Adesso che ti ho ascoltato da " autodidatta " confermo l enorme perdita di tempo..ad esempio se prendi una strada sbagliata puoi procedere per anni senza che tu te ne accorga..accorga ?..mah cmq...meglio un insegnante moolto meglio ..w la musica
Sono d’accordo con te . Io credo che la presenza di un insegnante sia importante soprattutto nelle fasi iniziali. Poi ,quando uno ha le basi ( armonia e un po’ di teoria musicale ) può tranquillamente andare avanti per conto suo. Io personalmente ho cambiato diversi insegnanti nei primi cinque anni e anche adesso continuò a suonare seguendo dei corsi on-Line . Questo perché , non avendo molto tempo a disposizione, mi permette di ottimizzare lo studio senza perdere tempo a cercare i vari contenuti in rete. Ovviamente, questi discorsi valgono se una persona resta nel campo del: suonare per passione. Se uno invece ambisce a diventare un professionista il discorso cambia. Ciao.
20 anni da autodidatta. Solo 3 che prendo qualche sporadica lezione e tanto tempo a studiare con i video corsi. L'avessi fatto prima oggi sarei un mostro! Studiateeeee
8 anni fa autodidatta e impallidisco a sentire chi suona da 3 anni con un maestro competente. Sono arrivato al mio limite, non riesco più a migliorarmi e non vedo l’ora di andare da un maestro 👍🏼
Ciao Stefano. Ho 55 anni ed ho iniziato 2 anni fa a prendere in mano la chitarra elettrica la prima volta dopo averla regalata a mio figlio per il suo 11o compleanno (anche lui non aveva mai preso in mano lo strumento, ma voleva assolutamente suonare Johnny be goode dopo avere visto con me ritorno al futuro). Me ne sono innamorato, così dopo aver usato la sua "cinese" per un paio di mesi ci siamo fatti una attrezzatura più seria, benché minima, per andare avanti. A mio figlio gli ho dato un maestro che frequenta 1 ora la settimana ancora oggi, mentre io mi sono arrangiato da solo. Ho 2 grandi fortune: ho tanto tempo da poter dedicare alla musica (minimo 1 ora al giorno) ed una cultura molto scientifico-matematica nonché grande interesse per la ricerca. Ho iniziato perciò conscio che iniziando alla mia età non sarebbe mai stato come iniziare all'età di mio figlio. Posso dire che sulla teoria sono un po' più avanti di mio figlio benché sulla tecnica lui è senz'altro migliore e lo sarà sarà sempre di più (data l'età). È stato molto interessante scoprire prima da solo e poi insieme a lui, grazie agli esercizi di compito che gli affida il maestro, che il mio percorso sulla cultura musicale procedeva e procede di pari passo... Con una differenza: lui, data la tenera età fatica di più con la teoria ma sulla tecnica è un leone: in mezz'ora riesce in nuovo esercizio con le dita dove io impiego almeno una settimana o non riesco affatto per i limiti fisici. D'altra parte lo aiuto a capire qualche esercizio di teoria dove fa più fatica a comprendere sempre per la giovane età. Non nascondo che una grandissima mano, oltre il mio estro scientifico-matematico, me l'hanno data persone eccezionali come te, su internet, che seguo regolarmente. Vi conosco tutti e aiutate veramente a diffondere cultura musicale in modo eccellente. Sono soddisfatto sia del lavoro del maestro di mio figlio, sia del livello che ha raggiunto, sia su quanto sono riuscito a fare io, conscio del fatto che mai potrò raggiungere il livello di mio figlio anche se è una goduria suonare e confrontarci insieme, almeno oggi. Personalmente, aldilà di riuscire a suonare qualche pezzo che mi soddisfa sapendo che si può fare molto di più, una grande soddisfazione l'ho avuta anche provando a suonare qualche cosa di Morricone trovando non solo ad orecchio i giusti gradi ma anche le scale confrontando poi il mio arrangiamento con lo spartito per pianoforte, anch'esso trovato in rete, delle melodie. Saper leggere lo spartito portandolo sulla chitarra è stato fantastico.
io ho cominciato nel 2015 a 44 anni, dopo che mia figlia mi ha ceduto la sua chitarra classica per cessata attività scolastica. da allora ho suonato da una a tre ore al giorno incessantemente, quasi sempre da autodidatta... adesso dopo 6 anni, ho 4 chitarre elettriche, una acustica, una classica, due testate valvolari... ho suonato sul palco dell'hard Rock caffè di Firenze, ho avuto 4 band 😄😄
@@ace-rob71 Ho ripreso in mano il basso a 53 anni ed ho più entusiasmo di quando ne avevo 25. Sono stra convinto che mettendoci l’impegno si possa raggiungere un livello del quale essere comunque fieri. Mio obbiettivo è passare la terza età a suonare con altra gente e divertirmi e magari fare un tour nelle RSA 🤣
Condivido il commento di Stefano , leggere la tua testimonianza fa doppiamente gioia, uno per la tua esperienza ,due per il rapporto e la condivisione della passione tra padre e figlio. Questo non ha prezzo ! Bravi
Non è la prima volta che affronti l'argomento e mi fa piacere vedere se sei meno radicale rispetto a tempo fa, avevamo avuto anche uno scambio di battute tempo fa, chiaro che se consideri autodidatta in senso stretto non è possibile ce ne siano però su questo nuovo approccio che hai sulla questione posso essere anche d'accordo...sono arrivato a questo video mentre ascoltavo Tommy Emmanuel...tanto per citare un altro autodidatta d'eccellenza...io non penso sia necessario essere autodidatti per raggiungere i massimi livelli di espressività però penso che incasellare l'apprendimento secondo schemi troppo rigidi sia limitante...leggi impostazione corretta ad ogni costo, a volte sono proprio certe imperfezioni a fare la differenza...hai citato Jimmy Andrix ma io ci metterei anche il mitico Frank zappa...il tocco personale...non so se mi sono spiegato...
Che dire, semplicemente un altro video in cui dici le cose giuste nella maniera giusta. Parlando a riguardo della mia esperienza, sono "autodidatta" da circa 3 anni (per impossibilità di frequentare lezioni). A parer mio il percorso relativo alla formazione musicale di una persona può essere estremamente soggettivo in base ad ogni persona. É un po'come quando si impara a camminare, c'è chi da solo riesce ad alzarsi e camminare e chi ha bisogno di qualcuno che lo regga per rafforzare le gambe. Tuttavia, in un immaginario come quello odierno, frequentare lezioni, per molti, risulta quasi come una spinta che non si riesce a dare dall'interno, seppur possibile. Alla fine, secondo me, non ha senso criticare chi è autodidatta solo perchè lo si considera "profano", o viceversa "rovina il sentimento" chi studia. Qualcosa di soggettivo come la musica richiede un percorso altrettanto soggettivo per poter permettere ad ognuno di trovare una propria strada e non di forzarla, solamente per rientrare nella "visione canonica". Detto ciò, grazie mille per il video, al solito, hai dimostrato la tua enorme competenza ed elasticità mentale, che non è da tutti.
È bello vedere come l'intero discorso sia basato sul travisare il significato di concetti, parole e definizioni pur così chiari e semplici. L'excursus sul significato delle parole si rivela fallace nell'intento informativo per via dell'arbitrarietà, sommarietà dello stesso, che dispensa pillole di filologia sommaria. Concludo col dire che pensavo che questo video fosse stato pubblicato il primo d'aprile.
Dal punto di vista formale hai perfettamente ragione. In realtà la gente per "autodidatta" intende "colui che non è andato a lezioni di musica". L'autodidatta inteso in tal modo può essere anche molto bravo, ma in genere la carenza assoluta di teoria si sente (e anche quella tecnica, causata dalla mancanza degli appropriati esercizi sullo strumento musicale). Personalmente sono autodidatta al 90%; Ho studiato la teoria musicale alle scuole medie e ho frequentato scuola di musica per un anno, abbastanza per imparare il solfeggio in chiave di sol (sulla chiave di basso mi confondo sempre... non mi viene naturale leggerla). E' poco, ma basta per scrivere uno spartito, se serve. La chitarra (o almeno quel po' di strumming che so fare) l'ho imparata più o meno da solo, con amici della parrocchia. Mi basta per quel che devo fare, ma sono perfettamente consapevole che uno studio guidato dello strumento avrebbe portato a risultati di gran lunga migliori. Dal punto di vista pratico, poi, il discorso è diverso: esibirsi o meno davanti a un pubblico, sia pure di amici, dipende da doti diverse dal saper suonare più o meno correttamente uno strumento musicale; quella è solo la base.
Caro Stefano, come tuo insegnante e come insegnante del tuo insegnante precedente, posso farti solo i miei complimenti. Confermo! con me al Modern Music Institute hai studiato solo Rock Fusion fino al linguaggio Jazz ed approfondimenti sulle tecniche applicative della Teoria. Sei sempre stato un talento!!! un caro saluto a presto!
Bravo. Video chiarissimo con la simpatia, genuinità e competenza che ti contraddistinguono. Concordo con quanto chiaramente esposto e da uno scarsissimo autodidatta quale sono (anca un fiá sul vecioto ormai) ritengo che senza una propedeutica conoscenza musicale (che a me manca) non si riesce ad essere dei musicisti, anche amatoriali. Ho iniziato a strimpellare per passione a 16 anni e ora che ne ho quasi 50 mi ritengo uno strimpellatore qual'ero. Questo é il mio rammarico, non aver saputo e/o voluto fare almeno un paio di anni di studio musicale. Oggi, sono certo, sarei un chitarrista amatoriale capace di soddisfare la propria propensione artistica, anche solo per suonare con soddisfazione a casa. Di una cosa sono contento: che la mia passione l'ho trasmessa a mia figlia, certo che con poco sarà migliore del suo papà. É tutto da Treviso.
Io sono "autodidatta" e faccio proprio ciò che dici. Cerco di attingere dai migliori maestri che sono i grandi chitarristi, e poi seguo voi, bravissimi insegnanti e divulgatori.. Poi sta a chi impara e ascolta saper essere un bravo apprendista. C'è gente che va a lezione privata da 10 anni che ha dei limiti enormi. Tutto relativo. Come sempre Stefano complimenti per l'onestà intellettuale con la quale approcci a certe discussioni
Hai colto perfettamente il punto... la cultura musicale che ci precede, le pubblicazioni, il confronto con colleghi e amici musicisti... tutti noi abbiamo avuto e avremo grandissimi maestri a prescindere dall'insegnante.... le nostre influenze musicali, i musicisti che conosciamo e ci consigliano "il brano figo dell'artista x che trovi su youtube"... hai ragione... non esistono i veri autodidatti.
Ci pensavo giusto di recente e mi trovi completamente d'accordo. Soprattutto oggi, cosa significa essere autodidatta? Seguire un corso su manuale e dvd come feci io anni fa oppure rifarsi esclusivamente ad internet, comunque, significa imparare da qualcuno convenzioni già stabilite in precedenza. Anche prima, in assenza di un insegnante, credo che nessuno cominciasse veramente da zero senza qualcuno che gli indicasse quantomeno le basi, fosse egli l'amico, il padre, il fratello o il celeberrimo cugggino. Non credo che un hendrix o chi per lui abbia realmente ignorato per tutta la vita cosa fosse un accordo o scala in prima posizione, al limite può aver introdotto nuove tecniche sia per fare cose conosciute in modo meno ortodosso (il famoso barrè senza barrè col pollice che sporgeva a premere il mi basso), sia per introdurre nuove sonorità e perché no, concetti. Ma sempre partendo da un determinato sentiero già battuto da infiniti altri. Cominciare completamente da zero significherebbe, come spiegato nel video, andare al 101% in una direzione completamente diversa per concezione delle note, della loro frequenza, del tempo, di tutto il sistema preesistente. Impossibile. E anche se accadesse una roba del genere, suonerebbe talmente aliena al nostro cervello che, con tutta probabilità, definiremmo il musicista come un semplicissimo cazzaro.
Sono perfettamente d'accordo... Lo dico da "autodidatta"... Avere un maestro al fianco vuol dire accelerare tutte le varie fasi... Certo è che senza una vera e propria predisposizione naturale da autodidatta è tutto quasi impossibile.
Nel 2021, rispetto a un tempo, si ha la fortuna di poter imparare senza un maestro seguendo video didattici anche sullo stesso argomento, spiegati da insegnanti differenti ciascuno col proprio approccio e con la propria diversa attenzione a un dettaglio piuttosto che a un altro. Ci si potrebbe sentire degli autodidatti, ma in effetti è più come avere contemporaneamente diversi maestri e prendere qualcosa d ognuno.
Ho avuto la fortuna di studiare con due maestri eccezionali e tutti e due autodidatti, ma autodidatta non significa "mago" , entrambi avevano studiato sodo tramite i dischi, testi vari di armonia e per la tecnica invece i mitici video didattici della reh video, tra cui lo spettacolare intense rock di paul gilbert( chi se li ricorda? ) Quando si parla di hendrix o van halen si pensa sempre a dei "prestigiatori" che hanno imparato per grazia ricevuta, ma in realtà è esattamente come dici tu! C'è Cmque un lavoro immenso di ore e ore di studio, se hai talento fai sicuramente prima, con un bravo insegnante hai certamente un aiuto fondamentale per impostare un metodo di studio senza perderti in "cazzeggi" vari. Ma la sostanza non cambia, se vuoi diventare un bravo chitarrista sia che vai da un maestro o da autodidatta.......STUDIAAAAA!!!!!!!!
Per quanto mi riguarda i vantaggi di avere un insegnante sono: 1) Per me in assoluto la cosa più importante: ti da una cadenza regolare con il quale progredire e con il quale verificare costantemente i progressi. 2) Ti fa notare errori che fai spesso e ti fornisce esercizi mirati per risolverli; 3) Ti fa conoscere brani che tu non suoneresti di tua spontanea volontà ma che sono al tuo livello e hanno all'interno varie tecniche e spunti che ti servono; 4) Ti da ordine negli argomenti da affrontare. 5) Ti toglie la frustrazione di affrontare argomenti che non sono assolutamente al tuo livello dandoti sempre quel giusto grado di sfida stimolante che ti fa pensare "è difficile ma fattibile". Queste 5 cose mi danno la tranquillità di sapere che se seguo il maestro e faccio bene quello che mi viene detto anche se magari subito non me ne accorgo, sul lungo periodo miglioro un po' a 360 gradi.
Infatti, io sono un autodidatta ma sto seguendo e sto cercando di imparare dalle tue lezioni e anche da altri quanto più è possibile perché vedo che mi manca una parte essenziale. Grazie per i tuo video.
Tutto vero, e anche no. :-) Dipende dalla definizione di "autodidatta". :-D Secondo la definizione che ne dai tu, hai ragione sotto tutti i punti di vista. Così come hai ragione a dire che un po' di lezioni aiutano tanto e fanno progredire molto più rapidamente, almeno nella stragrande maggioranza dei casi. :-) Però, però... Mi viene in mente quello che mi dice il mio più vecchio amico (57 anni di amicizia, quest'anno
bravo stefano, come sempre impeccabile nella tua esposizione. mi trovi completamente daccordo su quanto sopra hai spiegato provato sulla mia pelle o meglio sulla mia esperienza di musicista
Hai centrato in pieno! Non potevi essere piú preciso e convincente, nessuno ha mai approfondito l'argomento come hai fatto tu. Sono d'accordo al 100% e dico accordo! 😉 La parola "autodidatta" significa tutto e niente Tu hai spiegato benissimo cosa bisognerebbe intendere nell'usarla.Complimenti Stefano.👍
Sono pienamente d'accordo col tuo modo di vedere, credo che anche solo la visione di un singolo video per imitare un chitarrista, vanifichi il concetto di autodidatta. Credo fortemente che nella vita sia giusto sviluppare una propria identità musicale, tanto come la propria personalità, se arriva una mano da un buon maestro, possiamo solo ridurre i tempi e i modi per svilupparla!
