COMMENTONE DOVE RACCOLGO ERRORI E OBIEZIONI IMPORTANTI: 0. la sigla aveva anche l'audio, mannaggia! 1. --> IMPORTANTE: la deduzione fiscale c'è anche sulla quota versata dal datore di lavoro! Scusate ma dato che il mio, a differenza dei vostri, non mi dà nulla 😞non lo sapevo! AGGIORNO PERTANTO IL FOGLIO 2. Ci sono datori di lavoro che danno più del 5%, me coi***i. Fonte: amico che ho scoperto lavorare per il MIO fondo pensione 3. Aziende con più di 50 dipendenti versano il tfr all'INPS, quindi in caso di fallimento si è più tutelati in questo caso. Inoltre in caso di fallimento esiste un fondo di tutela, che però paga solo dopo che la procedura di fallimento è partita 4. Sotto una certa cifra accumulata (tra gli 80k e i 120k circa, la regola dice "se convertendo il 70% della posizione individuale, si abbia una rendita annua di importo inferiore al 50% dell’assegno sociale") è possibile ottenere tutto il fondo pensione al raggiungimento dell'età pensionabile invece che prenderlo mese per mese. Conviene se investite molto bene o se pensate di vivere meno della media. E' possibile anche chiedere la RITA 5. Forse è il caso di cambiare profilo di rischio a pochi (pochiiii) anni dalla pensione. 6. tolto 10,19% alla RAL quando determino lo scaglione per tenere conto che le tasse si pagano sulla RAL meno I contributi previdenziali obbligatori (sono andato un po' a spanne) 7. sistemata cella B8 che quasi sempre era zero ma avrebbe dovuto avere il segno meno davanti 8. Tolto 0,2% dai rendimenti netti degli investimenti per tenere conto del fatto che il fondo pensione non ha l'imposta di bollo 9. Ci sarebbero da considerare anche che abbassando l'imponibile si alzano le detrazioni da lavoro dipendente, oltre che mi dicono (perché io non la pago) si abbassi addizionale comunale e regionale. Per chi volesse approfondire, segnalo questa tesi (segnalata da Raffaele): www.ilrisparmiotradito.it/storage/app/uploads/public/5db/970/f74/5db970f74fd84931161660.pdf Purtroppo di una decina di anni fa Segnalo inoltre il libro che trovate sul sito Amz: "il killer dei fondi pensione"
Video fantastico... Faccio solo un osservazione sui tempo indeterminato, ormai la percentuale di persone che cambiano datore di lavoro lungo il percorso è alta per cui va fatta attenzione a permanenza stabilità lavorativa (es. Termina il rapporto porto a casa cmq denaro in un momento di vita complesso) e altro dato da attenzionare i fondi di categoria, se cambi CCNL smetti di versare e vai su altro fondo.
Ciao, oggi ho scoperto che il contributo del datore di lavoro è calcolato sul minimo tabellare, credevo fosse sul lordo compreso di superminimo, scatti anzianità etc come per il contributo del lavoratore. Da bravo pignolazzo suggerirei la modifica del file xls 😂
Eccezionale. Ben spiegato, e mettere a disposizione il foglio excel per gli utenti è un servizio di pubblica utilità. Ho molta stima di te. GRAZIE. SUPER!
Paolo, complimenti per il lavorone. Piccola correzione sulla rendita (art.11 comma 3 d.lgs. 252/2005): fino al 50% puoi sempre scegliere di prenderlo in conto capitale (cash), il restante 50% va in rendita a meno che (con un calcolo astruso) non si verifichi di aver accumulato troppo poco. Diciamo che fino a circa 90.000 € di montante, si può SEMPRE SCEGLIERE DI AVERE TUTTO CASH SENZA RENDITA. E poi c'é il caso della RITA che qualcuno ha già citato (stesso articolo comma 4).
Video interessantissimo e completo. Volevo aggiungere: 1. Versando su Fondi Fonte (commercio), il minimo versamenti del dipendente è 0,55% e il datore è obbligato a versare 1,55%, 2. Il tetto massimo accumulato sul fondo pensione che al raggiungimento della pensione ti permette di ritirare il 100% del capitale, si ricava da una formula che dioende dalla pensione sociale. Al momento tale limite si pone intorno ai 80k. Per ora, la legge consente di avere più fondi pensione e conviene fare in modo che singolarmente non raggiungano il limite per il ritiro del 100% del capitale. Quindi, si versa il tfr in uno di essi e poi si versa qualcosa volontariamente negli altri due fondi pensione (io ne ho tre) fino a saturare i 5.164 euro di deducibilità, 3. Recentement ho scoperto che oltre i 5164 euro di deducibilità annui, si possono anche dedurre i bonus aziendali versati direttamente dal datore di lavoro nel fondo pensione, fino a un max di 2k annui, 4. Quanto accantonato nel fondo pensione non è pignorabile, non entra nei calcoli isee, si può lasciare in eredità a chi si vuole e in caso di divorzio, non ruentra nei redditi per il calcolo degli alimenti.
Ciao. dove hai trovato l'indicazione per superare i 5164 euro deducibili annui? io ho solo che concorre a tale importo la parte dipendente, la parte azienda ed eventuali altri versamenti liberali (sto parlando nello specifico di un fondo pensione aperto). Grazied
Anche se mi sono perso un po' (colpa mia) devo dire che sei molto bravo e preciso nelle spiegazioni. Mi scarico il foglio e cerco di "ritrovare la strada" . Complimenti davvero per i suggerimenti e per il foglio che ci lasci a disposizione gratuitamente 👌. Grazie 1000 😍
Grazie mille per questo lavoro ! Le confermiamo che le % fissate per CCNL per i datori di lavoro sono mediamente oltre l’1,50 %. Per esempio Fonte per commercio e turismo è 1,65% . Cometa ad esempio è ancora più alto per le new entry! Inoltre le aziende che investono nel welfare aziendale propongono sempre % dí complementare piu alte per coloro che convertono i premi aziendale nella previdenza complementare . C’è chi arriva al 2%!
