Essere Felici senza (oppure con) l'Angoscia? Consapevolezza e Illusione

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  • เผยแพร่เมื่อ 16 ก.ย. 2024
  • Pensiamo che la Felicità possa essere raggiunta solo eliminando l'Angoscia: è un errore.
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ความคิดเห็น • 54

  • @valv674
    @valv674 2 ปีที่แล้ว +19

    Rick, stavolta ti sei proprio superato. Davvero, come dici, questa cogitata andrebbe trasmessa in filodiffusione al posto del sermone del prete in tutte le chiese di Italia (e non solo). Grazie per quello che fai.

    • @ArtanisTheEvil
      @ArtanisTheEvil 2 ปีที่แล้ว +1

      Questo video mi ha messo angoscia.

  • @veraxhell
    @veraxhell 2 ปีที่แล้ว +6

    Rick davvero molto saggio. Spingi a vederci dentro, a lavorare dove c’è da migliorare ma soprattutto fai vedere gli ostacoli autolimitanti dove noi non li vediamo, grandissimo

  • @alexdetusc1314
    @alexdetusc1314 2 ปีที่แล้ว +10

    Ottimo video, grazie! Apprezzerei una seconda parte che tratta angoscia ed esistenzialismo, angoscia e coscienza (consciousness) e gli aspetti metafisici ed epistemologici dell'angoscia, che io personalmente vedo come strumento principale x capire meglio l' esistenza umana

  • @Alessandro-bt7il
    @Alessandro-bt7il 2 ปีที่แล้ว +7

    Se hai una meta conoscerai venti buoni che ti daranno gioie e soddisfazioni, scogli e correnti pericolose che ti porteranno angosce. Capire chi sei, da dove vieni e dove vuoi andare ti aiuterà a remare nei momenti di mezzo. Sarai più felice quando si gonfiano le vele e saprai perché devi reggenti forte nei momenti di tempesta. Le stelle quando sono visibili, vecchie carte nautiche indecifrabili per molti, bussola e barometro ci aiutano proprio come fa la filosofia, a patto che impariamo ad utilizzare gli strumenti a disposizione. Ogni giorno un po di più, ogni giorno un pezzettino ancora, forse piccolo da solo ma importante unito a quello del giorno prima...
    Ma se non abbiamo in mente una destinazione, allora tutto si trasforma in angoscia, cercheremo le stelle nelle notti di tempesta, guarderemo la bussola per trovare dove sbaglia e cercheremo la felicità nella deriva... Senza trovarla.

    • @redcrown5070
      @redcrown5070 2 ปีที่แล้ว

      Molto bello, complimenti

  • @dirittosemplicealtervistao6851
    @dirittosemplicealtervistao6851 2 ปีที่แล้ว +7

    Video davvero molto interessante.
    In alcuni casi, tuttavia, può accadere che l'angoscia e l'ansia da diverso tempo rendano difficile la vita ad una persona: cosa ne pensate, in queste situazioni, del ricorso anche
    ad un supporto farmacologico, per aiutare l'individuo a tranquillizzarsi ed a riprendere così contatto con se stesso, per poter affrontare consapevolmente questi stati d'animo?
    Esiste, ad esempio, una sostanza chiamata venlafaxina, contenuta in farmaci come l'efexor, che ha una doppia funzione (antidepressiva ed ansiolitica) agendo sui livelli di serotonina.

    • @rambarambacinema
      @rambarambacinema 2 ปีที่แล้ว +1

      Penso che sia giustissimo, ovviamente sempre abbinata a un percorso dallo psicoterapeuta. In alcuni casi estremi può essere un aiuto fondamentale direi salvifico, da considerare come tamponamento temporaneo e non come terapia a lungo termine, da scalare poi gradualmente. Ma non credo che gli psicofarmaci vadano demonizzati ma usati con cautela.

    • @Barbagianni_spelacchiato
      @Barbagianni_spelacchiato 2 ปีที่แล้ว +2

      OVVIAMENTE, bisogna essere seguiti da uno psichiatra e qualsiasi terapia farmacologica è sacrosanta, seguendo il percorso che poi i medici decideranno di intraprendere.

