Aggiungo: avevo sentito sempre parlare di bassissime probabilità che il tempo scorra all'indietro ma nessuno le aveva mai quantificate, Lei invece ha dato una spiegazione brillantissima e comprensibile.
Ciao Simone. Bel video, come sempre. Da profano, mi sembra di capire che si sia un po' "mischiato le carte" tra, lo scorrere del tempo in evoluzione, avanti, fino a ricondurre ad un stato originale (blu rosso separati)...ma perché questo avvenga il tempo è cmqe andato avanti. È come dire "la Storia si ripete" ma nn che il tempo realmente sia tornato indietro. Ipotizziamo di mischiare due elementi tipo Acqua e un olio/grasso nn liposolubile...appena rimescolati sembrerà che si siano legati insieme ma, se aspettiamo, i due elementi torneranno separati, come da stato originale e, perché ciò avvenga, il tempo è andato sempre in avanti. Ben diverso è riavvolgere il tempo su se stesso e tornare quindi effettivamente ad uno stato precedente. Ciò comporta anche un tornare allo stato "precedente" del decadimento radioattivo. Allora si che possiamo chiamarlo "tempo precedente" o fluttuazione temporale. In breve, mischiato un ipotetico blu e rosso, li ritroviamo in seguito separati, ma se ne misuriamo il decadimento ci rendiamo conto che esso è continuato a decadere, in avanti nel tempo. Una Fluttuazione temporale vera e propria, riporterebbe indietro anche il decadimento radioattivo. Ovvio è che, chi dovrebbe effettuare tale misurazione deve trovarsi fuori dalla realtà "Fluttuazione temporale." In caso contrario sarebbe soggetto anch esso alla Fluttuazione e nn se ne accorgerebbe.
Bravo Massimiliano, anch'io ho la stessa obiezione: il riproporsi di una "configurazione" (di carte, di molecole, etc.) gia' vista non implica che il tempo "scorra" all'indietro. Insomma i ragionamenti probabilistici esposti nel video sono corretti ma non e' facile esporre a livello divulgativo cosa sia la "freccia del tempo" e SE possa invertirsi.
esatto questi esempi non centrano nulla col tempo e poi nel caso del barattolo di vernice del tutto arbitrari. 10 alla meno 1290esima potenza non significa nulla è un numero inesistente che cozza perfino contro le teorie della fisica moderna che non ammette l'infinito , una palese contraddizione tra le tante.
Dovete pensare che le varie configurazioni delle carte rappresentano lo stato del calore del sistema. Il calore tende a "spargersi" (ed è questo che è spiegato nel video) e fino a che non si trova un mondo di invertire questo mescolamento che porta a un disperdersi del calore, i processi non possono andare indietro nel tempo. Pensate a un cerino che brucia, per farlo andare indietro nel tempo dovrei in qualche modo raccogliere tutto il calore che si sparge dalla fiamma per avere la forza per ricreare la materia carbonizzata e anche nello stesso ordine.
complimenti , ottima risposta , aggiungo ancora che se il mischiare le carte o la vernice o qualsiasi cosa vuoi mischiare operazione di mischiare comportera un dispendio di energia e quel energia anche tornando alla configurazione originale non ritorna indietro , mi dispiace per simone ma non condivido una virgola della sua spiegazione
Grazie Simone, sei sempre chiarissimo e si percepisce benissimo sia il tuo amore per la scienza, che la tua passione nello spiegare cose complicatissime in modo tale che le capiamo noi che siamo all'asciutto di fisica.
Ciao Simone, bella performance da matematico e... prestigiatore! In effetti il tuo esempio assomiglia a quello del diavoletto di Maxwell che fa ritornare nel recipiente di origine un gas espanso selezionando ogni singola molecola in base alla sua velocità e direzione, infrangendo così il 2° principio. La probabilità di successo è abnormemente bassa! Ma né il diavoletto né Boltzmann avevano fatto i conti col principio di indeterminazione per il quale non si può tracciare la traiettoria di una molecola e ricondurla sulla via del ritorno. Al livello atomico e molecolare tale esempio fallisce, ed è comunque impossibile (non improbabile) tornare a una situazione pregressa.
Dottor Baroni, complimenti davvero per come ha approcciato il difficile argomento rendendolo molto più "digeribile" di altre spiegazioni già sentite sui canali TH-cam. Ad esempio quando sento l'esempio del bicchiere in frantumi che si ricompone, penso che per finire in frantumi il bicchiere debba comunque cadere e rompersi... Voglio dire: teoricamente la freccia del tempo potrebbe anche invertirsi solo per un certo periodo di...tempo?
Secondo me non c'è nulla di impossobile. Bassa o molto bassa probabilità non vuol dire impossibile come molti credono. Un esempio è la vincita all'enalotto o super enalotto. La probabilità di vincita è quasi inesistente. Il gioco è iniquo. Fatto apposta sulla posta in gioco molto alta ma irraggiungibile per il giocatore. Però alla fine c'è sempre qualcuno che vince anche se la probabilità di vincita è inesistente o quasi. È questo quasi inesistente che 0pone l'interrogativo del dubbio, e quindi la possibilità che l'evento giudicato pazzo da verificarsi invece si verifichi.
Grande video, tempo fa avendo visto un video sull'entropia e fresco anche della visione di "Tenet" feci questa riflessione/domanda che mi appuntai: "se il 2° principio della termodinamica e' comunque frutto di una legge statistica e non di una dimostrazione incontrovertibile e, quindi, implica che c'e', anche se infinitesima ma con probabilita' non zero, una possibilita' che l'entropia si possa invertire naturalmente, e, visto che essa e' legata anche alla "freccia del tempo", cio' puo' voler dire, almeno teoricamente, che c'e' un'altrettanto remota possibilta' che essa e quindi lo scorrere del tempo s'inverta naturalmente?" In questo video non solo hai risposto alla domanda ma hai mostrato anche come calcolare quella probabilita'. Grazie mille, Simone 😊
No, il Secondo Principio della termodinamica IMPEDISCE che l'entropia possa "invertirsi", visto che in un sistema isolato tende solo ad aumentare. L' entropia e' una funzione NON descrescente del tempo.
@@fm01it75e dai con questa entropia! L'universo si evolve , si organizza , tende all'ordine non al disordine , guardati allo specchio pensi di essere il frutto dell'entropia?
Attenzione a non confondere la Scienza con altro, come la filosofia, la religione e simili.... che sono invece, come diceva Borges, rami della letteratura fantastica🙂
Ciao Simone! Ti seguo da tantissimo tempo e sono contento di vedere che il canale cresce sempre di più, cosi come la qualità dei video. Complimenti! Questo video è davvero affascinante ma mi ha sollevato una domanda a cui spero tanto che risponderai. In tutti gli esempi che hai fatto e in generale quando si parla della freccia del tempo, si parla sempre della probabilità che da uno stato più "disordinato" (in generale con più microstati indistinguibili ai nostri occhi, come hai mostrato tu nel video) si passi ad uno stato più "ordinato", come nel caso dell'uovo che si ricompone, della vernice che si separa nelle sue componenti, cosi come per il colore delle carte. Si lega quindi lo scorrere del tempo al fatto che l'entropia dell'Universo aumenta. Volevo chiederti: la probabilità è cosi bassa che di fatto non osserviamo mai accadere cose simili, ma se accadessero, il tempo non starebbe scorrendo sempre in avanti? Le molecole di vernice che si separano non lo farebbero muovendosi in avanti nel tempo? Per loro non è indistinguibile muoversi in avanti nel tempo sia per mischiarsi che per ordinarsi? Ovviamente per come noi percepiamo il tempo dalla nostra visione macroscopica (con meno informazioni) ci sembrerebbe appunto che il tempo torni indietro, ma mentre vediamo ciò che accade non staremmo comunque procedendo avanti nel tempo? Penso ad esempio alla relatività: quelle molecole, quelle carte, quei pezzi di uovo che si ricompongono non escono mai dal loro cono di luce che è sempre orientato verso il futuro, continuerebbero ad avanzare nel tempo, tornerebbero solo nella loro posizione iniziale. Anche in relatività generale so che esistono superfici di tipo tempo (che possono essere attraversate in una sola direzione) e di tipo spazio (attraversabili in 2 direzioni), e so che ad esempio dividendo lo spazio-tempo in sezioni (in "fette") di tempo, queste superfici possono essere attraversate solo in una direzione. Cosa sto sbagliando in questo ragionamento? Come si concilia la visione probabilistica del tempo con la descrizione e il moto microscopico delle molecole che dovrebbe essere compatibile con la descrizione della relatività che invece sembra puntare ad un moto nello spazio-tempo univoco verso il futuro (anche se le sue leggi non prevedono delle asimmetrie nello scorrere del tempo)? Ti ringrazio in anticipo, spero di essermi spiegato bene e ti auguro una buona Domenica! Ciao e continua così 👋
Ciao Simone. Bellissimo video, come sempre :) Per evitare i problemi con l'autofocus prova ad illuminare di più la scena ed a mantenere un buon contrasto. Se puoi, aiuterebbe anche ridurre l'apertura del diaframma per aumentare la profondità di campo.
Ciao Simone, ragioniamo sulle carte per semplicità. Ipotizzando di poter riottenere l'ordine delle carte che si aveva prima del rimescolamento questo non mi sembra che equivalga a far tornare indietro il tempo, invece il mazzo di carte avrebbe 2 ordimamenti identici in istanti di tempo diversi t0 e t1. Mescolando di nuovo e riottenendo l'ordinamento di partenza all'istante t2, non è detto che l'intervallo t2-t1 sia uguale a t1-t0, e comunque i tre istanti di tempo t sono ordinato e sequenziali. In altre parole, gli eventi che occorrono successivamente il raggiungimento di un certo stato non è detto che siano gli stessi a parità di stato di partenza, mentre tornare indietro nel tempo dovrebbe comportare un ripetersi uguale degli eventi successivi (es. Ripetersi sempre del medesimo rimescolamento). Spero di essermi spiegato bene. Che ne pensi Simone?
E' stata la stessa considerazione che ho fatto vedendo questo video. In pratica, viene detto che il tempo è associato al posizionamento nello spazio degli atomi (come se fossero dei corpuscoli, anche se sappiamo che così non è): se all'istante t1 si ritrovano tutti nella stessa posizione dell'istante t0, allora il tempo è tornato indietro. In realtà ti direi che... ci si infila in un anello: se gli atomi (che sono in una certa posizoine) dopo un tempo t=t1-t0 ritornano nella stessa posizione, allora, se non ci sono interventi esterni, dopo un altro tempo t si ritroveranno nella stessa posizione. Anche se oltre alla stessa posizione dovrebbero avere anche la stessa energia, stessa direzione di movimento, essere sottoposti alle medesime forze ecc. Quindi comunque mi sembra un po' semplicistico il tutto. Non solo, se ciò accadesse, o siamo già in quell'anello (e non lo sappiamo), o ci sono due modi per arrivare alla stessa configurazione iniziale (perchè un microsecondo prima di arrivare all'istante t0 o eravamo già nell'anello, o eravamo in un'altra configurazione che all'istante t0 ci ha portato nell'anello), ma questo significherebbe che lungo l'anello potrebbero esserci più punti di ingresso, e se ce n'è uno, ce ne possono essere infiniti. E se ce ne sono infiniti, vuol dire che l'universo può avere solo un certo numero di configurazioni e non altre, e quindi... come ci siamo entrati, se non ci siamo già dentro? Ma qui ci si infila in altri discorsi... io mi sento di "credere" al secondo principio della termodinamica, e tanto mi basta :)
Ciao Simone, ho visto per caso questo tuo bellissimo video e mi ha fatto riflettere su qualcosa a cui non avevo mai pensato: definire la relatività generale in termini probabilistici, in altre parole il tempo e lo spazio rallenta e si deforma perché la probabilità di movimento delle molecole diminuisce ... Ci devo riflettere... Comunque bellissimo video
Video molto interessante prof. Baroni. Tuttavia se fossimo in aula le porrei la seguente domanda: sappiamo che le leggi fisiche funzionano sia che si faccia scorrere il tempo in una direzione che in quella opposta, tuttavia il fatto che mescolando le carte o la vernice esse si separino nei due set di colori originali, non mi pare che implichi un'inversione temporale ma implichi una probabilità estremamente bassa che lo stato al tempo t sia quello di colori separati rispetto allo stato a t-1 dove i colori sono mischiati. Quindi, dov'è l'inversione temporale? In altri termini, è possibile, ma altamente improbabile, che domattina mi svegli con il corpo che avevo a 16 anni oppure mi svegli in un corpo di donna (come in certi film commedia) ma se accadesse dovrei andare in ufficio e non a scuola all'ITIS che frequentavo nel 1986. Può chiarire questo aspetto? Grazie, Alessandro
Perché un conto è la posizione delle particelle, un altro è il tempo inteso come interazione costante della realtà con essa stessa, attraverso una consequenzialità impossibile (che io sappia) da fermare/invertire.
Mi spiace spammare contenuti di altri creator (spero non me ne voglia Simone), ma pare che molte persone sono un po' confuse quella questione, giustamente direi, dato che il tempo è un concetto estremamente complesso che non abbiano ancora capito a pieno, cosa che si aggiunge al fatto che la nostra percezione del tempo è fortemente limitante. In ogni caso sul canale TH-cam di *Curiuss* ci sono due serie una sul tempo ed una sull'entropia che magari possono essere utili a chiarirsi un po' le idee si questa questione (le trovate nelle playlist dal titolo: Entropia e Il tempo esiste?)
Ciao Simone, a mio parere un'inversione dell'entropia è possibile ma questo non implica un'inversione del tempo. Spiego meglio: poniamo il caso del mazzo con 4 carte, l'inversione dell'entropia si verifica nel 33% dei casi (limitatamente al mazzo) ma mentre mescolo il tempo continua comunque a "passare", si ritorna semplicemente ad una configurazione passata pur muovendosi verso il futuro.
La proprietà della separazione delle carte ha una bassa probabilità ma almeno una esiste nel mondo fisico reale. L'inversione del principio entropico invece non mi pare che possa avvenire, sarebbe da dimostrare, la probabilità non spiega nè rivela che ciò possa avvenire. Anche se questo avvenisse sarebbe comunque una linea del tempo di verso opposto ma che non ripercorre a ritroso il nostro tempo ma una nuova linea del tempo, banalizzando sul mazzo di carte si avrebbe un mazzo di carte separato che non corrisponde ad uno status del passato ma ad un nuovo status di un passato alternativo. Forse ha a che fare con lo stato delle particelle ed antiparticelle ? l'antimateria è simile alla materia ma viaggia in un tempo con verso opposto ?
Ciao Simone, grazie per questo bellissimo video. Da quanto ne ho capito da te e da altri il tempo è legato all'entropia. Il tuo esempio delle carte rende molto chiaro questo legame. E devo dire che è vero che nel mescolare le carte avrei la probabilità di ritornare allo stato più ordinato. Ma penso che sarebbe un'illusione credere che il tempo sia tornato in dietro, in quanto si violerebbe il secondo principio della termodinamica. E allora come si spiega che le carte sono tornate uno stato ordinato? Insomma il trucco c'è ma non si vede. Penso che ci sia un fattore esterno al sistema che agisce sul sistema stesso: te che mescolavi. Nel mescolare, nel calcolo delle probabilità arrivi ad avere uno stato ordinato, o comunque quello che noi abbiamo definito come sato ordinato delle carte, con quindi una diminuzione dell'entropia. Ma poiché, te, fattore esterno, hai mescolato le carte, si dovrebbe tenere conto anche dell'entropia generata dai muscoli delle tue mani, l'entropia generata durante la produzione delle sostanze di cui hanno bisogno i tuoi muscoli e così via... e allora i conti tornerebbero, vedremo l'entropia aumentare e la freccia del tempo che scorre normalmente. Ma il tuo esempio è molto bello perché mostra come localmente, in un sistema controllato, il tempo possa tornare in dietro. In un sistema di quattro carte, compiendo un "lavoro" di mescolamento ho il 33% di possibilità di giungere allo stato iniziale ordinato. Ma posso compiere un po' di "lavoro" in più prendendole uno ad uno e ordinarle. Localmente ho riportato le lancette in dietro, ma nel sistema esterno le lancette sono continuate a scorrere. Però mi chiedo in fisica quanto deve essere bassa una probabilità per essere considerata improbabile? Però le domanda che mi assillano di più sul tempo, non è tanto la probabilità che possa tornare nel passato, ma il suo legame con lo spazio a velocità relativistiche. Grazie ancora per questo bellissimo video, davvero molto stimolante per la mente.😊
Attenzione, quando si fanno gli esempi va sempre tenuto conto dei limiti di essi. È ovvio che si si parla di "mescolare le carte" ci sia un agente esterno che fornisce energia al sistema. Ma questo esempio poi va traslato nel sistema che va ad esemplificare. Dunque siccome si parla di sistemi isolati e di entropia, bisogna immaginare le carte come un sistema isolato e per il loro ritorno ad uno stato ordinato si intende una riduzione spontanea di entropia. L'esempio aveva comunque lo scopo di spiegare la natura probabilistica del secondo principio della termodinamica ed accennare alla relazione fra la freccia termodinamica del tempo e l'entropia. Le informazioni che vanno acquisite da questo video sono che la direzione del tempo segue la direzione in cui l'entropia varia e che il motivo per cui l'entropia non diminuisce è probabilistico. Chi non ha dimestichezza con questi argomenti ovviamente ignorerà il fatto che nell'esempio c'è qualcuno che mescola le carte (dato che ignora le conseguenze che ne derivano), a chi invece ha un minimo di dimestichezza basterà adottare gli opportuni presupposti.
@@leonidam1608 Concordo. Rileggendo quello che hai scritto e ripensando al video, stiamo parlando di un sistema isolato e della sua probabilità di ritornare a uno stato ordinato e di come all'aumentare degli elementi presenti in esso questa probabilità diventa sempre più bassa. Sicuramente il mio approccio è dovuto a una mia formazione molto termodinamica. Ma mi chiedevo ora se gli elementi sono pochi e le probabilità di ritornare a un sistema iniziale ordinato sono alte, avrei ancora la percezione del tempo? La rendo ingarbugliata, nel tornare al punto iniziale ordinato, posso dire che sono tornato in dietro nel tempo oppure avanzando in esso stato per stato, combinazione per combinazione, ho solo occupato uno dei possibili stati permessi?😅
@@leliocastellano Ci sono ipotesi secondo le quali il tempo non sia qualcosa di fondamentale, ma che sia una caratteristica emergenti, tipo la temperatura o che addirittura sia un mero frutto di come gli esseri umani (e forse gli esseri viventi in generale) percepiscono l'ambiente intorno a loro...
@@leonidam1608 Anch'io penso che quello che noi chiamiamo tempo, è il modo in cui il nostro cervello e a livello molto primitivo anche altre specie viventi, per sopravvivere, interpreta un universo che, alla nostra velocità, temperatura e dimensione (dimensioni dove non distinguiamo il movimento delle singole particelle) a cui e in cui ci muoviamo, è dominato da fenomeni irreversibile.
Bel video. Ho una domanda: se l'universo non ha una fine (cioè resterà spazio vuoto per un tempo che tenderà all'infinito), perché non vediamo tante manifestazioni di oggetti che tornano indietro nel tempo fino a noi? Eventi molto rari, ma con tutto quel tempo a disposizione, non dovrebbero accadere molte volte?
