I dati, fortunatamente, smentiscono molti contenuti di questo video. 1. min 7.45: gli studenti di ingegneria non necessitano delle stesse capacità dei laureati in economia di "vendersi al mercato del lavoro". Infatti, le percentuali di occupazione dimostrano che dalle università escono meno ingegneri gestionali di quanti il mercato ne richieda; esattamente il contrario di quanto avviene con economia aziendale; 2. min 7.55: statisticamente, gli ingegneri gestionali e industriali percepiscono stipendi secondi solo ai laureati in IT e computer science. Pertanto, quello del "lavoro ben pagato e sicuro" non è un falso mito, bensì un dato di fatto (dimostrato dai dati); 3. al min 14.00 viene detto che ingegneria gestionale è una delle "lauree peggio pensate" per via della mancanza di specializzazione in un settore specifico. Affermare ciò significa non comprendere il senso intrinseco dell'ingegneria gestionale, ovvero quello di rispondere alla forte esigenza di profili professionali in grado non solo di comprendere le logiche di funzionamento dei processi tecnologici, ma anche di governare le variabili gestionali ed organizzative ad essi connesse. Non capisco come una laurea sul podio per occupazione e retribuzione possa essere definita come una delle lauree peggiori offerte dalle università... ecco i dati Almalaurea a cui faccio riferimento: public.tableau.com/app/profile/nazareno.lecis/viz/Almalaurea2022-laureati2021/Almalaurea2022-laureati2021
Video spaventosamente accurato! Sono un ing. gestionale del Poli, (finita triennale, ora sto proseguendo con il Master) e in pratica hai descritto esattamente il clima e l'esperienza al Polimi. Esami tosti, nessun aiuto per strutturarli (parziali avuti solo al primo anno) e estati passate a studiare senza la minima possibilità di fare esperienza lavorativa. Hai catturato anche il pensiero del gestionale medio, "ahh ma io sono ingegnere...", falso mito per le motivazioni da te elencate. Posti top top (MBB) solo con medie altissime. Tanti miei colleghi di magistrale ancora non avevano LinkedIn per esempio, non vedendone la necessita se non all'ultimo semestre di magistrale. Per emergere bisogna studiare studiare e studiare, e puntare a una media alta. Purtroppo spesso si incappa nella aleatorietà del risultato dell'esame che la frustrazione ti porta ad accettare e la media dice ciao ciao. Detto ciò, se si è un po' masochisti una triennale al Poli non la sconsiglierei. Con quella e basta ho trovato un lavoro in Svizzera (zona St Gallen) , e tanti colleghi e superiori mi hanno sempre parlato bene dell'Università e di ex alunni. E alla fine con un po di sana disciplina gli esami si passano e gente con medie alte c'è sempre. Ma mio fratello ad esempio è in Bocconi, e questa differenza di mentalità e approccio al mondo del lavoro si sente tantissimo (e mi ha aiutato a darmi una svegliata :) ) Infine, la mancanza di esperienza lavorativa, oltre a generare un CV spoglio, implica la mancanza di un pezzo di formazione per me essenziale. Dal punto di vista di pure skill (excel, power point, power bi), mentalità e idea di cosa voler fare dopo.
Bel video. Unico punto che non é stato toccato é la flessibilità che una laurea ingegneristica ti regala. In particolare, ingegneria gestionale ti da la possibilità di aprirti a una quantità di posizioni enorme, e quindi di tenerti aperto più strade nel tuo percorso lavorativo cosa che economia non ti permette. Nessuno sa con precisione cosa vuole fare uscito dall’università, e avere la possibilità di poter percorrere più carriere nel momento in cui realizza in cosa si è realmente portati o cosa ti piace fare è un vantaggio enorme, non solo in termini personali ma anche per le aziende che possono offrirti rotazioni in diverse funzioni.
Flessibilità fino a un certo punto, ok che esci da ingegnere, ma se non sai come leggere un bilancio, fare un’analisi di mercato o vendere un prodotto la flessibilità si riduce solo alle mansioni in operations e supply chain. Per tutto il resto dei ruoli un curriculum in management è maggiormente flessibile.
@@iblamepikko ti rispondo perché sono un gestionale, durante la triennale fai 4/5 esami di economia per formare le basi. La magistrale invece come tu saprai é personalizzabile, questo ti permette di affrontare un curriculum indirizzato al settore finanza che ti assicuro essere molto valido, vista anche la forte base di statistica che ad esempio economia non ti dà. Io, ad esempio, un bilancio lo so leggere, ed anche moltissimi dei miei colleghi ti assicuro. Senza dimenticare l’attitudine al problem solving che ti da un vantaggio competitivo sostanziale rispetto ai colleghi di economia.
@@lorenzocalcante3780 Guarda che ad Economia esistono anche magistrali di Quantitative Finance eh, con 10 esami su 14 di Statistica pura. che pensi che si fa solo Management?
