VITTORIO VENETO: LA BATTAGLIA CHE SEGNÒ LA FINE DELLA GRANDE GUERRA SUL FRONTE ITALIANO
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- เผยแพร่เมื่อ 9 ก.พ. 2025
- Il successo che arride agli italiani nella battaglia di Vittorio Veneto, affonda le proprie radici nell'offensiva lanciata dagli austro-ungarici durante il giugno del 1918 e passata alla storia come «Battaglia del Solstizio». L'esausto esercito della duplice monarchia getta infatti in quell’impresa - che si rivelerà inutile - tutte le sue ultime risorse senza ottenere il tanto sperato sfondamento del fronte. La grande offensiva lanciata dalla duplice monarchia fra il 15 e il 23 giugno dimostra con chiarezza che gli eserciti austro-ungarici hanno ormai prodotto tutti gli sforzi sostenibili e che il vecchio Impero Asburgico è vicino al collasso economico e politico. Le ultime risorse disponibili si sono esaurite. A fine giugno del 1918, gli italiani, dopo il disastro di Caporetto, dopo la ''Battaglia d’Arresto'' combattuta sul nuovo fronte Astico-Montello-mare e - soprattutto - dopo la ‘'Battaglia del Solstizio'', danno ormai la sensazione, anche agli Alleati, di essere in grado di vincere la guerra. Durante quell’estate si verificano importanti avvenimenti, primo fra tutti l'invio, da parte degli americani, di forti contingenti di truppe sul fronte occidentale. Oltre agli uomini, gli Stati Uniti inviano in Europa centinaia di navi cariche di ogni genere di materiali. L’impressione che la loro partecipazione al conflitto risulterà decisiva si radica sempre più. Ai primi di settembre il governo americano riconosce i Ceki e gli Slovacchi, già sudditi imperiali, come alleati; Francia e Inghilterra appoggiano con chiarezza la futura indipendenza delle nazionalità soggette all’Austria. Alla vigilia della battaglia di Vittorio Veneto gli Alleati sono però inquieti. Li infastidisce la presunta inerzia degli italiani mentre sul fronte francese infuriano gli scontri con i tedeschi. Pare che l'Italia cerchi di isolarsi proprio quando tutti gli altri serrano le fila come dimostrato dall’importante rottura del fronte bulgaro avvenuta fra il 14 e il 18 settembre ad opera di Serbi e Francesi. L’inattività bellica italiana è mal vista a Parigi, Londra e Washington. Il generale Foch invia messaggi tendenti a far credere che l’esercito austro-ungarico sia allo sbando, il che è vero solo in parte. Sul fronte del Piave e del Grappa rimangono ottime ed efficienti divisioni. Le forze di prima linea, composte da veterani del fronte, sono pronte a battersi fino all’ultimo uomo pur di stroncare le velleità italiane. La stampa inglese chiede ogni giorno un’azione sul nostro fronte e continua a ribadire la presunta agonia delle armate imperiali. Tutto l'impegno profuso da parte dei nostri alleati affinché l’Italia attacchi è però dettato da precisi - seppur legittimi - interessi: inglesi e francesi sanno che i tedeschi non deporranno mai le armi prima degli austro-ungarici. La resa dell’Austria potrebbe dunque accelerare la fine della guerra. In Italia, al comando supremo di Abano, tutto l’ottimismo degli Alleati non è affatto condiviso. Certo, le notizie di diserzioni, ammutinamenti, penuria assoluta di materiali e financo di viveri nell’esercito austriaco sono conosciute, ma Diaz, e il suo vice Badoglio, sono anche coscienti delle difficoltà di un'offensiva condotta fra i monti contro difese ben munite e tenute da uomini decisi a combattere. Questo sarà la battaglia di Vittorio Veneto che passerà alla storia con il nome della città liberata. L’Italia, unica fra le nazioni belligeranti, è stata costretta a chiamare alle armi la classe del 1899. Si tratta di ragazzi poco più che diciottenni. Secondo il pensiero dei generali italiani l'offensiva finale si sarebbe dovuta svolgere solo nella primavera del 1919. Per questo motivo, verso la fine di settembre Diaz decide di creare una testa di ponte dal Cesen a Susegana in vista della futura operazione. Il primo piano d'attacco - destinato a scattare nella primavera del 1919 - è elaborato dal colonnello Ugo Cavallero. Il generale Caviglia, comandante dell’armata del Montello, vi apporta poi una serie di modifiche. Il disegno di manovra che Caviglia appronta, prevede il forzamento del Piave e lo sfondamento del fronte in direzione Ponti della Priula - Vittorio Veneto, punto di congiunzione delle armate nemiche 5ª e 6ª. L'operazione è ancora prevista nella primavera del 1919. Se la manovra ipotizzata da Caviglia dovesse riuscire, diverrà allora possibile, mediante un’ampia conversione a sinistra, l’aggiramento della 6ª armata austriaca e l'arrivo delle forze italiane alle spalle del Grappa dalla parte di Feltre e della Valsugana. Con questa mossa, le armate nemiche, nel corso della manovra di ritirata, saranno costrette ad allontanarsi sempre più l'una dall’altra....
