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Il Divino Disegno
เข้าร่วมเมื่อ 4 พ.ค. 2018
Canale dedicato alle lezioni del prof Piero Salemi.
Corso di laurea in ingegneria civile, edile ed ambientale.
Corso di laurea in ingegneria civile, edile ed ambientale.
Tre modi per praticare la prospettività tra punteggiate. I punti limite.
In questo video completo il discorso su come praticare le corrispondenze proiettive tra forme di prima specie. Nello specifico parlo del caso della prospettività tra punteggiate. Vedremo che oltre al metodo canonico, ci sono ulteriori due modi di mettere in corrispondenza due punteggiate. In questo caso, a differenza di quanto accade in una prospettività tra fasci, parleremo dei punti limite che sono ulteriori elementi che si generano solo in una prospettività tra punteggiate.
มุมมอง: 274
วีดีโอ
Tre modi di praticare la prospettività tra fasci.
มุมมอง 1212 หลายเดือนก่อน
In questo video vi spiego tre modi diversi per praticare la prospettività tra fasci dirette.
Corrispondenza tra fasci e punteggiate prospettive
มุมมอง 1622 หลายเดือนก่อน
In questo video vi parlo della prospettività tra forme di prima specie e di come rendere operative e praticabili tali corrispondenze attraverso tre soluzioni diverse.
Corrispondenza biunivoca: genesi proiettiva, genesi per movimento e genesi madre
มุมมอง 1322 หลายเดือนก่อน
In questo video, studiamo le corrispondenze biunivoche tra forme di prima specie, focalizzando l'attenzione sulle modalità attraverso cui queste si generano. Oltre alla genesi proiettiva (ottenuta per proiezione e sezione), possiamo, infatti, individuare anche una seconda genesi che io chiamo "per movimento" e anche una terza, che io chiamo genesi 'madre', perché ottenuta nel modo più naturale,...
Principio di dualità, punti inaccessibili, teorema di Pascal-Brianchon, triangoli omologici.
มุมมอง 2332 หลายเดือนก่อน
In questo video vi parlo del principio di dualità applicato nel piano, nello spazio e nel sistema stella. Di particolare importanza è la descrizione dei teoremi duali dei triangoli omologici e i teoremi duali di Pascal Brianchon a partire dai quali si giustificano diverse costruzioni notevoli, come la risoluzione di problemi dei punti inaccessibili, oppure la costruzione di una conica per 5 pun...
Creare con poco un programma di fotorestituzione avanzato. Terza parte
มุมมอง 1863 หลายเดือนก่อน
Terza parte dei video dedicati alla restituzione fotogrammetrica ottenuta con l'omografia all'interno di un programma di geometria dinamica come GeoGebra. In questo video aggiungo un esempio pratico per mostrare come ottenere la restituzione di un'intera facciata a partire da soli quattro punti e collaborando con altri programmi di foto ritocco. La restituzione fotogrammetrica sfrutta il concet...
Creare con poco un programma di fotorestituzione avanzato. Seconda parte
มุมมอง 2133 หลายเดือนก่อน
Nuovo video del canale, unico nel suo genere, ormai promosso a canale di riferimento per la Geometria Proiettiva e Descrittiva. In questo video vi spiego come creare concretamente un sofisticatissimo programma di fotorestituzione, fatto in casa con Geogebra, che è un semplice e diffuso programma di disegno. Buona visione!
Creare con poco un programma di fotorestituzione avanzato. Prima parte
มุมมอง 3503 หลายเดือนก่อน
In questo video vi faccio vedere come far diventare Geogebra, che è un semplice e diffuso programma di disegno, un sofisticatissimo programma di fotorestituzione!!
Le forme fondamentali della geometria proiettiva - seconda parte
มุมมอง 1563 หลายเดือนก่อน
In questa seconda parte vi spiego alcune operazioni grafiche che si operano con le forme fondamentali della geometria proiettiva. Buona visione
Le forme fondamentali della geometria proiettiva - prima parte
มุมมอง 2943 หลายเดือนก่อน
In questa prima parte vi parlo delle forme fondamentali della geometria proiettiva e vi spiego la loro logica generativa. In questo video cercheremo di capire perché le forme sono 9 e non 6 oppure 10.
Creare un programma di fotorestituzione con GeoGebra. L'omografia ottenuta con la prospettività
มุมมอง 2183 หลายเดือนก่อน
In questo video vi faccio vedere come restituire punti di una immagine fotografica utilizzando l'omografia ottenuta mettendo in relazione due coppie di fasci prospettivi. Inoltre suggerisco un modo per creare un software di fotogrammetria con il programma GeoGebra.
Restituzione fotogrammetrica di un intero piano noti solo 4 punti
มุมมอง 994 หลายเดือนก่อน
In questo video vi presento un metodo per la restituzione fotogrammetrica di un piano utilizzando solo 4 punti noti. Questa tecnica, basata sull'omografia, permette di rilevare un'intera facciata di un edificio a partire da una singola immagine fotografica. Sebbene sia teoricamente più complessa, è anche la più rigorosa e versatile, richiedendo il minor numero possibile di elementi di partenza....
