Da valdostano posso dire: ottimo video Simone, grazie e complimenti! Come hai giustamente detto tu, anche se molti pensano il contrario, tutti in Valle d'Aosta parliamo italiano tra noi (oltre che dialetto, soprattutto nelle vallate laterali) e ci sentiamo italiani. PS: ti sono perdonate tutte le pronunce dei paesi valdostani, apprezzo lo sforzo ❤️
Persino mio nonno che era francese detestava i francesi. Ho sempre trovato questa storia sulla Valle d'Aosta davvero molto interessante e per me è una soddisfazione ascoltarla così ben spiegata. Grazie, e viva l'Italia!
@@TheAtomoh Era una battuta, ovvero un modo dire un po ironico che abbiamo per scusarsi . Anche se da simplice cittadino francese penso che c' entro poco niente con le diverse conquiste territoriale e colonie presente e passate della repubblica "cosi detta" francese. Comunque, complimenti per il vidéo molto isttructivo. Cordiali saluti.
Ciao, Simone, mi piacerebbe tantissimo che tu realizzassi un video su Nizza, la regione della Savoia, L'Istria o la Corsica che hanno tantissimi legami storici con l'Italia. Grazie
dell'Istria sono più le città costiere che hanno avuto e hanno ancora tutt'oggi un legame con l'Italia : Trieste ( lol ) , Capodistria, Fiume, Pola ecc... Nell'entroterra della penisola era pressoché disabitata poi l'Austria dopo aver ottenuto i domini della repubblica di Venezia ha fatto emigrare molti slavi nell'Istria e nelle Dalmazie per irridentismo italiano
@@Dio-solaire-D.-Ethelo-Brando non tutte però, se non ricordo male. Ci sono stato ormai vent'anni fa circa, ma ad esempio mi viene in mente una bellissima cittadina dell'entroterra che trovai molto simile ad un paesino della mia Puglia... Dovrei cercarne il nome, ma è una cosa che a suo tempo mi colpì molto
@@novusordoseclorummcmlxxvi beh è quindi ? Buona parte città d'Europa si sono basate sul modello italiano/latino : Odessa , Madrid , Mosca , San Pietroburgo, Londra ecc...
Grazie per il video dedicato alla mia regione, molto interessante! E' vero che ormai nessuno più parla francese in Valle d'Aosta, e ovviamente nessuno più aspira all'annessione alla Francia (Dio ce ne scampi!). La situazione è molto diversa rispetto al Trentino AA, dove molti abitanti sono di madrelingua tedesca; personalmente in Valle d'Aosta non ho mai conosciuto nessuno di madrelingua francese in 40 anni. Va detto che dopo la guerra ci fu molta immigrazione dalle altre regioni italiane (soprattutto Veneto e Calabria) e questo contribui' a ridurre (e quasi azzerare) il bilinguismo. I veri valdostani parlano soprattutto il "patois" che è un dialetto franco-provenzale che resta comunque abbastanza diverso dal francese e che si parla anche in alcune vallate del Piemonte. Ad ogni modo venite in Val d'Aosta, è una regione meravigliosa!
Sei uno dei pochi canali che non si è buttato a capofitto nella guerra in ucraina, l'hai quasi snobbata proponendo altro in modo assolutamente originale. Il miglior canale su youtube a parer mio, pero' un video col prof giannulli mi piacerebbe molto.
@Johnny Riverside Che poi, spesso, anche analizzando conflitti terminati si rischia di essere faziosi e/o fare propaganda per una parte. A maggior ragione se il conflitto è ancora in corso.
Grazie Simone, davvero ottimo servizio, visto che da valdostano devo ammettere che dopo 13 anni di scuole dell'obbligo in Valle d'Aosta (min 4 ore di francese settimanali) praticamente nessuno sia al conoscenza della vicenda che ci ha portato all'autonomia (Autonomisti compresi). Detto questo vorrei fare alcune precisazioni. Al contrario di come è adesso, al epoca il francese non era una realtà marginale nemmeno dopo il ventennio fascista(prima del quale si fatica a trovare documenti di qualunque genere in italiano), come testimoniano le corrispondenze dell'epoca il francese era ancora la lingua di chi era andato a scuola. Pertanto non era ridicolo dare un ruolo paritario alle due lingue e culture alla fine della guerra. Certo ora i tempi sono cambiati, si parla in francese (maccheronico) solo durante occasioni pubbliche e servizi TV. Si può anche affermare che quasi tutti (a studi terminati) reputino la conoscenza (sebbene parziale) di una lingua aggiuntiva una fortuna, sebbene diventi sempre più una conoscenza fine a se stessa. L'unica vera discussione è se l'utilizzo politico della lingua francese (vedi concorsi) sia effettivamente ancora cosa necessaria più che dannosa, dato che chiunque abbia un minimo di coscienza sa che il francese è solo un arma per tenere alla larga eventuali pretese antiautonomiste. Comunque non si può negare che una larga fetta della popolazione preferisca definirsi Valdostana, più che italiana, non tanto per "razzismo", ma per una retaggio culturale effettivamente diverso, ad esempio io ho venticinque anni e come parecchi dei miei coetanei l'italiano l'ho conosciuto con la scuola materna, dato che in famiglia tutti parlavano esclusivamente in patois (dialetto dalla radice francofona ma con evidenti tratti distintivi). Comunque sia nel 2006 si tifava tutti gli azzurri, e questo la dice più lunga di quanto possa sembrare.
esatto, in definitiva anche nel Piemonte di Cavour si parlava fluentemente francese, anzi, c'era una mescolanza di francofoni e italofoni, e i documenti importanti venivano redatti appunto in francese. io sono del Lago Maggiore, e benchè la nostra storia sia diversa, anche i nostri anziani chiamavano la nostra lingua (dialetto) "patois" e ovviamente ha molto del francese medievale, ma che cmq si differenzia dal vostro "patois". viva le nostre diversitá linguistiche !! vive !!!
Anch’io mi definisco Veneto, ma non è per una definizione che si diventa razzisti. Comunque in Valle non ho mai sofferto di razzismo perché Veneto o Italiano, a diversità invece del Südtirol alto adige dove se parli italiano sei trattato come cittadino di serie B. Considero la valle e i loro abitanti un posto bello e pieno di storia, santè! 🍷
X quel che so, da ligure sostenitore di tutte le piccole parrie e realta locali, mi pare hai spiegato benissimo, anche se giudici per “ letture” e discorsi. Il francese lingua letteraria da secoli, ora in ribasso ed un dialetto temo meno usato, non significano essere francesi. Che poi se non sbaglio c è il gruppo arpitano fra savoia svizzera e val d aosta, con particolarità forti nelle valli , vero? ( belle le canzoni di milleret). D altronde in svizzera rimanda parlan francese ma mica sono francesi.. e in irlanda non sono inglesi e anche in finlandia esiste una grossa minoranza svedese. Basta essere tolleranti e aperti..,
Ma quindi in valle d'Aosta fate 4 ore in più di scuola ,x il francese, rispetto al resto d Italia? Oppure fate meno ore di altre materie per fare spazio al francese e fate le stesse ore del resto d'Italia?
Ciao Simone, per quando possibile sarebbe il caso di affrontare la questione della Corsica. Il popolo corso, differenza dei valdostani, nei secoli non ha mai ricevuto un trattamento di riguardo da parte dello stato francese, che a differenza dell'Italia ha deliberatamente provveduto a reprimere il desiderio di autonomia dei corsi, ad imporre lingua e pronuncia francese su un idioma italico di influenza toscana (si è salvata solo la toponomastica), a snaturare la cultura corsa favorendo ampie politiche di immigrazione verso l'isola, proveniente dalle ex colonie, ed in ultima battuta incidendo direttamente sulla narrazione storica che viene impartita nelle loro scuole, promuovendo una eradicazione forzosa del loro moto indipendentista a livello pedagogico da quasi due secoli. Trovo che questi fenomeni, ancora oggi presenti nell'ambito dell'Europa unita politicamente, vadano ampiamente discussi su questi canali per promuovere un'apertura cordiale verso il confronto tra culture vicine, in un processo che in Italia sta avvenendo, almeno dal dopoguerra, nelle regioni autonome dell'Alto Adige e della Valle d'Aosta, mentre in Francia non avviene, in un rapporto diretto che ricorda molto più il trattamento di una colonia del Mediterraneo piuttosto che una regione legata alla penisola italica per ragioni storico-culturali ma politicamente parte della Francia. Sperando in futuri miglioramenti, auguro il meglio ai corsi, al prossimo video, buona serata 👍
Appoggio il tuo appello. Premetto di non essere mai stato in Corsica. Sono invece stato moltissime volte in Francia e essendo over 40 e Torinese, ho ancora bisogno di capire come/cosa/quando/perchè. Comprendo appunto bene le tue riflessioni e , seppur poco erudito nel merito Corso, molto lo si può capire, comprendere ed immaginare conoscendo un minimo la "grandeur" , l'ambizione che da secoli i francesi hanno portando avanti la loro cultura. D'altra parte, secondi solo alla cultura anglosassone, hanno dominato e dominano, con una grande scaltrezza politico/comunicativa/commerciale i mercati in moltissimi settori. Ci sarebbe da parlarne per ore.
@Ivan Balbo Sono stato molte volte, anche di recente in Corsica e condivido il tuo appello. La corsica è di fatto una colonia francese nel mediterrano e come tale è trattata... per quanto riguarda il dialetto corso è ancora parlato localmente e c'è anche una tv locale che trasmette regolarmente in corso (che io che sono toscano e non so una parola di francese riesco a comprendere non perfettamente ma meglio del veneto o del calabrese) ma si vede che nelle situazioni "ufficiali" il francese viene imposto - se entri in un negozio i commessi ti si rivolgono in francese e danno per scontato che tu lo sappia, ma se vedono che sei in difficoltà passano subito ad un italiano stentato ma comprensibile (cosa che un "vero" francese non farebbe mai) Sarebbe bello approfondire l'argomento
Io sostengo da tempo che la Francia dovrebbe vendere la Corsica alla Svizzera: sarebbe un cantone con alta autonomia, anche linguistica. E i vantaggi sarebbero per tutti (pensate a un porto svizzero…)
@@marcoc6105 l'île de la beauté. Regalata per una mossa da scaltro venditore del tipico francese. Attento, furbo, irridente, avaro. Per la Francia però sembra che sia sempre stato un problema. É un territorio che ha sempre consumato risorse nazionali senza produrre. Gli sta bene 😅😃
@@ZenithKappa ottima idea. Ovviamente non lo farebbero mai i francesi (mai vorrebbero vedere ridurre i territori, mai...). E cmq, boh... Non avendo zone costiere, cq, per la Svizzera non so fino a che punto potrebbe essere un plus...
Bellissima valorizzazione del nostro patrimonio storico-culturale. Grazie Nova, ogni giorno diventi un canale sempre più raffinato e affidabile. Sarebbero belli altri documentari del genere, magari con maggiori testimonianze di persone. per aspera ad Astra
Da valdostano mi complimento per il video ben scritto e documentato. Il francese qui in valle si impara solo a scuola e solamente per turismo viene utilizzato (ci sono programmi TV e conferenze ma non un grande utilizzo). I valdostani in generali si sentono valdostani prima di tutto, ma sono comunque molto legati all'Italia, anzi si può affermare che ci sia un leggero astio diffuso nei confronti della Francia, non ben vista soprattutto per i fatti da te raccontati. In sostanza rimane una regione italiana comunque sempre con un certo distacco, per sottolineare l'aspetto autonomo fortemente voluto da sempre dai valdostani. Grazie ancora per il video e per le informazioni accurate che offri!
Io vivo in Francia da 10 anni, non lontano da Chamonix. Vado spesso in Valle D’Aosta, e appena passo il tunnel del Monte Bianco o il petit Saint Bernard e mi fermo per un caffè o un panino non ho dubbi, mai! So di essere in Italia. Gente simpatica, gentile, sorridente e contenta di interagire con il prossimo. La Valle D’Aosta è italiana, italianissima e bellissima. Spero di tornare presto!
Ho la fidanzata Valdostana, questo video è la realtà di come funziona li in valle. Sono italiani e si sentono italiani, nessuno mai mi parlerebbe in francese. NB. In valle ci sono ormai pochi valdostani “doc”, la mia ragazza ha origini calabro-piemontesi. È una regione che ha subito un enorme immigrazione di Veneti,calabri,piemontesi e siciliani.