Hummm... ho il cervello che mi frigge... Quello che tona indietro, secondo il mio inutile parere, non è il tempo, ma l'entropia. Sappiamo che la vita di un protone è stata calcolata in 10 alla 32 anni e se anche l'ordine delle particelle tornasse indietro nella condizione precedente, di un secondo o un anno prima, questo lasso di tempo non verrà "ridonato" ai protoni che verranno coinvolti nell'evento e quindi la scadenza della fine della loro vita non si è spostata nel tempo, non in avanti nè all'indietro: nulla è cambiato se non l'ordine e quindi l'entropia. Vado a infilare la testa nella vasca che mi fuma e rischio di dire cose insensate! 😂😂😂 Comunque questo argomento e di conseguenza il video è di una intrigantezza che tende all'infinito come la gravità di un buco nero! Complimenti davvero!
@@alessandrom288Salve. Rispettosamente e senza intenzioni polemiche, vorrei fare notare che associare e uguagliare non sono proprio sinonimi. Per chi fosse appassionato del tema, inviterei a prendere in considerazione anche le trasformazioni di Lorentz, per approfondire pian pianino cosa implica la teoria della relatività. Buon proseguimento!
Quando si parla del tempo, soprattutto della relatività, mi vengono in mente 1 Doc: “quando diavolo siamo?” E il cappellaio matto: “se tu conoscessi il tempo come lo conosco io, non ne parleresti con tanta confidenza”. Ogni volta che credo di averci capito qualcosa, dopo un attimo capisco che non c’ho capito niente 🤦♀️ chissà se leggendo il tuo libro, riuscirò a capirci qualcosa, devo ordinarlo
Al Tempo, nell esempio riportato se vogliamo dare una visione cronologica determinato dall ordine delle carte dobbiamo però isolare il sistema cioè sistema fake chiuso, creato ad hoc per capire le cose. Se analizziamo con l'occhio di Boltzmann dobbiamo comprendere il croupier, cioè chi mescola fa lavoro e quello pur potendo generare " ordine " cromatico genera calore e quindi l aumento delle carte, mescolandole aumentano o l'universo gonfia. Pensiamo ad un tempo.che torni indietro, dobbiamo ipotizzare che la luce viaggi come il calore nell opposta direzione, questo poiché non è possibile formulare uno spazio negativo dove le superfici abbiano valenza meno, almeno io anche se fantasioso non ci riesco. Due spazi due prospettive, opposte come di chi si guarda negli occhi dagli spalti di due curve. Quindi mescolando assorbì energia al sistema e la temperatura chiuso od aperto diminuisce, alla buona memoria di Boltzmann che per capire minha fatto sudare piu di un Ironman. Buona giornata.
Ciao Simone , splendido video ,mi chiedevo che tutti noi diciamo che il tempo scorre, ma se scorre ,avrà una sua velocità di scorrimento rispetto ad un sistema di riferimento,sarebbe interessante sapere questa velocità
@@alfredodallalibera5091 Nel momento che guardavo su YT un video su Ettore Maiorana,mi è arrivata la tua notifica,devo ammettere che non ci avevo pensato,è interessante come idea,mi ci applicherò,grazie, a dirla tutta avevo pensato come sistema di riferimento la velocità della luce, ma forse è riduttivo,perchè come sistema di riferimento possono esserci tutti i tipi di particelle elementari(fermioni,leptoni eccetera)
Innanzitutto complimenti per il video e per il canale, è stato per me una scoperta recente ma molto bella e interessante! C'è una cosa che non mi torna: su questo modello si da come definizione di direzione del tempo la direzione nella quale l'entropia aumenta, considerando i movimenti casuali delle molecole come indistunguibili dalla direzione del tempo. Ma la gravità? Due oggetti aventi massa vengono sempre attratti tra loro (nella direzione del tempo di aumento entropia). La probabilità che il tempo scorra all'indietro da questo punto di vista, ossia la probabilità che questi due oggetti si respingano tra loro, è pari a zero. O c'è qualcosa che mi manca nel ragionamento?
In realtà è il contrario, è la freccia termodinamica del tempo ad essere legata all'entropia e siccome l'entropia è un processo probabilistic lo è anche la direzione della freccia termodinamica del tempo.
Per paragonare determinati eventi in percentuale bisogna anche avere un campione che certifichi la fattibilità degli eventi, dunque lo possiamo considerare possibile in eventi e azioni, ma il tempo è immateriale e indefinito e non c'è mai stata una situazione dove il tempo e tornato indietro per poterne calcolare una statistica eventuale ;ad oggi non è mai successo dunque il 100% delle volte è accaduto che il tempo e andato avanti e mai cioè lo 0% e tornato indietro.noi al contrario ci adattiamo al tempo e cerchiamo stratagemmi per rallentarlo(viaggiando a una detrminata velocita)o fermarlo( imprimendo una immagine del passato in un dipinto o una fotografia)qualunque cosa succede è un fattore che certifica lo scorrere del tempo e prima di pensare a come riavvolgere il nastro bisogna domandarsi:" esiste qualcosa che rimane invariato nel tempo, cioè riesce a fermarlo? Bisogna partire da questo per capire il concetto del tempo
A mio modo di vedere, in questo ragionamento c'è un vizio di forma, ma anche di sostanza. Il fatto che le carte o le molecole ritornino casualmente a separarsi nuovamente, non significa che "il tempo è tornato indietro", ma che, più semplicemente, le carte o le molecole hanno casualmente assunto la configurazione iniziale per un istante, ma sempre all'interno del "flusso" del tempo che procede nella stessa direzione, e non c'è nulla che permetta di stabilire ciò che accadrà nel seguito dell'esperimento, ossia se il sistema osservato seguirà un percorso diverso da quello già seguito (con altissima probabilità) oppure seguirà lo stesso percorso (con una probabilità trascurabile).
…è trascurabile che per mischiare consumi energia e quando torni alla configurazione di prima, dichiarata come indietro nel tempo con l’energia ? Che succede? A voi la scelta. E per quale motivo o legge il tempo starebbe scorrendo in un senso!
Complimenti per il video. A questo punto si può estrapolare il concetto che, nella eternità che seguirà l espansione dell universo, questa piccola probabilità possa diventare inevitabile e quindi portare l universo a contrarsi fino a una configurazione simile al big bang?
Maaaa.. se al momento n torniamo al momento k , il momento n+1 evolverà come fu k+1? se è così e come se si riproponesse un loop in eterno sennò invece si distingue come il momento n non sia uguale al momento k
Buongiorno Simone, bellissimo video, ma ho un dubbio da persona che ignora la materia: se anche nel barattolo di vernice (o qualunque altro contesto) le molecole blu e rosse si separano, non lo fanno sempre mentre il tempo scorre verso il futuro? Il fatto che, casualmente, tornino ad una configurazione precedente implica per forza che il tempo è tornato indietro? Non possono ritrovarsi separati mentre il tempo scorre, come sempre verso il futuro? 🤔 Senza dubbio mi sfugge qualcosa😅!
@@matte14-70 Ad una occhiata generale no, ma questo non implica che il tempo non sia nel frattempo passato. Farò un esempio banale: ho una stanza dove, alla rinfusa, ho vari capi di abbigliamento, maglie, camicie, pantaloni, calzini, scarpe ecc. Io entro in questa stanza che però non ha né finestre né lampadari, quindi devo vestirmi al buio. Un giorno ne esco con: camicia gialla sotto maglione blu, pantaloni rossi, slip neri, calzini grigi, scarpe marroni. E tutti i giorni esco dalla stanza vestendomi alla cieca potendo scegliere tra moltissimi capi, quindi esco sempre vestita in modo diverso. Dopo due anni, però, per puro caso, esco di nuovo vestita con la combinazione di capi del primo giorno. Questo forse significa che il tempo è tornato indietro di due anni? Non direi proprio... Significa solo che, alla lunga, è tornata la combinazione di abiti iniziale, ma nel frattempo il tempo è passato, eccome!😅😱🙃
Ciao, bella domanda! Prima di tutto, immagina se questo processo di mescolamento facesse tornare tutta la la stanza indietro di un minuto. Non avremmo modo di capire, in base a misure effettuate solo nella stanza, che siamo tornati indietro. E anche gli orologi nella stanza segnerebbero un minuto in meno. Questo perché la situazione molecolare e macroscopica sarebbe esattamente uguale a quella precedente. Indistinguibile. Ora, noi possiamo dire che "il tempo continua a passare da passato a futuro" anche mentre il barattolo torna indietro, perché ci riferiamo a strumenti e oggetti lontani dal barattolo, o fuori dalla stanza, che non hanno subito questo processo di inversione del tempo. È un po' come una funicolare che risale una montagna. Più sale più il tempo passa, in questa analogia. Ogni tanto però ha una defaillance e scivola indietro di un metro, per poi continuare a salire. Quel metro all'indietro è come il barattolo che si risparmia e poi riprende il cammino verso il futuro. :) Grazie mille della domanda! Simone
@@PepitediScienza Grazie mille a te per aver risposto! 😃 Ma quindi la freccia del tempo può invertirsi anche solo a livello locale, mentre tutto il resto avanza normalmente? Christopher Nolan col suo Tenet aveva dunque ragione?😅😬
@@murphycooper7557 Il tempo è sempre relativo. Ad esempio per un astronauta che sta viaggiando a velocità prossime a quelle della luce e per un osservatore immobile il tempo scorre in maniera differente. In poche parole il tempo non scorre allo stesso modo in tutto l'universo.
Tenet era un film che si basava sull'idea che l'inversione dell'entropia fosse possibile. Bellissimo film che ha analizzato le conseguenze di questa possibilità, ma che alla fine è risultata, a mio avviso, una stupenda dimostrazione per assurdo che mostra l'impossibilità dell'ipotesi iniziale :)
La probabilita' che le due vernici si separino per entropia e' cosi talmente piccola che per noi ci sembra impossibile tale possibilita'. Ma considerando che il tempo e' infinito con la materia che subisce infinite trasformazioni tale probabilita' prima o poi si verifica. E si verifichera' infinite volte. Questo vuol dire che in passato davvero lontanissimo ci sara' stato lo stesso evento che ci ha visto protagonisti qui, a visionare tutti insieme questo video e a lasciare il medesimo commento. Tutto e' in continua evoluzione, anche la direzionalita' del tempo.
Continuo a non afferrare il concetto. Con le carte non osservo un evento che va indietro ma un evento improbabile che riporta la conformazione delle carte a quella iniziale ma sempre in avanti. Ho una disposizione identica a quella iniziale ma il tempo è proceduto sempre in avanti non si è riavvolto
Beh nell'esempio del barattolo di vernice non è che il tempo sia tornato indietro, la disposizione molecolare è tornata a quella di partenza ma il tempo è andato avanti perché energia si è dissipata anche solo per gli urti fra le molecole ed il contenitore.
@@leonidam1608 Ok ma riportare i miei atomi ad uno stato precedente non equivale a tornare indietro nel tempo... è come dire che riscaldando la pizza della sera prima sto tornando indietro nel tempo 😂
@LorenzoValente Beh gli esempi hanno, per definizione, dei limiti nel descrivere i fenomeni. Dunque bisogna stare sempre attenti quando si utilizzano dei fenomeni con i quali comunemente abbia a che fare per descrivere dei fenomeni fisici. La freccia _termodinamica_ del tempo è determinata dalla direzione nella quale l'entropia varia. Cioè se la direzione dell'entropia è quella di andare sempre da una situazione di più bassa entropia ad una di più alta entropia allora la direzione del tempo la segue ed il passato rappresenta lo stato a più basa entropia ed il futuro uno stato a più alta entropia. Il che implica che invertire la direzione dell'entropia significa invertire la direzione della freccia termodinamica del tempo. Nel tuo specifico esempio no, non stiamo dicendo che stai tornando indietro, dato che stai fornendo energia alla pizza, il che implica che stai aumentando l'entropia. Diverso sarebbe il discorso se l'aria, sebbene fosse più fredda della pizza, spontaneamente iniziasse a cedere calore alla pizza, questo implicherebbe che la freccia termodinamica del tempo si fosse invertita.
Mio padre mi faceva il trucco delle carte toscane che spezzandole (in una altezza del mazzo a caso dallo spettatore) e mischiandole lui si ordinavano tutte per seme e figura/numero... 🤩Il trucco era elaborato ma non infallibile, la probabilità di sbagliare l'ordinamento era bassa (meno di 1 errore ogni 10 volte) .
bellissimo video, ho un dubbio soltanto: se le molecole si mescolano continuamente non lo fanno in un tempo che avanza? nel senso che la probabilità che le molecole ritornino alla stessa composizione di (esempio) 1s prima non è solo una probabilità futura di ritrovare un esatta combinazione passata?
Ciao, bella domanda! Prima di tutto, immagina se questo processo di mescolamento facesse tornare tutta la la stanza indietro di un minuto. Non avremmo modo di capire, in base a misure effettuate solo nella stanza, che siamo tornati indietro. E anche gli orologi nella stanza segnerebbero un minuto in meno. Questo perché la situazione molecolare e macroscopica sarebbe esattamente uguale a quella precedente. Indistinguibile. Ora, noi possiamo dire che "il tempo continua a passare da passato a futuro" anche mentre il barattolo torna indietro, perché ci riferiamo a strumenti e oggetti lontani dal barattolo, o fuori dalla stanza, che non hanno subito questo processo di inversione del tempo. È un po' come una funicolare che risale una montagna. Più sale più il tempo passa, in questa analogia. Ogni tanto però ha una defaillance e scivola indietro di un metro, per poi continuare a salire. Quel metro all'indietro è come il barattolo che si risparmia e poi riprende il cammino verso il futuro. :) Grazie mille della domanda! Simone
@@PepitediScienza Io rispondo così: se io non avessi gettato le carte di cui, scherzosamente, scrivo sopra, e continuando a mescolare, fossi riuscito a rimettere insieme la composizione di partenza, mio bisnonno, mio nonno e mio padre continuerebbero a rimanere morti, le carte sarebbero comunque consumate e io non continuerei ad avere quasi 76 anni. L'entropia è entropica ed entropizzante, acciderbolina!
@@PepitediScienza Questo vorrebbe dire che dopo un minuto anche la nostra composizione biologica sarebbe la stessa, (nostra memoria inclusa), e quindi non avremmo percezione del fatto che siamo caduti in un anello temporale: perchè se dopo un minuto l'universo si ritrova nella stessa "configurazione" di un minuto prima, dopo un altro minuto ci si ritrova di nuovo nella stessa configurazione. Quindi non solo non lo sapremmo, ma non potremmo nemmeno mai sapere se siamo già in un anello temporale (solo formale, perchè comunque il tempo scorre), o meno. Continuo a credere nel secondo principio della termodinamica, mi spiace :D
Una notte dopo aver studiato l'entropia pensai ore ed ore al fatto che unendola al concetto di tempo, c'era una probabilità che l'entropia ritornasse a valori iniziali e quindi di conseguenza al fatto che il tempo fosse andato dalla direzione opposta, non riuscii a dormire per il mal di testa
E' molto interessante questo video, per la chiara rappresentazione del legame tempo-entropia. Stiamo calcolando le probabilità di un apparente ribaltamento entropico. Tuttavia legando tutto ciò alla seconda legge della termodinamica....non dovremmo invece parlare di un evento che si ripete con scarse probabilità? Tutto ciò noi potremmo percepirlo come apparente inversione temporale. Il classico dubbio sul fatto che il tempo possa non esistere è sempre lecita, specie dopo questo piccolo esperimento
Tenet è stupendo per essere uno dei pochi film che ha richiesto la sospensione dell'incredulità sull'inversione dell'entropia, e per la prima volta ne sono state studiate in dettaglio le conseguenze (almeno, in ambito cinematografico). Ed è un film di fantascienza. Qui mi sembra invece che non si metta in dubbio lo scorrere del tempo, ma il riproporre una configurazione atomica già avuta in passato: se ciò accade, di fatto si è tornati indietro nel tempo ma solo da un punto di vista formale, perchè il tempo è comunque trascorso. E se accadesse... beh ci si infilerebbe in un anello temporale, perchè da lì in poi tutto si ripeterebbe allo stesso modo, per l'eternità.
Un ottimo lavoro ma temo si siano mischiati concetti di tempo ed entropia e si sia parlato esclusivamente di entropia...é vero che la direzione del tempo (da noi percepita) é verso una maggiore entropia, ma sarebbe stato interessante indagare il concetto di tempo... Spettacolare il libro di Rovelli sull'ordine del tempo, e la sua visione di tempo come non esistente se non come campo nella singola interazione tra due entità..
Si, anche secondo me, nel video i due concetti sono rimasti "separati" ... un invito ad approfondire e quindi una buona pubblicità per il libro ? Chissa', solo il TEMPO potrà dirlo :-)
Sensazionalismo senza prove certe ,e soggettivo in base alle propi vibrazioni .Io posso dialogare con un individuo di un' altra dimensione in base alle mie frequenze restando nella mia dimensione ,senza che il tempo abbia dei cambiamenti . Ciao
faccio un'obiezione: se il tempo andasse all'indietro è vero che l'entropia dovrebbe normalmente calare (le carte riordinarsi), ma è un sillogismo dire che se vedo calare l'entropia significa di conseguenza che il tempo sta andando all'indietro. per dimostrarlo basta porre un'orologio di fianco al nostro mescolare le carte, quando in rarissimi casi saranno riordinate (e l'entropia calata) in quel momento l'orologio sarà andato comunque avanti e non indietro.
Questa video fornisce una risposta corretta ad una domanda che non e' quella che pone all'inizio. La domanda corretta a cui risponde è: perche' l'entropia può solo aumentare all'aumentare del tempo? Ma se il tempo tornasse indietro, l'entropia diminuirebbe SENZA violare quanto spiegato nel video, anzi, rimanendo perfettamente aderente a quanto illustrato nel video! Basta pensare ad un disco in cui vi è inciso un solo suono che diventa sempre più alto all'andare avanti nella registrazione, per rendersene conto! Tornando indietro nella registrazione il tono diventa più basso, senza che l'incisione debba venire modificata in alcun modo! In realtà se il tempo iniziasse ad andare indietro non ce ne potremmo neanche accorgere, perche' anche noi andremmo indietro nel tempo e la nostra memoria tornerebbe quella che avevamo man mano sempre piu' indietro, cosicche' perderemmo totalmente la memoria del futuro dal quale staremmo tornando indietro! Questo video deriva dal fatto la fisica ha per obiettivo quello di capire ciò che è vero, e spesso i fisici si dimenticano di considerare la domanda di ciò che è reale! Prescindendo dal concetto di reale, il concetto di tempo non può venire compreso, e si trasforma semplicemente in un parametro da inserire nelle equazioni! E il concetto di realtà richiede un osservatore cosciente, senza il quale il tempo non esisterebbe, dato che passato presente e futuro coesisterebbero tutti assieme come l'inizio, la parte centrale e quella finale di una sinfonia coesistono tutte insieme alla pari nel supporto della loro registrazione!