  • @danieladaniele3036
    @danieladaniele3036 2 ปีที่แล้ว +1

    Rick grazie , veramente utile per riflettere sul senso della vita e le sue fragilità.

  • @michelecalabrese8598
    @michelecalabrese8598 2 ปีที่แล้ว

    Rick davvero complimenti. Ottimo canale, apprezzo quasi l'intera totalità dei tuoi video.

  • @viva_le_curve
    @viva_le_curve 2 ปีที่แล้ว

    Ho iniziato a seguirti perché, qualche giorno fa, ho trovato un tuo video dove consigliavi come pubblicare un libro... mi ha quasi tolto ogni speranza. Così come questo video qua. Però c'è molta verità in quello che dici. E non so perché, ma continuerò a seguirti.

  • @lukepoli87
    @lukepoli87 2 ปีที่แล้ว

    Complimenti Rick, una cogitata molto fine e profonda, sicuramente sarà uno degli elementi cardine della mia formazione personale!!!

  • @radio4288
    @radio4288 2 ปีที่แล้ว +2

    Mai copertina più cringe fu usata per un video più bello

  • @blerinamuca8311
    @blerinamuca8311 2 ปีที่แล้ว

    Mi é piaciuto tanto questo vidio ....
    Anche perché in questo periodo credo che ho bisogno , spero di fare dell buon uso ❤️❤️❤️❤️ho scelto di ascoltarti in un prato verde in totale silenzio💚💚💚💚💚🐣🐣🐣🐣☀️☀️☀️☀️

  • @soulspirit1636
    @soulspirit1636 2 ปีที่แล้ว

    Quello che hai detto tu è giusto per la tua situazione e quello che diciamo noi è giusto per la nostra situazione, abbiamo tutti torto e ragione.
    Non ci sono ricette, non ci sono soluzioni, forse se si ripetesse sempre la stessa identica giornata a quel punto sarebbe tutto più semplice e forse non ci sarebbe neanche più l'angoscia.
    L'angoscia deriva anche dal fatto che abbiamo ancora molti giorni davanti a noi con problemi e responsabilità che ci schiacciano.

  • @faustadilauro8201
    @faustadilauro8201 2 ปีที่แล้ว

    Sono stra d'accordo, che sollievo sentire qualcuno che non cavalca l'onda del pensiero positivo a tutti i costi..

  • @nicolaluppi3397
    @nicolaluppi3397 2 ปีที่แล้ว

    Bellissimo... complimenti

  • @R.0221
    @R.0221 2 ปีที่แล้ว

    Ogni tanto sento dire che il genio del Cristianesimo sta nell’invenzione dell’immortalità. Paura inconscia dell’uomo. Può essere anche vero ma il vero successo del cristianesimo sta nel fatto che non ti fa morire invano se ti comporti in un certo modo. Ti da un obiettivo da seguire nella vita. Senza un perché si crea angoscia, una sorta di percezione dello smarrimento emotivo. È sempre stato così. Oggi forse ancor di più. La persona anziana è stanca di vivere perché non ha più nulla da fare, e succede poi che tutto si evolve in depressione. L’angoscia e l’infelicità però sono parti della vita. Lo stesso Viktor Frankl che si è fatto qualche Campo dì concentramento è consapevole che si può trovare il senso della vita anche nella sofferenza.

  • @luisappp54
    @luisappp54 7 หลายเดือนก่อน

    Sei veramente un Grande.

  • @ildinosaurettopazzo6728
    @ildinosaurettopazzo6728 2 ปีที่แล้ว

    Sempre illuminante

  • @nicolefrancesconi2633
    @nicolefrancesconi2633 2 ปีที่แล้ว +1

    fammi capire Rick, se io e i miei amici ci sentiamo angosciati e sfiniti, se abbiamo un lavoro di merda e nessuna prospettiva o voglia di perpetuare questo schifo (parlo non solo di gente che lavora in fabbrica, ma anche di laureati che quantomeno ci hanno provato) è colpa nostra e non di una società alle pezze ? Non vuol essere una domanda provocatoria, è giusto per mettermi il cuore in pace, maybe sono io lo stronzo che non ha più voglia di lavorare 8 ore al giorno per niente

  • @calorulos
    @calorulos 2 ปีที่แล้ว

    grazie rick, bel come come al solito

  • @danieleluccarini8234
    @danieleluccarini8234 2 ปีที่แล้ว +1

    Woooo... Grazie, mi serviva!

