Circa 300 ore di editing condensate in meno di un mese e una spedizione di 3 giorni per registrare il maggior numero di luoghi possibili: il tutto è stato reso possibile grazie all'infallibile NordVPN! Per chi viaggia spasmodicamente a giro per il mondo, tra traghetti e aerei, l'app è una delle migliori alleate. La trovate qui in offerta: nordvpn.com/it/novalectio E anche questo secondo reportage del 2023 è andato. Prossimamente faremo un salto in Spagna (il video uscirà ad aprile). Dopodiché tocca ad almeno altri 4-5 grossi progetti. Ci vorrà tempo. A presto!
fratelli taliani, vi ringraziemu per sta magnifica video è tutti sti messagii di sustegnu, oghje più che mai, avemu bisognu di voi per salvà u nostru populu, u nostru paese, a nostra cultura, a nostra lingua, u nostru sangue. A Francia, i pulitichi Corsi incumpetenti, a maffia, a burghesia, l'immigrazione francese e africana, cundannanu u populu corsu à a pena di morte è à u sciuglimentu cum'è l'altri rigione francese. Ci vole ch'è u guvernu talianu è i taliani in generale piglianu cuscenza ch'è senza u so aiutu è u so appoghju avemu da sparisce. Hè una questione di sopravvivenza. un abbraccio à voi fratelli
Secundu mei su dialettu corsu assembilla unu pagu a su campidanesu nostru poita is parolas accabbanta medas cun sa u e deu puru appu comprendiu casi tottu cussu chi a scrittu. No sciu chistionai su dialettu sardu poitta babbu miu unu maestru de scola elementari no chistionara in dommu nostra in dialettu sardu e m'arregordu ca in cussu tempu in scola non si potiara chistionai in dialettu ma scetti in italianu, appu imparau a chistionai unu pagu de unu amigu Burceresu, ma non du sciu chistionai beni su sardu. Sa Corsica poriada essi de s'Italia cummenti sa Sardigna e sa Sicilia, puru po sa posizioni geografica. Po mei is Corsus funti Italianusu. Saludusu a tottusu is amigusu Corsus.
Ciao fratello corso 🤝 le tue parole riempiono di gioia ,ma ahimè con grande amarezza devo dirti che lo "stato" mafioso-massonico italiano non è mai esistito, hanno nascosto e occultato a Corsica per tutti questi anni, inolte, il popolo italiano è troppo ignorante e rincoglionito, moltissimi non conoscono neanche le stesse regioni italiane, figuriamoci la Corsica. Alcuni pensano che la Corsica sia franza e non hanno minimamente idea della gloriosa storia di a Corsica e del grande populu Corsu. Pace e salute a tutta a Corsica e al suo grande popolo. Per quanto mi riguarda, io in Corsica ci verrò sempre perché la amo troppo, e dentro di me mi sento molto più vicino al popolo corso che a questi buffoni italiani
Sono nato e cresciuto in Corsica, e penso che la Corsica dovrebbe essere italiana. In effetti tutta la nostra cultura è legata all'Italia : la lingua, la storia, i cognomi, i nomi delle città etc. Infatti, su questo piano si può dire che la Corsica è ancora di più italiana della nostra vicina la Sardegna, in cui alla fine l'influenza spagnola è stata abbastanza importante. Allora viva la Corsica, viva l'Italia, e viva la Corsica italiana, un giorno, lo spero! E come si dice da noi, pace e salute! :)
Bellissimo leggere il tuo commento, grazie mille! Sono sempre contento quando le persone sono consapevoli della propria cultura, cioè del proprio essere
@Luigi Gar infatto intendevo che la Corsica fosse più italiana della Sardegna solo, all'origine, da un punto di visto "etnico", culturale... Non metto in dubbio l'importanza della Sardegna nel processo di unificazione della nazione moderna italiana, processo nel cui ovviamente la Corsica non ha avuto nessuno ruolo. E parlavo anche di un stato di fatto passato. Oggi la Sardegna è ovviamente piu italiana della Corsica, visto che non avuto a soffrire 250 anni di dominio e acculturazione francese. Ma in 1700 un toscano o un romano si sarebbe sentito probabilmente piu a casa sua a Bastia che a Cagliari.
@Luigi Gar Ma sai che glie ne fregava ai sardi e alla Sardegna... Il regno era detto Regno di Sardegna ma chi comandava era il Piemonte, ecco perché si parla sempre in funzione dei piemontesi quando si tratta di Risorgimento.
@Luigi Gar I referendum non sono un riferimento valido (vedasi caso Veneto) Sulla mancanza di ribellioni, non vedo cosa c'entri (può essere benissimo che per loro uno valesse l'altro), ma ammetto che potrei sbagliarmi
Degli ultimi 20 direi. Comunque come scritto da nostro amico qui sopra, escluderei rai storia e rai scuola, sono due programmi che amo e che davvero raccontano la storia e non, in tutte le loro forme. Aggiungo Rai Sport perche amo tutti gli sport....
Corsi fratelli italiani. Riallacciare rapporti culturali con loro sarebbe importante. Ho avuto modo di parlare con Raphael in una diretta: abbiamo il dovere come Italia di tendere la mano verso quest'isola, come si fa, appunto, con un fratello.
gli stati nazione sono anacronistici al giorno d'oggi, si dovrebbe guardare piu' verso un europa dei popoli invece che attaccarsi ad un nazionalismo di stampo ottocentesco.
@@TheZaratustra1989 No. Oggi più che mai solo le nazioni possono ergersi contro un processo di globalizzazione assolutamente forzato e pregno di disuguaglianze, sia economiche che sociali. Si può e si deve ragionare nell'ottica delle alleanze geopolitiche e degli interscambi culturali, ma senza mai rinunciare alle proprie peculiarità, perché il dialogo col prossimo è sano solo se si conosce bene se stessi. L'Europa è stata grande quando è stata eterogenea, unita è un'accozzaglia senza senso dove c'è chi la fa da padrone e chi subisce. Noi, proprio per l'ignoranza del nostro passato, siamo tra i secondi. Viva le nazioni libere e sovrane.
@@MatteoBrandi un secolo fa in giro per il mondo i paesi indipendenti erano una 80ina, oggi viaggiamo per i 200. Il futuro appartiene a nazioni sovrane e conscie della propria identità. Chi si rifugia nell'oppio della "fine della storia" (Fukushima cialtrone 👍🏻) è destinato a finire come i Qing ad inizio 900: colonia di altri paesi.
L'italia è il paese che sta occupando il territorio libero di Trieste dal dopoguerra..... Non è una conquista italiana, e appropriazione indebita!!!! Il trattato di pace che vede l'Italia perdente, impone a l'Italia di formare un governo indipendente nel territorio libero di Trieste, gia delimitato e sancito dal trattato di pace che vede l'Italia firmataria.....
@@antoniobuonanno7902qua si parla di trattati e diritto internazionali, comunque, se così fosse non dovrebbero temere un referendum per l'annessione..... Da sempre negato...... furono uccisi quei giovani che cercarono di sostituire la bandiera con quella del territorio libero di Trieste
@@michelone6347 Ma piantala 🤣🤣🤣🤣 Piuttosto sarebbe il caso che l'Istra ritorni all'Italia. La guerra è finita da un pezzo e quel pezzo di ₩&%$@ di Tito è morto.
Mio nonno era Anton Francescu Filippini,stimato poeta corso e simbolo dell'irredentismo corso, non violento.Ho passato tutta la mia infanzia sentendo parlare corso .Il corso non è un dialetto ma una vera e propria lingua, tanto è vero che mio nonno essendo scrittore, dedicò la sua vecchiaia a comporre un vocabolario della lingua corsa /italiana e francese.Mio papà nato a Cervione ha sempre amato profondamente l'Italia e gli italiani che lo hanno accolto e cosi anche mio nonno che è morto senza, poter rivedere mai ,la sua amata isola.Sono fiera delle mie radici e del nome che porto ,amo la Corsica e sarei felice se il sogno di nonno ,un giorno,potesse avverarsi.
La lingua corsa poggia su due gambe ... La prima risale al X secolo ed era simile al laziale medievale (non il romanesco che fu importato dai papi fiorentini dunque di origine toscana). La seconda è il massese medievale (Marchesato di Massa e Corsica) e risale al XII secolo quando i massesi (parte di SP, MS e LU) andarono a salvare i corsi dalle scorribande dei saraceni. Tutto il resto sono stratificazioni successive. Ovviamente il laziale moderno è cambiato rispetto a quello medievale e forse sopravvive un po' nel dialetto reatino... Anche il massese è cambiato a causa della dominazione modenese... Tuttavia puoi trovare ancora moltissime parole massesi e reatine dentro la lingua corsa. E difficile trovare riscontri storici riguardo la lingua corsa suttana che rassomiglia al calabrese e al siciliano. Dal punto di vista del DNA i corsi sono molto simili agli Etruschi perché studi recentissimi hanno dimostrato che il DNA ritrovato nelle tombe etrusche ha in po' di sangue iberico proprio come i corsi e anche altre similitudini tant'è che è ancora più simile di quello dei toscani.
Grazie per la tua testimonianza Fratello Corso, fa piacere trovarvi nei commenti a questo video. Siete nostri fratelli e come tali vi auguriamo che possiate al più presto avere la Libertà che meritate dal giogo francese, il 2022 è stato l'anno della riscossa. Poi sarete voi a scegliere se camminare da soli o insieme a noi nel futuro. Se lo vorrete, le nostre braccia saranno sempre aperte verso di voi, qualunque scelta vorrete fare, vi vorremo sempre bene
In Italia il nostro senso di appartenenza nazionale si manifesta con chiarezza in poche occasioni (la maggior parte di carattere sportivo). Quando in Italia ci si identifica si pone l'attenzione sulla provenienza: la città, la zona, la regione...e ci teniamo tanto. Apparteniamo prima di tutto allo spazio contenuto entro un certo raggio di km. Siamo una nazione fatta di comunità diverse su tanti aspetti (di cui siamo orgogliosi) ma non per questo siamo distinti. Siamo uniti nei bordi che ci separano e nonostante tutti i problemi che ha l'Italia, in questo ci rispettiamo. Storicamente si dice che l'Italia unita non è mai stata davvero...ma in un mondo che tende sempre più a omogeneizzare, mantenere la propria unicità è più che un valore da mantenere. Capisco cosa intendiate nel video: noi italiani dovremmo esser vicini alla Corsica perché, la nazione da cui è controllata, non ne rispetta l'identità e la sua diversità unica. Pensate se in Italia fossero bandite tutte le lingue minori, le lingue regionali, i dialetti...perderemmo quella multiculturalità che alla fine ci rende proprio ciò che siamo: italiani.
Pienamente d'accordo. L'Italia non è mai stata davvero unita, è vero, e allo stesso tempo lo è sempre stata, già ben prima di esserlo politicamente. L'Italia e la Francia sono nazioni profondamente diverse, quest'ultima è sempre stata uno stato accentratore che ha cercato di esportare Parigi in ogni angolo del suo territorio, schiacciando le unicità locali. L'Italia invece è sempre esistita come contenitore di culture diverse ma sorelle, già da ben prima dell'unificazione, ed è così ancora oggi. La Corsica è l'unica regione che purtroppo è rimasta esclusa dalla sua macro-regione culturale di appartenenza.
@@torom86L italia è stata veramente unita solo sotto augusto e nell ultimo secolo di repubblica e primi di impero. Anche se l ideologia di stato-nazione chiaramente non esisteva al tempo, e le primi nacquerò dal rinascimento all illuminismo, alcuni paesi moderni nacquero dopo la prima guerra mondiale
Io faccio parte di quella percentuale di iscritti che vi ha chiesto un video su questa meravigliosa terra. D'altronde, da siciliano (e quindi isolano) quale sono, non avrebbe potuto essere altrimenti. Nel 2012 mi sono recato in Corsica, passando anche dalla Sardegna, ed ho scoperto luoghi di infinita bellezza e persone che, pur apparendo un po' schive, sono genuinamente autentiche, disponibili a condividere con gli italiani un forte sentimento di appartenenza culturale, al di là di ogni implicazione statale. E questo mi piace! Grazie per averci accontentato. Siete un canale importantissimo per la crescita personale di ognuno di noi.
Posso dire che tanto i corsi quanto noi siciliani sentiamo la mancanza dello stato sul nostro territorio, noi in particolare per tristi ragioni note a tutti. Non si tratta soltanto di una questione economica, la cultura siciliana sta lentamente morendo, le nuove generazione sanno sempre meno parlare la nostra lingua, me compreso. Non oso immaginare cosa abbia potuto significare per i corsi, negli ultimi secoli, uno stravolgimento culturale impostogli addirittura da un paese straniero. Ho l'impressione che sia tutto un circolo vizioso: lo stato italiano sta uniformando, una generazione dopo l'altra, ciascuna regione, mentre la cultura Anglofona si sta sempre più imponendo in paesi come l'Italia, nelle parole che utilizziamo e nella mentalità, mi sento di dire in particolare del settentrione. Moriremo nella consapevolezza di lasciarci alle spalle un mondo che non ci è più familiare. Inizio a capire i "boomer" del nostro tempo, per quanto possano sostenere posizioni ridicole.
@@fl8971 hai centrato in pieno il punto : sono un giovane siciliano, e non posso fare a meno di guardare con angoscia quanti tra i miei coetanei finiscono per lasciare l'isola, magari per andare a lavorare o studiare in Altitalia dove spesso vengono guardati con disprezzo, come se la cultura siciliana non avesse inventato cose come il sonetto. Chissà per il futuro.
La cosa affascinante e che forse non sapete, è che in Gallura (in Sardegna) il nostro dialetto gallurese, è uguale al dialetto corso. Cambiano pochissime cose. Io da gallurese sono stato in Corsica; parlando corso e gallurese, ci capiamo perfettamente.
E vi dico di più: io, campidanese, capivo tutto quando l'intervistato parlava corso, e ci ho ritrovato diverse parole comuni al dialetto del sud. (Per non parlare del fatto che, R moscia a parte, sembrava di sentir parlare persone di Sassari 😊)
Grazie a questo video ho capito che io da Italiano non sapevo nulla della Corsica. Un pò come venire a conoscenza in età adulta di avere un fratello illegittimo ❤
Fiorentino di nascita, abito a Scandicci e ho sposato una Corsa da 42 anni. Quando vado in Corsica cerco di parlare solo corso e ne sono fiero. Bellissimo e fatto molto bene il vostro video. Bravi. Ho toccato con mano gli avvenimenti di Ajaccio del 98 e ho conosciuto persone "molto" vicine agli avvenimenti descritti. Il popolo Corso, come dice mia moglie "souvent conquise jamais soumise".
@@fabiobenedetti7667 Hai ragione, ma la colpa è mia, questa frase è molto conosciuta in continente. Ho tradotto in francese senza rendermele conto. Faccio venia.
Le isole del Mediterraneo hanno in comune una grande bellezza e una cultura di calda accoglienza, ma anche problemi di sottosviluppo e di scarse opportunità di lavoro per i giovani. Dovrebbero comunicare di più fra loro e costituire una federazione.
C'è una cosa che non sapete.. finale di coppa di Francia 2002 Lorient -Bastia a Parigi, come avviene anche in Italia la Coppa nazionale di calcio si disputa nella capitale col presidente della repubblica che premia il vincitore, ebbene all' inizio durante l'inno nazionale tutti i tifosi corsi fischiano e il presidente di allora Chirac abbandona indignato lo stadio, ciò per fare capire quanto i corsi si sentono... Non-,francesi!! 😊
La cosa che mi ha stupito è la mia totale ignoranza sui fatti del 2022, io seguo notiziari e leggo giornali ma nonostante tutto non sapevo nulla. Come al solito lavoro splendido, grazie a tutti coloro che hanno reso possibile questo video
Quando a casa dico che guardare i tg non serva a un cazzo, ma anzi sia nocivo, i più grandi mi ammazzano di critiche. Ma la realtà è questa, se uno vuole essere informato deve andare oltre i tg e i giornali principali. Io sapevo già di questi fatti grazie a Instagram, dove seguo le pagine indipendentiste o di popoli minoritari. In Italia l'informazione è pilotata, come ovunque d'altronde. Non è concesso far passare il concetto di una Corsica che grida all'autonomia o all'indipendenza, perché si ha paura che risveglierebbe lo spirito di vecchie nazioni, come il Veneto, la Sardegna o la Sicilia. A questo proposito sarebbe bello se Simone facesse un video sull'indipendentismo sardo, che è stato spazzato via dai servizi segreti italiani.
@@ltubabbo529 sarebbe interessante se facesse un video anche su quello che successe alla Toscana durante il risorgimento (visto che è toscano). Ma dubito che lo farebbe, i suoi filmati sono intrisi di italianismo risorgimentale e perbenismi vari. Peccato, forse cerca un posto in politica anche lui
@@tusciae.langobardorum Onestamente a me non sembra così patriottico, d'altro canto però è vero che di video sui regionalismi/etnonazionalismi italiani ne ha fatti veramente pochi. Forse il video sui veneti contiene qualcosa, ma è uno dei pochissimi che ancora non ho visto
@@ltubabbo529 va detto che la sua pagina è invasa da persone ancora legate al nazionalismo risorgimentale. Leggo fin troppi commenti intrisi di sciocchezze ottocentesche (tra l'altro le stesse sulle quali si basa la nascita dello stato italiano). Vediamo il seguito
Che bella sorpresa questo video, sono una polacca che ha vissuto e lavorato in italia e adesso da un anno in Corsica! Parlo ottimo italiano ormai dopo 20 anni in Umbria Vi diro che veramente qui si.parla dell'italiano ed e corso veramente lo assomiglia! Posso dire di piu! Grazie a noi si parla sempre di piu italiano, qualche volta dimenticato nelle famiglie per via del francese , soprattutto da generazione piu giovane che ha fatto percorso scholastico e lavorativo nelle città ma tutti scoprono alla fine che sanno parlare italiano! Li mancano le parole ma e straordinario e sentire parlare sempre meglio. Ho incontrato un signore in un paese tra le montagne che mi ha salutato in francese e io ho detto che so parlare solo italiano e lui ha sorriso in modo piu bello dicendo che tutti qui parlano italiano e si sentono piu italiani che francesi e che era giorno piu bello sentire bello italiano! Da parte mia posso dire che di destino della Corsica in italia non si parla, io non ho mai sentito nominarla in quel senso, di cultura, storia di due mondi vicini e storie di gente comune. Spero di conoscere meglio bella Corsica e auguro tutti corsi la migliore vita in pace e LIBERTÀ!
