Grazie per questo bel video. Io sono stato un marinaio di leva nel periodo 91/92 quindi in epoca recente per quanto siano passati più di 30 anni. È verissimo la marina ha cambiato pochissimi dettagli nei decenni, della divisa ordinaria, tranne le divise da lavoro, e mi riferisco a marinai semplici non appartenenti a battaglione San Marco o altro. Posso dire che per quel che riguarda la divisa invernale ordinaria è un'impresa assemblarla , il fazzoletto nero inizialmente è un quadrato nero di circa 60 cm lato, va bagnato strizzato piegato attaccato sulle sponde della branda e fatto asciugare tutta la notte, poi si ci attacca il cordoncino e il tutto si aggancia al camisaccio della divisa. Il solino nella divisa invernale è separato, e va infilato dopo aver indossato il camisaccio, all'inizio ci vuole l'aiuto di un collega fino a quando si ci prende la mano . Il nastrino nella pizza per metterlo ci vuole una laurea in ingegneria 😂 le due estremità devono formare un fiocchetto a farfalla. Confermo con la divisa estiva era un continuo lavare i pantaloni 😂. Un saluto, Christian da Palermo.
Marinaio di leva nel periodo 97/98 , servizio ridotto a 10 mesi. Se non sbaglio noi fummo gli ultimi a usare la kaki ,come divisa estiva da lavoro. Mi ricordo di aver avuto in dotazione un maglioncino blu con inserti sulle spalle. Da quel che ,fu ritirato quasi subito. Ho fatto tempo ad usare M 33 , con ancora attraversata da una cima , Senza corona , presumo realizzata con decal o stencil. Complimenti per il video.
Grazie Giulio e Eduardo. Wow! Capo lavoro, molto informativo e interessante. Io ho un berretto che è stato regalato al mio babbo da un suo amico anni 1980. Il berretto e del anni ‘40 ma nuovo. Quello del mio babbo e’ andato perso dopo la guerra.
Bel lavoro complimenti! Mi sarebbe piaciuto che venisse trattato anche qualcosa in più del San Marco o comunque della Fanteria di Marina, magari in un prossimo episodio. BRAVO ZULU
Premesso che premere il plsante rosso ha bisogno della "seconda chiave", credo anche che a quel punto i militari preferirebbero boicottarlo per salvare capre e cavoli, che ne pensi?
L'impressione è di un'infinita varietà di uniformi per una sistematica difformità! Spero che il regolamento militare punisca solo chi osi ostentare di saper siconoscerle! 😅
Sui berretti da marinaio a barchetta: i berretti non erano realizzati con quella forma ma erano i marinai che li deformavano, spesso anche asportando la molla. Questa consuetudine è rimasta fino alla fine degli anni 90 scomparendo con la fine del servizio militare in Italia. I nuovi marinai volontari non deformano più i loro berretti e siamo tornati alle "pizze".
In effetti questa consuetudine c'era, asportando la molla interna si tendeva a dare una forma più floscia al berretto stesso. Quelli che sono illustrati a barchetta anche nel Regolamento del 1936 in realtà hanno una struttura proprio diversa internamente e possiedono un'armatura rigida che gli altri non hanno. Questi come detto compaiono anche a livello di regolamenti nel 1942, anche se gli eventi bellici e la volontà di smaltire le scorte nei magazzini probabilmente hanno fatto sì che a continuare a essere distribuita per la maggiore fosse la classica "pizza" come da prima versione del Regolamento del 1936. Aggiungo che tutt'ora, c'è qualche irriducibile che non demorde nell'opera di deformamento! Pochi, ma la tradizione resiste! 💪🏻
@@giorgiofedele-z8h C'è da dire che in quelli moderni, per via del materiale di cui sono fatti, anche rimuovendo il ferretto interno comunque non si ottiene l'effetto floscio come succedeva con quelli dell'epoca. Piuttosto si tende a schiacciarli lateralmente deformando così il ferretto senza rimuoverlo, per ottenere la forma a barca
L'utilità pratica del solino è fatta risalire all'epoca della marina velica. All'epoca l'acqua a bordo era fondamentale, e per trattare l'igiene dei capelli che sovente erano portati lunghi venivano usati oli e unguenti. Per evitare che questi ungessero la divisa, veniva appunto utilizzato il solino. Ovviamente, nell'epoca presa in riferimento dalla diretta, il solino ormai aveva perso questa connotazione, diventando a tutti gli effetti un complemento della divisa della Regia Marina e di tantissime altre marine estere.