Vedo tanti commenti volti a "difendere" ciò che ognuno ha scelto, ma in realtà le differenze tra i due corsi sono evidenti per un semplice motivo: hanno semplicemente due finalità diverse. Entrambi studiano le dinamiche di un'impresa, ok, ma i punti di vista da cui vengono studiati sono diversissimi. L'ingengeria gestionale si concentra sui processi interni della gestione d'impresa, studiandoli nel micro dettaglio. L'economia aziendale, di contro, dà molta più rilevanza al contesto esterno in cui un'impresa è immersa. Non dico che una cosa esclude l'altra, ma nei fatti una delle due materie studia l'aspetto più scientifico mentre l'altra è un po' più "astratta", e si focalizza anche sul mercato generalmente inteso. Una delle due è una scienza, mentre l'altra è una disciplina (fondamentalmente) sociale. L'ingengeria gestionale sviscera gli strumenti del mondo aziendale, mentre l'economia studia il collegamento tra questi strumenti e... la semplice natura umana. Non sono paragonabili perché hanno due approcci e due funzioni totalmente diversi. Non a caso da una parte si studia la fisica e dall'altra no, da una parte si studia il diritto e dall'altra no. E così via. Paragonare i due profili è un po' come mettere a confronto l'operato di un meccanico con quello di un autista, o quello di un costruttore di navigatori con quello di un geografo. O ancora, è come paragonare un neuroscienziato con un filosofo, un medico con un atleta, o un linguista con un poeta. Gli esempi possono essere innumerevoli. Se c'è distinzione fra i due ambiti è perché l'uno si incastra con l'altro, sono interdipendenti.
Se poi vogliamo fare a gara per determinare quale fra i due corsi apra più strade nel mondo del management, vi svelo un segreto: si può essere un ottimo manager senza avere né un titolo né l'altro.
Da ingegnere gestionale concordo con praticamente tutto. L'unica cosa non la farei così tanto drastica sulla carriera dei gestionali, ho tanti ex compagni che a fine magistrale con zero esperienze hanno iniziato a lavorare nelle big 4, credo che comunque come hai detto a inizio video i recruiter tengano conto della difficoltà nel fare esperienze parallelemente alla laurea.
Concordo con la maggior parte di quello che hai detto, purtroppo non sul finale. Che vuol dire che un gestionale non ha le skills quantitative per fare Quantitative finance? In termini di programmazione (ti parlo in Sapienza), non siamo messi male, ci sono due esami di informatica (18 CFU totali) in cui si abbraccia un po’ il mondo della programmazione. Per quanto riguarda la matematica vera e propria non so se lo sai (ma a questo punto immagino di no visto ciò che hai detto) ma gli ingegneri gestionali sono coloro che fanno piú corsi di matematica di tutti…
Ciao! Sono al 5 anno di liceo e stavo pensando di proseguire gli studi con ingegneria gestionale alla Sapienza. Vorrei chiedere se potresti spiegarmi la tua esperienza di studio, sarei molto curioso di saperlo perché non ho avuto occasione di visitarla e chiedere più informazioni. Inoltre avrei un dubbio per cui non riesco a trovare risposte concrete: ingegneria industriale è separata rispetto ad ingegneria gestionale? Sono due cose diverse? Ti ringrazio tanto in anticipo per la risposta!
Non c’è una singola cosa sbagliata in questo video! Ho avuto la possibilità di fare in triennale ingegneria gestionale e poi master in una business school e mi ritrovo in ogni cosa che hai detto.
Bel video, ti seguo con molto piacere. Cosa ne pensi delle università telematiche online per chi lavora e comunque vuole seguire un corso di laurea? Inoltre credi ci sia un target d'età per iniziare un corso di laurea, mi spiego: ho 24 anni se iniziassi adesso una triennale finirei a 27 anni, le aziende sarebbero più propense a prendere figure più giovani o comunque potrebbero tenermi in considerazione?
Ciao Andrea, cosa ne pensi di fare un top master di un anno in un top BS dopo una magistrale pubblica? (Giusto per avere nel CV il titolo di una top BS)
Bellissimo video, sono al penultimo anno di liceo e sono indeciso tra scienze statistiche e economiche e economia aziendale, avresti qualche consiglio?
@@Claudio_bianchi secondo te un percorso in scienze statistiche e economiche permette comunque la possibilità di fare intership o esperienze all’estero?
@@takuguarnieri6307 si decisamente, poi dipende, ovviamente uno che fa la bocconi anche in economia.ha sicuramente più possibilità di uno che fa statistica in una qualsiasi università (padova è buona in Italia per statistica, ma anche milano suppongo). Se sei smart e proattivo da subito anche con statistica puoi fare internship, l'unica differenza è il nome della uni, se fai statistica hai le stesse possibilità di uno che fa economia in una pubblica, cambia solo che chi a economia ha meno da studiare e chi a statistica di più (con il vantaggio che hai 10x hard skills )
Sei molto preparato! Attualmente frequento un corso di laurea triennale in economia e management, e vorrei entrare per un master/magistrale in Bocconi o LSE per Finance. Purtroppo, ho un CV molto piatto, come posso fare per arricchirlo? Attualmente sono iscritto a diversi club universitari di finanza, ho una buona media ed ho fatto un’esperienza in collaborazione con un’associazione no profit che aiuta bambini con problemi per l'implementazione di sistemi di controllo aziendali. In Italia però è molto difficile trovare un internship da poter inserire nel CV, come posso fare per trovarla? Quest’estate andrò all'estero per un corso intensivo di inglese di diversi mesi. Non farò l’Erasmus. Come posso migliorare il mio profilo, hai qualche consiglio?