Documentari precisi e coinvolgenti, con apporto di immagini finalmente inedite. Molto bravi, avanti così e grazie!
Grazie e a lei e cordiali saluti.
Grazie mille per avere pubblicato questo documento, io coloretti Giuseppe nipote di Coloretti Dino ardito del nono battaglione d'assalto rendo onore a tutti I soldati italiani che sono caduti per la nostra patria
Grazie per l'apprezzamento. Un cordiale saluto da tutto lo staff del Museo della Battaglia di Vittorio Veneto.
Video meraviglioso !! Mio nonno ( classe 1899 ) è stato fra i primi "Arditi" ad attraversare il Piave a Sernaglia e fra i primi ad entrare in esplorazione a Vittorio Veneto ... Viva l'ITALIA !! ❤ Spero di visitare il meraviglioso museo presto. Grazie per il vostro impegno e lavoro. 👏
Grazie per condiviso i suo iricordi familiari con noi. Un cordiale saluto.
Fantastici......I vostri video dovrebbero essere assolutamente OBBLIGATORI NELLE SCUOLE😮😮😮DOVREBBERO ESSERE INCULCATI E SPIEGATI AI NOSTRI GIOVANI😢😢😢
Grazie per l'apprezzamento. Cordiali saluti da tutto lo staff del Museo della Battaglia di Vittorio Veneto.
Video davvero ben fatto e dettagliato, complimenti. Onore ai nostri fanti che hanno difeso i confini con estremo coraggio ed estremo valore. Che siano d'esempio per le generazioni future. Viva l'Italia 🇮🇹 🇮🇹 🇮🇹 !
Grazie per l'apprezzamento. Un cordiale saluto da tutto lo staff del Museo della Battaglia di Vittorio Veneto.
Video bellissimo, quante cose non si sanno e nelle scuole non si dicono . Grazie per averlo pubblicato .
Grazie. Cordiali saluti da tutto lo staff del Museo.
È un video che mi ha toccato il cuore, vedere la gente felice per la liberazione e pensare che la vittoria è costava più di 630000 soldati morti per questa patria, e ora chi arriva vuol comandare, povera Italia 😪
Ci fa davvero piacere che apprezzi il lavoro del museo. Cordiali saluti da tutto lo staff.
Scusi, chi ha dichiarato la guerra? L'Austria all'Italia o Italia all'Austria?
Liberazione?
L'Italia all'Austria. Cordiali saluti.
@@chetzdunchien, scusi chi ha occupato la parte del Triveneto chiamata Trentino Alto Adige in cui abitavano quasi esclusivamente italiani e ladini e ne ha germanizzato i cognomi per un po' più di un secolo mentre nei secoli precedenti tali territori facevano parte dell'Italia (non ufficialmente riunificata ma pur sempre Italia)?
Grazie per questo bellissimo documentario, viva l’Italia!
Grazie a lei per averlo apprezzato e per averci lasciato il suo commento. Un cordiale salito da tuto lo staff del Museo.
Mi capita questo video il 24 ottobre, che piacere!!
Parliamo anche di Hemingway. La nostra Storia è purtroppo poco conosciuta. Grazie.Siete gli unici a divulgarla
Il Museo insuperabile come sempre.. video impeccabili e straordinariamente ben realizzati. Un grazie e un applauso a tutti voi
Grazie per il suo apprezzamento! Un cordiale saluto.
