Ci aspetta un'estate con tanti eventi dal vivo, a teatro! Il 19 luglio sarò a Venaria Reale (TO), poi a Novara e anche ad agosto ci aspettano alcuni spettacoli! Per il calendario completo, vai su www.dailycogito.com/eventi
3 anni fa ho perso il mio migliore amico in un tragico incidente. Era la mia forza, la mia routine,facevamo tutto insieme. Perdendo lui ho perso tutto, fino cadere in depressione. Mi sono aggrappato ad una ragazza, il mio “piacere” nella trappola, e lei ha fatto lo stesso con me. Una relazione tossica. A distanza di anni e di terapia (della quale anche i tuoi video hanno fatto parte), di giornate passate a pensare, a chi ero, a quale fosse il mio scopo a lavoro e nella vita, posso dire che quello che dici qui è più che mai essenziale. Essere autonomo è il requisito primo per essere felice, per non crollare, per vivere bene con se stessi, qualsiasi cosa ci accada fuori. Grazie ancora per il nobile servizio che svolgi rick, discussioni così fanno bene all’animo
Trovo sempre tanti spunti di riflessione per la mia vita, Rick, e concordo sul fatto che, a volte, troviamo meno doloroso restare in una situazione che non ci piace ma offre, comunque, delle sicurezze perché rischiare e metterci in gioco è un salto nel buio.. Siamo spesso sia vittime che carnefici di noi stessi.. Tu cerchi di risvegliare la nostra consapevolezza e io questo lo apprezzo..
Vivo in Islanda, lavoro, studio, ma ero autonomo anche prima di decidere di venire qui. Se guardando dentro noi stessi e intorno a noi iniziamo a ritenere "gabbia" un qualcosa che, se guardassimo con la nostra consapevolezza e il nostro senso critico, non lo riterremmo tale, allora siamo in una gabbia, perché la nostra valutazione della situazione dipende dal giudizio di un altro. L'autonomia è propria, proprio in virtù del suo più profondo significato. Io posso vivere a casa con i miei genitori, non avere una relazione e spaccarmi di videogiochi ma devo poterlo avere scelto. La co-produzione tra noi e i fattori, controllabili o incontrollabili che siano, è inevitabile. In qualche modo lo dici anche tu all'inizio, ma la dicotomia zombie / autonomo, per quanto ne capisca l'utilità, appare, a mio parere, un po' inflessibile verso la fine del video. La consapevolezza di non potersi sempre rendere conto delle proprie dipendenze, dei propri limiti, è una grande liberazione che, attenzione, non va confusa con la mancanza d'impegno nel voler comprendere a fondo le cose che ci riguardano.
Una delle cogitate più utili e “spietate” di sempre, uno specchio che non fallisce nel mostrare lo zombie dentro di noi. Grazie davvero per questa riflessione. 😊
Che dirti bravo!sei 1 grande comunicatore e riesci a spiegare concetti complessi con 1 semplicità tale da renderli comprensibili anche a chi come mè di filosofia nn ne sa 1 mazza! Nn penso che saremmo diventati amici nella vita reale, x via del tuo carattere irruento, ingombrante e forse troppo diretto ma il web riesce a fare anche questi piccoli miracoli!😊Bravo Rick, riconosco che hai davvero tanto da darmi e grazie del tuo lavoro! Ti stimo!
Sempre interessante Rick, grazie. La trappola, che poi é una continua ricerca di dopamina senza fatica, é insidiosa. Trovo che la famiglia (moglie e figli) sia un antidoto eccellente se vissuta con consapevolezza. Somiglia alle avversità descritte da Seneca, cioè un bene travestito da male che affina la tua virtù. Molto, ma molto più difficile é emanciparsi da soli, con molto tempo libero a disposizione, perche per natura cerchiamo ciò che ci da piacere a breve termine (ma che poi ci danneggia sul medio lungo termine).