Aggiungo un "dettaglio" che ho approfndito anche con il mio HR. Per i Metalmeccanici (non eslcudo possa essere diverso per altre categorie) il calcolo del contirbuto volontario e di quello aziendale, non va fatto sulla RAL ma sul minimo tabellare del proprio livello di appartenenza. Sempre nel mio caso, aderendo invece ad un FPA il calcolo della percentuale viene fatto sulla retribuzione valida ai fini TFR, se, come nel mio caso, si ha qualche elemeno della retribuzione che non concorre al TFR, come ad esempio la mia indennità di reperibilità, va escluso dalla base di calcolo.
Prof. Coletti grazie per il video. È sempre gentile e puntuale. Credo che però, nel calcolo dei profitti, vada segnalato che il fondo pensione viene tassato annualmente con aliquote che vanno dal 20% per le azioni al 12,5% per i titoli di stato. Ne esita un blocco costante dell'interesse composto che cambia la convenienza dell'investimento in tempi brevissimi. Già sui 16 anni, con un aliquota del 35%, é più conveniente gestirsi i soldi da soli.. Se ha piacere Le invio un file excel che lo dimostra chiaramente.
Grazie Paolo, mi ero perso questo tuo meraviglioso video ! Recuperato grazie alla live con Ciao Elsa 🤩🤩🤩 p.s. Grazie di avermi risposto alla domanda il live
Non ho ancora terminato di seguire il video, sono circa a metà, ma il suo lavoro è eccezionale e minuzioso! Complimenti Professore, un saluto ed un sincero abbraccio!
Ottimo video ed analisi molto interessante, la mia società versa nel fondo pensione il 2,2%. Interessante l'idea negli ultimi anni di aumentare la percentuale personale versata!!!
Grazie professore per la lezione che ci offre e per la chiarezza. Mi permetto una considerazione: tra le tante incertezze (inflazione, rendimenti, ecc...) ce n'è una che a mio parere ci deve accompagnare nella scelta se investire o no nel fondo pensione. Sto parlando dell'incertezza della durata della vita. Il fondo pensione, come ha ben spiegato lei, eroga una rendita, non un capitale. Se la mia vita si conclude un mese dopo il pensionamento ho perso praticamente tutto (in primis ho perso la vita). Il vero rischio che il fondo pensione mi copre è il rischio lunga vita e la necessità di una sua sostenibilità in qualunque momento fino alla fine. Se campo fino a 110 anni la rendita mi accompagnerà sempre erogando ben oltre quello che ho maturato. Concludendo: la mia scelta è di versare nel fondo pensione quello che mi serve per avere una rendita, che unita alla pensione INPS, mi serve per garantire una vecchiaia dignitosa indipendentemente dalla durata. Il resto me lo investo per i fatti miei.
Ma sei sicuro sia così? Io penso che se superi l'aspettativa di vita e incassi il 100% del montante, il fondo smette di erogare. Non penso funzioni la "scommessa" di vivere oltre l'aspettativa di vita media..
Preciso e puntuale come sempre Paolo. Tu pensa che il mio fondo di categoria hai il profilo aggressivo con solo il 35% di azionario, tant’è che facendo le mie analisi ho fatto il conto che mi conviene rinunciare al contributo volontario del datore di lavoro e aprirmene uno al 100% azionario che ho trovato con Allianz insieme che costa solo lo zero 80% annuo
Molto chiaro, concordo soprattutto con la nota finale sull'erogazione del montante, se possibile sempre prendere il più possibile subito. Infine credo che più che "anni alla pensione" sarebbe più corretto "anni di permanenza nel fondo"
Grazie davvero di cuore per il servizio che rende alle persone con contenuti come questo tanto rigorosi quanto spiegati con semplicità e logica. Spero che non si stanchi mai di crearne.
Ammappala che video.... Devo dire che dovrò guardarlo almeno un paio di volte perché sono state inserite talmente tante variabili (ovviamente), che mi sono perse di strada non poco. La scena finale è a dir poco epica. Io ho cambiato lavoro nel 2015, aderendo da quel momento ad un fondo pensione. mi mancano ora 10 anni alla pensione, quindi verosimilmente verserò per 17/18 anni, la mia azienda mette 1,2%, io verso il 3% e mi viene versato il 16% del Tfr, quindi sono tutto un programma e proverò a ricalcolare il tutto 😅😅 povero me!! Suuuuuuuuuuuper GRAZIE 🙏
Eccolo, lo sapevo che c'era chi versava solo una percentuale del tfr. A 10 anni alla pensione potrebbe essere una buona idea buttarci 5k l'anno di stipendio, soprattutto se hai aliquota alta
@@metamax2608 considera che il fondo parte investendo il tuo stipendio E LE TUE TASSE. Ha già un 38% in più gratis. Più il contributo del datore di lavoro è un altro 50% gratis. I poveri investimenti personali faticano non poco!
@@PaoloColetti Allora, ho fatto ora una simulazione , con i seguenti parametri (RAL 44K, anni alla pensione 10, contributo personale 3%, contributo aziendale 1,4%, % TFR versata nel fondo 16%), e per un tempo indeterminato come me il fondo è vincente anche con un rendimento personale netto all'7,5%. Mi sembra strano, è pure dall'analisi questo è il risultato che mi da 🙄🙄Quindi se così fosse, e non ho motivo di pensare diversamente, fondo pensione tutta la vita, ovviamente per la sola parte dei miei investimenti che dedicherò alla pensione. GRAZIE!!! P.S. immagino che se poi la RAL aumenti negli ultimi anni, tale vantaggio tenda anche a crescere
Ti ho conosciuto con questo video e sono rimasto scioccato dalla mole di dati! ottimo lavoro. Io sto utilizzando il fondo pensione. Noto che hai messo un rendimento medio del 3.5%. il mio fondo mi fa scegliere tra 3 comparti. Garantito Bilanciato e Dinamico. Io visto l'arco temporale aihme oltre i 15 anni ho scelto il dinamico e incrocio le dita...ma da quello che ho capito se uno scegliesse il garantito che in pratica prevede rendimenti quasi nulli non conviene assolutamente. Eppure la maggior parte dei colleghi vedo che scelgono quello perche "sai non voglio perdere soldi". P.S il comparto dinamico nel 2022 ha fatto il -11! Zio bonO!
