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SENZA LOGICA MAL SI COGITA!
Italy
เข้าร่วมเมื่อ 30 ม.ค. 2022
Logica, scienza, metodo scientifico ed epistemologia
____________________________________
Di fisica e di chimica, le teorie
e altre scientifiche diavolerie
ben fondate son sulla logica
e parlano lingua di matematica.
Assiste alla nascita della teoria
la beneamata filosofia:
dal primo sviluppo al suo svolgimento;
e per finire, senza sgomento,
dei risultati vaglia opzioni,
validità, interpretazioni:
vi sembra niente? Vi sembra poco?
Per me la scienza non è un gioco!
E io apprendo, studio e diffondo
questo splendore per tutto il mondo
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Di fisica e di chimica, le teorie
e altre scientifiche diavolerie
ben fondate son sulla logica
e parlano lingua di matematica.
Assiste alla nascita della teoria
la beneamata filosofia:
dal primo sviluppo al suo svolgimento;
e per finire, senza sgomento,
dei risultati vaglia opzioni,
validità, interpretazioni:
vi sembra niente? Vi sembra poco?
Per me la scienza non è un gioco!
E io apprendo, studio e diffondo
questo splendore per tutto il mondo
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22.1. Sistema formale della logica modale minimale K - Sistemi formali e logiche formali -
Nel video di oggi costruiremo insieme, passo per passo, il sistema formale della logica modale minimale K, presentandolo in termini di calcolo logico assiomatico.
Indice:
1) 00:01:43 Introduzione al sistema formale della logica modale minimale K
2) 00:02:33 Sintassi (linguaggio e apparato deduttivo)
3) 00:04:11 Semantica (interpretazioni e definizioni)
4) 00:08:17 Regola di necessitazione
5) 00:10:43 Derivabilità
6) 00:12:19 Valutazioni e interpretazioni
7) 00:14:16 Validità e conseguenza logica
8) 00:15:19 Necessario e possibile
9) 00:18:45 Dimostrazione dell'assioma di distribuzione
10) 00:22:18 Esempi di validità
11) 00:26:32 Logica e leggi scientifiche
12) 00:31:52 Correttezza e completezza
13) 00:33:19 Modalità aletiche e relazione di accessibilità
_______________________________________________
micheletotta80@gmail.com
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Audio intro:
The King - Grand Project
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2) 00:02:33 Sintassi (linguaggio e apparato deduttivo)
3) 00:04:11 Semantica (interpretazioni e definizioni)
4) 00:08:17 Regola di necessitazione
5) 00:10:43 Derivabilità
6) 00:12:19 Valutazioni e interpretazioni
7) 00:14:16 Validità e conseguenza logica
8) 00:15:19 Necessario e possibile
9) 00:18:45 Dimostrazione dell'assioma di distribuzione
10) 00:22:18 Esempi di validità
11) 00:26:32 Logica e leggi scientifiche
12) 00:31:52 Correttezza e completezza
13) 00:33:19 Modalità aletiche e relazione di accessibilità
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Ho 2 domande cosa si intende per "mondo"? Quanti "mondi" esistono, un'insieme infinitamente numerabile o non numerabile oppure finito?
Un mondo è un elemento di un insieme W su cui è definita una relazione che si chiama "accessibilità". Se ben ricordo è riflessiva e transitiva (per l'ovvio motivo che vuoi interpretarla come la relazione d'ordine di un sistema di transizione). Non credo ci sia una limitazione alla cardinalità dell'insieme dei mondi, ma quasi sempre se ne considera una infinità numerabile
@ChVjhhv. Come rileva correttamente @fouche_ehcuof sono (solitamente) un'infinità numerabile (ma è possibile fare anche scelte diverse a seconda dei casi). Per "cosa" si intende con "mondo" pubblicherò un video dettagliato un merito per approfondire in concetto in termini logico-filosofici. Nel frattempo, se non li hai già visti, potrebbero esserti utili i seguenti video: th-cam.com/video/0IDFYt58qAg/w-d-xo.html th-cam.com/video/aWdffGr6rbo/w-d-xo.html
@@fouche_ehcuof Nella logica minimale K la relazione di accessibilità è arbitraria, non è riflessiva (per la riflessività si aggiunge l'assioma "p->[]p") e non è transitiva (per la transitività si aggiunge l'assioma "[]p->[][]p") Vero che non diamo nessun limite alla cardinalità dell'insieme dei mondi, ma la logica minimale K ha la proprietà del modello finito, quindi qualsiasi formula non valida può venire confutata da un modello finito
OFF TOPIC: non ricordo se hai già fatto un video sugli sistemi logici con assiomi, se si me lo sono perso.