Da Fiorentino⚜️ e Toscano, io l’ho sempre considerata un prolungamento della mia regione, specialmente dell’isola d’Elba e dell’Arcipelago Toscano. Potrà battere bandiera Francese, Tedesca o Spagnola ma la sua storia non la leva nessuno. Il suo linguaggio più intimo quello nativo di quella terra, ovvero il Corso, dimostra le sue vere origini. Viva i nostri Fratelli Corsi! 🇮🇹
No mi dispiace deluderti ma i firenze la corsca non l'ha mai vista nemmeno con il binocolo. Pisa è l'unica città che ha dei legami strettissimi conta Corsica fin dall'800 d.c . Il corso moderno deriva dalla graduale e non forzata colonizzazione culturale della lingua corsa (prima molto simile al sardo) da parte del Pisano medioevale. Detto questi ti svelo una cosa: Un Pisano, un Senese e un Lucchese non chiameranno mai loro stessi "toscani".
Dopo due vacanze in Corsica fatte poco prima della pandemia (rispettivamente 2018 e 2019) vi dirò che ciò che ho notato maggiormente è un forte sentimento di indipendenza, più che di legame con l'Italia, molto simile a quello che si percepisce in Sardegna. Sicuramente vivere in una realtà isolana porta a sentirsi meno parte di un paese più grande, ma lì in Corsica il governo francese sembra più un vecchio colonizzatore che ha imposto la sua egemonia, piuttosto che un'autorità interregionale.
guarda che e' solo l'italia che da' l'autonomia che da'. Con Francia e Inghilterra non si scherza. Se fai parte delle loro nazioni, fai parte PUNTO. Non e' che parli quello che vuoi, fai le leggi tue, eccetera a STATUTO SPECIALE. Ma stiamo scherzando...per quello adesso a Roma hanno paura a dare l'autonomia a Veneto e Lombardia...
@@frankmazdaIn Italia il meridione la Sicilia e la Sardegna sono trattate peggio di come le Francia tratta la Corsica, almeno li studiano la lingua corsa a scuola , qui ne nemmeno questo un siciliano ad esempio non sa scrivere la sua vera lingua il siciliano lingua millenaria molto più antica dell'italiano moderno.
@@frankmazdaautonomia solo sulla carta mai applicata questa autonomia dallo stato corrotto italiano ( guarda cosa stanno combinando al governo dopo tutte le promesse elettorali ), non mi risulta ad esempio che lingue millenarie come napoletano o italiano si studiano a scuola, almeno in Corsica il corso si studia a scuola.
@@frankmazdala Scozia ha letteralmente un proprio governo, un proprio parlamento, una propria squadra di calcio che li rappresenta a livello internazionale, e il diritto ad avere un referendum sull'indipendenza legalmente vincolante ogni generazione. Mi chiedo se non sai una cosa perché parlare a vanvera? L'Italia è estremamente centralista e ha preso ispirazione proprio dalla Francia. Nei confronti di Sicilia e Sardegna si è comportata come la Francia con la Corsica, ad eccezione di qualche contentino di facciata come la presunta "autonomia" (che garantisce un'autonomia reale ridicola rispetto alle autonomie delle entità regionali Spagnole o Tedesche per esempio). Trentino Alto Adige e Valle d'Aosta hanno un'autonomia maggiore solo perché l'Italia è stata costretta a garantirla da trattati internazionali.
Io sono figlio di Sardi, ma nato e cresciuto a Genova. In casa hanno sempre parlato dialetto credo campidanese, quindi per me quella è la lingua di casa. Mia nonna paterna a 99 anni parla ormai solo in Sardo ed è incredibile come per me quando la sento parlare è come se mi si accendesse una fiammella dentro il cuore...nelle cene di famiglia sin da quando sono nato ho sempre sentito quella lingua. Ma so anche il genovese che qui, soprattutto in provincia, si parla ancora fra i ragazzi. Bisogna preservare i dialetti, lo dico da 30enne...PARLATE IN DIALETTO AI VOSTRI FIGLI! Non fate scomparire le vostre origini, sono importanti!
il sardo è lingua, e il genovese pure. se si vogliono salvare queste lingue vanno insegnate a scuola obbligatoriamente e imposto il loro uso in contesti ufficiali
@@matteopani9291 e non lo fanno, per anni ne hanno anzi scoraggiato l' uso, ma guai a dire a verita che l'italia in sardegna è come la francia in corsica, puoi portare tutte le argomentazioni e testimonianze che vuoi ma non ti daranno retta. non importa la tutela di una minoranza storica che non sia la propria oltreconfine.
@@user-tt3nt7yv6z poi l'anno prossimo ci saranno le regionali, vediamo di votare qualcuno che faccia gli interessi della nostra terra e non qualche vassallo di Roma
Sono stato ad Ajaccio per una mini vacanza nel 2018, si respira una italianità in ogni strada, ricordo che la prima notte la passai leggendo la storia della Corsica, quindi sapevo già buona parte di questo interessante contenuto di Nova Lectio. La Corsica resta uno dei miei viaggi più significativi che abbia fatto.
Sono nato in un piccolo paesino della Calabria, da calabrese posso affermare che il ragazzo intervistato che parlava il Corso ha praticamente parlato un tipo di dialetto del sud. Tutto questo ci fa capire com'era grande un tempo l'Italia.
In realtà fa parte del gruppo toscano, quindi è molto più vicino all'italiano standard e ai vernacoli della Toscana che alle altre lingue italo-dalmate (i gruppi dei nostri "dialetti" chiamati mediano, meridionale e meridionale estremo per intenderci)
Il corso è molto simile sotto quasi tutti gli aspetti al gallurese, un dialetto che si parla nel nord est della Sardegna. Tant'è che nell'arcipelago della Maddalena si parla una variante del gallurese che è praticamente uguale al corso
A riguardo del legame con la Sardegna, volevo fare una rettifica per il fatto che la lingua corsa è molto simile al dialetto Gallurese del Nord Sardegna, tanto è vero che noi Sardi del nord quando andiamo in Corsica parliamo tranquillamente in dialetto per comunicare, e ci si capisce perfettamente.
Se mi confermi ciò spiega ancora di più il mio commento e di conseguenza il legame tra Sardegna e Corsica per non parlare della vicinanza 14 km dalla costa Sarda a quella Corsa
GRAZIE! GRAZIE E ANCORA GRAZIE!! Non avete idea da quanto tempo aspettassi questo video.. Con il vostro lavoro, finalmente anche il grande pubblico italiano può tornare a scoprire questa realtà (volutamente) dimenticata. Un abbraccio a tutti i nostri fratelli corsi~ Corsica libera ✊🏻
Una volta un mio prof mi disse che se noi carraresi guardiamo l'elenco telefonico di ajaccio rimaniamo stupiti dal vedere che un sacco di cognomi sono praticamente i nostri e ci vedo molte analogie tra la mia Carrara e la Corsica. Gran video come sempre!
Un aneddoto. Io, spezzino di cognome ricci vado in Corsica col mio amico arrighi di carrara. Quando diamo i documenti al gestore della pensione questo ci guarda e fa io mi chiamo ricci e il mio migliore amico arrighi.
Sono cresciuta in Corsica e ci ho vissuto fino alla fine degli studi. Parlo il corso e ho conosciuto le nonne nate al primo del '900 Mi raccontavano le storie sentite dai loro genitori, zii e nonni. Penso che siamo l'ultima generezione che possono raccontare la storia dei nostri antichi 'nonni'. Io sono indipendista e vado spesso agli incontri... con Sardi e Baschi. Una curiosità: i nonni ritenevano i genovesi dei traditori. Ora è tutto diverso... anche la 'brise Corse' è purtropp presente... Il Corso si sente prima di tutto corso... Bellissimo servizio, grazie! Che nostalgia mia Corsica bella! ❤
Credo che la colpa non sia stata dei liguri (il popolo) ma di chi comandava a quel tempo. Sicuramente con i toscani, prima i massesi e poi i pisani stavano molto meglio. Genova ha fatto troppi sbagli nel gestire la Corsica. Mussolini poi ancora peggio.
Sono Sardo, nato all'estremo nord della Sardegna, conosco ogni pietra della Corsica ed il mio dialetto (non la lingua Sarda) è piuttosto simile al Corso. I luoghi da me preferiti, sono Porto Vecchio, Bastia, Corte, Isola Rossa, Sartene, Propiano e naturalmente tutte le località balneari della Costa est. Noi Sardi del Nord li consideriamo nostri fratelli. Quasi dimenticavo di elogiare il Vostro impegno, da fare invidia a qualsiasi TV pubblica
Finalmenteeeeee è un sogno questo videoooo, lo chiedevo dal 2020, grazie Simone e tutti i tuoi collaboratori. Edit: non ci credooo avete pure preso il mio commento da mettere nel videooooooo incredibile ahhahaha
Sono stupefatto dalla cultura corsa, non me ne ero mai interessato prima in vita mia e grazie a voi ho imparato una storia che vale senz'altro la pena di essere esplorata. Grazie e abbonato!
Nel 1985, in un bar, ci hanno abbracciato perchè stavamo parlando. Italiani, fratelli, ci hanno detto. E qualche giorno dopo, dove avevamo affittato un bungalow, nel parcheggio hanno incendiato le macchine con targa francese. Noi adoriamo la Corsica, Paese di estrema bellezza, selvaggio e aspro come i suoi abitanti. E tutte le volte che ci siamo tornati, abbiamo avuto la sensazione di "tornare a casa" e avevamo le lacrime agli occhi appena sbarcati. Stranissimo, ci è capitato SOLO quì 😍😍🥲
Sono sempre stato sensibile alla questione " Corsica " da isolano sardo. Per analoghe somiglianze storiche, culturali e sociali. Il vostro servizio mi ha sensibilizzato e informato più di quanto non lo fossi già. Veramente fatto con professionalità, come tutti gli altri del resto, ma anche con il rispetto per un popolo che chiede solo di salvare la propria identità culturale. Oppressa da un colonialismo becero e sfruttatore. Un abbraccio ai fratelli corsi.
La Corsica è come quel membro della famiglia che va a vivere lontano . Potrà essere anche dall'altra parte del mondo ma rimane sempre un membro della famiglia ♥️♥️♥️
sono francese di origine della Bretagna da parte di mio padre e è successo la stessa cosa con la gente da Bretagna, grazie per questo documentario molto bello che non prende una posizione manichea ma che cerca di capire un problema estremamente complesso con vari fattori storici che si intrecciano e che rendono molto difficile capire la costruzione dell'identità corsa ma in generale dell'identità di una regione e della sua legittimità...
La stessa cosa è successa con tutte le minoranze linguistiche della Francia... soprattutto con le più ribelli come la Corsica… e anche con la Bretagna, conoscendo la storia di questa regione so che hanno subito un'assimilazione più o meno forzata, e che c'è stato resistenza.
@@alexmassa2864 je ne mets pas mon vrai nom de famille sur youtube j'ai mis le nom de ma mère c'est tout je vois pas trop où est le scandale là dedans...
In realtà il corso e i dialetti sassarese e gallurese sono molto molto molto simili,anche molti cantanti del sassarese cantano canzoni in corso ✌🏻😊 anche i nomi delle città che hai pronunciato correttamente in corso,sono chiamati uguali in sassarese
No sassari ha molto più di spagnolo...le svolte un sacco di parole diverse dal gallurese...questo lo sappiamo noi gallurese,sassari si capisce nei più dei vocaboli a sé ti parlo in gallurese puro molte parole non le capisci così come non non capiamo il sassarese...in parole singole che in un discorso possono fare la differenza...
semmu tutti canti misciaddi…ihh ghissa isthoria no si cumprendi un cazzo chissa di undi semmu 😂, un pogu corsi poggu spagnoli poggu saldi ih ghaz si cumprendi più nudda no🤣
@@francap6087 Mi chiedo a che pro scrivere inesattezze prive di qualsiasi fondamento. Il Sassarese è classificato come dialetto corso, il fatto che sia stato influenzato anche dallo spagnolo (e in realtà più dal catalano e dal sardo logudorese) non cambia di una virgola il fatto che sia un dialetto corso: la struttura sintattica e gran parte del vocabolario è simile al corso oltramontano, parlato nel sud della Corsica. Tra l'altro io sono di origini galluresi e capisco perfettamente il sassarese, idem il linguaggio delle persone nel filmato, quindi che stai a dire? Sei seria?
@@nyko921 in realtà la questione è ancora molto dibattuta tra i linguisti, per questo spesso, il sassarese ed il gallurese, vengono definite lingue sardo-corse, se si definissero unicamente come corse Sassari potrebbe essere considerata la più grande città corsofona, e ciò la dice lunga su quanto sia complicato capire le origini di questi idiomi
Mi trovo in Corsica in questo momento e vedere questo documentario è stato molto importante! Al di là delle enormi bellezze naturali dell'isola, che mi hanno portato qui per la seconda volta in poco tempo, conoscere la storia e la cultura corse è stato affascinante e emozionante per me! Bellissimo documentario, grazie!
Anche un video approfondimento sui paesi Baschi sarebbe molto interessante! Attualmente ci vivo, sono rimasto molto affascinato dalla storia (che non manca di attentati anche) di questo stupendo pezzo di mondo nel nord della Spagna.
Ciao, Se ti interessa l'argomento ti consiglio, in caso non lo conoscessi, di leggerti il romanzo "Patria" di Fernando Aramburu. È stupendo. Ovviamente non è un saggio, quindi non ricostruisce per filo e per segno il corso degli eventi, ma racconta la storia di due famiglie divise dagli eventi del terrorismo basco.
Non so se ľ hai visto nel caso non badare al mio commento ahahahah comunque c'è già un video riguardo ľETA sul canale, è di un paio ďanni fa ma è molto interessante mi ha fatto scoprire la questione basca
Bellissimo reportage...essendo nativo dell'isola di la Maddalena (dove parliamo un dialetto molto simile a quello corso), sento molto forte il rapporto con i vicini corsi...che fondarono la nostra comunità!
@@francescomasiero7285 cari tutti, la Corsica è una regione italiana dal tempo dei Romani, quando si istituisce una Autorità statuale fino al 1768 quando Genova la cede a i Francesi. Per quanto riguarda l'Istria in realtà la tanto sbandierata italianità fa riferimento solo agli insediamenti sulla costa mentre la campagna interna, maggioritaria come popolazione, è sempre stata di lingua slava. Addirittura quando si applica il trattato di Versailles con l'Italia vincitrice della Grande Guerra, non viene consentita l'occupazione della città di Fiume che sarà poi oggetto del colpo di mano ad opera di Gabriele D'Annunzio che prende la città in nome dell'Italia, creando grande imbarazzo al governo del nostro Paese. Il trattato citato conferisce all'Italia tutta la costa della penisola dell'Istria con la regione del Quarnaro esclusa Fiume, più le città di Senj, Zara, Spalato, Ragusa (Dubrovnik) e le isole coronate tra Spalato e Zara. In quelle città c'erano già fiorenti comunità di Italiani dal tempo della Repubblica di Venezia che, detenendo le chiavi del commercio e quindi del denaro, era la classe dominante e attraverso le scuole in lingua italiana italianizzo anche molte famiglie di origine slava. Non volevo tediarvi ma solo riportare le cose nel loro ambito. Fabrizio
Non credo proprio ,ci sono troppo differenze culturali fra l'Istria e l'Italia ,tra sloveni istriani e italiani , tra sloveni e italofoni(che sono in netta minoranza rispetto a chi parla la lingua slovena) di Capodistria ..Non avrebbe nessun senso unire l'Istria all'Italia
@@francescosegala4754 Garibaldi non c'entra nulla con la Sardegna. La Sardegna fu donata ai Savoia come ricompensa per la cessione della Sicilia, che era un regno. A seguito di questo scambio i Savoia poterono trasferire il titolo regio dalla Sicilia alla Sardegna, difatti a livello ufficiale il regno dei Savoia, quello che ha unificato l'Italia, era il "Regno di Sardegna". Garibaldi "conquistò" il sud-Italia, non la Sardegna, che era già sabauda.
❤ la Corsica è un' isola splendida. L'ho visitata 30 anni fa e ne sono rimasta entusiasta. La popolazione è molto affettuosa con noi italiani e i luoghi visitati splendidi! Amici corsi siamo fratelli! ❤
Sempre il solito video splendido e ben curato. Mostrate realtà che i medie tradizionali ignorano. Il vostro lavoro è importante per difendere il pluralismo ed il vero giornalismo. Non fermatevi mai!
Grazie di cuore per questo documentario. L'ho tovato molto interessante. Io sono Maltese, e ho notato tantissimi parallelismi tra la Corsica e Malta. In special modo l'influenza culturale dell'Italia su entrambe le isole.
Ciao Simone, sarebbe molto interessante fare un video sulla questione Sarda, partendo dal principio: dall’arrivo dei piemontesi e la fondazione del Regno, le motivazioni per cui ciò avvenne e tutto quello che ne scaturì.
Sono più di 15 anni che passo estate in corsica , e capisco molto la loro situazione , da genovese in corsica mi sento a casa, spero riescano ad ottenere al più presto la loro autonomia sono ormai un pò di anni che la sistuazione si fa sempre più difficile !!! il malcontento si respira ... a presto amici !!!
Ho sempre chiesto che Simone facesse un video sulla Corsica nei commenti. Finalmente il mio sogno si è avverato. Adesso cari italiani fratelli e sorelle miei, potete gridare con tutta la rabbia in corpo che la Corsica è italiana.
Guardo ogni tuo video da anni e ogni volta la qualitá è sorprendentemente in crescita, anche quando si pensa che non sia possibile. Informazioni puntuali, imparziali, storytelling, script, impegno, dedizione, video e audio al top. State facendo un lavorone, bravi!
È incredibile che la lingua corsa assomigli così tanto a un nostro dialetto del sud Italia. Quando quel ragazzo spiegava le cose che facevano in quel centro ho capito praticamente tutto senza sottotitoli.
La cadenza del parlare di Alex Negroni ricorda molto l'alto Toscano, il Versiliese e ovviamente il Ligure. Detto questo, dal Granducato di Toscana un'abbraccio ai fratelli e alle sorelle di quella meravigliosa isola che è la Corsica.
