Il ruolo del genitore è fondamentale. Un genitore non è solo dare amore o affetto come spesso questa ideologia gender vuol far passare.... un genitore è il primo educatore che ti mette al mondo e ti deve preparare alla giungla. Il genitore è l'arco e il figlio è la freccia. Dobbiamo dare ai nostri figli tutti gli strumenti per affrontare il mondo fuori. Devo ringraziare mia mamma se mi sono salvato da piccolo nel riconoscere le droghe, le cattive compagnie, i pedofili che tentavano la manipolazione (il mondo ne è pieno). Stessa cosa cerco di trasmettere ai miei figli di 5 e 8 anni. Saper riconoscere le situazioni pericolose ed allontanarsi. Cercare di confidarsi con me su quello che gli preoccupa perchè io, se messo a conoscenza, posso essere la loro stampella finchè non saranno autosufficienti e poter vivere la loro vita con tutti gli insegnamenti che posso dargli, sia a parole che a fatti. Noi genitori siamo il loro primo esempio.
Concordo, ma queste persone esistono come esistiamo noi, a volte ciò che non conosci ti spaventa e soprattutto essere una persona LGBTQ+ non significa che sono persone contagiose, anzi possono farti conoscere una parte del mondo che esiste e che non conosci ma che i nostr* figl* prima o poi, conosceranno...
Fidati che non basta. Veglia, veglia come un falco!!! Diventano subdoli, appena si dileguano tu allarmati, subito! Non cadere nei tranelli, perché sono bravi anche a fregarti. Per esperienza vissuta e credimi, io sono come te, la penso così, ho fatto così e sono stata tradita. Veglia vigile, non fidarti di quello che semini perché attorno a noi è pieno di caterpillar che radono al suolo tutto il tuo magnifico giardino di figlio.
Sto ascoltando con vivo interesse quanto affermato, non solo in questo video ma anche in altri. Finalmente un discorso lucido e chiaro su quanto sta accadendo nella nostra società. Sembra assurdo ma siamo in presenza di adulti deresponsabilizzati che si sentono bambini e adolescenti e preadolescenti a cui viene chiesto di scegliere come fossero adulti, senza avere ancora gli strumenti cognitivi per comprendere cosa significa mutare il proprio corpo. Soprattutto in un’età in cui è fisiologico sentirsi sbagliati, diversi e soprattutto bisognosi di essere accettati. D’accordo anche sul discorso genitori, a cui aggiungerei anche un’altra cosa: credo che molti accettino le condizioni dei figli anche a causa del sentire attuale. Mi spiego meglio. Poniamo che il terapeuta affermi che tuo figlio ha bisogno di cambiare sesso e tu ti opponga - perché magari vorresti fosse un po’ più adulto prima di scegliere -, che figura faresti con la società? Se tuo figlio a scuola, sui social dice che tu genitore ti rifiuti di acconsentire alla transizione, che cosa ne sarebbe di te? Della tua famiglia? Del tuo lavoro e in generale della tua posizione sociale? Credo che questo sia un fattore importante e che pesi enormemente sul piatto della bilancia. Sarebbe ora di parlarne. Anche per rispetto verso coloro che magari vorrebbero capirci un po’ di più, prima di agire - dato che indietro non si torna.
Un medico serio non dovrebbe mai dire che un figlio o figlia debba cambiare sesso, è una decisione che non spetta assolutamente lui, che poi, non è affatto detto che a chi viene riconosciuta la disforia di genere si voglia operare, c'è anche chi sceglie di non operarsi. Anche se i genitori si informassero, come ho sentito dire nel video, per certi problemi o disagi ci si deve rivolgere a dei professionisti, hanno studiato per quello. E penso che forse alcuni medici attribuiscono probabilmente con troppa facilità taluni disagi alla disforia di genere, mentre in realtà non è così, poi purtroppo, il malcapitato, o malcapitata decide di detransizionare. Come quel medico che dice ai genitori ""preferireste un figlia morta, oppure un figlio vivo?", a me sembra coercizione, più che medico, quello mi sembra un delinquente che andrebbe cacciato a calci.
I disagi degli adolescenti che li portano a pensare di essere nel corpo sbagliato , e il consenso dei genitori per la preoccupazione che se i figli non vengono soddisfatti , si suicidano , è un problema dei paesi occidentali riccchi. Me ne sono convinta soprattutto dopo la pagliacciata delle Olimpiadi Non penso che chi soffre per fame o per guerra abbia questi disagi . Ne hanno di peggiori e davvero pericolosi . Grazie Elisa perché ci fai ragionare su questi argomenti ❤🤗🌺 .
Era così anche nell'Italia povera . Dopo la guerra quanti bambini erano orfani e quindi in condizioni ben peggiori di quelli attuali? Eppure non si suicidavano. Il rischio più grosso, purtroppo , era finire nella delinquenza ma non l'autodistruzione.
Secondo me c'è un cortocircuito gravissimo nella relazione tra genitori e figli. Non è una rapporto tra pari, non contempla un dibattito democratico nel prendere decisioni capitali che ricadranno per sempre sulla vita di quella persona ancora così acerba. Da genitore sono io che prendo le scelte serie per mio figlio perché IO sono adulto. Pazienza se sono a volte sbagliate, meglio dire un no in più che un sì di troppo soprattutto se quel sì è dato perché mi sento minacciato dalla prospettiva di perdere l'amore di mio figlio. È il mio di genitore che deve essere un amore incondizionato, non quello suo nei miei confronti. E non ci si può aspettare che un figlio colmi delle mancanze esistenziali o emotive. Non ci si può aspettare che ragioni come un adulto né che ci rispetti. La manipolazione emotiva è la prima arma di sopravvivenza di un bambino per definizione. Il bambino ci sfida continuamente su questo terreno perché deve capire quali sono i suoi confini. Se come genitore inconsciamente o meno, penso che il mio valore come persona derivi dall'approvazione di un "adulto in embrione" che per di più, oggi più che ieri, ha migliaia di occasioni quotidiane per assorbire le peggiori atrocità dalla società 🤐, allora sono fallito come genitore PERCHÉ sono fallito come persona. Una buona figura genitoriale è una guida autorevole senza paura ed è difficilissimo, ma è l'unica strada per svolgere questo ruolo degnamente. I no detti con chiarezza sono ciò per cui i nostri figli ci ameranno per sempre anche quando non ci saremo più. Assieme ovviamente al calore e all'affetto che sanno di trovare nel posto sicuro che possiamo offrire loro quando non hanno ancora sviluppato tutte le armi per cavarsela alla grande da soli.
Non è assolutamente vero che qualunque genitore vuole il meglio per il proprio figlio, ci sono famiglie dove i genitori sono narcisisti gravi (anche esternamente insospettabili), o con altri problemi simili, che vogliono il MALE dei figli. Nove su dieci questi casi vengono da famiglie di questo tipo. È un grave errore pensare ai genitori di queste persone come se fossero persone normali.
Credo che ogni generalizzazione sia sempre terribile. In questo caso mi sono spinta ad osservare che lo stile educativo e, in particolare la gestione delle rimostranze dei figli al no, pone le basi per una dinamica relazionale che si osserva anche in molte storie di famiglie con figli con "disforia di genere". Dobbiamo stare attenti a non colpevolizzare nessuno perché il processo di comprensione di un fenomeno, di conoscenza di una storia familiare, il dialogo e il confronto possono avvenire in assenza di giudizio morale. Inoltre qui si affronta il teme davvero vasto e ricco di sfaccettature, altra faccenda è approfondire tutti gli aspetti che si manifestano nelle relazioni di un nucleo familiare, ma non è questo il contesto.
@@francescabagaglia2392Io vengo da una famiglia di questo tipo, e ho frequentato e conosciuto tantissime persone trans, che avevano tutte più o meno famiglie come la mia. Sicuramente generalizzare è brutto, ma è anche sbagliato pensare che uno con problemi così gravi venga da una famiglia dove un genitore ragiona come una persona normale. Nessuno con problemi così pesanti viene da una famiglia normale, non solo nell’ambito transessuale.
@@crisantemo74 apprezzo molto la tua risposta. Dovremo ragionare su cosa sia una famiglia con persone che ragionano come persone normali e se davvero ne esistano. Certamente quando diventiamo genitori proiettiamo noi stessi nei figli che amplificheranno ciò che viene loro consegnato. Analisi interessanti e più approfondite posso essere fatte su singole storie familiari, prendere ciò che proviene da una storia e generalizzarlo non è, dal mio punto di vista, troppo corretto. Ciò non toglie che ci siano punti comuni ed è per questo che per avere una visione più chiara occorre tempo per osservare negli anni, per rintracciare punti comuni e divergenze tra le singole storie, ponderare l'effetto di tante variabili anche esterne alla famiglia.
@@francescabagaglia2392In tutte le famiglie ci possono essere dei difetti e delle particolarità, ma non tutte le famiglie sono contesti altamente abusanti. Una persona che arriva a schifare il proprio corpo, la propria sessualità, a mio avviso viene matematicamente da una famiglia di questo secondo tipo. Ma la stessa cosa si può dire per le persone che si drogano, per quelle che si prostituiscono, eccetera. Questo non significa che la famiglia è responsabile di tutte le azioni cattive del figlio, ovvio, ma non si può pensare a loro come se fossero genitori che amano, perché non ne sono capaci.
@@crisantemo74quanti spunti importanti porti! Grazie. Volendo non c'è alcun bisogno di "tempo per -studiare- e raccogliere dati"... volendo abbiamo già molte risposte al perché sia complicato far scorrere tra noi l'armonia e dunque anche una sana genitorialità: è scientificamente dimostrato (seppur tenuto in sordina) che ereditiamo geneticamente traumi non elaborati dall'albero genealogico e la nostra specie è colma di traumi generazionali: guerre, omicidi, abusi, terrorismo, dipendenze da sostanze tossiche, parti tragici, ecc. Questi traumi, per natura, sono ereditati dalla nuova vita con l'auspicio di essere curati, cullati.. dando pace alla memoria che ci portiamo in noi..a chi non l ha avuta nella sua vita. Ma la cultura, la politica, non fa spazio a queste verità perché significherebbe porre fine alla schiavitù: troppo comoda a chi è al potere. Così le masse accettano come plausibili follie diffuse che scambiano le memorie ereditate per "fantasie", per "es", per "inconscio", per "anima"... creando ennesima confusione, divisione (tra le nostre stesse parti) e togliendo la responsabilità degli adulti sui minori. Quando studiai Freud e chi con esso mi venne il vomito! È palese che "il complesso di edipo" è a favore di abusi sessuali. Ora, per dare informazioni utili costruttive, abbiamo riflessioni elargite in epigenetica, emdr, costellazioni famigliari es. Berth Hellingher che spiegava l'importanza di meccanismi come lealtà famigliari, irretimenti con vittime e carnefici, drammi da aborti non elaborati, fecondazione 'assistita', uteri "in affitto' , semi "congelati". Un buon libro è anche il mio corpo è sacro di Massignan Marco e preziosi tutti quelli di Michel Odent rif. Ormoni dell'amore, ecc. Le soluzioni ci sono per stare sempre meglio in noi stessi e nel mondo ma grave è ostinarsi a guardare altrove.
Bellissimo intervento, lucido, responsabile e, soprattutto, responsabilizzante. Invece di chiedere ad educatori, insegnanti e società di fare il proprio lavoro, che i genitori tornino a fare i genitori.
Ciao Elisa, guarderò questo video domani con calma ma intanto ti ho messo il mio Like. La tua capacità di esprimere concetti molto ostici e complessi è davvero incredibile e sei riuscita a catturare la mia attenzione e, per questo, ti ringrazio moltissimo. Buona serata a te e a tutti gli amici de "Il Mondo Nuovo 2.0".
Seguo molto i social compreso tik tok per avere una finestra aperta sulla nostra società e ovviamente non ho potuto fare a meno di notare questo incremento di richieste di cambio di identità sessuale da parte dei giovanissimi. In particolare mi viene in mente la storia di una ragazzina Sarda che sta facendo il percorso di cambio sesso. Raccontando la sua storia ha citato proprio gli elementi di disagio di cui avete parlato in questo video chi ha interpretato, come una sorta di moda impone, legati all'identità sessuale. Mi verrebbe voglia di urlarle "fermati!". Credo che questa tendenza porterà generazioni di infelici. Il vero problema, però, è che tutti questi percorsi vengono autorizzati previe valutazioni mediche e soprattutto psicologiche. Ora mi chiedo quanti psicologi davvero competenti in questo ambito ci siano perché rilievo una assoluta superficialità nel concedere il via libera a queste procedure estremamente impattanti ed invasive sull'essere umano.
Brave. Avete messo il dito dentro una delle piaghe: il lavoro che ruba il tempo ai figli. In inglese parlano del "lavorismo", quel fenomeno totalizzante del lavoro moderno che non lascia più alcuno spazio alla vita privata. In un contesto che almeno da 50 anni impone alle donne di lavorare per uno stipendio, come se prima non lavorassero facendo le casalinghe, per le donne è difficilissimo non risultare "antiche" e "fuori tempo". L'arresa delle donne al ruolo educativo con i figli non è stata controbilanciata da un diverso ruolo dei padri anche loro risucchiati nel lavoro assoluto. E chi segue i figli? Esattamente nessuno proprio come dite. Uno spezzatino educativo dove i ragazzi sentono tante/troppe campane e alla fine "scelgono" laddove non dovrebbe esserci facoltà di farlo. Recuperare il senso della fontana del villaggio, della relazione sociale tessuta prevalentemente dalla donna, dei ruoli all'interno di una comunità anche nei mestieri, è obbligatorio per recuperare l'umanità persa. I giovani in un contesto che chiameremmo con faciloneria "di una volta" non avrebbero più nessuno dei problemi citati. E non si tratta affatto di nostalgia. Aspettiamo come al solito che qualcuno scriva queste totali ovvietà in uno "studio scientifico" per farle diventare credibili a chi dice "la fonte???"
Io ho scelto di stare a casa con i miei figli, almeno finché sono piccoli, con tutti i sacrifici che vivere con un solo stipendio comporta, proprio per questo motivo. E ti dirò che sono ben pochi a non considerarmi una pazza...
@@IlMondoNuovo20 Lo so bene. Non sei l'unica a dirmelo. Altre donne mi raccontano di battutine da ex colleghe supertaglienti, mancati inviti ai gruppi più disparati, fino alle ovvie mancate opportunità sul lavoro. Alcune amiche hanno per reazione rinunciato al lavoro stipendiato pur essendo fior di professioniste, ma la voglia di "respirare" lontano dalla pressione sociale a lavorare forzatamente è in antitesi con la "vendita" del pacchetto "donna indipendente e libera" che quasi sempre è una falsità.