Ciao Stefano,grazie mille per questo video,io da studente di chitarra elettrica iscritto ad una scuola di musica sono pienamente d'accordo con te sul fatto che non si è autodidatta perché non si è mai preso lezioni ma bensì c è sempre una rielaborazione di ciò che si è appreso precedentemente da altri maestri e poi reputo importante studiare con un bravissimo professionista perché si avanza tempo
Forse la mia testimonianza non è granché, ma sono circa 8 mesi che provo a suonare la chitarra ed ho iniziato in completa autonomia. Per circa un mese e mezzo ho seguito qualche video su TH-cam per realizzare cover dei miei brani preferiti, ovviamente sono partito da qualcosa di semplice come In The End dei Linkin Park. Ad un certo punto però mi sono chiesto: "che gusto c'è ad imparare le canzoni alla Guitar Hero senza alcuna idea di cosa io stia facendo?" Quindi ho cominciato a prendere lezioni da un'insegnante professionista (che tra l'altro è la chitarrista di Bobby Solo). Che dire: mi si è aperto un mondo! Poi è veramente appagante il modo in cui asseconda i miei gusti e le mie "voglie" musicali. Ogni settimana non vedo l'ora della lezione per poter alzare sempre di più l'asticella! Forse è per questa mia esperienza che condivido ogni singolo aspetto di questo video. È da poco che ti seguo e noto una grandissima qualità nei contenuti. Da oggi hai un altro iscritto. Grazie!!!
Sono anche io un insegnante di chitarra e sono d'accordo con te Stefano, l'autodidatta "puro" non esiste, abbiamo tutti imparato da altri)) Ci sono dei "fondamentali" sullo strumento che vanno imparati. C'è chi c'è la fa da solo soltanto vedendo e ascoltando gli altri musicisti e c'è chi invece ha bisogno di una guida per assimilare questi fondamentali. L'approccio dell'insegnante poi è di vitale importanza. Davanti a un talento capace di fare tutto da solo l'insegnante deve essere umile e capire che lui stesso conta relativamente poco: deve dare solo le giuste dritte, correggere eventuali errori enormi (sempre che non diventi una tortura cinese completamente denaturante per l'allievo) e soprattutto far conoscere musica. Davanti a chi ha delle difficoltà nell'assimilare i fondamentali paradossalmente il lavoro didattico è più facile.
Condivido pienamente, ho 55 anni e suono da “ autodidatta” da sempre . Nella vita ho avuto qualche stop, però durante il periodo covid mi sono rientusiasmato tantissimo, ho cambiato L impugnatura del plettro, rivisto la tecnica della mano destra ecc... Hai ragione, io seguo sempre i maestri anche se virtuali, un paio d anni fa ho seguito un corso online di teoria. Insomma un po’ di conoscenza L ho acquisita. Tuttavia mi piacerebbe poter avere un maestro che mi analizzi e mi aiuti a far chiarezza nelle mie lacune, e a sviluppare meglio il genere che amo suonare. Confesso che In questo periodo sto pensando proprio a te ...
Condivido in toto tutto quello che hai detto Stefano... io che all'età di nove anni ho cominciato a suonare la batteria ascoltando i dischi e andandoci dietro... senza un Maestro perchè a quei tempi non esistevano scuole all'infuori del conservatorio ed ugualmente ho imparato a suonare la chitarra in seguito tutto ad orecchio ...mi definisco "autodidatta" ma come giustamente fai notare te ho composto la mia Musica senza leggere la Notazione però con un bagaglio in Musica ascoltata che è stato determinante a formare il mio carattere Musicale e uso degli strumenti ... certamente ho fatto il percorso più lungo non avendo l'enorme vataggio di un Maestro in carne e ossa che mi facilitasse il cammino ma comunque ciò non mi ha impedito di realizzare tanta Musica Originale e tante collaborazioni con splendidi musicisti e ancora non ho nessuna intenzioni di fermarmi ...se la cosa terrorizza qualcuno siete avvisati! 😊
D'accordo con quanto dici. Secondo me il termine "autodidatta" ha comunque un senso, se si intende un musicista che non ha preso esplicitamente lezioni da un insegnante. In ogni caso è impossibile non aver preso da qualcuno, la musica la si ascolta, altri musicisti li si vede, i libri li si legge, non è possibile non imparare da qualcuno. Io sono dell'idea che di fatto si impara da tutti. Poi in qualche modo "tutti sono autodidatti", nel senso che anche avendo un insegnante, sei tu che devi imparare quello che ti insegna, nessuno lo può fare al posto tuo. La chitarra comunque è un caso particolare, perchè è uno strumento molto tecnico in cui la stessa conformazione delle mani del chitarrista pone vincoli molto importanti su cosa il chitarrista deve studiare e come, specialmente nell'impostazione, e spesso un insegnante con mani molto diverse dalle tue può non essere di molto aiuto (specialmente per stili come il fingerpicking o la chitarra classica).
D’accordo…hai fatto un ragionamento sul significato letterale di “autodidatta”: non lo trovo molto appropriato . Logicamente nessuno si chiude in una grotta nella propria vita e nei più diversi contesti. Per autodidatta generalmente, nonostante nei dizionari possiamo trovare un significato diverso, si intende proprio quello che hanno fatto geni come quelli da te citati. Per autodidatta in questo mondo si intende proprio chi costruisce il suo percorso musicale senza una “guida diretta”, o meglio definito insegnante, studiando in un determinato corso ecc. La differenza è sostanziale e forma il proprio modo di esprimersi in maniera molto diversa: anche cosa “non si studia” contribuisce a delineare un profilo di musicista, nel bene e nel male. Io credo non ci sia nulla di meglio o peggio tra chi sceglie un percorso rispetto ad un altro, si tratta di capire quale tipo di percorso intraprendere. Personalmente sono ammaliato, per es., dall’uso delle tastiere in Kid A dei Radiohead e meno da funanbolismi incredibili da profondi conoscitori di un determinato strumento. Non sono d’accordo sul fatto che un insegnante possa sicuramente facilitare la crescita di un musicista/artista, dipende da cosa vuole raggiungere chi intraprende questo tipo di strada.
Il compito più difficile di un maestro credo sia quello di stimolare ed entusiasmare l'allievo al punto che l'allievo aspetti con impazienza l'appuntamento successivo per dimostrare con orgoglio al maestro gli esercizi e progressi fatti . A parer mio compito necessario , ed e' per questo che da autodidatta ho mollato lo studio molte volte . PS : Questi maestri sono rari
Come ho già scritto nel primo commento, credo che oggi col web soprattutto youtube si possa imparare tantissimo, e credo che i corsi in vendita possano essere un bel salto per migliorare. Personalmente non ho mai preso lezioni, nonostante abbia iniziato ormai 25 anni fa i primi accordi sulla classica trovata in casa, con l'aiuto di un manuale condensato per principianti comprato da Ricordi (ho visto che è tuttora in vendita sul web). Non ho mai studiato sul serio neanche d'autodidatta, tante pause anche di molti anni, le mie priorità erano altre, come lo sport agonistico, la vita da studente fuoricorso, la fidanzata, gli amici, poi il lavoro, ecc.. E poi sinceramente non ci capivo nulla, anche con l'elettrica comprata nel 98, non c'ho mai capito niente, scarso come pochi, non sapevo praticamente nulla tranne il Mi Frigio! :) Poi improvvisamente un paio d'anni fa ho iniziato a studiare la teoria sul web, ho iniziato dalle 4 mini lezioni di Pentatonica di Simone Gianlorenzi, molto utili perché interfacciate da subito con il Circolo delle Quinte. Da lì ho iniziato un percorso di studio che mi sta dando una marea di soddisfazione, soprattutto di pura teoria, la stessa che mi è sempre sembrata una selva oscura, è incredibile quante cose si possano imparare da aUTUBEdidatta. Non escludo comunque di acquistare qualche corso on line e chissà, di andare a lezione nonostante l'età che avanza..
Mi è sembrato di sentire la mia storia, anche io ho iniziato con un libricino degli accordi con una classica nel 93 a 16 anni per poi formare un gruppo e “suonare” cover e pezzi miei...ma nn ho mai studiato realmente lo strumento , così fino a quando nel 2001 non partii fuori per lavoro e parcheggiai tutto. Ho ripreso in mano le chitarre a Giugno di quest’anno. Affidandomi principalmente a dei bravissimi youtuber che prima nn esistevano...approfondendo lo studio della pentatonica come mAi avevo fatto e avvicinandomi anche alla struttura del Blues...il mio obbiettivo è quello di raggiungere un livello medio alto o comunque che mi permetta di sentirmi sicuro con lo strumento in mano anche su un palco. Quindi se hai qualche dritta o consiglio da darmi sono tutto orecchi 😉
Io suono la chitarra dal 1990 e dopo circa 15 anni da "autodidatta" avevo deciso di prendere lezioni. Purtroppo il metodo del mio docente era "standardizzato" indipendente da chi si trovava davanti e dal percorso che questi aveva già fatto. Pretendeva quindi che io ripartissi praticamente da zero non tenendo conto non solo di quello che avevo già imparato musicalmente ma anche delle esperienze divertenti e appaganti che nel frattempo avevo già fatto e cioè concerti in piazza, pub, cover band, etc. Il risultato era che io mi annoiavo tantissimo e alla fine ho mollato. Purtroppo cercavo un insegnamento personalizzato mentre invece sembrava che l'unico obiettivo del mio insegnante fosse quello tenermi a lezione da lui più tempo possibile, magari spillandomi più soldi. A questo si aggiungeva il fatto che con i suoi discorsi demotivati e demotivanti spegneva i sogni dei suoi allievi, probabilmente basandosi sul suo mancato successo, e forse questa era la cosa peggiore, soprattutto per i ragazzi più giovani. Credo che l'insegnamento debba essere una vocazione e saper insegnare sia una vera e propria dote naturale che debba basarsi su una notevole empatia mentre invece spesso - come forse nel caso di questo docente - diventa solo un modo per sopravvivere.
Ho studiato chitarra da autodidatta da sempre. Ho studiato da solo anche il solfeggio (per come ho potuto). Ho però imparato più cose e più velocemente in due anni di lezione da un insegnante che in tutto il resto del mio percorso. Parlo di un periodo in cui non esisteva ancora internet, figuriamoci quindi se mi sarei immaginato un giorno di potere vedere una lezione sul fingerpicking tenuta direttamente da James Taylor! Gli insegnanti sono a mio avviso indispensabili, sia per cosa ti fanno apprendere, sia per correggere errori di postura o altro. Bravo Stefano!
Grazie Stefano! Sono d'accordo quando dici che un bravo insegnante ti fa risparmiare tempo. Avere un metodo di fa entrare in un flusso che amplifica i tuoi miglioramenti. Ho ripreso la chitarra dopo 20 anni, ho scoperto quanto materiale c'è on line, figata sì, ma ho speso molto tempo a "riordinarlo" per creare una progressione nell' "autodidattica"!!! ...scoprendo che per andare avanti dovevo tornare indietro a basi di tecnica musicale che non avevo etc, etc... Grazie e grazie per le tue lezioni gratuite con le quali mi voglio portare ad un livello per acquistare un tuo corso completo di approfondimento! Giuseppe
Bellissimo video!!hai risposto a domande che mi faccio da 20anni!Nel mio esempio,nonostante prenda in mano la chitarra da tanto,ho capito che solo con un percorso si può apprendere "la geometria"musicale e capire davvero la musica,ma io non sono nessuno!Perché poi ci sono i talenti, che,come dici tu,rielaborando la musica preesistente inventano stili e canzoni che fanno la storia!ma da qualcosa si parte sempre,che influenza o almeno da'una base importante per le creazioni successive
Tralascio la questione semantica e mi attengo al senso comune, cioè al chiedersi se sia utile o meno affidarsi ad un maestro. Io ho studiato da solo per tanti anni, imponendomi un metodo “autodidattico”; ma so bene che un maestro mi avrebbe fatto risparmiare un sacco di tempo, perché fare da soli significa dover studiare il triplo di quanto basterebbe con una guida esperta. Mi ritengo fortunato perché, essendo innamorato soprattutto della scrittura, dell’armonia e della composizione, ho sempre dato la precedenza alla teoria. Quindi sono abituato a pensare prima all’idea musicale e, solo dopo, ad acquisire la tecnica per eseguirla sullo strumento. Non vado appresso alle dita. Non so se avrei trovato un maestro adatto a questo percorso, ma penso che avrei dovuto cercarlo perché da soli si fatica un botto. Tra l’altro bisogna anche sapersi giudicare in modo sereno, senza né frustrarsi né compiacersi, il che può essere molto difficile.
“Nessun chitarrista è un’isola”...Credo che una delle differenze che, a mio modesto parere, ha un autodidatta sia nel fatto che sviluppa un metodo di studio tutto suo, personale, intuitivo, composto sia di teoria che di tecnica, ma anche di confronto con altri musicisti. È chiaro che un insegnante ha un certo ascendente sull’allievo ma entrambi i percorsi di studio, se fatti con amore e dedizione, possono portare a grandi risultati.
Il mio percorso è stato abbastanza particolare. Ho iniziato da autoditatta per 2 anni. Una volta arrivato alle pentatoniche e non vedendo alcun miglioramento ho sentito la necessità di un maestro e mi sono rivolto ad una scuola di musica. In 2 anni ho imparato una miriade di cose. La presenza di un maestro (bravo) mi ha veramente aperto un mondo musicale. Ora sto continuando da solo. Mi trovo bene da un lato poiché non sono più "vincolato" agli insegnamenti del maestro, dall'altro però non ho un feedback continuo che mi consente di capire se sto andando bene o meno. In definitiva, secondo me la presenza di un insegnante è fondamentale, ma prima di tutto bisogna avere le idee chiare su quale percorso personale si vuole intraprendere
Per esperienza dico che... Avendo molti amici chitarristi.. Ed essendo anche io un chitarrista..autodidatta.. Quelli che hanno studiato sono troppo tecnici in ogni cosa che suonano...freddi... Mentre gli autodidatta sono più sciolti e sembra sempre una cosa nuova ciò che si sente.
Il tuo discorso ha perfettamente senso. Concordo su tutto. Personalmente se non ci fosse stato il corso di David Carelse non avrei mai e poi mai imparato perché non ci avrei nemmeno provato. Tutto mi sarebbe stato talmente tanto difficile dal farmi rinunciare. È impossibile, che uno ce la faccia completamente da solo a suonare la chitarra, perché per estrapolare un brano ci vorrebbero anni e mancherebbero dei concetti mentali e pratici che sono indispensabili, compreso il supporto morale. Quindi grande Stefano, bel video, sei un grande insegnante!
