Battaglia di El Alamein, i mezzi corazzati della divisione Ariete visti da vicino
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- เผยแพร่เมื่อ 15 ส.ค. 2022
- La battaglia di El Alamein vide in azione, - nelle sue varie fasi (luglio-novembre 1942) - come altri scontri nel deserto, imponenti formazioni di mezzi corazzati. Anche se tecnologicamente inferiori, i mezzi italiani vennero impiegati al limite delle possibilità di combattimento, venendo quasi interamente annientati dopo una strenua resistenza. In particolare la 132 esima divisione Ariete che venne distrutta, con gli ultimi carri privi di munizioni, il 4 novembre (celebre l'ultimo messaggio "Carri armati nemici fatto irruzione sud Divisione Ariete. Con ciò Ariete accerchiata, trovasi 5 km nord-ovest Bir-el-Abd. Carri Ariete combattono"), una resistenza pari a quella leggendaria dei paracadutisti della Folgore. L'associazione Raggruppamento SPA possiede un carro M14/42, modello migliorativo arispetto a quello utilizzato ad El Alamein M 14/41), ma sostanzialmente quasi identico (appartenuto proprio all'Ariete, con colore coloniale e simboli storici - aggiunti della battaglia). Il modello è perfettamente funzionante, una rarità. Possiede anche un ben più efficiente semovente 75/18, derivato sempre dal carro M, ma con un cannone in grado di distruggere qualsiasi carro degli Alleati.
- วิทยาศาสตร์และเทคโนโลยี
Onore a mio Zio LIBERTUCCI Guerrino, di Osvaldo e di Proietti Giuseppina, da Tivoli (Roma), classe 1917, caporale maggiore, 133° carrista “Littorio” (alla memoria). Pilota di carro M, sempre presente con il suo carro alle azioni più cruente e pericolose, dava costante prova di senso del dovere e noncuranza del pericolo, in un violento combattimento di mezzi corazzati, avuto il carro colpito da un perforante nemico, che gli asportava un braccio, non lasciava la guida del carro ma continuava l’azione finché veniva meno per la grande perdita di sangue. Decedeva appena trasportato all’ospedale. Fronte egiziano (Africa Settentrionale), 25 ottobre 1942 - 2 novembre 1942.
Onore e grazie mille
ONORE A QUESTO EROE DA UN CONGEDATO FOLGORE 💚🤍❤
Onore eterno a tuo zio ed a tutti gli altri eroi come lui ai quali purtroppo nn gli sono state concesse le onoreficenze adeguate da parte degli italiani e del mondo grazie alle menzogne degli storici e di tutti i servi del potere perché nei grandi libri di storia sono state omesse un'infinità di azioni ed episodi di guerra dove gli italiani hanno staccato più di una penna dal sedere degli anglo Americani lasciando sul campo molti morti feriti e catturati. Ciò che mi conforta un po' è che piano piano la gente sta sempre più venendo a conoscenza della storia nascosta del nostro eroico esercito.
@@mirkomocetti2079 e be', è la solita storia: gli americani sono i vincitori, alla fine ci hanno salvato, ci hanno liberati .... per cui si è mantenuta una certa catena di menzogne, specie quando ci hanno colonizzato, e ammazzato alcuni tra i nostri più grandi industriali che erano un po' troppo grandi: come Enrico Mattei, Adriano Olivetti e poi il suo capo ingegnere Mario Tchou, e altri fino ad Aldo Moro, i giudici Falcone e Borsellino, solo alcuni tra i nostri caduti per mano della vera mafia internazionale, le varie agenzie di "sicurezza" americane, inglesi e poi europee...
🇮🇹🇮🇹🇮🇹
Mi dispiace veramente per i nostri soldati che venivano mandati a combattere in palese inferiorità nei confronti degli anglo-americani. Armamenti impari talvolta compensati dal valore dei nostri soldati. Onore ai nostri caduti e in generale a tutti coloro che hanno sofferto l'orrore della guerra.
Nel primo anno di guerra non eravamo in inferiorità numerica, quel carro nel video non era inferiore al carro inglese, che era lento nei movimenti, è montava una corazza con materiali scadenti, il carro italiano era piccolo è veloce nei movimenti, se si avvicinava al carro inglese lo ammazzava con un solo colpo, poi montava un cannone da 45 alta velocità con munizioni perforanri al tungsteno, 2 mitraglie per la fanteria, ma alla fine del 1941 venne superato dagli inglesi, i loro carri montavano un cannone da 75 che sparava da più lontano, quindi i carri italiani erano solo dei bersagli come al poligono di tiro, il carro inglese sparava da lontano, poi faceva marcia indietro, consapevole di non essere colpito, ma poi sono arrivati i tedeschi con i loro panzer, un'altra storia
@@marcomancini506 Ma che dici? 😂 Gli inglesi avevano il Matilda,lento è vero ma aveva una corazza da paura ci voleva un 75mm per preforarlo i carri ed i cannoni anticarro italiani gli facevano il solletico, poi avevano il Crusader che era un carro medio/leggero ed era comunque assai meglio degli M13/40 in dotazione all'esercito, quello del video è unM15/40 una evoluzione (se vogliamo chiamarla così, dato che aveva le stesse performance), informati meglio prima di sparare cazzate.