  • @alessandrabuttura6683
    @alessandrabuttura6683 2 ปีที่แล้ว

    Grazie Rick sei stato molto d'aiuto ❤️

  • @vincenzomariacampolongo
    @vincenzomariacampolongo 2 ปีที่แล้ว +1

    Puntata meravigliosa…

  • @frscsl7665
    @frscsl7665 2 ปีที่แล้ว +3

    Ma scusa Rick, dipende da che cosa si stia parlando. Cioè, non è vero che l'angoscia dipenda in via esclusiva (cosa che nel tuo discorso è implicita) dalla psicologia di ognuno. Faccio un esempio, se io fossi angosciato dalla situazione in Ucraina come potrei attribuirmi la paternità di questa angoscia? E come potrei emanciparmene o conviverne se la causa è una contingenza esterna.
    In secondo luogo, perché non cercare di limitare l'angoscia sul piano politico? Se un suddito è angosciato dal fatto di essere suddito perché non indagare le cause della sua angoscia in un piano che non sia esclusivamente individuale. O, per fare un esempio attuale, un cittadino cinese.
    Cioè, questa idea di resilienza eroica nei confronti del mondo implica una visione del mondo terribilmente conservatrice. L'unica cosa che non va bene e che è il caso di cambiare sei tu e non il mondo. Ma il mondo provvede strumenti di azione per alleviare l'angoscia. (qualora fosse esso artefice dell'angoscia, uscendo dalla prospettiva occidentalocentrica che non è il mondo. Che poi, oltretutto, attribuire alla società una qual certa responsabilità della nostra tristezza, laddove sia razionalmente indagabile. Senza poi parlare del fatto che l'azione politica è un modo di "toccare" il problema e avere capacità d'azione quindi non capisco)
    Questo volontarismo cieco non ti permette di avere una visione critica del mondo ma solo una visione critica di te stesso. Ma allora che tutti si zittiscano, o no? Tanto il mondo non può e non potrà mai essere artefice dei tuoi mali (in nessun caso degno di nota, sulla base del tuo ragionamento) dunque che senso ha indagarne i problemi, tanto essi non ti toccheranno mai in una maniera abbastanza significativa da essere rilevante. Il tuo fallimento non può che derivare da una concatenazione di eventi il cui primo artefice sei tu.
    Chiaramente, io non intendo assolutamente fare di tutta l'erba un fascio e esteriorizzare sempre le ragioni della propria tristezza. Il problema è che se ci si convince del fatto che le cause siano in via esclusiva intrinseche allora la più ovvia conseguenza è l'immobilismo politico perché il mondo non è elemento da prendere in considerazione nell'indagine della propria tristezza.
    Ma l'ingiustizia è un qualcosa di risolvibile o, quanto meno, ridimensionabile o non lo è? Poi fai un miscuglio di piani che fatico a capire, salti dal piano psicologico al piano sociale e politico così come se fossero sovrapponibili, boh io non capisco.

    • @sacapp
      @sacapp 2 ปีที่แล้ว

      Concordo sul fatto che Riccardo ha fatto un po' di confusione tra i vari discorsi, penso che quando parlava del non focalizzarsi sulle cose più grandi di noi si riferisse perlopiù alle cialtronerie dei guru o politici estremisti, che invece fanno uso di questi argomenti per infervorare o irretire il proprio pubblico.
      Il senso ultimo del discorso comunque è che l'angoscia fa parte della nostra essenza, ed è uno strumento del quale non possiamo disfarci, per quanto ci faccia male, ma comunque è uno strumento, che si può usare (non spiega e non mi è ben chiaro come, magari ci rifletterò su).
      Lui dice che la presenza dell'angoscia dipende dalla nostra limitatezza nel tempo e nello spazio (e io aggiungo dalla limitatezza delle nostre capacità). Ma secondo me (opinione formatamisi dopo aver visto il video) è proprio un qualcosa di insito nella nostra natura (ed è poi quello che dice anche lui paragonando l'angoscia ad un organo o a un senso).
      L'aspetto chiave del video è pertanto l'accettare la nostra limitatezza e la nostra fallibilità e la nostra (conseguente?) angoscia. O comunque, come minimo, se non accettarla almeno prender coscienza della sua ineluttabilità, il che può proteggerci da visioni utopistiche di felicità e/o realizzazione e/o appagamento in assenza di angoscia, le quali possono essere controproducenti nel perseguimento di tali scopi.