Solo dei cenni.
Contenuti imprescindibili ed ottimamente trattati. Grazie
Sei un grande. Non sai che piacere che su TH-cam posso anche trovare questa roba.
Sottoscrivo, grazie Michele !
Grazie Michele I tuoi video sono bellissimi ed illuminanti ❤😊
Cambiando qualche vocale, hai ragione
Sono la stessa cusa, per definiziune..
Non è il mio caso, essendo uno dei migliori analizzo i problemi da più angolazioni, ho alla base una struttura rigorosa e non mi fermo alle apparenze.
intorno a 11:00 mi piacerebbe sapere, se qualcuno è in grado di indicarmelo, se esiste bibliografia consigliata in tema, non so come metterla, "musica e cognizione, musica e emozione" "musica e neuroscienze" magari, è molto ampio l'argomento, non saprei come restringerlo ma penso si riesca ad intuire una minima area semantica
Condivido, l'apparenza non è una certezza, anche se spesso ciò che appare in gente schifosa, resta così. Ma la vera conoscenza è metafisica 😊
Bellissima live. Complimenti a Filippo e Michele!
Grazie Filippo.
Concorso pubblico per la categoria di titoli per titoli ed esami per la copertura di un posto di dirigente medico sanitario nazionale per la sicurezza
Ottima live! Filippo e Michele per favore servirebbe una bibliografia dei testi citati, (personalmente) soprattutto sul principio di ragion sufficiente. Potreste metterla tra i commenti o in descrizione al video? Grazie mille a entrambi 🙏
Ho aggiornato la descrizione.
@senzalogicamalsicogita grazie mille Michele ❤️
Interessantissimo. Grazie a Filippo per la condivisione di queste sue ricerche e a Michele per l'iniziativa. Complimenti
Grazie a te.
Bellissima live, grazie a Filippo e Michele
Grazie a te. 🙂
Domani seguo - sono ancora ferma,
Ecco come ragiona un vero e grande filosofo (come me). Sulla base della mia struttura rigorosissima so che deve valere il principio di non contraddizione, però nella meccanica quantistica viene violato, quindi la meccanica quantistica è illogica. Ma la meccanica quantistica è scienza, cioè è un campo di ricerca preso seriamente dalla comunità scientifica, allora la scienza è illogica. Infatti l'essere non può non-essere. Ho così dimostrato le mie grandissime capacità filosofiche. Ps: devo ordinare per mostra commenti dal più recente per vedere tutti i messaggi, non so perché ogni tanto alcuni non si vedono normalmente. Ps2: sono ironico per chi non lo avesse capito. Ps5: non c'è l'ho.
Sappiamo che c'è chi si illude che sia sufficiente affermare di avere ragione per aver dimostrato di avere ragione. 😁
Dovrebbe
Purtroppo, il fatto che NON sia sempre così, causa buona parte dei problemi che constatiamo.
Queste idiozie sulla scienza sono sempre divertenti paradossi specie se scritte in un messaggio su un social visto che è già difficilissimo enumerare il numero di principi scientifici utilizzati per realizzare il messaggio stesso.
Tale aspetto è stato evidenziato più volte, ma questa gente sembra "impermeabile" a qualsiasi spiegazione.
Una cosa che noto dalla mia esperienza è che un aspetto importante è quello di non sapere selezionare le fonti e soprattutto il mancato interesse di valutarle.
Concordo.
@@senzalogicamalsicogitadicesi Teste da piantar i pali dei vigneti...quelli di cemento pero'
Va bene tutto, ma ‘Gentzen’ con la ‘g’ dolce di ‘gelato’ non te lo perdono.
Questo intervistato ha la stessa impronta vocale dell'utente I Nemici del Destino!
Ciao complimenti come vedi lo studio del latino?
Ciao. Grazie. Ritengo valga la pena conoscerlo, ma questo vale probabilmente per qualsiasi lingua.