Effettivamente il loro problema principale sono costi alti e gestione non ottimale. I tuoi colleghi puntano sono al risparmio fiscale, cioè non pagare tasse ora e pagarle dopo al 9%. Se una persona non sa investire soldi propri (cioè metti 0 il tuo rendimento), anche così è più conveniente che non farlo 😬
@@PaoloColetti beh il mio non è altissimo come costo gestionale..sul dinamico c'è uno 0.25% annuo.. costa come un etf . Il garantito sei sui 0.60. cmq si per chi non sa investire per me è ottimo e per quel mi riguarda tra sgravi fiscali e contributo datore di lavoro è da fare.
ciao Paolo e complimenti per la semplicità nell'esposizione dei calcoli e per la tua grande simpatia. C'è però un particolare che non è stato trattato, ovvero quello di ritirare tutto il capitale dal fondo all'atto del pensionamento e siccome la norma dice che:"La possibilità di ricevere totalmente in capitale la somma maturata nel fondo pensione è consentita solo nel caso in cui, convertendo in rendita vitalizia il 70% del montante finale, il risultato risulti inferiore al 50% dell'assegno sociale" sarebbe davvero utile se facessi un foglio di calcolo per capire quanto sia la somma da non superare per avere appunto la possibilità di riprendersi tutto il capitale versato. Grazie per l'attenzione
Grazie per la segnalazione che ho messo nel commento iniziale. Anche il foglio per non montare troppo :-) Pare rischioso perché non sappiamo quanto sarà l'assegno sociale, quanto guadagneranno gli investimenti e soprattutto quali regole saranno in vigore.
Bravo. Ad oggi l'assegno sociale è di 530 euro . Aumenta ogni anno . Se hai 90 k depositati al momento del pensionamento e ti danno il 5% annuo ti danno 4500 annui e quindi 375 al mese . Il 70 % fa 262 euro al mese . Che quindi è minore della metà dell'assegno sociale. È giusto il mio conto ? Quindi puoi richiedere tutti i 90 k . Adisopra di questa cifra al massimo metà cash e poi metà in rendita . Ho capito bene?? Grazie mille
@@PaoloColetti Innanzitutto GRAZIE . Se tu ci fossi stato nel 2000 non avrei perso 13 anni di duro risparmio da operaio e l'eredità di mio padre ( rip ) . Sei molto bravo Paolo , sempre preciso e preparato . Quanto a me ti assicuro che devo sapere bene come funziona il fondo . Mi mancano 10 anni alla pensione ma 20 li ho passati in cantiere con buldozzer ed esplosivo e vorrei anticipare ... Magari con la RITA .... Ho 60 k nel fondo ( 60/40 ) ed è il mio principale risparmio ... Continua cosi !! Ti stimo .
Incredibile prof - rendimento fondo pensione stimato al 3,5%. Vado sul sito del mio fondo (quadri fiat) che pubblica il rendimento, netto, da aprile 2004 (20 anni circa) pari al 97,45%. Calcolo il rendimento netto necessario annuo per fare 97% n 20 anni e fa 3,5%. Genio.
Ciao Paolo, hai tenuto in considerazione il fatto che una persona fisica che non ha diritto alla deduzione del fondo pensione può richiedere alla compagnia assicurativa che venga tenuto in considerazione l'ammontare dei versamenti in periodo di indeducibilità al fine di non subire la tassazione sul versato al momento della liquidazione del fonto (ovvero quel 9-15% viene tolto per quella somma versata nei momenti di vita in cui non è presente il vantaggio fiscale), Ciao e, avanti tutta, sei un grande. e grazie per tutto quello che fai.
Sono detentore di due fondi pensione “aperti” ma entrambi sponsorizzati dalle aziende per cui ho lavorato. Sul primo ho iniziato a versare circa 35 anni fa piccole cifre quando per l’azienda non vi era obbligo di integrazione. Dopo 10 anni di anzianità si sono aggiunti i contributi aziendali. Inizialmente non c’era la possibilità di scelta del profilo di investimento, che era puramente assicurativo e così ho mantenuto fino ad oggi (da ignorante in materia di investimenti). Al momento ho un montante di 130k. Cambiando azienda 9 anni fa iniziai a versare su un altro fondo e scelsi un profilo a rischio medio. L’anno scorso ho perso circa un 10% del capitale ma vedo che sta recuperando rapidamente. Montante attuale circa 90k e arriverà sui 100k ad inizio 2024 quando conto di ritirarmi. Il consulente di questo fondo durante un intervento per illustrare i prodotti suggeriva correttamente (ora l’ho capito pure io!) di scegliere un profilo ad alto rischio (alias tutto azionario) per i giovani neoassunti, e di convertirlo a basso rischio (profilo “TFR” con capitale garantito ma rendita praticamente nulla) a ridosso della pensione. Tra qualche mese dovrò prendere due scelte, per le quali chiedo un consiglio tecnico: Ho scoperto che per beneficiare appieno della riduzione fiscale (irpef al 9%) occorre scegliere un solo fondo che acquisirà l’anzianità complessiva. Io avrei preferito mantenerne due con profili di rischio differenti. Quale scegliere e con quale profilo? Entrambi i fondi hanno costi di gestione che mi sembrano simili, considerando che sono oggetto di convenzioni aziendali. Input utile per l’analisi: se non ho sbagliato i conti e se l’inflazione futura non mi stronca la pensione, spero di non dover attingere a questo capitale (230k complessivi) per diversi anni. Mi dispiacerebbe quindi veder erodere dall’inflazione il frutto dei miei risparmi. Quindi sarei tentato di scegliere come minimo un profilo di rischio medio, che posso modificare in qualunque momento. Aggiungo una ulteriore mezza opzione: prelevo una parte consistente del capitale e la reinvesto. Ma il nuovo investimento dovrà essere sostanzialmente obbligazionario, perché con buona probabilità dopo una decina di anni potrei aver necessità di una parte di capitale (o di rendita nel caso decida quella opzione). Insomma, sono un po' confuso. Ogni indicazione sui corretti criteri di scelta è gradito 😊
Complimenti come sempre. Una precisazione sul TFR lasciato in una azienda "ballerina" che eventualmente potrebbe fallire. In caso di fallimento il TFR verrebbe interamente rimborsato al dipendente dall Inps, previa insinuazione nella procedura fallimentare tramite un patronato o avvocato di fiducia. Certo, con ulteriori spese e stress psicologico, ma.comunque non si perde.
