GOLPE SEGRETO DEI SAVOIA? STORIA DEL «PATTO DI LONDRA» CHE PORTÒ L'ITALIA NELLA GRANDE GUERRA
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- เผยแพร่เมื่อ 15 ก.ย. 2024
- GOLPE SEGRETO DEI SAVOIA? STORIA DEL «PATTO DI LONDRA» CHE PORTÒ L'ITALIA NELLA GRANDE GUERRA
24 maggio 1915. L'Italia entra in guerra. La chiassosa minoranza interventista che domina le piazze è riuscita a forzare la mano al Parlamento e ad estorcergli il «sì» al conflitto, trascinando così il nostro Paese in un'avventura che durerà tre anni. Più di uno studioso sosterrà che a Roma, con la firma del Patto di Londra, siglato il 26 aprile 1915, si è consumato in realtà un vero e proprio golpe sotterraneo. Ma questa accusa - da un punto di vista storico - regge oppure no. Nel video di oggi
cerchereno di capire come andarono i fatti.
Perchè in relazione al Patto di Londra, siglato il 26 aprile 1915, accordo internazionale con il quale il nostro Paese si abbligava - entro 30 giorni - a scendere in guerra al fianco di Inghilterra, Francia e Russia, contro Germania ed Austria-Ungheria qualche storico parla di vero e proprio Golpe sotterraneo?
Un re, Vittorio Emanuele III, in compagnia del capo del governo Antonio Salandra e del ministro degli esteri Sidney Sonnino, ha negoziato a Londra, senza alcun mandato, la discesa in campo del nostro Paese. Non aveva l'autorità per farlo senza informare preventivamente il Parlamento e tuttavia, il 26 aprile 1915, ha firmato il «patto» che passerà alla storia con il nome della capitale britannica e che impegna l'Italia ad entrare in guerra entro 30 giorni a fianco degli Alleati.
Nel frattempo, mentre la Nazione si schierava contro gli Imperi Centrali, l'Austria, nel timore di vedersi attaccata su un nuovo fronte, si spingeva a fare concessioni quasi pari a quelle offerte da Francia e Inghilterra: il Trentino, l'Istria, lo statuto di città libera per Trieste e alcune delle isole dell'Alto Adriatico. Tutto questo soltanto per la neutralità e non per l'intervento al suo fianco.
Con le ulteriori concessioni che la duplice monarchia avrebbe poi fatto nei giorni successivi, all'Italia sarebbero toccati senza combattere, quasi gli stessi vantaggi che conseguirà al termine di un sanguinoso conflitto, costato centinaia di Migliaia di morti e il totale dissesto economico,
con debiti che graveranno su di essa nei decenni a venire.
"Chiassosa minoranza interventista". Bravissimo. 🔝🔝
Grazie "linea" grazie Sig. Gambarotto, documentari sempre interessanti.
Grazie per il suo apprezzamento. Un cordiale saluto da tutto il nostro staff.
"D'altra parte, i Savoia, il voltagabbana ce l'han di vìssio" (Pietro Micca ne "Le Interviste Impossibili" di Umberto Eco). E con l'armistizio di Cassibile, come sappiamo, fu anche peggio.
Anzitutto faccio i miei complimenti per l'ottimo video, accurato ed interessante come sempre. Mi trovo tuttavia a sottolineare alcuni elementi che sono rimasti in sottofondo e che non sono chiaramente emersi. Anzitutto vanno ricordate la mentalità dell'epoca e l'atteggiamento tenuto dall'Austriaungheria.