Un altro video all' ottimo livello dei precedenti e, con il consiglio ai genitori di informarsi sul tipo di insegnamento pedagogico offerto dalla scuola nella quale inserire il proprio figlio, ho veduto anche un piccolo ma importante passo avanti, nel contrastare le cosiddette: soluzioni preconfezionate che portano al processo medico chirurgico del cambio di sesso. Oltre all' informazione, alla riflessione, anche un qualcosa di pratico per contrapporsi, se è il caso, a questa pratica troppo facilmente usata anche a sproposito. Bravissima e lucida al solito, è un piacere l' ascoltarti
Cause della rilevanza del fenomeno nel cosiddetto Occidente: rientra nel piano della grande finanza che controlla tutto (inclusa la falsa chiesa bergogliana) e che lo finanzia massicciamente anche attraverso il mondo dello spettacolo che influenza molto i giovani; disagi e debolezza dei bambini e adolescenti a causa della debolezza delle famiglie (spesso divise) e dei genitori (sempre conseguenza dell'azione della grande finanza); perdita dei valori tradizionali e del solido buonsenso, sempre causata dalla grande finanza (in particolare visione edonistica della sessualità, distorta ipersessualizzazione dei bambini e femminismo che porta all'indifferenziazione dei ruoli di padre e madre con conseguenze devastanti nel processo di identificazione sessuale dei figli); a volte i giovani si buttano sul gender per nascondere altri problemi perchè sanno che se la buttano sul gender avranno massima attenzione ed approvazione (sempre grazie alla grande finanza). Dio ci aiuti e aiuti soprattutto bambini e giovani vittime di queste diavolerie.
Ci sarà sempre uno/una che porta al collettivo dei replicanti quanto è stabilito da un ordine a noi ignoto. Come dire "il mondo è tutto ciò che accade" , con alcuni che lo rendono migliore!!
Ciao Elisa, ti seguo dall' inizio e ancora questo video non ho avuto il tempo di ascoltarlo ma ho visto il numero di visualizzazioni e commenti del video sullo sport: te li meriti tutti! Non ti preoccupare se arrivano anche le polemiche e gli haters, fanno parte del pacchetto.
Ciao è da poco tempo che ho scoperto il tuo canale ma ho già visto molti tuoi video. Apprezzo molto il lavoro che stai facendo perché di questi tempi ci vuole coraggio schierarsi sulle tue posizioni. Le condivido totalmente, anzi per certi eccessi sarei più categorico. Ti auguro di avere la più alta visibilità possibile perché lo meriti. 👋
Ormai li ho visti praticamente tutti, mi complimento e sono grato. Il problema è che mediamente sono 5000 visualizzazioni a video, quindi li vede circa 1 italiano su 1000, mentre la retorica LGBTecc. coinvolge tutti H24 everywhere, e fra l'altro in modo molto intelligente : quasi tutte le persone con cui discuto in merito non hanno la minima idea dell'approdo che queste ideologie hanno nei paesi in cui sono già diffuse, ma arrivano a quel che viene raccontato da noi, che si ferma a ciò che l'italiano medio è attualmente disposto ad accettare. Ad esempio, qua si è ancora convinti che in questione ci sia solo l'affermazione di un'identità di genere diversa dalla sessualità biologica, che comunque non sta venendo negata, mentre sappiamo che in realtà si vuole arrivare a negare del tutto l'esistenza e la rilevanza di essa (ma ci arrivi anche logicamente : se sei maschio ma ti senti donna e vorresti esserlo, è perché ti senti femmina e vorresti esserlo, è palese che le due dimensioni siano collegate). Il secondo problema è l'estremo egoismo della nostra società, dovuto anche alla fatica di mettere il pane in tavola, per cui si fa come se i problemi non esistessero fino a quando non ti toccano direttamente... Poi ti trovi che tua figlia viene chiamata coi pronomi maschili in tutti i contesti a scuola senza che tu abbia potuto mettere bocca, e allora ti svegli... Il terzo problema sono gli psicologi, i medici e il personale sanitario : com'è possibile che accettino quasi tutti passivamente questo andazzo senza dimostrare un minimo di senso critico e di etica personale e professionale? Possibile che ce ne siano così pochi che si facciano qualche domanda? Io sono allibito. CIAO E GRAZIE ANCORA! PS: perché non interpelli e non ti colleghi con figure e istituzioni di bioetica cattolica? Io conosco bene quel mondo, hanno una preparazione enorme e non hanno posizioni ideologiche, lavorano con un'onestà intellettuale incredibile... Dopotutto è anche prevedibile che se l'ideologia LGBTecc. prenderà piede, in prospettiva l'attacco alle religioni sarà violentissimo... Solo il "maschio e femmina li creò"....
Se i genitori non vogliono vedere o capire il disagio dei figli, non lo fanno. Punto. Ho sofferto di disturbi alimentari fino ad arrivare ad una grave anoressia ed anche questo è stato visto praticamente come un capriccio. Hanno cercato di forzarmi per risolvere il sintomo ma non si sono interessati alle cause o al disagio. è mancato proprio il riconoscimento del disagio, e prima ancora la validazione dell'identità. Niente di materiale può sostituire questa validazione
Buon venerdì Elisa, ti dedico questa citazione: "Le utopie appaiono oggi assai più realizzabilidi quanto non si credesse un tempo. E noi ci troviamo attualmente davanti a una questione ben più angosciosa: come evitare la loro realizzazione definitiva? ... Le utopie sono realizzabili. La vita marcia verso le utopie. E forse un secolo nuovo comincia; un secolo nel quale gli intellettuali e la classe colta penseranno ai mezzi d'evitare le utopie e di ritornare a una società non utopistica, meno 'perfetta' e più libera". Nicola Berdiaeff
Grazie per questi contenuti non imbevuti di ideologia... Non è stato sottolineato che in ogni epoca, durante la fase adolescenziale, è sempre stata molto frequente la percezione di "confusione" riguardo all'identita femminile/maschile. In epoche in cui la saggezza ed il ruolo degli adulti di riferimento (non solo i genitori) era quello di "accompagnare" il ragazzo e la ragazza a divenire uomo e donna, il disagio adolescenziale era considerato un passaggio non così drammatico... Le ragazze più mascolina ed i ragazzi più effeminato ci sono sempre stati... Chi ha fatto più fatica nel passaggio adolescenziale, quando ha trovato genitori e adulti ben saldi nella loro identità di maschi e femmine, anche se con fatica, ha potuto superare i propri disagi... Oggi le lobby che promuovono il gender e l'omosessualismo hanno infiltrato con il loro potere tutti i media, i social, le istituzioni, la scuola...hanno usato la finestra di Overton per corrompere le menti degli adulti più deboli ed ecco che il risultato è quello che abbiamo sotto gli occhi. Non più un disagio adolescenziale da risolvere accompagnando i ragazzi a divenire un maschio adulto e una femmina adulta, ma accogliere il disagio e assecondare il programma malefico instillato ovunque dalle élite che vogliono distruggere l'essere maschio e femmina, cioè l'umanità.
Hai detto una marea di stronzate, è proprio l'esigenza sociale e la pressione sociale è famigliare che accetta solamente il Maschio macho e la femmina Barbie girl l'origine del problema, non volendo accettare che non tutti i maschi sono super macho man e non tutte le femmine sono Barbie girls gli spinge ad identificarsi del sesso opposto proprio grazie al idiozie perpetuate da famiglia e società che non è in grado di accettare che no non tutti maschi amano il calcio, il colore blu le moto piuttosto che altri stereotipi di genere maschile e che non tutte le femmine si vogliono vestire con tacchi e trucco e capelli lunghi, amano il colore rosa e le bambole ed altre stronzate del genere. Grazie a questa pressione sociale demenziale abbiamo creato un mostro che fa sentire i ragazzi e ragazze che per natura e personalità non sono in linea con tutti questi stereotipi di genere stupidamente imposti a chiunque a disagio con il loro essere maschi e femmine
Gli stessi meccanismi che si verificano quando ci sono delle diagnosi ti disturbi specifici dell'apprendimento a scuola è un problema ovviamente meno grave ma il meccanismo è lo stesso
Io per una volta dissento. La colpa di questi fenomeni è da attribuire al 98% ai genitori. Il restante 2% lo lascio ai condizionamenti sociali che purtroppo non possono essere controllati. È vero, la sera si arriva a casa stanchi e c'è ancora da preparare la cena rassettare ecc. Ma questo è il mestiere del genitore. Il tempo per parlare con i propri figli lo si DEVE trovare. E non è assolutamente possibile che si accettino comportamenti come chiudersi in camera e non parlare. Mia madre al massimo mi diceva: "se non vuoi parlarne ora dimmi A CHE ORA vuoi parlarne". E puntualmente si presentava per parlare, a volte per tutta la notte. Non è facile. È molto faticoso. Ma si deve fare. Se no è molto meglio non fare figli
minuto 16 La realtà è che i genitori sono assenti dal punto di vista emotivo e del riconoscimento, perciò compensano con gli oggetti. Da ciò i ragazzini crescono con l'idea che loro non hanno un'identità propria se non sulla base dell'avere delle cose. Ed è proprio questo il punto della questione "io non sono io a prescindere, ma io sono io solo se ho quella cosa".... e questo prima riguardava solo oggetti materiali, adesso invece riguarda pezzi di corpo. P.S.: mi dispiace, Elisa, ma non condivido una cosa di quello che dici. La colpa è dei genitori, e la società è fatta così perché a gestirla sono dell'età dei "genitori", e votano "genitori" che vanno al potere. Sono i "genitori" che hanno scelto di costruire il sistema che lamenti. Quando questa generazione, che è quella che ha creato la "società narcisista" e "postnarcisista", sarà andata finalmente potremo ricostruire l'umanità. Educare i figli non significa preparargli la cartella la sera, ma ascoltarli e fargli da esempio.
Off topic: vorrei segnalare un video caricato su TH-cam, intitolato "un uomo chiamato pileria" Quando in rai si poteva discutere tranquillamente su dei temi importanti, senza fare propaganda radicale.
Onestamente non condivido la questione del capriccio come se fosse uno strumento usato da bambini piccoli per manipolare l'adulto, il bambino segue il suo istinto e bisogno, l'adulto che pensa una cosa del genere sul figlio è condizionato da qualche situazione della sua storia personale. I bambini hanno dei bisogni profondi di vicinanza e accudimento ma i genitori spesso compensano delle lacune educative dando cose materiali inutili che sostituiscono abbracci e parole. Ci sono su argomento educazione molti libri di illustri psicologi, consiglio Siegel e Bilbao anzi, partire dal libro "Il cervello dei bambini spiegato ai genitori" di Bilbao dovrebbe essere obbligatorio per i neo genitori. Alcune espressioni usate per definire ad esempio "il capriccio" le trovo superate e non esprimo appieno la complessità dell'evoluzione emotiva che i bambini sviluppano con molta fatica in tutta l'infanzia fino alla fine dell'adolescenza. La disregolazione emotiva è alla base del disagio emotivo dei preadolescenti, adolescenti e giovani adulti proprio perché di adulti capaci di offrire sostegno emotivo sicuro perché risolti e consapevoli di loro stessi, non ce ne sono molti.
Sono molto confusa e vorrei capirci qualcosa. Di recente mi è capitato di conoscere un ragazzo ftm e alcuni suoi amici che come lui affrontano il "percorso".Chiacchierando è venuto fuori che quello che li accomunava era una diagnosi di disturbo borderline con tanto di uso di farmaci. Ora, premettendo che in questo pattern il suicidio è una realtà (tanto è vero che in primavera si è uccisa una ragazza del loro gruppetto, sono persone adulte e loro ne parlavano con una certa normalità di questi suicidi ricorrenti) io adesso sono estremamente confusa. Cioè, in una diagnosi simile l'eventualità di suicidio assume tutt'un altro significato. Cosa ne pensi?
Ma come si fa ad ignorare il perchè di questo fenomeno in crescendo? Come si fa ad affermare che ci mancano moltissimi dati? I dati ci sono e moltissimi! Dove era questa psicologa quando altri colleghi lo segnalavano come certo rischio con obblighi imposti nel 2019-20-21-22 come il distanziamento sociale, isolamento , copertura della bocca con mascherine, continuo collegamento virtuale ecc. ? O quando altri colleghi e medici hanno scritto libri su potenziali danni relazionali ed ormonali a seguito di concepimento-gravidanza-parto "ospedalizzati-medici"? Rifm Willi Mauer, Micheal Ondet? E ne vogliamo onestamente parlare dei danni da pornografia gettonabile ormai ovunque fin dalla tenera etá, dei danni di "modelli sociali" umani 'chirurgicamente midificati" onnipresenti in film, pubblicità di qualsiasi prodotto, cantanti, "influenzer", ecc? Era ed é tutto, onestamente, prevedibile........
Credo si tratti di un fenomeno molto complesso e se consideriamo il fenomeno della crescita esponenziale di giovani e giovanissimi che si dichiarano queer o la fluidità di genere, ritengo siano opportuni studi longitudinali e in diversi gruppi di numero sufficientemente rappresentativo. Al momento molti studi prendono in considerazione singole biografie o riguardano gruppi considerando solo alcune variabili. Questo è inevitabile poiché ogni disegno di ricerca, quantitativa o qualitativa, al momento può procedere indagando il "qui ed ora". Credo che gli studi longitudinali potrebbero darci molte più informazioni ed essere più esaustivi producendo dati più "robusti". Ecco perché non si tratta di trascurare ciò che già c'è per singoli aspetti, anzi. Ma se si vuole indagare un fenomeno complesso abbiamo bisogno di più tempo e di disegni di ricerca molto ben articolati, magari internazionali e anche molto costosi. Al di là degli studi e dei dati, abbiamo a che fare con l'influenza sociale, con la spinta al conformismo, la permeabilità culturale, i modelli educativi adottati dai genitori e a scuola, la comorbidità con aspetti psicopatologici della persona e/o di membri della famiglia, esperienze traumatiche e altro. Anche ascoltare e delineare disegni di ricerca su coloro che intraprendono la detransizione è fondamentale. Certamente tutto questo potrebbe essere un terreno da affrontare in modo focalizzato.
@@francescabagaglia2392 te pareva se non c'erano di mezzo i soldi. No. Dati per capire già ci sono. Era tutto prevedibile e previsto da chi questi dati già li ha considerati. E si aggiunga anche quanto riguarda l'eredità di traumi non elaborati dall'albero genealogico, fedeltà famigliari, irretimenti, aborti di fratelli e sorelle, fecondazione "assistita" dunque spermatozoi e ovuli congelati ecc. Rif. Epigenetica
Gentile Elisa, le chiedo per favore un video o più di spiegazione di tutte queste tematiche per bambini di 10-12 anni, cioè in età prepubere. Ieri mio figlio mi ha chiesto il significato della parola transgender riferita alle olimpiadi ed è rimasto piuttosto "sconvolto" da questa realtà. Entro pochi anni si dovrà confrontare con un mondo che gli presenterà questi argomenti in vario modo. Come possiamo prepararli ad avere un pensiero critico? Un video o più preparati da lei a mio avviso potrebbero aiutare moltissimo. Grazie del suo lavoro prezioso!
