Io sono mondo, non sono né corpo né cervello | Riccardo Manzotti | TEDxUdine

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  • เผยแพร่เมื่อ 8 พ.ค. 2019
  • Riccardo Manzotti è professore di filosofia teoretica alla IULM di Milano. Laureato sia in filosofia che in ingegneria, dopo il dottorato in robotica si è sempre occupato al problema delle basi fisiche della coscienza.
    Le neuroscienze non sanno perché il cervello faccia esperienza del mondo. L’informazione è priva di colore, eppure noi vediamo i colori. Come è possibile? Si tratta dell’Hard Problem. E se la soluzione fosse completamente diversa? La Spread Mind avanza un’ipotesi straordinaria: la coscienza del mondo non è altro che il mondo che ci circonda, non è dentro il cervello, ma fuori del nostro corpo. Quando vedo una mela sono un cervello o sono la mela stessa? Mettendo in discussione l’identità tra mente e corpo e abbracciando l’identità tra mente e oggetto fisico, la Spread Mind sostiene che la nostra coscienza non è dentro il nostro corpo, non è un prodotto dei neuroni, ma è fisicamente fuori del corpo. La coscienza non è altro che il mondo che esiste relativamente al nostro corpo.
    Questo intervento è stato presentato a un evento TEDx che utilizza il format della conferenza TED, ma è stato organizzato in maniera indipendente da una comunità locale. Per maggiori informazioni, visita il sito ted.com/tedx
    Riccardo Manzotti is professor of Theoretical Philosophy at IULM in Milan. Graduate in Philosophy and Engineering, after his PhD in Robotics he has worked on the physical basis of consciousness.
    Neurosciences have little to no knowledge of how and why the brain experiences the world. Information is colourless, yet we see the colours: how is that possible? This is the Hard Problem. What if the solution to this problem is a radically, different-than-any-previous-one ever considered? The Spread Mind puts forward an extraordinary hypothesis: the consciousness of the world is nothing but the world around us; it is not inside the brain, but outside our body. When I see an apple, the question is whether I am my brain (and therefore its neural activity) or the apple itself.
    By questioning the concept of identity between mind and body and embracing the one between mind and physical objects, the Spread Mind states that our consciousness is not the product of neural activity inside our body, but the objects physically outside it that we are conscious of. Consciousness is nothing but the world that exist outside our body.
    This talk was given at a TEDx event using the TED conference format but independently organized by a local community. Learn more at www.ted.com/tedx Riccardo Manzotti è professore di filosofia teoretica alla IULM di Milano. Laureato sia in filosofia che in ingegneria, dopo il dottorato in robotica si è sempre occupato al problema delle basi fisiche della coscienza. Si è così occupato di percezione, intelligenza artificiale, allucinazioni e psicologia dell‘arte sia in Italia che all’estero (Trinity College a Dublino, KAIST in Corea del Sud, Nortwestern University a Chicago, Fulbright Visiting Researcher all’MIT di Boston, e visiting professor all’UAUE degli Emirati Arabi.
    Recentemente, ha pubblicato due volumi internazionali sulla Spread Mind, che è la teoria che riassume il suo lavoro: Consciousness and Object(John Benjamin, Amsterdam) e The Spread Mind(OR Books, New York). Ha curato una serie di dialoghi su questa teoria sul New York Review of Books. This talk was given at a TEDx event using the TED conference format but independently organized by a local community. Learn more at www.ted.com/tedx

ความคิดเห็น • 57

  • @VUTUCC
    @VUTUCC 2 ปีที่แล้ว +11

    Noi siamo il tutto, L'universo che fà esperienza di sé in questo tempo in questo luogo , in questo spazio.

  • @dorianasoriana6833
    @dorianasoriana6833 2 ปีที่แล้ว +15

    Questo intervento , anche se poco seguito (dal numero di visualizzazioni) cerca di spiegare la cosa più importante di TUTTO

    • @crystina99
      @crystina99 6 หลายเดือนก่อน

      A Napoli si dice "la chiave del acqua" 😘
      Suggerisco "un nuovo mondo" scritto da tolle..🙏🌈❤

  • @albertomoretti7825
    @albertomoretti7825 3 ปีที่แล้ว +7

    Interessantissimo! Complimenti! Siamo quindi praticamente "solo" ciò che i nostri sensi ci permettono di esperire? Se fossi cieco dalla nascita sarebbe quindi impossibile avere coscienza/esperienza "visiva" di qualcosa tramite una sorta di stimolazione transcranica? oppure pensando che comunque la stimolazione transcranica sarebbe possibile solo attraverso un sensore che "vede" il modo diventerebbe il sensore stesso la fonte della mia esperienza e non le scariche trasmesse dallo stimolatore?
    La nostra capacità di immaginare diventa quindi una sorta di capacità di navigare nello spazio tempo rifacendo esperienza di oggetti avvenuti nel passato?