Salve Prof. Pavone, ma quale metodologia è stata utilizzata per questi studi?
Basta ammettere che a livello fondamentale l'universo, descritto dalla meccanica quantistica, è "non locale" o "non spaziale" e questo spiega l'entanglement
Luigi Pavone è molto sottile, apprezzabile, veramente apprezzabile !!
Luigi Pavone ha creato la parola un nome, che io poi ho trasformato in personaggio, "Severus" e lo uso in occasioni "severiniane" con la sua controparte youtubara che inneggia senza sosta il filosofo E. Severino. Severus è una deformazione idealizzata di Severino, è la sua volontà di potenza ulteriormente rafforzata e allargata, e così lo uso come bersaglio di offesa, per non voler offendere persone reali. E' tutta colpa di Severus, vado dicendo in quelle occasioni, infatti ..... Ma qua Severus non arieggia .... mi pare ...
Mi dispiace solo che purtroppo per motivi di tempo non riesco a seguire tutti I video...spero rimangano perché ci tengo a seguirli ma con la scuola adesso è un po dura😮
Grazie. I video rimarranno a disposizione. 😊
Ma le parole d'odio sono veramente d'odio o lo sono solo perché battezzate cosi ?!
Penso che il prof Pavone intedesse Hate Speech di Claudia Bianchi per Laterza :)
Sì. Bianchi, hate speech. Il lato oscuro del linguaggio
Nei campi nazisiti, ai soggetti che presentavano dei problemi psichici veniva cucita un'etichetta con la parola "blöd" (stupido, scemo) sulla casacca. Lì si aveva un caso, inverso rispetto a quello descritto da Luigi, di determinati gruppi sociali (ed etnici) che venivano battezzati e letteralmente marchiati con epiteti "generici", come forma cinica e crudele di denigrazione, umiliazione e derisione. Un modo tipico per creare l'isolamento sociale attorno a certi gruppi "target" e individuarli come nemici della società agli occhi dell'opinione pubblica. Questo, peraltro, è un meccanismo che si ritrova anche in dinamiche di gruppo più circoscritte, come ad esempio sui social media, per marcare confini identitari tra gruppi in "lotta" (fazioni politico-ideologiche, fanbase sportive ecc.). Sembra quindi che in questi contesti la funzione di "battesimo" (illocuzione dichiarativa, nel gergo degli speech acts) dell'insulto, come isolamento del target, sia strettamente correlata a quella "imperativa" (illocuzione direttiva) - descritta da Luigi - che spinge invece all'odio o anche alla "semplice" derisione verso il target.
Complimenti Michele, l'impegno del canale su certi temi può essere di grande aiuto. C'è un testo che può essere utile per orientarsi almeno all'inizio nel possibile indirizzo da dare, sicuramente lo conosci , te lo ricordo soltanto: "La scomparsa del pensiero" di Ermanno Bencivenga.
Senza una struttura logica rigorosa non si può fare nulla, è necessaria per poter svolgere ragionamenti ferrei e ben fondati. Altrimenti sono solo opinioni.
Purtroppo, in molti NON riescono a comprendere questi concetti. Anche perché NON sanno né cosa sia una struttura logica né cosa sia "rigoroso".
@@senzalogicamalsicogita una struttura rigorosa, che può essere un sistema logico, una base per un pensiero sistematico, deve essere come minimo non contraddirsi e quindi essere coerente, e i termini e i concetti devono essere ben definiti, altrimenti si generano confusione ed ambiguità. Poi non riesci a comunicare bene le tue idee.
Voglio partecipare con Rossi e plebani
Rossi è Matteo iacona
Per me super top mi aspettavo la faccia di logica 💙😎
Ormai alcuni di questi fanfaroni mettono pure delle musichette propagandistiche !!
A quali "musichette propagandistiche" ti riferisci?
@senzalogicamalsicogita Ai suoi ultimi video, che poi subito dopo cancella però
Ho capito. NON li guardo. NON ha nulla di interessante da dire.
Quali musichette propagandistiche?
E alcuni di questi sono pure laureati, la cosa mi sembra grave !!!!!