Salve sono Denise.. ho 2 figli di 13 e 15 anni, sconvolti ormai non lo sono più… io e mio marito li abbiamo preparati a quello che queste “ideologie contorte” vogliono raggiungere… non solo nelle olimpiadi ma anche nei film Marvel.. Disney… scuola… ogni volta ci confrontiamo e cerco di farli ragionare con la loro testa !… Sia lieta che suo figlio chieda a lei , il dialogo è fondamentale in queste età delicate, le auguro di cuore di costruire il vostro rapporto giorno x giorno .. Seguo Elisa da un po’… è stata una bussola luminosa.. alcune interviste le ho riascoltate con il mio figlio più grande… Un abbraccio
Quindi nessuno si è preso la briga di indagare su quanti, fra coloro che soffrono di "disforia di genere" sono figli di genitori separati o di mamme single??
C'è una ricerca anglofona che riguarda la cosa che hai scritto e che ho trovato su internet tempo fa, se ricerchi quella cosa su Google in inglese dovresti trovare dei risultati. La percentuale di ragazzini adottati, che iniziano la "terapia" ormonale è circa il doppio superiore rispetto a quella dei ragazzini non adottati
Io, figlia di genitori separati e cresciuta quasi del tutto con mia madre, non ho mai voluto cambiare sesso. Eppure sono vissuta in mezzo a donne che non erano contente di esserlo, in ambienti maschilisti. Ho vissuto con grande disagio il mio essere donna, ma, testarda come sono, ho voluto affrontarlo restando donna. Adesso sono contenta di esserlo. Poi, per carità, ognuno è libero di fare le sue scelte, sono tutte rispettabili.
L'adolescenza è un terreno superbo dove ciò che i genitori hanno seminato viene ricambiato con i primi frutti più autentici per loro. È un tempo molto creativo per individuarsi. Quando questo si verifica abbiamo perso un figlio ma nasce la sua arte. Se non accade farà ritorno e aderirà alle norme ricevute divenendo un replicante.. ma un collettivo lo aspetta a braccia aperte.
@@francococuzza1957 inoltre.. stai ignorando, come la maggior parte delle masse, il significato originale del termine "persona", ossia: "maschera sociale".. inclusiva di un attaccamento al mentale ed un distacco dall'essere. Maschera come prodotto pensante che copre, altera, dissocia, ostacola.. l'autenticità, l'essenza. Vedi "persona fisica e codice fiscale" appioppati alla "denuncia" di nascita di ogni "mediocre", inteso come privo di qualità per emergere, appunto, dalla massa governabile. Approfondendo, possiamo comprendere che ciò da te illusoriamente inteso come "collettivo che aspetta a braccia aperte" é una nuova, ennesima, massa mediocre, soggiocata, attaccata all'ego ossia prodotto pensante che divide, che crea ennesime divisioni e miriade di etichette, mercificazioni.
@@francococuzza1957 inoltre.. stai ignorando, come la maggior parte delle masse, il significato originale del termine "persona", ossia: "maschera sociale".. inclusiva di un attaccamento al mentale ed un distacco dall'essere. Maschera come prodotto pensante che copre, altera, dissocia, ostacola.. l'autenticità, l'essenza. Vedi "persona fisica e codice fiscale" appioppati alla "denuncia" di nascita di ogni "mediocre", inteso come privo di qualità per emergere, appunto, dalla massa governabile. Approfondendo, possiamo comprendere che ciò da te illusoriamente inteso come "collettivo che aspetta a braccia aperte" é una nuova, ennesima, massa mediocre, soggiogata, attaccata all'ego ossia prodotto pensante che divide, che crea ennesime divisioni e miriade di etichette, mercificazioni.
Ciao Elisa spero che leggerai questo messaggio poiché lo manderò anche a Matt Carus e a Tweener dato che vi seguo. Volevo informarti che sul video "LA CONVERSIONE DI DUDUBBI LO HA RESO TRANSFOBICO?" di un certo Wide Alf, l' Albicocca precisamente al minuto 52 ha nominato i vostri nomi dicendo che anziché parlare di donne trans dite che si tratta di uomini che si identificano in donne. Ho visto un pezzo soltanto del video perché mi è uscito tra i consigliati e fatalità ho beccato quel punto poi ho subito cambiato perché ho trovato che fosse un po' noioso. Un beso.
L'anno scorso ho pubblicato un dibattito tra Valerio, trans FTM, e Marco, mio marito. Angeli e Calzolari non hanno gradito e hanno iniziato ad attaccarmi pubblicamente per giorni (o forse più, non saprei perché ho bloccato i loro account, abbastanza stufa di star dietro a simili sciocchezze).
Fare analisi medico psicologiche è difficile, prendere decisioni genitoriali non può essere delegato. Alcune difficoltà per alcuni non sono niente, mentre per altri sono molto ardue.
Ma i genitori non dovrebbero supportare i figli? Qua non parliamo di capricci, bensì di disagio vero che va affrontato da chi disponga degli strumenti adatti ad analizzarlo e “sbobinarlo” , strumenti di cui dubito dispongano le famiglie italiane. Comunque complimenti per aver beccato una delle poche psicologhe esistenti che, in pratica, delega alla famiglia il ruolo di guida alla risoluzione del disagio giovanile. In ultimo, potrei sapere la sig.na Elisa quale preparazione vanti in campo psicologico o sociologico, sono davvero curioso.
I genitori in realtà dovrebbero insegnare il figlio a vivere supportandolo anche dove sia giusto e richiamandolo all ordine dove fa cazzate! E questo, purtroppo, è soggettivo ad ogni genitore ma nonnper questo va sminuito salvo casi gravi
Dalla letteratura scientifica emerge una marea di dati, perché non se ne parla? Ad esempio l'importanza dell'epigenetica, pertanto non bisogna limitare il problema diagnostico solo al bambino: l’adulto maltrattato, che ha subito traumi, assistito a traumi tra cui lutti familiari ecc. nell’infanzia presenta un rischio superiore di sviluppare numerosi disturbi neuropsichiatrici e comportamentali. I più comuni sono il disturbo posttraumatico da stress (DPTS), il disturbo antisociale della personalità e in particolare nelle donne, con storie pregresse di abusi fisici e sessuali nell’infanzia, anche il rischio di sviluppare una grave forma di depressione postpartum (nota come DPTS post natale), si veda parti e concepimento "medicalizzati", ecc. É fondamentale diffondere queste realtà..per risolvere squilibri, sofferenza ecc.
se conosci studi che indagano la correlazione tra traumi, psicopatologia infantile e disforia di genere, sarei molto lieta di aggiornarmi. Ammetto che sono molto critica rispetto alla diagnosi di psicopatologie nell'infanzia e nei metodi utilizzati. Per quanto riguarda invece la presenza di traumi in età infantile, sappiamo molto e anche l'esperienza clinica ha messo in luce molti aspetti. Sappiamo anche che chi ha subito traumi (relativi a violenza familiare/abuso) può manifestare problemi legati alla sessualità, alle relazioni in genere o auto dichiarare la disforia di genere. Può, ma non è un automatismo. Gli studi sono importanti, reputo che la riflessione e la logica, siano al momento i processi più fecondi. Osservare un "fenomeno emergente" e comprenderne tutti gli aspetti non può esaurirsi negli studi. Abbiamo anche un problema di "qualità dei dati" (che sono quantitativi e non longitudinali) ammesso siano "reali" e di "rappresentatività del campione. Faccio un esempio, quanti bambini che hanno subito traumi/abusi non manifestano disforia di genere? Non è proprio detto che esista una puntuale relazione causale tra questi due fattori. Ad ogni modo sono disponibile a commentare gli studi e/o una parte della marea di dati di cui parli.
@@francescabagaglia2392 non parlo, scrivo e non é possibile scrivere marea di dati in questi spazi. Per accennare, si veda L'Analisi Transazionale, rif. Libro di J. STEWART (A.T.) che è un orientamento del più recente pensiero psicologico e al tempo stesso uno strumento terapeutico per lo sviluppo e la correzione dei disturbi della personalità. L'A.T. ci consente di accedere al significato nascosto dei codici che influenzano i diversi stati dell'lo (Genitore - Adulto - Bambino) e di comprendere quindi le dinamiche che guidano le relazioni tra noi e gli altri. Ancora: é stato dimostrato che il trauma psicologico (ovviamente ognuno di noi ne ereditata e-o vive diversi mentre i nostri giovani per certo hanno vissuto quelli relativi a lungo isolamento e distanziamento sociale, compromessione neuroni specchio causa volti coperti con mascherine, ecc. e va fatta adeguata indagine) che induce cambiamenti epigenetici che possono avere effetti a breve e lungo termine sulla funzione neuronale, sulla plasticità cerebrale e sugli adattamenti comportamentali, rif. Zannas et al., 2015, lo studio di Hannon et al. (2016).
@@francescabagaglia2392 Non è nemmeno plausibile affermare che identità di genere si possa percepire alla nascita o addirittura prima essendo un mero prodotto mentale pensante e la mente pensante si forma, costruisce, negli anni! Dunque é una menzogna antiscientifica. Studi ne abbiamo invece moltissimi, come sui traumi ereditati in albero genealogico ed eigenetica di Dora Costa, Rachel Yehuda, un recente lavoro ha rivelato una forte evidenza che l’RNA può svolgere un ruolo nel modo in cui gli effetti del trauma possono essere ereditati. I ricercatori hanno esaminato come i traumi subiti all’inizio della vita possano essere trasmessi allontanando i cuccioli di topo dalle loro madri subito dopo la nascita, rif. Isabelle Mansuy dell’Università di Zurigo, Rowell T, Neal-Barnett A. A È stato dimostrato che il trauma psicologico induce cambiamenti epigenetici che possono avere effetti a breve e lungo termine sulla funzione neuronale, sulla plasticità cerebrale e sugli adattamenti comportamentali, rif. Zannas et al., 2015, lo studio di Hannon et al. (2016).turb Abbiamo lunghi elenchi, ad esempio: Child Adolesc Trauma. 2021 Aug 21;15(1):167-180. Angela Neal‐Barnett.,Tiffany Rowell. A Systematic Review of the Effect of Parental Adverse Childhood Experiences on Parenting and Child Psychopathology Tiffany Rowell1 · Journal of Child & Adolescent Trauma (2022) 15:167-180 Lang, J., McKie, J., Smith, H., McLaughlin, A., Gillberg, C., Shiels, P. G., & Minnis, H. (2019). Adverse childhood experiences, epige- netics and telomere length variation in childhood and beyond: a systematic review of the literature. European child & adolescent psychiatry, 1-10. Letourneau, N., Dewey, D., Kaplan, B. J., Ntanda, H., Novick, J., Thomas, J. C., … & APrON Study Team. (2019). Intergenerational transmission of adverse childhood experiences via maternal depres- sion and anxiety and moderation by child sex. Journal of Develop- mental Origins of Health and Disease, 10(1), 88-99. McEwen, C. A., & Gregerson, S. F. (2019). A critical assessment of the adverse childhood experiences study at 20 years. American Journal of Preventive Medicine, 56(6), 790-794. Reichl, C., Kaess, M., Fuchs, A., Bertsch, K., Bodeker, K., Zietlow, A. -L., Dittrich, K., Hartmann, A. M., Rujescu, D., Parzer, P., Resch, F., Bermpohl, F., Herpertz, S. C., & Brunner, R. (2019). Childhood adversity and parenting behavior: The role of oxytocin receptor gene polymorphisms. Journal of Neural Transmission, 126(6), 777-787. Sroufe, L. A., Carlson, E. A., Levy, A. K., & Egeland, B. (2003). Implications of Attachment Theory for Developmental Psychopathogy. Annual Progress in Child Psychiatry and Child Development, 2000-2001, 43-63. Bodeker, K., Fuchs, A., Fuhrer, D., Kluczniok, D., Dittrich, K., Reichl, C., & Neukel, C. (2019). Impact of maternal early life maltreatment and maternal history of depression on child psychopathology: Mediating role of maternal sensitivity? Child Psychiatry & Human Development, 50(2), 278-290. Condon, E. M., Holland, M. L., Slade, A., Redeker, N. S., Mayes, L. C., & Sadler, L. S. (2019). Maternal adverse childhood experi- ences, family strengths, and chronic stress in children. Nursing Research, 68(3), 189-199. Ma possiamo ritrovare testimonianze anche in "semplici" realtà secolari dette di 'adattamento" come gli animali a cui é stata tagliata la coda e nel tempo le loro generazioni sono nate senza o con una coda minuscola.
@@francescabagaglia2392 Molto abbiamo anche in merito ai traumi in gravidanze e parti medicalizzati, concepimenti "assistiti" ecc. Es. Michel Ondet, Willi Mauer. Inoltre nelle "teorie" diffuse addirittura da oms e ministero della s. Ns., non si considera minimamente la struttura della mente pensante in cui nella fase iniziale infantile non esiste proprio la parte razionale, che pone domande e riesce a mettere in dubbio e fare valutazioni autonome rispetto a quato gli viene inculcato dall'esterno, per intenderci. Nella fase iniziale infantile la mente si forma e si plasma in modo deleterio ed inculcare nozioni in cui si favoriscano false percezioni rispetto alla realtà oggettiva e biologica é un costrutto sociale ed implica favorire il caos, la crisi di identità stessa, la comprensione della capacità di razionalizzare. E mi ripeto per importanza di contenuti: si acceda ai contributi concreti degli scienziati che da secoli hanno comprovato come e quando la mente pensante si forma, tra l'altro con tempi molto lunghi rispetto agli animali e con inclinazione ad essere formata parzialmente senza determinati requisiti di educazione come il favorire l'adulto interiore (rif. Analisi transazionale).
@@francescabagaglia2392 Secondo lo State of Children in the European Union del 2024, si stima che tra i ragazzi di età compresa tra i 15 e i 19 anni circa l'8% soffra di ansia e il 4% di depressione, e nel 2020 circa 931 giovani in Europa sono morti all'anno per suicidio. L'isolamento e la rottura con il mondo reale e la società nelle sue più diverse componenti hanno contribuito all'aumento delle dipendenze da sostanze ma, soprattutto, da tecnologia: oggi si stimano almeno 700 mila adolescenti dipendenti da web, social e videogiochi: servono studi longitudinali per dimostrare che tramite tale tecnologia si plasma-forma-soggioga-influenza-condiziona la mente pensante? L’ultimo report del Global Mind Project, pubblicato on line a marzo 2023, presenta un quadro post pandemico preoccupante: la salute mentale è profondamente peggiorata, in particolare per i giovani e soprattutto nei Paesi più ricchi, mentre la situazione è migliore in molti dei cosiddetti Paesi “meno sviluppati”, dell’ Africa e America Latina.
28:27 etichettare, distinguere, diabellere... diabolo, diavolo. Il cammino dell'uomo infinitamente etichettatore deve fare i conti con le etichette finite e consumabili.