Restituire un'intera facciata da una fotografia con l'omografia
มุมมอง 1874 หลายเดือนก่อน
In questo video vi presento un modo per rilevare un'intera facciata di un edificio a partire da un'immagine fotografica. L'omografia che spiego in questo video è il metodo più rigoroso è più generico di tutti, forse il più complesso da un punto di vista teorico, ma è anche quello che richiede meno elementi di partenza. Sono infatti necessari solo 4 punti visibili e appartenenti al piano che int...
Misurare da una fotografia. Tre diverse giustificazioni: birapporto, Talete e punti misuratori
มุมมอง 1394 หลายเดือนก่อน
In questo video vediamo tre diversi modi per ottenere la misura di un segmento direttamente da un'immagine fotografica. Questo video nasce come completamento del precedente, nel quale descrivevo un metodo per ottenere, attraverso l'uso del birapporto, il rilievo da una foto di un certo segmento rappresentato in prospettiva. Qui aggiungo altri due metodi, apparentemente slegati tra loro e dal pr...
Esempio pratico di come misurare da una foto.
มุมมอง 7984 หลายเดือนก่อน
In questo video misuro un segmento direttamente da un'immagine fotografica, senza parlare troppo di teoria. Solo alla fine di questo esempio pratico di rilievo fotogrammetrico mi spingo un po' oltre, dando una giustificazione teorica del procedimento e giustificando questo rilievo con il birapporto, inteso come coordinata ascissa di un punto. Alla fine del video vi mostro anche un secondo modo,...
Misuro in prospettiva. Righello prospettico. Geometria proiettiva
มุมมอง 1135 หลายเดือนก่อน
Misuro in prospettiva. Righello prospettico. Geometria proiettiva
Determinare la fuga di una retta. Misurare dalle immagini. Incredibile metodo rigoroso
มุมมอง 1755 หลายเดือนก่อน
Determinare la fuga di una retta. Misurare dalle immagini. Incredibile metodo rigoroso
Contro ogni timidezza, divido AB con il solo compasso. In descrizione Link del libro
มุมมอง 1208 หลายเดือนก่อน
Contro ogni timidezza, divido AB con il solo compasso. In descrizione Link del libro
Un'applicazione eloquente e paradigmatica della teoria delle ombre
มุมมอง 4428 หลายเดือนก่อน
Un'applicazione eloquente e paradigmatica della teoria delle ombre
L'incredibile caso delle ombre ottenute come applicazione dell'omologia piana
มุมมอง 2658 หลายเดือนก่อน
L'incredibile caso delle ombre ottenute come applicazione dell'omologia piana
Le ombre da sorgente impropria come non le avete mai ascoltate
มุมมอง 2739 หลายเดือนก่อน
Le ombre da sorgente impropria come non le avete mai ascoltate
L'Ovale Aureo, la mia invenzione che inganna tutti. Pubblicato il mio libro!
มุมมอง 20511 หลายเดือนก่อน
L'Ovale Aureo, la mia invenzione che inganna tutti. Pubblicato il mio libro!
Notizia sconvolgente alla classe! Professore informa che l'esame è
มุมมอง 180ปีที่แล้ว
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Errore clamoroso a lezione e uno studente attento interviene
มุมมอง 715ปีที่แล้ว
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Anamorfosi per riflessione sferica. Incredibile seconda parte
มุมมอง 432ปีที่แล้ว
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Non solo disegno, ma anche divina scultura
มุมมอง 77ปีที่แล้ว
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Concoide di Nicomede con GeoGebra per tutti, con sorpresa finale
มุมมอง 277ปีที่แล้ว
Concoide di Nicomede con GeoGebra per tutti, con sorpresa finale
Ciao Piero, grazie per le delucidazioni a compendio del video precedente. Ciò che mi traeva in inganno e che invece mi sembra di aver capito ora è il fatto che tu poni come "ipotesi" il fatto che i due fasci siano prospettivi e che l'asse non sia accessibile e tramite questi procedimeni è possibile ugualmente a trovare elementi corrispondenti. Mentre prima io capivo di dover supporre di non sapere che i due fasci fossero prospettivi. Se non so che i due fasci sono prospettivi, come faccio ad applicare un procedimento che presuppone che lo siano? Se veramente i due fasci non fossero prospettivi immagino che questi procedimenti non valgano. Grazie
@@emabiz76 no, il secondo è il terzo procedimento si possono utilizzare in ogni caso, anche quando i fasci non sono prospettivi, cioè anche nel caso di fasci proiettivi. Il primo procedimento che richiede l’asse della prospettività invece può essere applicato solo nel caso di una prospettivita, e non nel caso di una proiettività, perché in una proiettività l’asse non c’è.