È confortante sapere che c'è qualcuno che ha la pazienza e l'educazione che hai tu nello spiegare con calma e razionalità, e con parole semplici, queste idee elementari. Quando avevo più tempo e più forze ci provavo anche io, adesso mi è rimasta solo la rabbia. Come diceva qualcuno, in Italia non esiste una cultura umanistica, ma solo una cultura tecnofoba e antiscientifica. Tra i tanti problemi che la gente ha con "la logica" c'è che l'idea che sia possibile dissezionare le leggi del pensiero e distinguere le reazioni oggettive da quelle emotive (senza togliere alle seconde ma chiamandole col loro nome) è un bel fastidio per chi marcia sulla superstizione della gente, e se devo esprimere un desiderio per il futuro è che inizieremo prima o poi a trattare certi venditori di olio di serpente alla stregua di quelli che lucrano sul cancro delle persone fingendosi medici e proponendo inenarrabili riti magici. Il lavoro che fai è molto prezioso, in termini di demistificazione e divulgazione. C'è bisogno di insegnare queste "semplici regole" come c'è bisogno di insegnare alla gente le leggi delle proporzioni, cosa che infatti la scuola media cerca di fare. Anche, ed è un altro punto che mi è caro perché ne vedo l'urgenza, debellare quell'idea sciocca e infondata per cui il pensiero logico sia quello degli ingegni minuti, robine piccole per menti ristrette che non riescono a comprendere l'Assoluto cui solo il vero filosofo ambisce e che solo lui tocca.
Ci sono un sacco di sterili regolette e formulette da memorizzare, io che sono un grande filosofo ragiono già molto bene non ho bisogno di questi strumenti. Lascio ai logici queste futili questioni. In realtà la logica viene usata in tutti i campi del sapere: i computer funzionano con la logica booleana, i freni ABS si basano sulla logica fuzzy. Esistono vari approcci logici che vengono usati a seconda del contesto, non esiste solo un approccio corretto alla logica oppure solo un modo di fare filosofia, non esiste nemmeno una logica "corretta" e se anche la realtà funzionasse sulla base di un sistema logico, quale è? Ci ritroviamo di fronte ad un problema insormontabile: supponiamo la realtà (o tutto ciò che è) si basi su alcuni principi logici, allora anche il pensiero si basa per forza su tali principi logici, quindi sto cercando di capire ( o dimostrare) che la realtà si basa su tali principi logici usandoli e presupponendoli, qui ci ritroviamo di fronte a sempre lo stesso problema di circolarità che affligge praticamente tutti i campi del sapere.
A me piacciono le "questioni futili". 🤣
"io che sono un grande filosofo ragiono già molto bene non ho bisogno di questi strumenti"? Ma abbassa la cresta va là! Cerca sul dizionario la parola "umiltà" anziché perderti in simili futili questioni.
@@dindundanadventure5650 . Credo che AntoFazio-d5m NON si riferisca a se stesso quando scrive: «io che sono un grande filosofo ragiono già molto bene non ho bisogno di questi strumenti.», ma a un'altra persona (che ha citato). Vediamo se ce lo conferma. 🙂
@@dindundanadventure5650 fino a poco tempo fa non pensavo di essere un grande filosofo di fama mondiale, anzi nemmeno filosofo ma un appassionato, poi semplicemente leggendo e ragionandoci sopra (senza alcuna formazione filosofica, ho una laurea in ingegneria) sono riuscito a confutare e smontare facilmente la filosofia di Severino ed ho trovato diversi problemi che la compromettono irrimediabilmente alle sue fondamenta! Quindi è ragionevole credere che ci troviamo di fronte ad un aut-aut: ho delle enormi capacità filosofiche e il potenziale per diventare il miglior filosofo al mondo, oppure la filosofia di Severino è di un livello talmente basso che anche un "dilettante" come me è riuscito a blastarla. Non sono arrogante ma sicuro delle mie capacità, dove è scritto che un grande filosofo deve essere umile? Comunque quella è una citazione del grande filosofo di Battipaglia, autoproclamatosi uno dei migliori al mondo.
....e anzi, continuando il discorso che dovrebbe essere virgolettato di Anto Fazio : "la logica formale e sbagliata se non fa riferimento ai miei fondamenti filosofici incontrovertibili, altrimenti gli potrei pure concedere una verità parziale, anche se è fatta malissimo e sarebbe tutta da correggere e rendere ontologica in ogni passaggio nel suo utilizzo!!" Stiamo messi bene !!😅😅😅😮
Billy Blues docet?
