Ogni volta che sento parlare di incertezza, mi torna in mente "pastorale americana". Un manifesto impietoso di cosa la finzione di certezza possa fare alla vita di un uomo e di una famiglia. Penso che gran parte del problema oggi (e probabilmente non solo oggi) sia che, credendo di costruirsi la vita perfetta, molta gente nasconde l'incertezza. E chi invece la vive, ha paura di manifestarla perché si sente meno nel confronto con questi falsi certi. La chiave mi sembra sempre stare nella consapevolezza, da una parte e dall'altra. Grazie degli spunti come sempre Rick
Mi ricorda l'insegnamento del maestro Yamamoto Tsunetomo nell'Hagakure: “Ho scoperto che la Via del Samurai è la morte: è necessario prepararsi alla morte dal mattino alla sera, giorno dopo giorno.”
Uno dei video più belli di Rick, non mi trovo spesso in sintonia con quello che dice, ma in questo video è stato sublime. 👏 concordo in pieno. Complimenti
Ciao Rick, ti seguo da poco ma trovo i tuoi video molto interessanti oltre a fornire ottimi spunti di riflessione. Caso vuole che oggi hai pubblicato un video su tema che mi affligge da un anno a questa parte, ossia l'identità contro l'incertezza: nella mia vita non sono mai stato portato a ragionare sulla mia identità, avendo avuto sempre servite delle certezze; quando ho iniziato ad allontanarmi da casa e dalla mia città per l'università, ho affrontato più incertezze di quelle che credevo, ed il mio mondo è crollato. Ho perso molto tempo a cercare un'identità che non ho mai avuto, e solo a 23 anni me ne sto rendendo conto. Sto leggendo molti libri a riguardo, ma avrei piacere se potessi consigliarmi qualche libro che parla di come conoscersi, per quanto possa sembrare un argomento "strano" per molti. Ti ringrazio per il tuo lavoro, e continua così!
«Come è più temibile un nemico alle spalle, così ogni avversità della sorte incombe più funesta su di noi se ci volgiamo in fuga» [Quemadmodum perniciosior est hostis fugientibus, sic omne fortuitum incommodum magis instat cedenti et averso.] (Seneca, 'Lettere a Lucilio', IX, 78, 17).
Ho sempre intrepretato quella frase come ammissione di ignoranza... non aveo pensato alla sua manifesta ammissione di incertezza. Interesante, userò questo video per intavolare una cena filosofeggiante con gliu amici.
La certezza esiste. È certo che moriamo ed è certo che si raccoglie quello che si ha seminato e il raccolto non dipende solo da noi. Alla fine conviene comportarsi bene e vivere al meglio, fare cose che ci fanno bene prima di farle, mentre le facciamo e dopo che l'abbiamo fatte. Siamo nelle mani del fato o di Dio a seconda della credenza.
Capisco quello che vuoi dire ma senza il posto fisso non ti danno mutuo o affitto... costruire delle basi e delle strutture mentali adeguate a certi contesti è fondamentale per vivere
Top topic, davvero illuminante, ti seguo da anni, dai sempre qualche spunto, soprattutto a riguardo della sicurezza che oggi finalmente sto sfatando(spiegandolo per ore a mia madre ma tempo perso) nel lavoro e delle relazioni, sono stato anni della mia bolla si sicurezza quando da un giorno all’altro la compagnia delocalizza o che la ragazza di cui ero innamorato da un giorno all’altro ti lascia.
@@nessunonessun1 Si ma meglio 3 anni passati a fare 5 esami in ingegneria o una laurea in managment? Meno difficile ma più utile. Meglio un rifiuto della strafiga e poi seghe oppure tenersi quella cosi e cosi? per me non c'è paragone
non è vero che pensiamo che è un ingiustizia, l'incertezza è lo stato naturale dell'uomo sulla terra solo che c'è una certa dose di pilotaggio di questa incertezza e a un certo punto diventa una questione di misura, la stessa questione di misura che c'è tra un veleno e una medicina: é la dose che fa il veleno!