Grazie.mille
Grazie a lei e cordiali saluti!
Ottimo servizio. Grazie. Mi chiedo, perché secondo lei al comandante Alberto Diaz, non è stato attribuito un merito maggiore di quello che meritava. Di fatto, se dopo Caporetto siamo tornati a combattere, lo dobbiamo a lui, non certo a Badoglio. Per me' l'eroe della prima guerra mondiale è di sicuro Lui, e andrebbe commemorato di conseguenza.
Grazie per il Suo impegno divulgativo.
Condivido Marpy...una cosa sola: il Grande Diaz, si chiamava Armando...
Armando Diaz nonostante fosse coetaneo di Badoglio e Cadorna aveva una concezione tattica e gestionale più moderna e pragmatica rispetto agli altri generali sul fronte. Riuscì a motivare le truppe schierarle in maniera intelligente e dare fiducia che fu il vero motivo della vittoria finale
Diaz ricevette tutti gli onori che all'epoca era possibile attribuire ad un militare di carriera. Badoglio invece non pagò per i suoi errori. Un cordiale saluto da tutto lo staff del Museo della Battaglia di Vittorio Veneto.
I generali prima di Diaz non avevano la minima considerazione dei soldati.Li mandavano semplicemente al massacro,in inutili assalti alle fortificazioni austriache.Generali incapaci, vigliacchi e presuntuosi, rimasuglia delle guerre dell' 800.Tattiche obsolete impiegate nella prima guerra tecnologica, dove per la prima volta sono state usate armi di distruzione di massa,gas compreso.Armando Diaz aveva capito il problema e uso' maniere più morbide, dando periodi di riposo alle truppe e soprattutto un' alimentazione più giusta.Da buon Meridionale è stato semplicemente più intelligente e più umano.
Condivido personalmente e pienamente il video raffigurante la vasta cittadina gloriosa rinomata e storica che conosco perfettamente avendola vissuta avendoci letteralmente onoratamente prestato scrupolosamente servizio aggregato iscrivendomi al canale da Sostenitore per Spirito di Solidarietà
Grazie per l'apprezzamento e cordiali saluti dallo staff del museo.
@@lalineadellamemoria Prego ringraziando reciprocamente e vivamente io sono Solidale cameratesco caratterialmente e pienamente
Bravi , Molto Chiaro spiegato Bene.
La ringraziamo davvero molto per il suo apprezzamento. Un cordiale saluto da tutto lo staff del Museo della Battaglia di Vittorio Veneto.
Grazie per ciò che fate!
Grazie a lei per il suo apprezzamento. Un cordiale saluto da tutto lo staff del Museo della Battaglia di Vittorio Veneto.
Da un commento di un ufficiale del RE :
Li abbiamo presi per fame, se no non li avremmo battuto "
ed io giovinetto oltre cinquanta anni fa mi crollò il mito di cosa ci dicevano a scuola.
Quel ufficiale allora tenente di fanteria medaglia al valore aveva combattuto nella battaglia d'arresto sul Piave.
In memoria di quei giovani che caddero in azione delle parti in lotta
Bellissimo documentario. Viva l'Italia.
Grazie. Un saluto da tutto lo staff del Museo della Battaglia di Vittorio Veneto.
Un grande riconoscimento alla Signora Emma Maria per le preziose foto che avete inserito nel video e grazie a voi per questo prezioso documento.
Grazie per il suo apprezzamento. In effetti il fondo Marzocchi è una delle collezioni più significative del Museo della Battaglia. Cordiali saluti.
Viva l'Italia!
Bravi...bel video
Grazie e cordiali saluti. Lo staff del Museo della Battaglia di Vittorio Veneto e dell'Istituto Storico Trevigiano
Diaz e Caviglia, mio padre "Ragazzo del '99, era nella 4a armata sul Piave, zona Sacile. Aveva più di 80anni portati bene quando volle lo portassi in quelle zone dei suoi ricordi.
Conservo suoi vecchi ricordi, mi parlava del disastro Cadorna e del migliore Diaz e Caviglia, di quest'ultimo ho il libro Tre battagli del Piave.
