Ho ammirato molto la somma capacità di Dante di mettere in bocca a Cacciaguida la profezia del suo futuro. La meraviglia, per me, consiste nel saper raccontare in versi sublimi ciò che era già accaduto e stava succedendo al Poeta. Non dimentichiamo infatti che il Paradiso fu scritto proprio in esilio. Fare della propria storia "poesia" e della propria croce "versi" mi appare come una traduzione aderente e concreta del Vangelo, in particolare dei versetti che tu Maria hai citato nel tuo commento, sempre gradevole e convincente. Grazie!
Grazie Maria, sempre luminosa ed illuminante.
Ho ammirato molto la somma capacità di Dante di mettere in bocca a Cacciaguida la profezia del suo futuro. La meraviglia, per me, consiste nel saper raccontare in versi sublimi ciò che era già accaduto e stava succedendo al Poeta. Non dimentichiamo infatti che il Paradiso fu scritto proprio in esilio. Fare della propria storia "poesia" e della propria croce "versi" mi appare come una traduzione aderente e concreta del Vangelo, in particolare dei versetti che tu Maria hai citato nel tuo commento, sempre gradevole e convincente. Grazie!