La Corsica è da anni ormai la mia seconda Patria.... Ho iniziato ad innamorarmi di questo bellissimo Paese negli anni '80 e da allora la Corsica è nella mia mente e da qui non andrà mai più via. Pensate che sono ormai anziano, in Italia ho vissuto in montagna, non ho mai imparato a nuotare ....tuttavia questa isola è magica perché in pochi minuti puoi passare dal mare di una bellezza poetica alla montagna vera e ruvida.....come spesso sono ruvidi i Corsi .... senza mai dimenticare la bellezza dei paesini, apparentemente poveri e senza risorse ma che ho amato fin dal primo giorno, sentendoli vicino al mio modo di concepire la vita.
Sicuramente il corso sotto la bandiera italiana sarebbe trattato come un dialetto regionale e gli abitanti liberi di utilizzarlo… ci son tante regioni italiani tra nord, centro e sud dove il dialetto è ancora prevalentemente parlato anche dai giovani o dove comunque l’accento dialettale prevale. Io ci riconosco tanto di genovese essendo genovese, ma dai commenti leggo che ognuno trova nel corso qualcosa del proprio dialetto e comunque siamo tutti latini
Io ci vedo molto di siciliano, in particolare le U finali, i vari "ghi" e l'articolo determinativo "u". Fatto sta che la loro lingua è più vicina all'italiano di tante altre lingue (erroneamente chiamati dialetti) d'Italia.
D’accordo sulla Corsica Italiana 🇮🇹 Ma non dimentichiamo che anche noi Italiani abbiamo da farne di strada per la totale accettazione delle lingue regionali (in alcune regioni più che in altre).
@@mrclean29 Direi ovunque purtroppo, anche dove si "insegnano" le lingue regionali si fa troppo poco e con la mentalità sbagliata. Un'ora di ladino a settimana, o di friulano, non basta
bravissimo, il mio stesso commento con parole diverse. Le nostre regioni AUTONOME fanno QUELLO CHE VOGLIONO, Sarebbe una pacchia per i Corsi. INVECE NO a prendersela nei DENTI (e anche a morire e quello e' TRISTISSIMO) grazie a quei simpatici francesi pezzi di ....
Da grande appassionato della storia napoleonica aspettavo da un sacco questo video. Mi verrebbe da dire che la questione corsa forse non sarebbe così complicata e importante per la Francia se l'isola non fosse la patria di Bonaparte.
Mi sa che hai ragione.... Chissà, magari la Francia si ritiene "condannata" ad esercitare un forte controllo sulla Corsica, rendendola legata a se quasi indissolubilmente, proprio perché da lì veniva il suo più grande imperatore, personaggio storico la cui popolarità è seconda, forse, solo a quella del Re Sole.
Non avevo assolutamente idea di quanto linguisticamente sono simili all’Italiano… avete messo i sottotitoli al corso ma è facilmente comprensibile. Grazie per questo docu
Questo video è davvero ricco di spunti di riflessione importanti, 2 anni fa sono stato in corsica da Bastìa ad Ajaccio, in auto ho girato tutta l'isola e spesso mi è capitato di incontrare persone che parlavano italiano, oppure, come si vede anche in questo video, ho visto cartelli stradali e insegne in italiano e questo mi ha già all'epoca fatto riflettere sul legame che abbiamo con questa isola, stupenda ed affascinante, però ho notato anche un'arretratezza visibile, sopratutto nel settore ospedaliero e nelle infrastrutture, un'isola lasciata a se stessa, un po abbandonata, che meriterebbe davvero molto di più.
È evidente che gli autori hanno dedicato un'enorme quantità di tempo e sforzi per raccogliere informazioni accurate e approfondite su questo argomento risultando l'inchiesta ben organizzata e la presentazione è chiara ed efficace. In particolare, ho apprezzato la capacità dei giornalisti di presentare le diverse prospettive sul tema in modo equilibrato e oggettivo, senza pregiudizi o preconcetti. È stato davvero interessante leggere le opinioni di esperti, testimoni oculari e altre fonti affidabili che hanno contribuito a creare un quadro completo dell'argomento.
Innanzitutto un sincero complimento per l’ottimo lavoro svolto. A differenza di alcuni rapporti conflittuali di vicinato, i miei conterranei della Gallura hanno spiccate affinità con i fratelli Corsi, da constatare in primis nella tradizione canora. Da baciapile che sono, mi inchino di fronte all‘inno nazionale Corso e auguro (permettetemi l‘uso del mio idioma) a su Populu Corsu, bene, paghe e prosperidade. Grazie ancora per la proforma e sincera umanità nella vostra disanima.
Bisognerebbe andare in Corsica almeno una volta ogni due anni. In poco tempo aiuteremo il corso e la lingua italiana a crescere nell'isola. Pace e salute fratelli Corsi.
Complimenti per questo canale! Oltre ai vostri video interessati, ben curati e davvero precisi (il video sulla nascita di Israele, a cui ho dedicato due esami universitari, mi ha fatto capire quanta ricerca e correttezza intellettuale c'è dietro i vostri video), adoro leggere i commenti di chi vi segue. È veramente bello imbattersi in una community di curiosi e amanti della storia e delle culture. ☺
Non basterebbe sicuramente un messaggio a descrivere l’importanza e la bellezza dei vostri video-documentari, ma questo mi è piaciuto in modo particolare. Grazie
Da ragazzo andai a lavorare come stagionale in un villaggio turistico vicino a Bastia, e vi posso dire che la gente è meravigliosa e che noi italiani con loro ci accomunano tantissimo.
La Corsica in italia sarebbe una regione a statuto speciale con ampissima autonomia, come il Trentino-Alto Adige, la Sicilia, la Valle d'Aosta ecc., e in ogni caso l'Italia altro non è che un insieme di regioni con culture e lingue diverse, molto meno centralizzata della Francia. La Corsica è senza dubbio al pari di tutte le altre regioni italiane e sarebbe splendido ritrovarla accanto alle sue sorelle. Imporre a tutti i funzionari pubblici di saper parlare corso e insegnare a scuola in corso, sarebbe un ottimo metodo per frenare la francesizzazione forzata degli ultimi secoli.
Sono sempre andato in Sardegna in vacanza,in zona Gallura quindi con la Corsica dall'altra parte del mare e mi ha sempre incuriosito un sacco il fatto che nonostante sia a mezz'oretta di barca non appartenga al nostro paese Le poche volte che sono stato a s.bonifacio mi ricordo che pur non parlando francese o inglese nella maggior parte dei bar e negozi qualcuno che ti capiva e parlava c'era sempre
Essendo corso (di sanu come si dice cioè al 100%) penso di potere dare la mia testimonianza (parlo italiano ma non pensare che sia qualcosa di molto diffuso in Corsica). Cmq scusatemi se sbaglio qualche parola. Per cominciare la Corsica è ovviamente, sia linguisticamente che culturalmente: italica. Italiana non lo direi, l'Italia come costruzione statale non c'entra nell'argomento. La situazione attuale in Corsica è drammatica a tutti gli effetti : 1) Più nessuno parla in corso (forse 15% della popolazione, vecchi principalemente). L'anima di un popolo essendo la lingua vi lascio concludere. 2) i corsi hanno perso tutto le radici culturali ( fuori della lingua) per diventare la terra del capitalismo e del consumismo scemo. 3) la criminalità organizzata è ovunque, porta con se la droga e la violenza. 4) una parte importante dei corsi, non parlando corso, essendo spesso con la mamma o il papà "pinzutu" o "talianu" o "sardu" hanno un terribile bisogno di cercarsi un identità. 5) l'identità si costruisce contro un nemico, abbastanza semplice da trovare= I francesi. 6) il governo fr non volendo lasciare l'isola fa tutto per mantenere lo statu quo. Se volete sentire il corso posso consigliarvi qualche video TH-cam.
Consigliaci qualche canale! Comunque penso che l'Italia si senta molto molto vicina a voi per il dolore che provate per la morte della vostra splendida cultura. Resistete, vi siamo vicini in ogni istante
I francesi rivendicano in patria giustamente l'identità linguistica a fronte dell'inglesizzazione,ma poi da "buoni "colonizzatori e dittatori si smerd@no in tutto quello che fanno,Corsica libera sia dalla Francia che dall'itali,poi a dire che le radici corse sono di natura italica bastano i cognomi, compreso Bonaparte
@@taravesu7197 non intendevo te,ma la mia conclusione del primo messaggio,Bonaparte dei cognomi inteso come battuta riferendomi a Napoleone, ciao buona giornata
Sono isolano dell'isola d'elba, abito nel punto piu vicino alla Corsica che da qui dista 50 km, guardo fuori e vedo con ammirazione uno per uno i lampioni delle strade di Bastia e starei li a guardarli per ore. Qui da noi la corsica è considerata un po come "la madre patria" per via di comunanze linguistiche e culturali di vario genere, non ultima la presenza di tante famiglie di origine corsa (Costa, Bartoli, Paolini, Paoli e tanti altri..). E un dialetto del ceppo corso che purtroppo è andato quasi completamente perso. Complimenti per il documentario molto ben fatto, c'era infatti il rischio di banalizzare l'argomento come purtroppo avviene in altri video. Mi rende felice vedere come i corsi, accecati loro malgrado per secoli dalla propaganda del regime arrogante e dispotico francese Mirata a tagliare le radici culturali isolane, si siano nuovamente accorti di essere un popolo Italico (e non italiano sia chiaro) spero che questa presa di coscienza possa essere utile per salvare la Lingua e la cultura di questa isola meravigliosa. Un abbraccio ai fratelli isolani a tutto il popolo corso così fiero e combattivo.
@@brunobassi2440ciao, la tua perplessità è comprensibile perché tra le parlate elbane (almeno 4) ce n'è una simile al garfagnino ma è in uso nel versante orientale tra Capoliveri e Rio, Livorno c'entra molto poco se non amministrativamente, potrebbe essere dovuto al consistente e documentato afflusso di minatori tagliaboschi e carbonai giunti sull'isola tra il 600' e l'800' da quelle zone o a una semplice coincidenza, chissà .la parlata del ceppo corso toscano(pisano antico) è del versante occidentale.
Un abbraccio caloroso ai fratelli Corsi. Dovrebbero esser lasciati liberi di decidere il loro destino ed il loro futuro. Il fatto che Napoleone fosse imperatore dei francesi non toglie che fosse originario della Toscana, che fosse Corso, che avesse sempre parlato male il francese e che parlasse sempre corso ed italiano quando ne aveva l'occasione.
E di più, Napoleone ha tradito Corsica. Credo che lo che conta veramente è la immigrazione corsica sul continente, particolarmente in Marsiglia. Le relazione fra la città e l'isola sono molto forte.
Personalmente, per quanto mi riguarda, il più toccante dei video da te realizzati, probabilmente perché sono Friulano, e trovo moltissime analogie, fra la mia terra, la mia gente, e la Corsica. Sarebbe bellissimo un video sul Friuli, non sul Friuli Venezia Giulia, ma sul Friuli: potrebbe uscirne molto di più di quanto ci si potrebbe aspettare. Complimenti ancora. Grazie.🙏🏻
Ho visitato la bellissima Corsica due volte in estate, una decina di anni fa. Io sono di madrelingua genovese, l' italiano ho cominciato a parlarlo all' asilo. Conosco poche parole di francese ma il corso scritto lo si comprende benissimo, è un genovese antico con un poco di toscano. Ho letto e capito facilmente testi nei vari musei, castelli e monumenti vari visitati a Corte, Bastia, Bonifacio. Il parlato cambia un pò nella pronuncia e a seconda delle città. Con questo non intendo assolutamente dire che la Corsica ci appartenga in qualche modo, però siamo più parenti di quanto potrebbe sembrare. In effetti ho faticato un pò a trovare qualcuno che avesse voglia di assecondarmi nei miei tentativi di dialogo , ma questo comportamento selvatico è caratteristico anche della socialità ligure. Saluti a tutti i corsi, spero di rivedere presto la vostra splendida isola!
A 37:06 è stato riassunto con mezza frase tutta la trama di un famoso anime. Incredibile come in questo documentario si possano trovare alcuni collegamenti tra la Corsica e il suddetto Anime.
Hai ragione,io ho trovato tante assomiglianze tra la "Cultura norena" e l'anime giapponese di Isayaa "Singeki no kyogin,", cioè L'Atacco dei giganti. 🙆♀️🌺
Vengo da La Maddalena, l'isola sarda che si trova tra Sardegna e Corsica. Io ho sempre visto la nostra cultura più vicina a quella corsa che quella sarda, tant'è che il dialetto locale (l'isulanu) è più simile al corso, quando andiamo a Bonifacio noi parliamo in dialetto per farci capire. Per me i corsi saranno sempre fratelli.
Infatti la Maddalena è stata praticamente colonizzato da i continentali provenienti dal sud italia, mi sa che di Sardi ne sono rimasti pochissimi, non è vero?
@@Pwe.....230 è molto eterogenea come popolazione. Essendo estremamente legata alla marina ci sono moltissimi cittadini che si sono fermati sull'isola dopo essere andati lì per lavoro. Ci sono anche tantissime famiglie storiche, ma effettivamente sono poche quelle composte da famiglie totalmente sarde.
Un'isola magnifica, che racchiude in sé tutta la bellezza intatta del Mediterraneo. Ci andai anni fa invitata da un'amica che aveva una nonna corsa. Ho fatto tanti viaggi, ma fu forse quello più bello. Non é solo un paese magnifico (per me che vivo in Belgio e vado spesso in Francia, la Corsica non é Francia), è un luogo che ha un'anima. La mia fortuna é anche stata di andarci alla fine della stagione turistica e quindi non c'era niente di artificiale. Le persone mi sono piaciute molto, con il loro orgoglio, il loro carattere, ma anche tanta semplicità, e accoglienti con chi li rispetta. Mi rimarranno sempre quei paesaggi meravigliosi et la musica che continuo ad ascoltare. Ho fatto amicizia con i cantanti di un coro polifonico (anch'io ho cantato in un curo per anni) e ogni volta che sento l'inno nazionale, Dio vi salvi regina, mi commuovo. Viva la Corsica!
Un documentario a livello di National geographic, di qualità davvero notevole! Sono stato a Ajaccio, Bastia e Brenno: non ho mai pensato neppure per un secondo di essere in un paese straniero. Tutto intorno a me era profondamente italiano.
Italiano è un termine vago, la Corsica è corsa , come la sicilia è siciliana e la Sardegna è sarda, la grande politica accentrante degli stati dell'800 e '900 ci fa pensare cosi.
Sono sardo, ho una stima smisurata per il popolo corso. Ho parenti e ci sono stato più volte, sono un popolo vivo. Sogno un ponte tra le nostre due isole, creare delle sinergie in economia, cultura, sanità ecc. e crescere unite come sorelle e fratelli. Io sono del centro Sardegna ma capisco tranquillamente il corso, non credo che sia così distante dal sardo Logudorese. Ghjubentude corsa 🤝 zobentude sarda.
@@riccardosebis5333 ci sono tanti termini del corso che derivano dal Sardo, prendi come esempio “falà” ovvero scendere, correntemente usato anche in Corsica dal Sud al Nord
@@riccardosebis5333 il tuo è un classico cognome da campidanese, mi chiedo perchè vi intromettete in questi dibattiti...tra corso e sardo logudorese ci sono alcune affinità a livello linguistico, mentre non esistono con il campidanese, che è parlato nel sud dell'isola e quindi tra popolazioni che non hanno mai avuto relazioni con la corsica.
La salvezza della Corsica sarebbe riscoprire la propria vera identità e i legami con la Penisola. L'interesse dell'Italia è riguadagnare la centralità nel Mediterraneo con legami più forti e stabili con l'Albania e l'altra costa adriatica, la Tunisia e l'altra sponda del "grande fiume", come lo chiamano gli africani, e la Corsica, che è fisicamente e culturalmente incastonata nel territorio, nella storia, nella lingua, in tutto ciò che è ITALIA. Rimarranno i gendarmi francesi e il prefetto francese, ma Corsica è parte di noi!
Finalmente un video sulla Corsica! Complimenti per il vostro canale e per la divulgazione che portate avanti! Purtroppo molti corsi si sono nel tempo focalizzati troppo sull'identità corsa e sulla lingua corsa, dimenticandosi o tralasciando appositamente i legami con l'Italia.
Il miglioramento continuo di questo canale è davvero incredibile (e già la base non era affatto male), bellissimo reportage, complimenti a tutti, davvero.
Bellissimo video complimenti! Importantissimo riallacciare rapporti culturali con la Corsica e far conoscere il più possibile questa storia a tutti gli italiani.
Uno dei canali più belli di TH-cam Italia, meriti un grande seguito, apprezzo molto il tuo lavoro, e del team in generale. Apolitico, obiettivo, utile.. continuate così.💪🏻
Siete stati veramente bravi per come avete impostato e sviluppato questo documento sulla Corsica. Neanche se foste dei professionisti nati. Avete raccontato una storia che la maggior parte degli italiani non conosciamo a fondo. Tanti auguri ai Corsi nel loro moto di autonomia e nel tempo anche di indipendenza e speriamo che quel giorno si potranno sentire più italiani.
Superbe reportage, tout autant de par son approche historique que d'émotions qui en résulte. Étrangement, je pourrais comparer mon propre destin à celui de cette magnifique région...italienne, étant né en Italie et devenu français par la force des choses (économiques). Merci pour votre travail.
@@officialribelle Bjr Official, oui je vis en France et ce depuis une éternité ! Né en Italie avec donc un patronyme qu'il m'est difficile de masquer (et que je cherche pas à masquer par ailleurs) je suis encore aujourd'hui considéré, par certains "indigènes", comme une sorte de "français de papier" 😂...je dois avouer que lorsque l'on me pose la question de l'origine de mon nom, je réponds invariablement que je suis italien. Comme les Corses, qui ici revendiquent fièrement leurs origines.
Dommage que TU vas economiquement mieux,et qu hélas cette richesse ne t as pas aidé à acquerir ou conserver la langue de tes aïeux. Une langue si voisine à la fin
Sono Sardo e mi sono rivisto in tutto quello detto dai due ragazzi Corsi, la Corsica è una Sardegna che ci crede ancora e lotta per la propria identità. Spero sempre per un futuro migliore per le isole sorelle ✊
Ma non dire cretinerie. Per fortuna che i Savoia, che erano Francesi, hanno represso tutte le famiglie mafiose dei balenti, che avevano il monopolio arbitrario della violenza. I Savoia hanno fatto anche errori, ma hanno portato la legge e ristabilito l’ordine, mentre i Borboni nel resto del sud hanno creato le condizioni per la dominazione mafiosa
Non capisco proprio i sardi che si lamentano di essere italiani... Ti ricordo che avete lo statuto speciale! Con autonomia linguistica e tutto il resto. Quindi potreste in linea teorica vivere bene come in Trentino Alto Adige o in Friuli, tra le regioni più benestanti d'Europa. Ma è più facile dare la colpa agli altri per le proprie mancanze, vero?
