Mi sembra che il concetto sia il medesimo (questo video e ciò che dicono i politici): l'impresa devono farla le multinazionali. Non lo stato, non i cittadini.
La soluzione è smettere di puntare a settore trainati e pessimi come il turismo, considerato il "petrolio" italiano quando in verità è una grande ancora all'innovazione. Oltre ad essere un essere a basso valore aggiunto è anche un settore ad alto impiego di capitale umano, fattore che non possiamo più sostenere in quanto siamo in un inverno demografico. Meno turismo (di qualità, fuck overtourism) e più investimenti nei settori del futuro (che ormai nel resto del mondo sono del presente)
E' senz'altro auspicabile investire nei settori d'avanguardia, ma anche in quei paesi in cui ciò avviene i lavoratori sono pagati al minimo (anche negli USA: guardati attentamente dati circa la povertà, la precarietà e la disoccupazione). Qualunque sia il settore produttivo, il valore del plus lavoro finisce al datore di lavoro, quasi per nulla al lavoratore. Produciamo già ricchezza in abbondanza: è la distribuzione di tale ricchezza ad essere iniqua (e con questo non intendo che dovrebbe essere UGUALE per tutti, ma solo più equa). La distribuzione iniqua comporta più difficiltà a fare famiglia, meno figli, coi problemi che nel lungo termine ne derivano. Stanno iniziando ad assaggiare questa amara medicina anche in Cina.
Video meraviglioso per chiarezza e completezza, soprattutto per chi non è minimamente del campo. Nonostante ciò credo che andrà sempre peggio e questo circolo vizioso continuerà per molto tempo ancora.
Peggio ? il 4° paese esportatore al mondo ? Primo assoluto in proporzione agli abitanti ! Il video è squallido , se le grandi sono più produttive perchè in ITALIA si sono ridotte ? Perchè siamo scarsi nel gestire le grandi organizzazioni . Lo si può ancora benissimo vedere nell'amministrazione pubblica , scuola, sanità . Siamo sopravvissuti grazie alle PMI !!!
Molte aziende italiane , più che essere familiari , sono familiste: il motivo principale delle bassa produttività è la corruzione, proprio a partire all'interno delle aziende. Perché le aziende familiari ci sono in tutti i paesi, solo che negli altri paesi si cerca sempre di migliorare, in Italia no. C'è piuttosto una mentalità "predatoria", prendo oggi tutto quello che posso, domani si penserà.
@@michelemazzei1 mi spiace ma hai i paraocchi . vero quello che dici ma solo in piccola parte . le grandi organizzazioni in Italia non hanno mai funzionato, prede ambite di politici ed affaristi . siamo sopravvissuti grazie alle PMI e si anche grazie alle famiglie che si sono dedicate e spesso sacrificate all'impresa .
ho visto aziende familiari incu...e pure i propri figli, fratelli/sorelle e cugini. roba del tipo non pagargli i contributi pensionistici e/o sottopagarli.
La politica italiana dovrebbe iniziare ad occuparsi di questo. anziché di bonus, pensioni anticipate e altre cazzate P.S. Complimenti per questo video, in soli 10 minuti siete riusciti a spiegare i principali problemi dell'economia italiana, con un linguaggio chiaro a tutti 👏👏👏❤️
Purtroppo questo tema, come altri importanti, per esempio il debito pubblico, sono TOTALMENTE ASSENTI dal dibattito pubblico e nelle campagne elettorali. Ecco perché, quando nel telegiornale c'è la pagina politica, la voglia di cambiare canale è troppo forte.
Il debito pubblico lo ripagheranno i cittadini italiani e i detentori di BTP quando ci sarà la ristrutturazione del debito. L'alternativa sarebbe STATA la monetizzazione del debito, ma a quanto pare è stato deciso di non far correre l'inflazione (alzando i tassi a bomba).
I cittadini italiani la pagheranno con ULTERIORE compressione salariale, mi sembra ovvio. Insomma, alla fine gira che ti rigiro vincono sempre le grandi aziende estere mentre i plebei vanno dietri ai politici che fanno finta di litigare tra loro (finta destra finta sinistra).
È quello che dico anch'io. Trovami un paese in cui le aziende estere pagano gli stessi salari e/o le stesse tasse che pagano in casa propria @@vedounamanicadimasochisti
@@marcor5886 Siamo d'accordo, purtroppo il guaio è che le classi dominanti sono state molto scafate nel convincere i lavoratori che questo sistema sia vantaggioso per loro. Mettiamoci anche che la gente oggi sta benino perché veniamo da 10 anni di politiche monetarie espansive e l'ultima recessione vera è accaduta nel 2008: alcuni ci si sono arricchiti speculando come maiali, altri sognano di fare altrettanto, altri non c'erano e altri ancora non se la ricordano...
Analisi lucida e dettagliata. La vostra informazione economica dovrebbe essere diffusa nelle scuole, per accrescere la consapevolezza delle nuove generazioni. Complimenti.
opaca e misera . Questo tipo di informazione è peggio della disinformazione . Dimostrazione che ciò che ha detto non ha senso ? Se le PMI sono inefficienti potrebbero facilmente fondersi , acquisire efficienza e battere la concorrenza , quindi in breve tutte le PMI che sopravviveranno si saranno fuse in imprese grandi , giusto ? E' avvenuto esattamente il contrario , le grandi (aiutate enormemente dallo stato e dalla finanza) sono dinimuite fortemente e le PMI hanno reso l'Italia il quarto esportatore mondiale dietro a germania USA CINA . Inoltre il sistema scolastico, giudiziario,amministrativo statale sono spesso contro l'impresa e quando questa cresce si scatenano gli appetiti politici, sindacali, manageriali e la produttività ricercata evapora .
molto brava Clara Morelli riesce a rendere commestibile la complessità della situazione senza banalizzarla. non ne posso più dei populisti e delle loro soluzioni da strapazzo tipo uscire dell'euro. ci serve competenza, non populismo
Tra poco ci servirà una bella ristrutturazione del debito, così quelli che ti piacciono tanto (vale a dire i non populisti) ti mostreranno anche la soluzione: Grecia.
A parte che evadono pure le grandi imprese, non è raro che vengano sanzionate pesantemente (secondo i nostri canoni eh), ma in generale le grandi aziende reinvestono il grosso degli utili che generano quindi in sostanza anziché pagare le tasse, i soldi restano in cassa e vengono rimessi in circolo per finanziare ulteriori progetti e ricerca e sviluppo che a loro volta porteranno altri utili e cosi via... è così che nascono colossi come Amazon, Google, ecc., che hanno una capitalizzazione ben maggiore del Pil di certi Stati e probabilmente potrebbero mettere in difficoltà anche economie più solide come quella italiana, se solo lo volessero.
"La forza dell'Italia sono le piccole e medie imprese!" Quante volte abbiamo sentito questa cretinata. Le imprese italiane che hanno un ambito Ricerca & Sviluppo saranno lo 0, qualcosa %.
Vero , non siamo capaci di far funzionare le grandi organizzazioni , a capo ci mettiamo incapaci ed ideologi , ecco perchè sono sopravvisutte le PMI grazie a Dio !
@@rscahtla PMI che menzioni tu sono solo una grandissima manovra comunicativa. Le PMI Italiane sono piccole aziende familiari che giocano tutte sul corporativismo. Tengono il paese in una condizione semifeudale.
@@pfranchini1973 ...tutte sul corporativismo , solo in parte vero . semifeudale: quello erano le grandi imprese famigliari non le piccole . illusione comunicativa nemmeno , siamo il 4 paese esportatore mondiale e non abbiamo diamanti , oro petrolio, esportiamo ciò che realizziamo con il lavoro ... delle PMI.
@@rscaht intanto grazie per il tono educato del commento nonostante il disaccordo. A mio parere corporativismo è semifeudale é vero a tutti i livelli. Pensiamo ai taxisti o balneari. Piccole imprese che fanno tanto rumore, legati accerti privilegi. Per non parlare dei commercianti. Grandi famiglie si, che tengono legato il Paese. Io concordo con il servizio. Pensiamo invece all'ENI. Non mi sembra sia guidata da uno stupido. Unicredit e Banca Intesa sono grandi realtà guidate da manager capaci. Così come Esselunga. Quest'ultima é un unicum di impresa familiare lungimirante.
@@pfranchini1973 si concordo su tutto , avrei potuto scriverlo io , ogni affermazione ha nella realtà delle eccezioni ovviamente . credo però che l'illusione comunicativa sia nel tener nascosto il buono della maggior parte delle nostre piccole imprese , quelle realmente produttive e competitive che operano in concorrenza sui mercati esteri tutt'altro che supportate dal sistema paese , anzi sembra quasi di dar fastidio ...
Gran bel video! 👏👏 Sulla base della mia esperienza lavorativa (non sostenuta da dati ovviamente) posso dire che i titolari delle PMI, mediamente, sono dei degni rappresentanti dell'effetto Dunning-Kruger, conoscono (a malapena) l'italiano anche se operano nel settore turistico, possiedono scarse conoscenze economiche-finanziare e ritengono inutili (o addirittura dannosi) gli strumenti digitali, la formazione e in generale tutto quello che non conoscono. Che non è poco...
Cosa c'è da capire? In pratica la volontà è quella di togliere le imprese dalle mani dei cittadini per metterle in mano alle multinazionali. Lo stato non può chiuderti l'attività, quindi come avverrà il passaggio? Per informazioni chiedere alla Grecia. CACs, compressione salariale, disoccupazione... e alla fine le piccole imprese chiuderanno i battenti. Arrivano quelli grandi e comprano tutto a prezzi stracciati, e pagando pochissimo i dipendenti (in una nazione con 5,5 dipendenti statali ogni 100 abitanti il mercato del lavoro è quello che è). Buon divertimento!
Video bellissimo che in modo semplice e chiaro spiega la situazione italiana. Complimenti. Mi sento però di dissentire sull'ottimismo che avete espresso per risolvere i problemi. È vero che si può fare innovazione anche senza capitali enormi e quindi qualche piccolo miglioramento basandoci ancora sulla piccola impresa si può fare. Ma se non si introducono meccanismi fiscali e di legislazione sul lavoro che inducano ad un crescita delle aziende in termini di dimensioni (se non si promuovono le grandi imprese come negli anni 50 e 60) rimarremo sempre il fanalino di coda
Ma Confindustria invece di andare a Cernobbio non può spendere due lire per creare hub di ricerca e sviluppo gratuiti o a prezzi calmierati per i suoi iscritti?
I hub di "ricerca e sviluppo" sono solo buzzword. Anche il modello tedesco e superato. Quando hai debiti pubblici cosi grossi devi tagliare costi diminuire i salari fare performance se solo in seguito con il budget liberato puoi fare ricerca e sviluppo. Quest ultima costa tantissimo in termini di soldi e risorse e non ti garantisce mai un ritorno. Se vuoi vedere come si fa ricerca vai a vedere iter oppure gli investimenti per aprire un polo di produzione di microchip in dubai, tutti soldi e tempo buttati all aria che non fanno ritorno. Se ti viene una bolletta troppo alta devi fare economia non metterti ad aumentare ancora di piu i costi. In italia i salari dovrebbero essere come al sud perché cmq neanche al nord non ce sta gran produzione. I servizi non producono niente di tangibile per la maggior parte. Ed il settore energetico e in ginocchio. I soldi si perdono in investimenti culturali sociali ed umanistici di poco rilievo al giorno d oggi. Per non contare la corruzione ed un esercito e forze di polizia sovradimensionati. Se vuoi un esempio di cosa si deve fare vatti a guardare l argentina questi giorni
Confindustria fa l'interesse dei piccoli imprenditori italiani, quindi non c'è alcuna volontà di fare ricerca, aumentare produttività e competizione. L'importante è che chi ha la sua aziendina continui ad avere la sua rendita di posizione (industria 4.0 serviva a quello), e fino a che ci sono i dipendenti pronti a farsi sfruttare non ci sono problemi.
Ciao, un argomento bello di cui avrebbe senso parlare sarebbe anche la produzione industriale di un paese (negli ultimi 2 anni è diminuita del 6,7% mi pare, dati ISTAT di ieri). Sarebbe interessante spirgare l'importanza di questo indicatore visto che tipicamente si dà importanza prevalentemente al PIL e come impatta sull'economia di una nazione. Grazie e complimenti davvero per il lavoro di divulgazione che fai e che fate voi della redazione ❤️ - ps: inserisco questo commento anche in altri video -
mi racconti perché??? Se in una pizzeria lei ottimizza il lavoro e produce 1000 pizze in piu....poi deve trovare chi le compra....sveglia....é una perenne crisi di domanda perché non ci sono soldi. E i soldi non ci sono perché qualcuno ha deciso che non ci devono essere.
@@federicobertoli8742 La pizzeria è un esempio a caso usato per semplicità per esprimere il concetto che spesso un business non si sviluppa perchè non investe. Avrebbe potuto utilizzare qualsiasi attività come esempio, non è quello il punto. Non ha fatto l'analisi della domanda delle pizze. @chris26742 @gd8392
I politici dichiarano di preferire la PMI solo perchè pensano di ottenere più consensi. Al tempo stesso fanno passi indietro nelle partecipazioni alle grandi aziende statali. Servirebbe molta più consapevolezza diffusa per invertire questo trend.