32:06 "dai pronomi a tutto l'arcobaleno" no. Fermi qui. C'è una diatriba politica famosa. Donne, gay, bisessuali di tutti i generi e intersessuali non riescono a staccarsi da chi ha disforia di genere nella politica e afferma che esista una transizione culturale sessuale, che questa sia sullo stesso piano del sesso biologico. I pronomi non vanno messi sulla stessa linea dei simboli culturali del passato del gay pride o di slogan contro l'omofobia. Le persone hanno il diritto di voler depatologizzare qualsiasi cosa e fallire nel tentativo, ma sulla disforia di genere ne sono fin troppo annoiato.
In Sudafrica e in Botswana si, considerando che è legale ottenere scritto nei documenti che si è del sesso opposto e che la chirurgia di modifica dei propri genitali per farli assomigliare a quelli del sesso opposto al proprio è legale e "gratuita" per chi la richiede. Quindi dovresti evitare di buttarla in caciara perché poi ti potresti trovare davanti ad un estremista che ti smonta a livello argomentativo
@@Gli_alieni Sudafrica e Botswana sono due stati africani su quanti, nel continente? Poi se è così credo che si tratti di possibilità utilizzate dagli abitanti delle città occidentalizzate, io ho parlato di villaggi. Anche nei villaggi del Sudafrica e del Botswana ho l'impressione che tra i ragazzini non ci siano quegli interrogativi.
@@Gli_alieniinfatti parlava di villaggi e di povertà....tu hai citato il Sudafrica che è forse anche più sviluppato di noi....t sei smontato tu da solo....mi spiace😂😮😅
I genitori devono fare un grosso errore. Sono gli unici che possono incassare il primo pugno in un occhio che permette ai figli di distanziarli e fare in modo che su questa esperienza fondamentale potranno osservare se stessi con la loro identità rilevata da soli e non per riconoscimenti altrui.
Io mi soffermerei proprio sulla questione geografica/culturale. Non può essere assolutamente un caso che il problema sussista in maniera imponente nei paesi dove vige il benessere, la vita frenetica, distacco sociale, utilizzo estremo e manipolatorio dei social ecc.. Sembra che ormai venga servita sul piatto d'argento la soluzione ideologica della disforia per lavarsene le mani e non risolvere i problemi a monte. Poi mi chiedo, ci sono e quali sono i punti carnidini scientifici sui quali si basa la diagnosi di disforia di genere? A me sembra ci sia una confusione a 360° e che venga preso tutto con leggerezza. Alla fine di tutto, chi ne giova sono le case farmaceutiche, le cliniche di transizione e i soliti schieramenti politici.
Non c'è dubbio. Quando hai praticamente tutto e ti distacchi completamente dalla realtà non riuscendo più a capire che dai per scontato il solo fatto di avere del cibo o dell'acqua potabile ti aggrappi a queste minchiate progressiste, che sono il nulla assoluto.
In Iran, in Pakistan e in Bangladesh vige il benessere? Forse qualcosina in Iran ma certamente non in Pakistan e in Bangladesh (in cui sono mediamente più poveri che in India e l'India è un altro Stato in cui fanno le operazioni chirurgiche di questo tipo). Eppure le operazioni chirurgiche le fanno gratuitamente (ovviamente con periodi d'attesa superiori rispetto che in Italia). Io penso di sapere perché in Iran, Pakistan e Bangladesh hanno accettato una cosa del genere ma è meglio che non lo scrivo (penso che la gente ci possa arrivare da sola). Inoltre anche Israele attua chirurgia gratuita sui genitali "a chi si sente del sesso opposto al proprio". Il mondo si è diviso su questo tema, a prescindere dal continente in cui si trova un Paese e addirittura "a prescindere dalla religione" (nel senso che è come se i Paesi a maggioranza sunnita, sciita, cattolica, protestante, ortodossa, buddista si siano divisi in altre sotto-religioni a seconda del gruppo di Paesi di cui fanno parte), quindi incredibilmente si sono andate a formare nuove macro-religioni (sia su questo tema dell'identità sessuale che sul tema dei rapporti erotici con persone del sesso opposto ma in particolare su questo tema dell'identità sessuale). (PS. Scrivo volutamente "identità sessuale" perché riguarda il sesso e non "il genere" che non ha alcun senso come concetto scrivere "il genere", è come scrivere "la tipologia" senza specificare cosa)
@@Gli_alieni In certi paesi musulmano sono omosessuali che vengono costretti a cambiare genere per non rischiare la vita una volta che viene scoperto che sono tali, perché l'omosessualità è vista come un vizio, mentre la disforia come una malattia da curare.
@@Gli_alieni hai poche idee e tutte confuse. Cosa diamine c'entrano l Iran, Pakistan e Bangladesh? A prescindere dalle restrizioni interne, in quei paesi la mole di gente "transgender" non è minimamente paragonabile a quella Occidentale, riguardo i bambini è praticamente inesistente. Riguardo il genere, la parola stessa ha un solo ed unico senso (binario): UOMO=MASCHIO ADULTO UMANO DONNA=FEMMINA ADULTA UMANA. Tutto il resto è solo e solamente ideologia senza alcun fondamento logico e scientifico. Qui stiamo parlando appunto di influenze esterne, dove tali sono minime o inesistenti la vita dei giovani procede normalmente, fra alti e bassi come ovvio che sia, ma nessuno prende minimamente in considerazione la questione (ideologica) di cambio genere.
Io sono vissuta senza padre, con una mamma lavoratrice, però ugualmente presente. Non ho mai desiderato cambiare sesso, perché sarebbe stato troppo facile. Ho preferito affrontare e risolvere i miei problemi di donna, restando donna. Meglio non usare i figli per costringere il/la tuo/a partner a rinunciare al suo lavoro. Ti illudi di farlo per loro, ma è solo un pretesto, lo fai per te stesso/a. E questo è egoismo, non è amore. Se hai bisogno di essere accudito/a, meglio un/a colf o badante, il matrimonio è fondato sul rispetto, anche della libertà dell'altro/a, e sull'altruismo.
@@mariaperrini sei andata completamente fuori tema,fra l'altro è un'insalata di parole ciò che hai scritto.Preciso che per me il lavoro salariato è un cancro da estirpare
@@ChristianNatella-be9coper lavoro salariato intendi il lavoro alle dipendenze? In effetti, se si ha famiglia, è meglio che uno dei due si metta in proprio, preferendo un lavoro indipendente, con orari flessibili, che gli lascino il tempo di godersi l'infanzia dei propri figli, i bei momenti della loro crescita che sono irripetibili. Aprirsi una ludoteca, una palestra, o lavorare sui social credo che saranno i lavori piu scelti da chi vuole lavorare però anche dedicare del tempo alla famiglia.
@@mariaperrinispesso e volentieri in lavoro in proprio occupa molto più tempo del lavoro da dipendente, dipende anche dal settore ma più spesso che no le persone che lavorano in proprio lavorano molte più ore di chi è dipendente e fa il classico orario da ufficio. Poi dipende dal tipo di lavoro da dipendente, dal tipo di attività privata che si ha etc ovviamente
@@liv0003 Ciao, grazie per la risposta. Se il lavoro d'ufficio occupa sei o sette ore, sarebbe conciliabile con impegni familiari, specie se è statale. Per il lavoro autonomo, è vero, dipende, se sono, per es., dei lavori artistici per pochi conoscenti, non dovrebbe impegnare troppe ore. Oppure un'attività da influencer, poco impegnativa, però sarebbe da chiedere anche a chi lavora sui social.
Generalmente il disagio è reale, non può essere un capriccio. Potrebbe assumere la parvenza di capriccio. Potrebbe anche essere un disagio non patologico e semplicemente tipico di una tappa evolutiva. Per queste ragioni va indagato. Il modello educativo adottato in famiglia è sempre da valutare, quale strategia hanno adottato le figure primarie con il figlio o con la figlia, quando si è ribellato o ribellata ai no? La strategia adottata cosa ha insegnato ai figli? Perché questi ripeteranno quei comportamenti che hanno trasformato i no in sì. Quindi ho specificato che non parliamo di capricci, ma delle strategie che abbiamo insegnato ai nostri figli perché quelle utilizzeranno anche nel volere una soluzione da loro scelta per il loro “disagio”, “turbamento”, “confusione” e per tutto ciò che altera la “loro” idea di cosa dovrebbe essere “stare bene”. Molti di noi adulti sanno che In un corpo che naturalmente cambia con la crescita e lo sviluppo, è facile non sentirsi a proprio agio. Accettare questi cambiamenti non è immediato e scevro da turbamenti. Neppure questi sono capricci, anzi, ma non sono neppure patologie. Sempre che qualcuno non ci convinca del contrario.
Ciao volevo dirti che non sono un tuo fan, non condivido il 90% delle tue interpretazioni della realtà e spesso trovo offensivo e fuorviante quello che dici, ma penso che con persone intelligenti e preparate come te si debba intavolare un confronto costruttivo e rispettoso. Sono una persona non binaria e fondo gran parte della mia vita sui valori di ciò che si potrebbe dire "radicalismo queer", rispondimi se volessi avere uno scambio di opinioni paritario con qualcun che ha vissuto dall'interno un certo tipo di attivismo, parlare in un tuo video di una prospettiva diversa (anche x contestarla sia chiaro)
Da molti anni, da quando mia nipote adolescente (ora adulta) mi disse che diverse sue amiche a erano "lesbiche" o bisessuali, ho pensato che fosse divenuta una sorta di moda, di un tabù che doveva essere rimosso ma non per reali inclinazioni personali. Già allora iniziava a prendere forma quanto vediamo oggi, ossia la manipolazione della normale fase di crescita che avviene durante la pubertà ed il confronto con il proprio corpo e la sessualità. La normalizzazione di questi fenomeni o tendenze nei social li rendono una scelta plausible a tutti quei dubbi, confusioni e stati depressivi che possono sorgere durante la crescita di un individuo.
Forse sarebbe il caso, anzitutto, di ammettere che con il venir meno del controllo moralizzatore tipico dell’Italia cattolica, diverse realtà prima forzatamente nascoste abbiano finalmente trovato la propria via di sfogo.
@@dannygi8197 guardi, certamente molte cose prima erano più nascoste. Ma è pur vero che tolto di mezzo Dio, tutto diventa possibile, come disse un grande filosofo quale Chesterton. Tra l'altro non si tratta neanche di religione, ma di sana ragione o della coscienza naturale. Il garante della Verità non può essere l'essere umano, perché altrimenti tutto diventa relativo... Tra l'altro la cultura cristiana è proprio quella che consente di potersi esprimere come si vuole e di agire senza ripercussioni violente, come avviene o avverrebbe con altre religioni o culture. Il fatto è, che si sputa dove si mangia e che quando non rimarrà più briciola della civilissima cultura cristiana, l'uomo si autodistruggerà, come già sta avvenendo. La nostra attualmente è una società neo-pagana, con l'aggravante che sarà maggiorenne dannosa grazie all'evoluzione tecnologica, in sé una cosa buona, ma usata nel peggiore dei modi.
@@dannygi8197 potrebbe essere vero quanto affermi, se non fosse l'ennesima ideologia di importazione, made in USA, finanziata dai soliti "agendisti". Fenomeno che non attecchisce in paesi laici non occidentali. Il Dr Knock insegna: state tutti bene? Allora vi dico che non è così, e vi dico, e convico pure, che siete tutti malati, di questa o quell'altra patologia, sia essa fisica che mentale. E qui si supera tale premessa : non è più malattia, ma un diritto. E anche se tale diritto, per realizzarsi, deve dipendere da medicalizzazioni varie (a vantaggio economico dei neo dr Knock), guai ad ostacolarlo!
@@mariarosamessina9934 io leggo soltanto un grande potpourri di argomenti quali religione, tecnologia e coscienza sociale, che tra loro di fatto non hanno un filo conduttore. La fede cristiana è personale e privata, tale deve rimanere e non si può continuare ad influenzare la vita laica del Paese ricorrendo a convinzioni dettate da superstizioni popolari. Dobbiamo persino ringraziare perché il cristianesimo ci consente di vivere ed esprimerci senza farci fuori? E ‘sti ca**i, nei secoli precedenti le persone rischiavano la condanna al rogo per molto meno. Il cristianesimo appare più civile solo per convenienza, provate a restituire il potere temporale alla Chiesa, poi ne riparliamo.
Finalmente non mi sento più una marziana per il modo in cui penso. ❤
Guardi che quasi il 90 per 100 del popolo la pensa come noi.I media danno l'impressione che tutti accettano questo abominio
@@ChristianNatella-be9coperché l'informazione è controllata dalle lobby che hanno anche interessi economici in questo settore.
@@ChristianNatella-be9cofonte statistica grazie, non sparate numeri ad minkiam.
@@dannygi8197 tu credi alle statistiche su Argomenti così spinosi?? Io ho i miei dubbi
@@ChristianNatella-be9co beh certo, allora è meglio credere alla prima stron*ata scritta su TH-cam da uno sconosciuto.
Una visione finalmente distaccata e non politicizzata.
Il ruolo del genitore è fondamentale. Un genitore non è solo dare amore o affetto come spesso questa ideologia gender vuol far passare.... un genitore è il primo educatore che ti mette al mondo e ti deve preparare alla giungla. Il genitore è l'arco e il figlio è la freccia. Dobbiamo dare ai nostri figli tutti gli strumenti per affrontare il mondo fuori. Devo ringraziare mia mamma se mi sono salvato da piccolo nel riconoscere le droghe, le cattive compagnie, i pedofili che tentavano la manipolazione (il mondo ne è pieno).
Stessa cosa cerco di trasmettere ai miei figli di 5 e 8 anni. Saper riconoscere le situazioni pericolose ed allontanarsi. Cercare di confidarsi con me su quello che gli preoccupa perchè io, se messo a conoscenza, posso essere la loro stampella finchè non saranno autosufficienti e poter vivere la loro vita con tutti gli insegnamenti che posso dargli, sia a parole che a fatti. Noi genitori siamo il loro primo esempio.
Concordo, ma queste persone esistono come esistiamo noi, a volte ciò che non conosci ti spaventa e soprattutto essere una persona LGBTQ+ non significa che sono persone contagiose, anzi possono farti conoscere una parte del mondo che esiste e che non conosci ma che i nostr* figl* prima o poi, conosceranno...
Fidati che non basta. Veglia, veglia come un falco!!! Diventano subdoli, appena si dileguano tu allarmati, subito! Non cadere nei tranelli, perché sono bravi anche a fregarti. Per esperienza vissuta e credimi, io sono come te, la penso così, ho fatto così e sono stata tradita. Veglia vigile, non fidarti di quello che semini perché attorno a noi è pieno di caterpillar che radono al suolo tutto il tuo magnifico giardino di figlio.
