@@blallo462 mah, non mi risulta che in un ITIS 1) si parli di energia e 2) si faccia un confronto tra nucleare e rinnovabili. E lo dico da studente di un ITIS informatico di quinta superiore.
@@RiccardoBuonaurio itis informatico, io ho fatto indiritto elettrotecnica ed energia e abbiamo studiato anche i vari sistemi per produrre energia, quindi il problema della deriva della frequenza elettrica e la necessità di fare load following...che comunque si tratta proprio di nozioni base, non stiamo parlando di corrente di cto-cto ai nodi, penetrazione nella griglia elettrica e robe più complicate
Luca pubblicizzava anche il liquore radioattivo,troncando allegramente,questa non è ideologia?non è forse far passare tra le righe le radiazioni non fanno male? Non era sempre lui a pubblicizzare che a Cernobyl ,i terreni di quella zona, la natura aveva ripreso suo corso ,dimenticandosi di dire che 20 cm sotto c'era ancora il terreno contaminato da radiazioni e lo sarà ancora per 20mila anni?non è ideologia questa?sono dimenticanze? Cercate in voi l'onestà intellettuale,prima di puntare il dito sulla nostra,grazie.
@@blallo462 boh, ho un amico che anche lui sta finendo un ITIS elettrotecnico e non mi sembra che nel programma abbiano studiato nozioni di base di energia, poi magari mi sbaglio eh.
Spesso nei dibattiti vedo mettere a confronto rinnovabili e nucleare come se si volesse trovare la fonte "migliore", ma questi confronti non hanno senso. Sono fonti diverse e per certi versi complementari, il mix rinnovabili+nucleare è ad oggi l'unico modo per superare le fonti fossili.
Bello e sono d'accordo! I commenti pure costruttivi che fanno sperare nel futuro. L'unico problema è che l'utenza del canale per natura è selezionata. Si tratta di gente che ha se non studi ingegneristici quantomeno un interesse. Purtroppo siamo troppo pochi per influenzare le decisioni anche con referendum.
Sono d'accordo. Adesso va di moda il radical Chic vegano con la Tesla e il pannello o solare sopra il tetto, che crede di salvare il mondo e ti guarda dall'alto in basso, teorizzando che ricoprendo l'intera Europa di pannelli solari e batterie saremmo persone migliori. Peccato che produrre e smaltire batterie come dice il collega ingegnere nel video avrebbe un impatto peggiore del guadagno. Scusa lo sfogo. Hai ragione un po' di chiarezza in questo green washing 😊
Sisi, con il nucleare non hanno detto però che rimaniamo ancora dipendenti da un combustibile che è l'uranio che si trova sulla terra... Quindi spaccheremo la terra o la crosta terrestre per creare energia. Con le fonti rinnovabili una volta creata la "macchina" non deturpi più il terreno, perché il carburante è infinito. Con il nucleare il carburante diventa di nuovo la terra come il fossile, e non solo deturperemo la terra, ma non ci sarà neanche fine dato che se vogliamo energia dobbiamo spaccare la terra. Con le rinnovabili crei la macchina e non richiede più di deturpare la terra all'infinito... fai conto che si ricicla ormai tutto quindi è tutto riutilizzabile. Di una turbina eolica si ricicla il 90%. Il nucleare non è rinnovabile saremo punto e a capo con gli stessi problemi, però non di riscaldamento climatico ma di terra da coltivare...
Te dó ragió ogni azienda che ti fa il servizio di utenza elettrica si pubblicizzano dicendo che la loro energia elettrica viene solo da fonti rinnovabili e sono pure certificati.
Un commento che lascia il tempo che trova poiché non tutte le aziende sono 100% a energia rinnovabile ne si vantano, anzi la maggior parte evidenzia come cerchino di combattere le emissioni diventando carbon neutral. Sta storia che tutto è whasing di qua o di là è una cavolata ma purtroppo ci sono troppe persone che non riescono a fare un minimo di sforzo e creare un pensiero logico proprio che va un pelo oltre. Poi anche se tutt’e le aziende fossero quello che tu consideri greenwashing e lo fosse veramente quale sarebbe il problem? A noi come persone cosa cambia in peggio? Cioè se hai la stessa cosa ma una aiuta l’ambiente o ha qualche altro vantaggio, a te non cambia niente o mi sto perdendo qualcosa?
Per completare il discorso io sono favorevole a un cambio graduale verso una maggiore indipendenza energetica tramite l’utilizzo delle rinnovabili e puntare tanto sul nucleare. Metterci a puntare sul carbone/petrolio/gas non ci fornisce indipendenza ed è estremamente più inquinante
Per collegarsi al nucleare stanno studiando i reattori di 4a generazione che utilizzano anche il plutonio scartato dalle centrali nucleari. Perché non fate un servizio anche su questo tipo nuovo di reattori? Grazie e complimenti 👍🏻👍🏻
@@gianpaj1284 ne esistono 2 raffreddati a sali fusi. Non hanno preso piede a livello commerciale anche perchè sono delicatini, infatti stanno progettando quelli raffreddati a metallo fuso
@@blallo462 Appunto. A parte qualche esperimento pilota, nulla di fatto. Il miliardario piemontese sta finanziando un prototipo di reattore raffreddato a Pb pronto tra una decina d'anni, se tutto va bene.
@@Teleutefero ah ok meno male! Si era solo per dire che non sono opinioni ma fatti il discorso del carico base, picco ecc, grazie della precisazione comunque, io sono solo perito elettrotecnico e queste cose "base" le ho fatte al tecnico
Da tutti gli approfondimenti sul tema della transizione energetica e del mix energetico finale, mi pare di aver capito con molta chiarezza che oggi la spinta al dibattito "Nucleare VS Rinnovabili" sia data principalmente dalla grandi lobbies dei combustibili fossili, in particolare dei colossi del gas, che vogliono distogliere l'attenzione dal vero tema, ovvero quello che il Nucleare possa e debba sostituire i combustibili fossili mixando con le rinnovabili molto efficacemente perché può: 1) coprire tutto il carico base di una produzione industriale dei paesi avanzati; 2) offrire tanto "calore di recupero" per alcuni cicli industriali ad alte temperature, per il teleriscaldamento (dove necessario), nonché offrire una sponda all'elettrolisi per la pruduzione ( a costo zero ) dell'idrogeno. 3) Portare ad un enorme upgrade tecnologico sviluppando un programma nucleare in 15/20 anni.
Il condensatore rotante o compensatore sincronon a cui ti riferisci non serve a compensare instabilità stagionali o giornaliere ma solo instantenee e comune non sarebbbero necessari. Si deve puntare all' autoconsumo di energia prodotta con fotovoltaico ed eolico e dove ciò non è possibile si alimenta con centrali termoelettriche ad idrogeno o celle di combustibile. L' idrogeno e le celle possonon essere prodoyyo con elettrolisi ad alta temperatura in centrali solari termodinamiche. Ora si sta diffondendo anche il mini termodinamico domestico.
Sarebbe tutto vero, in un mondo perfetto. Nel mondo reale, invece, persino in Francia ( Francia, paese corrotto e non von il 100% di senso civico ma, meglio dell'Italia ) pur di fare soldi, anni fa, c'è stato uno scandalo ( di cui non si è parlato nelle tv italiane ) dovuto al fatto che stavano sostituendo pezzi di ricambio importanti nelle centrali nucleari francesi con pezzi non sicuri ( motivi: giro di mazzette milionarie ). E, in Italia, cosa accadrebbe? Sappiamo già la risposta, siamo onesti con noi stessi
geniale il teleriscaldamento da centrale nuclare che presuppone la centrale a 500 metri dalla citta' e di conseguenza in caso di incidente nucleare la condanna a morte degli imbeclli che ci abitano vicino per non parlare dell'abbandono istantaneo di tutta' la citta' per secoli - vedi Cernobyl
sono un nuclearista abbastanza convinto, e nel settore ci lavoro pure (non quello energetico però), ma il nucleare italiano è stato ormai abbandonato e non può essere ripristinato, per ragioni tecnologiche e di tempo (infatti realisticamente e se tutto va bene ci vuole almeno un decennio anni per avere il primo Kw da centrale). La quarta generazione, è estremamente interessante anche per il riciclo delle scorie esistenti, ma è sperimentale, e in tutto il mondo non si va oltre. Il solare è molto più interessante perché le sfide di un alta efficienza di conversione, di costi bassi e di pannelli leggeri è sempre più alla portata di mano e la ricerca è in ogni direzione e non richiede spese colossali come costruire reattori nucleari sperimentali. Con un efficienza dell'ordine del 50% si può pensare di 'solarizzare' tutto il mondo, molti trasporti inclusi.
@@luigiregiroli9236l'efficienza di fv è 25 % e comunque non è quello il problema. Il problema è il fattore di capacità che è aleatorio e del 10 - 20 %. Infatti gli ambientalari sono decrescisti, ovvero persone di estrema destra (consapevoli o meno) che vogliono fare macelleria sociale
@@angelonuzzo985 veramente ste robe base le spiegano al tecnico, comunque hai evidenziato il problema: un tema estremamente importante per capire la realtà che ti circonda confinato dietro allo studio
Quello che non dicono tanto per cominciare è che non è nucleare vs rinnovabili ma nucleare+rinnovabili vs combustibili fossili. (commento scritto prima di guardare il video, immagino che il titolo sia provocatorio).
Tutto il video è riassumibile qui 13:00, con il Nucleare puoi risolvere il problema della decarbonizzazione e indipendenza energetica con la metà dei soldi stanziati per le rinnovabili
Interessantissimo. Comunque mi sembra di sentire sempre di più pareri favorevoli al nucleare, rispetto ad anni fa. Io stessa ero contraria e ho cambiato idea informandomi un po'. Ci vuole tanta divulgazione seria!
In un mondo con 8 miliardi di persone in crescita costante , alla faccia del calo demografico in italia , il primo obiettivo ancora prima del mix energetico, è l'ottimizzazione dei consumi , oppure l'energia non bastera mai indipendentemente dal mix adottato, dobbiamo imparare a non sprecare le risorse oppure ci estingueremo .
La crescita demografica si fermerà in qualche decennio. La popolazione mondiale raggiungerà il massimo nel 2070 a circa 10 miliardi per poi lentamente declinare.
@@calogerohuygens4430 Gli studi degli anni 70 prevedevano il raggiungimento di 6 miliardi nel 2030 , il problema principale non è solo l'aumento demografico ma il consumo energetico pro capite , per ora due terzi della popolazione mondiale vive in povertà e consuma pochissimo, ma aspirano legittimamente a raggiungere i nostri standard, le risorse attuali non sono sufficienti , compreso l'uranio, ad oggi la produzione di energia elettrica da nucleare è circa il 15% del mix totale, le riserve di uranio con questo consumo si stimano in 80 anni , ci sono alternative in fase di studio , come i reattori al torio , ma sono tecnologie che necessitano ancora di molto tempo, non c'è nulla a breve termine che ci consenta produzioni di energia per tutti gli abitanti del pianeta ,
@@radiored5078 i consumi aumentaranno in decenni, negli stessi decenni appariranno reattori a fusione, al torio, a elio-3, avremo stoccaggio energetico e probabilmente impianti solari orbitanti a trasmissione di elettricità via etere. Molti lavori passeranno a robot e intelligenze artificiali. Sinceramente il futuro ha pochi umani rispetto alle potenzialità che la tecnologia ci sta aprendo.
No, il genere umano non si estinguerà per via delle risorse energetiche. Semplicemente avrà una vita diversa dalla odierna. Molto probabilmente peggiore dell'attuale ma pur sempre vita.
i consumi stanno scendendo già, nel momento in cui qualcuno tira fuori dati di più di dieci anni fa e li vuole considerare attuali ha già fatto disinformazione.
sfatare cosa? sei di quelli che vorrebbero solo nucleare? Pensa alla Francia che deve dismettere molte delle sue centrali e pensa a quanto sono costate le dismissioni delle nostre due, che nemmeno hanno cumulato tanta radiazione. Non vorrei governare la Francia nel prossimo futuro, avrà a mio parere enormi problemi o incidenti.
Quando si parla di nucleare si cita sempre il referendum del 1987, nato come reazione all'incidente di Chernobyl (su cui altri divulgatori hanno dato spiegazioni più esaustive sulla combinazione di eventi che lo ha causato); si dimentica però il referendum del 2011 che avrebbe potuto riportare il nucleare ma per sfortuna si è votato poco dopo l'incidente di Fukushima, il referendum era già stato pianificato e l'incidente è accaduto proprio poco prima di votare.
@@ilmelangolo le centrali le fai coi miei soldi e metti a rischio la mia salute,me lo devi chiedere se sono d'accordo. Il vero errore é stato puntare sul petrolio 200 anni fa senza chiedere niente a nessuno.
@@lorenzoazzimiei9814n che senso avrebbero fruttato il 300%? 300% di cosa? Perché 230 MILIARDI non sono bastati per coprire più del 20% della domanda elettrica. 400 milioni sono noccioline.
@@lorenzoazzimiei9814 beh il referendum è l'unico strumento che hanno i cittadini per esprimere un'opinione sulle leggi che vengono varate... I referendum saranno costosi ma sono fondamentali per un paese democratico, tra l'altro sono penalizzati dal quorum...
Minuto 13 e 18 sec. Si dà la proporzione tra costi per completa decarbonizzazione con nucleare e costi (doppi) per parziale decarbonizzazione con rinnovabili. Per esempio...Per non parlare dei morti indiretti per le centrali a fonti fossili. È un video divulgativo, e non poteva dare troppi numeri, e soprattutto doveva difendersi da un possibile linciaggio dai fondamentalisti antinucleare.
@@marcellogiangreco4792 uno che usa come riferimento il 2012, scusa ma a me fa ridere, anche tu te ne esci con un bias nell'ultima frase che allarma, in realtà il nucleare è il sistema più costoso in assoluto oggi, certo se come fonti dei dati usi pro-nucleare e fondamentalisti anti-rinnovabili per usare il tuo modello espressivo la cosa non è evidente, soprattutto quando in realtà le rinnovabili stanno facendo il balzo in avanti che il nucleare non potrà mai fare visto i costi di ricerca, il fotovoltaico ha delle differenze di costo, infatti il domestico è meno efficiente delle grandi centrali, ho visto in molte occasioni usare i dati degli impianti domestici per farli apparire merda o dei dati creando la media per falsare il paragone, anche il carbone costa meno del nucleare, lo dimostra quello che sta facendo la Germania riaprendo le miniere di carbone e le centrali.
@@Antonio_DG Non è solo un problema di costi. È un problema di tecnologie che oggi non ci sono, soprattutto accumuli efficienti e sostenibili, che renderebbero le rinnovabili capaci di decarbonizzare da sole. È evidente che per abbandonare le fonti fossili in tempi ragionevoli non si può escludere dal mix energetico il nucleare per compensare la non programmabili tà delle FER.
@@marcellogiangreco4792 Il nucleare non è una soluzione a breve termine, nel video si fa riferimento alle vicissitudini delle rinnovabili in termini di tempi di costruzione, ora mi chiedo, chiedo a te, perché nel caso del nucleare dove la maggioranza non ne vuole sapere niente andrebbe diversamente? Sai in quanto tempo fanno una centrale fotovoltaica? Sei mesi, perché non ci sono vecchi politici rintronati che aizzano folle per bloccare le rinnovabili, non è vero sempre come espresso nel video che l'Italia ha primati in questo, ma tu le hai sentite le castronerie che dice nel video o le ignori perché conferma la tua opinione?
Il problema della frequenza di rete viene troppo sottovalutato, per poter dipendere anche solo del 70% delle rinnovabili dovremmo installare una quantità ENORME di condensatori rotanti, in un sistema di rete che ormai fa acqua da tutte le parti, inoltre dovremmo pensare prima a potenziare le linee HVDC. Se in un futuro ormai non troppo lontano le macchine elettriche prenderanno il sopravvento (come probabilmente sarà...) le batterie delle vostre macchine elettriche mentre sono in carica saranno utilizzate come BES, andando a sanare i nodi di rete con i carichi critici nelle ore di punta. Con molta probabilità tutto questo non sarà mai attuato e continueremo a comprare svariati MW esteri.
Video bellissimo, toccate molti punti solitamente poco discussi. Lavoro per una compagnia di green energy e ho passato gli ultimi anni a girare il mondo per informarmi a riguardo, ci tengo a divulgare un paio di altri punti che non avete specificato. 1) è stato dimostrato con più di uno studio (mi pare il più noto sia quello dell’Università di Pennsylvania) che non solo sarebbe possibile ricoprire l’intero fabbisogno energetico terrestre con il solare (il tipo di rinnovabile meno efficiente a parità km^2 di terreno ricoperto) ma si potrebbe tranquillamente doppiarlo con impatti relativamente minimi sull’atmosfera riguardo agli scavi per i materiali necessari alla realizzazione dei pannelli. 2) l’energia eolica è quella con il potenziale più alto occupa meno spazio, produce molto di più, miglioramento nei materiali per cui fino al 99% delle turbine eoliche sono interamente RICICLABILI e soprattutto comportano a un prezzo energetico per i clienti finali a casa (tutti noi) davvero basso rispetto ad ogni altro metodo 3) l’energia rinnovabile è un energia DEMOCRATICA il nucleare è fantastico e grazie a Dio non è nemmeno TROPPO pericolo oggi giorno (ricordate che gli incidenti succedono dove si pecca di esperienza) ma per produrre nucleare seppur sia stato reso sempre più facile e competitivo (comunque anni luce di distanza alla semplicità dell’eolico che è il motivo della sua grande crescita è perché le grandi aziende di eolico riescono a vendere la loro energia ad un prezzo super competitivo rispetto a chiunque altro in particolare il nucleare e che quindi crescono a dismisura togliendo terreno alle altre, ricordate che solo davvero pochi paesi fortunati sarebbero in grado di costruire e manette centrali nucleari (sia per costi che per materiali ricercati che si trovano solo in luoghi particolari) al contrario il vento il sole o va l’acqua di cui ogni paese dispone, e sappiamo tutti cosa succede quando solo alcuni paesi posso avere accesso alla migliore fonte di energia (la storia insegna più volte) spero di aver aperto ancora di più la mente ai giovani studenti e dato qualche dato in più di cui qualcuno puo far tesoro delle mie esperienze. Grand’ bel video ragazzi!!!