Esselunga è una delle poche aziende Italiane che investe nella formazione, nell'innovazione. Oggi tre mesi fa un corso di aggiornamento, ed ogni anno cambia qualcosa.
esselunga era buona quando, al nord, aveva pochissima concorrenza ed era tutta italiana con prodotti italiani. oggi sta andando sul declino perchè: 1) molta clientela ora con meno soldi, è passata a discount tipo lidl, aldi (ah due tedeschi con prodotti ivati al 18%) e tigros. pure Il Gigante altro colosso della distribuzione sta passando da centro commerciale e solo discount. 2) una delle ultime frasi di caprotti prima di morire "da dopo la crisi, per fare gli stessi incassi abbiamo aumentato il volume della merce del 40%", vuol dire che già anni fa la gente comprava in esselunga solo i prodotti in sconto ad almeno il 20%. non a caso, pure nel catalogo dei premi con i punti, ormai non ce ne è uno sotto il gratis con 1000 punti. semplicemente perchè hanno lasciato il "1 euro speso=2 punti" ma visto che i prezzi sono aumentati vuol dire che si accumulano anche più punti.
allora mettiamo in ordine le cose. Innanzitutto l’innovazione non ha a che fare con la produttività ma con gli investimenti. perché manca la produttività? secondo me perché c’è troppa protezione strutturale e troppa poca etica del lavoro. Mi spiego: se lavori bene o male nessuno ti può toccare, se qualcuno ipotizza la parola “merito” entra nel mirino di sindacati e stampa. In Germania c’è molta più etica e senso civico che in Italia per esempio, idem in Svizzera, Austria, Svezia, Finlandia, ecc. Questo è uno dei punti. Un altro punto ovviamente è l’innovazione che però non può esistere fine a se stessa. L’innovazione parte dalle università per poi arrivare alle aziende o alle start up, ma occorre avere università moderne con i giusti investimenti, e a monte di questo uno stato poco indebitato, una classe politica sana, e una stampa oggettiva e non strumentale a questo o quell’intersse e questa o quella corrente politica. Una cosa va capita: gli italiani all’estero non hanno nessun problema di produttività. poi ci sono i motivi tecnici che sono vostra competenza. ;-)
È sempre interessante leggere del mito Germania. Praticamente il Paese che imponendo le riforme Hartz a tutta l' UE, ci ha portato a questo punto. A proposito di etica del lavoro, basta fare una piccola ricerca sulle condizioni di lavoro degli operai bulgari da Tönnies, per capire che non è così.
beh, molto chiara la risposta, è dalla dolce vita che viene questa cosa, con la liretta sapevamo solo svalutare per ritrovare la mancata competitività, e via, oltre non siamo in grado di andare
Non va sottovalutato il fatto che circa la metà del gettito va a finire in pensioni e interessi sul debito, che di fatto non apportano alcun valore aggiunto
@@salvatoresgambato1807 Basta ridurre l'ammontare degli assegni mediamente di un 10%, ovviamente senza toccare chi prende da 1000-1200 in giù. Poi se a te piace mantenere questo sistema c'è da augurarsi che tu sia già in pensione
@@salvatoresgambato1807 PS proprio ieri leggevo che l'INPS è a rischio fallimento entro il 2035, fallimento che verrà naturalmente scongiurato con un aumento dei contributi sociali che dovranno pagare i lavoratori
@@davidrope81 in pensione spero di non andare, le future pensioni saranno al di sotto dell'assegno sociale. Ho fatto i conti e ci andrò (se sopravvivo) non prima dei 72 anni con un contributivo da fame pari al 50-60% del mio attuale reddito, e questo comprendendo la pensione integrativa che sto pagando
Il video che spieghi regge come teoria. Nella pratica le microimprese non sono tutte uguali: c'è un limite per tutte all' ingrandimento, ci sono quelle che producono beni di nicchia, artigianali, per cui non serve un canale di pubblicità che fa solo arrivare dei rompiscatole. Le grosse aziende hanno spesso dei buchi di bilancio con azioni in borsa sopravvalutate. Microimprese che si riuniscono per abbattere i costi è una bella cosa, ma spesso irrealizzabile: c'è sempre il furbo di turno che cerca di portare via i clienti o un' unione più stretta quello che scialacqua o fa investimenti sbagliati per l' attività e ricordiamocelo: se il datore di lavoro sbaglia, ci rimette di tasca sua e lo chiamano rischio di impresa, se fa bene, deve pagare le tasse. Il trattamento fiscale dovrebbe essere più equo sia per il dipendente che per il datore di lavoro. Poi le tasse pochi le pagavano negli anni 80, troppi andavano in pensione a 40anni, e adesso ci sono poche persone in età lavorativa con un' enorme tassazione. La soluzione non è neppure l' aggregazione, purtroppo c'è sempre il furbo di turno che ruba i clienti all' altro. La spiegazione che fornisci della pizzeria è fuorviante, come ti hanno già scritto nei commenti. La strada giusta è detassare chi investe in macchinari in Italia, facilitare l' ingresso al credito, fiere on line, cioè vetrine che illustrino senza doversi spostare fisicamente ( e risparmiando soldi)
@@stefaniapilotto7165 bisogna incentivare la crescita aziendale e i consorzi e scoraggiare le microimprese che sono il male della nostra economia. Piccolo è brutto e va contro qualsiasi meritocrazia, visto che sono imprese a conduzione familiare dove si lavora per parentela o cuginanza
La soluzione è detassare è meravigliosa come frase, quando 3/4 delle microimprese gestisce dipendenti e non in nero, mentre nessuno delle grandi aziende si azzarderebbe. Una burocrazia più agile, per cui se fai grandi investimenti hai incentivi a livello di tassazione etc. Mi pare altrettanto utopico, in quanto chi dovrebbe dare delle linee guida sugli incentivi normalmente non sa neanche di cosa parla. La verità è che abbiamo lavoratori vecchi in posizioni importanti che non cambiano metodo di lavoro da almeno 20 anni, e questo è vero per quasi tutte le imprese, pure le grandi... è proprio mentalità.
Dopo aver visto questo video mi viene in mente la celebre scena dell’esame di medicina nel film “La meglio gioventù”: ‘L’Italia è un paese bello e inutile’
Tutto vero (salvo semplificazioni). Aggiungo anche un altro problema che noto (dopo essere tornato nel 2021 in Italia da 16 anni all’estero). In Italia abbiamo un problema di “misallocation of talents”. Abbiamo ingegneri che dovrebbero fare i cuochi, avvocati che dovrebbero fare gli idraulici, medici che dovrebbero fare gli operai. E per genere: abbiamo segretarie che dovrebbero fare CEO e CEO che dovrebbero fare i segretari.
Questo perchè i figli di papà devono avere assicurata una carriera comoda pure se sono delle capre, inoltre perchè chi fa entrare gli incapaci in azienda poi non si piglia la responsabilità come invece accade all'estero.
@@maas75 tu cosa stai facendo (e hai fatto!) per cambiare le cose. “Indignati” ne abbiamo tanti, “capaci, competenti e con la schiena dritta” invece sono pochi.
@@78Piovesan parlavo in generale di quello che vedo tutti i giorni, il mio errore di gioventù è stato rimanere in Italia. Manco mi lamento dello stipendio visto che ormai passo i 2500 netti e che ormai guadagno bene anche dai miei investimenti finanziari. È solo che mi dispiace vedere persone meritevoli non avere mai un'opportunità rispetto ai paraculati.
Questo perché la produzione è stata dismessa e dislocata. Con il mio titolo dovrei fare microelettronica. Le aziende ormai rimaste in Europa in questo campo sono pochissime. PS: Sono tornato anch'io dopo 16 anni.
L'esempio della pizzeria è fuorviante. In teoria regge ma in pratica no. Se hai una pizzeria in un piccolo centro urbano puoi aumentare la produttività aumentando il numero di pizze prodotte ma poi devi anche riuscire a venderle e se il numero di clienti è sempre quello, o cmq aumenta di poco, il pizzaiolo ha solo fatto un cattivo investimento aumentando i costi (es. per macchinari e personale) e il fatturato ma non in proporzione gli utili. Le grandi azienze non solo hanno un bacino di clienti globalizzato ma possono giocare sui bilanci pagando meno tasse ed usufruire anche di sconti fiscali non indifferenti. Le PMI invece sono affogate di tasse e burocrazia. Allo stato conviene tutelare le grandi aziende con incentivi e sconti fiscali perchè recupera poi i soldi con le tasse in busta paga dei lavoratori. Colossi come es. AMZon con filiali in Italia hanno un'altissima produttività e utili da capogiro ma non risulta che i loro dipendenti abbiano premi di produzione e quindi salari più alti.
siamo sicuri che il cameriere della pizzeria stia meglio di chi smista i pacchi in amazon ? per non parlare del programmatore amazon che chiaramente è fuori classifica
Capito tutto, eh?! L'esempio era solo per spiegare che i costi unitari diminuiscono quando sei più grande e puoi realizzare economie di scala. Ovvio che non espandi l'azienda se non prevedi di poter crescere anche le vendite, ma quello lo puoi fare in tanti modi, ad esempio aprire altre pizzerie nella stessa provincia, nella stessa regione, in Italia, nel mondo. Altro esempio, la catena Carluccio, oltre ad essere cresciuta in questo modo da un iniziale ristornate a Londra, vende una serie di prodotti che usa (o dice di usare) nei propri ristoranti (es, sughi pronti, pasta, dolciumi come panettoni), e li vende sia nei ristoranti che on line. Ma anche se ti vuoi tenere la tua piccola pizzeria a conduzione familiare, il solo aggregarsi con i ristoratori della tua provincia per acquistare insieme dai fornitori, oppure fare il marketing insieme a tutti gli operatori turistici della regione, o farsi fare una soluzione nazionale per cercare e prenotare ristoranti sono tutti i esempi di incremento della produttività che tanti cialtroni potrebbero adottare, invece di continuare a ragliare che è colpa del reddito di cittadinanza e dei giovani che non hanno voglia di far niente (ie, farsi sfruttare in nero per due spicci).
No ovvio, questa è una storia di propaganda pro multinazionali che, avendo capito che la gente è stufa di lavorare così tanto, le spinge a pensare che sia bel loro interesse agevolare le grandi aziende e tutelarne gli interessi. Il valore dei beni o dei servizi (come il lavoro) ha anche una fortr componente di negoziazione, purtroppo in italia ed in occidente la gente è diventata pigra e compiacente e le aziende, piccole o grandi, possono aumentare i profitti mantenendo gli stipendi bassi. Il discorso dell innovazione delle grandi aziende puo reggere ma solo ad alti livelli industriali, non é che una grande catena di pizzerie ha tante probabilità di innovate la pizza, forse ne ha di più un pizzaiolo geniale in una pizzeria piccola e meno stritturata che riesca ad introiettare i cambiamenti proposti. In generale nell ambito del turismo non é che una grande azienda ha grandi vantaggi, anzi, come detto é probabile che una piccola azienda locale riesca a trovare itinerari luoghi e soluzioni su misura e particolari. Tra l' altro anche in ambito industriale l' innovazione é di solito a beneficio di una società diversa da quella che la ha scoperta (vedi il computer e microsoft)ma poi le innovazioni, dopo un momento iniziale vengono adottate globalmente da aziende grandi piccole e talvolta persino privati. Quello che davvero favorisce le grandi aziende sono leggi regolamenti e politiche fiscali prodotte a seguito di un grandissimo e costante sforzo di lobbing proprio per rimuovere le piccole aziende piccole dal mercato. Mi ricordavo l' esempio di un paese americano in cui la licenza per trasportare carne fresca costa 1000 euro al mese sia che si tratti di una azienda enorme che ha allevamento e macellerie in tutto lo stato sia che si tratti di un singolo allevamento che vende carne senza neanche spostarla effettivamente su camion inquanto la vede a poche centinaia di metri dall allevamento... É chiaramente un modo per impedire la conpetizione dei piccoli allevamenti e costringerli a vendere la carne alle aziende più grandi.
Alla domanda “perché l’Italia non cresce” bastava allegare questo commento. Questa retorica anti multinazionali, anti grandi aziende è nauseante. Nel regno delle micro imprese familiari puntate il dito contro Amazon che potrebbe “modificare il bilancio”, come se non fosse molto più probabile che sia la micro impresa ad assumere a nero e fare evasione. Ci vorrebbe un minimo di onestà intellettuale. Ma vabbè, continuamo a lodare le PMI mentre l’economia del paese inizia a fare la muffa.
La soluzione proposta (vendere più pizze nello stesso ristorante) è appunto quella sbagliata e che non farà aumentare la produttività ne gli stipendi. Per fortuna che in Italia fate business con le pizzerie e non con settori più complessi altrimenti sai che danni.
Magari la smettiamo di essere il paese dei ristoranti dando sussidi e diventiamo quello delle grandi aziende di tecnologia e manufattura. E magari la smettiamo con la retorica delle grandi aziende cattive che sfruttano i lavoratori e non pagano le tasse.
le grandi aziende sottopagano perchè non c'è un controllo dell'ispettorato del lavoro (chi denduncia sa che poi non troverà nulla in zona perchè segnalato dalle confederazioni). il pagare le tasse viene aggirato reinvestendo nella stessa azienda MA non importa come, quindi possono essere anche cose non produttive ad esempio il proprietario che ogni anno cambia la megaauto perchè la fà passare coem auto aziendale.
@@iuter87 hahaahaha veramente chi non oaga dono le ridicole piccole imprese fucina di illegalita’ e evasione. Continuate a difendere un sistema arretrato ed inefficiente
Questo non giustifica gli stipendi indecorosi anche da parte di aziende di grandi dimensioni competitive a livello globale. Pessimi stipendi significa zero possibilità di studio, viaggi, ricerca.. emancipazione! inoltre e’ il governo -oltre a regolare i salari minimi per evitare di avere un paese di schiavi ignoranti- che deve implementare sviluppo e ricerca ed investire su scuola, progetti interculturali, ed incentivare le piccole e medie alla ricerca ed investimento abbattendo burocrazia e tasse.
Ma che vuoi investire per innovare se i nostri prodotti di punta sono scarpe e pizza? Siamo diventati un Paese di camerieri. Forse le imprese rimangono piccole anche perche' lo Stato ti distrugge con le tasse per poter sostenere il proprio debito che e' arrivato a 3k miliardi? Quello che manca poi e' la formazione tecnica, anziche' perdere tempo con Greco, Latino, Filosofia e letteratura Italiana, ma se lo dici in giro vieni insultato perche' guai a toccare queste cose. Continuiamo a fare pizze va'
Il Greco, il Latino e la Filosofia non fanno male di per sé. Sono una cosa ottima, poiché insegnano a ragionare, parlare, argomentare, scrivere e alla fine a vender(si). È questo il fine ultimo dell' ars oratoria. Purtroppo questa cosa bisogna scoprirla da sé, poiché la scuola (non solo italiana) rende tutto appositamente un esercizio pedante. Ps: grazie al latino ho imparato facilmente il tedesco.