Tra Italia ed AU esisteva un accordo secondo il quale ogni manovra nei Balcani doveva essere preventivamente concordata con l'alleato. Nel caso in cui vi fosse stata un'acquisizione territoriale da parte di uno dei due, doveva essere concessa al partener un'eguale compensazione, al fine di mantenere lo status quo. L''Austriaungheria, muovendo guerra alla Serbia, non rispettò nessuno di questi punti. Da un punto di vista diplomatico ciò rappresentò un gravissimo affronto nei confronti dell'Italia. Gli austroungheresi erano ben consci di ciò e già nel 1914 cominciarono presso le varie regioni dell'impero a raccogliere fondi per finanziare la gerra. Secondo gli scritti di Battisti l'Austriaungheria si aspettava una reazione italiana, tanto che, anche nel parlamentino locale di Innsbruck, venne fatta una legge per aumentare le tasse, per finanziare il conflitto, anche contro l'Italia. i membri del tirolo italiano, sempre secondo Battisti, si rifiutarono di firmare questa legge.
L'atteggiamento austroungarico fu inoltre sprezzante nei confronti dell'Italia, un vero e proprio tradimento del trattato. Sia la Germania che l'Austriaungheria erano ben consce di ciò tanto che, come ricorda Barbero, fu la Germania a fare pressione sull'Austriaungheria per cercare una riappacificazione con l'alleato. Sempre secondo Barbero, le trattative tra Italia ed Austroungheria fallirono, arenandosi sulla questione di Trieste. Mentre la duplice monarchia non aveva remore a cedere il tirolo meridionale, era invece molto restia nel perdere Trieste, tanto che all'italia fu offerta come città aperta (in cui le attività economiche rimanevano in mani austroungariche).
Fatta questa lunga premesse sulla congiuntura politica, merita ora di essere brevemente esplorato l'aspetto psicologico, che non risulta assolutamente secondario.
Secondo la mentalità dell'epoca dell'Italia si vedeva come una grande potenza. Una grande potenza non può tollerare un insulto o di essere messa in secondo piano, così come era successo. Se da una parte c'era la gente comune, di cui non glie ne importava nulla della guerra e dell'onore della patria, dall'altra c'era la l'intelligentia che guidava il Paese, su cui questa mentalità pesava moltissimo.
Estremizzando il discorso, per far capire meglio, senza la guerra, o un buon compenso territoriale, il re ne sarebbe uscito come uno zimbello, e l'onore dell'Italia ne avrebbe risentito. Va inoltre ricordato che in Europa si aggirava uno spettro, quello del comunismo, quello che avrebbe portato alla Rivoluzione di Ottobre, e che in Italia avrebbe favorito l'ascesa del fascismo, come sua contrapposizione. Una perdita di credibilità del re avrebbe di converso rafforzato la minaccia comunista o socialista, cosa malvista dalla classe dirigente italiana.
Mi permetto un'ultimissima osservazione sul ruolo della stampa ed in particolare sull'atteggiamento tenuto da Dannunzio e Mussolini. Oggi sappiamo che ricevettero (molto) denaro dalla Francia per trasformarsi da colombre in falchi e perorare la causa della guerra.
Concludo facendo ancora una volta i complimenti e ringraziandovi per i vostri bellissimi video, che apprezzo moltissimo.
Grazie.
Comunque quella guerra, a conti fatti, non ha portato molto all'Italia, il patto di Londra non è stato rispettato appieno, quello che abbiamo ottenuto lo è stato col sangue e con un salasso economico.
Discorso ineccepibile, complimenti
Ma non tieni conto del fatto che l esercito italiano era impreparato, non aveva buoni generali, ed un armamento vecchio e superato.
Caporetto lo dimostra.
E come lo dimostrerà nella seconda guerra mondiale.
Poi se la Germania sfondava in Francia non so come sarebbe andata a finire per l Italia.
Pensa che la Germania aveva tutte le carte per sfondare ( leggi il libro i cannoni di agosto) ove perché un corpo d armata invece di stare nel fronte belga, fu dirottato, per volere del figlio del kaiser in altro postò inutile.
L Italia avrebbe ottenuto di più stando neutrale senza distruggere l economia italiana e comunque facendo una brutta figura.
Altro che vittoria.
