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Italian Military Archives
Italy
เข้าร่วมเมื่อ 20 ก.พ. 2007
Facts and curiosities mainly about the Italian navy in WW2 and WW1. Mainly based on Italian sources. Author at comandosupremo.com if you are up for some readings.
Alla scoperta del sommergibile Andrea Provana
Sapevate che a Torino si può visitare la sezione di un Sommergibile della Grande Guerra? Si tratta dell'Andrea Provana, la cui sezione centrale si trova presso la locale sede ANMI. In questo video facciamo un piccolo tour all'interno e all'esterno del battello.
Maggiori info sul sito ANMI Torino: www.anmitorino.it/
Approfondimento sui sommergibili italiani nel periodo 1892-1922: th-cam.com/users/liveElvJTQq_TMc?si=C4Md6FrJ983IvuVP
Presso l'ANMI di Torino ho parlato delle operazioni in Mar Rosso nel corso del 2024, troverete presto un approfondimento sul canale.
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#sommergibile #marinamilitare #storiamilitare
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วีดีโอ
Regia Marina, Vita sul Mare - Life at Sea
มุมมอง 2.6Kหลายเดือนก่อน
ITA: Spesso riemergono frammenti dal passato, ed è il caso di questa pellicola, ritrovata dall'amico Edoardo Maria Dallavalle e digitalizzata. Dopo aver fatto un po' di editing abbiamo deciso di pubblicarla qui sul canale per renderla disponibile a tutti. ENG: Fragments from the past often resurface, and this film is the right case. It was rediscovered by my friend Edoardo Maria Dallavalle and ...
Sea power & Battles - Reflections with Drachinifel
มุมมอง 14K2 หลายเดือนก่อน
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I nomi delle navi della Marina Militare Italiana
มุมมอง 88K6 หลายเดือนก่อน
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Presentazione libro (fumetto): Comando Sommergibili - Ordine di operazioni per il comandante Todaro
มุมมอง 6098 หลายเดือนก่อน
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Presentazione del libro "Missione Boat People"
มุมมอง 1.7K8 หลายเดือนก่อน
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The 90mm Anti Aircraft gun of Italian battleships
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Il cannone antiaereo da 90/50 delle navi da battaglia Italiane
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Armored cruiser San Giorgio: the watchdog of Tobruk
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Incrociatore corazzato San Giorgio, il Guardiano di Tobruk
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Italian submarines in the battle of the Atlantic
มุมมอง 6Kปีที่แล้ว
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I sommergibili di BETASOM nella battaglia dell'Atlantico
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L'occhio sul mare: la Regia Marina e la ricognizione aerea nella prima guerra mondiale
มุมมอง 1.4Kปีที่แล้ว
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Potere Marittimo: la storia navale italiana nelle pubblicazioni dell' Ufficio Storico della Marina
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Corazzate classe Littorio PARTE 2: attività bellica
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Littorio class battleships PART 2: operational life
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Corazzate classe "Littorio" PARTE 1: Aspetti tecnici
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Littorio class Battleships PART 1: technical overview
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I Cacciatorpediniere italiani della seconda guerra mondiale
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The battle of the Mediterranean convoys in the
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La politica navale italiana dal 1922 al 1940
มุมมอง 9K3 ปีที่แล้ว
La politica navale italiana dal 1922 al 1940
Una storia esaurientemente dettagliata...complimenti
Grazie Luigi!
Grazie per questo servizio. Da amante della storia (anche quella militare) e da cittadino maltese mi ha interessato molto. Resto a disposizione per qualsiasi informazione su Malta che vorreste richiedere.
@@kanaljic6340 Grazie!
Esiste un dettaglio dei vari materiali trasportati a Malta dai vari convogli e violatori di blocco? Qualcosa di simile ai dati italiani sui carichi arrivati, mese per mese, in Africa? Grazie.