Rick qualche tempo fa ti seguivo una volta ogni tanto, ora lo faccio spessissimo perché con questa ultima stagione hai fatto un grandissimo salto di qualità, presentando importanti contenuti, ottima competenza e grande profondità di pensiero. Grazieeeee! Tommaso
Queste sono linee guida validissime ma che si rivolgono a un target molto più specifico di quanto voglia far intendere Rick. Acquietare i contentini della vita gioverebbe a quegli ipocriti che A PAROLE bramano l'indipendenza, che HANNO I MEZZI per poterlo essere a 360 gradi ma che a conti fatti sono ben contenti di vivere limitati tra le cosce dei genitori, del partner o del capufficio becero. Ne conosco e ho i loro numeri salvati in rubrica da anni, altrochè. Chi vive in condizioni socio-economiche-familiari invalidanti può fare tutto l'ascetismo che vuole: sostituire la pornografia con 50 sit-up o push-up, cestinare tutti i videogiochi sulla mensola, imparare a cucinarsi da soli a livello di Cracco ma queste (virtuose) scelte di vita non ti aprono porte, ne ti mettono in condizione di procacciarti cambiamenti e occasioni serie di vita. Migliorerebbero la propria salute mentale o fisica ma comunque rimani inchiodato in una situazione di precarietà se i soldi nel tuo portafoglio non bastano a pagare bollette, affitti e spese. L'appartamentino, il lavoro o il partner adatti a te, ovvero le basi per una vera indipendenza, se li papperanno il figlio di papà comunque, che tu sia temprato da mille rinunce o meno.
Buongiorno Rick, gran bel video, ricchissimo di spunti, ma chiedo cortesemente una precisazione cioè il rapporto con l'autonomia ed il chiedere aiuto. Vorrei sapere cosa ne pensi e se c'è, dov'è il bilanciamento tra i due. Grazie e buona giornata.
Faccio spesso questo tipo di pensieri e sovente l'oggetto di questa analisi ricade sul mio fisico. Cosa farei se perdessi una mano? un braccio? una gamba? E se perdessi l'udito o la vista? Quest'ultimo pensiero mi lascia sempre senza risposta, perché credo veramente di non essere autonomo dai miei sensi e non saprei nemmeno dove iniziare.
È vero quello che dici. Chi si cura di te ti rende dipendente. Essere autonomo è per me la condizione base della felicità. É Il mio primo obiettivo di vita che piano piano sto raggiungendo. Restare con i genitori è una scelta da ragazzini di merda. Io stesso mi sono sentito un figlietto di merda finché a venti anni non sono andato via. Ho rinunciato a tante cose che mi piacevano per diventare autonomo, sono andato lontano da casa ,dai miei amici da tutte le cose che mi trattenevano nella trappola. Questo ha aumentato la mia autostima, la mia capacità di affrontare i probemi. E spesso lo dico anche ad altre persone ma non capiscono quanto sia importante uscire dalla trappola.Rimanere a casa con i propri genitori non ti fa crescere, ti fa rimanere in quel nido caldo pieno di merda che non ti fa sentire il peso di dover affrontare la vita con le tue forze. Invece la vita per poterla rendere propria deve essere affrontata con le proprie mani. Non manderò questo video alle persone che conosco perché non voglio dargli più consigli (richiesti e non). Sono un po stanco di incazzarmi.
Cogitate come queste sono preziosissime per ampliare la propria cassetta degli attrezzi. A questo scopo, perché non mettere a disposizione degli abbonati degli elenchi puntati con i punti salienti, da poter utilizzare come promemoria e base di partenza per lavorare su se stessi?!
L'unico modo per acquisire l'autonomia senza pesare su tutti è andarsene in montagna a fare l'asceta. Se si vuol continuare a vivere in comunità è indispensabile porsi totalmente al suo servizio secondo quel senso del dovere che elimina radicalmente proprio ogni autonomia. "Servire": è questo il segreto di ogni comunità bene ordinata. Platone, nel "Critone", ha definito una volta per sempre ciò di cui si tratta.
Intorno al minuto 12 fa un paio di esempi che aiutano a capire cosa intende per autonomia. Non l'asceta isolato, ma chi vive tra gli altri, per esempio in una relazione, senza esserne dipendente e senza considerarla assoluta o indispensabile (ho un po' semplificato). Aggiungerei che l'asceta di montagna non è autonomo per sua caratteristica intrinseca, e proprio per questo è "costretto" a isolarsi. Paradossalmente nel suo bisogno di rifugiarsi in montagna per vivere come una persona autonoma, non è libero di vivere altrove.