Ciao Piero. Non so se ho capito bene, ma da quello che dici nella parte dove parli della collineazione, mi sembra di capire che, disegnando 3 elementi (rette) di due fasci di rette di cui sono stati scelti i centri è possibile, attraverso il procedimento che hai descritto, trovare l'asse di prospettività, da cui poi sarà possibile determinare la corrispondenza di qualsiasi altro elemento di un fascio rispetto all'altro. Il motivo per cui salta fuori prorio quell'asse e non un altro, è dovuto al fatto di come hai scelto la corrispondeza tra le 3 coppie di rette: hai scelto di far corrispondere le rette di ciascun fascio partendo da sinistra e muovendoti verso destra. Se avessi scelto un altro criterio, sarebbe risultato un altro asse e quindi un altra prospettività. E' corretto? Grazie
Grazie per la tua domanda e per l'interesse mostrato verso il video. Sperando di avere capito a quale esempio ti riferisci, provo a chiarire alcuni punti importanti. Innanzitutto, vorrei precisare che i due fasci di rette condotti dai punti A e B sono effettivamente prospettivi, non proiettivi. Nell'esempio l'asse della prospettività è stato disegnato preventivamente. Le tre coppie di rette corrispondenti che ho disegnato sono state scelte proprio in modo che si incontrassero su quest'asse unico, anche se nel video ho chiesto di immaginare di non averlo, al fine di illustrare un metodo alternativo per determinare le rette corrispondenti. Per questo, l'asse della prospettività non il risultato di come ho scelto di far corrispondere le rette. Lo scopo principale dell'esempio era dimostrare come sia possibile stabilire la corrispondenza tra le rette dei due fasci senza utilizzare direttamente l'asse di prospettività. Il metodo che illustro nell'esempio e che fa uso del centro della collineazione, infatti, è utile in una proiettività, dove l'asse effettivamente non esiste (utilizzarlo in una prospettività è un po' una forzatura; avrebbe senso nel caso l'asse della prospettività fosse inaccessibile). Il procedimento che ho descritto utilizza una prospettività di passaggio tra due punteggiate, cioè una coppia di rette corrispondenti dei fasci A e B. Il centro della collineazione che abbiamo trovato è il centro di questa prospettività di passaggio. Quindi nell'esempio a cui ti riferisci non cerco un asse, ma il centro di questa prospettività di passaggio. In sintesi, non stiamo trovando un nuovo asse di prospettività (perché una prospettività tra fasci ha un unico asse e un'unica retta unita), ma stiamo usando un metodo alternativo per determinare le corrispondenze senza fare uso dell'asse. Spero di avere risposto alla tua domanda.
...anche se da alcune prove che sto facendo, con geobebra, mi sembra che dati due fasci di rette (quindi dati i due centri), esista una sola prospettività che li collega...
@@emabiz76 se scegli a caso due fasci di centri A e B, quindi scegli il primo fascio di elementi a, b e c e il secondo di elementi a’, b’ e c’, allora i due fasci sono proiettivi quindi non esiste un asse. In questo caso puoi determinare infinite prospettivita di passaggio, perché esistono infinite coppie di rette corrispondenti che possono essere scelte come punteggiate su cui costruire una prospettivita. Il centro di colline azione è unico. Se già i due fasci li disegno prospettivi, e cioè in modo che elementi corrispondenti si incontrino su un asse da te scelto, anche in questo caso puoi determinare il centro di collineazione
@@ildivinodisegno7802 I tuoi commenti mi sono chiari e si, avevo capito che nell'esempio hai scelto il secondo fascio apposta in modo da avere la prospettività. Ora mi sembra anche più chiaro come non possa esistere che un'unica prospettività che trasforma un fascio nell'altro, mentre possano esistere più proiettività. Guardando le operazioni che hai fatto, ciò che noto è che la prospettività mantiene l'ordine tra le rette dei fasci. Ad esempio, se la retta x del fascio di centro A è "più a sinistra" della retta a, allora la retta x' del fascio di centro B sarà più a sinistra della retta a'. Mi chiedo se nelle proiettività questa caratteristica rimane o posso avere delle rette che si "incrociano" nel passare da un fascio all'altro.
Inoltre forse tutto diventerà ancora più chiaro quando capirò come e perchè utilizzare queste corrispondenze nella pratica. La mia impressione è che il fascio di rette sia una sorta di sistema di coordinate/riferimento da cui prendere misure e riferimenti e la necessità di trovare la relazione con un altro fascio sia dettata dalla necessità di cambiare sistema di riferimento, tipo una traslazione del centro del fascio. Un esempio non guasterebbe. Ho guardato i tuoi video relativi all'omografia e intuisco che posso utilizzare queste tecniche per "raddrizzare una foto" in prospettiva e riuscire così a fare misure su di essa. Non mi è invece per niente chiaro come procedere per disegnare in prospettiva, che è la parte che mi interessa di più. Tipo, se ho un rettangolo e lo voglio disegnare in prospettiva, applico la prospettività? In che modo? E se applico la proiettività cosa succede?