-l'energia eolica ha una densità energetica bassissima, non puoi mettere le pale troppo vicine se no diminuisce la velocità del vento -le rinnovabili non sono assolutamente democratiche, come puoi pensare che ad esempio una centrale geotermica, una diga o una wind farm lo possano essere
Quando fate un video su come migliorare la rete di trasporto energetico italiana? Argomentazione: Anche perché, prima del dibattito pro-contro il nucleare (sul quale qui NON MI ESPRIMO) ci sono altri problemi da risolvere sulla rete energetica: la distribuzione e il controllo dell'energia prodotta, la rete di distribuzione per esempio. Come paese siamo assai carenti in entrambi, una carenza tale da mettere questi problemi in primo piano nella risoluzione del problema energetico, della serie: prima di scannarci "iniziamo a rendere efficiente la distribuzione". Come farlo? Questo canale potrebbe dare delle ottimo soluzioni. Fonti: Rapporti vari di: Terna, ISPRA, ARERA riferiti agli anni 2021-2022
I problemi, se così li vogliamo chiamare, devono essere risolti contestualmente. Se capiamo che per soddisfare la richiesta di energia indispensabile per continuare una civiltà industriale, stabiliamo che sarebbero necessari xyz TW all'anno, dobbiamo anche decidere dove produrli e come trasferirli dove necessitano. Sono decisioni che vanno prese e vanno anche bloccati tutti quelli che, per motivazioni ideologiche - tremendo male che colpisce la nostra classe òolitica e anche la nostra società - anche con fermezza.
L'unica via percorribile è un mix nucleare+rinnovabili. Rete elettrica italiana quasi tutta da rifare, soprattutto per il trasporto dal sud verso il nord. Nucleare da usare per il base load, rinnovabili per il resto
Fissile e rinnovabili non vanno d’accordo, il Fissile non è flessibile e modulabile per seguire le fluttuazioni giornaliere delle Rinnovabili, mentre i sistemi di accumulo sì.
@Mauro Scimone : La Germania ipotizza di investire per gli accumuli cifre dell'ordine del migliaio di miliardi di EUR (fonte centro studi Rethink ... assolutamente verde) , in AGGIUNTA ai pannelli e eolico ... accumuli che comunque si usurano in 20 anni circa .... Faccia Lei il conto quante centrali nucleari sarebbero fattibili con tale spesa... e che durerebbero 60 anni circa.
non sono stati molto puntuali secondo me, i termovalorizzatori sono uno strumento fondamentale per completare l'economia circolare dei rifiuti; possiamo parlare della quantità ma ad oggi una volta differenziato l'unica opzione possibile sono le discariche (che inquinano 7 volte tanto) o sotterrare i rifiuti (con tutti i disastri che puoi immaginarti)
I termovalorizzatori, vai a vedere gli impianti in Austria, Svizzera, Germania. Funzionano anche all'interno delle città e sono tenuti rigorosamente sotto controllo. Hanno in più un altro grandissimo vantaggio, fanno assumere gente che lavora in questo settore.
Perfetto ragazzi d'accordissimo, intanto io con solo fotovoltaico durata 50 anni e storage lfp durata 20 anni, ho decarbonizzato tutto l utilizzo della mia famiglia, casa, ufficio e mobilità... Per un cumulativo dell' 85% dell'energia totale annuale... Potrebbero farlo tutti, anche industriali, perché si ripagano come investimenti in 5-10 anni anche come privati, senza nemmeno spingere con incentivi perché il settore si adeguerebbe su economie di scala... Alla luce di questo vi chiedo, come mai almeno il 70% degli italiani che potrebbero non hanno ancora almeno fatto questo passaggio?!? (sapendo che io l ho fatto in 20 anni, e ci stanno attività con dei flussi di denaro molto maggiori...)... E vogliamo parlare di nucleare, energia per la quale i prezzi li faranno sempre gli altri e non noi come prosumers... Prego, parliamone ma io ho già raggiunto i target al 2040 oggi, i nuclearisti chiacchierano e vanno ancora con auto a petrolio... È tutto ben diverso, agire non è Greenwashing o fare cherry picking perché interessa un posto in un determinato settore per il quale si è studiato e che in Italia per un volere del popolo non esiste più?! Io ho scelto la mia libertà ognuno è libero di diventare schiavo di qualsiasi altra grande compagnia, basta che scorie e centrali le mettiate a più di 150km dalla mia umile dimora, o comunque qualsiasi sia la proposta facilmente sarò in prima linea sulle piazze di questo flashato paese. Contateci, gli accumuli esistono e sono anche nel lungo periodo, altro che, bacini caduta e ripompaggio, idrogeno... E perdipiu' nonostante i powerfactor delle rinnovabili sono più bassi di un reattore nucleare, una pala eolica non produce quanro hai fotovoltaico e quando hai forza idraulica, ci stanno sovrapposizioni di curve aleatorie... Lo stesso idroelettrico ed eolico produce più in inverno proprio quando FV fa meno... È il cumulativo interessante e i transitori.. il resto sono controlli sfasabili di utenze finali in smart Grid insieme ad una parte di elettrochimico, gravitazionale e VTG con le auto elettriche. Informatevi perché vi assicuro che al CNR non hanno sognato o sbattuto la testa.
@@babbamia1930 siano testimoni in prima persona di un individuo che ha risolto il più grande problema dei giorni nostri, tutto questo in un commento per niente generalista.
Fotovoltaico 50 anni e batteria 20 anni, te l’ha portato tuo cugino da Marte? Sai perché non l’hanno fatto tutti? Perché non tutti hanno i soldi per farlo, dicci quanto hai pagato tutto il tuo sistema green
complimenti per la qualita dei video proposti. Una domanda su quello in oggetto: ma se, come da voi ipotizzato, pensassimo di utilizzare un ca 50 per cento dei fondi x costruire centrali nucleari, ad oggi dalle prestazioni energetiche piu convenienti rispetto a quelle delle altre fonti, come faremmo, con il ca 50 x cento dei restanti fondi, a coprire il fabbisogno relativo alla produzione di impianti ad energie alternative, e SOPRATTUTTO, a garantire lo sviluppo di una ricerca che dovrebbe portarci si ad un utilizzo misto delle fonti energetiche ma, a quanto ho capito, con prevalenza di quelle alternative? Grazie mille e buon lavoro
I costi di smantellamento sono gia inseriti nel costo di costruzione, in piu Fukushima non ha avuto morti dovuti alla centrali, come recitano tutti i report ufficiale come UNSCEAR
Il nucleare ha anche il problema del tempo di costruzione di una centrale: Olkiluoto 3 è stato iniziato nel 2005 e finito nel 2022, 17 anni. Flamanville-3 iniziato nel 2008 circa, ancora non finito. Si iniziasse oggi in Italia si finirebbe presumibilmente nel 2050, tardi per avere un impatto utile nella soluzione della crisi climatica. Secondo AR6 occorre diminuire subito l'emissione di CO2. Inoltre il problema di accettazione dell'eolico da parte della cittadinanza e relativa burocrazia è moltiplicato se parliamo di nucleare: ancora oggi non è stato costruito un sito di immagazzinamento delle scorie, problema che abbiamo da decenni, proprio per questo tipo di resistenze. Il nucleare lo dovevamo fare negli anni '80. Secondo la IEA nel 2050 il mix più efficace di fonti energetiche sarà per la maggior percentuale rinnovabili (85% mal contati) e il nucleare non più del 10%. In Italia mi pare sia più utile aumentare eolico offshore mobile, geotermico, solare domestico.
Falso, il tempo medio di costruzione è 6 anni e 9 mesi. Per costruire una centrale idroelettrica con una diga o una centrale geotermica ci vogliono comunque circa una decina di anni. Lo scenario della IEA con un 10% di nucleare è soltato uno dei tantissimi scenari possibili e non è neanche il migliore. IPCC ne ha stilati 1800 quelli più realistici prevedono percentuali di nucleare maggiori del 50%
Fattore di capacità di eolico in Italia fa schifo, geotermico non esiste, solare ha problema di penetrazione nella griglia se fatto su tetto e comunque ci fai solo il carico di picco. Bisogna decarbonizzare anche il carico base. Oh no! Hanno aumentato i tempi per fare il primo reattore di terza gen! Com'era prevedibile dato che non hai la manodopera addestrata, ok allora facciamo quelli di seconda gen dov'è il problema, la Francia ce li ha e non mi sembra che se la passino male, hanno delle emissioni bassissime
@@giiiuseppe2802 6 anni e 9 mesi in Cina o paesi democratici? negli ultimi 20 anni o negli anni '60? Non ho parlato di dighe. Non è il migliore per te.
@@himantopus non è che non è il migliore per me, gli scenari con basse percentuali di nucleare prevedono un aumento della povertà. 6 anni e 9 mesi è la media globale che si è ridotta dagli anni 90 in poi. Non hai parlato di dighe ma il baseload lo copri solo con fossili, nucleare, idroelettrico (e quindi dighe), geotermico o biomasse.
Potreste fare un video che analizza la sostenibilità delle fonti rinnovabili in termini energetici oltre che economici?Ad esempio: l’energia necessaria a produrre una centrale nucleare che frazione rappresenta rispetto a quella che essa stessa produrrà nella sua vita utile. Stessa cosa per il fotovoltaico: c’è chi sostiene che il fotovoltaico non sia sostenibile perché consuma più energia di quella che produce.
Grande video! Prima, perdonate per il mio italiano, sto ancora l'imparando! Oggi ci soni i sistemi di accumulo tèrmico, cioè, utilizzando l'energia tèrmica e la capacità di accumulo del calore sensibile o latente dei materali, all'interno de un ciclo termodinamico del vapore (io credo). Non so si sono utili per utility scale, ma è una alternativa molto meno agressiva al ambiente, oltre più economici e facili da implementare rispetto alle batterie. Infatti, è possibile utilizzare le rocce come materiale!
Il problema di sistemi di accumulo del genere è che hai rendimenti del 30 %, avrai sempre rendimenti così bassi quando hai una macchina termica, il motore termico dell'auto ha lo stesso problema per dire, così come le turbine a vapore eccetera
Servono spazi enormi per avere uno stoccaggio che sia un minimo utile. Bisogna consumare meno risorse ed occupare meno suolo possibile, gli stoccaggi e le rinnovabili fanno esattamente l’opposto
La roccia è abbondantissima, uniformemente o quasi uniformemente.disteibuita sulla superficie del pianeta. La.caverna.è un ottima abitazione, dal punto.di vista energetico.
Attenzione, non ci sono state vittime a Fukushima dovute alla centrale nucleare, se non a causa del crollo di alcune sovrastrutture durante il terremoto.
A Fukushima non ci sono state vittime causate dal nucleare, tutti i morti sono stati causati dal maremoto. Per cui non è corretto includere i morti di Fukushima tra le vittime del nucleare. L'Avvocato dell'Atomo, che citate tra le fonti, l'ha già specificato più volte.
L'unica centrale costruita recentemente in Europa è Olkiluoto 3 in Finlandia. La costruzione è stata avviata ad agosto 2005 e il costo previsto all'atto del contratto per l'impianto era di circa 3,2 miliardi di euro. Ad ottobre 2017 il costo senza costi di progettazione aveva raggiunto la cifra di 8.5 miliardi di euro. La produzione di elettricità è iniziata il 12 marzo 2022, e non si sanno ancora i costi finali con precisione. Tutte le informazioni sono su Wikipedia. Prima di dare cifre riportate per l'Italia starei molto attento, perchè con questi dati sono già smentite.
La costruzione di Olkiluoto-3 in Finlandia ha comportato una diminuzione del 50% delle emissioni e una diminuzione del costo dell'energia del 75%. Inoltre tenere conto che Olkiluoto-3 è un FOAK, reattori non FOAK necessitano di tempi molto più brevi.
@@giiiuseppe2802 per chiarezza verso i meno dotti aggiungo: FOAK significa First Of A Kind, cioè "La prima di un tipo". Significa che era il primo reattore di una nuova tipologia, il che inevitabilmente porta a scontrarsi con problematiche nuove. Oltretutto ci sono stati di mezzo altri inconvenienti, dovuti, per esempio, all'aggiornamento in corso d'opera degli standard di sicurezza in seguito agli eventi di Fukushima. È un po' come se domani vi costruite casa e cambiano dalla sera alla mattina le normative che regolamento la sicurezza edilizia e dei cantieri e dovete adeguare mezzo progetto
hai detto bene: il nucleare risolverebbe "in parte" il problema.. figuriamoci le rinnovabili. chi spera che la tecnologia va avanti e rende efficienti le alternative si sbaglia di grosso, cosi come mi hanno sempre fatto ridere quelli che si sono riempiti di pannelli solari spendendo capitali per poi accorgersi che non riuscivano a sopperire al proprio fabbisogno di elettricità.. abbindolati da chi li proponeva prospettando addirittura la vendita alle enel di energia in eccesso 😂
si ma in parte, il costo alto del fotovoltaico iniziale, si è ridotto parecchio, non fa andare avanti un paese intero ma una casa la rendi indipendente con poche migliaia di euro.(se non ti fai abbindolare chiaro). non voglio convincerti ma la vendita dell'eccesso l'anno scorso con le tariffe impazzite è stata tutt'altro che trascurabile.
Vendere a Enel é buttare i soldi,visto che può applicare tariffe da strozzinaggio,chi ha raziocinio la conserva in batterie e si rende indipendente da bollette ed eventuali rincari. É un bel vedere quando a volte arrivano rimborsi di 💯€ invece di dover pagare.
@@lorenzoazzimiei9814 dipende dal tuo accumulo/consumo. I costi delle batterie sono troppo poco ammortizzabili vs vita utile. Meglio un fotovoltaico abbondante con scambio o ritiro dedicato in quanto a convenienza. Discorso a parte chi ha "derubato" col 110%
Non si sopperisce interamente il consumo con il fotovoltaico ma tutto quello che consumi prodotto da te è costo in meno in bolletta. Dire che non ha senso perché non riesci ad azzerare la bolletta è una fregnaccia
112 miliardi per installare circa 16 reattori (7 miliardi cad.), che sono meno della meta' dei fondi stanziati per le rinnovabili. Chiaramente cosi' conviene, pero' prima si e' detto che a quei costi di installazione vanno aggiunti i costi della materia prima (uranio), di gestione, di dismissione, di smaltimento, ecc. ecc. Sarebbe piu' interessante avere un dato sul costo per megawatt prodotto per fare un paragone, considerando pero' tutto il ciclo vitale dei vari impianti.
Il nucleare da normativa Europea deve includere tutti i costi della filiera, dall'estrazione fino allo smaltimento, cosa che invece le rinnovabili non devono fare, guardiamo il recente caso del regno unito che ha speso 54 miliardi di sterline per connettere un nuovo parco eolico e quei costi non vengono considerati come parte dell'impianto. Inoltre il nucleare ha la maggior parte dei costi per la costruzione degli impianti, una volta che sono costruiti sono relativamente economici da mantenere attivi
Da tenere conto pure che una centrale nucleare dura 50/60 anni almeno. Le rinnovabili hanno un ciclo di vita utile forse di 20/30 anni ad essere generosi (esclusi idroeletrrico e geotermico)
Non ha molto senso vedere il prezzo al kWh perché sono fonti che coprono bisogni diversi (il nucleare in baseload lo hai sempre il solare solo quando c’è il sole) un costo dell energia basso non si traduce in un basso prezzo dell’energia perché deve tenere conto di quando e in che condizioni quell energia viene prodotta
7milairdi nel mondo,in Italia sappiamo già che costerà 3 volte tanto per ogni singola centrale. Vi sfido a trovare una mega opera che é rimasta dentro i costi previsti.
Il problema del fotovoltaico, dici, è che ha una resa solo del 20%. Però si parla del 20% di una risorsa infinita e abbondantissima, non serve estrarre, raffinare e trasportare la materia prima, come si fa, invece con l’uranio per il nucleare, per esempio. Sul tetto di casa mia ho un impianto che produce quello che mediamente consumo in un anno ed, insieme all’impianto solare termico, occupa 2/3 dello spazio che avrei disponibile. Se tutti i tetti fossero coperti completamente di pannelli fotovoltaici, non pensi che il contributo al fabbisogno energetico, almeno per l’uso privato, sarebbe notevole?
@@pdfre7638 Che discorsi, si costruiscono i pannelli come le pale eoliche o le centrali nucleari. Le centrali poi devi alimentarle, i pannelli fotovoltaici no, il sole è disponibile ovunque.