@@_Alieno_ Proprio per essere libero l'asceta si isola da un mondo all'interno del quale nessuno potrà mai essere libero. E allora l'unica condizione per vivere degnamente in comunità consiste nell'elevare la comunità a unico soggetto e cancellare l'individuo trasformandolo in semplice modalità al totale servizio di quel soggetto.
Premesso che il canale di dufer non è il mio habitat ideale, la libertà del cittadino e quella della comunità devono completarsi a vicenda; è assolutamente desiderabile che il cittadino veda nel bene e nell'indipendenza della propria comunità l'inveramento pieno della sua propria libertà. Ma disciogliere totalmente il bene dell'individuo in quello della collettività, negando la loro (parziale) eterogeneità (ripeto parziale, se fosse totale non avrebbe senso quello che ho scritto prima), non mi sembra la strada giusta. L'occidente, quello vero, che non ha nulla a che vedere con il blocco americano ma che esiste da millenni, ha come modello politico di riferimento la partecipazione di liberi cittadini, con la loro sfera di autonomia, alla gestione della cosa pubblica e al servizio del bene collettivo. Se viene meno la libertà del cittadino si minano le basi anche dei suoi diritti politici
@@federicogualfetti5194 Il tema della libertà è come quello dell'amore (l'Eros del Simposio); è un contenitore dentro il quale la retorica può festeggiare tutti i suoi trionfi e riempirlo di tutti i suoi vaneggiamenti, a patto che metta da parte la verità. Socrate, proprio nel Simposio, denunciò questa cecità. Se analizziamo la storia in Occidente noi vediamo due posizioni politiche radicalmente opposte. La Polis antica, come assoluta comunità; e il mondo moderno come assoluta negazione del principio comunitario a favore dell'individuo. Nel periodo a noi più vicino, la prima è riapparsa in forma di Fascismo (soprattutto in Germania. Un Ministro di quegli anni disse "noi al singolo individuo lasciamo solo il sonno"); la seconda come radicalismo individualistico. Si ricordi che non ci si ferma mai a metà strada, tutto tende all'assoluto attraverso il tempo, per cui bisogna scegliere: o l'assoluta comunità; o l'assoluta atomizzazione.
@@raulcesari4115 e io pensavo proprio alla polis greca e alla Repubblica romana. Nelle quali certamente la dedizione alla comunità e l'idea di quest'ultima come qualcosa che trascende e completa l'individuo, erano tenute in grandissimo conto. Un conto però è trascendere, altro è opprimere o "non rendere conto a". In queste realtà antiche le redini della comunità erano saldamente nelle mani dei cittadini (intendendo per cittadini chi effettivamente esercitava la politica, non tutta la popolazione; coloro che a Roma, a Sparta, ad Atene, potevano chiamarsi fra di loro "uguali"). Le vicende della polis non erano parte di un disegno superiore vagamente intellegibile: erano frutto delle decisioni prese dagli "uguali" (in genere capifamiglia) riuniti in assemblea. Se non vogliamo chiamarla democrazia va bene, ma di fatto è quello. Anche se limitata ad una porzione minoritaria della popolazione. L'uomo greco (se nato dalla parte giusta) è arbitro del destino della comunità, certamente più dei tedeschi sotto il regime hitleriano. E probabilmente questo tipo di organizzazione sociale ha un'origine pattizia, vale a dire che le varie famiglie-stirpi-tribù, in origine praticamente indipendenti, si sono federate creando un ambito (la "cosa pubblica") a cui hanno delegato alcune delle competenze che prima ritenevano per sé. Non è lo Stato che stabilisce i confini della libertà del cittadino, ma il contrario. Poi per carità, ci sono mille sfumature. Ma il potere totalitario, con il potere che sfugge dalle mani dei cittadini, è roba orientale. Chi ha provato ad imporlo in Occidente è finito sempre male
Grazie Papà Rick. 💙 A volte è veramente difficile rimanere ad ascoltarti anche quando sento di non essere totalmente d'accordo con quello che dici o che potrebbe venir interpretato in maniere diverse... però seguendo attivamente questo canale da almeno 3/4 mesi (saltuariamente dal 2019) ho imparato lentamente ad apprezzare questa cosa. E penso che mi stia aiutando nelle relazioni principalmente per capire come sono fatta io e perchè e per come certe cose, certi argomenti, certe parole, certe persone in toto, mi "triggerano" (con emozioni che variano a seconda della cosa ovviamente) e normalmente cerco di evitare il più possibile. Ovviamente continua a succedere e continuerà a succedere, ma almeno quando succede ho in testa l'opzione di rimanere, aspettare, e "vedere l'effetto che fa" xdxd la maggior parte delle volte, perlomeno, mi ha fatto capire che alcuni in particolare li devo veramente evitare come la morte (cosa che invece non evito, HAH! è il motivo per cui sono ancora viva nonostante tutte le spirali di pensieri ripetuti che iniziano e si interrompono, ma non finiscono mai davvero- provata da come scrivo, sorry xD), però in altri casi è stato utile a farmi rimanere più calma, parlandone.