Ottimo come sempre se mi posso permettere lavora un po' per ridurre la prolissità ... riscoltati . Ma è una nota davvero minima complimenti
@@lucazambelli3117 Grazie Luca, nella parte finale avrei potuto essere più sintetico forse
Approfitto dell'occasione per segnalare una curiosità. Il Cernuschi ha parlato in questa trasmissione, sul finale, di un nuovo libro di Valdonio dedicato ai bombardieri dopo il precedente, splendido volume sui caccia. Un testo, quest'ultimo, scritto finalmente da un ingegnere aeronautico e che rivela pregi, e difetti, insospettabile, tutti rigorosamente documentati sui documenti dell'epoca. Insomma Valdonio è l'1 rispetto allo zero di una massa di libri e articoli scopiazzati l'uno sull'altro e che si sono limitati, per mezzo secolo, a parafrasare i vecchi Dimensione cielo e il Santoro. Ho cercato su Amazon e altrove il nuovo volume, edito dall'Aeronautica Militare, e ho scoperto che è stato ritirato. Il Cernuschi aveva ragione quando dubitava che l' avrebbero fatto uscire! A questo punto è chiaro che esiste un circolo che ha tutto l'interesse a perpetrare le vecchie versioni e che ricorre a ogni mezzo per soffocare le altre voci. Viva Giulio voce libera per noi appassionati. Sembra il Montanelli dei tempi d'oro de Il Giornale, solo contro tutti e aveva ragione lui, come i fatti hanno dimostrato. Il perché non lo so. Questioni di soldi o di prestigio o tutte e due. Oppure si tratta di fede politica nostalgica. Certo l'idea che certa gente conservi religiosamente la foto di Trizzino sul comodino fa un po' ridere. 😊
Immaginiamo cosa sarebbe successo se avessero investito dal 1935 sul radar
@@alessandrogini5283 come abbiamo spiegato, permanevano comunque forti limitazioni di natura industriale e scarsità di personale specializzato, che non formi dalla sera alla mattina
@Italian_Military_Archives era risolvibile in tempi utili se avessero voluti..da prototipi ad avere radar imbarcati in un anno e mezzo,in una situazione di guerra,sotto bombardamenti e senza materie prime..
@alessandrogini5283 se mia nonna avesse avuto le ruote..
Ma dai militari che non credeva al carro armato,se ne fregavano della logistica, addestramento e cooperazione interforze e aeronavale che cosa si poteva immaginare? è stato tanto il recupero fatto invece, dato che noi abbiamo investito seriamente soltanto in tempo di guerra e gli altri in tempo di pace
Il 508 avrebbe potuto essere un ottimo aereosilurante per punta stilo?
No. Avrebbe dovuto agganciare il siluro sotto un'ala. Il Catalina poteva farlo con un silurotto, ma le armi italiane erano troppo lunghe e pesanti mentre il silurotto dei MTS del 1940 aveva una corsa troppo breve e, con ogni probabilità, non era abbastanza robusto. Inoltre non dimentichiamo che la Regia Aeronautica era fanaticamente contraria agli aerosiluranti. Cavagnari li ottenne soltanto dopo Punta Stilo in seguito al fiasco dei bombardieri. E comunque ancora oggi l'aeronautica Militare cerca in tutti i modi di mettere le mani sugli F 35 della Marina e di cancellare l'aeronavale.. Le lettere anonime denunciate dal Cernuschi in trasmissione hanno tutta l'aria di far parte dello stesso piano. Un bis, in scala ridotta e meschina, di Trizzino. Certa gente, una volta che ha imparato a memoria una cosa, tende a ripeterla per generazioni.
@Varthema c'è il verbale del 1937,valle non voleva gli aerosiluranti..quale aereo Italiano a parte l' sm79 poteva essere usato come aerosilurante,il cant508 avrebbe potuto essere un ottimo mezzo antisommergibile/ricognitore?
