Grazie per il video e grazie per la condivisione tutte le volte che vedo o ascolto la storia del Vajont mi si stringe il cuore e le lacrime mi scorrono pensando alla sofferenza e la paura che hanno vissuto le persone di quei posti Grazie sig Italo
Grazie per questo importantissimo documento filmato. Importantissimo e, purtroppo, anche agghiacciante e massimamente disturbante, una impensabile, spaventosa, indicibile tragedia. Queste immagini ci mostrano senza mezzi termini a quali punti può arrivare l'avidità umana quando è così estrema da perdere ogni pur minima parvenza di umanità e a quali livelli di abiezione e menefreghismo possono arrivare una classe politica e una stampa già allora schifosamente corrotte fino al midollo.
Grazie mille signor Schena per queste immagini. Il colore rende il tutto ancora più orrendo. Anche se sono del 71 e abito a Como, ho, da anni, a cuore questa terribile vicenda. Sono stato molte volte a Longarone, sul coronamento della diga e a Erto. Anche il 24 settembre scorso per la pedonata. Ho conosciuto in quella occasione tre sopravvissuti. È stata una giornata ricca di emozioni in cui, tra me e me, ho pensato anche alla fine indescrivibile di troppe persone innocenti. Grazie a lei e a tutti coloro che non vogliono dimenticare un dramma simile. Anch'io farò la mia parte.
Grazie per aver condiviso questo importante documento storico su questa immane tragedia.......sono queste le immagini che devono essere ricordate, quando tutto era ancora distrutto, solo così si può capire la tremenda forza che ha colpito i paesi intorno al bacino del Vajont, grazie ancora
Non ci sono parole per descrivere tutto quello che e successo ,solo sdegno verso chi ha permesso che fosse costruita la diga sapendo ciò che poi e successo
Grazie signor Italo, come per tutto ciò che riguarda la tragedia del Vajont non ho parole ma soltanto lacrime. Ogni testimonianza è importante per mantenere viva la memoria di quel tragico evento, questi filmati sono molto preziosi e davvero commoventi🙏❤️
Grazie sig Schena. All'epoca avevo 7 anni e ricordo benissimo il mattino del 10 ottobre perche',accompagnato da mia madre per un tratto verso le scuole elementari,ella mi informo' della tragedia successa a Longarone la sera prima, avendo avuto notizia dai giornaliradio.( abito in provincia di Varese)
Documentazione importantissima, grazie mille sig. Italo, la cosa che fa paura, è che a distanza di 60 anni, sul monte Toc si vede ancora la famosa "M"...
veramente estremamente prezioso questo documento! E' agghiacciante vedere così a distanza di tempo queste immagini della tragedia! noi delle generazioni più recenti vediamo la diga com'é ora e possiamo solo immaginare il terribile cataclisma che ha provocato l'onda....ma personalmente vedere da questi filmati quel che rimane dell'acqua dell'onda e del lago artificiale, la spianatoia che ha provocato portandosi via tutti quei morti e le case, mi ha suscitato davvero tanta tristezza e rimpianto per una tragedia che si poteva e si doveva evitare! grazie di avercele mostrate....Per non dimenticare mai!
Io continuo a domandarmi cosa sia passato in testa alla persona che decise di alzare il lago deciso a far cadere la frana perché "tanto con l'acqua a quota 700 non accadrà nulla di pericoloso" pur sapendo che le prove su modelli possono risentire di un sacco di limitazioni. Intendiamoci subito: quella della corsa al collaudo per prendere i soldi è una balla inventata all'epoca per motivi di scontro politico e oramai passata per buona nell'immaginario collettivo, ma basta andare a leggere cosa prevedeva alla voce rimborsi alle compagnie private che venivano nazionalizzate la legge costitutiva dell'ENEL. Andava fatto certo il collaudo funzionale per verificare che la diga si comportasse correttamente, ma vi pare un motivo sufficiente a correre un rischio del genere? Da tecnico io non mi sarei fidato nemmeno se avessi saputo che a condurre le prove ed a redarre la relazione fosse stato Dio in prima persona. Se Carlo Semenza non fosse morto improvvisamente e fosse restato lui al comando, la montagna sarebbe ancora al suo posto. Non so se il lago funzionerebbe, ma sicuramente non saremmo qui a ricordare questa tragedia
Infatti l'Ing Semenza aveva già capito dopo i primi invasi che l'opera era destinata al fallimento per cui per salvare il salvabile aveva fatto costruire sulla sponda opposta la galleria di sorpasso frana che doveva una volta franato parte del versante nel lago mantenuto a livelli bassi, consentire il collegamento tra i due monconi di lago e rendere ancora utilizzabile l'impianto, anche se ormai a capacità ridottissime. In pratica aveva sancito il fallimento ma risparmiando tutte quelle vite
Video girato con professionalità e estremamente agghiacciante. 2000 vittime con i loro animali e le loro case sepolti non solo dal fango ma anche dalle colpe di tanti.
