Notiziario olivicolo Emilia Romagna 24 gennaio 2025
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- เผยแพร่เมื่อ 5 ก.พ. 2025
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Edizione n 4 del 24.01.2025
Fase fenolica: riposo vegetativo
Interventi fitosanitari: non attuare alcun trattamento.
Se non si sono eseguite le concimazioni autunnali posto raccolta è possibile attuarle già da fine gennaio, infatti tra una quindicina di giorni le piante inizieranno, seppur lentamente, ad avviarsi verso una riprese vegetativa, in questo caso andando a sfruttare le loro sostanze di riserva depositate nel tronco, nei rami e nelle radici. Ma quando le temperature del terreno giungeranno ai 10°C inizieranno ad assorbire elementi nutrivi, che dovranno essere disponibili. Si possono così somministrare concimi organici o misti organici, prediligendo quelli che rilascino l’azoto in maniera lenta e graduale, così che possa essere assorbito quasi completamente, evitando il più possibile che sia dilavato. Durante il periodo invernale è inutile somministrare concimi azotati prontamente disponibili, si rischierebbe, oltre che di perderli per dilavamento o di anticiparne la ripresa vegetativa quando le condizioni climatiche ancora non lo permetterebbero. Vanno, invece, apportati concimi contenenti fosforo, potassio. Non disponendo per la maggior parte degli oliveti di analisi o del terreno o fogliari, è possibile stabilirne le quantità calcolando le asportazioni dovute all’attività vegetativa e produttiva, alle perdite per i dilavamenti e per quanto il terreno trattiene di elementi nutritivi per insolubilizzazione. La concimazione di fine gennaio è orientata al reintegro dei nutrienti sottratti durante la produzione, garantendo un bilancio ottimale tra asportazioni, reintegrazioni e residui di fertilizzazione.
Considerando una produzione media di 50 q/ha di olive e una densità di circa 220-250 olivi per ettaro, si può prevedere un apporto di fertilizzanti così ripartito:
1) Fosforo (P₂O₅): 40-50 kg/ha, corrispondenti a 2-3 q.li per ettaro di perfosfato minerale con titolo 18-20%.
2) Potassio (K₂O): 100-110 kg/ha, corrispondenti a 2½-3 q.li per ettaro di solfato potassico con titolo al 50%.
Questi valori sono indicativi e devono essere adattati in base ai risultati di analisi del terreno e delle foglie, utili per calibrare con precisione il fabbisogno nutrizionale degli olivi.
Concimi organici pellettati
L’utilizzo di concimi organici pellettati apporta numerosi vantaggi, tra cui il miglioramento della struttura del terreno e l’aumento della capacità di ritenzione idrica. Questi prodotti, oltre a fornire sostanza organica, apportano azoto, fosforo e potassio in quantità variabili a seconda della composizione.
Ecco alcune opzioni:
a) Concimi pellettati a base di letame: ricchi di sostanza organica, forniscono azoto, fosforo e potassio, risultando ideali per migliorare la fertilità del suolo nel medio-lungo termine.
b) Concimi pellettati a base di pollina: particolarmente ricchi di azoto, sono utili per stimolare la vegetazione ma richiedono un’applicazione bilanciata per evitare eccessi.
c) Concimi pellettati a base di farina di ossa: apportano fosforo con un rilascio lento, contribuendo a migliorare la fertilità del suolo nel lungo periodo.
Un esempio di dosaggio:
200-400 kg/ha di un concime organico pellettato a base di letame o pollina, da adattare in base al contenuto di nutrienti specifico del prodotto scelto e alle condizioni del terreno.
Giovani impianti
Durante l’invernata nei giovani impianti vanno controllate le legature e i tutori delle piante per evitare danni da colpi di vento o carichi eccessivi di neve.
Conviene, poi, ricoprirle con del “tessuto non tessuto”, materiale sintetico molto leggero le giovani piante d’olivo che si presentano con un buon rigoglio vegetativo, perché sono più soggette a subire i danni da gelate. In marzo, poi, si eseguirà la potatura di formazione, a vaso policonico, scegliendo i 3 o 4 rami che costituiranno le branche principali e definitive, che saranno inclinate a circa 45°.
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Salve grazie.
L'azoto tramite urea e' possibile darlo come concime ?
Grazie mille 😊😊😊