    • @frscsl7665
      @frscsl7665 2 ปีที่แล้ว

      @@sacapp Si, ma l'idea che la limitatezza che ci contraddistingue possa essere un elemento o, addirittura, una chiave interpretativa del mondo è molto problematica. Cioè, io capisco (pur non condividendone alcune sfaccettature) il discorso se posto sul piano individuale ma nel momento in cui dici che l' "angoscia" non può che essere individualmente concepita (cosa che smentisce egli stesso con alcuni esempi, quindi boh) allora il passo successivo è l'immobilismo politico. Perché nel momento in cui vorrai indagare le ragioni della tua angoscia non potrai che guardare te stesso e il mondo solo come sfondo contestuale.
      Ti faccio un esempio: se io fossi un omosessuale che vuole lottare contro l'omofobia della società (semplifico) e fossi angosciato dal modo in cui vengo trattato secondo il ragionamento DuFeriano dovrei limitare l'analisi al piano individuale e dunque trarre la conclusione che il mondo non abbia "colpe" e che non sia neanche imputabile di alcun male. Quale sarebbe la soluzione di tutto ciò? Che il mondo non debba, non possa e non sarebbe ragionevole chiedergli di cambiare. Chiaramente, non dico ci sia sempre lo spazio per un cambiamento radicale o deliri utopistici ma è chiaro che partendo da quella premessa non si può che arrivare alla constatazione conservatrice e individualistica del risolvere i propri problemi in maniera autonoma.
      Se è tutto risolvibile sul piano individuale e la sofferenza non può che esserti intrinseca allora a che pro la politica? A che pro il tentativo di limitare la sofferenza derivante da contingenze estrinseche? (che non sono fuori dal discorso, dal momento che anche DuFer fa degli esempi di questo tipo). Stiamo parlando proprio di un premessa limitativa e totalizzante, a mio avviso. Quindi boh

    • @sacapp
      @sacapp 2 ปีที่แล้ว

      @@frscsl7665 riprendendo il tuo esempio, lui sostiene che la tua angoscia non passerebbe anche se riuscissi a cambiare il mondo in non-omofobo. Ma ciò non significa che cambiarlo sia inutile. Infatti dice che la conseguenza del suo discorso non dovrebbe essere di abbandonarsi al nichilismo.
      In poche parole: vivi e combatti, ma sappi che anche quando eventualmente vincerai l'angoscia sarà sempre lì.
      Concordo sul fatto che manchino dei passaggi di ragionamento nel video, e che effettivamente questo aspetto dell'accettazione del mondo sia trattato in modo ambiguo.
      Prendi, se lo ritieni valido, il resto del discorso e rielaboralo.

    • @frscsl7665
      @frscsl7665 2 ปีที่แล้ว

      @@sacapp Questo "vivi e combatti" dove l'hai evinto, scusami? Questo porre le cose in via esclusivamente individuale dove lascia la porta aperta per un ragionamento di questo tipo?
      Poi anche il discorso sul nichilismo è particolarmente ambiguo perché non fa' riferimento alla sfera politica ma, anche qui, al piano individuale. Quindi si, vivi e combatti ma solo te stesso. E quando pensi ci sia una responsabilità esterna da te sei vittima di un ragionamento di deresponsabilizzante. Secondo me c'è proprio un problema alla base di questa impostazione profondamente conservatrice (che lo è proprio implicitamente)
      A tal punto si è spaventati dalla deresponsabilizzazione che si arriva ad una iper-responsabilizzazione che rifugge e disconosce i problemi del mondo.

    • @sacapp
      @sacapp 2 ปีที่แล้ว

      @@frscsl7665 capisco il punto, penso tu abbia ragione, ci vuole equilibrio tra le due cose. Come in ogni dualismo, la scelta migliore è quasi sempre in mezzo ai due estremi (talvolta più vicino ad A, talvolta più vicino a B, ma sempre nel segmento che li collega e mai agli estremi).
      Ripeto però che a mio avviso stai insistendo su un punto debole del discorso, che pur essendo appunto debole non intacca il senso ultimo (che poi si può anche non condividere, ovviamente).

