Marx: il Manifesto e il Capitale

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    Addentriamoci nel passaggio più complesso e importante della filosofia di Marx: oggi parliamo infatti del Capitale e del Manifesto del Partito Comunista, con la teoria del plus-valore e tutto ciò che ne deriva.
    Sommario dei contenuti:
    00:00 Intro
    00:59 Il Manifesto del 1848
    06:46 La lotta di classe
    09:59 Una lotta internazionale
    12:11 Gli economisti borghesi
    16:59 Valore d'uso e di scambio
    28:10 Il feticismo delle merci
    32:28 Da M.D.M. a D.M.D'.
    40:25 Plus-valore e plus-lavoro
    52:21 Sfruttamento dei lavoratori
    56:35 Il saggio del plus-valore
    01:04:03 L'aumento del plus-valore
    01:12:54 Crisi di sovrapproduzione
    01:18:29 Calo del saggio di profitto
    01:23:48 Le "profezie" di Marx
    01:28:01 Conclusione
    Altri video citati:
    - La nascita della Prima Internazionale: • Borghesia e proletaria...
    - Il liberismo di Adam Smith (e le altre dottrine illuministe, non solo in economia): • L'Illuminismo nelle sc...
    - Il funzionamento della legge della domanda e dell'offerta: • La legge della domanda...
    - L'alienazione in Marx: • Marx: alienazione e co...
    - Tutti i video di filosofia, in ordine: • Corso di filosofia
    - Tutti i video di storia, in ordine: • Corso di storia
    - Tutti i video del Book Club storico-filosofico: • Book Club storico-filo...
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ความคิดเห็น • 67

  • @pasquinafracassi2630
    @pasquinafracassi2630 4 หลายเดือนก่อน +2

    bravissimissimo è riuscito a spiegaree a rendere interessante un argomento complicato complesso e pesante. Grazie

  • @giavemi
    @giavemi 2 ปีที่แล้ว +12

    Ascoltando questo video mi rendo conto, una volta di più, di quanto Marx sia, purtroppo, ancora attuale, nonostante molti si ostinino a dire che il suo pensiero è legato alla sua epoca storica (e come in fondo sostiene lo stesso Marx). Ancora oggi c'è disoccupazione, ancora oggi c'è disparità tra classi, ancora oggi c'è un'offerta di lavoro nettamente inferiore alla domanda.
    Sto seguendo queste lezioni perché mi sto preparando per il concorso ordinario, nonostante la mia veneranda età ancora non ho un lavoro degno di questo nome, se si escludono quelli temporanei e sottopagati che sovente sono costretta ad accettare, per mandare avanti la famiglia. Ma, a quanto leggo dai giornali, il concorso ordinario per docenti si sta rivelando difficilissimo, anche per persone molto preparate. Il che sembra strano, in Italia, lo sappiamo, c'è una grande richiesta di docenti, quindi dovremmo tutti lavorare.
    Questione simile per quanto concerne gli insegnanti di sostegno: c'è una grandissima carenza, ogni anno centinaia di studenti disabili rimangono privi di docente di sostegno. Quando c'è carenza di una categoria lavorativa, uno stato, un governo, dovrebbe attivare corsi di formazione per sopperire questa mancanza, gratuiti o a prezzo contenuto. Invece ogni anno vengono indetti corsi di formazione per il sostegno da parte di privati, università, a costi elevatissimi e altamente selettivi.
    Perché? La spiegazione, se ragioniamo in un'ottica marxista, è chiara: se si formassero più insegnanti, soddisfacendo in tal modo l'alta richiesta di questa categoria, come potrebbero i privati/capitalisti (università, case editrici che vendono manuali, aziende che vendono costosissimi software per corsi di preparazione) continuare a guadagnarci? Lo Stato, in questo, è quindi complice.

