Vengono i brividi davanti a tanta capacità di analisi. E soprattutto davanti allo scadimento inesorabile della contemporaneità. Grazie Carlo Verdone, per la tua cultura e tutti i tuoi personaggi.
Fantastico. Una lezione di cinema, costume e società di grande interesse fatta da un grande interprete e regista. Il cinema italiano, a mio parere, ha dato il meglio dagli anni 50 fino a metà degli anni '80. Qualche sprazzo di buon cinema negli anni 90, qualcosina di buono ogni tanto, ma poi una totale deriva verso un cinema farcito sempre più di politicamente corretto, di attori mediocri o troppo pieni di tecnicismi, di regie lente e noiose che hanno sotterrato definitivamente quella spontaneità e quella "libertà" che ha reso il cinema italiano nel periodo del neorealismo il numero uno al mondo. Tuttora, preferisco rivedere per la centesima volta "I soliti ignoti", "Borotalco", "Ricomincio da tre", "Il vigile", "Operazione San Gennaro" (solo per fare alcuni nomi, ma ce ne sarebbero a centinaia) piuttosto che i film prodotti oggi. Non sempre l'evoluzione temporale comporta un miglioramento, e il cinema italiano di oggi, ahimè, ne è la prova.
@Luxorex si questo è vero. I suoi migliori film sono stati i primi. Dopo "Compagni di scuola" le sceneggiature e i soggetti dei suoi film hanno iniziato a soffrire di ripetitività. Lo stesso "Viaggi di nozze" da molti considerato un cult, a mio parere, non ha nulla di così eclatante. Credo che lui sia un fantastico narratore quando parla, mentre al cinema e nelle serie sia ingabbiato in battute ripetitive che probabilmente i produttori gli chiedono perché convinti che il pubblico ami continuamente risentirle. Il problema è che, come detto, neanche esistono grandi registi e grandi sceneggiatori attualmente in Italia che siano in grado di cucirgli nuovi personaggi che ridiano linfa alla sua recitazione. Un po' ci ha provato Sorrentino ne "La grande bellezza" ma poi è di nuovo ricaduto negli schemi classici di personaggi che a causa dell'età ora non vanno più bene.
@Luxorex è vero, anche "Grande, grosso e Verdone" è inguardabile. Restano però i "capolavori" dei suoi primi anni, "Un sacco bello", "Bianco rosso e Verdone", "Borotalco" (che a mio parere è il suo miglior film), "Acqua e sapone", "Compagni di scuola", poi altri ancora molto carini come "Troppo forte", "In viaggio con papà ", "7 chili in 7 giorni ", "I due carabinieri", "Maledetto il giorno che ti ho incontrato"... Il resto, come detto, compresi i citati e osannati "Viaggi di nozze " e "Grande, grosso e Verdone", film altalenanti con qualcosa di buono ogni tanto, ma con sceneggiature non sempre impeccabili. Resta comunque un attore geniale che negli ultimi anni è stato sempre di più svantaggiato dalla deriva del politicamente corretto, che lui stesso contesta, secondo me giustamente, perché un comico non può essere politicamente corretto. Tutti i migliori film di Sordi e Totò oggi non si potrebbero fare a causa di questa sciagura del politicamente corretto.
Ricordo anch'io he negli anni '70 alcuni miei paesani andarvano nella Germania dell'Est o in Romania con le calze di nylon per rimorchiare. Le calze erano un classico. Bravo Verdone che ha messo in luce nei suoi films molti vizietti dell'italico maschio, mentre il collega Sordi mise in evidenza l'ipocrisia.
Un mito che potrebbe essere il tuo vicino di casa. Umile ma a mio parere... Il più grande maestro del cinema italiano di sempre. Di tutti i tempi. Grazie a dio lo abbiamo... ❤
Se Carlo Verdone avesse mai avuto una catedra liceale o universitaria sarei sato il primo della classe ........ è di un importanza culturale vissuta a livello cinematografico .....di vita ...... e di presa diretta da far paura!!!......