@@FreeWanderingThinkerConcordo con te. Io però farei un merge dei vostri due commenti e direi: sì, le materie umanistiche sono la base della cultura di un uomo moderno, però anche la tecnologia ed il pensiero scientifico devono entrare abbastanza precocemente nella vita scolastica. In fondo la specializzazione è la divisione dei compiti stanno alla base del progresso della società moderna. Off topics: la mancanza di pensiero scientifico al giorno d'oggi porte le persone ad essere NO a priori (es Novax, Nowatt ed altre centinaia di NO).
Lavoro da molti anni all'estero, ma confrontandomi con amici e conoscenti che lavorano o hanno precedentemente lavorato in Italia, due elementi ricorrenti che ostacolano la produttività delle (piccole e medie) aziende italiane sono la praticamente totale assenza di formazione (sia all'assunzione che in seguito) e un modello manageriale fermo al "padrone" che dà ordini e non sente ragioni, e il quale più produttività significa semplicemente che i dipendenti debbano fermare più ore al lavoro. Non so se questa è effettivamente l'esprienza che molti lavoratori italiani possono confermare, o si tratta di casi isolati.
La Lombardia, dove abbiamo l’aria peggiore, è uno dei 4 motori che tiene in piedi l’Europa. Il PIL nominale è di 370 mld di euro, non credo vada aggiunto molto altro. Il problema delle grandi aziende, è che la qualità è sempre portata all’ultimo livello, quando dovrebbe essere il primo.
Il discorso della produttività lo sto vivendo in prima persona sul mio posto di lavoro e devo dire che concordo in pieno con quanto detto nel video. La capacità di produrre e innovare per migliorare sempre di più i sistemi produttivi sono la chiave per aumentare i salari dei lavoratori. Lo Stato certamente dovrebbe abbassare le tasse ma in ogni caso se le aziende hanno pochi soldi in cassa è molto difficile che aumentino i salari, e cmq probabilmente anche fatturando di più ci sarebbero dei problemi a pagare di più i lavoratori per una mera questione di tirchieria... altro problema che sicuramente abbiamo, per questo il salario minimo sarebbe un buon sistema.
I salari dipendono dal mercato del lavoro, non dagli incassi dell'azienda: se non c'è chi ti offre di più, non c'è motivo di alzarti lo stipendio visto che non hai potere negoziale (non puoi andartene). Ma come è possibile che crediate che le aziende abbiano così a cuore il vostro bene? Non sono i vostri genitori.
@@toffonardi7037 ... le tasse le abbassi se migliori la produzione . La produzione di beni e servizi soddisfa i bisogni di pensionati e lavoratori . Se abbassando le tasse migliori la produzione ... BINGO . Il texas è in pieno boom economico e demografico grazie a Tassazione ZERO su tutte le attività produttive .
Dici una cosa poi consigli il contrario. Con il salario minimo obblighi le microimprese a pagare di più del valore di mercato alcune prestazioni lavorative. Alzi il costo del lavoro è le metti ancora più in difficoltà. Una genialata proprio. Per te per aumentare la produttività servono I sussidi. Alzi il salario a qualcuno e le imprese producono di più woow. Fai il politico che troverai tanta gente al tuo livello
@@toffonardi7037già purtroppo le pensioni che già stiamo dando non le puoi toccare. Ormai il danno è fatto . Il buco da 140miliardi all INPS c è e tutto il gettito irpef serve a coprirlo. Se ci riprendermo sarà fra decenni. Saremo obbligati a ridurre le prossime pensioni, allungare più del necessario l età pensionabile e aspettare che gli attuali pensionati si riducono. Ringraziamo il socialismo degli anni 70 80.
Allora. Bel video per carità, ma sarebbe stato opportuno partire da dati concreti: dire eh, ma la produttività in Italia è bassa lascia il tempo che trova. Bisogna indicare bassa rispetto a che cosa . Ebbene, diamo un 'occhiata agli ultimi dati di Eurostat, aggiornati al 30 agosto 2024 ( produttività per persona occupata ed ora lavorata, si tratta quindi della produttivitàdel lavoro, non della TFP, che dipende solo marginalmente dai lavoratori) : surprise surprise, la produttività del lavoro in Italia è superiore alla media dei paesi dell'Eurozona ed a quella dei paesi dell'UE. Solo 7 paesi fanno meglio di noi. Tutti gli altri, comprese la Germania e la Francia , fanno peggio. Prendiamo ora i dati dell'OCSE sull'evoluzione dei salari reali negli ultimi trent'anni: l'unico paese dove c'è stata un'evoluzione negativa, cioè dove i salari sono diminuiti in termini reali è l'Italia. In Francia ed in Germania invece sono aumentati notevolmente. In Polonia, dove la produttività del lavoro è molto più bassa che in Italia, sono raddoppiati. Allora? Come la mettiamo?
Ohhh finalmente uno che guardo oltre il naso ! Siamo il 4° paese esportatore al mondo ! il problema della produttività è proprio nelle grandi organizzazioni in Italia . Amministrazioni pubbliche , scuola , sanità . Quelle private sono già state sterminate dal mercato .
La mettiamo a 90, ovvero nel futuro i salari diminuiranno, meno lavoratori, più pensionati, carriera più lunga di chi lavora....temo un'implosione....😢
Se ti riferisci a questo dataset eurostat (namq_10_lp_ulc) l'Italia è terzultima per produttività per ora lavorata su dati destagionalizzati con base 2015. Inoltre nel video a 2:34 si vede che la crescita della TFP è ferma agli anni '70, se non peggio. Che indicatore hai visto in cui l'Italie è superiore alla media europea?
Infatti in Italia i salari sono più alti che in Polonia, ma sono fermi da 30 anni perché la nostra produttività è ferma, mentre la Polonia il suo "miracolo" economico lo sta avendo ora. Molto disonesto il tuo commento. Il salario lo decide il mercato, non il governo di un paese.
Possibile perché la maggior parte delle grandi imprese preferisce aprire oltralpe viste le tasse? Vedi tutte quelle aziende con sedi legali in Svizzera?
non è per le tasse..... è per l'efficienza e la facilità del sistema in cui si trovano. molte aprono in paesi dove le tasse non sono minimamente basse, ma gli conviene lo stesso
@@toffonardi7037 Vero. Il mio salario in Svizzera era circa il quadruplo di quello italiano. I miei diritti erano però pochi. Alla fine dei conti all' azienda conviene stare in Svizzera.
Concordo con l'analisi , però manca un ingrediente fondamentale, ovvero la burocrazia. Abbiamo molta piu' burocrazia rispetto agli anni 80' e 90', e questo porta a maggiori costi e minore competitività. Se una parte dei fattori di produzione va usata per la burocrazia, la competitività diminuisce per forza
La maggior parte delle piccole imprese italiane volutamente ha come obiettivo quello di concludere l’anno fiscale con il minor utile netto possibile così da pagare meno tasse possibile….questo non consente la crescita, non la accelera almeno dal momento che manca il capitale sociale per sostenere gli investimenti e la crescita (se non in modo molto lento appunto)
La sua osservazione è giusta, ma altamente limitata, perchè le nostre industrie sono state volutamente non fatte crescere, perchè il paese è stato svenduto ! Per una vita ci hanno raccontato che in Asia conviene produrre, ma i trasporti cari e la Germania, il cui costo del lavoro è il triplo che il nostro, dimostrano che erano tutte falsità !
Tutto vero, ma dal mio punto di vista c'e' un grande MA come una casa: mentalita' / mindset sia di classe manageriale che dei dipendenti collaboratori. In molte realta, c'e' una mentalita' volta ad avere poca capacita' organizzativa , di processo e di visione sistemica. Questo aggiunto a un abbastanza endemico approccio di fare il minimo e a vote manco quello , indispensabile, fa si che in un team ci siano "mediamente" 2 persone che fanno i salti mortali, 3/4 che tirano i remi in barca. Tutto questo, impatta sulla produttivita' e tutto cio che il video spiega molto bene. Ma alla base ( in media, sia chiaro) c'e' un problema culturale e di mentalita'. In nord europa, mediamente, nelle organizzazioni ognuno fa il suo, rispettano processi e procedure e cio mediamente garantisce maggiore produttivita'.
Ha detto più cose intelligenti questa ragazza in dieci minuti che la maggior parte dei nostri politici in tutta la loro vita da talk show. E questo non è bello...
Quindi la soluzione è : Avere 4/5 mega aziende iper competitive ... Ed estinguere le piccole aziende ... Poi sai ( vedi fiat, Amazon ecc) questi non pagano tasse , e parasitizzano gli stati ecc.. Il problema in Italia sono la mancata liberalizzazione del mercato, la corruzione dell'ente pubblico... W gli artigiani w i piccoli agricoltori.. noi siamo il nervo della tradizione culturale e professionale italiana... Cominciamo ad estinguere un po' di ente pubblico e quella mentalità pseudo comunista dov'è per uno che lavora ci sono 5/10 persone che ti succhiano il sangue
L' Italia ha bassa produttività perché ha una moneta troppo forte per la propria economia, tanto che la produttività smette di crescere quando entriamo in quei sistemi di tasso di cambio rigido. Se vendi una pizza che vale 6 euro al doppio, semplicemente ne vendi di meno.. e non é che il povero pizzaiolo non é produttivo, semplicemente fa poche pizze perché non le prende nessuno. Smettiamo di dire che l'Italia produce poco perché le imprese sono piccole.. iniziamo a toglierci la zavorra della moneta forte e poi vediamo chi non é produttivo. Comunque sono cose che sono spiegate in un qualsiasi corso di macroeconomia, come il tasso di cambio influenza la competitività e di conseguenza il pil, che poi questo altro non é che la base per il calcolo della produttività a livello macro
l'italia è in declino dal 1969. da allora la pressione fiscale è in costante aumento. robe tipo il divorzio bt-bi, il vendere titoli di stato agli stranieri, l'entrata in ue ed euro sono tutte conseguenze di una poLLitica economica basata sul "regalo bonus per farmi eleggere, POI farò pagare tutto a chi verrà dopo di me" ed il bonus facciate e 110% sono state l'ultimo esempio.
Il compianto Piero Angela lo aveva capito più di 30 anni fa! Il capitalismo Italiano dovrebbe andare a scuola in America, dove non hanno paura di investire in idee "folli" come i personal computer, gli smartphone, i social network ecc ecc.!
c'è una sola parola di differenza ed è enorme: TASSAZIONE. già negli anni 70, noi abbiamo deciso di essere un sistema socialista (ad oggi comunista) con una tassazione in costante aumento. gli usa invece hanno tenuto il mdoello libertario cioè "ti tassiamo realtivamente poco (40% al massimo) e poi con il tuo guadagno decidi TU come gestirti la vita".
Ci aggiungerei l'ignoranza politica che con tassazione e burocrazia non ha permesso mai a grande aziende di investire, specie al sud, quindi l'Italia è spaccata, stipendi bassi, poco voglia di fare famiglia, più pensioni e meno ragazzi che producono, tra cui molti di questi si formano e vanno all'estero
Dio è stato così gentile con me che lodo il Suo nome ora e ogni giorno della mia vita. Gran Dio❤️, la mia famiglia è di nuovo felice e ora può permettersi tutto, anche la pensione. Il guadagno settimanale di € 67.000 mi ha cambiato to la vita dopo tante difficoltà.
Ciao, come si ottengono tali rendimenti settimanali? Essendo un genitore single, non potevo permettermi una casa a causa di difficoltà finanziarie, ma la mia fede in Dio rimane forte.
Wow 😱 La conosco anch'io. La signorina Yvonne Renee Smith è una persona straordinaria che ha portato un'enorme positività e ispirazione nella mia vita. La sua incrollabile saggezza è stata inestimabile e ha arricchito il mio viaggio in innumerevoli modi.
certo che riuscire a parlare di produttività per dieci minuti senza parlare del ruolo della domanda aggregata e della legge di Kaldor-Verdoorn deve essere stato difficile. Senza parlare del cortocircuito logico che attribuisce alla dimensione delle unità produttive (non vorrei essere frainteso, è un fattore importante) la responsabilità del declino della produttività da metà anni '90, sorvolando sul fatto che questa struttura industriale era identica negli anni del boom e che addirittura negli anni '80 si sviluppò una (demenziale) teoria apologetica sui "distretti industriali" ed il "piccolo è bello". Pensavo che ad economia insegnassero un po' di econometria, ma anche solo di logica di base.
Oggi la produzione industriale viene demandata totalmente altrove. Il settore dell'imbottito di Matera realizzato a suo tempo con contributi statali o europei, divani esportati nel nord Europa e negli USA, però con la spinta all'internazionalizzazione, sono state finanziate iniziative di delocalizzazione, togliendo lavoro specializzato a favore dei bassi costi del lavoro di paesi europei liberati dalla schiavitù socialista. La Moda, tutta la produzione del lusso, della tecnologia, della calzatura, dell'automotive, movimento terra, dei piccoli elettrodomestici, le batterie, il fotovoltaico, a parte la produzione farmaceutica protetta dalla politica e poche altre cose, hanno annullato l'intera produzione industriale; anche nella fotografia industriale, settore che ci vede presenti dal 1966 complice l'innovazione digitale e 3D, riposizionata naturalmente nei luoghi di produzione del prodotto come logica, pertanto non esiste il problema di produttività ma problemi di equità retributiva.
Video ben fatto e i concetti sono sempre spiegati al meglio davvero bravi! Quello che mi chiedo io è: perché se vediamo sempre di più un impoverimento della classe media in italia, cosi come in molti altri paesi, la colpa viene data sempre a quella stessa classe, dicendo che non è abbastanza produttiva? Chi beneficia della maggior parte della crescita del PIL è una fetta sempre minore di persone. Credo anche io che in italia ci siano dei problemi anche di produttività (anche se è ovvio che le piccole e piccolissime imprese saranno sempre meno produttive delle medie e grandi), ma non credo che sia questo il motivo della lunga stagnazione che ci troviamo ad affrontare.
Se le grandi con tutte le agevolazioni finanziarie e statali fossero più produttive avrebbero soppiantato le PMI (generalmente tartassate e lasciate sole nell'oceano dei mercati globalizzati ) . La tesi enunciata purtroppo è smentita dalla realtà .