    • @IdropeTV
      @IdropeTV 10 หลายเดือนก่อน

      Mi domando se nel XIX secolo un professore universitario o un docente in generale sarebbero stati considerati davvero proletari o borghesi (indipendentemente dal reddito o dallo stato di occupazione).
      Letta in chiave strettamente economica se per borghesi intendiamo solo gli imprenditori allora i borghesi erano davvero pochi ma se intendiamo un certo tipo di classe sociale di sicuro professori e docenti non credo potessero essere equiparati a operai proletari.
      Un imprenditore che fa bancarotta e si ritrova economicamente nei guai non credo diventi (diventasse) per quello soltanto un proletario come classe sociale come non lo è uno scrittore filosofo che non riesce a vendere i suoi libri e non si cambia classe sociale (se ancora ha senso parlare di classi sociali) se poi riuscisse ad avere successo. Allo stesso modo non credo che la condizione di occupazione o disoccupazione o quanto viene (o veniva) pagato un professore ne determini (determinasse) la collocazione in diverse classi sociali.
      Comunque ora per chiarirmi le idee al riguardo mi rivedrò il video di Ermanno su Borghesia e proletariato nell'800
      th-cam.com/video/Z67J9nty8uE/w-d-xo.html

  • @mauriziospano8141
    @mauriziospano8141 ปีที่แล้ว +1

    Complimenti per la semplificazione di un argomento complesso..grazie

  • @vincenzocaroleo2919
    @vincenzocaroleo2919 ปีที่แล้ว

    Bravisso con gli esempi,rende tutto molto chiaro

  • @jeanlucaciccoli3794
    @jeanlucaciccoli3794 8 หลายเดือนก่อน +1

    Ottimo video ,molto accurato essendo poi complesso e in un video di poco più di un ora immagino non facile da dipanare

  • @baratin91
    @baratin91 ปีที่แล้ว +5

    Grazie per una spiegazione dettagliata di un materiale solo apparentemente di facile comprensione ma secondo me non per niente facile da apprendere. Personalmente io continuo a fidarmi di Marx e che il capitalismo crollerà, a meno che non andrà a creare gli atri mercati sulla Luna o Marte... Sarà che sono nato e cresciuto nell'USSR e rimasto in qualche modo indottrinato ma la parola "compagno" per me significa ancora tanto. Il tentativo di costruire una società priva di sfruttamento merita una considerazione. Sfruttamento e alienazione sono due fenomeni terribili che vanno contro la natura umana.

    • @Matthew06973
      @Matthew06973 5 หลายเดือนก่อน

      Belle parole, un bel commento nella sua interezza, complimenti!

  • @matjazmazi8405
    @matjazmazi8405 2 ปีที่แล้ว +5

    P.S.: anche il film "La classe operaia va in paradiso" ( con Gian Maria Volonte' ) e' molto bello !...

  • @giuseppecampobasso8387
    @giuseppecampobasso8387 ปีที่แล้ว +1

    Anche questa lezione chiarissima . Filosofia e storia le sto preparando con le sue lezioni. Quest’anno ho gli esami di Stato

  • @Michymicu
    @Michymicu 5 หลายเดือนก่อน +1

    1:28:17 ma quando mai spieghi male?!?!?! Sono fatte benissimo queste spiegazioni!!

  • @eliapavanello9360
    @eliapavanello9360 2 ปีที่แล้ว

    Grazie prof.

  • @carmelocaruso4550
    @carmelocaruso4550 3 ปีที่แล้ว +2

    Grazie tante

  • @goffredodibuglione4990
    @goffredodibuglione4990 3 ปีที่แล้ว +1

    Bravissimo!!!!!!

    • @matjazmazi8405
      @matjazmazi8405 2 ปีที่แล้ว

      Vero. Piu' bravo nel spiegare che il Marxista prof. Diego Fusaro !... ;-)

  • @franknitti6328
    @franknitti6328 ปีที่แล้ว

    Sei un grande. Grazie

  • @lele_with_dots
    @lele_with_dots 3 หลายเดือนก่อน

    mamma mia ma sei uun grande! avessi avuto un prof così alle superiori !