Ciao Andrea! Volevo chiedere a te, o anche se qualcun'altro in caso sapesse rispondermi.. Facendo una triennale in economia aziendale (pubblica) per poi accedere a un master target come il SIM di st gallen o la LSE e poi proseguire lavorativamente in top consulting/investment banking/private equity è per forza necessario fare un erasmus oppure può essere sostituito nella triennale da una summer school come quella della LSE? Conviene fare lo stesso l'erasmus anche se ci sono a disposizione solo università di livello medio/basso quindi posizione 300/500 nel world rank? E' preferibile farlo nello stesso paese in cui si vuole fare il master? Grazie!!
L'importante è avere un'esperienza all'estero, che sia erasmus o internship. Summer school è meglio di niente ma non pesa quanto un erasmus. Per quanto riguarda le università di livello medio/basso a disposizione della tua uni controlla il programma freemover/visiting student nell'università dove vorresti andare ;)
Mi ritrovo qui in una situazione analoga a quella del video. Per una carriera di tipo manageriale nel marketing consiglieresti più un corso di comunicazione d’impresa/marketing o un corso di economia aziendale più classico in triennale?
Il Marketing è una branca dell'Economia. Non c'è bisogno di aggiungere altro. Informati sui vari indirizzi di Economia Aziendale delle uni che ti interessano e scegli quello più orientato al management/marketing. A Perugia, dove ho studiato io, ci sono tre sotto-indirizzi anche se figura "Economia Aziendale" come nome del corso, ed è così un po' ovunque. Più che dare peso alla nomenclatura del corso in sé concentrati sui singoli esami che offre
Ho la triennale in ingegneria gestionale (ho una mia partita iva) e sto per applicare per una business school in international management. Può essere un buon percorso o meglio rimanere sull'ingegneria?
Ciao sono in ingegnere meccanico (ancora peggio di gestionale come difficoltà) vorrei avere una svolta a livello lavorativo come vedi un mba ? Il lavoro di progettista non mi soddisfa. PS. Sei un drago
@@andrea_zanon attualmente fuori dell’Italia però anche in Italia l’amara verità degli economisti che non si vuole ammettere è che quando un gestionale applica per una posizione da economista viene preferito… mi dispiace ma è così. E tra l’altro da ingegnere ti puoi iscrivere all albo e firmare progetti perché risulti nella sezione degli ingegneri industriali… poi ci farò un video apposta. Confronto interessante
Ciao Andrea! Pareri sul lavoro su somministrazione? Mi han proposto posto abbastanza prestigioso in bulge bracket, con la certezza di non fare più di 12mesi (e tecnicamente sarei dipendente dell’interinale). Come lo vedo a livello di curriculum? Cambia qualcosa rispetto ad assunzione vera e propria o pompa comunque la propria appetibilità?
Mi sono trovato in questo bivio l'estate scorsa, ma alla fine ho scelto Economia per due motivi: 1) in Ingegneria non si studia tutta la parte legale che a parer mio è fondamentale 2) ad ingegneria avrei studiato delle materie che personalmente non mi interessavano (vedi fisica). Alla fine, al di là di tutti i dati statistici sulle varie facoltà, quello che ho fatto è stato prendere i due piani di studi e confrontarli. Economia aziendale era quello che mi interessava di più per i corsi che c'erano.
non è proprio così anche se ti occupi di finanza aziendale, e revisione devi avere ottime conoscenze di diritto societario e corporate governance@@Claudio_bianchi
Ciao Andrea, ti faccio questa domanda un pò off-topic risetto al video perché essendo il tuo ultimo caricato magari riesco a prenderti in tempo per ottenere una risposta ahahahah. Il prossimo anno farò richiesta per i master/magistrali ed una delle uni a cui applicherò sarà la Bocconi. Secondo te, dal momento che in Italia, ma soprattutto fuori, i recruiter guardano più a dove hai studiato piuttosto a quello che hai studiato, la magistrale in AFC eng potrebbe essere vista meno di buon occhio rispetto a quella in Finanza ita? Perché come contenuti del corso mi interessa di più AFC in inglese ed il corso mi darebbe anche la possibilità di interfacciarmi con studenti internazionali ed acquisire praticità con i termini inglesi per un futuro lavorativo all'estero, ma il corso di Finanza, nonostante penso che il processo di ammissione sia uguale in termini di difficoltà ad AFC eng, viene visto meglio per il "nome". Tu che ne pensi?