Grazie per aver caricato questo video, testimonianza pura della tragedia. Sono dell' 83 e vengo da Pordenone, quindi non ho vissuto in prima persona gli eventi, ma sono comunque legato alla vicenda perché esso rappresenta un meccanismo "potere contro vittime innocenti" che va compreso nella sua essenza perché ci permette di riconosce attuali sistemi che purtroppo si attuano ancora nella nostra società.
Grazie signor ITALO per questa testimonianza, per il video cosi ben commentato. Ho conosciuto questa tragedia grazie a marco paolini nel 1997, allora non esisteva internet e andai a leggere i quotidiani dell epoca in biblioteca. Un pensiero alle vittime e ai loro famigliari 🌹
Complimenti per le riprese, non deve essere stato semplice nè riprendere Longarone il giorno dopo la catastrofe, nè l’impianto da quella ardita passerella.
Dio mio che disastro, come si può dimenticare una tragedia come questa, il bello è che purtroppo ne succedono ancora per colpa della superficialità anche se di minor entità 🤨
Io alla data del disastro,ero bambino, abitavo a Udine al quarto piano di una palazzina zona via Martignacco. Verso le 11.00 la vicina di casa bussò alla porta per chiedere a mia madre se avesse inteso come un sordo boato. Mamma confermo'. Il giorno dopo sapemmo quanto accaduto. La settimana successiva i miei si recarono a Longarone (mio padre era un militare)e mi portarono con se. Io avevo sei anni ma non ho mai dimenticato ciò che ho visto. Un bambino non ha la conoscenza,le esperienze per interpretare quanto di enorme si trova davanti a lui. La cosa che mi colpì fu quel paesaggio di grande desolazione di angoscia infinita e poi..le fotografie,in mezzo alla ghiaia o al fango secco ,ne vidi tante,le foto di una volta in b/n piccole alcune coi bordi dentellati come i francobolli. Vite scomparse, superstiti sradicati, tutto finito nel nulla, tutto travolto dai vortici d'acqua,dai detriti,dalle rocce dagli alberi sradicati.
Avevo poco piu' di un anno quando accadde questa immane tragedia, e dopo qualche anno, quando cominciavo a capire, mio padre me ne parlava, Memorie da non cancellare affinche' non vengano commessi altri errori simili, duramente pagati dalla popolazione locale.
Non penso... Io all'epoca avevo 14 anni, logicamente lessi e mi informai anche prima del disastro, leggendo le cronache sui giornali, poi pochi mesi dopo per questioni di salute dovetti andare ad Auronzo e ricordo sul pullman attraversammo il Piave guadandolo perche' il ponte non c'era piu', ma c'era una enorme solo una spianata di sassi e ghiaia!
Non ci sono parole per la preziosità del suo filmato. Grazie Italo
Grazie per il video e grazie per la condivisione tutte le volte che vedo o ascolto la storia del Vajont mi si stringe il cuore e le lacrime mi scorrono pensando alla sofferenza e la paura che hanno vissuto le persone di quei posti
Grazie sig Italo
Grazie per la condivisione di questo prezioso filmato/documentario storico in 8mm.
Grazie di cuore documento meraviglioso
Documento eccezionale !
Grazie per questo importantissimo documento filmato. Importantissimo e, purtroppo, anche agghiacciante e massimamente disturbante, una impensabile, spaventosa, indicibile tragedia. Queste immagini ci mostrano senza mezzi termini a quali punti può arrivare l'avidità umana quando è così estrema da perdere ogni pur minima parvenza di umanità e a quali livelli di abiezione e menefreghismo possono arrivare una classe politica e una stampa già allora schifosamente corrotte fino al midollo.