  • @GIUSEPPEUTZERI-gz5ve
    @GIUSEPPEUTZERI-gz5ve ปีที่แล้ว +2

    Grazie Professore! Le sue lezioni sono fantastiche.
    Sarebbe però forse il caso di ricordare che il comunismo come concepito da Marx, non esiste e non è mai esistito (che sfruttando i mezzi di produzione attuali, dovrebbe ispirarsi al comunismo primitivo delle società native d'America, prive addirittura di patriarcato). Gli stati "comunisti" di cui si parla, si avvalgono solamente del simbolo della falce e martello, ma di comunista non hanno assolutamente nulla. In Cina, a Cuba, nell'ex URSS e stati simili, vige il capitalismo di stato, con totalitarismi e leader affetti più o meno dal culto della personalità, tante cose che si scontrano
    E cozzano totalmente con l'ortodossia marxista internazionalista, in questi stati è presente struttura e sovrastruttura capitalista insomma.
    Grazie comunque di cuore!

    • @IdropeTV
      @IdropeTV 10 หลายเดือนก่อน

      Avendo vissuto in Vietnam 4 anni confermo.. falce e martello ovunque ma tutto privato perfino scuole e sanità... Credo che la fase comunista o meglio socialista si sia chiusa già da decenni. Se non fosse per i simboli comunisti che sono davvero ovunque, non vedo alcuna differenza con qualunque paese occidentale (a parte che la vita costa almeno 4-5 volte di meno)
      Cuba no però, quando ci sono stato io nel 2010 non esisteva ancora davvero quasi nulla di privato (almeno ufficialmente) con pochissime eccezioni (tipo affittacamere ma con un gran fetta che andava comunque allo Stato). Già nel 2014 quando ci sono tornato molto era cambiato. Però su Cuba che ho vissuto solo da turista onestamente so molto meno. So solo che alla mia domanda "ma come mai siete sempre sorridenti?" la mia affittacamere mi rispose "perché sorridere è l'unica cosa che ci hanno lasciato come diritto"!!

  • @carmelocaruso4550
    @carmelocaruso4550 3 ปีที่แล้ว +1

    Semplicemente grazie per tutto.

  • @shell11
    @shell11 2 ปีที่แล้ว +2

    Ponendo che una fabbrica sia costituita solo da processi completamente automatizzati, di fatto robot. Gli unici uomini solo quelli al comando della fabbrica. In questo caso esiste un plusvalore nonostante la mancanza di lavoratori? O meglio la domanda può tradursi in: esiste ancora la disoccupazione in questo scenario (non troppo remoto)? Una macchina non ha il bisogno di lavorare che ha un operaio.

    • @scrip79
      @scrip79  2 ปีที่แล้ว +1

      Credo che Marx ti direbbe che magari in futuro arriveranno le fabbriche completamente automatizzate, ma probabilmente nei paesi occidentali; e questa automatizzazione sarà possibile sfruttando i lavoratori magari di un'altra parte del mondo. I robot lavoreranno al posto dell'uomo, ma chi costruirà e assemblerà i robot?

  • @mazzociompi9172
    @mazzociompi9172 2 หลายเดือนก่อน

    Sei grande

  • @albertobaghe2398
    @albertobaghe2398 2 ปีที่แล้ว +5

    Grazie Professore per le lezioni. Visto i suoi compagni d' avventura: Tolstoj e De Andre, perché non una lezione su Proudhon, Bakunin, Kropotkin e Malatesta?

    • @scrip79
      @scrip79  2 ปีที่แล้ว +6

      Ci arriviamo. C'è tanto da fare ma prima o poi arriviamo anche a loro 😉

    • @danielepolenta3532
      @danielepolenta3532 2 ปีที่แล้ว +2

      Concordo, non vedo l'ora

    • @matjazmazi8405
      @matjazmazi8405 2 ปีที่แล้ว +1

      @@scrip79 Li sto' aspettando anch' io. ( infatti - non solo De Andre ; anche Tolstoj era un Anarchico ( "kruhoborec" !... ) . Buon Natale !