Forse per capire appieno questo video, ci vuole una certa esperienza di vita. I più giovani potrebbero non cogliere il prezioso consiglio. Anche perché spesso la famiglia e la società cercano di tenerli subordinato. Fin dalla scuola, ma vedasi anche come vieni considerato dalla popolazione di vecchi un bambino fino a quarant'anni e oltre. Ma quando erano giovani loro e la piramide demografica era invertita ciò non avveniva. Io lo ritengo la peggior colpa della generazione dei boomer. E spesso ciò viene fatto a mero fine utilitaristico ed egoistico. Poi c'è da considerare che ci sono certe persone che non sono "fatte" per essere autonome.
Secondo te persone come Odifreddi, Cacciari, Rovelli (di grande cultura ed esperienza) non sono autonome? .... Poi ti permetti di denigrarle perché pretendi che ragionano come te..... A chi si rivolge questa predica. Come fà un soldato ad essere autonomo? ( uno che deve agire a comando senza discutere e in più la sua vita appartiene ai suoi padroni), come si fa a rendere autonome la moltitudine di persone non emancipate?..... La meritocrazia è autonoma oppure è una trappola che ti rende in eterna competizione con gli altri?.... Soltanto un individuo che vive in solitudine su un isola può vivere da autonomo, ma solo a condizione che bruca l'erba come una pecora, ma deve comunque rinunciare al suo istinto sessuale, allora si accorge che ha bisogno di una controparte, ma se non c'è, allora dovrebbe almeno avere uno specchio!!!.....caro Rick, ti rendi conto di essere come un prete sull'altare?.......
Il problema è quando si sostituisce la mamma coi videogiochi od odifreddi 😂 allora se qualcuno te li critica.....🤣 Certo che se proprio mi dovessi cercare una figura materna, odifreddi no dai 🤣
Mi sono posto tutte queste domande e sono arrivato alla conclusione che solo le donne e quelli pieno di ego come te riescono sempre a galleggiare nonostante i cambiamenti della vita
Ci aspetta un'estate con tanti eventi dal vivo, a teatro! Il 19 luglio sarò a Venaria Reale (TO), poi a Novara e anche ad agosto ci aspettano alcuni spettacoli! Per il calendario completo, vai su www.dailycogito.com/eventi
3 anni fa ho perso il mio migliore amico in un tragico incidente. Era la mia forza, la mia routine,facevamo tutto insieme. Perdendo lui ho perso tutto, fino cadere in depressione. Mi sono aggrappato ad una ragazza, il mio “piacere” nella trappola, e lei ha fatto lo stesso con me. Una relazione tossica. A distanza di anni e di terapia (della quale anche i tuoi video hanno fatto parte), di giornate passate a pensare, a chi ero, a quale fosse il mio scopo a lavoro e nella vita, posso dire che quello che dici qui è più che mai essenziale. Essere autonomo è il requisito primo per essere felice, per non crollare, per vivere bene con se stessi, qualsiasi cosa ci accada fuori.