Documento preziosissimo, grazie
Grazie mille signor Schena per queste immagini. Il colore rende il tutto ancora più orrendo. Anche se sono del 71 e abito a Como, ho, da anni, a cuore questa terribile vicenda. Sono stato molte volte a Longarone, sul coronamento della diga e a Erto. Anche il 24 settembre scorso per la pedonata. Ho conosciuto in quella occasione tre sopravvissuti. È stata una giornata ricca di emozioni in cui, tra me e me, ho pensato anche alla fine indescrivibile di troppe persone innocenti. Grazie a lei e a tutti coloro che non vogliono dimenticare un dramma simile. Anch'io farò la mia parte.
Una immagine reale di quei tempi vale più di centinaia di ricostruzioni è commenti. Ringraziamenti per questo Signore
Grazie per aver condiviso questo importante documento storico su questa immane tragedia.......sono queste le immagini che devono essere ricordate, quando tutto era ancora distrutto, solo così si può capire la tremenda forza che ha colpito i paesi intorno al bacino del Vajont, grazie ancora
Grazie di cuore per queste immagini e per la Sua testimonianza
Grazie per queste immagini, che vanno fatte vedere alle generazioni future perché non si placchi mai la rabbia per una tragedia che si poteva evitare.
Non ci sono parole per descrivere tutto quello che e successo ,solo sdegno verso chi ha permesso che fosse costruita la diga sapendo ciò che poi e successo
Grazie per questo documento storico che rappresenta bene l'immane tragedia del Vajont e ci fa ritornare a quei momenti terribili.
Grazie di aver reso pubblico questo prezioso documento
Grazie.Per ogni vita,sorriso,sogno rubato quella notte il ricordo è un dovere civico.
Grazie signor Italo, come per tutto ciò che riguarda la tragedia del Vajont non ho parole ma soltanto lacrime.
Ogni testimonianza è importante per mantenere viva la memoria di quel tragico evento, questi filmati sono molto preziosi e davvero commoventi🙏❤️
Bellissimo documento storico.
Grazie, soprattutto per l'eccezionalità della documentazione, precisa e chiara.
Grazie sig Schena. All'epoca avevo 7 anni e ricordo benissimo il mattino del 10 ottobre perche',accompagnato da mia madre per un tratto verso le scuole elementari,ella mi informo' della tragedia successa a Longarone la sera prima, avendo avuto notizia dai giornaliradio.( abito in provincia di Varese)
Documentazione importantissima, grazie mille sig. Italo, la cosa che fa paura, è che a distanza di 60 anni, sul monte Toc si vede ancora la famosa "M"...
Grazie, Italo, per la preziosa testimonianza.
Grazie per queste immagini,riposino in pace
Video veramente interessante!Grazie
Documento video eccezionale quanto triste. Grazie ❤
Grazie per aver caricato questo video
veramente estremamente prezioso questo documento! E' agghiacciante vedere così a distanza di tempo queste immagini della tragedia! noi delle generazioni più recenti vediamo la diga com'é ora e possiamo solo immaginare il terribile cataclisma che ha provocato l'onda....ma personalmente vedere da questi filmati quel che rimane dell'acqua dell'onda e del lago artificiale, la spianatoia che ha provocato portandosi via tutti quei morti e le case, mi ha suscitato davvero tanta tristezza e rimpianto per una tragedia che si poteva e si doveva evitare! grazie di avercele mostrate....Per non dimenticare mai!
Io continuo a domandarmi cosa sia passato in testa alla persona che decise di alzare il lago deciso a far cadere la frana perché "tanto con l'acqua a quota 700 non accadrà nulla di pericoloso" pur sapendo che le prove su modelli possono risentire di un sacco di limitazioni.
Intendiamoci subito: quella della corsa al collaudo per prendere i soldi è una balla inventata all'epoca per motivi di scontro politico e oramai passata per buona nell'immaginario collettivo, ma basta andare a leggere cosa prevedeva alla voce rimborsi alle compagnie private che venivano nazionalizzate la legge costitutiva dell'ENEL. Andava fatto certo il collaudo funzionale per verificare che la diga si comportasse correttamente, ma vi pare un motivo sufficiente a correre un rischio del genere?