Ottimo apparecchio volumetrico per studiare la teoria delle ombre.
Buonasera. Lei disegna abbastanza bene.
Buongiorno Piero, grazie per il tuo lavoro. Approcciandomi al mondo della geometria descrittiva/proiettiva, mi sto accorgendo che mi manca il collegamento tra teoria e pratica, cioè non riesco bene a capire come applicare le regole generali spiegate nel tuo libro per arrivare a disegnare in 3 dimensioni sul foglio. Trovo testi in cui viene spiegato il punto di vista, punti di fuga, circonferenza di distanza, punti misuratori,... con tutta una serie di regole pratiche con cui effettivamente è possibile disegnare in prospettiva/assonometria e percepisco che derivano dalla teoria speigata nel tuo testo, ma non riesco a capire del perchè ciò avvenga. Prendendo ad esempio la prospettiva centrale (o accidentale), quali sono i legami con la proiettività e la prospettività, con i postulati dell'appartenersi? Il punto di vista è il centro della prospettività, oppure il punto unito? L'omologia di ribaltamento è un caso particolare o un'applicazione di cosa? Perchè disegnare un rettangolo in prospettiva, consente di visualizzarlo come avviene nel nostro occhio, per cui abbiamo l'impressione di stare disegnando in 3 dimensioni? Non so se sono riuscito a spiegarmi, in quesa fase non mi è semplice neanche formulare una domanda esatta, ma mi piacerebbe che facessi un video esplicativo riguardo a questa tematica di collegamento tra teoria matematica e realtà (non mi sembra di averlo visto tra i tuoi video). Inoltre sono riuscito a procurarmi (usato) il tuo libro "Corso di disegno" che hai scritto insieme a Federica Chiacchia, ma non sembra possibile avere il contenuto GeoGebra allegato. Ho anche provato a scrivere all'editore Zanichelli, ma non sembra essere in grado di fornirmi il materiale. Forse puoi aiutarmi anche in queto. Grazie
Complementi come sempre.. volevo chiederti se avevi affrontato anche il tema delle involuzioni di 1 specie ( se in una proiettivita' di forme di 1 specie sovrapposte due elementi distinti si corrispondono in doppio modo tale proiettivita' è un' involuzione) perché mi piacerebbe approfondire anche riguardo alle applicazioni sulle circonferenze ( involuzione sopra un cerchio, coppia comune a due involuzioni etc). Se magari mi puoi dire dove approfondire. Un caro saluto.
Ho in cantiere un lavoro che ho chiamato "La circonferenza indicatrice delle coniche". Direi che due circonferenze corrispondenti in modo involutorio non sono altro che una polarità gestita dalla circonferenza stessa. Quindi esistono un polo e una polare. Questa polarità non è altro che una particolare omologia piana (corrispondenza tra forme di II specie) per la quale l'asse dell'omologia è la retta polare e il centro dell'omologia è il punto detto polo. Questa particolare omologia, come tutte le omologie, presenta una sua caratteristica costante che non è altro che il birapporto costante che puoi misurare rispetto a 4 punti che sono: una coppia di punti corrispondenti, il centro dell'omologia che allinea la coppia di punti corrispondenti, il punto di intersezione tra la retta che allinea la coppia di punti e l'asse dell'omologia. Nel caso dell'involuzione, questa caratteristica è -1, che non è altro che il valore che corrisponde al birapporto armonico.
@@ildivinodisegno7802 grazie mille
Ciao Piero, sarebbe bello se riuscissi ad organizzare i tuoi video in playlist, ordinando sia le singole lezioni all'interno della playlist, ma anche le playlist tra di loro, in modo da avere un videocorso organico completo, in cui poi potrebbero essere inseriti singoli approfondimenti tra un video e l'altro, in caso di necessità. Grazie per il tuo lavoro
sono riuscito a fare la quadratura del cerchio con conferma algebrica cerca in amazon UTOPIE GEOMETRICHE: Enigmi geometrici risolti (Divulgazione Digitale) grazie inclusa la trisezione ottimo video comunque bravooo
Complimenti come sempre Molto bello. 😊
Salve Piero, grazie per il tuo lavoro. Vorrei chiedere se è uscita la nuova edizione del tuo libro e se è indirizzato sd un pubblico esperto gi geometria proiettiva o può essere fruito anche da chi non ha competenze specifiche di geometria descrittiva. Potresti consigliare anche altri testi che trattino di geometria proiettiva partendo dalle basi? Grazie
Ciao, grazie per il tuo supporto molto gradito. La nuova edizione del libro non ci sarà per adesso perché non ho raggiunto un accordo con la casa editrice. Dovremo aspettare un anno, credo. Se può consolare, adesso sto lavorando su un nuovo libro, questa volta completamente dedicato alla geometria proiettiva. Ho già scritto molto, ma questo nuovo lavoro è complesso e mi ci vorrà un anno per completarlo. In questo nuovo lavoro troveremo le corrispondenze di cui parlo nel video. Per rispondere alla tua domanda, il libro "Ragioni armoniche della prospettiva" è strutturato in tre parti proprio per dare a tutti la possibilità di essere letto. Nella prima parte troviamo concetti di geometria proiettiva esposti in modo che siano comprensibili a tutti. Nella seconda parte si parla del birapporto e nella terza parte troviamo la parte applicativa. Naturalmente queste discipline richiedono uno studio comparato. Cioè, secondo me, un argomento di geometria proiettiva andrebbe sempre riletto più volte da fonti diverse, per farsi un'idea chiara e non condizionata dalla visione di un unico autore. Oggi, per iniziare uno studio serio di geometria proiettiva, a parte tanta passione, tempo e pazienza, ti consiglio di procurarti libri dei maestri che per fortuna puoi trovare ristampati perché sempre attuali e di grande valore. Io trovo che i libri di Giuseppina Masotti Bigioggero siano sempre ben scritti e illuminanti.
