Per gli aggiornamenti su PDR podcast: instagram.com/danielerielli/ Il libro di Giuseppe Caprotti è qui: amzn.to/3ADYgIa 00:00 - Intro 1:21 - "Le ossa dei Caprotti", un libro sulla gestione del gruppo Esselunga: Giuseppe il pensatore 5:16 - Il rapporto con il padre, Bernardo Caprotti 7:43 - Il ruolo dell'America nella fondazione dell'Esselunga 10:50 - Vivere a Chicago durante la giovinezza: cosa hai imparato? 12:58 - La classificazione dei supermercati; l'e-commerce; l'uso delle AI nella gestione del settore 18:10 - Lo scontro tra padre e figlio sull'e-commerce; l'arretratezza del settore in Italia 22:52 - La carriera professionale di Giuseppe Caprotti in Esselunga 28:18 - Lo scontro con Barilla 31:57 - Come funzionava l'Esselunga agli esordi? 38:32 - La difficoltà di aprire supermercati in Italia 42:34 - Il conflitto sul riconoscimento del merito delle pubblicità a tema personaggi famosi/cibo 49:07 - Le radici del conflitto: politica e relazioni personali 51:36 - Il rapporto con il pubblico 54:46 - Gli inizi dello strappo con il padre: l'equo e solidale 58:32 - La perizia psichiatrica su Giuseppe Caprotti; la violenza di Bernardo; il ruolo della nonna nell'acquisizione dei fondi del piano Marshall 1:06:54 - Come risolvere il conflitto con il padre? Il rapporto con la sorella Violetta 1:10:48 - La giornata delle quattro Mercedes nere: lo strappo col padre 1:17:33 - La cappa mediatica che voleva l'Esselunga in cattive acque quando Giuseppe lasciò l'azienda 1:20:03 - "Falce e Carrello": incongruenze e mancanze all'interno del libro di Bernardo 1:25:39 - Intimidazioni e vicende vessatorie nei confronti di Giuseppe Caprotti dopo lo strappo 1:33:44 - Il significato universale della storia particolare di Giuseppe Caprotti 1:36:38 - Il valore dell'e-commerce Esselunga fondata da Giuseppe Caprotti ad oggi 1:38:38 - Il significato del titolo "Le ossa dei Caprotti": le ossa di San Valerio nella cappella di famiglia 1:43:07 - Come ti rapporti con i tuoi figli alla luce di questa storia?
Questa intervista mi ha profondamente commosso, lasciandomi una triste malinconia. C'è qualcosa di profondamente commovente nell'ascoltare la sua voce, si avverte un'eco di amarezza inconfondibile, quella di un figlio che sente di essere stato privato di qualcosa di insostituibile: un semplice gesto di affetto, un abbraccio, e quelle quattro parole sussurrate dal padre che portano con sé un peso immenso, "Sono fiero di te". Questa mancanza mi fa riflettere su quanto, al di là del benessere materiale e della posizione sociale, le carenze affettive rimangano le stesse, universali e trasversali a ogni contesto familiare. È un promemoria amaro di come, nonostante tutto, ciò che realmente conta nel profondo siano i legami umani e il riconoscimento sincero delle persone che amiamo.
Caro dott. Caprotti … quello che ha subito da questi ingiustificati comportamenti, spero che lei, li abbia resi al suo prossimo con atti di rispetto affetto e anche amore, cosa che ascoltando la sua intervista mi pare molto possibile … la abbraccio sinceramente con affetto e le auguro di fruire di tutto il bello che la vita ci regala … ❤️🌺✨🌹😊
A) ho capito a cosa é servito il piano Marshall in Italia B) ho capito che Esselunga, GS, Iper le ha fondate tutte Rockefeller C) ho rivalutato mio padre 😂
Il popolino pensa che i ricchi vivano un'altra vita, invece vivono esattamente come noi e anzi, come in questo caso, tanti soldi e potere rendono i padri padroni ancora più crudeli e dannosi. Giuseppe, se fosse nato in una famiglia modesta, magari avrebbe fatto il professore di storia e ne sarebbe stato pienamente appagato.
Buongiorno, ho avuto il privilegio di essere un fornitore di Esselunga e il sig. Giuseppe Caprotti era il Buyer riferente alla mia merceologia di vendita. Avevo con lui un rapporto umano al di sopra delle aspettative. Riusciva ad ottenere prezzi e sconti che altri se li sognavano. Una persona squisita e molto preparata. Mi rimane un bellissimo ricordo.
Sono rimasto incollato al video per 1h e 46.... Bellissima intervista ad un uomo di grande intelligenza... complimenti. Ora ho voglia di approfondire la storia e comprerò entrambi i libri
Ho letto “Falce e carrello” una volta ultimato ho inviato una mail in Esselunga per complimentarmi con Bernardo Caprotti, ho ricevuto la scansione di un suo manoscritto con messaggio di rigraziamento, un grande.
Buongiorno complimenti signor Giuseppe per le sue belle parole che in questo momento servono per imparare a sopprravivere e costruire un futuro comunque io sono orgoglioso di essere italiano perché lesselunga è un orgoglio Italiano. Sono un piccolo artigiano e sono contento che un azienda italiana è sempre in Costruzione e questa cosa è Bellissima vi ringrazio per il bel video ed ascoltarlo é stato un piacere. Grazie..
Bellissima intervista, sono un cliente Esselunga, lui davvero intelligente e in gamba... credo debba aver sofferto molto ... probabilmente sarebbe giusto anche sentire tutte le campane come sempre. Il mio pensiero va ai miei genitori... non sono mai stati ricchi ereditieri ma hanno sempre preso tutto quello che avevano e procurato con sacrifici, anche quello che non avevano, per poterlo offrire ai figli. Ancora adesso se li accompagno a fare la spesa devo "litigare con loro" per pagarmi la mia spesa ... Mi sento fortunato.
Bellissima intervista, toccante perché si sente che si parla di vita vissuta oltre che coinvolgente perché ricostruisce uno spaccato di storia d'Italia nel dopoguerra, oltretutto invita a riflettere su alcuni temi di portata più ampia come il rapporto padre e figlio.
Intervista interessante e soprattutto drammatica sul piano umano. E' stato coraggioso a pubblicare un testo del genere che oltre a rinnovare un dolore privato indicibile è una chiara sfida ai potentati italici a lui ostili. Con le sue competenze, la sua vena "visionaria" e i suoi capitali quest'uomo potrebbe fare ancora molte cose interessanti per l'economia del nostro paese. Ricordo benissimo l'introduzione del biologico e dell'equo solidale in Esselunga, una sorpresa per me che allora facevo parte di una onlus che si occupava di cooperazione internazionale. Speriamo che questo libro sia solo l'inizio di una serie di nuove e felici "imprese"..
