Maria Valtorta - Quaderni 1945-50: L’Apocalisse (8ª parte) - La Terra seguirà la bestia
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- เผยแพร่เมื่อ 5 ก.พ. 2025
- Maria Valtorta - Quaderni 1945-50: L’Apocalisse (8ª parte) - La Terra seguirà la bestia
“La Terra seguirà la bestia e metterà a morte i santi che non adorano la bestia della Terra”. La prima delle manifestazioni dell’Anticristo. Che è “della terra” perché nega Dio, nega tutto ciò che è da Dio perché cade in idolatria per ciò che non è Dio ma anzi è contro Dio, e sopprime la legge divina e la sostituisce con la sua che non è neppur più legge morale naturale, e tenta persino cancellarne il ricordo nelle creature, e conculca e uccide chi non vuol divenire malvagio, miscredente, antidio.
La bestia che divora gli agnelli per strappare a Dio quanto più può dei suoi figli. Eppure ecco che questo tempo vede l’orrore di ministri di chiese separate, che pur si vogliono chiamare “cristiane”, dare ossequio di adesione alle parole e ai voleri della bestia della Terra, a questa mostruosità che combatte il Cristo, dare venerazione a quest’idolo ideologico, corrompente e spietato, senza esserne costretti come coloro che sono sudditi là dove esso regna, e senza riflettere che, ove regnasse ovunque, anche essi verrebbero prima o poi divorati, torturati, privati delle libertà più sacre dell’individuo libero, fin della libertà di pensiero. Ma da 20 secoli ecco che il Cristo le ha indicate queste deviazioni e le cause di esse.
Qui vi è operosità e pazienza, ma “si è abbandonata la primiera carità” e perciò è divenuta più debole o è morta del tutto la vita in Dio, perché ove non è carità non è Dio, né vita di Dio nella persona, né vita della persona in Dio. Là vi è invece amore alle ricchezze della vita, ossia alla salute e alla vita, mentre coloro che vogliono servire Gesù Cristo devono non avere amore alla vita materiale, devono non temere e non sfuggire le persecuzioni, ma consumarle, ove occorra, sino alla morte, perché così fece il Cristo e perché chi perde la vita per servirlo lo possiederà in maniera speciale in Cielo.
In altri luoghi vi è chi è debole verso i colpevoli di eresia, o di dottrina e vita imperfette. E ciò per non crearsi dei nemici. No. Quando nel giardino della Chiesa militante si vedono sorgere piante malvagie, o malate, o di mal’esempio alle altre, occorre mondarle delle parti malate, innestarle e, se respingono l’innesto che le farebbe buone, saperle anche recidere alla base. Meglio una pianta di meno che dei tossici per tutte! Meglio esser perseguitati, meglio rimanere senza amici, al permettere che i nemici o i servi inutili guastino altre anime e che Dio si allontani perché vede che un suo pastore preferisce l’amicizia con dei capretti alla sua santissima.
Altrove vi è chi crede di più ai falsi profeti, voci impure che satana eccita a parlare e che la legge della Chiesa condanna, ed è condanna per tutti coloro che, essendo cattolici, le ascoltano, queste voci sataniche parlanti col mezzo delle tavole parlanti o degli spiritisti, voci parlanti per ingannare, sedurre, traviare, staccare dalla Chiesa.
Solo gli spiriti di luce sono veritieri e sono guide buone. Ma essi non vengono mai, dico mai, per imposizione umana, né abbisognano di speciali apparati per manifestarsi. Dio li manda quando vuole, a chi vuole. E sono gli unici che dicano la verità. Gli altri, in tutte le loro manifestazioni, sono menzogna. Perché sono manifestazioni di satanismo, e satana non è che Menzogna. Quanto viene da queste voci, anche se, apparentemente, sembra parlino parole buone, è sempre sottilmente inquinato di errore. Parlano per staccare dalla Chiesa dicendo che non è necessaria per comunicare con Dio. Parlano per insinuare teorie false sulla rincarnazione, su un sistema di evoluzione delle anime, per successive vite, che è assolutamente falso. Parlano suggerendo soluzioni scientifiche alle più luminose manifestazioni dell’Onnipotenza divina, che tutto creò dal nulla.
Povera scienza che vuol essere solo “scienza”, e respinge la Sapienza! La scienza può confermare la Sapienza, ma non può abolirla. Ove l’abolisce spegne un oceano di luce confortevole per le anime e per gli intelletti umani.
Guai a chi spegne questa luce! Simile al gesto d’un folle tiranno che, per odio o per delirio, mini e polverizzi una città o un tempio, è questo di costoro che, per amore eccessivo alla scienza, quasi un culto ad essa - mentre è la Sapienza che va amata, ascoltata e creduta perché viene dal “Padre delle Luci nel quale non c’è variazione né ombra di mutamento”, il quale è Spirito di Verità e di Amore e vuole che noi si sia nutriti di verità per amare sempre più perfettamente, e vuole che si veda per meglio conoscere, meglio servire, meglio amare - polverizzano l’edificio della semplice e candida Fede, o quanto meno molte parti di esso. Le principali.
Ma scardinate che siano le fondamenta e i muri maestri, si può reggere più un edificio? No...