Complimenti!!!!! Dopo ottanta anni ricostruire anche episodi di quella battaglia vi fa onore!!!! Avete compiuto un lavoro straordinario davvero unico. Il vs. Progetto di conservazione di quei luoghi che per l'Italia dovrebbero essere sacri è encomiabile. Purtroppo lItalia degli ultimi ottanta anni scientemente ha posto nel dimenticatoio pagine di storia e di eroismo che a prescindere dalle motivazioni della nostra guerra dovrebbero essere ritenute motivi di onore per la nazione. Grazie per il lavoro da voi svolto. Vittorio Basso
Grande ed ottimo lavoro per la preservazione dei luoghi storici di quelle battaglie, addolora la distruzione di quei reperti storici che avverrà prossimamente.
Fascinating, I have been studying the various battlefields of WW1 and WW2 for years on Google Earth. And now Ukraine offers interesting insight into the way a battlefield network of fortifications develops. Keep up the interesting work hopefully you can retrieve or preserve some of the battlefield before the tourists overrun everything.
Visto che il campo di battaglia di El Alamein è un patrimonio non solo nostro ma anche di tedeschi e britannici (e in misura minore quelli che combatterono al fianco di quest'ultimi) non è il caso di chiedere aiuto anche a questi ultimi per salvaguardarlo? Mio umilissimo parere.
Se avessimo un Ministero degli Esteri attento, efficiente e propositivo, potrebbero essere presentate (assieme a quelle dei colleghi tedeschi e britannici), richieste di tutela di un patrimonio storico inestimabile; interessante anche a fini turistici per le stesse autorità egiziane.
Bisogna salvare queste postazioni. Dovrebbero essere un monumento. Non cancellate come se nulla fosse... aggiungerei come stanno facendo oggi gli "intellettuali" sulla memoria dei nostri soldati.
Il lavoro dell’Università di Padova, in effetti, è sul campo e anche “intellettuale”. Difficile che dove c’è la città in costruzione le postazioni siano salvate purtroppo. Importante che vengano però mappate e studiate per conservarne la memoria
@@ArchaeoReporter impossibile non essere in accordo con quanto voi risposto, il mio riferimento alle persone "intellettuali" è puramente mirato a stuzzicare quelle persone che disprezzano il vostro lavoro di mappatura e minuziosa ricerca, fulcro di un sicuro accrescimento culturale futuro. Sono quelle persone che preferirebbero veder distrutte, spazzate via, corrotte tutte le opere italiane che hanno a che fare con il ventennio tanto di moda nelle bocche dei "radical chic" come per cancellare una parte della nostra storia. Ammiro molto il vostro lavoro
e' lo stesso in tutta Europa, questi cosidetti intellettuali che negli anni 70 potevano tirare le fila delle brigate rosse RAF e altri, vanno messi al muro e fucilati
ho ritrovato una carta topografica con segnati i campi minati ed i trinceramenti ... osservando l'immagine a 0:49 e confrontandole, sembrerabbe proprio l'area a sud della citta` dove si vedono le due linee parallele che corrono in diagonale verso sud/sudest. Sono copie da "lavoro" di sminamento, risalenti agli anni '60. Interessano?
Come posso fare per prendere parte a queste ricerche? C e un associazione da contattare? Sono di Roma e possessore di metal detector. Grazie a chi mi risponderà
Per consolarla va detto che il lavoro di censimento è riuscito a preservarne la memoria. E che per fortuna al momento non tutto andrà sotto. Però almeno che si tutelino per i prossimi anni alcuni punti da salvaguardare
Con tutto rispetto ai caduti di ogni schieramento e reparto. Pur addolorandomi la perdita di quegli spazi. Capisco le necessità di sviluppo del popolo egiziano. Noi stessi abbiamo perso buona parte dei luoghi di battaglia delle due guerre mondiali. Se non ricordo male i sacrari sono territorio nazionale dei paesi di cui sono ospitati i caduti. Sarebbe da salvare qualche postazione fra le più significative.