Come Valdostano ed ex componente del CRIM posso confermare di aver lavorato con gli artificieri per disinnescare un 152mm proprio vicino alla zona dei bunker mostrata nelle immagini. L'aveva trovato un turista francese che si era appartato per espletare dei bisogni. Incredibile a distanza di così tanti anni
@@anakroyd nel nostro Veneto abbiamo combattuto praticamente l’80% della prima guerra mondiale, posso dirti che anche a treviso da un mio caro amico scavando nel giardino abbiamo trovato dei proiettili italiani del 15-18 😯
Non essendo sempre d'accordo con le tue idee che comunque VANNO RISPETTATE, trovo il tuo canale molto molto valido, colto e preparato. Detto e scritto ciò mi piacerebbe da Veneto che potessi portare alla luce la storia della mia regione appunto. Talvolta indicato come il Texas d'Italia. E della nostra voglia di indipendenza. O della storia del perché si voglia un'autonomia che da noi tarda ad arrivare. E che trovo personalmente giusta. Per inciso non ti scrive un leghista, per quanto io sia politicamente un moderato, ma per essere leghisti ci vuole coraggio. Sono un amante della storia e della storia del Veneto che per quanto non possa essere sempre considerato simpatico, ha dalla sua secoli e secoli di storia. Ti ringrazio anche solo per il tempo che passerai a leggere questo scritto. Continua così, non ti fermare. Un abbraccio. Elia
@@loreCarbonell ti ringrazio considera che io sono per avere 19 regioni autonome come dovrebbe essere l'Italia e probabilmente andremo tutti molto più d'accordo e ripeto non sono un leghista ignorante al bar sono solo una persona che si basa sulla storia e sa per quello che riguarda se stesso che questa sarebbe la soluzione migliore per tutti
@@loreCarbonell onore al Meridione che continua a resistere nonostante l'assenza costante di uno stato che se n'è fregato per troppo troppo tempo te lo dice uno che ha il nonno siciliano
Che bella sorpresa un video su di noi! Uno sguardo alla nostra cultura particolare e alla nostra storia, che porta me e molti altri a non sentirci né italiani né francesi, ma valdostani. Un racconto preciso ed oggettivo che attraversa quegli anni terribili, in cui tante persone di cui Emile Chanoux è solo la punta sono morte, troppo spesso nel silenzio, per permetterci di considerare normale la libertà di cui godiamo oggi. Quello che dispiace è leggere tanti miei corregionali mentre sminuiscono l'importanza del francese nella nostra cultura e non colgono l'enorme fortuna che abbiamo nel poter imparare da subito una seconda lingua (potenzialmente) trasformabile in seconda lingua madre. Molti vorrebbero avere la capacità di poter pensare, scrivere e parlare fluidamente e indifferentemente in due lingue diverse (senza contare il Patois, che è una lingua e non un dialetto, per cui non basterebbe un libro per raccontarne la bellezza e la diversità che spesso porta ad avere parole diverse spostandosi tra villaggio e villaggio). Merci beaucoup Simone pour la belle vidéo et vive la Vallée!
Io vivo in Valle d'Aosta e mi sento profondamente Italiano. Anzi non capisco perché in certi lavori pubblici,in alcuni si tipo il turismo la ritengo una cosa logica,si debba per forza conoscere il francese,francese che ho si studiato ma tanti anni fa,a causa di questa regola nonostante avessi il diritto secondo i requisiti non ho potuto avere il lavoro perché non conoscevo il francese ad ottimi livelli. Mi sento profondamente Italiano e anche se la Francia potesse darmi poi benessere la mia scelta in un ipotetico referendum sarebbe sempre sempre l'Italia.
per accedere a qualunque posto pubblico serve il francese... una volta aveva un senso perché c'era la necessità di usarlo, ora è solo una misura protezionistica, stile "prima i valdostani", e a me fa profondamente ribrezzo
Se ti fa ribrezzo la cultura storica di una terra, di cui anche la lingua Francese fa parte, non hai che da levarti dai coglioni. Oppure rinunci a tutto ciò che l'autonomia, legata ALL'IDENTITÀ, ti garantisce!!
I Corsi hanno cognomi italiani e parlano un dialetto chiaramente italiano. Provate a vedere il film "Un prophet" in lingua originale. I Corsi sono nostri fratelli.
Grazie mille per aver parlato della mia Regione che purtroppo ancora molti pensano sia una frazione del Piemonte grazie ancora per il tuo documento per noi molto importante saluti Fabrizio Sedda
Il tuo canale, da studentessa di storia, è il mio preferito in assoluto e mi piace molto come esponi queste curiosità. Proprio oggi mi è capitato di vedere un tuo video sulla figura di Rasputin da cui sono sempre rimasta affascinata sin da quando da piccola avevo visto il cartone di Anastasia, mi chiedevo se potessi riprendere a parlare di questi personaggi enigmatici e misteriosi tra cui Nostradamus di cui ancora oggi si parla per le sue profezie misteriosamente avveratesi. Continua così🤗💙
Appartenete al bacino idrografico del Po, il fiume più importante d'Italia. SIETE ITALIANI, NOSTRI FRATELLI, FIGLI DI ROMA. Un saluto da Pescara, Abruzzi. Francesco Incani
La bellezza dell'Italia è anche rappresenta dalla profonda diversità culturale che contraddistingue il nostro paese, diversità attivamente tutelata dalla repubblica. Prima di fare degli studi in proposito credevo erroneamente la tutela della diversità culturale fosse pratica standard per tutti i paesi europei ed invece ho tristemente scoperto che l'Italia è un po' l'eccezione alla regola, in Francia ad esempio le politiche del governo centrale hanno contribuito alla morte di diverse sotto culture in seno al paese, bretoni e occitani ne sono forse l'esempio più lampante. Spesso non ce ne rendiamo conto ma l'Italia è davvero una gemma rara nel panorama europeo.
piccola correzione, da valdostano: TUTTI i valdostani sono madrelingua italiani, non conosco nessun madrelingua francese né conosco nessuno che ne conosca. l'unica madrelingua francese di cui abbia sentito parlare era una vicina di casa di mia nonna, morta negli anni 80. poi che tra di noi si parli in dialetto è un altro discorso, questo succede un po' ovunque in italia, ma il "particolarismo linguistico valdostano" esiste SOLO sulla carta
Riguardo al francese è vero, ma il punto del patois è centrale proprio per definire il particolarismo linguistico valdostano, perché a differenza dei dialetti del resto d'Italia (eccezion fatta per Friuli, Trentino e Alto Adige) il nostro non è ascrivibile a dialetto italofono, bensì a minoranza linguistica non italofona e questo rende le cose parecchio diverse, spiegando per altro il motivo per cui il francese si insegna ancora nonostante non lo parli nessuno
@@lorisducly6567 imho studiamo il francese (quasi) solo per tenerci stretti i 9/10 che tornano su da Roma. poi sono contento di sapere una lingua in più eh, intendiamoci, ma per trovare un senso al bilinguismo valdostano nel 2022 serve parecchia fantasia
Qualche tempo fa lessi che soprattutto ad Aosta città una parte della popolazione parla in famiglia il dialetto piemontese. Venne allora fatta una ricerca su quale fosse il dialetto più parlato in casa dagli abitanti della regione, escludendo chi si esprime in famiglia in italiano o francese (questi pare siano pochissimi). Il dialetto numericamente più diffuso risultò essere il: ... calabrese E' possibile? O era solo un'esagerazione?
Un saluto a Nova lectio e a tutti i suoi iscritti dalla Valle d'Aosta. Ed un Grazie a chi ha combattuto per non farci diventare francesi. Vi vogliamo bene ♥️
Finalmente la risposta ad una domanda che mi posi molto tempo fa, come mai la Val d'Aosta sia diventata una regione. Grazie Nova Lectio per l'eccellente video! Qualità sopra ogni limite 😊
Bel video!! Probabilmente la conferenza a cui ti riferisci a 18:17 però è quella di Potsdam, che è totalmente sconosciuta in Italia, ma è dove le 3 grandi potenze vincitrici della seconda guerra mondiale si sono spartite il mondo. Non sarebbe male un video a parte!!
Un bel video, comunque una correzione: l'idioma autoctono della Valle d'Aosta fu da sempre il Franco provenzale o arpitano, Pidgin tra la lingua d'oil ( francese) e la lingua d'oc ( provenzale o occitano). Il francese fu mantenuto coufficiale quando il Regno di Sardegna ( Ducato di Savoia) cambiarono lingua ufficiale dal francese all'italiano. L'attuale bilinguismo in Valle d'Aosta è stato un tentativo più o meno esplicito per francesizzare la Valle ma che non ha avuto gli effetti sperati, curiosamente i francesi se ne sono ben fregati ( e ben guardati) dal pretendere tutele per le minoranze occitane/ provenzali dei territori limitrofi Piemontesi alla Francia. A fare desistere dai desideri annessionistici francesi ci fu anche l'orografia, difatti questo settore delle Alpi, all'epoca innevato gran parte dell'anno rendeva difficili per non dire impossibili i collegamenti con la Francia ( all'epoca non esisteva il traforo del Monte Bianco).
grazie Simo, molto interessanti i dati storici che non conoscevo !! aggiungerei che oggigiorno il fattore "francese" è legato alla francofonia (Organizzazione Internazionale della Francofonia) quindi la Francia compie un grande sforzo, anche ECONOMICO, nel mantenere viva la lingua e la cultura francese in tutti i Paesi o regioni che riconoscono tale lingua come ufficiale, co-ufficiale o lingua importante ...cioè, la Vallée riceve denaro dalla Francia per mantenere il "bilinguismo"
Nova Lectio in tema Franco-Italiano, apprezzerei se voi come somma Nova Lectio potreste fare un bel video su cosa sta succedendo tra il possibile rischio di crisi diplomatica tra Italia e Francia. Grazie per il vostro impegno.
come al solito è un video stupendo. un fatto analogo è accaduto in val di Susa nello stesso periodo, i francesi hanno occupato la valle nel tentativo di annetterla e i partigiani hanno minato di nuovo tutti i ponti pronti a ricominciare la guerriglia.
Video belissimo. Da italiano che vive ed è cresciuto all'estero mi piace imparare un po di piu la nostra storia. A me piacerebbe un sacco vedere un video simile a questo sulla questione dell'indipedenza del Veneto.
WSM! (W San Marco). Stiamo aspettando fa ben 6 anni che Zaia si metta a tavolino con Roma, ma è lunga..lunghissima. Tutti noi Veneti sogniamo l’autonomia regionale, ma per ora è un sogno
Finalmente qualcuno inizia un incipit raccontando questa storia, grazie :) Potrei allegare una bibliografia, è la miglior storia sottaciuta di sempre. Nel piano di De Gaulle, oltre la Val d'Aosta, v'era un lembo raccogliente la Val Susa e la provincia di Torino, annessione territoriale non avvenuta che ha aperto la porta ad una ridefinizione del confine, per esempio, sul Monte Chamberton la cui vetta è passata in territoire d' Hexagone. Le mitologiche divisioni di Adams e De Felice, storia epica
Bellissimo reportage! Sono valdostana ma certe cose proprio non le sapevo! Grazie!!! E complimenti x il sunto. Manca solo un piccolo suggerimento sulla pronuncia di certi paesi, potevi chiedermi 😆, alla fine hai a lungo inquadrato casa mia...
Bellissimo video! Da piemontese aggiungo una cosa: le truppe francesi non sconfinarono solo in Valle d'Aosta, ma anche in Piemonte. Nello specifico discesero tutta la Valle Stura giungendo fino a Borgo San Dalmazzo, a 8 (OTTO) km da Cuneo, dove vi rimasero per uno o due giorni fino a quando arrivò loro l'ordine di ritirarsi. Non fosse arrivato l'ultimatum a De Gaulle non solo la Valle d'Aosta sarebbe diventata francese, ma anche la Valle Stura e le valli Chisone e di Susa...
@@NoName-hg6cc Come no ? Nei primi dell'800 Napoleone scese in Valle d'Aosta attraverso il colle del Gran San Bernardo, con le sue Artiglierie e fanterie per raggiungere il Piemonte dove combatté un'importante campagna di guerra ...
Ciao sono nato e cresciuto all estero tantissime cose non le so ma un grazie Grazie infinite per le vostre condivisioni... hai un Bell scopo nella vita.. Almeno un giorno potrai dire "ho fatto la mia parte" 👍😊 grazie ancora
La valla d'Aosta è l'ultimo ramasuglio della dinastia dei Savoia tanto che si dava titoli come "duca d'Aosta", perdere quel pezzo significa perdere gli Origini anche se è francese, anche perché Piemonte e Valle d'Aosta sono in ottimi rapporti,in fondo erano la loro storia.
