27. La scolastica: Tommaso d’Aquino e la metafisica

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  • เผยแพร่เมื่อ 5 ก.ค. 2024
  • L’ente è ciò che è e può essere di due tipi: reale o logico.
    - Reale è ciò che c’è nella realtà e può essere suddiviso nelle 10 categorie aristoteliche
    - Logico è invece ciò che viene espresso attraverso una proposizione affermativa “anche se questa non pone alcunché nella realtà”. Se io dico “la cecità è nell’occhio”, in realtà la cecità non c’è ma esistono degli occhi che non vedono.
    Per quanto riguarda il termine essenza, si può parlare di essenza solo in riferimento agli enti reali perché l’essenza è ciò che una cosa è in quanto tale, ossia è la sua quidditas e che risponde alla domanda: “Quid est?” (che cos’è?). Dentro questa essenza, che Tommaso denomina anche “natura” non c’è solo la forma ma anche la materia perché dentro l’essenza c’è tutto ciò che definisce quella cosa e una cosa può essere definita sia nella sua forma ma anche nella sua materia. Se prendiamo l’esempio dell’uomo la sua essenza, che è quella di essere un animale ragionevole, comprende la forma ossia la sua ragionevolezza ma anche la sua materia ossia l’animalità.
    L’essenza va distinta dall’essere (esse) che è l’atto dell’essere (actus essendi) ossia l’esistenza. Quindi l’essenza è ciò che viene espresso dalla definizione e comprende la forma e la materia mentre l’esistenza l’atto per cui qualcosa esiste realmente. Per quanto riguarda gli esseri finiti, essenza ed esistenza hanno tra loro un rapporto di potenza e atto. Potenza è l’essenza e atto è l’esistenza.
    Dio è la vita e che è la causa prima di tutte le cose.
    Quindi l’essere può essere di due tipi: Dio che è l’ente che crea tutto e dove essenza ed esistenza coincidono mentre le creature sono enti che ricevono l’essere da Dio. c’è quindi una proporzione importante.
    Dio sta alle creature come il necessario (ciò che è necessariamente e non può non essere) sta al contingente (ciò che può essere o non essere)
    La creazione delle creature del mondo significa aggiungere l’esistenza all’essenza cioè rendere esistente l’essenza. Oltre all’uomo e alle cose del mondo anche gli angeli sono sostanze finite però sono solo forma e non materia ma comunque sono sia essenza sia esistenza e quindi anche loro sono una creazione divina.
    Gli esseri finiti, secondo la filosofia tomistica (ossia di Tommaso d’Aquino) partecipano all’essere, ne prendono parte e il concetto di partecipazione è un concetto importante perché gli esseri finiti sono stati creati da Dio e, proprio in virtù di questo, partecipano all’essere anche se in modo parziale visto che l’essere totale e perfetto è solo Dio. quindi Dio è l’essere per essenza mentre le creature sono essere per partecipazione. Importante sottolineare che le creature sono simili a Dio ma Dio non è simile alle creature, c’è una differenza sostanziale dettata dal fatto che Dio è essenza ed esistenza insieme mentre le creature ricevono l’essere da Dio. quindi il rapporto tra Dio che è infinito e le creature sono finite è un rapporto analogico perché non è né univoco (perché non sono totalmente simili) né equivoco (perché non sono totalmente diversi). Sono quindi simili ma diversi e questo fu importante da sottolineare per Tommaso visto che nella sua epoca c’erano diverse forme di panteismo ossia di credenza in più dei, e la sua filosofia sottolinea la trascendenza di Dio rispetto al mondo.
    Quindi, secondo la filosofia tomistica, tra essenza ed esistenza il primato ce l’ha l’esistenza perché l’esistenza, ossia l’essere, rappresenta la perfezione massima.
    Un altro aspetto importante della metafisica è quello legato ai trascendentali che vanno distinti dalle categorie. Le categoria sono quegli aspetti distintivi di quello specifico essere come ad esempio la qualità, la quantità e via dicendo mentre i trascendentali sono i caratteri che qualificano l’essere trascendendo appunto dalle categorie. Secondo Tommaso i trascendentali sono sostanzialmente tre: unum (uno), verum (vero) e bonum (bene).
    Quindi, secondo la filosofia tomistica ogni ente è:
    - Uno, unico nel suo genere
    - Vero, perché ogni ente corrisponde all’intelletto divino di chi lo ha creato
    - Buono, perché come dice Tommaso “ogni ente, in quanto ente, è in atto, e in qualche modo perfetto…. Ora, il perfetto ha ragione di appetibile e di bene”. (Somma teologica, I, q. 5, a. 3, 4)
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ความคิดเห็น • 4

  • @sofiaelsayed4501
    @sofiaelsayed4501 3 ปีที่แล้ว +3

    grazie mille !! utilissimo

  • @sileachiarello7284
    @sileachiarello7284 2 ปีที่แล้ว +3

    ma le creature e gli esseri fini sono la stessa cosa?

  • @dayanapira6348
    @dayanapira6348 2 ปีที่แล้ว +1

    Panteismo è credenza in più dei (come il politeismo)? O credenza che Dio sia parte del mondo?

    • @sarapassudetti2182
      @sarapassudetti2182 2 ปีที่แล้ว +3

      Panteismo riguarda la convinzione che un principio divino sia presente in ogni cosa