@@ElemilSardo condivido quello che hai scritto, ma non si può dire nei commenti di questo video... Perché se si lamentano i corsi, allora i commenti sono solidali. Se diciamo che anche la Sardegna è nelle stesse condizioni, allora stuoli di esperti di storia corsa si affrettano a dire che noi siamo avvantaggiati rispetto a loro. Questa gente mi fa molta paura. È messa molto male...
La Sardegna è una colonia. Sede di basi militari. Basta citare Quirra. Il continentale viene d'estate a pisciare l'acqua. L'autonomia millantata è unicamente facciata, all'atto pratico un nulla di fatto. Culturalmente ci sono affinità con gli spagnoli più che in qualsiasi altra regione italiana. Non è un discorso fatto per alimentare sentimenti indipendentisti, ma per ribadire che l'autonomia dovrebbe essere ben altro, a partire da parole chiave come "zona franca" e "smilitarizzazione". A si biri!
Da Savonese che vive a trecento metri dal mare, devo dire che svegliarmi e vendere nelle mattine cristalline quel isola in distanza e pensare che siano francesi, fa parecchio strano.
Nel mio sangue scorre sangue mezzo italiano mezzo corso..amo quest'isola tanto bella quanto selvaggia,quando sono lontana mi basta chiudere gli occhi per sentire il profumo dell'elicriso..l'immortelle..grazie per questo bellissimo video ❤
Complimenti per il video. La Corsica raccontata come quell'insieme di tradizioni, storia e cultura che accomuna tutte le genti italiche. È vero: non bisogna mai dimenticare le origini ma anzi valorizzarle.
Solitamente non skippo le ad per supportarti un po' di più ma oggi mi sono trovato in difficoltà . Un video di un cantante trap indiano di circa 4 minuti , ho deciso di sacrificare le mie orecchie solo per poter vedere altri tuoi video di questo genere 😂 grande , anzi grandi 💪
sono andata una volta in vacanza in Corsica con la mia auto targata italia, sono stata trattata malissimo ovunque, sia ai parcheggi che i francesi mi rubavano sia in hotel che ai chioschi o ai negozi. Si sentono più francesi ma poi si lamentano che vengono trattati male dalla stessa Francia. Fate pace con il cervello.
Devo fare i complimenti assoluti per questo bellissimo servizio. Non dobbiamo tralasciare le nostre origini mediterranee io ho origini Siciliane da parte di tutte e due i mie genitori , sono orgoglioso di queste origini . L'Italia cosi come è disegnata manca proprio quest'isola bellissima che si chiama Corsica, è bello sapere che questa isola ha ancora la cultura e le usanze Italiane. Un abbracci grande alla Corsica e alla sua gente.
Adoro la Corsica é una terra stupenda e l'ho girata molto soprattutto nell'interno. Si trovano paesini di poche case in mezzo al niente, dove ci sono vecchie caserme della Gendarmerie in disuso immense talmente grandi da sembrare sovradimensionate per il luogo in cui sono state costruite. Questo la dice lunga su come i francesi si siano approcciati ai locali. Probabilmente se si fossero uniti all'Italia gli sarebbero giunti fiumi di denaro a perdere, come é stato fatto in Trentino, ma la Francia NO nn é il tipo di paese da fare certe cose! VIVA LA CORSICA!
La Corsica è come il Molise: non se ne parla mai. É una vita che aspetto di poterne sapere qualcosa da internet. Posso solo dire: FINALMENTE! GRAZIE! ERA ORA!
Da Piemontese, ascoltando la lingua corsa al minuto 20 mi è sembrato di capire una parte di ciò che il ragazzo stesse dicendo! Oltre alla parte francese tantissime parole sono molto molto simili al dialetto piemontese, che ovviamente essendo stato a stretto contatto con la Francia durante il regno d’Italia (vedi Cavour che parlava francese) ha lasciato alcune influenze. A riprova del fatto che la ricchezza culturale possa portare contatto fra tutte le popolazioni ❤
Va detto che noi piemontesi a livello linguistico e culturale siamo sempre stati degli italiani del Nord che hanno subito diverse influenze francesi, pur rimanendo senza dubbio molto più simili al lombardi e agli emiliani che ai francesi veri e propri. Forse in questo somigliamo un po' ai corsi, ma io paradossalmente credo che nel dialetto piemontese ci siano più influenze francesi che in quello corso
Allo striscione "francesi di merda" ho sorriso parecchio eheh, da sardo massimo rispetto per il popolo corso,spero di riuscire a visitarla questa estate!
La Corsica e' stupendissima, coste e interno, ci ero stata in settembre e c'era un profumo meraviglioso. Anche Napoleone ne ricordava il profumo con nostalgia
... ma perché, come pensate che sia andata la storia della lingua sarda con l'Italia? Anche qui il sardo è stato vietato per molti anni, i ragazzini venivano picchiati se usavano il sardo in pubblico... esattamente come avete descritto la situazione in Corsica. Con la differenza che qui ancora il sardo non si studia a scuola e benché sulla carta abbia la stessa dignità dell'italiano, in pratica non è affatto così. Come i corsi hanno subito una francesizzazione forzata, noi sardi abbiamo subito un'italianizzazione forzata. Ci si stupisce che in Corsica la gente per strada chiacchieri in francese pur avendo una lingua locale. È la stessa cosa che succede in Sardegna. In Italia praticamente nessuno conosce la storia de "Sa rebellia de beranu" (la rivolta di primavera) quando i sardi cacciarono i piemontesi nel 1794 (vespri sardi). Sarebbe interessante un video in merito.
I corsi sono culturalmente la 21esima regione d'Italia. Purtroppo la storia non è stata loro amica, e si sono ritrovati schiacciati dal tentativo di farli diventare francesi. E da allora si portano avanti un clima di instabilità che non ha permesso all'isola di crescere come potrebbe.
Quello che è successo ai corsi, con la lingua francese, è successo ai sardi con la lingua italiana. Prima dell'arrivo dei Savoia, si parlavano due lingue in Sardegna, i nobili essendo spagnoli, parlavano lo spagnolo, il popolo parlava il sardo. Nel dopoguerra, a Cagliari si parlava in italiano, nel centro Sardegna, l'abbandono scolastico era molto alto, principalmente, perchè i bambini non capivano i maestri, che parlavano l'italiano. Mia nonna era nata nel 1905, abitava in un paese del Campidano, non parlava quasi mai in italiano. Io sono nato a Cagliari, e la nostra lingua è un mix tra slang cagliaritano e italiano, specialmente nei quartieri popolari. Nei quartieri e nei luoghi della società medio-borghese di Cagliari, lì si parla esclusivamente in italiano, anche perché non sono al 100% sardi, sono venuti dalla penisola nel dopoguerra con le pezze al culo, hanno fatto i soldi, la maggior parte imbrogliando e rubando e adesso fanno i vip, con la puzza sotto il naso. La maggior parte di questi non ha un cognome sardo. E poi ci sono gli ascari.
Stesso sta succedendo al sud, almeno per voi e i friulani il governo italiano ha avuto la decenza di riconoscere la lingua come tale, le altre lingue della penisola non hanno avuto questo lusso
@@nyko921 beh succede in tutta Italia, io sono nato a Perugia, ho sempre pensato che il perugino fosse molto simile all’italiano, invece sentendo parlare i più anziani in un perugino “puro” ho capito come con il passare del tempo il perugino stia scomparendo a favore di un “dialetto” composto per lo più da parole italiane miste a leggere modifiche. Nulla a che fare con il dialetto vero
Sono Sardo anch'io e la mia lingua è diversa dalla tua, perché è una variante del Logudorese. È capitato molte volte che in presenza di Campidanesi parliamo in Italiano, perché altrimenti non ci capiscono. Detto questo, la presenza del Toscano in Sardegna è assai più datata. Il secolo XI segnò anche l'inizio delle prime influenze del toscano sulla lingua sarda: nel 1016 le flotte delle repubbliche marinare di Pisa e Genova sconfissero i saraceni e iniziò l'influenza delle due repubbliche, dapprima economica e culturale e in seguito politica (attraverso una serie di accordi matrimoniali). Dal secolo XI al secolo XIV il volgare sardo ottemperava a molte esigenze interne, sociali, culturali e politiche, ma i rapporti commerciali e politici sempre più stretti dei Giudicati con le repubbliche e la Chiesa resero necessario l'uso del latino e anche la lenta introduzione del volgare toscano. In questo periodo ci fu, nell'isola, una forte penetrazione economica e commerciale dei Pisani, a cui faceva seguito l'influenza sociale e culturale degli ordini monastici. La lingua toscana si diffuse anche grazie anche allo stanziamento di monaci benedettini, camaldolesi e vallombrosiani nell'isola. Un importante documento in volgare toscano è il Breve di Villa di Chiesa, la cui redazione definitiva è del 1304, costituito da un codice di leggi della città mineraria di Villa di Chiesa (attuale Iglesias). Di epoca posteriore è il Breve portus kallaretani, redatto in latino ma pervenutoci nella traduzione toscana (1318-1319). In quegli stessi anni vide la luce un testo in latino, il Liber fondachi, importante inventario dei beni pisani nel Giudicato di Gallura, contenente un inserto in toscano (1317-1318) e l'elenco dei toponimi in sardo e toscano. Nel corso del XIII secolo, i Pisani estesero la loro egemonia in parte dell'isola corrispondente ai territori del comune di Sassari (poi sotto l'influenza di Genova), del Giudicato di Gallura e del Giudicato di Calari e, indirettamente, al Giudicato di Arborea, l'unico che rimase indipendente dall'influenza pisana e genovese. Il dominio pisano su questi territori cessò con la realizzazione del Regno di Sardegna e Corsica nella prima metà del secolo XIV, quando ebbe inizio la dominazione catalano-aragonese, a cui fece seguito, nel secolo XV, quella spagnola. Esiste un qual certo dibattito sull'ipotesi che le varianti meridionali del sardo abbiano subito delle modificazioni nella sua struttura fonetica, come conseguenza dell'influenza culturale e linguistica toscana che dovette portare con sé il controllo diretto di Cagliari e di parte del Campidano da parte di Pisa, ma è certo che vi fu, nel sardo di tutta l'isola, l'incorporamento di un gran numero di vocaboli di origine toscana che furono individuati da Max Leopold Wagner. La durata plurisecolare e l'influenza del periodo aragonese-spagnolo fu di portata tale che il catalano ed il castigliano sono, dopo il latino, le lingue che hanno avuto il maggiore influsso sul sardo. Purtuttavia, l'internazionalizzazione europea del rinascimento italiano avrebbe determinato la riaccensione dell'interesse da parte degli isolani nei confronti della cultura italiana. Durante quest'epoca, l'italiano era associato ad alcuni strati sociali delle città che mantenevano rapporti commerciali con le città italiane, soprattutto Genova. Della fine del XV secolo è il cosiddetto "codice di Borutta" (Sassari), composto da laudi di carattere religioso redatte in toscano. Va inoltre citata una raccolta di poesie in italiano (Rime diverse, 1595) ad opera di uno scrittore sardo originario di Bosa, Pietro Delitala: le Rime furono influenzate dal Tasso sotto il profilo formale, mentre il mondo poetico evocato ricorda quello petrarchesco. Nella seconda metà del Cinquecento, nelle più importanti biblioteche sarde i testi stampati in Italia furono numerosi: nel 1573, un inventario effettuato in una delle più prestigiose biblioteche private del regno di Sardegna (facente parte della corona spagnola), quella dell'arcivescovo di Cagliari Antonio Parragués de Castillejo, rivela che il 50% dei libri conservati proveniva da Venezia e da Basilea, il 28% dalla Francia (nello specifico Parigi e Lione), un 7% da altre città italiane (soprattutto Roma), un 8% da alcune città tedesche e un 5,5% dalle Fiandre; pochi sarebbero stati i testi propriamente spagnoli. Nonostante tutto, la lingua italiana ebbe una certa diffusione presso le classi sarde più colte nel Cinquecento e nei primi decenni del Seicento. Alla riattivazione del tribunale dell'inquisizione nell'isola, la sua gestione venne affidata soprattutto a funzionari spagnoli, giacché si riteneva che i nativi fossero più inclini alla nazione italiana che a quella spagnola. Infatti, in una sessione parlamentare convocata da Don Alvaro de Madrigal, viceré del regno sardo dal 1556 al 1569, si ordinò che gli statuti di Iglesias e Bosa redatti in toscano, nonché i capitoli della città di Sassari redatti in genovese o italiano, fossero piuttosto tradotti in sardo o in catalano. Gli statuti di Sassari sarebbero stati approvati nel 1565 in italiano e un nuovo Parlamento (gli Stamenti), convocato dal viceré conte d'Elda, fu costretto a reiterare la richiesta nel 1603. Nel 1559, una prammatica di Filippo II ingiunse ai suoi sudditi di non studiare in università italiane: tale misura colpì, fra gli altri, quei sardi che proseguivano gli studi nelle università italiane. Si stima che nel XVI secolo nella sola università di Pisa, per esempio, si laurearono 148 sardi, numero salito a 296 nel XVII secolo. Purtuttavia, tale divieto non riuscì, nelle parole di Francesco Alziator, ad «...arginare questo flusso della gioventù studiosa che dalla Sardegna verso la penisola italiana» si muoveva. Nel 1567, fu fatto divieto ai gesuiti di usare sia la lingua italiana sia quella sarda nell'insegnamento, ma la vitalità di entrambe continuò a farsi sentire nei collegi sardi.
Circa 300 ore di editing condensate in meno di un mese e una spedizione di 3 giorni per registrare il maggior numero di luoghi possibili: il tutto è stato reso possibile grazie all'infallibile NordVPN! Per chi viaggia spasmodicamente a giro per il mondo, tra traghetti e aerei, l'app è una delle migliori alleate. La trovate qui in offerta: nordvpn.com/it/novalectio
E anche questo secondo reportage del 2023 è andato.
Prossimamente faremo un salto in Spagna (il video uscirà ad aprile).
Dopodiché tocca ad almeno altri 4-5 grossi progetti. Ci vorrà tempo. A presto!
🙏🔝
Sicuramente ne vale la pena😉
Complimenti per tutti i i video ,siete straordinari🙆♀️🌺👍
Mi ricordo che da piccola ho visto un film chiamato:: I fratelli corsicani" adesso ho 74 anni,allora pensavo che Corsica doveva essere italiana🙆♀️🌺
sono arrivato circa 400° a premere play... 3 minuti dopo !
fratelli taliani, vi ringraziemu per sta magnifica video è tutti sti messagii di sustegnu, oghje più che mai, avemu bisognu di voi per salvà u nostru populu, u nostru paese, a nostra cultura, a nostra lingua, u nostru sangue. A Francia, i pulitichi Corsi incumpetenti, a maffia, a burghesia, l'immigrazione francese e africana, cundannanu u populu corsu à a pena di morte è à u sciuglimentu cum'è l'altri rigione francese. Ci vole ch'è u guvernu talianu è i taliani in generale piglianu cuscenza ch'è senza u so aiutu è u so appoghju avemu da sparisce. Hè una questione di sopravvivenza. un abbraccio à voi fratelli
Non ho avuto bisogno di traduzione, ho capito tutto quello che hai scritto. Il Corso somiglia tanto all'Italiano. Forza 👬
Secundu mei su dialettu corsu assembilla unu pagu a su campidanesu nostru poita is parolas accabbanta medas cun sa u e deu puru appu comprendiu casi tottu cussu chi a scrittu. No sciu chistionai su dialettu sardu poitta babbu miu unu maestru de scola elementari no chistionara in dommu nostra in dialettu sardu e m'arregordu ca in cussu tempu in scola non si potiara chistionai in dialettu ma scetti in italianu, appu imparau a chistionai unu pagu de unu amigu Burceresu, ma non du sciu chistionai beni su sardu. Sa Corsica poriada essi de s'Italia cummenti sa Sardigna e sa Sicilia, puru po sa posizioni geografica. Po mei is Corsus funti Italianusu. Saludusu a tottusu is amigusu Corsus.
Ciao fratello corso 🤝 le tue parole riempiono di gioia ,ma ahimè con grande amarezza devo dirti che lo "stato" mafioso-massonico italiano non è mai esistito, hanno nascosto e occultato a Corsica per tutti questi anni, inolte, il popolo italiano è troppo ignorante e rincoglionito, moltissimi non conoscono neanche le stesse regioni italiane, figuriamoci la Corsica.
Alcuni pensano che la Corsica sia franza e non hanno minimamente idea della gloriosa storia di a Corsica e del grande populu Corsu. Pace e salute a tutta a Corsica e al suo grande popolo. Per quanto mi riguarda, io in Corsica ci verrò sempre perché la amo troppo, e dentro di me mi sento molto più vicino al popolo corso che a questi buffoni italiani
@@attiliofraua lingua corsa è un misto fra ligure, toscano dell'alta toscana e gallurese.
troll, volete ciullare soldi pubblici, certo, chiedete a Elly Schlein
Sono nato e cresciuto in Corsica, e penso che la Corsica dovrebbe essere italiana. In effetti tutta la nostra cultura è legata all'Italia : la lingua, la storia, i cognomi, i nomi delle città etc. Infatti, su questo piano si può dire che la Corsica è ancora di più italiana della nostra vicina la Sardegna, in cui alla fine l'influenza spagnola è stata abbastanza importante.
Allora viva la Corsica, viva l'Italia, e viva la Corsica italiana, un giorno, lo spero! E come si dice da noi, pace e salute! :)
Bellissimo leggere il tuo commento, grazie mille!
Sono sempre contento quando le persone sono consapevoli della propria cultura, cioè del proprio essere
vero, ma a livello economico vi conviene stare in Francia
@Luigi Gar infatto intendevo che la Corsica fosse più italiana della Sardegna solo, all'origine, da un punto di visto "etnico", culturale... Non metto in dubbio l'importanza della Sardegna nel processo di unificazione della nazione moderna italiana, processo nel cui ovviamente la Corsica non ha avuto nessuno ruolo.
E parlavo anche di un stato di fatto passato. Oggi la Sardegna è ovviamente piu italiana della Corsica, visto che non avuto a soffrire 250 anni di dominio e acculturazione francese. Ma in 1700 un toscano o un romano si sarebbe sentito probabilmente piu a casa sua a Bastia che a Cagliari.