@@ildivinodisegno7802 Grazie mille per il consiglio. Visto che il nuovo libro uscirà solo tra un anno, per ora mi procuro la versione già pubblicata. Ti farò sapere
Mi sto occupando di geometria proiettiva . Sono uno studioso di matematica . Attualmente mi sto occupando di successioni di ricorrenza . Premetto che le successioni per ricorrenza sono esprimibili in due forme : la forma esplicita ; la forma implicita . Per esempio la successione di Fibonacci può avere la forma implicita Fn=Fn-1 + Fn-2 oppure la forma esplicita nota anche ai non addetti ai lavori . Analogamente per le equazioni differenziali dalla forma implicita si deve risalire alla forma esplicita . È semplice scrivere l' espressione analitica di una proiettività di prima specie . Si può considerare tale espressione come una successione di ricorrenza fratta e a seconda del tipo di proiettività (parabolica ,ellittica o iperbolica ) si può risalire alla forma esplicita della proiettività.Questo mette in relazioni equazioni differenziali a proiettività dando nuova linfa alle geometria proiettiva. Sono contento del suo studio sulla geometria proiettiva sintetica spero che riesca a trovare un buon editore . Un affettuoso grazie per le sue lezioni che migliorano le mie conoscenze della materia .
Fantastico. Segnalo anche l’importanza di rivalutare la prospettiva alla quale non viene dedicato quanto meriterebbe . ( negli istituti tecnici dopo le proiezioni ortogonali e l assonometria il programma si considera sostanzialmente finito)
Bellissimo video come sempre..Ho trovato interessante nel tuo libro la parte in cui ottieni la restituzione fotografica di un frammento a partire da un quadrilatero noto (non necessariamente con angoli a novanta) attraverso l uso dei cerchi capaci.
Grazie Giulio. Sempre molto buono. Siete in pochi a seguire i miei video, ma un tuo commento mi cambia la giornata e mi da lo stimolo di continuare a fare altri video! Grazie!!
@@ildivinodisegno7802 grazie a te siamo forse 4 gatti interessati di geometria proiettiva per cui io non posso che non sostenerti per l impegno e la fatica che metti nel fare i tuoi video che a me piacciono davvero molto.
Ma allora del libro uscirà una nuova edizione aggiornata?
@@francescopartipilo5550 ci sto lavorando. Praticamente sto cercando l’editore disposto a pubblicare.
Ho seguito con interesse . Ho notato , riguardo alle proiezioni ortogonali, sia esposte sui libri che nei filmati, che usi solo due piani ( comunemente detti piano orizzontale e piano verticale). Non usi il piano ‘laterale’. Perché? Non necessario, non corretto ecc…
Ciao, grazie per la domanda. Il numero minimo di immagini sufficiente per stabilire la corrispondenza biunivoca tra l'oggetto reale e l'oggetto rappresentato è due. Il nome stesso del metodo di Monge, detto "delle doppie proiezioni ortogonali", lo conferma. Il cosiddetto piano laterale è, per così dire, ridondante. Cioè non fornisce alcuna informazione in più circa la corrispondenza spaziale di un punto oggettivo dello spazio. In un certo senso, fissato il primo punto qualsiasi dello spazio, questo stesso punto rappresenta il primo punto di riferimento rispetto al quale tutti gli altri sono riferiti. Posto poi che si desideri ottenere un'assonometria a partire dalle proiezioni ortogonali, in quel caso le proiezioni diventano metodo di passaggio, e l'assonometria metodo integrato alle proiezioni ortogonali. In questo caso, è utile fissare l'origine O sulla linea di terra, l'asse x coincidente con la linea di terra, l'asse y ortogonale e così via; ma non si ritiene necessario, neppure in questo caso, costruire il cosiddetto piano laterale. Inoltre, un piano laterale sarebbe casomai giustificato solo dalla necessità di ottenere un'ulteriore immagine del solido, come una sorta di nuova seconda immagine (nuovo piano verticale), che però deve potersi scegliere liberamente, non quindi necessariamente ortogonale ai primi due piani di proiezione.