    • @giavemi
      @giavemi 2 ปีที่แล้ว +1

      Una lezione su De Andrè la seguirei volentieri. A suo modo, era filosofo anche lui

  • @Giunga2174
    @Giunga2174 ปีที่แล้ว +1

    Bellissima lezione Prof. ❤ Ho un dubbio di ciò che si è detto al minuto 22:56, dove si parla di "valore d'uso", ma credo forse che volevate intendere "valore di scambio" o sbaglio? Grazie in anticipo e buona serata...

    • @scrip79
      @scrip79  ปีที่แล้ว

      Sì, è un lapsus, intendevo "di scambio"

  • @matteocacciotti7244
    @matteocacciotti7244 3 ปีที่แล้ว +10

    ottimo video di spiegazione. tuttavia, anche se riconosco che non sono nessuno per farlo, vorrei correggere una cosa: nei primi minuti del video lei dice che ci sono ancora molti STATI comunisti, tuttavia la sua affermazione è radicalmente errata, poiché in un sistema comunista lo stato viene abolito, e nessuno è mai arrivato a quel punto. lo stesso errore l'ho sentito dalle persone che criticavano Stalin (teoria antimarxista pura, ma c'è un dibattito enorme, questo è il mio punto di vista, nonostante odi quelli che dicono "ma non era vero socialismo" parlando di qualsiasi tentativo di instaurare il feticcio dittatura del proletariato, che dittatura non è, sia chiaro) definendolo un "dittatore comunista". semmai sarebbe definibile "dittatore socialista", se proprio lo si volesse appellare in tal maniera. si scorda spesso che il socialismo è la fase che intercorre tra il capitalismo ed il comunismo. esistono i comunisti ed esistono i socialisti, è vero, ma questo non c'entra nella teoria marxiana, poiché Marx non sopravvisse così a lungo da scoprire che poi alcuni movimenti che si professeranno socialisti non volevano un cambio viscerale del sistema, ma mutarlo leggermente tenendolo sotto controlo. nel socialismo è presente lo stato regolatore dell'economia, che ha il compito di guidare l'economia fino al raggiungimento del comunismo, in cui, secondo Marx, esso stesso verrà soppresso dall'ordine consequenziale delle cose. tutte le attività saranno autogestite. per quanto riguarda le critiche al marxismo ne citerei una in particolare, la solita barzelletta del "ma l'umano è intrinsecamente corrotto e egoista". Marx parla di questo e definisce tale comportamento il frutto della tipologia di sovrastruttura, che deriva dalla tipologia di economia; come lei stesso ha enunciato, non si può fare un'analisi economica senza tenere conto delle condizioni sociali. ebbene, secondo questa teoria in un sistema comunista la sovrastruttura (la cultura, e quindi anche lo spettacolo) plasmerebbe le nuove generazioni con nuovi valori, di fratellanza e di uguaglianza. Karl Heinrich Marx non era certo una divinità, è opinabile e criticabile, tuttavia mi trovo d'accordo con lui quasi in toto. a supporto della sua teoria potrei citare Margaret Mead e la questione dello specismo nella materia dell'antropologia, per cui un essere umano va studiato nello specifico ambiente in cui si sviluppa. sarebbe interessante condividere con lei i suoi studi sull'adolescenza ed i suoi famosi sintomi e la conclusione che quest'ultimi siano appresi e non comportamenti innati, ma non mi dilungo oltre. grazie dell'eventuale attenzione e buona giornata.