Sto ascoltando con vivo interesse quanto affermato, non solo in questo video ma anche in altri. Finalmente un discorso lucido e chiaro su quanto sta accadendo nella nostra società. Sembra assurdo ma siamo in presenza di adulti deresponsabilizzati che si sentono bambini e adolescenti e preadolescenti a cui viene chiesto di scegliere come fossero adulti, senza avere ancora gli strumenti cognitivi per comprendere cosa significa mutare il proprio corpo. Soprattutto in un’età in cui è fisiologico sentirsi sbagliati, diversi e soprattutto bisognosi di essere accettati. D’accordo anche sul discorso genitori, a cui aggiungerei anche un’altra cosa: credo che molti accettino le condizioni dei figli anche a causa del sentire attuale. Mi spiego meglio. Poniamo che il terapeuta affermi che tuo figlio ha bisogno di cambiare sesso e tu ti opponga - perché magari vorresti fosse un po’ più adulto prima di scegliere -, che figura faresti con la società? Se tuo figlio a scuola, sui social dice che tu genitore ti rifiuti di acconsentire alla transizione, che cosa ne sarebbe di te? Della tua famiglia? Del tuo lavoro e in generale della tua posizione sociale? Credo che questo sia un fattore importante e che pesi enormemente sul piatto della bilancia. Sarebbe ora di parlarne. Anche per rispetto verso coloro che magari vorrebbero capirci un po’ di più, prima di agire - dato che indietro non si torna.
Un medico serio non dovrebbe mai dire che un figlio o figlia debba cambiare sesso, è una decisione che non spetta assolutamente lui, che poi, non è affatto detto che a chi viene riconosciuta la disforia di genere si voglia operare, c'è anche chi sceglie di non operarsi.
Anche se i genitori si informassero, come ho sentito dire nel video, per certi problemi o disagi ci si deve rivolgere a dei professionisti, hanno studiato per quello.
E penso che forse alcuni medici attribuiscono probabilmente con troppa facilità taluni disagi alla disforia di genere, mentre in realtà non è così, poi purtroppo, il malcapitato, o malcapitata decide di detransizionare.
Come quel medico che dice ai genitori ""preferireste un figlia morta, oppure un figlio vivo?", a me sembra coercizione, più che medico, quello mi sembra un delinquente che andrebbe cacciato a calci.
I disagi degli adolescenti che li portano a pensare di essere nel corpo sbagliato , e il consenso dei genitori per la preoccupazione che se i figli non vengono soddisfatti , si suicidano , è un problema dei paesi occidentali riccchi.
Me ne sono convinta soprattutto dopo la pagliacciata delle Olimpiadi
Non penso che chi soffre per fame o per guerra abbia questi disagi . Ne hanno di peggiori e davvero pericolosi .
Grazie Elisa perché ci fai ragionare su questi argomenti ❤🤗🌺 .
Wowww ottimo discorso condivido il tuo pensiero.
Li hanno anche loro ma sono molto più rari
No, "transizionano" a tutte le ricchezze. La cultura di una persona è sicuramente diversa da paese e ricchezza, ma non significa niente.
Era così anche nell'Italia povera . Dopo la guerra quanti bambini erano orfani e quindi in condizioni ben peggiori di quelli attuali? Eppure non si suicidavano. Il rischio più grosso, purtroppo , era finire nella delinquenza ma non l'autodistruzione.
Certo, perchè lei è pieno di steriotipi. Parli con dei trans di colore o di qualche altra etnia. Poi rivenga a commentare.
Distinti saluti
Secondo me c'è un cortocircuito gravissimo nella relazione tra genitori e figli. Non è una rapporto tra pari, non contempla un dibattito democratico nel prendere decisioni capitali che ricadranno per sempre sulla vita di quella persona ancora così acerba. Da genitore sono io che prendo le scelte serie per mio figlio perché IO sono adulto. Pazienza se sono a volte sbagliate, meglio dire un no in più che un sì di troppo soprattutto se quel sì è dato perché mi sento minacciato dalla prospettiva di perdere l'amore di mio figlio. È il mio di genitore che deve essere un amore incondizionato, non quello suo nei miei confronti. E non ci si può aspettare che un figlio colmi delle mancanze esistenziali o emotive. Non ci si può aspettare che ragioni come un adulto né che ci rispetti. La manipolazione emotiva è la prima arma di sopravvivenza di un bambino per definizione. Il bambino ci sfida continuamente su questo terreno perché deve capire quali sono i suoi confini. Se come genitore inconsciamente o meno, penso che il mio valore come persona derivi dall'approvazione di un "adulto in embrione" che per di più, oggi più che ieri, ha migliaia di occasioni quotidiane per assorbire le peggiori atrocità dalla società 🤐, allora sono fallito come genitore PERCHÉ sono fallito come persona. Una buona figura genitoriale è una guida autorevole senza paura ed è difficilissimo, ma è l'unica strada per svolgere questo ruolo degnamente. I no detti con chiarezza sono ciò per cui i nostri figli ci ameranno per sempre anche quando non ci saremo più. Assieme ovviamente al calore e all'affetto che sanno di trovare nel posto sicuro che possiamo offrire loro quando non hanno ancora sviluppato tutte le armi per cavarsela alla grande da soli.
Non è assolutamente vero che qualunque genitore vuole il meglio per il proprio figlio, ci sono famiglie dove i genitori sono narcisisti gravi (anche esternamente insospettabili), o con altri problemi simili, che vogliono il MALE dei figli. Nove su dieci questi casi vengono da famiglie di questo tipo. È un grave errore pensare ai genitori di queste persone come se fossero persone normali.
Credo che ogni generalizzazione sia sempre terribile. In questo caso mi sono spinta ad osservare che lo stile educativo e, in particolare la gestione delle rimostranze dei figli al no, pone le basi per una dinamica relazionale che si osserva anche in molte storie di famiglie con figli con "disforia di genere". Dobbiamo stare attenti a non colpevolizzare nessuno perché il processo di comprensione di un fenomeno, di conoscenza di una storia familiare, il dialogo e il confronto possono avvenire in assenza di giudizio morale. Inoltre qui si affronta il teme davvero vasto e ricco di sfaccettature, altra faccenda è approfondire tutti gli aspetti che si manifestano nelle relazioni di un nucleo familiare, ma non è questo il contesto.
@@francescabagaglia2392Io vengo da una famiglia di questo tipo, e ho frequentato e conosciuto tantissime persone trans, che avevano tutte più o meno famiglie come la mia. Sicuramente generalizzare è brutto, ma è anche sbagliato pensare che uno con problemi così gravi venga da una famiglia dove un genitore ragiona come una persona normale. Nessuno con problemi così pesanti viene da una famiglia normale, non solo nell’ambito transessuale.
@@crisantemo74 apprezzo molto la tua risposta. Dovremo ragionare su cosa sia una famiglia con persone che ragionano come persone normali e se davvero ne esistano. Certamente quando diventiamo genitori proiettiamo noi stessi nei figli che amplificheranno ciò che viene loro consegnato. Analisi interessanti e più approfondite posso essere fatte su singole storie familiari, prendere ciò che proviene da una storia e generalizzarlo non è, dal mio punto di vista, troppo corretto. Ciò non toglie che ci siano punti comuni ed è per questo che per avere una visione più chiara occorre tempo per osservare negli anni, per rintracciare punti comuni e divergenze tra le singole storie, ponderare l'effetto di tante variabili anche esterne alla famiglia.
@@francescabagaglia2392In tutte le famiglie ci possono essere dei difetti e delle particolarità, ma non tutte le famiglie sono contesti altamente abusanti. Una persona che arriva a schifare il proprio corpo, la propria sessualità, a mio avviso viene matematicamente da una famiglia di questo secondo tipo. Ma la stessa cosa si può dire per le persone che si drogano, per quelle che si prostituiscono, eccetera. Questo non significa che la famiglia è responsabile di tutte le azioni cattive del figlio, ovvio, ma non si può pensare a loro come se fossero genitori che amano, perché non ne sono capaci.
@@crisantemo74quanti spunti importanti porti! Grazie.
Volendo non c'è alcun bisogno di "tempo per -studiare- e raccogliere dati"... volendo abbiamo già molte risposte al perché sia complicato far scorrere tra noi l'armonia e dunque anche una sana genitorialità: è scientificamente dimostrato (seppur tenuto in sordina) che ereditiamo geneticamente traumi non elaborati dall'albero genealogico e la nostra specie è colma di traumi generazionali: guerre, omicidi, abusi, terrorismo, dipendenze da sostanze tossiche, parti tragici, ecc. Questi traumi, per natura, sono ereditati dalla nuova vita con l'auspicio di essere curati, cullati.. dando pace alla memoria che ci portiamo in noi..a chi non l ha avuta nella sua vita. Ma la cultura, la politica, non fa spazio a queste verità perché significherebbe porre fine alla schiavitù: troppo comoda a chi è al potere. Così le masse accettano come plausibili follie diffuse che scambiano le memorie ereditate per "fantasie", per "es", per "inconscio", per "anima"... creando ennesima confusione, divisione (tra le nostre stesse parti) e togliendo la responsabilità degli adulti sui minori. Quando studiai Freud e chi con esso mi venne il vomito! È palese che "il complesso di edipo" è a favore di abusi sessuali. Ora, per dare informazioni utili costruttive, abbiamo riflessioni elargite in epigenetica, emdr, costellazioni famigliari es. Berth Hellingher che spiegava l'importanza di meccanismi come lealtà famigliari, irretimenti con vittime e carnefici, drammi da aborti non elaborati, fecondazione 'assistita', uteri "in affitto' , semi "congelati". Un buon libro è anche il mio corpo è sacro di Massignan Marco e preziosi tutti quelli di Michel Odent rif. Ormoni dell'amore, ecc.
Le soluzioni ci sono per stare sempre meglio in noi stessi e nel mondo ma grave è ostinarsi a guardare altrove.
Il valore dell'attesa. La mia mamma mi diceva sempre: "Dai tempo al tempo".
mia nonna" ogni stagione ha i suoi frutti" Santa donna...
Bellissimo intervento, lucido, responsabile e, soprattutto, responsabilizzante.
Invece di chiedere ad educatori, insegnanti e società di fare il proprio lavoro, che i genitori tornino a fare i genitori.
Ciao Elisa, guarderò questo video domani con calma ma intanto ti ho messo il mio Like. La tua capacità di esprimere concetti molto ostici e complessi è davvero incredibile e sei riuscita a catturare la mia attenzione e, per questo, ti ringrazio moltissimo. Buona serata a te e a tutti gli amici de "Il Mondo Nuovo 2.0".
Seguo molto i social compreso tik tok per avere una finestra aperta sulla nostra società e ovviamente non ho potuto fare a meno di notare questo incremento di richieste di cambio di identità sessuale da parte dei giovanissimi. In particolare mi viene in mente la storia di una ragazzina Sarda che sta facendo il percorso di cambio sesso. Raccontando la sua storia ha citato proprio gli elementi di disagio di cui avete parlato in questo video chi ha interpretato, come una sorta di moda impone, legati all'identità sessuale. Mi verrebbe voglia di urlarle "fermati!". Credo che questa tendenza porterà generazioni di infelici. Il vero problema, però, è che tutti questi percorsi vengono autorizzati previe valutazioni mediche e soprattutto psicologiche. Ora mi chiedo quanti psicologi davvero competenti in questo ambito ci siano perché rilievo una assoluta superficialità nel concedere il via libera a queste procedure estremamente impattanti ed invasive sull'essere umano.
Già. E corruzione😔.
Brave. Avete messo il dito dentro una delle piaghe: il lavoro che ruba il tempo ai figli.
In inglese parlano del "lavorismo", quel fenomeno totalizzante del lavoro moderno che non lascia più alcuno spazio alla vita privata.
In un contesto che almeno da 50 anni impone alle donne di lavorare per uno stipendio, come se prima non lavorassero facendo le casalinghe, per le donne è difficilissimo non risultare "antiche" e "fuori tempo".
L'arresa delle donne al ruolo educativo con i figli non è stata controbilanciata da un diverso ruolo dei padri anche loro risucchiati nel lavoro assoluto.
E chi segue i figli? Esattamente nessuno proprio come dite. Uno spezzatino educativo dove i ragazzi sentono tante/troppe campane e alla fine "scelgono" laddove non dovrebbe esserci facoltà di farlo.
Recuperare il senso della fontana del villaggio, della relazione sociale tessuta prevalentemente dalla donna, dei ruoli all'interno di una comunità anche nei mestieri, è obbligatorio per recuperare l'umanità persa. I giovani in un contesto che chiameremmo con faciloneria "di una volta" non avrebbero più nessuno dei problemi citati. E non si tratta affatto di nostalgia.
Aspettiamo come al solito che qualcuno scriva queste totali ovvietà in uno "studio scientifico" per farle diventare credibili a chi dice "la fonte???"
Io ho scelto di stare a casa con i miei figli, almeno finché sono piccoli, con tutti i sacrifici che vivere con un solo stipendio comporta, proprio per questo motivo. E ti dirò che sono ben pochi a non considerarmi una pazza...
@@IlMondoNuovo20 Lo so bene. Non sei l'unica a dirmelo. Altre donne mi raccontano di battutine da ex colleghe supertaglienti, mancati inviti ai gruppi più disparati, fino alle ovvie mancate opportunità sul lavoro. Alcune amiche hanno per reazione rinunciato al lavoro stipendiato pur essendo fior di professioniste, ma la voglia di "respirare" lontano dalla pressione sociale a lavorare forzatamente è in antitesi con la "vendita" del pacchetto "donna indipendente e libera" che quasi sempre è una falsità.
Ho appena finito di guardare il video, molto interessante.
Grazie Elisa e grazie Francesca
Un altro video all' ottimo livello dei precedenti e, con il consiglio ai genitori di informarsi sul tipo di insegnamento pedagogico offerto dalla scuola nella quale inserire il proprio figlio, ho veduto anche un piccolo ma importante passo avanti, nel contrastare le cosiddette: soluzioni preconfezionate che portano al processo medico chirurgico del cambio di sesso. Oltre all' informazione, alla riflessione, anche un qualcosa di pratico per contrapporsi, se è il caso, a questa pratica troppo facilmente usata anche a sproposito. Bravissima e lucida al solito, è un piacere l' ascoltarti
Grazie per questo video: riflessioni mirate su questioni molto complesse
Cause della rilevanza del fenomeno nel cosiddetto Occidente: rientra nel piano della grande finanza che controlla tutto (inclusa la falsa chiesa bergogliana) e che lo finanzia massicciamente anche attraverso il mondo dello spettacolo che influenza molto i giovani; disagi e debolezza dei bambini e adolescenti a causa della debolezza delle famiglie (spesso divise) e dei genitori (sempre conseguenza dell'azione della grande finanza); perdita dei valori tradizionali e del solido buonsenso, sempre causata dalla grande finanza (in particolare visione edonistica della sessualità, distorta ipersessualizzazione dei bambini e femminismo che porta all'indifferenziazione dei ruoli di padre e madre con conseguenze devastanti nel processo di identificazione sessuale dei figli); a volte i giovani si buttano sul gender per nascondere altri problemi perchè sanno che se la buttano sul gender avranno massima attenzione ed approvazione (sempre grazie alla grande finanza). Dio ci aiuti e aiuti soprattutto bambini e giovani vittime di queste diavolerie.