Il suo punto è condivisibile. "Congelare" lo sviluppo scelto dal governo egiziano, giusto o sbagliato che sia nell'esecuzione urbanistica, di quello che a tutti gli effetti è un deserto è impossibie. Il campo di battaglia, è, peraltro, enorme. Vero è che lì, come in Italia (con qualche eccezione, per esempio in Trentino), la conflict archaeology e la valorizzazione storico/archeologica delle località degli scontri non è un concetto ben compreso. Un tempo ci si fermava, come avviene anche in Egitto, alla commemorazione dei defunti nei sacrari o in alcuni monumenti. Certamente si potrebbero salvare alcune postazioni, che - ricordiamolo - fino a quando è stato fatto questo lavoro, per 70 anni sono state comunque lasciate nell'oblio.
@@ArchaeoReporter , apprezzo molto la pacatezza della risposta. Temevo che il mio post avrebbe scatenato ire funeste. Amo la storia e rispetto profondamente simboli come questi e il retaggio che vi è dietro. Ma sono pratico. Ciò che è sopravvissuto per quasi 80 anni non può rimanere in eterno. Non è la grande barriera corallina o la foresta Nera. Ci sono ragioni economiche e amministrative inoltre l'Egitto è uno stato sovrano. Secondo me la sola via è la creazione di aree di interesse dove salvare il salvabile. Apprezzo da amante della storia il vs lavoro di autopsia storica del campo di battaglia. Anni fa su un Folgore lessi di un veterano che accompagnato dai figli aveva ritrovo la sua buca. Salvo poi morire investito al Cairo pochi giorni dopo. Umanamente mi dispiaccio di questa perdita ma fattivamente non posso che scrivere un post. Grazie per l'attenzione e la cordialità.
Paradossalmente a El Alamein si è salvato molto di più che in altri campi di battaglia, a cominciare dalla Normandia. Diverso il discorso per la Grande Guerra, dove le opere di difesa furono sullo stesso fronte spesso per molti anni. Gli italiani a El Alamein hanno lavorato sul campo meglio degli inglesi, come ci hanno scritto alcuni studiosi (inglesi) di conflict archaeology. Non è facile agire in Egitto ora, l’area è molto delicata geopoliticamente per la presenza dei giacimenti petroliferi verso AlQuattara, zona estremamente sensibile per le autorità locali.
@@ArchaeoReporter , aggiungerei due aspetti. Il deserto conserva meglio di altri climi per ovvie ragioni. Poi era un posto lontano dall' antropizzazione almeno fino ad oggi. Mi permetto una domanda. Nelle isole del Pacifico, dove l'impero Giapponese si scontro' contro le forze armate USA, è mai stato fatto nulla di simile. La giungla ingloba e ricopre, ma preserva?
L’umidità, il fango, gli acquitrini di una palude o di una foresta pluviale hanno una funzione di conservazione notevole in archeologia, diversamente ma con la stessa efficacia del clima secco desertico. Grande problema sono le radici che sbriciolano le strutture se facilmente penetrabili.
Deve essere conservato. Là ci giocammo il nostro destino sul Mediterraneo, ricordatelo. Non tanto la continuità del Fascismo che sarebbe, comunque, finito. Ricordatelo, perché questo ricordo sia il monumento della nostra responsabilità storica verso la missione mediterranea che abbiamo perso e, poi, tradito. Non c'entra, ripeto, la difesa del Fascismo. Dovrebbe essere, infatti, ormai, evidente, anche per i più sprovveduti, se onesti, che il significato storico di El Alamein trascende ogni riferimento ideologico: è il secondo tramonto dell'Italia nel Mediterraneo, un tramonto, in fin dei conti e a ben vedere, dello stesso Mediterraneo per come è ridotto.
Mah.. Addirittura salvare le buche.. Non so mi sembra un progetto un po troppo fine a se stesso.. Mi sembra un lavoro enorme per un fine di scarso valore.. Abbiamo il sacrario, basta per ricordare la cosa più importante.
Non è tanto la questione di salvare "buche" ma di studiarle e di metterle in relazione con la documentazione della battaglia. La loro testimonianza è preziosa per integrare, confermare o smentire le fonti scritte.
La. Terra non è nostra. L'unica soluzione è sensibilizzare chi ora ci vive. Non è l'ortigara, l'adamello, che erano o meglio sono terre nostre. Trovo molto più importante non fare perdere la memoria. In qualsiasi modo. Da paracadutista. Viva la Folgore.