Ciao Luca, non sono Andrea ma ti do la mia personale opinione su AFC eng e Finanza: dipende molto dal tuo obiettivo di carriera. In ottica IB ti direi meglio AFC in quanto le conoscenze in ambito accounting sono molto ben viste dalle banche, cosa che manca a chi fa Finanza pure. Inoltre, gli studenti di AFC tendono ad avere medie più alte che in ottica erasmus/double degree è sicuramente un fattore da considerare. Infine considera che una facoltà interamente in inglese è molto ben vista all’estero, anche se potresti attenuare questa cosa visto che il cv comunque lo scriverai in inglese e puoi non precisare la lingua del corso. P.S. Ho molti amici in Finanza ita e AFC eng e questi ultimi hanno ottenuto internships molto più facilmente!
Batte economia aziendale perché prende 2 piccioni con una fava...ma per chi non è interessato a sbocchi ingegneristici e vuole entrare solo nell'ambito di economia (soprattutto se non si è disposti a farsi il mazzo per esami molto più complessi), quasi quasi meglio aziendale. Ovviamente ingegneria gestionale ha molti più pro, però dipende dalla persona e dalla sua idea di futuro lavoro.
Non sono contro. L'ingegnere gestionale come tutti gli ingegneri sa fare tutto, in questo caso sa anche di economia. Entra ovviamente nei processi produttivi tecnici e ha una visione globale di tutto senza essere specializzato in nulla a meno che non decida di farlo.
Non ho mai capito il senso di ingegneria gestionale. Ottieni le stesse posizioni, se non meno prestigiose, di management/finanza ma con molto più sforzo. Per quanto riguarda il settore finanziario poi secondo me non c'è paragone. Chi studia finanza è avanti anni luce in termini di conoscenze rispetto a chi fa ingegneria gestionale
Gestionale è l'ideale per fare consulenza per aziende manifatturiere, industriali o comunque di quello stampo lí (siccome nasce per quello, e infatti nella stramaggioranza degli atenei i piani di studio sono di carattere tecnico); in questi ambiti parti 100 volte avvantaggiato rispetto ad un laureato in Economia, che non ha alcuna base di quel tipo. Lo consiglierei solo in quel caso peró, altrimenti, per tutte le altre tipologie di consulenza, virerei su Economia
Ma é ovvio che se uno vuole lavorare in ambito economico/finanziario convenga una laurea in economia, ma per il resto ing. Gestionale, come tutte le ingegnerie, é molto più versatile e richiesta rispetto a una laurea in ambito economico. Quindi non ne hai capito il senso perché la stai mettendo sullo stesso piano di cose completamente diverse. Tra l altro ho diversi amici ingegneri e anche i più svogliati e meno preparati hanno trovato diverse posizioni lavorative buone, mentre non posso dire la stessa cosa per chi si é laureato in economia.
@@lleonardo. li ho comparati perché al polimi c'è management engineering con major in finance e lo fanno in moltissimi. Per la mia esperienza e quello che ho notato la preparazione che ti dà proprio dal punto di vista finanziario è 1/10 rispetto ad un msc in finanza
I dati, fortunatamente, smentiscono molti contenuti di questo video.
1. min 7.45: gli studenti di ingegneria non necessitano delle stesse capacità dei laureati in economia di "vendersi al mercato del lavoro". Infatti, le percentuali di occupazione dimostrano che dalle università escono meno ingegneri gestionali di quanti il mercato ne richieda; esattamente il contrario di quanto avviene con economia aziendale;
2. min 7.55: statisticamente, gli ingegneri gestionali e industriali percepiscono stipendi secondi solo ai laureati in IT e computer science. Pertanto, quello del "lavoro ben pagato e sicuro" non è un falso mito, bensì un dato di fatto (dimostrato dai dati);
3. al min 14.00 viene detto che ingegneria gestionale è una delle "lauree peggio pensate" per via della mancanza di specializzazione in un settore specifico. Affermare ciò significa non comprendere il senso intrinseco dell'ingegneria gestionale, ovvero quello di rispondere alla forte esigenza di profili professionali in grado non solo di comprendere le logiche di funzionamento dei processi tecnologici, ma anche di governare le variabili gestionali ed organizzative ad essi connesse.
Non capisco come una laurea sul podio per occupazione e retribuzione possa essere definita come una delle lauree peggiori offerte dalle università...
ecco i dati Almalaurea a cui faccio riferimento: public.tableau.com/app/profile/nazareno.lecis/viz/Almalaurea2022-laureati2021/Almalaurea2022-laureati2021
Video spaventosamente accurato!
Sono un ing. gestionale del Poli, (finita triennale, ora sto proseguendo con il Master) e in pratica hai descritto esattamente il clima e l'esperienza al Polimi.
Esami tosti, nessun aiuto per strutturarli (parziali avuti solo al primo anno) e estati passate a studiare senza la minima possibilità di fare esperienza lavorativa.