Dopo aver visto il video (ottimo davvero!), mi chiedo quali siano le implicazioni etiche e poi politiche dell'accettare l'incertezza esistenziale. IMHO, la civilizzazione ha prodotto una progressiva riduzione dell'incertezza, e questo faccio difficoltà a definirlo un "male etico". Anzi... Così, dal punto di vista politico, un sistema di governo che redistribuisca la ricchezza e mitighi le disuguaglianze non lo vedo come un "male politico". Che ne pensate?
L' incertezza non è un obiettivo da perseguire, come non lo è la morte. Sono questioni da accettare, cui far fronte senza fare gli struzzi che mettono la testa sotto la sabbia pensando che basti ignorarle o esorcizzarle con riti quotidiani per risolverle.
Mi permetto, anche, di consigliare, il mio e-book "Fede e incertezza". Il passo della fede (intesa in un senso ampio, assolutamente ammissibile) davanti all'incertezza, dato che comunque ognuno deve agire. La fede (anticipare pensieri, eventi, azioni per non rimanere immobili e morire), in questo senso, è una facoltà umana indispensabile per vivere.
Come chi naviga a vista si orienta con le stelle, così per affrontare l'incertezza della vita ci vogliono puntu fermi di certezza. C'è chi se li trova esterni (il posto fisso, il matrimonio, la routine) con il rischio di vederli crollare. C'è chi se li cerca interni, e quelli son più difficili da far crollare
Come sempre la realtà è più complessa di così. Il tuo discorso avrebbe senso se non esistessero le dinamiche di mercato, le quali precludono alla maggioranza qualsiasi tipo di motivazione o sforzo creativo. Gli esseri umani nascono e vengono catapultati all'interno di una realtà in cui gli viene richiesto di produrre, oppure moriranno di fame, di freddo, di malattia, o nel migliore dei casi diventeranno vecchi senza mai avere nulla a disposizione. Certo potremmo vedere questa ingiustizia come di ordine naturale e non sociale, ma anche piegandosi a questa realtà subentra in un secondo momento la logica sociale/economica, che crea il mercato e lo indirizza dove vuole lei secondo il sistema capitalistico e consumistico attuale. Quindi, tornando al tuo discorso, le persone affronterebbero di buon grado l'incertezza se solo avessero la possibilità di produrre ricchezza in attività che esse reputano stimolanti e più indicate per loro, sulla base delle passioni e delle qualità soggettive di ogni individuo. Tu pensa solo a come si trova in difficoltà nella società di oggi un persona che non ha alcun tipo di interesse ne talento per la vendita (già in questo caso non può essere indipendente). O più semplicemente pensa ad una persona che per natura non è molto creativa, cioè la maggior parte delle persone. Queste "mancanze" rappresentano forse una colpa?
Ogni volta che sento parlare di incertezza, mi torna in mente "pastorale americana". Un manifesto impietoso di cosa la finzione di certezza possa fare alla vita di un uomo e di una famiglia. Penso che gran parte del problema oggi (e probabilmente non solo oggi) sia che, credendo di costruirsi la vita perfetta, molta gente nasconde l'incertezza. E chi invece la vive, ha paura di manifestarla perché si sente meno nel confronto con questi falsi certi. La chiave mi sembra sempre stare nella consapevolezza, da una parte e dall'altra.
Grazie degli spunti come sempre Rick
Mi ricorda l'insegnamento del maestro Yamamoto Tsunetomo nell'Hagakure: “Ho scoperto che la Via del Samurai è la morte: è necessario prepararsi alla morte dal mattino alla sera, giorno dopo giorno.”
Uno dei migliori video in cui io sia incappato da lungo tempo a questa parte. Grazie per aver portato questo contenuto!