@@luigiprimiceri45 infatti nucleare e rinnovabili hanno lo stesso quantitativo di CO2 per kW, perché per le rinnovabili estrai tanto per produrre poco, per il nucleare estrai poco per produrre tanto. Solo che una fonte è aleatoria, l'altra è costante. Vuoi indovinare quale è una e quale è l'altra?
@@luigiprimiceri45 la differenza è che con una centrale puoi arrivare a 2-3GW. Per ottenere la stessa potenza con il fotovoltaico ti serve una quantità di materiale immenso. IMMENSO. E poi ti serve lo spazio dove metterlo. E le infrastrutture di collegamento che sono molte di più. E le infrastrutture di backup.
@@pdfre7638 non è esatto. Il nucleare emette a livello di CO2 equivalenti un quarto del solare. 12g CO2 eq / kwh contro 41 (fotovoltaico da tetto). Quelli che consumano meno sono eolico onshore 11 e offshore 12 (come il nucleare) Fonte: ipcc
Se ci si pensa in fondo il mix energetico non è altro che la semplice applicazione della regola di prudenza economica di differenziare gli investimenti.
Bellissimo video, solo un appunto...i morti dovuti all'incidente nucleare di Fukishima sono ZERO, NESSUNO E' MORTO PER L'INCIDENTE NUCLEARE dovuto al quarto terremono per intensità mai registrato. I 15700 morti sono tutti dovuti al terremoto e al successivo tsunami, ma non all'incidente nucleare. Quanto detto nel video in relazione al confronto tra morti causati dall'uso del carbone a fini energetici ed il nucleare, per quanto corretto, è fuorviante perchè lascia intendere che l'incidente di Fukushima Dai-ichi abbia causato vittime, cosa che è FALSA
Attenzione ad essere troppo ottimisti nei confronti del nucleare, non succede mai ( o quasi) ma se dovesse succedere i danni provocati sarebbero devastanti ad ampissimo raggio, e persistenti per decenni .
Non mi è chiara una cosa, magari è dato dalla mia ignoranza e mi spiego: Io nel 2011/2012 ho venduto fotovoltaico per un paio di aziende e, oltre ad avere in mano le stime dei consumi medi per famiglia, ho visto anche i consumi effettivi delle famiglie in materia di energia elettrica data dalle esperienze dopo anni (sono ancora in contatto con i miei vecchi clienti). Ho visto che con un impianto da 3 kw si rispondeva completamente alle esigenze del 60% delle persone e con un impianto da 4-5 kw si arriva al 90% dei casi (anzi se si utilizza lo scambio sul posto in questo ultimo esempio spesso si aveva un surplus produttivo). Quindi mi viene un attimo da pensare che se si potesse installare fotovoltaico nella maggior parte delle abitazioni si potrebbe avere un grosso boost alla produzione rinnovabile. Ok che ci sono aziende che consumano come un paesino in quanto ad energia ma mi sembra veramente strano che non sia fattibile portarla ad una percentuale parecchio più alta. e si sta parlando solo del fotovoltaico. Quindi vorrei capire cosa mi sta sfuggendo? Lo chiedo solo perché ho l'impressione che mi stia sfuggendo qualcosa dato il continuo rimarcare che le rinnovabili non sono realmente sostenibili per mantenere la giusta produzione di energia
Semplicemente oggi non usiamo così tanta corrente elettrica quanto ne servirebbe per la transizione ecologica. La transizione conta anche possedere sistemi di trasporto come le auto e sistemi di riscaldamento privati completamente elettrici che non potranno mai e poi mai essere sostenuti da impianti rinnovabili sia per potenza che intermittenza. Se si parla di usare l’elettricità per usare schermi, accendere luci e usare oggetti bastano dei pannelli, ma per avere una transizione serve ben più elettricità. Per non contare poi anche tutte le aziende estremamente energivore a livello elettrico che dovrebbero avere chilometri di pannelli per essere sostenute
Bè c'è da considerare che la maggioranza delle aziende è in funzione durante il giorno. Ho avuto a che fare con varie aziende energivore (concerie e metalmeccanico) ma che funzionavano al 80/100% a rinnovabile dato che sul tetto del capannone avevano solare. Per quello mi son permesso si esporre il mio dilemma. Non sto dicendo che a livello nazionale può fare il 100% ma nemmeno solo il 18%. Credo sia fattibile fare un 50%.
@@wulfgarbjornson si ma se l'azienda consuma un megawatt costante, basta una nuvola che anche con l'equivalente in fotovoltaico deve attingere dalla rete
Buon giorno , dovreste anche parlare del costo energetico delle singole “rinnovabili” , intendo ad esempio ,energia necessaria alla costruzione del pannello ed energia prodotta fino a fine vita dello stesso Altrimenti non si sa quanta energia viene realmente prodotta , in pratica dov’è il punto di pareggio?
Puoi contare circa due anni per il fotovoltaico e pochi mesi per l'eolico, dopo quel lasso di tempo hai ripagato l'energia utilizzata per produrre l'impianto.
Perché le persone che non sanno neanche la differenza tra forza, potenza, ed energia, possono esprimersi sul nucleare in un referendum? Come pretendono di poter comprendere i pro e i contro?
@@lorenzoazzimiei9814 l'ultimo incidente grave ha causato 0 morti, basta fare disinformazione. Le centrali odierne hanno decine di sistemi di sicurezza passivi ed attivi
Si, però santa pazienza, se si affronta un argomento lo si affronta davvero. Questo video mi pare un minestrone di affermazioni che per essere approfondite davvero richiedono almeno 10 minuti ciascuna. Detto questo c'è una "inesattezza" importante: la maggior parte del mercato mondiale dell'uranio è in mano a Kazakhstan, Russia e Cina, che sono si paesi stabili, ma non propriamente affidabili....
SI chiama ideologia, i verdi che governano da quando sono nati sono contro il nucleare e adesso non possono cambiare idea, in compenso stanno sventrando letteralmente il paese per estrarre il carbone, che tra parentesi è il combustibile più inquinante tra i combustibili fossili.
Assolutamente vero, c'è però un particolare che è stato tralasciato, volontariamente??, le scorie nucleari quanto durano, che danni fanno e quanto costa metterle in sicurezza per migliaia di anni????
Non ci fanno danni perché sono in dei contenitori a prova di missile, non serve metterle in sicurezza per migliaia di anni. La parte più radioattiva dura centinaia di migliaia di anni ma la maggior parte dura per qualche centinaio, come le scorie nucleari prodotte dagli ospedali. Quelle che durano qualche centinaio di anni sono gestibile senza problemi, per quelle che durano di più ad oggi ci sono 2 opzioni: un deposito di profondità come quello che hanno fatto in Finlandia che è costato qualche miliardo, oppure tenerle in dei depositi temporanei per la ventina d'anni che ci servono per rendere i reattori di quarta generazione un economia di scala, a quel punto potremmo riprocessarle e trasformarle in scorie che durano qualche centinaio di anni
C'è un ingegnere che ha proposto l'interconnessione di tutti i bacini idroelettrici e idrici, anche con minidighe, condotte, tunnel, tubature e canali, portando l'acqua dall'Apennino Ligure fino a quello Calabro. Questo permetterebbe di ricuperare il 90% dell'energia, con particolari turbine, per un solo passaggio su e giù.
@@sig_nessuno le pompe che immettono acqua nel circuito non vanno a buoni pensieri ma a energia,annullare le perdite vuol dire ritrovarsi con 50% di energia in piu da usare per altro,tipo ripompare a monte acqua da fare ripassare nelle turbine,ecco cosa c'entra.
Io rimango per le rinnovabili... il problema del nucleare è proprio l'uranio. La bassa concentrazione dell'uranio nelle rocce nell'acqua ecc... fa si che bisogna frantumare e lavorare tantissima roccia, quindi hai un efficienza energetica a parità di suolo scavato molto bassa. Questo ti porta ad avere molti scavi per uranio che deturpano il terreno (Non si può più coltivare) tanto vale allora utilizzare il geotermico visto che dobbiamo "rompere" la crosta terrestre. Il geotermico è meno costoso e più sicuro. Poi il nucleare non è rinnovabile, una volta scavato quel pezzo di terreno bisogna trovarne un altro... Invece l'idroelettrico, si ok deturpa il terreno, ma è stabile, non si ingrandisce l'apprezzamento di terreno utilizzato. Stessa cosa il geotermico, o l'energia a concentrazione solare. Quelle sono fonti infinite, l'uranio una volta finito dato che non è rinnovabile siamo punto e a capo. Al momento l'efficienza di estrazione di uranio dall'acqua è bassissima quindi non conviene estrarlo dall'acqua, è più efficente una centrale idroelettrica e più sicura e meno costosa. Il nucleare non è un energia rinnovabile mettelo bene in testa.
"Io rimango per le rinnovabili" non è mica una gara, servono entrambe anche perché attualmente le uniche strade disponibili sono o fossili+rinnovabili o nucleare+rinnovabili. Abbiano uranio per decine di migliaia di anni. L'uranio e il torio non sono rinnovabili ma neanche il rame, nichel e tutti gli altri minerali usati per produrre energia dalle altre fonti.
@@giiiuseppe2802 Si ma per estrarlo tutto, praticamente buchi un mondo intero... Il rame o il nichel è molto più facile da lavorare e molto piu efficente a livello di rottura di crosta terrestre rispetto all'uranio. Non consideri una cosa, il rame o il nichel una volta utilizzato per creare una fonte di energia rinnovabile non viene riutilizzato. Non è un ciclo. Una volta creata la "macchina" quella rimane, non devi ritrovare nichel o rame. Con il nucleare si quella è la macchina, ma il carburante lo devi trovare nel sotto suolo sulla terra, e il carburante si esaurisce in continuo quindi si ritornerà a ricercarlo sulla terra. Con le rinnovabili una volta fatta la macchina il carburante non è un limite... e per di più la macchina rimane sempre quella con le materie utilizzate non si vanno ad accumulare le materie da utlizzare.
@@maverickvgc4220 Si ma no consideri un fatto. Una volta creata la "macchina" quella rimane. Non devi andare a ricercare materie prime in continuo. Con il nucleare, ok la macchina è quella, ma il carburante lo devi cercare sempre sulla terra, e dato che il carburante si esaurisce arrivati ad un certo punto sulla terra finirà l'uranio da poter cercare. Con le macchina rinnovabili non si accumulano materie rare da trovare, ma rimangono sempre quelle e la macchina funziona, poi il carburante è infinito, non dobbiamo rompere la terra per trovarne sempre di nuovo
@@andrealeporale15 no, non funziona così. Per l'uranio spesso non si fanno neanche le miniere ma si scioglie la roccia per poi aspirarla, è uno dei minerali con l'estrazione meno impattante. Inoltre tramite particolari spugne si può estrarre dall'acqua di mare (come ha iniziato a fare la Cina). Non tutti i componenti delle rinnovabili sono riciclabili, il 90% dei pannelli fotovoltaici non viene riciclato e ci sono intere discariche piene, le turbine eoliche invece vengono sotterrate (pur contentendo materiali tossici per l'ambiente). E comunque ti ripeto, il fatto che uranio e torio finiscano tra decine di migliaia di anni non è un problema.
@@himantopus il frigo consuma 800 watt, i pannelli producono 200 watt ciascuno (mica sempre). Sono comunque contento di averli, ma non credete alla favoletta che il solare possa essere una fonte alternativa. Consigliato per la casa in campagna dove vai pochi giorni l'anno e non vuoi avere il contratto con l'Enel e pagarci pure il canone rai. I pannelli senza allacciamento Enel puoi montarteli da solo e con lo stabilizzatore di tensione, la batteria e l'inverter spendi meno di mille euro.
Ma per quanto riguarda l'accumulo energetico a livello nazionale, se non sbaglio si può utilizzare la creazione di idrogeno per poi stoccarlo negli ex giacimenti di metano.
@@mauroscimone8584 no. Hai rendimenti del 30 % per produrlo, pressioni elevatissime per stoccarlo, a meno che non usi ammoniaca o borano ma per sintetizzarli ti serve di nuovo H2, e inoltre idrogeno crea infragilimento sulle leghe metalliche
i video sono inutili in quanto nel 87' le tecnologie erano forse primitive, come se 36 anni fa avessero bandito i cellulari per paura "delle radiazioni" e ora ci trovassimo con tutto il mondo con gli smartphone e noi a inviare messaggi in bottiglia. Il punto è che è OGGETTIVO che il nucleare sia sicuro ed efficace e pulito, ma le persone che votarono nel 87 erano non istruite e continuano ad non esserlo. Questo video loro non lo guarderanno, ma non leggeranno le fonti. nemmeno si istruiranno sul principio di funzionamento. Insomma non ne capiscono nulla.
Ma non solo, nel 87 il gas sembrava un'alternativa eccellente e non inquinante. Solo negli ultimi vent'anni l'opinione pubblica ha preso coscienza dei danni climatici del gas
Il problema e ancora più serio, perché i Media quasi tutti parlano male del nucleare diffondendo tante falsità, e fanno lo stesso diversi personaggi conosciuti della TV come Mario Tozzi, il geologo, la vera informazione ormai non la fa più nessuno purtroppo.
Che poi già definire la tecnologia degli anni 80 primitiva è una grande esagerazione, Chernobyl ha fatto danni perché doveva produrre plutonio per le atomiche, già con una struttura di contenimento col tetto come si faceva in occidente da 30 anni il problema non ci sarebbe stato
@@davidedavidensis5581 aldilà dell'entità "opinione pubblica" il nucleare è pulito e sicuro perchè oggettivamente dimostrato e dimostrabile. Cioè non è una teoria ma un fatto.
@@maverickvgc4220 era primitiva rispetto a quella moderna. Negli anni 80' le auto erano "primitive" rispetto ad oggi, ad esempio. Ma in realtà per avere vere auto primitive dovevamo andare molto più indietro. Il punto è che è cambiato praticamente TUTTO in questi 36 anni eppure gli AVI hanno votato per i pro-pro nipoti una cosa senza senso? Fatemi capire
Ho sempre votato contro il Nucleare e ancora oggi sono contento che in Italia non si usa tale tecnologia ( anche se dopo il confine con la Francia ce li abbiamo schierati ), tuttavia se per la fissione non voglio sentire ragioni per la Fusione il discorso cambia radicalmente per cui tra 10 o 15 anni è probabile che anche in Italia si possa intraprendere questo nuovo cammino.
Per la fusione si parla se tutto va bene del 2060 sul serio di cosa stiamo parlando? Se sei contrario al nucleare prova a informarsi come la sua sicurezza, il suo rendimento e il suo costo, nel video c'è stato solo un accenno, ci sono in studio tanti nuovi modelli di reattori nucleari.
Spoiler: non c'è grande differenza tra fusione e fissione. Non ha nessun senso logico essere favorevoli all'uno e non all'altro. La cosa buona della fusione è che si "mangia" parte delle scorie della fissione e creerebbe con le centrali a fissione un ciclo chiuso. Per il resto hanno una produzione energetica simile con dimensioni simili e rischi simili
@@massimilianopanni6398 Vero, ma per la fissione stanno uscendo diversi nuovi reattori con nuove caratteristiche, vedi quelli che possono riutilizzare parte del combustibile di scarto, o quelli che usano metodi di raffreddamento diversi dall'acqua, anche da quel punto di vista la tecnologia ha fatto enormi passi avanti, ci sono tanti contrari al nucleare che sono convinti che che è una tecnologia vecchia.
@@massimilianopanni6398 No. Devo correggerla (non per cattiveria). 1: il principio è opposto, fissione DEVE essere controllata (reazione a catena una volta attivata se i neutroni circolano non si può fermare per questo esistono le barre di controllo), la fusione (deuterio e trizio due isotopi di Idrogeno si fondono insieme in Elio e generano energia molto superiore rispetto alla fissione) invece deve essere ALIMENTATA (no energy no party) non può andare in meltdown il reattore perchè la reazione si interrompe senza energia immessa. 2: La radioattività del trizio e di alcuni scarti della produzione è minima rispetto a quelli di plutonio e uranio. Addirittura si potrebbe formare trizio direttamente nella reazione bombardando una "coperta" detta blanket di litio e altri materiali che rivestirebbe il reattore così da risolvere l approvigionamento e rischi di stoccaggio del suddetto materiale. Le problematiche sono: temperature ed energia richieste per attivare la reazione e confinare in campi magnetici il plasma che circola all interno dei reattori a forma di "ciambella" Tokamak. Si parla di decine di milioni di gradi, nessun materiale nè ora nè mai resiste. Questi magneti e le temperature richiedono troppa energia per avere un netto positivo.
Oramai si sprecano i contenuti come questi, in cui è evidente che col nucleare si hanno per lo più solo vantaggi. Eppure si continua ad ostacolarlo a più non posso.
Ciao, vorrei un chiarimento: al minuto 1 si dice che IL 38% di quel che consumiamo vien da fonti rinnovabili (100-50-12), al minuto 3.35 si parla del 18%. Come mai tanta differenza? Grazie
@@maverickvgc4220 In realtà penso che prima parlasse di energia elettrica, e poi di tutta l'energia (elettrica e non). Quindi ovviamente sull'energia totale, la percentuale delle rinnovabili cala.
è la stessa cosa di chi non vuole prendere l'aereo, ma preferisce l'auto... glielo puoi spiegare in 100 lingue diverse che l'auto è MOLTO più pericoloso dell'aereo, ma non capiranno mai, è semplicemente una scelta irrazionale.