Se esaminiamo tutti gli avvenimenti di quel periodo storico ci infiliamo in un ginepraio inestricabile. Dubito che cause e concause di una delle tragedie più immani della storia d'Europa, possa trovare spiegazioni o motivazioni realistiche in poche righe. Ancora oggi, nonostante un incessante studio storico, migliaia e migliaia di pagine scritte da valentissimi studiosi, esistono teorie disparate e, spesso, in contraddizione l'una con l'alltra.
Chiuderei questo mio intervento ricordando che la tanto esaltata battaglia di Vittorio Veneto avvenne nel pieno disfacimento dell'impero austro-ungarico, con i plenipotenziari austriaci che chiedevano un immediato armistizio che, alla fine, venne concesso, ma con 48 h di posticipo in modo da dare la possibilità al nostro esercito fermo sul Piave da mesi, di avanzare per occupare territori austriaci e poterci sedere ai tavoli dei negoziati in posizione di forza.
Questa è la conclusione figlia degli atteggiamenti tenuti allo scoppio della guerra diretta conseguenza da quella endemica cialtroneria politica che ci contraddistingue dall'Unità d'Italia.
@@luiginicotera4220 infatti in poche righe ho riassunto quei 2 punti che non mi sembravano affatti di secondaria importanza, quindi nessun "ginepraio". Il video è di 11 minuti, aggiungendo questi ulteriori 2 elementi al massimo si sarebbe arrivati a 12 minuti, 13 al massimo.
😮Sintetica ma ben fatta. Di fatto il parlamento, a quanto ne so, non diede l'assenso al patto di Londra, che non conosceva nei dettagli, ma votó i pieni poteri a Salandra che li chiedeva. Il risultato è lo stesso, ma la storia delle ambiguità istituzionali dell'Italia si sarebbe arricchita di un nuovo esempio. I veri problemi sono successivi all'entrata in guerra: le operazioni militari non hanno tenuto conto dell'esperienza di guerra statica e "pirica" già fatta sul fronte occidentale dei 10 mesi precedenti. Ma anche sugli altri fronti le cose si erano certamente dimostrate diverse dalle "guerre" tradizionali precedenti, con il coinvolgimento diretto anche delle popolazioni che dovettero sopportare gli attacchi e le difese. Poi per l'Italia ci sono i due penosi problemi dei caduti e dei prigionieri. Questi ultimi vennero di fatto abbandonati a se stessi perché considerati sostanzialmente dei voli o addirittura dei traditori dagli stessi vertici militari. La seconda questione riguarda il numero dei caduti. Negli anni 50, quando facevo le elementari, il numero dei morti pareva assestato a 750 Mila tra soldati, sottufficiali e ufficiali. Quando sono andate a scuola le mie figlie il numero si era ridotto a 620 Mila caduti. Le fonti anglosassoni reperibili su you tube, solitamente abbastanza precise in statistiche di questo tipo, danno per l'Italia un numero di morti superiore a 1,2 milioni. Per trovare questi numeri si deve vercare in inglese la stringa "numero di morti in WWI". Unc ultima annotazione: Vittorio Emanuele III fu l'unico capo di stato della storia che abbia portato il suo Paese in due guerre mondiali, ciascuna delle quali ad alleanze invertite rispetto all'altra.
I Savoia non hanno mai perso occasione per dimostrare la loro bassezza, codardia e incapacità di governare bene il paese, specialmente nella persona di Vittorio Emanuele III.
Uguali ai PdR che abbiamo avuto negli ultimi 30 anni
Video bello come sempre. Complimenti per le descrizioni dei fatti sempre molto esaustive.
Proprio vero che dalla storia non si impara mai nulla: è la fotocopia di ciò che è avvenuto nel marzo del 2022
Non è cambiato niente. Guidati da piccoli uomini allora. Guidati da piccoli uomini adesso.
Non rispettare l'accordo di Londra e accettare l proposte dell'Austria per non intervenire sarebbe stato molto più favorevole! per l'Italia, senza contare i costi militari i termini di vittime e mutilati! Maledetti Savoia! E pensare e il il mio non materno morì Precocemente causa dei traumi che i miei nonni non sarebbero dovuti andare in guerra! E non si sarebbero ammalati!