Intanto mi unisco ai complimenti espressi da altri sul modo in cui è stato affrontato questo tema delicato e privato. Mai avrei immaginato questa conflittualita permanente tra padre e figlio. Sono solidale con il dottor. Giuseppe ma allo stesso tempo sto cercando di immaginare il sig.Bernardo. Sono un ex fornitore di Esselunga, se pur per breve periodo, e mai avrei immaginato tutto ciò. Grazie .
Dopo aver ascoltato questa interessantissima e struggente intervista, mi sento in dovere di commentare. Quanti di noi, anche su scala economica molto minore, si riconoscono nelle dinamiche familiari di cui parla il Caprotti ? Avevo già sentito cose in cui riconosco similarità con la mia famiglia prima che lui dicesse che dovrebbe essere argomento di studio universitario. Tristemente, queste dannose dinamiche, continuano a ripetersi in tante famiglie, se non la maggior parte, generazione dopo generazione e sembra essere impossibile rompere il ciclo, specialmente oggi che bisogna Adattarsi in fretta a cambiamenti sociali globali. Lui era un visionario e il suo pensare sarebbe stato di tantissimo giovamento per lui, l'azienda è anche per la nazione. Già riflettevo sulla "situazione" Stellantis, la quale sembra difficile da digerire, ma riflettendoci bene, non stanno facendo altro che muoversi molto bene nell'economia globale. (Sono un piastrellista con la 3a alberghiera)
Sospendo il giudizio su Bernardo Caprotti che ho sempre apprezzato anche se mi accorgo si non conoscerne a fondo la storia. Posso però dire di capire profondamente Giuseppe in quanto sia io che mio fratello siamo stati sempre prigionieri di una madre orribile che dopo la morte di nostro padre ci ha danneggiato sotto ogni sfera ed aspetto possibile. Personalmente esiste nei rapporti conflittuali una vendetta compiuta sui figli che si identificano nel coniuge con cui si era in conflitto. So bene di cosa parla per averlo vissuto sulla mia pelle.
Sono sincera, quando ho visto che l'intervista durava un'ora e 46 minuti, ho pensato, non posso ora, ascolto dopo ... Ma la mia curiosità ha vinto, ho preso i ferri in mano, mi sono messa comoda e ho ascoltato tutta l'intervista - interessante per molti motivi, e in particolare per l'aspetto di "famiglia" con cui prima o poi, in un modo o l'altro, ci scontriamo tutti. Sicuramente è da leggere il libro.
Bella intervista, come "reperto storico" dell'evoluzione di un brand italiano, purtroppo "per i miei gusti" questo signore da veramente l'impressione della persona sgradevole e da "figlio di papà", dove naturalmente sentendo solo la sua campana passa quasi per santo. Comunque i complimenti al sig. Rielli per i personaggi che riesce a coinvolgere
Devo dire che ho preferito di gran lunga questa intervista rispetto a quella che ha fatto Caprotti da Casadei. Mentra quella di Casadei era piu' emozionale, questa sembra essere piu' tecnica e mi lascia con qualche domanda e pure delle perplessita' quando il rapporto padre/figlio si intreccia con i giochi di potere. Il finale e' veramente top!
Quando ci sono due parti in causa, la colpa non e' mai di una sola parte. Questo concetto e' vero e indiscutibile: ignorarlo e' segno di debolezza e mancanza di autocritica.
Grazie a Dio esistono le piccole realtà, fermando lo sviluppo che questo signore vorrebbe. Per un mondo a misura d’uomo bisogna fermarsi….. grazie italiani lenti.
0:00 - Intro 1:21 - "Le ossa dei Caprotti", un libro sulla gestione del gruppo Esselunga: Giuseppe il pensatore 5:16 - Il rapporto con il padre, Bernardo Caprotti 7:43 - Il ruolo dell'America nella fondazione dell'Esselunga 10:50 - Vivere a Chicago durante la giovinezza: cosa hai imparato? 12:58 - La classificazione dei supermercati; l'e-commerce; l'uso delle AI nella gestione del settore 18:10 - Lo scontro tra padre e figlio sull'e-commerce; l'arretratezza del settore in Italia 22:52 - La carriera professionale di Giuseppe Caprotti in Esselunga 28:18 - Lo scontro con Barilla 31:57 - Come funzionava l'Esselunga agli esordi? 38:32 - La difficoltà di aprire supermercati in Italia 42:34 - Il conflitto sul riconoscimento del merito delle pubblicità a tema personaggi famosi/cibo 49:07 - Le radici del conflitto: politica e relazioni personali 51:36 - Il rapporto con il pubblico 54:46 - Gli inizi dello strappo con il padre: l'equo e solidale 58:32 - La perizia psichiatrica su Giuseppe Caprotti; la violenza di Bernardo; il ruolo della nonna nell'acquisizione dei fondi del piano Marshall 1:06:54 - Come risolvere il conflitto con il padre? Il rapporto con la sorella Violetta 1:10:48 - La giornata delle quattro Mercedes nere: lo strappo col padre 1:17:33 - La cappa mediatica che voleva l'Esselunga in cattive acque quando Giuseppe lasciò l'azienda 1:20:03 - "Falce e Carrello": incongruenze e mancanze all'interno del libro di Bernardo 1:25:39 - Intimidazioni e vicende vessatorie nei confronti di Giuseppe Caprotti dopo lo strappo 1:33:44 - Il significato universale della storia particolare di Giuseppe Caprotti 1:36:38 - Il valore dell'e-commerce Esselunga fondata da Giuseppe Caprotti ad oggi 1:38:38 - Il significato del titolo "Le ossa dei Caprotti": le ossa di San Valerio nella cappella di famiglia 1:43:07 - Come ti rapporti con i tuoi figli alla luce di questa storia?
ho letto falce e martello e ho ascoltato l’intervista: trovo giuseppe caprotti una persona competente ed estremamente sensibile e credo che il suo problema sia stato determinato da una rabbia mai repressa del vecchio bernardo nei confronti della prima moglie riversata sui figli! anche i grandi uomini sono vittime di piccoli sentimenti
Ho avuto la fortuna di conoscerla perché ai tempi ero un dipendente di una famosa azienda leader del mondo della cancelleria e venivo in sede per vendere i nostri prodotti e lei era il buyer di riferimento...ho dei bei ricordi . Cordialità
“quando ho iniziato non ero neanche dirigente”… una conferma che il padre era un uomo illuminato, senza mancanza di rispetto per la persona ma… credo che la sua visione di business e “della vita” fosse distante anni luce dalla visione del padre…
Ho apprezzato la sua intervista. Certo per lei non deve essere stato facile condividere il suo vissuto.Le posso comunque dire che nessuno di noi può vantare una vita senza sofferenze e incomprensioni.La sofferenza è comunque un volano per crescere e diventare più forti.Non abbia giudizio per suo padre padre ,che sicuramente a suo tempo avrà avuto e vissuto le sue vicissitudini. Nessuno di noi può ritenersi giusto.Comunque pur non conoscendola lei mi è sembrata una gran brava persona.