@Luigi Gar Ma sai che glie ne fregava ai sardi e alla Sardegna... Il regno era detto Regno di Sardegna ma chi comandava era il Piemonte, ecco perché si parla sempre in funzione dei piemontesi quando si tratta di Risorgimento.
@Luigi Gar I referendum non sono un riferimento valido (vedasi caso Veneto)
Sulla mancanza di ribellioni, non vedo cosa c'entri (può essere benissimo che per loro uno valesse l'altro), ma ammetto che potrei sbagliarmi
Mezz’ora di contenuti di Nova Lectio ha più valore di tutta la programmazione RAI degli ultimi 5 anni. Grandissimo 👏
Parole sante! ...escluderei cmq dalla mischia rai storia e rai scuola
Degli ultimi 20 direi. Comunque come scritto da nostro amico qui sopra, escluderei rai storia e rai scuola, sono due programmi che amo e che davvero raccontano la storia e non, in tutte le loro forme. Aggiungo Rai Sport perche amo tutti gli sport....
Nova Lecito Superquark Storico(e altro...)😉
Corsi fratelli italiani. Riallacciare rapporti culturali con loro sarebbe importante. Ho avuto modo di parlare con Raphael in una diretta: abbiamo il dovere come Italia di tendere la mano verso quest'isola, come si fa, appunto, con un fratello.
gli stati nazione sono anacronistici al giorno d'oggi, si dovrebbe guardare piu' verso un europa dei popoli invece che attaccarsi ad un nazionalismo di stampo ottocentesco.
@@TheZaratustra1989 No. Oggi più che mai solo le nazioni possono ergersi contro un processo di globalizzazione assolutamente forzato e pregno di disuguaglianze, sia economiche che sociali. Si può e si deve ragionare nell'ottica delle alleanze geopolitiche e degli interscambi culturali, ma senza mai rinunciare alle proprie peculiarità, perché il dialogo col prossimo è sano solo se si conosce bene se stessi. L'Europa è stata grande quando è stata eterogenea, unita è un'accozzaglia senza senso dove c'è chi la fa da padrone e chi subisce. Noi, proprio per l'ignoranza del nostro passato, siamo tra i secondi. Viva le nazioni libere e sovrane.
@@MatteoBrandi un secolo fa in giro per il mondo i paesi indipendenti erano una 80ina, oggi viaggiamo per i 200. Il futuro appartiene a nazioni sovrane e conscie della propria identità. Chi si rifugia nell'oppio della "fine della storia" (Fukushima cialtrone 👍🏻) è destinato a finire come i Qing ad inizio 900: colonia di altri paesi.
@@MatteoBrandi ciaooooo
@@poghos633 esatto.
"Una storia che come italiani tendiamo a tralasciare, ma che ci riguarda fin nel profondo". Hai detto tutto. Grazie. Un abbraccio ai fratelli Corsi.
✌✌✌✌✌
😓😓😓
L'italia è il paese che sta occupando il territorio libero di Trieste dal dopoguerra..... Non è una conquista italiana, e appropriazione indebita!!!!
Il trattato di pace che vede l'Italia perdente, impone a l'Italia di formare un governo indipendente nel territorio libero di Trieste, gia delimitato e sancito dal trattato di pace che vede l'Italia firmataria.....
@@antoniobuonanno7902qua si parla di trattati e diritto internazionali, comunque, se così fosse non dovrebbero temere un referendum per l'annessione..... Da sempre negato......
furono uccisi quei giovani che cercarono di sostituire la bandiera con quella del territorio libero di Trieste
@@michelone6347 Ma piantala 🤣🤣🤣🤣
Piuttosto sarebbe il caso che l'Istra ritorni all'Italia. La guerra è finita da un pezzo e quel pezzo di ₩&%$@ di Tito è morto.
Mio nonno era Anton Francescu Filippini,stimato poeta corso e simbolo dell'irredentismo corso, non violento.Ho passato tutta la mia infanzia sentendo parlare corso .Il corso non è un dialetto ma una vera e propria lingua, tanto è vero che mio nonno essendo scrittore, dedicò la sua vecchiaia a comporre un vocabolario della lingua corsa /italiana e francese.Mio papà nato a Cervione ha sempre amato profondamente l'Italia e gli italiani che lo hanno accolto e cosi anche mio nonno che è morto senza, poter rivedere mai ,la sua amata isola.Sono fiera delle mie radici e del nome che porto ,amo la Corsica e sarei felice se il sogno di nonno ,un giorno,potesse avverarsi.
La lingua corsa poggia su due gambe ... La prima risale al X secolo ed era simile al laziale medievale (non il romanesco che fu importato dai papi fiorentini dunque di origine toscana).
La seconda è il massese medievale (Marchesato di Massa e Corsica) e risale al XII secolo quando i massesi (parte di SP, MS e LU) andarono a salvare i corsi dalle scorribande dei saraceni.
Tutto il resto sono stratificazioni successive.
Ovviamente il laziale moderno è cambiato rispetto a quello medievale e forse sopravvive un po' nel dialetto reatino... Anche il massese è cambiato a causa della dominazione modenese... Tuttavia puoi trovare ancora moltissime parole massesi e reatine dentro la lingua corsa.
E difficile trovare riscontri storici riguardo la lingua corsa suttana che rassomiglia al calabrese e al siciliano.
Dal punto di vista del DNA i corsi sono molto simili agli Etruschi perché studi recentissimi hanno dimostrato che il DNA ritrovato nelle tombe etrusche ha in po' di sangue iberico proprio come i corsi e anche altre similitudini tant'è che è ancora più simile di quello dei toscani.
Sono corso e vi posso dire che avete fatto un eccellente documentario, meglio di quelli francesi sul stesso suggetto.
Grazie per la tua testimonianza Fratello Corso, fa piacere trovarvi nei commenti a questo video. Siete nostri fratelli e come tali vi auguriamo che possiate al più presto avere la Libertà che meritate dal giogo francese, il 2022 è stato l'anno della riscossa. Poi sarete voi a scegliere se camminare da soli o insieme a noi nel futuro. Se lo vorrete, le nostre braccia saranno sempre aperte verso di voi, qualunque scelta vorrete fare, vi vorremo sempre bene
Avendo vissuto in Francia per più di 20 anni ti posso confermare che i francesi non conoscono niente della vera Corsica.
Gloria al fratello corso
Siete italiani
Fratello Corso ti abbraccio. Un italiano.
In Italia il nostro senso di appartenenza nazionale si manifesta con chiarezza in poche occasioni (la maggior parte di carattere sportivo). Quando in Italia ci si identifica si pone l'attenzione sulla provenienza: la città, la zona, la regione...e ci teniamo tanto. Apparteniamo prima di tutto allo spazio contenuto entro un certo raggio di km. Siamo una nazione fatta di comunità diverse su tanti aspetti (di cui siamo orgogliosi) ma non per questo siamo distinti. Siamo uniti nei bordi che ci separano e nonostante tutti i problemi che ha l'Italia, in questo ci rispettiamo. Storicamente si dice che l'Italia unita non è mai stata davvero...ma in un mondo che tende sempre più a omogeneizzare, mantenere la propria unicità è più che un valore da mantenere.
Capisco cosa intendiate nel video: noi italiani dovremmo esser vicini alla Corsica perché, la nazione da cui è controllata, non ne rispetta l'identità e la sua diversità unica. Pensate se in Italia fossero bandite tutte le lingue minori, le lingue regionali, i dialetti...perderemmo quella multiculturalità che alla fine ci rende proprio ciò che siamo: italiani.
Pienamente d'accordo. L'Italia non è mai stata davvero unita, è vero, e allo stesso tempo lo è sempre stata, già ben prima di esserlo politicamente. L'Italia e la Francia sono nazioni profondamente diverse, quest'ultima è sempre stata uno stato accentratore che ha cercato di esportare Parigi in ogni angolo del suo territorio, schiacciando le unicità locali. L'Italia invece è sempre esistita come contenitore di culture diverse ma sorelle, già da ben prima dell'unificazione, ed è così ancora oggi. La Corsica è l'unica regione che purtroppo è rimasta esclusa dalla sua macro-regione culturale di appartenenza.
@@torom86L italia è stata veramente unita solo sotto augusto e nell ultimo secolo di repubblica e primi di impero. Anche se l ideologia di stato-nazione chiaramente non esisteva al tempo, e le primi nacquerò dal rinascimento all illuminismo, alcuni paesi moderni nacquero dopo la prima guerra mondiale
Io faccio parte di quella percentuale di iscritti che vi ha chiesto un video su questa meravigliosa terra. D'altronde, da siciliano (e quindi isolano) quale sono, non avrebbe potuto essere altrimenti. Nel 2012 mi sono recato in Corsica, passando anche dalla Sardegna, ed ho scoperto luoghi di infinita bellezza e persone che, pur apparendo un po' schive, sono genuinamente autentiche, disponibili a condividere con gli italiani un forte sentimento di appartenenza culturale, al di là di ogni implicazione statale. E questo mi piace! Grazie per averci accontentato. Siete un canale importantissimo per la crescita personale di ognuno di noi.
Sicilia, Sardegna e Corsica sono le perle del Mediterraneo, saluti dalla Lombardia
@@luca0146 Grazie. Anche la Lombardia e il resto d'Italia sono belllissimi, così come tutto il Mediterraneo. Saluti.
Posso dire che tanto i corsi quanto noi siciliani sentiamo la mancanza dello stato sul nostro territorio, noi in particolare per tristi ragioni note a tutti.
Non si tratta soltanto di una questione economica, la cultura siciliana sta lentamente morendo, le nuove generazione sanno sempre meno parlare la nostra lingua, me compreso. Non oso immaginare cosa abbia potuto significare per i corsi, negli ultimi secoli, uno stravolgimento culturale impostogli addirittura da un paese straniero.
Ho l'impressione che sia tutto un circolo vizioso: lo stato italiano sta uniformando, una generazione dopo l'altra, ciascuna regione, mentre la cultura Anglofona si sta sempre più imponendo in paesi come l'Italia, nelle parole che utilizziamo e nella mentalità, mi sento di dire in particolare del settentrione.
Moriremo nella consapevolezza di lasciarci alle spalle un mondo che non ci è più familiare.
Inizio a capire i "boomer" del nostro tempo, per quanto possano sostenere posizioni ridicole.
@@fl8971si chiama globalizzazione ma spero che prima o poi si ritorni alla scoperta della proprie origini e tradizioni
@@fl8971 hai centrato in pieno il punto : sono un giovane siciliano, e non posso fare a meno di guardare con angoscia quanti tra i miei coetanei finiscono per lasciare l'isola, magari per andare a lavorare o studiare in Altitalia dove spesso vengono guardati con disprezzo, come se la cultura siciliana non avesse inventato cose come il sonetto. Chissà per il futuro.
La cosa affascinante e che forse non sapete, è che in Gallura (in Sardegna) il nostro dialetto gallurese, è uguale al dialetto corso. Cambiano pochissime cose. Io da gallurese sono stato in Corsica; parlando corso e gallurese, ci capiamo perfettamente.
Sicuramente lo ignorano, o peggio fanno finta di non sapere.
Infatti non capisco perché non hanno detto nulla riguardo questa cosa, praticamente ci capiamo alla perf.
E vi dico di più: io, campidanese, capivo tutto quando l'intervistato parlava corso, e ci ho ritrovato diverse parole comuni al dialetto del sud.
(Per non parlare del fatto che, R moscia a parte, sembrava di sentir parlare persone di Sassari 😊)
Semplicemente perché il gallurese è corso.Infatti non è una lingua sarda come campidanese o Logudorese ma una lingua corsa
Anche parlando italiano ci si capisce molto meglio che quando ti parlano francese
Grazie a questo video ho capito che io da Italiano non sapevo nulla della Corsica.
Un pò come venire a conoscenza in età adulta di avere un fratello illegittimo ❤
Fiorentino di nascita, abito a Scandicci e ho sposato una Corsa da 42 anni. Quando vado in Corsica cerco di parlare solo corso e ne sono fiero. Bellissimo e fatto molto bene il vostro video. Bravi. Ho toccato con mano gli avvenimenti di Ajaccio del 98 e ho conosciuto persone "molto" vicine agli avvenimenti descritti. Il popolo Corso, come dice mia moglie "souvent conquise jamais soumise".
Senza offesa alcuna...ma il fatto che lo dica in francese dice tutto.
@@fabiobenedetti7667 Hai ragione, ma la colpa è mia, questa frase è molto conosciuta in continente. Ho tradotto in francese senza rendermele conto. Faccio venia.
@@lorisinnocenti9189 ecco.
Le isole del Mediterraneo hanno in comune una grande bellezza e una cultura di calda accoglienza, ma anche problemi di sottosviluppo e di scarse opportunità di lavoro per i giovani.
Dovrebbero comunicare di più fra loro e costituire una federazione.
@@francescoaltamore6319 Tenis arrexoni amigu meu,si Deus oidi, teneus meda istoria comuni,Sardigna Sicilia Corsica, Ajò fortza paris
C'è una cosa che non sapete.. finale di coppa di Francia 2002 Lorient -Bastia a Parigi, come avviene anche in Italia la Coppa nazionale di calcio si disputa nella capitale col presidente della repubblica che premia il vincitore, ebbene all' inizio durante l'inno nazionale tutti i tifosi corsi fischiano e il presidente di allora Chirac abbandona indignato lo stadio, ciò per fare capire quanto i corsi si sentono... Non-,francesi!! 😊
La cosa che mi ha stupito è la mia totale ignoranza sui fatti del 2022, io seguo notiziari e leggo giornali ma nonostante tutto non sapevo nulla. Come al solito lavoro splendido, grazie a tutti coloro che hanno reso possibile questo video
Quando a casa dico che guardare i tg non serva a un cazzo, ma anzi sia nocivo, i più grandi mi ammazzano di critiche.
Ma la realtà è questa, se uno vuole essere informato deve andare oltre i tg e i giornali principali. Io sapevo già di questi fatti grazie a Instagram, dove seguo le pagine indipendentiste o di popoli minoritari.
In Italia l'informazione è pilotata, come ovunque d'altronde. Non è concesso far passare il concetto di una Corsica che grida all'autonomia o all'indipendenza, perché si ha paura che risveglierebbe lo spirito di vecchie nazioni, come il Veneto, la Sardegna o la Sicilia.
A questo proposito sarebbe bello se Simone facesse un video sull'indipendentismo sardo, che è stato spazzato via dai servizi segreti italiani.
Leggi Corsica Oggi
@@ltubabbo529 sarebbe interessante se facesse un video anche su quello che successe alla Toscana durante il risorgimento (visto che è toscano). Ma dubito che lo farebbe, i suoi filmati sono intrisi di italianismo risorgimentale e perbenismi vari. Peccato, forse cerca un posto in politica anche lui
@@tusciae.langobardorum Onestamente a me non sembra così patriottico, d'altro canto però è vero che di video sui regionalismi/etnonazionalismi italiani ne ha fatti veramente pochi. Forse il video sui veneti contiene qualcosa, ma è uno dei pochissimi che ancora non ho visto
@@ltubabbo529 va detto che la sua pagina è invasa da persone ancora legate al nazionalismo risorgimentale. Leggo fin troppi commenti intrisi di sciocchezze ottocentesche (tra l'altro le stesse sulle quali si basa la nascita dello stato italiano). Vediamo il seguito
Nova Lectio insegna il giornalismo ai "giornalai" del "bel paese"
Verissimo
Sicuramente fa un buon lavoro. Vediamo se ha coraggio di parlare di John MC Intyre...il mercenario USA che ha fegato da vendere ..
La verità nuda e cruda
Assolutamente d'accordo, grazie a lui mi riesco a interfacciare con realtà diverse, sconosciute e per fortuna anche con tasto dolenti
Esagerato
Che bella sorpresa questo video, sono una polacca che ha vissuto e lavorato in italia e adesso da un anno in Corsica!
Parlo ottimo italiano ormai dopo 20 anni in Umbria Vi diro che veramente qui si.parla dell'italiano ed e corso veramente lo assomiglia!
Posso dire di piu! Grazie a noi si parla sempre di piu italiano, qualche volta dimenticato nelle famiglie per via del francese , soprattutto da generazione piu giovane che ha fatto percorso scholastico e lavorativo nelle città ma tutti scoprono alla fine che sanno parlare italiano! Li mancano le parole ma e straordinario e sentire parlare sempre meglio.
Ho incontrato un signore in un paese tra le montagne che mi ha salutato in francese e io ho detto che so parlare solo italiano e lui ha sorriso in modo piu bello dicendo che tutti qui parlano italiano e si sentono piu italiani che francesi e che era giorno piu bello sentire bello italiano!
Da parte mia posso dire che di destino della Corsica in italia non si parla, io non ho mai sentito nominarla in quel senso, di cultura, storia di due mondi vicini e storie di gente comune.
Spero di conoscere meglio bella Corsica e auguro tutti corsi la migliore vita in pace e LIBERTÀ!
Da Fiorentino⚜️ e Toscano, io l’ho sempre considerata un prolungamento della mia regione, specialmente dell’isola d’Elba e dell’Arcipelago Toscano. Potrà battere bandiera Francese, Tedesca o Spagnola ma la sua storia non la leva nessuno. Il suo linguaggio più intimo quello nativo di quella terra, ovvero il Corso, dimostra le sue vere origini. Viva i nostri Fratelli Corsi! 🇮🇹
Basta che anche loro odino Pisa dhn (e Plato)
@@damn_jaz9895 commento stupido da campanile con bestemmia
Questo è proprio l'imperialismo di cui i corsi non hanno bisogno
@@andreabassoli4635 imperialismo del Granducato di Toscana è più grande di tutti noi, non possiamo fermarlo!!! We used to rule the world…
No mi dispiace deluderti ma i firenze la corsca non l'ha mai vista nemmeno con il binocolo. Pisa è l'unica città che ha dei legami strettissimi conta Corsica fin dall'800 d.c . Il corso moderno deriva dalla graduale e non forzata colonizzazione culturale della lingua corsa (prima molto simile al sardo) da parte del Pisano medioevale. Detto questi ti svelo una cosa: Un Pisano, un Senese e un Lucchese non chiameranno mai loro stessi "toscani".