Buongiorno Simone, mi domando se non ci sia un vizio di fondo nel voler utilizzare il termine tempo. Voglio dire, perché dire che il tempo torna indietro quando effettivamente quello che avviene è che si ripresenta uno stato che già la materia aveva palesato, ma lo fa in un “momento” successivo, è la parola “momento” è significativa. Forse è solo un tema filosofico il mio, ben sapendo quale sia il vero intendimento della tua spiegazione… ma… ma…
Concordo. Il riproporsi di determinate "configurazioni" fisiche non mi pare che possa liberarci dalla sequenzialità (che implica direzionalità, così come una successione numerica) degli eventi.
@@antoniogalvano9957 Ma infatti non si tratta di " _liberarsi della sequenzialità_ ", ma si tratta di discriminare in quale *direzione* la sequenzialità si dirige. In un altro video i un altro creator (facente parte di una serie sul tempo che ho già suggerito in un altro commento sotto questo video), si dice che se fossimo in una stanza isolata dall'esterno senza orologi non saremmo in grado di stabilire se il tempo si stia muovendo in una direzione o nell'altra. Se però avessimo gli strumenti adeguati per misurare l'entropia nella stanza, potremmo determinare la direzione nella quale sta scorrendo la freccia termodinamica del tempo. La questione è che per la maggior parte delle leggi fisiche non è possibile discriminare fra passato e futuro, ad esempio (e questo è solo un esempio, ma in modi diversi questa cosa è vera anche per altri fenomeni), nella relatività ristretta noi possiamo trovare una soluzione alle equazione e non possiamo in nessun modo sapere se il tempo per quel fenomeno stesse andando in una direzione o nell'altra, semplicemente perché cambiando sistema di riferimento (ad esempio invertendo il tempo) otterremmo un risultato del tutto equivalente e noi non saremmo in grado di stabilire quale dei due si quello " _corretto_ ", semplicemente perché non esiste un sistema di riferimento privilegiato. L'entropia invece, è asimmetrica rispetto al tempo, cioè se invertissimo la variabile temporale otterremmo risultati diversi e questo ci permette di distinguere quale sia il verso nella quale si muove. Questa asimmetria ci permette di avere qualcosa che chiamiamo " _passato_ " e qualcosa che possiamo chiamare " _futuro_ " definendo passato quello dove l'entropia è minore rispetto ad un dato momento e futuro quello dove l'entropia è maggiore rispetto allo stesso momento. Con questa definizione, la transizione da uno stato di maggiore entropia ad uno di minore entropia implica l'andare dal futuro al passato.
Il tempo i può analizzare sotto almeno 3 punti di vista, filosofico, fisico e neurologico/psicologico e tutti e 3 questi punti di vista lo hanno analizzato ampiamente (senza che siano stati chiariti tutti i punti), ma sono 3 modi di vedere il tempo molto diverse, tutti ugualmente interessante, ma che non credo sia il caso di mischiare, altrimenti si complica di molto la discussione. Da un punto di vista fisico definire un " _momento successivo_ " inteso come in avanti nel futuro, non è cosa così scontata come può essere se pensiamo alla nostra percezione del tempo. Questo perché la maggioranza delle leggi fisiche sono simmetriche rispetto al tempo dunque, ad esempio, non è facile stabilire se per un oggetto, che ad esempio si trova in un punto _B_ , il momento _successivo_ è quando è quando lo stesso oggetto si trova in _C_ (e dunque va da A a C) oppure si trova in _A_ (e dunque va da C ad A). Ma è proprio l'entropia (e la sua crescita) che ci permette di distinguere fra un passato ed un futuro e ci permette di dire che un momento è certamente successivo ad un altro.
Qui però si parla di entropia. Perché il tornare indietro nel tempo viene paragonato esclusivamente a quello? Anche se diminuisce l'entropia il tempo sta comunque scorrendo in avanti. Non riesco a capire
Il concetto di tempo è qualcosa di estremamente complesso. Non esiste un solo modo per definire la direzione in cui corre il tempo. Quello al quale ci si riferisce più spesso è quella che si chiama la _freccia termodinamica del tempo_ ed è definita proprio dalla direzione in cui scorre l'entropia, dunque se l'entropia cresce la freccia termodinamica del tempo scorre in avanti, se l'entropia diminuisce, la frecci termodinamica del tempo scorre indietro.
Bellissima spiegazione, come sempre. Però non riesco a legare il concetto di tempo con quello di ordine delle particelle. Il tempo procede comunque, anche se le particelle ritornano ad una configurazione iniziale, così come la lancetta delle ore dell'orologio ritorna sulla stessa posizione ogni tantissimi istanti. Poi credo che il tempo non esista, sia solamente una percezione. A volte mi sembra che il mio "adesso" sia come il giunto di una cerniera lampo che scorre e serra i denti della cerniera. Il passato sono i denti serrati, il futuro quelli da serrare. Ma penso che ognuno di noi abbia un "adesso" relativo, che non ci sia un adesso assoluto per nessuno.
Non credo sia la strada giusta. Viviamo in un mondo a 4 dimensioni e usarne 3 nwgli esperimenti, pretendendo di averne effetto sulla 4a lo trovo errato. È come stare in una stanza, muovendosi di lato, sperando di ritrovarsi spostati in avanti. Il calcolo che hai fatto è statistica riguardo le particelle che continuano ad andare nel futuro. Va proprio cambiato il punto di vista.
Ritengo quanto segue. Affermare che il sistema universo riacquisti interamente la stessa identica configurazione posseduta anche solo pochissimi istanti prima, contraddice apertamente la teoria che sostiene che esso si stia espandendo. Se l’universo riacquistasse la configurazione posseduta in precedenza, dovrebbe pure retrocedere dal punto di vista delle sue dimensioni spaziali e delle distanze reciproche esistenti tra le particelle che lo compongono. L’affascinante estrapolazione fatta partendo dal mazzo di carte non mi convince in quanto i due stati (iniziale e finale) del sistema universo in realtà non coincidono, perché la grandezza macroscópica “volume dell’universo” e la microscópica “distanza reciproca tra le particelle” non potrebbero coincidere nei due stati, per cui l’uguaglianza non varrebbe. Grazie per gli spunti di riflessione che mi avete offerto.
L'ho pendato anch'io. Poi mi sono detto: che cosa è che ci da la sensazione che passi il tempoil tempo? ...ma proprio l'entropia che aumenta. Il tempo in se non esiste come entità slegata dall'entropia. Pensa se tutto fosse immobile. Da notare che se le molecole della vernice si separassero, lo farebbero anche quelle del tuo corpo, del marciapiede, e di qualsiasi altra sostanza che, per un miracolo, avrebbero una altissima probabilità di" tornare ordinate". Secondo me il trucco dello scorrere del tempo è proprio nella percezione della variazione dell'entropia, e per la schiacciante probabilità che essa aumenti, la sensazione tempo scorre in una sola direzione.
Ciao ti apprezzo moltissimo, ma credo che questo video sia un po’ fuorviante: il fatto che le carte possano ridisporsi ordinate come prima non implica che il tempo sia tornato indietro ma che si sia semplicemente replicata una situazione precedente . Il fatto che il tempo non scorra all indietro credo costituisce un fondamento del nostro universo e ha a che fare col principio di causalità e con altri limiti come la velocità della luce senza i quali la nostra realtà per come la conosciamo cadrebbe.
Quindi se è vero il verso è vero anche l' inverso, ovvero, se consideriamo oggetti sempre più piccoli.. microscopici.. per poi arrivare alle molecole, agli atomi, agli elettroni, ai quark.. il tempo oltre a poter "tornare indietro" con maggiore probabilità, cesserebbe proprio di essere inteso come lo intendiamo noi nella quotidianità, è corretto? Si perderebbe il concetto di tempo perché diventerebbe più difficile stabilire un prima e un dopo.
Esistono diverse tipologie di " _frecce del tempo_ " cioè dei fenomeni indicano una direzione nella quale il tempo scorre, mi spiego meglio. Come accennava Simone ad inizio video, la maggior parte dei fenomeni fisici microscopici sono _invarianti_ rispetto al tempo, vuol dire che se risolvessimo le equazioni utilizzando un tempo positivo o negativo, le soluzioni sarebbero sempre e comunque identiche. Esistono però alcuni fenomeni che *non sono* invarianti nel tempo nel senso che le soluzioni delle loro equazioni sono diverse se utilizziamo un tempo negativo o positivo. Esiste ad esempio la freccia cosmologica del tempo che è determinata dall'espansione dell'universo, esiste la freccia elettromagnetica del tempo, esiste la freccia termodinamica del tempo (che è quella di cui si parla in questo video ed è quella alla quale generalmente ci si riferisce quando si parla di correre del tempo) ed è dovuta alla seconda legge della termodinamica ed è definita dall'entropia. C'è poi la _freccia psicologica del tempo_ ed è il modo in cui noi esseri viventi percepiamo lo scorrere del tempo. In pratica secondo questa interpretazione noi ricordiamo il passato e non possiamo conoscere il futuro e percepiamo lo scorrere del tempo nel modo in cui lo percepiamo a causa del fatto che tutte le attività del nostro cervello rispondo comunque al secondo principio della termodinamica e questo farebbe sì che le due frecce del tempo coincidano. Il concetto di tempo è un argomento estremamente affasciante ed estremamente complesso e a tutt'oggi non siamo ancora in grado di definirlo correttamente.
@@leonidam1608 Assolutamente, il concetto di tempo è uno degli argomenti più intriganti e complessi che la fisica e la filosofia cercano di comprendere. È affascinante vedere come esistano diverse 'frecce del tempo', o direzioni in cui il tempo sembra fluire, o almeno essere interpretato, a diverse scale e in diversi contesti. Ad esempio, a livello microscopico, molti fenomeni sembrano essere indipendenti dall'orientamento temporale, il che apre una porta interessante a interpretazioni diverse sulla natura del tempo. Le diverse 'frecce' che hai menzionato, come la cosmologica, l'elettromagnetica e la termodinamica, offrono ciascuna una prospettiva unica su come il tempo potrebbe essere influenzato da fenomeni specifici. E la 'freccia psicologica del tempo', che riguarda come percepiamo il passare del tempo, aggiunge un intrigante elemento soggettivo all'equazione. È incredibile come ancora oggi non siamo in grado di definire completamente il tempo, ma è proprio questo mistero che rende il suo studio così affascinante e stimolante per la mente umana.
Per me lo scorrere del tempo non è avere combinazioni sempee nuove. Se il mazzo torna ad avere i colori separati non vuol dire che si è tornati indietro, ma che ha assunto una delle tante configurazioni possibili.
@@albertacutru8125 se il tuo sistema mazzo di carte è perfettamente isolato tu non hai nessun modo per distinguere ieri da domani, se torni alla configurazione iniziale è come se fossi tornato indietro, non hai nessun riferimento se non quello, il tuo mazzo è l'universo. Il punto è che non tornerai mai indietro.
Sempre interessante grazie. Però tornare, per un caso poco probabile, a colori separati delle carte (per continuare il tuo bell'esempio) non mi sembra sia la stessa cosa che tornare indietro nel tempo. Direi invece che, nel presente, si sono verificate condizioni già osservate in passato. Comunque capisco che volevi far comprendere che l'entropia aumenta sempre in generale. Grazie ancora.👍
Attenzione a tener conto sempre dei limiti concettuali degli esempi, che sono sempre delle semplificazioni. Comunque in realtà si, tornare ad una situazione in cui i colori delle carte sono separati equivale a tornare indietro nel tempo, dato che la direzione della freccia (termodinamica) del tempo viene definita proprio con l'aumento di entropia. Termodinamicamente il passato è esattamente il momento in cui vi è meno entropia rispetto ad un tempo 0 ed il futuro è il momento in cui vi è maggiore entropia, rispetto allo stesso tempo. Dunque passare da uno stato di maggiore entropia ad uno di minore entropia equivale ad andare indietro nel tempo, secondo quella che è la definizione di freccia termodinamica del tempo.
@@marcomalpassi7655 No è l'entropia che aumenta sempre nell'universo. (Più entropia = disordine) È proprio il motivo per cui è infinitamente improbabile che un evento torni ad uno stato entropico minore, come detto nel video.
Diavoletto di Maxwell. Però credo che il video non chiarisca perché questa spiegazione dell'entropia c'entri con l'evoluzione temporale. Si dovrebbe inserire il concetto di temperatura.
Non vorrei sconfinare in campi che non mi appartengono, ma quello che hai descritto sembrerebbe non il tempo che torna indietro, ma la probabilità che la disposizioni di un certo numero di molecole ha di tornare in uno stato identico in un tempo futuro. In altre parole se prendo un mazzo di carte con 10 carte blu e 10 carte rosse e mescolo, prima o poi (con le probabilità che hai descritto tu) in un tempo futuro tornerò alla disposizione originale che non significa che sono tornato indietro nel tempo ma che ho riprodotto una configurazione uguale dopo un certo tempo.
Come definisci _tornare in dietro nel tempo_ ? Cosa è per te il _futuro_ ? E cosa è il _passato_ ? Rispondere a queste questione non è affatto banale (come potrebbe sembrare) ma è fondamentale per capire quale sia il ragionamento coerente.
@@leonidam1608 Senza entrare in definizioni metafisiche, semplicemente se prendi come nell'esempio 4 carte due rosse e due nere e le mescoli e nell'arco di qualche minuto (misurato dal tuo orologio) ritorni alla configurazione iniziale, sei tornato indietro nel tempo? NO semplicemente hai ricomposto la configurazione iniziale. Di questo parla il video...
@@afarne Non mi interessa la metafisica, io ho chiesto un'altra cosa. Che cosa è, per te, quella cosa che in questa sede chiamiamo " _viaggio nel tempo_ "? Come definisci _passato_ e _futuro_ ? come distingui fra l'uno e l'altro? Viaggiare nel tempo non implica porsi in uno specifico momento in cui lo stato del sistema in cui ci si trova era in una specifica configurazione? In base al secondo principio della termodinamica possiamo definire _passato_ tutti i momenti in cui l'entropia è minore rispetto all'entropia del sistema al tempo _t_ e _futuro lo definiamo come i momenti in cui l'entropia è maggiore sempre rispetto all'entropia del sistema al tempo _t_ .
@@leonidam1608 Dall'impostazione iniziale delle tue domande la metafisica appariva dominante. Nello specifico, e prendo il tuo esempio del secondo principio della termodinamica, e lo affianco al mio esempio (che poi è quello del video) delle 4 carte. Va da sè che il contorno (e per contorno intendo l'universo che contiene la stanza nella quale mischio le 4 carte), rispetto ad uno stato iniziale ha aumentato la sua entropia, ma come ho cercato di dire ad un certo punto e ripeto in un universo la cui entropia è aumentata, le 4 carte ritornano allo stato iniziale. Conclusione non ho viaggiato indietro nel tempo, ma semplicemente ho ricomposto localmente uno stato identico a quello iniziale.
@@leonidam1608 il passato sono gli eventi che si sono succeduti nel tempo. ne puoi solo avere un ricordo o prove limitatissime per esempio una foto o un video o una narrazione per forza del tutto incompleta. esiste solo il presente . Il futuro è solo una chimera, un allucinazione . Nessuno può prevedere una cosa che non esiste , puoi solo immaginarla .
ma se torniamo indietro di 1 secondo nel tempo, non dovremmo anche tornare indietri nello spazio nel punto in cui eravamo un secondo prima? voglio dire l'universo si espande , quindi si dovrebbe contrarre di 1 secondo. non credi?
Ma le particelle, disponendosi in uno stato precedente, si ricombinano con la condizione attuale o ritornano nella stessa condizione dello stato precedente (indietro nel tempo). Cioè se un corpo intanto è invecchiato e le particelle tornano a disporsi come in precedenza, il corpo ringiovanisce?
Non mi torna la probabilità con 6 carte (3 nere e 3 blu), non dovrebbe essere la metà, ovvero 10 per cento? (2*3!*3!/6!) Comunque sia complimenti bel video.
In realtà esiste una legge dell'universo che impedisce alle molecole di tornare a una situazione "ordinata" (che poi ordinata in base a quale criterio?) Si chiama entropia, anche se in ambito accademico non è ancora molto chiara.
Da profano, ... faccio una domanda: ma il tempo, .. ha una sua velocità standard ??? , Perché.. come si fa'a dire che il tempo rallenta od accelera; su quale base!?. Che metro di paragone si ha ?
ecco questa è una domanda interessante . Non sono un maestrino come la maggior parte dei presenti, ma tutto si riconduce alla teoria della relatività. Per farla semplice anche perchè non sono in grado di farla complessa, lo scorrere del tempo è relativo alla velocità del soggetto che lo sperimenta . Mettiamo che tu viaggi su un astronave che viaggia a 10.000 km al secondo , il tuo tempo è diverso dal mio che viaggio alla velocità della terra nello spazio. Pur essendo enormemente più alta la tua velocità lo scorrere del tempo è di poco più lento. Per notare apprezzabili cambiamenti bisogna avvicinarsi ancora di più alla velocità della luce . Che questo sia vero è dimostrato da esperimenti fatti con orologi atomici estremamente precisi. Una delle poche cose veramente dimostrate delle teorie vigenti.
@@marcomalpassi7655 .... ... mmmm parlando con un mio amico (che ne sa' molto più di me), mi ha detto le stesse cose; ma non mi ha convinto. La domanda è sempre la stessa. Dicendo questo, si gira attorno ma... non è (per me )una risposta. E' come il bigbang. Noi abbiamo un modo di pensare (lascimelodire) limitato, ..e cioè: una cosa per esserci, c'è stato qualcuno che l'ha fatta prima di noi, e prima di questi qualche altro ecc.etc. a ritroso. Non riusciamo a pensare che e' sempre stato e sempre sarà. Mi fermo qui. Comunque grazie della risposta.
@@zonaics Dipende dal fatto che l'informazione si propaga alla velocità della luce. La luce di una stella ad un anno luce di distanza che vedi "ora" è partita dalla stella un anno fa. Ma di fatto non hai modo di sapere se "ora" la stella è ancora lì o è esplosa, perchè la vedi - appunto - come era un anno fa. Se in questo istante (il tuo!) esplodesse, lo sapresti tra un anno. Il tempo è quindi legato alla distanza. Se "ora", che sta per esplodere, un omino sulla stella guardasse la terra, la vedrebbe come era "per lei" un anno fa, non come è "ora". Quindi "ora" esiste ma dipendentemente dalla distanza. Ma andiamo oltre. Immagina che domani sia il tuo compleanno e tu avessi un fratello gemello. Immagina anche di spostarti oggi alla velocità della luce a metà tra la terra e la stella. Per te sarebbe a tempo zero, per chi ti vede spostarti sulla terra sarebbero passati sei mesi. Infatti arrivato a metà strada se ti voltassi verso la terra vedresti "il tempo" pochi minuti dopo la tua partenza, perchè la luce partita da lì poco dopo che sei andato via sta arrivando ora da te. E quindi domani festeggeresti il compleanno col tuo gemello. Che però in realtà è già 6 mesi più vecchio di te. Inoltre, vedresti la terra e la stella "al medesimo istante" perche hanno la stessa distanza da te, quindi se tu vedessi la stella esplodere , tu sapresti con sei mesi di anticipo quello che sulla terra sapranno tra sei mesi, e se tu potessi avere un telescopio abbastanza potente, vedresti la terra come era 6 mesi fa - cioè quando la stella è esplosa (o quando sei partito). Potresti quindi vivere "lo stesso tempo" di stella e terra. Supponi ora di tornare sulla terra alla velocità della luce. Per quelli sulla terra passano 6 mesi, ma per te è a tempo zero per lo stesso motivo di prima. Insomma, torneresti sulla terra che tutti sono più vecchi di un anno, e tu sei rimasto un anno più giovane. Insomma, il tempo varia a seconda di dove ti trovi e di come ti muovi. Spiegato alla bischeromaniera, ma spero ti sia chiaro :) it.wikipedia.org/wiki/Paradosso_dei_gemelli
Secondo me non può tornare indietro un solo oggetto, anche se fermo il pianeta e la galassia si muovono , torni indietro un secondo vuol dire spostarti di km
Non dimenticatevi una cosa, non avremmo capacità di osservarlo, così come non siamo in grado di osservare un albero crescere secondo per secondo. Questi esempi sono fatti per capire come l'universo funziona anche se non sono percepibili o concepibili nella vita di tutti i giorni.