No, mi riferisco a 4-5 persone con le quali mi sono interfacciato in questi giorni.
@senzalogicamalsicogita anche nel confronto di Choam, Billy ha dimostrato di non essere proprio in grado di capire la logica (oppure fa finta)
Capire la logica NON è cosa semplice. Purtroppo, c'è anche chi NON vuole capirla. Per costoro NON c'è speranza.
Mi sembra tutto ok, illuminerei di più la tua inquadratura
Video preziosissimo. Chiarificazioni fondamentali. Grazie.
13:17 a me pare proprio che Battiato non abbia detto che il sasso esista nella sua materialità, ma che esista il dolore che, apparentemente, il sasso provoca. Faccio un esempio sperando di chiarirLe cosa intendo. Immagino che Lei ammetterà che sia vero che quando si fa un incubo, ciò che sognamo ci provoca sentimenti spiacevoli, come paura, angoscia etc... E tuttavia, immagino che ammetterà anche che ciò che ci appare negli incubi sia falso. Ma allora come è possibile che siano entrambe vere le cose se sono contraddittorie? La domanda è sbagliata. Si può usare il modus tollens: se due affermazioni sono contraddittorie, una delle due è falsa. Ma non è vero che una delle due è falsa (in quanto immagino che le abbia accettate entrambe), allora non è vero che sono contraddittorie. Il motivo per cui non sono contraddittorie è che il principio di non contraddizione vieta che l'atto predicativo nei due enunciati (A e non-A) avvenga secondo il medesimo rispetto. Ma qui vi sono due rispetti diversi: in un caso si dice che il sentimento negativo provocato dall'incubo è vero in sé stesso come sensazione, nell'altro si dice che il sentimento in questione è falso in riferimento a ciò che l'ha provocato, ossia è falso ciò che si ha sognato e ha generato il sentimento negativo. Del tutto similmente si può dire per un'opinione: è falsa l'opinione per cui le piramidi siano state create dagli alieni, ma è un'opinione che esiste realmente, cioè realmente c'è chi opina tale assurdità. Del tutto similmente, nell'affermazione di Battiato, il dolore provocato dal sasso esiste, ma non esiste il sasso che lo provoca. Mi sono spiegato? Ha senso, secondo Lei, quello che ho detto?
Naturalmente, bisogna considerare che nella prospettiva di Battiato il dolore non sia materiale, ma uno stato spirituale, (non quindi qualche ormone o neurotrasmettitore che vaga meccanicamente sospinto negli umori o nelle cervella) mentre l'albero e il sasso siano materiali. Poiché però si è cercata una contraddizione all'interno della prospettiva medesima di Battiato (tipo alla maniera della negazione minimalista), è d'uopo assumere ciò che ha detto Battiato, se no la contraddizione non sarebbe interna alle idee di Battiato ma tra la visione di Battiato e un'interpretazione riduzionista della neurobiologia.
Battiato sostiene (nel video esaminato) che l'intero universo NON esiste, compreso tutto quello che esso contiene. Infatti, prima asserisce che l'albero NON esiste (dicendo un secondo dopo che è un "ammasso di subcellule. Quindi esiste o no?!), e subito dopo riporta l'esempio del sasso affermando che se ci dai una "pedata" da scalzo ti "spacchi". Sull'esempio dell'incubo NON ho difficoltà a seguire il discorso. Ma in questo caso il problema NON è sul rapporto: vero/falso, bensì sul reale/irreale. Il sentimento spiacevole provocato dall'incubo ESISTE, ma l'incubo che lo provoca è FALSO o NON ESISTE?! Analogamente, il dolore provocato dal sasso ESISTE, ma il sasso che lo provoca è FALSO o NON ESISTE?! "Falso" e "non esiste" NON sono sinonimi. Il sentimento spiacevole provocato dall'incubo ESISTE, e l'incubo che lo provoca ESISTE. Con un'opportuna accezione di "esistere" (che presumibilmente è la stessa). Analogamente, il dolore provocato dal sasso ESISTE, il sasso che lo provoca ESISTE. (Nota che, diversamente dal caso precedente, alcuni potrebbero affermare che in questo caso "esistere" va inteso in accezioni differenti, cioè il primo "esiste" significa una cosa diversa dal secondo). Battiato, invece, asserisce che il dolore provocato dal sasso ESISTE e il sasso che lo provoca NON ESISTE. Cosa ne dovremmo dedurre?! Che qualcosa che NON esiste né materialmente né spiritualmente (il sasso) determini qualcosa che esiste spiritualmente o materialmente (il dolore)?! In conclusione, Battiato è molto confuso. Se è vero che l'universo NON esiste, allora NON esiste tutto ciò che è in esso contenuto. NON esiste l'albero (che però è fatto di "subcellule", che NON si capisce se esistono o meno per Battiato, ma se esistessero cadrebbe in contraddizione) e NON esiste il sasso. Ma il dolore provocato dal sasso ESISTE. Dunque qualcosa esiste (il dolore). Questa è una contraddizione interna, perché Battiato afferma che la NON esistenza del sasso determina l'esistenza del dolore in un universo che NON esiste. Ma se l'universo NON esiste come può esistere il dolore (visto che, a rigore, NON dovrebbe esiste neanche l'essere umano che lo prova?). Inoltre, le sue idee sono in contraddizione anche con le conoscenze scientifiche. Battiato NON definisce cosa intende né con "esistere" né con "non esistere", né con vero né con falso. Attribuisce a questi termini un "significato intuitivo" e poi comincia ad elaborare le sue bislacche idee. 😊
@@senzalogicamalsicogita grazie per la Sua risposta. Sono d'accordo con il suo contenuto. Infatti, come è ovvio che sia visto l'autore, è logicamente inoppugnabile, ma come temevo nel mio commento non mi sono espresso del tutto chiaramente. A impaurirci non è l'incubo in sé, come concetto astratto e generale di un fenomeno psichico, ma il suo contenuto, vale a dire ciò che si sogna. Esso -il contenuto dell'incubo- pur essendo falso, esiste in quanto illusoria rappresentazione della psiche. Del tutto similmente, io credo che Battiato intenda che esistono la rappresentazione illusoria del sasso e la sensazione sgradevole che proviamo quando ci sembra di averlo urtato. Se Battiato non ha fornito una definizione di esistenza, ciò sia imputato al fatto che tale definizione è probabilmente impossibile, essendo l'esistenza il concetto più generale e primitivo possibile. E se tale definizione fosse possibile, per trovarla ci vorrebbe un gigante della filosofia, qualcuno in grado di superare le critiche di Heidegger alla definibilità di Essere e al contempo di fornire definizioni più esaustive di quelle del Sofista di Platone e di quella di Hegel. Direi che si possa perdonare, allora, a Battiato di essersi appellato all'intuitività del concetto di esistenza. Per quanto riguarda la presunta inesistenza del dolore e dell'uomo che secondo Lei Battiato dovrebbe sostenere per essere coerente, basandomi su quello che Ella stessa afferma nel Suo video (non ho fruito dell'originale né ho alcuna intenzione di farlo), Battiato sostiene che l'universo non esista solo nel suo aspetto materiale, non che non esista l'universo inteso come interezza del reale e Assoluto, mentre il dolore, la rappresentazione del sasso e l'uomo sono implicitamente intesi da Battiato sotto il rispetto spirituale o soggettivo anziché materiale, dunque possono ancora esistere sotto un rispetto diverso e la contraddizione non si presenta. Se poi Battiato, in preda al peggior sofisma e alla più grande assurdità possibile, afferma proprio che NULLA esiste, ciò non risulta da quanto da Lei ha riportato nel video. Se poi quanto affermato sopra sia in contraddizione con le teorie scientifiche, ammesso anche che la scienza abbia legalmente voce in capitolo nel dominio meta-empirico in cui si è addentrato Battiato per quanto concerne le opinioni di cui ora ci si sta occupando, ciò non ha veruna importanza, giacché adesso si sta discutendo delle contraddizioni INTERNE alla posizione di Battiato, e tale posizione, come Ella medesima ha fatto notare, non sembra avere molto a cuore la scienza, dunque non si tratterebbe di una contraddizione interna. Con ciò, caro signore, non voglio dire che Battiato abbia ragione nelle sue tesi e Lei torto nel fatto che egli si auto-contraddica, voglio solo illustrare il perché l'esempio di contraddizione interna riportato nel Suo video non mi convince, così che io possa comprenderlo o magari, e meno probabilmente, che Lei possa scoprire che non sia un esempio il cui rigore sia all'altezza dello spirito del video e del suo canale tutto. In aggiunta a questo, sperando di non deviare troppo, volevo chiederLe perché anche Ella medesima non entra in contraddizione quando rivendica la validità logica del principio di non-contraddizione e al contempo quella della meccanica quantistica. Infatti (so che è una domanda ignorantissima e mal posta, ma è così proprio perché necessito di un chiarimento), se la meccanica afferma che una particella possa trovarsi e non trovarsi nello stesso stato nel medesimo tempo (quello anteriore all'osservazione), essa non viola il detto principio?