Ciao Stefano. Posso solo riportare la mia personale esperienza. Ho 54 anni e dopo decenni di inconcludente cazzeggio su vari strumenti senza mai arrivare ad alcun risultato ho deciso più di un anno fa di farmi seguire da un maestro, in questo caso di pianoforte, ...ma le mie passioni passavano anche attraverso altri strumenti, come la chitarra. Da momento che ho avuto una scadenza settimanale da rispettare e la fortuna di aver trovato un Buon Maestro che ha cercato di capire quelle che potevano essere le mie aspettative, limiti, gusti, tempo a disposizione ecc, ...è cambiato tutto in meglio. Vero che non sono sempre costante, ma nell'ultimo anno ho studiato con discreta assiduità e vedo con piacere dei positivi riscontri. Durante le lezioni vengo corretto e consigliato su cose che da solo non sarei riuscito a comprendere, e soprattutto vedo positivo il fatto che certe cattive impostazioni vengano sradicate sul nascere, prima di cronicizzarsi. Oltre al fatto che evito di smarrirmi in mille cose diverse ma vengo guidato in un percorso didattico mirato. Alla luce di questa esperienza mi rendo conto che, quando vorrò riprovare con la chitarra, sarà bene trovare un maestro, ...ma un Buon Maestro. In passato ci provai ma le lezioni vertivano troppo su teoria musicale, armonia, tremila scale, ...ed io volevo imparare a fare dei riff, ...le cose semplici che ti fanno divertire. Insomma, allora mi ero demotivato e stancato. E' anche questo che dovrebbe fare un buon maestro, ...capire quali sono gli obiettivi e le risorse in campo, per non tediare con informazioni che sì, sono utili nell'ambito musicale, ...ma a volte non così necessarie.
Ovviamente quello che ho detto vale per me, che non ho una volontà di ferro e faccio presto a perdermi in mille cose ed interessi senza portarne avanti una bene. Ho avuto amici molto determinati che da autodidatti sono arrivati a grandi risultati, ...ma non è il mio caso.
Un video di Dave Grohl mi ha stupito, praticamente ha scritto un successone senza sapere gli accordi che stava suonando. Per me incredibile. Ma sono d' accordo con te al 100%, noi oggi siamo molto fortunati con professionisti come te che condividono le proprie conoscenze su youtube etc...
Non credere alla storiella di dave grohl...nessuno è così impedito da aver imparato la chitarra senza sapere come si chiamano gli accordi....dave grohl è un paraculo che srnza i nirvana probabilmente non sarebbe stato nessuno
Ciao Stefano, io sono un autodidatta che segue un percorso strutturato, purtroppo ho avuto solo brutte esperienze con i maestri in zona. Il confronto secondo me è una cosa indispensabile. In ogni modo con tanto olio di gomito e un percorso ben strutturato con l'aggiunta di youtube si possono raggiungere dei buoni livelli. PS: ci vuole tanta passione ed un carattere forte che ti permette di non smettere mai :-)
sono d'accordissimo con te, non esistono autodidatti , ogni chitarrista a cui ci ispiriamo e del quale trascriviamo un solo , una ritmica ecc diventa il nostro maestro . Io ho sempre trovato utilissimo suonare sui dischi , cercare di replicare il vibrato , curare i bending ecc , sono tutte cose che devi sentire tu, un maestro ti può dare l'input ma secondo me ,ormai con tutte le possibilità tipo video, anche youtube se non arrivi a capire un pezzo basta dare un'occhiata a qualche live per capire dove mettere le mani, quando ho iniziato io non c'era niente di tutto ciò e dovevo sbattermi la testa mandando indietro ogni volta il cd per capire le parti a volte 😅 adesso per praticità facciò prima e cerco i video ... onestamente le uniche lezioni che ho preso erano puramente teoriche , scale ,modi e come correlare gli accordi alle varie scale, quello può essere utile secondo me per ampliare il vocabolario
Pienamente d'accordo, tutti impariamo da qualcun'altro, anche inconsapevolmente. L'insegnante serve soprattutto per mettere a fuoco gli obiettivi e raggiungerli in modo efficace. Io da sola non riuscirei a migliorare rapidamente, mentre essere seguita da un insegnante che costruisce un programma completo su misura per me, mi permette di dedicare tempo anche a progetti paralleli, che alla fine arricchiscono il tutto! Gran bell'argomento di dibattito :)
Secondo me avere un insegnante, ti fa risparmiare tempo e soprattutto è utilissimo quando ti insegna la tecnica dalle basi, impedendoti di fare errori continui che poi saranno più difficili da correggere
Sono d'accordo, suono o meglio mi arrangio a suonare la chitarra da moltissimo tempo, ho scoperto tardi lo studio vero e proprio della musica prendendo un po' di lezioni. Devo dire che mi sono servite molto a capire cosa sto facendo quando metto le mani sulla tastiera, intervalli circolo delle quinte armonizzazioni, ti si apre un mondo sorprendente, purtroppo é un po' tardi per me, i difetti a 57 anni te li tieni e il tempo da dedicare allo strumento é sempre meno. Un po' di studio anche solo teorico fa cambiare tutto, riesci a capire che note belle sono sempre quelle giuste.
Assolutamente d'accordo. Ho spesso ragionato sul discorso 'autodidatta' e gia da tempo, anch'io, ero arrivato ad una teoria simile. Voglio dire, per essere davvero autodidatta significa che, qualcuno, debba metterti in mano una chitarra e tu, inizi a strimpellarci senza alcun tipo di informazione ed, in nessun modo ottenuti. Poiché, già solo leggere un testo, guardare un video-tutorial o, imitare un brano, fa si che tu stia apprendendo informazioni che qualcuno ti ha dato per poi metterle magari in atto, ma hai comunque dovuto apprendere qualcosa per farlo. La lezione individuale è invece, un modo, per ottenere in maniera maggiormente diretta queste informazioni, che in ogni caso otterresti, cambia solo la modalità. Bel video comunque, molto interessante!
Ho provato ad approcciare il basso da "autodidatta" (che poi in realtà significava provare ad imitare bassisti esistenti) e facevo sforzi immensi per progressi infinitesimi.. quando ho iniziato a prendere lezioni la mia curva di apprendimento si è impennata.. e la didattica mi ha aiutato anche a capitalizzare meglio le ore di "cazzeggio" con lo strumento (che secondo me è parte dello studio)..
La creatività e originalità sono le cose più importanti nella musica, che è (o dovrebbe essere) prima di tutto arte. Ovvio però che se a quella si combina una base teorica e tecnica molto ampia e approfondita il risultato può essere davvero eccellente. Vedasi Ritchie Blackmore. Nel caso di assenza di preparazione tecnica serve invece davvero un talento creativo infinito, al limite del genio che è una qualità che hanno pochissimi. Un genio ruba e rifà cose sentite da altri a modo suo e nel tentativo di rifarle tira fuori qualcosa di nuovo e geniale, quindi come giustamente dici, non si può comunque definire un autodidatta. Nel caso di assenza di creatività invece si hanno shredder da canale youtube che pensano di avere un loro stile e suono ma in realtà sono solo copie insipide di mille altri, con un futuro forse da turnista, forse da insegnante, più probabilmente da Joy band ai matrimoni e alle sagre. A ciascuno la sua funzione, insomma, ma sicuramente se già si ha talento e si studia è molto meglio
Bellissimo video!la penso alla stessa identica maniera, e penso che la cosa più efficace appunto sia(dopo aver capito la geometria dello strumento e una solida conoscenza dell’armonia) trascrivere! Alla fin fine dal momento che tiri giù delle frasi e le analizzi tramite gli accordi è come se il musicista che stai trascrivendo sia il maestro e tu l’allievo, solo che appunto non è fisico! Volevo chiederti, a proposito di inventare un nuovo sistema musicale, cosa ne pensi del modo che ha di veder la geometria dello strumento di Pat Martino?
Si in effetti definirsi "AUTODIDATTA" per molti compreso me fino a qualche anno fa era solo una definizione "FIGA" per dire a noi stessi che basta avere orecchio e musicalità... Ammettere uno sbaglio non è da tutti ma è il primo passo per migliorare come persone in primis oltre che come musicisti.. Questo video a me ha fatto riflettere.. L'importante è avere AUTOSTIMA, AUTOCRITICA E AUTOIRONIA.. Per tutto il resto c'è Stefano Rossi! 🔝🤣😉🤗👏🏻
Effettivamente il termine autodidatta per quanto riguarda la musica, ma anche altre discipline, è utilizzato in modo improprio. Questo termine è invece giusto da utilizzare per quanto riguarda la scoperta di qualcosa di nuovo. Pensiamo ad esempio ai surfisti e più recentemente magari agli snowbordisti o kitesurfisti che si sono inventati un modo nuovo di utilizzare le loro attrezzature aprendo nuovi orizzonti e applicazioni. Nonostante ciò peró al giorno d'oggi nessuno può più considerarsi autodidatta nel senso stretto del termine. Oggi quasi tutto è stato scoperto e proprio trovare quel qualcosa che magari ancora non lo è stato è quello che ti renderà automaticamente "maestro" senza necessariamente averne avuto uno. Ciao Stefano!
Ciao condivido il tuo ragionamento; ci sarebbe anche l’aspetto relativo all’acquisizione della tecnica che andrebbe valutato da questo punto di vista. 👍
Bravo !!! Ho 68 anni .Suonavo la chitarra assiduamente da autodidatta tra il 1967 e 1973 .Poi dopo il servizio militare ho iniziato a lavorare e riuscivo a suonare 10 volte in un anno.Andato in pensione nel 2017 sono andato per 6 mesi a scuola da un maestro e contemporaneamente frequentavo corsi di chitarra fingerstyle con maestri organizzatori della manifestazione di Ferentino Acustica .Mi si e' aperta la memoria e la voglia di suonare .Se non frequentavo questi corsi sarei rimasto come 50 anni fa !!! E' stato utile studiare e sto pensando di iscrivermi ancora a altri corsi. P.s. Sto facendo 2 corsi online ma non riesco a seguire mentre con il maestro davanti ho finito i libri dati dalla scuola di musica!
35 anni da "autodidatta" poi 8 anni di studio di improvvisazione con maestro e mi si è aperto un mondo che ha spiegato perché alcune cose che facevo funzionavano a mia insaputa!!!!!
Ho rivisto dopo un anno questo video e oggi faccio questa riflessione: il concetto espresso è perfettamente reale. E si può estendere a qualsiasi campo di apprendimento. Non si può che attingere dallo 'scibile umano', ciò che i nostri predecessori hanno lasciato al mondo. E questo è qualcosa di magico, che supera il tempo e lo spazio e si chiama, in senso allargato, Tradizione. Detto ciò: io ho 50 anni. Suono da sempre come 'autodidatta' e posso dire di reputarmi soddisfatto dei miei risultati. Però, allo stesso tempo sono assolutamente convinto che un vero maestro, vale per la chitarra come per qualsiasi altra cosa, è capace di accorciare i tempi a un decimo. Quindi, da autodidatta, consiglio vivamente di cercarsi un buon maestro😉
Caro Stefano, il tuo discorso è vero ed ha un senso chiaro, ma parti da una definizione di autodidatta molto "estrema". Se limitiamo la definizione di autodidatta a chi non ha seguito lezioni regolari da un maestro, io arrivo a conclusioni diverse. In breve è una scala, se sei un genio puoi trovare la tua strada da solo ed inventerai un modo di suonare, se hai talento le lezioni sono molto utili, se non hai particolari predisposizioni un bravo maestro è fondamentale. Quindi, chitarristicamente, i tuoi corsi mi servono come il pane.. 😂.
pienamente d'accordo, non è possibile imparare uno strumento da autodidatta puro, solo il fatto che lo strumento sia strutturato in un certo modo è già un indicazione precisissima, anzi proprio unica. Per quanto riguarda le lezioni è un po' più complicato il discorso, io ho preso lezioni di piano e teoria musicale, da lì ho iniziato anche a strimpellare altri strumenti per piacere personale e le prime volte che suonavo la mia prima chitarra classica rifacevo Bach trascrivendo partiture per pianoforte (MALE! Vabè è anche ovvio...) quindi elaboravo un mio metodo personale di studio; autodidatta tra miliardi di virgolette che in fin dei conti non è essere autodidatta. Per il resto credo che sia necessario un equilibrio tra studio e libertà espressiva, con troppo studio "meccanico" e rigido si rischia di essere schiacciati dal lavoro altrui e si perde fantasia, adattamento, nei casi più gravi anche capacità di ascolto ecc... come ripetere tutte le scale alla perfezione ma SEMPRE allo stesso modo, quello è un pessimo sistema che può anche avere conseguenze gravi qualora ci si ritrova ad improvvisare, tecnica buona ma istintivamente la mano va a rifare le stesse cose; viceversa troppo poco studio organizzato ha altre problematiche come il dover impiegare troppo tempo per migliorare e alla lunga ci si annoia, si perde passione ecc...
All'inizio e importante rivolgersi ad un insegnante, la teoria musicale la impari con un insegnante. Secondo me un anno di lezioni ci vuole, poi bisogna staccarsi e imparare a camminare con le proprie gambe
Da quando ho iniziato a prendere lezione da un Maestro ho fatto più passi avanti che con qualsiasi corso online. Il maestro (se bravo) costruisce un percorso per te, dove puoi colmare le lacune e concentrarti sui tuoi punti di forza :) la teoria è anche più semplice spiegata da qualcuno :) Poi c'è sicuramente chi da solo riesce a crescere bene :)
Ciao Stefano, sempre belli i tuoi video! Non ho però forse ben capito il tuo concetto di autodidatta. E' ovvio che nessuno parte dal nulla assoluto, ma vale in qualsiasi ambito quando si parla di autodidatta. Autodidatta significa semplicemente imparare senza l'aiuto di un insegnante o di una scuola, ma è chiaro che lo si fa con materiale fatto da altri (libri, video ecc.). Per come lo descrivi tu il concetto di autodidatta non esiste in nessun ambito. Un caro saluto :)
Io iniziai autodidatta, nonostante ciò volli comunque cercare di seguire un percorso quantomeno canonico, studiai armonia, imparai a leggere la musica e mi esercitai giorno e notte. Dopo alcuni anni ebbi a che fare con un nuovo amico, diplomato in chitarra classica, mi ci trovai a suonare insieme e mi sentii completamente inadeguato, mi crollò il mondo sotto i piedi, io mi barcamenavo alla meglio possibile, lui aveva piena coscienza di quel che faceva, sulla tecnica non ne parliamo. Ovviamente per come avevo impostato la vita il conservatorio non era più valutabile ma fu la miccia che mi portò da lì a poco a cercarmi un insegnante. Purtroppo quando si fa da sè e si sta con altri autodidatti la percezione del proprio stadio è molto distorta, l'avere a che fare con un chitarrista esperto mi ha spiattellato in faccia che avevo bisogno di un maestro e anche per molti versi ripartire da delle basi che avevo o saltato, o preso sottogamba o semplicemente mal compreso.