Interessante, il mio problema sarebbe:sapendo su un occhiale l'altezza di un orbita ad esempio 41 mm certa, indossato dal cliente quale è il suo punto pupillare ovviamente avendo una foto,
Ah, grazie per la tua domanda! Prima di tutto, vorrei chiarire che il mio canale si occupa principalmente di geometria proiettiva, geometria descrittiva, disegno e argomenti correlati, non di optometria. Tuttavia, la tua domanda ha suscitato la mia curiosità e mi sono informato specificamente per poterti dare una risposta, anche se non sono affatto un esperto in questo campo. Detto questo, basandomi sulle informazioni che ho raccolto, proverò a rispondere. Potresti iniziare misurando sulla foto la distanza tra il bordo superiore dell'orbita e il centro dell'occhio del cliente. Poi, confronta questa misura con l'altezza totale dell'orbita nella foto. Questo crea un rapporto. Applicando questo rapporto all'altezza reale dell'orbita (41 mm), ottieni una stima approssimativa della posizione del punto pupillare. Inoltre il punto pupillare è solitamente 1-2 mm più in alto del centro visibile dell'occhio.
@@ildivinodisegno7802 grazie del tuo interessamento
Come sempre bello ed interessante.un saluto
@@giulio2279 Grazie mille.
chiarissimo, grazie mille
Molto utile grazie
Molto interessante. Ho comprato il tuo libro è l ho trovato molto bello (soprattutto la parte in cui hai mostrato l applicazione del teorema di talete in prospettiva). Un saluto
Grazie Giulio per i complimenti, sei gentilissimo. La parte del teorema di Talete applicato alla prospettiva, piace molto anche a me. Questo paragrafo è nato in modo quasi inaspettato, non era previsto, ma devo dire che ne vado molto fiero. Già sto lavorando sulla nuova edizione con alcune modifiche, specialmente nella parte relativa alle coordinate omogenee, che andrebbe arricchita con delle immagini come meriterebbe. Grazie ancora.
@@ildivinodisegno7802 grazie a te👍
Ottima lezione, ma che assonometria è? Le parallele non sono parallele e quindi anche il risultato dell'ombra non è adeguato. Nonostante il procedimento esposto molto chiaramente.
Si tratta di uno schizzo assonometrico a mano libera e, aggiungo, "all'impronta" (come dice il titolo). Quello che conta è il risultato che si esprime nell'intenzione. Si dice "risultato qualitativo". Cioè, dato che nel disegno a mano libera non è possibile raggiungere il medesimo risultato grafico del disegno a riga e squadra, l'importante è che il disegno sia seguito da regole precise e che mantenga uno stretto rigore logico. Le rette sono parallele, per quanto mi è stato possibile fare. D'altra parte, con tutta la buona volontà, faccio anche fatica a vedere nel disegno che ho fatto qualcosa di diverso da un'assonometria. A me sembra che l'oggetto renda l'idea. Per quanto riguarda la domanda "che assonometria è?", rispondo che l'assonometria è ortogonale (trimetrica). Si può sostenere che, assegnata una qualsiasi terna di assi assonometrici (e le rispettive proiezioni delle unità assonometriche), esiste sempre una corrispondente terna trirettangola dello spazio (con relative unità assonometriche) corrispondente alla terna assegnata. Pertanto, in conclusione, qualsiasi schizzo assonometrico costruito con le dovute accortezze grafiche e il dovuto rigore logico, si ritiene qualitativamente corretto.
@@ildivinodisegno7802 Grazie. Penso ci sia anche un aberrazione dovuta all'obiettivo. Io infatti ho provato a scattare una istantanea dello schermo e a ripassarla accuratamente, ma ...
@@Angelos58 Penso che in una lezione di geometria descrittiva, la priorità non sia necessariamente quella di ottenere un disegno perfetto, senza nessuna imperfezione, con linee parallele effettivamente parallele o perpendicolari perfettamente perpendicolari, o con linee rette che siano perfettamente rette. Né tantomeno avviene, per esempio, durante un esame orale, quando viene richiesto di disegnare una certa cosa e ci si aspetta che sia perfetta da questo punto di vista. Quello che conta, come ho detto nel commento precedente, è l'integrità del ragionamento e la sequenza logica dei passaggi grafici, l'aderenza alle regole. Quello che conta è ciò che si dice, ciò che si dichiara di fare. L'aspetto grafico è importante, e se si è capaci di disegnare bene a mano libera (ma come sembra non è questo il mio caso), tanto meglio...
@@ildivinodisegno7802 Spero di non essere stato frainteso. Provo a vivere serenamente la vecchiaia e non sono attratto dalle polemiche. Inoltre sto provando a capire qualcosa di disegno tecnico (è una espressione che non amo), che mi sta tenendo compagnia da qualche tempo. Un interesse senile, ma senza alibi.