@@alessandrogini5283Il Cant Z 508 era stato progettato come ricognitore a lungo raggio. Zappata non ha mai sbagliato un aereo quindi avrebbe potuto essere un buon ricognitore a lungo raggio. Come aereo antisom non so, ma per quel compito ci vogliono i sensori e noi più dei binocoli non avevamo. Cernuschi ha documentato in trasmissione diversi casi sulla base, come al solito, dei documenti inglesi. Valle si era opposto con successo agli aerosiluranti ancora nel gennaio 1939 e Pricolo dovette trangugiare gli ordini di Mussolini nel luglio 1940, salvo vantarsi, dopo la guerra, di averli inventati lui, Pricolo, gli aerosiluranti. Mario Cervi ne La guerra di Grecia scrive che Pricolo faceva la spia per Mussolini in Albania nel 1940 41. Moralmente le sue memorie pubblicate da Longanesi lo squalificano come capo di stato maggiore della Regia Aeronautica e non solo. Quanto agli aerei terrestri furono testati prima della guerra solo l'S 81 e l'S 79. Un motivo ci sarà stato.
Aspettative suoli Italia Grecia Portogallo Spagna la 2 Non D Day ma X Day!
@AndreaRomanelli-i4p puoi scrivere in Italiano?
Benvenuto solo questa volta le Nazioni diverse e non Britannica! I Alleati della AK 47! Quindi senza Olio o Gas poche possibilità con 1000 navi! Di navigazione!oltre il 90%Delle Navi Nato sono a Diesel o Gas!
@AndreaRomanelli-i4p non ho ben capito cosa hai scritto
Bei ricordi. Ho prestato servizio dal 6 novembre 1972 al 21 gennaio 1976.
Mio padre faceva parte dell'equipaggio del Tazzoli (ex USS Barb) che si trovava nella base di New London negli USA agli ordini dell'allora capitano Vittorio Patrelli, saluti
@@pedrettic.a.8449 grazie per la testimonianza!
💖💖💖💖💖💖💖🤩💖💖🤩🤩🤩😍😍🥰🥰🥰
Che bellezza
Soldi buttati! A che serve per andare a prendere i clandestini?
Ma guardarsi attorno e vedere cosa sta succedendo nel mondo no eh?
Ottimo, grazie Archivi militari italiani
Non pensavo che gli architetti potessero progettare una nave militare. Ho sempre saputo, viceversa, che gli ingegneri navali fossero gli unici competenti in questo campo.
Buongiorno. Si. Nella nostra lingua (e penso anche nelle altre) alcuni termini possono risultare a volte non del tutto chiari. In campo navale il termine "Architetto" non ha alcuna accezione edile/immobiliare, ma è un laureato in ingegneria (a indirizzo meccanico) specializzato nella progettazione e costruzione delle Navi. Tali costruzioni comportano conoscenze riguardanti sia la progettazione e la realizzazione degli scafi (caratteristiche dimensionali, idrodinamiche, di stabilità, ecc.), delle sovrastrutture e dei locali abitativi interni alla Nave, che gli aspetti (prestazioni, rendimenti, consumi, pesi, dimensioni, ...) concernenti gli impianti di propulsione (eliche incluse), di stabilizzazione dello scafo, di condizionamento, di distillazione e potabilizzazione dell'acqua, ecc. Nel caso degli Architetti che si occupano delle Navi militari poi sono indispensabili conoscenze relative ai sistemi d'arma destinati ad essere installati a bordo. Pur senza esserne certo, ritengo che "Architetto navale" derivi dal termine inglese "Naval architect". In quella Lingua infatti la parola "Engineer", se non è subito seguita dalla sigla Phd, non indica un laureato in Ingegneria, ma è riferita in generale a un tecnico: di massima a un perito. La saluto cordialmente e le auguro una buona giornata. Marco Santarini
Mio nonno è morto in questa battaglia 😢. Niente da mitizzare o da denigrare. È solo purtroppo la guerra. Un orrore che cambia la vita delle famiglie di chi non è più tornato. Tutto qua. È solo uno schifo, la guerra. Né vincitori né vinti.