Il 68 ha rovinato per sempre questo paese; la descrizione di una figura femminile più forte dell'uomo è poi la solita retorica e propaganda che ha davvero stufato
fermo restando pietro germi gran regista ma la denuncia dell' immoralita' della borghesia viene da luciano vincenzoni che era di treviso e racconto tutti i personaggi che aveva conosciuto, scrisse una sceneggiatura meravigliosa e germi non fece altro che trasportarla al cinema
Quando parli così non ti capisco proprio Carlo. Primo: La Solitudine non è uguale a Essere Sfigati. Si può essere soli, ma non rendersi ridicoli e sfigati, che è un passo extra e in una direzione ben diversa. E non ci si rende ridicoli cercando di migliorare la propria situazione. Tu hai dipinto, sempre con tonalità di comicità, personaggi che si rendevano ridicoli, oltre ad essere soli (poi, soli chi più chi meno, per esempio alcuni erano ingenui più che soli). Secondo: Negli anni 70 quando l'euforia (come l'hai definita) degli anni 60 non era più la stessa, perché la società era cambiata (secondo me in peggio, al netto di poche giustissime rivendicazioni, ma per il resto "inseriosendosi" senza motivo con seriosità ideologica, non vera serietà), questo mutamento ha colpito TUTTA la società, sia gli uomini che le donne, anche le donne ben meno serene di quello che erano prima. Terzo: Spesso dici che tutti i tuoi film e personaggi hanno questa vena di solitudine e tristezza esistenziale; ma questo noi spettatori lo avevamo capito da soli! (Anche se a volte per come i tuoi film li leggiamo noi da spettatori, la vena di solitudine, pur presente, è minoritaria rispetto al carattere del personaggio, al suo percorso nella storia e al lato comico). Quello che non si capisce è perché. Perché questa vena costante in questo senso? La Vita è solo solitudine e/o sfiga? Peraltro in uno dei tuoi film ("Maledetto") la solitudine va a farsi benedire. "Maledetto" per me è forse il tuo film migliore, ma a prescindere dalla mia opinione personalissima, è sicuramente uno dei più amati dal pubblico. Perché? (A parte il bellissimo film in sé, ovviamente). Non è amato perché il pubblico ama il lieto fine; è amato perché finalmente si vede nella tua "poetica" una boccata d'aria: la solitudine NON vince. A quando un altro progetto così?
Vengono i brividi davanti a tanta capacità di analisi. E soprattutto davanti allo scadimento inesorabile della contemporaneità. Grazie Carlo Verdone, per la tua cultura e tutti i tuoi personaggi.
Fantastico. Una lezione di cinema, costume e società di grande interesse fatta da un grande interprete e regista.
Il cinema italiano, a mio parere, ha dato il meglio dagli anni 50 fino a metà degli anni '80. Qualche sprazzo di buon cinema negli anni 90, qualcosina di buono ogni tanto, ma poi una totale deriva verso un cinema farcito sempre più di politicamente corretto, di attori mediocri o troppo pieni di tecnicismi, di regie lente e noiose che hanno sotterrato definitivamente quella spontaneità e quella "libertà" che ha reso il cinema italiano nel periodo del neorealismo il numero uno al mondo.
Tuttora, preferisco rivedere per la centesima volta "I soliti ignoti", "Borotalco", "Ricomincio da tre", "Il vigile", "Operazione San Gennaro" (solo per fare alcuni nomi, ma ce ne sarebbero a centinaia) piuttosto che i film prodotti oggi. Non sempre l'evoluzione temporale comporta un miglioramento, e il cinema italiano di oggi, ahimè, ne è la prova.
@Luxorex si questo è vero. I suoi migliori film sono stati i primi. Dopo "Compagni di scuola" le sceneggiature e i soggetti dei suoi film hanno iniziato a soffrire di ripetitività. Lo stesso "Viaggi di nozze" da molti considerato un cult, a mio parere, non ha nulla di così eclatante.
Credo che lui sia un fantastico narratore quando parla, mentre al cinema e nelle serie sia ingabbiato in battute ripetitive che probabilmente i produttori gli chiedono perché convinti che il pubblico ami continuamente risentirle.
Il problema è che, come detto, neanche esistono grandi registi e grandi sceneggiatori attualmente in Italia che siano in grado di cucirgli nuovi personaggi che ridiano linfa alla sua recitazione. Un po' ci ha provato Sorrentino ne "La grande bellezza" ma poi è di nuovo ricaduto negli schemi classici di personaggi che a causa dell'età ora non vanno più bene.
@Luxorex è vero, anche "Grande, grosso e Verdone" è inguardabile. Restano però i "capolavori" dei suoi primi anni, "Un sacco bello", "Bianco rosso e Verdone", "Borotalco" (che a mio parere è il suo miglior film), "Acqua e sapone", "Compagni di scuola", poi altri ancora molto carini come "Troppo forte", "In viaggio con papà ", "7 chili in 7 giorni ", "I due carabinieri", "Maledetto il giorno che ti ho incontrato"... Il resto, come detto, compresi i citati e osannati "Viaggi di nozze " e "Grande, grosso e Verdone", film altalenanti con qualcosa di buono ogni tanto, ma con sceneggiature non sempre impeccabili.
Resta comunque un attore geniale che negli ultimi anni è stato sempre di più svantaggiato dalla deriva del politicamente corretto, che lui stesso contesta, secondo me giustamente, perché un comico non può essere politicamente corretto.
Tutti i migliori film di Sordi e Totò oggi non si potrebbero fare a causa di questa sciagura del politicamente corretto.
Non smetterei mai di ascoltarlo, questi aneddoti sono mitici
Carlo, non finiro' mai di ringraziarti per tutte le esperienze che mi hai regalato guardando i tuoi magnifici film. Dovresti vivere per sempre
Concordo a pieno
Adesso proprio per sempre…non vedi che sta diventando melodrammatico?