Lo studio serve, assolutamente. Guardare dei tutorial su TH-cam, serve. Suonare Con un altro chitarrista, serve. Provare a suonare in un gruppo serve. Prendere la chitarra in mano ogni giorno è la chiave per migliorare!
ciao, giustamente come insinui all’inizio bisogna intendersi sui termini. Che significa autodidatta oggi, ma anche ieri? Secondo me non ha mai significato inventarsi da sé restando isolati, significa invece attingere alle esperienze altrui per conto proprio senza passare da una scuola o da un docente. Però è un percorso inizialmente più lungo e laborioso. In questo modo poi ciascuno segue un po’ ciò che preferisce e si fa ispirare da coloro che maggiormente lo stimolano. Io in questo modo ho imparato la mia professione (non musicale) e ho potuto star aggiornato su tecniche talmente nuove che nelle scuole non erano ancora contemplate. Per suonare uno strumento è lo stesso. Oltre tutto poi l’autodidatta ha un grosso vantaggio sullo studente scolastico: la costante propensione ad arrangiarsi per migliorare e la perenne umiltà di sapere di non sapere, lo studente scolastico invece spesso, ma non sempre, si rinchiude nel programma prestabilito seppur con il vantaggio di averne uno. L’ideale? Avere in buon insegnante mantenendo lo spirito autodidatta.
oggi ci sono più insegnanti (spesso presunti tali) che chitarristi abili. Un tempo, quando ho iniziato oltre mezzo secolo fa, non c'era niente di niente di quello che si può trovare oggi dietro ad ogni angolo in termini di scuole. C'era solo una grande voglia di imparare con l'obiettivo di andare a "suonare fuori" vale a dire in sale da ballo, dove non essendoci ancora i sedicenti musicisti DJ si suonava la musica di ogni genere che ballavano i giovani ed i meno giovani. C'erano ancora quelli che si definivano night club dove si suonavano canzoni dal latin, ai crooner etc.. Insomma non c'era chi voleva diventare l'ennesimo blues man o rocchettaro che voleva vivere solo di concerti. Si imparava da soli facendo solchi sui dischi e facendosi il c@@o in ore ed ore di prove in cantine umide e magazzini agricoli con complessi (all'epoca si chiamavano così) che annoveravano elementi in "esclusiva". Poi vinse la discoteca, finì l'epoca del musicista professionista da balera, e guarda caso esplosero le scuole di musica. Secondo me oggi la musica assomiglia più ad un consumismo infruttuoso se non per produttori di strumenti e scuole più o meno valide. Ovviamente senza ombra di polemica.
Sono completamente autodidatta, per quanto riguarda chitarra, piano, basso, batteria e voce; ho “studiato” e suonato per moltissimi anni, senza avere un insegnante e me ne dispiaccio, perché chissà cosa avrei imparato.. sono comunque un musicista, compositore ed arrangiatore. Avrei voluto comunque avere maestri, perché avrei potuto suonare molto meglio di come ho fatto.. però continuo a suonare perché amo farlo! 🖤 ed ogni giorno imparo qualcosa..
Caro Stefano, sono un "autodidatta" di 59 anni. Quando ho iniziato non avevo internet ovviamente e dove vivevo non c'erano insegnanti dello strumento. Ma hai ragione, da qualche parte bisogna pur partire, e io sono partito alla scuola media con le lezioni di flauto dolce dell'insegnante di musica, e il resto lo ha fatto qualche amico che mi ha dato i rudimenti degli accordi aperti con la chitarra acustica, erano i primi anni '70, capisci l'ambiente. Poi ho iniziato ad ascoltare una valanga di quello che adesso chiamate Classic rock, ma che ai tempi era semplicemente la musica del momento. Ho risparmiato per comprarmi uno strumento orribile, la mia prima chitarra elettrica, e da solo, ascoltando e comprando i primi manualetti ho cominciato a studiare licks e scale. Pensa che la prima scala che ho imparato era la pentatonica 5° box del sol, elaborata senza averla letta o vista da alcuno, semplicemente ascoltando tonnellate di musica su musicassette. Ebbene, la verità è che quando, ormai grande, ho reincontrato un mio amico che ha iniziato insieme a me e che nel frattempo è diventato musicista professionista e insegnate, allora mi si è aperto un mondo. Quanto tempo avrei risparmiato e quanto sarebbe migliore la mia impostazione se avessi avuto prima le stesse opportunità! Però c'è una cosa: chi ha imparato come me non ha bisogno di leggere una tablatura o guardare un tutorial per trovare le note di un brano, quando lo ascolta.
Parole sacrosante. Sono d'accordo sul fatto che non ci sia bisogno di tablature per trovare le note. E aggiungo anche che in giro ci sono certi chitarristi di fama mondiale che non hanno mai preso una lezione e che, proprio per questo, hanno creato uno STILE.
Ciao Stefano , inanzi tutto complimenti per il canale e per il tuo modo di comunicare molto chiaro ! A proposito del video , come inquadri chi segue un corso online piuttosto che seguire un metodo cartaceo? Autodidatta o studente con insegnante ??? Grazie per un tuo giudizio.
Io prima di fare il corso mi classificavo un semiautodidatta perché le prime basi l ho imparate da mio padre e molte cose le avevo imparate con l esperienza. Adesso facendo il corso sto vedendo il vero significato e come nasce la musica
Concordo in toto con la tesi di fondo, con l'approccio didattico e con quello mentale. Di Van Halen però sappiamo che ha avuto diversi insegnanti di chitarra, ai quali si rivolgeva per imparare espressamente una skill( pare lo abbia fatto anche per il tapping). E quando era all'apice, la curiosità lo ha spinto a prendere lezioni da Brian Setzer e Allan Holdsworth...
Secondo me infatti bisogna contestualizzare le cose... Se devi suonare come turnista sei obbligato e fai meno fatica a farlo se vai a lezione... Se vorresti importi come artista non è sempre vero che devi andare a lezione, dipende dal l'individuo ci sono persone che hanno bisogno di fare lezione perché amano essere inquadrati... Altri che semplicemente non riescono a stare nelle regole... Ma si autodisciplinano... L'importante secondo me è divertirsi e non avere troppe menate x il risultato... Comunque sono d'accordo con il prof Stefano Rossi... Uno dei pochi che mi ispira fiducia... Poi é un metallaro... Buona giornata...
Io l'ho sempre vista così: -Hai possibilità economiche? VAI DA UN MAESTRO. Buono strumento e maestro in 10 di tempo ottieni 100 -Non hai possibilità economiche? Miglior strumento low budget, tanto studio in 10 di tempo ottieni 60 Questi ci fa capire che la musica, se approcciata nel giusto modo NON ha barriere di ingresso, basta letteralmente scegliersi le giuste fonti, il giusto tempo e tutti viene da se. Io purtroppo non ho mai potuto frequentare un maestro, ma ora che posso permettermelo, 15 anni dopo, sto prendendo seriamente in considerazione l'idea di andare da un maestro bravo come te
Ho imparato di più a teoria musicale da una decina dei tuoi che in leggendo e studiando libri musicali da solo... devo ammettere però che grazie ai libri ho afferrato in fretta le tue lezioni
Io sono autodidatta,ma ho tanto studiato e grazie anche ad internet sono migliorato molto. Ho dovuto negli anni pero' correggere piu' di un vizio nel suonare,specie nella mano destra.
Sono assolutamente d'accordo. Alla fine siamo tutti autodidatti e nessuno lo è. I nostri insegnanti sia fisici ke "virtuali" hanno pari importanza. Sta a noi essere curiosi a prescindere
Ti dico la mia esperienza: Ho preso le prime lezioni di musica a 9 anni presso una pessima scuola di musica del mio paese. Poi a 10 anni mia madre, semplicemente perché non voleva che io suonassi, mi ha fatto smettere di suonare facendomi sentire di merda e costringendomi allo studio da autodidatta; ecco, quei 4 anni di bestemmie costanti e disperatissime (semicit.) mi sono stati utili per imparare tutti gli accordi fino al Fa, e quindi per essere più preparato quando sono tornato dal maestro. Perciò, in sintesi, se volete o se dovete cominciare da autodidatta fatelo, ma poi cercate un maestro perché è molto meglio. P.S. manco da autodidatta mia madre mi ha aiutato, perciò è anche importante che qualcuno vi aiuti e vi sostenga e non vi sminuisca in continuazione.
Salve Maestro, mi permetto di esprimere la mia personale opinione. Dipende dal livello che uno vuole ottenere, la maggior parte di noi avrà famiglie o comunque svolge un lavoro per vivere, quindi la chitarra è un passatempo.. Quindi dipende da cosa uno vuole fare.. D'accordo con lei che autodidatti, nel senso nudo e crudo del termine, non esistono. Ma la maggior parte di noi deve far fronte a spese quotidiane e una famiglia da campare. Ovviamente chi come me suona per diletto e ha imparato da solo non sarà mai un genio del chitarra o sarà mai al suo livello ma per suonare le canzoni preferite non serve un maestro. Magari 6 mesi con un maestro saranno 3 anni da autodidatta..
Da autodidatta credo che si può anche peccare di teoria però hai molta più personalità ed é più probabile che ci sia un feeling maggiore chitarrista-strumento
Hai perfettamente ragione io infatti suono da più di 35 anni ho iniziato con uno studente del conservatorio di Venezia che era pianista a 7 anni poi ho fatto corsi con insegnanti ho fatto l'esame al conservatorio poi siccome volevano farmi suonare il piano gli ho mandati a quel paese e ho studiato chitarra da solo poi con i moltissimi musicisti che ho suonato tra cui Steve Vai facendo un master class nel 2014 ho sviluppato la mia tecnica personale che se andate nella mia pagina you tube potrete ascoltare e vedere un mio pezzo di mia cultura musicale
Ci ho messo un giorno per risponderti!! Ed è vero, nessun chittarista autodidatta è veramente "autodidatta"...i primi accordi li guardi fare da altri, mi ricordo i primi anni a "rubare" con gli occhi accordi, scale, riff ecc. Però la maledetta mano destra ho iniziato a considerarla dopo almeno 3 anni di esperienza. Quello che manca a noi autodidatti che non sanno leggere e scrivere musica è la consapevolezza di ciò che si fà, sto capendo qualcosa di più sull' armonia grazie a voi ragazzi su you tube e devo dire che finalmente, dopo 50 anni che suono, perlomeno so quello che faccio! A presto.
Ho iniziato con la chitarra classica, a 8 anni... frequentato lezioni con Maestro diplomato al conservatorio per una decina d'anni. A metà del percorso, è iniziato l interesse per la chitarra elettrica ( grazie a mio padre che non suona ma mi ha cresciuto a pane e deep purple) quindi ad oggi suono circa da 20 anni la classica, e 15 anni l elettrica... e di lezioni di chitarra "moderna" , non ne ho presa mai una. Questo perché il Maestro che ti instrada bene, soprattutto quando si tratta di strumenti classici e quindi " rigorosi" in un certo senso, è fondamentale. E ti trasmette l essenziale invisibile che ti permette poi di approcciarti autonomamente verso altri modi di suonare, altre tecniche ecc...
Partiamo dall'inizio, il fatto che la mia prima canzone è stata smoke on the water, non fa di me un autodidatta :D Eppure non ci avevo mai pensato! Per non parlare poi dell'aiuto tuo e di qualche altro tuo collega, grazie di tutto!
È fondamentale essere autodidatti, ma ovviamente con dei maestri, anche i buoni libri aiutano, andare a lezione regolarmente va bene, ma attenzione a non adagiarsi sull idea che cosi sei a posto, fondamentale cercare di studiare l armonia, la musica a prescindere dallo strumento, e poi se hai la fortuna suonare con chi è piu bravo
Autodidatta da due anni e nell'ultimo mese ho iniziato a prendere lezioni; ho fatto più progressi in un mese di lezioni che in 2 anni di autodidatta. Certo, questi due anni hanno aiutato la manualità... ma con un maestro e con lo studio guidato è tutta un'altra storia.
Secondo me.. imparare qualcosa non può togliere nulla...sono semplicemente più colori che possiamo usare per dire quello che pensiamo, ho frequentato 2 anni di scuola di musica, ma non sono andato avanti anche perché non avevo spazio per sviluppare una mia impronta musicale, e a quel punto ho preferito proseguire da solo
Ciao, sono Daniele, sono d'accordo che tutti i grandi artisti hanno elaborato un proprio stile, ma tutto deve avere un fondamento, credo che l'insegnante si un mezzo necessario soprattutto agli inizi, poi ognuno sviluppa un proprio talento.
Ho iniziato a suonare la chitarra da pochissimo e, come immagino sia successo a tutti ho problemi con il barrè Premetto che ho una chitarra acustica vecchiotta, secondo voi è probabile che la maggior parte dei problemi derivino dal tipo di chitarra e delle corde vecchie? Grazie 😊
premetto che non ho finito il video, ma io personalmente ho fatto quasi 2 anni di lezioni disastrosi (colpa mia) poi per anni ho sviluppato moltissimo la tecnica da solo, per poi riprendere le lezioni (sempre in modo disastroso per colpa mia) ma ciò nonostante penso che sia estremamente utile il supporto di un maestro. Più che apprendere lezioni da grandi maestri direi influenze.
un attimo prima che dicessi "e a tempo perso...." stavo giusto guardando il tuo strano parruccone 😄.... ho studiato ciò che volevo studiare da autodidatta per quasi la totalità del tempo, attingendo a svariate fonti. Ma nei periodi in cui sono andato a lezione da un insegnante, ho imparato come si fanno certe cose in modo molto più veloce rispetto a quanto sarei riuscito da solo. a distanza di 6 anni ho ancora diversi problemi e non credo di aver ancora sviluppato un mio stile. Si.. me la cavicchio, ho suonato in varie band non professionali, ma non mi sento ancora padrone dello strumento. Per me autodidatta significa imparare senza andare da un maestro ma attingendo da video corsi, libri, chitarrista preferito ecc...
dopo 18 anni di chitarra da autodidatta posso serenamente affermare che i maestri bravi come te fanno la fortuna dello studente e se da giovane avessi conosciuto un insegnante così, probabilmente da grande avrei fatto il musicista....occhio però ci sono altrettanti approfittatori che ti fanno perdere solo tempo e denaro...
Ho cominciato a suonare la chitarra a 43-44 anni. Dopo un anno e mezzo mi sono reso conto che vagavo senza una meta fra le varie teorie e tecniche e quindi ho deciso di cominciare a seguire delle lezioni. Ho seguito delle lezioni con un maestro per un paio di anni ma, a causa del lavoro e degli impegni familiari, ho dovuto lasciare a malincuore ed adesso ho ripreso, nei ritagli di tempo, il mio percorso da solo, ma devo essere sincero non credo di riuscire a fare grandi progressi, soprattutto per il poco tempo che dedico allo studio. In conclusione, chi può, dovrebbe avere un maestro.
Per tutti i chitarristi autodidatti, trovate una VALANGA di lezioni gratuite sul mio sito
www.chitarradidattica.it
Fateci un salto! :)
Adesso che ti ho ascoltato da " autodidatta " confermo l enorme perdita di tempo..ad esempio se prendi una strada sbagliata puoi procedere per anni senza che tu te ne accorga..accorga ?..mah cmq...meglio un insegnante moolto meglio ..w la musica
I know I am kind of off topic but does anybody know a good website to stream newly released series online?
@Thomas Damian flixportal
@Ruben Niko Thanks, signed up and it seems like they got a lot of movies there :D Appreciate it !!
@Thomas Damian Happy to help :D
Sono d’accordo con te .
Io credo che la presenza di un insegnante sia importante soprattutto nelle fasi iniziali.
Poi ,quando uno ha le basi ( armonia e un po’ di teoria musicale ) può tranquillamente andare avanti per conto suo. Io personalmente ho cambiato diversi insegnanti nei primi cinque anni e anche adesso continuò a suonare seguendo dei corsi on-Line . Questo perché , non avendo molto tempo a disposizione, mi permette di ottimizzare lo studio senza perdere tempo a cercare i vari contenuti in rete.