Senza ombra di dubbio i giovani hanno avuto subito vita durissima.
Mio padre fu inviato sul Pasubio, non aveva mai visto le montagne, se non dall'argine del Po nelle giornate limpide, e fini in pianura nella primavera del '18 dove servivano nuove forze.
Particolari su soldati americani e inglesi mi disse poco.
Tornò nel 1921 da San Pietro del Carso, oggi Slovenia.
Dico spesso era una piccola enciclopedia mio padre, per i vari aneddoti e racconti, dalla mancanza di cibo, al fango e ai tanti giovani morti, maggior parte contadini e braccianti.
Ho letto vari libri comprati e da biblioteca: Emilio Lusso, Lorenzo Del Boca e altri.
Con migliori saluti.
Romano Boldrini
biciclettapedali@gmail.com
Grazie per aver voluto condividere con tutti noi i suoi ricordi familiari. Un cordiale saluto da tutto lo staff del Museo della Battaglia di Vittorio Veneto.
era ora che il Museo della battaglia di Vittorio Veneto facesse un video sulla omonima battaglia
Abbiamo colmato una lacuna. Grazie e cordiali saluti!
Gran bel video. Bravi 😊
Grazie per l'apprezzamento. Un cordiale saluto dallo staff del museo.
La guerra è brutta ma questo documentario è bello ❤
Grazie! Cordiali saluti da tutto il nostro staff.
Bellissimo!!! Vi aspetto sempre.
Grazie per l'apprezzamento. Cordiali saluti da tutto lo staff del Museo della Battaglia.
Bellissime immagini come sempre, bentornati!
Grazie e cordiali saluti
Bello, sono triestino, mio nonno è stato Ardito. Mi riconosco nelle immagini e nel commento.
Grazie. Il suo apprezzamento ci fa particolarmente piacere. Un cordiale saluto da tutto lo staff del Museo della Battaglia di Vittorio Veneto
Ah,gli Arditi !!!!!Soldato sprezzanti del pericolo e com un fegato ineguagliabile,onore al Corpo degli Arditi,ed ovviamente anche al Nonno!!!!!!
Bellissimo video e come sempre molto interessante. Complimenti a tutti Voi per la serietà e l'entusiasmo.
Grazie per avere apprezzato il lavoro del museo. Un cordiale saluto.
Bellissimo documento ❤
Grazie. Il suo apprezzamento ci fa davvero piacere. Cordiali saluti da tutto lo staff del Museo.
Buonissimo serzivio! Tuttavia avrei sottolineato di più l'importanza nella vittoria finale dei rinforzi in uomini e materiali dei nostri alleati. Da soli non ce l'avremmo fatta,, anche noi eravamo allo stremo dopo tre anni di terribile guerra, perdite enormi e la disfatta di Caporetto.
Una memoria, lasciatami dalle mie prozie di Iseo, donne del popolo nate sulla fine degli anni '90 del XIX sec.: "Il general Cadorna ha scritto alla Regina, se vuoi veder Trieste guardarla in cartolina!"
Comunque compliementi,
Andrea Breda (Brescia)
Grazie per il suo commento. Cordiali saluti!
Pagine indelebili di eroico e glorioso patriottismo. ❤️🇮🇹
Un cordiale saluto da tutto lo staff del Museo della Battaglia di Vittorio Veneto e dell'Istituto Storico Trevigiano
Ringrazio per questo documentario. Mi chiarisce molte cose.
Grazie a lei per l'apprezzamento. Un cordiale saluto da tutto lo staff del Museo della Battaglia di Vittorio Veneto.
Quanto amor di Patria ❤️
Cordiali saluti da tutto lo staff del Museo.
Che Storia!!!!!!!❤
Un cordiale saluto! Lo staff del Museo.
Bel lavoro, complimenti
Grazie! Salut i Cordiali.
stupende foto e video e l'accurata ricostruzione dei fatti
Grazie per il suo apprezzamento. Un cordiale saluto da parte di tutto lo staff del Museo della Battaglia di Vittorio Veneto.
Complimenti per i vostri video! Unici
Grazie per la sua cortesia. Un cordiale saluto.