Intervista molto interessante. Unica pecca secondo me, è che nel complesso non si riesce a capire bene cosa sia successo, bisogna cercare di ricostruire autonomamente la vicenda mentre la si ascolta, nel senso che è come se intervistatore e intervistato si conoscessero già e arrivasse un terzo personaggio (lo spettatore), si sedesse al tavolo con loro e cercasse di capire il discorso senza spiegazione degli antefatti.
Non conoscevo Giuseppe ma ho letto il suo libro, l'intervista si concentra sull'aspetto umano della vicenda, per approfondire gli aspetti tecnici consiglio il libro, ricco di dettagli e ben scritto. Lo trovi qui: amzn.to/4870ASH
Il tuo commento è in ogni caso sintomo di quanto si conosca poco o nulla in Italia di questa storia, e più in generale delle degenerazioni possibili dei cosiddetti "padroni". Il motivo del "cosa sia successo" non lo si spiega mai in effetti, ma da tutti i fatti raccontati - sia nel libro che fuori dal libro - emerge la mania di onnipotenza di Bernardo, che ha finito per schiacciare e distruggere la carriera di due talentuosissimi figli, pur di compiacere il suo orgoglio. I fatti accaduti seguono esattamente questo copione.
Tralasciando la dimensione “padre-figlio” per cui non si può non provare amarezza e dispiacere… se ci si ferma alla dimensione “manageriale” tocca sottolineare che in qualsiasi azienda del mondo, italiana o no, familiare o no… quando non c’è allineamento tra il top manager le strade si separano. Non c’è molto da discutere. Avrebbe dovuto semplicemente capire che non c’era più sintonia e cambiare azienda…
forse per educazione e per professionalità , quando un conduttore fa riferimento a citazioni in lingua inglese , si dovrebbe tradurre in italiano, non aggiungo altro
Una persona senza il carisma di suo padre, ma questo non è colpa sua. Invece, il supportare repubblica, ecc, ossia i nemici di esselunga è colpa sua. Come si può pensare che suo padre lo supportasse?
Infatti. È la seconda intervista che vedo di questo signore, personaggio sicuramente modesto. La buona creanza non è sufficiente a sdoganarlo. Chiudo con un piccolo appunto: chi è morto non può dire la sua né tantomeno difendersi. Libro ed esternazioni avrebbero avuto un senso con il padre ancora vivo. Così non vale. Sicuramente non all' altezza dell' illustre genitore.
😂 Nel bene e nel male, a prescindere, suo padre è stato un mito. È una storia nella storia nella storia. Un figlio e un padre. Un'azienda e il globalismo. Imprenditori imperatori. Molto interessante.
Al di là dei contenuti che restano il cuore di tutto, la cosa che più mi colpisce di Giuseppe Caprotti è che è una persona che raramente guarda il proprio interlocutore mentre parla (l’avevo già notata in altre interviste)
Guarda quando c'è l'interscambio della conversazione, guarda altrove quando deve pensare ai fatti passati, il che è perfettamente naturale, perché si va a ricercare nella memoria le caselle dei fatti.
Carissimo, ho l impressione che suo padre non fosse capace di amare. Il mondo è ricco di esempi. Io le devo dire che esistono i papà e le mamme buone. Spesso il benessere non aiuta ma se c'è bisogno di avere coscienza che si esprime verso i familiari e verso il prossimo. Io, forse, mi sarei ritirato. Mi sarei allontanato. Bravo a resistere. Un caro saluto. Angelo
Non c'è contraddittorio, è la sua visione della vicenda, ma, se fosse vero, come ha fatto a resistere 40 anni in esselunga? Cje il padre fosse di carattere al limite dell'arroganza lo si sapeva, ma un filo di vittimismo lo percepisco.
Bellissimo racconto. Velato livore solo nel retrogusto. Avevo sentito dire che una segretaria aveva ereditato la gran parte dell"azienda? Visto che non esiste più la possibilità di diseredare un figlio, lui la quota legittima l'ha presa o gli hanno organizzato qualche biscotto?
La storia della famiglia quasi si limita al titolo del libro,scusate a me sembra più un raccontro centrato a screditare il padre ed elevare la figura sua(del figlio) all interno dell azienda con un retrogusto di vittimismo. Sicuramente il padre non era un santo ma dato che il MILIARDO di euro l ha intascato dall eredità almeno non smerdarlo davanti ad una nazione
Tanti bellissimi commenti tutti molto emozionali e spesso impregnati di buonismo. A prescindere dalle indubbie qualità umane dell’intervistato va considerato che siamo di fronte ad una narrazione unipolare e che, a mio avviso, relega la razionalità ad un ruolo marginale.
Gli investimenti in innovazione italiani? L'accesso al mercato finanziario delle aziende italiane é ridicolo. È il capitalismo familiare che agli inizi ha agevolato "fare impresa" dopo é diventato un limite che con la globalizzazione ha sancito la fine. Uno slancio si é avuto solo con la decentralizzazione, con le produzioni manifatturiere trasferite all'est. Dopo il capitalismo italiano si è praticamente ritirato. Gli investimenti a medio-lungo sono sempre stati irrisori, oggi non ne parliamo proprio.
Da quando sono piccola esselunga è il posto in cui vado x sentirmi a casa x sentirmi felice. Conosco tutti i dipendenti della mia città, siamo invecchiati insieme... Sapere tutte queste cose mi dispiace tantissimo
Amazon Company start, July 1994, Alibaba Company start June 1999. Come on Mr.Caprotti The Chinese Company really…… I know I can say that very easily. I’m from California😊😊😊
Se doveva seguire le orme del padre Caprotti, come mai ha scelto di laurearsi in materie umanistiche? Come mai non ha seguito una formazione commerciale? O qualcosa di simile?
@ certamente, per me poteva anche stare con le gambe all’aria. Comunque queste sue esternazioni, poteva farle anche quando il padre era in vita…. visto che non si parlavano. Buona e serena giornata
Persona pacata e colta , piacevole da sentire , già visto su altro podcast.. però .. Sig Giuseppe , suvvia con un miliardo di euro di eredità circa (fonte notizie web) sorrida di più e si goda la vita !!