Sono stato in Corsica, quando dicevo che ero sardo mi trattavano come un fratello. Bel documentario ...sempre più bravi ... altro che tv 🥂💪🔝
Dopo due vacanze in Corsica fatte poco prima della pandemia (rispettivamente 2018 e 2019) vi dirò che ciò che ho notato maggiormente è un forte sentimento di indipendenza, più che di legame con l'Italia, molto simile a quello che si percepisce in Sardegna. Sicuramente vivere in una realtà isolana porta a sentirsi meno parte di un paese più grande, ma lì in Corsica il governo francese sembra più un vecchio colonizzatore che ha imposto la sua egemonia, piuttosto che un'autorità interregionale.
Itta cunnu ses narendi?poitta no ti fais coddai?
guarda che e' solo l'italia che da' l'autonomia che da'. Con Francia e Inghilterra non si scherza. Se fai parte delle loro nazioni, fai parte PUNTO. Non e' che parli quello che vuoi, fai le leggi tue, eccetera a STATUTO SPECIALE. Ma stiamo scherzando...per quello adesso a Roma hanno paura a dare l'autonomia a Veneto e Lombardia...
@@frankmazdaIn Italia il meridione la Sicilia e la Sardegna sono trattate peggio di come le Francia tratta la Corsica, almeno li studiano la lingua corsa a scuola , qui ne nemmeno questo un siciliano ad esempio non sa scrivere la sua vera lingua il siciliano lingua millenaria molto più antica dell'italiano moderno.
@@frankmazdaautonomia solo sulla carta mai applicata questa autonomia dallo stato corrotto italiano ( guarda cosa stanno combinando al governo dopo tutte le promesse elettorali ), non mi risulta ad esempio che lingue millenarie come napoletano o italiano si studiano a scuola, almeno in Corsica il corso si studia a scuola.
@@frankmazdala Scozia ha letteralmente un proprio governo, un proprio parlamento, una propria squadra di calcio che li rappresenta a livello internazionale, e il diritto ad avere un referendum sull'indipendenza legalmente vincolante ogni generazione. Mi chiedo se non sai una cosa perché parlare a vanvera? L'Italia è estremamente centralista e ha preso ispirazione proprio dalla Francia. Nei confronti di Sicilia e Sardegna si è comportata come la Francia con la Corsica, ad eccezione di qualche contentino di facciata come la presunta "autonomia" (che garantisce un'autonomia reale ridicola rispetto alle autonomie delle entità regionali Spagnole o Tedesche per esempio). Trentino Alto Adige e Valle d'Aosta hanno un'autonomia maggiore solo perché l'Italia è stata costretta a garantirla da trattati internazionali.
Io sono figlio di Sardi, ma nato e cresciuto a Genova. In casa hanno sempre parlato dialetto credo campidanese, quindi per me quella è la lingua di casa. Mia nonna paterna a 99 anni parla ormai solo in Sardo ed è incredibile come per me quando la sento parlare è come se mi si accendesse una fiammella dentro il cuore...nelle cene di famiglia sin da quando sono nato ho sempre sentito quella lingua. Ma so anche il genovese che qui, soprattutto in provincia, si parla ancora fra i ragazzi. Bisogna preservare i dialetti, lo dico da 30enne...PARLATE IN DIALETTO AI VOSTRI FIGLI! Non fate scomparire le vostre origini, sono importanti!
il sardo è lingua, e il genovese pure. se si vogliono salvare queste lingue vanno insegnate a scuola obbligatoriamente e imposto il loro uso in contesti ufficiali
@@user-tt3nt7yv6z non solo vanno insegnate ma si deve insegnare usando quelle lingue
@@matteopani9291 e non lo fanno, per anni ne hanno anzi scoraggiato l' uso, ma guai a dire a verita che l'italia in sardegna è come la francia in corsica, puoi portare tutte le argomentazioni e testimonianze che vuoi ma non ti daranno retta.
non importa la tutela di una minoranza storica che non sia la propria oltreconfine.
@@user-tt3nt7yv6z concordo al 100%
@@user-tt3nt7yv6z poi l'anno prossimo ci saranno le regionali, vediamo di votare qualcuno che faccia gli interessi della nostra terra e non qualche vassallo di Roma
Io vedo la Corsica al di là dell’Elba dalle finestre di casa, quante volte ho pensato che siano fratelli persi per strada. Video stupendo Simone!
Sono stato ad Ajaccio per una mini vacanza nel 2018, si respira una italianità in ogni strada, ricordo che la prima notte la passai leggendo la storia della Corsica, quindi sapevo già buona parte di questo interessante contenuto di Nova Lectio. La Corsica resta uno dei miei viaggi più significativi che abbia fatto.
NOTIZIA MOLTO POSITIVA ....
Sono nato in un piccolo paesino della Calabria, da calabrese posso affermare che il ragazzo intervistato che parlava il Corso ha praticamente parlato un tipo di dialetto del sud.
Tutto questo ci fa capire com'era grande un tempo l'Italia.
Confermo la somiglianza al dialetto siciliano. Su tutto, spiccano le "u" finali, così simili al mio dialetto
@@esti-od1mz 👍😂esattamente!
In realtà fa parte del gruppo toscano, quindi è molto più vicino all'italiano standard e ai vernacoli della Toscana che alle altre lingue italo-dalmate (i gruppi dei nostri "dialetti" chiamati mediano, meridionale e meridionale estremo per intenderci)
@@Hastdupech8509 sicuramente. Ma non nascondo che a livello fonetico somigli ai dialetti del gruppo siciliano, non so se un toscano conferebbe
Il corso è molto simile sotto quasi tutti gli aspetti al gallurese, un dialetto che si parla nel nord est della Sardegna. Tant'è che nell'arcipelago della Maddalena si parla una variante del gallurese che è praticamente uguale al corso
Sono sardo
Documentario emozionante, che vorrei rivedere con mio figlio ancora ragazzino.
Solidarietà ai corsi
A riguardo del legame con la Sardegna, volevo fare una rettifica per il fatto che la lingua corsa è molto simile al dialetto Gallurese del Nord Sardegna, tanto è vero che noi Sardi del nord quando andiamo in Corsica parliamo tranquillamente in dialetto per comunicare, e ci si capisce perfettamente.
Se mi confermi ciò spiega ancora di più il mio commento e di conseguenza il legame tra Sardegna e Corsica per non parlare della vicinanza 14 km dalla costa Sarda a quella Corsa
GRAZIE! GRAZIE E ANCORA GRAZIE!!
Non avete idea da quanto tempo aspettassi questo video..
Con il vostro lavoro, finalmente anche il grande pubblico italiano può tornare a scoprire questa realtà (volutamente) dimenticata.
Un abbraccio a tutti i nostri fratelli corsi~
Corsica libera ✊🏻
Una volta un mio prof mi disse che se noi carraresi guardiamo l'elenco telefonico di ajaccio rimaniamo stupiti dal vedere che un sacco di cognomi sono praticamente i nostri e ci vedo molte analogie tra la mia Carrara e la Corsica. Gran video come sempre!
Un aneddoto. Io, spezzino di cognome ricci vado in Corsica col mio amico arrighi di carrara. Quando diamo i documenti al gestore della pensione questo ci guarda e fa io mi chiamo ricci e il mio migliore amico arrighi.
@@stefaniamaggetti4658 pensa te!
mi meraviglio della meraviglia
Sono cresciuta in Corsica e ci ho vissuto fino alla fine degli studi. Parlo il corso e ho conosciuto le nonne nate al primo del '900 Mi raccontavano le storie sentite dai loro genitori, zii e nonni. Penso che siamo l'ultima generezione che possono raccontare la storia dei nostri antichi 'nonni'. Io sono indipendista e vado spesso agli incontri... con Sardi e Baschi. Una curiosità: i nonni ritenevano i genovesi dei traditori. Ora è tutto diverso... anche la 'brise Corse' è purtropp presente...
Il Corso si sente prima di tutto corso...
Bellissimo servizio, grazie!
Che nostalgia mia Corsica bella! ❤
Credo che la colpa non sia stata dei liguri (il popolo) ma di chi comandava a quel tempo.
Sicuramente con i toscani, prima i massesi e poi i pisani stavano molto meglio.
Genova ha fatto troppi sbagli nel gestire la Corsica.
Mussolini poi ancora peggio.
Sono Sardo, nato all'estremo nord della Sardegna, conosco ogni pietra della Corsica ed il mio dialetto (non la lingua Sarda) è piuttosto simile al Corso. I luoghi da me preferiti, sono Porto Vecchio, Bastia, Corte, Isola Rossa, Sartene, Propiano e naturalmente tutte le località balneari della Costa est. Noi Sardi del Nord li consideriamo nostri fratelli.
Quasi dimenticavo di elogiare il Vostro impegno, da fare invidia a qualsiasi TV pubblica
Finalmenteeeeee è un sogno questo videoooo, lo chiedevo dal 2020, grazie Simone e tutti i tuoi collaboratori.
Edit: non ci credooo avete pure preso il mio commento da mettere nel videooooooo incredibile ahhahaha
Un grandissimo abbraccio ai nostri fratelli Corsi ♥️ Documento redatto in maniera fantastica, bravissimi.
Sono stupefatto dalla cultura corsa, non me ne ero mai interessato prima in vita mia e grazie a voi ho imparato una storia che vale senz'altro la pena di essere esplorata. Grazie e abbonato!
Nel 1985, in un bar, ci hanno abbracciato perchè stavamo parlando. Italiani, fratelli, ci hanno detto. E qualche giorno dopo, dove avevamo affittato un bungalow, nel parcheggio hanno incendiato le macchine con targa francese. Noi adoriamo la Corsica, Paese di estrema bellezza, selvaggio e aspro come i suoi abitanti. E tutte le volte che ci siamo tornati, abbiamo avuto la sensazione di "tornare a casa" e avevamo le lacrime agli occhi appena sbarcati. Stranissimo, ci è capitato SOLO quì 😍😍🥲
Sono sempre stato sensibile alla questione " Corsica " da isolano sardo. Per analoghe somiglianze storiche, culturali e sociali. Il vostro servizio mi ha sensibilizzato e informato più di quanto non lo fossi già. Veramente fatto con professionalità, come tutti gli altri del resto, ma anche con il rispetto per un popolo che chiede solo di salvare la propria identità culturale. Oppressa da un colonialismo becero e sfruttatore. Un abbraccio ai fratelli corsi.
La Corsica è come quel membro della famiglia che va a vivere lontano . Potrà essere anche dall'altra parte del mondo ma rimane sempre un membro della famiglia ♥️♥️♥️
sono francese di origine della Bretagna da parte di mio padre e è successo la stessa cosa con la gente da Bretagna, grazie per questo documentario molto bello che non prende una posizione manichea ma che cerca di capire un problema estremamente complesso con vari fattori storici che si intrecciano e che rendono molto difficile capire la costruzione dell'identità corsa ma in generale dell'identità di una regione e della sua legittimità...
La stessa cosa è successa con tutte le minoranze linguistiche della Francia... soprattutto con le più ribelli come la Corsica… e anche con la Bretagna, conoscendo la storia di questa regione so che hanno subito un'assimilazione più o meno forzata, e che c'è stato resistenza.
Origini francesi?!
Mah...
Se Tassinari è il tuo cognome, tutto sei tranne che francese o bretone! 😉
@@renatol3776 Tassinari é il cognome de mia mamma, mais si tu veux on peut parler français !
Tassinari e’ un cognome laziale e toscano altro che francese tu sei italiano quanto me
@@alexmassa2864 je ne mets pas mon vrai nom de famille sur youtube j'ai mis le nom de ma mère c'est tout je vois pas trop où est le scandale là dedans...
In realtà il corso e i dialetti sassarese e gallurese sono molto molto molto simili,anche molti cantanti del sassarese cantano canzoni in corso ✌🏻😊 anche i nomi delle città che hai pronunciato correttamente in corso,sono chiamati uguali in sassarese
Perché i dialetti del nord della Sardegna sono dialetti corsi, non del sardo
No sassari ha molto più di spagnolo...le svolte un sacco di parole diverse dal gallurese...questo lo sappiamo noi gallurese,sassari si capisce nei più dei vocaboli a sé ti parlo in gallurese puro molte parole non le capisci così come non non capiamo il sassarese...in parole singole che in un discorso possono fare la differenza...
semmu tutti canti misciaddi…ihh ghissa isthoria no si cumprendi un cazzo chissa di undi semmu 😂, un pogu corsi poggu spagnoli poggu saldi ih ghaz si cumprendi più nudda no🤣
@@francap6087 Mi chiedo a che pro scrivere inesattezze prive di qualsiasi fondamento. Il Sassarese è classificato come dialetto corso, il fatto che sia stato influenzato anche dallo spagnolo (e in realtà più dal catalano e dal sardo logudorese) non cambia di una virgola il fatto che sia un dialetto corso: la struttura sintattica e gran parte del vocabolario è simile al corso oltramontano, parlato nel sud della Corsica.
Tra l'altro io sono di origini galluresi e capisco perfettamente il sassarese, idem il linguaggio delle persone nel filmato, quindi che stai a dire? Sei seria?
@@nyko921 in realtà la questione è ancora molto dibattuta tra i linguisti, per questo spesso, il sassarese ed il gallurese, vengono definite lingue sardo-corse, se si definissero unicamente come corse Sassari potrebbe essere considerata la più grande città corsofona, e ciò la dice lunga su quanto sia complicato capire le origini di questi idiomi
Mi trovo in Corsica in questo momento e vedere questo documentario è stato molto importante! Al di là delle enormi bellezze naturali dell'isola, che mi hanno portato qui per la seconda volta in poco tempo, conoscere la storia e la cultura corse è stato affascinante e emozionante per me! Bellissimo documentario, grazie!
Anche un video approfondimento sui paesi Baschi sarebbe molto interessante! Attualmente ci vivo, sono rimasto molto affascinato dalla storia (che non manca di attentati anche) di questo stupendo pezzo di mondo nel nord della Spagna.
Ciao, Se ti interessa l'argomento ti consiglio, in caso non lo conoscessi, di leggerti il romanzo "Patria" di Fernando Aramburu. È stupendo. Ovviamente non è un saggio, quindi non ricostruisce per filo e per segno il corso degli eventi, ma racconta la storia di due famiglie divise dagli eventi del terrorismo basco.
Non so se ľ hai visto nel caso non badare al mio commento ahahahah comunque c'è già un video riguardo ľETA sul canale, è di un paio ďanni fa ma è molto interessante mi ha fatto scoprire la questione basca
@@zerores987 Grazie, sicuramente gli darò un occhio
mi va benissimo che la Corsica sia indipendente e non sotto l'Italia purché sia indipendente dalla Francia.
Il fatto è se si rendesse indipendente perderemmo quasi sicuramente la Sardegna e la Sicilia
Viva la Libera Repubblica di Napoli Viva la Libera Repubblica di Corsica Viva la Libera Repubblica di Palestina
Bellissimo reportage...essendo nativo dell'isola di la Maddalena (dove parliamo un dialetto molto simile a quello corso), sento molto forte il rapporto con i vicini corsi...che fondarono la nostra comunità!
La Corsica come l'Istria è senza dubbio una regione geograficamente, stoicamente, linguisticamente e culturalmente italiana.
Esatto
@@francescomasiero7285 cari tutti, la Corsica è una regione italiana dal tempo dei Romani, quando si istituisce una Autorità statuale fino al 1768 quando Genova la cede a i Francesi. Per quanto riguarda l'Istria in realtà la tanto sbandierata italianità fa riferimento solo agli insediamenti sulla costa mentre la campagna interna, maggioritaria come popolazione, è sempre stata di lingua slava. Addirittura quando si applica il trattato di Versailles con l'Italia vincitrice della Grande Guerra, non viene consentita l'occupazione della città di Fiume che sarà poi oggetto del colpo di mano ad opera di Gabriele D'Annunzio che prende la città in nome dell'Italia, creando grande imbarazzo al governo del nostro Paese.
Il trattato citato conferisce all'Italia tutta la costa della penisola dell'Istria con la regione del Quarnaro esclusa Fiume, più le città di Senj, Zara, Spalato, Ragusa (Dubrovnik) e le isole coronate tra Spalato e Zara. In quelle città c'erano già fiorenti comunità di Italiani dal tempo della Repubblica di Venezia che, detenendo le chiavi del commercio e quindi del denaro, era la classe dominante e attraverso le scuole in lingua italiana italianizzo anche molte famiglie di origine slava. Non volevo tediarvi ma solo riportare le cose nel loro ambito. Fabrizio
Non credo proprio ,ci sono troppo differenze culturali fra l'Istria e l'Italia ,tra sloveni istriani e italiani , tra sloveni e italofoni(che sono in netta minoranza rispetto a chi parla la lingua slovena) di Capodistria ..Non avrebbe nessun senso unire l'Istria all'Italia
🇮🇹 Stai sbagliando....approfondisci la Tua ricerca storica...
@@osservatorecuriosonon ci sono perché sono stati espulsi o uccisi dentro le foibe ma gli edifici storici "parlano" italiano
Rispetto e onore ai nostri fratelli Corsi
I vostri , non I nostri ...... La Sardegna non doveva essere italiana ... Ma Garibaldi l'ha voluta purtroppo
@@SimoNoFire lo Stato Italiano impone sui documenti dei Sardi il nome di battesimo in lingua italiana.
Ora che dici?
@@francescosegala4754 Garibaldi non c'entra nulla con la Sardegna. La Sardegna fu donata ai Savoia come ricompensa per la cessione della Sicilia, che era un regno. A seguito di questo scambio i Savoia poterono trasferire il titolo regio dalla Sicilia alla Sardegna, difatti a livello ufficiale il regno dei Savoia, quello che ha unificato l'Italia, era il "Regno di Sardegna". Garibaldi "conquistò" il sud-Italia, non la Sardegna, che era già sabauda.
@@francescosegala4754 la Sardegna ha occupato l'Italia intera.
@@SimoNoFire io non dico di non esserlo , ho detto che la Sardegna doveva rimanere spagnola , e non diventare Italiana
❤ la Corsica è un' isola splendida. L'ho visitata 30 anni fa e ne sono rimasta entusiasta. La popolazione è molto affettuosa con noi italiani e i luoghi visitati splendidi! Amici corsi siamo fratelli! ❤
Sempre il solito video splendido e ben curato. Mostrate realtà che i medie tradizionali ignorano. Il vostro lavoro è importante per difendere il pluralismo ed il vero giornalismo. Non fermatevi mai!
Grazie di cuore per questo documentario. L'ho tovato molto interessante. Io sono Maltese, e ho notato tantissimi parallelismi tra la Corsica e Malta. In special modo l'influenza culturale dell'Italia su entrambe le isole.