Ovviamente, questi discorsi valgono se una persona resta nel campo del: suonare per passione.
Se uno invece ambisce a diventare un professionista il discorso cambia.
Ciao.
20 anni da autodidatta. Solo 3 che prendo qualche sporadica lezione e tanto tempo a studiare con i video corsi. L'avessi fatto prima oggi sarei un mostro! Studiateeeee
8 anni fa autodidatta e impallidisco a sentire chi suona da 3 anni con un maestro competente. Sono arrivato al mio limite, non riesco più a migliorarmi e non vedo l’ora di andare da un maestro 👍🏼
Ciao Stefano.
Ho 55 anni ed ho iniziato 2 anni fa a prendere in mano la chitarra elettrica la prima volta dopo averla regalata a mio figlio per il suo 11o compleanno (anche lui non aveva mai preso in mano lo strumento, ma voleva assolutamente suonare Johnny be goode dopo avere visto con me ritorno al futuro). Me ne sono innamorato, così dopo aver usato la sua "cinese" per un paio di mesi ci siamo fatti una attrezzatura più seria, benché minima, per andare avanti. A mio figlio gli ho dato un maestro che frequenta 1 ora la settimana ancora oggi, mentre io mi sono arrangiato da solo.
Ho 2 grandi fortune: ho tanto tempo da poter dedicare alla musica (minimo 1 ora al giorno) ed una cultura molto scientifico-matematica nonché grande interesse per la ricerca. Ho iniziato perciò conscio che iniziando alla mia età non sarebbe mai stato come iniziare all'età di mio figlio.
Posso dire che sulla teoria sono un po' più avanti di mio figlio benché sulla tecnica lui è senz'altro migliore e lo sarà sarà sempre di più (data l'età). È stato molto interessante scoprire prima da solo e poi insieme a lui, grazie agli esercizi di compito che gli affida il maestro, che il mio percorso sulla cultura musicale procedeva e procede di pari passo... Con una differenza: lui, data la tenera età fatica di più con la teoria ma sulla tecnica è un leone: in mezz'ora riesce in nuovo esercizio con le dita dove io impiego almeno una settimana o non riesco affatto per i limiti fisici. D'altra parte lo aiuto a capire qualche esercizio di teoria dove fa più fatica a comprendere sempre per la giovane età.
Non nascondo che una grandissima mano, oltre il mio estro scientifico-matematico, me l'hanno data persone eccezionali come te, su internet, che seguo regolarmente. Vi conosco tutti e aiutate veramente a diffondere cultura musicale in modo eccellente.
Sono soddisfatto sia del lavoro del maestro di mio figlio, sia del livello che ha raggiunto, sia su quanto sono riuscito a fare io, conscio del fatto che mai potrò raggiungere il livello di mio figlio anche se è una goduria suonare e confrontarci insieme, almeno oggi. Personalmente, aldilà di riuscire a suonare qualche pezzo che mi soddisfa sapendo che si può fare molto di più, una grande soddisfazione l'ho avuta anche provando a suonare qualche cosa di Morricone trovando non solo ad orecchio i giusti gradi ma anche le scale confrontando poi il mio arrangiamento con lo spartito per pianoforte, anch'esso trovato in rete, delle melodie. Saper leggere lo spartito portandolo sulla chitarra è stato fantastico.
E' bello leggere delle testimonianze entusiaste come la tua!
Un saluto!
Ho letto per caso il tuo commento, anche io ho cominciato grazie a Marty McFly!
io ho cominciato nel 2015 a 44 anni, dopo che mia figlia mi ha ceduto la sua chitarra classica per cessata attività scolastica. da allora ho suonato da una a tre ore al giorno incessantemente, quasi sempre da autodidatta... adesso dopo 6 anni, ho 4 chitarre elettriche, una acustica, una classica, due testate valvolari... ho suonato sul palco dell'hard Rock caffè di Firenze, ho avuto 4 band 😄😄
@@ace-rob71 Ho ripreso in mano il basso a 53 anni ed ho più entusiasmo di quando ne avevo 25. Sono stra convinto che mettendoci l’impegno si possa raggiungere un livello del quale essere comunque fieri. Mio obbiettivo è passare la terza età a suonare con altra gente e divertirmi e magari fare un tour nelle RSA 🤣
Condivido il commento di Stefano , leggere la tua testimonianza fa doppiamente gioia, uno per la tua esperienza ,due per il rapporto e la condivisione della passione tra padre e figlio. Questo non ha prezzo !
Bravi
Non è la prima volta che affronti l'argomento e mi fa piacere vedere se sei meno radicale rispetto a tempo fa, avevamo avuto anche uno scambio di battute tempo fa, chiaro che se consideri autodidatta in senso stretto non è possibile ce ne siano però su questo nuovo approccio che hai sulla questione posso essere anche d'accordo...sono arrivato a questo video mentre ascoltavo Tommy Emmanuel...tanto per citare un altro autodidatta d'eccellenza...io non penso sia necessario essere autodidatti per raggiungere i massimi livelli di espressività però penso che incasellare l'apprendimento secondo schemi troppo rigidi sia limitante...leggi impostazione corretta ad ogni costo, a volte sono proprio certe imperfezioni a fare la differenza...hai citato Jimmy Andrix ma io ci metterei anche il mitico Frank zappa...il tocco personale...non so se mi sono spiegato...
Che dire, semplicemente un altro video in cui dici le cose giuste nella maniera giusta.
Parlando a riguardo della mia esperienza, sono "autodidatta" da circa 3 anni (per impossibilità di frequentare lezioni). A parer mio il percorso relativo alla formazione musicale di una persona può essere estremamente soggettivo in base ad ogni persona. É un po'come quando si impara a camminare, c'è chi da solo riesce ad alzarsi e camminare e chi ha bisogno di qualcuno che lo regga per rafforzare le gambe. Tuttavia, in un immaginario come quello odierno, frequentare lezioni, per molti, risulta quasi come una spinta che non si riesce a dare dall'interno, seppur possibile. Alla fine, secondo me, non ha senso criticare chi è autodidatta solo perchè lo si considera "profano", o viceversa "rovina il sentimento" chi studia. Qualcosa di soggettivo come la musica richiede un percorso altrettanto soggettivo per poter permettere ad ognuno di trovare una propria strada e non di forzarla, solamente per rientrare nella "visione canonica".
Detto ciò, grazie mille per il video, al solito, hai dimostrato la tua enorme competenza ed elasticità mentale, che non è da tutti.
È bello vedere come l'intero discorso sia basato sul travisare il significato di concetti, parole e definizioni pur così chiari e semplici. L'excursus sul significato delle parole si rivela fallace nell'intento informativo per via dell'arbitrarietà, sommarietà dello stesso, che dispensa pillole di filologia sommaria. Concludo col dire che pensavo che questo video fosse stato pubblicato il primo d'aprile.
Scusa!
@@Stefano_Rossi le scuse le friggo nel latte materno
@@lorenzomoretti1277 eh zi io bevo la cocacola con la drogaina dentro
@@The.Anon.Poser666 io di solito mi fumo la scrognaina
@UCbUCGAKnqBscYuvxZbnnN6Q ao te ricordi quella volta che ho messo il ginocchio sul collo di un uomo di colore chiamato bocelli
Dal punto di vista formale hai perfettamente ragione. In realtà la gente per "autodidatta" intende "colui che non è andato a lezioni di musica". L'autodidatta inteso in tal modo può essere anche molto bravo, ma in genere la carenza assoluta di teoria si sente (e anche quella tecnica, causata dalla mancanza degli appropriati esercizi sullo strumento musicale). Personalmente sono autodidatta al 90%; Ho studiato la teoria musicale alle scuole medie e ho frequentato scuola di musica per un anno, abbastanza per imparare il solfeggio in chiave di sol (sulla chiave di basso mi confondo sempre... non mi viene naturale leggerla). E' poco, ma basta per scrivere uno spartito, se serve. La chitarra (o almeno quel po' di strumming che so fare) l'ho imparata più o meno da solo, con amici della parrocchia. Mi basta per quel che devo fare, ma sono perfettamente consapevole che uno studio guidato dello strumento avrebbe portato a risultati di gran lunga migliori. Dal punto di vista pratico, poi, il discorso è diverso: esibirsi o meno davanti a un pubblico, sia pure di amici, dipende da doti diverse dal saper suonare più o meno correttamente uno strumento musicale; quella è solo la base.
Caro Stefano, come tuo insegnante e come insegnante del tuo insegnante precedente, posso farti solo i miei complimenti. Confermo! con me al Modern Music Institute hai studiato solo Rock Fusion fino al linguaggio Jazz ed approfondimenti sulle tecniche applicative della Teoria. Sei sempre stato un talento!!! un caro saluto a presto!
Ciao Alex! Grazie per il commento! Ho ufficialmente guadagnato lo ‘Stornello Seal Of Approval’! 😁 a presto! 🙂
Bravo. Video chiarissimo con la simpatia, genuinità e competenza che ti contraddistinguono. Concordo con quanto chiaramente esposto e da uno scarsissimo autodidatta quale sono (anca un fiá sul vecioto ormai) ritengo che senza una propedeutica conoscenza musicale (che a me manca) non si riesce ad essere dei musicisti, anche amatoriali. Ho iniziato a strimpellare per passione a 16 anni e ora che ne ho quasi 50 mi ritengo uno strimpellatore qual'ero. Questo é il mio rammarico, non aver saputo e/o voluto fare almeno un paio di anni di studio musicale. Oggi, sono certo, sarei un chitarrista amatoriale capace di soddisfare la propria propensione artistica, anche solo per suonare con soddisfazione a casa. Di una cosa sono contento: che la mia passione l'ho trasmessa a mia figlia, certo che con poco sarà migliore del suo papà. É tutto da Treviso.
Io sono "autodidatta" e faccio proprio ciò che dici. Cerco di attingere dai migliori maestri che sono i grandi chitarristi, e poi seguo voi, bravissimi insegnanti e divulgatori.. Poi sta a chi impara e ascolta saper essere un bravo apprendista. C'è gente che va a lezione privata da 10 anni che ha dei limiti enormi. Tutto relativo. Come sempre Stefano complimenti per l'onestà intellettuale con la quale approcci a certe discussioni
Hai colto perfettamente il punto... la cultura musicale che ci precede, le pubblicazioni, il confronto con colleghi e amici musicisti... tutti noi abbiamo avuto e avremo grandissimi maestri a prescindere dall'insegnante.... le nostre influenze musicali, i musicisti che conosciamo e ci consigliano "il brano figo dell'artista x che trovi su youtube"... hai ragione... non esistono i veri autodidatti.
Ci pensavo giusto di recente e mi trovi completamente d'accordo. Soprattutto oggi, cosa significa essere autodidatta? Seguire un corso su manuale e dvd come feci io anni fa oppure rifarsi esclusivamente ad internet, comunque, significa imparare da qualcuno convenzioni già stabilite in precedenza. Anche prima, in assenza di un insegnante, credo che nessuno cominciasse veramente da zero senza qualcuno che gli indicasse quantomeno le basi, fosse egli l'amico, il padre, il fratello o il celeberrimo cugggino. Non credo che un hendrix o chi per lui abbia realmente ignorato per tutta la vita cosa fosse un accordo o scala in prima posizione, al limite può aver introdotto nuove tecniche sia per fare cose conosciute in modo meno ortodosso (il famoso barrè senza barrè col pollice che sporgeva a premere il mi basso), sia per introdurre nuove sonorità e perché no, concetti. Ma sempre partendo da un determinato sentiero già battuto da infiniti altri. Cominciare completamente da zero significherebbe, come spiegato nel video, andare al 101% in una direzione completamente diversa per concezione delle note, della loro frequenza, del tempo, di tutto il sistema preesistente. Impossibile. E anche se accadesse una roba del genere, suonerebbe talmente aliena al nostro cervello che, con tutta probabilità, definiremmo il musicista come un semplicissimo cazzaro.
Sono perfettamente d'accordo... Lo dico da "autodidatta"... Avere un maestro al fianco vuol dire accelerare tutte le varie fasi... Certo è che senza una vera e propria predisposizione naturale da autodidatta è tutto quasi impossibile.
Nel 2021, rispetto a un tempo, si ha la fortuna di poter imparare senza un maestro seguendo video didattici anche sullo stesso argomento, spiegati da insegnanti differenti ciascuno col proprio approccio e con la propria diversa attenzione a un dettaglio piuttosto che a un altro. Ci si potrebbe sentire degli autodidatti, ma in effetti è più come avere contemporaneamente diversi maestri e prendere qualcosa d ognuno.
Ho avuto la fortuna di studiare con due maestri eccezionali e tutti e due autodidatti, ma autodidatta non significa "mago" , entrambi avevano studiato sodo tramite i dischi, testi vari di armonia e per la tecnica invece i mitici video didattici della reh video, tra cui lo spettacolare intense rock di paul gilbert( chi se li ricorda? ) Quando si parla di hendrix o van halen si pensa sempre a dei "prestigiatori" che hanno imparato per grazia ricevuta, ma in realtà è esattamente come dici tu! C'è Cmque un lavoro immenso di ore e ore di studio, se hai talento fai sicuramente prima, con un bravo insegnante hai certamente un aiuto fondamentale per impostare un metodo di studio senza perderti in "cazzeggi" vari. Ma la sostanza non cambia, se vuoi diventare un bravo chitarrista sia che vai da un maestro o da autodidatta.......STUDIAAAAA!!!!!!!!
Per quanto mi riguarda i vantaggi di avere un insegnante sono:
1) Per me in assoluto la cosa più importante: ti da una cadenza regolare con il quale progredire e con il quale verificare costantemente i progressi.
2) Ti fa notare errori che fai spesso e ti fornisce esercizi mirati per risolverli;
3) Ti fa conoscere brani che tu non suoneresti di tua spontanea volontà ma che sono al tuo livello e hanno all'interno varie tecniche e spunti che ti servono;
4) Ti da ordine negli argomenti da affrontare.
5) Ti toglie la frustrazione di affrontare argomenti che non sono assolutamente al tuo livello dandoti sempre quel giusto grado di sfida stimolante che ti fa pensare "è difficile ma fattibile".
Queste 5 cose mi danno la tranquillità di sapere che se seguo il maestro e faccio bene quello che mi viene detto anche se magari subito non me ne accorgo, sul lungo periodo miglioro un po' a 360 gradi.
Infatti, io sono un autodidatta ma sto seguendo e sto cercando di imparare dalle tue lezioni e anche da altri quanto più è possibile perché vedo che mi manca una parte essenziale. Grazie per i tuo video.
Tutto vero, e anche no. :-)
Dipende dalla definizione di "autodidatta". :-D
Secondo la definizione che ne dai tu, hai ragione sotto tutti i punti di vista.
Così come hai ragione a dire che un po' di lezioni aiutano tanto e fanno progredire molto più rapidamente, almeno nella stragrande maggioranza dei casi. :-)
Però, però... Mi viene in mente quello che mi dice il mio più vecchio amico (57 anni di amicizia, quest'anno
bravo stefano, come sempre impeccabile nella tua esposizione. mi trovi completamente daccordo su quanto sopra hai spiegato provato sulla mia pelle o meglio sulla mia esperienza di musicista
Hai centrato in pieno! Non potevi essere piú preciso e convincente, nessuno ha mai approfondito l'argomento come hai fatto tu. Sono d'accordo al 100% e dico accordo! 😉 La parola "autodidatta" significa tutto e niente Tu hai spiegato benissimo cosa bisognerebbe intendere nell'usarla.Complimenti Stefano.👍
Sono pienamente d'accordo col tuo modo di vedere, credo che anche solo la visione di un singolo video per imitare un chitarrista, vanifichi il concetto di autodidatta. Credo fortemente che nella vita sia giusto sviluppare una propria identità musicale, tanto come la propria personalità, se arriva una mano da un buon maestro, possiamo solo ridurre i tempi e i modi per svilupparla!