@@nicololampasi1689 Esatto, tra l'altro anche ipotizzando per assurdo che noi vivessimo un'ora della nostra vita "indietro nel tempo" non avremmo facoltà di accorgercene.
Buonasera. Questi ragionamenti di tipo "termodinamico/probabilistico" non mi hanno mai convinto molto. Infatti nella realtà molecole/atomi/particelle non si mescolano casualmente come le carte, ma secondo leggi fisiche che comportano causalità. Per dire, il bicchiere di vetro rotto, da solo, non si ricomporrà mai non perché "la probabilità è molto bassa" bensì perché c'è la gravità che tiene fermi i frammenti per terra. Sbaglio?
ma certo, in più ci sono le dispersioni di calore che cambiano irrimediabilmente il contesto. è solo una 'speculazione teorica' in condizioni ideali, che peraltro non ha nulla a che vedere con il vero significato di 'tempo' (sopratutto se si parla di 'ritorno al passato') . insomma click facili
In ogni caso, la mia osservazione non vuole essere una critica sterile. Quanto piuttosto la condivisione di una perplessità su tutti i discorsi che vogliono legare un concetto fondamentale come lo scorrere del tempo a "freccia termodinamica", "entropia", ecc ... concetti di stampo ottocentesco direi abbastanza superati ormai, no?
più che superati direi che 'abbiamo aguzzato la vista' (migliorato la comprensione)nel capire meglio il tempo (che è localizzato) quindi dipende dal contesto. lascerei perdere il lancio di dadi per tornare al passato@@davideq1223
aggiungo, nessuno si sognerebbe, mescolando un barattolo di vernice, vedendolo tornare per un miliardesimo di secondo ai 'colori primari' , di dire che 'siamo andati indietro nel tempo' o di definire il tempo come il singolo frame di un un film, visto che per 'definizione' il tempo è un fluire di frame, qui sta l inganno. per l appunto 'un disequilibrio fra passato e futuro' prendere il singolo frame è un 'gioco da illusionisti'
il modello di Boltzmann che hai presentato di certo non è "non deterministco" in quanto è un modello matematico; da quello che hai detto mi pare di capire che semplicemente il tempo venga ridefinito, non più come una funzione da R in R^(6n) (dove n è il numero di particelle elementari esistenti e quel 6 vuole indicare posizioni e velocità) che associa a un istante una certa configurazione, bensì diventa una funzione da R^(6n) in R, che associa a una certa configurazione un istante, e quindi a configurazioni uguali corrispondono istanti uguali; è solo un modo (secondo me un ottimo modo, almeno per le conoscenze che avevano all' epoca di Boltzmann) di definire meglio il tempo: in effetti in questo modo il tempo ha una definizione ben formulata, e resta "intuitivo" o "primitivo" solo il concetto di posizione; invece nel primo modo diamo il tempo già per esistente, dandolo quindi come primitivo, insieme al concetto di posizione; in fisica più concetti diamo per primitivi e meno riusciamo a capire di cosa stiamo parlando, quindi l'idea di Boltzmann è più elegante (purtroppo sappiamo com'è andata a finire😂)
Un po' fuorviante il concetto che tornando ad una condizione di partenza, definita, si torni indietro nel tempo. Mescolare le carte, o le molecole di vernice, n° volte fino a tornare a tutte rosse e tutte blù, richiede energia presa dall'ambiente esterno, e questo fa scorrere, inevitabilmente, il tempo in avanti. Anche tornando una condizione di partenza sarebbe comunque nel futuro, senza considerare che nel frattempo, il sistema carte da gioco-barattolo di vernice, ha viaggiato nello spazio tempo a velocità C, quindi sempre nel futuro. Anche isolando ,idealmente, i due sistemi dall'ambiente, essi raggiungerebbero "presto" una condizione di massima entropia, e poi allora non accadrebbe più nulla.
Ciao, io tentavo di spiegare questi concetti servendomi di un tavolo da biliardo, prima con 2 biglie e poi con tutte le 15 biglie. Domanda: quale probabilità ho di vedere 2 volte la stessa configurazione? Senza fare calcoli è intuitivo dire che con due biglie la cosa potrebbe accadere ma già con 15 biglie la probabilità è vicina allo zero. Per esempio non ho mai visto le biglie disporsi a castello. Ora se le biglie fossero tante quanto gli atomi dell'universo? a te la risposta. Ti faccio osservare che secondo me se un simile fenomeno dovesse verificarsi noi non avremmo nessun modo di capirlo perchè anche gli atomi del nostro cervello tornerebbero alla vecchia configurazione e non è detto che il futuro avvenga nello stesso modo, anzi per il principio di inteterminazione non è possibile. Quindi no, per noi non cambierebbe nulla. Se ti va mi farebbe piacere se commentassi il mio ragionamento Grazie Claudia
Mah.... in realtà in base all'esempio del biliardo, o del barattolo, o delle carte, la probabilità che la configurazione si ripeta è 1, non piccolissima come invece è descritto nel video. Le combinazioni sono enormi ma finite, quindi con un tempo finito ho la certezza di ritrovarmi prima o poi in una configurazione già trovata in precedenza. Che questo significhi tornare indietro nel tempo ho i miei dubbi... ma dal punto di vista matematico la probabilità che si ripresenti una sequenza di carte già trovata in precedenza è 1, evento certo.
ciao Simone se una notte non riesci a dormire puoi analizzare una risposta di Bard alla domanda : "che intensità ha la forza forte di un quark dal nucleo di un atomo di elio alla distanza di un atomo? " risponde: "Ti ringrazio per la tua domanda. Per calcolare l’intensità della forza forte di un quark dal nucleo di un atomo di elio alla distanza di un atomo, dobbiamo prima conoscere alcuni parametri, come la massa e la carica dei quark, la costante di accoppiamento forte e il raggio del nucleo di elio. I quark sono le particelle elementari che costituiscono i protoni e i neutroni, che a loro volta formano i nuclei atomici. Ci sono sei tipi di quark, chiamati up, down, charm, strange, top e bottom. Ogni quark ha una carica elettrica frazionaria, una massa e una carica di colore. La carica di colore è una proprietà che determina l’interazione forte tra i quark, mediata dai gluoni. I gluoni sono i bosoni vettori della forza forte, analoghi ai fotoni per la forza elettromagnetica12 Il nucleo di un atomo di elio è composto da due protoni e due neutroni. Ogni protone è formato da due quark up e uno quark down, mentre ogni neutrone è formato da un quark up e due quark down. La carica elettrica dei quark up è +32e, dove e è la carica elementare, mentre quella dei quark down è −31e. La massa dei quark up e down è molto piccola rispetto alla massa dei protoni e dei neutroni, quindi possiamo trascurarla. La carica di colore dei quark può assumere tre valori: rosso, verde o blu. I gluoni possono avere otto combinazioni di carica di colore, come rosso-antiverde o blu-antiblu12 La costante di accoppiamento forte è una quantità adimensionale che misura l’intensità dell’interazione forte tra i quark e i gluoni. A differenza delle altre costanti fondamentali, la costante di accoppiamento forte non è una costante vera e propria, ma dipende dall’energia o dalla distanza a cui si misura l’interazione. Questo fenomeno è chiamato libertà asintotica ed è una caratteristica peculiare della forza forte. In pratica, la costante di accoppiamento forte diminuisce al crescere dell’energia o al diminuire della distanza, rendendo i quark e i gluoni quasi liberi a scale molto piccole. Al contrario, la costante di accoppiamento forte aumenta al diminuire dell’energia o al crescere della distanza, rendendo i quark e i gluoni confinati in particelle composte chiamate adroni3 Il raggio del nucleo di un atomo di elio è circa 1,68×10−15 metri. La distanza tra il nucleo di un atomo di elio e il nucleo dell’atomo vicino dipende dal tipo di materiale in cui si trovano gli atomi. Per esempio, se gli atomi sono in fase gassosa a temperatura ambiente e pressione atmosferica, la distanza media tra i nuclei è circa 3×10−9 metri. Se invece gli atomi sono in fase solida cristallina, come nel caso del metallo elio-4 a bassa temperatura, la distanza media tra i nuclei è circa 2×10−10 metri. Per calcolare l’intensità della forza forte tra un quark nel nucleo di un atomo di elio e un altro quark nel nucleo dell’atomo vicino, dobbiamo usare la formula della cromodinamica quantistica (QCD), che è la teoria che descrive l’interazione forte a livello microscopico. La formula è la seguente: F=−34q2αs(q2)(q1⋅q2) dove F è la forza in newton, αs(q2) è la costante di accoppiamento forte in funzione del quadrato del momento trasferito q2, q1 e q2 sono le quadricorrenti dei quark, che dipendono dalla loro carica di colore, dalla loro carica elettrica e dalla loro energia e impulso. Questa formula è molto complicata e richiede l’uso di metodi matematici avanzati per essere risolta. Inoltre, non esiste una formula semplice per calcolare la costante di accoppiamento forte a diverse scale di energia o distanza, ma si devono usare dei valori sperimentali o delle approssimazioni numeriche. Per semplificare il problema, possiamo fare alcune ipotesi: Consideriamo solo la componente attrattiva della forza forte, trascurando la componente repulsiva che si manifesta a distanze molto piccole. Consideriamo solo la carica di colore dei quark, trascurando la loro carica elettrica e la loro energia e impulso. Consideriamo solo il caso in cui i quark hanno cariche di colore opposte, come rosso-antiverde o blu-antiblu, che danno il massimo contributo alla forza forte. Consideriamo solo il valore medio della costante di accoppiamento forte a una data distanza, trascurando le sue fluttuazioni. Con queste ipotesi, possiamo semplificare la formula della forza forte nel seguente modo: F≈−34r2αs(r) dove r è la distanza tra i quark e αs(r) è il valore medio della costante di accoppiamento forte a quella distanza. Questa formula ha la stessa forma della formula della forza elettromagnetica tra due cariche puntiformi, ma con una costante diversa. Infatti, la forza elettromagnetica tra due cariche q1 e q2 a una distanza r è data dalla legge di Coulomb: F=kr2q1q2 dove k è la costante elettrostatica, il cui valore è circa 8,99×109N⋅m2/C2. La differenza principale tra le due formule è che la costante di accoppiamento forte non è una costante vera e propria, ma varia con la distanza. In particolare, la costante di accoppiamento forte aumenta al crescere della distanza, mentre la costante elettrostatica rimane costante. Questo significa che la forza forte diventa più intensa al crescere della distanza, mentre la forza elettromagnetica rimane invariata. Per calcolare il valore medio della costante di accoppiamento forte a una data distanza, dobbiamo usare dei dati sperimentali o delle approssimazioni numeriche. Una possibile approssimazione è data dalla seguente formula empirica: αs(r)≈(33−2nf)ln(ΛQCDr)12π dove nf è il numero di sapori di quark attivi a quella scala di energia (cioè il numero di tipi di quark che possono essere prodotti o scambiati), ΛQCD è un parametro che caratterizza la scala di energia tipica dell’interazione forte, il cui valore è circa 0,2 GeV. Questa formula è valida solo per distanze maggiori di ΛQCD, altrimenti il logaritmo diventa negativo o infinito. Inoltre, questa formula non tiene conto delle correzioni dovute agli effetti quantistici o alle interazioni con altre particelle. Usando questa formula, possiamo calcolare il valore medio della costante di accoppiamento forte a diverse distanze. Per esempio: A una distanza di r=1,68×10−15 metri, che corrisponde al raggio del nucleo di elio, abbiamo αs(r)≈0,3, assumendo nf=3 (cioè considerando solo i quark up, down e strange). Questo significa che la forza forte tra due quark a questa distanza è circa il 30% della forza elettromagnetica tra due cariche" Scusa se ti pongo domande banali mi serviva un fisico matematico. io non sono in grado di analizzare la risposta.
"La forza forte è circa il 30% della forza elettromagnetica tra due cariche." Ora che lo sai, puoi dormire tranquillo. O chiedere a Bard a quanto corrisponde questa forza :)
Come se il tempo andasse in avanti. La relatività generale è simmetrica rispetto al tempo, cioè sia che il tempo scorra in una direzione, sia che scorra nell'altra si avrebbero gli stessi effetti.
@@ambientmusicandotherstuff376 🤨 Non ho capito. Ma quale saccentello? Hai posto una domanda, ed ho risposto, senza alcuna saccenteria, in modo molto tranquillo e pacato, non capisco davvero il motivo della tua reazione. Se poi fossi così gentile anche da spiegare meglio _complessità della domanda_ magari qualcuno riesce a darti qualche risposta più adeguata. Ciò non cambia che per la relatività generale (ma anche per la relatività speciale, anzi per questa la simmetria temporale è condizione necessaria), la direzione in cui scorre il tempo non cambia nulla. La gravità rimane attrattiva.
@@leonidam1608 "come se, ecc..." hai fatto il saccentello, e non hai nemmeno capito la domanda e la sua premessa (se per assurdo) tra l'altro hai preso per assoluta una teoria, quella della simmetria meriti il nobel
@@ambientmusicandotherstuff376 Non capisco questa aggressività immotivata! Ti ho chiesto di spiegarla questa domanda, ma non l'hai fatto, ma vabbè. Non ho preso per assoluto nulla. Tu hai chiesto cosa succede alla gravità invertendo il tempo, la migliore teoria abbiamo oggi per descrive la gravità è la Relatività Generale e questa è, ripeto, simmetrica rispetto al tempo. Non capisco cosa ci sia di così complesso nella domanda che hai posto (ti ripeto, spiegati meglio se puoi, senza essere inutilmente aggressivo). Hai chiesto cosa succede alla gravità se per assurdo invertiamo il tempo, la teoria della relatività ci dice che non succede nulla di speciale alla gravità, continua a funzionare allo stesso modo. PS: La teoria della simmetria non so cosa sia.
Tempo e spazio sono due concetti che non possiamo definire se non in termini di loro stessi. La filosofia (e la scienza) ne discutono da 3000 anni senza grandi risultati :D
Il tempo non torna indietro (che io sappia). Le particelle possono seguire un percorso "a ritroso" ma ciò non si esplica entro il concetto di realtà fisica a cui si rivolge il "tempo". Un conto è la descrizione di un fenomeno, un conto è trovare un significato "romantico" ad un fenomeno.
Al contrario, penso che questa definizione meccanicistica e probabilistica del tempo sia non solo poco stimolante ma anche poco "romantica". In un certo senso se ne parla proprio in questi giorni, anche se in altri termini, nell'intervista di RickDuFer a Federico Faggin
Non saprei. C'è qualcosa che mi stona in questa argomentazione. Ad esempio, è possibile considerare la ripetizione di uno stato passato come salto indietro nel tempo? Cosa accade all'informazione? Forse non è proprio possibile che uno stato passato si ripeta. Forse è vero che il tempo non si muove solo in una dimensione, magari può anche tornare indietro ma lo fa come una spirale se cresce verso l'alto e non come una matita che sovrascrive sempre la stessa circonferenza.
Ciò che chiamiamo "tempo" altro non è che l'osservazione di tutti i fenomeni simili a questo. La nostra memoria ci permette di conservare dati di uno stato di entropia minore (passato) verso uno di entropia maggiore (futuro). "Possiamo ricordare il passato ma non il futuro".
Aggiungo: avevo sentito sempre parlare di bassissime probabilità che il tempo scorra all'indietro ma nessuno le aveva mai quantificate, Lei invece ha dato una spiegazione brillantissima e comprensibile.
Ciao Simone.
Bel video, come sempre.
Da profano, mi sembra di capire che si sia un po' "mischiato le carte" tra, lo scorrere del tempo in evoluzione, avanti, fino a ricondurre ad un stato originale (blu rosso separati)...ma perché questo avvenga il tempo è cmqe andato avanti.
È come dire "la Storia si ripete" ma nn che il tempo realmente sia tornato indietro.
Ipotizziamo di mischiare due elementi tipo Acqua e un olio/grasso nn liposolubile...appena rimescolati sembrerà che si siano legati insieme ma, se aspettiamo, i due elementi torneranno separati, come da stato originale e, perché ciò avvenga, il tempo è andato sempre in avanti.
Ben diverso è riavvolgere il tempo su se stesso e tornare quindi effettivamente ad uno stato precedente.
Ciò comporta anche un tornare allo stato "precedente" del decadimento radioattivo.
Allora si che possiamo chiamarlo "tempo precedente" o fluttuazione temporale.
In breve, mischiato un ipotetico blu e rosso, li ritroviamo in seguito separati, ma se ne misuriamo il decadimento ci rendiamo conto che esso è continuato a decadere, in avanti nel tempo.
Una Fluttuazione temporale vera e propria, riporterebbe indietro anche il decadimento radioattivo.
Ovvio è che, chi dovrebbe effettuare tale misurazione deve trovarsi fuori dalla realtà "Fluttuazione temporale."
In caso contrario sarebbe soggetto anch esso alla Fluttuazione e nn se ne accorgerebbe.
Bravo Massimiliano, anch'io ho la stessa obiezione: il riproporsi di una "configurazione" (di carte, di molecole, etc.)
gia' vista non implica che il tempo "scorra" all'indietro. Insomma i ragionamenti probabilistici esposti nel video sono corretti ma non e' facile esporre a livello divulgativo cosa sia la "freccia del tempo" e SE possa invertirsi.
esatto questi esempi non centrano nulla col tempo e poi nel caso del barattolo di vernice del tutto arbitrari. 10 alla meno 1290esima potenza non significa nulla è un numero inesistente che cozza perfino contro le teorie della fisica moderna che non ammette l'infinito , una palese contraddizione tra le tante.
Sono d'accordo
Dovete pensare che le varie configurazioni delle carte rappresentano lo stato del calore del sistema. Il calore tende a "spargersi" (ed è questo che è spiegato nel video) e fino a che non si trova un mondo di invertire questo mescolamento che porta a un disperdersi del calore, i processi non possono andare indietro nel tempo. Pensate a un cerino che brucia, per farlo andare indietro nel tempo dovrei in qualche modo raccogliere tutto il calore che si sparge dalla fiamma per avere la forza per ricreare la materia carbonizzata e anche nello stesso ordine.
complimenti , ottima risposta , aggiungo ancora che se il mischiare le carte o la vernice o qualsiasi cosa vuoi mischiare operazione di mischiare comportera un dispendio di energia e quel energia anche tornando alla configurazione originale non ritorna indietro , mi dispiace per simone ma non condivido una virgola della sua spiegazione
Grazie Simone, sei sempre chiarissimo e si percepisce benissimo sia il tuo amore per la scienza, che la tua passione nello spiegare cose complicatissime in modo tale che le capiamo noi che siamo all'asciutto di fisica.