Uno dei video più belli di Rick, non mi trovo spesso in sintonia con quello che dice, ma in questo video è stato sublime. 👏 concordo in pieno. Complimenti
Ciao Rick,
ti seguo da poco ma trovo i tuoi video molto interessanti oltre a fornire ottimi spunti di riflessione. Caso vuole che oggi hai pubblicato un video su tema che mi affligge da un anno a questa parte, ossia l'identità contro l'incertezza: nella mia vita non sono mai stato portato a ragionare sulla mia identità, avendo avuto sempre servite delle certezze; quando ho iniziato ad allontanarmi da casa e dalla mia città per l'università, ho affrontato più incertezze di quelle che credevo, ed il mio mondo è crollato. Ho perso molto tempo a cercare un'identità che non ho mai avuto, e solo a 23 anni me ne sto rendendo conto. Sto leggendo molti libri a riguardo, ma avrei piacere se potessi consigliarmi qualche libro che parla di come conoscersi, per quanto possa sembrare un argomento "strano" per molti.
Ti ringrazio per il tuo lavoro, e continua così!
Grazie rick belle parole come sempre
«Come è più temibile un nemico alle spalle, così ogni avversità della sorte incombe più funesta su di noi se ci volgiamo in fuga»
[Quemadmodum perniciosior est hostis fugientibus, sic omne fortuitum incommodum magis instat cedenti et averso.]
(Seneca, 'Lettere a Lucilio', IX, 78, 17).
Davvero toccante questo argomento ti ringrazio Rick
grazie infinte per esserti espresso su un argomento così delicato, al top come sempre 💟
Abbraccio l'incertezza da sempre, e da sempre ho problemi con la socialità perché quasi tutte le persone che mi circondano non accettano l'incertezza
Mi hai fatto piangere...
Ho sempre intrepretato quella frase come ammissione di ignoranza... non aveo pensato alla sua manifesta ammissione di incertezza.
Interesante, userò questo video per intavolare una cena filosofeggiante con gliu amici.
La certezza esiste. È certo che moriamo ed è certo che si raccoglie quello che si ha seminato e il raccolto non dipende solo da noi. Alla fine conviene comportarsi bene e vivere al meglio, fare cose che ci fanno bene prima di farle, mentre le facciamo e dopo che l'abbiamo fatte. Siamo nelle mani del fato o di Dio a seconda della credenza.
Verissimo.
Capisco quello che vuoi dire ma senza il posto fisso non ti danno mutuo o affitto... costruire delle basi e delle strutture mentali adeguate a certi contesti è fondamentale per vivere
Grazie Rick!
Gran bel video, ritrovo anche Eraclito e Shopenhauer, tra i miei preferiti. Non è una cogitata pessimistica anzi il contrario.
GRAZIE
Top topic, davvero illuminante, ti seguo da anni, dai sempre qualche spunto, soprattutto a riguardo della sicurezza che oggi finalmente sto sfatando(spiegandolo per ore a mia madre ma tempo perso) nel lavoro e delle relazioni, sono stato anni della mia bolla si sicurezza quando da un giorno all’altro la compagnia delocalizza o che la ragazza di cui ero innamorato da un giorno all’altro ti lascia.
minuto 9:29 ho visto Roberto Mercadini
AHAHAHAH VERO! 😂
Il tuo è l'unico canale per cui spenderei dei soldi per supporto e aiuto
Davvero interessante!
Grazie, rick
È dura convivere con l'incertezza è proprio quello che dobbiamo assolutamente fare...ma è dura, poco da fare!
Il posto fisso esistenziale... tanta tanta roba ✍️🏻
Io aggiungerei solo una cosa. Non accontentatevi mai e battetevi per realizzare voi stessi.
Visto il tema inutile dire che bisogna anche sapersi fermare, però lo dico!😋
@@Matteoarotta di solito il problema è proprio che ci si accontenta e ci si adagia sullo status quo, non il contrario
@@nessunonessun1 tutto il contrario: il problema è che non riusciamo ad accontentarci della nostra mediocrità
@@sitoni01 tu tarati al basso che io faccio il contrario, poi puoi sempre sostenere che da mediocre non potevi fare di meglio 😘
@@nessunonessun1 Si ma meglio 3 anni passati a fare 5 esami in ingegneria o una laurea in managment? Meno difficile ma più utile.