Buon giorno, video interessante e ben costruito di cui ho apprezzato molto anche le conclusioni finali. Il mio parere a riguardo è che in primis dovremmo esser tutti più consapevoli e cercare di ridurre i nostri sprechi e sopratutto il nostro fabbisogno di energia ( dal privato alla multinazionale senza distinzioni) in secondo luogo se lo scopo è il raggiungimento di un equilibrio, ovvero la sostenibilità in termini ecologici bisogna metter da parte gli interessi economici (quindi i profitti e le partnership ) e sopratutto badare all'impatto ambientale dell'indotto che si va a creare ( in termini estrattive della risorsa, gestione degli impianti e rilevanza dei residui unitamente al loro smaltimento) il resto sono solo chiacchiere e propaganda.
Per quanto riguarda la questione di batterie per le rinnovabili, tra meno di 5 anni ci saranno posti in cui stoccare l'idrogeno, e l'Italia essendo una penisola dovrebbe guadagnarci, poi in Italia ci sono un sacco di bacini per l'idroelettrico, quindi nelle ore di surplus energetico, potrebbero recuperare l'acqua da valle, ma il problema principale del rinnovabile parlando di pannelli solari, è che non si ha una infrastruttura come si deve
Bel video ragazzi Critica costruttiva: l'info che manca è il tempo per costruire una centrale nucleare dalla firma del contratto all'avvio dell'utilizzo
la media mondiale è 7 anni, e non c'è un aumento significativo dagli anni 70 ad oggi. Decidessimo di partire oggi con una 15ina di reattori in 4-5 centrali, anche se fosse il doppio (ovvero 14 anni), avviando due cantieri all'anno avremmo la flotta pronta per il 2044 (14 anni di costruzione del primo e poi accendi due reattori all'anno fanno 21 anni). Fossero anche 20 anni (che è quasi il triplo) saremmo pronti per il 2050. Ma posso scommettere che per l'ultimo non ci metteremmo 20 anni come per il primo, perché avremmo imparato come si fa (e la situazione normativa sarebbe stabile).
Sarebbe interessante una analisi sul recupero ai fini della generazione di energia delle cosiddette "isole di plastica" negli oceani... Io qualche idea l'avrei ....
@@lp4659 se è così fai una documentazione che provi la validità delle tue idee e poi fai un Crowdfunding. Se aspetti investitori o che una qualunque autorità si faccia carico di realizzare la tua idea aspetti e speri.
Il metano sintetico non esiste! Esiste il metano prodotto attraverso la digestione anaerobica dei liquami! Basterebbe trasformare gli attuali inefficienti e malfunzionante depuratori in biodigestori e si avrebbe metano! Esistono invece carburanti sintetici simili alla benzina!
@@geraldbrogan696 mai sentito!!! Secondo me chi parlava non sapeva di cosa parlava! Ma se per assurdo così fosse ci sono qui su TH-cam alcuni video che prendono in considerazione i carburanti sintetici: produrli costa moooolto più che produrre benzina e il beneficio in termini di minore inquinamento è minimo! Suppongo sarebbe lo stesso per un ipotetico metano sintetico! Trovo invece che varrebbe la pena fare uno studio su quanto metano si potrebbe produrre trasformando TUTTI i depuratori in biodigestori! Tenendo conto che i fanghi di risulta sarebbero moooolto meno inquinanti dei fanghi degli attuali depuratori!
Avete detto che un pannello solare o un palo eolico non emette CO2. Ma quanta ne è stata emessa per produrlo? E quanta energia è costato produrlo? Quanti anni dovrà essere utilizzato per ammortizzare l'energia spesa per produrlo? In altre parole, a fine vita, si sarà comportato come una sorgente o come un pozzo di energia? La risposta, purtroppo, è la seconda, e bisogna tenerne conto.
Secondo IPCC nucleare 12 grammi di CO2 equivalente su Kwh, eolico 11, fotovoltaico da 40 a 100, gas 600, carbone 800 eccetera. Sono dati calcolati considerando tutto il ciclo vita ma direi da non prendere come oro colato perchè provengono da dei dabase un po' vecchiotti. Secondo UNECE il nucleare europeo fa 5 grammi :)
dobbiamo solo sperare che in tempi molto brevi si cominci a parlare di energia e inquinamento non più in modo retorico, come succede ora, ma in modo pratico. purtroppo la politica continua a giocare sul consenso e su battaglie ideologiche che spesso non hanno un riscontro nella realtà. se si continuerà così purtroppo l'egoismo degli interessi di pochi porterà al disastro per tutti.
Non esiste la decrescita felice, l'unico stato che ha ridotto l'uso di fossili riducendo i consumi è il nord Corea. Tutti gli altri stati stanno decsrbonizzando con nucleare+rinnovabili
La produzione centralizzata e distribuzione di energia, a meno dei parchi industriali/commerciali di grande potenza, ha fatto il suo tempo. Va tutto ripensato, non basta cambiare la "batteria" e nel mezzo bisogna accettare qualche compromesso, ma va' fatto seriamente non con politiche continuative e sostenibili. Cose che l'Italia ha raramente dimostrato di poter porre in campo😢
Concordo, l'approccio andrebbe totalmente rivisto. Bisognerebbe obbligare gli enti territoriali di base a soddisfare il fabbisogno energetico con le 'proprie gambe', basta mega centrali eoliche, solari o nucleari, occorre ripensare tutto a livello locale. Ognuno di noi deve essere coinvolto, questo significa aumentare considerevolmente la responsabilità individuale sul tema. Favorire al massimo lo smartwork ove possibile, isolare gli edifici esistenti e costruire solo case passive energeticamente autosufficienti. Ogni comune deve essere consapevole del territorio e sapere come approvvigionare l'energia nel modo migliore. Per chi vuole il nucleare faccio alcune domande: -Mi trovate un'azienda disposta a sopportare le spese di costruzione mantenimento , materia prima, dimissione della centrale e delle scorie? Per spese di dismissione intendo che dovranno essere previste e pagate contestualmente alla produzione... Contando che Areva è praticamente fallita a causa di una centrale di terza gen. -visto il territorio che abbiamo, densamente popolato e per la maggior parte sismico e con dissesto idrogeologico, siete disposti ad accogliere una centrale nucleare o deposito rifiuti di alto, medio potenziale sotto casa vostra? -siamo alle porte di una grave crisi idrica, come le raffreddiamo le nuove centrali? Le facciamo tutte in riva al mare? -sicuri che in 10 anni in Italia si possa costruire una centrale atomica? -da chi lo compriamo l'uranio, li avete visti in faccia? Credo che i più potabili siano Canada e Australia, gli altri te li raccomando...
@@tobleronpampalughen2989i sono altre compagnie tipo NewCleo. Territorio sismico e con rischio idrogeologico non sono problemi invalicabili visto che le centrali nucleari vengono pensate per resistere a questi problemi (com'è successo in Giappone con un terremoto di magnitudo 9 o in Missouri con un'alluvione) -la crisi idrica non è un problema, si può usare l'acqua di mare, le torri evaporative, le acque reflue (come a Palo Verde) -i tempi di costruzione dipendono dal tipo di reattore, di certo non si va a costruire un EPR -l'uranio si può comprare da varie nazioni, la Francia attualmente lo compra da più di 10 stati contemporaneamente (e poi l'uranio necessario è pochissimo, circa un container ogni 18 mesi)
Di certo il Giappone non è il miglior esempio di gestione del nucleare visto l'incidente che hanno subito a causa dello tsunami Come tempistiche di costruzione non facevo riferimento a questioni tecniche ma amministrative, in Italia ci vogliono secoli per installare una pala eolica, figuriamoci una centrale atomica. Acqua di mare significa installare le centrali in prossimità del mare appunto, tutte zone già tremendamente utilizzate, se ci mettiamo pure le centrali... Per quanto poco possa essere l'uranio da qualcuno bisogna comprarlo e purtroppo i fornitori sono quasi tutti inaffidabili Rimane il nodo principale. Tantissimi vogliono fare il nucleare ma nessuno lo vuole sotto casa e già questo ci fa pensare all'allungamento delle tempistiche. Le proposte che facciamo devono essere realizzabili altrimenti rimangono speculazioni.
@@tobleronpampalughen2989 il Giappone è un ottimo esempio invece: uno tsunami alto 14 m e un terremoto magnitudo 9 non hanno scalfito le centrali. Ciò che ha fatto danni è stato il blackout, le centrali moderne hanno molti più sistemi passivi quindi non avrebbero avuto neanche quel problema. Inoltre ha causato 0 morti dirette e indirette per fuga di radiazioni. Le centrali nucleari occupano pochissimo suolo, è la fonte con la densità energetica inferiore. Gli unici che non vogliono il nucleare nella propria zona sono ignoranti che non sanno come funzioni il tutto è che credono ancora che possa succedere qualcosa tipo chernobyl.
@@tobleronpampalughen2989 incidente causato da uno tsunami che ha provocato quasi 20.000 morti e che non ha ucciso nessuno. Proprio nessuno. Secondo, Canada e Australia sono tra i maggiori fornitori di uranio del mondo, e sono tutt'altro che inaffidabili. Inoltre di uranio ne serve poco, e incide pochissimo sul costo del kWh prodotto (meno del 5%). Il problema dei NIMBY esiste per ogni opera. Esiste per le centrali nucleari, per le centrali geotermiche, per i parchi eolici, per i pannelli solari e per l'idroelettrico. Basta cercare in internet e trovi un comitato per qualunque di queste realtà.
Mi sembra che il consumo giornaliero del solo petrolio sia di 100 milioni di barili, senza contare il gas e il carbone. È ovvio che se non spingeremo su tutti i fronti ( nucleare compreso) la transizione ecologica non riusciremo a farla.
Certo sarebbe stato buono parlare anche un poco del discorso residui radioattivi, che hanno tempi di scissione che superano i 20mila anni.... Dove stoccarli? Con quali rischi e costi economici e ambientali x le future generazioni? Non sarebbe più "sano" mirare a più fonti rinnovabili contemporaneamente e, allo stesso tempo migliorare quelle che già esistono?
Me fate ride. Nella vita si possono fare 2 cose, o fai le cose o le subisci. Fate un sondaggio tra chi vede questi video e chiedetegli se si muovono in prima persona per tenere su le vostre ragioni.
Bel video complimenti. Del nucleare il problema chiave , resta lo smaltimento delle scorie. Tossiche e pericolose per moltissimi anni restano il vero nocciolo della questione. In un paese poco responsabile come l'Italia , questo aspetto non è trascurabile. Paesi come Francia e Germania pionieri di questa tecnologia , hanno avuto problemi seri per garantire uno stoccaggio sicuro negli anni senza avere la certezza di esserci riusciti.
Il problema del nucleare non sono le scorie che vengono gestite e controllate anche dalla AIEA il problema in Italia sono i Media che parlano malissimo del nucleare, dicendo un sacco di bugie, e facendo diventare le persone isteriche.
Sarei curioso di capire con il passaggio delle auto da combustibile fossile a elettrico (2035), nella bella stagione, con condizionatori e frigoriferi in funzione... dove si attingerà al fabbisogno necessario? Ad esempio di quanto aumenterebbe il fabbisogno energetico di Milano o Roma per il mese di luglio a partire dal 2035 e che coperture potremmo attenderci? È anche vero che la Germania ha completato lo spegnimento dei loro impianti nucleari,che per carità erano prossimi all'obsolescenza, e quindi meglio spenti che a rischio, essendo fra i 40 e i 60 anni... ma per i prossimi mesi o anni dove la trovano l'energia per il fabbisogno del paese? Che cosa posso crede che sarà attuabile e attuato nei prossimi 5 o 10 anni?
Al 2050 ci sono I vari studi delle agenzie internazionali e anche del nostro CNR che ti dicono che i consumi al 2050 passeranno dagli attuali 320 Twh a 700 Twh. Quanto ai Tedeschi ti sbagli di grosso, a parte che hanno sostituito il Nucleare con il Carbone e inoltre i loro reattori erano il fiore all'occhiello dell'industria Nucleare, avevano dei design avanzatissimi. Non ci sarebbe stato nessun rischio a farli proseguire, ai 40 di vita sarebbe scaduta la licenza e sarebbe potuta essere estesa senza problemi com'è già successo in altri paesi dopo i lavori di ammodernamento. Stai tranquillo che queste estensioni della licenza le valuta IAEA, se c'è una tavoletta di un Wc crepata, prima di farti riaccendere il reattore te la fa sostituire. Nessun pericolo aggiuntivo a quello già prossimo allo 0 del Nucleare.
Che poi è quello che dice l'avvocato dell'atomo praticamente da sempre, il problema e che quando si usa l'ideologia non si ragiona.
E che dicono in qualsiasi istituto tecnico o corso di ingegneria energetica, ma come dici tu contro l'ideologia c'è poco da fare
@@blallo462 mah, non mi risulta che in un ITIS 1) si parli di energia e 2) si faccia un confronto tra nucleare e rinnovabili. E lo dico da studente di un ITIS informatico di quinta superiore.
@@RiccardoBuonaurio itis informatico, io ho fatto indiritto elettrotecnica ed energia e abbiamo studiato anche i vari sistemi per produrre energia, quindi il problema della deriva della frequenza elettrica e la necessità di fare load following...che comunque si tratta proprio di nozioni base, non stiamo parlando di corrente di cto-cto ai nodi, penetrazione nella griglia elettrica e robe più complicate
Luca pubblicizzava anche il liquore radioattivo,troncando allegramente,questa non è ideologia?non è forse far passare tra le righe le radiazioni non fanno male?
Non era sempre lui a pubblicizzare che a Cernobyl ,i terreni di quella zona, la natura aveva ripreso suo corso ,dimenticandosi di dire che 20 cm sotto c'era ancora il terreno contaminato da radiazioni e lo sarà ancora per 20mila anni?non è ideologia questa?sono dimenticanze?
Cercate in voi l'onestà intellettuale,prima di puntare il dito sulla nostra,grazie.
@@blallo462 boh, ho un amico che anche lui sta finendo un ITIS elettrotecnico e non mi sembra che nel programma abbiano studiato nozioni di base di energia, poi magari mi sbaglio eh.
Finalmente qualcun altro che ne parla! Grandi ragazzi. Non se ne può più della marea di scemenze che si sentono sul tema sostenibilità.
Spesso nei dibattiti vedo mettere a confronto rinnovabili e nucleare come se si volesse trovare la fonte "migliore", ma questi confronti non hanno senso. Sono fonti diverse e per certi versi complementari, il mix rinnovabili+nucleare è ad oggi l'unico modo per superare le fonti fossili.
I pro nucleare lo sanno, i pro rinnovabili sono convinti che possono fare tutto coi soli pannelli e qualche batteria
Lo era 15 anni fa...
Ma abbiamo dormito.
Si si si si si!!!!! Vi adoro!!! ❤❤❤❤❤
@@Ogreitaesattamente.
Iniziare oggi a costruire nucleare farebbe di noi l'ennesima barzelletta
@@Ogreitalo è ancora, non'è mai tardi per rimediare.
Bello e sono d'accordo! I commenti pure costruttivi che fanno sperare nel futuro. L'unico problema è che l'utenza del canale per natura è selezionata. Si tratta di gente che ha se non studi ingegneristici quantomeno un interesse. Purtroppo siamo troppo pochi per influenzare le decisioni anche con referendum.
Finalmente un po' di verità nell'oceano di greenwashing che ci ammorba ovunque.
Sono d'accordo. Adesso va di moda il radical Chic vegano con la Tesla e il pannello o solare sopra il tetto, che crede di salvare il mondo e ti guarda dall'alto in basso, teorizzando che ricoprendo l'intera Europa di pannelli solari e batterie saremmo persone migliori. Peccato che produrre e smaltire batterie come dice il collega ingegnere nel video avrebbe un impatto peggiore del guadagno. Scusa lo sfogo. Hai ragione un po' di chiarezza in questo green washing 😊
Sisi, con il nucleare non hanno detto però che rimaniamo ancora dipendenti da un combustibile che è l'uranio che si trova sulla terra... Quindi spaccheremo la terra o la crosta terrestre per creare energia. Con le fonti rinnovabili una volta creata la "macchina" non deturpi più il terreno, perché il carburante è infinito. Con il nucleare il carburante diventa di nuovo la terra come il fossile, e non solo deturperemo la terra, ma non ci sarà neanche fine dato che se vogliamo energia dobbiamo spaccare la terra. Con le rinnovabili crei la macchina e non richiede più di deturpare la terra all'infinito... fai conto che si ricicla ormai tutto quindi è tutto riutilizzabile. Di una turbina eolica si ricicla il 90%. Il nucleare non è rinnovabile saremo punto e a capo con gli stessi problemi, però non di riscaldamento climatico ma di terra da coltivare...
Te dó ragió ogni azienda che ti fa il servizio di utenza elettrica si pubblicizzano dicendo che la loro energia elettrica viene solo da fonti rinnovabili e sono pure certificati.
Un commento che lascia il tempo che trova poiché non tutte le aziende sono 100% a energia rinnovabile ne si vantano, anzi la maggior parte evidenzia come cerchino di combattere le emissioni diventando carbon neutral. Sta storia che tutto è whasing di qua o di là è una cavolata ma purtroppo ci sono troppe persone che non riescono a fare un minimo di sforzo e creare un pensiero logico proprio che va un pelo oltre. Poi anche se tutt’e le aziende fossero quello che tu consideri greenwashing e lo fosse veramente quale sarebbe il problem? A noi come persone cosa cambia in peggio? Cioè se hai la stessa cosa ma una aiuta l’ambiente o ha qualche altro vantaggio, a te non cambia niente o mi sto perdendo qualcosa?