Due appunti: 1) i contributi del datore di lavoro al fondo pensione contribuiscono al raggiungimento del limite di 5.164 euro 2) se il montante è sotto una certa soglia (dipende da alcuni fattori, per un caso medio è poco più di 100k) può essere riscattato cash il 100% al pensionamento. Viceversa, è comunque possibile riscattarne fino al 50% cash al pensionamento.
2. ok, messo nel commentone iniziale 1. Noooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo, perché mi date queste brutte notizie???? Grazie mille, lo metto nel commentone iniziale e aggiorno il foglio appena possibile
@@antonellac.5866 minimo 5 anni di contribuzione a fine carriera e poi si può riscattare il montate se il suo 70% convertito in rendita vitalizia questa non supera il 50% della pensione sociale in vigore. Altro caso è il soggetto affetto da invalidità permanente da cui deriva una riduzione della capacità lavorativa inferiore ad 1/3.(anche questi può ritirare il 100% del montante accumulato).
@@PaoloColetti Non sono sicuro che la correzione introdotta sia corretta. é vero che il contributo datoriale rientra nel limite dei 5164€ deducibili, tuttavia è un'entrata extra! Cioè se la RAL è di 30K e il datore partecipa con il 2%, questo lavoratore in sede di dichiarazione dovrà dichiarare 30,6K (non ne sono super sicuro ma mi aspetto che sia così, altrimenti si ha uno sconto delle tasse "doppio"). Poiché il contributo datoriale è deducibile gli 0,6K non vengono tassati come IRPEF. Quindi a mio parere va considerato nella cella B8 (cioè il caso in cui si versi nel FP), ma non nella cella C8 (caso in cui non si aderisce al FP).
Ciao! Scusa se rispondo a questo commento di un po' di tempo fa ma potresti spiegarmi meglio cosa intendi con il punto 1?
8 หลายเดือนก่อน
🎯 Key Takeaways for quick navigation: 00:00 *🎁 Introduzione al video e contesto sul fondo pensione* - Il video esplora il concetto di fondo pensione, evidenziando vantaggi e criticità. - Contesto sulla deducibilità fiscale e benefici del fondo pensione. 01:33 *💰 Struttura e vantaggi del fondo pensione* - Descrizione dei fondi pensione come supporto alla provvidenza pubblica. - Benefici inclusi deducibilità fiscale, non tassazione sul versamento e contributo del datore di lavoro. 04:07 *📊 Rendimenti, tassazione e pagamenti nel fondo pensione* - Spiegazione della tassazione sui rendimenti e la restituzione dei soldi sotto forma di pensione. - Approfondimento sulla tassazione delle pensioni e l'aliquota applicata. 05:01 *📉 Criticità del fondo pensione* - Identificazione di due principali problematiche: rendimenti inferiori rispetto a un investimento personale e profili di rischio spesso conservativi. - Raccomandazioni su chi dovrebbe considerare il fondo pensione come opzione primaria. 07:08 *🔢 Calcoli e parametri per valutare il fondo pensione* - Guida pratica per eseguire calcoli relativi al fondo pensione, inclusi i parametri da considerare. - Discussione sugli scaglioni IRPEF e il reddito annuo lordo come base per le valutazioni. 08:47 *💡 Approfondimenti sui rendimenti e rivalutazione del TFR* - Esplorazione dei rendimenti netti e rivalutazione del TFR (Trattamento di Fine Rapporto) nel contesto del fondo pensione. - Considerazioni sulla scelta tra mantenere il TFR in azienda o investirlo nel fondo pensione. 11:51 *📊 Tassazione del fondo pensione* - Il fondo pensione è tassato con un'aliquota agevolata che varia tra il 9% e il 15% in base alla durata della permanenza nel fondo. - La parte del TFR maturata viene tassata al 17%, seguendo l'aliquota marginale del reddito. 13:14 *💼 Scelta tra fondo pensione e TFR* - Le differenze tra chi aderisce al fondo pensione e chi no riguardano principalmente la gestione del TFR. - Mentre per chi è a tempo indeterminato il TFR resta in azienda, per chi è a tempo determinato può essere incassato periodicamente. 15:01 *💰 Contributi aziendali e TFR* - I contributi aziendali al fondo pensione vanno a sommarsi agli investimenti personali, influenzando il rendimento complessivo. - Il TFR che rimane in azienda o viene versato nel fondo pensione dipende dal tipo di contratto di lavoro. 25:31 *📊 Analisi della convenienza nel tempo di adesione al fondo pensione* - L'adesione al fondo pensione può diventare conveniente nel tempo, con variazioni significative a seconda dell'età di ingresso. 27:23 *💰 Strategie di versamento e minimizzazione fiscale nel fondo pensione* - È possibile aderire al fondo pensione con un investimento iniziale minimo per garantirsi anni nel fondo a un'aliquota di tassazione bassa. - Strategie di "switch off" possono essere adottate per massimizzare il beneficio fiscale, trasferendo il capitale nel fondo pensione solo quando mancano pochi anni alla pensione. 30:09 *🔄 Ottimizzazione dei versamenti nel fondo pensione* - L'analisi mostra che versamenti irrisori seguiti da un ingresso massiccio nel fondo pensione possono massimizzare i benefici sul lungo termine. - Il momento migliore per effettuare lo "switch off" varia a seconda del profilo individuale e delle preferenze di rischio. Made with HARPA AI
Video spettacolare ed esaustivo, complimenti. Mi piace e ti seguirò. Io dalla mia, a 23 anni dalla pensione, sto iniziando un pac di 500 euro su etf msci world a distribuzione creando praticamente una pensione integrativa con un montante che cresce nel lungo periodo e che mi garantisce una rendita passiva sempre crescente. Dato che l'orizzonte è lungo, la diversificazione e il profilo azionario saranno decisivi per garantirmi un bel ritorno. A questo aggiungo dividendi ed investimento in azioni. Ma x chi non ha voglia, tempo o pazienza per gli investimenti il fondo pensione è sicuramente un investimento passivo che non porta via tempo e fatica. Spero condividerai il mio punto di vista ed il mio modo di operare ad oggi. Grazie ancora del magnifico contributo.