Hai catturato anche il pensiero del gestionale medio, "ahh ma io sono ingegnere...", falso mito per le motivazioni da te elencate. Posti top top (MBB) solo con medie altissime. Tanti miei colleghi di magistrale ancora non avevano LinkedIn per esempio, non vedendone la necessita se non all'ultimo semestre di magistrale.
Per emergere bisogna studiare studiare e studiare, e puntare a una media alta. Purtroppo spesso si incappa nella aleatorietà del risultato dell'esame che la frustrazione ti porta ad accettare e la media dice ciao ciao.
Detto ciò, se si è un po' masochisti una triennale al Poli non la sconsiglierei. Con quella e basta ho trovato un lavoro in Svizzera (zona St Gallen) , e tanti colleghi e superiori mi hanno sempre parlato bene dell'Università e di ex alunni. E alla fine con un po di sana disciplina gli esami si passano e gente con medie alte c'è sempre.
Ma mio fratello ad esempio è in Bocconi, e questa differenza di mentalità e approccio al mondo del lavoro si sente tantissimo (e mi ha aiutato a darmi una svegliata :) )
Infine, la mancanza di esperienza lavorativa, oltre a generare un CV spoglio, implica la mancanza di un pezzo di formazione per me essenziale. Dal punto di vista di pure skill (excel, power point, power bi), mentalità e idea di cosa voler fare dopo.
Bel video. Unico punto che non é stato toccato é la flessibilità che una laurea ingegneristica ti regala. In particolare, ingegneria gestionale ti da la possibilità di aprirti a una quantità di posizioni enorme, e quindi di tenerti aperto più strade nel tuo percorso lavorativo cosa che economia non ti permette. Nessuno sa con precisione cosa vuole fare uscito dall’università, e avere la possibilità di poter percorrere più carriere nel momento in cui realizza in cosa si è realmente portati o cosa ti piace fare è un vantaggio enorme, non solo in termini personali ma anche per le aziende che possono offrirti rotazioni in diverse funzioni.
Verissimo
esatto, resto dell’idea che un gestionale, seppur con orientamento maggiormente manageriale e organizzativo, resta sempre un ingegnere
Flessibilità fino a un certo punto, ok che esci da ingegnere, ma se non sai come leggere un bilancio, fare un’analisi di mercato o vendere un prodotto la flessibilità si riduce solo alle mansioni in operations e supply chain. Per tutto il resto dei ruoli un curriculum in management è maggiormente flessibile.
@@iblamepikko ti rispondo perché sono un gestionale, durante la triennale fai 4/5 esami di economia per formare le basi. La magistrale invece come tu saprai é personalizzabile, questo ti permette di affrontare un curriculum indirizzato al settore finanza che ti assicuro essere molto valido, vista anche la forte base di statistica che ad esempio economia non ti dà. Io, ad esempio, un bilancio lo so leggere, ed anche moltissimi dei miei colleghi ti assicuro. Senza dimenticare l’attitudine al problem solving che ti da un vantaggio competitivo sostanziale rispetto ai colleghi di economia.
@@lorenzocalcante3780 Guarda che ad Economia esistono anche magistrali di Quantitative Finance eh, con 10 esami su 14 di Statistica pura. che pensi che si fa solo Management?
Vedo tanti commenti volti a "difendere" ciò che ognuno ha scelto, ma in realtà le differenze tra i due corsi sono evidenti per un semplice motivo: hanno semplicemente due finalità diverse. Entrambi studiano le dinamiche di un'impresa, ok, ma i punti di vista da cui vengono studiati sono diversissimi.
L'ingengeria gestionale si concentra sui processi interni della gestione d'impresa, studiandoli nel micro dettaglio.
L'economia aziendale, di contro, dà molta più rilevanza al contesto esterno in cui un'impresa è immersa.
Non dico che una cosa esclude l'altra, ma nei fatti una delle due materie studia l'aspetto più scientifico mentre l'altra è un po' più "astratta", e si focalizza anche sul mercato generalmente inteso. Una delle due è una scienza, mentre l'altra è una disciplina (fondamentalmente) sociale.
L'ingengeria gestionale sviscera gli strumenti del mondo aziendale, mentre l'economia studia il collegamento tra questi strumenti e... la semplice natura umana.
Non sono paragonabili perché hanno due approcci e due funzioni totalmente diversi.
Non a caso da una parte si studia la fisica e dall'altra no, da una parte si studia il diritto e dall'altra no. E così via.
Paragonare i due profili è un po' come mettere a confronto l'operato di un meccanico con quello di un autista, o quello di un costruttore di navigatori con quello di un geografo. O ancora, è come paragonare un neuroscienziato con un filosofo, un medico con un atleta, o un linguista con un poeta. Gli esempi possono essere innumerevoli.
Se c'è distinzione fra i due ambiti è perché l'uno si incastra con l'altro, sono interdipendenti.