I raggi inversi nella determinazione delle ombre autoportate o di solidi su solidi è un argomento molto interessante. Meriterebbe approfondimenti esclusivi.
Grazie. Spero ci saranno altri video sull'argomento. Ho acquitato il tuo ultimo libro. In consegna Lunedì.
Grazie! Mi fa molto piacere. Sicuramente pubblicherò altri video sull’argomento
You changed something before the surface without explaining.
Más rápido carnal , no me hagas perder mi tiempo
Questo è proprio quello che vorrei capire e non riesco. Possibile che non ci siano libri che spieghino chiaramente tutto questo? Potremmo metterci in contatto via email?
piero.salemi@yahoo.it
@@ildivinodisegno7802 Grazie, ti ho risposto
Scusami se ti disturbo ancora. Non riesco a trovare un software o un plugin che permetta di simulare la costruzione di ombre geometriche secondo la teoria delle ombre. Quindi non rendering. Ad esempio io disegno un semplice cilindro in prospettiva accidentale e poi voglio applicare una ombreggiatura geometrica. fisso un punto sorgente e un punto sull'orizzonte corrispondente al punto luce sorgente da cui tracciare le linee di direzione. Non dovrebbe essere così difficile una implementazione software e permetterebbe di controllare gli esercizi più accuratamente. Soprattutto quando ci sono diversi volumi che si sovrappongono e quindi ombre portate e autoportate e proprie. Grazie
Ciao. Tu immagini di partire già da un disegno, non da un modello 3d. Giusto? Non penso che esista un programma che generi le ombre e le relative costruzioni su un disegno 2d fornito da te. Ma forse non ho capito bene la questione
@@ildivinodisegno7802 Sì. Applicando le regole della Teoria delle ombre della geometria descrittiva.
Non penso sia possibile al momento attuale determinare le ombre con relative costruzioni attraverso un software, magari in futuro con l’intelligenza artificiale, ma credo che non sarà possibile neanche in futuro. Il programma dovrebbe riconoscere gli oggetti rappresentati, saperli contestualizzare e relazionare spazialmente tra di loro e poi, date queste premesse, dovrebbe costruire le ombre. Tutto questo poi dando per buono che il disegno processato sia stato realizzato con le corrette norme del disegno, cosa questa non del tutto scontata, data la difficoltà oggettiva che c’è nel realizzare questi elaborati grafici così complessi.
Ciao e complimenti per la competenza e la chiarezza. Ho bisogno di una informazione che credevo fosse facilmente reperibilein rete, invece mi sono smarrito. La questione è la seguente. Io disegno qualcosa, anche un semplice cilindro o un gruppo di solidi o altro e vorrei studiare l'ombreggiatura, sia quella propria che quella autoportata. Ma ho trovato soltanto simulazioni di luce solare. Ma se io volessi invece utilizzare una luce artificiale, con quale software posso condurre questo studio, potendo stabilire la posizione della sorgente luminosa e il punto corrispondente sul piano base? Spero troverai il tempo per rispondermi. Grazie.
Ciao, grazie per il commento. Non sono un esperto di rendering, comunque io uso Rhinoceros, comando luce puntiforme. Basterebbe stabilire a priori la posizione della sorgente luminosa disegnando un punto dello spazio, e la corrispondente proiezione in pianta.
@@ildivinodisegno7802 Grazie per la risposta. Ma si può fare anche senza avviare un rendering? Cioè, io disegno con illustrator o altro uno o più solidi in prospettiva e poi simulo le ombre? Oppure con Rhinoceros devo avviare un rendering?
@@Angelos58 in sostanza vuoi costruire le ombre vettorialmente senza doverle disegnare tu manualmente. Allora puoi generare una immagine con le ombre e “ricalcarla” in un secondo momento su illustrator. Se guardi nel canale c’è un video dove spiego come disegnare sul modello 3d le ombre. Questo ti permette di generare un’immagine 2d dal 3d compreso le ombre.
@@ildivinodisegno7802 Grazie
@@ildivinodisegno7802 Ho visto cercando su google che hai pubblicato un manuale di disegno, non più in commercio. Sai se è disponibile una versione epub o pdf?
more fast bro )))
Caro professore non ha detto delle priorità da adottare nel misurare, e di altro .
Grazie, cercherò di essere più preciso in futuro.
Salve, il lato del pentagono regolare è la sezione aurea della diagonale. Se parto dal lato l per ottenere la diagonale basta sommare ad l la sezione aurea di l. Così riesco a disegnare il pentagono. Il lato del decagono regolare è la sezione aurea del raggio circoscritto al decagono e quindi allo stesso modo posso partire dal lato per avere il raggio della circonferenza circoscritta e quindi disegnare il decagono. Per me così è più chiaro il collegamento e il ragionamento sui due poligoni regolari. Devo solo imparare a costruire la sezione aurea di un segmento, cosa semplice, per costruire i due poligoni regolari.