@@gautamasakyamuni6688 ci sarebbe da aggiungere che li M15 erano dei buoni carri medi, ma entrarono in servizio troppo tardi e rispetto ai carri di ultima generazione delle controparti era comunque inferiore, ci fu un tentativo di dotare l'esercito italiano di un carro pesante ispirandosi al leggendario Tiger tedesco o che perlomeno fosse in grado di tener testa ai carri avversari, questa idea portò alla creazione del P26, un carro che era superiore a qualunque altro carrro medio e poteva cavarsela anche con altri carri pesanti, il pregio risiedeva nella sua velocità elevata per essere un carro pesante dotato di una corazzatura sostanziosa ma d'altro canto il suo cannone mancava della capacità perforante che caratterizzava le sue controparti penalizzandolo, infine ultima e decisiva pecca, venne schierato praticamente quando la resa dell'Italia era imminente
@@edbcaa Il P26 non è mai entrato in servizio attivo,ed era comunque un carro che sarebbe andato bene si e no nel '40.. Riguardo gli M15 no dai per favore, non erano ottimi carri medi erano semplicemente un pelino meno peggio dei loro predecessori.
@@russia-italia7579 Ma certo, tu c'eri e l'hai visto con i tuoi occhi...ma leggiti qualcosa ed informati per favore, invece di spandere questi fake, c'è fior di bibliografia anche Italica in merito...
Grazie, nessuno mi aveva mai mostrato un carro M15/42 e un semovente M41 così bene.
Una vita da ragazzino ad aspettare un video simile, GRAZIE.
Ho fatto il militare nel 68° Battaglione carri Fioritto a metà anni ottanta. Il ricordo della seconda guerra mondiale era ancora vivo. Grande rispetto per chi si è sacrificato allora. Ma non possiamo dimenticare le responsabilità di chi ha lasciato morire i nostri soldati nel deserto egiziano. E non solo laggiù.
Mio nonno ha combattuto in Africa Orientale, tenete di artiglieria, con pezzi austriaci preda bellica del 14/18 senza filtri per il clima africano. C'è un solo aggettivo per chi ha mandato giovani a morire lì senza alcuna possibilità di difendersi ed è "assassino"
Anche l' industria fu incapace di fornire mezzi adatti, o furono scelte dei ministeri?
Grazie per avermi fatto rivivere i racconti di mio padre che è mancato due anni fa e che ha combattuto in nord Africa nell'ultima guerra come pilota di un M14.
tuo padre vive nella gloria conquistata dal nostro paese sul campo di battaglia. e chi cerca di svilire ciò che fu, chieda agli americani il perchè a fine guerra reclutavano i nostri ragazzi per farsi insegnare come si fa la guerra.
Preservando questi cimeli conservate e onorate la memoria dei nostri carristi che in una lotta impari hanno onorato 🇮🇹 grazie
Ho conosciuto uomini reduci dell'Ariete e di El Alamein. Grandi uomini lavoratori instancabili. Bellissimo questo filmato ed un grande ringraziamento va a questi appassionati che mantengono funzionanti i mezzi militari dell'epoca ! Bravi !
Quanta malinconia. Complimenti a chi ha realizzato il video agli uomini della SPA ed onore ai carristi italiani che nonostante sapessero di combattere con mezzi surclassati hanno lottato come Leoni
Documento eccezionale. Bravissimi gli uomini dell'associazione S. P. A.! Sono mezzi che raccontano la storia d'Italia, devono essere salvati ad ogni costo!
Tutti i jacuzziii
@@JohnWayne99999a vergogna.
Si sono mezzi che devono essere salvati e tenuti con rispetto perché dimostrano in che condizioni i nostri uomini erano costretti a combattere una battaglia impari tra mille sacrifici. I comandi non meritavano uomini così. Indipendentemente dalle nostre opinioni dobbiamo rispetto e direi amore verso queste persone.
Bravi. Complimenti per il vostro operato.. Ho avuto la fortuna di vedere questo carro dal vivo qualche anno fa.
Complimenti per l'ampia e dettagliata descrizione ma soprattutto per l'incredibile passione e competenza che ha permesso il perfetto recupero di cimeli così importanti e rari.
Bellissimo video. È ammirevole lo stato di conservazione del carro . Complimenti veramente per la vostra passione
TAnti complimenti per il lavoro svolto di mantenimento e restauro dei mezzi e del vostro impegno nel diffondere la memoria storica che li accompagna.
Bellissimo video e Onore ai nostri splendidi carristti!
Bellissimo video e complimenti a questa associazione che si occupa di preservare la storia!! Grazie davvero per quello che fate!!
Video molto interessante dal punto di vista storico.
Fa davvero tenerezza pensare che i nostri carristi affrontavano gli Sherman degli alleati con quei mezzi. Erano animati ta tanto coraggio!!!!