Per completare il discorso io sono favorevole a un cambio graduale verso una maggiore indipendenza energetica tramite l’utilizzo delle rinnovabili e puntare tanto sul nucleare. Metterci a puntare sul carbone/petrolio/gas non ci fornisce indipendenza ed è estremamente più inquinante
Per collegarsi al nucleare stanno studiando i reattori di 4a generazione che utilizzano anche il plutonio scartato dalle centrali nucleari. Perché non fate un servizio anche su questo tipo nuovo di reattori? Grazie e complimenti 👍🏻👍🏻
Sono una 50ina di anni che lo stanno studiando, ma ancora nulla di fatto, anche per questioni geopolitiche.
@@gianpaj1284quest'anno entra in funzione XIAPU-1 che è un fbr
@@gianpaj1284 ne esistono 2 raffreddati a sali fusi. Non hanno preso piede a livello commerciale anche perchè sono delicatini, infatti stanno progettando quelli raffreddati a metallo fuso
@@blallo462 Appunto. A parte qualche esperimento pilota, nulla di fatto.
Il miliardario piemontese sta finanziando un prototipo di reattore raffreddato a Pb pronto tra una decina d'anni, se tutto va bene.
@@blallo462 verissimo👍🏻👍🏻
GRAZIE di divulgare quello che insegnano in qualsiasi corso di ing energetica o istituto tecnico ...
nei corsi di ingegneria non si insegna questo comunque
@@Teleutefero non si insegna che si fa load following? Ma cosa fate, fisica 2? 😂
@@blallo462 lo può fare chiunque si segua un corso di sistemi di controllo non è che serve per forza essere di ing. energetica o simile
@@Teleutefero ah ok meno male! Si era solo per dire che non sono opinioni ma fatti il discorso del carico base, picco ecc, grazie della precisazione comunque, io sono solo perito elettrotecnico e queste cose "base" le ho fatte al tecnico
Nel video ha espresso una serie di fesserie ideologiche e i dati sono stati espressi in modo disordinato.
Da tutti gli approfondimenti sul tema della transizione energetica e del mix energetico finale, mi pare di aver capito con molta chiarezza che oggi la spinta al dibattito "Nucleare VS Rinnovabili" sia data principalmente dalla grandi lobbies dei combustibili fossili, in particolare dei colossi del gas, che vogliono distogliere l'attenzione dal vero tema, ovvero quello che il Nucleare possa e debba sostituire i combustibili fossili mixando con le rinnovabili molto efficacemente perché può: 1) coprire tutto il carico base di una produzione industriale dei paesi avanzati; 2) offrire tanto "calore di recupero" per alcuni cicli industriali ad alte temperature, per il teleriscaldamento (dove necessario), nonché offrire una sponda all'elettrolisi per la pruduzione ( a costo zero ) dell'idrogeno.
3) Portare ad un enorme upgrade tecnologico sviluppando un programma nucleare in 15/20 anni.
Il condensatore rotante o compensatore sincronon a cui ti riferisci non serve a compensare instabilità stagionali o giornaliere ma solo instantenee e comune non sarebbbero necessari. Si deve puntare all' autoconsumo di energia prodotta con fotovoltaico ed eolico e dove ciò non è possibile si alimenta con centrali termoelettriche ad idrogeno o celle di combustibile. L' idrogeno e le celle possonon essere prodoyyo con elettrolisi ad alta temperatura in centrali solari termodinamiche. Ora si sta diffondendo anche il mini termodinamico domestico.
Sarebbe tutto vero, in un mondo perfetto.
Nel mondo reale, invece, persino in Francia ( Francia, paese corrotto e non von il 100% di senso civico ma, meglio dell'Italia ) pur di fare soldi, anni fa, c'è stato uno scandalo ( di cui non si è parlato nelle tv italiane ) dovuto al fatto che stavano sostituendo pezzi di ricambio importanti nelle centrali nucleari francesi con pezzi non sicuri ( motivi: giro di mazzette milionarie ).
E, in Italia, cosa accadrebbe?
Sappiamo già la risposta, siamo onesti con noi stessi
geniale il teleriscaldamento da centrale nuclare che presuppone la centrale a 500 metri dalla citta' e di conseguenza in caso di incidente nucleare la condanna a morte degli imbeclli che ci abitano vicino per non parlare dell'abbandono istantaneo di tutta' la citta' per secoli - vedi Cernobyl
sono un nuclearista abbastanza convinto, e nel settore ci lavoro pure (non quello energetico però), ma il nucleare italiano è stato ormai abbandonato e non può essere ripristinato, per ragioni tecnologiche e di tempo (infatti realisticamente e se tutto va bene ci vuole almeno un decennio anni per avere il primo Kw da centrale).
La quarta generazione, è estremamente interessante anche per il riciclo delle scorie esistenti, ma è sperimentale, e in tutto il mondo non si va oltre.
Il solare è molto più interessante perché le sfide di un alta efficienza di conversione, di costi bassi e di pannelli leggeri è sempre più alla portata di mano e la ricerca è in ogni direzione e non richiede spese colossali come costruire reattori nucleari sperimentali.
Con un efficienza dell'ordine del 50% si può pensare di 'solarizzare' tutto il mondo, molti trasporti inclusi.
@@luigiregiroli9236l'efficienza di fv è 25 % e comunque non è quello il problema.
Il problema è il fattore di capacità che è aleatorio e del 10 - 20 %. Infatti gli ambientalari sono decrescisti, ovvero persone di estrema destra (consapevoli o meno) che vogliono fare macelleria sociale
Questo video è veramente fantastico! In soli 15 min un sacco di nozioni. Molte anche poco conosciute. Complimenti veramente!
Io direi più dei concetti strutturali.
Si adesso la tesi di laurea si discute su TH-cam
@@angelonuzzo985 veramente ste robe base le spiegano al tecnico, comunque hai evidenziato il problema: un tema estremamente importante per capire la realtà che ti circonda confinato dietro allo studio
Perché non metti nome e cognome?
@@angelonuzzo985 perchè son cazzi miei :)
Non mi piace l'impostazione data dal titolo, quello tra nucleare e rinnovabili non deve minimamente essere percepito come una specie di conflitto.
Gli interessi economici in gioco sono troppo altri per non ipotizzare un possibile conflitto
Quello che non dicono tanto per cominciare è che non è nucleare vs rinnovabili ma nucleare+rinnovabili vs combustibili fossili.
(commento scritto prima di guardare il video, immagino che il titolo sia provocatorio).
Era il video che cercavo e non avevo mai trovato. Dati che secondo me sono essenziali, bravissimi
Ragazzi grazie mille per questi video informativi. È molto importante approfondire la questione energetica
Tutto il video è riassumibile qui 13:00, con il Nucleare puoi risolvere il problema della decarbonizzazione e indipendenza energetica con la metà dei soldi stanziati per le rinnovabili
Interessantissimo. Comunque mi sembra di sentire sempre di più pareri favorevoli al nucleare, rispetto ad anni fa. Io stessa ero contraria e ho cambiato idea informandomi un po'. Ci vuole tanta divulgazione seria!
Grazie per il contributo!
Farete una collaborazione con Luca Romano?
Grazie per il video e mi auguro che ci sarà un mix energetico Nucleare - rinnovabile
Esiste già,il 3% é nucleare Francese
lo speriamo tutti!
@@ileniagennari499 tutti sperano nell'ampliamento del solo rinnovabile,il nucleare non lo vuole nessuno
Un video che andava fatto da tempo.
Materiale da Oscar! Grazie per il lavoro svolto.
Grazie per questo video!!!!
In un mondo con 8 miliardi di persone in crescita costante , alla faccia del calo demografico in italia , il primo obiettivo ancora prima del mix energetico, è l'ottimizzazione dei consumi , oppure l'energia non bastera mai indipendentemente dal mix adottato, dobbiamo imparare a non sprecare le risorse oppure ci estingueremo .
La crescita demografica si fermerà in qualche decennio. La popolazione mondiale raggiungerà il massimo nel 2070 a circa 10 miliardi per poi lentamente declinare.
@@calogerohuygens4430
Gli studi degli anni 70 prevedevano il raggiungimento di 6 miliardi nel 2030 , il problema principale non è solo l'aumento demografico ma il consumo energetico pro capite , per ora due terzi della popolazione mondiale vive in povertà e consuma pochissimo, ma aspirano legittimamente a raggiungere i nostri standard, le risorse attuali non sono sufficienti , compreso l'uranio, ad oggi la produzione di energia elettrica da nucleare
è circa il 15% del mix totale, le riserve di uranio con questo consumo si stimano in 80 anni , ci sono alternative in fase di studio , come i reattori al torio , ma sono tecnologie che necessitano ancora di molto tempo, non c'è nulla a breve termine che ci consenta produzioni di energia per tutti gli abitanti del pianeta ,
@@radiored5078 i consumi aumentaranno in decenni, negli stessi decenni appariranno reattori a fusione, al torio, a elio-3, avremo stoccaggio energetico e probabilmente impianti solari orbitanti a trasmissione di elettricità via etere. Molti lavori passeranno a robot e intelligenze artificiali. Sinceramente il futuro ha pochi umani rispetto alle potenzialità che la tecnologia ci sta aprendo.
No, il genere umano non si estinguerà per via delle risorse energetiche. Semplicemente avrà una vita diversa dalla odierna. Molto probabilmente peggiore dell'attuale ma pur sempre vita.
i consumi stanno scendendo già, nel momento in cui qualcuno tira fuori dati di più di dieci anni fa e li vuole considerare attuali ha già fatto disinformazione.
Grazie, ottimo contenuto.
Finalmente si comincia a fare video sui VERI problemi energetici e soprattutto a sfatare i rinnovabili
sfatare cosa? sei di quelli che vorrebbero solo nucleare? Pensa alla Francia che deve dismettere molte delle sue centrali e pensa a quanto sono costate le dismissioni delle nostre due, che nemmeno hanno cumulato tanta radiazione. Non vorrei governare la Francia nel prossimo futuro, avrà a mio parere enormi problemi o incidenti.
Quando si parla di nucleare si cita sempre il referendum del 1987, nato come reazione all'incidente di Chernobyl (su cui altri divulgatori hanno dato spiegazioni più esaustive sulla combinazione di eventi che lo ha causato); si dimentica però il referendum del 2011 che avrebbe potuto riportare il nucleare ma per sfortuna si è votato poco dopo l'incidente di Fukushima, il referendum era già stato pianificato e l'incidente è accaduto proprio poco prima di votare.
il vero errore è e ed è stato quello di fare un referendum su un tema simile...
Non dimentichiamo che ogni referendum é costato 400 milioni di euro e se avessero investito in rinnovabili oggi avrebbero fruttato il 300%
@@ilmelangolo le centrali le fai coi miei soldi e metti a rischio la mia salute,me lo devi chiedere se sono d'accordo.
Il vero errore é stato puntare sul petrolio 200 anni fa senza chiedere niente a nessuno.
@@lorenzoazzimiei9814n che senso avrebbero fruttato il 300%? 300% di cosa? Perché 230 MILIARDI non sono bastati per coprire più del 20% della domanda elettrica. 400 milioni sono noccioline.
@@lorenzoazzimiei9814 beh il referendum è l'unico strumento che hanno i cittadini per esprimere un'opinione sulle leggi che vengono varate...
I referendum saranno costosi ma sono fondamentali per un paese democratico, tra l'altro sono penalizzati dal quorum...
Ottimo video. Fatto giustamente con i numeri, sebbene difficilmente convincerà chi con i numeri non è abituato a ragionare.
Ma di che numeri parli? Ha dato delle cifre pressapochiste e usato per lo più aggettivi.
Minuto 13 e 18 sec. Si dà la proporzione tra costi per completa decarbonizzazione con nucleare e costi (doppi) per parziale decarbonizzazione con rinnovabili. Per esempio...Per non parlare dei morti indiretti per le centrali a fonti fossili.
È un video divulgativo, e non poteva dare troppi numeri, e soprattutto doveva difendersi da un possibile linciaggio dai fondamentalisti antinucleare.
@@marcellogiangreco4792 uno che usa come riferimento il 2012, scusa ma a me fa ridere, anche tu te ne esci con un bias nell'ultima frase che allarma, in realtà il nucleare è il sistema più costoso in assoluto oggi, certo se come fonti dei dati usi pro-nucleare e fondamentalisti anti-rinnovabili per usare il tuo modello espressivo la cosa non è evidente, soprattutto quando in realtà le rinnovabili stanno facendo il balzo in avanti che il nucleare non potrà mai fare visto i costi di ricerca, il fotovoltaico ha delle differenze di costo, infatti il domestico è meno efficiente delle grandi centrali, ho visto in molte occasioni usare i dati degli impianti domestici per farli apparire merda o dei dati creando la media per falsare il paragone, anche il carbone costa meno del nucleare, lo dimostra quello che sta facendo la Germania riaprendo le miniere di carbone e le centrali.
@@Antonio_DG Non è solo un problema di costi. È un problema di tecnologie che oggi non ci sono, soprattutto accumuli efficienti e sostenibili, che renderebbero le rinnovabili capaci di decarbonizzare da sole. È evidente che per abbandonare le fonti fossili in tempi ragionevoli non si può escludere dal mix energetico il nucleare per compensare la non programmabili tà delle FER.
@@marcellogiangreco4792 Il nucleare non è una soluzione a breve termine, nel video si fa riferimento alle vicissitudini delle rinnovabili in termini di tempi di costruzione, ora mi chiedo, chiedo a te, perché nel caso del nucleare dove la maggioranza non ne vuole sapere niente andrebbe diversamente? Sai in quanto tempo fanno una centrale fotovoltaica? Sei mesi, perché non ci sono vecchi politici rintronati che aizzano folle per bloccare le rinnovabili, non è vero sempre come espresso nel video che l'Italia ha primati in questo, ma tu le hai sentite le castronerie che dice nel video o le ignori perché conferma la tua opinione?
Per costruire una diga ,un parco eolico, un parco fotovoltaico sempre serve PETROLIO
Il problema della frequenza di rete viene troppo sottovalutato, per poter dipendere anche solo del 70% delle rinnovabili dovremmo installare una quantità ENORME di condensatori rotanti, in un sistema di rete che ormai fa acqua da tutte le parti, inoltre dovremmo pensare prima a potenziare le linee HVDC.
Se in un futuro ormai non troppo lontano le macchine elettriche prenderanno il sopravvento (come probabilmente sarà...) le batterie delle vostre macchine elettriche mentre sono in carica saranno utilizzate come BES, andando a sanare i nodi di rete con i carichi critici nelle ore di punta.
Con molta probabilità tutto questo non sarà mai attuato e continueremo a comprare svariati MW esteri.
11:22 UNO VIROGLA VENTUNO GIGAWATT!!!!!! Grande Giove!
Gigowatt*
Video bellissimo, toccate molti punti solitamente poco discussi. Lavoro per una compagnia di green energy e ho passato gli ultimi anni a girare il mondo per informarmi a riguardo, ci tengo a divulgare un paio di altri punti che non avete specificato. 1) è stato dimostrato con più di uno studio (mi pare il più noto sia quello dell’Università di Pennsylvania) che non solo sarebbe possibile ricoprire l’intero fabbisogno energetico terrestre con il solare (il tipo di rinnovabile meno efficiente a parità km^2 di terreno ricoperto) ma si potrebbe tranquillamente doppiarlo con impatti relativamente minimi sull’atmosfera riguardo agli scavi per i materiali necessari alla realizzazione dei pannelli. 2) l’energia eolica è quella con il potenziale più alto occupa meno spazio, produce molto di più, miglioramento nei materiali per cui fino al 99% delle turbine eoliche sono interamente RICICLABILI e soprattutto comportano a un prezzo energetico per i clienti finali a casa (tutti noi) davvero basso rispetto ad ogni altro metodo 3) l’energia rinnovabile è un energia DEMOCRATICA il nucleare è fantastico e grazie a Dio non è nemmeno TROPPO pericolo oggi giorno (ricordate che gli incidenti succedono dove si pecca di esperienza) ma per produrre nucleare seppur sia stato reso sempre più facile e competitivo (comunque anni luce di distanza alla semplicità dell’eolico che è il motivo della sua grande crescita è perché le grandi aziende di eolico riescono a vendere la loro energia ad un prezzo super competitivo rispetto a chiunque altro in particolare il nucleare e che quindi crescono a dismisura togliendo terreno alle altre, ricordate che solo davvero pochi paesi fortunati sarebbero in grado di costruire e manette centrali nucleari (sia per costi che per materiali ricercati che si trovano solo in luoghi particolari) al contrario il vento il sole o va l’acqua di cui ogni paese dispone, e sappiamo tutti cosa succede quando solo alcuni paesi posso avere accesso alla migliore fonte di energia (la storia insegna più volte) spero di aver aperto ancora di più la mente ai giovani studenti e dato qualche dato in più di cui qualcuno puo far tesoro delle mie esperienze. Grand’ bel video ragazzi!!!
-l'energia eolica ha una densità energetica bassissima, non puoi mettere le pale troppo vicine se no diminuisce la velocità del vento
-le rinnovabili non sono assolutamente democratiche, come puoi pensare che ad esempio una centrale geotermica, una diga o una wind farm lo possano essere
Ottimo video!
Quando fate un video su come migliorare la rete di trasporto energetico italiana?