Grazie per la tua considerazione, la trovo illuminante e chiarificatrice.
Bravo Professore! Tuttavia, in analogia alla topografia, io lo preferirei chiamare metodo della trilaterazione, perché anche se alla fine andiamo a costituire una maglia triangolare non andiamo a misurare alcun angolo. C'è da ricordare inoltre , vista la rappresentazione in pianta, che i vertici devono giacere sul solito piano orizzontale. Non è raro magari trovare muri spiombati che falsano le misure dei lati a seconda dell'altezza a cui si prendono. Buon lavoro e complimenti.
Grazie per le precisazioni molto pertinenti.
Molto utile!
mitico
Davvero molto bello. Un argomento che non conoscevo. Proverò ad approfondire. Complimenti 😊
Grazie! Farò anche la terza parte, perché c’è ancora molto altro da dire. Grazie mille
Magical!!
Un caro saluto e complimenti per i tuoi video👍
Grazie Giulio! Mi fa molto piacere il tuo commento! 🤗
@@ildivinodisegno7802 👍
Ciao, cortesemente, mi daresti un consiglio per i iniziare a studiare il disegno geometrico? Quali libri? Ciao e grazie
Ciao, dipende a cosa ti serve. Se ti serve per una abilitazione o un concorso abilitante per l’insegnamento, dovresti studiare geometria descrittiva. Non è facile, ma un insegnante deve sapere queste cose. Se ti può interessare, nel mio canale trovi molte lezioni sull’argomento. Ti consiglio i libri di Dante Nannoni. Anche io ho fatto un libro, se lo trovi, Salemi, Corso di Disegno, Zanichelli. Spero di esserti stato d’aiuto
in cerca di editore?? non posso comprarlo quindi?
Non è ancora in vendita. Cerco un editore. Mi dispiace
Ottimo, grazie mille!!
Per questo è servito solo Rhino o anche qualche plug-in?
Ciao, è servito solo Rhino
0:13, 1:12 angolo? grazie in anticipo.
Se ho capito la tua domanda, la direzione di proiezione è arbitraria. Potrebbe essere 45, ma non sarebbe obbligatorio. Con 45 la proiezione fa si che le misure proiettate su y restino in dimensioni reali. In genere è meglio una inclinazione che comporti una riduzione secondo un coefficiente assonometrico 0,5 per esempio
Grazie usefull !!!
Buongiorno Professor Salemi, innanzitutto le faccio le mie più sentite congratulazioni per come insegna la materia e naturalmente per le sue grandi capacità artistiche. Io ho acquisito le nozioni di Geometria descrittiva e proiettiva ai tempi del liceo (Istituto d'arte) e mi piacerebbe approfondire ancora la materia, ... potrebbe per cortesia consigliarmi alcuni testi da poter acquistare magari su Amazon?? Grazie e buon lavoro.
Grazie mille per le tue parole. Ti do qualche nome. Per la geometria descrittiva ti consiglio molto vivamente di cercare libri di Dante Nannoni. Poi, Riccardo Migliari, Docci. Per la geometria proiettiva cerca Giuseppina Masotti bigioggero prima di tutto e Oscar Chisini.
@@ildivinodisegno7802 Grazie mille !! Mi attiverò subito nella ricerca 👍
Grazie professor Salemi per aver chiarito un argomento complesso che non viene spiegato in modo esauriente nei libri di testo e, quand'anche venisse trattato, risulterebbe ostico. Ancora grazie
Grazie mille!
Davvero un bel video...concetti profondi spiegati con chiarezza e pazienza.
Grazie, mi risollevi il morale!
@@ildivinodisegno7802 ... Avessi avuto io all' università qualcuno che me le spiegasse per poterne apprezzare la bellezza. Me le sono dovute sudare sui libri ( docci e Company). Si fa fatica all' inizio è vero ma quando si padroneggiano i concetti si prova una gioia infinita. Ancora complimenti.
molto bella! grazie!
Grazie a te per apprezzare! Ci lavoro molto lentamente, ma quando la finisco faccio un altro video! Grazie
Potrebbe cortesemente indicarmi dei testi più attuali del DOCCI MAESTRI per la geometria descrittiva. ? Grazie.
Ciao Alex. Come autori ti posso consigliare Riccardo Migliari, Ugo Saccardi, oppure Dante Nannoni. Io ho scritto un libro, Salemi .. “corso di disegno”, Zanichelli anche troppo impegnativo per il target a cui era destinato, forse lo trovi ancora su Amazon, ma forse la parte digitale con i capitoli più teorici, omologia ecc, non è più scaricabile perché è fuori produzione. Tra tutti, anche se non moderno, ti consiglio Dante Nannoni.
Buongiorno, davvero forte! E' possibile avere il file grasshopper? grazie Matteo
spieghi molto male