@@chiaramongiardino4957 Grazie Chiara per questa testimonianza!
Questo piccolo libro rappresenta il mio pensiero critico sulla Guerra civile americana e, per così dire, il mio <testamento scientifico>» il grande Raimondo Luraghi prima della sua morte. Un Italiano che scriveva con tanta passione su questa guerra lontana. Una passione simile in Francia l aveva Dominique Venner. Ciao raggazzi e grazzie per il contributo
Non è l'unico reperto al mondo di sommergibile della prima Guerra. A Monaco di Baviera, presso il Museo della Scienza e Tecnica è conservato il sommergibile SM U 1 (consegnato nel 906 e in servizio sino al 1919). Mi sembra di ricordare che la sezione esposta sia ben più grande di quella di Torino, il fianco è stato aperto per poterlo vedere all'interno.
@@GiulioSalvador Quando ho registrato non mi sono ricordato dell'U1, che tra l'altro vidi 5 anni fa. Da quel che ricordo però la sezione in questione non è più grande del Provana e soprattutto non si può entrare ma solo vederlo esternamente
Ho sentito spesso dello sbarco a Malta come una prospettiva teorica… e ci mancherebbe. Al massimo ho sentito gente (non oso dire esperti) spingersi a dire che l’Italia poteva fare o un’invasione dell’Egitto o uno sbarco a Malta: non entrambi contemporaneamente. Ma addirittura c’è chi è convinto che sarebbe stata una passeggiata e che non lo abbiamo fatto perché eravamo dei cretini? Ma questi complottisti ci sono mai stati a Malta? Io sì mi dispero per le nostre forze armate… ma per i vari Napoleoni che sono convinti di essere più furbi di tutti, non per questi che hanno detto “abbiate pietà, non ce la facciamo”.
Parole sante
Questo canale è un orgasmo continuo, trattando temi stupendi, con Dati, fonti, analisi serie. Davvero mille complimenti, ragazzi!
@@werewolf-tr1gb troppo buono 🤣
Sono stato artigliere,capo pezzo durante il servizio militare,ho una grande stima per l ammiraglio,anzi vorrei dire ammirazione visto che è esso stesso un grande esperto di artiglieria. La mia domanda è semplicemente questa: chi puntava i pezzi nella torre? Erano i puntatori dei pezzi stessi con i dati ricevuti dal direttore del tiro o il brandeggio e l’alzo venivano manovrati direttamente dal direttore stesso, visto il peso e la mole di questi cannoni? Grazie per una eventuale risposta e complimenti per tutte queste conferenze!
Buongiorno Signor Bizzotto. La ringrazio per l’attenzione e per la sua interessante domanda. Essa è semplice ma riguarda un argomento complesso, strettamente legato alla risoluzione del “Problema del tiro” navale. Tra il 1350 circa (epoca in cui comparvero in Europa le prime artiglierie sulle Navi) e gli inizi del 1800 il tiro ebbe luogo a corta distanza (500 metri o meno) tra Navi che procedevano a bassa velocità e spesso seguivano rotte vincolate dalla direzione del vento. In queste condizioni il puntamento dei cannoni era eseguito dagli addetti a ciascuna bocca da fuoco, che orientavano direttamente l’arma sul punto di traguardo. Il puntamento era ottico ed avveniva senza alcun ausilio. A partire dalla prima decade dell’800 comparvero le prime Navi a vapore: spesso più veloci di quelle a vela ed esenti da vincoli di rotta dovuti al vento. In questo periodo comparvero i primi semplici mirini ottici montati sul cannone (mirino Congreve del 1828) e le distanze di combattimento subirono in media un aumento. A causa di questo aumento il puntamento diretto sul punto di traguardo individuato sulla Nave bersaglio non fu più possibile, perché divenne indispensabile tener conto dell’abbassamento del proietto (diminuzione di quota dovuta alla gravità) durante il