Grazie ancora per il nobile servizio che svolgi rick, discussioni così fanno bene all’animo
Trovo sempre tanti spunti di riflessione per la mia vita, Rick, e concordo sul fatto che, a volte, troviamo meno doloroso restare in una situazione che non ci piace ma offre, comunque, delle sicurezze perché rischiare e metterci in gioco è un salto nel buio.. Siamo spesso sia vittime che carnefici di noi stessi.. Tu cerchi di risvegliare la nostra consapevolezza e io questo lo apprezzo..
Vivo in Islanda, lavoro, studio, ma ero autonomo anche prima di decidere di venire qui.
Se guardando dentro noi stessi e intorno a noi iniziamo a ritenere "gabbia" un qualcosa che, se guardassimo con la nostra consapevolezza e il nostro senso critico, non lo riterremmo tale, allora siamo in una gabbia, perché la nostra valutazione della situazione dipende dal giudizio di un altro. L'autonomia è propria, proprio in virtù del suo più profondo significato. Io posso vivere a casa con i miei genitori, non avere una relazione e spaccarmi di videogiochi ma devo poterlo avere scelto. La co-produzione tra noi e i fattori, controllabili o incontrollabili che siano, è inevitabile. In qualche modo lo dici anche tu all'inizio, ma la dicotomia zombie / autonomo, per quanto ne capisca l'utilità, appare, a mio parere, un po' inflessibile verso la fine del video.
La consapevolezza di non potersi sempre rendere conto delle proprie dipendenze, dei propri limiti, è una grande liberazione che, attenzione, non va confusa con la mancanza d'impegno nel voler comprendere a fondo le cose che ci riguardano.
Una delle cogitate più utili e “spietate” di sempre, uno specchio che non fallisce nel mostrare lo zombie dentro di noi.
Grazie davvero per questa riflessione. 😊
Che dirti bravo!sei 1 grande comunicatore e riesci a spiegare concetti complessi con 1 semplicità tale da renderli comprensibili anche a chi come mè di filosofia nn ne sa 1 mazza!
Nn penso che saremmo diventati amici nella vita reale, x via del tuo carattere irruento, ingombrante e forse troppo diretto ma il web riesce a fare anche questi piccoli miracoli!😊Bravo Rick, riconosco che hai davvero tanto da darmi e grazie del tuo lavoro!
Ti stimo!
Sempre interessante Rick, grazie.
La trappola, che poi é una continua ricerca di dopamina senza fatica, é insidiosa.
Trovo che la famiglia (moglie e figli) sia un antidoto eccellente se vissuta con consapevolezza.
Somiglia alle avversità descritte da Seneca, cioè un bene travestito da male che affina la tua virtù.
Molto, ma molto più difficile é emanciparsi da soli, con molto tempo libero a disposizione, perche per natura cerchiamo ciò che ci da piacere a breve termine (ma che poi ci danneggia sul medio lungo termine).
Rick qualche tempo fa ti seguivo una volta ogni tanto, ora lo faccio spessissimo perché con questa ultima stagione hai fatto un grandissimo salto di qualità, presentando importanti contenuti, ottima competenza e grande profondità di pensiero. Grazieeeee! Tommaso
Sempre immenso!!
Queste sono linee guida validissime ma che si rivolgono a un target molto più specifico di quanto voglia far intendere Rick.
Acquietare i contentini della vita gioverebbe a quegli ipocriti che A PAROLE bramano l'indipendenza, che HANNO I MEZZI per poterlo essere a 360 gradi ma che a conti fatti sono ben contenti di vivere limitati tra le cosce dei genitori, del partner o del capufficio becero.
Ne conosco e ho i loro numeri salvati in rubrica da anni, altrochè.
Chi vive in condizioni socio-economiche-familiari invalidanti può fare tutto l'ascetismo che vuole: sostituire la pornografia con 50 sit-up o push-up, cestinare tutti i videogiochi sulla mensola, imparare a cucinarsi da soli a livello di Cracco ma queste (virtuose) scelte di vita non ti aprono porte, ne ti mettono in condizione di procacciarti cambiamenti e occasioni serie di vita.