L'unica differenza che il Piemonte era rimasto italiano per volere di Amedeo 2 di Savoia mentre la valle d'Aosta è rimasto francese (ripeto si parla il francoprovenzale ma senti comunque persone parlare in italiano e inoltre da me in Piemonte ci sono ancora nelle montagne persone che parlano addirittura un dialetto chiamato occitano)
@@roccus8815 lo so, anch'io sono Piemontese, ma più che altro la Valle d'Aosta è rimasta "francese" anche perché era appunto era una valle ed era più facile che si conservano le stesse tradizioni mentre noi piemontesi anche se noi abbiamo avuto influenza francese ed il nostro dialetto conserva ancora alcune parole francesi siamo rimasti un po' piu aperti alla penisola. Però ti assicuro che il nostro legame sabaudo e antifrancese ci è sempre stato, dalla Savoia a Nizza. È aggiungo che il Regno di Sardegna è rimasto uno stato federale fino al 1848 ed era composto dal Ducato di Savoia, da quello d'Aosta, dalla contea di Nizza, dal Principato di Piemonte e dal Regno di Sardegna
@@Nicolo01 sempre bello incontrare un compaesano, comunque si sono d'accordo su quello che stai dicendo ed è uno dei motivi per cui i francesi ambivano anche la valle d'Aosta per Princi culturali e geografici però è anche vero che noi lo abbiamo mantenuto quel territorio per secoli (maledetti francesi slavi inglesi e greci) come il Trentino e l'alto Adige e se hanno combattuto contro il governo autoritaria di Mussolini vuol dire che è rimasto fedele nonostante la loro autonomia e le discriminazioni da parte del governo
I tuoi video mi emozionano sempre.mi sale il magone e mi vengono le lacrime agli occhi.c'è una nota così nostalgica che mi fa percepire come tutto questo abbia influito nelle nostre vite. Scelte coraggiose di uomini che non vengono mai ricordati abbastanza. Per aspera
As always, a great story. Nova Lectio, I am not sure if Italians know what a great patriot they have in you! Have you ever tried to do a video on the "Yugoslavian" side of Italian lands taken by Tito after 1945... I mean, I want to see local people there who preserved Italian heritage and speak Italian. Great work, Thank you
So che ne e' purtroppo restato poco.Gli slavi si espansero oltre misura i secoli passati, sopratutto dopo la fine politica di Venezia.Spinti forse dall' Austria allora dominatrice.E poi, con Tito.
Bellissimo video che ritrae la bella valle in cui sono nato e vivo… come ti hanno già detto nel video “se ci sentiamo più francesi o più italiani?” qui noi siamo VALDOSTANI… Comunque una nota di merito per aver provato a pronunciare bene i paesi qui (non riuscendoci 😂)
Ciao Nova,bellissimo documentario sulla storia Valdostana , volevo dirti se potevi approfondire la questione Corsica,Sardegna e Sicilia, 3 terre che appartengono secondo me a se stesse e non ai paesi di cui ne fanno parte,grazie.
Seguo questo canale dalla terza superiore quando andavo ancora al liceo ad Aosta. Vedere Simone che mi passa sotto casa riprendendo via Roma a pont saint martin ha fatto proprio strano.(avrei voluto davvero incontrarti😓) Se volete una voce un po' più estremista sul campo lingua, il francese è solo una farsa nella maggior parte della valle. Chi lo parla di sicuro non va a comprare il pane parlando in francese al panettiere ecco. Vivendo un po' di mesi in Trentino nell'alto Tirolo ho capito davvero cos'è una seconda lingua (tedesco) e che ha molta più importanza dell'italiano socialmente. I ragazzi della mia età parlavano tedesco tra di loro e quando scoprivano che potevo parlargli solo in italiano parlavano un italiano con forte accento tedesco. Tutto ciò per fare capire davvero quanto il francese in valle sia comodo solo per avere un pretesto di diversità, quindi per l'autonomia. Ad Aosta ci sono una quantità di uffici riguardanti il francese, la "salvaguardia" del francese da far pena. Pure per l'accesso all'esame di stato ci è stato propinato un esame orale e scritto inutile riguardante il francese. Quindi una mega, iper, super fissa per sto francese quando non c'è nessuno con cui parlarlo 😂
La cultura differente di un popolo non è data certo solo dalla lingua, che è una cosa comunque molto variabile nei secoli.... Ringraziate che ci sia il Francese che aiuta a tutelare la vostra Autonomia, di cui molti approfittano per poi sputare nel piatto in cui mangiano definendosi più italiani degli italiani!!
@@DerThorwald non ho chiesto io che ci sia l'autonomia data dal francese. Non posso condannare questo sistema solo perché ci sono nato dentro? Il tuo commento mi sembra un po' insensato e superficiale
E sei stato fortunato che i ragazzi altoatesini bilingue, seppur con marcato accento tedesco ,si " sforzano" di parlarti ...Quando ero militare a Bolzano , fine anni'70 non ti parlavano mai in italiano, piuttosto in inglese...ma mai in italiano . Grazie a Dio,oggi ,forse qualche cosa è cambiata ...in meglio .
Che la Val d'Aosta sia di cultura francese è uno dei più grandi pregiudizi che continuamente sento anche a scuola. Purtroppo il francese come lingua si è ingiustamente imposta nella sua ufficialità anche se in realtà quasi nessuno lo parla né l'ha mai parlato. La Val d'Aosta è provenzale e parlà provenzale, oltre all'italiano, chiaramente.
Grazie per questo video! E' completo e ben spiegato. Sono orgoglioso che finalmente esista un video come questo sulla mia regione. Ma per il resto, che tristezza. Oggi il francese, di cui i nostri nonni erano così orgogliosi, ha perso il suo posto. Le promesse italiane di tutelare la lingua non sono state mantenute e la volontà del popolo non è stata ascoltata. Oggi siamo dimenticati dall'Italia stessa. A volte mi chiedo se non sarebbe stato meglio per noi andare in Francia. Dopo ci hanno fatto la stessa cosa con la Corsica, quindi è certo che i francesi non sono esenti da rimproveri.
Un italiano deve essere bilingue per lavorare in val d'Aosta se non ricordo male come bolzano, se non è questa una tutela! (p.s. I francesi si sono comportati male con i valdostani)
Quale autonomia credi che ci avrebbe concesso un paese parigi-centrico come la Francia, il più centralizzato che ci sia? Nessuna. Tutti quei bei finanziamenti per preservare il bilinguismo, le tradizioni, il francoprovenzale, gli sport popolari... addio. Basta vedere cosa accade dall'altro lato delle Alpi
I francesi hanno adottato solo recentemente una politica di bilinguismo. Per secoli hanno represso ogni variante e lingua minoritaria, tra cui l'occitano e l'arpitano (di cui il patois è denominazione spregiativa), tanto che si arrivò al paradosso della tutela dell'occitano da parte di Italia e Catalogna, perlomeno fino agli ultimissimi anni.
Sei perdonato per la pronuncia dei paesi/ località valdostane perché hai fatto un video davvero fantastico, da valdostano piuttosto che francese, se costretto, diventerei svizzero, ma sono contento di non essere francese, per il resto ormai di autonomo è rimasto solo lo scritto sulla carta, per il resto siamo Italiani come gli altri, ne più ne meno. Certamente vediamo Roma come un'entità aliena, lontana e davvero poco interessata al popolo valdostano, quindi almeno in quello siamo autonomi, quando successe alluvione nel 2000, ci tirammo su le maniche ed ogni vallata si sistemò alvei, terreni e case in modo autonomo, se avessimo dovuto aspettare Roma saremmo ancora disastrati come le città terremotate italiane, siamo italiani si, ma diversi, in fondo Roma è distante sotto ogni aspetto...
Grazie di cuore Simone per questo fantastico video che fa conoscere meglio il popolo di questa meravigliosa regione. Sono di parte, ho parenti valdostani 😁 Sei e siete tutti in gamba... continuate così 😉👍
30 anni fa, aspettando parenti agli arrivo in aeroporto mi misi a chiacchierare con un signore 75enne circa che aspettava con me. Mi raccontò di essere stato partigiano in Val d’Aosta e di questo evento. Mi disse di come si misero d’accordo con i repubblichini e che “tutti insieme si sparava ai francesi”…
Un fatto analogo accadde anche in Cina durante l'occupazione giapponese. Prima dell'invasione nipponica la Cina era dilaniata da un conflitto interno che vedeva contrapposti il partito comunista di Mao e il Kuomitang partito di destra. Le due fazioni misero temporaneamente da parte ogni frizione per combattere i giapponesi.
Abito a pochi km dalla Valle d'Aosta che conosco abbastanza bene . Un gioiello di incomparabile bellezza, ricca di storia, cultura e tradizioni che risalgono alla notte dei tempi .Nei secoli ha ricevuto impronte di civiltà importanti , come la Roma imperiale ( Aosta ,Augusta Pretoria) che la colonizzo ' qualche anno prima di Cristo sottraendola ai Salassi , popolazione con antiche origine celtiche. Durante il medioevo ha vissuto un'importante periodo storico con famiglie nobili come gli Challant che hanno costruito nei territori della bassa Valle innumerevoli manieri e castelli come a Fenis e a Issogne ,ricchi di affreschi e di importanti arredi ...Anche Napoleone Bonaparte la attraverso' ai primi dell'800 quando con il suo esercito, scese dal Gran S.Bernardo per le sue campagne di guerra in Piemonte, cingendo d'assedio per molti giorni , il forte di Bard che si erge superbo e imponente su di un'altura che sovrasta l'autostrada subito dopo l'abitato di Donnaz ,dove tra l'altro si scorge un'arco prospiciente alla roccia, edificato dai romani, su quella che era l'antica via delle Gallie...Riguardo l'appartenenza francofona dei valdostani che parlano un dialetto tipico franco-provenzale, detto " patois" negli anni '70 , soprattutto nelle zone dell'alta valle come a Couymayeur, molti valdostani ventilarono l'idea di ottenere l'annessione alla vicina Francia ,ricordo ancora bene , a riguardo , le scritte su alcuni viadotti dell'autostrada " Vallè d'Aoste libre" ... Va detto che la piccola Valle d'Aosta negli anni ,essendo una Regione a Statuto autonomo come il Trentino etc. ha avuto molte agevolazioni economiche ( un tempo godevano anche di un'assegnazione cospicua di buoni carburanti e sconti su zucchero e caffè...) oltre a prestiti a fondo perduto , per la ristrutturazione di stalle e antiche baite, nonché indennità di bilinguismo a tutti i dipendenti degli enti pubblici e l'insegnamento della lingua francese fin dalle scuole primarie.
Che tempismo Simone... la Val d'Aosta usata come metafora per l'attuale atteggiamento della Francia verso l'Italia sulla questione migranti. Ma attenzione poiché buona parte degli abitanti della Provenza, del Delfinato, financo della Camargue, (per non parlare della Corsica) presentano molte affinità con gli Italiani. Ricordiamo che nel Mondo i parenti più stretti che abbiamo sono gli Spagnoli ed i Francesi (per altri aspetti anche i Greci) dunque, anche se a volte gli interessi possono divergere, l'Italia non deve mai perdere il rapporto con i propri cugini e viceversa. Viva l'Italia, Viva la Francia ed un grande abbraccio a Greci e Spagnoli ma nel massimo rispetto anche dei popoli Germanici.
Ci siamo sempre definiti cugini coi francesi .Un mio amico diceva sempre più i cugini sono stretti più rompono le scatole.Vefi cosa sta succedendo proprio in questi giorni con la questione migranti.comunque sempre complimenti per i video che proponete c'è solo da imparare.
cugini di chi?dei francesi?ahahahaha...i francesi con noi non c'azeeccano niente,se non per la lingua di estrazione latina,per il resto sono sempre stati una nostra provincia...
La cosa curiosa è che noi ci definiamo cugini, loro no. Culturalmente le strade sono molto diverse, la Francia è un mix tra la cultura anglosassone e quella mediterranea.
Molto interessante ...sarebbe anche altrettanto interessante fare un video su l'invenzione del teleffono vorrei sapere piu' dettagli al riguardo..perche' e sempre stata una grande battaglia tra graham bell ed antonio meucci...Grazie per i tuoi video sono sempre molto istruttivi!
Il primo fu proprio un valdostano, Innocent Manzetti nel 1844. Per mancanza di soldi per i brevetti fu battuto da Meucci e Bell che brevettarano attrezzature simili👍 la scuola dove mi sono diplomato è stata intitolata a lui, ma nel resto d Italia penso sia sconosciuto
@@brushem5489 si io credo la stessa cosa comunque sarebbe interessante sapere alcuni dettagli perche' meucci se non vado errato e riuscito a fare il primo collegamento tra la sua camera da letto al bagno o una cosa simile.. infatti meucci non aveva molti soldi per portare avanti il brevetto del'invenzione credo che fu Graham bell a portare avanti l'invenzione ma io credo che il brevetto originale era di antonio meucci.
tutti dicono che in italia la cultura non funziona io vedo che sia nova lectio che altri canali che offrono qualita' sono in costante crescita , siamo poi certi che in italia funzionino solo il grande fratello e paccottaglia simile ? ancora complimenti per il video
Accidenti che bel lavoro hai realizzato, profondo in larghezza e lunghezza, in comprensione ed esposzione. E leggo anche testimonianze degli abitanti del posto, chi meglio di loro, testimoni delle loro storie generazionali puo confermare un lavoro che hai completato in meno di una vita.