Non potrò mai provare vera empatia per i figli di papà. Non posso. Ogni loro problema è un insulto a chi le cose nella vita ha davvero dovuto guadagnare le cose
L'Esselunga sarebbe rimasta ferma agli anni 60 se non fosse stato per Giuseppe e Violetta Caprotti che compensavano la rigidezza di Bernardo. A un certo punto, 20 anni fa, era il miglior supermercato di medie dimensioni al mondo. Sono affezionato cliente da almeno 30 anni. Da quando sono andati via dall'azienda i figli Giuseppe e Violetta ho l'impressione che Esselunga abbia campato di rendita sulle idee di quel periodo. Recentemente, ma con poca convinzione, sono comparsi i piccoli supermercati di prossimità, ma forse è tardi per fare concorrenza alle superette come quelle di Carrefour. Nell'ultimo anno, poi, Esselunga ha avuto prima i morti nel cantiere di Firenze e poi la brutta storia si corruzione con Toti in Liguria. C'è qualche cosa che non va nell'attuale gestione. E poi quella scelta di ripubblicare "Falce e Carrello" aggiungendo ulteriori contenuti odiosi e non verificati su Giuseppe ed esporre il libro in bella mostra in tutti i reparti compreso quello della verdura mi è sembrata, da cliente, una forzatura e un errore commerciale.
Il Padre, parliamone...questo grande pseudoimprenditore che in realtà era un tirapiedi di Rockfeller, per anni e anni non è uscito dal lombardo-veneto se ne parla come se avesse fatto chissà cosa. Solo in Italia la coop ha il doppio dei dipendenti.
Dimentichi la guerra che fece la coop a caprotti ogniqualvolta acquistava un terreno per aprire un nuovo supermercato , gli faceva bloccare le licenze , specie in Emilia , addirittura in alcuni casi non riuscì nemmeno ad iniziare a costruire . Basta informarsi , i comunisti non perdonano.
Ma il signore Giuseppe CAPROTTI sa che se si dice di essere una cosa non la si diventa automaticamente . Blatera tanto di essere schierato politicamente a sinistra ma in un ora e 40 minuti non ho sentito alcuna riflessione vicina a tale schieramento
Non ha affatto detto di essere di sinistra. Ha detto di non essere di destra come il padre e che il padre lo considerava di sinistra. E in ogni caso "di sinistra" non è certo uno "schieramento", casomai una galassia fatta di tante stelle, pianeti e satelliti. Ciascuno dei quali rivendica di essere la "vera" sinistra o il diritto di ricevere i voti delle persone di sinistra. Molte delle quali, peraltro, pensano di essere di sinistra ma si schierano con l'ultra destra proprio a causa di quello che ritengono essere il proprio pensiero di sinistra. Basta pensare a quante strane figure come Bombacci o, più recentemente, Rizzo, questo paese ha prodotto. Sono solo i fascisti, gli integralisti cattolici, i berlusconiani e i non pochi "estremisti di centro" (una peculiarità italiana di cui parlava già Gramsci) a pensare che se non sei schierato con loro sei parte di un fantomatico schieramento nemico chiamato "sinistra" quando non "comunismo".
Per gli aggiornamenti su PDR podcast: instagram.com/danielerielli/
Il libro di Giuseppe Caprotti è qui: amzn.to/3ADYgIa
00:00 - Intro
1:21 - "Le ossa dei Caprotti", un libro sulla gestione del gruppo Esselunga: Giuseppe il pensatore
5:16 - Il rapporto con il padre, Bernardo Caprotti
7:43 - Il ruolo dell'America nella fondazione dell'Esselunga
10:50 - Vivere a Chicago durante la giovinezza: cosa hai imparato?
12:58 - La classificazione dei supermercati; l'e-commerce; l'uso delle AI nella gestione del settore
18:10 - Lo scontro tra padre e figlio sull'e-commerce; l'arretratezza del settore in Italia
22:52 - La carriera professionale di Giuseppe Caprotti in Esselunga
28:18 - Lo scontro con Barilla
31:57 - Come funzionava l'Esselunga agli esordi?
38:32 - La difficoltà di aprire supermercati in Italia
42:34 - Il conflitto sul riconoscimento del merito delle pubblicità a tema personaggi famosi/cibo
49:07 - Le radici del conflitto: politica e relazioni personali
51:36 - Il rapporto con il pubblico
54:46 - Gli inizi dello strappo con il padre: l'equo e solidale
58:32 - La perizia psichiatrica su Giuseppe Caprotti; la violenza di Bernardo; il ruolo della nonna nell'acquisizione dei fondi del piano Marshall
1:06:54 - Come risolvere il conflitto con il padre? Il rapporto con la sorella Violetta
1:10:48 - La giornata delle quattro Mercedes nere: lo strappo col padre
1:17:33 - La cappa mediatica che voleva l'Esselunga in cattive acque quando Giuseppe lasciò l'azienda
1:20:03 - "Falce e Carrello": incongruenze e mancanze all'interno del libro di Bernardo
1:25:39 - Intimidazioni e vicende vessatorie nei confronti di Giuseppe Caprotti dopo lo strappo
1:33:44 - Il significato universale della storia particolare di Giuseppe Caprotti
1:36:38 - Il valore dell'e-commerce Esselunga fondata da Giuseppe Caprotti ad oggi
1:38:38 - Il significato del titolo "Le ossa dei Caprotti": le ossa di San Valerio nella cappella di famiglia
1:43:07 - Come ti rapporti con i tuoi figli alla luce di questa storia?
Questa intervista mi ha profondamente commosso, lasciandomi una triste malinconia. C'è qualcosa di profondamente commovente nell'ascoltare la sua voce, si avverte un'eco di amarezza inconfondibile, quella di un figlio che sente di essere stato privato di qualcosa di insostituibile: un semplice gesto di affetto, un abbraccio, e quelle quattro parole sussurrate dal padre che portano con sé un peso immenso, "Sono fiero di te". Questa mancanza mi fa riflettere su quanto, al di là del benessere materiale e della posizione sociale, le carenze affettive rimangano le stesse, universali e trasversali a ogni contesto familiare. È un promemoria amaro di come, nonostante tutto, ciò che realmente conta nel profondo siano i legami umani e il riconoscimento sincero delle persone che amiamo.
Non potevi descrivere meglio le basi di tutto questo. Complimenti.
Bellissimo commento. Condivido. Non avrei saputo esprimerlo così bene.
Caro dott. Caprotti … quello che ha subito da questi ingiustificati comportamenti, spero che lei, li abbia resi al suo prossimo con atti di rispetto affetto e anche amore, cosa che ascoltando la sua intervista mi pare molto possibile … la abbraccio sinceramente con affetto e le auguro di fruire di tutto il bello che la vita ci regala … ❤️🌺✨🌹😊
A) ho capito a cosa é servito il piano Marshall in Italia B) ho capito che Esselunga, GS, Iper le ha fondate tutte Rockefeller C) ho rivalutato mio padre 😂
Il popolino pensa che i ricchi vivano un'altra vita, invece vivono esattamente come noi e anzi, come in questo caso, tanti soldi e potere rendono i padri padroni ancora più crudeli e dannosi. Giuseppe, se fosse nato in una famiglia modesta, magari avrebbe fatto il professore di storia e ne sarebbe stato pienamente appagato.