Migliorerebbero la propria salute mentale o fisica ma comunque rimani inchiodato in una situazione di precarietà se i soldi nel tuo portafoglio non bastano a pagare bollette, affitti e spese.
L'appartamentino, il lavoro o il partner adatti a te, ovvero le basi per una vera indipendenza, se li papperanno il figlio di papà comunque, che tu sia temprato da mille rinunce o meno.
Trovo questo video decisamente illuminante. Rifletterò a lungo su queste cose
Sei veramente bravo , veramente, iti ascolto ogni giorno da quasi un mese … bravo veramente
Uno dei tuoi migliori ed "illuminati" video
Il discorso sulla relazione con i genitori è particolarmente interessante
Si vero penso che chiunque intorno ai 18/20 anni c'è e ci sia passato
Video illuminante e utilissimo. Grazie
Bravissimo!!!
Questo video mi piace, nuovi concetti di Rick senza ripetizioni passate
Che roba far uscire un video sull'autonomia il 4 luglio! :D
Già, meglio il 14 luglio..... è la presa della Pastiglia!!!!
Minchia che legnata Rick. Grazie ❤
Grande Rick come sempre, sarebbe interessante se portassi l'argomento del tempo e della sua percezione nella società e nella vita in generale
Buongiorno Rick, gran bel video, ricchissimo di spunti, ma chiedo cortesemente una precisazione cioè il rapporto con l'autonomia ed il chiedere aiuto. Vorrei sapere cosa ne pensi e se c'è, dov'è il bilanciamento tra i due. Grazie e buona giornata.
Davvero interessante
L'ho salvato nei preferiti
Faccio spesso questo tipo di pensieri e sovente l'oggetto di questa analisi ricade sul mio fisico. Cosa farei se perdessi una mano? un braccio? una gamba? E se perdessi l'udito o la vista? Quest'ultimo pensiero mi lascia sempre senza risposta, perché credo veramente di non essere autonomo dai miei sensi e non saprei nemmeno dove iniziare.
È vero quello che dici. Chi si cura di te ti rende dipendente. Essere autonomo è per me la condizione base della felicità. É Il mio primo obiettivo di vita che piano piano sto raggiungendo. Restare con i genitori è una scelta da ragazzini di merda. Io stesso mi sono sentito un figlietto di merda finché a venti anni non sono andato via. Ho rinunciato a tante cose che mi piacevano per diventare autonomo, sono andato lontano da casa ,dai miei amici da tutte le cose che mi trattenevano nella trappola. Questo ha aumentato la mia autostima, la mia capacità di affrontare i probemi. E spesso lo dico anche ad altre persone ma non capiscono quanto sia importante uscire dalla trappola.Rimanere a casa con i propri genitori non ti fa crescere, ti fa rimanere in quel nido caldo pieno di merda che non ti fa sentire il peso di dover affrontare la vita con le tue forze. Invece la vita per poterla rendere propria deve essere affrontata con le proprie mani. Non manderò questo video alle persone che conosco perché non voglio dargli più consigli (richiesti e non). Sono un po stanco di incazzarmi.
Grazie
assurdo,comunque stai sempre avanti. e anche oggi dobbiamo rimettere in discussione tutto
Un video del genere nel momento che sti vivendo è come una coltellata
Cogitate come queste sono preziosissime per ampliare la propria cassetta degli attrezzi. A questo scopo, perché non mettere a disposizione degli abbonati degli elenchi puntati con i punti salienti, da poter utilizzare come promemoria e base di partenza per lavorare su se stessi?!
anni che cerco la libertà economica,ora ho vari sponsor nel mio canale youtube,il mio sogno sta per arrivare lo sento
inutile, Rick in ogni suo video potrebbe ''esse fero'' o potrebbe ''esse piuma''. Come ar solito è stato Fero! 😁❤
L'unico modo per acquisire l'autonomia senza pesare su tutti è andarsene in montagna a fare l'asceta. Se si vuol continuare a vivere in comunità è indispensabile porsi totalmente al suo servizio secondo quel senso del dovere che elimina radicalmente proprio ogni autonomia. "Servire": è questo il segreto di ogni comunità bene ordinata.
Platone, nel "Critone", ha definito una volta per sempre ciò di cui si tratta.