Debbo riconoscere avendo passato delle vacanze sia ad Aosta che a Bressanone che ad Aosta non ho sentito una parola in francese mentre a Bressanone si sente spessissimo parlare in tedesco. Anche in Friuli ci fu un tentativo di alleanza tra fascisti e comunisti per fermare gli yugoslavi , allora si diceva i titini , e impedirgli di entrare a Trieste. In quel caso il tentativo fallì.La conferenza poi non si tenne a San Francisco ma a Postdam
Da Valdostano mi permetto di commentare che è un reportage molto accurato. L'unica modifica che apporterei, sarebbe evitare di ridurre la dicotomia tra Italia e Francia. L'Italia, sicuramente, sta da una parte, ma dire che la Valle d'Aosta è sempre stata a cavallo tra l'Italia e la Francia è, a mio modo di vedere, poco preciso storicamente. La VdA è francofona, ma non è mai stata francese (tranne sotto Napoleone...). Non va dimenticato quell'esempio di Stato intramontano che era il Ducato di Savoia, predecessore del Regno d'Italia. La Valle d'Aosta, come altre regioni alpine, incarna un concetto poco capito e poco diffuso, ma ben presente in letteratura, l'intramontanismo. L'entusiasmo per De Gaulle avrà potuto essere probabilmente motivato dalla nostra appartenenza linguistica, ma non dimentichiamo che noi siamo sempre stati fedeli ai Savoia, che non sono francesi, pur parlando francese. Parlare la lingua francese non significa fare parte della Francia, oggigiorno direi quasi nel 90% dei casi (si pensi al Belgio, alla Svizzera, al Québec e a tutta l'Africa francofona). La nostra cultura è alpina e francofona, non francese. Questo discorso è oggettivo e va al di là di ogni simpatia o antipatia per la Francia. Penso che nessun Valdostano nutra nessun particolare entusiasmo per la Francia, non vedo perché dovrebbe, così come non vedo perché lo dovrebbe nutrire nessuno Svizzero francofono o nessun Belga francofono. Il nostro francese (e non sto parlando del patois francoprovenzale) ha tutta un'altra storia, pronuncia e morfologia rispetto al francese di Parigi, e si avvicina molto al francese del sud-est dell'attuale Francia. Le peculiarità culturali e linguistiche locali sono presenti ovunque e appartiene ad ognuno cercare di capire e di non scadere in facili stereotipi e campanilismi. Che i danni dell'epoca fascista in VdA restino un esempio da cui trarre insegnamento. Se oggi la VdA fa parte dell'Italia, è perché alla fine hanno avuto ragione delle personalità illuminate come Federico Chabod et Alexandre Passerin d'Entrèves, anche perché l'Italia ci ha dato quello che nessuna Francia o Svizzera ci avrebbe mai dato, cioè lo statuto di autonomia, che viste le caratteristiche della nostra Valle, è stata l'unica maniera di sopravvivere ai cambiamenti socio-economici del 2º dopoguerra, in cui le strutture socio-economiche alpine sono state sconvolte e smantellate. La risposta a 19:07 rappresenta molto quello significa essere Valdostano.
Bellissimo canale! Complimenti! Mi piacerebbe moltissimo che in futuro venissero trattati gli attuali argomenti: spostamento del confine italiano sul monte bianco e cessione di parte del mare di Sardegna alla Francia. Sarei proprio curioso di sapere se davvero i nostri politici della sinistra filofrancese avrebbero concesso la regalia…. 😡
Ricordo anche che Ventimiglia è stata la città italiana più bombardata della II GM. Il tentativo era quello di spopolarla per poi annetterla più facilmente alla Francia. La popolazione della cittadina però tornava ogni sera alle proprie case e di buon mattino andava nell'interno, non permettendo l'annessione con la sua sola presenza, dato che non si poteva forzare una popolazione di un'altra lingua
Eh si che si puo', ..... io te lo dico perche' sono nata a Fiume ancora italiana nel gennaio 46, poi il resto non lo racconto perche' e' tutto una serie di sconcezze storiche
@@tulliapace9733 Vero, ma a Fiume almeno un terzo della popolazione erano croati o sloveni. A Ventimiglia non c'era neppure un francese. In ogni caso ti sono vicino, ho conosciuto varie persone di Fiume o figli di fiumani. Ho anche conosciuto una ragazza a Veglia che parlava un ottimo italiano, gli ho chiesto come faceva a saperlo così bene e mi rispose: e son fiumanaaa Ancora ci sono
@@tulliapace9733 mi sento molto vicino al dramma che vissero le famiglie istriane e dalmate dopo l'avvento dei comunisti di Tito , con i delitti inenarrabili nei confronti di questi nostri fratelli che per anni sono stati volutamente taciuti da molti partiti dell'arco Costituzionale come il PCI ...Quando i profughi istriani giunsero nelle regioni " rosse" di Toscana e Emilia Romagna ,vennero vergognosamente rifiutati, perché le cosiddette " case del popolo" di quelle Regioni che si sono sempre ritenute all'insegna della democrazia li tacciarono vergognosamente di essere " fascisti " in fuga...
Nel 1860, tra le piazze dei paesi valdostani si gridava Vive l'Italie. Ci sono appunto numerose testimonianze scritte che dimostrano l'entusiasmo anche nella classe clericale per l'unificazione
complimenti Simone per questo ottimo video, la Valle d'Aosta e un piccola ma grande regione ricca di paesaggi naturali meravigliosi e di gente veramente splendida come io stesso ho potuto constatare visitandola qualche anno fa.
Félicitations, c’est un avis qui va loin… je comprendrai jamais pourquoi vous nous balancez sans arrêt des méchancetés alors que la plupart des français n’ont absolument rien contre les italiens (et >10% des français sont d’origine italienne). Bref c’est bien dommage…
@@anothervinnie7413 Tout simplement le traditionel complexe d'infériorité des italiens par rapport aux français ! Cette France qui a accueilli tant d'italiens fuyant la misère et la dictature de leur pays.
Ho passato tutta la mia infanzia e giovinezza tra plampinciaux, Courmayeur e la val Ferret, Aosta col suo negozio di modellismo che aspettavo con ansia di vedere, La Thuile per le sciate, corso Roma a courma per l'aperitivo pre cena..il bar del tennis dopo Morgex per il post cena.. gran bel video,grandi bei ricordi
Hai parlato poco della vera lingua locale : l'arpitano (chiamato anche patois o franco-provenzale) Nessuno in valle d'Aosta ha mai parlato francese (il francese come lingua istituzionale era cosa assolutamente normale, lo diventerá poi in mezza Europa). L'arpitano ha origini comuni al francese e all'occitano, ma appunto non è francese. È parlato nella Svizzera francese (che sarebbe arpitana), in una vasta area francese oltre confine, e in diversa valli piemontesi. La questione della autonomia valdostana, si è andata a creare per il suo isolamento, che ha aiutato a creare una maggiore identità nel tempo. Come detto nel video, nell'arco alpino la questione linguistica è davvero variegata. Reputo ingiusto il bilinguismo Italo - francese, in quanto inesistente. Sarebbe giusto insegnare arpitano o walser, che è la vera peculiarità linguistica di quella valle,
Per esempio la valle di Gressoney è di origine germanica tedesca deutsch, la lingua è cultura Walser. Bellissima, a me piace molto. Anche il castello dei Savoia, o la residenza estiva della regina Margherita e' incantevole fiabesco, mi sembra e ma non vorrei sbagliarmi ! Grazie 🙂🙏
Più esattamente i Walser si trasferirono ,non tanto dalla Germania, quanto da una zona della Svizzera tedesca ( Vallese)in due ondate successive durante il periodo delle basse glaciazioni ( se non erro tra il 1200 e il 1400 ) scendendo verso Alagna Valsesia ( Piemonte) e Gressoney la Trinite'( Valle d'Aosta ) ...IL castello di Margherita di Savoia a cui tu ti riferisci ,in stile eclettico, con interni a dir poco fantastici ( ha una scala interna in legno massello stupenda...) fu costruito sotto la supervisione della Regina , a cavallo tra 1800 e il 1900 con l'aiuto del suo grande amico ,il barone Pécoz ( di lontane origini Walser) e si trova a Gressoney St Jean ...
Si nota che non sono il classico tuttologo tipico italico. Ho studiato Storia solo quella delle Scuole medie superiori. Comunque grazie della super precisazione.
Buongiorno, se posso dire la mia a riguardo della Vallée d'Aoste che son francese. Vedo il "problema" dall'altro lato delle Alpi e attraverso i diversi amici valdostani incontrati all'università. Posso dire che molti giovani, quando hanno la fortuna di parlare perfettamente due delle lingue maggiori europee, vanno in Francia appena approvata la maturità per andare all'università e vivere in un paese in cui lo Stato prende cura ed aiuta gli studenti ad emanciparsi degnamente (anche se anche questo sia cadendo a pezzi oggi). Hanno la fortuna di avere un'identità regionale propria (ma vicina alle vallate francesi e svizzere) e l'influenza di due grandi e stupendi paesi che sono la Francia e l'Italia, ed è bello che sia cosi.
Da valdostano posso dire: ottimo video Simone, grazie e complimenti!
Come hai giustamente detto tu, anche se molti pensano il contrario, tutti in Valle d'Aosta parliamo italiano tra noi (oltre che dialetto, soprattutto nelle vallate laterali) e ci sentiamo italiani.
PS: ti sono perdonate tutte le pronunce dei paesi valdostani, apprezzo lo sforzo ❤️
Bello vedere un valdostano
Avete una piccola ma grande regione che ho imparato a conoscere e ad amare... vive la Vallée ⬛🟥
@@alessandrovaccaro5359 mica è un ganguro..
Ti giuro anche a me da valdostano mi ha fatto sorridere ascoltare le pronunce per esempio quella di ponte o perloz
@@the_failofyoutube1396 eh va beh è normalissimo
Questi episodi su regioni di confine e regioni/nazioni conosciute relativamente poco sono quelli che preferisco
In più forse riporta l'unico esempio storico di pacificazione tra partigiani e fascisti
Persino mio nonno che era francese detestava i francesi. Ho sempre trovato questa storia sulla Valle d'Aosta davvero molto interessante e per me è una soddisfazione ascoltarla così ben spiegata. Grazie, e viva l'Italia!
tutti odioni in Francesi
Grande testimonianza, ho sempre pensato che i francesi fossero invidiosi della nostra identità vedi tanti furti napoleonici
Pourquoi tant de haine ? 😁
@Jeanjean Latrouille You french people imposed your language over regional languages/dialects, and this is bad.
@@TheAtomoh Era una battuta, ovvero un modo dire un po ironico che abbiamo per scusarsi . Anche se da simplice cittadino francese penso che c' entro poco niente con le diverse conquiste territoriale e colonie presente e passate della repubblica "cosi detta" francese.
Comunque, complimenti per il vidéo molto isttructivo.
Cordiali saluti.
Ciao, Simone, mi piacerebbe tantissimo che tu realizzassi un video su Nizza, la regione della Savoia, L'Istria o la Corsica che hanno tantissimi legami storici con l'Italia.
Grazie
Sarebbe un argomento interessantissimo!!! Anche perchè sono posti dalla storia molto antica e affascinante
L'Istria è meravigliosa
dell'Istria sono più le città costiere che hanno avuto e hanno ancora tutt'oggi un legame con l'Italia :
Trieste ( lol ) , Capodistria, Fiume, Pola ecc... Nell'entroterra della penisola era pressoché disabitata poi l'Austria dopo aver ottenuto i domini della repubblica di Venezia ha fatto emigrare molti slavi nell'Istria e nelle Dalmazie per irridentismo italiano
@@Dio-solaire-D.-Ethelo-Brando non tutte però, se non ricordo male. Ci sono stato ormai vent'anni fa circa, ma ad esempio mi viene in mente una bellissima cittadina dell'entroterra che trovai molto simile ad un paesino della mia Puglia... Dovrei cercarne il nome, ma è una cosa che a suo tempo mi colpì molto
@@novusordoseclorummcmlxxvi beh è quindi ? Buona parte città d'Europa si sono basate sul modello italiano/latino : Odessa , Madrid , Mosca , San Pietroburgo, Londra ecc...
Grazie per il video dedicato alla mia regione, molto interessante! E' vero che ormai nessuno più parla francese in Valle d'Aosta, e ovviamente nessuno più aspira all'annessione alla Francia (Dio ce ne scampi!). La situazione è molto diversa rispetto al Trentino AA, dove molti abitanti sono di madrelingua tedesca; personalmente in Valle d'Aosta non ho mai conosciuto nessuno di madrelingua francese in 40 anni. Va detto che dopo la guerra ci fu molta immigrazione dalle altre regioni italiane (soprattutto Veneto e Calabria) e questo contribui' a ridurre (e quasi azzerare) il bilinguismo. I veri valdostani parlano soprattutto il "patois" che è un dialetto franco-provenzale che resta comunque abbastanza diverso dal francese e che si parla anche in alcune vallate del Piemonte. Ad ogni modo venite in Val d'Aosta, è una regione meravigliosa!
Sei uno dei pochi canali che non si è buttato a capofitto nella guerra in ucraina, l'hai quasi snobbata proponendo altro in modo assolutamente originale. Il miglior canale su youtube a parer mio, pero' un video col prof giannulli mi piacerebbe molto.
Non è snobbare.Non puoi snobbare un conflitto.Un conflitto porta morti e catastrofe.Snobbarlo è da ignoranti
Al momento la guerra in ucraina è cronaca, non storia
Purtroppo quando succedono eventi del genere ci si buttano tutti a capofitto, sommergendoci di informazioni spesso ridondanti.
non mi sembra anzi ha spiegato molto bene le dinamiche e la complessità che hanno potato alla situazione odierna
@Johnny Riverside Che poi, spesso, anche analizzando conflitti terminati si rischia di essere faziosi e/o fare propaganda per una parte. A maggior ragione se il conflitto è ancora in corso.
