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Molto interessante (come al solito), un altro tassello di un quadro molto ampio e complesso (che non vuol dire "difficile" quanto semplicemente composto da tanti elementi eterogenei ed interdipendenti) che merita di essere riscoperto, conosciuto e capito per quello che effettivamente è stato😊 una noticilla a margine: è ammarare non amarrare Auguri di buone feste 👋
Interessante video dall'ottimo contenuto! Finalmente si parla dei nostri mezzi e dell'azione dei nostri eroi, nel dovuto modo positivo, al contrario della mediocre storiografia che dal dopoguerra ci dipinge in modo umiliante !
@@arnaldomolla6691 Grazio Arnaldo. Non si tratta di revisionismo in senso diametralmente opposto a quanto sommariamente raccontato in passato. Cerchiamo di raccontare le cose nel dettaglio per far emergere una realtà un po' più complessa. Non scompaiono certo i limiti relativi all'organizzazione generale e alla preparazione bellica lacunosa però non eravamo nemmeno gli ultimi sgarrupati che facevano cose a caso
@irisvecchio4105 Ciao, grazie per l'apprezzamento! Di lavoro faccio tutt'altro ma nel tempo libero mi dedico a questo. Sono stato anche diverse volte in archivio a cercare documenti e ci tornerò nei prossimi mesi
Caro Giulio, non condivido del tutto quanto narrato dal Cernuschi ieri sera (per esempio, non ha parlato della benzina, senza la quale gli aerei non volano), pertanto mi sono astenuto dall’intervenire. Tuttavia mi persuade ancor meno quando scrivi in una risposta, mettendo le mani avanti, per spiegare che: “Non si tratta di revisionismo in senso diametralmente opposto a quanto sommariamente raccontato in passato”. E’ vero che in Italia la parola revisionismo è usata (impropriamente) come sinonimo di nazismo o peggio, però Indro Montanelli ha scritto sul Corriere della Sera del 30 giugno 1998: “E qui urge un altro chiarimento. Che significa “revisionismo”? Non c’è - da sempre - libro o saggio di storia, antica o recente, che non sia una “revisione” - in senso aggiuntivo, o correttivo, o interpretativo - di quelle scritta in precedenza. E ringraziamo Iddio che di queste revisioni ce ne siano sempre state e continuino a essercene anche in Italia Altrimenti saremmo ancora inchiodati ai più ingannevoli (e rovinosi) miti del nostro passato”. Il Professor Franco Cardini (non il pur notevole giornalista Franco Bandini) ha affermato: “…tutti i lavori scientifici del resto, sono sempre suscettibili di contestazioni e comunque soggetti a verifiche”. (Franco Cardini, Il caso Ariel Toaf). Se così non fosse cadremmo nella trappola dell’Effetto Woozle ricordato da Lollo. Avrebbe ragione, cioè: A) sempre e soltanto chi scrive per primo (di solito il vincitore, il quale ha tutto l’interesse a esaltare se stesso e ad affondare sempre di più nel fango il vinto, dato lo scarso spirito cavalleresco del XX e del XXI secolo) e, B) ai somari (ce ne sono tanti!) i quali copiano, per pigrizia o interesse di carriera, per esempio accademica, gli insegnamenti, sbagliati, dei loro “venerati maestri” che intendono rimpiazzare appena possibile creando così una mitologia sacra. Quanto a un sicuro antifascista come Angelo Del Boca, costui ha spiegato che è sbagliato giudicare con gli occhi di oggi fatti di qualche secolo fa in quanto: “E’ un segno di ignoranza … di incapacità di comprendere un’epoca diversa dalla nostra”. Né più tenero è stato il Professor Professor Renzo De Felice quando affermò: “Secondo me il compito dello storico è questo. Lo storico non può rimanere attaccato come un’ostrica al proprio guscio. Se lo fa ha finito di fare lo storico, fa il teologo o il politico. Io dico che la storia fa via via con continue acquisizioni” (Renzo De Felice, Intervista sul fascismo, pagina 22). Non c’è nessuno motivo, quindi, per mettere le mani avanti. O si sottoscrive, parlando della marina militare, tutto quello che Trizzino ha scritto, oppure si è liberi di documentare (non raccontare a vanvera) tutto ciò che si scopre di nuovo.
Il senso non era tanto quello di "non andare contro una certa narrazione", dato che ciò è dimostrato da quasi 3 anni di trasmissioni e video. La cosa sarà stata chiara nella mia testa ma non necessariamente spiegata bene.. il senso era non voler creare l'ennesima fazione o frangia estremista, semplicemente raccontare tranquillamente la storia
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Dottor Cernuschi ha la mia assoluta solidarietà, le auguro buon natale e felice anno nuovo
Bel modo per concludere il 2024, una live veramente interessante.
@@DarrenMarshall. Grazie Danilo, auguroni e buone feste!
Molto interessante (come al solito), un altro tassello di un quadro molto ampio e complesso (che non vuol dire "difficile" quanto semplicemente composto da tanti elementi eterogenei ed interdipendenti) che merita di essere riscoperto, conosciuto e capito per quello che effettivamente è stato😊
una noticilla a margine: è ammarare non amarrare
Auguri di buone feste 👋
😉 grazie per la live😉!🧑🎄Buone feste 🧑🎄!
@@LucaPichierri-vd6nv auguri Luca!