Sciur Stefano un buongiorno. Encomiabile documentario... spero vivamente che anche i giovani lo guardino...
Chiedo se è possibile avere una puntata riguardo " IL SACCO DI VIENNA ". Resto speranzoso in attesa.
Cordiali saluti
Grazie per l'apprezzamento e per il suggerimento. Un cordiale saluto da tutto lo staff del Museo.
Le giuro mi sono commossa fino alle lacrime. Evviva la mostra diletta Patria🤩
Grazie della sua testimoninaza. Un cordiale saluto da tutto lo staff del Museo e dell'Istituto Storico Trevigano.
Complimenti come sempre
Grazie per l'apprezzamento. Cordiali saluti.
Tanta fatica per liberare quelle regioni ingrate
Ottimo!!!!
Grazie! Un cordiale saluto.
grazie davvero
Grazie a lei per l'apprezzamento. Un cordiale saluto da tutto lo staff del Museo della Battaglia di Vittorio Veneto.
Grazie
Grazie a lei e cordiali saluti.
grazie
Grazie a lei per l'apprezzamento. Cordiali saluti.
Aperti alla mattina 😢😢😢😢😢 son passato un venerdì pomeriggio ed eravate chiusi 😭😭😭!
Mi rifarò durante le vacanze di Natale
le ragazze di Trieste cantan tutte con ardore Ho Italia del mio cuore tu ci vieni ha liberar ,Le campane di San Giusto.
Erano così contenti di passare dall'Austria all'Italia? Mah! Non credo che fossero pienamente consapevoli a cosa andassero incontro...
non ci scometterei.... le cose vanno raccontate cosi... se ci fosse stato un referendum adesso come allora stai sicuro che il friuli sarebbe andato con l'Austria..
.....trentin ciapà col s'ciopo....
A Trento e Trieste si. Non tutti. Nelle valli no.
Contando che l'Austria li faceva morire di fame...
@@enoppp167 chi faceva morire di fame? 😂 😂Ma se in Italia soffrivano di pellagra a non finire?? dai su...
La linea della memoria potrebbe fare un servizio sulla condizione dei prigionieri austriaci nei campi di prigionia italiani? Grazie
Grazie per il suggerimento. Lo terremo in considerazione. Cordiali saluti.
Sono stati trattati meglio di quanto lo fossero stati trattati i nostri prigionieri. La mia famiglia ospitò dei prigionieri Austriaci e Tedeschi rimasero fino alla fine del 1919
Bellissimo Video! Complimenti!
Finito di vedere lo stesso, ho dato un' occhiata ai medaglieri dei miei avi tra cui spiccano le onoreficenze di Cavaliere dell' omonimo Ordine....
Alla prossima!🇮🇹🇮🇹🇮🇹
Un cordiale saluto da tutto lo staff del Museo della Battaglia di Vittorio Veneto.
Mio nonno era tra quelli, venne insignito della medaglia e cavalierato di Vittorio Veneto.
Mi raccontava cose terrificanti
Allora avremo sicuramente il suo nome conservato qui al Museo fra quelli del Memoriale dei Cavalieri di Vittorio Veneto. Cordiali saluti.
@@lalineadellamemoria Savoca Giuseppe
@@lalineadellamemoria 31/10/1898
W l'Italia!
Un cordiale saluto!
Grandi grandi grandi ragazzi
Grazie! Cordiali saluti da tutto il nostro staff.
Mia famiglia è di Pieve di Soligo. Sono nato in Brasile e voleva molto imparare la lingua Veneta. Miei nonni non hanno insegnato, ☹️
Grazie per averci scritto! Un cordiale saluto da tutto il nostro staff.
Mi piace...
vi era anche il 6° Reggimento Alpini quel giorno?
Si. In particolare coi battaglioni Verona, Vicenza e Bassano. Cordiali saluti.
Gli Stati uniti mandarono solo due reggimenti al fronte Italiano
Una partecipazione simbolica su un fronte ritenuto secondario. Saluti da Vittorio Veneto. Lo staff del Museo e dell'Istituto Storico Trevigiano
Diciamolo:la guerra l'abbiamo vinta noi
GRANDE.COMPLIMENTO
LAFATTA.ANCHE.MIO.NONO❤
Un cordiale saluto da tutto lo staff del Museo della Battaglia di Vittorio Veneto.