Grazie Simone, davvero ottimo servizio, visto che da valdostano devo ammettere che dopo 13 anni di scuole dell'obbligo in Valle d'Aosta (min 4 ore di francese settimanali) praticamente nessuno sia al conoscenza della vicenda che ci ha portato all'autonomia (Autonomisti compresi). Detto questo vorrei fare alcune precisazioni. Al contrario di come è adesso, al epoca il francese non era una realtà marginale nemmeno dopo il ventennio fascista(prima del quale si fatica a trovare documenti di qualunque genere in italiano), come testimoniano le corrispondenze dell'epoca il francese era ancora la lingua di chi era andato a scuola. Pertanto non era ridicolo dare un ruolo paritario alle due lingue e culture alla fine della guerra. Certo ora i tempi sono cambiati, si parla in francese (maccheronico) solo durante occasioni pubbliche e servizi TV. Si può anche affermare che quasi tutti (a studi terminati) reputino la conoscenza (sebbene parziale) di una lingua aggiuntiva una fortuna, sebbene diventi sempre più una conoscenza fine a se stessa. L'unica vera discussione è se l'utilizzo politico della lingua francese (vedi concorsi) sia effettivamente ancora cosa necessaria più che dannosa, dato che chiunque abbia un minimo di coscienza sa che il francese è solo un arma per tenere alla larga eventuali pretese antiautonomiste. Comunque non si può negare che una larga fetta della popolazione preferisca definirsi Valdostana, più che italiana, non tanto per "razzismo", ma per una retaggio culturale effettivamente diverso, ad esempio io ho venticinque anni e come parecchi dei miei coetanei l'italiano l'ho conosciuto con la scuola materna, dato che in famiglia tutti parlavano esclusivamente in patois (dialetto dalla radice francofona ma con evidenti tratti distintivi). Comunque sia nel 2006 si tifava tutti gli azzurri, e questo la dice più lunga di quanto possa sembrare.
esatto, in definitiva anche nel Piemonte di Cavour si parlava fluentemente francese, anzi, c'era una mescolanza di francofoni e italofoni, e i documenti importanti venivano redatti appunto in francese.
io sono del Lago Maggiore, e benchè la nostra storia sia diversa, anche i nostri anziani chiamavano la nostra lingua (dialetto) "patois" e ovviamente ha molto del francese medievale, ma che cmq si differenzia dal vostro "patois". viva le nostre diversitá linguistiche !! vive !!!
Anch’io mi definisco Veneto, ma non è per una definizione che si diventa razzisti. Comunque in Valle non ho mai sofferto di razzismo perché Veneto o Italiano, a diversità invece del Südtirol alto adige dove se parli italiano sei trattato come cittadino di serie B. Considero la valle e i loro abitanti un posto bello e pieno di storia, santè! 🍷
X quel che so, da ligure sostenitore di tutte le piccole parrie e realta locali, mi pare hai spiegato benissimo, anche se giudici per “ letture” e discorsi. Il francese lingua letteraria da secoli, ora in ribasso ed un dialetto temo meno usato, non significano essere francesi. Che poi se non sbaglio c è il gruppo arpitano fra savoia svizzera e val d aosta, con particolarità forti nelle valli , vero? ( belle le canzoni di milleret). D altronde in svizzera rimanda parlan francese ma mica sono francesi.. e in irlanda non sono inglesi e anche in finlandia esiste una grossa minoranza svedese. Basta essere tolleranti e aperti..,
Ma quindi in valle d'Aosta fate 4 ore in più di scuola ,x il francese, rispetto al resto d Italia? Oppure fate meno ore di altre materie per fare spazio al francese e fate le stesse ore del resto d'Italia?
@@madrebadessa4288 di che lingua parli quando dici ‘patois’? Arpitano?
Ciao Simone, per quando possibile sarebbe il caso di affrontare la questione della Corsica.
Il popolo corso, differenza dei valdostani, nei secoli non ha mai ricevuto un trattamento di riguardo da parte dello stato francese, che a differenza dell'Italia ha deliberatamente provveduto a reprimere il desiderio di autonomia dei corsi, ad imporre lingua e pronuncia francese su un idioma italico di influenza toscana (si è salvata solo la toponomastica), a snaturare la cultura corsa favorendo ampie politiche di immigrazione verso l'isola, proveniente dalle ex colonie, ed in ultima battuta incidendo direttamente sulla narrazione storica che viene impartita nelle loro scuole, promuovendo una eradicazione forzosa del loro moto indipendentista a livello pedagogico da quasi due secoli.
Trovo che questi fenomeni, ancora oggi presenti nell'ambito dell'Europa unita politicamente, vadano ampiamente discussi su questi canali per promuovere un'apertura cordiale verso il confronto tra culture vicine, in un processo che in Italia sta avvenendo, almeno dal dopoguerra, nelle regioni autonome dell'Alto Adige e della Valle d'Aosta, mentre in Francia non avviene, in un rapporto diretto che ricorda molto più il trattamento di una colonia del Mediterraneo piuttosto che una regione legata alla penisola italica per ragioni storico-culturali ma politicamente parte della Francia.
Sperando in futuri miglioramenti, auguro il meglio ai corsi, al prossimo video, buona serata 👍
Appoggio il tuo appello. Premetto di non essere mai stato in Corsica. Sono invece stato moltissime volte in Francia e essendo over 40 e Torinese, ho ancora bisogno di capire come/cosa/quando/perchè. Comprendo appunto bene le tue riflessioni e , seppur poco erudito nel merito Corso, molto lo si può capire, comprendere ed immaginare conoscendo un minimo la "grandeur" , l'ambizione che da secoli i francesi hanno portando avanti la loro cultura. D'altra parte, secondi solo alla cultura anglosassone, hanno dominato e dominano, con una grande scaltrezza politico/comunicativa/commerciale i mercati in moltissimi settori. Ci sarebbe da parlarne per ore.
@Ivan Balbo Sono stato molte volte, anche di recente in Corsica e condivido il tuo appello.
La corsica è di fatto una colonia francese nel mediterrano e come tale è trattata... per quanto riguarda il dialetto corso è ancora parlato localmente e c'è anche una tv locale che trasmette regolarmente in corso (che io che sono toscano e non so una parola di francese riesco a comprendere non perfettamente ma meglio del veneto o del calabrese) ma si vede che nelle situazioni "ufficiali" il francese viene imposto - se entri in un negozio i commessi ti si rivolgono in francese e danno per scontato che tu lo sappia, ma se vedono che sei in difficoltà passano subito ad un italiano stentato ma comprensibile (cosa che un "vero" francese non farebbe mai)
Sarebbe bello approfondire l'argomento
Io sostengo da tempo che la Francia dovrebbe vendere la Corsica alla Svizzera: sarebbe un cantone con alta autonomia, anche linguistica. E i vantaggi sarebbero per tutti (pensate a un porto svizzero…)
@@marcoc6105 l'île de la beauté. Regalata per una mossa da scaltro venditore del tipico francese. Attento, furbo, irridente, avaro. Per la Francia però sembra che sia sempre stato un problema. É un territorio che ha sempre consumato risorse nazionali senza produrre. Gli sta bene 😅😃
@@ZenithKappa ottima idea. Ovviamente non lo farebbero mai i francesi (mai vorrebbero vedere ridurre i territori, mai...). E cmq, boh... Non avendo zone costiere, cq, per la Svizzera non so fino a che punto potrebbe essere un plus...
Sono siciliano, e amo la Valle d'Aosta, la sua storia, la sua popolazione, i suoi paesaggi. I valdostani hanno di che vantarsi!
Ma la Sicilia non è da meno ...😉
La population du Val d'Aoste d'aujourd'hui n'est plus Valdôtaine française mais calabraise, napolitaine et sicilienne !
Bellissima valorizzazione del nostro patrimonio storico-culturale.
Grazie Nova, ogni giorno diventi un canale sempre più raffinato e affidabile. Sarebbero belli altri documentari del genere, magari con maggiori testimonianze di persone.
per aspera ad Astra
Da valdostano mi complimento per il video ben scritto e documentato. Il francese qui in valle si impara solo a scuola e solamente per turismo viene utilizzato (ci sono programmi TV e conferenze ma non un grande utilizzo). I valdostani in generali si sentono valdostani prima di tutto, ma sono comunque molto legati all'Italia, anzi si può affermare che ci sia un leggero astio diffuso nei confronti della Francia, non ben vista soprattutto per i fatti da te raccontati. In sostanza rimane una regione italiana comunque sempre con un certo distacco, per sottolineare l'aspetto autonomo fortemente voluto da sempre dai valdostani.
Grazie ancora per il video e per le informazioni accurate che offri!
Io vivo in Francia da 10 anni, non lontano da Chamonix. Vado spesso in Valle D’Aosta, e appena passo il tunnel del Monte Bianco o il petit Saint Bernard e mi fermo per un caffè o un panino non ho dubbi, mai! So di essere in Italia. Gente simpatica, gentile, sorridente e contenta di interagire con il prossimo. La Valle D’Aosta è italiana, italianissima e bellissima. Spero di tornare presto!
Ho la fidanzata Valdostana, questo video è la realtà di come funziona li in valle. Sono italiani e si sentono italiani, nessuno mai mi parlerebbe in francese. NB. In valle ci sono ormai pochi valdostani “doc”, la mia ragazza ha origini calabro-piemontesi. È una regione che ha subito un enorme immigrazione di Veneti,calabri,piemontesi e siciliani.
Come Valdostano ed ex componente del CRIM posso confermare di aver lavorato con gli artificieri per disinnescare un 152mm proprio vicino alla zona dei bunker mostrata nelle immagini. L'aveva trovato un turista francese che si era appartato per espletare dei bisogni. Incredibile a distanza di così tanti anni
io abito in altopiano di asiago e qui salta ancora fuori roba della prima guerra mondiale , e non poca
@@anakroyd c'è pure un museo dedicato:)
@@anakroyd nel nostro Veneto abbiamo combattuto praticamente l’80% della prima guerra mondiale, posso dirti che anche a treviso da un mio caro amico scavando nel giardino abbiamo trovato dei proiettili italiani del 15-18 😯
Mio padre a la Thuile ha trovato una bomba inesplosa
@@cristianfelisi9352 pensa che mio padre negli anni '50 esperto muratore piemontese , ristrutturo' l'antico campanile della Thuile ...
Non essendo sempre d'accordo con le tue idee che comunque VANNO RISPETTATE, trovo il tuo canale molto molto valido, colto e preparato.
Detto e scritto ciò mi piacerebbe da Veneto che potessi portare alla luce la storia della mia regione appunto. Talvolta indicato come il Texas d'Italia. E della nostra voglia di indipendenza. O della storia del perché si voglia un'autonomia che da noi tarda ad arrivare. E che trovo personalmente giusta. Per inciso non ti scrive un leghista, per quanto io sia politicamente un moderato, ma per essere leghisti ci vuole coraggio.
Sono un amante della storia e della storia del Veneto che per quanto non possa essere sempre considerato simpatico, ha dalla sua secoli e secoli di storia.
Ti ringrazio anche solo per il tempo che passerai a leggere questo scritto.
Continua così, non ti fermare.
Un abbraccio. Elia
Onore a San Marco e ai suoi millecento anni di indipendenza. Da un ''terrone'' 😇
@@loreCarbonell ti ringrazio considera che io sono per avere 19 regioni autonome come dovrebbe essere l'Italia e probabilmente andremo tutti molto più d'accordo e ripeto non sono un leghista ignorante al bar sono solo una persona che si basa sulla storia e sa per quello che riguarda se stesso che questa sarebbe la soluzione migliore per tutti
@@loreCarbonell onore al Meridione che continua a resistere nonostante l'assenza costante di uno stato che se n'è fregato per troppo troppo tempo te lo dice uno che ha il nonno siciliano
La voglia di "indipendenza" e "autonomia" è spesso voglia di tenersi gli sghei. Lo Stato italiano ha molti difetti, ma l'Italia divisa starebbe peggio
Che bella sorpresa un video su di noi! Uno sguardo alla nostra cultura particolare e alla nostra storia, che porta me e molti altri a non sentirci né italiani né francesi, ma valdostani. Un racconto preciso ed oggettivo che attraversa quegli anni terribili, in cui tante persone di cui Emile Chanoux è solo la punta sono morte, troppo spesso nel silenzio, per permetterci di considerare normale la libertà di cui godiamo oggi. Quello che dispiace è leggere tanti miei corregionali mentre sminuiscono l'importanza del francese nella nostra cultura e non colgono l'enorme fortuna che abbiamo nel poter imparare da subito una seconda lingua (potenzialmente) trasformabile in seconda lingua madre. Molti vorrebbero avere la capacità di poter pensare, scrivere e parlare fluidamente e indifferentemente in due lingue diverse (senza contare il Patois, che è una lingua e non un dialetto, per cui non basterebbe un libro per raccontarne la bellezza e la diversità che spesso porta ad avere parole diverse spostandosi tra villaggio e villaggio). Merci beaucoup Simone pour la belle vidéo et vive la Vallée!
Vive la vallée
Ma salve
Ciao Pierre 🤗 siamo conterranei 🤗🌸
Sono appena tornato da un weekend in Aosta, è un posto di una bellezza incredibile, se potete andateci
Confermo e sottoscrivo ciò che hai detto 👍🏻
E, specie in inverno, si mangia da dio!