Grazie Giulio, il tuo canale è prezioso
@@ugocollini7920 grazie Ugo, auguri e buone feste!
Interessante video dall'ottimo contenuto! Finalmente si parla dei nostri mezzi e dell'azione dei nostri eroi, nel dovuto modo positivo, al contrario della mediocre storiografia che dal dopoguerra ci dipinge in modo umiliante !
@@arnaldomolla6691 Grazio Arnaldo. Non si tratta di revisionismo in senso diametralmente opposto a quanto sommariamente raccontato in passato. Cerchiamo di raccontare le cose nel dettaglio per far emergere una realtà un po' più complessa. Non scompaiono certo i limiti relativi all'organizzazione generale e alla preparazione bellica lacunosa però non eravamo nemmeno gli ultimi sgarrupati che facevano cose a caso
Si puo' dire che Balbo ha creato immensi problemi alla marina, piu' del nemico?😂
Nice job ! A lot to cover on this topic indeed, i wish i could understand Italian, notably on the relations between RN and RA...
Ciao! Il canale è super interessante, ed ho iniziato ad appassionarmi agli argomenti trattati. Lei di lavoro fa l'archivista?
@irisvecchio4105 Ciao, grazie per l'apprezzamento! Di lavoro faccio tutt'altro ma nel tempo libero mi dedico a questo. Sono stato anche diverse volte in archivio a cercare documenti e ci tornerò nei prossimi mesi
@@Italian_Military_Archives grazie per la sua risposta, e complimenti!
Grazie
@@barbass9782 grazie a te!
Che emozione vedere il Bell 204 dell'aviazione di Marina mio padre ci ha volato
th-cam.com/video/khv0R7Dains/w-d-xo.htmlfeature=shared descrizione del lancio
Vi segnalo il seguente link che parla del FIAT RS14 macchina all'avanguardia per le prestazioni che forniva
Ricordo che se non sbaglio ci sono anche dei libri di Fabio Di Ninno che parlano di questo argomento
Caro Giulio,
non condivido del tutto quanto narrato dal Cernuschi ieri sera (per esempio, non ha parlato della benzina, senza la quale gli aerei non volano), pertanto mi sono astenuto dall’intervenire. Tuttavia mi persuade ancor meno quando scrivi in una risposta, mettendo le mani avanti, per spiegare che: “Non si tratta di revisionismo in senso diametralmente opposto a quanto sommariamente raccontato in passato”. E’ vero che in Italia la parola revisionismo è usata (impropriamente) come sinonimo di nazismo o peggio, però Indro Montanelli ha scritto sul Corriere della Sera del 30 giugno 1998: “E qui urge un altro chiarimento. Che significa “revisionismo”? Non c’è - da sempre - libro o saggio di storia, antica o recente, che non sia una “revisione” - in senso aggiuntivo, o correttivo, o interpretativo - di quelle scritta in precedenza. E ringraziamo Iddio che di queste revisioni ce ne siano sempre state e continuino a essercene anche in Italia Altrimenti saremmo ancora inchiodati ai più ingannevoli (e rovinosi) miti del nostro passato”. Il Professor Franco Cardini (non il pur notevole giornalista Franco Bandini) ha affermato: “…tutti i lavori scientifici del resto, sono sempre suscettibili di contestazioni e comunque soggetti a verifiche”. (Franco Cardini, Il caso Ariel Toaf).
Se così non fosse cadremmo nella trappola dell’Effetto Woozle ricordato da Lollo. Avrebbe ragione, cioè: A) sempre e soltanto chi scrive per primo (di solito il vincitore, il quale ha tutto l’interesse a esaltare se stesso e ad affondare sempre di più nel fango il vinto, dato lo scarso spirito cavalleresco del XX e del XXI secolo) e, B) ai somari (ce ne sono tanti!) i quali copiano, per pigrizia o interesse di carriera, per esempio accademica, gli insegnamenti, sbagliati, dei loro “venerati maestri” che intendono rimpiazzare appena possibile creando così una mitologia sacra. Quanto a un sicuro antifascista come Angelo Del Boca, costui ha spiegato che è sbagliato giudicare con gli occhi di oggi fatti di qualche secolo fa in quanto: “E’ un segno di ignoranza … di incapacità di comprendere un’epoca diversa dalla nostra”. Né più tenero è stato il Professor Professor Renzo De Felice quando affermò: “Secondo me il compito dello storico è questo. Lo storico non può rimanere attaccato come un’ostrica al proprio guscio. Se lo fa ha finito di fare lo storico, fa il teologo o il politico. Io dico che la storia fa via via con continue acquisizioni” (Renzo De Felice, Intervista sul fascismo, pagina 22).
Non c’è nessuno motivo, quindi, per mettere le mani avanti. O si sottoscrive, parlando della marina militare, tutto quello che Trizzino ha scritto, oppure si è liberi di documentare (non raccontare a vanvera) tutto ciò che si scopre di nuovo.
Il senso non era tanto quello di "non andare contro una certa narrazione", dato che ciò è dimostrato da quasi 3 anni di trasmissioni e video. La cosa sarà stata chiara nella mia testa ma non necessariamente spiegata bene.. il senso era non voler creare l'ennesima fazione o frangia estremista, semplicemente raccontare tranquillamente la storia
@Italian_Military_Archives Sono stato troppo rigido. Sorry. È vero. Mille scuse e buone feste.