    • @drdr3690
      @drdr3690 2 ปีที่แล้ว +6

      Pienamente concorde su tutto, analizzando in profondità il pensiero di Marx la solita retorica del dire "è di un'epoca passata, è morto col muro di Berlino ecc..." si basa su una visione del tutto superficiale delle cose (non so se anche in malafede dato il costante riferimento alla sovrastruttura dell'epoca). Sul fatto che il vero comunismo non si è mai realizzato la storia ha parlato da sè e si in effetti spesso si finiscono per traslare i termini socialismo e comunismo su sè stessi malgrado oggigiorno spesso si fa riferimento alle stesse parole. Detto questo io credo fermamente nell'attualità di Marx nel dipingere un mondo dove le condizioni economiche attuali dimostrano la sempre più imminente concretizzazione del suo pensiero ossia la polarizzazione della ricchezza con tutti i cambiamenti degli ultimi decenni; forse la società non è esattamente equiparabile alla condizione industriale che lui vedeva ma i concetti di base mi sembrano innegabili.

    • @giavemi
      @giavemi 2 ปีที่แล้ว

      E' il motivo per cui, quando qualcuno mi accusa di essere comunista, rispondo: "non è vero, sono marxista". Certo, poi spiegare che il due termini non sono necessariamente la stessa cosa è un po' più difficile...

    • @michelepaciacconi5019
      @michelepaciacconi5019 2 ปีที่แล้ว

      Marx non è morto con il muro di Berlino, anzi direi che con il crollo del socialismo reale si è liberato dal feticcio della storia novecentesca.

    • @XDave05X
      @XDave05X หลายเดือนก่อน

      ​​@@giavemi socio è la stessa cosa 😂...Marx letteralmente scritto il manifesto del partito comunista😅

  • @jeanlucaciccoli3794
    @jeanlucaciccoli3794 8 หลายเดือนก่อน

    Grazie

  • @saradellarosa3267
    @saradellarosa3267 3 ปีที่แล้ว

    salve prof, le riporto una frase che ho ritrovato nel mio libro di testo : ' con il modo di produzione capitalistico si forma il lavoro libero, ovvero diventa merce' ma cosa si intende propriamente con tale frase?

    • @scrip79
      @scrip79  3 ปีที่แล้ว +4

      Allora, penso (ma dovrei avere un quadro più ampio del discorso che fa il libro per esserne sicuro) che qui si intenda un discorso che Marx fa di tanto in tanto, e cioè questo: rispetto ai modi di produzione precedenti, basati sulla schiavitù o la servitù, il sistema capitalistico propone un lavoro libero, cioè un lavoro in cui formalmente il lavoratore gode di alcune libertà; ma è una libertà solo apparente, perché allo stesso tempo il lavoro si trasforma in una merce, la forza lavoro viene venduta e acquistata sul mercato come si vende e si acquistano le merci, pertanto il lavoratore stesso finisce per perdere la sua umanità e diventare vittima dell'alienazione.

  • @Roberto28011976
    @Roberto28011976 2 ปีที่แล้ว

    Professore buongiorno, le faccio i miei complimenti per la spiegazione, volevo chiedere cortesemente un consiglio per quanto riguarda il Capitale, quale edizione ben strutturata potrebbe consigliarmi per acquisto? La ringrazio

    • @scrip79
      @scrip79  ปีที่แล้ว +1

      Credo che oggi in commercio si trovino sostanzialmente due edizioni: quella di Newton, che è la migliore per rapporto qualità-prezzo, e quella di Utet, che trovo fatta molto bene ma più costosa.

    • @Roberto28011976
      @Roberto28011976 ปีที่แล้ว

      @@scrip79 la ringrazio come sempre

  • @leonardol.lombardi6111
    @leonardol.lombardi6111 2 ปีที่แล้ว

    A un certo punto, in riferimento agli investimenti, parla di capitale variabile e vi include anche i salari ma poco prima aveva affermato che i salari non sono inclusi negli investimenti . Questi ultimi ,aveva affermato poco prima, sono defalcati dalle spese che già comprendono i salari.

  • @nicoladellaversano4127
    @nicoladellaversano4127 3 หลายเดือนก่อน

    Professore, in una societá in cui non esiste piú la classe operaia si puó ancora oarlare di lotta di classe?