Confermo da pendolare aosta-venezia 😁 Luogo piccolo, ma enorme in quanto a posti da visitare!
Io vivo in Valle d'Aosta e mi sento profondamente Italiano. Anzi non capisco perché in certi lavori pubblici,in alcuni si tipo il turismo la ritengo una cosa logica,si debba per forza conoscere il francese,francese che ho si studiato ma tanti anni fa,a causa di questa regola nonostante avessi il diritto secondo i requisiti non ho potuto avere il lavoro perché non conoscevo il francese ad ottimi livelli. Mi sento profondamente Italiano e anche se la Francia potesse darmi poi benessere la mia scelta in un ipotetico referendum sarebbe sempre sempre l'Italia.
Sono regole che ci sono stati imposti dopo la seconda guerra mondiale i perdenti devono accettare anche cose ingiustificate certe volte
per accedere a qualunque posto pubblico serve il francese... una volta aveva un senso perché c'era la necessità di usarlo, ora è solo una misura protezionistica, stile "prima i valdostani", e a me fa profondamente ribrezzo
🇮🇹🔥
Vota fratelli d'Italia
Se ti fa ribrezzo la cultura storica di una terra, di cui anche la lingua Francese fa parte, non hai che da levarti dai coglioni. Oppure rinunci a tutto ciò che l'autonomia, legata ALL'IDENTITÀ, ti garantisce!!
Simone potresti fare un video sulla storia della corsica e i suoi fortissimi legami con l'italia. Comunque bellissimo video come sempre.
Gli chiedo un video sulla Corsica dal 2020.. Chissà quando arriverà
@@mattia6387 mi spiace informarvi che non arriverà mai.
C'è già un podcast al riguardo sul suo canale Spotify, vallo ad ascoltare
I Corsi hanno cognomi italiani e parlano un dialetto chiaramente italiano. Provate a vedere il film "Un prophet" in lingua originale. I Corsi sono nostri fratelli.
Più che Italia direi genovesi
Grazie mille per aver parlato della mia Regione che purtroppo ancora molti pensano sia una frazione del Piemonte grazie ancora per il tuo documento per noi molto importante saluti Fabrizio Sedda
Il tuo canale, da studentessa di storia, è il mio preferito in assoluto e mi piace molto come esponi queste curiosità. Proprio oggi mi è capitato di vedere un tuo video sulla figura di Rasputin da cui sono sempre rimasta affascinata sin da quando da piccola avevo visto il cartone di Anastasia, mi chiedevo se potessi riprendere a parlare di questi personaggi enigmatici e misteriosi tra cui Nostradamus di cui ancora oggi si parla per le sue profezie misteriosamente avveratesi. Continua così🤗💙
Da valdostano dico una sola cosa.... NON SARÒ MAI FRANCESE
Appartenete al bacino idrografico del Po, il fiume più importante d'Italia. SIETE ITALIANI, NOSTRI FRATELLI, FIGLI DI ROMA. Un saluto da Pescara, Abruzzi.
Francesco Incani
Idem Io
💚🇮🇹🤍🇮🇹🤍🇮🇹❤️
@@FrancescoIncani guarda che anche i francesi sono figli di Roma...
Tanto quanto gli italiani, gli spagnoli, i portoghesi ed i romeni...
2006
La bellezza dell'Italia è anche rappresenta dalla profonda diversità culturale che contraddistingue il nostro paese, diversità attivamente tutelata dalla repubblica. Prima di fare degli studi in proposito credevo erroneamente la tutela della diversità culturale fosse pratica standard per tutti i paesi europei ed invece ho tristemente scoperto che l'Italia è un po' l'eccezione alla regola, in Francia ad esempio le politiche del governo centrale hanno contribuito alla morte di diverse sotto culture in seno al paese, bretoni e occitani ne sono forse l'esempio più lampante.
Spesso non ce ne rendiamo conto ma l'Italia è davvero una gemma rara nel panorama europeo.
Sì giusto... bravissimo,ben detto!!!!!!!❤
piccola correzione, da valdostano: TUTTI i valdostani sono madrelingua italiani, non conosco nessun madrelingua francese né conosco nessuno che ne conosca. l'unica madrelingua francese di cui abbia sentito parlare era una vicina di casa di mia nonna, morta negli anni 80. poi che tra di noi si parli in dialetto è un altro discorso, questo succede un po' ovunque in italia, ma il "particolarismo linguistico valdostano" esiste SOLO sulla carta
Riguardo al francese è vero, ma il punto del patois è centrale proprio per definire il particolarismo linguistico valdostano, perché a differenza dei dialetti del resto d'Italia (eccezion fatta per Friuli, Trentino e Alto Adige) il nostro non è ascrivibile a dialetto italofono, bensì a minoranza linguistica non italofona e questo rende le cose parecchio diverse, spiegando per altro il motivo per cui il francese si insegna ancora nonostante non lo parli nessuno
Io provenzale non è un dialetto dell'italiano ma del francese.
@@lorisducly6567 imho studiamo il francese (quasi) solo per tenerci stretti i 9/10 che tornano su da Roma. poi sono contento di sapere una lingua in più eh, intendiamoci, ma per trovare un senso al bilinguismo valdostano nel 2022 serve parecchia fantasia
@@paololavezzo7037 il francoprovenzale è una lingua a sè stante
Qualche tempo fa lessi che soprattutto ad Aosta città una parte della popolazione parla in famiglia il dialetto piemontese. Venne allora fatta una ricerca su quale fosse il dialetto più parlato in casa dagli abitanti della regione, escludendo chi si esprime in famiglia in italiano o francese (questi pare siano pochissimi).
Il dialetto numericamente più diffuso risultò essere il: ... calabrese
E' possibile? O era solo un'esagerazione?
Un saluto a Nova lectio e a tutti i suoi iscritti dalla Valle d'Aosta.
Ed un Grazie a chi ha combattuto per non farci diventare francesi.
Vi vogliamo bene ♥️
Soprattutto Forza Toro Sempre
anche noi!
On vous a annexé Tende et la Brigue à la place, et quelques autres trucs, mais ça ne valait pas le vol d'Aoste évidemment.
@@ploumploumtralala8922 grazie a Dio, almeno noi ci laviamo il culo. State pure di là.
@@ploumploumtralala8922 parla italiano mangia lumache
Finalmente la risposta ad una domanda che mi posi molto tempo fa, come mai la Val d'Aosta sia diventata una regione. Grazie Nova Lectio per l'eccellente video! Qualità sopra ogni limite 😊
Bel video!! Probabilmente la conferenza a cui ti riferisci a 18:17 però è quella di Potsdam, che è totalmente sconosciuta in Italia, ma è dove le 3 grandi potenze vincitrici della seconda guerra mondiale si sono spartite il mondo. Non sarebbe male un video a parte!!
Un bel video, comunque una correzione: l'idioma autoctono della Valle d'Aosta fu da sempre il Franco provenzale o arpitano, Pidgin tra la lingua d'oil ( francese) e la lingua d'oc ( provenzale o occitano). Il francese fu mantenuto coufficiale quando il Regno di Sardegna ( Ducato di Savoia) cambiarono lingua ufficiale dal francese all'italiano. L'attuale bilinguismo in Valle d'Aosta è stato un tentativo più o meno esplicito per francesizzare la Valle ma che non ha avuto gli effetti sperati, curiosamente i francesi se ne sono ben fregati ( e ben guardati) dal pretendere tutele per le minoranze occitane/ provenzali dei territori limitrofi Piemontesi alla Francia. A fare desistere dai desideri annessionistici francesi ci fu anche l'orografia, difatti questo settore delle Alpi, all'epoca innevato gran parte dell'anno rendeva difficili per non dire impossibili i collegamenti con la Francia ( all'epoca non esisteva il traforo del Monte Bianco).
Ho imparato qualcosa di nuovo e in più mi sono fatto un bel viaggio virtuale in Val D'Aosta 😎 Grazie, Scazzo. Te se vole bene!
Bellissimo video Simone. Questi video su queste regioni spettacolari del nostro paese sono formidabili.
Un saluto dal Lazio ❤️
bellissimo reportage, ben realizzato e molto interessante, come sempre daltronde, mi hai anche portato con il cuore nella valle Italiana che più amo!
grazie Simo, molto interessanti i dati storici che non conoscevo !! aggiungerei che oggigiorno il fattore "francese" è legato alla francofonia (Organizzazione Internazionale della Francofonia) quindi la Francia compie un grande sforzo, anche ECONOMICO, nel mantenere viva la lingua e la cultura francese in tutti i Paesi o regioni che riconoscono tale lingua come ufficiale, co-ufficiale o lingua importante ...cioè, la Vallée riceve denaro dalla Francia per mantenere il "bilinguismo"
ti ringrazio per aver raccontato la storia della mia regione! peccato non avervi incontrato in piazza Chanoux. Bravi
Bellissimo video! E da valdostano posso solo dire vive la vallée et vive l’autonomie. Apprezzo anche l’impegno per le pronunce😂
Io sono di Chivasso e sentirti parlare della mia città è stato emozionante!
Nova Lectio in tema Franco-Italiano, apprezzerei se voi come somma Nova Lectio potreste fare un bel video su cosa sta succedendo tra il possibile rischio di crisi diplomatica tra Italia e Francia. Grazie per il vostro impegno.
Grazie per questo video.
come al solito è un video stupendo.
un fatto analogo è accaduto in val di Susa nello stesso periodo, i francesi hanno occupato la valle nel tentativo di annetterla e i partigiani hanno minato di nuovo tutti i ponti pronti a ricominciare la guerriglia.
Video belissimo. Da italiano che vive ed è cresciuto all'estero mi piace imparare un po di piu la nostra storia. A me piacerebbe un sacco vedere un video simile a questo sulla questione dell'indipedenza del Veneto.
WSM! (W San Marco). Stiamo aspettando fa ben 6 anni che Zaia si metta a tavolino con Roma, ma è lunga..lunghissima. Tutti noi Veneti sogniamo l’autonomia regionale, ma per ora è un sogno
Interessantissimo come sempre...🤗👏sono Piemontese ma non conoscevo la storia dei nostri vicini....😳😉
Idem👍🏻
Bel lavoro come sempre. Sto recuperando i vostri video piano piano
Grazie Nova Lectio per questa lezione di fratellanza e difesa trasversale della complessità che rende preziose la nostra storia e la nostra cultura.
Finalmente qualcuno inizia un incipit raccontando questa storia, grazie :) Potrei allegare una bibliografia, è la miglior storia sottaciuta di sempre. Nel piano di De Gaulle, oltre la Val d'Aosta, v'era un lembo raccogliente la Val Susa e la provincia di Torino, annessione territoriale non avvenuta che ha aperto la porta ad una ridefinizione del confine, per esempio, sul Monte Chamberton la cui vetta è passata in territoire d' Hexagone. Le mitologiche divisioni di Adams e De Felice, storia epica
Bellissimo reportage! Sono valdostana ma certe cose proprio non le sapevo!
Grazie!!! E complimenti x il sunto.
Manca solo un piccolo suggerimento sulla pronuncia di certi paesi, potevi chiedermi 😆, alla fine hai a lungo inquadrato casa mia...
Mi sono sempre posta anch'io questa domanda.Ed ora, grazie a questo video ho la risposta.Complimenti per la dettagliata spiegazione.
Bellissimo video! Da piemontese aggiungo una cosa: le truppe francesi non sconfinarono solo in Valle d'Aosta, ma anche in Piemonte. Nello specifico discesero tutta la Valle Stura giungendo fino a Borgo San Dalmazzo, a 8 (OTTO) km da Cuneo, dove vi rimasero per uno o due giorni fino a quando arrivò loro l'ordine di ritirarsi. Non fosse arrivato l'ultimatum a De Gaulle non solo la Valle d'Aosta sarebbe diventata francese, ma anche la Valle Stura e le valli Chisone e di Susa...
Sei di Cuneo?
@@masterice_ yes
Vero... e i " grandeurs" francesi ancora adesso vogliono spostare il loro confine sul Monte Bianco ,verso l'Italia ...!
Ma se in Val D'Aosta non passarono...
@@NoName-hg6cc Come no ? Nei primi dell'800 Napoleone scese in Valle d'Aosta attraverso il colle del Gran San Bernardo, con le sue Artiglierie e fanterie per raggiungere il Piemonte dove combatté un'importante campagna di guerra ...
Ciao sono nato e cresciuto all estero tantissime cose non le so ma un grazie Grazie infinite per le vostre condivisioni... hai un Bell scopo nella vita.. Almeno un giorno potrai dire "ho fatto la mia parte" 👍😊 grazie ancora
La valla d'Aosta è l'ultimo ramasuglio della dinastia dei Savoia tanto che si dava titoli come "duca d'Aosta", perdere quel pezzo significa perdere gli Origini anche se è francese, anche perché Piemonte e Valle d'Aosta sono in ottimi rapporti,in fondo erano la loro storia.