@willita Buona analisi , risolvendo tale problema si andrà a risolvere parzialmente anche il problema delle pensioni visto che pochi lavoratori pagano tanti pensionati e l’unico modo per fronteggiare questo problema è quello di aumentare la produttività dei lavoratori? Considerando il fatto che aziende chef fatturano di più alzino anche le paghe per i propri dipendenti e dunque si inalzano anche le entrate sui redditi ?
Esperienza diretta; campo disegno CAD: - colleghi che non vogliono fare una cippa e altri fanno il loro compitino, senza una virgola in più - superiori che se ne sbattono; a forza di insistere hanno acquistato un GPS (che ha aumentato la produttività senza dubbio) e per andare oltre, ossia il BIM, ho dovuto arrangiarmi e a settembre seguirò un corso dopo il lavoro... Se fosse finita lì... no, poi tutti che si lamentano di tutto... 🤷
Io non sono un economista ed avrei quindi una domanda da porre; se le aziende che investono in modo corretto giungono ad aumentare la produttività del 10% annuo, in un decennio, idealmente, avremmo aumentato la produttività globale di oltre il 100%; questo non comporta una saturazione del mercato? in secondo luogo, i problemi legati al cambiamento climatico, che derivano dallo stile di vita improntato negli ultimi secoli ad un aumento costante di produzione di beni e servizi, ci dicono che dovremmo comunque ridurre i consumi e con essi, immagino, la produzione di beni e servizi. Come si concilia questa cosa con il principio ideale volto all'aumento della produttività. Se, invece, aumentiamo la produttività ma non aumentiamo il consumo di beni e servizi per i problemi climatici, vuol dire che dovremmo ridurre i soggetti che producono beni e servizi; e questo comporterebbe avere un maggior numero di persone che non sono attive nel lavoro. Quale è, dunque, la prospettiva più corretta con la quale inquadrare la generale questione di produzione, produttività e sostenibilità complessiva del sistema? Grazie.
In realtà è quello che fanno da molto tempo, almeno nel concetto essenziale: "i cittadini e lo stato si facciano da parte, e le imprese vengano messe in mano alle multinazionali".
Cosa dovremmo produrre esattamente? L' industria è stata chiusa o delocalizzata quasi totalmente. Restano i servizi basati su prodotti, macchinari ed apparecchiature create altrove. I servizi possono essere sostenuti sia dallo Stato che dai privati. Nell' economia dell'UE vige però lo Spardiktat per design e da tempo risparmiano tutti all'unisono gli Stati, le aziende e i privati. Questo blocca chiaramente l' innovazione che potrebbe portare allo sviluppo di prodotti. Se poi aggiungiamo le politiche monetarie fatte da organismi "indipendenti", abbiamo un mix interessante.
La produttività è in eccesso ovunque nel mondo, gli stipendi sono bassi e la gente fa la fame perché il capitale accumula ciò che viene prodotto derubando i lavoratori.
gli utili aumentano continuamente e proliferano distribuzione dividendi e per le società quotate i buyback azionari con numero manodopera in diminuzione quindi la produttività per lavoratore aumenta eccome mentre i salari sono fermi.... sempre bella questa favola raccontata da industriali e teorici vari per tenere calmo il popolino dei lavoratori dipendenti....all'estero sono solo più svegli e gli stipendi vengono senza troppe storie adeguati all'inflazione ogni anno...
Confermo quanto sotto indicato ... Attenzione alla "Favola" dell' Intelligenza Artificiale, sicuramente onesta e produttiva, che fa crescere, ma l' "essere" (noi) che l' alimenta è "corrotto" e "affamato" di "€/$ ..." Questo rende tutto molto pericoloso se immaginiamo uno scenario lavorativo nel lungo periodo ... Vale per moltissime categorie (lavorative) di persone ...
Conosco aziende in Italia che: Ogni anno producono di piu', crescono di fatturato, si espandono e investono in innovazione, eppure gli stipendi dei loro dipendenti sono anche piu' bassi di quelli delle piccole medie imprese....
Ottimo video, tematica di cui gli economisti parlano da anni spiegata in maniera semplice. Tutto ciò che è stato esposto è corretto, però sembra un grande spot a favore delle grandi aziende estere, che al 101% verrebbero in Italia solo a fronte di grossi tagli ai servizi pubblici e smantellando la legislazione sul lavoro; in più tali aziende non pagherebbero mai i salari promessi perché non hanno interesse nell'Italia, un paese vale l'altro basta guadagnare. Guadagni che verrebbero poi tassati in Irlanda od altri paradisi fiscali per pagare pochissime tasse. Quindi no, facciamo un'analisi anche macroeconomica seria, che punti a rendere le aziende italiane più grandi. I problemi macroeconomici si sono intrecciati con i cambiamenti dovuti alla globalizzazione e all'apertura del mercato unico europeo. I problemi sono gli scarsi investimenti nell'innovazione, dovuti ad una massa di ormai 100 mld di interessi sul debito pubblico e sul peso delle pensioni, che consentono spazi di manovra troppo limitati per il Governo. Il sistema della giustizia civile è inesistente. Manca inoltre una cultura manageriale, infatti i primi ad andar via dall'Italia sono coloro che in Italia lavoravano in azienda ma all'estero si trovano molto meglio nell'ambiente lavorativo. Mentre vent'anni fa la Cina era un concorrente solo nelle produzioni a basso valore aggiunto, oggi hanno delle tecnologie avanzate (elettronica, automazione, meccanica) ed in genere anche le attività legate alla tecnologia si stanno spargendo in tutto il mondo. Tradotto vuol dire che non basta fare tecnologie in Italia pensando di stare in una botte di ferro, ma vanno sfruttate le competenze in giro per il globo per far guadagnare le nostre aziende. L'ingresso nel mercato unico (obbligatorio) ha significato lo spostamento di tante produzioni in Polonia e l'adozione dell'euro e dei vincoli di Maastricht, impedendo svalutazioni e deficit che, secondo alcuni economisti, sarebbero l'unica strada per far ripartire la domanda aggregata e aumentare la produttività.
Un grande spot a favore delle grandi aziende estere. Ma va? Il problema è che le classi dominanti sono state bravissime a convincere i comuni mortali che questo sistema li faccia stare meglio. O i sottomessi sono stati particolarmente tonti. Valuta tu...
Si ma come convinci le pmi ad adottare le soluzioni virtuose descritte? Non sarebbe meglio incentivare direttamente l'arrivo di grandi imprese estere, o la fusione di quelle piccole nostrane, cosi che le soluzioni piu produttive verrebbero adottate di default? E se si, cosa bisogna fare in italia a livello legislativo affinche questo avvenga?
La produttività è aumentata eccome, basti pensare che adottando internet e computer si svolge un lavoro n volte piu rapidamente che rispetto ai tempi di fax e carta. È però vero che avere microimprese non aiuta. Ci vorrebbero misure per attrarre le multinazionali e soprattutto dei sindacati seri
Per attirare le multinazionali bisognerebbe attuare un sistema fiscale basato sul modello di quello americano, cioè competitivo. Ovvero, ti faccio pagare meno tasse e ti invoglio a trasferirti da me per dare lavoro ai miei cittadini. Da noi si paga uno sproposito e la gente ha paura di aprire attività, anzi sono in chiusura spesso proprio a causa delle alte spese, non solo di tasse eh, e dei ridotti margini di profitto che ci sono che rendono l'investimento necessario molto ma molto rischioso.
con la digitalizzazione quanti posti di lavoro sono spariti? pensa alle edicole e tutta la filiera di produzione (carta->riviste->distribuzione). pensa ai ristoranti che prima campavano proponendo me...a sovraprezzata agli ignari passanti (resistono solo quelli in città densamente affollate di turismo).
@@iuter87 Introducendo nuove tecnologie alcuni lavori spariscono e ne subentrano altri a maggior valore aggiunto, consentendo un aumento della produttività
Oppure l'Italia è più avanti? Lavoro come consulente su tutte e tre le realtà, le piccole imprese forse sono veramente molto piccole per essere produttive, ma generano tipologie di attività molto particolari e mediamente ben mirate. La medie imprese sembrano essere molto interessanti a livello di una società basata sulla automazione ed AI. Le grandi imprese fanno solo numeri in quanto operano con grandi quantità di prodotto, ma sono terribilmente poco elastiche! Rivedrei questo interessante articolo in quanto lo vedo lontano dalla realtà.
secondo me sono dettagli rispetto al fatto che non puoi lasciare a casa dipendenti improduttivi che magari troverebbero una migliore vocazione in altre posizioni lavorative poi la tassazione assurda e la burocrazia dal inutile cercare sofisticate teorie alternative
a mio avviso ci sono tantissimi motivi per giustificare la nostra scarsa produttività: utilizzo massiccio di macchinari produttivi vecchi, eccessivo stress causato da troppe ore di lavoro, capi che ti urlano dietro e monotonia del lavoro, stipendi bassi che non incentivano la produzione, cambio di mentalità dei lavoratori, capi anziani non improntati al miglioramento continuo...
Hai ragione e ti abbraccio ma ... la produttività dell' Italia non è tanto bassa nelle piccole medie aziende ma nelle organizzazioni più grandi come l'amministrazione pubblica , la burocrazia , la giustiza . Inoltre in Italia ancora molte persone non lavorano nonostante l'offerta c'è .
C'è un elemento che è stato poco considerato: il modello produttivo delle micro aziende è stato ed è sostenuto dalla politica, che evidentemente è miope e tende a conservare strutture imprenditoriali obsolete, ma socialmente conservatrici
perchè fa caldo, come possiamo avere gli stessi ritmi produttivi quando nei centri nevralgici dell'economia italiana c'è un'umidità altissima e una temperatura media nelle ore di lavoro sui 36 gradi? Non siamo tutti nel terziario, immaginiamo un cantiere edile, la posa di una fibra ottica, i lavori che si possono eseguire solo a mano in agricoltura... Pensiamo di avere la stessa produttività dell'Olanda? Pensiamo anche al problema della siccità (che quest'anno c'è stato in Sicilia), come può una regione performare primario e secondario senza acqua? Io non dico che sia un'alibi per non produrre affatto, ma vogliamo davvero confrontarci con Paesi tipo l'Islanda che non sanno cosa fare di tutta l'acqua dolce che possiedono? Oramai nel primario bisogna usare tecniche sempre più impressionanti per resistere a specie aliene e riscaldamento climatico, sia che si tratti di allevamento ittico, sia che si tratti di agricoltura.
10 minuti da mandare a ripetizione in TV al posto delle fregnacce dei politici
Lo spot sulla droga fatto dal governo,parte 1 e parte 2 fanno una tristezza peggio dei porno amatoriale ...
Mi sembra che il concetto sia il medesimo (questo video e ciò che dicono i politici): l'impresa devono farla le multinazionali. Non lo stato, non i cittadini.
La soluzione è smettere di puntare a settore trainati e pessimi come il turismo, considerato il "petrolio" italiano quando in verità è una grande ancora all'innovazione. Oltre ad essere un essere a basso valore aggiunto è anche un settore ad alto impiego di capitale umano, fattore che non possiamo più sostenere in quanto siamo in un inverno demografico. Meno turismo (di qualità, fuck overtourism) e più investimenti nei settori del futuro (che ormai nel resto del mondo sono del presente)
E' senz'altro auspicabile investire nei settori d'avanguardia, ma anche in quei paesi in cui ciò avviene i lavoratori sono pagati al minimo (anche negli USA: guardati attentamente dati circa la povertà, la precarietà e la disoccupazione).
Qualunque sia il settore produttivo, il valore del plus lavoro finisce al datore di lavoro, quasi per nulla al lavoratore.
Produciamo già ricchezza in abbondanza: è la distribuzione di tale ricchezza ad essere iniqua (e con questo non intendo che dovrebbe essere UGUALE per tutti, ma solo più equa).
La distribuzione iniqua comporta più difficiltà a fare famiglia, meno figli, coi problemi che nel lungo termine ne derivano.
Stanno iniziando ad assaggiare questa amara medicina anche in Cina.
Di qualità, fuck povery
esatto il turismo è un cappio al collo per l'italia
Innfatti i paesi che vivacchiano di turismo sono quelli meno sviluppati
@@carlopaoloebner4563non è un cappio, ma è falso che sia il settore su cui puntare
Finalmente si parla di produttività in questo paese. Complimenti per la chiarezza, il video è ottimo e di altissima qualità. Continua così 😊
per gli italiani la produttività è stringere i bulloni più in fretta o fare una valanga di straordinari
Video meraviglioso per chiarezza e completezza, soprattutto per chi non è minimamente del campo. Nonostante ciò credo che andrà sempre peggio e questo circolo vizioso continuerà per molto tempo ancora.
Peggio ? il 4° paese esportatore al mondo ? Primo assoluto in proporzione agli abitanti !
Il video è squallido , se le grandi sono più produttive perchè in ITALIA si sono ridotte ?
Perchè siamo scarsi nel gestire le grandi organizzazioni . Lo si può ancora benissimo vedere nell'amministrazione pubblica , scuola, sanità .
Siamo sopravvissuti grazie alle PMI !!!
Meraviglioso soprattutto per chi vuole lasciare l'impresa in mano alle grandi imprese estere.
@@rscaht Bravo. Questo post è solo una scusa per vendere mutui. Cioè DEBITI.
@@vedounamanicadimasochisti vero, praticamente quasi tutte le grandi imprese italiane sono finite in mani straniere .
@@rscaht E agli italiani, generalmente parlando, va bene così. Mal voluto non è mai troppo.
Molte aziende italiane , più che essere familiari , sono familiste: il motivo principale delle bassa produttività è la corruzione, proprio a partire all'interno delle aziende. Perché le aziende familiari ci sono in tutti i paesi, solo che negli altri paesi si cerca sempre di migliorare, in Italia no. C'è piuttosto una mentalità "predatoria", prendo oggi tutto quello che posso, domani si penserà.
Ma che stai dicendo. Studia o fai impresa e forse lo capisci
@@stefano4776 familismo amorale non le dice niente?sicuro che sono io quello che deve studiare ?
Ormai anche i nostri vicini hanno problemi. Sicuramente la mentalità non aiuta. Ci sono però problemi strutturali e di regole del gioco.