@lalderman1915 Tipica risposta da troll: nessun argomento, solo gratuita polemica.
Ci sarà sempre uno/una che porta al collettivo dei replicanti quanto è stabilito da un ordine a noi ignoto.
Come dire "il mondo è tutto ciò che accade" , con alcuni che lo rendono migliore!!
Riflessione interessante
Ciao Elisa, ti seguo dall' inizio e ancora questo video non ho avuto il tempo di ascoltarlo ma ho visto il numero di visualizzazioni e commenti del video sullo sport: te li meriti tutti! Non ti preoccupare se arrivano anche le polemiche e gli haters, fanno parte del pacchetto.
Ciao è da poco tempo che ho scoperto il tuo canale ma ho già visto molti tuoi video. Apprezzo molto il lavoro che stai facendo perché di questi tempi ci vuole coraggio schierarsi sulle tue posizioni. Le condivido totalmente, anzi per certi eccessi sarei più categorico. Ti auguro di avere la più alta visibilità possibile perché lo meriti. 👋
Grazie, molto interessante, trovo tutto molto giusto
Ormai li ho visti praticamente tutti, mi complimento e sono grato. Il problema è che mediamente sono 5000 visualizzazioni a video, quindi li vede circa 1 italiano su 1000, mentre la retorica LGBTecc. coinvolge tutti H24 everywhere, e fra l'altro in modo molto intelligente : quasi tutte le persone con cui discuto in merito non hanno la minima idea dell'approdo che queste ideologie hanno nei paesi in cui sono già diffuse, ma arrivano a quel che viene raccontato da noi, che si ferma a ciò che l'italiano medio è attualmente disposto ad accettare. Ad esempio, qua si è ancora convinti che in questione ci sia solo l'affermazione di un'identità di genere diversa dalla sessualità biologica, che comunque non sta venendo negata, mentre sappiamo che in realtà si vuole arrivare a negare del tutto l'esistenza e la rilevanza di essa (ma ci arrivi anche logicamente : se sei maschio ma ti senti donna e vorresti esserlo, è perché ti senti femmina e vorresti esserlo, è palese che le due dimensioni siano collegate). Il secondo problema è l'estremo egoismo della nostra società, dovuto anche alla fatica di mettere il pane in tavola, per cui si fa come se i problemi non esistessero fino a quando non ti toccano direttamente... Poi ti trovi che tua figlia viene chiamata coi pronomi maschili in tutti i contesti a scuola senza che tu abbia potuto mettere bocca, e allora ti svegli... Il terzo problema sono gli psicologi, i medici e il personale sanitario : com'è possibile che accettino quasi tutti passivamente questo andazzo senza dimostrare un minimo di senso critico e di etica personale e professionale? Possibile che ce ne siano così pochi che si facciano qualche domanda? Io sono allibito. CIAO E GRAZIE ANCORA!
PS: perché non interpelli e non ti colleghi con figure e istituzioni di bioetica cattolica? Io conosco bene quel mondo, hanno una preparazione enorme e non hanno posizioni ideologiche, lavorano con un'onestà intellettuale incredibile... Dopotutto è anche prevedibile che se l'ideologia LGBTecc. prenderà piede, in prospettiva l'attacco alle religioni sarà violentissimo... Solo il "maschio e femmina li creò"....
Se i genitori non vogliono vedere o capire il disagio dei figli, non lo fanno. Punto. Ho sofferto di disturbi alimentari fino ad arrivare ad una grave anoressia ed anche questo è stato visto praticamente come un capriccio. Hanno cercato di forzarmi per risolvere il sintomo ma non si sono interessati alle cause o al disagio. è mancato proprio il riconoscimento del disagio, e prima ancora la validazione dell'identità. Niente di materiale può sostituire questa validazione
Bravissima per il lavoro giornalistico che stai facendo! Grazie grazie e ancora grazie!
Buon venerdì Elisa, ti dedico questa citazione:
"Le utopie appaiono oggi assai più realizzabilidi quanto non si credesse un tempo.
E noi ci troviamo attualmente davanti a una questione ben più angosciosa: come evitare la loro realizzazione definitiva?
... Le utopie sono realizzabili. La vita marcia verso le utopie.
E forse un secolo nuovo comincia; un secolo nel quale gli intellettuali e la classe colta penseranno ai mezzi d'evitare le utopie e di ritornare a una società non utopistica, meno 'perfetta' e più libera".
Nicola Berdiaeff
Grazie per questi contenuti non imbevuti di ideologia...
Non è stato sottolineato che in ogni epoca, durante la fase adolescenziale, è sempre stata molto frequente la percezione di "confusione" riguardo all'identita femminile/maschile.
In epoche in cui la saggezza ed il ruolo degli adulti di riferimento (non solo i genitori) era quello di "accompagnare" il ragazzo e la ragazza a divenire uomo e donna, il disagio adolescenziale era considerato un passaggio non così drammatico...
Le ragazze più mascolina ed i ragazzi più effeminato ci sono sempre stati... Chi ha fatto più fatica nel passaggio adolescenziale, quando ha trovato genitori e adulti ben saldi nella loro identità di maschi e femmine, anche se con fatica, ha potuto superare i propri disagi...
Oggi le lobby che promuovono il gender e l'omosessualismo hanno infiltrato con il loro potere tutti i media, i social, le istituzioni, la scuola...hanno usato la finestra di Overton per corrompere le menti degli adulti più deboli ed ecco che il risultato è quello che abbiamo sotto gli occhi.
Non più un disagio adolescenziale da risolvere accompagnando i ragazzi a divenire un maschio adulto e una femmina adulta, ma accogliere il disagio e assecondare il programma malefico instillato ovunque dalle élite che vogliono distruggere l'essere maschio e femmina, cioè l'umanità.
@@annatomasi9112 👏
Hai detto una marea di stronzate, è proprio l'esigenza sociale e la pressione sociale è famigliare che accetta solamente il Maschio macho e la femmina Barbie girl l'origine del problema, non volendo accettare che non tutti i maschi sono super macho man e non tutte le femmine sono Barbie girls gli spinge ad identificarsi del sesso opposto proprio grazie al idiozie perpetuate da famiglia e società che non è in grado di accettare che no non tutti maschi amano il calcio, il colore blu le moto piuttosto che altri stereotipi di genere maschile e che non tutte le femmine si vogliono vestire con tacchi e trucco e capelli lunghi, amano il colore rosa e le bambole ed altre stronzate del genere. Grazie a questa pressione sociale demenziale abbiamo creato un mostro che fa sentire i ragazzi e ragazze che per natura e personalità non sono in linea con tutti questi stereotipi di genere stupidamente imposti a chiunque a disagio con il loro essere maschi e femmine
Prima metto like e poi guardo il video ❤
Gli stessi meccanismi che si verificano quando ci sono delle diagnosi ti disturbi specifici dell'apprendimento a scuola è un problema ovviamente meno grave ma il meccanismo è lo stesso
Grazie
Torniamo a fare i genitori!
Io per una volta dissento. La colpa di questi fenomeni è da attribuire al 98% ai genitori. Il restante 2% lo lascio ai condizionamenti sociali che purtroppo non possono essere controllati.
È vero, la sera si arriva a casa stanchi e c'è ancora da preparare la cena rassettare ecc. Ma questo è il mestiere del genitore. Il tempo per parlare con i propri figli lo si DEVE trovare. E non è assolutamente possibile che si accettino comportamenti come chiudersi in camera e non parlare. Mia madre al massimo mi diceva: "se non vuoi parlarne ora dimmi A CHE ORA vuoi parlarne". E puntualmente si presentava per parlare, a volte per tutta la notte. Non è facile. È molto faticoso. Ma si deve fare. Se no è molto meglio non fare figli
👏👏👏
minuto 16
La realtà è che i genitori sono assenti dal punto di vista emotivo e del riconoscimento, perciò compensano con gli oggetti. Da ciò i ragazzini crescono con l'idea che loro non hanno un'identità propria se non sulla base dell'avere delle cose.
Ed è proprio questo il punto della questione "io non sono io a prescindere, ma io sono io solo se ho quella cosa".... e questo prima riguardava solo oggetti materiali, adesso invece riguarda pezzi di corpo.
P.S.: mi dispiace, Elisa, ma non condivido una cosa di quello che dici. La colpa è dei genitori, e la società è fatta così perché a gestirla sono dell'età dei "genitori", e votano "genitori" che vanno al potere. Sono i "genitori" che hanno scelto di costruire il sistema che lamenti. Quando questa generazione, che è quella che ha creato la "società narcisista" e "postnarcisista", sarà andata finalmente potremo ricostruire l'umanità.
Educare i figli non significa preparargli la cartella la sera, ma ascoltarli e fargli da esempio.
Appunto. Se qualcuno non comincia ad assumersi le sue responsabilità, nulla potrà mai cambiare.
"Bon mazite!" l'avrebbero detto, testuale, anche i miei genitori 🙂bella la triestinità che ogni tanto fa capolino! Brava e continua così!
Off topic: vorrei segnalare un video caricato su TH-cam, intitolato "un uomo chiamato pileria"
Quando in rai si poteva discutere tranquillamente su dei temi importanti, senza fare propaganda radicale.
Onestamente non condivido la questione del capriccio come se fosse uno strumento usato da bambini piccoli per manipolare l'adulto, il bambino segue il suo istinto e bisogno, l'adulto che pensa una cosa del genere sul figlio è condizionato da qualche situazione della sua storia personale. I bambini hanno dei bisogni profondi di vicinanza e accudimento ma i genitori spesso compensano delle lacune educative dando cose materiali inutili che sostituiscono abbracci e parole. Ci sono su argomento educazione molti libri di illustri psicologi, consiglio Siegel e Bilbao anzi, partire dal libro "Il cervello dei bambini spiegato ai genitori" di Bilbao dovrebbe essere obbligatorio per i neo genitori. Alcune espressioni usate per definire ad esempio "il capriccio" le trovo superate e non esprimo appieno la complessità dell'evoluzione emotiva che i bambini sviluppano con molta fatica in tutta l'infanzia fino alla fine dell'adolescenza. La disregolazione emotiva è alla base del disagio emotivo dei preadolescenti, adolescenti e giovani adulti proprio perché di adulti capaci di offrire sostegno emotivo sicuro perché risolti e consapevoli di loro stessi, non ce ne sono molti.
Sono molto confusa e vorrei capirci qualcosa. Di recente mi è capitato di conoscere un ragazzo ftm e alcuni suoi amici che come lui affrontano il "percorso".Chiacchierando è venuto fuori che quello che li accomunava era una diagnosi di disturbo borderline con tanto di uso di farmaci. Ora, premettendo che in questo pattern il suicidio è una realtà (tanto è vero che in primavera si è uccisa una ragazza del loro gruppetto, sono persone adulte e loro ne parlavano con una certa normalità di questi suicidi ricorrenti) io adesso sono estremamente confusa. Cioè, in una diagnosi simile l'eventualità di suicidio assume tutt'un altro significato. Cosa ne pensi?
Ma come si fa ad ignorare il perchè di questo fenomeno in crescendo?
Come si fa ad affermare che ci mancano moltissimi dati?
I dati ci sono e moltissimi!
Dove era questa psicologa quando altri colleghi lo segnalavano come certo rischio con obblighi imposti nel 2019-20-21-22 come il distanziamento sociale, isolamento , copertura della bocca con mascherine, continuo collegamento virtuale ecc. ?
O quando altri colleghi e medici hanno scritto libri su potenziali danni relazionali ed ormonali a seguito di concepimento-gravidanza-parto "ospedalizzati-medici"? Rifm Willi Mauer, Micheal Ondet?
E ne vogliamo onestamente parlare dei danni da pornografia gettonabile ormai ovunque fin dalla tenera etá, dei danni di "modelli sociali" umani 'chirurgicamente midificati" onnipresenti in film, pubblicità di qualsiasi prodotto, cantanti, "influenzer", ecc?
Era ed é tutto, onestamente, prevedibile........
Infatti secondo me il tema è stato trattato in maniera troppo superficiale. Probabilmente si vuole tenere il piede in due scarpe.
@@emanuela9653 me lo sono detta anch'io 🥺
Credo si tratti di un fenomeno molto complesso e se consideriamo il fenomeno della crescita esponenziale di giovani e giovanissimi che si dichiarano queer o la fluidità di genere, ritengo siano opportuni studi longitudinali e in diversi gruppi di numero sufficientemente rappresentativo. Al momento molti studi prendono in considerazione singole biografie o riguardano gruppi considerando solo alcune variabili. Questo è inevitabile poiché ogni disegno di ricerca, quantitativa o qualitativa, al momento può procedere indagando il "qui ed ora". Credo che gli studi longitudinali potrebbero darci molte più informazioni ed essere più esaustivi producendo dati più "robusti". Ecco perché non si tratta di trascurare ciò che già c'è per singoli aspetti, anzi. Ma se si vuole indagare un fenomeno complesso abbiamo bisogno di più tempo e di disegni di ricerca molto ben articolati, magari internazionali e anche molto costosi. Al di là degli studi e dei dati, abbiamo a che fare con l'influenza sociale, con la spinta al conformismo, la permeabilità culturale, i modelli educativi adottati dai genitori e a scuola, la comorbidità con aspetti psicopatologici della persona e/o di membri della famiglia, esperienze traumatiche e altro. Anche ascoltare e delineare disegni di ricerca su coloro che intraprendono la detransizione è fondamentale. Certamente tutto questo potrebbe essere un terreno da affrontare in modo focalizzato.
@@francescabagaglia2392 te pareva se non c'erano di mezzo i soldi.
No.
Dati per capire già ci sono. Era tutto prevedibile e previsto da chi questi dati già li ha considerati.
E si aggiunga anche quanto riguarda l'eredità di traumi non elaborati dall'albero genealogico, fedeltà famigliari, irretimenti, aborti di fratelli e sorelle, fecondazione "assistita" dunque spermatozoi e ovuli congelati ecc.
Rif. Epigenetica
molto interssante @@Lisp5
Sempre pensato in base a ciò che ho visto
Gentile Elisa, le chiedo per favore un video o più di spiegazione di tutte queste tematiche per bambini di 10-12 anni, cioè in età prepubere.
Ieri mio figlio mi ha chiesto il significato della parola transgender riferita alle olimpiadi ed è rimasto piuttosto "sconvolto" da questa realtà. Entro pochi anni si dovrà confrontare con un mondo che gli presenterà questi argomenti in vario modo. Come possiamo prepararli ad avere un pensiero critico? Un video o più preparati da lei a mio avviso potrebbero aiutare moltissimo.
Grazie del suo lavoro prezioso!