  • @micheleancarani2399
    @micheleancarani2399 หลายเดือนก่อน

    Sei un grande, grazie mille!!!

  • @marianacabanov4920
    @marianacabanov4920 3 ปีที่แล้ว

    Seguo moltissimo il canale, grazie!! Una cosa pero:al minuto 1h03min non sono d'accordo. Vedo che con la globalizzazione le vendite di un'azienda si sono moltiplicate e quindi il guadagno del capitalista è cresciuto senza sfruttare, e il grande numero che fa ricchezza. Esempio:il cantante che una volta vendeva i dischi solo nel suo paese, diciamo decine di migliaia, adesso vende globale decine di miglioni di dischi senza sfruttare i negozianti, giusto? Sbagliato il mio ragionamento?

    • @scrip79
      @scrip79  3 ปีที่แล้ว +6

      La società contemporanea è diversa da quella su cui rifletteva Marx, così come sono diverse le forme del capitalismo; l'industria culturale, poi, rappresenta un settore ancora più complesso, in cui conta tantissimo la creatività, creatività a cui Marx non pensava più di tanto perché aveva in mente la fabbrica tradizionale. Tutto insomma andrebbe in parte ripensato. In ogni caso nell'esempio proposto il cantante non è il capitalista (e i negozianti non sono i lavoratori): il capitalista è il proprietario dell'industria discografica. Lui paga il cantante così come paga tutti gli operai e gli impiegati che lavorano per lui. Il capitalista si arricchisce, nella lettura marxista, sfruttando il lavoro del cantante ma soprattutto il lavoro dei fonici, dei tecnici, di chi realizza smartphone in Cina o in India su cui poi andranno caricate le canzoni e così via.

  • @maxmaxxi2395
    @maxmaxxi2395 ปีที่แล้ว

    Grazie Prof bellissima lezione. Però non ho capito una cosa: se tutti hanno necessità di sostentare la propria famiglia, come farebbe il capitalista a farlo senza il profitto? Quindi una certa quota di plusvalore e quindi di profitto è legittima? Oppure è sempre sfruttamento e quindi da rigettare? Oppure tutto diventa legittimo se c'è moderazione nel profitto? Grazie

    • @Being_phantom
      @Being_phantom ปีที่แล้ว +2

      Il profitto del capitalista è sempre il risultato di uno sfruttamento, ma Marx non lo condanna; sostiene che il capitalista e l'operaio abbiano ognuno egual diritto di difendere le loro posizioni (l'uno di fare uso della sua merce, cioè dei suoi impiegati, come preferisce, e l'altro di pretendere un aumento di salario), e che da questo nasca un conflitto che va risolto con la forza.
      Non sono il prof, ma spero di essere stata sufficientemente chiara😊

    • @maxmaxxi2395
      @maxmaxxi2395 ปีที่แล้ว

      @@Being_phantom Grazie per la risposta innanzitutto! Non so se ho ben capito. Dato che 'sfruttamento' ha sempre per me accezione negativa, penso allora che bisognerebbe distinguere tra il profitto legittimo del capitalista finalizzato al sostentamento della propria famiglia e il profitto che diventa illegittimo quando fa ricorso allo sfruttamento del lavoratore (accezione negativa del termine sfruttamento). Intendo cioè dire che siccome tutti dobbiamo vivere con dignità anche il capitalista deve farlo, e il suo modo è quello del profitto, ma senza ricorrere allo sfruttamento. Ecco perché dicevo che una quota parte del profitto non dovrebbe essere definito sfruttamento, anche Karl lo chiama così. Naturalmente non sto qui a difendere i capitalisti, già si difendono bene da soli...

    • @Being_phantom
      @Being_phantom ปีที่แล้ว

      @@maxmaxxi2395 senza lo sfruttamento non esisterebbe il capitalismo, dal momento che il suo obiettivo è l'accumulazione illimitata di beni, non il semplice sostentamento. E Marx non fa distinzione fa profitto legittimo e illegittimo, dal momento che ritiene lecito lo sfruttamento (quello che noi, invece, reputiamo negativo)

    • @maxmaxxi2395
      @maxmaxxi2395 ปีที่แล้ว

      @@Being_phantom Ok, grazie. Ho le idee un po' più chiare. È che non conosco molto bene il pensiero di Marx. Tu sai se il prof risponde alle domande degli iscritti?