  • @andrea.caldari11
    @andrea.caldari11 2 ปีที่แล้ว

    Sempre al top Rick

  • @milena.colonna
    @milena.colonna 2 ปีที่แล้ว

    Grazie

  • @Dinamite666
    @Dinamite666 2 ปีที่แล้ว

    Molto interessante e utile, grazie!

  • @CinqueDeiMiracoli
    @CinqueDeiMiracoli 2 ปีที่แล้ว

    Ciao rick a proposito di questo tema hai mai letto allan watts “la saggezza del dubbio”? È un autore a cui sono molto affezionato mi piacerebbe sapere la tuo opinione a riguardo (se lo hai già letto)

  • @fabioemme7701
    @fabioemme7701 2 ปีที่แล้ว

    Sartre ne ha appreso proprio sul concetto dell' angoscia da S. Kierkegaard su "Essere e il nulla".

  • @77cuore
    @77cuore 2 ปีที่แล้ว

    Gran bel video, una boccata d'aria fresca

  • @sidbear4961
    @sidbear4961 2 ปีที่แล้ว

    Siamo tutti come un topolino indifeso che per paura di essere mangiato si costruisce una serie di cunicoli sottoterra per scappare dai serpenti e dalla propria angoscia. Poi ad un certo punto,quando finalmente può dirsi più sicuro,sente un sibilo nel buio della tana. Un sibilo nel buio,dice Freud. Forse sarà il serpente che è entrato nella tana e sta venendo a mangiarlo?

  • @TedKami-Blatte
    @TedKami-Blatte 2 ปีที่แล้ว

    Nessuno mai proverà le vere sensazioni dell'orgasmo se ne ha uno solo nell'arco della giornata. La Struttura non legge "esistente" un solo orgasmo, perché non è stato ripetuto, quindi lo considera un inganno e come tale lo tratta, immergendo nella coscienza di chi lo ha goduto, sensazioni di innervosimento.
    Neanche due orgasmi sono sufficienti, perché il secondo è come l'1 che ha sommato sé stesso ma non ha ancora iniziato la Serie di Fibonacci.
    Solo dal terzo orgasmo in poi inizia in quel campo la logica della Serie di Fibonacci: solo allora la Struttura fa sentire le vere sensazioni dell'orgasmo, quelle non deludenti.
    Il principio vale anche per tutti gli atti erotici che non implicano l'orgasmo della persona: il ripeterli in modo prolungato sarà sentito sempre più piacevole dalla persona che li attua, fino a sostituire e scavalcare il piacere dell'orgasmo stesso, mediante forme di orgasmi continui psicologici senza il parallelo degli orgasmi fisici.
    Aspetto, questo, molto utile per chi vuole avere orgasmi fisici senza che la persona mediante cui li ha, li abbia.

  • @ChrisTincul4
    @ChrisTincul4 ปีที่แล้ว

    il maestro

  • @giovannitemporin6734
    @giovannitemporin6734 2 ปีที่แล้ว

    davvero molto bello

  • @andreaortolani1355
    @andreaortolani1355 2 ปีที่แล้ว

    Il grande vecchio

  • @niccoloobaroncelli
    @niccoloobaroncelli 2 ปีที่แล้ว

    Ahi, colpito e me ne vergogno un po'... ma di questa vergogna? Chi ce ne parla? RIck, parlacene dai!

  • @Santi-pp9es
    @Santi-pp9es 2 ปีที่แล้ว

    Strepitoso Rick, Cogitata da 10 e lode

  • @uomoscarpia
    @uomoscarpia 2 ปีที่แล้ว

    Credimi che I soldi (tanti) ti tolgono tanta angoscia

  • @videoby1994
    @videoby1994 2 ปีที่แล้ว

    peso

  • @ariannaari6507
    @ariannaari6507 2 ปีที่แล้ว

    Quindi non ci resta che arrenderci ad una struggente felicità!🏳️🤭😉

  • @giuseppemanzo1971
    @giuseppemanzo1971 2 ปีที่แล้ว +1

    Grazie