non curate mi hanno portato a dilatare il mio percorso di studi e a fare scelte che tutt'ora mi chiedo se siano quelle giuste. Ho capito a mie spese che tanti concetti immagazzinati a livello teorico rimanevano solo belle parole ma non mi rendevano più saggio. Adesso ho capito che devo umilmente mettermi sotto e provarci e, soprattutto, devo permettermi di fallire.
Sono consapevolezze difficili da raggiungere, ma preziose. Continua a darci dentro, rimanendo gentile con te stesso e facendoti aiutare quando puoi 💪
Sono d'accordo sul fatto di continuare anche se si pensa che non si riesca a concludere un percorso universitario, poi a volte ci si deve scontrare col fatto che le rette costano e più si va avanti più i costi pesano sul portafogli, purtroppo...
Certamente, in quei casi subentrano contesti e situazioni del tutto differenti
Posso chiedere una cosa, esattamente quando parli di aver commesso l'errore di aver voluto continuare il tuo per percorso universitario nonostante non ti trovassi a tuo agio posso chiederti come adesso ti saresti comportato?
Se potessi ora tornare indietro mollerei appena capito che quella facoltà non è per me.
Ma col senno di poi, ovviamente, è tutto più facile. In più, all'epoca non avrei saputo che cambio fare, oggi sì, ma ho scoperto la mia passione per i temi legati alle scienze cognitive ben più avanti.
@@alessandrodeconcini-adc Grazie per la risposta. Seguo i vostri video da un pò, e questo l'ho apprezzato anche perchè credo di essermi ritrovato in una situazione simile e adesso devo vedere come gestirla al meglio. Sono curioso di vedere I vostri prossimi contenuti
Ma dove sta scritto che lo studio e quindi l'università sia sinonimo di intelligenza? Chi ha deciso che i laureati sono piu intelligenti? Se togliete questi preconcetti dalla società magari la civiltà evolverà meglio e certi problemi non ci sarebbero!
Non ho manco il diploma a 20 anni LOL
Questo vuol dire solo che puoi lavorarci e prenderlo ora 🙂
perchè ci hai messo il. doppio in totale? lavoravi? mancanza di interesse?
Problemi psicologici e di mancanza di metodo! Ho raccontato la mia storia qui
th-cam.com/users/livebgiZcz-23SA?si=dyqB8XnXNdfv0tY-
28:17 sei si un fallito, ma in quell'ambito specifico
Non "sei" un fallito.
"Hai" fallito in un momento preciso in un ambito specifico.
Questa piccola differenza di parole fa tutta la differenza del mondo a livello psicologico.
@@alessandrodeconcini-adc bisognerebbe per prima cosa definire cosa si intende per: "fallimento"
Per come la vedo io, fallimento vuol dire che tu hai un obiettivo che non puoi raggiungere.
Per esempio, io vorrei essere un calciatore, ma sono zoppo; nella mia visione, in questo preciso ambito, sono un fallito.
Poi magari avrò altre cose a cui aspirare, magari invece no.
E nel momento in cui una persona fallisce in 1, 2, 3, .... n ambiti che ha provato, globalmente il senso di fallimento diventa sempre più pesante da gestire.
Mi viene in mente la scena di fantozzi in cui lo psicologo gli dice: "ma guardi signor fantozzi che lei non ha nessun complesso di inferiorità, lei è inferiore!"
Il problema di quella scena è che, per come la vedo io, globalmente fantozzi sia davvero inferiore.
Che affermazione squallida
@@pietrosmusi2410non bisognerebbe giudicare un essere umano in base a quanti diversi ambiti ha fallito. Essere una buona persona dovrebbe essere la cosa più importante . Non aver ottenuto questa o quella soddisfazione.
Ciao Ale! Sento spesso dire da te e naturalmente da molti altri che l'unico paragone sensato da fare è con se stessi. Viviamo però in una società ipercompetitiva e basata sulla concorrenza: devi laurearti il prima degli altri e con il voto più alto degli altri, altrimenti lascerai l'opportunità agli altri di ottenere un determinato posto di lavoro; devi lavorare più degli altri e performare in generale meglio degli altri, altrimenti non scali la gerarchia aziendale, non guadagni la stima dei colleghi e il capo non ti vede di buon occhio; devi essere più attraente e carismatico degli altri, altrimenti le ragazze (ma vale ovviamente anche all'opposto) preferiranno qualcun altro ... Detto questo, per non fare molti altri esempi, ha davvero senso dire che bisogna competere con se stessi e non con gli altri?
è l'approccio mentale migliore per tutti coloro che non sono competitivi di carattere. Perché comparandosi con gli altri si potranno notere solo i risultati che ciascuno ha ottenuto, ma non affiorano in superficie tutti gli sforzi che sono stati fatti, tutti gli ostacoli che sono stati abbattuti, che diventano chiari, invece, quando si riflette sul proprio individuale percorso, guardardo a ciò che si era 1-2 anni prima, e si è diventati ora.
@@Sprachen_mit_Riky Hai ragione. Compararsi con gli altri è malsano, perché la tendenza umana è mostrare solo i lati positivi di sé, per cui ti sembra di essere l'unico a soffrire e faticare per raggiungere i risultati. È giusto quindi secondo me interiorizzare il paragone con se stessi, ma dall'altro canto sottrarsi in toto al paragone con gli altri è impossibile. Viviamo in una società fondata sul merito (almeno così sembra) e ipercompetitiva, per cui vivere la competizione con gli altri è inevitabile.
L'equilibrio difficile da raggiungere a mio avviso è quello di paragonarsi agli altri sui piani specifici e settoriali senza generalizzare e senza dimenticare il contesto.
Mi spiego: è una cosa positiva confrontarsi sullo studio con gli altri e cercare di trarne spunti, motivazione o riferimenti, ha senso cercare di capire cosa fa chi ottiene i migliori risultati in un campo, ma è sbagliato guardare a solo un aspetto e non considerare l'interezza della situazione altrui, così come è sbagliato e tossico concludere che se gli altri vanno meglio nello studio allora sono persone migliori di noi.
Io brancolo nel buio: ho cambiato più facoltà e non riesco a capire la mia strada… Sono capace di fare più o meno tutto ma appunto alla fine non faccio nulla. Ho già perso 2 anni e non so cosa fare
Piccolo passi e concentrati sullo stare meglio e magari trovare un supporto
Grazie davvero