Pisa - La 46ª Brigata Aerea

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  • เผยแพร่เมื่อ 2 ต.ค. 2024
  • La 46ª Brigata Aerea "Silvio Angelucci" è un reparto dell'Aeronautica Militare dislocato sull'aeroporto di Pisa-San Giusto. Ha origine dal 46º Stormo da bombardamento terrestre e la sua bandiera di guerra è la più decorata tra tutti i reparti di volo dell'Aeronautica Militare.
    I suoi compiti oggi sono il trasporto tattico, il trasporto materiali, mezzi ed equipaggiamenti, il trasporto sanitario d'urgenza, il trasporto organi per trapianto, l'aerosgombero sanitario e il supporto alla Protezione civile sia sul territorio nazionale che all'estero.
    Dal 1956, è l'unico reparto dell'Aeronautica Militare a occuparsi di tali compiti.
    Con l'epopea dei C-119 l'Aerobrigata viene chiamata ad operare in tutti i contesti nazionali ed internazionali (sia squisitamente militari che di soccorso alle popolazioni) con totale pieno apprezzamento per l'alta professionalità dimostrata.
    Sarà grazie a questi risultati che verranno chiamati ad operare per conto dell'ONU in Congo. Questo lungo periodo si dimostrerà duro e difficile e anche particolarmente doloroso. Dalla data di inizio dell'"Operazione Congo" 22 agosto 1960 al 19 giugno 1962 questi uomini con i loro velivoli avevano trasportato in condizioni operativamente difficili e rischiose truppe e materiali perdendo ben 21 uomini, e tre velivoli del 2º Gruppo volo. Fu proprio durante questa operazione che avvenne l'efferato Eccidio di Kindu il cui ricordo è gelosamente custodito non solo nelle memorie del personale del reparto, ma nel Sacrario eretto grazie al contributo volontario dei cittadini italiani organizzato dalla RAI, nel viale di accesso alla Base aerea di Pisa.
    Il 1º novembre 1985 l'Aerobrigata assume l'attuale nome di 46ª Brigata Aerea.
    Gli uomini della 46ª opereranno dal circolo Polare Artico all'Antartide con le missioni a supporto del PNRA "Progetto Antartide" ai soccorsi per le popolazioni terremotate, alluvionate o colpite da carestie un po' in tutto il mondo.
    Operazioni come la Cambogia del 1984, l'Eritrea del 1985, la Somalia 1992/94, tracceranno un solco indelebile e lasceranno nei suoi uomini ricordi ancora oggi presi ad esempio dalle nuove generazioni del personale.
    Sarà sempre durante una delle infinite attività a carattere umanitario e precisamente nella martoriata ex-Iugoslavia che avverrà l'ennesimo sacrificio di un equipaggio.
    Nel corso della missione UNPROFOR sarà abbattuto un G.222, "Lyra 34", con a bordo quattro aviatori italiani, da due missili contraerei croati sui cieli di Sarajevo mentre da Spalato stava trasportando coperte ed aiuti medicinali ed umanitari.
    Persero la vita il maggiore pilota Marco Betti, il tenente pilota Marco Rigliaco, il maresciallo elettromeccanico di bordo Giuliano Velardi ed il maresciallo motorista Giuseppe Buttaglieri, tutti poi insigniti di Medaglia d'Oro al Valor Militare alla memoria.

ความคิดเห็น • 2

  • @cristinacucconi7411
    @cristinacucconi7411 3 หลายเดือนก่อน

    Quando ero giovane ,non accettavano donne nelle forze armate, purtroppo,,

  • @miky8788
    @miky8788 ปีที่แล้ว

    Bravi !
    Di nuovo un video interessante