    • @Being_phantom
      @Being_phantom ปีที่แล้ว

      @@maxmaxxi2395 figurati, sono contenta di aver aiutato!
      Comunque non so se Ferretti risponda o meno ai commenti, ma se vuoi approfondire ulteriormente la filosofia di Marx ti consiglio la lettura di "Marx in dieci parole" di Petrucciani

  • @angeloferrante2193
    @angeloferrante2193 ปีที่แล้ว +1

    La caduta tendenziale del saggio del profitto non si è verificata perché non si sono saturati i settori produttivi e probabilmente non si satureranno mai data la popolazione globale. La produzione di plusvalore da cui si ricava il profitto non dimostra che l’operaio è sfruttato ma solo che la forza lavoro è usata al suo valore di scambio l Nella prima fase dello sviluppo economico Marx dice che le prime aziende che investono suo capitale costante aumentano anche la domanda di manodopera con un aumento dei salari parallelo. È infantile pensare che il capitalismo non debba generare plusvalore e che l’operaio dovrebbe essere pagato senza apportare o contribuire ad un surplus. Non avrebbe senso e non determinerebbe la ricchezza delle nazioni. Pensiamo anche al fatto che i ceti improduttivi,i disoccupati stessi il welfare state si regge sul plusvalore realizzato possiamo dire che il capitalismo è tuttora il migliore dei mondi possibili , l’alternativa per ora è il socialismo ossia povertà dove esistono pochi beni con valore d’uso tesi a soddisfare i bisogni. Auguriamo che i correttivi ( delocalizzazione, concentrazione imprese, ecc) mantengano saldo questo sistema di produzione evitando certo la disumanizzazione produttiva.

  • @monicaanastasio3931
    @monicaanastasio3931 10 หลายเดือนก่อน

    Problema:troppo denare genera all'lungo andare si creano bolle speculative,quindi il denaro è cartastraccia.👀

  • @IdropeTV
    @IdropeTV 10 หลายเดือนก่อน

    Viene da pensare a sentire dire tre anni fa che scarpe da 50 euro sono scarpe semplici e poco costose quando io in Cambogia o Vietnam spendo massimo 15-20 euro per delle Nike.. le stesse Nike che si pagano magari 100 euro in Italia, visto che le fanno in Vietnam... Non credo che, considerato anche il brand,, che non significa necessariamente maggior qualità ma spesso maggior investimento nella pubblicità e considerata l'enorme differenza dei prezzi tra un Paese e l'altro, il valore delle merci sia in proporzione del lavoro servito a produrlo e quindi ai lavoratori che lo hanno prodotto. Oltretutto l'attuale mentalità consumistica idiota fa si che quel che costa di più sia considerato a priori più valido, più importante e più status symbol anche se in fondo valesse davvero persino meno (non so se questo valesse anche nel XIX secolo). E questo contribuisce poi mantenere alto il costo.
    Questo vale anche per i professionisti che sparano parcelle assurde completamente sproporzionate al lavoro effettuato (e non considero giustificato che si consideri nel costo finale quel che si è speso magari per studiare, cosa che non può essere caricata sul cliente finale). E sono un medico libero-professionista da sempre!