Se poi vogliamo fare a gara per determinare quale fra i due corsi apra più strade nel mondo del management, vi svelo un segreto: si può essere un ottimo manager senza avere né un titolo né l'altro.
Da ingegnere gestionale concordo con praticamente tutto. L'unica cosa non la farei così tanto drastica sulla carriera dei gestionali, ho tanti ex compagni che a fine magistrale con zero esperienze hanno iniziato a lavorare nelle big 4, credo che comunque come hai detto a inizio video i recruiter tengano conto della difficoltà nel fare esperienze parallelemente alla laurea.
Concordo con la maggior parte di quello che hai detto, purtroppo non sul finale.
Che vuol dire che un gestionale non ha le skills quantitative per fare Quantitative finance? In termini di programmazione (ti parlo in Sapienza), non siamo messi male, ci sono due esami di informatica (18 CFU totali) in cui si abbraccia un po’ il mondo della programmazione. Per quanto riguarda la matematica vera e propria non so se lo sai (ma a questo punto immagino di no visto ciò che hai detto) ma gli ingegneri gestionali sono coloro che fanno piú corsi di matematica di tutti…
Ciao! Sono al 5 anno di liceo e stavo pensando di proseguire gli studi con ingegneria gestionale alla Sapienza. Vorrei chiedere se potresti spiegarmi la tua esperienza di studio, sarei molto curioso di saperlo perché non ho avuto occasione di visitarla e chiedere più informazioni.
Inoltre avrei un dubbio per cui non riesco a trovare risposte concrete: ingegneria industriale è separata rispetto ad ingegneria gestionale? Sono due cose diverse?
Ti ringrazio tanto in anticipo per la risposta!
@@matteovenanzoni8915 si comunque gestionale e industriale sono diverse, però hanno molti molti punti in comune e molti esami in comune…
Questo è il video perfetto da far vedere a mia madre che continua a rinfacciarmi di non aver fatto il politecnico. Grande Andre bel video come sempre
Chiaro ed esaustivo!
Tutto vero, però aggiungerei anche che da ingegneria è più facile fare un pivot per posizioni più tech, sia in top aziende che non.
Non realmente, almeno se parliamo di gestionale. Gli ingegneri in tech non sono gestionali...
@@andrea_zanon per posizioni di analytics in tech preferiscono background quantitativi
Bel video!
Grazie Andre!
Non c’è una singola cosa sbagliata in questo video!
Ho avuto la possibilità di fare in triennale ingegneria gestionale e poi master in una business school e mi ritrovo in ogni cosa che hai detto.
Bel video, ti seguo con molto piacere. Cosa ne pensi delle università telematiche online per chi lavora e comunque vuole seguire un corso di laurea? Inoltre credi ci sia un target d'età per iniziare un corso di laurea, mi spiego: ho 24 anni se iniziassi adesso una triennale finirei a 27 anni, le aziende sarebbero più propense a prendere figure più giovani o comunque potrebbero tenermi in considerazione?
!! GOOD LUCK !!
Ciao Andrea, cosa ne pensi di fare un top master di un anno in un top BS dopo una magistrale pubblica? (Giusto per avere nel CV il titolo di una top BS)
Bellissimo video, sono al penultimo anno di liceo e sono indeciso tra scienze statistiche e economiche e economia aziendale, avresti qualche consiglio?
Se sei indeciso e vuoi lavorare nel mondo "business" fai economia. Hai modo di vedere più cose, schiarirti le idee e non è difficile come statistica.
Ti direi che dipende anche da quanto vuoi studiare, statistica apre più porte, un po come ing gestionale.
@@Claudio_bianchi secondo te un percorso in scienze statistiche e economiche permette comunque la possibilità di fare intership o esperienze all’estero?
@@takuguarnieri6307 si decisamente, poi dipende, ovviamente uno che fa la bocconi anche in economia.ha sicuramente più possibilità di uno che fa statistica in una qualsiasi università (padova è buona in Italia per statistica, ma anche milano suppongo).
Se sei smart e proattivo da subito anche con statistica puoi fare internship, l'unica differenza è il nome della uni, se fai statistica hai le stesse possibilità di uno che fa economia in una pubblica, cambia solo che chi a economia ha meno da studiare e chi a statistica di più (con il vantaggio che hai 10x hard skills )
Sarebbe interessante un video xlcon le tue interview per la summer internship
Ciao Andrea, questo discorso vale anche per le triennali in finanza (sono al primo anno alla Sapienza) o solo per aziendale ?
Sei molto preparato! Attualmente frequento un corso di laurea triennale in economia e management, e vorrei entrare per un master/magistrale in Bocconi o LSE per Finance. Purtroppo, ho un CV molto piatto, come posso fare per arricchirlo? Attualmente sono iscritto a diversi club universitari di finanza, ho una buona media ed ho fatto un’esperienza in collaborazione con un’associazione no profit che aiuta bambini con problemi per l'implementazione di sistemi di controllo aziendali. In Italia però è molto difficile trovare un internship da poter inserire nel CV, come posso fare per trovarla? Quest’estate andrò all'estero per un corso intensivo di inglese di diversi mesi. Non farò l’Erasmus. Come posso migliorare il mio profilo, hai qualche consiglio?