Salve sono Denise.. ho 2 figli di 13 e 15 anni, sconvolti ormai non lo sono più… io e mio marito li abbiamo preparati a quello che queste “ideologie contorte” vogliono raggiungere… non solo nelle olimpiadi ma anche nei film Marvel.. Disney… scuola… ogni volta ci confrontiamo e cerco di farli ragionare con la loro testa !…
Sia lieta che suo figlio chieda a lei , il dialogo è fondamentale in queste età delicate, le auguro di cuore di costruire il vostro rapporto giorno x giorno .. Seguo Elisa da un po’… è stata una bussola luminosa.. alcune interviste le ho riascoltate con il mio figlio più grande…
Un abbraccio
@@denisepenzo8053li fa ragionare con la propria testa? Siamo sicuri che invece non indirizzi il loro pensiero verso l’odio per chi ritengono diverso?
Non sono tutti ado capricciosi. Semmai sono stati ideologicamente intortati e indottrinati
Quindi nessuno si è preso la briga di indagare su quanti, fra coloro che soffrono di "disforia di genere" sono figli di genitori separati o di mamme single??
Io conosco solo una ragazza con la disforia, genitori separati, vive con la madre.
@@YTROM68 E probabilmente non è l'unica, ma forse viene considerata un'indagine troppo "politicamente scorretta" da fare.
C'è una ricerca anglofona che riguarda la cosa che hai scritto e che ho trovato su internet tempo fa, se ricerchi quella cosa su Google in inglese dovresti trovare dei risultati.
La percentuale di ragazzini adottati, che iniziano la "terapia" ormonale è circa il doppio superiore rispetto a quella dei ragazzini non adottati
@@Gli_alieni Grazie. Le adozioni, purtroppo, non sempre riescono bene.
Io, figlia di genitori separati e cresciuta quasi del tutto con mia madre, non ho mai voluto cambiare sesso. Eppure sono vissuta in mezzo a donne che non erano contente di esserlo, in ambienti maschilisti. Ho vissuto con grande disagio il mio essere donna, ma, testarda come sono, ho voluto affrontarlo restando donna. Adesso sono contenta di esserlo. Poi, per carità, ognuno è libero di fare le sue scelte, sono tutte rispettabili.
L'adolescenza è un terreno superbo dove ciò che i genitori hanno seminato viene ricambiato con i primi frutti più autentici per loro. È un tempo molto creativo per individuarsi. Quando questo si verifica abbiamo perso un figlio ma nasce la sua arte.
Se non accade farà ritorno e aderirà alle norme ricevute divenendo un replicante..
ma un collettivo lo aspetta a braccia aperte.
Dov'è questo collettivo?
@@Lisp5il collettivo è un un numero elevato di persone che hanno accettato di non superare la soglia della mediocrità.
@@francococuzza1957 non ho chiesto che cos'è 🙈. Ho chiesto dov'è.
@@francococuzza1957 inoltre.. stai ignorando, come la maggior parte delle masse, il significato originale del termine "persona", ossia: "maschera sociale".. inclusiva di un attaccamento al mentale ed un distacco dall'essere. Maschera come prodotto pensante che copre, altera, dissocia, ostacola.. l'autenticità, l'essenza. Vedi "persona fisica e codice fiscale" appioppati alla "denuncia" di nascita di ogni "mediocre", inteso come privo di qualità per emergere, appunto, dalla massa governabile. Approfondendo, possiamo comprendere che ciò da te illusoriamente inteso come "collettivo che aspetta a braccia aperte" é una nuova, ennesima, massa mediocre, soggiocata, attaccata all'ego ossia prodotto pensante che divide, che crea ennesime divisioni e miriade di etichette, mercificazioni.
@@francococuzza1957 inoltre.. stai ignorando, come la maggior parte delle masse, il significato originale del termine "persona", ossia: "maschera sociale".. inclusiva di un attaccamento al mentale ed un distacco dall'essere. Maschera come prodotto pensante che copre, altera, dissocia, ostacola.. l'autenticità, l'essenza. Vedi "persona fisica e codice fiscale" appioppati alla "denuncia" di nascita di ogni "mediocre", inteso come privo di qualità per emergere, appunto, dalla massa governabile. Approfondendo, possiamo comprendere che ciò da te illusoriamente inteso come "collettivo che aspetta a braccia aperte" é una nuova, ennesima, massa mediocre, soggiogata, attaccata all'ego ossia prodotto pensante che divide, che crea ennesime divisioni e miriade di etichette, mercificazioni.
Mi sono sempre sentito un outsider, ho trovato l mia dimensione nel movimento punk
Ciao Elisa spero che leggerai questo messaggio poiché lo manderò anche a Matt Carus e a Tweener dato che vi seguo. Volevo informarti che sul video "LA CONVERSIONE DI DUDUBBI LO HA RESO TRANSFOBICO?" di un certo Wide Alf, l' Albicocca precisamente al minuto 52 ha nominato i vostri nomi dicendo che anziché parlare di donne trans dite che si tratta di uomini che si identificano in donne. Ho visto un pezzo soltanto del video perché mi è uscito tra i consigliati e fatalità ho beccato quel punto poi ho subito cambiato perché ho trovato che fosse un po' noioso. Un beso.
Abicocco non ha alcuna rilevanza quando si parla di fatti, lascialo starnazzate
ROGD mooolto diffuso come fenomeno di disagio generazionale da mancanza di esempi autorevoli a partire dai genitori….
Hai per caso cancellato il video su Calzolari?
Ho cancellato i video di Angeli e Calzolari perché non mi pare giusto dare ulteriore visibilità a persone che con me si sono poi comportate malissimo.
@@IlMondoNuovo20 cos'è successo, se posso chiedere?
L'anno scorso ho pubblicato un dibattito tra Valerio, trans FTM, e Marco, mio marito. Angeli e Calzolari non hanno gradito e hanno iniziato ad attaccarmi pubblicamente per giorni (o forse più, non saprei perché ho bloccato i loro account, abbastanza stufa di star dietro a simili sciocchezze).
Fare analisi medico psicologiche è difficile, prendere decisioni genitoriali non può essere delegato. Alcune difficoltà per alcuni non sono niente, mentre per altri sono molto ardue.
perche' un genitore prepara la cartella al figlio superata la terza elementare?
@@huysuzariel9896 occorre avviare uno studio longitudinale....
🥶🥺
Ma i genitori non dovrebbero supportare i figli? Qua non parliamo di capricci, bensì di disagio vero che va affrontato da chi disponga degli strumenti adatti ad analizzarlo e “sbobinarlo” , strumenti di cui dubito dispongano le famiglie italiane. Comunque complimenti per aver beccato una delle poche psicologhe esistenti che, in pratica, delega alla famiglia il ruolo di guida alla risoluzione del disagio giovanile.
In ultimo, potrei sapere la sig.na Elisa quale preparazione vanti in campo psicologico o sociologico, sono davvero curioso.
I genitori in realtà dovrebbero insegnare il figlio a vivere supportandolo anche dove sia giusto e richiamandolo all ordine dove fa cazzate!
E questo, purtroppo, è soggettivo ad ogni genitore ma nonnper questo va sminuito salvo casi gravi
Dalla letteratura scientifica emerge una marea di dati, perché non se ne parla?
Ad esempio l'importanza dell'epigenetica, pertanto non bisogna limitare il problema diagnostico solo al bambino: l’adulto maltrattato, che ha subito traumi, assistito a traumi tra cui lutti familiari ecc. nell’infanzia presenta un rischio superiore di sviluppare numerosi disturbi neuropsichiatrici e comportamentali. I più comuni sono il disturbo posttraumatico da stress (DPTS), il disturbo antisociale della personalità e in particolare nelle donne, con storie pregresse di abusi fisici e sessuali nell’infanzia, anche il rischio di sviluppare una grave forma di depressione postpartum (nota come DPTS post natale), si veda parti e concepimento "medicalizzati", ecc.
É fondamentale diffondere queste realtà..per risolvere squilibri, sofferenza ecc.
se conosci studi che indagano la correlazione tra traumi, psicopatologia infantile e disforia di genere, sarei molto lieta di aggiornarmi. Ammetto che sono molto critica rispetto alla diagnosi di psicopatologie nell'infanzia e nei metodi utilizzati. Per quanto riguarda invece la presenza di traumi in età infantile, sappiamo molto e anche l'esperienza clinica ha messo in luce molti aspetti. Sappiamo anche che chi ha subito traumi (relativi a violenza familiare/abuso) può manifestare problemi legati alla sessualità, alle relazioni in genere o auto dichiarare la disforia di genere. Può, ma non è un automatismo. Gli studi sono importanti, reputo che la riflessione e la logica, siano al momento i processi più fecondi. Osservare un "fenomeno emergente" e comprenderne tutti gli aspetti non può esaurirsi negli studi. Abbiamo anche un problema di "qualità dei dati" (che sono quantitativi e non longitudinali) ammesso siano "reali" e di "rappresentatività del campione. Faccio un esempio, quanti bambini che hanno subito traumi/abusi non manifestano disforia di genere? Non è proprio detto che esista una puntuale relazione causale tra questi due fattori. Ad ogni modo sono disponibile a commentare gli studi e/o una parte della marea di dati di cui parli.
@@francescabagaglia2392 non parlo, scrivo e non é possibile scrivere marea di dati in questi spazi. Per accennare, si veda L'Analisi Transazionale, rif. Libro di J. STEWART (A.T.) che è un orientamento del più recente pensiero psicologico e al tempo stesso uno strumento terapeutico per lo sviluppo e la correzione dei disturbi della personalità. L'A.T. ci consente di accedere al significato nascosto dei codici che influenzano i diversi stati dell'lo (Genitore - Adulto - Bambino) e di comprendere quindi le dinamiche che guidano le relazioni tra noi e gli altri.
Ancora: é stato dimostrato che il trauma psicologico (ovviamente ognuno di noi ne ereditata e-o vive diversi mentre i nostri giovani per certo hanno vissuto quelli relativi a lungo isolamento e distanziamento sociale, compromessione neuroni specchio causa volti coperti con mascherine, ecc. e va fatta adeguata indagine) che induce cambiamenti epigenetici che possono avere effetti a breve e lungo termine sulla funzione neuronale, sulla plasticità cerebrale e sugli adattamenti comportamentali, rif. Zannas et al., 2015, lo studio di Hannon et al. (2016).
@@francescabagaglia2392 Non è nemmeno plausibile affermare che identità di genere si possa percepire alla nascita o addirittura prima essendo un mero prodotto mentale pensante e la mente pensante si forma, costruisce, negli anni! Dunque é una menzogna antiscientifica.
Studi ne abbiamo invece moltissimi, come sui traumi ereditati in albero genealogico ed eigenetica di Dora Costa, Rachel Yehuda, un recente lavoro ha rivelato una forte evidenza che l’RNA può svolgere un ruolo nel modo in cui gli effetti del trauma possono essere ereditati. I ricercatori hanno esaminato come i traumi subiti all’inizio della vita possano essere trasmessi allontanando i cuccioli di topo dalle loro madri subito dopo la nascita, rif. Isabelle Mansuy dell’Università di Zurigo, Rowell T, Neal-Barnett A. A
È stato dimostrato che il trauma psicologico induce cambiamenti epigenetici che possono avere effetti a breve e lungo termine sulla funzione neuronale, sulla plasticità cerebrale e sugli adattamenti comportamentali, rif. Zannas et al., 2015, lo studio di Hannon et al. (2016).turb
Abbiamo lunghi elenchi, ad esempio: Child Adolesc Trauma. 2021 Aug 21;15(1):167-180.
Angela Neal‐Barnett.,Tiffany Rowell. A Systematic Review of the Effect of Parental Adverse Childhood Experiences on Parenting and Child Psychopathology Tiffany Rowell1 · Journal of Child & Adolescent Trauma (2022) 15:167-180
Lang, J., McKie, J., Smith, H., McLaughlin, A., Gillberg, C., Shiels, P. G., & Minnis, H. (2019). Adverse childhood experiences, epige- netics and telomere length variation in childhood and beyond: a systematic review of the literature. European child & adolescent psychiatry, 1-10.
Letourneau, N., Dewey, D., Kaplan, B. J., Ntanda, H., Novick, J., Thomas, J. C., … & APrON Study Team. (2019). Intergenerational transmission of adverse childhood experiences via maternal depres- sion and anxiety and moderation by child sex. Journal of Develop- mental Origins of Health and Disease, 10(1), 88-99.
McEwen, C. A., & Gregerson, S. F. (2019). A critical assessment of the adverse childhood experiences study at 20 years. American Journal of Preventive Medicine, 56(6), 790-794.
Reichl, C., Kaess, M., Fuchs, A., Bertsch, K., Bodeker, K., Zietlow, A. -L., Dittrich, K., Hartmann, A. M., Rujescu, D., Parzer, P., Resch, F., Bermpohl, F., Herpertz, S. C., & Brunner, R. (2019). Childhood adversity and parenting behavior: The role of oxytocin receptor gene polymorphisms. Journal of Neural Transmission, 126(6), 777-787.
Sroufe, L. A., Carlson, E. A., Levy, A. K., & Egeland, B. (2003). Implications of Attachment Theory for Developmental Psychopathogy. Annual Progress in Child Psychiatry and Child Development, 2000-2001, 43-63.
Bodeker, K., Fuchs, A., Fuhrer, D., Kluczniok, D., Dittrich, K., Reichl, C., & Neukel, C. (2019). Impact of maternal early life maltreatment and maternal history of depression on child psychopathology: Mediating role of maternal sensitivity? Child Psychiatry & Human Development, 50(2), 278-290.
Condon, E. M., Holland, M. L., Slade, A., Redeker, N. S., Mayes, L. C., & Sadler, L. S. (2019). Maternal adverse
childhood experi- ences, family strengths, and chronic stress in children. Nursing Research, 68(3), 189-199.
Ma possiamo ritrovare testimonianze anche in "semplici" realtà secolari dette di 'adattamento" come gli animali a cui é stata tagliata la coda e nel tempo le loro generazioni sono nate senza o con una coda minuscola.
@@francescabagaglia2392 Molto abbiamo anche in merito ai traumi in gravidanze e parti medicalizzati, concepimenti "assistiti" ecc. Es. Michel Ondet, Willi Mauer.
Inoltre nelle "teorie" diffuse addirittura da oms e ministero della s. Ns., non si considera minimamente la struttura della mente pensante in cui nella fase iniziale infantile non esiste proprio la parte razionale, che pone domande e riesce a mettere in dubbio e fare valutazioni autonome rispetto a quato gli viene inculcato dall'esterno, per intenderci. Nella fase iniziale infantile la mente si forma e si plasma in modo deleterio ed inculcare nozioni in cui si favoriscano false percezioni rispetto alla realtà oggettiva e biologica é un costrutto sociale ed implica favorire il caos, la crisi di identità stessa, la comprensione della capacità di razionalizzare.
E mi ripeto per importanza di contenuti: si acceda ai contributi concreti degli scienziati che da secoli hanno comprovato come e quando la mente pensante si forma, tra l'altro con tempi molto lunghi rispetto agli animali e con inclinazione ad essere formata parzialmente senza determinati requisiti di educazione come il favorire l'adulto interiore (rif. Analisi transazionale).