suo volo di avvicinamento al bersaglio. Dato che tale “abbassamento” è tanto maggiore quanto più grande è la distanza di tiro, fu necessario disporre di migliori strumenti per la misura della distanza, rispetto a quelli (rudimentali) già in uso. Nel 1888 quindi i Professori Barr e Stroud dell’Università di Glasgow inventarono il telemetro ottico (a coincidenza di immagini). Contestualmente divenne più accurata la compilazione delle “Tavole di Tiro” che indicano (tra l’altro) l’angolo di elevazione da impartire alla bocca da fuoco rispetto al Piano orizzontale, per far sì che il proietto cada alla distanza voluta. Gli addetti a ciascun cannone dovevano quindi: 1).- orientare l’elevazione della loro arma in base all’angolo indicato dal Direttore del tiro; 2).- modificare opportunamente quell’angolo per tener conto dello sbandamento della propria Nave, ovvero per “stabilizzare la Linea di tiro” del proprio cannone. Nel 1891 il Lt. Bradley Fiske (USN) inventò il telescopio di puntamento, anch’esso montato su ciascuna bocca da fuoco: ciò allo scopo di migliorare la visione del punto di traguardo. La distanza usuale di combattimento in mare era all’epoca tra uno e due miglia nautiche (Battaglia dello Yalu 1894). Compresa verso la fine dell’800 l’importanza del tiro in salva allo scopo di valutare meglio l’entità dell’errore sistematico del tiro (soprattutto in distanza) e di poterne ridurre l’ampiezza, divenne necessario far sì che tutti i cannoni impiegati al tiro fossero orientati sul medesimo punto di traguardo, evitando le differenze dovute all’azione dei Puntatori e al non sempre perfetto allineamento geometrico dei telescopi di mira. Per questa ragione nel 1902 il Capt. Percy Scott della Royal Navy inventò il “Director”: un solo telescopio (collocato in posizione elevata per vedere lontano) in grado di stabilire un unico punto di traguardo e definire un’unica direzione di tiro (“stabilizzata” contro lo sbandamento) per tutti i cannoni che sparavano in salva (cioè tutti nello stesso istante, contro lo stesso bersaglio e con le stesse munizioni). Specifiche apparecchiature meccaniche correggevano gli angoli di puntamento di ciascuna bocca da fuoco per tener conto delle parallassi. Anche la Marina tedesca di dotò pochi anni dopo di uno strumento analogo. I Cannonieri addetti a ciascun’arma non vedevano più quindi il bersaglio, ma dovevano orientare la loro bocca da fuoco in base agli angoli di Brandeggio ed Elevazione trasmessi dal “Director” e opportunamente corretti per le parallassi, a cui il Direttore del tiro sommava le “correzioni” calcolate per tener conto: 1).- del movimento relativo della Nave bersaglio durante il volo del proietto; 2).- del vento, di altri fattori meteorologici e dei valori assunti dalle grandezze balistiche nell’istante di sparo. Data la distanza di combattimento (che verso il 1905 era circa pari a 5.000 metri) non era più possibile trascurare le “correzioni” sopra elencate, il cui calcolo iniziò (presso la Royal Navy nel 1902) ad essere eseguito con l’ausilio dei primi calcolatori meccanici, mentre in precedenza era effettuato dal Direttore del tiro con procedimenti semi-empirici, ricorrendo a semplici abachi e a scompositori meccanici portatili (“frittate”). Sin dai primi del ‘900, per eseguire l’orientamento del cannone, i Puntatori presenti in ciascuna torre di artiglieria dovevano impostare sull’arma di loro competenza gli angoli di Brandeggio ed Elevazione mostrati da specifici quadranti, su cui un indice rotante indicava il valore corretto dell’angolo da impostare. Tale metodo di puntamento era detto “a coincidenza” perché i