Che poi la trattativa con l'Austria era precedente alle trattative che portarono al parto di Londra. Si fatto, entrambe le trattative promettevano "vantaggi" sulla pelle dei vinti.
Maledetti Savoia , era anche il titolo di un libro se ricordo bene 🤔
C erano famiglie più ricche e influenti dei Savoia eppure i protagonisti del risorgimento italiano furono loro...
Le guerre purtroppo ci sono sempre state,avere un Re o un Presidente non c'entra assolutamente nulla, le guerre ci sono per questioni di interesse economico. L'ultima guerra che si sta' ancora combattendo in Europa l'ha causata un Presidente della Repubblica (Putin) e la si sta' ancora combattendo anche a spese nostre (il prezzo del gas è alle stelle). Non aggiungo altro.
Maturo sempre più la convinzione che l'Italia (Il popolo Italiano e specialmente quello del Sud e Isole) doveva pagare ancora un grande prezzo per la sua reale unione. Certamente non è finita lì.
La storia siamo noi....
Grazie, molto interessante.
Un cordiale saluto.
Noi chi? Quelli che muoiono o quelli che restano?
La pecca era nello Statuto Albertino del 1848, che conservava molti, troppi poteri al monarca, scavalcando il Parlamento; più che una vera monarchia costituzionale, era una "semiassoluta ".
😂🎉🎉🎉🎉il parlamento diede i pieni poteri a Salandra
@@utenteSebaSi, dopo che il Re aveva già deciso...
Comunque, lo Statuto Albertino era una costituzione "obtriee ", graziosamente concessa dal sovrano; che si era curato di conservare al massimo i poteri regali, tra cui quello di stipulare alleanze
Come sempre ottimo video dott. Gasparotto
Veramente ottimo e significativo video .
I Savoia più un danno che un bene.
Sempre interessante grazie.si parla anche di carteggi Roma Londra per la seconda guerra. Sono solo voci o esistono prove?
Interessante come sempre. Mi permetto di dirle che fa un piccolo lapsus quando, a proposito del 1866, parla di guerra franco-prussiana.
La mia opinione è che l’Italia in quegli anni avesse un unico vero statista, Giolitti, e che se si fossero seguite le sue indicazioni, si sarebbe ottenuto quasi tutto, evitando 650.000 morti, più di un milione di feriti ed immani distruzioni.
Purtroppo l’Italia fu lasciata, con il contributo dei Savoia, nelle mani di gente come D’Annunzio, Mussolini ed i grandi gruppi industriali (che controllavano la stampa, che non a caso fu quasi tutta interventista).
Per i Savoia, però, il Patto di Londra fu, in un certo senso, l’inizio della fine. Gli avvenimenti che portarono nel 1946 alla caduta della Monarchia ebbero inizio con l’avallo di Vittorio Emanuele III all’entrata in guerra, contro la maggioranza del Parlamento e del Paese.
Grazie per avercelo segnalato! Facciamo subito la correzione. Lo staff del Museo.
In un altro paese sarebbero stati impiccati subito dopo la guerra ,invece in Italia i Savoia presero più di 10 milioni di voti.
@giuseppemarzulli497 --- "Gli avvenimenti che portarono nel 1946 alla caduta della monarchia ebbero inizio con l’AVALLO di vittorio emanuele III all’entrata in guerra, contro la maggioranza del Parlamento e del Paese."
Preciso, NON con l'avallo di re vittorio emanuele III, ma proprio per sua precisa volontà o se vogliamo per un suo capriccio!
Questo spregevole monarca era del tipo, "armiamoci e partite" a cui piaceva fare, come si dice, "il frocio col culo degli altri" !
Quanti siano i milioni di italiani morti o feriti per le sue scellerate scelte, per i suoi capricci e/o per le sue vigliaccherie, lo sa solo il diavolo che lo sta controllando mentre brucia all'inferno!
