Qualcuno ha fatto caso al fatto che nessuno urla o interrompe durante il singolo intervento di ogni invitato? E il giornalista lascia concludere i concetti espressi senza avvertire la fregola di passare ad'altri argomenti, per seguire la sua inutile scaletta in tempi brevi. Ma la cosa ancora più sorprendente è la "complessità" dei concetti e del linguaggio utilizzato, che fanno apparire gli invitati ai talk-show moderni come scimmie che si esprimono a versi. Fantastica intervista!
Perché sviluppo ed evoluzione non sono affatto sinonimi. Lo si vede oggi: c è più sviluppo di quegli anni, ma palesemente meno evoluzione sotto ogni punto di vista. Qualcuno, non ricordo chi, sosteneva che utile sarebbe una guerra ogni trent'anni circa, cosa che al solo pensiero mi fa raccapricciare, ma che nonostante tutto non mi impedisce di capirne la logica. Il vocabolario attivo di quel tempo era infinitamente più vasto. Ma questo e comprensibile se lo poniamo sotto la luce del fatto che programmi così, oggi, non troverebbero un autore capace di pensarli, figuriamoci un direttore capace di mandarli in onda.
Pier Paolo Pasolini: un mito, il più grande. E qui lo dimostra ancora una volta. Grazie a Enzo Biagi ed a tutti gli altri partecipanti, al di la delle idee e degli schieramenti tutte persone a modo e perbene. Fate un paragone con i talk show (che io definisco vomito show) di oggi, in cui si parlano tutti addosso l'un l'altro ...
Altri tempi... a parte che un programma di pura conversazione in un circolo di persone sia oggi una pura utopia immaginarlo: oggi c'è un intervistatore che fa domande a raffica come sotto interrogatorio e se non gli piacciono le risposte, maltratta l'ospite e lo mette alle corde con i tempi contingentati. Proprio facendo un confronto con quello che oggi è diventato il giornalismo televisivo, ci si rende conto che la mutazione antropologica prefigurata da Pasolini sia pienamente avvenuta, qui da Biagi si può riscontrare da parte degli ospiti una certa cura dell'espressione linguistica, un eleganza e una gentilezza dei modi e una bonarietà rilassata che oggi ci sogniamo, si da spazio all'aneddoto personale, ma nessuno deborda e si prende narcisisticamente tutto il tempo degli altri, né viene, al contrario, fatto tacere: nella distribuzione dei tempi gli ospiti si autoregolano. Questa "intervista" è una lezione di educazione, eleganza, rispetto e umanità.
Dopo quasi 50 anni ricordo ancora il giorno in cui fu scoperto il cadavere martoriato. Mi ripromisi, nel tempo, di leggere i suoi scritti. Fu una folgorazione. La scoperta di un mondo diverso, dai connotati resi espliciti e visionari da lui. Un intellettuale che rimarrà nella storia e nella cultura per secoli.
televisione d'altri tempi: toni pacati e sereni, tranquillità, nessuna frenesia, nessuna interruzione negli interventi, livello di conversazione molto elevato... impensabile oggi perché , ahimè, andando avanti siamo regrediti culturalmente... Da bambino ricordo i programmi di enzo biagi, che i miei guardavano assiduamente... specialmente il rotocalco quotidiano "Il fatto"... giornalista inarrivabile, forse un po' troppo serioso...
@@tizianacarso5704 se tu dici una cosa devi dimostrarla Nn e che sono gli altri che devono dimostrare qualcosa Tu hai detto che l' ho insulta anche da morto , che ha detto per insultarlo ???!, io ho sentito tutta l' intervista , lui faceva domande e Pasolini rispondeva ... Se sei in grado Ovviamente nn lo sei perché nn sai neppure che cosa stai scrivendo
Qualcuno ha fatto caso al fatto che nessuno urla o interrompe durante il singolo intervento di ogni invitato? E il giornalista lascia concludere i concetti espressi senza avvertire la fregola di passare ad'altri argomenti, per seguire la sua inutile scaletta in tempi brevi. Ma la cosa ancora più sorprendente è la "complessità" dei concetti e del linguaggio utilizzato, che fanno apparire gli invitati ai talk-show moderni come scimmie che si esprimono a versi. Fantastica intervista!
👌👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏
@@gioros7099 di questo spezzone del passato ne ho ricavato le tue stesse impressioni.
Si certo adesso se non sei d’accordo con il sistema non ti fanno neanche parlare non vai in tv o in atri luoghi a ciò deputati
Perché sviluppo ed evoluzione non sono affatto sinonimi. Lo si vede oggi: c è più sviluppo di quegli anni, ma palesemente meno evoluzione sotto ogni punto di vista.