Argomentazione:
Anche perché, prima del dibattito pro-contro il nucleare (sul quale qui NON MI ESPRIMO) ci sono altri problemi da risolvere sulla rete energetica:
la distribuzione e il controllo dell'energia prodotta,
la rete di distribuzione per esempio.
Come paese siamo assai carenti in entrambi, una carenza tale da mettere questi problemi in primo piano nella risoluzione del problema energetico, della serie:
prima di scannarci "iniziamo a rendere efficiente la distribuzione".
Come farlo?
Questo canale potrebbe dare delle ottimo soluzioni.
Fonti: Rapporti vari di: Terna, ISPRA, ARERA riferiti agli anni 2021-2022
I problemi, se così li vogliamo chiamare, devono essere risolti contestualmente. Se capiamo che per soddisfare la richiesta di energia indispensabile per continuare una civiltà industriale, stabiliamo che sarebbero necessari xyz TW all'anno, dobbiamo anche decidere dove produrli e come trasferirli dove necessitano. Sono decisioni che vanno prese e vanno anche bloccati tutti quelli che, per motivazioni ideologiche - tremendo male che colpisce la nostra classe òolitica e anche la nostra società - anche con fermezza.
Ottimo lavoro!!! Questa è la realtà...
Nulceare + rinnovabili... Non ce altra soluzione per tutelare il nostro stile di vita impattando adeguatamente
Grazie, utilissimo video, spero che le persone prendano una consapevolezza più concreta del problema
Se già oggi l'energia rinnovabile non è sufficiente quando ci sarà il passaggio alle auto totalmente elettriche cosa succederà?
Non ci sarà a memoria nostra sicuramente!
Ci siamo fregati da soli abbandonando il nucleare...purtroppo
L'unica via percorribile è un mix nucleare+rinnovabili. Rete elettrica italiana quasi tutta da rifare, soprattutto per il trasporto dal sud verso il nord. Nucleare da usare per il base load, rinnovabili per il resto
Fissile e rinnovabili non vanno d’accordo, il Fissile non è flessibile e modulabile per seguire le fluttuazioni giornaliere delle Rinnovabili, mentre i sistemi di accumulo sì.
@@mauroscimone8584 ahahahahha
@Mauro Scimone : La Germania ipotizza di investire per gli accumuli cifre dell'ordine del migliaio di miliardi di EUR (fonte centro studi Rethink ... assolutamente verde) , in AGGIUNTA ai pannelli e eolico ... accumuli che comunque si usurano in 20 anni circa .... Faccia Lei il conto quante centrali nucleari sarebbero fattibili con tale spesa... e che durerebbero 60 anni circa.
Bravi, bel video! Chiaro e con i numeri 🤩
Che ne pensate di approfondire i pro e contro dei termovalorizzatori?
non sono stati molto puntuali secondo me, i termovalorizzatori sono uno strumento fondamentale per completare l'economia circolare dei rifiuti; possiamo parlare della quantità ma ad oggi una volta differenziato l'unica opzione possibile sono le discariche (che inquinano 7 volte tanto) o sotterrare i rifiuti (con tutti i disastri che puoi immaginarti)
semplice; nessun contro, solo pro
I termovalorizzatori, vai a vedere gli impianti in Austria, Svizzera, Germania. Funzionano anche all'interno delle città e sono tenuti rigorosamente sotto controllo. Hanno in più un altro grandissimo vantaggio, fanno assumere gente che lavora in questo settore.
ottimo video
argomento interessante
Perfetto ragazzi d'accordissimo, intanto io con solo fotovoltaico durata 50 anni e storage lfp durata 20 anni, ho decarbonizzato tutto l utilizzo della mia famiglia, casa, ufficio e mobilità... Per un cumulativo dell' 85% dell'energia totale annuale... Potrebbero farlo tutti, anche industriali, perché si ripagano come investimenti in 5-10 anni anche come privati, senza nemmeno spingere con incentivi perché il settore si adeguerebbe su economie di scala... Alla luce di questo vi chiedo, come mai almeno il 70% degli italiani che potrebbero non hanno ancora almeno fatto questo passaggio?!? (sapendo che io l ho fatto in 20 anni, e ci stanno attività con dei flussi di denaro molto maggiori...)... E vogliamo parlare di nucleare, energia per la quale i prezzi li faranno sempre gli altri e non noi come prosumers... Prego, parliamone ma io ho già raggiunto i target al 2040 oggi, i nuclearisti chiacchierano e vanno ancora con auto a petrolio... È tutto ben diverso, agire non è Greenwashing o fare cherry picking perché interessa un posto in un determinato settore per il quale si è studiato e che in Italia per un volere del popolo non esiste più?! Io ho scelto la mia libertà ognuno è libero di diventare schiavo di qualsiasi altra grande compagnia, basta che scorie e centrali le mettiate a più di 150km dalla mia umile dimora, o comunque qualsiasi sia la proposta facilmente sarò in prima linea sulle piazze di questo flashato paese. Contateci, gli accumuli esistono e sono anche nel lungo periodo, altro che, bacini caduta e ripompaggio, idrogeno... E perdipiu' nonostante i powerfactor delle rinnovabili sono più bassi di un reattore nucleare, una pala eolica non produce quanro hai fotovoltaico e quando hai forza idraulica, ci stanno sovrapposizioni di curve aleatorie... Lo stesso idroelettrico ed eolico produce più in inverno proprio quando FV fa meno... È il cumulativo interessante e i transitori.. il resto sono controlli sfasabili di utenze finali in smart Grid insieme ad una parte di elettrochimico, gravitazionale e VTG con le auto elettriche. Informatevi perché vi assicuro che al CNR non hanno sognato o sbattuto la testa.
Aspettavamo tutti te, 8 miliardi di sciocchi nel mondo, poi arrivi tu e salvi l'umanità con il fotovoltaico. Grazie!!!
@@pdfre7638 che fortuna eh? 😂
@@babbamia1930 siano testimoni in prima persona di un individuo che ha risolto il più grande problema dei giorni nostri, tutto questo in un commento per niente generalista.
Fotovoltaico di 50 anni fa 🤣🤣🤣 fa già ridere così, non c'è bisogno di andare oltre.
Fotovoltaico 50 anni e batteria 20 anni, te l’ha portato tuo cugino da Marte?
Sai perché non l’hanno fatto tutti? Perché non tutti hanno i soldi per farlo, dicci quanto hai pagato tutto il tuo sistema green
complimenti per la qualita dei video proposti. Una domanda su quello in oggetto: ma se, come da voi ipotizzato, pensassimo di utilizzare un ca 50 per cento dei fondi x costruire centrali nucleari, ad oggi dalle prestazioni energetiche piu convenienti rispetto a quelle delle altre fonti, come faremmo, con il ca 50 x cento dei restanti fondi, a coprire il fabbisogno relativo alla produzione di impianti ad energie alternative, e SOPRATTUTTO, a garantire lo sviluppo di una ricerca che dovrebbe portarci si ad un utilizzo misto delle fonti energetiche ma, a quanto ho capito, con prevalenza di quelle alternative? Grazie mille e buon lavoro
No nucleare no party, inutile girarci intorno, da ex no nuke oggi sono un convintissimo pro nuke
I costi di smantellamento sono gia inseriti nel costo di costruzione, in piu Fukushima non ha avuto morti dovuti alla centrali, come recitano tutti i report ufficiale come UNSCEAR
Il nucleare ha anche il problema del tempo di costruzione di una centrale: Olkiluoto 3 è stato iniziato nel 2005 e finito nel 2022, 17 anni. Flamanville-3 iniziato nel 2008 circa, ancora non finito. Si iniziasse oggi in Italia si finirebbe presumibilmente nel 2050, tardi per avere un impatto utile nella soluzione della crisi climatica. Secondo AR6 occorre diminuire subito l'emissione di CO2.
Inoltre il problema di accettazione dell'eolico da parte della cittadinanza e relativa burocrazia è moltiplicato se parliamo di nucleare: ancora oggi non è stato costruito un sito di immagazzinamento delle scorie, problema che abbiamo da decenni, proprio per questo tipo di resistenze.
Il nucleare lo dovevamo fare negli anni '80.
Secondo la IEA nel 2050 il mix più efficace di fonti energetiche sarà per la maggior percentuale rinnovabili (85% mal contati) e il nucleare non più del 10%.
In Italia mi pare sia più utile aumentare eolico offshore mobile, geotermico, solare domestico.
Falso, il tempo medio di costruzione è 6 anni e 9 mesi. Per costruire una centrale idroelettrica con una diga o una centrale geotermica ci vogliono comunque circa una decina di anni.
Lo scenario della IEA con un 10% di nucleare è soltato uno dei tantissimi scenari possibili e non è neanche il migliore. IPCC ne ha stilati 1800 quelli più realistici prevedono percentuali di nucleare maggiori del 50%
Fattore di capacità di eolico in Italia fa schifo, geotermico non esiste, solare ha problema di penetrazione nella griglia se fatto su tetto e comunque ci fai solo il carico di picco.
Bisogna decarbonizzare anche il carico base. Oh no! Hanno aumentato i tempi per fare il primo reattore di terza gen! Com'era prevedibile dato che non hai la manodopera addestrata, ok allora facciamo quelli di seconda gen dov'è il problema, la Francia ce li ha e non mi sembra che se la passino male, hanno delle emissioni bassissime
@@giiiuseppe2802 6 anni e 9 mesi in Cina o paesi democratici? negli ultimi 20 anni o negli anni '60? Non ho parlato di dighe.
Non è il migliore per te.
@@blallo462 dove lo fai il nucleare se i cittadini non lo vogliono?
@@himantopus non è che non è il migliore per me, gli scenari con basse percentuali di nucleare prevedono un aumento della povertà.
6 anni e 9 mesi è la media globale che si è ridotta dagli anni 90 in poi.
Non hai parlato di dighe ma il baseload lo copri solo con fossili, nucleare, idroelettrico (e quindi dighe), geotermico o biomasse.
Potreste fare un video che analizza la sostenibilità delle fonti rinnovabili in termini energetici oltre che economici?Ad esempio: l’energia necessaria a produrre una centrale nucleare che frazione rappresenta rispetto a quella che essa stessa produrrà nella sua vita utile. Stessa cosa per il fotovoltaico: c’è chi sostiene che il fotovoltaico non sia sostenibile perché consuma più energia di quella che produce.
Grande video! Prima, perdonate per il mio italiano, sto ancora l'imparando! Oggi ci soni i sistemi di accumulo tèrmico, cioè, utilizzando l'energia tèrmica e la capacità di accumulo del calore sensibile o latente dei materali, all'interno de un ciclo termodinamico del vapore (io credo). Non so si sono utili per utility scale, ma è una alternativa molto meno agressiva al ambiente, oltre più economici e facili da implementare rispetto alle batterie. Infatti, è possibile utilizzare le rocce come materiale!
Ma così accumuli energia termica non elettrotecnica
Il problema di sistemi di accumulo del genere è che hai rendimenti del 30 %, avrai sempre rendimenti così bassi quando hai una macchina termica, il motore termico dell'auto ha lo stesso problema per dire, così come le turbine a vapore eccetera
Servono spazi enormi per avere uno stoccaggio che sia un minimo utile. Bisogna consumare meno risorse ed occupare meno suolo possibile, gli stoccaggi e le rinnovabili fanno esattamente l’opposto
La roccia è abbondantissima, uniformemente o quasi uniformemente.disteibuita sulla superficie del pianeta.
La.caverna.è un ottima abitazione, dal punto.di vista energetico.
Attenzione, non ci sono state vittime a Fukushima dovute alla centrale nucleare, se non a causa del crollo di alcune sovrastrutture durante il terremoto.
A Fukushima non ci sono state vittime causate dal nucleare, tutti i morti sono stati causati dal maremoto. Per cui non è corretto includere i morti di Fukushima tra le vittime del nucleare. L'Avvocato dell'Atomo, che citate tra le fonti, l'ha già specificato più volte.
bravo finalmente un ottimo video e realistico. dovrebbero migliorare la fusione e la fissione fredda
L'unica centrale costruita recentemente in Europa è Olkiluoto 3 in Finlandia. La costruzione è stata avviata ad agosto 2005 e il costo previsto all'atto del contratto per l'impianto era di circa 3,2 miliardi di euro. Ad ottobre 2017 il costo senza costi di progettazione aveva raggiunto la cifra di 8.5 miliardi di euro. La produzione di elettricità è iniziata il 12 marzo 2022, e non si sanno ancora i costi finali con precisione. Tutte le informazioni sono su Wikipedia. Prima di dare cifre riportate per l'Italia starei molto attento, perchè con questi dati sono già smentite.
Cifre casuali, propagandistiche
La costruzione di Olkiluoto-3 in Finlandia ha comportato una diminuzione del 50% delle emissioni e una diminuzione del costo dell'energia del 75%.
Inoltre tenere conto che Olkiluoto-3 è un FOAK, reattori non FOAK necessitano di tempi molto più brevi.
@@giiiuseppe2802 per chiarezza verso i meno dotti aggiungo: FOAK significa First Of A Kind, cioè "La prima di un tipo". Significa che era il primo reattore di una nuova tipologia, il che inevitabilmente porta a scontrarsi con problematiche nuove.
Oltretutto ci sono stati di mezzo altri inconvenienti, dovuti, per esempio, all'aggiornamento in corso d'opera degli standard di sicurezza in seguito agli eventi di Fukushima.
È un po' come se domani vi costruite casa e cambiano dalla sera alla mattina le normative che regolamento la sicurezza edilizia e dei cantieri e dovete adeguare mezzo progetto
Wikipedia non è una fonte
Meglio non parlare di ciò che non si conosce...
Andrebbero spiegati questi concetti base ad Armaroli, idolo dei talebani di rinnovabili ed auto elettriche
hai detto bene: il nucleare risolverebbe "in parte" il problema.. figuriamoci le rinnovabili. chi spera che la tecnologia va avanti e rende efficienti le alternative si sbaglia di grosso, cosi come mi hanno sempre fatto ridere quelli che si sono riempiti di pannelli solari spendendo capitali per poi accorgersi che non riuscivano a sopperire al proprio fabbisogno di elettricità.. abbindolati da chi li proponeva prospettando addirittura la vendita alle enel di energia in eccesso 😂
si ma in parte, il costo alto del fotovoltaico iniziale, si è ridotto parecchio, non fa andare avanti un paese intero ma una casa la rendi indipendente con poche migliaia di euro.(se non ti fai abbindolare chiaro). non voglio convincerti ma la vendita dell'eccesso l'anno scorso con le tariffe impazzite è stata tutt'altro che trascurabile.
Vendere a Enel é buttare i soldi,visto che può applicare tariffe da strozzinaggio,chi ha raziocinio la conserva in batterie e si rende indipendente da bollette ed eventuali rincari.
É un bel vedere quando a volte arrivano rimborsi di 💯€ invece di dover pagare.
@@lorenzoazzimiei9814 dipende dal tuo accumulo/consumo. I costi delle batterie sono troppo poco ammortizzabili vs vita utile. Meglio un fotovoltaico abbondante con scambio o ritiro dedicato in quanto a convenienza. Discorso a parte chi ha "derubato" col 110%
Non si sopperisce interamente il consumo con il fotovoltaico ma tutto quello che consumi prodotto da te è costo in meno in bolletta. Dire che non ha senso perché non riesci ad azzerare la bolletta è una fregnaccia
Lo sai che la Cina investe più in solare che in nucleare?
Estremamente interessante grazie 👍
112 miliardi per installare circa 16 reattori (7 miliardi cad.), che sono meno della meta' dei fondi stanziati per le rinnovabili. Chiaramente cosi' conviene, pero' prima si e' detto che a quei costi di installazione vanno aggiunti i costi della materia prima (uranio), di gestione, di dismissione, di smaltimento, ecc. ecc.
Sarebbe piu' interessante avere un dato sul costo per megawatt prodotto per fare un paragone, considerando pero' tutto il ciclo vitale dei vari impianti.
Il nucleare da normativa Europea deve includere tutti i costi della filiera, dall'estrazione fino allo smaltimento, cosa che invece le rinnovabili non devono fare, guardiamo il recente caso del regno unito che ha speso 54 miliardi di sterline per connettere un nuovo parco eolico e quei costi non vengono considerati come parte dell'impianto. Inoltre il nucleare ha la maggior parte dei costi per la costruzione degli impianti, una volta che sono costruiti sono relativamente economici da mantenere attivi
Da tenere conto pure che una centrale nucleare dura 50/60 anni almeno. Le rinnovabili hanno un ciclo di vita utile forse di 20/30 anni ad essere generosi (esclusi idroeletrrico e geotermico)
@@andreatosi342 e quei 60 anni possono essere allungati di altri 20
Non ha molto senso vedere il prezzo al kWh perché sono fonti che coprono bisogni diversi (il nucleare in baseload lo hai sempre il solare solo quando c’è il sole) un costo dell energia basso non si traduce in un basso prezzo dell’energia perché deve tenere conto di quando e in che condizioni quell energia viene prodotta
7milairdi nel mondo,in Italia sappiamo già che costerà 3 volte tanto per ogni singola centrale.
Vi sfido a trovare una mega opera che é rimasta dentro i costi previsti.
12:10 Le vittime di Fukushima?
Le stesse di three mile island
@@marcoroldo1568 appunto... quindi perchè nominare Fukushima? tanto per fare la solita disinformazione?