Complimenti a tutti coloro che fanno parte dell' associazione e che hanno contribuito a mantenere in vita queste splendide creature
Sono orgoglioso di aver prestato il servizio militare nella divisione corazzata Ariete battaglione Secchiaroli.
Complimenti da appassionato di mezzi corazzati e motori i mezzi sono tenuti in modo splendido. Grazie anche per le belle riprese.....certo se penso al fatto che questi carri sono stati portati in guerra dal regime fascista, pensando di contrastare i mezzi alleati, è pura cecità tecnica e storica! Un pensiero doloroso, va ai carristi sacrificati crudelmente in guerra con l'uso di questi mezzi obsoleti già per quegli anni..
In memoria di mio zio,Salvatore Desortes -artigliere del 12°Reggimento artiglieria "Savona" ,in servizio con la Brigata speciale Babini.
Caduto eroicamente nella Battaglia di El -Mechile il 24/01/1941 a seguito di bombardamento di artiglieria nemica,riportando delle gravissime ferite all'addome.
06/07/1916 - 24/01/1941.
A perenne ricordo.
onore ai carristi in Africa e tutti i fronti ...onore e rispetto per tutti i soldati aviatori e marinai d Italia in inferiorita numerica e di mezzi hanno dato tutto e oltre facendo azioni clamorose ed eroiche rimaste nella storia e meritando rispetto dai..nemici
Un grande cordiale e riconoscente GRAZIE❣️ ⭐🇮🇹⭐
Accidenti, mi ha lasciato molto perplesso il discorso dei bulloni. A parte tutto, grazie ai volontari che ci rendono testimoni della nostra storia e del valore dei nostri Eroi.
Thank you for maintaining this beautiful tank....as a testament to the valiant crews that fought in these vehicles...
Imagin the warm inside the tank down the desert's sun. There was 50° or 60° C
Vi adoro la storia non va mai dimenticata Libano ,83
Mio nonno era un ufficiale dell'Ariete con tanto di decorazioni tra ncroci di guerra e medaglie d'oro alla resistenza , mi fa impressione pensare che a soli 18 anni sia partito volontario per trascorrere un inferno in quel veicolo .
Comunque sia ''La divisione Ariete è circondata , la divisione ariete continua a combattere''
È bellissimo sto piccolo caro armato
Grazie per quello che fate.
Notevole video. Grande commozione per l'abnegazione e il coraggio dei Combattenti. Forte ripugnanza nel vedere il Tricolore dell'epoca "macchiato" dallo stemma sabaudo. Il Nostro attuale è quello di Garibaldi e di Mazzini.
Beh più che i Sabaudi il pelatone
Bellissimo! Complimenti per l'impegno che mettete per mantenere viva questa parte di storia. Qui non centra la politica! Ma una parte della nostra vita di italiani che ha coinvolto i nostri nonni o i nostri padri.
Ferrea mole ferreo cuore! Onore ai carristi e alla S.P.A.
Sono andato un mese fa con mia moglie bel posto e si gode di un panorama stupendo,il proprietario del terreno veramente cordiale
Complimenti per il video e la vostra opera di conservazione del mezzo e della storia che rappresenta.
Complimenti, bellissimo reportage e un grazie a chi conserva questo mezzo.
Bravissimi 🙏🇮🇹❤️
Complimenti
Video davvero interessante, complimenti e grazie per il lavoro che svolgete. Trovo veramente eccellente il commento tecnico a supporto del video
Uu
Uu
Onore a mio nonno, in guerra come carrista, fu ferito e rimpatriato x miracolo..r.i.p. nonno eri un grande
Davvero bravi. Bel servizio.
Bel video, complimenti all’associazione che cura questi mezzi.
Dopo aver visto i carri tedeschi e soprattutto quelli sovietici, nel 42 noi si costruiva ancora quella roba li.
Fantastico Fabio .
Complimenti! Bellissimo. Mio padre era a Pordenone all'Ariete da ufficiale di artiglieria corazzata inizio anni '50.
Io da piccolo ricordo le casermette che erano di fronte all'8° bersaglieri e l'ariete vero (mascotte) e onnipresente nelle manifestazioni!
Ciao! Io ho fatto il militare ad Aviano 132° reggimento carri Ariete nel 93/94. L'ariete c'era ancora, anzi due!! Forse i discendenti di quello che vide tuo padre, Martino VI e Martino VII 😉😄😄
Ps a Pordenone feci il CAR
Muy bueno. Estos vehículos son muy valiosos por la escasa cantidad que fueron construidos. Felicitaciones y saludos desde Mar del Plata, Argentina
..complimenti a tutte quelle persone che hanno contribuito e contribuiscono al mantenimento di questi mezzi della nostra storia militare….
splendido.
Ottimo servizio e ottima associazione. BRAVI
Video veramente ben realizzato e complimenti a chi ha seguito e curato i mezzi. Se posso aggiungere un piccolo contributo, l'utilizzo dei rivetti era dovuto a scelte di processo industriale: Fiat e Ansaldo non intendevano, deliberatamente, investire sulla saldatura che era riservata al settore aeronautico.