Buongiorno, ho avuto il privilegio di essere un fornitore di Esselunga e il sig. Giuseppe Caprotti era il Buyer riferente alla mia merceologia di vendita. Avevo con lui un rapporto umano al di sopra delle aspettative. Riusciva ad ottenere prezzi e sconti che altri se li sognavano. Una persona squisita e molto preparata. Mi rimane un bellissimo ricordo.
Stima per Giuseppe Caprotti. L'ho ascoltato e riascoltato. Lei è una persona molto in gamba. Grazie per aver condiviso le sue emozioni
Salve, Dottor Caprotti le assicuro che i dipendenti di Esselunga hanno un buonissimo ricordo di lei, un immenso abbraccio ❤
❤
Sono rimasto incollato al video per 1h e 46.... Bellissima intervista ad un uomo di grande intelligenza... complimenti. Ora ho voglia di approfondire la storia e comprerò entrambi i libri
Ho letto “Falce e carrello” una volta ultimato ho inviato una mail in Esselunga per complimentarmi con Bernardo Caprotti, ho ricevuto la scansione di un suo manoscritto con messaggio di rigraziamento, un grande.
Buongiorno complimenti signor Giuseppe per le sue belle parole che in questo momento servono per imparare a sopprravivere e costruire un futuro comunque io sono orgoglioso di essere italiano perché lesselunga è un orgoglio Italiano. Sono un piccolo artigiano e sono contento che un azienda italiana è sempre in Costruzione e questa cosa è Bellissima vi ringrazio per il bel video ed ascoltarlo é stato un piacere. Grazie..
Bellissima intervista, sono un cliente Esselunga, lui davvero intelligente e in gamba... credo debba aver sofferto molto ... probabilmente sarebbe giusto anche sentire tutte le campane come sempre.
Il mio pensiero va ai miei genitori... non sono mai stati ricchi ereditieri ma hanno sempre preso tutto quello che avevano e procurato con sacrifici, anche quello che non avevano, per poterlo offrire ai figli. Ancora adesso se li accompagno a fare la spesa devo "litigare con loro" per pagarmi la mia spesa ... Mi sento fortunato.
❤
❤
Giuseppe parla senza stupidi veli nè orpelli. Uomo di cultura che solo del bene, con la sua umanità, può fare al mondo del lavoro.
È triste avere avuto un padre così.
E ha fatto benissimo a scrivere il suo libro, che comprerò 👍
Bellissima intervista, davvero. Mi ha fatto scoprire Giuseppe Caprotti, una splendida persona.
Ho lavorato a lungo in esselunga e molte cose le conoscevo già, un affresco dell'azienda e non solo
Bellissima intervista, toccante perché si sente che si parla di vita vissuta oltre che coinvolgente perché ricostruisce uno spaccato di storia d'Italia nel dopoguerra, oltretutto invita a riflettere su alcuni temi di portata più ampia come il rapporto padre e figlio.
Intervista interessante e soprattutto drammatica sul piano umano. E' stato coraggioso a pubblicare un testo del genere che oltre a rinnovare un dolore privato indicibile è una chiara sfida ai potentati italici a lui ostili. Con le sue competenze, la sua vena "visionaria" e i suoi capitali quest'uomo potrebbe fare ancora molte cose interessanti per l'economia del nostro paese. Ricordo benissimo l'introduzione del biologico e dell'equo solidale in Esselunga, una sorpresa per me che allora facevo parte di una onlus che si occupava di cooperazione internazionale. Speriamo che questo libro sia solo l'inizio di una serie di nuove e felici "imprese"..
Intanto mi unisco ai complimenti espressi da altri sul modo in cui è stato affrontato questo tema delicato e privato.
Mai avrei immaginato questa conflittualita permanente tra padre e figlio.
Sono solidale con il dottor. Giuseppe ma allo stesso tempo sto cercando di immaginare il sig.Bernardo.
Sono un ex fornitore di Esselunga, se pur per breve periodo, e mai avrei immaginato tutto ciò. Grazie .
Bellissima intervista. Bellissima.
Dopo aver ascoltato questa interessantissima e struggente intervista, mi sento in dovere di commentare.
Quanti di noi, anche su scala economica molto minore, si riconoscono nelle dinamiche familiari di cui parla il Caprotti ?
Avevo già sentito cose in cui riconosco similarità con la mia famiglia prima che lui dicesse che dovrebbe essere argomento di studio universitario. Tristemente, queste dannose dinamiche, continuano a ripetersi in tante famiglie, se non la maggior parte, generazione dopo generazione e sembra essere impossibile rompere il ciclo, specialmente oggi che bisogna Adattarsi in fretta a cambiamenti sociali globali.
Lui era un visionario e il suo pensare sarebbe stato di tantissimo giovamento per lui, l'azienda è anche per la nazione.
Già riflettevo sulla "situazione" Stellantis, la quale sembra difficile da digerire, ma riflettendoci bene, non stanno facendo altro che muoversi molto bene nell'economia globale.
(Sono un piastrellista con la 3a alberghiera)
Complimenti!!
Non riesco a trovare un solo, grande imprenditore che non abbia una personalita' disfunzionale. E' inquietante.
Olivetti
Sospendo il giudizio su Bernardo Caprotti che ho sempre apprezzato anche se mi accorgo si non conoscerne a fondo la storia. Posso però dire di capire profondamente Giuseppe in quanto sia io che mio fratello siamo stati sempre prigionieri di una madre orribile che dopo la morte di nostro padre ci ha danneggiato sotto ogni sfera ed aspetto possibile. Personalmente esiste nei rapporti conflittuali una vendetta compiuta sui figli che si identificano nel coniuge con cui si era in conflitto. So bene di cosa parla per averlo vissuto sulla mia pelle.
Bellissima intervista Giuseppe .. ti stimo.
a parte il filo conduttore, è piacevole quando emerge lo storico
Bellissimo video👏👏👏👏
Bellissima intervista, grande il Dottor Caprotti, un vero gentiluomo, colto e preparato.
Sono sincera, quando ho visto che l'intervista durava un'ora e 46 minuti, ho pensato, non posso ora, ascolto dopo ... Ma la mia curiosità ha vinto, ho preso i ferri in mano, mi sono messa comoda e ho ascoltato tutta l'intervista - interessante per molti motivi, e in particolare per l'aspetto di "famiglia" con cui prima o poi, in un modo o l'altro, ci scontriamo tutti. Sicuramente è da leggere il libro.
Che bello l ho ascoltato volentieri
Complimenti👏👏👏
Uomo molto interessante...traspare grande cultura e onestà intellettuale.....
