Carlo Rovelli: Certezze e incertezze nella scienza, Le teorie scientifiche e la fisica teorica
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- เผยแพร่เมื่อ 12 ส.ค. 2024
- gabrielemartufi.altervista.org
© Carlo Rovelli / / carlorovelli / 2015
0:00 Certezze nella vita e incertezza del sapere
7:11 Alla ricerca delle (in)certezze: Cartesio, Immanuel Kant, David Hume, Karl Popper, Zhuangzi
15:38 Verità e grado di incertezza
16:52 La giustizia e il ragionevole dubbio nel processo penale
19:13 La gestione dell'incertezza nella scienza
22:54 La teoria della relatività generale di Albert Einstein
24:34 La teoria atomica della materia e la gravità quantistica a loop
26:36 La teoria della probabilità, la statistica e la valutazione dell'efficacia dei farmaci
31:16 Il principio di indeterminazione di Heisenberg
35:41 Le galassie e la materia oscura
37:59 I buchi neri, la relatività generale e la gravità quantistica
45:32 L'origine dell'universo e la meccanica quantistica
48:12 Bruno De Finetti / Conclusioni
Carlo Rovelli è un fisico, saggista e accademico italiano, specializzato in fisica teorica. Ha lavorato in Italia e negli Stati Uniti e attualmente insegna in Francia all'Università di Aix-Marseille (www.cpt.univ-mrs.fr/~rovelli/). La sua principale attività scientifica è nell'ambito della teoria della gravità quantistica a loop (Loop Quantum Gravity), di cui è uno dei fondatori. Si è occupato anche di storia e filosofia della scienza, della nascita del pensiero scientifico e in particolare della posizione di Anassimandro nello sviluppo della riflessione scientifica dell'umanità. Rovelli ha scritto diversi libri di divulgazione scientifica, tra cui Sette brevi lezioni di fisica, Best Seller internazionale tradotto in 41 lingue che ha venduto oltre un milione di copie. Nel 2019 è stato inserito nella lista dei 100 migliori pensatori del mondo («Global Thinkers») dalla rivista Foreign Policy, grazie al suo saggio L'ordine del tempo. Gravità quantistica. Rovelli è noto soprattutto per i suoi contributi al problema della gravità quantistica, il problema, tuttora aperto, di conciliare la relatività generale di Einstein e la meccanica quantistica. In collaborazione con Lee Smolin e Abhay Ashtekar, ha dato origine alla teoria della gravità quantistica a loop (loop quantum gravity), oggi una delle principali linee di ricerca teoriche per descrivere le proprietà quantistiche dello spazio e del tempo. Nel 1995, Rovelli e Smolin hanno trovato una base esplicita di stati dello spaziotempo quantistico, descritti dalle reti di spin ("spin networks") introdotte da Roger Penrose. Usando questa base, hanno mostrato che la teoria predice che area e volume dello spazio sono quantizzati. Il risultato implica l'esistenza di una struttura discreta dello spazio a piccolissima scala, che è la principale predizione della gravità quantistica a loop. Nel 1997 Rovelli e Michael Reisenberger hanno introdotto la formulazione della teoria in termini di un integrale funzionale (spinfoam). Nel 2008, con Jonathan Engle e Roberto Pereira, ha introdotto l'ampiezza di vertice che è alla base della corrente formulazione della dinamica covariante in loop quantum gravity. La teoria è stata applicata in cosmologia quantistica, dove ha portato all'ipotesi del Big Bounce, e nello studio delle proprietà termodinamiche dei buchi neri. Il problema della gravità quantistica è aperto ed esistono diverse direzioni di ricerca, nessuna per ora confermata dall'esperienza. La teoria dei loop è oggi tra gli approcci più studiati al problema, dopo la teoria delle stringhe. I gruppi che lavorano su questo approccio sono una cinquantina nel mondo e comprendono alcune centinaia di scienziati. Una presentazione della teoria per il grande pubblico si trova in La realtà non è come ci appare (2014). Meccanica quantistica relazionale. Nel 1994 ha introdotto la meccanica quantistica relazionale (relational quantum mechanics), una interpretazione della meccanica quantistica basata sull'idea che gli stati quantistici sono sempre relativi a un osservatore. Questa interpretazione della meccanica quantistica è stata discussa da filosofi come Bas van Fraassen, Michel Bitboll e Mauro Dorato. Rovelli ha esposto nel saggio divulgativo Helgoland (2020) le principali idee della meccanica quantistica relazionale. Meccanica senza tempo. Rovelli ha sviluppato negli anni una formulazione della meccanica che non richiede la caratterizzazione di una variabile speciale come variabile tempo. La dinamica è espressa dalle correlazioni fra le variabili fisiche anziché dalla evoluzione di queste rispetto al tempo. Questa formulazione senza tempo della dinamica dovrebbe essere necessaria per descrivere i fenomeni quanto-gravitazionali, dove il tempo subisce fluttuazioni quantistiche. È oggi usata per esempio nell'ambito di diversi tentativi di studiare la cosmologia primordiale, come nella teoria del Big Bounce. Insieme ad Alain Connes, ha formulato un modello covariante di campi quantistici, basato sulla "ipotesi del tempo termico".