In sostanza, per dipendente nel privato a tempo indeterminato, TFR in fondo pensione + investimento personale ... una via di mezzo 😅 Complimenti davvero per tutti i Suoi video
Ottimo video e ottima spiegazione, io ho fatto tutto a gestione separata x non rischiare nulla, ma non ho nemmeno rendimento, forse pure troppo diffidente da tutte le casistiche😅
Buongiorno Paolo e grazie per il tuo lavoro. Nel tuo file indichi come valore dell'inflazione 3%, in realtà la media dal 2007 (se non ricordo male quando è partita la "campagna" dei fondi pensione) è del 1,94%, ma anche considerando gli ultimi 30 anni è del 2,29%, forse per una stima più corretta sarebbe meglio usare 2-2,5% come tasso di inflazione.
Buongiorno, Vinci però il premio pignolazzo dell'anno. non è che posso rifare il video ogni 6 mesi per adeguarlo all'inflazione, mettete voi il numero che vi pare. 😘
Buongiorno paolo, alcune considerazioni, con il fondo cometa che é il piú grande per i metalmeccanici, il datore di lavoro dà il 2% a fronte di un contributo minimo del 1,2% del lavoratore, quindi non é cosí strano che sia piú alto 😅, poi mi viene da dire che il 3° caso che hai considerato che una persona resti sempre con contratto a tempo determinato per 30 anni é un po' isolato onestamente, vuol dire cambiare lavoro ogni anno visto che con lo stesso datore, dopo un anno di determinato é obbligato a darti l'indeterminato, almeno nel settore privato, da quello che so....
Presente! Dipendente a tempo determinato dal 2011 presso lo stesso datore di lavoro che mi ha offerto un altro contratto fino al 2026 :-) Però hai ragione, alla fine io il mio TFR non lo ho ancora visto e quindi sono ai fini del calcolo un tempo indeterminato. Ho sempre sperato che ritardassero il nuovo contratto di 1 giorno e così incassare un godurioso ammasso di soldi. E' che capita che ci sia chi fa una serie di lavori a tempo determinato per lungo tempo, se il mio datore non avesse avuto bisogno di me io avrei cambiato spesso.
Molto interessante anche questo video. Mi permetto di sottolineare un aspetto che secondo me manca nel video. La deduzione non è solo sul contributo volontario ma anche sull'1% del datore di lavoro.
Intendi dire che dalle tasse del lavoratore viene scontata anche quello che versa il datore di lavoro? Sei la prima persona che me lo fa notare, sapevo solo che anche quello che versa il datore dilavoro contribuisce al massimale
@@PaoloColetti le tasse vengono scontate o meglio restituite in sede di 730. Questa cifra viene calcolata sommando il contributo volontario del lavoratore e quello del datore fermo restando il limite dei 5mila all'anno. Stando all'esempio del tuo video dunque il lavoratore non solo recupera sui 350 euro che ha versato 123 euro di tasse ma recupera ulteriori 123 euro sui 350 euro versati dal datore. E questi sono davvero soldi in più non solo uno sconto sulle tasse. Se immaginiaml stipendi più alti il vantaggio poi creece ancora di più perché non parliamo più del 35% ma del 43%. La vera stortura del sistema sta nel fatto che più guadagni più ci guadagni (perdona il gioco di parole). Non solo l'1% del tuo datore sarà più alto ma sarà anche più alto il guadagno in sede di 730. 23% per i "poveracci", 43% per chii guadagna bene.
Ciao Paolo. Grazie per il lavoro. Sono imbattuto in questo video un po' per caso dato che combinazione ho provato a fare anche io un file excel simulatore. In ufficio è nato un inside joke tra chi ha fatto il fondo pensione e chi no. Il mio simulatore aveva però uno scopo un po' diverso ovvero vedere oltre a sé conveniva o meno, capire in quanti anni chi ha fatto il fondo pensione supera chi non lo ha fatto. Effettivamente anche dai miei calcoli il fondo conviene senza dubbio per un indeterminato. Ma la grossa differenza tra me (io ho fatto il fondo, sigla PG100) e il mio collega (non lo ha fatto, sigla MM) è che lui quei soldi li vedrà subito al momento della pensione ritirando il tfr ed avendo avuto un pochino più di stipendio non messo da parte negli anni. Io invece convertendolo in rendita vitalizia non reversibile raggiungerò e poi supererò il mio collega da 80-82 anni in poi... sempre che ne sia consapevole. Volevo chiederti dato che mi fido più dei tuoi calcoli che dei miei, se anche a te torna. A me l'incrocio tra le due curve PG100 e MM avviene non prima degli 80 anni, anche aumentando di parecchio il contributo.. In aggiunta ci siamo divertiti a capire se convengono strategie in cui lasciare al momento del pensionamento il 100% in rendita o solo il 50% (quasi tutti i fondi non permettono di ritirare di più al momento del pensionamento) oppure sono andato a sviscerare il significato contorto della frase 70%capitale 50% 'assegno sociale per poter comunque ritirare tutto... Se i calcoli sono giusti un ritiro del 50%del capitale (PG50) al momento della pensione e poi rendita vitalizia del residuo, permette di superare MM già a circa 70-72 anni. PG50 verrà poi superato da PG100 a 88-90 anni. Volevo chiederti se torna anche a te e se quindi un buon compromesso sia appunto fare il fondo e poi svuotarlo per il 50% al momento della pensione. grazie per un tuo parere PS: nel simulatore ho anche inserito l'aumento della RAL nel tempo, ma forse è qualcosa che non cambia le carte in tavola... che ne pensi? PPS: ho fatto fatica a capire quanto venissero tassati i soldi ritirarti dal fondo, ho messo un 23% ma forse sono tassati anche questi al 9-15%...