@@francescabagaglia2392 Secondo lo State of Children in the European Union del 2024, si stima che tra i ragazzi di età compresa tra i 15 e i 19 anni circa l'8% soffra di ansia e il 4% di depressione, e nel 2020 circa 931 giovani in Europa sono morti all'anno per suicidio.
L'isolamento e la rottura con il mondo reale e la società nelle sue più diverse componenti hanno contribuito all'aumento delle dipendenze da sostanze ma, soprattutto, da tecnologia: oggi si stimano almeno 700 mila adolescenti dipendenti da web, social e videogiochi: servono studi longitudinali per dimostrare che tramite tale tecnologia si plasma-forma-soggioga-influenza-condiziona la mente pensante?
L’ultimo report del Global Mind Project, pubblicato on line a marzo 2023, presenta un quadro post pandemico preoccupante: la salute mentale è profondamente peggiorata, in particolare per i giovani e soprattutto nei Paesi più ricchi, mentre la situazione è migliore in molti dei cosiddetti Paesi “meno sviluppati”, dell’ Africa e America Latina.
28:27 etichettare, distinguere, diabellere... diabolo, diavolo. Il cammino dell'uomo infinitamente etichettatore deve fare i conti con le etichette finite e consumabili.
Scusate ma avete fatto un minestrone incredibile … peccato non avere centrato il nucleo del problema … ma capisco che il tema sia complesso !
Io darei una bella terapia a base di Tavor e Zyprexa
32:06 "dai pronomi a tutto l'arcobaleno" no. Fermi qui. C'è una diatriba politica famosa. Donne, gay, bisessuali di tutti i generi e intersessuali non riescono a staccarsi da chi ha disforia di genere nella politica e afferma che esista una transizione culturale sessuale, che questa sia sullo stesso piano del sesso biologico. I pronomi non vanno messi sulla stessa linea dei simboli culturali del passato del gay pride o di slogan contro l'omofobia. Le persone hanno il diritto di voler depatologizzare qualsiasi cosa e fallire nel tentativo, ma sulla disforia di genere ne sono fin troppo annoiato.
Chissà se i ragazzini africani nei loro villaggi si chiedono: ma sarò non binario, o magari demisessuale?
si si, se lo chiedono tutti i giorni....
In Sudafrica e in Botswana si, considerando che è legale ottenere scritto nei documenti che si è del sesso opposto e che la chirurgia di modifica dei propri genitali per farli assomigliare a quelli del sesso opposto al proprio è legale e "gratuita" per chi la richiede.
Quindi dovresti evitare di buttarla in caciara perché poi ti potresti trovare davanti ad un estremista che ti smonta a livello argomentativo
@@Gli_alieni Sudafrica e Botswana sono due stati africani su quanti, nel continente? Poi se è così credo che si tratti di possibilità utilizzate dagli abitanti delle città occidentalizzate, io ho parlato di villaggi. Anche nei villaggi del Sudafrica e del Botswana ho l'impressione che tra i ragazzini non ci siano quegli interrogativi.
@@Gli_alieniinfatti parlava di villaggi e di povertà....tu hai citato il Sudafrica che è forse anche più sviluppato di noi....t sei smontato tu da solo....mi spiace😂😮😅
Intervista interessantissima.
Anche questa (in inglese) è molto interessante:
th-cam.com/video/iRUX0CDbEbI/w-d-xo.htmlsi=1QhBFUhAN69tEnZe
I genitori devono fare un grosso errore. Sono gli unici che possono incassare il primo pugno in un occhio che permette ai figli di distanziarli e fare in modo che su questa esperienza fondamentale potranno osservare se stessi con la loro identità rilevata da soli e non per riconoscimenti altrui.
Sai cosa significa "neuroni specchio"?
@@Lisp5 anche i bosoni sono a specchio?
@@francococuzza1957 non hai risposto alla domanda..
Quanti no 🥺...
Non sapete cosa vuol dire disforia in psichiatria, l'espressione disforia di genere è recente e di tutt'altro significato.
Io mi soffermerei proprio sulla questione geografica/culturale. Non può essere assolutamente un caso che il problema sussista in maniera imponente nei paesi dove vige il benessere, la vita frenetica, distacco sociale, utilizzo estremo e manipolatorio dei social ecc.. Sembra che ormai venga servita sul piatto d'argento la soluzione ideologica della disforia per lavarsene le mani e non risolvere i problemi a monte. Poi mi chiedo, ci sono e quali sono i punti carnidini scientifici sui quali si basa la diagnosi di disforia di genere? A me sembra ci sia una confusione a 360° e che venga preso tutto con leggerezza. Alla fine di tutto, chi ne giova sono le case farmaceutiche, le cliniche di transizione e i soliti schieramenti politici.
Non c'è dubbio.
Quando hai praticamente tutto e ti distacchi completamente dalla realtà non riuscendo più a capire che dai per scontato il solo fatto di avere del cibo o dell'acqua potabile ti aggrappi a queste minchiate progressiste, che sono il nulla assoluto.
In Iran, in Pakistan e in Bangladesh vige il benessere?
Forse qualcosina in Iran ma certamente non in Pakistan e in Bangladesh (in cui sono mediamente più poveri che in India e l'India è un altro Stato in cui fanno le operazioni chirurgiche di questo tipo).
Eppure le operazioni chirurgiche le fanno gratuitamente (ovviamente con periodi d'attesa superiori rispetto che in Italia).
Io penso di sapere perché in Iran, Pakistan e Bangladesh hanno accettato una cosa del genere ma è meglio che non lo scrivo (penso che la gente ci possa arrivare da sola).
Inoltre anche Israele attua chirurgia gratuita sui genitali "a chi si sente del sesso opposto al proprio".
Il mondo si è diviso su questo tema, a prescindere dal continente in cui si trova un Paese e addirittura "a prescindere dalla religione" (nel senso che è come se i Paesi a maggioranza sunnita, sciita, cattolica, protestante, ortodossa, buddista si siano divisi in altre sotto-religioni a seconda del gruppo di Paesi di cui fanno parte), quindi incredibilmente si sono andate a formare nuove macro-religioni (sia su questo tema dell'identità sessuale che sul tema dei rapporti erotici con persone del sesso opposto ma in particolare su questo tema dell'identità sessuale).
(PS. Scrivo volutamente "identità sessuale" perché riguarda il sesso e non "il genere" che non ha alcun senso come concetto scrivere "il genere", è come scrivere "la tipologia" senza specificare cosa)
@@Gli_alieni In certi paesi musulmano sono omosessuali che vengono costretti a cambiare genere per non rischiare la vita una volta che viene scoperto che sono tali, perché l'omosessualità è vista come un vizio, mentre la disforia come una malattia da curare.
@@Gli_alieni hai poche idee e tutte confuse. Cosa diamine c'entrano l Iran, Pakistan e Bangladesh? A prescindere dalle restrizioni interne, in quei paesi la mole di gente "transgender" non è minimamente paragonabile a quella Occidentale, riguardo i bambini è praticamente inesistente. Riguardo il genere, la parola stessa ha un solo ed unico senso (binario): UOMO=MASCHIO ADULTO UMANO DONNA=FEMMINA ADULTA UMANA. Tutto il resto è solo e solamente ideologia senza alcun fondamento logico e scientifico. Qui stiamo parlando appunto di influenze esterne, dove tali sono minime o inesistenti la vita dei giovani procede normalmente, fra alti e bassi come ovvio che sia, ma nessuno prende minimamente in considerazione la questione (ideologica) di cambio genere.
BON MAZZI..TE😂
Meglio che uno non lavorii e stiacon i figli,avrai meno soldi ma salvi la psiche del sangue del tuo sangue
Io sono vissuta senza padre, con una mamma lavoratrice, però ugualmente presente. Non ho mai desiderato cambiare sesso, perché sarebbe stato troppo facile. Ho preferito affrontare e risolvere i miei problemi di donna, restando donna.
Meglio non usare i figli per costringere il/la tuo/a partner a rinunciare al suo lavoro. Ti illudi di farlo per loro, ma è solo un pretesto, lo fai per te stesso/a. E questo è egoismo, non è amore. Se hai bisogno di essere accudito/a, meglio un/a colf o badante, il matrimonio è fondato sul rispetto, anche della libertà dell'altro/a, e sull'altruismo.
@@mariaperrini sei andata completamente fuori tema,fra l'altro è un'insalata di parole ciò che hai scritto.Preciso che per me il lavoro salariato è un cancro da estirpare
@@ChristianNatella-be9coper lavoro salariato intendi il lavoro alle dipendenze? In effetti, se si ha famiglia, è meglio che uno dei due si metta in proprio, preferendo un lavoro indipendente, con orari flessibili, che gli lascino il tempo di godersi l'infanzia dei propri figli, i bei momenti della loro crescita che sono irripetibili. Aprirsi una ludoteca, una palestra, o lavorare sui social credo che saranno i lavori piu scelti da chi vuole lavorare però anche dedicare del tempo alla famiglia.
@@mariaperrinispesso e volentieri in lavoro in proprio occupa molto più tempo del lavoro da dipendente, dipende anche dal settore ma più spesso che no le persone che lavorano in proprio lavorano molte più ore di chi è dipendente e fa il classico orario da ufficio. Poi dipende dal tipo di lavoro da dipendente, dal tipo di attività privata che si ha etc ovviamente
@@liv0003 Ciao, grazie per la risposta. Se il lavoro d'ufficio occupa sei o sette ore, sarebbe conciliabile con impegni familiari, specie se è statale. Per il lavoro autonomo, è vero, dipende, se sono, per es., dei lavori artistici per pochi conoscenti, non dovrebbe impegnare troppe ore. Oppure un'attività da influencer, poco impegnativa, però sarebbe da chiedere anche a chi lavora sui social.
percui il disagio è reale oppure è un capriccio, non si capisce il ragionamento che fate....c'è un po' di confusione
Generalmente il disagio è reale, non può essere un capriccio. Potrebbe assumere la parvenza di capriccio. Potrebbe anche essere un disagio non patologico e semplicemente tipico di una tappa evolutiva. Per queste ragioni va indagato. Il modello educativo adottato in famiglia è sempre da valutare, quale strategia hanno adottato le figure primarie con il figlio o con la figlia, quando si è ribellato o ribellata ai no? La strategia adottata cosa ha insegnato ai figli? Perché questi ripeteranno quei comportamenti che hanno trasformato i no in sì. Quindi ho specificato che non parliamo di capricci, ma delle strategie che abbiamo insegnato ai nostri figli perché quelle utilizzeranno anche nel volere una soluzione da loro scelta per il loro “disagio”, “turbamento”, “confusione” e per tutto ciò che altera la “loro” idea di cosa dovrebbe essere “stare bene”. Molti di noi adulti sanno che In un corpo che naturalmente cambia con la crescita e lo sviluppo, è facile non sentirsi a proprio agio. Accettare questi cambiamenti non è immediato e scevro da turbamenti. Neppure questi sono capricci, anzi, ma non sono neppure patologie. Sempre che qualcuno non ci convinca del contrario.
Ciao volevo dirti che non sono un tuo fan, non condivido il 90% delle tue interpretazioni della realtà e spesso trovo offensivo e fuorviante quello che dici, ma penso che con persone intelligenti e preparate come te si debba intavolare un confronto costruttivo e rispettoso. Sono una persona non binaria e fondo gran parte della mia vita sui valori di ciò che si potrebbe dire "radicalismo queer", rispondimi se volessi avere uno scambio di opinioni paritario con qualcun che ha vissuto dall'interno un certo tipo di attivismo, parlare in un tuo video di una prospettiva diversa (anche x contestarla sia chiaro)
Da molti anni, da quando mia nipote adolescente (ora adulta) mi disse che diverse sue amiche a erano "lesbiche" o bisessuali, ho pensato che fosse divenuta una sorta di moda, di un tabù che doveva essere rimosso ma non per reali inclinazioni personali. Già allora iniziava a prendere forma quanto vediamo oggi, ossia la manipolazione della normale fase di crescita che avviene durante la pubertà ed il confronto con il proprio corpo e la sessualità. La normalizzazione di questi fenomeni o tendenze nei social li rendono una scelta plausible a tutti quei dubbi, confusioni e stati depressivi che possono sorgere durante la crescita di un individuo.
Qualsiasi essere umano, rimossi i freni inibitori e una coscienza morale, non ha limiti e può provare tutto. La bisessualità non esiste.
Forse sarebbe il caso, anzitutto, di ammettere che con il venir meno del controllo moralizzatore tipico dell’Italia cattolica, diverse realtà prima forzatamente nascoste abbiano finalmente trovato la propria via di sfogo.
@@dannygi8197 guardi, certamente molte cose prima erano più nascoste. Ma è pur vero che tolto di mezzo Dio, tutto diventa possibile, come disse un grande filosofo quale Chesterton. Tra l'altro non si tratta neanche di religione, ma di sana ragione o della coscienza naturale. Il garante della Verità non può essere l'essere umano, perché altrimenti tutto diventa relativo... Tra l'altro la cultura cristiana è proprio quella che consente di potersi esprimere come si vuole e di agire senza ripercussioni violente, come avviene o avverrebbe con altre religioni o culture. Il fatto è, che si sputa dove si mangia e che quando non rimarrà più briciola della civilissima cultura cristiana, l'uomo si autodistruggerà, come già sta avvenendo. La nostra attualmente è una società neo-pagana, con l'aggravante che sarà maggiorenne dannosa grazie all'evoluzione tecnologica, in sé una cosa buona, ma usata nel peggiore dei modi.
@@dannygi8197 potrebbe essere vero quanto affermi, se non fosse l'ennesima ideologia di importazione, made in USA, finanziata dai soliti "agendisti". Fenomeno che non attecchisce in paesi laici non occidentali. Il Dr Knock insegna: state tutti bene? Allora vi dico che non è così, e vi dico, e convico pure, che siete tutti malati, di questa o quell'altra patologia, sia essa fisica che mentale. E qui si supera tale premessa : non è più malattia, ma un diritto. E anche se tale diritto, per realizzarsi, deve dipendere da medicalizzazioni varie (a vantaggio economico dei neo dr Knock), guai ad ostacolarlo!
@@mariarosamessina9934 io leggo soltanto un grande potpourri di argomenti quali religione, tecnologia e coscienza sociale, che tra loro di fatto non hanno un filo conduttore.
La fede cristiana è personale e privata, tale deve rimanere e non si può continuare ad influenzare la vita laica del Paese ricorrendo a convinzioni dettate da superstizioni popolari. Dobbiamo persino ringraziare perché il cristianesimo ci consente di vivere ed esprimerci senza farci fuori? E ‘sti ca**i, nei secoli precedenti le persone rischiavano la condanna al rogo per molto meno. Il cristianesimo appare più civile solo per convenienza, provate a restituire il potere temporale alla Chiesa, poi ne riparliamo.