@@michelemazzei1 mi spiace ma hai i paraocchi . vero quello che dici ma solo in piccola parte .
le grandi organizzazioni in Italia non hanno mai funzionato, prede ambite di politici ed affaristi .
siamo sopravvissuti grazie alle PMI e si anche grazie alle famiglie che si sono dedicate e spesso sacrificate all'impresa .
ho visto aziende familiari incu...e pure i propri figli, fratelli/sorelle e cugini. roba del tipo non pagargli i contributi pensionistici e/o sottopagarli.
La politica italiana dovrebbe iniziare ad occuparsi di questo. anziché di bonus, pensioni anticipate e altre cazzate
P.S.
Complimenti per questo video, in soli 10 minuti siete riusciti a spiegare i principali problemi dell'economia italiana, con un linguaggio chiaro a tutti 👏👏👏❤️
Purtroppo questo tema, come altri importanti, per esempio il debito pubblico, sono TOTALMENTE ASSENTI dal dibattito pubblico e nelle campagne elettorali.
Ecco perché, quando nel telegiornale c'è la pagina politica, la voglia di cambiare canale è troppo forte.
Il debito pubblico lo ripagheranno i cittadini italiani e i detentori di BTP quando ci sarà la ristrutturazione del debito. L'alternativa sarebbe STATA la monetizzazione del debito, ma a quanto pare è stato deciso di non far correre l'inflazione (alzando i tassi a bomba).
I cittadini italiani la pagheranno con ULTERIORE compressione salariale, mi sembra ovvio. Insomma, alla fine gira che ti rigiro vincono sempre le grandi aziende estere mentre i plebei vanno dietri ai politici che fanno finta di litigare tra loro (finta destra finta sinistra).
Io non guardo la TV da anni
NoiseFromAmerika, Michele Boldrin e Liberi Oltre Le Illusioni ripetono queste cose da ANNI. Fa piacere che canali più popolari ne parlino finalmente.
Spot a favore delle grandi aziende estere. Li ripetono da anni? Un bel vanto...
È quello che dico anch'io. Trovami un paese in cui le aziende estere pagano gli stessi salari e/o le stesse tasse che pagano in casa propria @@vedounamanicadimasochisti
@@marcor5886 Siamo d'accordo, purtroppo il guaio è che le classi dominanti sono state molto scafate nel convincere i lavoratori che questo sistema sia vantaggioso per loro. Mettiamoci anche che la gente oggi sta benino perché veniamo da 10 anni di politiche monetarie espansive e l'ultima recessione vera è accaduta nel 2008: alcuni ci si sono arricchiti speculando come maiali, altri sognano di fare altrettanto, altri non c'erano e altri ancora non se la ricordano...
Complimenti per il video... semplice, chiaro, ottima grafica... continua così!
Analisi lucida e dettagliata. La vostra informazione economica dovrebbe essere diffusa nelle scuole, per accrescere la consapevolezza delle nuove generazioni. Complimenti.
ahhhahhhh sicuramente Bocconi
Ma uscite dai luoghi comuni
opaca e misera . Questo tipo di informazione è peggio della disinformazione .
Dimostrazione che ciò che ha detto non ha senso ? Se le PMI sono inefficienti potrebbero facilmente fondersi , acquisire efficienza e battere la concorrenza , quindi in breve tutte le PMI che sopravviveranno si saranno fuse in imprese grandi , giusto ? E' avvenuto esattamente il contrario , le grandi (aiutate enormemente dallo stato e dalla finanza) sono dinimuite fortemente e le PMI hanno reso l'Italia il quarto esportatore mondiale dietro a germania USA CINA .
Inoltre il sistema scolastico, giudiziario,amministrativo statale sono spesso contro l'impresa e quando questa cresce si scatenano gli appetiti politici, sindacali, manageriali e la produttività ricercata evapora .
@@nicolamorizio ma di cosa parli? Le piccole imprese sono quelle che mandano avanti il Paese e l’innovazione le grandi sono monopoli….
@@serenissimo2000 hai sbagliato referente. Scrivi a @rscaht.
ottimo video, un riassunto di 3 anni di università passati su libri noiosi che si dimenticano dopo l'esame
molto brava Clara Morelli
riesce a rendere commestibile la complessità della situazione senza banalizzarla.
non ne posso più dei populisti e delle loro soluzioni da strapazzo tipo uscire dell'euro.
ci serve competenza, non populismo
Tra poco ci servirà una bella ristrutturazione del debito, così quelli che ti piacciono tanto (vale a dire i non populisti) ti mostreranno anche la soluzione: Grecia.
Non dimentichiamo il vantaggio di essere delle piccole micro imprese. L'evasione fiscale 😊
A parte che evadono pure le grandi imprese, non è raro che vengano sanzionate pesantemente (secondo i nostri canoni eh), ma in generale le grandi aziende reinvestono il grosso degli utili che generano quindi in sostanza anziché pagare le tasse, i soldi restano in cassa e vengono rimessi in circolo per finanziare ulteriori progetti e ricerca e sviluppo che a loro volta porteranno altri utili e cosi via... è così che nascono colossi come Amazon, Google, ecc., che hanno una capitalizzazione ben maggiore del Pil di certi Stati e probabilmente potrebbero mettere in difficoltà anche economie più solide come quella italiana, se solo lo volessero.
Assolutamente vero, se pagassero tutte le tasse probabilmente 1/3 delle piccole imprese chiuderebbe
@@shimayobi chiaro che il sistema fiscale è progettato per far fallire i piccoli , le grandi non pagano tasse , esportano gli utili .
e per i partiti politici che le sostengono
Bravissima Clara, complimenti per la chiarezza e la qualità di questo contenuto
"La forza dell'Italia sono le piccole e medie imprese!" Quante volte abbiamo sentito questa cretinata.
Le imprese italiane che hanno un ambito Ricerca & Sviluppo saranno lo 0, qualcosa %.
Vero , non siamo capaci di far funzionare le grandi organizzazioni , a capo ci mettiamo incapaci ed ideologi , ecco perchè sono sopravvisutte le PMI grazie a Dio !
@@rscahtla PMI che menzioni tu sono solo una grandissima manovra comunicativa. Le PMI Italiane sono piccole aziende familiari che giocano tutte sul corporativismo. Tengono il paese in una condizione semifeudale.
@@pfranchini1973 ...tutte sul corporativismo , solo in parte vero . semifeudale: quello erano le grandi imprese famigliari non le piccole .
illusione comunicativa nemmeno , siamo il 4 paese esportatore mondiale e non abbiamo diamanti , oro petrolio, esportiamo ciò che realizziamo con il lavoro ... delle PMI.
@@rscaht intanto grazie per il tono educato del commento nonostante il disaccordo. A mio parere corporativismo è semifeudale é vero a tutti i livelli. Pensiamo ai taxisti o balneari. Piccole imprese che fanno tanto rumore, legati accerti privilegi. Per non parlare dei commercianti. Grandi famiglie si, che tengono legato il Paese. Io concordo con il servizio. Pensiamo invece all'ENI. Non mi sembra sia guidata da uno stupido. Unicredit e Banca Intesa sono grandi realtà guidate da manager capaci. Così come Esselunga. Quest'ultima é un unicum di impresa familiare lungimirante.
@@pfranchini1973 si concordo su tutto , avrei potuto scriverlo io , ogni affermazione ha nella realtà delle eccezioni ovviamente .
credo però che l'illusione comunicativa sia nel tener nascosto il buono della maggior parte delle nostre piccole imprese , quelle realmente produttive e competitive che operano in concorrenza sui mercati esteri tutt'altro che supportate dal sistema paese , anzi sembra quasi di dar fastidio ...
Gran bel video! 👏👏 Sulla base della mia esperienza lavorativa (non sostenuta da dati ovviamente) posso dire che i titolari delle PMI, mediamente, sono dei degni rappresentanti dell'effetto Dunning-Kruger, conoscono (a malapena) l'italiano anche se operano nel settore turistico, possiedono scarse conoscenze economiche-finanziare e ritengono inutili (o addirittura dannosi) gli strumenti digitali, la formazione e in generale tutto quello che non conoscono. Che non è poco...
Un concetto ripetuto continuamente ma in realtà mai capito in fondo...fino ad ora 👏
Cosa c'è da capire? In pratica la volontà è quella di togliere le imprese dalle mani dei cittadini per metterle in mano alle multinazionali. Lo stato non può chiuderti l'attività, quindi come avverrà il passaggio? Per informazioni chiedere alla Grecia. CACs, compressione salariale, disoccupazione... e alla fine le piccole imprese chiuderanno i battenti. Arrivano quelli grandi e comprano tutto a prezzi stracciati, e pagando pochissimo i dipendenti (in una nazione con 5,5 dipendenti statali ogni 100 abitanti il mercato del lavoro è quello che è). Buon divertimento!
Il miglior video mai visto finora
Video bellissimo che in modo semplice e chiaro spiega la situazione italiana. Complimenti. Mi sento però di dissentire sull'ottimismo che avete espresso per risolvere i problemi. È vero che si può fare innovazione anche senza capitali enormi e quindi qualche piccolo miglioramento basandoci ancora sulla piccola impresa si può fare. Ma se non si introducono meccanismi fiscali e di legislazione sul lavoro che inducano ad un crescita delle aziende in termini di dimensioni (se non si promuovono le grandi imprese come negli anni 50 e 60) rimarremo sempre il fanalino di coda
Complimenti... Sei molto competente e chiara nello spiegare concetti non semplici
Ma Confindustria invece di andare a Cernobbio non può spendere due lire per creare hub di ricerca e sviluppo gratuiti o a prezzi calmierati per i suoi iscritti?
in Germania ci sono i centri di ricerca pubblici a cui si rivolgono le piccole imprese, è chiamato il "modello renano"
I hub di "ricerca e sviluppo" sono solo buzzword. Anche il modello tedesco e superato.
Quando hai debiti pubblici cosi grossi devi tagliare costi diminuire i salari fare performance se solo in seguito con il budget liberato puoi fare ricerca e sviluppo. Quest ultima costa tantissimo in termini di soldi e risorse e non ti garantisce mai un ritorno. Se vuoi vedere come si fa ricerca vai a vedere iter oppure gli investimenti per aprire un polo di produzione di microchip in dubai, tutti soldi e tempo buttati all aria che non fanno ritorno.
Se ti viene una bolletta troppo alta devi fare economia non metterti ad aumentare ancora di piu i costi. In italia i salari dovrebbero essere come al sud perché cmq neanche al nord non ce sta gran produzione. I servizi non producono niente di tangibile per la maggior parte. Ed il settore energetico e in ginocchio. I soldi si perdono in investimenti culturali sociali ed umanistici di poco rilievo al giorno d oggi. Per non contare la corruzione ed un esercito e forze di polizia sovradimensionati. Se vuoi un esempio di cosa si deve fare vatti a guardare l argentina questi giorni
Confindustria fa l'interesse dei piccoli imprenditori italiani, quindi non c'è alcuna volontà di fare ricerca, aumentare produttività e competizione. L'importante è che chi ha la sua aziendina continui ad avere la sua rendita di posizione (industria 4.0 serviva a quello), e fino a che ci sono i dipendenti pronti a farsi sfruttare non ci sono problemi.
@@marcor5886 Non producono nemmeno quelli gran che. Basta notare che le industrie della Germania sono quelle del Kaiserzeit.
Ciao, un argomento bello di cui avrebbe senso parlare sarebbe anche la produzione industriale di un paese (negli ultimi 2 anni è diminuita del 6,7% mi pare, dati ISTAT di ieri).
Sarebbe interessante spirgare l'importanza di questo indicatore visto che tipicamente si dà importanza prevalentemente al PIL e come impatta sull'economia di una nazione.
Grazie e complimenti davvero per il lavoro di divulgazione che fai e che fate voi della redazione ❤️
- ps: inserisco questo commento anche in altri video -
Dovremmo spammare questo video ovunque
mi racconti perché??? Se in una pizzeria lei ottimizza il lavoro e produce 1000 pizze in piu....poi deve trovare chi le compra....sveglia....é una perenne crisi di domanda perché non ci sono soldi. E i soldi non ci sono perché qualcuno ha deciso che non ci devono essere.
@@federicobertoli8742non penso che in Italia manchino le pizze.
Concordo con Federico @@federicobertoli8742
@@federicobertoli8742 La pizzeria è un esempio a caso usato per semplicità per esprimere il concetto che spesso un business non si sviluppa perchè non investe.
Avrebbe potuto utilizzare qualsiasi attività come esempio, non è quello il punto. Non ha fatto l'analisi della domanda delle pizze. @chris26742 @gd8392
Mentalità da complottisti totale
I politici dichiarano di preferire la PMI solo perchè pensano di ottenere più consensi.
Al tempo stesso fanno passi indietro nelle partecipazioni alle grandi aziende statali. Servirebbe molta più consapevolezza diffusa per invertire questo trend.
@@dance_toujours ilnproblema è soprattuto la microimpresa non le pmi
Complimenti per le grafiche e motion!
Adoro questo format
Esselunga è una delle poche aziende Italiane che investe nella formazione, nell'innovazione. Oggi tre mesi fa un corso di aggiornamento, ed ogni anno cambia qualcosa.
Quelli del Buco da milioni e frodi?
esselunga era buona quando, al nord, aveva pochissima concorrenza ed era tutta italiana con prodotti italiani.
oggi sta andando sul declino perchè:
1) molta clientela ora con meno soldi, è passata a discount tipo lidl, aldi (ah due tedeschi con prodotti ivati al 18%) e tigros. pure Il Gigante altro colosso della distribuzione sta passando da centro commerciale e solo discount.
2) una delle ultime frasi di caprotti prima di morire "da dopo la crisi, per fare gli stessi incassi abbiamo aumentato il volume della merce del 40%", vuol dire che già anni fa la gente comprava in esselunga solo i prodotti in sconto ad almeno il 20%.
non a caso, pure nel catalogo dei premi con i punti, ormai non ce ne è uno sotto il gratis con 1000 punti. semplicemente perchè hanno lasciato il "1 euro speso=2 punti" ma visto che i prezzi sono aumentati vuol dire che si accumulano anche più punti.
allora mettiamo in ordine le cose. Innanzitutto l’innovazione non ha a che fare con la produttività ma con gli investimenti. perché manca la produttività? secondo me perché c’è troppa protezione strutturale e troppa poca etica del lavoro. Mi spiego: se lavori bene o male nessuno ti può toccare, se qualcuno ipotizza la parola “merito” entra nel mirino di sindacati e stampa. In Germania c’è molta più etica e senso civico che in Italia per esempio, idem in Svizzera, Austria, Svezia, Finlandia, ecc. Questo è uno dei punti. Un altro punto ovviamente è l’innovazione che però non può esistere fine a se stessa. L’innovazione parte dalle università per poi arrivare alle aziende o alle start up, ma occorre avere università moderne con i giusti investimenti, e a monte di questo uno stato poco indebitato, una classe politica sana, e una stampa oggettiva e non strumentale a questo o quell’intersse e questa o quella corrente politica.