Intorno al minuto 12 fa un paio di esempi che aiutano a capire cosa intende per autonomia. Non l'asceta isolato, ma chi vive tra gli altri, per esempio in una relazione, senza esserne dipendente e senza considerarla assoluta o indispensabile (ho un po' semplificato).
Aggiungerei che l'asceta di montagna non è autonomo per sua caratteristica intrinseca, e proprio per questo è "costretto" a isolarsi. Paradossalmente nel suo bisogno di rifugiarsi in montagna per vivere come una persona autonoma, non è libero di vivere altrove.
@@_Alieno_ Proprio per essere libero l'asceta si isola da un mondo all'interno del quale nessuno potrà mai essere libero. E allora l'unica condizione per vivere degnamente in comunità consiste nell'elevare la comunità a unico soggetto e cancellare l'individuo trasformandolo in semplice modalità al totale servizio di quel soggetto.
Premesso che il canale di dufer non è il mio habitat ideale, la libertà del cittadino e quella della comunità devono completarsi a vicenda; è assolutamente desiderabile che il cittadino veda nel bene e nell'indipendenza della propria comunità l'inveramento pieno della sua propria libertà. Ma disciogliere totalmente il bene dell'individuo in quello della collettività, negando la loro (parziale) eterogeneità (ripeto parziale, se fosse totale non avrebbe senso quello che ho scritto prima), non mi sembra la strada giusta. L'occidente, quello vero, che non ha nulla a che vedere con il blocco americano ma che esiste da millenni, ha come modello politico di riferimento la partecipazione di liberi cittadini, con la loro sfera di autonomia, alla gestione della cosa pubblica e al servizio del bene collettivo. Se viene meno la libertà del cittadino si minano le basi anche dei suoi diritti politici
@@federicogualfetti5194 Il tema della libertà è come quello dell'amore (l'Eros del Simposio); è un contenitore dentro il quale la retorica può festeggiare tutti i suoi trionfi e riempirlo di tutti i suoi vaneggiamenti, a patto che metta da parte la verità. Socrate, proprio nel Simposio, denunciò questa cecità. Se analizziamo la storia in Occidente noi vediamo due posizioni politiche radicalmente opposte. La Polis antica, come assoluta comunità; e il mondo moderno come assoluta negazione del principio comunitario a favore dell'individuo. Nel periodo a noi più vicino, la prima è riapparsa in forma di Fascismo (soprattutto in Germania. Un Ministro di quegli anni disse "noi al singolo individuo lasciamo solo il sonno"); la seconda come radicalismo individualistico.
Si ricordi che non ci si ferma mai a metà strada, tutto tende all'assoluto attraverso il tempo, per cui bisogna scegliere: o l'assoluta comunità; o l'assoluta atomizzazione.
@@raulcesari4115 e io pensavo proprio alla polis greca e alla Repubblica romana. Nelle quali certamente la dedizione alla comunità e l'idea di quest'ultima come qualcosa che trascende e completa l'individuo, erano tenute in grandissimo conto. Un conto però è trascendere, altro è opprimere o "non rendere conto a". In queste realtà antiche le redini della comunità erano saldamente nelle mani dei cittadini (intendendo per cittadini chi effettivamente esercitava la politica, non tutta la popolazione; coloro che a Roma, a Sparta, ad Atene, potevano chiamarsi fra di loro "uguali"). Le vicende della polis non erano parte di un disegno superiore vagamente intellegibile: erano frutto delle decisioni prese dagli "uguali" (in genere capifamiglia) riuniti in assemblea. Se non vogliamo chiamarla democrazia va bene, ma di fatto è quello. Anche se limitata ad una porzione minoritaria della popolazione. L'uomo greco (se nato dalla parte giusta) è arbitro del destino della comunità, certamente più dei tedeschi sotto il regime hitleriano.