Poverini, non sapevano costruire altre saldatrici...
Ottima la spiegazione. Io ammetto che sarei già spaventato a vivere in quattro dentro al carro, nell'infuocato deserto africano.
Mio Padre comandava un plotone di M15 in Libia nel 1941. Catturato ad Agedabia quando gli Inglesi tagliarono la ritirata degli Italiani lunga la costa. Mio Padre mi raccontava che il suo M15 fu centrato da un pezzo di artiglieria Inglese e si salvo' solo perche' era seduto sulla torretta (dato che il sistema di comunicazione tra carri non era mai stato installato e la comunicazione tra i carri avveniva urlando gli ordini dalla torretta). Mi racconto' che si trattava veramente di un carro armato solo a parole. Infatti, se paragonato con l'artiglieria Inglese, era un po' come se fosse fatto di burro.
Gli M15 non arrivarono in tempo per combattere in africa settentrionale, tuo padre avrà comandato un M13/40 l'unico disponibile nel 1941.
Prima di tutto, bello il video e bella la descrizione di Temeroli! Complimenti! La divulgazione è ottima, vorrei però notare alcune cospicue inaccuratezze e generalizzazioni. Non voglio dire che i carri italiani erano 'fulmini della guerra' ma dopo aver letto sia memorialistica sia pubblicistica direi che non erano dei rottami e neanche delle 'bare d'acciao' almeno fino ai primi mesi=metà del '42. Dall'inizio del 1941 vennero spesso impiegati con successo : vedi battaglie di Bir el Gobi, Rugbet el Atasc, Sidi Rezegh, El Ruweisat, sono tutti episodi descritti anche nella memorialistica, per es. vedi quanto si scrive in 'Croci e buche nel deserto' G. Rizzo, Verona 1969 o 'Carristi dell'Ariete-fogli di un diario 1941-42' di G. Serra Roma, 1979. Per indicare un episodio significativo : dopo l'operazione 'Compass' di Wavell e di O'Connor (specie dopo la battaglia di Beda Fomm, fine 1940), finirono in mani britanniche tanti carri M13 corrispondenti all'organico di circa due btg del R.E., una cinquantina circa. I britannici li recuperarono, revisionarono e la maggior parte di tali carri finirono nel 6th Royal Tank Regiment (della 2nd Armoured Division) che era quindi equipaggiato all'inizio del 1941 con circa cinquanta carri M13/40, il resto vennero dati agli australiani della 6th Australian Divisional Cavalry Regiment (Alla fine anche gli M13, concepiti nel nov. '39, derivavano da un progetto inglese, il Vickers Six Tonner). Domanda: perchè i britannici avrebbero dovuto recuperare, ripristinare e impiegare questi carri nelle loro unità corazzate di prima linea se erano inutili? Andrebbe ricordato che i carri britannici hanno continuato a essere costruiti con le piastre corazzate chiodate su telaio metallico fino al 1943 compreso (Churchill in Tunisia compresi) anche i Grant americani che vengono citati nel filmato avevano le piastre corazzate fissate con chiodi (non rivetti). I carri L3 non vengono impiegati in battaglia quasi mai contro gli altri carri (se non come ultima ratio, forza della disperazione) ma per altre funzioni, questo semplicemente perchè non erano nati per contrastari gli altri carri . Il progetto dei carri veloci/carri d'assalto risale al 1929 e a quell'epoca il contrasto dei carri avversari non era nranche contemplato come funzione nè dei carri nè delle tankettes (le battaglie tra carri si cominciano a vedere anni dopo, in Spagna ad es.) erano destinati a distruggere la fanteria avversaria o a sfruttare brecce nel fronte come la cavalleria, questo è quello che hanno fatto molte volte i CV sia in Spagna (presa di Malaga?) che in Abissinia, (persino in Albania e Yugoslavia, anche se in questi ultimi casi assieme ai carri M, vedi Rinaldo Panetta 'Il ponte di Klisura'). Con l'arrivo dei carri americani in Africa divengono assolutamente obsoleti e non più utilizzabili per contrastare i vari Sherman e Grant e Churchill, prima di questo però c'è tutta la storia dell'Ariete e della Littorio e infine della Centauro in Tunisia (con i semoventi del raggruppamento Taeggi/Piscicelli ). Direi che dal gennaio 1941 (data dell'arrivo in Tripoli della 132^ div cor. Ariete) sino al maggio 1942, ripeto vedi battaglie di Rugbet el Atasc, Bir el Gobi, Sidi rezegh, El Ruweisat, i carri M13 e M14 hanno fatto il loro. In tutti questi scontri citati, a cominciare da Bir el Gobi contro i Cruiser e Crusader della 22nd Armored Brigade - 7th armored Division (che poi erano i famosi 'topi del deserto', affrotati da allora in poi diverse altre volte con successo dall'Ariete, i carristi italiani escono vittoriosi).