Meglio un rifiuto della strafiga e poi seghe oppure tenersi quella cosi e cosi?
per me non c'è paragone
non è vero che pensiamo che è un ingiustizia, l'incertezza è lo stato naturale dell'uomo sulla terra solo che c'è una certa dose di pilotaggio di questa incertezza e a un certo punto diventa una questione di misura, la stessa questione di misura che c'è tra un veleno e una medicina: é la dose che fa il veleno!
❤
Chi si accontenta gode 👍
Dopo aver visto il video (ottimo davvero!), mi chiedo quali siano le implicazioni etiche e poi politiche dell'accettare l'incertezza esistenziale. IMHO, la civilizzazione ha prodotto una progressiva riduzione dell'incertezza, e questo faccio difficoltà a definirlo un "male etico". Anzi... Così, dal punto di vista politico, un sistema di governo che redistribuisca la ricchezza e mitighi le disuguaglianze non lo vedo come un "male politico". Che ne pensate?
Posso sapere in che cosa consiste l abbonamento al canale ? Non dispongo di carte di credito.
Non avere obbiettivi di vita potrebbe aumentare l'incertezza
L'altra notte stavo pensando proprio a questo
Da approfondire e perseguire quindi questa eterna incertezza?
L' incertezza non è un obiettivo da perseguire, come non lo è la morte. Sono questioni da accettare, cui far fronte senza fare gli struzzi che mettono la testa sotto la sabbia pensando che basti ignorarle o esorcizzarle con riti quotidiani per risolverle.
Mi permetto, anche, di consigliare, il mio e-book "Fede e incertezza". Il passo della fede (intesa in un senso ampio, assolutamente ammissibile) davanti all'incertezza, dato che comunque ognuno deve agire. La fede (anticipare pensieri, eventi, azioni per non rimanere immobili e morire), in questo senso, è una facoltà umana indispensabile per vivere.
...l'inconsapevolezza del gesticolare...
👌🏻
Come chi naviga a vista si orienta con le stelle, così per affrontare l'incertezza della vita ci vogliono puntu fermi di certezza. C'è chi se li trova esterni (il posto fisso, il matrimonio, la routine) con il rischio di vederli crollare. C'è chi se li cerca interni, e quelli son più difficili da far crollare
"tremo" ...
A dopo
Come sempre la realtà è più complessa di così. Il tuo discorso avrebbe senso se non esistessero le dinamiche di mercato, le quali precludono alla maggioranza qualsiasi tipo di motivazione o sforzo creativo. Gli esseri umani nascono e vengono catapultati all'interno di una realtà in cui gli viene richiesto di produrre, oppure moriranno di fame, di freddo, di malattia, o nel migliore dei casi diventeranno vecchi senza mai avere nulla a disposizione. Certo potremmo vedere questa ingiustizia come di ordine naturale e non sociale, ma anche piegandosi a questa realtà subentra in un secondo momento la logica sociale/economica, che crea il mercato e lo indirizza dove vuole lei secondo il sistema capitalistico e consumistico attuale. Quindi, tornando al tuo discorso, le persone affronterebbero di buon grado l'incertezza se solo avessero la possibilità di produrre ricchezza in attività che esse reputano stimolanti e più indicate per loro, sulla base delle passioni e delle qualità soggettive di ogni individuo. Tu pensa solo a come si trova in difficoltà nella società di oggi un persona che non ha alcun tipo di interesse ne talento per la vendita (già in questo caso non può essere indipendente). O più semplicemente pensa ad una persona che per natura non è molto creativa, cioè la maggior parte delle persone. Queste "mancanze" rappresentano forse una colpa?
La vita è essa stessa incertezza. Se si provasse a eliminare l'incertezza la vita di per se non esisterebbe.
Bellissimo, grazie! ❤