  • @stefanochiapella277
    @stefanochiapella277 3 ปีที่แล้ว

    Interessantissimo!!!😃😃😃

  • @francescacapanna166
    @francescacapanna166 2 ปีที่แล้ว

    Che forza! Grazie

  • @rosario63100
    @rosario63100 2 ปีที่แล้ว +5

    La mela può essere più o meno fredda a seconda di chi la tocca, pertanto mi pare di capire che ciò non dipende dalle condizioni dei soggetti, ma dal differente modo in cui una stessa mela può essere per ogni soggetto. Tuttavia se gli stessi soggetti utilizzano uno strumento per rilevarne il calore, allora ecco che tutti i soggetti rileveranno la stessa temperatura il che è in contraddizione da quanto affermato precedentemente. Avremo quindi individui differenti che pur rilevando la medesima temperatura (con uno opportuno strumento) l'avvertiranno differentemente a seconda del loro stato. L''analogia col moto relativo mi sembra fuorviante in quanto quello dipende dai diversi sistemi di riferimento, mentre lo stesso non può dirsi per lo stato della mela. Con questo non voglio negare la possibilità di una teoria che possa sostituire quella cervello centrica, ma non con questo tipo di argomentazioni.

    • @quattrolune
      @quattrolune 21 วันที่ผ่านมา

      Lo strumento é imparziale, non fa esperienza. Noi si.

  • @74alessandra30
    @74alessandra30 3 ปีที่แล้ว +3

    Il cervello è un lettore di ologrammi. Gli ologrammi li "inventiamo" noi tutti insieme. Questo è ciò che fa la coscienza di ognuno di noi, insieme alle altre coscienze.

    • @VUTUCC
      @VUTUCC 2 ปีที่แล้ว +2

      Che ologramm!i, la realtà è solida

  • @mauriziaturci4710
    @mauriziaturci4710 ปีที่แล้ว +1

    Complimenti da una che ha sperimentato la pura coscienza ...

    • @custodeditombe9527
      @custodeditombe9527 ปีที่แล้ว +1

      buonasera, cosa intendi con "pura coscienza"?

  • @mariasaracammarata3678
    @mariasaracammarata3678 ปีที่แล้ว

    Grazie

  • @lidiadamico8957
    @lidiadamico8957 ปีที่แล้ว +1

    Molto interessante. Non esiste una mela ma cento mele diverse, la realtà della mela non è assoluta sennò relativa… bene, ma, che succede quando parliamo di mangiare la mela? Tra cento persone, una sola, chi la prenda effettivamente, la potrà mangiare… come si spiegherebbe questo punto? Grazie.

  • @mark6491
    @mark6491 2 ปีที่แล้ว

    interessante

  • @luigilubello1792
    @luigilubello1792 ปีที่แล้ว +1

    Husserl prima e Heidegger poi con “Essere e Tempo” ha tentato di affrontare questo dilemma. L’uomo è l’unico essere che si pone il problema dell’essere, dell’esistere…

  • @rosaricci8802
    @rosaricci8802 ปีที่แล้ว

    👏👏👏👏

  • @luciferostelladirubino5208
    @luciferostelladirubino5208 ปีที่แล้ว

    Ok, quindi possiamo dire che i miei neuroni, il mio corpo e la stanza sono tutti parte di un grande sistema nervoso. Questo però non risponde alla domanda inerente a come l'interazione di queste cose produca l'esperienza soggettiva, sposta semplicemente la questione dal come faccia l'interazione dei neuroni a farlo a come faccia l'interazione di questi altri elementi.

  • @flaviocorsi706
    @flaviocorsi706 4 ปีที่แล้ว +2

    E come spiega la creazione dell'identità e della coscienza ,quindi del proprio sentirsi uno e diverso dal contesto?

    • @riccardo.manzotti
      @riccardo.manzotti 4 ปีที่แล้ว +5

      Ogni entità fisica ha una sua identità, data dalla sua unica e irripetibile ontologia. Ogni sasso è diverso da ogni altro sasso. La mia personale identità non è data da una misteriosa e invisibile essenza all'interno della mente, ma dalla unicità dell'insieme fisico di oggetti che, in un certo momento, sono me.

    • @jam7299
      @jam7299 4 ปีที่แล้ว +3

      @@riccardo.manzotti Cosa ne pensa del pensiero del filosofo Emanuele Severino?

    • @Garghamellal
      @Garghamellal 4 ปีที่แล้ว

      Come si adatterebbe la sua teoria allo scenario ipotetico in cui ogni entità senziente sia improvvisamente rimossa dall'universo?