Grazie mille Nicolò! :) Simone
Ciao Simone, bella performance da matematico e... prestigiatore! In effetti il tuo esempio assomiglia a quello del diavoletto di Maxwell che fa ritornare nel recipiente di origine un gas espanso selezionando ogni singola molecola in base alla sua velocità e direzione, infrangendo così il 2° principio. La probabilità di successo è abnormemente bassa! Ma né il diavoletto né Boltzmann avevano fatto i conti col principio di indeterminazione per il quale non si può tracciare la traiettoria di una molecola e ricondurla sulla via del ritorno. Al livello atomico e molecolare tale esempio fallisce, ed è comunque impossibile (non improbabile) tornare a una situazione pregressa.
Dottor Baroni, complimenti davvero per come ha approcciato il difficile argomento rendendolo molto più "digeribile" di altre spiegazioni già sentite sui canali TH-cam. Ad esempio quando sento l'esempio del bicchiere in frantumi che si ricompone, penso che per finire in frantumi il bicchiere debba comunque cadere e rompersi... Voglio dire: teoricamente la freccia del tempo potrebbe anche invertirsi solo per un certo periodo di...tempo?
Secondo me non c'è nulla di impossobile. Bassa o molto bassa probabilità non vuol dire impossibile come molti credono. Un esempio è la vincita all'enalotto o super enalotto. La probabilità di vincita è quasi inesistente. Il gioco è iniquo. Fatto apposta sulla posta in gioco molto alta ma irraggiungibile per il giocatore. Però alla fine c'è sempre qualcuno che vince anche se la probabilità di vincita è inesistente o quasi. È questo quasi inesistente che 0pone l'interrogativo del dubbio, e quindi la possibilità che l'evento giudicato pazzo da verificarsi invece si verifichi.
Grande video, tempo fa avendo visto un video sull'entropia e fresco anche della visione di "Tenet" feci questa riflessione/domanda che mi appuntai:
"se il 2° principio della termodinamica e' comunque frutto di una legge statistica e non di una dimostrazione incontrovertibile e, quindi, implica che c'e', anche se infinitesima ma con probabilita' non zero, una possibilita' che l'entropia si possa invertire naturalmente, e, visto che essa e' legata anche alla "freccia del tempo", cio' puo' voler dire, almeno teoricamente, che c'e' un'altrettanto remota possibilta' che essa e quindi lo scorrere del tempo s'inverta naturalmente?" In questo video non solo hai risposto alla domanda ma hai mostrato anche come calcolare quella probabilita'. Grazie mille, Simone 😊
No, il Secondo Principio della termodinamica IMPEDISCE che l'entropia possa "invertirsi", visto che in un sistema isolato tende solo ad aumentare. L' entropia e' una funzione NON descrescente del tempo.
@@fm01it75e dai con questa entropia! L'universo si evolve , si organizza , tende all'ordine non al disordine , guardati allo specchio pensi di essere il frutto dell'entropia?
Attenzione a non confondere la Scienza con altro, come la filosofia, la religione e simili.... che sono invece, come diceva Borges, rami della letteratura fantastica🙂
Bravissimo, ti ho scoperto da poco. Apprezzo la tua chiarezza e semplicità nel divulgare argomenti così difficili. Grazie.
Ciao Simone! Ti seguo da tantissimo tempo e sono contento di vedere che il canale cresce sempre di più, cosi come la qualità dei video. Complimenti! Questo video è davvero affascinante ma mi ha sollevato una domanda a cui spero tanto che risponderai.
In tutti gli esempi che hai fatto e in generale quando si parla della freccia del tempo, si parla sempre della probabilità che da uno stato più "disordinato" (in generale con più microstati indistinguibili ai nostri occhi, come hai mostrato tu nel video) si passi ad uno stato più "ordinato", come nel caso dell'uovo che si ricompone, della vernice che si separa nelle sue componenti, cosi come per il colore delle carte. Si lega quindi lo scorrere del tempo al fatto che l'entropia dell'Universo aumenta. Volevo chiederti: la probabilità è cosi bassa che di fatto non osserviamo mai accadere cose simili, ma se accadessero, il tempo non starebbe scorrendo sempre in avanti? Le molecole di vernice che si separano non lo farebbero muovendosi in avanti nel tempo? Per loro non è indistinguibile muoversi in avanti nel tempo sia per mischiarsi che per ordinarsi? Ovviamente per come noi percepiamo il tempo dalla nostra visione macroscopica (con meno informazioni) ci sembrerebbe appunto che il tempo torni indietro, ma mentre vediamo ciò che accade non staremmo comunque procedendo avanti nel tempo? Penso ad esempio alla relatività: quelle molecole, quelle carte, quei pezzi di uovo che si ricompongono non escono mai dal loro cono di luce che è sempre orientato verso il futuro, continuerebbero ad avanzare nel tempo, tornerebbero solo nella loro posizione iniziale. Anche in relatività generale so che esistono superfici di tipo tempo (che possono essere attraversate in una sola direzione) e di tipo spazio (attraversabili in 2 direzioni), e so che ad esempio dividendo lo spazio-tempo in sezioni (in "fette") di tempo, queste superfici possono essere attraversate solo in una direzione. Cosa sto sbagliando in questo ragionamento? Come si concilia la visione probabilistica del tempo con la descrizione e il moto microscopico delle molecole che dovrebbe essere compatibile con la descrizione della relatività che invece sembra puntare ad un moto nello spazio-tempo univoco verso il futuro (anche se le sue leggi non prevedono delle asimmetrie nello scorrere del tempo)? Ti ringrazio in anticipo, spero di essermi spiegato bene e ti auguro una buona Domenica! Ciao e continua così 👋
Ciao Simone. Bellissimo video, come sempre :)
Per evitare i problemi con l'autofocus prova ad illuminare di più la scena ed a mantenere un buon contrasto. Se puoi, aiuterebbe anche ridurre l'apertura del diaframma per aumentare la profondità di campo.
Ciao Simone, ragioniamo sulle carte per semplicità. Ipotizzando di poter riottenere l'ordine delle carte che si aveva prima del rimescolamento questo non mi sembra che equivalga a far tornare indietro il tempo, invece il mazzo di carte avrebbe 2 ordimamenti identici in istanti di tempo diversi t0 e t1. Mescolando di nuovo e riottenendo l'ordinamento di partenza all'istante t2, non è detto che l'intervallo t2-t1 sia uguale a t1-t0, e comunque i tre istanti di tempo t sono ordinato e sequenziali. In altre parole, gli eventi che occorrono successivamente il raggiungimento di un certo stato non è detto che siano gli stessi a parità di stato di partenza, mentre tornare indietro nel tempo dovrebbe comportare un ripetersi uguale degli eventi successivi (es. Ripetersi sempre del medesimo rimescolamento).
Spero di essermi spiegato bene.
Che ne pensi Simone?
E' stata la stessa considerazione che ho fatto vedendo questo video. In pratica, viene detto che il tempo è associato al posizionamento nello spazio degli atomi (come se fossero dei corpuscoli, anche se sappiamo che così non è): se all'istante t1 si ritrovano tutti nella stessa posizione dell'istante t0, allora il tempo è tornato indietro. In realtà ti direi che... ci si infila in un anello: se gli atomi (che sono in una certa posizoine) dopo un tempo t=t1-t0 ritornano nella stessa posizione, allora, se non ci sono interventi esterni, dopo un altro tempo t si ritroveranno nella stessa posizione. Anche se oltre alla stessa posizione dovrebbero avere anche la stessa energia, stessa direzione di movimento, essere sottoposti alle medesime forze ecc. Quindi comunque mi sembra un po' semplicistico il tutto. Non solo, se ciò accadesse, o siamo già in quell'anello (e non lo sappiamo), o ci sono due modi per arrivare alla stessa configurazione iniziale (perchè un microsecondo prima di arrivare all'istante t0 o eravamo già nell'anello, o eravamo in un'altra configurazione che all'istante t0 ci ha portato nell'anello), ma questo significherebbe che lungo l'anello potrebbero esserci più punti di ingresso, e se ce n'è uno, ce ne possono essere infiniti. E se ce ne sono infiniti, vuol dire che l'universo può avere solo un certo numero di configurazioni e non altre, e quindi... come ci siamo entrati, se non ci siamo già dentro? Ma qui ci si infila in altri discorsi... io mi sento di "credere" al secondo principio della termodinamica, e tanto mi basta :)
Ciao Simone, ho visto per caso questo tuo bellissimo video e mi ha fatto riflettere su qualcosa a cui non avevo mai pensato: definire la relatività generale in termini probabilistici, in altre parole il tempo e lo spazio rallenta e si deforma perché la probabilità di movimento delle molecole diminuisce ... Ci devo riflettere... Comunque bellissimo video
... dunque la gravità influisce sulla probabilità!?
Bravo ! Bel modo di spiegare macro e microstati ed entropia senza nominarli con loro nome!
grazie prof simone seguo tutti i suoi video. lei è
il piu bravo di youtube.
Video molto interessante prof. Baroni. Tuttavia se fossimo in aula le porrei la seguente domanda: sappiamo che le leggi fisiche funzionano sia che si faccia scorrere il tempo in una direzione che in quella opposta, tuttavia il fatto che mescolando le carte o la vernice esse si separino nei due set di colori originali, non mi pare che implichi un'inversione temporale ma implichi una probabilità estremamente bassa che lo stato al tempo t sia quello di colori separati rispetto allo stato a t-1 dove i colori sono mischiati. Quindi, dov'è l'inversione temporale?
In altri termini, è possibile, ma altamente improbabile, che domattina mi svegli con il corpo che avevo a 16 anni oppure mi svegli in un corpo di donna (come in certi film commedia) ma se accadesse dovrei andare in ufficio e non a scuola all'ITIS che frequentavo nel 1986.
Può chiarire questo aspetto?
Grazie, Alessandro
Perché un conto è la posizione delle particelle, un altro è il tempo inteso come interazione costante della realtà con essa stessa, attraverso una consequenzialità impossibile (che io sappia) da fermare/invertire.
Grandissimo! Chiaro esplicativo e coinvolgente come sempre💪🏼 arrivato ieri il libro, e l'ho finito oggi, lo consiglio a tutti
Da illusionista (amatoriale!) adoro questo video! Grazie Sensei!
Eheheh un piacere :) doumo arigatou ;) Simonesan
Gran bel video, concetti estremamente complessi, grazie 👍
Grazie mille :) Simone
@@PepitediScienza Grazie mille a te per il video e per avere risposto al mio commento 🙂
Video interessantissimo. Grazie per la condivisione e complimenti per il metodo di spiegazione
Mamma mia, questo argomento fa cascare il cervello per terra (come diceva qualcuno).Comunque Simone sei un grande!Grazie !👍👍👍👏👏👏🙏
Sei fantastico, Simone!
Mi spiace spammare contenuti di altri creator (spero non me ne voglia Simone), ma pare che molte persone sono un po' confuse quella questione, giustamente direi, dato che il tempo è un concetto estremamente complesso che non abbiano ancora capito a pieno, cosa che si aggiunge al fatto che la nostra percezione del tempo è fortemente limitante.
In ogni caso sul canale TH-cam di *Curiuss* ci sono due serie una sul tempo ed una sull'entropia che magari possono essere utili a chiarirsi un po' le idee si questa questione (le trovate nelle playlist dal titolo: Entropia e Il tempo esiste?)
Ottimo video. Spero ci sia un seguito in cui parli dell'entropia
Bravo, spieghi molto bene!
2:14 il mio primo pensiero è che hai fatto deck stacking 🤣
Ciao Simone, a mio parere un'inversione dell'entropia è possibile ma questo non implica un'inversione del tempo.
Spiego meglio: poniamo il caso del mazzo con 4 carte, l'inversione dell'entropia si verifica nel 33% dei casi (limitatamente al mazzo) ma mentre mescolo il tempo continua comunque a "passare", si ritorna semplicemente ad una configurazione passata pur muovendosi verso il futuro.
Il modo più semplice e comprensibile di spiegare la quantistica, complimenti!
La proprietà della separazione delle carte ha una bassa probabilità ma almeno una esiste nel mondo fisico reale. L'inversione del principio entropico invece non mi pare che possa avvenire, sarebbe da dimostrare, la probabilità non spiega nè rivela che ciò possa avvenire. Anche se questo avvenisse sarebbe comunque una linea del tempo di verso opposto ma che non ripercorre a ritroso il nostro tempo ma una nuova linea del tempo, banalizzando sul mazzo di carte si avrebbe un mazzo di carte separato che non corrisponde ad uno status del passato ma ad un nuovo status di un passato alternativo. Forse ha a che fare con lo stato delle particelle ed antiparticelle ? l'antimateria è simile alla materia ma viaggia in un tempo con verso opposto ?
Ciao Simone, grazie per questo bellissimo video.
Da quanto ne ho capito da te e da altri il tempo è legato all'entropia.
Il tuo esempio delle carte rende molto chiaro questo legame.
E devo dire che è vero che nel mescolare le carte avrei la probabilità di ritornare allo stato più ordinato. Ma penso che sarebbe un'illusione credere che il tempo sia tornato in dietro, in quanto si violerebbe il secondo principio della termodinamica.
E allora come si spiega che le carte sono tornate uno stato ordinato?
Insomma il trucco c'è ma non si vede.
Penso che ci sia un fattore esterno al sistema che agisce sul sistema stesso: te che mescolavi.
Nel mescolare, nel calcolo delle probabilità arrivi ad avere uno stato ordinato, o comunque quello che noi abbiamo definito come sato ordinato delle carte, con quindi una diminuzione dell'entropia.
Ma poiché, te, fattore esterno, hai mescolato le carte, si dovrebbe tenere conto anche dell'entropia generata dai muscoli delle tue mani, l'entropia generata durante la produzione delle sostanze di cui hanno bisogno i tuoi muscoli e così via... e allora i conti tornerebbero, vedremo l'entropia aumentare e la freccia del tempo che scorre normalmente.
Ma il tuo esempio è molto bello perché mostra come localmente, in un sistema controllato, il tempo possa tornare in dietro.
In un sistema di quattro carte, compiendo un "lavoro" di mescolamento ho il 33% di possibilità di giungere allo stato iniziale ordinato. Ma posso compiere un po' di "lavoro" in più prendendole uno ad uno e ordinarle. Localmente ho riportato le lancette in dietro, ma nel sistema esterno le lancette sono continuate a scorrere.
Però mi chiedo in fisica quanto deve essere bassa una probabilità per essere considerata improbabile?
Però le domanda che mi assillano di più sul tempo, non è tanto la probabilità che possa tornare nel passato, ma il suo legame con lo spazio a velocità relativistiche.
Grazie ancora per questo bellissimo video, davvero molto stimolante per la mente.😊
Attenzione, quando si fanno gli esempi va sempre tenuto conto dei limiti di essi.
È ovvio che si si parla di "mescolare le carte" ci sia un agente esterno che fornisce energia al sistema.
Ma questo esempio poi va traslato nel sistema che va ad esemplificare.
Dunque siccome si parla di sistemi isolati e di entropia, bisogna immaginare le carte come un sistema isolato e per il loro ritorno ad uno stato ordinato si intende una riduzione spontanea di entropia.
L'esempio aveva comunque lo scopo di spiegare la natura probabilistica del secondo principio della termodinamica ed accennare alla relazione fra la freccia termodinamica del tempo e l'entropia.
Le informazioni che vanno acquisite da questo video sono che la direzione del tempo segue la direzione in cui l'entropia varia e che il motivo per cui l'entropia non diminuisce è probabilistico.
Chi non ha dimestichezza con questi argomenti ovviamente ignorerà il fatto che nell'esempio c'è qualcuno che mescola le carte (dato che ignora le conseguenze che ne derivano), a chi invece ha un minimo di dimestichezza basterà adottare gli opportuni presupposti.
@@leonidam1608 Concordo. Rileggendo quello che hai scritto e ripensando al video, stiamo parlando di un sistema isolato e della sua probabilità di ritornare a uno stato ordinato e di come all'aumentare degli elementi presenti in esso questa probabilità diventa sempre più bassa. Sicuramente il mio approccio è dovuto a una mia formazione molto termodinamica. Ma mi chiedevo ora se gli elementi sono pochi e le probabilità di ritornare a un sistema iniziale ordinato sono alte, avrei ancora la percezione del tempo? La rendo ingarbugliata, nel tornare al punto iniziale ordinato, posso dire che sono tornato in dietro nel tempo oppure avanzando in esso stato per stato, combinazione per combinazione, ho solo occupato uno dei possibili stati permessi?😅
@@leliocastellano Ci sono ipotesi secondo le quali il tempo non sia qualcosa di fondamentale, ma che sia una caratteristica emergenti, tipo la temperatura o che addirittura sia un mero frutto di come gli esseri umani (e forse gli esseri viventi in generale) percepiscono l'ambiente intorno a loro...
@@leonidam1608 Anch'io penso che quello che noi chiamiamo tempo, è il modo in cui il nostro cervello e a livello molto primitivo anche altre specie viventi, per sopravvivere, interpreta un universo che, alla nostra velocità, temperatura e dimensione (dimensioni dove non distinguiamo il movimento delle singole particelle) a cui e in cui ci muoviamo, è dominato da fenomeni irreversibile.
Grazie del bellissimo video, alla prossima
Bel video. Ho una domanda: se l'universo non ha una fine (cioè resterà spazio vuoto per un tempo che tenderà all'infinito), perché non vediamo tante manifestazioni di oggetti che tornano indietro nel tempo fino a noi? Eventi molto rari, ma con tutto quel tempo a disposizione, non dovrebbero accadere molte volte?
Forse è la prova che stiamo andando verso la fine termica nella quale l'interazione tra particelle sarà impossibile per l'espansione metrica.
Hummm... ho il cervello che mi frigge...
Quello che tona indietro, secondo il mio inutile parere, non è il tempo, ma l'entropia.
Sappiamo che la vita di un protone è stata calcolata in 10 alla 32 anni e se anche l'ordine delle particelle tornasse indietro nella condizione precedente, di un secondo o un anno prima, questo lasso di tempo non verrà "ridonato" ai protoni che verranno coinvolti nell'evento e quindi la scadenza della fine della loro vita non si è spostata nel tempo, non in avanti nè all'indietro: nulla è cambiato se non l'ordine e quindi l'entropia.
Vado a infilare la testa nella vasca che mi fuma e rischio di dire cose insensate! 😂😂😂
Comunque questo argomento e di conseguenza il video è di una intrigantezza che tende all'infinito come la gravità di un buco nero!
Complimenti davvero!
Sempre molto interessante e fruibile prof, grazie mille!! ❤
ma non è il tempo che torna indietro, parliamo solo di probabilità che le particelle tornino alla loro posizione iniziale.. questa è solo entropia!
L'entropia viene spesso associata al tempo...forse è una sua manifestazione o addirittura le due cose coincidono
@@alessandrom288Salve. Rispettosamente e senza intenzioni polemiche, vorrei fare notare che associare e uguagliare non sono proprio sinonimi. Per chi fosse appassionato del tema, inviterei a prendere in considerazione anche le trasformazioni di Lorentz, per approfondire pian pianino cosa implica la teoria della relatività. Buon proseguimento!