Ciao, io faccio ingegneria gestionale ma mi piacerebbe una volta finita la triennale buttarmi su una facoltà molto piu “economica”. Cosa mi consigli?
Ciao Andrea! Volevo chiedere a te, o anche se qualcun'altro in caso sapesse rispondermi..
Facendo una triennale in economia aziendale (pubblica) per poi accedere a un master target come il SIM di st gallen o la LSE e poi proseguire lavorativamente in top consulting/investment banking/private equity è per forza necessario fare un erasmus oppure può essere sostituito nella triennale da una summer school come quella della LSE?
Conviene fare lo stesso l'erasmus anche se ci sono a disposizione solo università di livello medio/basso quindi posizione 300/500 nel world rank? E' preferibile farlo nello stesso paese in cui si vuole fare il master?
Grazie!!
Si può anche ovviare facendo una internship, magari in big 4.
L'importante è avere un'esperienza all'estero, che sia erasmus o internship. Summer school è meglio di niente ma non pesa quanto un erasmus. Per quanto riguarda le università di livello medio/basso a disposizione della tua uni controlla il programma freemover/visiting student nell'università dove vorresti andare ;)
@@andrea_zanon Grazie!
Mi ritrovo qui in una situazione analoga a quella del video. Per una carriera di tipo manageriale nel marketing consiglieresti più un corso di comunicazione d’impresa/marketing o un corso di economia aziendale più classico in triennale?
Il Marketing è una branca dell'Economia. Non c'è bisogno di aggiungere altro. Informati sui vari indirizzi di Economia Aziendale delle uni che ti interessano e scegli quello più orientato al management/marketing. A Perugia, dove ho studiato io, ci sono tre sotto-indirizzi anche se figura "Economia Aziendale" come nome del corso, ed è così un po' ovunque. Più che dare peso alla nomenclatura del corso in sé concentrati sui singoli esami che offre
Ho la triennale in ingegneria gestionale (ho una mia partita iva) e sto per applicare per una business school in international management. Può essere un buon percorso o meglio rimanere sull'ingegneria?
ciao posso scriverti su instagram? ho il tuo stesso dubbio e vorrei confrontarmi con qualcuno
@@pad11138 andrea_bernieri
Ciao sono in ingegnere meccanico (ancora peggio di gestionale come difficoltà) vorrei avere una svolta a livello lavorativo come vedi un mba ? Il lavoro di progettista non mi soddisfa.
PS. Sei un drago
Ho la ral da ingegnere gestionale che è più del doppio dei miei colleghi laureati in economia (anche Bocconi)
Stessa seniority e entrambi in Italia? Ne dubito.
@@andrea_zanon attualmente fuori dell’Italia però anche in Italia l’amara verità degli economisti che non si vuole ammettere è che quando un gestionale applica per una posizione da economista viene preferito… mi dispiace ma è così. E tra l’altro da ingegnere ti puoi iscrivere all albo e firmare progetti perché risulti nella sezione degli ingegneri industriali… poi ci farò un video apposta. Confronto interessante
Ciao Andrea! Pareri sul lavoro su somministrazione? Mi han proposto posto abbastanza prestigioso in bulge bracket, con la certezza di non fare più di 12mesi (e tecnicamente sarei dipendente dell’interinale). Come lo vedo a livello di curriculum? Cambia qualcosa rispetto ad assunzione vera e propria o pompa comunque la propria appetibilità?
Ciao Andrea! Bel video come sempre.
Volevo chiederti se ci fossero ancora posti disponibili in Argo!
Ciao Dani, grazie mille :) E si, ci sono ancora posti!
che ne pensi di studiare economia aziendale a Torino, la reputi una buona università?
laurearsi in statistica a bologna e poi passare a un master in AI ci può stare?
si
Ingegneria gestionale, come seconda laurea dopo economia e Gestione di imprese.
Mi sono trovato in questo bivio l'estate scorsa, ma alla fine ho scelto Economia per due motivi:
1) in Ingegneria non si studia tutta la parte legale che a parer mio è fondamentale
2) ad ingegneria avrei studiato delle materie che personalmente non mi interessavano (vedi fisica).
Alla fine, al di là di tutti i dati statistici sulle varie facoltà, quello che ho fatto è stato prendere i due piani di studi e confrontarli. Economia aziendale era quello che mi interessava di più per i corsi che c'erano.