Bellissima intervista.
Padroni vecchio stile ce ne sono tanti in Italia
Ma ci sono anche tanti figli che hanno dilapidato una fortuna
Fare i manager e’ difficile
Più si è ricchi, più si hanno problemi. Folle questa storia. Grande amarezza per la Famiglia Caprotti
Bella intervista, come "reperto storico" dell'evoluzione di un brand italiano, purtroppo "per i miei gusti" questo signore da veramente l'impressione della persona sgradevole e da "figlio di papà", dove naturalmente sentendo solo la sua campana passa quasi per santo. Comunque i complimenti al sig. Rielli per i personaggi che riesce a coinvolgere
SORPRENDENTEMENTE SINCERO...OTTIMO PERSONAGGIO
Mai ascoltato una intervista così lunga senza sosta e con il desiderio che non finisse mai
Devo dire che ho preferito di gran lunga questa intervista rispetto a quella che ha fatto Caprotti da Casadei. Mentra quella di Casadei era piu' emozionale, questa sembra essere piu' tecnica e mi lascia con qualche domanda e pure delle perplessita' quando il rapporto padre/figlio si intreccia con i giochi di potere.
Il finale e' veramente top!
Quando ci sono due parti in causa, la colpa non e' mai di una sola parte. Questo concetto e' vero e indiscutibile: ignorarlo e' segno di debolezza e mancanza di autocritica.
Camillo! Ciao Nanni.
Grazie a Dio esistono le piccole realtà, fermando lo sviluppo che questo signore vorrebbe. Per un mondo a misura d’uomo bisogna fermarsi….. grazie italiani lenti.
0:00 - Intro
1:21 - "Le ossa dei Caprotti", un libro sulla gestione del gruppo Esselunga: Giuseppe il pensatore
5:16 - Il rapporto con il padre, Bernardo Caprotti
7:43 - Il ruolo dell'America nella fondazione dell'Esselunga
10:50 - Vivere a Chicago durante la giovinezza: cosa hai imparato?
12:58 - La classificazione dei supermercati; l'e-commerce; l'uso delle AI nella gestione del settore
18:10 - Lo scontro tra padre e figlio sull'e-commerce; l'arretratezza del settore in Italia
22:52 - La carriera professionale di Giuseppe Caprotti in Esselunga
28:18 - Lo scontro con Barilla
31:57 - Come funzionava l'Esselunga agli esordi?
38:32 - La difficoltà di aprire supermercati in Italia
42:34 - Il conflitto sul riconoscimento del merito delle pubblicità a tema personaggi famosi/cibo
49:07 - Le radici del conflitto: politica e relazioni personali
51:36 - Il rapporto con il pubblico
54:46 - Gli inizi dello strappo con il padre: l'equo e solidale
58:32 - La perizia psichiatrica su Giuseppe Caprotti; la violenza di Bernardo; il ruolo della nonna nell'acquisizione dei fondi del piano Marshall
1:06:54 - Come risolvere il conflitto con il padre? Il rapporto con la sorella Violetta
1:10:48 - La giornata delle quattro Mercedes nere: lo strappo col padre
1:17:33 - La cappa mediatica che voleva l'Esselunga in cattive acque quando Giuseppe lasciò l'azienda
1:20:03 - "Falce e Carrello": incongruenze e mancanze all'interno del libro di Bernardo
1:25:39 - Intimidazioni e vicende vessatorie nei confronti di Giuseppe Caprotti dopo lo strappo
1:33:44 - Il significato universale della storia particolare di Giuseppe Caprotti
1:36:38 - Il valore dell'e-commerce Esselunga fondata da Giuseppe Caprotti ad oggi
1:38:38 - Il significato del titolo "Le ossa dei Caprotti": le ossa di San Valerio nella cappella di famiglia
1:43:07 - Come ti rapporti con i tuoi figli alla luce di questa storia?
Conosco la Esselunga da cinquantanni. L'intervista di Giuseppe mi ha sconvolto; grande ammirazione per quest'uomo.
😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊k😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊o😊😊😊😊😊o😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊o😊😊k😊😊k😊😊o😊😊😊😊😊😊o😊😊😊😊😊😊😊😊😊o😊k😊😊😊😊😊😊k😊😊😊k😊😊😊😊😊ok😊😊😊😊😊😊😊😊k😊k😊😊😊😊k😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊k😊😊k😊😊😊😊😊😊k😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊kk😊😊😊😊😊😊k😊kk😊😊😊k😊😊😊k😊kk😊😊😊😊😊😊k😊k😊kkkkkokkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkokkkkkkkkkkkkokkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkk(kkkk(kk(
P
20:58 @@salvatoretrinchillo6085
Ok@@MariantoniaCocco
ho letto falce e martello e ho ascoltato l’intervista: trovo giuseppe caprotti una persona competente ed estremamente sensibile e credo che il suo problema sia stato determinato da una rabbia mai repressa del vecchio bernardo nei confronti della prima moglie riversata sui figli! anche i grandi uomini sono vittime di piccoli sentimenti
La figura di Bernardo caprotti è sconvolgente
Sei un grande uomo...
Ho avuto la fortuna di conoscerla perché ai tempi ero un dipendente di una famosa azienda leader del mondo della cancelleria e venivo in sede per vendere i nostri prodotti e lei era il buyer di riferimento...ho dei bei ricordi . Cordialità
“quando ho iniziato non ero neanche dirigente”… una conferma che il padre era un uomo illuminato, senza mancanza di rispetto per la persona ma… credo che la sua visione di business e “della vita” fosse distante anni luce dalla visione del padre…
Ho apprezzato la sua intervista. Certo per lei non deve essere stato facile condividere il suo vissuto.Le posso comunque dire che nessuno di noi può vantare una vita senza sofferenze e incomprensioni.La sofferenza è comunque un volano per crescere e diventare più forti.Non abbia giudizio per suo padre padre ,che sicuramente a suo tempo avrà avuto e vissuto le sue vicissitudini. Nessuno di noi può ritenersi giusto.Comunque pur non conoscendola lei mi è sembrata una gran brava persona.
Interessante a dir poco.
Bellissimo
Intervista molto interessante. Unica pecca secondo me, è che nel complesso non si riesce a capire bene cosa sia successo, bisogna cercare di ricostruire autonomamente la vicenda mentre la si ascolta, nel senso che è come se intervistatore e intervistato si conoscessero già e arrivasse un terzo personaggio (lo spettatore), si sedesse al tavolo con loro e cercasse di capire il discorso senza spiegazione degli antefatti.