Malta faceva parte del Regno di Sicilia....
Eravamo fratelli, poi arrivarono gli inglesi
Malta è stata rubata dagli inglesi al Regno di Sicilia 😔
Ciao Simone, sarebbe molto interessante fare un video sulla questione Sarda, partendo dal principio: dall’arrivo dei piemontesi e la fondazione del Regno, le motivazioni per cui ciò avvenne e tutto quello che ne scaturì.
Sono più di 15 anni che passo estate in corsica , e capisco molto la loro situazione , da genovese in corsica mi sento a casa, spero riescano ad ottenere al più presto la loro autonomia sono ormai un pò di anni che la sistuazione si fa sempre più difficile !!! il malcontento si respira ... a presto amici !!!
Ho sempre chiesto che Simone facesse un video sulla Corsica nei commenti. Finalmente il mio sogno si è avverato. Adesso cari italiani fratelli e sorelle miei, potete gridare con tutta la rabbia in corpo che la Corsica è italiana.
Guardo ogni tuo video da anni e ogni volta la qualitá è sorprendentemente in crescita, anche quando si pensa che non sia possibile.
Informazioni puntuali, imparziali, storytelling, script, impegno, dedizione, video e audio al top. State facendo un lavorone, bravi!
È incredibile che la lingua corsa assomigli così tanto a un nostro dialetto del sud Italia. Quando quel ragazzo spiegava le cose che facevano in quel centro ho capito praticamente tutto senza sottotitoli.
Anche io che sono Veneto ho capito.
La lingua Corsica è di fatto un dialetto Italiano.
@@moventofly Non occorre essere del Sud per capire. Io sono dell'Italia centrale e capisco tutto.
La cadenza del parlare di Alex Negroni ricorda molto l'alto Toscano, il Versiliese e ovviamente il Ligure. Detto questo, dal Granducato di Toscana un'abbraccio ai fratelli e alle sorelle di quella meravigliosa isola che è la Corsica.
Chi non ricorda e dimentica il passato, non ha futuro. Grande documentazione complimenti.
La Corsica è da anni ormai la mia seconda Patria.... Ho iniziato ad innamorarmi di questo bellissimo Paese negli anni '80 e da allora la Corsica è nella mia mente e da qui non andrà mai più via. Pensate che sono ormai anziano, in Italia ho vissuto in montagna, non ho mai imparato a nuotare ....tuttavia questa isola è magica perché in pochi minuti puoi passare dal mare di una bellezza poetica alla montagna vera e ruvida.....come spesso sono ruvidi i Corsi .... senza mai dimenticare la bellezza dei paesini, apparentemente poveri e senza risorse ma che ho amato fin dal primo giorno, sentendoli vicino al mio modo di concepire la vita.
Sicuramente il corso sotto la bandiera italiana sarebbe trattato come un dialetto regionale e gli abitanti liberi di utilizzarlo… ci son tante regioni italiani tra nord, centro e sud dove il dialetto è ancora prevalentemente parlato anche dai giovani o dove comunque l’accento dialettale prevale. Io ci riconosco tanto di genovese essendo genovese, ma dai commenti leggo che ognuno trova nel corso qualcosa del proprio dialetto e comunque siamo tutti latini
Io ci vedo molto di siciliano, in particolare le U finali, i vari "ghi" e l'articolo determinativo "u". Fatto sta che la loro lingua è più vicina all'italiano di tante altre lingue (erroneamente chiamati dialetti) d'Italia.
D’accordo sulla Corsica Italiana 🇮🇹
Ma non dimentichiamo che anche noi Italiani abbiamo da farne di strada per la totale accettazione delle lingue regionali (in alcune regioni più che in altre).
@@mrclean29 Direi ovunque purtroppo, anche dove si "insegnano" le lingue regionali si fa troppo poco e con la mentalità sbagliata. Un'ora di ladino a settimana, o di friulano, non basta
bravissimo, il mio stesso commento con parole diverse. Le nostre regioni AUTONOME fanno QUELLO CHE VOGLIONO, Sarebbe una pacchia per i Corsi. INVECE NO a prendersela nei DENTI (e anche a morire e quello e' TRISTISSIMO) grazie a quei simpatici francesi pezzi di ....
Da grande appassionato della storia napoleonica aspettavo da un sacco questo video. Mi verrebbe da dire che la questione corsa forse non sarebbe così complicata e importante per la Francia se l'isola non fosse la patria di Bonaparte.
Bonaparte...cognome toscano...e origini pure...Non parlava francese fino a che non andò in Francia per fare il militare...
@@dagoriva4216 Esatto.
Mi sa che hai ragione.... Chissà, magari la Francia si ritiene "condannata" ad esercitare un forte controllo sulla Corsica, rendendola legata a se quasi indissolubilmente, proprio perché da lì veniva il suo più grande imperatore, personaggio storico la cui popolarità è seconda, forse, solo a quella del Re Sole.
Da veneto non posso dire che: Maledetto Napoleone!
Non penso che sia per Napoleone e sopratutto perché è un isola strategica nel mediterraneo dal 15 secolo ci provano a prenderla
Non avevo assolutamente idea di quanto linguisticamente sono simili all’Italiano… avete messo i sottotitoli al corso ma è facilmente comprensibile. Grazie per questo docu
Sono in pratica, antichi Toscani!
Questo video è davvero ricco di spunti di riflessione importanti, 2 anni fa sono stato in corsica da Bastìa ad Ajaccio, in auto ho girato tutta l'isola e spesso mi è capitato di incontrare persone che parlavano italiano, oppure, come si vede anche in questo video, ho visto cartelli stradali e insegne in italiano e questo mi ha già all'epoca fatto riflettere sul legame che abbiamo con questa isola, stupenda ed affascinante, però ho notato anche un'arretratezza visibile, sopratutto nel settore ospedaliero e nelle infrastrutture, un'isola lasciata a se stessa, un po abbandonata, che meriterebbe davvero molto di più.
È evidente che gli autori hanno dedicato un'enorme quantità di tempo e sforzi per raccogliere informazioni accurate e approfondite su questo argomento risultando l'inchiesta ben organizzata e la presentazione è chiara ed efficace. In particolare, ho apprezzato la capacità dei giornalisti di presentare le diverse prospettive sul tema in modo equilibrato e oggettivo, senza pregiudizi o preconcetti. È stato davvero interessante leggere le opinioni di esperti, testimoni oculari e altre fonti affidabili che hanno contribuito a creare un quadro completo dell'argomento.
Innanzitutto un sincero complimento per l’ottimo lavoro svolto. A differenza di alcuni rapporti conflittuali di vicinato, i miei conterranei della Gallura hanno spiccate affinità con i fratelli Corsi, da constatare in primis nella tradizione canora. Da baciapile che sono, mi inchino di fronte all‘inno nazionale Corso e auguro (permettetemi l‘uso del mio idioma) a su Populu Corsu, bene, paghe e prosperidade. Grazie ancora per la proforma e sincera umanità nella vostra disanima.
Ho la fortuna di vivere a due passi dalla Corsica.. Ho una grande stima per i fratelli Corsi!
Bisognerebbe andare in Corsica almeno una volta ogni due anni. In poco tempo aiuteremo il corso e la lingua italiana a crescere nell'isola. Pace e salute fratelli Corsi.
Complimenti per questo canale! Oltre ai vostri video interessati, ben curati e davvero precisi (il video sulla nascita di Israele, a cui ho dedicato due esami universitari, mi ha fatto capire quanta ricerca e correttezza intellettuale c'è dietro i vostri video), adoro leggere i commenti di chi vi segue. È veramente bello imbattersi in una community di curiosi e amanti della storia e delle culture. ☺
Non basterebbe sicuramente un messaggio a descrivere l’importanza e la bellezza dei vostri video-documentari, ma questo mi è piaciuto in modo particolare. Grazie
Da ragazzo andai a lavorare come stagionale in un villaggio turistico vicino a Bastia, e vi posso dire che la gente è meravigliosa e che noi italiani con loro ci accomunano tantissimo.
La Corsica in italia sarebbe una regione a statuto speciale con ampissima autonomia, come il Trentino-Alto Adige, la Sicilia, la Valle d'Aosta ecc., e in ogni caso l'Italia altro non è che un insieme di regioni con culture e lingue diverse, molto meno centralizzata della Francia. La Corsica è senza dubbio al pari di tutte le altre regioni italiane e sarebbe splendido ritrovarla accanto alle sue sorelle.
Imporre a tutti i funzionari pubblici di saper parlare corso e insegnare a scuola in corso, sarebbe un ottimo metodo per frenare la francesizzazione forzata degli ultimi secoli.
Sono sempre andato in Sardegna in vacanza,in zona Gallura quindi con la Corsica dall'altra parte del mare e mi ha sempre incuriosito un sacco il fatto che nonostante sia a mezz'oretta di barca non appartenga al nostro paese
Le poche volte che sono stato a s.bonifacio mi ricordo che pur non parlando francese o inglese nella maggior parte dei bar e negozi qualcuno che ti capiva e parlava c'era sempre
Ti sei mai chiesto il contrario?
Essendo corso (di sanu come si dice cioè al 100%) penso di potere dare la mia testimonianza (parlo italiano ma non pensare che sia qualcosa di molto diffuso in Corsica). Cmq scusatemi se sbaglio qualche parola.
Per cominciare la Corsica è ovviamente, sia linguisticamente che culturalmente: italica. Italiana non lo direi, l'Italia come costruzione statale non c'entra nell'argomento.
La situazione attuale in Corsica è drammatica a tutti gli effetti :
1) Più nessuno parla in corso (forse 15% della popolazione, vecchi principalemente). L'anima di un popolo essendo la lingua vi lascio concludere.
2) i corsi hanno perso tutto le radici culturali ( fuori della lingua) per diventare la terra del capitalismo e del consumismo scemo.
3) la criminalità organizzata è ovunque, porta con se la droga e la violenza.
4) una parte importante dei corsi, non parlando corso, essendo spesso con la mamma o il papà "pinzutu" o "talianu" o "sardu" hanno un terribile bisogno di cercarsi un identità.
5) l'identità si costruisce contro un nemico, abbastanza semplice da trovare= I francesi.
6) il governo fr non volendo lasciare l'isola fa tutto per mantenere lo statu quo.
Se volete sentire il corso posso consigliarvi qualche video TH-cam.
Consigliaci qualche canale! Comunque penso che l'Italia si senta molto molto vicina a voi per il dolore che provate per la morte della vostra splendida cultura. Resistete, vi siamo vicini in ogni istante
I francesi rivendicano in patria giustamente l'identità linguistica a fronte dell'inglesizzazione,ma poi da "buoni "colonizzatori e dittatori si smerd@no in tutto quello che fanno,Corsica libera sia dalla Francia che dall'itali,poi a dire che le radici corse sono di natura italica bastano i cognomi, compreso Bonaparte
Sarebbe stato bello se avessi concluso dicendo,che la cultura Corsa e di matrice italica lo dimostra Bonaparte dei cognomi
@@maurizioallegrucci7148 l'ho detto all'inizio
@@taravesu7197 non intendevo te,ma la mia conclusione del primo messaggio,Bonaparte dei cognomi inteso come battuta riferendomi a Napoleone, ciao buona giornata
Sono isolano dell'isola d'elba, abito nel punto piu vicino alla Corsica che da qui dista 50 km, guardo fuori e vedo con ammirazione uno per uno i lampioni delle strade di Bastia e starei li a guardarli per ore. Qui da noi la corsica è considerata un po come "la madre patria" per via di comunanze linguistiche e culturali di vario genere, non ultima la presenza di tante famiglie di origine corsa (Costa, Bartoli, Paolini, Paoli e tanti altri..). E un dialetto del ceppo corso che purtroppo è andato quasi completamente perso. Complimenti per il documentario molto ben fatto, c'era infatti il rischio di banalizzare l'argomento come purtroppo avviene in altri video. Mi rende felice vedere come i corsi, accecati loro malgrado per secoli dalla propaganda del regime arrogante e dispotico francese Mirata a tagliare le radici culturali isolane, si siano nuovamente accorti di essere un popolo Italico (e non italiano sia chiaro) spero che questa presa di coscienza possa essere utile per salvare la Lingua e la cultura di questa isola meravigliosa. Un abbraccio ai fratelli isolani a tutto il popolo corso così fiero e combattivo.
Sono rimasto confuso perché alcuni vecchietti all' Elba hanno qualche inflessione garfagnina anziché livornese che sarebbe più logico.
Perché?
@@brunobassi2440ciao, la tua perplessità è comprensibile perché tra le parlate elbane (almeno 4) ce n'è una simile al garfagnino ma è in uso nel versante orientale tra Capoliveri e Rio, Livorno c'entra molto poco se non amministrativamente, potrebbe essere dovuto al consistente e documentato afflusso di minatori tagliaboschi e carbonai giunti sull'isola tra il 600' e l'800' da quelle zone o a una semplice coincidenza, chissà .la parlata del ceppo corso toscano(pisano antico) è del versante occidentale.
Un abbraccio caloroso ai fratelli Corsi. Dovrebbero esser lasciati liberi di decidere il loro destino ed il loro futuro. Il fatto che Napoleone fosse imperatore dei francesi non toglie che fosse originario della Toscana, che fosse Corso, che avesse sempre parlato male il francese e che parlasse sempre corso ed italiano quando ne aveva l'occasione.
E di più, Napoleone ha tradito Corsica. Credo che lo che conta veramente è la immigrazione corsica sul continente, particolarmente in Marsiglia. Le relazione fra la città e l'isola sono molto forte.
Sapevo avesse origini Liguri, di Sarzana
Personalmente, per quanto mi riguarda, il più toccante dei video da te realizzati, probabilmente perché sono Friulano, e trovo moltissime analogie, fra la mia terra, la mia gente, e la Corsica.
Sarebbe bellissimo un video sul Friuli, non sul Friuli Venezia Giulia, ma sul Friuli: potrebbe uscirne molto di più di quanto ci si potrebbe aspettare.
Complimenti ancora.
Grazie.🙏🏻
Ho visitato la bellissima Corsica due volte in estate, una decina di anni fa. Io sono di madrelingua genovese, l' italiano ho cominciato a parlarlo all' asilo. Conosco poche parole di francese ma il corso scritto lo si comprende benissimo, è un genovese antico con un poco di toscano. Ho letto e capito facilmente testi nei vari musei, castelli e monumenti vari visitati a Corte, Bastia, Bonifacio. Il parlato cambia un pò nella pronuncia e a seconda delle città. Con questo non intendo assolutamente dire che la Corsica ci appartenga in qualche modo, però siamo più parenti di quanto potrebbe sembrare. In effetti ho faticato un pò a trovare qualcuno che avesse voglia di assecondarmi nei miei tentativi di dialogo , ma questo comportamento selvatico è caratteristico anche della socialità ligure. Saluti a tutti i corsi, spero di rivedere presto la vostra splendida isola!
A 37:06 è stato riassunto con mezza frase tutta la trama di un famoso anime. Incredibile come in questo documentario si possano trovare alcuni collegamenti tra la Corsica e il suddetto Anime.
Hai ragione,io ho trovato tante assomiglianze tra la "Cultura norena" e l'anime giapponese di Isayaa "Singeki no kyogin,", cioè L'Atacco dei giganti. 🙆♀️🌺
Vengo da La Maddalena, l'isola sarda che si trova tra Sardegna e Corsica. Io ho sempre visto la nostra cultura più vicina a quella corsa che quella sarda, tant'è che il dialetto locale (l'isulanu) è più simile al corso, quando andiamo a Bonifacio noi parliamo in dialetto per farci capire. Per me i corsi saranno sempre fratelli.
Infatti la Maddalena è stata praticamente colonizzato da i continentali provenienti dal sud italia, mi sa che di Sardi ne sono rimasti pochissimi, non è vero?
@@Pwe.....230 è molto eterogenea come popolazione. Essendo estremamente legata alla marina ci sono moltissimi cittadini che si sono fermati sull'isola dopo essere andati lì per lavoro. Ci sono anche tantissime famiglie storiche, ma effettivamente sono poche quelle composte da famiglie totalmente sarde.
Un'isola magnifica, che racchiude in sé tutta la bellezza intatta del Mediterraneo. Ci andai anni fa invitata da un'amica che aveva una nonna corsa. Ho fatto tanti viaggi, ma fu forse quello più bello. Non é solo un paese magnifico (per me che vivo in Belgio e vado spesso in Francia, la Corsica non é Francia), è un luogo che ha un'anima. La mia fortuna é anche stata di andarci alla fine della stagione turistica e quindi non c'era niente di artificiale. Le persone mi sono piaciute molto, con il loro orgoglio, il loro carattere, ma anche tanta semplicità, e accoglienti con chi li rispetta. Mi rimarranno sempre quei paesaggi meravigliosi et la musica che continuo ad ascoltare. Ho fatto amicizia con i cantanti di un coro polifonico (anch'io ho cantato in un curo per anni) e ogni volta che sento l'inno nazionale, Dio vi salvi regina, mi commuovo. Viva la Corsica!
Un documentario a livello di National geographic, di qualità davvero notevole! Sono stato a Ajaccio, Bastia e Brenno: non ho mai pensato neppure per un secondo di essere in un paese straniero. Tutto intorno a me era profondamente italiano.
Italiano è un termine vago, la Corsica è corsa , come la sicilia è siciliana e la Sardegna è sarda, la grande politica accentrante degli stati dell'800 e '900 ci fa pensare cosi.
Sono sardo, ho una stima smisurata per il popolo corso. Ho parenti e ci sono stato più volte, sono un popolo vivo. Sogno un ponte tra le nostre due isole, creare delle sinergie in economia, cultura, sanità ecc. e crescere unite come sorelle e fratelli. Io sono del centro Sardegna ma capisco tranquillamente il corso, non credo che sia così distante dal sardo Logudorese. Ghjubentude corsa 🤝 zobentude sarda.
Totalmente differente, lo capisci perché parli italiano
@@riccardosebis5333 ci sono tanti termini del corso che derivano dal Sardo, prendi come esempio “falà” ovvero scendere, correntemente usato anche in Corsica dal Sud al Nord
@@riccardosebis5333 il tuo è un classico cognome da campidanese, mi chiedo perchè vi intromettete in questi dibattiti...tra corso e sardo logudorese ci sono alcune affinità a livello linguistico, mentre non esistono con il campidanese, che è parlato nel sud dell'isola e quindi tra popolazioni che non hanno mai avuto relazioni con la corsica.