Ma nessuno nega quanto lei afferma, tranne il fatto che i carri CV vennero impiegati in battaglia più volte . Lei dice “per forza della disperazione” e ha ragione. Ma non cambia il fatto che la dottrina non lo prevedeva ma la disperazione fece fare questo e altro. I carri M fecero quel che potevano, ma erano un progetto poco aggiornato e le migliorie vennero sempre introdotte troppo tardi. Nessuno nega che i carri leggeri-medi inglesi a inizio conflitto (e anche dopo) non fossero eccezionali. Ma quando arrivarono i Grant e Sherman c’era poco da fare se non utilizzando i numericamente scarsi semoventi. Quindi vero quel che dice, nessuno ha parlato di bare d’acciaio per i carri M, sono commenti non nostri. Certamente erano carri con molti difetti per quel tipo di guerra.
grazie!
Un video stupendo, spiegato nei mi imi dettagli, non so dove si trovi questo luogo, ma siete stati veramente esaustivi, grazie.
Funzionante con motore originale! Tanta roba
Grazie di cuore....sarebbe stato bello vederlo questo motore.
Ci spiace, purtroppo non si apre come quello di una Panda...
@@ArchaeoReporter Ma quando lo hanno restaurato non lo hanno smontato,fotografato?Sarebbe bello anche sentire parlare un meccanico che ci ha lavorato sopra, pregi , difetti, soluzioni costruttive.
I mio vicino di casa era un reduce di El Alamein. Mi raccontava le gesta eroiche dei nostri soldati e purtroppo anche i tanti morti quando una notte cadde un ordigno nella postazione dove dormivano; per un caso fortuito quella notte era stato mandato a montare di guardia e si salvo'"..
Bello!
Spettacolare
Il tempo non ha modificato i risultati: anche l'attuale carro Ariete non è assolutamente all'altezza della concorrenza: lento, costoso, tecnicamente inadeguato. Un altro fallimento dell'industria bellica italiana che, in genere, produce tecnologia militare di alto livello.
Complimenti all'associazione per la salvaguardia della conoscenza storica.
Thank you for all your work maintaining this equipment.
My father was with the Ariete, in a Semovente, and fought at Tubruk and El Alamein.
The next time I visit Italy, I would like to visit this sight to see the vehicles that he fought in.
Where is this located?
Museo della Seconda Guerra Mondiale del fiume Po - Piazza Municipio, 46022 Felonica MN :)
They do events there.
@@qwertybg333 Thank you for the information, but the above video does not appear to be in the same location as the Museo della Seconda Guerra Mondiale del fiume Po, in Felonica.
Do you know where the video was taken?
It was in a nearby area. The tank is usually displayed at San Marino, where the owner lives. You can write at Associazione Raggruppamento Spa, on Facebook
Quando mandarono per radio" ariete combatte" fu l ultimo messaggio dei carri della divisione ariete,furono tutti distrutti nell ultimo combattimento, onore ai nostri carristi, mancò la fortuna non il valore.
Non era questione di fortuna ma di mezzi scarsi e comandanti/tattiche inadeguati.
Mancò che il macellaio di Predappio e i generali come Badoglio scomparissero per sempre prima di fare danni ( Badoglio le aveva già fatti a Caporetto!!!)
@@gautamasakyamuni6688 è purtroppo, quello che la nostra industria bellica ,le scelte sbagliate ecc ecc. era in grado di offrire,partivano già battuti in partenza,sapendo scientemente,di andare ,se andava di lusso prigionieri ,ma il più delle volte feriti e uccisi.esempio: il matilda brittannico ,aveva più corazzatura del mark 4 tedesco.
manco tutto quanto tranne il valore*
Bellissima giornata. Ringrazio q.to signore ancora una volta all'inizio del video per la foto che ci ha fatto con q.to bel mezzo storico dietro.
Soldati ITALIANI e tedeschi che non avevano minimamente le armi ed equipaggiamenti degli inglesi !! Comunque, con il generale Rommel furono anche in grado di respingere notevolmente gli attacchi inglesi !!! Se gli armamenti ed equipaggi erano alla pari, e MO` che gli inglesi ... sventolavano la loro bandiera !!! Sono molto triste per i nostri tanti soldati caduti in queste battaglie crudeli .....
Operazione Ibis II in Somalia, marzo 94, avevamo in dotazione M60 A3, cioè non eravamo molto distanti dalla "scatoletta di sardine " , come molti l'hanno chiamata, in questo video. Il carro Ariete era in fase di test con nuove tecnologie ecc e lo abbiamo visto in azione.... in caserma ad Aviano prima del congedo (giugno 94).
Comunque grazie all'associazione che cura e restaura questi cimeli. Siete grandi!
Attualmente i nostri soldati non sono messi meglio. L'Ariete non è in grado di competere con altri MBT.
@@ariete7053 Riguardo a quello avrei altro da dire. L'Ariete manca solamente di sensori ed elettronica, che risalgono più o meno agli ultimi anni 90-2000. Il cannone comunque è standardizzato con gli altri MBT occidentali e può usare lo stesso munizionamento degli Abrams, Leopard 2 o Merkava. La corazza rimane un segreto militare secondo me non per vergogna, e in termini di mobilità non è affatto male.