@@ilmelangolo sarebbe da chiedere a lui…spero sia un errore in buona fede
Per lo meno Ingegneria Italia non ha interessi politici ed economici in talmsenso
Quando sento inquinamento acustico e visivo per l'eolico io vado al manicomio
Il problema del fotovoltaico, dici, è che ha una resa solo del 20%. Però si parla del 20% di una risorsa infinita e abbondantissima, non serve estrarre, raffinare e trasportare la materia prima, come si fa, invece con l’uranio per il nucleare, per esempio. Sul tetto di casa mia ho un impianto che produce quello che mediamente consumo in un anno ed, insieme all’impianto solare termico, occupa 2/3 dello spazio che avrei disponibile. Se tutti i tetti fossero coperti completamente di pannelli fotovoltaici, non pensi che il contributo al fabbisogno energetico, almeno per l’uso privato, sarebbe notevole?
Noooooo per costruire il fotovoltaico non servono materie prime, i pannelli crescono sugli alberi.
@@pdfre7638 Che discorsi, si costruiscono i pannelli come le pale eoliche o le centrali nucleari. Le centrali poi devi alimentarle, i pannelli fotovoltaici no, il sole è disponibile ovunque.
@@luigiprimiceri45 infatti nucleare e rinnovabili hanno lo stesso quantitativo di CO2 per kW, perché per le rinnovabili estrai tanto per produrre poco, per il nucleare estrai poco per produrre tanto.
Solo che una fonte è aleatoria, l'altra è costante. Vuoi indovinare quale è una e quale è l'altra?
@@luigiprimiceri45 la differenza è che con una centrale puoi arrivare a 2-3GW. Per ottenere la stessa potenza con il fotovoltaico ti serve una quantità di materiale immenso. IMMENSO. E poi ti serve lo spazio dove metterlo. E le infrastrutture di collegamento che sono molte di più. E le infrastrutture di backup.
@@pdfre7638 non è esatto. Il nucleare emette a livello di CO2 equivalenti un quarto del solare.
12g CO2 eq / kwh contro 41 (fotovoltaico da tetto).
Quelli che consumano meno sono eolico onshore 11 e offshore 12 (come il nucleare)
Fonte: ipcc
Se ci si pensa in fondo il mix energetico non è altro che la semplice applicazione della regola di prudenza economica di differenziare gli investimenti.
Bellissimo video, solo un appunto...i morti dovuti all'incidente nucleare di Fukishima sono ZERO, NESSUNO E' MORTO PER L'INCIDENTE NUCLEARE dovuto al quarto terremono per intensità mai registrato. I 15700 morti sono tutti dovuti al terremoto e al successivo tsunami, ma non all'incidente nucleare. Quanto detto nel video in relazione al confronto tra morti causati dall'uso del carbone a fini energetici ed il nucleare, per quanto corretto, è fuorviante perchè lascia intendere che l'incidente di Fukushima Dai-ichi abbia causato vittime, cosa che è FALSA
Che poi io manco lo definisco incidente nucleare, sarebbe come dire che se mi casca un albero sulla macchina è un incidente stradale
Attenzione ad essere troppo ottimisti nei confronti del nucleare, non succede mai ( o quasi) ma se dovesse succedere i danni provocati sarebbero devastanti ad ampissimo raggio, e persistenti per decenni .
Non mi è chiara una cosa, magari è dato dalla mia ignoranza e mi spiego:
Io nel 2011/2012 ho venduto fotovoltaico per un paio di aziende e, oltre ad avere in mano le stime dei consumi medi per famiglia, ho visto anche i consumi effettivi delle famiglie in materia di energia elettrica data dalle esperienze dopo anni (sono ancora in contatto con i miei vecchi clienti). Ho visto che con un impianto da 3 kw si rispondeva completamente alle esigenze del 60% delle persone e con un impianto da 4-5 kw si arriva al 90% dei casi (anzi se si utilizza lo scambio sul posto in questo ultimo esempio spesso si aveva un surplus produttivo). Quindi mi viene un attimo da pensare che se si potesse installare fotovoltaico nella maggior parte delle abitazioni si potrebbe avere un grosso boost alla produzione rinnovabile. Ok che ci sono aziende che consumano come un paesino in quanto ad energia ma mi sembra veramente strano che non sia fattibile portarla ad una percentuale parecchio più alta. e si sta parlando solo del fotovoltaico. Quindi vorrei capire cosa mi sta sfuggendo? Lo chiedo solo perché ho l'impressione che mi stia sfuggendo qualcosa dato il continuo rimarcare che le rinnovabili non sono realmente sostenibili per mantenere la giusta produzione di energia
Semplicemente oggi non usiamo così tanta corrente elettrica quanto ne servirebbe per la transizione ecologica. La transizione conta anche possedere sistemi di trasporto come le auto e sistemi di riscaldamento privati completamente elettrici che non potranno mai e poi mai essere sostenuti da impianti rinnovabili sia per potenza che intermittenza. Se si parla di usare l’elettricità per usare schermi, accendere luci e usare oggetti bastano dei pannelli, ma per avere una transizione serve ben più elettricità. Per non contare poi anche tutte le aziende estremamente energivore a livello elettrico che dovrebbero avere chilometri di pannelli per essere sostenute
Devi considerare che il fotovoltaico è una fonte molto intermittente, quindi serve comunque una fonte energetica di backup
Bè c'è da considerare che la maggioranza delle aziende è in funzione durante il giorno. Ho avuto a che fare con varie aziende energivore (concerie e metalmeccanico) ma che funzionavano al 80/100% a rinnovabile dato che sul tetto del capannone avevano solare. Per quello mi son permesso si esporre il mio dilemma. Non sto dicendo che a livello nazionale può fare il 100% ma nemmeno solo il 18%. Credo sia fattibile fare un 50%.
@@wulfgarbjornson si ma se l'azienda consuma un megawatt costante, basta una nuvola che anche con l'equivalente in fotovoltaico deve attingere dalla rete
Buon giorno , dovreste anche parlare del costo energetico delle singole “rinnovabili” , intendo ad esempio ,energia necessaria alla costruzione del pannello ed energia prodotta fino a fine vita dello stesso
Altrimenti non si sa quanta energia viene realmente prodotta , in pratica dov’è il punto di pareggio?
Sicuramente inferiore a quella del nucleare.
Puoi contare circa due anni per il fotovoltaico e pochi mesi per l'eolico, dopo quel lasso di tempo hai ripagato l'energia utilizzata per produrre l'impianto.
Molto esaustivo
5:06 Secondo me la primissima cosa da fare è "svecchiare e snellire il sistema burocratico italiano! 10:17 Spevo vivamente fusione e non fissione
Se tu fossi nel Medioevo rifiuteresti un cavallo per aspettare che inventino l’aereo
bravissimi 👍
Perché le persone che non sanno neanche la differenza tra forza, potenza, ed energia, possono esprimersi sul nucleare in un referendum? Come pretendono di poter comprendere i pro e i contro?
Perché se c'è un incidente nucleare anche la salute di quelle persone ci andrà di mezzo.
Incidenti nucleari gravi per ora stiamo a uno ogni 50 anni.
@@lorenzoazzimiei9814 l'ultimo incidente grave ha causato 0 morti, basta fare disinformazione. Le centrali odierne hanno decine di sistemi di sicurezza passivi ed attivi
Fate un video sullo smaltimento di plastica nelle principali città italiane?
Si, però santa pazienza, se si affronta un argomento lo si affronta davvero. Questo video mi pare un minestrone di affermazioni che per essere approfondite davvero richiedono almeno 10 minuti ciascuna. Detto questo c'è una "inesattezza" importante: la maggior parte del mercato mondiale dell'uranio è in mano a Kazakhstan, Russia e Cina, che sono si paesi stabili, ma non propriamente affidabili....
Ma perché fare disinformazione? L'uranio si può prendere anche da Canda e Australia, e può essere processato in Francia.
Il fotovoltaico ha senso solo per installazioni locali per autoconsumo, per ridurre il prelievo dalla rete della singola utenza.
Ci potreste spiegare il motivo per cui altri stati come Germania stanno chiudendo diverse ventrali nucleari?
Decine di altri stati ne stanno costruendo o hanno deciso di iniziare. La risposta è perché in Germania sono scemi
SI chiama ideologia, i verdi che governano da quando sono nati sono contro il nucleare e adesso non possono cambiare idea, in compenso stanno sventrando letteralmente il paese per estrarre il carbone, che tra parentesi è il combustibile più inquinante tra i combustibili fossili.
Solo la Germania.
Perchè la coalizione di governo comprende i verdi, partito ideologico antinucleare.
Assolutamente vero, c'è però un particolare che è stato tralasciato, volontariamente??, le scorie nucleari quanto durano, che danni fanno e quanto costa metterle in sicurezza per migliaia di anni????
Non ci fanno danni perché sono in dei contenitori a prova di missile, non serve metterle in sicurezza per migliaia di anni. La parte più radioattiva dura centinaia di migliaia di anni ma la maggior parte dura per qualche centinaio, come le scorie nucleari prodotte dagli ospedali. Quelle che durano qualche centinaio di anni sono gestibile senza problemi, per quelle che durano di più ad oggi ci sono 2 opzioni: un deposito di profondità come quello che hanno fatto in Finlandia che è costato qualche miliardo, oppure tenerle in dei depositi temporanei per la ventina d'anni che ci servono per rendere i reattori di quarta generazione un economia di scala, a quel punto potremmo riprocessarle e trasformarle in scorie che durano qualche centinaio di anni
C'è un ingegnere che ha proposto l'interconnessione di tutti i bacini idroelettrici e idrici, anche con minidighe, condotte, tunnel, tubature e canali, portando l'acqua dall'Apennino Ligure fino a quello Calabro. Questo permetterebbe di ricuperare il 90% dell'energia, con particolari turbine, per un solo passaggio su e giù.
Diffondi il verbo, l'ingegneria ha bisogno di costanti innovazioni e non di limitanti vecchi sistemi
Sarebbe un'idea geniale, se non fosse per quella minuscola cosa che chiamiamo gravità terrestre.
@@sig_nessuno il 50% dell'acqua viene persa durante il tragitto nelle tubature , questo si chiama spreco energetico
@@lorenzoazzimiei9814 cosa c'entrano le perdite delle tubature per l'acqua potabile con la produzione idroelettrica?!? 🤣🤣🤣
@@sig_nessuno le pompe che immettono acqua nel circuito non vanno a buoni pensieri ma a energia,annullare le perdite vuol dire ritrovarsi con 50% di energia in piu da usare per altro,tipo ripompare a monte acqua da fare ripassare nelle turbine,ecco cosa c'entra.
12:10 Fukushima Dai-ichi non ha prodotto alcuna vittima diretta, indiretta o nelle generazioni future [fonte UNSCEAR]
Io rimango per le rinnovabili... il problema del nucleare è proprio l'uranio. La bassa concentrazione dell'uranio nelle rocce nell'acqua ecc... fa si che bisogna frantumare e lavorare tantissima roccia, quindi hai un efficienza energetica a parità di suolo scavato molto bassa. Questo ti porta ad avere molti scavi per uranio che deturpano il terreno (Non si può più coltivare) tanto vale allora utilizzare il geotermico visto che dobbiamo "rompere" la crosta terrestre. Il geotermico è meno costoso e più sicuro. Poi il nucleare non è rinnovabile, una volta scavato quel pezzo di terreno bisogna trovarne un altro... Invece l'idroelettrico, si ok deturpa il terreno, ma è stabile, non si ingrandisce l'apprezzamento di terreno utilizzato. Stessa cosa il geotermico, o l'energia a concentrazione solare. Quelle sono fonti infinite, l'uranio una volta finito dato che non è rinnovabile siamo punto e a capo. Al momento l'efficienza di estrazione di uranio dall'acqua è bassissima quindi non conviene estrarlo dall'acqua, è più efficente una centrale idroelettrica e più sicura e meno costosa. Il nucleare non è un energia rinnovabile mettelo bene in testa.
"Io rimango per le rinnovabili" non è mica una gara, servono entrambe anche perché attualmente le uniche strade disponibili sono o fossili+rinnovabili o nucleare+rinnovabili. Abbiano uranio per decine di migliaia di anni.
L'uranio e il torio non sono rinnovabili ma neanche il rame, nichel e tutti gli altri minerali usati per produrre energia dalle altre fonti.
Ah già, perché le miniere di terre rare per le pale eoliche e quelle di semiconduttori per i pannelli solari invece sono mete turistiche?
@@giiiuseppe2802 Si ma per estrarlo tutto, praticamente buchi un mondo intero... Il rame o il nichel è molto più facile da lavorare e molto piu efficente a livello di rottura di crosta terrestre rispetto all'uranio. Non consideri una cosa, il rame o il nichel una volta utilizzato per creare una fonte di energia rinnovabile non viene riutilizzato. Non è un ciclo. Una volta creata la "macchina" quella rimane, non devi ritrovare nichel o rame. Con il nucleare si quella è la macchina, ma il carburante lo devi trovare nel sotto suolo sulla terra, e il carburante si esaurisce in continuo quindi si ritornerà a ricercarlo sulla terra. Con le rinnovabili una volta fatta la macchina il carburante non è un limite... e per di più la macchina rimane sempre quella con le materie utilizzate non si vanno ad accumulare le materie da utlizzare.
@@maverickvgc4220 Si ma no consideri un fatto. Una volta creata la "macchina" quella rimane. Non devi andare a ricercare materie prime in continuo. Con il nucleare, ok la macchina è quella, ma il carburante lo devi cercare sempre sulla terra, e dato che il carburante si esaurisce arrivati ad un certo punto sulla terra finirà l'uranio da poter cercare. Con le macchina rinnovabili non si accumulano materie rare da trovare, ma rimangono sempre quelle e la macchina funziona, poi il carburante è infinito, non dobbiamo rompere la terra per trovarne sempre di nuovo
@@andrealeporale15 no, non funziona così. Per l'uranio spesso non si fanno neanche le miniere ma si scioglie la roccia per poi aspirarla, è uno dei minerali con l'estrazione meno impattante. Inoltre tramite particolari spugne si può estrarre dall'acqua di mare (come ha iniziato a fare la Cina).
Non tutti i componenti delle rinnovabili sono riciclabili, il 90% dei pannelli fotovoltaici non viene riciclato e ci sono intere discariche piene, le turbine eoliche invece vengono sotterrate (pur contentendo materiali tossici per l'ambiente).
E comunque ti ripeto, il fatto che uranio e torio finiscano tra decine di migliaia di anni non è un problema.
Quello che stupisce di più è che a quanto pare chi ci comanda, (perchè questo è il termine giusto) non ha capito questi concetti
Bel video. Io sono per il nucleare, e personalmente ho tre pannelli solari domestici e non bastano per un frigo, ne servirebbero otto
3 pannelli che non reggono un frigo, quelli della calcolatrice?
@@himantopus il frigo consuma 800 watt, i pannelli producono 200 watt ciascuno (mica sempre). Sono comunque contento di averli, ma non credete alla favoletta che il solare possa essere una fonte alternativa. Consigliato per la casa in campagna dove vai pochi giorni l'anno e non vuoi avere il contratto con l'Enel e pagarci pure il canone rai. I pannelli senza allacciamento Enel puoi montarteli da solo e con lo stabilizzatore di tensione, la batteria e l'inverter spendi meno di mille euro.
Ma per quanto riguarda l'accumulo energetico a livello nazionale, se non sbaglio si può utilizzare la creazione di idrogeno per poi stoccarlo negli ex giacimenti di metano.
Ha un rendimento troppo basso proprio da un punto di vista termodinamico e presenta problemi ingegneristici enormi
Esatto per l’accumulo Stagionale.
@@mauroscimone8584 no.
Hai rendimenti del 30 % per produrlo, pressioni elevatissime per stoccarlo, a meno che non usi ammoniaca o borano ma per sintetizzarli ti serve di nuovo H2, e inoltre idrogeno crea infragilimento sulle leghe metalliche
i video sono inutili in quanto nel 87' le tecnologie erano forse primitive, come se 36 anni fa avessero bandito i cellulari per paura "delle radiazioni" e ora ci trovassimo con tutto il mondo con gli smartphone e noi a inviare messaggi in bottiglia.
Il punto è che è OGGETTIVO che il nucleare sia sicuro ed efficace e pulito, ma le persone che votarono nel 87 erano non istruite e continuano ad non esserlo. Questo video loro non lo guarderanno, ma non leggeranno le fonti. nemmeno si istruiranno sul principio di funzionamento. Insomma non ne capiscono nulla.
Ma non solo, nel 87 il gas sembrava un'alternativa eccellente e non inquinante. Solo negli ultimi vent'anni l'opinione pubblica ha preso coscienza dei danni climatici del gas
Il problema e ancora più serio, perché i Media quasi tutti parlano male del nucleare diffondendo tante falsità, e fanno lo stesso diversi personaggi conosciuti della TV come Mario Tozzi, il geologo, la vera informazione ormai non la fa più nessuno purtroppo.
Che poi già definire la tecnologia degli anni 80 primitiva è una grande esagerazione, Chernobyl ha fatto danni perché doveva produrre plutonio per le atomiche, già con una struttura di contenimento col tetto come si faceva in occidente da 30 anni il problema non ci sarebbe stato
@@davidedavidensis5581 aldilà dell'entità "opinione pubblica" il nucleare è pulito e sicuro perchè oggettivamente dimostrato e dimostrabile. Cioè non è una teoria ma un fatto.