Fate quello che volete ma scomparirà lo stesso.. Anzi mi stupisco che nel deserto possa esistere anche qualche cosa. Resterà la memoria nei libri. Oggi El Alamein è un bellissimo RESORT DI LUSSO sul mare dove passare una SPLENDIDA vacanza
Si può passare una “splendida vacanza” nel “bellissimo resort di lusso” e contemporaneamente salvare il maggior numero possibile di informazioni tramite le testimonianze topografiche e materiali. Anche solo per il rispetto per i Caduti di ogni parte che non tutti sembrano avere.
Lasciamo che lo salvino gli inglesi, per noi è solo un posto dove i tedeschi e noi siamo stati duramente sconfitti subendo una terrificante disfatta che ci costrinse a una ritirata di 2500 Km . Vi l'immaginate i francesi che vogliono salvare Waterloo? Ma dai......
Fantastico. Complimenti e onore! 🇮🇹🇮🇹🇮🇹
Complimenti!!!!! Dopo ottanta anni ricostruire anche episodi di quella battaglia vi fa onore!!!! Avete compiuto un lavoro straordinario davvero unico. Il vs. Progetto di conservazione di quei luoghi che per l'Italia dovrebbero essere sacri è encomiabile. Purtroppo lItalia degli ultimi ottanta anni scientemente ha posto nel dimenticatoio pagine di storia e di eroismo che a prescindere dalle motivazioni della nostra guerra dovrebbero essere ritenute motivi di onore per la nazione. Grazie per il lavoro da voi svolto. Vittorio Basso
Grande ed ottimo lavoro per la preservazione dei luoghi storici di quelle battaglie, addolora la distruzione di quei reperti storici che avverrà prossimamente.
Un lavoro encomiabile. Spero che riusciate a identificare e salvare quanto più possibile, in memoria dei caduti e di Paolo Caccia Dominioni.
VR
Grandi !!!
Bellissimo complimenti
Fantastic thank you, very interesting. My great Uncle Gino Azzini fought in these battles 👏 👍
Complimenti per il vostro lavoro
Grazie!
Grazie a tutti coloro che hanno e continuano a collaborare asalvare cio' di quanto sia rimasto e rimanga da conservare...a El Alamein.Aldet
Complimenti, cosa altro aggiungere....
Fascinating, I have been studying the various battlefields of WW1 and WW2 for years on Google Earth. And now Ukraine offers interesting insight into the way a battlefield network of fortifications develops. Keep up the interesting work hopefully you can retrieve or preserve some of the battlefield before the tourists overrun everything.
Onore agli uomini di El Alamein 🙏
🇮🇹Onore a Sante Pelliccia!!! Vecchio e immortale leone...e a tutti quei uomini che hanno fatto la storia!!!🇮🇹
Visto che il campo di battaglia di El Alamein è un patrimonio non solo nostro ma anche di tedeschi e britannici (e in misura minore quelli che combatterono al fianco di quest'ultimi) non è il caso di chiedere aiuto anche a questi ultimi per salvaguardarlo?
Mio umilissimo parere.
Complimenti bellissimo lavoro sia delľ università di Padova che di questo bel canale divulgativo.
Grazie
Se avessimo un Ministero degli Esteri attento, efficiente e propositivo, potrebbero essere presentate (assieme a quelle dei colleghi tedeschi e britannici), richieste di tutela di un patrimonio storico inestimabile; interessante anche a fini turistici per le stesse autorità egiziane.
Veramente un bel progetto, complimenti!
Bisogna salvare queste postazioni. Dovrebbero essere un monumento. Non cancellate come se nulla fosse... aggiungerei come stanno facendo oggi gli "intellettuali" sulla memoria dei nostri soldati.
Il lavoro dell’Università di Padova, in effetti, è sul campo e anche “intellettuale”. Difficile che dove c’è la città in costruzione le postazioni siano salvate purtroppo. Importante che vengano però mappate e studiate per conservarne la memoria
@@ArchaeoReporter impossibile non essere in accordo con quanto voi risposto, il mio riferimento alle persone "intellettuali" è puramente mirato a stuzzicare quelle persone che disprezzano il vostro lavoro di mappatura e minuziosa ricerca, fulcro di un sicuro accrescimento culturale futuro. Sono quelle persone che preferirebbero veder distrutte, spazzate via, corrotte tutte le opere italiane che hanno a che fare con il ventennio tanto di moda nelle bocche dei "radical chic" come per cancellare una parte della nostra storia.