Visto l' andazzo dei governi passati e del governo attuale , mi chiedo se non fosse stato meglio perdere la prima guerra mondiale !
Saremmo forse stati governati da gente piu seria!!!
Immagini interessantissime. È bello cbe si spieghi qualche particolare in più su cosa hanno provato quelle persone. Un peccato che sia stato anche l'inizio del dominio italiano su tedeschi e Sloveni, abbruttito poi dal nazionalismo fascista Non avevamo imparato abbastanza cosa si provava per non infliggerlo agli altri. È buffo poi vedere tanto entusiasmo per ik re considerato ciò cio che sarebbe accaduto. Dalle stelle alle stalle. Per fortuna non ci sono stati troppi incidenti.
Comunque si la battaglia non avvenne proprio vicino a Vittorio poi Veneto. Ma rappresentava un 'occasione troppo ghiotta per l'accenno al re e alla vittoria
Grazie per averci lasciato il suo commento r cordiali saluti da tutto lo staff del Museo.
Preziosissimo per me il racconto delle vicende triestine
Ci fa piacere che lo abbia apprezzato. Le inviamo un cordiale saluto da parte di tutto lo staff del Museo della Battaglia di Vittorio Veneto e dell'Istituto Storico Trevigiano.
Ma dire che la resa dell’austria-Ungheria provocò la resa anche della Germania mi sembra eccessivo.
Per il resto ottimo lavoro
In effetti la resa dell'impero austro-ungarico non ha causato la resa della Germania,; però l'ha certamente accelerata. Secondo von Hindemburg, senza la sconfitta austriaca a Vittorio Veneto, l'esercito tedesco sarebbe stato in grado di resistere ancora per tutto l'inverno.
Questione di punti di vista. Un cordiale saluto da tutto lo staff del Museo della Battaglia.
La resa della Germania era inevitabile già dall'aprile del '17. Al massimo Vittorio Veneto l'ha accellerata.
Dopo gli austriaci, i tedeschi dovettero arrendersi perché se non l'avessero fatto si sarebbe aperto un fronte nel Sud della Germania, e loro non avevano più ne uomini ne mezzi per sostenerlo.
mi piace
Grazie!
Cenede e Serravalle due paesi che presero il nome di: Vittorio Veneto
Grazie al museo della Vittoria!
Grazie a lei!
Mio nonno combatte sul carso ferito 2volte rimanao al fronte. Ero bambino e mi faceva vedere le ferite suo fratello mori una sofferenza per i genitori che li aspettavano ...
Grazie per avere condiviso con tutti noi i suoi ricordi familiari. Un cordiale saluto da tutto lo staff.
Mio nonno fu Cavaliere di Vittorio Veneto.
Anche il mio bisnonno materno, conserviamo ancora l' attestato con la medaglia.
Un cordiale saluto!
...i ragazzi del 99 . Poveri bambini
Est bellum... In tutta la sua tragicità. Un cordiale saluto.
@@lorenzo3458 sono d'accordo, ma come loro non dobbiamo dimenticare nemmeno i classe '98,' 97, '96 che hanno avuto il battesimo del fuoco sul San Michele e sul Sabotino. Saluti 😊
Sciaboletta era simpatico come la sabbia nelle mutande.
Grazie per il commento. Un cordiale saluto.
Rigraziai is dimonius
Ok
Un cordiale saluto.
Grande guerra un immane carneficina.
Senza dubbio... Un cordiale saluto da tutto lo staff del Museo .
Durante la naia per il 4 novembre 1978 sessantesimo anniversario della vittoria io insieme ad altri 3 commilitoni puniti abbiamo riordinato il cimitero di guerra di Saletto.Che commozione lavare le tombe degli eroi caduti per la patria. Alpino Costa Vittorio 9 scaglione 1978 Caserma Solideo Ugovizza UD.
Avevamo un mezzo re e ci fu un mezzo regno
Parliamoci chiaro.La narrativ a agiografca in snso naziona listico di questo evento milit are mostra "la corda" e già in questo video lo si deduce prestando attenzione ad alcuni dettagli o sfumature.