Supponiamo di concordare sul fatto che a impaurirci non è l'incubo in sé, come concetto astratto e generale di un fenomeno psichico, ma il suo contenuto, vale a dire ciò che si sogna. Se così fosse, allora dobbiamo anche concordare sul fatto che il contenuto dell’incubo, ossia ciò che si sogna, ESISTE (in quanto illusoria rappresentazione della psiche). NON ci sono particolari difficoltà su questo. Ora, se Battiato intendeva dire che esistono rappresentazioni illusorie, allora si è espresso molto male. Potremmo anche concordare che la rappresentazione che noi diamo al sasso sia illusoria, intendendo che il sasso NON è come noi lo rappresentiamo o come i nostri occhi e la nostra mente ce lo rappresentano. In tal caso, diremmo che il sasso ESISTE, ma la nostra rappresentazione dello stesso è falsa. Quindi, potremmo anche accordarci e sostenere che il sasso esiste (in una certa accezione di “esiste”), ma esiste (in un’altra accezione) anche la nostra rappresentazione dello stesso. Se Battiato si fosse espresso in questi termini, allora avremmo potuto stabilire una base comune per un dialogo. Nota che ho esposto la questione senza fornire nessuna specifica definizione di esistenza, ma solo esprimendo la possibilità di distinguere una differenza tra vari tipi di esistenza. Pertanto, io contesto l’intervento di Battiato già a livello di formulazione della questione, che va oltre la mancata "definizione" di esistenza. Semplicemente, egli bisticcia malamente con i termini che utilizza. Per verificare la posizione di Battiato può ascoltare questo video dal minuto 26:03. th-cam.com/video/4ENS1mZrHnU/w-d-xo.html Se Battiato sostiene che l'universo NON esiste solo nel suo aspetto materiale, allora anche in questo caso si è espresso molto male. In ogni caso, supponiamo che dell’universo esiste solo sotto il rispetto spirituale o soggettivo. Qual è la differenza tra spirituale e soggettivo? NON sono sinonimi. Tutto quello che è spirituale è soggettivo, ma NON tutto quello che è soggettivo è spirituale. Se Battiato sostiene che l'universo esiste solo sotto il rispetto spirituale, allora deve sia spiegare cosa intende sia dimostralo. Lui NON fa nulla di tutto questo. Se Battiato sostiene che l'universo esiste solo sotto il rispetto soggettivo, allora deve sia spiegare cosa intende sia dimostralo. Lui NON fa nulla di tutto questo. Quindi, la contraddizione interna "sparisce" solo se si REINTERPRETA le posizioni di Battiato introducendo opportune distinzioni e specificazioni che lui NON ha mai menzionato nel video. Attenendoci strettamente a quello che lui dice, utilizzando i termini nell’accezione che rivestono comunemente (e che è ragionevole presumere che lui utilizzi visto che NON ha dato indicazioni contrarie), egli nega l’esistenza del sasso ma afferma l’esistenza degli effetti che esso produce. Quindi, rimane oscuro come qualcosa che NON ESISTE possa produrre effetti che, invece, esistono. In MQ il principio di NON contraddizione NON viene violato. Quindi, il problema NON si pone. Ma anche se venisse violato, questo NON ci autorizzerebbe ad accettare la contraddizione anche nelle argomentazioni prodotte in generale e in quelle di Battiato in particolare.
@@senzalogicamalsicogita grazie per il Suo paziente chiarimento
Maestro assoluto. Non fu un logico, ma un matematico che conosceva benissimo anche la logica.