Grazie per questo bel video. Io sono stato un marinaio di leva nel periodo 91/92 quindi in epoca recente per quanto siano passati più di 30 anni. È verissimo la marina ha cambiato pochissimi dettagli nei decenni, della divisa ordinaria, tranne le divise da lavoro, e mi riferisco a marinai semplici non appartenenti a battaglione San Marco o altro. Posso dire che per quel che riguarda la divisa invernale ordinaria è un'impresa assemblarla , il fazzoletto nero inizialmente è un quadrato nero di circa 60 cm lato, va bagnato strizzato piegato attaccato sulle sponde della branda e fatto asciugare tutta la notte, poi si ci attacca il cordoncino e il tutto si aggancia al camisaccio della divisa. Il solino nella divisa invernale è separato, e va infilato dopo aver indossato il camisaccio, all'inizio ci vuole l'aiuto di un collega fino a quando si ci prende la mano . Il nastrino nella pizza per metterlo ci vuole una laurea in ingegneria 😂 le due estremità devono formare un fiocchetto a farfalla. Confermo con la divisa estiva era un continuo lavare i pantaloni 😂. Un saluto, Christian da Palermo.
@@CRIS71PA grazie per la testimonianza! A presto!
Marinaio di leva nel periodo 97/98 , servizio ridotto a 10 mesi. Se non sbaglio noi fummo gli ultimi a usare la kaki ,come divisa estiva da lavoro. Mi ricordo di aver avuto in dotazione un maglioncino blu con inserti sulle spalle. Da quel che ,fu ritirato quasi subito. Ho fatto tempo ad usare M 33 , con ancora attraversata da una cima , Senza corona , presumo realizzata con decal o stencil. Complimenti per il video.
Grazie Giulio e Eduardo. Wow! Capo lavoro, molto informativo e interessante. Io ho un berretto che è stato regalato al mio babbo da un suo amico anni 1980. Il berretto e del anni ‘40 ma nuovo. Quello del mio babbo e’ andato perso dopo la guerra.
una "lectio" esemplare! Bravissimo Edoardo!
Bel lavoro complimenti! Mi sarebbe piaciuto che venisse trattato anche qualcosa in più del San Marco o comunque della Fanteria di Marina, magari in un prossimo episodio. BRAVO ZULU
Molto interessante Giulio.
@@robox4756 Grazie Roberto, Edoardo è stato bravissimo
Il Comandante Sabbatini era un grande appassionato di uniformologia. Come me passava i pomeriggi nella Biblioteca della Accademia Militare di Modena.
Indossata con onore .
9/84 Marinaio per sempre.🇮🇹⚓⚓
Molto interessante,TV(cm) Andrea Bartolomei in cong.⚓⚓⚓
Premesso che premere il plsante rosso ha bisogno della "seconda chiave", credo anche che a quel punto i militari preferirebbero boicottarlo per salvare capre e cavoli, che ne pensi?
L'impressione è di un'infinita varietà di uniformi per una sistematica difformità! Spero che il regolamento militare punisca solo chi osi ostentare di saper siconoscerle! 😅
In effetti le variabili sono tante, anche se l'ampiezza in termini temporali del periodo trattato le fa sembrare molte più di quante non siano.
io abito a Catania
Sui berretti da marinaio a barchetta: i berretti non erano realizzati con quella forma ma erano i marinai che li deformavano, spesso anche asportando la molla.
Questa consuetudine è rimasta fino alla fine degli anni 90 scomparendo con la fine del servizio militare in Italia.
I nuovi marinai volontari non deformano più i loro berretti e siamo tornati alle "pizze".
In effetti questa consuetudine c'era, asportando la molla interna si tendeva a dare una forma più floscia al berretto stesso. Quelli che sono illustrati a barchetta anche nel Regolamento del 1936 in realtà hanno una struttura proprio diversa internamente e possiedono un'armatura rigida che gli altri non hanno. Questi come detto compaiono anche a livello di regolamenti nel 1942, anche se gli eventi bellici e la volontà di smaltire le scorte nei magazzini probabilmente hanno fatto sì che a continuare a essere distribuita per la maggiore fosse la classica "pizza" come da prima versione del Regolamento del 1936. Aggiungo che tutt'ora, c'è qualche irriducibile che non demorde nell'opera di deformamento! Pochi, ma la tradizione resiste! 💪🏻
@@OnlineNavalMuseummi fa piacere che qualcuno conservi ancora queste tradizioni 👍👍👍
@@giorgiofedele-z8h C'è da dire che in quelli moderni, per via del materiale di cui sono fatti, anche rimuovendo il ferretto interno comunque non si ottiene l'effetto floscio come succedeva con quelli dell'epoca. Piuttosto si tende a schiacciarli lateralmente deformando così il ferretto senza rimuoverlo, per ottenere la forma a barca
@@OnlineNavalMuseum anche a me, quando arrivai a destinazione la prima cosa che fecero fu levare il filo metallico che teneva teso la pizza.
Ma il "solino" serve a qualcosa? (Qualcosa non prettamente estetico/distintivo)..
L'utilità pratica del solino è fatta risalire all'epoca della marina velica. All'epoca l'acqua a bordo era fondamentale, e per trattare l'igiene dei capelli che sovente erano portati lunghi venivano usati oli e unguenti. Per evitare che questi ungessero la divisa, veniva appunto utilizzato il solino. Ovviamente, nell'epoca presa in riferimento dalla diretta, il solino ormai aveva perso questa connotazione, diventando a tutti gli effetti un complemento della divisa della Regia Marina e di tantissime altre marine estere.