Figurati, non si sentivano/si sentono francesi neanche i Savoiardi
L'unica differenza che il Piemonte era rimasto italiano per volere di Amedeo 2 di Savoia mentre la valle d'Aosta è rimasto francese (ripeto si parla il francoprovenzale ma senti comunque persone parlare in italiano e inoltre da me in Piemonte ci sono ancora nelle montagne persone che parlano addirittura un dialetto chiamato occitano)
@@roccus8815 lo so, anch'io sono Piemontese, ma più che altro la Valle d'Aosta è rimasta "francese" anche perché era appunto era una valle ed era più facile che si conservano le stesse tradizioni mentre noi piemontesi anche se noi abbiamo avuto influenza francese ed il nostro dialetto conserva ancora alcune parole francesi siamo rimasti un po' piu aperti alla penisola. Però ti assicuro che il nostro legame sabaudo e antifrancese ci è sempre stato, dalla Savoia a Nizza. È aggiungo che il Regno di Sardegna è rimasto uno stato federale fino al 1848 ed era composto dal Ducato di Savoia, da quello d'Aosta, dalla contea di Nizza, dal Principato di Piemonte e dal Regno di Sardegna
@@Nicolo01 sempre bello incontrare un compaesano, comunque si sono d'accordo su quello che stai dicendo ed è uno dei motivi per cui i francesi ambivano anche la valle d'Aosta per Princi culturali e geografici però è anche vero che noi lo abbiamo mantenuto quel territorio per secoli (maledetti francesi slavi inglesi e greci) come il Trentino e l'alto Adige e se hanno combattuto contro il governo autoritaria di Mussolini vuol dire che è rimasto fedele nonostante la loro autonomia e le discriminazioni da parte del governo
@@Nicolo01 Non mettere mai in dubbio il coraggio dei francesi. Sono stati loro a scoprire che le lumache sono commestibili
Bellissimo video! Originale e approfondito in pochi minuti. Complimenti!
Complimenti davvero, un video bellissimo! 👏👏👏
I tuoi video mi emozionano sempre.mi sale il magone e mi vengono le lacrime agli occhi.c'è una nota così nostalgica che mi fa percepire come tutto questo abbia influito nelle nostre vite. Scelte coraggiose di uomini che non vengono mai ricordati abbastanza. Per aspera
video di alta qualità e denso storicamente come sempre, like garantito. bravo Simone
I cartelli con segnati i punti dove hanno girato gli Avengers sono pura poesia
Siete una pagina spaziale, e da pratese orgoglioso di un compaesano cosí forte su Utube!
As always, a great story. Nova Lectio, I am not sure if Italians know what a great patriot they have in you!
Have you ever tried to do a video on the "Yugoslavian" side of Italian lands taken by Tito after 1945... I mean, I want to see local people there who preserved Italian heritage and speak Italian. Great work, Thank you
So che ne e' purtroppo restato poco.Gli slavi si espansero oltre misura i secoli passati, sopratutto dopo la fine politica di Venezia.Spinti forse dall' Austria allora dominatrice.E poi, con Tito.
Ottimo contenuto Simone 💪🏻 ora ci sta un lavoro altrettanto pregiato e puntuale per quanto riguarda la Corsica.
Bellissimo video che ritrae la bella valle in cui sono nato e vivo… come ti hanno già detto nel video “se ci sentiamo più francesi o più italiani?” qui noi siamo VALDOSTANI…
Comunque una nota di merito per aver provato a pronunciare bene i paesi qui (non riuscendoci 😂)
Ciao Cubo ;)
Non conoscevo assolutamente questa parte di storia, grazie mille! Interessantissima
Ciao Nova,bellissimo documentario sulla storia Valdostana , volevo dirti se potevi approfondire la questione Corsica,Sardegna e Sicilia, 3 terre che appartengono secondo me a se stesse e non ai paesi di cui ne fanno parte,grazie.
È più difficile da spiegare di come sembra ma tutte e tre sono italia
Infiniti Complimenti per questo video e grazie per averlo pubblicato. E' sempre un piacere guardare.
Seguo questo canale dalla terza superiore quando andavo ancora al liceo ad Aosta. Vedere Simone che mi passa sotto casa riprendendo via Roma a pont saint martin ha fatto proprio strano.(avrei voluto davvero incontrarti😓) Se volete una voce un po' più estremista sul campo lingua, il francese è solo una farsa nella maggior parte della valle. Chi lo parla di sicuro non va a comprare il pane parlando in francese al panettiere ecco.
Vivendo un po' di mesi in Trentino nell'alto Tirolo ho capito davvero cos'è una seconda lingua (tedesco) e che ha molta più importanza dell'italiano socialmente. I ragazzi della mia età parlavano tedesco tra di loro e quando scoprivano che potevo parlargli solo in italiano parlavano un italiano con forte accento tedesco. Tutto ciò per fare capire davvero quanto il francese in valle sia comodo solo per avere un pretesto di diversità, quindi per l'autonomia. Ad Aosta ci sono una quantità di uffici riguardanti il francese, la "salvaguardia" del francese da far pena.
Pure per l'accesso all'esame di stato ci è stato propinato un esame orale e scritto inutile riguardante il francese. Quindi una mega, iper, super fissa per sto francese quando non c'è nessuno con cui parlarlo 😂
La cultura differente di un popolo non è data certo solo dalla lingua, che è una cosa comunque molto variabile nei secoli....
Ringraziate che ci sia il Francese che aiuta a tutelare la vostra Autonomia, di cui molti approfittano per poi sputare nel piatto in cui mangiano definendosi più italiani degli italiani!!
@@DerThorwald non ho chiesto io che ci sia l'autonomia data dal francese. Non posso condannare questo sistema solo perché ci sono nato dentro? Il tuo commento mi sembra un po' insensato e superficiale
E sei stato fortunato che i ragazzi altoatesini bilingue, seppur con marcato accento tedesco ,si " sforzano" di parlarti ...Quando ero militare a Bolzano , fine anni'70 non ti parlavano mai in italiano, piuttosto in inglese...ma mai in italiano . Grazie a Dio,oggi ,forse qualche cosa è cambiata ...in meglio .
Bravo Simone, trovi sempre argomenti nuovi e interessanti, sei forte!
Che la Val d'Aosta sia di cultura francese è uno dei più grandi pregiudizi che continuamente sento anche a scuola. Purtroppo il francese come lingua si è ingiustamente imposta nella sua ufficialità anche se in realtà quasi nessuno lo parla né l'ha mai parlato. La Val d'Aosta è provenzale e parlà provenzale, oltre all'italiano, chiaramente.
Solo un appunto, è Valle d'Aosta e non Val d'Aosta. Da valdostana, ci tengo. Grazie 😊
Si tu entends continuellement ceci, c'est que ça doit être vrai 😉
@@lafripouille89 più che vero, direi risaputo. Il fatto che i francesi siano imbottiti di pregiudizi non è una scoperta e nemmeno un segreto.
Grazie per questo video! E' completo e ben spiegato. Sono orgoglioso che finalmente esista un video come questo sulla mia regione. Ma per il resto, che tristezza. Oggi il francese, di cui i nostri nonni erano così orgogliosi, ha perso il suo posto. Le promesse italiane di tutelare la lingua non sono state mantenute e la volontà del popolo non è stata ascoltata. Oggi siamo dimenticati dall'Italia stessa. A volte mi chiedo se non sarebbe stato meglio per noi andare in Francia. Dopo ci hanno fatto la stessa cosa con la Corsica, quindi è certo che i francesi non sono esenti da rimproveri.
Un italiano deve essere bilingue per lavorare in val d'Aosta se non ricordo male come bolzano, se non è questa una tutela! (p.s. I francesi si sono comportati male con i valdostani)
Quale autonomia credi che ci avrebbe concesso un paese parigi-centrico come la Francia, il più centralizzato che ci sia? Nessuna. Tutti quei bei finanziamenti per preservare il bilinguismo, le tradizioni, il francoprovenzale, gli sport popolari... addio. Basta vedere cosa accade dall'altro lato delle Alpi
I francesi hanno adottato solo recentemente una politica di bilinguismo. Per secoli hanno represso ogni variante e lingua minoritaria, tra cui l'occitano e l'arpitano (di cui il patois è denominazione spregiativa), tanto che si arrivò al paradosso della tutela dell'occitano da parte di Italia e Catalogna, perlomeno fino agli ultimissimi anni.
Grazie per quest'altra perla. Spero che in futuro farai anche un video dedicato alla Corsica.
Sei perdonato per la pronuncia dei paesi/ località valdostane perché hai fatto un video davvero fantastico, da valdostano piuttosto che francese, se costretto, diventerei svizzero, ma sono contento di non essere francese, per il resto ormai di autonomo è rimasto solo lo scritto sulla carta, per il resto siamo Italiani come gli altri, ne più ne meno.
Certamente vediamo Roma come un'entità aliena, lontana e davvero poco interessata al popolo valdostano, quindi almeno in quello siamo autonomi, quando successe alluvione nel 2000, ci tirammo su le maniche ed ogni vallata si sistemò alvei, terreni e case in modo autonomo, se avessimo dovuto aspettare Roma saremmo ancora disastrati come le città terremotate italiane, siamo italiani si, ma diversi, in fondo Roma è distante sotto ogni aspetto...
Grazie di cuore Simone per questo fantastico video che fa conoscere meglio il popolo di questa meravigliosa regione.
Sono di parte, ho parenti valdostani 😁
Sei e siete tutti in gamba... continuate così 😉👍
30 anni fa, aspettando parenti agli arrivo in aeroporto mi misi a chiacchierare con un signore 75enne circa che aspettava con me.
Mi raccontò di essere stato partigiano in Val d’Aosta e di questo evento. Mi disse di come si misero d’accordo con i repubblichini e che “tutti insieme si sparava ai francesi”…
Il miglior modo per riappacificarsi dopo una guerra civile :D
Un fatto analogo accadde anche in Cina durante l'occupazione giapponese. Prima dell'invasione nipponica la Cina era dilaniata da un conflitto interno che vedeva contrapposti il partito comunista di Mao e il Kuomitang partito di destra. Le due fazioni misero temporaneamente da parte ogni frizione per combattere i giapponesi.
grazie... da valdostano e da grande tuo estimatore te ne sono molto grato per questo tuo video. Magari fossi come te
Cesare sono più di 2000 anni che ci ricorda come va trattato "l'amico" francese
Grande Simoneeeee aspettavo il tuo video in merito a questa alleanza!
Abito a pochi km dalla Valle d'Aosta che conosco abbastanza bene . Un gioiello di incomparabile bellezza, ricca di storia, cultura e tradizioni che risalgono alla notte dei tempi .Nei secoli ha ricevuto impronte di civiltà importanti , come la Roma imperiale ( Aosta ,Augusta Pretoria) che la colonizzo ' qualche anno prima di Cristo sottraendola ai Salassi , popolazione con antiche origine celtiche. Durante il medioevo ha vissuto un'importante periodo storico con famiglie nobili come gli Challant che hanno costruito nei territori della bassa Valle innumerevoli manieri e castelli come a Fenis e a Issogne ,ricchi di affreschi e di importanti arredi ...Anche Napoleone Bonaparte la attraverso' ai primi dell'800 quando con il suo esercito, scese dal Gran S.Bernardo per le sue campagne di guerra in Piemonte, cingendo d'assedio per molti giorni , il forte di Bard che si erge superbo e imponente su di un'altura che sovrasta l'autostrada subito dopo l'abitato di Donnaz ,dove tra l'altro si scorge un'arco prospiciente alla roccia, edificato dai romani, su quella che era l'antica via delle Gallie...Riguardo l'appartenenza francofona dei valdostani che parlano un dialetto tipico franco-provenzale, detto " patois" negli anni '70 , soprattutto nelle zone dell'alta valle come a Couymayeur, molti valdostani ventilarono l'idea di ottenere l'annessione alla vicina Francia ,ricordo ancora bene , a riguardo , le scritte su alcuni viadotti dell'autostrada " Vallè d'Aoste libre" ... Va detto che la piccola Valle d'Aosta negli anni ,essendo una Regione a Statuto autonomo come il Trentino etc. ha avuto molte agevolazioni economiche ( un tempo godevano anche di un'assegnazione cospicua di buoni carburanti e sconti su zucchero e caffè...) oltre a prestiti a fondo perduto , per la ristrutturazione di stalle e antiche baite, nonché indennità di bilinguismo a tutti i dipendenti degli enti pubblici e l'insegnamento della lingua francese fin dalle scuole primarie.
Che tempismo Simone... la Val d'Aosta usata come metafora per l'attuale atteggiamento della Francia verso l'Italia sulla questione migranti. Ma attenzione poiché buona parte degli abitanti della Provenza, del Delfinato, financo della Camargue, (per non parlare della Corsica) presentano molte affinità con gli Italiani. Ricordiamo che nel Mondo i parenti più stretti che abbiamo sono gli Spagnoli ed i Francesi (per altri aspetti anche i Greci) dunque, anche se a volte gli interessi possono divergere, l'Italia non deve mai perdere il rapporto con i propri cugini e viceversa.
Viva l'Italia, Viva la Francia ed un grande abbraccio a Greci e Spagnoli ma nel massimo rispetto anche dei popoli Germanici.