Poi se pensi che i probabili avversari in un ipotetico conflitto saranno robaccia ex sovietica come T-72 allora puoi benissimo andare a vedere come se la sono cavata gli Abrams statunitensi nella battaglia di 73 Eastings durante la guerra del golfo.
@@JSSQuelloAutentico e hai detto poco! Inoltre non è prevista nessuna corazza reattiva. Per non parlare del motore poco potente rispetto agli altri MBT.E infatti l'Ariete non è l'Abrams.
@@JSSQuelloAutenticoin Ucraina i 72 modificati non sono tanto robaccia. Lo sono invece i Leopard 1 e 2. Challenger ed Abrams non li vogliono mandare.. chissà perché 😅..
Per tassi intendo i tassi di sopravvivenza equipaggio kek
Bel documentario. Vi consiglio una visita al museo, Parco delle Orme a Latina. Merita veramente.
Bel mezzo, moderno! Ottima la posizione delle taniche di banzina e la blindatura con sacchetti di sabbia!
Devessere stato molto confortevole con 40 gradi di caldo. I bulloni poi denotano tutta la ricerca fatta per giungere al progetto finale.
Li avevano nel cervello i bulloni, i progettisti.
Adoro questi video scopro particolari dettagli per il miei modellini, e per il mio modellino RC del prototipo del Carro Celere Sahariano, uno l'ho colorato di giallo il secondo lo volevo colorare con colori mimetici italiani della seconda guerra mondiale per fare qualcosa di diverso.
Poverini,solo il coraggio rimaneva a loro tenendo conto della differenza tra i mezzi che si trovavano ad usare e quelli da dover combattere
I "corazzati " dell' Ariete mi sembrano proprio delle scatolette di latta proprio come si diceva allora in tempo di guerra.
mi congratulo..con questi bravi uomini che tengono in vita dei mezzi militari del nostro Regio Esercito,..avevamo anche delle ottime armi :- Beretta e Breda -..stupenda quella bandiera tricolore con quello stemma ..!!!
...
Purtroppo ex regio esercito
14' Albenga. Onorato di aver servito la divisione corazzata Ariete.
Grande onore, grande volontà, grande prova di coraggio, grande tutto quello che vuoi , ma quando ti rendi conto che chi dovrebbe equipaggiarti e tutelarti in realta' non solo non lo fa' ma addirittura pretende il tuo sacrificio , vuol dire che e' giunto il momento di capire che la tua vita vale la pena d'essere vissuta per qualcosa di ben più importante della guerra : la tua famiglia , il tuo futuro, la tua terra, nessuno di voi meritava di morire per una gloria effimera bensì meritavate di vivere , anche solo che per voi stessi. Grazie , non d'essere morti ma di essere esistiti.
Il fatto che lei non concepisca l'utilità e la fierezza di morire per un idea o per l'onore, che sono principi metafisici, basta per capire il perchè in guerra debbano andare gli Uomini (quelli veri). se mio padre fosse tornato da imboscato a casa, con salva la vita, per l'effimero compiacimento di una vita dedita al phatos, io lo avrei accolto con un pianto nel cuore, io, che sono la carne e la vita sua. Sono orgoglioso invece, di esser nipote di due caduti in Russia, che mi danno l'esempio di cosa significa adempiere al dovere di essere italiano e che io nel mio, cerco di replicarlo tutti i giorni nel tentativo di essere un cittadino modello. Come mio nonno mi ha sempre detto: "tasche vuote ma testa alta". Saluti.
@@ArchaeoReporter ....forse voleva scrivere eroismo ?
Soprattutto @Alice ho cancellato mio commento perché era sotto il post sbagliato, mi scuso
@@kevinmonterosso8947 Magari non sarò all'altezza "metafisica" del discorso in quanto donna come dice lei e le mie "impressioni" forse risultano puerili. ma se tutti gli uomini veri sono destinati a morire per un ideale , le generazioni successive saranno figlie degli imboscati a meno che non si provveda a far fare figli agli eroi prima di mandarli al macello. Come donna ritengo che le energie degli "uomini veri"dovrebbero essere impiegate a costruire un domani migliore piuttosto che un oggi d'oblio , questo non toglierebbe neppure un oncia d'onore e gloria a quegli uomini che s'impegnassero a favore della vita, ma mi rendo anche conto che gli ordini sono ordini , non si può biasimare chi fa' il proprio dovere, però non me la sento di benedire chi ha approfittato del loro attaccamento ai valori.
@@aliceblob4001 infatti siamo una repubblica figlia degli imboscati… e si vede :)
Luigi Arbib, cugino di mio padre, carrista in Africa settentrionale, morì in azione e fu insignito di medaglia d'argento al valor militare. Mi piacerebbe saperne di più, ad esempio quale carro fu la sua ultima dimora. È possibile consultare un qualche registro? Grazie
Ottima presentazione del mezzo, mi piacerebbe andare a vedere il mezzo dal vero ,potete dirmi dove si possono visitare . Sarebbe per me un onore onorare mio zio che era pilota carrista nella divisione Ariete fino alla seconda battaglia di El - Alamein . Mi raccontava che con l' M14 per colpire un carro inglese dovevano arrivare nella visuale posteriore a mt. 300 , mentre gli inglesi potevano da m. 1200 colpire senza problemi il frontale del carro italiano . Alla mia domanda come mai accettavate questa azione praticamente suicida, mi rispose: avevamo giurato era nostro dovere farlo .