  • @danielemalaponte3315
    @danielemalaponte3315 ปีที่แล้ว

  • @romperi7687
    @romperi7687 18 วันที่ผ่านมา

    Le strutture (le classi dominanti), oltre a creare ideologia, come secondo marx fanno da sempre, in questi anni hanno creato adepti prima che persone. In pratica i lavoratori, quelli che avrebbero dovuto squarciare le appena percettibili crepe che si aprivano nel sistema capitalistico, nel frattempo sono diventati adepti che non avevano più motivo per ribellarsi. Posto pubblico, piccola proprietà privata (che andrebbe persa con il comunismo puro) e, soprattutto, consumismo. Spendere è stato fatto diventare una malattia del mondo. Una vera e propria malattia. Quindi per spendere si deve guadagnare. Anche piccola, anche inferiore alla regole, ma ci deve essere un'entrata. La borghesia, dopo avere sconfitto la nobiltà, ha sconfitto anche il proletariato.

  • @CamataEmanuele
    @CamataEmanuele 3 ปีที่แล้ว

    2021.01.10 D

  • @IdropeTV
    @IdropeTV 10 หลายเดือนก่อน

    Oh mamma mia, adesso ho capito finalmente il ragionamento di Marx e sono diventato ancora più anti-marxista convinto di prima. Anche con un po' di mal di stomaco peraltro e un conatus poco Spinoziano ma più di vomito...
    Se fare l'imprenditore sfruttatore è così facile e tutto il merito della crescita di una azienda va ai suoi operai che addirittura secondo i meravigliosi calcoli di Marx dovrebbe lavorare a profitto zero tanto per dare lavoro agli operai (che questo sta dicendo alla fine perché anche 1 euro di profitto sarebbe 1 euro sottratto agli operai) perché non suggerire che gli operai magari rinuncino allo stipendio garantito senza rischiare in proprio come fa l'imprenditore, partecipando invece al profitto ma anche ai rischi?
    Perché se è vero che il plusvalore è merito SOLO dell'operaio lavoratore sfruttato e a lui spetterebbe, allora anche il minus-valore e la perdita dovrebbe essere ripagato dall'operaio che dovrebbe tirar fuori di tasca propria i soldi persi dall'azienda se le cose andassero male? Perché vorrebbe dire che l'operaio ha fatto male il suo lavoro no? O vale solo quando ci si guadagna?
    Provate e non nell'800 ma nel XXI secolo a chiedere ai lavoratori dipendenti e salariati con tredicesima (e quattordicesima magari) e ferie pagate e zero rischio diretto (al peggio possono restare senza lavoro e difficilmente con tutte le tutele legali attuali unilaterali ma non ci rimettono un centesimo di tasca propria comunque vada) se sono disposti a rinunciare allo stipendio ma comprare quote dell'azienda con possibilità di guadagnarci ma anche di rimetterci e vedrete quanti ne troverete disponibili.
    L'intero discorso socio-economico di Marx ha una logica che fa acqua da tutti i punti di vista, totalmente falsa, totalmente di parte. E infatti si è visto come si è andati lontano dove anche solo vagamente si è provato ad applicarla e come si stava bene nell'URSS comunista e in tutto il blocco orientale e quanto la gente era felice di vivere in quel modo.
    E lo so benissimo che Marx scriveva due secoli fa in un'altra società, ma il principio era sbagliato in sé indipendentemente dal fatto che era assolutamente vero che gli operai fossero all'epoca sfruttati in modo indecente e che qualcosa dovesse cambiare... ma non certo come lo intendeva lui. E peraltro c'è chi ancora crede in pieno che quel che lui sosteneva fosse totalmente giusto e aspetta ancora la rivoluzione socialista. Marx si sarebbe dovuto appellare semmai a principi morali di rispetto dell'uomo non alla lotta di classe solo per sostituire ingiustizia con altra ingiustizia invertendo il potere e auspicando che passasse da una classe all'altra, a danno di altri esseri umani.

  • @zoedelaiti1218
    @zoedelaiti1218 4 หลายเดือนก่อน

    Spieghi troppo bene

  • @antonellomorelli60
    @antonellomorelli60 ปีที่แล้ว +1

    Marx non considera il rischio di capitale

  • @maurodibla3004
    @maurodibla3004 ปีที่แล้ว +1

    Ma dove e finito sto spettro che si aggirava x l Europa, sta a voi prof. resuscitarlo