Ci siamo sempre definiti cugini coi francesi .Un mio amico diceva sempre più i cugini sono stretti più rompono le scatole.Vefi cosa sta succedendo proprio in questi giorni con la questione migranti.comunque sempre complimenti per i video che proponete c'è solo da imparare.
cugini di chi?dei francesi?ahahahaha...i francesi con noi non c'azeeccano niente,se non per la lingua di estrazione latina,per il resto sono sempre stati una nostra provincia...
@@valtervaleriani6268 fai solo la figura del bimbo così
La cosa curiosa è che noi ci definiamo cugini, loro no. Culturalmente le strade sono molto diverse, la Francia è un mix tra la cultura anglosassone e quella mediterranea.
@@lucallegra sono d'accordo👍
@@valtervaleriani6268 quando sono stati una nostra provincia
Molto interessante ...sarebbe anche altrettanto interessante fare un video su l'invenzione del teleffono vorrei sapere piu' dettagli al riguardo..perche' e sempre stata una grande battaglia tra graham bell ed antonio meucci...Grazie per i tuoi video sono sempre molto istruttivi!
Il primo fu proprio un valdostano, Innocent Manzetti nel 1844. Per mancanza di soldi per i brevetti fu battuto da Meucci e Bell che brevettarano attrezzature simili👍 la scuola dove mi sono diplomato è stata intitolata a lui, ma nel resto d Italia penso sia sconosciuto
@@brushem5489 si io credo la stessa cosa comunque sarebbe interessante sapere alcuni dettagli perche' meucci se non vado errato e riuscito a fare il primo collegamento tra la sua camera da letto al bagno o una cosa simile.. infatti meucci non aveva molti soldi per portare avanti il brevetto del'invenzione credo che fu Graham bell a portare avanti l'invenzione ma io credo che il brevetto originale era di antonio meucci.
tutti dicono che in italia la cultura non funziona io vedo che sia nova lectio che altri canali che offrono qualita' sono in costante crescita , siamo poi certi che in italia funzionino solo il grande fratello e paccottaglia simile ? ancora complimenti per il video
Accidenti che bel lavoro hai realizzato, profondo in larghezza e lunghezza, in comprensione ed esposzione. E leggo anche testimonianze degli abitanti del posto, chi meglio di loro, testimoni delle loro storie generazionali puo confermare un lavoro che hai completato in meno di una vita.
Debbo riconoscere avendo passato delle vacanze sia ad Aosta che a Bressanone che ad Aosta non ho sentito una parola in francese mentre a Bressanone si sente spessissimo parlare in tedesco. Anche in Friuli ci fu un tentativo di alleanza tra fascisti e comunisti per fermare gli yugoslavi , allora si diceva i titini , e impedirgli di entrare a Trieste. In quel caso il tentativo fallì.La conferenza poi non si tenne a San Francisco ma a Postdam
Non sapevo di questo accordo in Friuli. Puoi dirmi di più?
In realtà parlano un dialetto incomprensibile ai tedeschi
Da Valdostano mi permetto di commentare che è un reportage molto accurato. L'unica modifica che apporterei, sarebbe evitare di ridurre la dicotomia tra Italia e Francia. L'Italia, sicuramente, sta da una parte, ma dire che la Valle d'Aosta è sempre stata a cavallo tra l'Italia e la Francia è, a mio modo di vedere, poco preciso storicamente. La VdA è francofona, ma non è mai stata francese (tranne sotto Napoleone...). Non va dimenticato quell'esempio di Stato intramontano che era il Ducato di Savoia, predecessore del Regno d'Italia. La Valle d'Aosta, come altre regioni alpine, incarna un concetto poco capito e poco diffuso, ma ben presente in letteratura, l'intramontanismo. L'entusiasmo per De Gaulle avrà potuto essere probabilmente motivato dalla nostra appartenenza linguistica, ma non dimentichiamo che noi siamo sempre stati fedeli ai Savoia, che non sono francesi, pur parlando francese. Parlare la lingua francese non significa fare parte della Francia, oggigiorno direi quasi nel 90% dei casi (si pensi al Belgio, alla Svizzera, al Québec e a tutta l'Africa francofona). La nostra cultura è alpina e francofona, non francese. Questo discorso è oggettivo e va al di là di ogni simpatia o antipatia per la Francia. Penso che nessun Valdostano nutra nessun particolare entusiasmo per la Francia, non vedo perché dovrebbe, così come non vedo perché lo dovrebbe nutrire nessuno Svizzero francofono o nessun Belga francofono. Il nostro francese (e non sto parlando del patois francoprovenzale) ha tutta un'altra storia, pronuncia e morfologia rispetto al francese di Parigi, e si avvicina molto al francese del sud-est dell'attuale Francia. Le peculiarità culturali e linguistiche locali sono presenti ovunque e appartiene ad ognuno cercare di capire e di non scadere in facili stereotipi e campanilismi. Che i danni dell'epoca fascista in VdA restino un esempio da cui trarre insegnamento. Se oggi la VdA fa parte dell'Italia, è perché alla fine hanno avuto ragione delle personalità illuminate come Federico Chabod et Alexandre Passerin d'Entrèves, anche perché l'Italia ci ha dato quello che nessuna Francia o Svizzera ci avrebbe mai dato, cioè lo statuto di autonomia, che viste le caratteristiche della nostra Valle, è stata l'unica maniera di sopravvivere ai cambiamenti socio-economici del 2º dopoguerra, in cui le strutture socio-economiche alpine sono state sconvolte e smantellate. La risposta a 19:07 rappresenta molto quello significa essere Valdostano.
Bellissimo racconto....
Potresti raccontare come alla fine della guerra i francesi volevano prendersi un pezzo di Liguria
..se la sono presa Briga e Tenda!
Avevo richiesto questo video in un commento anni fa e finalmente è arrivato. Grazie mille!
Scrivo tutto nella "lista delle cose da fare". Ci metto solo i miei tempi giurassici
Bellissimo canale! Complimenti!
Mi piacerebbe moltissimo che in futuro venissero trattati gli attuali argomenti: spostamento del confine italiano sul monte bianco e cessione di parte del mare di Sardegna alla Francia. Sarei proprio curioso di sapere se davvero i nostri politici della sinistra filofrancese avrebbero concesso la regalia…. 😡
Bel video con la situazione attuale tra Italia e Francia
Ricordo anche che Ventimiglia è stata la città italiana più bombardata della II GM. Il tentativo era quello di spopolarla per poi annetterla più facilmente alla Francia. La popolazione della cittadina però tornava ogni sera alle proprie case e di buon mattino andava nell'interno, non permettendo l'annessione con la sua sola presenza, dato che non si poteva forzare una popolazione di un'altra lingua
Eh si che si puo', ..... io te lo dico perche' sono nata a Fiume ancora italiana nel gennaio 46, poi il resto non lo racconto perche' e' tutto una serie di sconcezze storiche
@@tulliapace9733 Vero, ma a Fiume almeno un terzo della popolazione erano croati o sloveni. A Ventimiglia non c'era neppure un francese.
In ogni caso ti sono vicino, ho conosciuto varie persone di Fiume o figli di fiumani. Ho anche conosciuto una ragazza a Veglia che parlava un ottimo italiano, gli ho chiesto come faceva a saperlo così bene e mi rispose: e son fiumanaaa
Ancora ci sono
@@tulliapace9733 Aaa
Ho scritto Ventimiglia la più bombardata, dopo Zara però. Altra sconcezza
Siamo "un fiume di fiumani" e abbiamo inondato il mondo.
Quanto a me, son qua a milano
@@tulliapace9733 mi sento molto vicino al dramma che vissero le famiglie istriane e dalmate dopo l'avvento dei comunisti di Tito , con i delitti inenarrabili nei confronti di questi nostri fratelli che per anni sono stati volutamente taciuti da molti partiti dell'arco Costituzionale come il PCI ...Quando i profughi istriani giunsero nelle regioni " rosse" di Toscana e Emilia Romagna ,vennero vergognosamente rifiutati, perché le cosiddette " case del popolo" di quelle Regioni che si sono sempre ritenute all'insegna della democrazia li tacciarono vergognosamente di essere " fascisti " in fuga...
Nel 1860, tra le piazze dei paesi valdostani si gridava Vive l'Italie. Ci sono appunto numerose testimonianze scritte che dimostrano l'entusiasmo anche nella classe clericale per l'unificazione
Sono qui nella mia casa di Ginevra e ci chiediamo la stessa cosa guardando oltre le montagne… “Bonjour ! Bonjour!” 😂❤
complimenti Simone per questo ottimo video, la Valle d'Aosta e un piccola ma grande regione ricca di paesaggi naturali meravigliosi e di gente veramente splendida come io stesso ho potuto constatare visitandola qualche anno fa.
Da valdostana grazie 🙏🥰
"meglio un fascista per amico che un francese come vicino"
-detto 100% del Val d'Aosta
Condivido pienamente...👍👍👍
Hahaha questa è bellissima!!
Félicitations, c’est un avis qui va loin… je comprendrai jamais pourquoi vous nous balancez sans arrêt des méchancetés alors que la plupart des français n’ont absolument rien contre les italiens (et >10% des français sont d’origine italienne). Bref c’est bien dommage…
@@anothervinnie7413
Tout simplement le traditionel complexe d'infériorité des italiens par rapport aux français ! Cette France qui a accueilli tant d'italiens fuyant la misère et la dictature de leur pays.
Ho passato tutta la mia infanzia e giovinezza tra plampinciaux, Courmayeur e la val Ferret, Aosta col suo negozio di modellismo che aspettavo con ansia di vedere, La Thuile per le sciate, corso Roma a courma per l'aperitivo pre cena..il bar del tennis dopo Morgex per il post cena.. gran bel video,grandi bei ricordi
Bellissimo video veramente! Consiglio di investigare riguardo le infiltrazioni 'ndraghetiste in Valle D'Aosta ;)
Sempre onore alla val d'Aosta. Prima Valdostani,poi italiani. Mai perdere le proprie radici. Video eccellente come sempre
Gran video Simone.....non mi ero mai informato su questa storia 👍👍👍
Hai parlato poco della vera lingua locale : l'arpitano (chiamato anche patois o franco-provenzale)
Nessuno in valle d'Aosta ha mai parlato francese (il francese come lingua istituzionale era cosa assolutamente normale, lo diventerá poi in mezza Europa). L'arpitano ha origini comuni al francese e all'occitano, ma appunto non è francese. È parlato nella Svizzera francese (che sarebbe arpitana), in una vasta area francese oltre confine, e in diversa valli piemontesi.
La questione della autonomia valdostana, si è andata a creare per il suo isolamento, che ha aiutato a creare una maggiore identità nel tempo. Come detto nel video, nell'arco alpino la questione linguistica è davvero variegata.
Reputo ingiusto il bilinguismo Italo - francese, in quanto inesistente. Sarebbe giusto insegnare arpitano o walser, che è la vera peculiarità linguistica di quella valle,
Grazie per questo video dedicato alla mia terra ❤️
Complimenti per l'esposizione e la competenza.
Per esempio la valle di Gressoney è di origine germanica tedesca deutsch, la lingua è cultura Walser. Bellissima, a me piace molto. Anche il castello dei Savoia, o la residenza estiva della regina Margherita e' incantevole fiabesco, mi sembra e ma non vorrei sbagliarmi ! Grazie 🙂🙏
Più esattamente i Walser si trasferirono ,non tanto dalla Germania, quanto da una zona della Svizzera tedesca ( Vallese)in due ondate successive durante il periodo delle basse glaciazioni ( se non erro tra il 1200 e il 1400 ) scendendo verso Alagna Valsesia ( Piemonte) e Gressoney la Trinite'( Valle d'Aosta ) ...IL castello di Margherita di Savoia a cui tu ti riferisci ,in stile eclettico, con interni a dir poco fantastici ( ha una scala interna in legno massello stupenda...) fu costruito sotto la supervisione della Regina , a cavallo tra 1800 e il 1900 con l'aiuto del suo grande amico ,il barone Pécoz ( di lontane origini Walser) e si trova a Gressoney St Jean ...
Si nota che non sono il classico tuttologo tipico italico. Ho studiato Storia solo quella delle Scuole medie superiori. Comunque grazie della super precisazione.
Buongiorno,
se posso dire la mia a riguardo della Vallée d'Aoste che son francese. Vedo il "problema" dall'altro lato delle Alpi e attraverso i diversi amici valdostani incontrati all'università.
Posso dire che molti giovani, quando hanno la fortuna di parlare perfettamente due delle lingue maggiori europee, vanno in Francia appena approvata la maturità per andare all'università e vivere in un paese in cui lo Stato prende cura ed aiuta gli studenti ad emanciparsi degnamente (anche se anche questo sia cadendo a pezzi oggi).
Hanno la fortuna di avere un'identità regionale propria (ma vicina alle vallate francesi e svizzere) e l'influenza di due grandi e stupendi paesi che sono la Francia e l'Italia, ed è bello che sia cosi.
Io conosco dei valdostani e studiano più inglese che francese
Coincidenza assurda: oggi ho conosciuto una valdostana, prima persona la quale ho conosciuto di quella regione.
Sarebbe possibile un video sul Piemonte? Ne sarei entusiasta