Ciao Stefano,grazie mille per questo video,io da studente di chitarra elettrica iscritto ad una scuola di musica sono pienamente d'accordo con te sul fatto che non si è autodidatta perché non si è mai preso lezioni ma bensì c è sempre una rielaborazione di ciò che si è appreso precedentemente da altri maestri e poi reputo importante studiare con un bravissimo professionista perché si avanza tempo
Forse la mia testimonianza non è granché, ma sono circa 8 mesi che provo a suonare la chitarra ed ho iniziato in completa autonomia. Per circa un mese e mezzo ho seguito qualche video su TH-cam per realizzare cover dei miei brani preferiti, ovviamente sono partito da qualcosa di semplice come In The End dei Linkin Park. Ad un certo punto però mi sono chiesto: "che gusto c'è ad imparare le canzoni alla Guitar Hero senza alcuna idea di cosa io stia facendo?" Quindi ho cominciato a prendere lezioni da un'insegnante professionista (che tra l'altro è la chitarrista di Bobby Solo). Che dire: mi si è aperto un mondo! Poi è veramente appagante il modo in cui asseconda i miei gusti e le mie "voglie" musicali. Ogni settimana non vedo l'ora della lezione per poter alzare sempre di più l'asticella! Forse è per questa mia esperienza che condivido ogni singolo aspetto di questo video. È da poco che ti seguo e noto una grandissima qualità nei contenuti. Da oggi hai un altro iscritto. Grazie!!!
Sono anche io un insegnante di chitarra e sono d'accordo con te Stefano, l'autodidatta "puro" non esiste, abbiamo tutti imparato da altri))
Ci sono dei "fondamentali" sullo strumento che vanno imparati. C'è chi c'è la fa da solo soltanto vedendo e ascoltando gli altri musicisti e c'è chi invece ha bisogno di una guida per assimilare questi fondamentali.
L'approccio dell'insegnante poi è di vitale importanza. Davanti a un talento capace di fare tutto da solo l'insegnante deve essere umile e capire che lui stesso conta relativamente poco: deve dare solo le giuste dritte, correggere eventuali errori enormi (sempre che non diventi una tortura cinese completamente denaturante per l'allievo) e soprattutto far conoscere musica.
Davanti a chi ha delle difficoltà nell'assimilare i fondamentali paradossalmente il lavoro didattico è più facile.
Condivido pienamente, ho 55 anni e suono da “ autodidatta” da sempre . Nella vita ho avuto qualche stop, però durante il periodo covid mi sono rientusiasmato tantissimo, ho cambiato L impugnatura del plettro, rivisto la tecnica della mano destra ecc...
Hai ragione, io seguo sempre i maestri anche se virtuali, un paio d anni fa ho seguito un corso online di teoria. Insomma un po’ di conoscenza L ho acquisita.
Tuttavia mi piacerebbe poter avere un maestro che mi analizzi e mi aiuti a far chiarezza nelle mie lacune, e a sviluppare meglio il genere che amo suonare.
Confesso che In questo periodo sto pensando proprio a te ...
Condivido in toto tutto quello che hai detto Stefano... io che all'età di nove anni ho cominciato a suonare la batteria ascoltando i dischi e andandoci dietro... senza un Maestro perchè a quei tempi non esistevano scuole all'infuori del conservatorio ed ugualmente ho imparato a suonare la chitarra in seguito tutto ad orecchio ...mi definisco "autodidatta" ma come giustamente fai notare te ho composto la mia Musica senza leggere la Notazione però con un bagaglio in Musica ascoltata che è stato determinante a formare il mio carattere Musicale e uso degli strumenti ... certamente ho fatto il percorso più lungo non avendo l'enorme vataggio di un Maestro in carne e ossa che mi facilitasse il cammino ma comunque ciò non mi ha impedito di realizzare tanta Musica Originale e tante collaborazioni con splendidi musicisti e ancora non ho nessuna intenzioni di fermarmi ...se la cosa terrorizza qualcuno siete avvisati! 😊
D'accordo con quanto dici. Secondo me il termine "autodidatta" ha comunque un senso, se si intende un musicista che non ha preso esplicitamente lezioni da un insegnante.
In ogni caso è impossibile non aver preso da qualcuno, la musica la si ascolta, altri musicisti li si vede, i libri li si legge, non è possibile non imparare da qualcuno. Io sono dell'idea che di fatto si impara da tutti. Poi in qualche modo "tutti sono autodidatti", nel senso che anche avendo un insegnante, sei tu che devi imparare quello che ti insegna, nessuno lo può fare al posto tuo.
La chitarra comunque è un caso particolare, perchè è uno strumento molto tecnico in cui la stessa conformazione delle mani del chitarrista pone vincoli molto importanti su cosa il chitarrista deve studiare e come, specialmente nell'impostazione, e spesso un insegnante con mani molto diverse dalle tue può non essere di molto aiuto (specialmente per stili come il fingerpicking o la chitarra classica).
D’accordo…hai fatto un ragionamento sul significato letterale di “autodidatta”: non lo trovo molto appropriato . Logicamente nessuno si chiude in una grotta nella propria vita e nei più diversi contesti. Per autodidatta generalmente, nonostante nei dizionari possiamo trovare un significato diverso, si intende proprio quello che hanno fatto geni come quelli da te citati. Per autodidatta in questo mondo si intende proprio chi costruisce il suo percorso musicale senza una “guida diretta”, o meglio definito insegnante, studiando in un determinato corso ecc. La differenza è sostanziale e forma il proprio modo di esprimersi in maniera molto diversa: anche cosa “non si studia” contribuisce a delineare un profilo di musicista, nel bene e nel male. Io credo non ci sia nulla di meglio o peggio tra chi sceglie un percorso rispetto ad un altro, si tratta di capire quale tipo di percorso intraprendere. Personalmente sono ammaliato, per es., dall’uso delle tastiere in Kid A dei Radiohead e meno da funanbolismi incredibili da profondi conoscitori di un determinato strumento. Non sono d’accordo sul fatto che un insegnante possa sicuramente facilitare la crescita di un musicista/artista, dipende da cosa vuole raggiungere chi intraprende questo tipo di strada.
Il compito più difficile di un maestro credo sia quello di stimolare ed entusiasmare l'allievo al punto che l'allievo aspetti con impazienza l'appuntamento successivo per dimostrare con orgoglio al maestro gli esercizi e progressi fatti . A parer mio compito necessario , ed e' per questo che da autodidatta ho mollato lo studio molte volte . PS : Questi maestri sono rari
Come ho già scritto nel primo commento, credo che oggi col web soprattutto youtube si possa imparare tantissimo, e credo che i corsi in vendita possano essere un bel salto per migliorare.
Personalmente non ho mai preso lezioni, nonostante abbia iniziato ormai 25 anni fa i primi accordi sulla classica trovata in casa, con l'aiuto di un manuale condensato per principianti comprato da Ricordi (ho visto che è tuttora in vendita sul web).
Non ho mai studiato sul serio neanche d'autodidatta, tante pause anche di molti anni, le mie priorità erano altre, come lo sport agonistico, la vita da studente fuoricorso, la fidanzata, gli amici, poi il lavoro, ecc..
E poi sinceramente non ci capivo nulla, anche con l'elettrica comprata nel 98, non c'ho mai capito niente, scarso come pochi, non sapevo praticamente nulla tranne il Mi Frigio! :)
Poi improvvisamente un paio d'anni fa ho iniziato a studiare la teoria sul web, ho iniziato dalle 4 mini lezioni di Pentatonica di Simone Gianlorenzi, molto utili perché interfacciate da subito con il Circolo delle Quinte.
Da lì ho iniziato un percorso di studio che mi sta dando una marea di soddisfazione, soprattutto di pura teoria, la stessa che mi è sempre sembrata una selva oscura, è incredibile quante cose si possano imparare da aUTUBEdidatta.
Non escludo comunque di acquistare qualche corso on line e chissà, di andare a lezione nonostante l'età che avanza..
Mi è sembrato di sentire la mia storia, anche io ho iniziato con un libricino degli accordi con una classica nel 93 a 16 anni per poi formare un gruppo e “suonare” cover e pezzi miei...ma nn ho mai studiato realmente lo strumento , così fino a quando nel 2001 non partii fuori per lavoro e parcheggiai tutto. Ho ripreso in mano le chitarre a Giugno di quest’anno. Affidandomi principalmente a dei bravissimi youtuber che prima nn esistevano...approfondendo lo studio della pentatonica come mAi avevo fatto e avvicinandomi anche alla struttura del Blues...il mio obbiettivo è quello di raggiungere un livello medio alto o comunque che mi permetta di sentirmi sicuro con lo strumento in mano anche su un palco. Quindi se hai qualche dritta o consiglio da darmi sono tutto orecchi 😉
Io suono la chitarra dal 1990 e dopo circa 15 anni da "autodidatta" avevo deciso di prendere lezioni. Purtroppo il metodo del mio docente era "standardizzato" indipendente da chi si trovava davanti e dal percorso che questi aveva già fatto. Pretendeva quindi che io ripartissi praticamente da zero non tenendo conto non solo di quello che avevo già imparato musicalmente ma anche delle esperienze divertenti e appaganti che nel frattempo avevo già fatto e cioè concerti in piazza, pub, cover band, etc. Il risultato era che io mi annoiavo tantissimo e alla fine ho mollato. Purtroppo cercavo un insegnamento personalizzato mentre invece sembrava che l'unico obiettivo del mio insegnante fosse quello tenermi a lezione da lui più tempo possibile, magari spillandomi più soldi. A questo si aggiungeva il fatto che con i suoi discorsi demotivati e demotivanti spegneva i sogni dei suoi allievi, probabilmente basandosi sul suo mancato successo, e forse questa era la cosa peggiore, soprattutto per i ragazzi più giovani. Credo che l'insegnamento debba essere una vocazione e saper insegnare sia una vera e propria dote naturale che debba basarsi su una notevole empatia mentre invece spesso - come forse nel caso di questo docente - diventa solo un modo per sopravvivere.
Stessa cosa successa a me.
Ho studiato chitarra da autodidatta da sempre. Ho studiato da solo anche il solfeggio (per come ho potuto). Ho però imparato più cose e più velocemente in due anni di lezione da un insegnante che in tutto il resto del mio percorso. Parlo di un periodo in cui non esisteva ancora internet, figuriamoci quindi se mi sarei immaginato un giorno di potere vedere una lezione sul fingerpicking tenuta direttamente da James Taylor! Gli insegnanti sono a mio avviso indispensabili, sia per cosa ti fanno apprendere, sia per correggere errori di postura o altro.
Bravo Stefano!
Grazie Stefano!
Sono d'accordo quando dici che un bravo insegnante ti fa risparmiare tempo. Avere un metodo di fa entrare in un flusso che amplifica i tuoi miglioramenti.
Ho ripreso la chitarra dopo 20 anni, ho scoperto quanto materiale c'è on line, figata sì, ma ho speso molto tempo a "riordinarlo" per creare una progressione nell' "autodidattica"!!!
...scoprendo che per andare avanti dovevo tornare indietro a basi di tecnica musicale che non avevo etc, etc...
Grazie e grazie per le tue lezioni gratuite con le quali mi voglio portare ad un livello per acquistare un tuo corso completo di approfondimento!
Giuseppe
Bellissimo video!!hai risposto a domande che mi faccio da 20anni!Nel mio esempio,nonostante prenda in mano la chitarra da tanto,ho capito che solo con un percorso si può apprendere "la geometria"musicale e capire davvero la musica,ma io non sono nessuno!Perché poi ci sono i talenti, che,come dici tu,rielaborando la musica preesistente inventano stili e canzoni che fanno la storia!ma da qualcosa si parte sempre,che influenza o almeno da'una base importante per le creazioni successive
Tralascio la questione semantica e mi attengo al senso comune, cioè al chiedersi se sia utile o meno affidarsi ad un maestro. Io ho studiato da solo per tanti anni, imponendomi un metodo “autodidattico”; ma so bene che un maestro mi avrebbe fatto risparmiare un sacco di tempo, perché fare da soli significa dover studiare il triplo di quanto basterebbe con una guida esperta. Mi ritengo fortunato perché, essendo innamorato soprattutto della scrittura, dell’armonia e della composizione, ho sempre dato la precedenza alla teoria. Quindi sono abituato a pensare prima all’idea musicale e, solo dopo, ad acquisire la tecnica per eseguirla sullo strumento. Non vado appresso alle dita. Non so se avrei trovato un maestro adatto a questo percorso, ma
penso che avrei dovuto cercarlo perché da soli si fatica un botto. Tra l’altro bisogna anche sapersi giudicare in modo sereno, senza né frustrarsi né compiacersi, il che può essere molto difficile.
“Nessun chitarrista è un’isola”...Credo che una delle differenze che, a mio modesto parere, ha un autodidatta sia nel fatto che sviluppa un metodo di studio tutto suo, personale, intuitivo, composto sia di teoria che di tecnica, ma anche di confronto con altri musicisti. È chiaro che un insegnante ha un certo ascendente sull’allievo ma entrambi i percorsi di studio, se fatti con amore e dedizione, possono portare a grandi risultati.
Da autodidatta confermo in toto, quello che dici è verissimo.
Ottime considerazioni, bravo Stefano! Non ci avevo mai pensato, ma è proprio così, oggi ho imparato qualcosa, grazie , ciao! 👏👏👏
Il mio percorso è stato abbastanza particolare. Ho iniziato da autoditatta per 2 anni. Una volta arrivato alle pentatoniche e non vedendo alcun miglioramento ho sentito la necessità di un maestro e mi sono rivolto ad una scuola di musica. In 2 anni ho imparato una miriade di cose. La presenza di un maestro (bravo) mi ha veramente aperto un mondo musicale. Ora sto continuando da solo. Mi trovo bene da un lato poiché non sono più "vincolato" agli insegnamenti del maestro, dall'altro però non ho un feedback continuo che mi consente di capire se sto andando bene o meno. In definitiva, secondo me la presenza di un insegnante è fondamentale, ma prima di tutto bisogna avere le idee chiare su quale percorso personale si vuole intraprendere
Per esperienza dico che...
Avendo molti amici chitarristi..
Ed essendo anche io un chitarrista..autodidatta..
Quelli che hanno studiato sono troppo tecnici in ogni cosa che suonano...freddi...
Mentre gli autodidatta sono più sciolti e sembra sempre una cosa nuova ciò che si sente.
Il tuo discorso ha perfettamente senso. Concordo su tutto. Personalmente se non ci fosse stato il corso di David Carelse non avrei mai e poi mai imparato perché non ci avrei nemmeno provato. Tutto mi sarebbe stato talmente tanto difficile dal farmi rinunciare. È impossibile, che uno ce la faccia completamente da solo a suonare la chitarra, perché per estrapolare un brano ci vorrebbero anni e mancherebbero dei concetti mentali e pratici che sono indispensabili, compreso il supporto morale. Quindi grande Stefano, bel video, sei un grande insegnante!