L'unico film che non mi perdo MAI è Bianco Rosso e Verdone. "Sta mano pò esse fero e pò esse piuma . Oggi è stata piuma ". Grande film. 😊
Ricordo anch'io he negli anni '70 alcuni miei paesani andarvano nella Germania dell'Est o in Romania con le calze di nylon per rimorchiare. Le calze erano un classico. Bravo Verdone che ha messo in luce nei suoi films molti vizietti dell'italico maschio, mentre il collega Sordi mise in evidenza l'ipocrisia.
Un mito che potrebbe essere il tuo vicino di casa. Umile ma a mio parere... Il più grande maestro del cinema italiano di sempre. Di tutti i tempi. Grazie a dio lo abbiamo... ❤
si buonanotte e sergio leone?
Grande Carlè. Sempre amato i tuoi film specie da compagni di scuola in poi eccetto gallo cedrone. Ottimo anche il tuo libro.
Grande Carlo!
Un grande uomo di cultura
Grande Carlo, che dire del personaggio di Acqua e Sapone, dell'ATAC associazione teologica amici di Cristo...
Mitico
Simpatico come sempre ma secondo me racconta un sacco di fregnacce...
È la sua specialità...
🎉❤
Eccezionale
Un mio amico metteva nel costume il tappo del bagnoschiuma Vidal....Per chin non se lo ricorda aveva la forma conica di una pigna silvestre
Se Carlo Verdone avesse mai avuto una catedra liceale o universitaria sarei sato il primo della classe ........ è di un importanza culturale vissuta a livello cinematografico .....di vita ...... e di presa diretta da far paura!!!......
Verdone🤣🤣…patrimonio🇮🇹
Quale è il film di germi?
Signore e signori
Il 68 ha rovinato per sempre questo paese; la descrizione di una figura femminile più forte dell'uomo è poi la solita retorica e propaganda che ha davvero stufato
Macho pirotecnico me la rivendo👍ma anche imbambolato che adoro😀
Carlo, te vojo bene. Ma veramente!
Sordi era amico fraterno di Fellini. Che cacchio dice
Un romano vero prestato al cinema
fermo restando pietro germi gran regista ma la denuncia dell' immoralita' della borghesia viene da luciano vincenzoni che era di treviso e racconto tutti i personaggi che aveva conosciuto, scrisse una sceneggiatura meravigliosa e germi non fece altro che trasportarla al cinema
Rimasto agli anni 60
Le fregnacce che racconta
una bottiglia di gassosa Atala. Vuota, si spera.
Però raconti sempre le stesse cose. Vai avanti carlo ...puoi.
@@Luxorex ma lui può dare di più ., dire di più. Forse non ricorda ....che è bravissimo @!
Capace sei te che guardi sempre il solito video
A garlo...
Quando parli così non ti capisco proprio Carlo.
Primo: La Solitudine non è uguale a Essere Sfigati. Si può essere soli, ma non rendersi ridicoli e sfigati, che è un passo extra e in una direzione ben diversa. E non ci si rende ridicoli cercando di migliorare la propria situazione. Tu hai dipinto, sempre con tonalità di comicità, personaggi che si rendevano ridicoli, oltre ad essere soli (poi, soli chi più chi meno, per esempio alcuni erano ingenui più che soli).
Secondo: Negli anni 70 quando l'euforia (come l'hai definita) degli anni 60 non era più la stessa, perché la società era cambiata (secondo me in peggio, al netto di poche giustissime rivendicazioni, ma per il resto "inseriosendosi" senza motivo con seriosità ideologica, non vera serietà), questo mutamento ha colpito TUTTA la società, sia gli uomini che le donne, anche le donne ben meno serene di quello che erano prima.
Terzo: Spesso dici che tutti i tuoi film e personaggi hanno questa vena di solitudine e tristezza esistenziale; ma questo noi spettatori lo avevamo capito da soli! (Anche se a volte per come i tuoi film li leggiamo noi da spettatori, la vena di solitudine, pur presente, è minoritaria rispetto al carattere del personaggio, al suo percorso nella storia e al lato comico). Quello che non si capisce è perché. Perché questa vena costante in questo senso? La Vita è solo solitudine e/o sfiga? Peraltro in uno dei tuoi film ("Maledetto") la solitudine va a farsi benedire. "Maledetto" per me è forse il tuo film migliore, ma a prescindere dalla mia opinione personalissima, è sicuramente uno dei più amati dal pubblico. Perché? (A parte il bellissimo film in sé, ovviamente). Non è amato perché il pubblico ama il lieto fine; è amato perché finalmente si vede nella tua "poetica" una boccata d'aria: la solitudine NON vince. A quando un altro progetto così?
ma perché tira sempre cose su Alberto Sordi? Io veramente non capisco che senso abbia tutto ciò.
Vuole indirettamente assumerne l'eredità artistica. Eredità che, in qualche modo, e con tutte le debite proporzioni e limiti, è un dato di fatto.
No erano legati da un amicizia profonda
era proprio ngrande, era...
Mi ti cooo
Grande Carlo 👏