News del 21 gennaio 2025
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- เผยแพร่เมื่อ 1 ก.พ. 2025
- Il 21 gennaio 2025, il Primo Ministro ungherese Orbán Viktor ha incontrato a Bratislava il suo omologo slovacco Robert Fico per discutere della sicurezza energetica dopo l’interruzione del transito del gas attraverso l'Ucraina. Entrambi i leader si sono opposti all'adesione dell'Ucraina alla NATO e hanno espresso riserve sulla sua integrazione nell'Unione Europea, evidenziando le possibili ripercussioni sul settore agricolo. Fico ha minacciato di porre il veto agli aiuti finanziari europei destinati a Kiev, segnalando una crescente tensione nella regione.
Parallelamente, il governo ungherese ha annunciato misure per sostenere l’economia. Tra le principali iniziative figurano il mantenimento di tariffe energetiche ridotte, il raddoppio delle detrazioni fiscali per le famiglie, il lancio di un prestito agevolato fino a 4 milioni di fiorini per i giovani lavoratori e il finanziamento di investimenti pubblici per 450 miliardi di fiorini. Inoltre, sono stati stanziati 1.400 miliardi di fiorini per il supporto alle piccole e medie imprese.
Nel settore accademico, l’Università Tecnica ed Economica di Budapest (BME) ha introdotto una nuova scala salariale minima per i suoi docenti e ricercatori. Gli stipendi base aumenteranno dal 29% al 61%, con i maggiori incrementi destinati alle posizioni accademiche inferiori. Gli assistenti vedranno il loro stipendio salire da 326.000 a 500.000 fiorini lordi, mentre i professori con titolo di Dottore dell'Accademia Ungherese delle Scienze passeranno da 777.000 a 1 milione di fiorini.
L'industria alimentare ungherese continua a espandersi, come dimostrato dall'inaugurazione di un nuovo stabilimento della Kemenes Cukrász Manufaktúra Kft. a Páty, un investimento da 1,8 miliardi di fiorini sostenuto dallo Stato con 618 milioni. Negli ultimi 10 anni, il governo ha supportato oltre 1.100 aziende nazionali con 580 miliardi di fiorini, creando circa 14.000 posti di lavoro.
Il mercato immobiliare di Budapest è in forte crescita grazie al progetto Grand Budapest, noto come "mini-Dubai", nell’area di Rákosrendező. Le infrastrutture previste, tra cui nuove aree verdi e l’estensione della linea 1 della metropolitana, potrebbero triplicare i prezzi degli immobili. Attualmente, gli appartamenti nuovi nei distretti XIII e XIV hanno un prezzo medio tra 1,3 e 1,5 milioni di fiorini al metro quadro, ma potrebbero salire fino a 5 milioni una volta completato il progetto.
Infine, la Vállalkozók és Munkáltatók Országos Szövetsége (VOSZ) ha evidenziato la necessità di manodopera straniera per mantenere la competitività economica del paese. Senza questa forza lavoro, molte imprese rischiano di ridurre le attività o trasferirsi all’estero. La VOSZ ha inoltre sottolineato che i lavoratori stranieri ricevono salari equivalenti a quelli dei locali e che l’assunzione comporta costi aggiuntivi del 30-50%.
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