Fin dove io sappia gli austriaci non si sono mai mossi nel senso di concedere l'Istria, e isole della Dalmazia. Si limitarono a offrire il Trentino (fino a Salorno) e il confine sull'Isonzo. Gli austro tedeschi invece ci 'offrivano' Nizza, Savoia, Corsica e Tunisi (beninteso, se riuscissimo ad occuparle), mentre germanizzavano Trento e Trieste.
In fondo abbiamo sacrificato solo circa 700 Mila ragazzi
@@utenteSeba sfoltendo un bel po' di socialisti ed anarchici
- Interessante Prof! Sarebbe curioso destare attenzione sul famoso trattatto di Cassibile,ovviamente dopo aver dato una delucidazione sulla II guerra mondiale,grazie!
Tutte le guerre da Waterloo ad oggi sono state finanziate dai ROTHSHILD E DAI ROCKFELLER 😢😢😢😢bellissimo video ed ottima spiegazione come sempre 😊😊
Stai buttando perle ai porci. Qui ci sono ancora commenti da patetica retorica nazionalista che neanche D'Annunzio.
Meno male che c'è ancora qualcuno che conosce la Storia "in profundis", e non basa la sua Cultura e Conoscenza sulle baggianate dei libri di scuola.....
Concordo pienamente !!!....
Bravo !...
@@gianfrancolodezzano grazie mille
Fine Ottocento - inizio Novecento: l'Italia ambisce ad entrare nel novero delle potenze europee. Le mancano solo due cose: il grano sufficiente per coprire il fabbisogno nazionale e il carbone per far funzionare le industrie. Il grano ci arriva dall'Algeria (leggi Francia), il carbone dalla Gran Bretagna. Al di là delle procedure, non credo che fossero tante alternative.
Mi permetto un paio di correzzioni etimologiche e letterarie: "Affatto" non vuol dire "per nulla" ma "di fatto". La frase "gli italiani corrono in aiuto del vincitore, non è di Longanesi, ma di Flaiano. Cordiali saluti
Grazie, mi ha liberato di un "falso amico" nostrano.
La situazione al momento del patto di Londra lasciava spazio a una vittoria russa sul fronte orientale con conseguente rapida fine della guerra. Forse sì sperava di dare l' ultima spallata agli imperi centrali
I trattati a livello internazionale sono in pratica carta straccia, se uno stato non li rispetta che gli fai? Secondo me, l'Italia doveva accettare l'offerta dall'Austria, ma ovviamente prenderli subito(magari Trieste prenderla in seguito), oppure pretendere dalla Francia la Corsica, ma sempre subito, e solo allora dichiarare guerra.
o magari lasciare che i triestini restassero in austria: visto ciò che è successo poi di sicuro sarebbero stati meglio
@@pieropurich990 se ti riferisci al fascismo, è parecchio improbabile che avrebbe avuto la stessa presa senza la questione della vittoria mutilata
Aaaah, l'unità ditalia!
E' passato più di un secolo ma in realtà è tutto come allora: nulla di nuovo sotto il sole.
Della serie come gabbare il Popolo quando il popolo dorme.
A me non sembra. Quali sarebbero i casi concreti?
Ciascuna nazione ha il governo che il popolo accetta più o meno supinamente infatti.
Certo è che i Savoia nn hanno dato un grande esempio di dedizione alla Patria e al popolo...ma a se stessi e alla loro dinastia e salvezza. Tranne poche rarissime eccezioni
Come il trattato di Lisbona ma senza un re . Anche la guerra contro la Russia non e' sentita dal popolo italiano che che ne dica il Signor Mattarella. L' Italia unita e' nata per volonta' della Regina Vittoria e Napoleone III in funzione del canale di Suez ( 1856 - 1869 ), ed e' nata a debito.
E be doveva pagare l'impegno dei sabaudi al finanziamento di Garibaldi dei siciliani interessati del potere.
L' Austria le concessioni ce le avrebbe rese operative subito o dopo la guerra? Non ci sarebbe stato da fidarsi.