Puntatori dovevano portare a coincidere la posizione dell’indice (*) mostrante l’angolo di orientazione del proprio cannone, con l’indice che mostrava l’angolo corretto da impostare. Il movimento del cannone e della torre era poi eseguito da motori elettrici comandati dalla posizione dell’indice (*). La Regia Marina italiana installò sulle Navi più grandi i primi “Director” (realizzati dalla ditta Girardelli di Piacenza) nel secondo semestre del 1918 e iniziò a impiegare su tali Unità i primi calcolatori meccanici per il tiro (Centrale Salvagnini) nel 1919. Il sistema di puntamento “a coincidenza” sopra descritto, richiedeva comunque l’intervento manuale dei Puntatori addetti entro la torre. I primi sistemi automatici per il puntamento completo delle armi furono introdotti dalla US Navy durante la Seconda Guerra Mondiale. Occorre tuttavia ricordare che presso la Regia Marina italiana furono impiegati a partire dagli ultimi anni ’30 alcuni sistemi per la “stabilizzazione” automatica di alcuni cannoni, sulle Navi più moderne. Sperando di averle fornito una risposta sufficientemente chiara (seppur molto sintetica), le rinnovo il mio ringraziamento e la saluto cordialmente. Marco Santarini
@ non so come esprimerle un dovuto ringraziamento, lei oltre ad essere una vera enciclopedia nel campo , anche una grande persona! La ringrazio di ♥️ per la risposta, aspetto di rivederla sul canale!
Credo che il polemico Tosoni stia facendo opera di disinformazione. Proprio il Cernuschi pubblico' un articolo sulla vecchia Storia Militare di Erminio Bagnasco intitolato Il motore impossibile o qualcosa drl genere, dove l'argomento dei motori aeronautici italiani era trattato a fondo con la collaborazione di Curami. Quanto ai motori Pegasus del Sunderland I da 860 bhp, erano gli stessi prodotti su licenza dall'Alfa Romeo per gli S. 79. Curioso, infine, il discorso delle onde incrociate. O il polenisra di cui sopra si è confuso con la Settimana enigmistica, oppure dovrebbe citare i numeri di Reynolds e la relativa formula, che gli permette di formulare una simile, improbabile conclusione. Salvo spiegare ai britannici che avevano sbagliato tutto, nel Mediterraneo, con i Sunderland e i Walrus, oltre che con i Catalina forniti dagli americani. I francesi, poi, con i Bizerte, hanno sbagliato anch'essi, idem I tedeschi con i giganteschi Viking e con I Do. 24. Diciamola tutta. Il canale di Giulio tratta in modo serio argomenti che altri gestiscono, quando va bene, ripetendo a memoria le sciocchezze pubblicate 30 o 40 anni fa e che oggi vengono stampate soltanto a pagamento da parte di autori in cerca di scandalo o che hanno bisogno di elencare a qualdsiasi prezzo dei titoli, essendo l'università italiana non più basata sul merito, ma sulla bibliometria (Questo non l'ho detto io, ma Luciano Canfora sul Corriere della Sera
Era meglio spendere questi soldi pwr la sanità e oer lescuole
th-cam.com/video/TcwXjAJgT0M/w-d-xo.htmlsi=9uvzYZLHDJkyRhN2
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Potevano risarcire la famiglia di Davide cervia
Ma gielo avete detto a Cernuschi che i propulsori italiani erano ridicoli?
Quali esattamente?
Per le onde incrociate del mediterraneo a scarponi era più idoneo.
i motori di scarsa potenza la cellula di legno e tela la salsedine e il sole lo rendevano inutilizzabile.
Secondo voi questa animazione quanto è veritiera? th-cam.com/video/z3mAjn43tbU/w-d-xo.htmlsi=fFmqhNnEElP4Nv0Z
@@marcoiltubo animazioni di qualità, con qualche errore iconografico. Non parlano dei presunti colpi citati nella live, ma d'altronde questa tesi è poco conosciuta fuori dall'Italia