Ammiro molto il vostro lavoro
e' lo stesso in tutta Europa, questi cosidetti intellettuali che negli anni 70 potevano tirare le fila delle brigate rosse RAF e altri, vanno messi al muro e fucilati
Make a online library of the post and defences. There is no books on Italian defences in el Alamein. Types and areas of Italian army units
Thank you for your post. There’s an important book about the italian posts in El Alamein: edizioni.cierrenet.it/volumi/el-alamein/
Found the book going to see if they can tell me to find it. Out of print so a thousand thanks for replying
Mike, unfortunately most of Italian army history is in reports and not many books have been published in foreign kanguages.
Ho visitato il sacrario i caduti tutti ragazzi giovani morti per niente Ho pianto
ho ritrovato una carta topografica con segnati i campi minati ed i trinceramenti ...
osservando l'immagine a 0:49
e confrontandole, sembrerabbe proprio l'area a sud della citta` dove si vedono le due linee parallele che corrono in diagonale verso
sud/sudest.
Sono copie da "lavoro" di sminamento, risalenti agli anni '60.
Interessano?
Giriamo la sua segnalazione ad autori della ricerca
tra quelle sabbie non piu deserte riposano migliaia di nostri fratelli. A presidio per l'eternita'. Folgore Ragazzi.
Per partecipare a questi eventi di scavo cosa bisogna fare?
♥️♥️♥️♥️♥️♥️♥️♥️♥️♥️♥️♥️👍
Su Google Earth non sono mai riuscito a identificare le posizioni di quella battaglia...
Please make this an english video!!!
You can find the English translation in the subtitles. Anyway, we could add interviews in English in a new version. Thank you
@@ArchaeoReporter you should and make the title in english so whe world can see this discrase
Come posso fare per prendere parte a queste ricerche? C e un associazione da contattare? Sono di Roma e possessore di metal detector. Grazie a chi mi risponderà
Potrebbe provare a contattare loro: www.siggmi.it/contatti/
ma a che punto sono?
Gli scavi stanno andando avanti?
Un'altro pezzo di Storia che sarà..verrà cancellato..fa paracadutista in congedo " piango".⚡🇮🇹
Per consolarla va detto che il lavoro di censimento è riuscito a preservarne la memoria. E che per fortuna al momento non tutto andrà sotto. Però almeno che si tutelino per i prossimi anni alcuni punti da salvaguardare
Con tutto rispetto ai caduti di ogni schieramento e reparto. Pur addolorandomi la perdita di quegli spazi. Capisco le necessità di sviluppo del popolo egiziano. Noi stessi abbiamo perso buona parte dei luoghi di battaglia delle due guerre mondiali. Se non ricordo male i sacrari sono territorio nazionale dei paesi di cui sono ospitati i caduti. Sarebbe da salvare qualche postazione fra le più significative.
Il suo punto è condivisibile. "Congelare" lo sviluppo scelto dal governo egiziano, giusto o sbagliato che sia nell'esecuzione urbanistica, di quello che a tutti gli effetti è un deserto è impossibie. Il campo di battaglia, è, peraltro, enorme. Vero è che lì, come in Italia (con qualche eccezione, per esempio in Trentino), la conflict archaeology e la valorizzazione storico/archeologica delle località degli scontri non è un concetto ben compreso. Un tempo ci si fermava, come avviene anche in Egitto, alla commemorazione dei defunti nei sacrari o in alcuni monumenti. Certamente si potrebbero salvare alcune postazioni, che - ricordiamolo - fino a quando è stato fatto questo lavoro, per 70 anni sono state comunque lasciate nell'oblio.
@@ArchaeoReporter , apprezzo molto la pacatezza della risposta. Temevo che il mio post avrebbe scatenato ire funeste. Amo la storia e rispetto profondamente simboli come questi e il retaggio che vi è dietro. Ma sono pratico. Ciò che è sopravvissuto per quasi 80 anni non può rimanere in eterno. Non è la grande barriera corallina o la foresta Nera. Ci sono ragioni economiche e amministrative inoltre l'Egitto è uno stato sovrano. Secondo me la sola via è la creazione di aree di interesse dove salvare il salvabile. Apprezzo da amante della storia il vs lavoro di autopsia storica del campo di battaglia. Anni fa su un Folgore lessi di un veterano che accompagnato dai figli aveva ritrovo la sua buca. Salvo poi morire investito al Cairo pochi giorni dopo. Umanamente mi dispiaccio di questa perdita ma fattivamente non posso che scrivere un post. Grazie per l'attenzione e la cordialità.