Ciao Stefano. Posso solo riportare la mia personale esperienza.
Ho 54 anni e dopo decenni di inconcludente cazzeggio su vari strumenti senza mai arrivare ad alcun risultato ho deciso più di un anno fa di farmi seguire da un maestro, in questo caso di pianoforte, ...ma le mie passioni passavano anche attraverso altri strumenti, come la chitarra.
Da momento che ho avuto una scadenza settimanale da rispettare e la fortuna di aver trovato un Buon Maestro che ha cercato di capire quelle che potevano essere le mie aspettative, limiti, gusti, tempo a disposizione ecc, ...è cambiato tutto in meglio.
Vero che non sono sempre costante, ma nell'ultimo anno ho studiato con discreta assiduità e vedo con piacere dei positivi riscontri. Durante le lezioni vengo corretto e consigliato su cose che da solo non sarei riuscito a comprendere, e soprattutto vedo positivo il fatto che certe cattive impostazioni vengano sradicate sul nascere, prima di cronicizzarsi.
Oltre al fatto che evito di smarrirmi in mille cose diverse ma vengo guidato in un percorso didattico mirato.
Alla luce di questa esperienza mi rendo conto che, quando vorrò riprovare con la chitarra, sarà bene trovare un maestro, ...ma un Buon Maestro. In passato ci provai ma le lezioni vertivano troppo su teoria musicale, armonia, tremila scale, ...ed io volevo imparare a fare dei riff, ...le cose semplici che ti fanno divertire. Insomma, allora mi ero demotivato e stancato. E' anche questo che dovrebbe fare un buon maestro, ...capire quali sono gli obiettivi e le risorse in campo, per non tediare con informazioni che sì, sono utili nell'ambito musicale, ...ma a volte non così necessarie.
Ovviamente quello che ho detto vale per me, che non ho una volontà di ferro e faccio presto a perdermi in mille cose ed interessi senza portarne avanti una bene. Ho avuto amici molto determinati che da autodidatti sono arrivati a grandi risultati, ...ma non è il mio caso.
Un video di Dave Grohl mi ha stupito, praticamente ha scritto un successone senza sapere gli accordi che stava suonando. Per me incredibile. Ma sono d' accordo con te al 100%, noi oggi siamo molto fortunati con professionisti come te che condividono le proprie conoscenze su youtube etc...
D'altronde anche i primi chitarristi blouse e jazz facevano così c'è basta sapere il motivo in testa e riesci a Tirare fuori qualcosa
Non credere alla storiella di dave grohl...nessuno è così impedito da aver imparato la chitarra senza sapere come si chiamano gli accordi....dave grohl è un paraculo che srnza i nirvana probabilmente non sarebbe stato nessuno
@@sbiruli Si sicuramente, avessi io un decimo del talento di Grohl......
Ghrol usa la chitarra a mo di batteria, dove i bassi fanno la grancassa e gli acuti, il rullante. Assurdo
Ciao Stefano, io sono un autodidatta che segue un percorso strutturato, purtroppo ho avuto solo brutte esperienze con i maestri in zona. Il confronto secondo me è una cosa indispensabile. In ogni modo con tanto olio di gomito e un percorso ben strutturato con l'aggiunta di youtube si possono raggiungere dei buoni livelli. PS: ci vuole tanta passione ed un carattere forte che ti permette di non smettere mai :-)
Ciao! Come hai trovato il percorso ben strutturato da autodidatta? Io mi sto perdendo un po'...
sono d'accordissimo con te, non esistono autodidatti , ogni chitarrista a cui ci ispiriamo e del quale trascriviamo un solo , una ritmica ecc diventa il nostro maestro .
Io ho sempre trovato utilissimo suonare sui dischi , cercare di replicare il vibrato , curare i bending ecc , sono tutte cose che devi sentire tu, un maestro ti può dare l'input ma secondo me ,ormai con tutte le possibilità tipo video, anche youtube se non arrivi a capire un pezzo basta dare un'occhiata a qualche live per capire dove mettere le mani, quando ho iniziato io non c'era niente di tutto ciò e dovevo sbattermi la testa mandando indietro ogni volta il cd per capire le parti a volte 😅 adesso per praticità facciò prima e cerco i video ...
onestamente le uniche lezioni che ho preso erano puramente teoriche , scale ,modi e come correlare gli accordi alle varie scale, quello può essere utile secondo me per ampliare il vocabolario
Pienamente d'accordo, tutti impariamo da qualcun'altro, anche inconsapevolmente. L'insegnante serve soprattutto per mettere a fuoco gli obiettivi e raggiungerli in modo efficace. Io da sola non riuscirei a migliorare rapidamente, mentre essere seguita da un insegnante che costruisce un programma completo su misura per me, mi permette di dedicare tempo anche a progetti paralleli, che alla fine arricchiscono il tutto! Gran bell'argomento di dibattito :)
Secondo me avere un insegnante, ti fa risparmiare tempo e soprattutto è utilissimo quando ti insegna la tecnica dalle basi, impedendoti di fare errori continui che poi saranno più difficili da correggere
Sono d'accordo, suono o meglio mi arrangio a suonare la chitarra da moltissimo tempo, ho scoperto tardi lo studio vero e proprio della musica prendendo un po' di lezioni.
Devo dire che mi sono servite molto a capire cosa sto facendo quando metto le mani sulla tastiera, intervalli circolo delle quinte armonizzazioni, ti si apre un mondo sorprendente, purtroppo é un po' tardi per me, i difetti a 57 anni te li tieni e il tempo da dedicare allo strumento é sempre meno.
Un po' di studio anche solo teorico fa cambiare tutto, riesci a capire che note belle sono sempre quelle giuste.
Assolutamente d'accordo.
Ho spesso ragionato sul discorso 'autodidatta' e gia da tempo, anch'io, ero arrivato ad una teoria simile. Voglio dire, per essere davvero autodidatta significa che, qualcuno, debba metterti in mano una chitarra e tu, inizi a strimpellarci senza alcun tipo di informazione ed, in nessun modo ottenuti. Poiché, già solo leggere un testo, guardare un video-tutorial o, imitare un brano, fa si che tu stia apprendendo informazioni che qualcuno ti ha dato per poi metterle magari in atto, ma hai comunque dovuto apprendere qualcosa per farlo. La lezione individuale è invece, un modo, per ottenere in maniera maggiormente diretta queste informazioni, che in ogni caso otterresti, cambia solo la modalità.
Bel video comunque, molto interessante!
uno dei video più belli che hai fatto! Punto di vista che condivido al 100% !
Ho provato ad approcciare il basso da "autodidatta" (che poi in realtà significava provare ad imitare bassisti esistenti) e facevo sforzi immensi per progressi infinitesimi.. quando ho iniziato a prendere lezioni la mia curva di apprendimento si è impennata.. e la didattica mi ha aiutato anche a capitalizzare meglio le ore di "cazzeggio" con lo strumento (che secondo me è parte dello studio)..
La creatività e originalità sono le cose più importanti nella musica, che è (o dovrebbe essere) prima di tutto arte. Ovvio però che se a quella si combina una base teorica e tecnica molto ampia e approfondita il risultato può essere davvero eccellente. Vedasi Ritchie Blackmore. Nel caso di assenza di preparazione tecnica serve invece davvero un talento creativo infinito, al limite del genio che è una qualità che hanno pochissimi. Un genio ruba e rifà cose sentite da altri a modo suo e nel tentativo di rifarle tira fuori qualcosa di nuovo e geniale, quindi come giustamente dici, non si può comunque definire un autodidatta. Nel caso di assenza di creatività invece si hanno shredder da canale youtube che pensano di avere un loro stile e suono ma in realtà sono solo copie insipide di mille altri, con un futuro forse da turnista, forse da insegnante, più probabilmente da Joy band ai matrimoni e alle sagre.
A ciascuno la sua funzione, insomma, ma sicuramente se già si ha talento e si studia è molto meglio
Bellissimo video!la penso alla stessa identica maniera, e penso che la cosa più efficace appunto sia(dopo aver capito la geometria dello strumento e una solida conoscenza dell’armonia) trascrivere!
Alla fin fine dal momento che tiri giù delle frasi e le analizzi tramite gli accordi è come se il musicista che stai trascrivendo sia il maestro e tu l’allievo, solo che appunto non è fisico!
Volevo chiederti, a proposito di inventare un nuovo sistema musicale, cosa ne pensi del modo che ha di veder la geometria dello strumento di Pat Martino?
Si in effetti definirsi "AUTODIDATTA" per molti compreso me fino a qualche anno fa era solo una definizione "FIGA" per dire a noi stessi che basta avere orecchio e musicalità...
Ammettere uno sbaglio non è da tutti ma è il primo passo per migliorare come persone in primis oltre che come musicisti..
Questo video a me ha fatto riflettere..
L'importante è avere AUTOSTIMA, AUTOCRITICA E AUTOIRONIA..
Per tutto il resto c'è Stefano Rossi!
🔝🤣😉🤗👏🏻
Effettivamente il termine autodidatta per quanto riguarda la musica, ma anche altre discipline, è utilizzato in modo improprio. Questo termine è invece giusto da utilizzare per quanto riguarda la scoperta di qualcosa di nuovo. Pensiamo ad esempio ai surfisti e più recentemente magari agli snowbordisti o kitesurfisti che si sono inventati un modo nuovo di utilizzare le loro attrezzature aprendo nuovi orizzonti e applicazioni. Nonostante ciò peró al giorno d'oggi nessuno può più considerarsi autodidatta nel senso stretto del termine. Oggi quasi tutto è stato scoperto e proprio trovare quel qualcosa che magari ancora non lo è stato è quello che ti renderà automaticamente "maestro" senza necessariamente averne avuto uno.
Ciao Stefano!
Ciao condivido il tuo ragionamento; ci sarebbe anche l’aspetto relativo all’acquisizione della tecnica che andrebbe valutato da questo punto di vista. 👍
Bravo !!! Ho 68 anni .Suonavo la chitarra assiduamente da autodidatta tra il 1967 e 1973 .Poi dopo il servizio militare ho iniziato a lavorare e riuscivo a suonare 10 volte in un anno.Andato in pensione nel 2017 sono andato per 6 mesi a scuola da un maestro e contemporaneamente frequentavo corsi di chitarra fingerstyle con maestri organizzatori della manifestazione di Ferentino Acustica .Mi si e' aperta la memoria e la voglia di suonare .Se non frequentavo questi corsi sarei rimasto come 50 anni fa !!! E' stato utile studiare e sto pensando di iscrivermi ancora a altri corsi. P.s. Sto facendo 2 corsi online ma non riesco a seguire mentre con il maestro davanti ho finito i libri dati dalla scuola di musica!
35 anni da "autodidatta" poi 8 anni di studio di improvvisazione con maestro e mi si è aperto un mondo che ha spiegato perché alcune cose che facevo funzionavano a mia insaputa!!!!!
Ho rivisto dopo un anno questo video e oggi faccio questa riflessione: il concetto espresso è perfettamente reale. E si può estendere a qualsiasi campo di apprendimento. Non si può che attingere dallo 'scibile umano', ciò che i nostri predecessori hanno lasciato al mondo. E questo è qualcosa di magico, che supera il tempo e lo spazio e si chiama, in senso allargato, Tradizione.
Detto ciò: io ho 50 anni. Suono da sempre come 'autodidatta' e posso dire di reputarmi soddisfatto dei miei risultati. Però, allo stesso tempo sono assolutamente convinto che un vero maestro, vale per la chitarra come per qualsiasi altra cosa, è capace di accorciare i tempi a un decimo. Quindi, da autodidatta, consiglio vivamente di cercarsi un buon maestro😉
Caro Stefano, il tuo discorso è vero ed ha un senso chiaro, ma parti da una definizione di autodidatta molto "estrema". Se limitiamo la definizione di autodidatta a chi non ha seguito lezioni regolari da un maestro, io arrivo a conclusioni diverse. In breve è una scala, se sei un genio puoi trovare la tua strada da solo ed inventerai un modo di suonare, se hai talento le lezioni sono molto utili, se non hai particolari predisposizioni un bravo maestro è fondamentale. Quindi, chitarristicamente, i tuoi corsi mi servono come il pane.. 😂.
pienamente d'accordo, non è possibile imparare uno strumento da autodidatta puro, solo il fatto che lo strumento sia strutturato in un certo modo è già un indicazione precisissima, anzi proprio unica. Per quanto riguarda le lezioni è un po' più complicato il discorso, io ho preso lezioni di piano e teoria musicale, da lì ho iniziato anche a strimpellare altri strumenti per piacere personale e le prime volte che suonavo la mia prima chitarra classica rifacevo Bach trascrivendo partiture per pianoforte (MALE! Vabè è anche ovvio...) quindi elaboravo un mio metodo personale di studio; autodidatta tra miliardi di virgolette che in fin dei conti non è essere autodidatta. Per il resto credo che sia necessario un equilibrio tra studio e libertà espressiva, con troppo studio "meccanico" e rigido si rischia di essere schiacciati dal lavoro altrui e si perde fantasia, adattamento, nei casi più gravi anche capacità di ascolto ecc... come ripetere tutte le scale alla perfezione ma SEMPRE allo stesso modo, quello è un pessimo sistema che può anche avere conseguenze gravi qualora ci si ritrova ad improvvisare, tecnica buona ma istintivamente la mano va a rifare le stesse cose; viceversa troppo poco studio organizzato ha altre problematiche come il dover impiegare troppo tempo per migliorare e alla lunga ci si annoia, si perde passione ecc...
Grande Stefano .. complimenti.. sono assolutamente d’accordo con te..
All'inizio e importante rivolgersi ad un insegnante, la teoria musicale la impari con un insegnante. Secondo me un anno di lezioni ci vuole, poi bisogna staccarsi e imparare a camminare con le proprie gambe
Da quando ho iniziato a prendere lezione da un Maestro ho fatto più passi avanti che con qualsiasi corso online.
Il maestro (se bravo) costruisce un percorso per te, dove puoi colmare le lacune e concentrarti sui tuoi punti di forza :) la teoria è anche più semplice spiegata da qualcuno :)
Poi c'è sicuramente chi da solo riesce a crescere bene :)
Ciao Stefano, sempre belli i tuoi video! Non ho però forse ben capito il tuo concetto di autodidatta. E' ovvio che nessuno parte dal nulla assoluto, ma vale in qualsiasi ambito quando si parla di autodidatta. Autodidatta significa semplicemente imparare senza l'aiuto di un insegnante o di una scuola, ma è chiaro che lo si fa con materiale fatto da altri (libri, video ecc.). Per come lo descrivi tu il concetto di autodidatta non esiste in nessun ambito. Un caro saluto :)
Sempre chiaro, simoatico ed esaustivo. Bravo
Io iniziai autodidatta, nonostante ciò volli comunque cercare di seguire un percorso quantomeno canonico, studiai armonia, imparai a leggere la musica e mi esercitai giorno e notte. Dopo alcuni anni ebbi a che fare con un nuovo amico, diplomato in chitarra classica, mi ci trovai a suonare insieme e mi sentii completamente inadeguato, mi crollò il mondo sotto i piedi, io mi barcamenavo alla meglio possibile, lui aveva piena coscienza di quel che faceva, sulla tecnica non ne parliamo. Ovviamente per come avevo impostato la vita il conservatorio non era più valutabile ma fu la miccia che mi portò da lì a poco a cercarmi un insegnante. Purtroppo quando si fa da sè e si sta con altri autodidatti la percezione del proprio stadio è molto distorta, l'avere a che fare con un chitarrista esperto mi ha spiattellato in faccia che avevo bisogno di un maestro e anche per molti versi ripartire da delle basi che avevo o saltato, o preso sottogamba o semplicemente mal compreso.
