Il Mausoleo di Augusto, al cospetto del Princeps

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  • เผยแพร่เมื่อ 29 พ.ค. 2021
  • Finalmente il Mausoleo di Augusto è nuovamente visitabile, dopo un lungo lavoro di restauro, ancora in corso. Era chiuso dal 2007. Nel 2019 è terminata infatti la prima fase dei lavori sul Mausoleo, che ha riguardato il restauro conservativo del monumento antico mediante un finanziamento esclusivamente pubblico di 4.275.000 euro (di cui 2 milioni versati dal Mibact e 2.275.000 da Roma Capitale).
    È attualmente in corso la seconda fase, finanziata con atto di mecenatismo di 6 mln di euro dalla Fondazione TIM e finalizzata alla musealizzazione del monumento.
    ammonta a 14.000 mq. La condizione di ammaloramento di alcune strutture ha richiesto importanti interventi di consolidamento, restauro e stabilizzazione; è stato realizzato un sistema di smaltimento delle acque piovane ed eseguita, in alcuni casi, un’equilibratura cromatica. Sono state oggetto di consolidamento le volte con l’inserimento di travi in ferro e il posizionamento di tiranti in acciaio. Particolare importanza ha rivestito l’intervento sui percorsi verticali: tre delle quattro scale sono state oggetto di un’importante opera di consolidamento mediante l’inserimento di nuove travi in acciaio. Infine, la quarta scala, di tipo elicoidale, unico accesso alla sommità del monumento, è stata completamente ricostruita nella parte crollata e nelle porzioni superstiti è stata consolidata. Il secondo lotto di lavori è un finanziamento Tim.
    Questo percorso si allinea temporalmente con i lavori di sistemazione della Piazza Augusto Imperatore, avviati a maggio 2020
    Il Mausoleo di Augusto, di proprietà dell’Amministrazione di Roma Capitale, è un monumento complesso e stratificato nei secoli.
    Costruito nel 28 a.C. subito dopo la vittoria di Azio su Marco Antonio e Cleopatra come imponente monumento funerario dinastico per Augusto e la sua famiglia, esso è il più grande sepolcro circolare del mondo antico, dal diametro complessivo di quasi 90 metri, con un’altezza presunta di almeno 45 metri (dell’originario monumento romano si conserva approssimativamente un terzo).
    L’architettura del monumento è organizzata secondo una complessa disposizione planimetrica; attraverso un lungo dromos aperto a sud si accede alla camera sepolcrale, completamente ricostruita, ma ancora leggibile nella sua pianta circolare, articolata in tre nicchie rettangolari, dove erano collocate le urne. Intorno a questa struttura centrale cilindrica si dispone una serie di corridoi anulari concentrici. I tre muri anulari più esterni, realizzati con un paramento in opera reticolata, risultano collegati tra loro da setti murari costruiti con la stessa tecnica edilizia e disposti radialmente a distanze uniformi. Il tamburo esterno conserva parte del rivestimento in blocchi di travertino.
    Per più di un secolo conservò la funzione di sepolcro monumentale della famiglia imperiale mentre per l’età tardo antica non si hanno più notizie del monumento, che è di nuovo ricordato a partire dal X secolo.
    Nel XIII secolo sulle poderose vestigia del Mausoleo fu edificato, dai Colonna, un fortilizio che fu distrutto nel 1241.
    Nei secoli successivi fu attuata una sistematica opera di spoliazione del monumento: i marmi furono ridotti in calce e utilizzati come materiali da costruzione o ancora destinati agli usi più vari.
    Nel corso del XVI secolo la nobile famiglia dei Soderini, divenuta proprietaria del Mausoleo, edificò un palazzo a nord del monumento e allestì all’interno dell’antico sepolcro un giardino all’italiana. In seguito agli importanti interventi di spoliazione le strutture interne del monumento erano crollate e interrate; il giardino, pertanto, fu impostato a livello del secondo piano dell’antico sepolcro, racchiuso dall’alto muro in reticolato, secondo lo schema dell’hortus conclusus.
    All’inizio del Settecento il palazzo e il Mausoleo divennero proprietà dei marchesi Correa di origini portoghesi; il giardino nel corso del secolo cadde in abbandono e all’interno del complesso fu allestito un anfiteatro, nel quale, a partire dal 1780, si tennero giostre e caccie di tori e bufale.
    Dal 1802 il sepolcro, ormai noto come anfiteatro Correa, passò tra i beni di proprietà della Camera Apostolica che lo diede in affitto a più riprese come edificio per spettacoli.
    Nel 1826 fu innalzato, su progetto di Giuseppe Valadier a copertura dell’arena, un velario su sostegni lignei, sostituito in seguito da un’istallazione più stabile con armatura in ferro.
    Nel 1907 il Correa passò dal Demanio dello Stato al Comune di Roma e fu trasformato in sala per concerti, denominata Auditorium Augusteo, subito dotato di nuovi accessi adeguati alle allora vigenti norme di sicurezza.
    La serie dei concerti terminò il 13 maggio del 1936 quando iniziò il programma dello Stato fascista di demolizione della cupola e delle strutture sovrastanti per recuperare l’originario sepolcro imperiale.
    I restauri del monumento, interrotti nel periodo della seconda guerra mondiale, furono poi ultimati nei primi anni ’50.
  • วิทยาศาสตร์และเทคโนโลยี

ความคิดเห็น • 3

  • @sforzaluigi3877
    @sforzaluigi3877 ปีที่แล้ว

    120.000 abitazioni,mi sembra esagerato,probabilmente c"e un errore, forse 120