Il fatto che il principale ruolo di forzamento del Piave foss e affidato ad un Corpo d'Arm ata Britannico è assai eloque nte .
perfavore non si faccia sentire non si possono dire certe verità, va raccontata la grande vittoria italiana...
it.m.wikipedia.org/wiki/Battaglia_di_Vittorio_Venetoit.m.wikipedia.org/wiki/Battaglia_di_Vittorio_Veneto
C'erano 2 DIVISIONI britanniche, 2 divisioni francesi, 1 divisione statunitense e 1 divisione Cecoslovacchia ...
Poi c'erano CINQUANTA DIVISIONI ITALIANE ...
Fonte Wikipedia.
In realtà le divisioni Britanniche erano solo tre e la forza d'urto era costituita dal corpo d'armata d'assalto dell'ottava armata
Alla fine ci hanno imbrogliato ..come sempre
La storia viene scritta dai vincitori!!!
Detta anche la frase più finta del mondo
Veramente se si va a vedere l'art. 231 del trattato di Versailles, dove viene attribuita la responsabilità della guerra esclusivamente alla Germania, la frase non sembra poi così abusata
In questo racconto chissà quanta verità ci sarà e quanta propaganda
Se non arrivavano inglesi francesi e americani ritornavano a Padova .
Non è vero. L'Austria-Ungheria era ormai in ginocchio. Cordiali saluti da tutto lo staff del Museo.
in poche parole come o sempre pensato gli austroungarici hanno perso per causa loro.. e non c'è stata nessuna grande vittoria italiana.. se gli austroungarici non avessero avuto defezioni e avessero avuto rifornimenti sicuramente gli italiani non avrebbero sfondato, e molto probabilmente gli austroungarici ci avrebbero fatto correre fino a Bari...
Siete sicuro? Mi sembra che gli Austro-Ungarici sono scappati.
@@antonioritrovato9821 scappati x come la vedi tu è per come si racconta o si vuole raccontare.... l'impero come si evince chiaramente dal video e crollato x le defezioni Separatiste dei singoli stati al suo interno, e per la mancanza di rifornimenti, senza aggiungere che l'Austria combatteva su più fronti... vai tranquillo che se avessero avuto solo il fronte italiano e i rifornimenti adeguati ci avrebbero fatto correre come a caporetto.... poi ovvio non piace sentirlo capisco..ma la realtà sarebbe stata quella..e ti rincaro anche la dose,e questa mia opinione è rafforzata dal fatto che poi nella seconda abbiamo fatto un'altra figuraccia da far impallidire... perso tutto quello che potevamo, diciamocelo tutta "bro" come dicono i giovani.... abbiamo vinto per c..., senza nemmeno dire che i primi a sfondare manco italiani sono stati ma inglesi al comando di un inglese nelle grave di papadopoli come dal video lo puoi ben sentire.. come tu faccia ha dire li "hanno corso lo sai solo tu" se hanno corso stai tranquillo non per merito nostro.... ma per merito loro... non ti sto a dire come erano rifornito gli austroungarici e come lo eravamo noi(da francesi inglesi americani... e ci mancavano anche cinesi e russo e chiudevamo il cerchio... eee che brutta cosa.. pensa che io credevo alla grande vittoria italiana, se ti informo veramente... alla fine capirai come ci è andata de cul... o, e l'immobilismo di diaz e il suo pensiero la dice lunga... moooooltooo lungaaa... comunque non voglio convincerti di niente credi pure alla grande vittoria che in questo paese di vittorie storiche ne abbiamo bisogno come l'ossigeno, visto la figuraccia nel secondo conflitto.. e anche nella prima non abbiamo scherzato..
Non credo. Già a giugno 1918 nella battaglia del solstizio gli Austriaci avevano provato a passare il Piave ,ma non c’erano riusciti per la resistenza Italiana! Dopo non furono più in grado di fare nessuna avanzata!
Hanno avuto 4 anni per provarci, anche quando erano a pieno organico e non ci sono mai riusciti. A caporetto sono dovuti venire giù le divisioni tedesche per farci indietreggiare di 150 km, da lì in poi gli austriaci non hanno fatto più niente ...