Dubbio legittimo. Le concessioni austriache erano a scapito di propri possedimenti, quelle dell'intesa erano pressoche gratuite per gli altri alleati.
Ricordiamoci che gli austroungarici (Conrad in testa) avevano preso in considerazione di attaccare l'Italia nel 1908 mentre il suo esercito era impegnato nei soccorsi a Messina, in piena vigenza della Triplice.
Non mi sarei fidato neanche io
Dopo...la guerra..e solo a guerra vinta
Conrad aveva ragione.
Il Kaiser aveva incoraggiato gli Austriaci a fare ampie concessioni territoriali all’Italia dicendo, “a guerra finita poi vi aiuteremo (agli Austriaci) a riprendervi tutto con gli interessi”.
Trento e Trieste, anche se concessi, sarebbero tornati alla duplice monarchia.
Con la sconfitta di Napoleone Bonaparte a Waterloo, l'Austria era diventata la padrona del Nord Italia; nonché protettrice dello Stato della Chiesa.
Impegnata a reprimere i moti del 1848, e a battere il Piemonte nella I Guerra di Indipendenza, lasciò all'altra nazione cattolica - la Francia - il compito di annientare la Repubblica Romana del 49, e riportare il Papa a Roma.
Ma i Savoia non mollarono, e grazie alla strategia di Cavour - schieratosi con Francia e Inghilterra contro la Russia in Crimea, e al ritorno in auge di Garibaldi con i suoi Mille, ottennero un buon allargamento territoriale con la 2a Guerra di Indipendenza, e addirittura il Sud dell'Italia!
Restavano da incamerare il Sud Tirolo, Trento e la Venezia Giulia con Trieste.
Troppa roba da ottenere con una breve guerra. Eppoi, dal 1970, in Europa contava solo la Germania: astro nascente.
l'Inghilterra, padrona del resto del mondo, poco era incline a versare sangue dopo le guerre napoleoniche. E la Francia, sconfitta a Sedan dai Prussiani (poi tedeschi) era fuori dai giochi. Dunque all' Italia non restava che appoggiarsi al Kaiser: anche se ciò significava convivere col secolare nemico austriaco!
Le cose cambiarono quando l'Inghilterra decise di preoccuparsi di più della Germania (che poteva competergli sui mari). E così la Prima Guerra Mondiale cominciò a profilarsi all'orizzonte.
L'alleanza Franco-Inglese, solidale alla Russia avrà convinto i Savoia al Patto di Londra......
Che storia è quella della polizza Lloyds pro Savoia, emersa quando i reali successori si sono fatti causa per l'eredità? Chi ne sa qualcosa ?
Semplice, fino al 1948 il tesoro dei Savoia stava a Londra nei forzieri dei Lloyds, quindi della corona britannica.
I Savoia prepararono le trincee 74 mesi prima della guerra 15/18?anche fabbrica di munizioni vicino al fronte.
Ma non è questa la ragione sola per l'ntervento dell'Italia alla grande guerra; fu invece dovuta alla necessita di sconfiggere l'Austria in modo ,che non dovesse più costituire una minaccia all'Italia.
Ma lo Statuto Albertino, "concesso" dal sovrano, riservava allo stesso la stipula dei patti e accordi internazionali, avvisando il Parlamento solo successivamente, a cose fatte...z
I nostri vecchi triestini dicevano una sola cosa......Maledeta quela barca che li ga portai.
Avevano ragione? Si!
Le concessioni, l'Austria, le avrebbe fatte durante la guerra, non dopo.