8:15 la RAL è la vostra retribuzione lorda. Si prende dalla somma di tutte le voci tipo "Importo lordo" dei cedolini di un anno. Per farmi capire: se prendo 100€ come RAL, ci tolgo il 9,19% di contributi Inps. E ottengo il reddito imponibile (valore utile per 730). In questo caso 90,81€. Sul reddito imponibile calcolerò la IRPEF. Mettiamo che pago 23€ di Irpef. Il mio netto (bonifico in entrata) sarà di 67,81€. Quindi il valore che vedo in 730 come reddito di lavoro è già netto contributi previdenziali, ma non è la RAL😊
Video molto interessante! Andiamo sul punto chiave del video al 18° minuto circa: "spesso vi vengono spacciati benefici fiscali come soldi che rientrano No, la legge dice soltanto che avete degli oneri deducibili quindi pagherete meno tasse rispetto a chi non aderisce al fondo pensione (...l'agevolazione viene calcolata nelle celle C8 e D8)" Forse sto sbagliando io ma proviamo a fare il seguente esempio: Dipendente A -> versa solo il TFR al Fondo pensione (semplifichiamo e togliamo il contributo c/azienda) Dipendente B -> lascia il TFR in azienda Verso a fine dicembre 20xx: Dipendente A -> decide di versare 1.000 nel fondo pensione Dipendente B -> decide di investe 1.000 nel mercato azionario Conguaglio 730 Dipendente A potrà dedurre i 1.000 e di consenguenza a Luglio 20xx+1 riceverà in busta paga circa 350 euro (semplifichiamo il calcolo e teniamo conto dell'aliquota del 35%). Bene, questi 350 euro il dipendente A potrà investirli nel mercato azionario. Di conseguenza: Il dipendente A avrà: + 1.000 nel fondo pensione (che poi saranno tassati al 9%-15% a seconda degli anni d'iscrizione). Semplifichiamo e facciamo 100 euro di tasse + 350 investiti nel mercato azionario = 1.000 - 100 (tasse) + 350 = 1.250 Il dipendente B avrà: + 1.000 nel mercato azionario In conclusione: E' corretto affermare che con le C8 e D8 il dipendente non potrà investire 350 euro ma 350 - 123 = 227 E' sbagliato, in base alla mia opinione, che chi versa a fondo pensione può versare solo 350. Per chi versa a fondo pensione il netto non diminuisce di 350 ma qualcosa di meno. Bene questo qualcosa di meno può essere investito nel mercato azionario. Sto forse sbagiando qualcosa?
Alla fin fine il prospetto excel del video è corretto! Semplicemente nel prospetto excel si riduce l'importo di chi non aderisce al fondo perdendo il rendimento del mercato azionario. Analogo importo si arriva dando la possibilità di chi aderisce al fondo pensione di investire la riduzione Irpef nel mercato azionario.
Grazie per il lavoro svolto, è sicuramente un ottimo strumento. Mi pare che quest'analisi non prenda in considerazione i costi dei singoli fondi di previdenza integrativa. Una volta stabilito che il fondo pensione è obbligatorio per un dipendente, ci si trova a scegliere a quale fondo pensione aderire. Il sito COVIP offre una panoramica dei costi riassunti in una percentuale denominata ISC. L'ISC varia di parecchio tra fondi pensione di categoria, aperti o PIP ed il COVIP stesso precisa che una differenza di 1 punto percentuale di ISC può implicare una riduzione del capitale anche del 18%. Io non ne capisco una mazza e sarebbe molto utile avere una spiegazione di questo concetto. Grazie a prescindere.
Professore ! Questa è LA MIGLIORE ANALISI che si possa trovare in rete . Ma... solo io sono stato INCAPACE di investire ( perdita enorme nel 2000 e 2020 ) ? Nel 2004 OBBLIGO un'amica ( incapace di risparmiare ) ad aprire Fondo Pensione di categoria ; SOLO grazie a questo è stata capace di comprarsi un'appartamento e di sistemare i denti ... Io ho aderito al Fondo di categoria Fon.te nel 2003 ( e ne sono STRAFELICE ) ... Grande Paolo !!!
Io lavoravo in una banca e posso dirti che quasi nessuno riesce a guadagnare più del guadagno fiscale di un fondo pensione ..quindi conviene a quasi tutti :-))
E' dal 2007 che la tassazione arriva al 9% prima è maggiore, nel tuo caso dal 2003 a fine 2006 è del 23 escluso che come ho fatto io utilizzi l'opzione Rita, una novità assurda. Comunque quando vai in pensione chiedi subito.