E probabilmente questo tipo di organizzazione sociale ha un'origine pattizia, vale a dire che le varie famiglie-stirpi-tribù, in origine praticamente indipendenti, si sono federate creando un ambito (la "cosa pubblica") a cui hanno delegato alcune delle competenze che prima ritenevano per sé. Non è lo Stato che stabilisce i confini della libertà del cittadino, ma il contrario. Poi per carità, ci sono mille sfumature. Ma il potere totalitario, con il potere che sfugge dalle mani dei cittadini, è roba orientale. Chi ha provato ad imporlo in Occidente è finito sempre male
"Una cosa non è bella perché dura"
Visone in Avengers Age of Ultron
Grazie Papà Rick. 💙
A volte è veramente difficile rimanere ad ascoltarti anche quando sento di non essere totalmente d'accordo con quello che dici o che potrebbe venir interpretato in maniere diverse... però seguendo attivamente questo canale da almeno 3/4 mesi (saltuariamente dal 2019) ho imparato lentamente ad apprezzare questa cosa. E penso che mi stia aiutando nelle relazioni principalmente per capire come sono fatta io e perchè e per come certe cose, certi argomenti, certe parole, certe persone in toto, mi "triggerano" (con emozioni che variano a seconda della cosa ovviamente) e normalmente cerco di evitare il più possibile.
Ovviamente continua a succedere e continuerà a succedere, ma almeno quando succede ho in testa l'opzione di rimanere, aspettare, e "vedere l'effetto che fa" xdxd
la maggior parte delle volte, perlomeno, mi ha fatto capire che alcuni in particolare li devo veramente evitare come la morte (cosa che invece non evito, HAH! è il motivo per cui sono ancora viva nonostante tutte le spirali di pensieri ripetuti che iniziano e si interrompono, ma non finiscono mai davvero- provata da come scrivo, sorry xD), però in altri casi è stato utile a farmi rimanere più calma, parlandone.
Forse per capire appieno questo video, ci vuole una certa esperienza di vita. I più giovani potrebbero non cogliere il prezioso consiglio.
Anche perché spesso la famiglia e la società cercano di tenerli subordinato. Fin dalla scuola, ma vedasi anche come vieni considerato dalla popolazione di vecchi un bambino fino a quarant'anni e oltre. Ma quando erano giovani loro e la piramide demografica era invertita ciò non avveniva. Io lo ritengo la peggior colpa della generazione dei boomer. E spesso ciò viene fatto a mero fine utilitaristico ed egoistico.
Poi c'è da considerare che ci sono certe persone che non sono "fatte" per essere autonome.
Il vero obiettivo di vita. Grazie @rickdufer
Emmh allora posso dirmi laureata, di una laurea autonoma 😂😂😂
Ma quanti si crogiolano nella schiavitù di non voler bastare a se stessi, per alcuni è il paradiso, per altri è l'inferno
🤷 io non ho capito niente 🤣🤣🤣 di quello che ha detto
Secondo te persone come Odifreddi, Cacciari, Rovelli (di grande cultura ed esperienza) non sono autonome? .... Poi ti permetti di denigrarle perché pretendi che ragionano come te..... A chi si rivolge questa predica. Come fà un soldato ad essere autonomo? ( uno che deve agire a comando senza discutere e in più la sua vita appartiene ai suoi padroni), come si fa a rendere autonome la moltitudine di persone non emancipate?..... La meritocrazia è autonoma oppure è una trappola che ti rende in eterna competizione con gli altri?.... Soltanto un individuo che vive in solitudine su un isola può vivere da autonomo, ma solo a condizione che bruca l'erba come una pecora, ma deve comunque rinunciare al suo istinto sessuale, allora si accorge che ha bisogno di una controparte, ma se non c'è, allora dovrebbe almeno avere uno specchio!!!.....caro Rick, ti rendi conto di essere come un prete sull'altare?.......
Te sei matto
Alberto, ti sei svegliato dalla parte sbagliata del letto stamattina?
Il problema è quando si sostituisce la mamma coi videogiochi od odifreddi 😂 allora se qualcuno te li critica.....🤣
Certo che se proprio mi dovessi cercare una figura materna, odifreddi no dai 🤣
Bamboleio
@@nessunonessun1se non riesci a comprendere odifreddi è un limite tuo
Mi sono posto tutte queste domande e sono arrivato alla conclusione che solo le donne e quelli pieno di ego come te riescono sempre a galleggiare nonostante i cambiamenti della vita