Quando si parla del tempo, soprattutto della relatività, mi vengono in mente 1 Doc: “quando diavolo siamo?” E il cappellaio matto: “se tu conoscessi il tempo come lo conosco io, non ne parleresti con tanta confidenza”. Ogni volta che credo di averci capito qualcosa, dopo un attimo capisco che non c’ho capito niente 🤦♀️ chissà se leggendo il tuo libro, riuscirò a capirci qualcosa, devo ordinarlo
Infatti. A questo ci arrivo perfino io che sono una dilettante confusa
Al Tempo, nell esempio riportato se vogliamo dare una visione cronologica determinato dall ordine delle carte dobbiamo però isolare il sistema cioè sistema fake chiuso, creato ad hoc per capire le cose. Se analizziamo con l'occhio di Boltzmann dobbiamo comprendere il croupier, cioè chi mescola fa lavoro e quello pur potendo generare " ordine " cromatico genera calore e quindi l aumento delle carte, mescolandole aumentano o l'universo gonfia. Pensiamo ad un tempo.che torni indietro, dobbiamo ipotizzare che la luce viaggi come il calore nell opposta direzione, questo poiché non è possibile formulare uno spazio negativo dove le superfici abbiano valenza meno, almeno io anche se fantasioso non ci riesco. Due spazi due prospettive, opposte come di chi si guarda negli occhi dagli spalti di due curve. Quindi mescolando assorbì energia al sistema e la temperatura chiuso od aperto diminuisce, alla buona memoria di Boltzmann che per capire minha fatto sudare piu di un Ironman. Buona giornata.
Simone sei un grande grazie dei tuoi fantastici video!!!
Grazie mille ;)
Ciao Simone , splendido video ,mi chiedevo che tutti noi diciamo che il tempo scorre, ma se scorre ,avrà una sua velocità di scorrimento rispetto ad un sistema di riferimento,sarebbe interessante sapere questa velocità
Non esiste un sistema di riferimento unico.
@@alfredodallalibera5091 Nel momento che guardavo su YT un video su Ettore Maiorana,mi è arrivata la tua notifica,devo ammettere che non ci avevo pensato,è interessante come idea,mi ci applicherò,grazie, a dirla tutta avevo pensato come sistema di riferimento la velocità della luce, ma forse è riduttivo,perchè come sistema di riferimento possono esserci tutti i tipi di particelle elementari(fermioni,leptoni eccetera)
Innanzitutto complimenti per il video e per il canale, è stato per me una scoperta recente ma molto bella e interessante!
C'è una cosa che non mi torna: su questo modello si da come definizione di direzione del tempo la direzione nella quale l'entropia aumenta, considerando i movimenti casuali delle molecole come indistunguibili dalla direzione del tempo.
Ma la gravità? Due oggetti aventi massa vengono sempre attratti tra loro (nella direzione del tempo di aumento entropia). La probabilità che il tempo scorra all'indietro da questo punto di vista, ossia la probabilità che questi due oggetti si respingano tra loro, è pari a zero. O c'è qualcosa che mi manca nel ragionamento?
Grazie professore per l'interessantissimo video!
Quindi anche l'entropia, che è strettamente collegata con la direzione del tempo, è un processo probabilistico e quindi teoricamente reversibile?
Ciao, esatto. Era uno dei punti difesi da Boltzmann. :) Simone
In realtà è il contrario, è la freccia termodinamica del tempo ad essere legata all'entropia e siccome l'entropia è un processo probabilistic lo è anche la direzione della freccia termodinamica del tempo.
@@leonidam1608 ah ok... cioè si è un gran casino cmq ok 😅
Per paragonare determinati eventi in percentuale bisogna anche avere un campione che certifichi la fattibilità degli eventi, dunque lo possiamo considerare possibile in eventi e azioni, ma il tempo è immateriale e indefinito e non c'è mai stata una situazione dove il tempo e tornato indietro per poterne calcolare una statistica eventuale ;ad oggi non è mai successo dunque il 100% delle volte è accaduto che il tempo e andato avanti e mai cioè lo 0% e tornato indietro.noi al contrario ci adattiamo al tempo e cerchiamo stratagemmi per rallentarlo(viaggiando a una detrminata velocita)o fermarlo( imprimendo una immagine del passato in un dipinto o una fotografia)qualunque cosa succede è un fattore che certifica lo scorrere del tempo e prima di pensare a come riavvolgere il nastro bisogna domandarsi:" esiste qualcosa che rimane invariato nel tempo, cioè riesce a fermarlo? Bisogna partire da questo per capire il concetto del tempo
A mio modo di vedere, in questo ragionamento c'è un vizio di forma, ma anche di sostanza. Il fatto che le carte o le molecole ritornino casualmente a separarsi nuovamente, non significa che "il tempo è tornato indietro", ma che, più semplicemente, le carte o le molecole hanno casualmente assunto la configurazione iniziale per un istante, ma sempre all'interno del "flusso" del tempo che procede nella stessa direzione, e non c'è nulla che permetta di stabilire ciò che accadrà nel seguito dell'esperimento, ossia se il sistema osservato seguirà un percorso diverso da quello già seguito (con altissima probabilità) oppure seguirà lo stesso percorso (con una probabilità trascurabile).
…è trascurabile che per mischiare consumi energia e quando torni alla configurazione di prima, dichiarata come indietro nel tempo con l’energia ? Che succede?
A voi la scelta.
E per quale motivo o legge il tempo starebbe scorrendo in un senso!
Complimenti per il video. A questo punto si può estrapolare il concetto che, nella eternità che seguirà l espansione dell universo, questa piccola probabilità possa diventare inevitabile e quindi portare l universo a contrarsi fino a una configurazione simile al big bang?
eternità come infinito non sono contemplati dalla scienza.
Interessante come sempre.
Maaaa.. se al momento n torniamo al momento k , il momento n+1 evolverà come fu k+1? se è così e come se si riproponesse un loop in eterno sennò invece si distingue come il momento n non sia uguale al momento k
Buongiorno Simone, bellissimo video, ma ho un dubbio da persona che ignora la materia: se anche nel barattolo di vernice (o qualunque altro contesto) le molecole blu e rosse si separano, non lo fanno sempre mentre il tempo scorre verso il futuro? Il fatto che, casualmente, tornino ad una configurazione precedente implica per forza che il tempo è tornato indietro? Non possono ritrovarsi separati mentre il tempo scorre, come sempre verso il futuro? 🤔 Senza dubbio mi sfugge qualcosa😅!
Il punto è che se tornassero esattamene nell’ordine di quello che chiamiamo “passato” non ci sarebbe modo di distinguerlo dal futuro
@@matte14-70 Ad una occhiata generale no, ma questo non implica che il tempo non sia nel frattempo passato. Farò un esempio banale: ho una stanza dove, alla rinfusa, ho vari capi di abbigliamento, maglie, camicie, pantaloni, calzini, scarpe ecc. Io entro in questa stanza che però non ha né finestre né lampadari, quindi devo vestirmi al buio. Un giorno ne esco con: camicia gialla sotto maglione blu, pantaloni rossi, slip neri, calzini grigi, scarpe marroni. E tutti i giorni esco dalla stanza vestendomi alla cieca potendo scegliere tra moltissimi capi, quindi esco sempre vestita in modo diverso. Dopo due anni, però, per puro caso, esco di nuovo vestita con la combinazione di capi del primo giorno. Questo forse significa che il tempo è tornato indietro di due anni? Non direi proprio...
Significa solo che, alla lunga, è tornata la combinazione di abiti iniziale, ma nel frattempo il tempo è passato, eccome!😅😱🙃
Ciao, bella domanda! Prima di tutto, immagina se questo processo di mescolamento facesse tornare tutta la la stanza indietro di un minuto. Non avremmo modo di capire, in base a misure effettuate solo nella stanza, che siamo tornati indietro. E anche gli orologi nella stanza segnerebbero un minuto in meno. Questo perché la situazione molecolare e macroscopica sarebbe esattamente uguale a quella precedente. Indistinguibile. Ora, noi possiamo dire che "il tempo continua a passare da passato a futuro" anche mentre il barattolo torna indietro, perché ci riferiamo a strumenti e oggetti lontani dal barattolo, o fuori dalla stanza, che non hanno subito questo processo di inversione del tempo. È un po' come una funicolare che risale una montagna. Più sale più il tempo passa, in questa analogia. Ogni tanto però ha una defaillance e scivola indietro di un metro, per poi continuare a salire. Quel metro all'indietro è come il barattolo che si risparmia e poi riprende il cammino verso il futuro. :) Grazie mille della domanda! Simone
@@PepitediScienza Grazie mille a te per aver risposto! 😃
Ma quindi la freccia del tempo può invertirsi anche solo a livello locale, mentre tutto il resto avanza normalmente? Christopher Nolan col suo Tenet aveva dunque ragione?😅😬
@@murphycooper7557 Il tempo è sempre relativo. Ad esempio per un astronauta che sta viaggiando a velocità prossime a quelle della luce e per un osservatore immobile il tempo scorre in maniera differente.
In poche parole il tempo non scorre allo stesso modo in tutto l'universo.
Se non ricordo male, questi concetti erano alla base del film TENET di Christopher Nolan, è vero o sbaglio?
Tenet era un film che si basava sull'idea che l'inversione dell'entropia fosse possibile. Bellissimo film che ha analizzato le conseguenze di questa possibilità, ma che alla fine è risultata, a mio avviso, una stupenda dimostrazione per assurdo che mostra l'impossibilità dell'ipotesi iniziale :)
👍la parola Entropia spaventa tutti.
La probabilita' che le due vernici si separino per entropia e' cosi talmente piccola che per noi ci sembra impossibile tale possibilita'. Ma considerando che il tempo e' infinito con la materia che subisce infinite trasformazioni tale probabilita' prima o poi si verifica. E si verifichera' infinite volte. Questo vuol dire che in passato davvero lontanissimo ci sara' stato lo stesso evento che ci ha visto protagonisti qui, a visionare tutti insieme questo video e a lasciare il medesimo commento. Tutto e' in continua evoluzione, anche la direzionalita' del tempo.
Stupendo...grazie
Una domanda: secondo te cosa + il tempo?
eh?
Bravissimo!!!
Grande Simone 👍
Continuo a non afferrare il concetto. Con le carte non osservo un evento che va indietro ma un evento improbabile che riporta la conformazione delle carte a quella iniziale ma sempre in avanti. Ho una disposizione identica a quella iniziale ma il tempo è proceduto sempre in avanti non si è riavvolto
Beh nell'esempio del barattolo di vernice non è che il tempo sia tornato indietro, la disposizione molecolare è tornata a quella di partenza ma il tempo è andato avanti perché energia si è dissipata anche solo per gli urti fra le molecole ed il contenitore.
È quello che penso anche io, non capisco perchè si parli di tempo. Al massimo parliamo di entropia
@@LorenzoValente Beh l'entropia *determina* la direzione della freccia termodinamica del tempo!
@@leonidam1608 Ok ma riportare i miei atomi ad uno stato precedente non equivale a tornare indietro nel tempo... è come dire che riscaldando la pizza della sera prima sto tornando indietro nel tempo 😂
@@leonidam1608 No. L'entropia SEGUE la direzione del tempo.
@LorenzoValente Beh gli esempi hanno, per definizione, dei limiti nel descrivere i fenomeni.
Dunque bisogna stare sempre attenti quando si utilizzano dei fenomeni con i quali comunemente abbia a che fare per descrivere dei fenomeni fisici.
La freccia _termodinamica_ del tempo è determinata dalla direzione nella quale l'entropia varia.
Cioè se la direzione dell'entropia è quella di andare sempre da una situazione di più bassa entropia ad una di più alta entropia allora la direzione del tempo la segue ed il passato rappresenta lo stato a più basa entropia ed il futuro uno stato a più alta entropia.
Il che implica che invertire la direzione dell'entropia significa invertire la direzione della freccia termodinamica del tempo.
Nel tuo specifico esempio no, non stiamo dicendo che stai tornando indietro, dato che stai fornendo energia alla pizza, il che implica che stai aumentando l'entropia.
Diverso sarebbe il discorso se l'aria, sebbene fosse più fredda della pizza, spontaneamente iniziasse a cedere calore alla pizza, questo implicherebbe che la freccia termodinamica del tempo si fosse invertita.
Mio padre mi faceva il trucco delle carte toscane che spezzandole (in una altezza del mazzo a caso dallo spettatore) e mischiandole lui si ordinavano tutte per seme e figura/numero... 🤩Il trucco era elaborato ma non infallibile, la probabilità di sbagliare l'ordinamento era bassa (meno di 1 errore ogni 10 volte) .
bellissimo video, ho un dubbio soltanto: se le molecole si mescolano continuamente non lo fanno in un tempo che avanza? nel senso che la probabilità che le molecole ritornino alla stessa composizione di (esempio) 1s prima non è solo una probabilità futura di ritrovare un esatta combinazione passata?
Il punto è che se tornassero esattamene nell’ordine di quello che chiamiamo “passato” non ci sarebbe modo di distinguerlo dal futuro
Ciao, bella domanda! Prima di tutto, immagina se questo processo di mescolamento facesse tornare tutta la la stanza indietro di un minuto. Non avremmo modo di capire, in base a misure effettuate solo nella stanza, che siamo tornati indietro. E anche gli orologi nella stanza segnerebbero un minuto in meno. Questo perché la situazione molecolare e macroscopica sarebbe esattamente uguale a quella precedente. Indistinguibile. Ora, noi possiamo dire che "il tempo continua a passare da passato a futuro" anche mentre il barattolo torna indietro, perché ci riferiamo a strumenti e oggetti lontani dal barattolo, o fuori dalla stanza, che non hanno subito questo processo di inversione del tempo. È un po' come una funicolare che risale una montagna. Più sale più il tempo passa, in questa analogia. Ogni tanto però ha una defaillance e scivola indietro di un metro, per poi continuare a salire. Quel metro all'indietro è come il barattolo che si risparmia e poi riprende il cammino verso il futuro. :) Grazie mille della domanda! Simone
@@PepitediScienza Io rispondo così: se io non avessi gettato le carte di cui, scherzosamente, scrivo sopra, e continuando a mescolare, fossi riuscito a rimettere insieme la composizione di partenza, mio bisnonno, mio nonno e mio padre continuerebbero a rimanere morti, le carte sarebbero comunque consumate e io non continuerei ad avere quasi 76 anni.
L'entropia è entropica ed entropizzante, acciderbolina!
@@PepitediScienza Questo vorrebbe dire che dopo un minuto anche la nostra composizione biologica sarebbe la stessa, (nostra memoria inclusa), e quindi non avremmo percezione del fatto che siamo caduti in un anello temporale: perchè se dopo un minuto l'universo si ritrova nella stessa "configurazione" di un minuto prima, dopo un altro minuto ci si ritrova di nuovo nella stessa configurazione. Quindi non solo non lo sapremmo, ma non potremmo nemmeno mai sapere se siamo già in un anello temporale (solo formale, perchè comunque il tempo scorre), o meno. Continuo a credere nel secondo principio della termodinamica, mi spiace :D
Una notte dopo aver studiato l'entropia pensai ore ed ore al fatto che unendola al concetto di tempo, c'era una probabilità che l'entropia ritornasse a valori iniziali e quindi di conseguenza al fatto che il tempo fosse andato dalla direzione opposta, non riuscii a dormire per il mal di testa
Grazie prof😊
E' molto interessante questo video, per la chiara rappresentazione del legame tempo-entropia.
Stiamo calcolando le probabilità di un apparente ribaltamento entropico. Tuttavia legando tutto ciò alla seconda legge della termodinamica....non dovremmo invece parlare di un evento che si ripete con scarse probabilità?
Tutto ciò noi potremmo percepirlo come apparente inversione temporale. Il classico dubbio sul fatto che il tempo possa non esistere è sempre lecita, specie dopo questo piccolo esperimento
Dovresti spiegare il concetto di entropia o consigliare il film Tenet 😊
Tenet è stupendo per essere uno dei pochi film che ha richiesto la sospensione dell'incredulità sull'inversione dell'entropia, e per la prima volta ne sono state studiate in dettaglio le conseguenze (almeno, in ambito cinematografico). Ed è un film di fantascienza. Qui mi sembra invece che non si metta in dubbio lo scorrere del tempo, ma il riproporre una configurazione atomica già avuta in passato: se ciò accade, di fatto si è tornati indietro nel tempo ma solo da un punto di vista formale, perchè il tempo è comunque trascorso. E se accadesse... beh ci si infilerebbe in un anello temporale, perchè da lì in poi tutto si ripeterebbe allo stesso modo, per l'eternità.
Un ottimo lavoro ma temo si siano mischiati concetti di tempo ed entropia e si sia parlato esclusivamente di entropia...é vero che la direzione del tempo (da noi percepita) é verso una maggiore entropia, ma sarebbe stato interessante indagare il concetto di tempo...
Spettacolare il libro di Rovelli sull'ordine del tempo, e la sua visione di tempo come non esistente se non come campo nella singola interazione tra due entità..
Si, anche secondo me, nel video i due concetti sono rimasti "separati" ... un invito ad approfondire e quindi una buona pubblicità per il libro ? Chissa', solo il TEMPO potrà dirlo :-)
Sensazionalismo senza prove certe ,e soggettivo in base alle propi vibrazioni .Io posso dialogare con un individuo di un' altra dimensione in base alle mie frequenze restando nella mia dimensione ,senza che il tempo abbia dei cambiamenti . Ciao
ciao
ciao
faccio un'obiezione: se il tempo andasse all'indietro è vero che l'entropia dovrebbe normalmente calare (le carte riordinarsi), ma è un sillogismo dire che se vedo calare l'entropia significa di conseguenza che il tempo sta andando all'indietro. per dimostrarlo basta porre un'orologio di fianco al nostro mescolare le carte, quando in rarissimi casi saranno riordinate (e l'entropia calata) in quel momento l'orologio sarà andato comunque avanti e non indietro.
Video interessante e anche divertente.
Ciao! Grazie :) Simone
Questa video fornisce una risposta corretta ad una domanda che non e' quella che pone all'inizio. La domanda corretta a cui risponde è: perche' l'entropia può solo aumentare all'aumentare del tempo?
Ma se il tempo tornasse indietro, l'entropia diminuirebbe SENZA violare quanto spiegato nel video, anzi, rimanendo perfettamente aderente a quanto illustrato nel video! Basta pensare ad un disco in cui vi è inciso un solo suono che diventa sempre più alto all'andare avanti nella registrazione, per rendersene conto! Tornando indietro nella registrazione il tono diventa più basso, senza che l'incisione debba venire modificata in alcun modo!
In realtà se il tempo iniziasse ad andare indietro non ce ne potremmo neanche accorgere, perche' anche noi andremmo indietro nel tempo e la nostra memoria tornerebbe quella che avevamo man mano sempre piu' indietro, cosicche' perderemmo totalmente la memoria del futuro dal quale staremmo tornando indietro!