Paradossalmente a El Alamein si è salvato molto di più che in altri campi di battaglia, a cominciare dalla Normandia. Diverso il discorso per la Grande Guerra, dove le opere di difesa furono sullo stesso fronte spesso per molti anni. Gli italiani a El Alamein hanno lavorato sul campo meglio degli inglesi, come ci hanno scritto alcuni studiosi (inglesi) di conflict archaeology. Non è facile agire in Egitto ora, l’area è molto delicata geopoliticamente per la presenza dei giacimenti petroliferi verso AlQuattara, zona estremamente sensibile per le autorità locali.
@@ArchaeoReporter , aggiungerei due aspetti. Il deserto conserva meglio di altri climi per ovvie ragioni. Poi era un posto lontano dall' antropizzazione almeno fino ad oggi. Mi permetto una domanda. Nelle isole del Pacifico, dove l'impero Giapponese si scontro' contro le forze armate USA, è mai stato fatto nulla di simile. La giungla ingloba e ricopre, ma preserva?
L’umidità, il fango, gli acquitrini di una palude o di una foresta pluviale hanno una funzione di conservazione notevole in archeologia, diversamente ma con la stessa efficacia del clima secco desertico. Grande problema sono le radici che sbriciolano le strutture se facilmente penetrabili.
Complimenti Professore,
La seguo da tempo, state facendo davvero un’opera meritoria.
Deve essere conservato. Là ci giocammo il nostro destino sul Mediterraneo, ricordatelo. Non tanto la continuità del Fascismo che sarebbe, comunque, finito. Ricordatelo, perché questo ricordo sia il monumento della nostra responsabilità storica verso la missione mediterranea che abbiamo perso e, poi, tradito. Non c'entra, ripeto, la difesa del Fascismo. Dovrebbe essere, infatti, ormai, evidente, anche per i più sprovveduti, se onesti, che il significato storico di El Alamein trascende ogni riferimento ideologico: è il secondo tramonto dell'Italia nel Mediterraneo, un tramonto, in fin dei conti e a ben vedere, dello stesso Mediterraneo per come è ridotto.
Non andrà mica perduto il nostro sacrario
Il sacrario sicuramente no
Mah.. Addirittura salvare le buche.. Non so mi sembra un progetto un po troppo fine a se stesso.. Mi sembra un lavoro enorme per un fine di scarso valore.. Abbiamo il sacrario, basta per ricordare la cosa più importante.
Non è tanto la questione di salvare "buche" ma di studiarle e di metterle in relazione con la documentazione della battaglia. La loro testimonianza è preziosa per integrare, confermare o smentire le fonti scritte.
La. Terra non è nostra. L'unica soluzione è sensibilizzare chi ora ci vive. Non è l'ortigara, l'adamello, che erano o meglio sono terre nostre. Trovo molto più importante non fare perdere la memoria. In qualsiasi modo. Da paracadutista. Viva la Folgore.
Fate quello che volete ma scomparirà lo stesso.. Anzi mi stupisco che nel deserto possa esistere anche qualche cosa. Resterà la memoria nei libri. Oggi El Alamein è un bellissimo RESORT DI LUSSO sul mare dove passare una SPLENDIDA vacanza
Si può passare una “splendida vacanza” nel “bellissimo resort di lusso” e contemporaneamente salvare il maggior numero possibile di informazioni tramite le testimonianze topografiche e materiali. Anche solo per il rispetto per i Caduti di ogni parte che non tutti sembrano avere.
@@ArchaeoReporter naturalmente si può fare come dici.
Lasciamo che lo salvino gli inglesi, per noi è solo un posto dove i tedeschi e noi siamo stati duramente sconfitti subendo una terrificante disfatta che ci costrinse a una ritirata di 2500 Km .
Vi l'immaginate i francesi che vogliono salvare Waterloo? Ma dai......
Francamente salviamo l'Italia. Onore a tutti coloro che vi combatterono.