@@antonellac.5866 Come ringraziarti ? Informazioni PREZIOSE . Fortunatamente dal 2003 al 2006 avevo versato poco , circa 10 k . Altri 50 k fino ad oggi. Totale 60 k ( ho tutto in Fon.te Dinamico ) . Ti prego ! Dimmi della RITA ! Vorrei anticipare la pensione e mi sembra eccezionale !! Che ne pensi ?! Grazie mille
L opzione Rita la puoi richiedere quando ti manca poco alla pensione e ti consente di avere rateizzato il fondo pensione fino ai 67 anni d età pagando così un aliquota minore su tutto il montante cioè come è dal 2007 in poi. Io avevo una vecchissima anzianità contributiva nel fondo. Quindi ora che sono in pensione ritiro rateizzato il fondo pensione e ci riverso 5.000 all anno. Tanto li posso togliere quando voglio. È questa l'assurdità
Complimenti per l'analisi. Personalmente ho sottoscritto un PIP (ho 40 anni) causa desiderio di usufruire dell'incentivo fiscale. Vorrei porre l'attenzione sullo spread a dir poco disumano che ha ravvisato tramite comparatore Covip tra ISC (indici sintetici di costo) dei PIP. Il mio (non faccio pubblicità) costa circa 1,04% annuo, il più caro il 3,44%. Parliamo dello stesso comparto (azionario)...
Complimenti per la passione e la precisione che ci metti. Io ho investito in 4 fondi pensione diversi per cercare di non superare la soglia legata all''assegno sociale al di sotto della quale si può ritirare tutto il montante maturato.(l'ho spiegata male e me ne scuso in anticipo). L'idea di avere una Rendita mensile è pessima a mio avviso. Nel caso in cui il montate sarà superiore a quella soglia c'è anche la possibilità di ritirare il 30% come anticipazioni anche 1 solo anno prima (tassazione al 23% fissa mi sembra) per poter poi ritirare tutto. Sarei curioso di vedere qualche simulazione in merito
Azzz... ma siete tutti scaltri! Ottima idea, ma non funziona se vivi molto più della media :-) Inoltre se il datore di lavoro contribuisce anche lui poi non hai il suo bonus. Simulazioni.... speravo di aver finito col fondo pensione per sempre :-(
@@PaoloColetti E se invece muori poco dopo la pensione ed hai scelto la Rendita vitalizia hai perso tutti i soldi che hai maturato. Insomma le previsioni sono molto difficili inoltre esistono tanti tipi di Rendita fra cui scegliere, il che rende tutto più complicato.
Guarda che per avere TUTTO il montante subito al pensionamento NON devi superare indicativamente i 90 000 euro . 4 Fondi ''forse '' sono eccessivi ? E l'anzianità di PRIMA iscrizione al Fondo su QUALE Fondo ce l'hai ? Grazie
@@PaoloColetti TRUCCO ( BUG ) ...Caro professore , devi anche sapere che ( esempio ) se guadagni 50 k e versi al Fondo NON paghi le tasse ( 43 % ) ...dopo qualche tempo chiedi un'anticipo al fondo di 10 k e ci paghi le tasse ( 23 % ) . Dimmi se è poco guadagner il 20 % ....Dopo un'anno riversi 10 K ( ti scontano il 43 ...) Lo fai un paio di volte in vent'anni ... dimmi se mi sono spiegato ...
Molto interessante. Io però ho valutato differentemente al momento di fare la scelta obbligata anni fa. Ho reputato che avere una rendita al momento della pensione per vari anni non fosse per me interessante quanto tenere i soldi senza versamenti ed avere poi tutto il tfr da reinvestire con margini superiori, e così sto facendo.
Esiste il rischio che l azienda non versi anche parzialmente quanto dovuto nel fondo pensione quindi vanno fatti dei controlli. Per quanto riguarda versamenti aggiuntivi a fine periodo esiste il rischio di beccarsi un periodo di rendimenti non favorevoli come il 22
Buongiorno Prof, io sono uno di quelli che, versando il 15% dello stipendio, arriva ai famosi 5164,57€ … tra i vantaggi che ho avuto in questi anni, ormai sono iscritto da 20, c’è anche quello che riuscivo a stare sotto i 24000€ e quindi prendevo per intero i 960€ di Renzi .. mi sembra una buona mossa.
Un bel lavoro, complimenti. C'è però credo una imprecisione: calcoli la tassazione sulla RAL mentre va calcolata sull'Imponibile Irpef. Per calcolare l'imponibile Irpef occorre prima dedurre i contributi versati dal lavoratore all'INPS (9,19% + 1% di contributo IVS sulla parte eventualmente eccedente la prima fascia di retribuzione pensionabile, nel 2023 pari a € € 52.190,00). Una RAL di 30.000 viene ad esempio a corrispondere ad un Imponibile Irpef inferiore a € 28mila, quindi lo scaglione da applicare è più basso di quello estratto nel foglio di calcolo. (In realtà, possono poi concorrere a ridurre l'imponibile Irpef proprio i versamenti alla previdenza - ma questo è ciò che il tuo foglio va a calcolare - ed i versamenti a fondi/casse/polizze di assistenza sanitaria)
Grazie a te e alle altre persone che me lo hanno segnalato. Aggiorno il foglio. Gli scaglioni saranno sempre una approssimazione purtroppo, anche perché c'è gente che passa di scaglione con il contributo mentre io lo considero sempre in quello più alto. A spanne farò quindi il calcolo degli scaglioni su 10,19% più bassi
C'è la possibilità per chi ha fatto anche un solo giorno di lavoro prima del 28/4/1993 di versare un minimo del tfr del 30% e prendere anche il contributo del datore che nel caso del settore legno arredo è del 2.3% con un minimo del lavoratore del 1.3% Inotre i contributi sono sull imponibile inps e non sul ral Nel caso dei 35k l imponibile previdenziale è circa 40k. Il 2.3% dell azienda è poco meno di 1000 euro che non è male. È solo una precisazione Grazie e la seguo sempre con interesse
Per il fondo Cometa il contributo personale e del datore sono calcolati sui minimi contrattuali, per chi ha un superminimo ciò comporta una riduzione di queste quote rispetto al TFR che è calcolato sulla RAL.
corretto, infatti anche per me le formule dell'excel sono da adattare: da calcolare non sulla RAL ma sulla paga base, che puo essere anche il 60% rispetto al lordo mensile
Ottimo video ma soprattutto ottimo excel per fare le simulazioni. Segnalo un errore nel calcolo aliquota media TFR, per correggerlo basta mettere il divisore finale tra parentesi nella cella L16 - da L2*(100%-10,19%) a (L2*(100%-10,19%)) che sottostima l'aliquota specie per i redditi più alti .