@@ss07100ss e quindi se ci sono tra logudorese e corso non ci sono tra logudorese e campidanese?
@@francescocossu-or5nl ci sono legami antichi, ma le due lingue sono andate poi per la propria strada
La salvezza della Corsica sarebbe riscoprire la propria vera identità e i legami con la Penisola.
L'interesse dell'Italia è riguadagnare la centralità nel Mediterraneo con legami più forti e stabili con l'Albania e l'altra costa adriatica, la Tunisia e l'altra sponda del "grande fiume", come lo chiamano gli africani, e la Corsica, che è fisicamente e culturalmente incastonata nel territorio, nella storia, nella lingua, in tutto ciò che è ITALIA.
Rimarranno i gendarmi francesi e il prefetto francese, ma Corsica è parte di noi!
Finalmente un video sulla Corsica! Complimenti per il vostro canale e per la divulgazione che portate avanti! Purtroppo molti corsi si sono nel tempo focalizzati troppo sull'identità corsa e sulla lingua corsa, dimenticandosi o tralasciando appositamente i legami con l'Italia.
Il miglioramento continuo di questo canale è davvero incredibile (e già la base non era affatto male), bellissimo reportage, complimenti a tutti, davvero.
Mi sono commossa. Non conoscevo la storia della Corsica. Grazie per questo documentario e un caro saluto ai fratelli Corsi!
Bellissimo video complimenti! Importantissimo riallacciare rapporti culturali con la Corsica e far conoscere il più possibile questa storia a tutti gli italiani.
Uno dei canali più belli di TH-cam Italia, meriti un grande seguito, apprezzo molto il tuo lavoro, e del team in generale.
Apolitico, obiettivo, utile.. continuate così.💪🏻
Siete stati veramente bravi per come avete impostato e sviluppato questo documento sulla Corsica. Neanche se foste dei professionisti nati. Avete raccontato una storia che la maggior parte degli italiani non conosciamo a fondo. Tanti auguri ai Corsi nel loro moto di autonomia e nel tempo anche di indipendenza e speriamo che quel giorno si potranno sentire più italiani.
Superbe reportage, tout autant de par son approche historique que d'émotions qui en résulte. Étrangement, je pourrais comparer mon propre destin à celui de cette magnifique région...italienne, étant né en Italie et devenu français par la force des choses (économiques). Merci pour votre travail.
Tu es Français?
@@officialribelle Bjr Official, oui je vis en France et ce depuis une éternité ! Né en Italie avec donc un patronyme qu'il m'est difficile de masquer (et que je cherche pas à masquer par ailleurs) je suis encore aujourd'hui considéré, par certains "indigènes", comme une sorte de "français de papier" 😂...je dois avouer que lorsque l'on me pose la question de l'origine de mon nom, je réponds invariablement que je suis italien. Comme les Corses, qui ici revendiquent fièrement leurs origines.
@@bobdylan3240 Ça te fait honneur!🔥💪🏻🫂❤️
Dommage que TU vas economiquement mieux,et qu hélas cette richesse ne t as pas aidé à acquerir ou conserver la langue de tes aïeux.
Une langue si voisine à la fin
Sono Sardo e mi sono rivisto in tutto quello detto dai due ragazzi Corsi, la Corsica è una Sardegna che ci crede ancora e lotta per la propria identità. Spero sempre per un futuro migliore per le isole sorelle ✊
Ma non dire cretinerie. Per fortuna che i Savoia, che erano Francesi, hanno represso tutte le famiglie mafiose dei balenti, che avevano il monopolio arbitrario della violenza. I Savoia hanno fatto anche errori, ma hanno portato la legge e ristabilito l’ordine, mentre i Borboni nel resto del sud hanno creato le condizioni per la dominazione mafiosa
Non capisco proprio i sardi che si lamentano di essere italiani... Ti ricordo che avete lo statuto speciale! Con autonomia linguistica e tutto il resto. Quindi potreste in linea teorica vivere bene come in Trentino Alto Adige o in Friuli, tra le regioni più benestanti d'Europa. Ma è più facile dare la colpa agli altri per le proprie mancanze, vero?
Ma che problemi avete?
@@ElemilSardo condivido quello che hai scritto, ma non si può dire nei commenti di questo video...
Perché se si lamentano i corsi, allora i commenti sono solidali. Se diciamo che anche la Sardegna è nelle stesse condizioni, allora stuoli di esperti di storia corsa si affrettano a dire che noi siamo avvantaggiati rispetto a loro.
Questa gente mi fa molta paura. È messa molto male...
La Sardegna è una colonia. Sede di basi militari. Basta citare Quirra. Il continentale viene d'estate a pisciare l'acqua. L'autonomia millantata è unicamente facciata, all'atto pratico un nulla di fatto.
Culturalmente ci sono affinità con gli spagnoli più che in qualsiasi altra regione italiana. Non è un discorso fatto per alimentare sentimenti indipendentisti, ma per ribadire che l'autonomia dovrebbe essere ben altro, a partire da parole chiave come "zona franca" e "smilitarizzazione". A si biri!
Da Savonese che vive a trecento metri dal mare, devo dire che svegliarmi e vendere nelle mattine cristalline quel isola in distanza e pensare che siano francesi, fa parecchio strano.
Nel mio sangue scorre sangue mezzo italiano mezzo corso..amo quest'isola tanto bella quanto selvaggia,quando sono lontana mi basta chiudere gli occhi per sentire il profumo dell'elicriso..l'immortelle..grazie per questo bellissimo video ❤
Complimenti per il video. La Corsica raccontata come quell'insieme di tradizioni, storia e cultura che accomuna tutte le genti italiche. È vero: non bisogna mai dimenticare le origini ma anzi valorizzarle.
Bravi...da far venire le lacrime per la delicatezza e per lo spessore del linguaggio e del racconto. Chapeau!
Solitamente non skippo le ad per supportarti un po' di più ma oggi mi sono trovato in difficoltà . Un video di un cantante trap indiano di circa 4 minuti , ho deciso di sacrificare le mie orecchie solo per poter vedere altri tuoi video di questo genere 😂 grande , anzi grandi 💪
sono andata una volta in vacanza in Corsica con la mia auto targata italia, sono stata trattata malissimo ovunque, sia ai parcheggi che i francesi mi rubavano sia in hotel che ai chioschi o ai negozi. Si sentono più francesi ma poi si lamentano che vengono trattati male dalla stessa Francia. Fate pace con il cervello.
Devo fare i complimenti assoluti per questo bellissimo servizio. Non dobbiamo tralasciare le nostre origini mediterranee io ho origini Siciliane da parte di tutte e due i mie genitori , sono orgoglioso di queste origini . L'Italia cosi come è disegnata manca proprio quest'isola bellissima che si chiama Corsica, è bello sapere che questa isola ha ancora la cultura e le usanze Italiane. Un abbracci grande alla Corsica e alla sua gente.
Adoro la Corsica é una terra stupenda e l'ho girata molto soprattutto nell'interno. Si trovano paesini di poche case in mezzo al niente, dove ci sono vecchie caserme della Gendarmerie in disuso immense talmente grandi da sembrare sovradimensionate per il luogo in cui sono state costruite. Questo la dice lunga su come i francesi si siano approcciati ai locali. Probabilmente se si fossero uniti all'Italia gli sarebbero giunti fiumi di denaro a perdere, come é stato fatto in Trentino, ma la Francia NO nn é il tipo di paese da fare certe cose! VIVA LA CORSICA!
Paragonare i trentini con i corsi e come paragonare la nutella con la merda.
@@laurentfaurite9199 non ho paragonato i corsi ai trentini, leggi meglio prima di sparare sentenze!
La Corsica è come il Molise: non se ne parla mai. É una vita che aspetto di poterne sapere qualcosa da internet. Posso solo dire: FINALMENTE! GRAZIE! ERA ORA!
Da Piemontese, ascoltando la lingua corsa al minuto 20 mi è sembrato di capire una parte di ciò che il ragazzo stesse dicendo! Oltre alla parte francese tantissime parole sono molto molto simili al dialetto piemontese, che ovviamente essendo stato a stretto contatto con la Francia durante il regno d’Italia (vedi Cavour che parlava francese) ha lasciato alcune influenze. A riprova del fatto che la ricchezza culturale possa portare contatto fra tutte le popolazioni ❤
Va detto che noi piemontesi a livello linguistico e culturale siamo sempre stati degli italiani del Nord che hanno subito diverse influenze francesi, pur rimanendo senza dubbio molto più simili al lombardi e agli emiliani che ai francesi veri e propri. Forse in questo somigliamo un po' ai corsi, ma io paradossalmente credo che nel dialetto piemontese ci siano più influenze francesi che in quello corso
Allo striscione "francesi di merda" ho sorriso parecchio eheh, da sardo massimo rispetto per il popolo corso,spero di riuscire a visitarla questa estate!
Corsica italiana 🇮🇹🇮🇹🇮🇹
Così dovrebbe ma non è l'unico paese che ha dovuto perdere dei pezzi di terra,hanno deciso gli altri!!!!!
Spero sia diminuito il prezzo del traghetto tra le due isole, qualche anno fa costava 110 euro per pochi chilometri, roba da pazzi
@@paolox2458 lo so allucinante.. costa meno prendere un aereo e andare in est Europa ahaha
La Corsica e' stupendissima, coste e interno, ci ero stata in settembre e c'era un profumo meraviglioso.
Anche Napoleone ne ricordava il profumo con nostalgia
... ma perché, come pensate che sia andata la storia della lingua sarda con l'Italia? Anche qui il sardo è stato vietato per molti anni, i ragazzini venivano picchiati se usavano il sardo in pubblico... esattamente come avete descritto la situazione in Corsica.
Con la differenza che qui ancora il sardo non si studia a scuola e benché sulla carta abbia la stessa dignità dell'italiano, in pratica non è affatto così.
Come i corsi hanno subito una francesizzazione forzata, noi sardi abbiamo subito un'italianizzazione forzata.
Ci si stupisce che in Corsica la gente per strada chiacchieri in francese pur avendo una lingua locale. È la stessa cosa che succede in Sardegna.
In Italia praticamente nessuno conosce la storia de "Sa rebellia de beranu" (la rivolta di primavera) quando i sardi cacciarono i piemontesi nel 1794 (vespri sardi).
Sarebbe interessante un video in merito.
I corsi sono culturalmente la 21esima regione d'Italia. Purtroppo la storia non è stata loro amica, e si sono ritrovati schiacciati dal tentativo di farli diventare francesi. E da allora si portano avanti un clima di instabilità che non ha permesso all'isola di crescere come potrebbe.
Quello che è successo ai corsi, con la lingua francese, è successo ai sardi con la lingua italiana. Prima dell'arrivo dei Savoia, si parlavano due lingue in Sardegna, i nobili essendo spagnoli, parlavano lo spagnolo, il popolo parlava il sardo. Nel dopoguerra, a Cagliari si parlava in italiano, nel centro Sardegna, l'abbandono scolastico era molto alto, principalmente, perchè i bambini non capivano i maestri, che parlavano l'italiano. Mia nonna era nata nel 1905, abitava in un paese del Campidano, non parlava quasi mai in italiano. Io sono nato a Cagliari, e la nostra lingua è un mix tra slang cagliaritano e italiano, specialmente nei quartieri popolari. Nei quartieri e nei luoghi della società medio-borghese di Cagliari, lì si parla esclusivamente in italiano, anche perché non sono al 100% sardi, sono venuti dalla penisola nel dopoguerra con le pezze al culo, hanno fatto i soldi, la maggior parte imbrogliando e rubando e adesso fanno i vip, con la puzza sotto il naso. La maggior parte di questi non ha un cognome sardo. E poi ci sono gli ascari.
Stesso sta succedendo al sud, almeno per voi e i friulani il governo italiano ha avuto la decenza di riconoscere la lingua come tale, le altre lingue della penisola non hanno avuto questo lusso
Infatti c'è un detto Sardo che dice, lo scrivo direttamente in italiano
" chi viene dal mare viene per rubare"
@@nyko921 beh succede in tutta Italia, io sono nato a Perugia, ho sempre pensato che il perugino fosse molto simile all’italiano, invece sentendo parlare i più anziani in un perugino “puro” ho capito come con il passare del tempo il perugino stia scomparendo a favore di un “dialetto” composto per lo più da parole italiane miste a leggere modifiche. Nulla a che fare con il dialetto vero
Sono Sardo anch'io e la mia lingua è diversa dalla tua, perché è una variante del Logudorese. È capitato molte volte che in presenza di Campidanesi parliamo in Italiano, perché altrimenti non ci capiscono. Detto questo, la presenza del Toscano in Sardegna è assai più datata. Il secolo XI segnò anche l'inizio delle prime influenze del toscano sulla lingua sarda: nel 1016 le flotte delle repubbliche marinare di Pisa e Genova sconfissero i saraceni e iniziò l'influenza delle due repubbliche, dapprima economica e culturale e in seguito politica (attraverso una serie di accordi matrimoniali). Dal secolo XI al secolo XIV il volgare sardo ottemperava a molte esigenze interne, sociali, culturali e politiche, ma i rapporti commerciali e politici sempre più stretti dei Giudicati con le repubbliche e la Chiesa resero necessario l'uso del latino e anche la lenta introduzione del volgare toscano. In questo periodo ci fu, nell'isola, una forte penetrazione economica e commerciale dei Pisani, a cui faceva seguito l'influenza sociale e culturale degli ordini monastici.
La lingua toscana si diffuse anche grazie anche allo stanziamento di monaci benedettini, camaldolesi e vallombrosiani nell'isola. Un importante documento in volgare toscano è il Breve di Villa di Chiesa, la cui redazione definitiva è del 1304, costituito da un codice di leggi della città mineraria di Villa di Chiesa (attuale Iglesias). Di epoca posteriore è il Breve portus kallaretani, redatto in latino ma pervenutoci nella traduzione toscana (1318-1319). In quegli stessi anni vide la luce un testo in latino, il Liber fondachi, importante inventario dei beni pisani nel Giudicato di Gallura, contenente un inserto in toscano (1317-1318) e l'elenco dei toponimi in sardo e toscano.
Nel corso del XIII secolo, i Pisani estesero la loro egemonia in parte dell'isola corrispondente ai territori del comune di Sassari (poi sotto l'influenza di Genova), del Giudicato di Gallura e del Giudicato di Calari e, indirettamente, al Giudicato di Arborea, l'unico che rimase indipendente dall'influenza pisana e genovese. Il dominio pisano su questi territori cessò con la realizzazione del Regno di Sardegna e Corsica nella prima metà del secolo XIV, quando ebbe inizio la dominazione catalano-aragonese, a cui fece seguito, nel secolo XV, quella spagnola.
Esiste un qual certo dibattito sull'ipotesi che le varianti meridionali del sardo abbiano subito delle modificazioni nella sua struttura fonetica, come conseguenza dell'influenza culturale e linguistica toscana che dovette portare con sé il controllo diretto di Cagliari e di parte del Campidano da parte di Pisa, ma è certo che vi fu, nel sardo di tutta l'isola, l'incorporamento di un gran numero di vocaboli di origine toscana che furono individuati da Max Leopold Wagner.
La durata plurisecolare e l'influenza del periodo aragonese-spagnolo fu di portata tale che il catalano ed il castigliano sono, dopo il latino, le lingue che hanno avuto il maggiore influsso sul sardo. Purtuttavia, l'internazionalizzazione europea del rinascimento italiano avrebbe determinato la riaccensione dell'interesse da parte degli isolani nei confronti della cultura italiana. Durante quest'epoca, l'italiano era associato ad alcuni strati sociali delle città che mantenevano rapporti commerciali con le città italiane, soprattutto Genova. Della fine del XV secolo è il cosiddetto "codice di Borutta" (Sassari), composto da laudi di carattere religioso redatte in toscano. Va inoltre citata una raccolta di poesie in italiano (Rime diverse, 1595) ad opera di uno scrittore sardo originario di Bosa, Pietro Delitala: le Rime furono influenzate dal Tasso sotto il profilo formale, mentre il mondo poetico evocato ricorda quello petrarchesco.
Nella seconda metà del Cinquecento, nelle più importanti biblioteche sarde i testi stampati in Italia furono numerosi: nel 1573, un inventario effettuato in una delle più prestigiose biblioteche private del regno di Sardegna (facente parte della corona spagnola), quella dell'arcivescovo di Cagliari Antonio Parragués de Castillejo, rivela che il 50% dei libri conservati proveniva da Venezia e da Basilea, il 28% dalla Francia (nello specifico Parigi e Lione), un 7% da altre città italiane (soprattutto Roma), un 8% da alcune città tedesche e un 5,5% dalle Fiandre; pochi sarebbero stati i testi propriamente spagnoli.
Nonostante tutto, la lingua italiana ebbe una certa diffusione presso le classi sarde più colte nel Cinquecento e nei primi decenni del Seicento. Alla riattivazione del tribunale dell'inquisizione nell'isola, la sua gestione venne affidata soprattutto a funzionari spagnoli, giacché si riteneva che i nativi fossero più inclini alla nazione italiana che a quella spagnola. Infatti, in una sessione parlamentare convocata da Don Alvaro de Madrigal, viceré del regno sardo dal 1556 al 1569, si ordinò che gli statuti di Iglesias e Bosa redatti in toscano, nonché i capitoli della città di Sassari redatti in genovese o italiano, fossero piuttosto tradotti in sardo o in catalano. Gli statuti di Sassari sarebbero stati approvati nel 1565 in italiano e un nuovo Parlamento (gli Stamenti), convocato dal viceré conte d'Elda, fu costretto a reiterare la richiesta nel 1603. Nel 1559, una prammatica di Filippo II ingiunse ai suoi sudditi di non studiare in università italiane: tale misura colpì, fra gli altri, quei sardi che proseguivano gli studi nelle università italiane. Si stima che nel XVI secolo nella sola università di Pisa, per esempio, si laurearono 148 sardi, numero salito a 296 nel XVII secolo. Purtuttavia, tale divieto non riuscì, nelle parole di Francesco Alziator, ad «...arginare questo flusso della gioventù studiosa che dalla Sardegna verso la penisola italiana» si muoveva. Nel 1567, fu fatto divieto ai gesuiti di usare sia la lingua italiana sia quella sarda nell'insegnamento, ma la vitalità di entrambe continuò a farsi sentire nei collegi sardi.
@@daitliMirihseB_7 beh come il folignate. Noi giovani tante parole neanche le capiamo