Qualcuno, non ricordo chi, sosteneva che utile sarebbe una guerra ogni trent'anni circa, cosa che al solo pensiero mi fa raccapricciare, ma che nonostante tutto non mi impedisce di capirne la logica.
Il vocabolario attivo di quel tempo era infinitamente più vasto. Ma questo e comprensibile se lo poniamo sotto la luce del fatto che programmi così, oggi, non troverebbero un autore capace di pensarli, figuriamoci un direttore capace di mandarli in onda.
Sono tornato indietro di anni quando avevo più speranze e più dubbi. Grazie
Commovente e nostalgico grazie
Pier Paolo Pasolini: un mito, il più grande. E qui lo dimostra ancora una volta. Grazie a Enzo Biagi ed a tutti gli altri partecipanti, al di la delle idee e degli schieramenti tutte persone a modo e perbene. Fate un paragone con i talk show (che io definisco vomito show) di oggi, in cui si parlano tutti addosso l'un l'altro ...
Grazie!
Altri tempi... a parte che un programma di pura conversazione in un circolo di persone sia oggi una pura utopia immaginarlo: oggi c'è un intervistatore che fa domande a raffica come sotto interrogatorio e se non gli piacciono le risposte, maltratta l'ospite e lo mette alle corde con i tempi contingentati. Proprio facendo un confronto con quello che oggi è diventato il giornalismo televisivo, ci si rende conto che la mutazione antropologica prefigurata da Pasolini sia pienamente avvenuta, qui da Biagi si può riscontrare da parte degli ospiti una certa cura dell'espressione linguistica, un eleganza e una gentilezza dei modi e una bonarietà rilassata che oggi ci sogniamo, si da spazio all'aneddoto personale, ma nessuno deborda e si prende narcisisticamente tutto il tempo degli altri, né viene, al contrario, fatto tacere: nella distribuzione dei tempi gli ospiti si autoregolano. Questa "intervista" è una lezione di educazione, eleganza, rispetto e umanità.
GRAZIE PASOLINI!!!
Quanto è interessante e gradevole ascoltare oggi queste persone che hanno garbo e decoro. Poi Pasolini vabbè un altro mondo..
Altro Pianeta .😊
“Sono” di altre galassie.
Già il solo timbro della voce livella sentimenti regolando battiti lasciando fluire tanta ma tanta bellezza!
Dopo quasi 50 anni ricordo ancora il giorno in cui fu scoperto il cadavere martoriato.
Mi ripromisi, nel tempo, di leggere i suoi scritti.
Fu una folgorazione.
La scoperta di un mondo diverso, dai connotati resi espliciti e visionari da lui.
Un intellettuale che rimarrà nella storia e nella cultura per secoli.
Una vera scuola di giornalismo civile!
Grazie, trovo tutto interessante e commovente
Qui eravamo la 7economia del mondo!!!!solo 40 anni fa. Oggi i giovani non possono neanche imaginarlo che l.italia era ricca...
Nel 1975? Che non sono 40 anni fa.
non ricordavo ci fosse anche l'adorabile Daniele Vargas, eroico caratterista del nostro cinema bis
Immenso
Ricordo quando lo Stato italiano era áncora x meta' onesto...
televisione d'altri tempi: toni pacati e sereni, tranquillità, nessuna frenesia, nessuna interruzione negli interventi, livello di conversazione molto elevato... impensabile oggi perché , ahimè, andando avanti siamo regrediti culturalmente...
Da bambino ricordo i programmi di enzo biagi, che i miei guardavano assiduamente... specialmente il rotocalco quotidiano "Il fatto"... giornalista inarrivabile, forse un po' troppo serioso...
39:50
....invece chi Salo l'ha realizzato e vissuto!..........
Delitto Italiano toucourt.
A qiel tempo Biagi non lo sapeva.
Ormai si sa quasi tutto.
L'insincera ingenuità di Enzo Biagi.
Enzo Biagi insula il poeta anche da morto
Perché ??
Biagi come altri servi mai avrebbero potuto indagare le vere ragioni del suo omicidio
@@tizianacarso5704 in che senso , spiegati ???
Biagi che io sappia era un giornalista, nn un investigatore
@@robertoloru3452 dormi dormi è meglio
@@tizianacarso5704 se tu dici una cosa devi dimostrarla
Nn e che sono gli altri che devono dimostrare qualcosa
Tu hai detto che l' ho insulta anche da morto , che ha detto per insultarlo ???!, io ho sentito tutta l' intervista , lui faceva domande e Pasolini rispondeva ...
Se sei in grado
Ovviamente nn lo sei perché nn sai neppure che cosa stai scrivendo
Io ho studiato liceo classico Galvani vedere in video prof.Gallavatotti diventato famoso per essere il mentore di Pasolini
55:22