    • @boltthrower142
      @boltthrower142 4 ปีที่แล้ว

      @@riccardo.manzotti questo però non spiega il *processo* (diacronico, l'ipseità) di creazione dell'identità, ma solo lo stato finale (sincronico, la medesimezza)

    • @user-rw4xc3wx1m
      @user-rw4xc3wx1m 3 ปีที่แล้ว +1

      @@jam7299 che è perfetto.

  • @alfabaratto8115
    @alfabaratto8115 3 หลายเดือนก่อน

    La risposta è: " Un fiorino !! "

  • @antonellopumilia2809
    @antonellopumilia2809 2 ปีที่แล้ว +1

    La mela è... ciò che ne pensi. Tu sei... ciò che pensi di te.

  • @vincenzonuzzolese9762
    @vincenzonuzzolese9762 ปีที่แล้ว

    Tutto è uno

  • @adrianono1687
    @adrianono1687 10 หลายเดือนก่อน

    Il tema è estremamente complesso ma, dal mio punto di vista, questo intervento non aiuta a fare chiarezza. Prima di tutto propone le teorie di David Chalmers come se fossero universalmente riconosciute e accettate. Buona parte della comunità scientifica invece ritiene che la coscienza scaturisca dall'attività cerebrale. Si ritiene che sia una componente di una complessa rete di attività. Naturalmente come in tutti i sistemi complessi, la mente ( di cui la coscienza sarebbe solo una parte) non può essere facilmente ridotta alla somma delle componenti fisiologiche che l'hanno generata. È assolutamente plausibile , come afferma il relatore, che tutti i fenomeni siano processi dinamici e che anche quelli apparentemente più stabili acquisiscano proprietà solo nella relazione con altri fenomeni. Sembrerebbe andare in questa direzione anche una parte promettente della fisica teorica. Ma Riccardo Manzotti, nell'affermare che noi non siamo "cervello" ma siamo "mondo", siamo "ambiente", paradossalmente fa venire meno un elemento della relazione. Noi siamo una relazione complessa con l'ambiente, ma in questa relazione il nostro corpo è essenziale tanto quanto l'ambiente. E in determinate condizioni, che sul nostro piano di realtà possiamo considerare stabili, il risultato di una relazione tra due fenomeni risulterà simile anche in tempi e luoghi diversi. A tutti gli spettatori nella sala, seduti nelle loro poltrone, la mela apparirà ferma. Anche se la mela rispetto al sole è in movimento.

  • @lorenzomarini5112
    @lorenzomarini5112 ปีที่แล้ว

    La coscienza
    Sono un artista metafisico
    Idiozia scientifica (il masochismo della natura)
    La natura in seno all'essere umano ha generato la coscienza (la Veglia al presente conscia) di modo che potesse rilevare la sofferenza ed il dolore

  • @boltthrower142
    @boltthrower142 4 ปีที่แล้ว +7

    teoria affascinante, ma credo che sposta il problema un po' più avanti: se non "sono" corpo nè cervello, com'è possibile invece che
    sono cosciente *anche* di questi?
    sono cosciente del corpo (propriocezione), e in senso lato "sono cosciente" anche del cervello, perché ogni sua modifica bio/fisiologica implica una modifica della coscienza stessa: e questo è un doppio problema,
    1) il cervello senza dubbio "esiste", quindi devo quanto meno prenderne atto
    2) lo stesso processo di autoanalisi, ne implica una modifica concreta, fisica
    potremmo dire che il cervello è un software basato su un hardware che influisce sul software, che a sua volta può modificare l'hardware, in una infinita mutua ricorsione
    mi sembra più convincente l'ipotesi di Damasio, quando sostiene che la coscienza è in entrambi, corpo *e* cervello; ed è impossibile limitare il significato di "corpo" alla neurofisiologia, perché vanno inclusi ugualmente gli organi (di senso, e non), e tutto ciò da cui questi dipendono.. in pratica il corpo è indivisibile in sè, e indivisibile dalla mente (come del resto diceva già Platone)

    • @kohrabecherini5939
      @kohrabecherini5939 4 ปีที่แล้ว +2

      c'è un me contratto, sviluppato in tenera età che si percepisce come corpo, come pensiero, diventa mecentrico. appena nati non esiste percezione della separazione.