it.wikipedia.org/wiki/Carlo_R... - วิทยาศาสตร์และเทคโนโลยี
Bellissimo. Una degli speech scientifico-divulgativi più interessanti e più appassionati che mi siano capitati. Una vastità di temi affrontati, veri e propri capisaldi della fisica e in definitiva della nostra stessa vita, affrontati con la chiarezza e competenza di cui solo i grandi pensatori sono capaci. Tutti temi che conosco abbastanza ma che, condensati in poche decine di minuti, e tenuti assieme da un unico filo conduttore, possono essere apprezzati con facilità anche da un neofita curioso di entrare in poco nel loro merito. Andrebbe fatto sentire obbligatoriamente nelle prime classi delle scuole a indirizzo scientifico, servirebbe ad aprire la mente ai ragazzi e a orientarli nel giusto ordine di idee.
Amsterdam non è la capitale dell'Olanda mentre Venezia non è più a est di Napoli
😊
😊
@@gigiuninaVenezia, a 12,2 gradi Est di longitudine, è per un pelo la più occidentale delle quattro. Roma si trova a 12,3° E. La città di gran lunga più «orientale» delle quattro è invece Napoli, a 14,2° E.
Grazie Carlo,Marco .F.
Grazie per il contenuto
Bell'argomento, grazie.
Interessante, grazie per averlo caricato
Condivido la tua idea di origine dell universo...come pensiero penso ed è una teoria....che se l uomo e qua'per imparare l idea che dal buco nero tutto si comprime e poi riesca sia come un nuovo big bang...e fare si che l uomo possa continuare ad imparare dalle sue incertezze... questo è solo un piccolo mio pensiero che come dici sarà magari sbagliato ma che mi meraviglia.... grazie comunque
Semplice caro Carlo...non si cerca nessuna CERTEZZA ASSOLUTA NON CI È DATA PERCHÉ NOI SIAMO BREVI RELATIVI. POSSIAMO CERCARE SOLO LA VIA DI CASA PER ANDARE A DORMIRE SOTTO UN TETTO STASERA. DOMANI POTREBBE ESSERE UN' ALTRA CASA E CERCHEREMO UN ALTRO PERCORSO
Mai dimentichi che padre di certa tradizione fu Cesare Beccaria tanto che: "possono distinguersi le prove di un reato in perfette ed in imperfette. Chiamo perfette quelle che escludono la possibilità che un tale non sia reo, chiamo imperfette quelle che non la escludono. Delle prime anche una sola è sufficiente per la condanna, delle seconde tante son necessarie quante bastino a formarne una perfetta, vale a dire che se per ciascuna di queste in particolare è possibile che uno non sia reo per l’unione loro nel medesimo soggetto è impossibile che non lo sia”
Quando è stata fatta questa conferenza?😊
domai
Perche' una cosa e' invece che non essere , e perche' e' in un certo modo invece che essere diversa da quel determinato modo?
Prof buongiorno, interessante sintesi sulla gravità quantistica. Come laureando in fisica non ho avuto risposte logicamente esaustive sui seguenti problemi. Questi pixel di spazio li immagino come una sorta di piastrelle con soluzioni di continuità e quindi verosimilmente non appiccicati tra loro. Allora il movimento di una particella è per salti su piastrelle di spazio separate dal nonspazio, possibilmente collegate da links energetici che traslatano l'info della particella tra pixel di spazio dove solo su di essi si materializza la materia, per definizione. Ma in tal modo otteniamo picchi reali dove la particella è definita ed inframmezzata da un campo virtuale partecipativo (vuoto quantistico? ) nel quale, se ci riflette un attimo, ci deve essere tutta l'info del mondo.
In pillole : l'indeterminazione della particella è dovuta alle proprietà intrinseche dell'onda-particella di emersione dal campo virtuale sul quanto spaziale e il movimento diventa un cammino probabilistico, come sostenuto da Feynman sperimentalmente senza però capire la MQ.
Le chiedo cosa ne pensa e soprattutto perché i quanti di spazio devono essere attaccati fra loro rendendo la quantizzazione un po troppo comoda?
Perdoni l'esposizione rudimentale in poche righe che su richiesta posso delucidare....figuriamoci doveva essere la mia tesi😮
La saluto e ancora complimenti
Questo video è caricato dal Gabriele Martufi nel suo canale TH-cam ed è altamente improbabile che Rovelli legga questi commenti. Provi a scrivergli. Ho sentito dire che spesso legge le mail che gli arrivano. Saluti
@@Sara-lk2yr grazie oer l'informazione, purtroppo ignoro il suo indirizzo. Tu hai un suo recapito?