Una cosa va capita: gli italiani all’estero non hanno nessun problema di produttività.
poi ci sono i motivi tecnici che sono vostra competenza. ;-)
È sempre interessante leggere del mito Germania. Praticamente il Paese che imponendo le riforme Hartz a tutta l' UE, ci ha portato a questo punto. A proposito di etica del lavoro, basta fare una piccola ricerca sulle condizioni di lavoro degli operai bulgari da Tönnies, per capire che non è così.
beh, molto chiara la risposta, è dalla dolce vita che viene questa cosa, con la liretta sapevamo solo svalutare per ritrovare la mancata competitività, e via, oltre non siamo in grado di andare
Non va sottovalutato il fatto che circa la metà del gettito va a finire in pensioni e interessi sul debito, che di fatto non apportano alcun valore aggiunto
@@davidrope81 potremmo eliminare le pensioni, opoure direttamente i pensionati, del resto se saranno senza reddito poi non consumano...
@@darthwater999 Ne hanno meno, il loro rapporto debito/PIL è più basso e spendono meno in pensioni
@@salvatoresgambato1807 Basta ridurre l'ammontare degli assegni mediamente di un 10%, ovviamente senza toccare chi prende da 1000-1200 in giù. Poi se a te piace mantenere questo sistema c'è da augurarsi che tu sia già in pensione
@@salvatoresgambato1807 PS proprio ieri leggevo che l'INPS è a rischio fallimento entro il 2035, fallimento che verrà naturalmente scongiurato con un aumento dei contributi sociali che dovranno pagare i lavoratori
@@davidrope81 in pensione spero di non andare, le future pensioni saranno al di sotto dell'assegno sociale. Ho fatto i conti e ci andrò (se sopravvivo) non prima dei 72 anni con un contributivo da fame pari al 50-60% del mio attuale reddito, e questo comprendendo la pensione integrativa che sto pagando
Bravi, bravi, bravi.
Lei super piacevole da ascoltare.
Il video che spieghi regge come teoria. Nella pratica le microimprese non sono tutte uguali: c'è un limite per tutte all' ingrandimento, ci sono quelle che producono beni di nicchia, artigianali, per cui non serve un canale di pubblicità che fa solo arrivare dei rompiscatole. Le grosse aziende hanno spesso dei buchi di bilancio con azioni in borsa sopravvalutate. Microimprese che si riuniscono per abbattere i costi è una bella cosa, ma spesso irrealizzabile: c'è sempre il furbo di turno che cerca di portare via i clienti o un' unione più stretta quello che scialacqua o fa investimenti sbagliati per l' attività e ricordiamocelo: se il datore di lavoro sbaglia, ci rimette di tasca sua e lo chiamano rischio di impresa, se fa bene, deve pagare le tasse. Il trattamento fiscale dovrebbe essere più equo sia per il dipendente che per il datore di lavoro. Poi le tasse pochi le pagavano negli anni 80, troppi andavano in pensione a 40anni, e adesso ci sono poche persone in età lavorativa con un' enorme tassazione. La soluzione non è neppure l' aggregazione, purtroppo c'è sempre il furbo di turno che ruba i clienti all' altro. La spiegazione che fornisci della pizzeria è fuorviante, come ti hanno già scritto nei commenti. La strada giusta è detassare chi investe in macchinari in Italia, facilitare l' ingresso al credito, fiere on line, cioè vetrine che illustrino senza doversi spostare fisicamente ( e risparmiando soldi)
@@stefaniapilotto7165 bisogna incentivare la crescita aziendale e i consorzi e scoraggiare le microimprese che sono il male della nostra economia. Piccolo è brutto e va contro qualsiasi meritocrazia, visto che sono imprese a conduzione familiare dove si lavora per parentela o cuginanza
La soluzione è detassare è meravigliosa come frase, quando 3/4 delle microimprese gestisce dipendenti e non in nero, mentre nessuno delle grandi aziende si azzarderebbe.
Una burocrazia più agile, per cui se fai grandi investimenti hai incentivi a livello di tassazione etc. Mi pare altrettanto utopico, in quanto chi dovrebbe dare delle linee guida sugli incentivi normalmente non sa neanche di cosa parla.
La verità è che abbiamo lavoratori vecchi in posizioni importanti che non cambiano metodo di lavoro da almeno 20 anni, e questo è vero per quasi tutte le imprese, pure le grandi... è proprio mentalità.
@@federicomarchesini9256le grandi aziende subappaltano. Poi non si sa che succede...
Dopo aver visto questo video mi viene in mente la celebre scena dell’esame di medicina nel film “La meglio gioventù”: ‘L’Italia è un paese bello e inutile’
Se fa un giro oltre le Alpi, potrà notare che abbiamo buona compagnia. Purtroppo non è una buona notizia.
Tutto vero (salvo semplificazioni). Aggiungo anche un altro problema che noto (dopo essere tornato nel 2021 in Italia da 16 anni all’estero). In Italia abbiamo un problema di “misallocation of talents”. Abbiamo ingegneri che dovrebbero fare i cuochi, avvocati che dovrebbero fare gli idraulici, medici che dovrebbero fare gli operai. E per genere: abbiamo segretarie che dovrebbero fare CEO e CEO che dovrebbero fare i segretari.
Questo perchè i figli di papà devono avere assicurata una carriera comoda pure se sono delle capre, inoltre perchè chi fa entrare gli incapaci in azienda poi non si piglia la responsabilità come invece accade all'estero.
@@maas75 tu cosa stai facendo (e hai fatto!) per cambiare le cose. “Indignati” ne abbiamo tanti, “capaci, competenti e con la schiena dritta” invece sono pochi.
@@78Piovesan parlavo in generale di quello che vedo tutti i giorni, il mio errore di gioventù è stato rimanere in Italia. Manco mi lamento dello stipendio visto che ormai passo i 2500 netti e che ormai guadagno bene anche dai miei investimenti finanziari. È solo che mi dispiace vedere persone meritevoli non avere mai un'opportunità rispetto ai paraculati.
Questo perché la produzione è stata dismessa e dislocata. Con il mio titolo dovrei fare microelettronica. Le aziende ormai rimaste in Europa in questo campo sono pochissime. PS: Sono tornato anch'io dopo 16 anni.
Questo anche perché il sistema di reclutamento e le leggi sul lavoro sono penose.
Molto interessante e ben spiegato. Complimenti!!!!
Un video molto interessante e informativo :)
Spettacolo!
Eh niente:
Vedo Clara che parla di economia
E io mi sciolgo 🙃🫠
Video fantastico 🔝
Basta leggere i commenti per capire perchè in Italia ci sono salari bassi e perchè gli italiani s lei meritano anche
Potrebbe argomentare?
Bravi perché passare questo messaggio è FONDAMENTALE. Meno bravi sui dettagli: poco precisi.
L'esempio della pizzeria è fuorviante. In teoria regge ma in pratica no. Se hai una pizzeria in un piccolo centro urbano puoi aumentare la produttività aumentando il numero di pizze prodotte ma poi devi anche riuscire a venderle e se il numero di clienti è sempre quello, o cmq aumenta di poco, il pizzaiolo ha solo fatto un cattivo investimento aumentando i costi (es. per macchinari e personale) e il fatturato ma non in proporzione gli utili. Le grandi azienze non solo hanno un bacino di clienti globalizzato ma possono giocare sui bilanci pagando meno tasse ed usufruire anche di sconti fiscali non indifferenti. Le PMI invece sono affogate di tasse e burocrazia. Allo stato conviene tutelare le grandi aziende con incentivi e sconti fiscali perchè recupera poi i soldi con le tasse in busta paga dei lavoratori. Colossi come es. AMZon con filiali in Italia hanno un'altissima produttività e utili da capogiro ma non risulta che i loro dipendenti abbiano premi di produzione e quindi salari più alti.
siamo sicuri che il cameriere della pizzeria stia meglio di chi smista i pacchi in amazon ? per non parlare del programmatore amazon che chiaramente è fuori classifica
Capito tutto, eh?! L'esempio era solo per spiegare che i costi unitari diminuiscono quando sei più grande e puoi realizzare economie di scala. Ovvio che non espandi l'azienda se non prevedi di poter crescere anche le vendite, ma quello lo puoi fare in tanti modi, ad esempio aprire altre pizzerie nella stessa provincia, nella stessa regione, in Italia, nel mondo. Altro esempio, la catena Carluccio, oltre ad essere cresciuta in questo modo da un iniziale ristornate a Londra, vende una serie di prodotti che usa (o dice di usare) nei propri ristoranti (es, sughi pronti, pasta, dolciumi come panettoni), e li vende sia nei ristoranti che on line.
Ma anche se ti vuoi tenere la tua piccola pizzeria a conduzione familiare, il solo aggregarsi con i ristoratori della tua provincia per acquistare insieme dai fornitori, oppure fare il marketing insieme a tutti gli operatori turistici della regione, o farsi fare una soluzione nazionale per cercare e prenotare ristoranti sono tutti i esempi di incremento della produttività che tanti cialtroni potrebbero adottare, invece di continuare a ragliare che è colpa del reddito di cittadinanza e dei giovani che non hanno voglia di far niente (ie, farsi sfruttare in nero per due spicci).
No ovvio, questa è una storia di propaganda pro multinazionali che, avendo capito che la gente è stufa di lavorare così tanto, le spinge a pensare che sia bel loro interesse agevolare le grandi aziende e tutelarne gli interessi. Il valore dei beni o dei servizi (come il lavoro) ha anche una fortr componente di negoziazione, purtroppo in italia ed in occidente la gente è diventata pigra e compiacente e le aziende, piccole o grandi, possono aumentare i profitti mantenendo gli stipendi bassi. Il discorso dell innovazione delle grandi aziende puo reggere ma solo ad alti livelli industriali, non é che una grande catena di pizzerie ha tante probabilità di innovate la pizza, forse ne ha di più un pizzaiolo geniale in una pizzeria piccola e meno stritturata che riesca ad introiettare i cambiamenti proposti. In generale nell ambito del turismo non é che una grande azienda ha grandi vantaggi, anzi, come detto é probabile che una piccola azienda locale riesca a trovare itinerari luoghi e soluzioni su misura e particolari. Tra l' altro anche in ambito industriale l' innovazione é di solito a beneficio di una società diversa da quella che la ha scoperta (vedi il computer e microsoft)ma poi le innovazioni, dopo un momento iniziale vengono adottate globalmente da aziende grandi piccole e talvolta persino privati. Quello che davvero favorisce le grandi aziende sono leggi regolamenti e politiche fiscali prodotte a seguito di un grandissimo e costante sforzo di lobbing proprio per rimuovere le piccole aziende piccole dal mercato. Mi ricordavo l' esempio di un paese americano in cui la licenza per trasportare carne fresca costa 1000 euro al mese sia che si tratti di una azienda enorme che ha allevamento e macellerie in tutto lo stato sia che si tratti di un singolo allevamento che vende carne senza neanche spostarla effettivamente su camion inquanto la vede a poche centinaia di metri dall allevamento... É chiaramente un modo per impedire la conpetizione dei piccoli allevamenti e costringerli a vendere la carne alle aziende più grandi.
Alla domanda “perché l’Italia non cresce” bastava allegare questo commento. Questa retorica anti multinazionali, anti grandi aziende è nauseante. Nel regno delle micro imprese familiari puntate il dito contro Amazon che potrebbe “modificare il bilancio”, come se non fosse molto più probabile che sia la micro impresa ad assumere a nero e fare evasione. Ci vorrebbe un minimo di onestà intellettuale. Ma vabbè, continuamo a lodare le PMI mentre l’economia del paese inizia a fare la muffa.
La soluzione proposta (vendere più pizze nello stesso ristorante) è appunto quella sbagliata e che non farà aumentare la produttività ne gli stipendi. Per fortuna che in Italia fate business con le pizzerie e non con settori più complessi altrimenti sai che danni.
❤❤❤ GRAZIE ❤️❤️❤️
Magari la smettiamo di essere il paese dei ristoranti dando sussidi e diventiamo quello delle grandi aziende di tecnologia e manufattura. E magari la smettiamo con la retorica delle grandi aziende cattive che sfruttano i lavoratori e non pagano le tasse.
Il caro Lemmy non conosce il fenomeno del monopsonio delle grandi aziende
@@Mickeymoon-j2x tu invece cosa conosci? ahahahahah
le grandi aziende sottopagano perchè non c'è un controllo dell'ispettorato del lavoro (chi denduncia sa che poi non troverà nulla in zona perchè segnalato dalle confederazioni).
il pagare le tasse viene aggirato reinvestendo nella stessa azienda MA non importa come, quindi possono essere anche cose non produttive ad esempio il proprietario che ogni anno cambia la megaauto perchè la fà passare coem auto aziendale.
@@iuter87 hahaahaha veramente chi non oaga dono le ridicole piccole imprese fucina di illegalita’ e evasione. Continuate a difendere un sistema arretrato ed inefficiente
Grazie.
Ottima analisi.
il “winner takes all” del settori più produttivi sottolinea anche il fatto che le piccole emprese soprevvivono solo in settori stagnanti
Questo non giustifica gli stipendi indecorosi anche da parte di aziende di grandi dimensioni competitive a livello globale.
Pessimi stipendi significa zero possibilità di studio, viaggi, ricerca.. emancipazione!
inoltre e’ il governo -oltre a regolare i salari minimi per evitare di avere un paese di schiavi ignoranti- che deve implementare sviluppo e ricerca ed investire su scuola, progetti interculturali, ed incentivare le piccole e medie alla ricerca ed investimento abbattendo burocrazia e tasse.