Ma sta parlando della situazione attuale? Ma adesso i Savoia non ci sono più eppure oltre aver fatto l'Italia unita gli si accusa che volevano più terre come se fossero le loro...e non degli Italiani e annesse al territorio Italiano. Vedete che il periodo storico era molto complicato con lotte tra Monarchi Europei per gli interessi dei loro singoli Stati o Imperi. E la corrispondenza segreta è sempre esistita insieme a scelte segrete . Ma sapete negli ultimi tempi attuali quanti golpe vi sono passati sotto gli occhi e quante volte vengono sfornate leggi e disposizioni senza senso tanto che le ritenete ingiuste e vessatorie. Oggi non ci sono più i Savoia e al posto loro ci sono Gruppi di Potere che chiamavate Partiti e Lobby e Massoni Europei che vi comandano. Prima avevate un Re ora ne avete molti di più .....
ha preso tutte le decisioni tra il 1900 e il 1943.
Vi fu quasi una spaccatura tra città e campagne: le prime favorevoli in gran parte all'intervento, le seconde decisamente contrarie.
Interventisti i ceti borghesi, neutraliste le classi proletarie.
@lalineadellamemoria sono d'accordo
8:04 incompleto come servizio. Non offre il quadro completo e quindi porta a travisare il giudizio. È un argomento che non si può spiegare in pochi minuti, serve molto più tempo. Del consiglio tedesco agli Austriaci scoperto nel marzo 15 non ne parliamo? Perché quello spiega tutto.
Longanesi: L'italia che fu e quella che è adesso,purtroppo.
Che infausta famiglia.
Il 2 giugno di 31 anni fa vennero regolati i conti con i savoia
Non fu quindi un accordo fra massoni l'accordo di Londra perchè Mussolini, D'Annunzio e altri interventisti che guidarono parte degli eventi, non erano massoni. Un accordo in cambio di altro.
Grazie.
In tutto il video non ho sentito la,parola "massoni". Forse mi è sfugggita.
Se si fa un accordo con gli inglesi, almeno per metà è fatto da massoni, il Re è il capo della Massoneria, quanto agli italiani non mi risulta che, a parte chi favorevole e chi contrario, Mussolini e D'Annunzio, fossero comunque tra i firmatari o nella Casa Reale vi fossero Massoni, mentre risulterebbe estremamente arduo sostenere che esso sia o meno stato firmato per interessi massonici e non nazionali, forse che si possono scindere le posizioni inglesi in materia?
Beh ... secomdo alcuni D'Annunzio invece lo fu ed a Fiume infatti fu appoggiato 'anche' dal Grande Oriente. Quanto a Mussolini, chiese di entrare a farne parte anni prima della guerra, ma la richiesta non fu mai accettata: da questo rifiuto - si dice - sorse la sua avversione nei confronti della massoneria che esplose al congresso socialista del 1913 quando chiese di espellere dal partito tutti massoni. In generale la massoneria italiana fu favorevole all'intervento, ma non compattamente, perchè erano presenti anche numerosi neutralisti. Non esistono poi prove certe di appartenenza nemmeno di molti altri, perché gli archivi delle logge italiane furono saccheggiati nel 1925 dalle squadre fasciste e i materiali distrutti o dispersi. In sintesi si può dire che la massoneria giocò comunque un ruolo importante, ma non determinante in sé.
I succitati non avevano potere in merito...anche volendo. Le decisioni erano del governo e del re.
@@Giubizza il commento di antonio era ironico. Appunto, poiché tutto fu fatto attraverso la massoneria britannica (e deciso di fatto decenni prima) l'istituzionale museo della memoria si guarda bene dal citare quel restroscena, come della Balance of Power UK sull'Europa.
È stato TRADITO BASTA
"Può un Savoia restare neutrale?"
Questo usava dire il Re quando era in corso una guerra.
Lo disse nel.1915, e poi ancora nel 1940...
Si sempre dalla parte sbagliata però, dopo aver tradito alleanze militari.
C'era anche l'impero ottomano con tedeschi e austrungarici
Appunto, con l'Italia, neutrale, o al fianco degli Imperi Centrali non ci sarebbe stata partita per il Regno Unito. Avrebbero perduto subito il Canale di Suez ed il controllo del Golfo Persico. A quel punto gli USA, che intervengono solo dopo che gli altri si sono scannati a vicenda, avrebbero quanto meno rimandato l'intervento.