Non conoscevo Giuseppe ma ho letto il suo libro, l'intervista si concentra sull'aspetto umano della vicenda, per approfondire gli aspetti tecnici consiglio il libro, ricco di dettagli e ben scritto. Lo trovi qui: amzn.to/4870ASH
Sono d'accordo
Il tuo commento è in ogni caso sintomo di quanto si conosca poco o nulla in Italia di questa storia, e più in generale delle degenerazioni possibili dei cosiddetti "padroni". Il motivo del "cosa sia successo" non lo si spiega mai in effetti, ma da tutti i fatti raccontati - sia nel libro che fuori dal libro - emerge la mania di onnipotenza di Bernardo, che ha finito per schiacciare e distruggere la carriera di due talentuosissimi figli, pur di compiacere il suo orgoglio. I fatti accaduti seguono esattamente questo copione.
Bello questo pilot di Succession Italy :)
Tralasciando la dimensione “padre-figlio” per cui non si può non provare amarezza e dispiacere… se ci si ferma alla dimensione “manageriale” tocca sottolineare che in qualsiasi azienda del mondo, italiana o no, familiare o no… quando non c’è allineamento tra il top manager le strade si separano. Non c’è molto da discutere. Avrebbe dovuto semplicemente capire che non c’era più sintonia e cambiare azienda…
Grande Caprotti , complimenti....io purtroppo ho avuto a che fare con aziende molto meno lungimiranti...😢
Uno spaccato bellissimo d'Italia
Bellissimo! D'ITALA - ma svegliati
@@lamadrague2887 pardon
Corretto
35:00 circa: James Angleton! Informiamoci ...
prima volta che sento che i Rockefeller sono buoni
Si, certo, ha perfettamente ragione, convivere con un padre così ingombrante può essere dura, però nascere in una famiglia povera è molto peggio .
forse per educazione e per professionalità , quando un conduttore fa riferimento a citazioni in lingua inglese , si dovrebbe tradurre in italiano, non aggiungo altro
Finalmente una intervista intensa non dei soliti finti guru che fanno drop shopping che si ascoltano in giro
Una persona senza il carisma di suo padre, ma questo non è colpa sua. Invece, il supportare repubblica, ecc, ossia i nemici di esselunga è colpa sua. Come si può pensare che suo padre lo supportasse?
Un carismatico pescecane che si divorò il fratello Guido.
Infatti.
È la seconda intervista che vedo di questo signore, personaggio sicuramente modesto. La buona creanza non è sufficiente a sdoganarlo.
Chiudo con un piccolo appunto: chi è morto non può dire la sua né tantomeno difendersi. Libro ed esternazioni avrebbero avuto un senso con il padre ancora vivo. Così non vale.
Sicuramente non all' altezza dell' illustre genitore.
(non) sarà un caso ma io vedo nel titolo "le ossa dei Caprotti" due belle esse...
finezza di una mente superiore, Giuseppe Caprotti, la stimo.
Le ossa riferimento alle ossa del santo e/o anche gli scheletri dei Caprotti….messaggio subliminale da uomo di marketing
😂 Nel bene e nel male, a prescindere, suo padre è stato un mito. È una storia nella storia nella storia. Un figlio e un padre. Un'azienda e il globalismo. Imprenditori imperatori. Molto interessante.
********a fine video non rido più*******
Al di là dei contenuti che restano il cuore di tutto, la cosa che più mi colpisce di Giuseppe Caprotti è che è una persona che raramente guarda il proprio interlocutore mentre parla (l’avevo già notata in altre interviste)
Guarda quando c'è l'interscambio della conversazione, guarda altrove quando deve pensare ai fatti passati, il che è perfettamente naturale, perché si va a ricercare nella memoria le caselle dei fatti.
Carissimo, ho l impressione che suo padre non fosse capace di amare.
Il mondo è ricco di esempi. Io le devo dire che esistono i papà e le mamme buone.
Spesso il benessere non aiuta ma se c'è bisogno di avere coscienza che si esprime verso i familiari e verso il prossimo.
Io, forse, mi sarei ritirato. Mi sarei allontanato.
Bravo a resistere.
Un caro saluto. Angelo
Non c'è contraddittorio, è la sua visione della vicenda, ma, se fosse vero, come ha fatto a resistere 40 anni in esselunga? Cje il padre fosse di carattere al limite dell'arroganza lo si sapeva, ma un filo di vittimismo lo percepisco.
un eccesso di vittimismo
Disse una volta Henry Kissinger che " anche i paranoidi possono avere dei nemici " , mi sembra che il signore soffra di questo disturbo .
Bellissimo racconto. Velato livore solo nel retrogusto. Avevo sentito dire che una segretaria aveva ereditato la gran parte dell"azienda? Visto che non esiste più la possibilità di diseredare un figlio, lui la quota legittima l'ha presa o gli hanno organizzato qualche biscotto?
L' ha presa, cerca su Google, il signore ha poco da lamentarsi
La storia della famiglia quasi si limita al titolo del libro,scusate a me sembra più un raccontro centrato a screditare il padre ed elevare la figura sua(del figlio) all interno dell azienda con un retrogusto di vittimismo. Sicuramente il padre non era un santo ma dato che il MILIARDO di euro l ha intascato dall eredità almeno non smerdarlo davanti ad una nazione
credo sia un po' la risposta al libro del padre Falce e Carrello
L'intervista ci sta tutta
Pure io avrei licenziato un tipo del genere
Non l'ha sm. (come detto), l'ha descritto come da lui recepito.
Il padre è stato il suo esecutore
Non sapevo che Caprotti fosse un cacciatore. Sono dispiaciuta per la morte dei due gelsi centenari, vittime innocenti .
Quando succedono queste cose,in famiglia,si va via,non si sta' là ad essere disprezzati,fai altre cose🤔🤔🤔
E rinunciare a tutti quei soldi
Ci credo che a suo padre quella gente piaceva poco.
Mente libera contro ideologia. È dura.
Tanti bellissimi commenti tutti molto emozionali e spesso impregnati di buonismo. A prescindere dalle indubbie qualità umane dell’intervistato va considerato che siamo di fronte ad una narrazione unipolare e che, a mio avviso, relega la razionalità ad un ruolo marginale.
Gli investimenti in innovazione italiani?
L'accesso al mercato finanziario delle aziende italiane é ridicolo. È il capitalismo familiare che agli inizi ha agevolato "fare impresa" dopo é diventato un limite che con la globalizzazione ha sancito la fine. Uno slancio si é avuto solo con la decentralizzazione, con le produzioni manifatturiere trasferite all'est. Dopo il capitalismo italiano si è praticamente ritirato.
Gli investimenti a medio-lungo sono sempre stati irrisori, oggi non ne parliamo proprio.
Entra in casa e ti lascia la roba nel frigo: ma siamo matti persi!
❤
Qui la gente si alza alle 5 del mattino per 3 spicci questo è figlio di uno che ha costruito e lasciato un impero.