La parte legal è fondamentale quasi esclusivamente se vuoi andare in compliance o fare il commercialista, tutto il resto lo impari on the job
non è proprio così anche se ti occupi di finanza aziendale, e revisione devi avere ottime conoscenze di diritto societario e corporate governance@@Claudio_bianchi
c’è ancora gente che pensa che servono skill per scrivere un CV, ma svegliati
Ciao Andrea, ti faccio questa domanda un pò off-topic risetto al video perché essendo il tuo ultimo caricato magari riesco a prenderti in tempo per ottenere una risposta ahahahah. Il prossimo anno farò richiesta per i master/magistrali ed una delle uni a cui applicherò sarà la Bocconi. Secondo te, dal momento che in Italia, ma soprattutto fuori, i recruiter guardano più a dove hai studiato piuttosto a quello che hai studiato, la magistrale in AFC eng potrebbe essere vista meno di buon occhio rispetto a quella in Finanza ita? Perché come contenuti del corso mi interessa di più AFC in inglese ed il corso mi darebbe anche la possibilità di interfacciarmi con studenti internazionali ed acquisire praticità con i termini inglesi per un futuro lavorativo all'estero, ma il corso di Finanza, nonostante penso che il processo di ammissione sia uguale in termini di difficoltà ad AFC eng, viene visto meglio per il "nome". Tu che ne pensi?
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Ciao Luca, sono appena stato ammesso al MSc in AFC eng, se vuoi scrivimi!
@@nicolamunaro5878 dove posso scriverti?
@@nicolamunaro5878 ciao Nicola, anche io! Dove posso scriverti?
Ciao Luca, non sono Andrea ma ti do la mia personale opinione su AFC eng e Finanza: dipende molto dal tuo obiettivo di carriera.
In ottica IB ti direi meglio AFC in quanto le conoscenze in ambito accounting sono molto ben viste dalle banche, cosa che manca a chi fa Finanza pure. Inoltre, gli studenti di AFC tendono ad avere medie più alte che in ottica erasmus/double degree è sicuramente un fattore da considerare.
Infine considera che una facoltà interamente in inglese è molto ben vista all’estero, anche se potresti attenuare questa cosa visto che il cv comunque lo scriverai in inglese e puoi non precisare la lingua del corso.
P.S. Ho molti amici in Finanza ita e AFC eng e questi ultimi hanno ottenuto internships molto più facilmente!
Cosa ne pensi della triennale in statistica?
Difficile, ma buona se vuoi fare quant finance o data analysis!
Ma che dici…. Gestionale batte al 100% gli economisti 😂 poi farò io il video risposta alle cose che hai detto
Batte economia aziendale perché prende 2 piccioni con una fava...ma per chi non è interessato a sbocchi ingegneristici e vuole entrare solo nell'ambito di economia (soprattutto se non si è disposti a farsi il mazzo per esami molto più complessi), quasi quasi meglio aziendale. Ovviamente ingegneria gestionale ha molti più pro, però dipende dalla persona e dalla sua idea di futuro lavoro.
@@giuseppe_za Sisi la penso uguale ci ho fatto anche un video apposta
Non sono contro. L'ingegnere gestionale come tutti gli ingegneri sa fare tutto, in questo caso sa anche di economia. Entra ovviamente nei processi produttivi tecnici e ha una visione globale di tutto senza essere specializzato in nulla a meno che non decida di farlo.
Non c'è molta differenza nel trovare lavoro e poi dici che nella seconda c'è tantissima competizione😂😂
Non ho mai capito il senso di ingegneria gestionale. Ottieni le stesse posizioni, se non meno prestigiose, di management/finanza ma con molto più sforzo. Per quanto riguarda il settore finanziario poi secondo me non c'è paragone. Chi studia finanza è avanti anni luce in termini di conoscenze rispetto a chi fa ingegneria gestionale
dipende dal settore in cui lavori, in alcune aziende (soprattutto quelle tecniche) assumono solo ing. gestionali e non laureati in management
Gestionale è l'ideale per fare consulenza per aziende manifatturiere, industriali o comunque di quello stampo lí (siccome nasce per quello, e infatti nella stramaggioranza degli atenei i piani di studio sono di carattere tecnico); in questi ambiti parti 100 volte avvantaggiato rispetto ad un laureato in Economia, che non ha alcuna base di quel tipo.
Lo consiglierei solo in quel caso peró, altrimenti, per tutte le altre tipologie di consulenza, virerei su Economia
@@gjonnyy2746 se ti riferisci a big tech è falso
Ma é ovvio che se uno vuole lavorare in ambito economico/finanziario convenga una laurea in economia, ma per il resto ing. Gestionale, come tutte le ingegnerie, é molto più versatile e richiesta rispetto a una laurea in ambito economico. Quindi non ne hai capito il senso perché la stai mettendo sullo stesso piano di cose completamente diverse. Tra l altro ho diversi amici ingegneri e anche i più svogliati e meno preparati hanno trovato diverse posizioni lavorative buone, mentre non posso dire la stessa cosa per chi si é laureato in economia.
@@lleonardo. li ho comparati perché al polimi c'è management engineering con major in finance e lo fanno in moltissimi. Per la mia esperienza e quello che ho notato la preparazione che ti dà proprio dal punto di vista finanziario è 1/10 rispetto ad un msc in finanza