@@maverickvgc4220 era primitiva rispetto a quella moderna. Negli anni 80' le auto erano "primitive" rispetto ad oggi, ad esempio. Ma in realtà per avere vere auto primitive dovevamo andare molto più indietro. Il punto è che è cambiato praticamente TUTTO in questi 36 anni eppure gli AVI hanno votato per i pro-pro nipoti una cosa senza senso? Fatemi capire
Grazie
Ho sempre votato contro il Nucleare e ancora oggi sono contento che in Italia non si usa tale tecnologia ( anche se dopo il confine con la Francia ce li abbiamo schierati ), tuttavia se per la fissione non voglio sentire ragioni per la Fusione il discorso cambia radicalmente per cui tra 10 o 15 anni è probabile che anche in Italia si possa intraprendere questo nuovo cammino.
Per la fusione si parla se tutto va bene del 2060 sul serio di cosa stiamo parlando? Se sei contrario al nucleare prova a informarsi come la sua sicurezza, il suo rendimento e il suo costo, nel video c'è stato solo un accenno, ci sono in studio tanti nuovi
modelli di reattori nucleari.
Spoiler: non c'è grande differenza tra fusione e fissione. Non ha nessun senso logico essere favorevoli all'uno e non all'altro. La cosa buona della fusione è che si "mangia" parte delle scorie della fissione e creerebbe con le centrali a fissione un ciclo chiuso. Per il resto hanno una produzione energetica simile con dimensioni simili e rischi simili
@@massimilianopanni6398 Vero, ma per la fissione stanno uscendo diversi nuovi reattori con nuove caratteristiche, vedi quelli che possono riutilizzare parte del combustibile di scarto, o quelli che usano metodi di raffreddamento diversi dall'acqua, anche da quel punto di vista la tecnologia ha fatto enormi passi avanti, ci sono tanti contrari al nucleare che sono convinti che che è una tecnologia vecchia.
@@giiiuseppe2802 E qua si vede quanto i Media possano manipolare la realtà a loro piacimento.
@@massimilianopanni6398 No. Devo correggerla (non per cattiveria).
1: il principio è opposto, fissione DEVE essere controllata (reazione a catena una volta attivata se i neutroni circolano non si può fermare per questo esistono le barre di controllo), la fusione (deuterio e trizio due isotopi di Idrogeno si fondono insieme in Elio e generano energia molto superiore rispetto alla fissione)
invece deve essere ALIMENTATA (no energy no party) non può andare in meltdown il reattore perchè la reazione si interrompe senza energia immessa.
2: La radioattività del trizio e di alcuni scarti della produzione è minima rispetto a quelli di plutonio e uranio. Addirittura si potrebbe formare trizio direttamente nella reazione bombardando una "coperta" detta blanket di litio e altri materiali che rivestirebbe il reattore così da risolvere l approvigionamento e rischi di stoccaggio del suddetto materiale.
Le problematiche sono: temperature ed energia richieste per attivare la reazione e confinare in campi magnetici il plasma che circola all interno dei reattori a forma di "ciambella" Tokamak. Si parla di decine di milioni di gradi, nessun materiale nè ora nè mai resiste. Questi magneti e le temperature richiedono troppa energia per avere un netto positivo.
Oramai si sprecano i contenuti come questi, in cui è evidente che col nucleare si hanno per lo più solo vantaggi. Eppure si continua ad ostacolarlo a più non posso.
Ciao, vorrei un chiarimento: al minuto 1 si dice che IL 38% di quel che consumiamo vien da fonti rinnovabili (100-50-12), al minuto 3.35 si parla del 18%. Come mai tanta differenza? Grazie
Penso che nel primo caso si parli di capacità installata e nel secondo di consumi effettivi.
@@maverickvgc4220 In realtà penso che prima parlasse di energia elettrica, e poi di tutta l'energia (elettrica e non). Quindi ovviamente sull'energia totale, la percentuale delle rinnovabili cala.
@@lorenzocoloni ci avevo pensato ma non mi torna, mi sembra che i consumi elettrici siano il 33% di quelli energetici in generale
Perché prima parla di rinnovabili compreso idroelettrico e poi del solo fotovoltaico
è la stessa cosa di chi non vuole prendere l'aereo, ma preferisce l'auto... glielo puoi spiegare in 100 lingue diverse che l'auto è MOLTO più pericoloso dell'aereo, ma non capiranno mai, è semplicemente una scelta irrazionale.
Buon giorno, video interessante e ben costruito di cui ho apprezzato molto anche le conclusioni finali. Il mio parere a riguardo è che in primis dovremmo esser tutti più consapevoli e cercare di ridurre i nostri sprechi e sopratutto il nostro fabbisogno di energia ( dal privato alla multinazionale senza distinzioni) in secondo luogo se lo scopo è il raggiungimento di un equilibrio, ovvero la sostenibilità in termini ecologici bisogna metter da parte gli interessi economici (quindi i profitti e le partnership ) e sopratutto badare all'impatto ambientale dell'indotto che si va a creare ( in termini estrattive della risorsa, gestione degli impianti e rilevanza dei residui unitamente al loro smaltimento) il resto sono solo chiacchiere e propaganda.
Per quanto riguarda la questione di batterie per le rinnovabili, tra meno di 5 anni ci saranno posti in cui stoccare l'idrogeno, e l'Italia essendo una penisola dovrebbe guadagnarci, poi in Italia ci sono un sacco di bacini per l'idroelettrico, quindi nelle ore di surplus energetico, potrebbero recuperare l'acqua da valle, ma il problema principale del rinnovabile parlando di pannelli solari, è che non si ha una infrastruttura come si deve
Potevate mettere nelle fonti lo studio del CNR 1:10
Bel video ragazzi
Critica costruttiva: l'info che manca è il tempo per costruire una centrale nucleare dalla firma del contratto all'avvio dell'utilizzo
la media mondiale è 7 anni, e non c'è un aumento significativo dagli anni 70 ad oggi. Decidessimo di partire oggi con una 15ina di reattori in 4-5 centrali, anche se fosse il doppio (ovvero 14 anni), avviando due cantieri all'anno avremmo la flotta pronta per il 2044 (14 anni di costruzione del primo e poi accendi due reattori all'anno fanno 21 anni). Fossero anche 20 anni (che è quasi il triplo) saremmo pronti per il 2050. Ma posso scommettere che per l'ultimo non ci metteremmo 20 anni come per il primo, perché avremmo imparato come si fa (e la situazione normativa sarebbe stabile).
Sarebbe interessante una analisi sul recupero ai fini della generazione di energia delle cosiddette "isole di plastica" negli oceani...
Io qualche idea l'avrei ....
Come le recuperi?
@@smokysmoka Ho delle idee, un progettino ...
@@lp4659 se è così fai una documentazione che provi la validità delle tue idee e poi fai un Crowdfunding. Se aspetti investitori o che una qualunque autorità si faccia carico di realizzare la tua idea aspetti e speri.
Ciao, potresti dire qualcosa a riguardo del metano sintetico? Grazie.
Il metano sintetico non esiste! Esiste il metano prodotto attraverso la digestione anaerobica dei liquami! Basterebbe trasformare gli attuali inefficienti e malfunzionante depuratori in biodigestori e si avrebbe metano! Esistono invece carburanti sintetici simili alla benzina!
@@marcovalenza4965 parlavano del metano sintetico ieri sera in TV e non era prodotto dalla "digestione" di rifiuti.......
@@geraldbrogan696 mai sentito!!! Secondo me chi parlava non sapeva di cosa parlava! Ma se per assurdo così fosse ci sono qui su TH-cam alcuni video che prendono in considerazione i carburanti sintetici: produrli costa moooolto più che produrre benzina e il beneficio in termini di minore inquinamento è minimo! Suppongo sarebbe lo stesso per un ipotetico metano sintetico! Trovo invece che varrebbe la pena fare uno studio su quanto metano si potrebbe produrre trasformando TUTTI i depuratori in biodigestori! Tenendo conto che i fanghi di risulta sarebbero moooolto meno inquinanti dei fanghi degli attuali depuratori!
Avete detto che un pannello solare o un palo eolico non emette CO2. Ma quanta ne è stata emessa per produrlo? E quanta energia è costato produrlo? Quanti anni dovrà essere utilizzato per ammortizzare l'energia spesa per produrlo? In altre parole, a fine vita, si sarà comportato come una sorgente o come un pozzo di energia?
La risposta, purtroppo, è la seconda, e bisogna tenerne conto.
Secondo IPCC nucleare 12 grammi di CO2 equivalente su Kwh, eolico 11, fotovoltaico da 40 a 100, gas 600, carbone 800 eccetera. Sono dati calcolati considerando tutto il ciclo vita ma direi da non prendere come oro colato perchè provengono da dei dabase un po' vecchiotti.
Secondo UNECE il nucleare europeo fa 5 grammi :)
dobbiamo solo sperare che in tempi molto brevi si cominci a parlare di energia e inquinamento non più in modo retorico, come succede ora, ma in modo pratico. purtroppo la politica continua a giocare sul consenso e su battaglie ideologiche che spesso non hanno un riscontro nella realtà. se si continuerà così purtroppo l'egoismo degli interessi di pochi porterà al disastro per tutti.
Certo che non è possibile sostituire le risorse fossili con le rinnovabili con i consumi attuali. L unica strada è imparare a essere meno energivori.
Non esiste la decrescita felice, l'unico stato che ha ridotto l'uso di fossili riducendo i consumi è il nord Corea.
Tutti gli altri stati stanno decsrbonizzando con nucleare+rinnovabili
La produzione centralizzata e distribuzione di energia, a meno dei parchi industriali/commerciali di grande potenza, ha fatto il suo tempo.
Va tutto ripensato, non basta cambiare la "batteria" e nel mezzo bisogna accettare qualche compromesso, ma va' fatto seriamente non con politiche continuative e sostenibili. Cose che l'Italia ha raramente dimostrato di poter porre in campo😢
Concordo, l'approccio andrebbe totalmente rivisto. Bisognerebbe obbligare gli enti territoriali di base a soddisfare il fabbisogno energetico con le 'proprie gambe', basta mega centrali eoliche, solari o nucleari, occorre ripensare tutto a livello locale. Ognuno di noi deve essere coinvolto, questo significa aumentare considerevolmente la responsabilità individuale sul tema. Favorire al massimo lo smartwork ove possibile, isolare gli edifici esistenti e costruire solo case passive energeticamente autosufficienti. Ogni comune deve essere consapevole del territorio e sapere come approvvigionare l'energia nel modo migliore.
Per chi vuole il nucleare faccio alcune domande:
-Mi trovate un'azienda disposta a sopportare le spese di costruzione mantenimento , materia prima, dimissione della centrale e delle scorie? Per spese di dismissione intendo che dovranno essere previste e pagate contestualmente alla produzione... Contando che Areva è praticamente fallita a causa di una centrale di terza gen.
-visto il territorio che abbiamo, densamente popolato e per la maggior parte sismico e con dissesto idrogeologico, siete disposti ad accogliere una centrale nucleare o deposito rifiuti di alto, medio potenziale sotto casa vostra?
-siamo alle porte di una grave crisi idrica, come le raffreddiamo le nuove centrali? Le facciamo tutte in riva al mare?
-sicuri che in 10 anni in Italia si possa costruire una centrale atomica?
-da chi lo compriamo l'uranio, li avete visti in faccia? Credo che i più potabili siano Canada e Australia, gli altri te li raccomando...
@@tobleronpampalughen2989i sono altre compagnie tipo NewCleo.
Territorio sismico e con rischio idrogeologico non sono problemi invalicabili visto che le centrali nucleari vengono pensate per resistere a questi problemi (com'è successo in Giappone con un terremoto di magnitudo 9 o in Missouri con un'alluvione)
-la crisi idrica non è un problema, si può usare l'acqua di mare, le torri evaporative, le acque reflue (come a Palo Verde)
-i tempi di costruzione dipendono dal tipo di reattore, di certo non si va a costruire un EPR
-l'uranio si può comprare da varie nazioni, la Francia attualmente lo compra da più di 10 stati contemporaneamente (e poi l'uranio necessario è pochissimo, circa un container ogni 18 mesi)
Di certo il Giappone non è il miglior esempio di gestione del nucleare visto l'incidente che hanno subito a causa dello tsunami
Come tempistiche di costruzione non facevo riferimento a questioni tecniche ma amministrative, in Italia ci vogliono secoli per installare una pala eolica, figuriamoci una centrale atomica.
Acqua di mare significa installare le centrali in prossimità del mare appunto, tutte zone già tremendamente utilizzate, se ci mettiamo pure le centrali...
Per quanto poco possa essere l'uranio da qualcuno bisogna comprarlo e purtroppo i fornitori sono quasi tutti inaffidabili
Rimane il nodo principale. Tantissimi vogliono fare il nucleare ma nessuno lo vuole sotto casa e già questo ci fa pensare all'allungamento delle tempistiche. Le proposte che facciamo devono essere realizzabili altrimenti rimangono speculazioni.
@@tobleronpampalughen2989 il Giappone è un ottimo esempio invece: uno tsunami alto 14 m e un terremoto magnitudo 9 non hanno scalfito le centrali. Ciò che ha fatto danni è stato il blackout, le centrali moderne hanno molti più sistemi passivi quindi non avrebbero avuto neanche quel problema. Inoltre ha causato 0 morti dirette e indirette per fuga di radiazioni.
Le centrali nucleari occupano pochissimo suolo, è la fonte con la densità energetica inferiore. Gli unici che non vogliono il nucleare nella propria zona sono ignoranti che non sanno come funzioni il tutto è che credono ancora che possa succedere qualcosa tipo chernobyl.
@@tobleronpampalughen2989 incidente causato da uno tsunami che ha provocato quasi 20.000 morti e che non ha ucciso nessuno. Proprio nessuno.
Secondo, Canada e Australia sono tra i maggiori fornitori di uranio del mondo, e sono tutt'altro che inaffidabili. Inoltre di uranio ne serve poco, e incide pochissimo sul costo del kWh prodotto (meno del 5%).
Il problema dei NIMBY esiste per ogni opera. Esiste per le centrali nucleari, per le centrali geotermiche, per i parchi eolici, per i pannelli solari e per l'idroelettrico. Basta cercare in internet e trovi un comitato per qualunque di queste realtà.
Una domanda a ingegneria italia, Pensare a piccoli reattori esiste qualche azienda che li produce, si era sentito qualche voce.
Mi sembra che il consumo giornaliero del solo petrolio sia di 100 milioni di barili, senza contare il gas e il carbone. È ovvio che se non spingeremo su tutti i fronti ( nucleare compreso) la transizione ecologica non riusciremo a farla.
Certo sarebbe stato buono parlare anche un poco del discorso residui radioattivi, che hanno tempi di scissione che superano i 20mila anni....
Dove stoccarli? Con quali rischi e costi economici e ambientali x le future generazioni?
Non sarebbe più "sano" mirare a più fonti rinnovabili contemporaneamente e, allo stesso tempo migliorare quelle che già esistono?
Me fate ride. Nella vita si possono fare 2 cose, o fai le cose o le subisci. Fate un sondaggio tra chi vede questi video e chiedetegli se si muovono in prima persona per tenere su le vostre ragioni.
Bel video complimenti.
Del nucleare il problema chiave , resta lo smaltimento delle scorie. Tossiche e pericolose per moltissimi anni restano il vero nocciolo della questione.
In un paese poco responsabile come l'Italia , questo aspetto non è trascurabile.
Paesi come Francia e Germania pionieri di questa tecnologia , hanno avuto problemi seri per garantire uno stoccaggio sicuro negli anni senza avere la certezza di esserci riusciti.
E quindi bruciamo gas e carbone e produciamo nox, sox , ozono pm 10 e respiriamio il pulviscolo visto che le scorie sono un problema 😂
Il problema del nucleare non sono le scorie che vengono gestite e controllate anche dalla AIEA il problema in Italia sono i Media che parlano malissimo del nucleare, dicendo un sacco di bugie, e facendo diventare le persone isteriche.
Sarei curioso di capire con il passaggio delle auto da combustibile fossile a elettrico (2035), nella bella stagione, con condizionatori e frigoriferi in funzione... dove si attingerà al fabbisogno necessario?
Ad esempio di quanto aumenterebbe il fabbisogno energetico di Milano o Roma per il mese di luglio a partire dal 2035 e che coperture potremmo attenderci?
È anche vero che la Germania ha completato lo spegnimento dei loro impianti nucleari,che per carità erano prossimi all'obsolescenza, e quindi meglio spenti che a rischio, essendo fra i 40 e i 60 anni... ma per i prossimi mesi o anni dove la trovano l'energia per il fabbisogno del paese?
Che cosa posso crede che sarà attuabile e attuato nei prossimi 5 o 10 anni?
Al 2050 ci sono I vari studi delle agenzie internazionali e anche del nostro CNR che ti dicono che i consumi al 2050 passeranno dagli attuali 320 Twh a 700 Twh.
Quanto ai Tedeschi ti sbagli di grosso, a parte che hanno sostituito il Nucleare con il Carbone e inoltre i loro reattori erano il fiore all'occhiello dell'industria Nucleare, avevano dei design avanzatissimi.
Non ci sarebbe stato nessun rischio a farli proseguire, ai 40 di vita sarebbe scaduta la licenza e sarebbe potuta essere estesa senza problemi com'è già successo in altri paesi dopo i lavori di ammodernamento. Stai tranquillo che queste estensioni della licenza le valuta IAEA, se c'è una tavoletta di un Wc crepata, prima di farti riaccendere il reattore te la fa sostituire.
Nessun pericolo aggiuntivo a quello già prossimo allo 0 del Nucleare.
Semplice, in Germania hanno riaperto le centrali a carbone.