Ti consiglio di bere di meno e studiare di più
Mio nonno Cav. Di Vittorio Veneto tante onorificenze ma nemmeno una pensionuccia
Purtroppo... Un cordiale saluto da tutto lo staff del Museo della Battaglia di Vittorio Veneto.
Il crollo di un impero è un momento di angoscia..però.. vittoria!!
Quello che non capisco è perché quando si parla della prima guerra, si parla per il 90% del tempo di Caporetto e quasi nulla di Vittorio Veneto. Ma deve essere una cosa tipica di noi Italiani, che inutile dire.. siamo un popolo "particolare".
Le sconfitte fanno più «rumore» delle vittorie. Sono ferite difficii da sanare. Un cordiale saluto.
Mio nonno Metelli Giuseppe classe 1894 c'era. Partito come militare di leva nel 1914 con il 5rgt bersaglieri , scampato 2 volte alle decime , ferito , dopo Caporetto era sull'altipiano del Grappa con il 6 rgt bersaglieri.
MI PIACEREBBE SAPERE DOVE ERA DISLOCATO ESATTAMENTE IL 6 RGT BERSAGLIERI NEL 1918 , GRAZIE .
Parti poi il fratello Leone 1896 e poi Angelo 1899 .
Dio volle che tornassero tutti e tre, forse xché ad aspettarli a casa cera la sorella maggiore con 4 fratellini piccoli dato che erano orfani di entrambi i genitori dal 1911 . 🇮🇹🇮🇹🇮🇹
Il Sesto Bersaglieri a gennaio del 1918, il 6° rileva gli alpini dello Stelvio in Valstagna e sul Col Moschin, rimanendovi sino a fine maggio. In giugno si riunisce al Dodicesimo con il quale costituisce la 1° Brigata e viebe schierato nel settore Val Frenzela - monte Cornone, e su questa linea subisce l’attacco scatenato dagli austriaci il 15 giugno; terminata la battaglia è trasferita in Vallarsa allo sbarramento del Matassone, settore monte Zugna - monte Corno, dove rimane sino ai primi d’ottobre, per essere poi inviata sul Piave. Il 30 ottobre, tutta la Brigata passa il fiume, iniziando l’inseguimento del nemico verso la Livenza, il 3 novembre ha ordine di proseguire per il Meduna tra Casarsa e San Floriano. Il 4 novembre 1918, giorno della entrata in vigore dell’armistizio, una pattuglia del battaglione ciclisti del 12° reggimento entra in Udine liberata.
@@lalineadellamemoria grazie mille 🇮🇹
Sicuri che i Triestini fossero così felici di essere stati ???
Quelli di lingua e cultura iitaliana certamente sì... Cordiali saluti da tutto lo staff del museo.
Appunto....solo quelli....ma mi risulta fossero in minoranza...
@@soffiodisatanati risulta malissimo, erano la maggioranza e l'uso della lingua italiana era mal tollerato da chi in effetti voleva metterli in minoranza compiendo, da centinaia di anni, immigrazione di gente tedesca e slava, ma che a loro volta si trovavano con gente che usava solo parlare italiano o dialetto, e divenendo a loro volta filoitaliani, vedi Italo Svevo.
Non ci fu alcuna "battaglia" di Vittorio Veneto. Ci fu la occupazione di terre ormai abbandonate da un esercito in sfacelo, che mancava di tutto, dalle munizioni al pane, di cui qualche unità cercava ancora di resistere mentre la massa si andava dissolvendo a seconda delle nazionalità che componevano l'impero crollato. E anche per questa epica impresa si ebbe bisogno dell'aiuto degli anglo americani e francesi. Questa fu la "battaglia" di Vittorio Veneto
Quanta miserabile frustrazione antitaliana nelle sue parole... immagino che per cause che le piacciono, posso immaginare quali purtroppo, lei non lesini elogi e complimenti...
Tu sei uno dei motivi per qui il nostro paese va male
Vallo a dire ai 40.000 italiani morti in quella battaglia
QUESTO SITO POSSIEDE DOCUMENTARI STUPENDI.
Grazie per la sua cortesia e per l'apprezzamento. Un cordiale saluto da tutto lo staff.