Saluti
@@antoniodivietri4041 questa è la mail dell'università di fisica teorica di Marsiglia che ho trovato in Internet.
rovelli@cpt.univ-mrs.fr
Le consiglierei di mandarle i calcoli così la prende più sul serio. 😊
Buona fortuna.
Mi spiace ma non ha capito kant.
😯
Il video no?
min. 29,50". att.ne si potrebbe anche morire dalle risate 🤣
Bellissime le immagini.
.... Se si vedessero...
vero
⛲
O.k....
Ogni volta che parla un fisico o un matematico sente la necessità di infangare la filosofia
1:19 non ci crediamo perché è scritto sui libri, ma perchè per esempio nella matematica, se uno chiama una quantità A, e un'altra quantità B, e la quantità A+B la chiama C, è normale che si vede quella quantità e noi siamo certi che è quella
Scadenti esempi quado parla del concetto di verita’ dimenticando che il nostro modo di pensare ad essa é valida all’interno del sillogismo aristotelico il quale ha rappresentato il fondamento della logica matematica il quale non entra in conflitto con la teoria degli errori sviluppata partendo da Newton con il calcolo infinitesimale a supporto e continuando con Gauss con la distribuzione normale senza dimenticare Descartes il quale asserisce che di tutto per natura possiede in se un grado di incertezza tranne una: l’incertezza stessa la quale é certa.
Io amo la scienza per la sua costante incertezza, senza la quale la scienza non avrebbe progresso, ma solo bieco e freddo dogmatismo.
In questo, dove non abbiamo certezze e il mistero si fa forte, necessariamente, arriva la fede in Dio
Perché necessariamente?
@@danielacarlotti5360 infatti anche no !!
Come mai tale lavoro di ricerca delle certezze ed incertezze non viene fatta sulla ormai inutile teoria darwiniana?
spiega, please
@@minoannunziata119 Si continua, almeno da parte di alcuni scienziati, a dare credito alla teoria darwiniana nonostante sia rimasta "teoria" e dopo 150 anni non c'è stata ancora una nuova scoperta che ne avvalorasse la veridicità scientifica. Mi piacerebbero che si iniziasse un lavoro di ricerca di certezze e incertezze su tale teoria.
@@francomillefiori2256 dove hai preso queste "informazioni"?
@@francomillefiori2256 ti faccio notare che in ambito scientifico una teoria è la cosa più provata che abbiamo, se no sarebbe un'ipotesi. La teoria di Darwin è confermata da ogni singolo paper sull'argomento, se ne trovi di contrari dacci il link che diamo un'occhiata
@@diegogabossi9152 Facciamo al contrario: cercami tu i fossili di passaggio tra specie diverse. Aggiungo che una teoria rimane teoria fino a quando non venga dimostrata secondo il metodo Galileiano: infatti fino a quando la teoria della relatività non venne dimostrata scientificamente,solo dopo qualche anno venne accettata come "vera".
Dopo 18 minuti... La prima impressione è che a voler fare la storia della filosofia bisogna averne le competenze, così si riassume e si decontestualizza... E cmq non è il suo campo, l'ambito entro il quale lui può dimostrare le sue vere competenze, che non sono poche... Proseguo nell'ascolto.
Scusa rovelli, tu sei un genio, ma napoli è piu ad est di venezia
Infatti lo dice dopo
È che moglie mi chiamava 🤦♂️🤦♂️🤦♂️🤦♂️
🏳🌈🏳🌈🏳🌈 Grandissimo Rovelli 🏳🌈🏳🌈🏳🌈
ques'tuomo ha una testa grande come un megacocomero ipertrofico.
Sono la più curiosa e la più ignorante .
io so tutto ma me lo tengo per me.
Esibizionista che offre la conoscenza con methodo che sorprende, mentre potrebbe spiegare piu scientificamente dicendo subito che c'e' la diversita'-differenza tra CERTO e VERO. Poi tutto scorre ed e' compressible da tutti
Preferisco Crozza, molto più comprensibile e almeno fa ridere
A volte bisogna anche fare degli sforzi per capire. Specialmente se non si è laureati in fisica e il dibattito medio riguarda il calcio o il governo ladro
Non è bene abbondare col riso è astringente. 😂😂😂
@@dimitrisorzieri7324 personalmente non ho mai seguito il calcio, dal governo non mi aspetto nulla e se devo informarmi sulla fisica quantistica leggo libri come quelli di L.M. Krauss o il celeberrimo Tao della Fisica di F. Capra. Come divulgazione più leggera Focus e Rai 5 trasmettono episodi sul cosmo e sulla relatività molto più interessanti di Rovelli
@@robertasalvetti7842 dipende, quello integrale è ricco e vario
Ti sei dimenticato di elencare tra i modelli di riferimento anche tuo cuggino... lui si che le sa tutte
Pessimo.
Perché mai? A me sembra ottimo.