Motivi di gittata utile. Il cannone da 47/32 mm italiano aveva una gittata più ridotta rispetto ad un cannone inglese. Un calibro che verrà modificato molto molto tardi, diventano da 47/62 e questo avrebbe permesso una gittata maggiore. Ma era troppo tardi.
Anche il mio padre, Aldo Gandolfi.
Giuramento imposto...fai quel che dico anche se non son degno di comandare.
Grazie vi vengo a visitare...
A 1:25 si dice che l'M15/42 ha un cannone da 47mm L32 ma in realta' quella era la lunghezza dei cannoni della serie M13/M14 mentre per l'M15 il cannone era un po' piu' lungo, L40. Non che cambiasse molto, ovviamente - l'intera architettura del mezzo nel 1942 (e soprattutto 1943) era obsoleta.
Verissimo. In questo caso crediamo si volesse parlare di El Alamein, dove in realtà l’M15/42 non arrivò. Ci sembrava comunque il miglior carro (funzionante) con cui raccontare le sensazioni, gli spazi, le modalità di “vita” dei carristi in Nordafrica visto che il mezzo è praticamente quasi identico al precedente per aspetto e dimensioni.
Oltretutto le munizioni del 47/40 non erano compatibili con quelle del 47/32. Riguardo all'architettura questo modello è un mistero per me. È risaputo che il p40 venne modificato dopo l'esame di un T34 e lo stesso si poteva fare sui carri medi
corretto.
Il cannone era molto meglio.
Bravi custodia della memoria
La cosa assurda che questi erano i mezzi migliori che l'esercito italiano aveva in quegli anni , gli scempi (perché carri armati non possono essere chiamati) che avevano i poveri soldati italiani nella campagna in Africa sono qualcosa di pietoso
Sempre affascinante la scatola di sardine ! Bellissimo lavoro !
Il nome "scatola di sardine" venne coniato in realtà per i carri L3 (CV33/CV35).
@@ferdinandocelotto ha ragione me ne ero scordato completamente.
Magnificent ! thank you for this upload.
Ottima spedizione!
"Mancò la fortuna non l'onore" .
Se ancora dopo 80 anni gli italiani pensano che in guerra c'entri qualcosa la fortuna, è la misura di quanto siamo messi male.
Pensare che gli inglesi avevano i Churchill e i Matilda, i nostri carri erano carrette ....😦 onore ovviamente alla nostra armata anche se in quell'epoca eravamo dalla parte sbagliata 🙄 detto ciò video fantastico 🤩✌
Guarda che questi non sono così inferiori ai Matilda. Il problema erano i carri americani che arrivavano dagli USA.
Parlo degli M.
Be' i carri da appoggio fanteria Matilda II erano nettamente superiori agli M 13/40 per corazzatura, dimensioni e armamento..questi erano del tutto fuori luogo ad esclusione dei semoventi
"parte sbagliata"
@@SniaViscosaToxSwag, "parte sbagliata" e solo e sempre quella che perde.😑
Che bello
La ariete tiene una justificada buena fama. Y viendo los tanques con que tuvo que afrontar las campañas de África en la segunda guerra, evidentemente, esa fama es justificada con creces.
El tanque puede ser bueno, pero no para las tareas q tuvo q afrontar.
Se solo penso a quei poveri ragazzi che purtroppo si sono ritrovati a combattere con queste scatole di sardine contro bestioni tipo Sherman o T-34 mi vengono i brividi...
Carne da cannone...credo se ne rendessero conto, molti se ne ricordarono all 8 settembre
Il fascismo era anche questo. Chiediamoci perché l'Italia fece comparativamente più e meglio nella Grande Guerra che nel secondo conflitto mondiale...
Perdona ma secondo te c'era qualche sano di mente allora che poteva anche solo lontanamente pensare che questi carri potessero competere con carri grandi il doppio o il triplo e con calibri di misure superiori?E' ovvio che sapessero TUTTI che questo non era possibile, si sperava soltanto di fornire un supporto ai tedeschi, il nostro compito non era certo quello di sbaragliare l'avversario ma esclusivamente quello di rallentarlo, infastidirlo, etc,etc ...noi potevamo soltanto fare quello sul lato "pesante"....non avrebbe avuto nessun senso puntare sulla grandezza e robustezza perchè il numero esiguo avrebbe creato ancora più problemi.