Ottimo lavoro, davvero. Non era facile presentare la questione per il pubblico di TH-cam, ma tu l'hai fatto molto bene. A proposito dello scollegamento fra i sistemi formali e i sistemi di referenti, sarebbe bello provare a tracciare un parallelismo fra le esigenze e pretese sistematiche delle logiche post-fregeane e quelle dell'idealismo, la cui radice comune si può rintracciare nell'interpretazione della conoscenza teoretica presente nel kantiano ideale della ragione pura. Sebbene siano apprezzabili l'equanime sospensione locale dell'assenso rispetto all'istanza ‘tutto è formalizzabile’ e quella globale rispetto alla sua contraddittoria -, ritengo sia giusta anche una sospensione globale dell'assenso rispetto alla prima. 'Tutto è formalizzabile' non essendo un teorema, tu lo assumi per principio, ma i fatti attestano che, per quanto ne sappiamo oggi, qualcosa non è formalizzabile; ma così come non attestano che in futuro non avremo l'opportunità di formalizzare quanto oggi non riusciamo, non attestano neppure che un domani avremo questa opportunità, né che "possiamo" averla oggi. Cosa pensi in proposito?
Grazie. Se condividiamo l'idea che l'essere umano ha una propensione alla conoscenza e deve approcciare ad essa con una visione propositiva e NON autolimitantesi allora, pur avendo la consapevolezza che NON sappiamo se in futuro avremo o meno l'opportunità di formalizzare quello NON riusciamo a formalizzare oggi, dobbiamo assumere di poterlo fare (se riteniamo che valga la pena farlo per i motivi menzionati nel video), anziché assumere di NON poterlo e "arrenderci" a ciò che NON possiamo fare oggi. Questo perché le due posizioni, pur essendo diametralmente opposte, NON possiedono lo stesso "valore epistemologico". D'altronde, è anche grazie a questa "spinta propositiva" che possiamo "vantare" le nostre conoscenze attuali. Più semplicemente, se NON ci fossimo posti determinati traguardi (NON sappiamo se X possa essere realizzato o meno, ma assumiamo che possa essere realizzato, e vediamo se ci riusciamo), NON avremmo né scoperto che si possono raggiungere né che NON si possono raggiungere. 😊
@senzalogicamalsicogita Ti ringrazio. Un caro saluto!
Ma hai interview only iacona? Internet olso Rossi
Nella playlist "interviste" ci sono tutte le interviste realizzate fino ad ora.
@senzalogicamalsicogita grazie mille 💙📘
Eppure queste cose ho cercato di dirle al severiniano, ma forse non sono stato in grado di dirle bene, e non capiva, ma adesso per fortuna c'è questo video; che se lo guardi per bene quindi che è spiegato molto meglio di come io so fare !! E se non capisce neanche qua, allora mi sa che è proprio una capatosta !!!
Hai in programma di parlare anche di logica modale?
Sì.
@senzalogicamalsicogita ❤
Questo nuovo programma del canale capita a fagiolo, dato che sto affrontando proprio questi argomenti in un testo che parla di teorie formalizzate, dove viene usata proprio la sintassi mostrata in questo video per le variabili metateoriche e i simboli di validità e derivazione. A tal proposito, una proprietà del sistema formale LP che non capisco come si possa dimostrare è questa: Se A ∈ X, allora X ⊨ A.
Puoi dimostrare sia se A ∈ X, allora X ⊢ A sia se A ∈ X, allora X ⊨ A. Nel primo caso è sufficiente utilizzare la definizione di derivabilità (che ho fornito nel video) costruendo una derivazione di A con una sola formula: A1=A. A1 è un elemento di X, quindi soddisfa una delle condizioni per appartenere alla sequenza di derivazione. Nel secondo caso è sufficiente utilizzare la definizione di soddisfacibilità. Dato che A∈X, ogni valutazione V che soddisfa tutte le formule di X soddisfa anche A.
Scusate, NON ho visto i messaggi in chat. Saluto (nell'ordine): fulviochecaga, Psyco_chef, Omnia Munda Mundis, Vito Latino, Carlo De Santis, Parole Meschine e GEminence. Omnia Munda Mundis ha posto una domanda molto interessante e complessa sugli argomenti NON formalizzabili. Cercherò di rispondere con un apposito video nel fine settimana.