    • @boltthrower142
      @boltthrower142 4 ปีที่แล้ว

      @@kohrabecherini5939 [presumo che intendi "contratto" come Relazione, non come Contrazione] ok, appena nati non c'è separazione, in generale.. vuoi dire che questa separazione tra corpo-cervello-mondo non serve, neanche dopo, ed è artificiosa? mi sembra cmq che almeno la distinzione tra me(centrico) e mondo sia fondamentale.. anche volendo considerare il corpo e/o il cervello come parte del mondo, c'è una evidenza fisica che li distingue (corpo rispetto al mondo), per il fatto che del corpo e/o del cervello si ha una propriocezione, del mondo si ha una percezione.. anche le percezioni sono soggettive e discutibili, ma la propriocezione è "privata", un blackbox a cui può accedere solo il soggetto .. sono qualitativamente diversi

    • @ivanaponzo8246
      @ivanaponzo8246 4 หลายเดือนก่อน +1

      sposti

    • @boltthrower142
      @boltthrower142 4 หลายเดือนก่อน

      @@ivanaponzo8246 de gustibus et subjunctives non est disputandum ::

  • @0pus
    @0pus 10 หลายเดือนก่อน

    Dài, ancora un po' di fatica e andrete oltre la dualità... 😃

  • @lorenzomarini5112
    @lorenzomarini5112 ปีที่แล้ว

    CAPIRE
    Sono un artista
    La Coscienza (la Veglia al presente) rilevando la sofferenza è il dolore della carne sono incompatibili ragione per cui non procede dalla carne.

  • @elenac8171
    @elenac8171 3 ปีที่แล้ว +4

    Ma non è vero che le neuroscienze non sono in grado di spiegare la sensibilità somatica: gusti, sapori, odori, tatto, vista....... ovvero il nostro modo di PERCEPIRE gli oggetti del mondo O_O
    questo è matto xD

    • @rompighiaccio184
      @rompighiaccio184 3 ปีที่แล้ว

      A me infatti Puzz di pseudoscienza alternativa

    • @Elfoxfj
      @Elfoxfj 3 ปีที่แล้ว

      Ma infatti ... siamo anche riusciti a capire come il cervello codifica la memoria e la legge, tutto sta alla base del cervello

    • @ginissimo82
      @ginissimo82 2 ปีที่แล้ว +12

      Premessa: faccio il neuroscienziato da oltre 15 anni. Premessa/2: studio le emozioni e sono appassionato di coscienza e di Coscienza. Quello che dice Manzotti è, invece, verissimo. Il cervello costruisce una realtà, non l'esperienza della realtà. E chi parla di codifica "la memoria e la legge", dimentica che la memoria è anche esperienza ed è amplificata dalle emozioni. Tantovero che tutto ciò che non è interessante lo dimentichiamo (cosa avete mangiato tre anni fa, in questo stesso giorno, a pranzo? Chi avete baciato per la prima volta? E scommetto che ricordate anche il nome. E dove eravate). Stare qui a spiegare i motivi per cui Manzotti ha ragione è impresa improba, ma è quello che molti di noi neuroscienziati, ormai, stiamo facendo: dobbiamo ribaltare il paradigma. Non dovremmo più essere cervellocentrici, esattamente come una volta alcuni nostri antenati hanno dovuto smettere di essere geocentrici. Buono studio delle neuroscienze!

    • @titiroprofeta9850
      @titiroprofeta9850 ปีที่แล้ว

      @@ginissimo82 per manzottiani e neuroscienziati come te si direbbe che è la mela a costruire te -corpo con coscienza- in una forma assai bizzarra di soggettivismo indotto; e comunque, dalla fine del comportamentismo, è comune sentimento e convincimento la tesi "realtà come costruzione sociale", in antropologia, sociologia, psicologia sociale, fino alla determinazione neuropsicologica -ma di quale cervellocentrismo da abbandonare farnetica il palestrato esibizionista…

    • @10fattichenonsapevi16
      @10fattichenonsapevi16 ปีที่แล้ว

      @@ginissimo82 Buonasera, mi scusi l'ignoranza (e gli 11mesi dopo😅).. comunque mi chiedevo, non è proprio perché il cervello influenza le nostre percezioni con le emozioni che dovremmo supponere che è esso stesso a percepire ed elaborare le informazioni? Nonostante ne sappia poco niente mi pare leggermente azzardato supponere che la nostra mente non è letteralmente il motore del nostro universo

  • @rompighiaccio184
    @rompighiaccio184 3 ปีที่แล้ว +1

    Mah...

  • @giuliolele
    @giuliolele ปีที่แล้ว +1

    Complimenti, poche idee e ben confuse.

  • @alessiodisilvestro5382
    @alessiodisilvestro5382 ปีที่แล้ว +1

    Fuffa.

  • @xixixi5532
    @xixixi5532 5 หลายเดือนก่อน

    Se mi alzo di notte per andare al bagno e con l'alluce urto lo stipite della porta chi si fa male l'universo o io 🤔