Questo video deriva dal fatto la fisica ha per obiettivo quello di capire ciò che è vero, e spesso i fisici si dimenticano di considerare la domanda di ciò che è reale! Prescindendo dal concetto di reale, il concetto di tempo non può venire compreso, e si trasforma semplicemente in un parametro da inserire nelle equazioni! E il concetto di realtà richiede un osservatore cosciente, senza il quale il tempo non esisterebbe, dato che passato presente e futuro coesisterebbero tutti assieme come l'inizio, la parte centrale e quella finale di una sinfonia coesistono tutte insieme alla pari nel supporto della loro registrazione!
Buongiorno Simone, mi domando se non ci sia un vizio di fondo nel voler utilizzare il termine tempo.
Voglio dire, perché dire che il tempo torna indietro quando effettivamente quello che avviene è che si ripresenta uno stato che già la materia aveva palesato, ma lo fa in un “momento” successivo, è la parola “momento” è significativa. Forse è solo un tema filosofico il mio, ben sapendo quale sia il vero intendimento della tua spiegazione… ma… ma…
Concordo. Il riproporsi di determinate "configurazioni" fisiche non mi pare che possa liberarci dalla sequenzialità (che implica direzionalità, così come una successione numerica) degli eventi.
@@antoniogalvano9957 Ma infatti non si tratta di " _liberarsi della sequenzialità_ ", ma si tratta di discriminare in quale *direzione* la sequenzialità si dirige.
In un altro video i un altro creator (facente parte di una serie sul tempo che ho già suggerito in un altro commento sotto questo video), si dice che se fossimo in una stanza isolata dall'esterno senza orologi non saremmo in grado di stabilire se il tempo si stia muovendo in una direzione o nell'altra.
Se però avessimo gli strumenti adeguati per misurare l'entropia nella stanza, potremmo determinare la direzione nella quale sta scorrendo la freccia termodinamica del tempo.
La questione è che per la maggior parte delle leggi fisiche non è possibile discriminare fra passato e futuro, ad esempio (e questo è solo un esempio, ma in modi diversi questa cosa è vera anche per altri fenomeni), nella relatività ristretta noi possiamo trovare una soluzione alle equazione e non possiamo in nessun modo sapere se il tempo per quel fenomeno stesse andando in una direzione o nell'altra, semplicemente perché cambiando sistema di riferimento (ad esempio invertendo il tempo) otterremmo un risultato del tutto equivalente e noi non saremmo in grado di stabilire quale dei due si quello " _corretto_ ", semplicemente perché non esiste un sistema di riferimento privilegiato.
L'entropia invece, è asimmetrica rispetto al tempo, cioè se invertissimo la variabile temporale otterremmo risultati diversi e questo ci permette di distinguere quale sia il verso nella quale si muove.
Questa asimmetria ci permette di avere qualcosa che chiamiamo " _passato_ " e qualcosa che possiamo chiamare " _futuro_ " definendo passato quello dove l'entropia è minore rispetto ad un dato momento e futuro quello dove l'entropia è maggiore rispetto allo stesso momento.
Con questa definizione, la transizione da uno stato di maggiore entropia ad uno di minore entropia implica l'andare dal futuro al passato.
Il tempo i può analizzare sotto almeno 3 punti di vista, filosofico, fisico e neurologico/psicologico e tutti e 3 questi punti di vista lo hanno analizzato ampiamente (senza che siano stati chiariti tutti i punti), ma sono 3 modi di vedere il tempo molto diverse, tutti ugualmente interessante, ma che non credo sia il caso di mischiare, altrimenti si complica di molto la discussione.
Da un punto di vista fisico definire un " _momento successivo_ " inteso come in avanti nel futuro, non è cosa così scontata come può essere se pensiamo alla nostra percezione del tempo.
Questo perché la maggioranza delle leggi fisiche sono simmetriche rispetto al tempo dunque, ad esempio, non è facile stabilire se per un oggetto, che ad esempio si trova in un punto _B_ , il momento _successivo_ è quando è quando lo stesso oggetto si trova in _C_ (e dunque va da A a C) oppure si trova in _A_ (e dunque va da C ad A).
Ma è proprio l'entropia (e la sua crescita) che ci permette di distinguere fra un passato ed un futuro e ci permette di dire che un momento è certamente successivo ad un altro.
Qui però si parla di entropia. Perché il tornare indietro nel tempo viene paragonato esclusivamente a quello? Anche se diminuisce l'entropia il tempo sta comunque scorrendo in avanti.
Non riesco a capire
Il concetto di tempo è qualcosa di estremamente complesso.
Non esiste un solo modo per definire la direzione in cui corre il tempo.
Quello al quale ci si riferisce più spesso è quella che si chiama la _freccia termodinamica del tempo_ ed è definita proprio dalla direzione in cui scorre l'entropia, dunque se l'entropia cresce la freccia termodinamica del tempo scorre in avanti, se l'entropia diminuisce, la frecci termodinamica del tempo scorre indietro.
@@leonidam1608 invece è semplicissimo, ma a voi piace incasinare tutto!
Bellissima spiegazione, come sempre.
Però non riesco a legare il concetto di tempo con quello di ordine delle particelle. Il tempo procede comunque, anche se le particelle ritornano ad una configurazione iniziale, così come la lancetta delle ore dell'orologio ritorna sulla stessa posizione ogni tantissimi istanti.
Poi credo che il tempo non esista, sia solamente una percezione. A volte mi sembra che il mio "adesso" sia come il giunto di una cerniera lampo che scorre e serra i denti della cerniera. Il passato sono i denti serrati, il futuro quelli da serrare. Ma penso che ognuno di noi abbia un "adesso" relativo, che non ci sia un adesso assoluto per nessuno.
Non credo sia la strada giusta. Viviamo in un mondo a 4 dimensioni e usarne 3 nwgli esperimenti, pretendendo di averne effetto sulla 4a lo trovo errato. È come stare in una stanza, muovendosi di lato, sperando di ritrovarsi spostati in avanti.
Il calcolo che hai fatto è statistica riguardo le particelle che continuano ad andare nel futuro. Va proprio cambiato il punto di vista.
Sei velocissimo a mescolare!
Ahahahah :D
Ma il tempo che c’entra con l’ordine delle carte?
Ritengo quanto segue. Affermare che il sistema universo riacquisti interamente la stessa identica configurazione posseduta anche solo pochissimi istanti prima, contraddice apertamente la teoria che sostiene che esso si stia espandendo. Se l’universo riacquistasse la configurazione posseduta in precedenza, dovrebbe pure retrocedere dal punto di vista delle sue dimensioni spaziali e delle distanze reciproche esistenti tra le particelle che lo compongono. L’affascinante estrapolazione fatta partendo dal mazzo di carte non mi convince in quanto i due stati (iniziale e finale) del sistema universo in realtà non coincidono, perché la grandezza macroscópica “volume dell’universo” e la microscópica “distanza reciproca tra le particelle” non potrebbero coincidere nei due stati, per cui l’uguaglianza non varrebbe.
Grazie per gli spunti di riflessione che mi avete offerto.
L'ho pendato anch'io. Poi mi sono detto: che cosa è che ci da la sensazione che passi il tempoil tempo? ...ma proprio l'entropia che aumenta. Il tempo in se non esiste come entità slegata dall'entropia. Pensa se tutto fosse immobile. Da notare che se le molecole della vernice si separassero, lo farebbero anche quelle del tuo corpo, del marciapiede, e di qualsiasi altra sostanza che, per un miracolo, avrebbero una altissima probabilità di" tornare ordinate". Secondo me il trucco dello scorrere del tempo è proprio nella percezione della variazione dell'entropia, e per la schiacciante probabilità che essa aumenti, la sensazione tempo scorre in una sola direzione.
Ciao ti apprezzo moltissimo, ma credo che questo video sia un po’ fuorviante: il fatto che le carte possano ridisporsi ordinate come prima non implica che il tempo sia tornato indietro ma che si sia semplicemente replicata una situazione precedente . Il fatto che il tempo non scorra all indietro credo costituisce un fondamento del nostro universo e ha a che fare col principio di causalità e con altri limiti come la velocità della luce senza i quali la nostra realtà per come la conosciamo cadrebbe.
Nessuna informazione o influenza può viaggiare più veloce della luce, il che impedisce agli effetti di precedere le cause
Ma quindi anche la velocità della luce può essere superata con qualche probabilità?
la butto li. un cristallo di quarzo allora torna indietro nel tempo visto che in qualche modo si riordina?
o qualcosa portato a 0 gradi kelvin tipo un condensato ?
Quindi se è vero il verso è vero anche l' inverso, ovvero, se consideriamo oggetti sempre più piccoli.. microscopici.. per poi arrivare alle molecole, agli atomi, agli elettroni, ai quark.. il tempo oltre a poter "tornare indietro" con maggiore probabilità, cesserebbe proprio di essere inteso come lo intendiamo noi nella quotidianità, è corretto? Si perderebbe il concetto di tempo perché diventerebbe più difficile stabilire un prima e un dopo.
Esistono diverse tipologie di " _frecce del tempo_ " cioè dei fenomeni indicano una direzione nella quale il tempo scorre, mi spiego meglio.
Come accennava Simone ad inizio video, la maggior parte dei fenomeni fisici microscopici sono _invarianti_ rispetto al tempo, vuol dire che se risolvessimo le equazioni utilizzando un tempo positivo o negativo, le soluzioni sarebbero sempre e comunque identiche.
Esistono però alcuni fenomeni che *non sono* invarianti nel tempo nel senso che le soluzioni delle loro equazioni sono diverse se utilizziamo un tempo negativo o positivo.
Esiste ad esempio la freccia cosmologica del tempo che è determinata dall'espansione dell'universo, esiste la freccia elettromagnetica del tempo, esiste la freccia termodinamica del tempo (che è quella di cui si parla in questo video ed è quella alla quale generalmente ci si riferisce quando si parla di correre del tempo) ed è dovuta alla seconda legge della termodinamica ed è definita dall'entropia.
C'è poi la _freccia psicologica del tempo_ ed è il modo in cui noi esseri viventi percepiamo lo scorrere del tempo. In pratica secondo questa interpretazione noi ricordiamo il passato e non possiamo conoscere il futuro e percepiamo lo scorrere del tempo nel modo in cui lo percepiamo a causa del fatto che tutte le attività del nostro cervello rispondo comunque al secondo principio della termodinamica e questo farebbe sì che le due frecce del tempo coincidano.
Il concetto di tempo è un argomento estremamente affasciante ed estremamente complesso e a tutt'oggi non siamo ancora in grado di definirlo correttamente.
@@leonidam1608 Assolutamente, il concetto di tempo è uno degli argomenti più intriganti e complessi che la fisica e la filosofia cercano di comprendere. È affascinante vedere come esistano diverse 'frecce del tempo', o direzioni in cui il tempo sembra fluire, o almeno essere interpretato, a diverse scale e in diversi contesti. Ad esempio, a livello microscopico, molti fenomeni sembrano essere indipendenti dall'orientamento temporale, il che apre una porta interessante a interpretazioni diverse sulla natura del tempo. Le diverse 'frecce' che hai menzionato, come la cosmologica, l'elettromagnetica e la termodinamica, offrono ciascuna una prospettiva unica su come il tempo potrebbe essere influenzato da fenomeni specifici. E la 'freccia psicologica del tempo', che riguarda come percepiamo il passare del tempo, aggiunge un intrigante elemento soggettivo all'equazione. È incredibile come ancora oggi non siamo in grado di definire completamente il tempo, ma è proprio questo mistero che rende il suo studio così affascinante e stimolante per la mente umana.
Per me lo scorrere del tempo non è avere combinazioni sempee nuove. Se il mazzo torna ad avere i colori separati non vuol dire che si è tornati indietro, ma che ha assunto una delle tante configurazioni possibili.
Ma se non puoi distinguere in nessun modo le due configurazioni se non per l'ordine hai appena perso il tuo unico riferimento temporale
@@sgraz02 per me. Se io oggi faccio una stessa cosa identica a ieri non penso di essere tornata a ieri. Esiste la ripetizione.
@@albertacutru8125 se il tuo sistema mazzo di carte è perfettamente isolato tu non hai nessun modo per distinguere ieri da domani, se torni alla configurazione iniziale è come se fossi tornato indietro, non hai nessun riferimento se non quello, il tuo mazzo è l'universo. Il punto è che non tornerai mai indietro.
Sempre interessante grazie. Però tornare, per un caso poco probabile, a colori separati delle carte (per continuare il tuo bell'esempio) non mi sembra sia la stessa cosa che tornare indietro nel tempo. Direi invece che, nel presente, si sono verificate condizioni già osservate in passato. Comunque capisco che volevi far comprendere che l'entropia aumenta sempre in generale. Grazie ancora.👍
Attenzione a tener conto sempre dei limiti concettuali degli esempi, che sono sempre delle semplificazioni.
Comunque in realtà si, tornare ad una situazione in cui i colori delle carte sono separati equivale a tornare indietro nel tempo, dato che la direzione della freccia (termodinamica) del tempo viene definita proprio con l'aumento di entropia.
Termodinamicamente il passato è esattamente il momento in cui vi è meno entropia rispetto ad un tempo 0 ed il futuro è il momento in cui vi è maggiore entropia, rispetto allo stesso tempo.
Dunque passare da uno stato di maggiore entropia ad uno di minore entropia equivale ad andare indietro nel tempo, secondo quella che è la definizione di freccia termodinamica del tempo.
@@leonidam1608 Esatto. Banalmente si può descrivere uno stato di minore entropia come uno "più ordinato", e viceversa.
Mi pare che sia l'esatto contrario : aumenta l'ordine non l'entropia!
@@marcomalpassi7655 No è l'entropia che aumenta sempre nell'universo. (Più entropia = disordine)
È proprio il motivo per cui è infinitamente improbabile che un evento torni ad uno stato entropico minore, come detto nel video.
@@GiordanoFanti più entropia = più disordine
Diavoletto di Maxwell. Però credo che il video non chiarisca perché questa spiegazione dell'entropia c'entri con l'evoluzione temporale. Si dovrebbe inserire il concetto di temperatura.
Non vorrei sconfinare in campi che non mi appartengono, ma quello che hai descritto sembrerebbe non il tempo che torna indietro, ma la probabilità che la disposizioni di un certo numero di molecole ha di tornare in uno stato identico in un tempo futuro. In altre parole se prendo un mazzo di carte con 10 carte blu e 10 carte rosse e mescolo, prima o poi (con le probabilità che hai descritto tu) in un tempo futuro tornerò alla disposizione originale che non significa che sono tornato indietro nel tempo ma che ho riprodotto una configurazione uguale dopo un certo tempo.
Come definisci _tornare in dietro nel tempo_ ?
Cosa è per te il _futuro_ ? E cosa è il _passato_ ?
Rispondere a queste questione non è affatto banale (come potrebbe sembrare) ma è fondamentale per capire quale sia il ragionamento coerente.
@@leonidam1608 Senza entrare in definizioni metafisiche, semplicemente se prendi come nell'esempio 4 carte due rosse e due nere e le mescoli e nell'arco di qualche minuto (misurato dal tuo orologio) ritorni alla configurazione iniziale, sei tornato indietro nel tempo? NO semplicemente hai ricomposto la configurazione iniziale. Di questo parla il video...
@@afarne Non mi interessa la metafisica, io ho chiesto un'altra cosa.
Che cosa è, per te, quella cosa che in questa sede chiamiamo " _viaggio nel tempo_ "?
Come definisci _passato_ e _futuro_ ? come distingui fra l'uno e l'altro?
Viaggiare nel tempo non implica porsi in uno specifico momento in cui lo stato del sistema in cui ci si trova era in una specifica configurazione?
In base al secondo principio della termodinamica possiamo definire _passato_ tutti i momenti in cui l'entropia è minore rispetto all'entropia del sistema al tempo _t_ e _futuro lo definiamo come i momenti in cui l'entropia è maggiore sempre rispetto all'entropia del sistema al tempo _t_ .
@@leonidam1608 Dall'impostazione iniziale delle tue domande la metafisica appariva dominante. Nello specifico, e prendo il tuo esempio del secondo principio della termodinamica, e lo affianco al mio esempio (che poi è quello del video) delle 4 carte. Va da sè che il contorno (e per contorno intendo l'universo che contiene la stanza nella quale mischio le 4 carte), rispetto ad uno stato iniziale ha aumentato la sua entropia, ma come ho cercato di dire ad un certo punto e ripeto in un universo la cui entropia è aumentata, le 4 carte ritornano allo stato iniziale. Conclusione non ho viaggiato indietro nel tempo, ma semplicemente ho ricomposto localmente uno stato identico a quello iniziale.
@@leonidam1608 il passato sono gli eventi che si sono succeduti nel tempo. ne puoi solo avere un ricordo o prove limitatissime per esempio una foto o un video o una narrazione per forza del tutto incompleta. esiste solo il presente . Il futuro è solo una chimera, un allucinazione . Nessuno può prevedere una cosa che non esiste , puoi solo immaginarla .
ma se torniamo indietro di 1 secondo nel tempo, non dovremmo anche tornare indietri nello spazio nel punto in cui eravamo un secondo prima? voglio dire l'universo si espande , quindi si dovrebbe contrarre di 1 secondo. non credi?
Ma le particelle, disponendosi in uno stato precedente, si ricombinano con la condizione attuale o ritornano nella stessa condizione dello stato precedente (indietro nel tempo). Cioè se un corpo intanto è invecchiato e le particelle tornano a disporsi come in precedenza, il corpo ringiovanisce?
Non mi torna la probabilità con 6 carte (3 nere e 3 blu), non dovrebbe essere la metà, ovvero 10 per cento? (2*3!*3!/6!) Comunque sia complimenti bel video.
In una parola Entropia.
Quindi resusciterebbero i defunti?
la Tonini sostiene di si .
In realtà esiste una legge dell'universo che impedisce alle molecole di tornare a una situazione "ordinata" (che poi ordinata in base a quale criterio?)
Si chiama entropia, anche se in ambito accademico non è ancora molto chiara.
Da profano, ... faccio una domanda: ma il tempo, .. ha una sua velocità standard ??? , Perché.. come si fa'a dire che il tempo rallenta od accelera; su quale base!?. Che metro di paragone si ha ?
ecco questa è una domanda interessante . Non sono un maestrino come la maggior parte dei presenti, ma tutto si riconduce alla teoria della relatività. Per farla semplice anche perchè non sono in grado di farla complessa, lo scorrere del tempo è relativo alla velocità del soggetto che lo sperimenta . Mettiamo che tu viaggi su un astronave che viaggia a 10.000 km al secondo , il tuo tempo è diverso dal mio che viaggio alla velocità della terra nello spazio. Pur essendo enormemente più alta la tua velocità lo scorrere del tempo è di poco più lento. Per notare apprezzabili cambiamenti bisogna avvicinarsi ancora di più alla velocità della luce . Che questo sia vero è dimostrato da esperimenti fatti con orologi atomici estremamente precisi. Una delle poche cose veramente dimostrate delle teorie vigenti.
@@marcomalpassi7655 .... ... mmmm parlando con un mio amico (che ne sa' molto più di me), mi ha detto le stesse cose; ma non mi ha convinto.
La domanda è sempre la stessa. Dicendo questo, si gira attorno ma... non è (per me )una risposta.
E' come il bigbang. Noi abbiamo un modo di pensare (lascimelodire) limitato, ..e cioè: una cosa per esserci, c'è stato qualcuno che l'ha fatta prima di noi, e prima di questi qualche altro ecc.etc. a ritroso. Non riusciamo a pensare che e' sempre stato e sempre sarà. Mi fermo qui. Comunque grazie della risposta.