Cosa va cercando?
Da quando sono piccola esselunga è il posto in cui vado x sentirmi a casa x sentirmi felice. Conosco tutti i dipendenti della mia città, siamo invecchiati insieme...
Sapere tutte queste cose mi dispiace tantissimo
Signor Caprotti , mi scusi , ha mai chiesto a suo padre perché la odia tanto ?
È defunto
@@cristinad.4211 quando lo trattava male era vivo !!!!
@@pattichiari8865 pensavo lo trattasse male anche da fantasma
Amazon Company start, July 1994, Alibaba Company start June 1999. Come on Mr.Caprotti The Chinese Company really…… I know I can say that very easily. I’m from California😊😊😊
I guess you can't master Italian language.
I did not barely speak about shoping online. He spoke about marketplace online
Se doveva seguire le orme del padre Caprotti, come mai ha scelto di laurearsi in materie umanistiche? Come mai non ha seguito una formazione commerciale? O qualcosa di simile?
Potrà uno, che per vivere non deve lavorare,scegliere ciò che gli piace?!
@ certamente, per me poteva anche stare con le gambe all’aria. Comunque queste sue esternazioni, poteva farle anche quando il padre era in vita…. visto che non si parlavano. Buona e serena giornata
Che strano, ho visto questa intervista dopo OMT e sembrano due persone diverse🤔
L ho pensato anch'io
Cos'è OMT ???? Grazie
@@pervinca8825 One more time
@@pervinca8825 one more time, un podcast di Luca casadei
Mi sembra noioso uguale, non ha pianto, forse dipende dall' intervistatore
Bravi in tutto 😂dall'inizio alla fine
Sono all'Esselunga per mangiare un panino....E non so perché ma l'ho ascoltato tutto.
..........e perché si sono sposati?
Non mi convince il figlio di Caprotti, se fosse stato come dice di essere il padre lo avrebbe tenuto con se! Sfrutta il nome e le capacità del padre
Kzzz operazioni commerciali sulle spalle dei consumatori
Sto male solo a pensarci
Veramente interessante. Ultimo minuto dove fa anche autocritica è segno di sincerità
Incredibile che non abbia trovato un Avvocato che lo rappresentasse. Nel senso di non credibile. 🤔
leggetevi il libro. io l'ho fatto e sono tornato a fare la spesa alla coop
Il Kevin Spacey di Albiate
Persona pacata e colta , piacevole da sentire , già visto su altro podcast.. però .. Sig Giuseppe , suvvia con un miliardo di euro di eredità circa (fonte notizie web) sorrida di più e si goda la vita !!
Il vecchio fondatore ha lasciato di pi alla seconda moglie e rela figlia. Quando si dice che tira di più..... che un carro di buoi.. capito lantifona?
Un tipo così non ha mai digerito di essere stato sostituito da un altro e non ha mai cercato di capirne il motivo.
Lui ce l'ha a morte col padre - padrone ma è stato abbandonato anche dalla madre.
in che senso?
Nel senso che la madre ha scelto di andarsene col nuovo compagno lasciando i figli al marito @@francescomicillo8090
Bella intervista. Mi sembra una brava persona. Però parlare così ora che non ci può essere una controparte mi sembra fuori luogo
Non potrò mai provare vera empatia per i figli di papà. Non posso. Ogni loro problema è un insulto a chi le cose nella vita ha davvero dovuto guadagnare le cose
Caprotti padre un eroe italiano
L'Esselunga sarebbe rimasta ferma agli anni 60 se non fosse stato per Giuseppe e Violetta Caprotti che compensavano la rigidezza di Bernardo. A un certo punto, 20 anni fa, era il miglior supermercato di medie dimensioni al mondo. Sono affezionato cliente da almeno 30 anni. Da quando sono andati via dall'azienda i figli Giuseppe e Violetta ho l'impressione che Esselunga abbia campato di rendita sulle idee di quel periodo. Recentemente, ma con poca convinzione, sono comparsi i piccoli supermercati di prossimità, ma forse è tardi per fare concorrenza alle superette come quelle di Carrefour. Nell'ultimo anno, poi, Esselunga ha avuto prima i morti nel cantiere di Firenze e poi la brutta storia si corruzione con Toti in Liguria. C'è qualche cosa che non va nell'attuale gestione. E poi quella scelta di ripubblicare "Falce e Carrello" aggiungendo ulteriori contenuti odiosi e non verificati su Giuseppe ed esporre il libro in bella mostra in tutti i reparti compreso quello della verdura mi è sembrata, da cliente, una forzatura e un errore commerciale.
un tirapiedi di Rockfeller...che eroe...
Il Padre, parliamone...questo grande pseudoimprenditore che in realtà era un tirapiedi di Rockfeller, per anni e anni non è uscito dal lombardo-veneto se ne parla come se avesse fatto chissà cosa. Solo in Italia la coop ha il doppio dei dipendenti.
Dimentichi la guerra che fece la coop a caprotti ogniqualvolta acquistava un terreno per aprire un nuovo supermercato , gli faceva bloccare le licenze , specie in Emilia , addirittura in alcuni casi non riuscì nemmeno ad iniziare a costruire . Basta informarsi , i comunisti non perdonano.
A pelle - Non gli credo - troppo mediatico per una vicenda TROPPO intima
Lieve narcisismo del padre?
Ma il signore Giuseppe CAPROTTI sa che se si dice di essere una cosa non la si diventa automaticamente . Blatera tanto di essere schierato politicamente a sinistra ma in un ora e 40 minuti non ho sentito alcuna riflessione vicina a tale schieramento
Non ha affatto detto di essere di sinistra. Ha detto di non essere di destra come il padre e che il padre lo considerava di sinistra. E in ogni caso "di sinistra" non è certo uno "schieramento", casomai una galassia fatta di tante stelle, pianeti e satelliti. Ciascuno dei quali rivendica di essere la "vera" sinistra o il diritto di ricevere i voti delle persone di sinistra. Molte delle quali, peraltro, pensano di essere di sinistra ma si schierano con l'ultra destra proprio a causa di quello che ritengono essere il proprio pensiero di sinistra. Basta pensare a quante strane figure come Bombacci o, più recentemente, Rizzo, questo paese ha prodotto.
Sono solo i fascisti, gli integralisti cattolici, i berlusconiani e i non pochi "estremisti di centro" (una peculiarità italiana di cui parlava già Gramsci) a pensare che se non sei schierato con loro sei parte di un fantomatico schieramento nemico chiamato "sinistra" quando non "comunismo".
Che astio verso il padre!, non guarda mai verso la camera, sempre gli occhi bassi , non credo a una parola
balle guarda la camera eccome
38:30 Un film vagamente ispirato alla vita di JJA.
Non invidio il signor Giuseppe