Ma che vuoi investire per innovare se i nostri prodotti di punta sono scarpe e pizza? Siamo diventati un Paese di camerieri. Forse le imprese rimangono piccole anche perche' lo Stato ti distrugge con le tasse per poter sostenere il proprio debito che e' arrivato a 3k miliardi? Quello che manca poi e' la formazione tecnica, anziche' perdere tempo con Greco, Latino, Filosofia e letteratura Italiana, ma se lo dici in giro vieni insultato perche' guai a toccare queste cose. Continuiamo a fare pizze va'
Il Greco, il Latino e la Filosofia non fanno male di per sé. Sono una cosa ottima, poiché insegnano a ragionare, parlare, argomentare, scrivere e alla fine a vender(si). È questo il fine ultimo dell' ars oratoria. Purtroppo questa cosa bisogna scoprirla da sé, poiché la scuola (non solo italiana) rende tutto appositamente un esercizio pedante. Ps: grazie al latino ho imparato facilmente il tedesco.
@@FreeWanderingThinkerConcordo con te. Io però farei un merge dei vostri due commenti e direi: sì, le materie umanistiche sono la base della cultura di un uomo moderno, però anche la tecnologia ed il pensiero scientifico devono entrare abbastanza precocemente nella vita scolastica. In fondo la specializzazione è la divisione dei compiti stanno alla base del progresso della società moderna.
Off topics: la mancanza di pensiero scientifico al giorno d'oggi porte le persone ad essere NO a priori (es Novax, Nowatt ed altre centinaia di NO).
Video bomba come al solito, continuate così 💪
92 minuti di applausi.
Lavoro da molti anni all'estero, ma confrontandomi con amici e conoscenti che lavorano o hanno precedentemente lavorato in Italia, due elementi ricorrenti che ostacolano la produttività delle (piccole e medie) aziende italiane sono la praticamente totale assenza di formazione (sia all'assunzione che in seguito) e un modello manageriale fermo al "padrone" che dà ordini e non sente ragioni, e il quale più produttività significa semplicemente che i dipendenti debbano fermare più ore al lavoro.
Non so se questa è effettivamente l'esprienza che molti lavoratori italiani possono confermare, o si tratta di casi isolati.
La Lombardia, dove abbiamo l’aria peggiore, è uno dei 4 motori che tiene in piedi l’Europa. Il PIL nominale è di 370 mld di euro, non credo vada aggiunto molto altro. Il problema delle grandi aziende, è che la qualità è sempre portata all’ultimo livello, quando dovrebbe essere il primo.
Il discorso della produttività lo sto vivendo in prima persona sul mio posto di lavoro e devo dire che concordo in pieno con quanto detto nel video. La capacità di produrre e innovare per migliorare sempre di più i sistemi produttivi sono la chiave per aumentare i salari dei lavoratori. Lo Stato certamente dovrebbe abbassare le tasse ma in ogni caso se le aziende hanno pochi soldi in cassa è molto difficile che aumentino i salari, e cmq probabilmente anche fatturando di più ci sarebbero dei problemi a pagare di più i lavoratori per una mera questione di tirchieria... altro problema che sicuramente abbiamo, per questo il salario minimo sarebbe un buon sistema.
le tasse le abbassi solo se diminuisci pensioni e sussidi per milioni di lavoratori
I salari dipendono dal mercato del lavoro, non dagli incassi dell'azienda: se non c'è chi ti offre di più, non c'è motivo di alzarti lo stipendio visto che non hai potere negoziale (non puoi andartene). Ma come è possibile che crediate che le aziende abbiano così a cuore il vostro bene? Non sono i vostri genitori.
@@toffonardi7037 ... le tasse le abbassi se migliori la produzione . La produzione di beni e servizi soddisfa i bisogni di pensionati e lavoratori . Se abbassando le tasse migliori la produzione ... BINGO .
Il texas è in pieno boom economico e demografico grazie a Tassazione ZERO su tutte le attività produttive .
Dici una cosa poi consigli il contrario. Con il salario minimo obblighi le microimprese a pagare di più del valore di mercato alcune prestazioni lavorative. Alzi il costo del lavoro è le metti ancora più in difficoltà. Una genialata proprio. Per te per aumentare la produttività servono I sussidi. Alzi il salario a qualcuno e le imprese producono di più woow. Fai il politico che troverai tanta gente al tuo livello
@@toffonardi7037già purtroppo le pensioni che già stiamo dando non le puoi toccare. Ormai il danno è fatto . Il buco da 140miliardi all INPS c è e tutto il gettito irpef serve a coprirlo. Se ci riprendermo sarà fra decenni. Saremo obbligati a ridurre le prossime pensioni, allungare più del necessario l età pensionabile e aspettare che gli attuali pensionati si riducono. Ringraziamo il socialismo degli anni 70 80.
Allora. Bel video per carità, ma sarebbe stato opportuno partire da dati concreti: dire eh, ma la produttività in Italia è bassa lascia il tempo che trova. Bisogna indicare bassa rispetto a che cosa . Ebbene, diamo un 'occhiata agli ultimi dati di Eurostat, aggiornati al 30 agosto 2024 ( produttività per persona occupata ed ora lavorata, si tratta quindi della produttivitàdel lavoro, non della TFP, che dipende solo marginalmente dai lavoratori) : surprise surprise, la produttività del lavoro in Italia è superiore alla media dei paesi dell'Eurozona ed a quella dei paesi dell'UE. Solo 7 paesi fanno meglio di noi. Tutti gli altri, comprese la Germania e la Francia , fanno peggio. Prendiamo ora i dati dell'OCSE sull'evoluzione dei salari reali negli ultimi trent'anni: l'unico paese dove c'è stata un'evoluzione negativa, cioè dove i salari sono diminuiti in termini reali è l'Italia. In Francia ed in Germania invece sono aumentati notevolmente. In Polonia, dove la produttività del lavoro è molto più bassa che in Italia, sono raddoppiati. Allora? Come la mettiamo?
Sono volontà politiche.
Ohhh finalmente uno che guardo oltre il naso !
Siamo il 4° paese esportatore al mondo !
il problema della produttività è proprio nelle grandi organizzazioni in Italia . Amministrazioni pubbliche , scuola , sanità . Quelle private sono già state sterminate dal mercato .
La mettiamo a 90, ovvero nel futuro i salari diminuiranno, meno lavoratori, più pensionati, carriera più lunga di chi lavora....temo un'implosione....😢
Se ti riferisci a questo dataset eurostat (namq_10_lp_ulc) l'Italia è terzultima per produttività per ora lavorata su dati destagionalizzati con base 2015. Inoltre nel video a 2:34 si vede che la crescita della TFP è ferma agli anni '70, se non peggio. Che indicatore hai visto in cui l'Italie è superiore alla media europea?
Infatti in Italia i salari sono più alti che in Polonia, ma sono fermi da 30 anni perché la nostra produttività è ferma, mentre la Polonia il suo "miracolo" economico lo sta avendo ora. Molto disonesto il tuo commento. Il salario lo decide il mercato, non il governo di un paese.
Bellissimo video! Aggiungete i riferimenti alle risorse citate pls
Possibile perché la maggior parte delle grandi imprese preferisce aprire oltralpe viste le tasse? Vedi tutte quelle aziende con sedi legali in Svizzera?
non è per le tasse..... è per l'efficienza e la facilità del sistema in cui si trovano. molte aprono in paesi dove le tasse non sono minimamente basse, ma gli conviene lo stesso
@@toffonardi7037 Vero. Il mio salario in Svizzera era circa il quadruplo di quello italiano. I miei diritti erano però pochi. Alla fine dei conti all' azienda conviene stare in Svizzera.
Concordo con l'analisi , però manca un ingrediente fondamentale, ovvero la burocrazia. Abbiamo molta piu' burocrazia rispetto agli anni 80' e 90', e questo porta a maggiori costi e minore competitività. Se una parte dei fattori di produzione va usata per la burocrazia, la competitività diminuisce per forza
Complimenti a Clara
La maggior parte delle piccole imprese italiane volutamente ha come obiettivo quello di concludere l’anno fiscale con il minor utile netto possibile così da pagare meno tasse possibile….questo non consente la crescita, non la accelera almeno dal momento che manca il capitale sociale per sostenere gli investimenti e la crescita (se non in modo molto lento appunto)
La sua osservazione è giusta, ma altamente limitata, perchè le nostre industrie sono state volutamente non fatte crescere, perchè il paese è stato svenduto ! Per una vita ci hanno raccontato che in Asia conviene produrre, ma i trasporti cari e la Germania, il cui costo del lavoro è il triplo che il nostro, dimostrano che erano tutte falsità !
Brava e bella!!
Tutto vero, ma dal mio punto di vista c'e' un grande MA come una casa: mentalita' / mindset sia di classe manageriale che dei dipendenti collaboratori. In molte realta, c'e' una mentalita' volta ad avere poca capacita' organizzativa , di processo e di visione sistemica. Questo aggiunto a un abbastanza endemico approccio di fare il minimo e a vote manco quello , indispensabile, fa si che in un team ci siano "mediamente" 2 persone che fanno i salti mortali, 3/4 che tirano i remi in barca. Tutto questo, impatta sulla produttivita' e tutto cio che il video spiega molto bene. Ma alla base ( in media, sia chiaro) c'e' un problema culturale e di mentalita'. In nord europa, mediamente, nelle organizzazioni ognuno fa il suo, rispettano processi e procedure e cio mediamente garantisce maggiore produttivita'.
Ha detto più cose intelligenti questa ragazza in dieci minuti che la maggior parte dei nostri politici in tutta la loro vita da talk show. E questo non è bello...
Se il tuo scopo ultimo è che l'impresa debbano farla solo le multinazionali (non lo stato, non i cittadini), allora ok.
Quindi la soluzione è :
Avere 4/5 mega aziende iper competitive ... Ed estinguere le piccole aziende ...
Poi sai ( vedi fiat, Amazon ecc) questi non pagano tasse , e parasitizzano gli stati ecc..
Il problema in Italia sono la mancata liberalizzazione del mercato, la corruzione dell'ente pubblico...
W gli artigiani w i piccoli agricoltori.. noi siamo il nervo della tradizione culturale e professionale italiana...
Cominciamo ad estinguere un po' di ente pubblico e quella mentalità pseudo comunista dov'è per uno che lavora ci sono 5/10 persone che ti succhiano il sangue
L' Italia ha bassa produttività perché ha una moneta troppo forte per la propria economia, tanto che la produttività smette di crescere quando entriamo in quei sistemi di tasso di cambio rigido. Se vendi una pizza che vale 6 euro al doppio, semplicemente ne vendi di meno.. e non é che il povero pizzaiolo non é produttivo, semplicemente fa poche pizze perché non le prende nessuno. Smettiamo di dire che l'Italia produce poco perché le imprese sono piccole.. iniziamo a toglierci la zavorra della moneta forte e poi vediamo chi non é produttivo. Comunque sono cose che sono spiegate in un qualsiasi corso di macroeconomia, come il tasso di cambio influenza la competitività e di conseguenza il pil, che poi questo altro non é che la base per il calcolo della produttività a livello macro
No, stai dicendo minchiate.
@@EhM-xt7pl 1) hai studiato macroeconomia all' università? 2) argomenta
l'italia è in declino dal 1969. da allora la pressione fiscale è in costante aumento.
robe tipo il divorzio bt-bi, il vendere titoli di stato agli stranieri, l'entrata in ue ed euro sono tutte conseguenze di una poLLitica economica basata sul "regalo bonus per farmi eleggere, POI farò pagare tutto a chi verrà dopo di me" ed il bonus facciate e 110% sono state l'ultimo esempio.
Il compianto Piero Angela lo aveva capito più di 30 anni fa! Il capitalismo Italiano dovrebbe andare a scuola in America, dove non hanno paura di investire in idee "folli" come i personal computer, gli smartphone, i social network ecc ecc.!
Shhh non glielo dire.... Non ci arrivano
c'è una sola parola di differenza ed è enorme: TASSAZIONE.
già negli anni 70, noi abbiamo deciso di essere un sistema socialista (ad oggi comunista) con una tassazione in costante aumento.
gli usa invece hanno tenuto il mdoello libertario cioè "ti tassiamo realtivamente poco (40% al massimo) e poi con il tuo guadagno decidi TU come gestirti la vita".
Ci aggiungerei l'ignoranza politica che con tassazione e burocrazia non ha permesso mai a grande aziende di investire, specie al sud, quindi l'Italia è spaccata, stipendi bassi, poco voglia di fare famiglia, più pensioni e meno ragazzi che producono, tra cui molti di questi si formano e vanno all'estero
Dio è stato così gentile con me che lodo il Suo nome ora e ogni giorno della mia vita. Gran Dio❤️, la mia famiglia è di nuovo felice e ora può permettersi tutto, anche la pensione. Il guadagno settimanale di € 67.000 mi ha cambiato to la vita dopo tante difficoltà.
PORCO DIO 😇🙏👼
Ciao, come si ottengono tali rendimenti settimanali? Essendo un genitore single, non potevo permettermi una casa a causa di difficoltà finanziarie, ma la mia fede in Dio rimane forte.
Lei è Yvonne Renee Smith, mi ha cambiato la vita. Un BROKER come lei è ciò di cui hai bisogno.
Wow 😱 La conosco anch'io. La signorina Yvonne Renee Smith è una persona straordinaria che ha portato un'enorme positività e ispirazione nella mia vita. La sua incrollabile saggezza è stata inestimabile e ha arricchito il mio viaggio in innumerevoli modi.
Ho studiato la sua accreditazione. Sembra molto competente, grazie mille
certo che riuscire a parlare di produttività per dieci minuti senza parlare del ruolo della domanda aggregata e della legge di Kaldor-Verdoorn deve essere stato difficile.
Senza parlare del cortocircuito logico che attribuisce alla dimensione delle unità produttive (non vorrei essere frainteso, è un fattore importante) la responsabilità del declino della produttività da metà anni '90, sorvolando sul fatto che questa struttura industriale era identica negli anni del boom e che addirittura negli anni '80 si sviluppò una (demenziale) teoria apologetica sui "distretti industriali" ed il "piccolo è bello". Pensavo che ad economia insegnassero un po' di econometria, ma anche solo di logica di base.