Da tecnico io non mi sarei fidato nemmeno se avessi saputo che a condurre le prove ed a redarre la relazione fosse stato Dio in prima persona. Se Carlo Semenza non fosse morto improvvisamente e fosse restato lui al comando, la montagna sarebbe ancora al suo posto. Non so se il lago funzionerebbe, ma sicuramente non saremmo qui a ricordare questa tragedia
Infatti l'Ing Semenza aveva già capito dopo i primi invasi che l'opera era destinata al fallimento per cui per salvare il salvabile aveva fatto costruire sulla sponda opposta la galleria di sorpasso frana che doveva una volta franato parte del versante nel lago mantenuto a livelli bassi, consentire il collegamento tra i due monconi di lago e rendere ancora utilizzabile l'impianto, anche se ormai a capacità ridottissime. In pratica aveva sancito il fallimento ma risparmiando tutte quelle vite
Video girato con professionalità e estremamente agghiacciante.
2000 vittime con i loro animali e le loro case sepolti non solo dal fango ma anche dalle colpe di tanti.
Sepolti? Dica pure disintegrati...
Pensare che l'acqua ha raso al suolo caseggiati enormi, mi vengono i brividi
Grazie per aver caricato questo video, testimonianza pura della tragedia. Sono dell' 83 e vengo da Pordenone, quindi non ho vissuto in prima persona gli eventi, ma sono comunque legato alla vicenda perché esso rappresenta un meccanismo "potere contro vittime innocenti" che va compreso nella sua essenza perché ci permette di riconosce attuali sistemi che purtroppo si attuano ancora nella nostra società.
Grazie Italo, immagini impressionanti e toccanti.
Grazie signor ITALO per questa testimonianza, per il video cosi ben commentato. Ho conosciuto questa tragedia grazie a marco paolini nel 1997, allora non esisteva internet e andai a leggere i quotidiani dell epoca in biblioteca. Un pensiero alle vittime e ai loro famigliari 🌹
Grazie ❤
Grazie per il video!!❤
Complimenti per le riprese, non deve essere stato semplice nè riprendere Longarone il giorno dopo la catastrofe, nè l’impianto da quella ardita passerella.
Bravo Italo Schena per le purtroppo tristi immagini che speriamo facciano riflettere e non dimenticare!🙏❤️
Documento favoloso
Grazie di averlo caricato
Dio mio che disastro, come si può dimenticare una tragedia come questa, il bello è che purtroppo ne succedono ancora per colpa della superficialità anche se di minor entità 🤨
GRAZIE ITALO : PER 60 ANNI ABBIAMO VISTO LE SOLITE IMMAGINI IN BIANCONERO DI 30" !!! MIRACOLI DELLA RETE !! DOVRESTI PASSARLE ALLA RAI
Grazie, inestimabile testimonianza!
Io alla data del disastro,ero bambino, abitavo a Udine al quarto piano di una palazzina zona via Martignacco. Verso le 11.00 la vicina di casa bussò alla porta per chiedere a mia madre se avesse inteso come un sordo boato. Mamma confermo'. Il giorno dopo sapemmo quanto accaduto.
La settimana successiva i miei si recarono a Longarone (mio padre era un militare)e mi portarono con se. Io avevo sei anni ma non ho mai dimenticato ciò che ho visto. Un bambino non ha la conoscenza,le esperienze per interpretare quanto di enorme si trova davanti a lui. La cosa che mi colpì fu quel paesaggio di grande desolazione di angoscia infinita e poi..le fotografie,in mezzo alla ghiaia o al fango secco ,ne vidi tante,le foto di una volta in b/n piccole alcune coi bordi dentellati come i francobolli.
Vite scomparse, superstiti sradicati, tutto finito nel nulla, tutto travolto dai vortici d'acqua,dai detriti,dalle rocce dagli alberi sradicati.
Avevo poco piu' di un anno quando accadde questa immane tragedia, e dopo qualche anno, quando cominciavo a capire, mio padre me ne parlava,
Memorie da non cancellare affinche' non vengano commessi altri errori simili, duramente pagati dalla popolazione locale.
Longarone, o meglio quello che resta, visto dalla diga fa paura
E quei 2 paesini in fondo, come si chiamano?
Povere anime
Povera gente
Qualcuno degli attuali signori che sono al "governo" si è degnato di andare a Longarone il giorno del 60°anniversario?
Non penso... Io all'epoca avevo 14 anni, logicamente lessi e mi informai anche prima del disastro, leggendo le cronache sui giornali, poi pochi mesi dopo per questioni di salute dovetti andare ad Auronzo e ricordo sul pullman attraversammo il Piave guadandolo perche' il ponte non c'era piu', ma c'era una enorme solo una spianata di sassi e ghiaia!