@@zonaics Dipende dal fatto che l'informazione si propaga alla velocità della luce. La luce di una stella ad un anno luce di distanza che vedi "ora" è partita dalla stella un anno fa. Ma di fatto non hai modo di sapere se "ora" la stella è ancora lì o è esplosa, perchè la vedi - appunto - come era un anno fa. Se in questo istante (il tuo!) esplodesse, lo sapresti tra un anno. Il tempo è quindi legato alla distanza. Se "ora", che sta per esplodere, un omino sulla stella guardasse la terra, la vedrebbe come era "per lei" un anno fa, non come è "ora". Quindi "ora" esiste ma dipendentemente dalla distanza. Ma andiamo oltre. Immagina che domani sia il tuo compleanno e tu avessi un fratello gemello. Immagina anche di spostarti oggi alla velocità della luce a metà tra la terra e la stella. Per te sarebbe a tempo zero, per chi ti vede spostarti sulla terra sarebbero passati sei mesi. Infatti arrivato a metà strada se ti voltassi verso la terra vedresti "il tempo" pochi minuti dopo la tua partenza, perchè la luce partita da lì poco dopo che sei andato via sta arrivando ora da te. E quindi domani festeggeresti il compleanno col tuo gemello. Che però in realtà è già 6 mesi più vecchio di te. Inoltre, vedresti la terra e la stella "al medesimo istante" perche hanno la stessa distanza da te, quindi se tu vedessi la stella esplodere , tu sapresti con sei mesi di anticipo quello che sulla terra sapranno tra sei mesi, e se tu potessi avere un telescopio abbastanza potente, vedresti la terra come era 6 mesi fa - cioè quando la stella è esplosa (o quando sei partito). Potresti quindi vivere "lo stesso tempo" di stella e terra. Supponi ora di tornare sulla terra alla velocità della luce. Per quelli sulla terra passano 6 mesi, ma per te è a tempo zero per lo stesso motivo di prima. Insomma, torneresti sulla terra che tutti sono più vecchi di un anno, e tu sei rimasto un anno più giovane. Insomma, il tempo varia a seconda di dove ti trovi e di come ti muovi. Spiegato alla bischeromaniera, ma spero ti sia chiaro :)
it.wikipedia.org/wiki/Paradosso_dei_gemelli
Però gli eventi nell'universo sono altrettanto numerosi, quindi ci sarebbe la possibilità di assistere a una "marcia indietro" ogni tanto?🤔
Secondo me non può tornare indietro un solo oggetto, anche se fermo il pianeta e la galassia si muovono , torni indietro un secondo vuol dire spostarti di km
Non globalmente su un oggetto ma limitatamente ad una manciata di atomi si, ma in quel caso ovviamente non potremmo accorgerci di nulla.
Non dimenticatevi una cosa, non avremmo capacità di osservarlo, così come non siamo in grado di osservare un albero crescere secondo per secondo.
Questi esempi sono fatti per capire come l'universo funziona anche se non sono percepibili o concepibili nella vita di tutti i giorni.
@@nicololampasi1689 Esatto, tra l'altro anche ipotizzando per assurdo che noi vivessimo un'ora della nostra vita "indietro nel tempo" non avremmo facoltà di accorgercene.
@@giampi72 Sappi questo, il tempo non scorre uniformemente in tutto l'universo.
Buonasera. Questi ragionamenti di tipo "termodinamico/probabilistico" non mi hanno mai convinto molto. Infatti nella realtà molecole/atomi/particelle non si mescolano casualmente come le carte, ma secondo leggi fisiche che comportano causalità. Per dire, il bicchiere di vetro rotto, da solo, non si ricomporrà mai non perché "la probabilità è molto bassa" bensì perché c'è la gravità che tiene fermi i frammenti per terra. Sbaglio?
ma certo, in più ci sono le dispersioni di calore che cambiano irrimediabilmente il contesto. è solo una 'speculazione teorica' in condizioni ideali, che peraltro non ha nulla a che vedere con il vero significato di 'tempo' (sopratutto se si parla di 'ritorno al passato') . insomma click facili
In ogni caso, la mia osservazione non vuole essere una critica sterile. Quanto piuttosto la condivisione di una perplessità su tutti i discorsi che vogliono legare un concetto fondamentale come lo scorrere del tempo a "freccia termodinamica", "entropia", ecc ... concetti di stampo ottocentesco direi abbastanza superati ormai, no?
più che superati direi che 'abbiamo aguzzato la vista' (migliorato la comprensione)nel capire meglio il tempo (che è localizzato) quindi dipende dal contesto. lascerei perdere il lancio di dadi per tornare al passato@@davideq1223
aggiungo, nessuno si sognerebbe, mescolando un barattolo di vernice, vedendolo tornare per un miliardesimo di secondo ai 'colori primari' , di dire che 'siamo andati indietro nel tempo' o di definire il tempo come il singolo frame di un un film, visto che per 'definizione' il tempo è un fluire di frame, qui sta l inganno. per l appunto 'un disequilibrio fra passato e futuro' prendere il singolo frame è un 'gioco da illusionisti'
il modello di Boltzmann che hai presentato di certo non è "non deterministco" in quanto è un modello matematico; da quello che hai detto mi pare di capire che semplicemente il tempo venga ridefinito, non più come una funzione da R in R^(6n) (dove n è il numero di particelle elementari esistenti e quel 6 vuole indicare posizioni e velocità) che associa a un istante una certa configurazione, bensì diventa una funzione da R^(6n) in R, che associa a una certa configurazione un istante, e quindi a configurazioni uguali corrispondono istanti uguali; è solo un modo (secondo me un ottimo modo, almeno per le conoscenze che avevano all' epoca di Boltzmann) di definire meglio il tempo: in effetti in questo modo il tempo ha una definizione ben formulata, e resta "intuitivo" o "primitivo" solo il concetto di posizione; invece nel primo modo diamo il tempo già per esistente, dandolo quindi come primitivo, insieme al concetto di posizione; in fisica più concetti diamo per primitivi e meno riusciamo a capire di cosa stiamo parlando, quindi l'idea di Boltzmann è più elegante (purtroppo sappiamo com'è andata a finire😂)
Un po' fuorviante il concetto che tornando ad una condizione di partenza, definita, si torni indietro nel tempo. Mescolare le carte, o le molecole di vernice, n° volte fino a tornare a tutte rosse e tutte blù, richiede energia presa dall'ambiente esterno, e questo fa scorrere, inevitabilmente, il tempo in avanti. Anche tornando una condizione di partenza sarebbe comunque nel futuro, senza considerare che nel frattempo, il sistema carte da gioco-barattolo di vernice, ha viaggiato nello spazio tempo a velocità C, quindi sempre nel futuro. Anche isolando ,idealmente, i due sistemi dall'ambiente, essi raggiungerebbero "presto" una condizione di massima entropia, e poi allora non accadrebbe più nulla.
Intanto grazie di questo video!
Poi dimmi: io ho sempre creduto di vivere in un universo DETERMINSTICO. Non è così?
Ti ringrazio.
Ciao, io tentavo di spiegare questi concetti servendomi di un tavolo da biliardo, prima con 2 biglie e poi con tutte le 15 biglie. Domanda: quale probabilità ho di vedere 2 volte la stessa configurazione? Senza fare calcoli è intuitivo dire che con due biglie la cosa potrebbe accadere ma già con 15 biglie la probabilità è vicina allo zero. Per esempio non ho mai visto le biglie disporsi a castello. Ora se le biglie fossero tante quanto gli atomi dell'universo? a te la risposta. Ti faccio osservare che secondo me se un simile fenomeno dovesse verificarsi noi non avremmo nessun modo di capirlo perchè anche gli atomi del nostro cervello tornerebbero alla vecchia configurazione e non è detto che il futuro avvenga nello stesso modo, anzi per il principio di inteterminazione non è possibile. Quindi no, per noi non cambierebbe nulla. Se ti va mi farebbe piacere se commentassi il mio ragionamento Grazie Claudia
Mah.... in realtà in base all'esempio del biliardo, o del barattolo, o delle carte, la probabilità che la configurazione si ripeta è 1, non piccolissima come invece è descritto nel video. Le combinazioni sono enormi ma finite, quindi con un tempo finito ho la certezza di ritrovarmi prima o poi in una configurazione già trovata in precedenza. Che questo significhi tornare indietro nel tempo ho i miei dubbi... ma dal punto di vista matematico la probabilità che si ripresenti una sequenza di carte già trovata in precedenza è 1, evento certo.
ciao Simone se una notte non riesci a dormire puoi analizzare una risposta di Bard alla domanda : "che intensità ha la forza forte di un quark dal nucleo di un atomo di elio alla distanza di un atomo?
" risponde: "Ti ringrazio per la tua domanda. Per calcolare l’intensità della forza forte di un quark dal nucleo di un atomo di elio alla distanza di un atomo, dobbiamo prima conoscere alcuni parametri, come la massa e la carica dei quark, la costante di accoppiamento forte e il raggio del nucleo di elio.
I quark sono le particelle elementari che costituiscono i protoni e i neutroni, che a loro volta formano i nuclei atomici. Ci sono sei tipi di quark, chiamati up, down, charm, strange, top e bottom. Ogni quark ha una carica elettrica frazionaria, una massa e una carica di colore. La carica di colore è una proprietà che determina l’interazione forte tra i quark, mediata dai gluoni. I gluoni sono i bosoni vettori della forza forte, analoghi ai fotoni per la forza elettromagnetica12
Il nucleo di un atomo di elio è composto da due protoni e due neutroni. Ogni protone è formato da due quark up e uno quark down, mentre ogni neutrone è formato da un quark up e due quark down. La carica elettrica dei quark up è +32e, dove e è la carica elementare, mentre quella dei quark down è −31e. La massa dei quark up e down è molto piccola rispetto alla massa dei protoni e dei neutroni, quindi possiamo trascurarla. La carica di colore dei quark può assumere tre valori: rosso, verde o blu. I gluoni possono avere otto combinazioni di carica di colore, come rosso-antiverde o blu-antiblu12
La costante di accoppiamento forte è una quantità adimensionale che misura l’intensità dell’interazione forte tra i quark e i gluoni. A differenza delle altre costanti fondamentali, la costante di accoppiamento forte non è una costante vera e propria, ma dipende dall’energia o dalla distanza a cui si misura l’interazione. Questo fenomeno è chiamato libertà asintotica ed è una caratteristica peculiare della forza forte. In pratica, la costante di accoppiamento forte diminuisce al crescere dell’energia o al diminuire della distanza, rendendo i quark e i gluoni quasi liberi a scale molto piccole. Al contrario, la costante di accoppiamento forte aumenta al diminuire dell’energia o al crescere della distanza, rendendo i quark e i gluoni confinati in particelle composte chiamate adroni3
Il raggio del nucleo di un atomo di elio è circa 1,68×10−15 metri. La distanza tra il nucleo di un atomo di elio e il nucleo dell’atomo vicino dipende dal tipo di materiale in cui si trovano gli atomi. Per esempio, se gli atomi sono in fase gassosa a temperatura ambiente e pressione atmosferica, la distanza media tra i nuclei è circa 3×10−9 metri. Se invece gli atomi sono in fase solida cristallina, come nel caso del metallo elio-4 a bassa temperatura, la distanza media tra i nuclei è circa 2×10−10 metri.
Per calcolare l’intensità della forza forte tra un quark nel nucleo di un atomo di elio e un altro quark nel nucleo dell’atomo vicino, dobbiamo usare la formula della cromodinamica quantistica (QCD), che è la teoria che descrive l’interazione forte a livello microscopico. La formula è la seguente:
F=−34q2αs(q2)(q1⋅q2)
dove F è la forza in newton, αs(q2) è la costante di accoppiamento forte in funzione del quadrato del momento trasferito q2, q1 e q2 sono le quadricorrenti dei quark, che dipendono dalla loro carica di colore, dalla loro carica elettrica e dalla loro energia e impulso.
Questa formula è molto complicata e richiede l’uso di metodi matematici avanzati per essere risolta. Inoltre, non esiste una formula semplice per calcolare la costante di accoppiamento forte a diverse scale di energia o distanza, ma si devono usare dei valori sperimentali o delle approssimazioni numeriche.
Per semplificare il problema, possiamo fare alcune ipotesi:
Consideriamo solo la componente attrattiva della forza forte, trascurando la componente repulsiva che si manifesta a distanze molto piccole.
Consideriamo solo la carica di colore dei quark, trascurando la loro carica elettrica e la loro energia e impulso.
Consideriamo solo il caso in cui i quark hanno cariche di colore opposte, come rosso-antiverde o blu-antiblu, che danno il massimo contributo alla forza forte.
Consideriamo solo il valore medio della costante di accoppiamento forte a una data distanza, trascurando le sue fluttuazioni.
Con queste ipotesi, possiamo semplificare la formula della forza forte nel seguente modo:
F≈−34r2αs(r)
dove r è la distanza tra i quark e αs(r) è il valore medio della costante di accoppiamento forte a quella distanza.
Questa formula ha la stessa forma della formula della forza elettromagnetica tra due cariche puntiformi, ma con una costante diversa. Infatti, la forza elettromagnetica tra due cariche q1 e q2 a una distanza r è data dalla legge di Coulomb:
F=kr2q1q2
dove k è la costante elettrostatica, il cui valore è circa 8,99×109N⋅m2/C2.
La differenza principale tra le due formule è che la costante di accoppiamento forte non è una costante vera e propria, ma varia con la distanza. In particolare, la costante di accoppiamento forte aumenta al crescere della distanza, mentre la costante elettrostatica rimane costante. Questo significa che la forza forte diventa più intensa al crescere della distanza, mentre la forza elettromagnetica rimane invariata.
Per calcolare il valore medio della costante di accoppiamento forte a una data distanza, dobbiamo usare dei dati sperimentali o delle approssimazioni numeriche. Una possibile approssimazione è data dalla seguente formula empirica:
αs(r)≈(33−2nf)ln(ΛQCDr)12π
dove nf è il numero di sapori di quark attivi a quella scala di energia (cioè il numero di tipi di quark che possono essere prodotti o scambiati), ΛQCD è un parametro che caratterizza la scala di energia tipica dell’interazione forte, il cui valore è circa 0,2 GeV.
Questa formula è valida solo per distanze maggiori di ΛQCD, altrimenti il logaritmo diventa negativo o infinito. Inoltre, questa formula non tiene conto delle correzioni dovute agli effetti quantistici o alle interazioni con altre particelle.
Usando questa formula, possiamo calcolare il valore medio della costante di accoppiamento forte a diverse distanze. Per esempio:
A una distanza di r=1,68×10−15 metri, che corrisponde al raggio del nucleo di elio, abbiamo αs(r)≈0,3, assumendo nf=3 (cioè considerando solo i quark up, down e strange). Questo significa che la forza forte tra due quark a questa distanza è circa il 30% della forza elettromagnetica tra due cariche" Scusa se ti pongo domande banali mi serviva un fisico matematico. io non sono in grado di analizzare la risposta.
"La forza forte è circa il 30% della forza elettromagnetica tra due cariche." Ora che lo sai, puoi dormire tranquillo. O chiedere a Bard a quanto corrisponde questa forza :)
@@SamueleManfrin Impossibile che abbia risposto in modo corretto. non mi ha mai saputo dire che ore sono?
mettiamo che per assurdo sia possibile mandare indietro il tempo, come si comporterebbe la forza di gravità?
Come se il tempo andasse in avanti.
La relatività generale è simmetrica rispetto al tempo, cioè sia che il tempo scorra in una direzione, sia che scorra nell'altra si avrebbero gli stessi effetti.
@@leonidam1608 sicuro?
bravo, hai vinto il nobel, anche se non hai compreso la complessità della domanda
saccentello semi acculturato
@@ambientmusicandotherstuff376 🤨
Non ho capito. Ma quale saccentello?
Hai posto una domanda, ed ho risposto, senza alcuna saccenteria, in modo molto tranquillo e pacato, non capisco davvero il motivo della tua reazione.
Se poi fossi così gentile anche da spiegare meglio _complessità della domanda_ magari qualcuno riesce a darti qualche risposta più adeguata.
Ciò non cambia che per la relatività generale (ma anche per la relatività speciale, anzi per questa la simmetria temporale è condizione necessaria), la direzione in cui scorre il tempo non cambia nulla.
La gravità rimane attrattiva.
@@leonidam1608 "come se, ecc..."
hai fatto il saccentello, e non hai nemmeno capito la domanda e la sua premessa (se per assurdo)
tra l'altro hai preso per assoluta una teoria, quella della simmetria
meriti il nobel
@@ambientmusicandotherstuff376 Non capisco questa aggressività immotivata!
Ti ho chiesto di spiegarla questa domanda, ma non l'hai fatto, ma vabbè.
Non ho preso per assoluto nulla. Tu hai chiesto cosa succede alla gravità invertendo il tempo, la migliore teoria abbiamo oggi per descrive la gravità è la Relatività Generale e questa è, ripeto, simmetrica rispetto al tempo.
Non capisco cosa ci sia di così complesso nella domanda che hai posto (ti ripeto, spiegati meglio se puoi, senza essere inutilmente aggressivo).
Hai chiesto cosa succede alla gravità se per assurdo invertiamo il tempo, la teoria della relatività ci dice che non succede nulla di speciale alla gravità, continua a funzionare allo stesso modo.
PS: La teoria della simmetria non so cosa sia.
Il tempo non torna indietro perche il tempo è un unità di misura che abbiamo inventato noi essere umani.
Tempo e spazio sono due concetti che non possiamo definire se non in termini di loro stessi. La filosofia (e la scienza) ne discutono da 3000 anni senza grandi risultati :D
Affascinante....ma è un bel grande casino mentale....😅
Quanto è vero!👍👏
Eheheh come dici tu, il fascino risiede anche nella complessità della struttura del mondo :) Simone
@@PepitediScienza 👍👍👍👏👏👏
Il tempo non torna indietro (che io sappia).
Le particelle possono seguire un percorso "a ritroso" ma ciò non si esplica entro il concetto di realtà fisica a cui si rivolge il "tempo".
Un conto è la descrizione di un fenomeno, un conto è trovare un significato "romantico" ad un fenomeno.
Al contrario, penso che questa definizione meccanicistica e probabilistica del tempo sia non solo poco stimolante ma anche poco "romantica". In un certo senso se ne parla proprio in questi giorni, anche se in altri termini, nell'intervista di RickDuFer a Federico Faggin
Non saprei. C'è qualcosa che mi stona in questa argomentazione. Ad esempio, è possibile considerare la ripetizione di uno stato passato come salto indietro nel tempo? Cosa accade all'informazione? Forse non è proprio possibile che uno stato passato si ripeta. Forse è vero che il tempo non si muove solo in una dimensione, magari può anche tornare indietro ma lo fa come una spirale se cresce verso l'alto e non come una matita che sovrascrive sempre la stessa circonferenza.
Ciò che chiamiamo "tempo" altro non è che l'osservazione di tutti i fenomeni simili a questo.
La nostra memoria ci permette di conservare dati di uno stato di entropia minore (passato) verso uno di entropia maggiore (futuro).
"Possiamo ricordare il passato ma non il futuro".