SPAMMIAMO OVVUNQUE RAGA CI DOBBIAMO UNIRE TUTTI QUESTO NON VA BENE. CI MASSACRIAMO PER 8-9 ORE PER STIPENDI DA FAME.
Oggi la produzione industriale viene demandata totalmente altrove. Il settore dell'imbottito di Matera realizzato a suo tempo con contributi statali o europei, divani esportati nel nord Europa e negli USA, però con la spinta all'internazionalizzazione, sono state finanziate iniziative di delocalizzazione, togliendo lavoro specializzato a favore dei bassi costi del lavoro di paesi europei liberati dalla schiavitù socialista. La Moda, tutta la produzione del lusso, della tecnologia, della calzatura, dell'automotive, movimento terra, dei piccoli elettrodomestici, le batterie, il fotovoltaico, a parte la produzione farmaceutica protetta dalla politica e poche altre cose, hanno annullato l'intera produzione industriale; anche nella fotografia industriale, settore che ci vede presenti dal 1966 complice l'innovazione digitale e 3D, riposizionata naturalmente nei luoghi di produzione del prodotto come logica, pertanto non esiste il problema di produttività ma problemi di equità retributiva.
Video ben fatto e i concetti sono sempre spiegati al meglio davvero bravi!
Quello che mi chiedo io è: perché se vediamo sempre di più un impoverimento della classe media in italia, cosi come in molti altri paesi, la colpa viene data sempre a quella stessa classe, dicendo che non è abbastanza produttiva? Chi beneficia della maggior parte della crescita del PIL è una fetta sempre minore di persone.
Credo anche io che in italia ci siano dei problemi anche di produttività (anche se è ovvio che le piccole e piccolissime imprese saranno sempre meno produttive delle medie e grandi), ma non credo che sia questo il motivo della lunga stagnazione che ci troviamo ad affrontare.
Se le grandi con tutte le agevolazioni finanziarie e statali fossero più produttive avrebbero soppiantato le PMI (generalmente tartassate e lasciate sole nell'oceano dei mercati globalizzati ) .
La tesi enunciata purtroppo è smentita dalla realtà .
@@alessiodaurizio4331 Un bel video fatto per vendere mutui. Ovvero DEBITI.
@willita Buona analisi , risolvendo tale problema si andrà a risolvere parzialmente anche il problema delle pensioni visto che pochi lavoratori pagano tanti pensionati e l’unico modo per fronteggiare questo problema è quello di aumentare la produttività dei lavoratori?
Considerando il fatto che aziende chef fatturano di più alzino anche le paghe per i propri dipendenti e dunque si inalzano anche le entrate sui redditi ?
@willmedia al minuto 1:34 la linea tratteggiata segna "2020".. penso che volevate intendere "2000".
7:48 che corrisponde al 10-15% di lavoratori licenziati, e nessun aumento per chi è rimasto.
mi risulta che in Italia abbiamo un tasso di disoccupazione al minimo dal 2008. Hanno dato la notizia proprio oggi al TG
Esperienza diretta; campo disegno CAD:
- colleghi che non vogliono fare una cippa e altri fanno il loro compitino, senza una virgola in più
- superiori che se ne sbattono; a forza di insistere hanno acquistato un GPS (che ha aumentato la produttività senza dubbio) e per andare oltre, ossia il BIM, ho dovuto arrangiarmi e a settembre seguirò un corso dopo il lavoro...
Se fosse finita lì... no, poi tutti che si lamentano di tutto... 🤷
Io non sono un economista ed avrei quindi una domanda da porre; se le aziende che investono in modo corretto giungono ad aumentare la produttività del 10% annuo, in un decennio, idealmente, avremmo aumentato la produttività globale di oltre il 100%; questo non comporta una saturazione del mercato? in secondo luogo, i problemi legati al cambiamento climatico, che derivano dallo stile di vita improntato negli ultimi secoli ad un aumento costante di produzione di beni e servizi, ci dicono che dovremmo comunque ridurre i consumi e con essi, immagino, la produzione di beni e servizi. Come si concilia questa cosa con il principio ideale volto all'aumento della produttività. Se, invece, aumentiamo la produttività ma non aumentiamo il consumo di beni e servizi per i problemi climatici, vuol dire che dovremmo ridurre i soggetti che producono beni e servizi; e questo comporterebbe avere un maggior numero di persone che non sono attive nel lavoro. Quale è, dunque, la prospettiva più corretta con la quale inquadrare la generale questione di produzione, produttività e sostenibilità complessiva del sistema? Grazie.
Perché questo video non lo mandano a reti unificate sui maggiori canali tv?
In realtà è quello che fanno da molto tempo, almeno nel concetto essenziale: "i cittadini e lo stato si facciano da parte, e le imprese vengano messe in mano alle multinazionali".
Compro la macchina per andare a lavorare...per comprare la macchina
Aggiungo che a differenza dell'estero ci sono pochi premi legati alla produttività e pertanto non si ha l'incentivo a lavorare meglio e di più
Io avrei dedicato due parole anche alla corruzione, alla cattiva gestione della spesa pubblica e all'economia sommersa.
Cosa dovremmo produrre esattamente? L' industria è stata chiusa o delocalizzata quasi totalmente. Restano i servizi basati su prodotti, macchinari ed apparecchiature create altrove. I servizi possono essere sostenuti sia dallo Stato che dai privati. Nell' economia dell'UE vige però lo Spardiktat per design e da tempo risparmiano tutti all'unisono gli Stati, le aziende e i privati. Questo blocca chiaramente l' innovazione che potrebbe portare allo sviluppo di prodotti. Se poi aggiungiamo le politiche monetarie fatte da organismi "indipendenti", abbiamo un mix interessante.
La produttività è in eccesso ovunque nel mondo, gli stipendi sono bassi e la gente fa la fame perché il capitale accumula ciò che viene prodotto derubando i lavoratori.
gli utili aumentano continuamente e proliferano distribuzione dividendi e per le società quotate i buyback azionari con numero manodopera in diminuzione quindi la produttività per lavoratore aumenta eccome mentre i salari sono fermi.... sempre bella questa favola raccontata da industriali e teorici vari per tenere calmo il popolino dei lavoratori dipendenti....all'estero sono solo più svegli e gli stipendi vengono senza troppe storie adeguati all'inflazione ogni anno...
sono tutti ragazzini pagati dall'Unione Europea
guarda che i Italia aziende quotate in borsa veramente grosse si contano sulle dita di due mani....
Gli stipendi crescono meno dell' inflazione anche all' estero. Nelle mie buste paga non ho mai visto cambiamenti notevoli.
Confermo quanto sotto indicato ... Attenzione alla "Favola" dell' Intelligenza Artificiale, sicuramente onesta e produttiva, che fa crescere, ma l' "essere" (noi) che l' alimenta è "corrotto" e "affamato" di "€/$ ..." Questo rende tutto molto pericoloso se immaginiamo uno scenario lavorativo nel lungo periodo ... Vale per moltissime categorie (lavorative) di persone ...
Pretendo Clara a capo del MEF subito
Conosco aziende in Italia che: Ogni anno producono di piu', crescono di fatturato, si espandono e investono in innovazione, eppure gli stipendi dei loro dipendenti sono anche piu' bassi di quelli delle piccole medie imprese....
Ottimo video, tematica di cui gli economisti parlano da anni spiegata in maniera semplice.
Tutto ciò che è stato esposto è corretto, però sembra un grande spot a favore delle grandi aziende estere, che al 101% verrebbero in Italia solo a fronte di grossi tagli ai servizi pubblici e smantellando la legislazione sul lavoro; in più tali aziende non pagherebbero mai i salari promessi perché non hanno interesse nell'Italia, un paese vale l'altro basta guadagnare. Guadagni che verrebbero poi tassati in Irlanda od altri paradisi fiscali per pagare pochissime tasse. Quindi no, facciamo un'analisi anche macroeconomica seria, che punti a rendere le aziende italiane più grandi.
I problemi macroeconomici si sono intrecciati con i cambiamenti dovuti alla globalizzazione e all'apertura del mercato unico europeo.
I problemi sono gli scarsi investimenti nell'innovazione, dovuti ad una massa di ormai 100 mld di interessi sul debito pubblico e sul peso delle pensioni, che consentono spazi di manovra troppo limitati per il Governo. Il sistema della giustizia civile è inesistente. Manca inoltre una cultura manageriale, infatti i primi ad andar via dall'Italia sono coloro che in Italia lavoravano in azienda ma all'estero si trovano molto meglio nell'ambiente lavorativo.
Mentre vent'anni fa la Cina era un concorrente solo nelle produzioni a basso valore aggiunto, oggi hanno delle tecnologie avanzate (elettronica, automazione, meccanica) ed in genere anche le attività legate alla tecnologia si stanno spargendo in tutto il mondo. Tradotto vuol dire che non basta fare tecnologie in Italia pensando di stare in una botte di ferro, ma vanno sfruttate le competenze in giro per il globo per far guadagnare le nostre aziende. L'ingresso nel mercato unico (obbligatorio) ha significato lo spostamento di tante produzioni in Polonia e l'adozione dell'euro e dei vincoli di Maastricht, impedendo svalutazioni e deficit che, secondo alcuni economisti, sarebbero l'unica strada per far ripartire la domanda aggregata e aumentare la produttività.
uuuh ma questo è molto piu lungo da leggere , meglio un video sorridente con una semplice tesi ... senza dimostrazione .
Un grande spot a favore delle grandi aziende estere. Ma va? Il problema è che le classi dominanti sono state bravissime a convincere i comuni mortali che questo sistema li faccia stare meglio. O i sottomessi sono stati particolarmente tonti. Valuta tu...
Si ma come convinci le pmi ad adottare le soluzioni virtuose descritte? Non sarebbe meglio incentivare direttamente l'arrivo di grandi imprese estere, o la fusione di quelle piccole nostrane, cosi che le soluzioni piu produttive verrebbero adottate di default? E se si, cosa bisogna fare in italia a livello legislativo affinche questo avvenga?
La produttività è aumentata eccome, basti pensare che adottando internet e computer si svolge un lavoro n volte piu rapidamente che rispetto ai tempi di fax e carta. È però vero che avere microimprese non aiuta. Ci vorrebbero misure per attrarre le multinazionali e soprattutto dei sindacati seri
Per attirare le multinazionali bisognerebbe attuare un sistema fiscale basato sul modello di quello americano, cioè competitivo. Ovvero, ti faccio pagare meno tasse e ti invoglio a trasferirti da me per dare lavoro ai miei cittadini. Da noi si paga uno sproposito e la gente ha paura di aprire attività, anzi sono in chiusura spesso proprio a causa delle alte spese, non solo di tasse eh, e dei ridotti margini di profitto che ci sono che rendono l'investimento necessario molto ma molto rischioso.
con la digitalizzazione quanti posti di lavoro sono spariti? pensa alle edicole e tutta la filiera di produzione (carta->riviste->distribuzione). pensa ai ristoranti che prima campavano proponendo me...a sovraprezzata agli ignari passanti (resistono solo quelli in città densamente affollate di turismo).
@@iuter87 Introducendo nuove tecnologie alcuni lavori spariscono e ne subentrano altri a maggior valore aggiunto, consentendo un aumento della produttività
La ragione è semplice. Microimprese, Micromangement, Presenzialismo.
Per il motivo di questo video andate a scoprire il movimento del #drindrin di Michele Boldrin e Alberto Forchielli per la nascita di un nuovo partito
Oppure l'Italia è più avanti? Lavoro come consulente su tutte e tre le realtà, le piccole imprese forse sono veramente molto piccole per essere produttive, ma generano tipologie di attività molto particolari e mediamente ben mirate. La medie imprese sembrano essere molto interessanti a livello di una società basata sulla automazione ed AI. Le grandi imprese fanno solo numeri in quanto operano con grandi quantità di prodotto, ma sono terribilmente poco elastiche! Rivedrei questo interessante articolo in quanto lo vedo lontano dalla realtà.
secondo me sono dettagli rispetto al fatto che non puoi lasciare a casa dipendenti improduttivi che magari troverebbero una migliore vocazione in altre posizioni lavorative
poi la tassazione assurda e la burocrazia dal
inutile cercare sofisticate teorie alternative
a mio avviso ci sono tantissimi motivi per giustificare la nostra scarsa produttività: utilizzo massiccio di macchinari produttivi vecchi, eccessivo stress causato da troppe ore di lavoro, capi che ti urlano dietro e monotonia del lavoro, stipendi bassi che non incentivano la produzione, cambio di mentalità dei lavoratori, capi anziani non improntati al miglioramento continuo...
Hai ragione e ti abbraccio ma ... la produttività dell' Italia non è tanto bassa nelle piccole medie aziende ma nelle organizzazioni più grandi come l'amministrazione pubblica , la burocrazia , la giustiza .
Inoltre in Italia ancora molte persone non lavorano nonostante l'offerta c'è .
Qual è il report ocse citato al Min 7.48?
C'è un elemento che è stato poco considerato: il modello produttivo delle micro aziende è stato ed è sostenuto dalla politica, che evidentemente è miope e tende a conservare strutture imprenditoriali obsolete, ma socialmente conservatrici
perchè fa caldo, come possiamo avere gli stessi ritmi produttivi quando nei centri nevralgici dell'economia italiana c'è un'umidità altissima e una temperatura media nelle ore di lavoro sui 36 gradi? Non siamo tutti nel terziario, immaginiamo un cantiere edile, la posa di una fibra ottica, i lavori che si possono eseguire solo a mano in agricoltura... Pensiamo di avere la stessa produttività dell'Olanda? Pensiamo anche al problema della siccità (che quest'anno c'è stato in Sicilia), come può una regione performare primario e secondario senza acqua? Io non dico che sia un'alibi per non produrre affatto, ma vogliamo davvero confrontarci con Paesi tipo l'Islanda che non sanno cosa fare di tutta l'acqua dolce che possiedono? Oramai nel primario bisogna usare tecniche sempre più impressionanti per resistere a specie aliene e riscaldamento climatico, sia che si tratti di allevamento ittico, sia che si tratti di agricoltura.
influisce il fatto che le aziende più piccole sono tendenzialmente più "locali" mentre invece le aziende più grandi sono più internazionali? grazie