Lo studio serve, assolutamente.
Guardare dei tutorial su TH-cam, serve.
Suonare Con un altro chitarrista, serve.
Provare a suonare in un gruppo serve.
Prendere la chitarra in mano ogni giorno è la chiave per migliorare!
ciao, giustamente come insinui all’inizio bisogna intendersi sui termini. Che significa autodidatta oggi, ma anche ieri? Secondo me non ha mai significato inventarsi da sé restando isolati, significa invece attingere alle esperienze altrui per conto proprio senza passare da una scuola o da un docente. Però è un percorso inizialmente più lungo e laborioso. In questo modo poi ciascuno segue un po’ ciò che preferisce e si fa ispirare da coloro che maggiormente lo stimolano. Io in questo modo ho imparato la mia professione (non musicale) e ho potuto star aggiornato su tecniche talmente nuove che nelle scuole non erano ancora contemplate. Per suonare uno strumento è lo stesso. Oltre tutto poi l’autodidatta ha un grosso vantaggio sullo studente scolastico: la costante propensione ad arrangiarsi per migliorare e la perenne umiltà di sapere di non sapere, lo studente scolastico invece spesso, ma non sempre, si rinchiude nel programma prestabilito seppur con il vantaggio di averne uno. L’ideale? Avere in buon insegnante mantenendo lo spirito autodidatta.
oggi ci sono più insegnanti (spesso presunti tali) che chitarristi abili. Un tempo, quando ho iniziato oltre mezzo secolo fa, non c'era niente di niente di quello che si può trovare oggi dietro ad ogni angolo in termini di scuole. C'era solo una grande voglia di imparare con l'obiettivo di andare a "suonare fuori" vale a dire in sale da ballo, dove non essendoci ancora i sedicenti musicisti DJ si suonava la musica di ogni genere che ballavano i giovani ed i meno giovani. C'erano ancora quelli che si definivano night club dove si suonavano canzoni dal latin, ai crooner etc.. Insomma non c'era chi voleva diventare l'ennesimo blues man o rocchettaro che voleva vivere solo di concerti. Si imparava da soli facendo solchi sui dischi e facendosi il c@@o in ore ed ore di prove in cantine umide e magazzini agricoli con complessi (all'epoca si chiamavano così) che annoveravano elementi in "esclusiva". Poi vinse la discoteca, finì l'epoca del musicista professionista da balera, e guarda caso esplosero le scuole di musica. Secondo me oggi la musica assomiglia più ad un consumismo infruttuoso se non per produttori di strumenti e scuole più o meno valide. Ovviamente senza ombra di polemica.
Sono completamente autodidatta, per quanto riguarda chitarra, piano, basso, batteria e voce; ho “studiato” e suonato per moltissimi anni, senza avere un insegnante e me ne dispiaccio, perché chissà cosa avrei imparato.. sono comunque un musicista, compositore ed arrangiatore. Avrei voluto comunque avere maestri, perché avrei potuto suonare molto meglio di come ho fatto.. però continuo a suonare perché amo farlo! 🖤 ed ogni giorno imparo qualcosa..
Caro Stefano, sono un "autodidatta" di 59 anni. Quando ho iniziato non avevo internet ovviamente e dove vivevo non c'erano insegnanti dello strumento. Ma hai ragione, da qualche parte bisogna pur partire, e io sono partito alla scuola media con le lezioni di flauto dolce dell'insegnante di musica, e il resto lo ha fatto qualche amico che mi ha dato i rudimenti degli accordi aperti con la chitarra acustica, erano i primi anni '70, capisci l'ambiente. Poi ho iniziato ad ascoltare una valanga di quello che adesso chiamate Classic rock, ma che ai tempi era semplicemente la musica del momento. Ho risparmiato per comprarmi uno strumento orribile, la mia prima chitarra elettrica, e da solo, ascoltando e comprando i primi manualetti ho cominciato a studiare licks e scale. Pensa che la prima scala che ho imparato era la pentatonica 5° box del sol, elaborata senza averla letta o vista da alcuno, semplicemente ascoltando tonnellate di musica su musicassette. Ebbene, la verità è che quando, ormai grande, ho reincontrato un mio amico che ha iniziato insieme a me e che nel frattempo è diventato musicista professionista e insegnate, allora mi si è aperto un mondo. Quanto tempo avrei risparmiato e quanto sarebbe migliore la mia impostazione se avessi avuto prima le stesse opportunità! Però c'è una cosa: chi ha imparato come me non ha bisogno di leggere una tablatura o guardare un tutorial per trovare le note di un brano, quando lo ascolta.
Parole sacrosante. Sono d'accordo sul fatto che non ci sia bisogno di tablature per trovare le note. E aggiungo anche che in giro ci sono certi chitarristi di fama mondiale che non hanno mai preso una lezione e che, proprio per questo, hanno creato uno STILE.
Ciao Stefano , inanzi tutto complimenti per il canale e per il tuo modo di comunicare molto chiaro !
A proposito del video , come inquadri chi segue un corso online piuttosto che seguire un metodo cartaceo? Autodidatta o studente con insegnante ???
Grazie per un tuo giudizio.
Io prima di fare il corso mi classificavo un semiautodidatta perché le prime basi l ho imparate da mio padre e molte cose le avevo imparate con l esperienza. Adesso facendo il corso sto vedendo il vero significato e come nasce la musica
Concordo in toto con la tesi di fondo, con l'approccio didattico e con quello mentale. Di Van Halen però sappiamo che ha avuto diversi insegnanti di chitarra, ai quali si rivolgeva per imparare espressamente una skill( pare lo abbia fatto anche per il tapping). E quando era all'apice, la curiosità lo ha spinto a prendere lezioni da Brian Setzer e Allan Holdsworth...
Secondo me infatti bisogna contestualizzare le cose... Se devi suonare come turnista sei obbligato e fai meno fatica a farlo se vai a lezione... Se vorresti importi come artista non è sempre vero che devi andare a lezione, dipende dal l'individuo ci sono persone che hanno bisogno di fare lezione perché amano essere inquadrati... Altri che semplicemente non riescono a stare nelle regole... Ma si autodisciplinano... L'importante secondo me è divertirsi e non avere troppe menate x il risultato... Comunque sono d'accordo con il prof Stefano Rossi... Uno dei pochi che mi ispira fiducia... Poi é un metallaro... Buona giornata...
Continuate a definirvi autodidatti... ma allora non avete capito nulla!!!! Grazie Stefano sei un grande!!!
Io l'ho sempre vista così:
-Hai possibilità economiche? VAI DA UN MAESTRO. Buono strumento e maestro in 10 di tempo ottieni 100
-Non hai possibilità economiche? Miglior strumento low budget, tanto studio in 10 di tempo ottieni 60
Questi ci fa capire che la musica, se approcciata nel giusto modo NON ha barriere di ingresso, basta letteralmente scegliersi le giuste fonti, il giusto tempo e tutti viene da se.
Io purtroppo non ho mai potuto frequentare un maestro, ma ora che posso permettermelo, 15 anni dopo, sto prendendo seriamente in considerazione l'idea di andare da un maestro bravo come te
Che bella riflessione! Mi è piaciuta molto. Grazie Stefano!
Ho imparato di più a teoria musicale da una decina dei tuoi che in leggendo e studiando libri musicali da solo... devo ammettere però che grazie ai libri ho afferrato in fretta le tue lezioni
Io sono autodidatta,ma ho tanto studiato e grazie anche ad internet sono migliorato molto.
Ho dovuto negli anni pero' correggere piu' di un vizio nel suonare,specie nella mano destra.
Sono assolutamente d'accordo. Alla fine siamo tutti autodidatti e nessuno lo è. I nostri insegnanti sia fisici ke "virtuali" hanno pari importanza. Sta a noi essere curiosi a prescindere
Ti dico la mia esperienza:
Ho preso le prime lezioni di musica a 9 anni presso una pessima scuola di musica del mio paese. Poi a 10 anni mia madre, semplicemente perché non voleva che io suonassi, mi ha fatto smettere di suonare facendomi sentire di merda e costringendomi allo studio da autodidatta; ecco, quei 4 anni di bestemmie costanti e disperatissime (semicit.) mi sono stati utili per imparare tutti gli accordi fino al Fa, e quindi per essere più preparato quando sono tornato dal maestro.
Perciò, in sintesi, se volete o se dovete cominciare da autodidatta fatelo, ma poi cercate un maestro perché è molto meglio.
P.S. manco da autodidatta mia madre mi ha aiutato, perciò è anche importante che qualcuno vi aiuti e vi sostenga e non vi sminuisca in continuazione.
Salve Maestro, mi permetto di esprimere la mia personale opinione. Dipende dal livello che uno vuole ottenere, la maggior parte di noi avrà famiglie o comunque svolge un lavoro per vivere, quindi la chitarra è un passatempo.. Quindi dipende da cosa uno vuole fare.. D'accordo con lei che autodidatti, nel senso nudo e crudo del termine, non esistono. Ma la maggior parte di noi deve far fronte a spese quotidiane e una famiglia da campare. Ovviamente chi come me suona per diletto e ha imparato da solo non sarà mai un genio del chitarra o sarà mai al suo livello ma per suonare le canzoni preferite non serve un maestro. Magari 6 mesi con un maestro saranno 3 anni da autodidatta..
Da autodidatta credo che si può anche peccare di teoria però hai molta più personalità ed é più probabile che ci sia un feeling maggiore chitarrista-strumento
Hai perfettamente ragione io infatti suono da più di 35 anni ho iniziato con uno studente del conservatorio di Venezia che era pianista a 7 anni poi ho fatto corsi con insegnanti ho fatto l'esame al conservatorio poi siccome volevano farmi suonare il piano gli ho mandati a quel paese e ho studiato chitarra da solo poi con i moltissimi musicisti che ho suonato tra cui Steve Vai facendo un master class nel 2014 ho sviluppato la mia tecnica personale che se andate nella mia pagina you tube potrete ascoltare e vedere un mio pezzo di mia cultura musicale
Ci ho messo un giorno per risponderti!! Ed è vero, nessun chittarista autodidatta è veramente "autodidatta"...i primi accordi li guardi fare da altri, mi ricordo i primi anni a "rubare" con gli occhi accordi, scale, riff ecc. Però la maledetta mano destra ho iniziato a considerarla dopo almeno 3 anni di esperienza. Quello che manca a noi autodidatti che non sanno leggere e scrivere musica è la consapevolezza di ciò che si fà, sto capendo qualcosa di più sull' armonia grazie a voi ragazzi su you tube e devo dire che finalmente, dopo 50 anni che suono, perlomeno so quello che faccio! A presto.
Ho iniziato con la chitarra classica, a 8 anni... frequentato lezioni con Maestro diplomato al conservatorio per una decina d'anni. A metà del percorso, è iniziato l interesse per la chitarra elettrica ( grazie a mio padre che non suona ma mi ha cresciuto a pane e deep purple) quindi ad oggi suono circa da 20 anni la classica, e 15 anni l elettrica... e di lezioni di chitarra "moderna" , non ne ho presa mai una. Questo perché il Maestro che ti instrada bene, soprattutto quando si tratta di strumenti classici e quindi " rigorosi" in un certo senso, è fondamentale. E ti trasmette l essenziale invisibile che ti permette poi di approcciarti autonomamente verso altri modi di suonare, altre tecniche ecc...
Partiamo dall'inizio, il fatto che la mia prima canzone è stata smoke on the water, non fa di me un autodidatta :D
Eppure non ci avevo mai pensato!
Per non parlare poi dell'aiuto tuo e di qualche altro tuo collega, grazie di tutto!
È fondamentale essere autodidatti, ma ovviamente con dei maestri, anche i buoni libri aiutano, andare a lezione regolarmente va bene, ma attenzione a non adagiarsi sull idea che cosi sei a posto, fondamentale cercare di studiare l armonia, la musica a prescindere dallo strumento, e poi se hai la fortuna suonare con chi è piu bravo
Autodidatta da due anni e nell'ultimo mese ho iniziato a prendere lezioni; ho fatto più progressi in un mese di lezioni che in 2 anni di autodidatta.
Certo, questi due anni hanno aiutato la manualità... ma con un maestro e con lo studio guidato è tutta un'altra storia.
Secondo me.. imparare qualcosa non può togliere nulla...sono semplicemente più colori che possiamo usare per dire quello che pensiamo, ho frequentato 2 anni di scuola di musica, ma non sono andato avanti anche perché non avevo spazio per sviluppare una mia impronta musicale, e a quel punto ho preferito proseguire da solo
Ciao, sono Daniele, sono d'accordo che tutti i grandi artisti hanno elaborato un proprio stile, ma tutto deve avere un fondamento, credo che l'insegnante si un mezzo necessario soprattutto agli inizi, poi ognuno sviluppa un proprio talento.
Ho iniziato a suonare la chitarra da pochissimo e, come immagino sia successo a tutti ho problemi con il barrè
Premetto che ho una chitarra acustica vecchiotta, secondo voi è probabile che la maggior parte dei problemi derivino dal tipo di chitarra e delle corde vecchie? Grazie 😊
premetto che non ho finito il video, ma io personalmente ho fatto quasi 2 anni di lezioni disastrosi (colpa mia) poi per anni ho sviluppato moltissimo la tecnica da solo, per poi riprendere le lezioni (sempre in modo disastroso per colpa mia) ma ciò nonostante penso che sia estremamente utile il supporto di un maestro.
Più che apprendere lezioni da grandi maestri direi influenze.
un attimo prima che dicessi "e a tempo perso...." stavo giusto guardando il tuo strano parruccone 😄.... ho studiato ciò che volevo studiare da autodidatta per quasi la totalità del tempo, attingendo a svariate fonti. Ma nei periodi in cui sono andato a lezione da un insegnante, ho imparato come si fanno certe cose in modo molto più veloce rispetto a quanto sarei riuscito da solo. a distanza di 6 anni ho ancora diversi problemi e non credo di aver ancora sviluppato un mio stile. Si.. me la cavicchio, ho suonato in varie band non professionali, ma non mi sento ancora padrone dello strumento. Per me autodidatta significa imparare senza andare da un maestro ma attingendo da video corsi, libri, chitarrista preferito ecc...
dopo 18 anni di chitarra da autodidatta posso serenamente affermare che i maestri bravi come te fanno la fortuna dello studente e se da giovane avessi conosciuto un insegnante così, probabilmente da grande avrei fatto il musicista....occhio però ci sono altrettanti approfittatori che ti fanno perdere solo tempo e denaro...
Ho cominciato a suonare la chitarra a 43-44 anni. Dopo un anno e mezzo mi sono reso conto che vagavo senza una meta fra le varie teorie e tecniche e quindi ho deciso di cominciare a seguire delle lezioni. Ho seguito delle lezioni con un maestro per un paio di anni ma, a causa del lavoro e degli impegni familiari, ho dovuto lasciare a malincuore ed adesso ho ripreso, nei ritagli di tempo, il mio percorso da solo, ma devo essere sincero non credo di riuscire a fare grandi progressi, soprattutto per il poco tempo che dedico allo studio. In conclusione, chi può, dovrebbe avere un maestro.