@@micromymario23
Scusami, ma non riesco a capire ciò che vuoi dire... sarà l'età... Ti ricordo che purtroppo all'epoca c'era una certa convinzione in termini di produzione bellica, che spaziava dai carri alle navi all'aviazione ecc...ecc...ecc... La produzione dei veri carri armati secondo me, iniziò in un certo senso in Italia con l'avvento del carro P-40 un ibrido se vogliamo, derivato dal T-34 Russo fornito dai Tedeschi agli italiani...a quel punto vedendo il carro Russo qualcuno che davvero aveva la mente lucida di quello che aveva difronte iniziò a correre ai ripari, ma era ormai troppo tardi per competere seriamente contro forze tecnologicamente più avanzate e numeri soverchianti.
@@Artiglio1977 É molto semplice, quel che voglio dire è che quello è il massimo che potevamo fare e lo sapevamo benissimo TUTTI....anche un bambino di allora sapeva che un nostro calibro del carro M non impensieriva minimamente il frontale dei carri avversari...ma quelli avevamo e quelli usavamo non perché eravamo sprovveduti e non sapevamo come fare un carro grande il doppio e spesso il doppio...poi con cosa lo facevi muovere? Ad acqua?Facevamo quel che avevamo modo di rifornire.
No perché spesso sembra che lo facessero perché erano stupidi o perché speravamo di sbaragliare dei carri due volte i nostri...non c'era alcun modo di farlo frontalmente e chi era dentro al carro lo sapeva...esattamente come succederebbe oggi.
Complimenti per il lavoro che state facendo!!
Qualche notizia in più in merito alle azioni del semovente 75/18 in battaglia si può avere??
GRAZIE e ancora complimenti!!
Davide Beretta - Batterie semoventi alzo zero (Mursia) è il più famoso a livello di (ben fatta) memorialistica. Poi naturalmente c’è anche altro, più tecnico ma ci sembra un buon inizio
@@ArchaeoReporter grazie per avermi risposto.
Seguirò vostro consiglio!!
Un saluto 😉🤗
Del valore e della fortuna non te ne fai niente se manca il cervello.
Fu quello che mancò più di tutti.
they may not have been the best tanks of the war nor the most effective, but they were sure as hell some of the most beautiful
La maggior parte delle mani di vernice vennero fatte prima. Quando dovevamo far credere che ne avevamo tanti. Sono figlio di pilota carrista che ha combattuto in Africa nella div. Littorio sino ad El Alamein in combinazione con l'Afrika Korp. Dopo El Alamein seguì una ritirata e venne catturato dopo la battaglia di Takrouna nei pressi di Annaba in Algeria. Fatto prigioniero dagli inglesi, tornò a casa nell'ottobre '46.
Dove finì, in India?
Piu' che un carro armato era una bara, non solo nel 1942 ma anche nel 1940...dichiarare guerra con questi mezzi era pura pazzia e disprezzo per la vita dei carristi italiani.
...ciao Fabio 👍 !!!
filmato molto bello, mi sarebbe piaciuto ascoltare il rombo del motore. Speriamo di sentirlo
in futuro.
Se cerchi su TH-cam c'è un video dove lo accendono
Mai capite le scelte strategiche. Qui non è una questione di mm di corazza o cannone, è che anche solo messi a confronto coi carri inglesi di inizio guerra tipo A13, Crusader e Matilda che hanno più o meno pari armamento e corazza, i carri della serie M fanno ridere solo a guardarli, mancano proprio nella struttura di base, treno di rotolamento, trasmissione e motore. Poi dico, le colonie già c'erano, mo non mi dicano che li hanno fatti così piccoli perchè sennò non passavano nelle gallerie ferroviarie del deserto libico😂 che dire poi del caldo e della sabbia, stessa cosa, le colonie già c'erano, non è stata una sorpresa dover combattere nel deserto
Quando si vede un panzer 4 tigre 2 dal vivo ti prendi paura. Quando vedi questi carri ti viene da pensare a quanto sono stati eroi quelli dell'ariete.
"Panzer IV (non 4) Tigre 2" È sicuro di aver scritto bene❓Le consiglio di controllare.
@@zodiaco5526 il panzerkampfwagen II, il Tiger è ben successivo al 1942
@@mybedcavour8104 Cosa sta dicendo? E a che proposito?
M14 /41(47/40) is my biggest love ❤ 😍
Would you know of any books that has the Italian view of 1 st and 2 nd battles of El alamein
In English or in Italian? (In English: Iron Hulls Iron Hearts: Mussolini's Elite Armoured Divisions in North Africa by Ian Walker is based on Italian sources. In Italian a real classic I is Alamein by Paolo Caccia Dominioni who served as an officer during the battles)
English
Un mezzo modesto rispetto alle più di 30 tonnellate dei carri tedeschi, sovietici e angloamericani!!
Ero nell'a 132° Brigata,
Onore ai Nostri Eroi
massiccio Franco ! io era nella nuova Divisione Ariete che è stata sciolta nel 1986 ... è bello vedere che qualcuno si impegna per conservare le tradizioni del nostro reparto
@@antoniosargeni8975 caserma Baldassarre?
@@francointermite4841 no, ero alla Forgiarini di Tauriano
La Forgiarini è ancora attiva 👍