Secondo me una cosa da considerare è il costo di gestione del fondo pensione, anche paragonato ad un eventuale costo della gestione del patrimonio. Perché nel lungo incide parecchio. Io per esempio ho 0.86 annuo sul fondo di gestione, mentre i fondi che compro con la consulenza dell'Arancia hanno un costo di gestione tra il 2 e il 2.5%.
Video davvero utile e ben fatto! Allora con Cometa posso dire di essere fortunato, io verso l'1,3% mentre il mio datore di lavoro il 2%. Il problema è che il comparto più "rischioso" ha il 56% di azionario...
Facendo questo video e leggendo le risposte ho scoperto che di fortunati come te ce ne sono tanti e che sono io lo sfortunato che ho 0% di contributo del datore di lavoro! Il problema grosso dei fondi pensione è che hanno allocazioni inefficienti e soprattutto spese enormi senza motivo
Buongiorno, ottima analisi. Mi chiedevo se conviene aprire 2 fondi pensione, uno quello negoziale in cui versare TFR + contributo datore + contributo minimo e un fondo aperto che, seppur hanno costi maggiori, hanno comparti molto più rischiosi, fino anche 100% azionario (i migliori sembrano quelli di Amundi e Alianz, considerando costi e % azionaria). Nel fondo pensione aperto si metterebbe contributi per massimizzare fino al massimo deducibile (5k) avendo comunque un rendimento competitivo dato la grossa componente azionaria (in linea di massima il rendimento netto tra quello del fondo e quello fatto da proprio dovrebbe essere simile). Poi a tot anni dalla pensione (ad esempio 5 o 10), quando si vuole un po' ridurre il rischio, si potrebbe chiudere questo secondo fondo per far convergere tutto in uno unico. Cosa ne pensa?
Ciao. Non pensare che il rendimento fatto da te e quello del fondo siano simili, altrimenti non avrei fatto il video. Purtroppo i fondi pensione sono spesso molto costosi e la loro gestione costosa non porta a rendimenti superiori rispetto ad una allocazione completamente passiva fatta senza conoscenze dei mercati. Poi puoi spostare il tipo di allocazione anche durante la vita del fondo, la scelta non è per sempre. Quindi puoi farlo anche avendo un solo fondo. Hai ragione se il tuo fondo di categoria non ammette gestioni aggressive (se vogliamo chiamare in 100% azionario "aggressivo"), se vuoi sfruttare tutta la deduzione e i tuoi investimenti non surclassano il fondo allora conviene. Più che chiudere il smetterei di versare o meglio vederti solo il minimo, giusto per essere sicuro di avere gli anni di contribuzione ai fini della tassa che scende dal 15 al 9
Ciao Paolo, solo una precisazione. La tassazione dei rendimenti del fondo pensione non e' al 17% ma il 20% . Dal sito covip : I rendimenti maturati dal fondo pensione sono soggetti all’imposta del 20%, più favorevole rispetto al 26% che si applica alla maggior parte delle forme di risparmio finanziario. Sulla quota del rendimento che deriva dal possesso di titoli di Stato e titoli similari, la tassazione è fissata al 12,5%. Cambia poco se si ha una linea bilanciata con all'interno una buona quota di titoli di stato , ma se si avesse una linea azionaria c'e' un buon 3% di differenza.
Il consiglio per tutti è aprire un fondo pensione aperto a spese basse o addirittura assenti il prima possibile, o se si hanno figli aprirlo direttamente ai figli, ci si mette su una cifra simbolica e lo si lascia lì a maturare gli anni, non mi farebbe strano che magari tra 10 o 15 anni per raggiungere il minimo di tassazione lo stato decida di aumentare gli anni di permanenza nel fondo
Ho 31 anni, ho aperto il fondo pensione a 20 anni, quando nemmeno veniva pubblicizzato. Sono curiosissimo di sapere come andrà a finire. Fatto sta che fra tfr, versamenti volontari e gran parte del welfare che percepisco si è creata una massa tale che occupa metà torta. La considero la parte del portafoglio intoccabile. Gran video, grazie.
Complimenti bellissima analisi!io lo scorso anno ho sottoscritto alle mie figlie di 6 anni Allianz insieme versando solo 100€. Questo serve a fargli maturare il prima possibile anzianità contributiva in modo che già a 40anni abbiano raggiunto la minor aliquota del 9%. Decideranno loro se e quanto versare quando inizieranno a lavorare..
a 40 anni andranno in FIRE!!! Il problema sono le regole che possono cambiare, anche se devo dire che spesso cambiano salvaguardando chi è già dentro, quindi avresti fatto bene
@@PaoloColetti be diciamo che si tratta di un fondo aperto e non ovviamente di categoria. Se dovesse essere sfavorevole non devono fare altro che lasciarlo dormiente e non alimentarlo... Vedranno loro se e cosa farne
Ottimo video come sempre. Per chi è in regime forfettario e non può sfruttare la deducibilità fiscale pertanto la migliore soluzione è fare un PAC in etf da riversare poi nel fondo pensione all'avvicinarsi di questa? Ringrazio anticipatamente chi mi darà lumi.
La mia azienda versa il 4% nonostante io versi solo lo 0.5%. È l'unico motivo per cui l'ho fatto 10 anni fa, ma ora grazie alle nozioni sugli sgravi fiscali, capisco convenga, nonostante ci finisca anche il TFR. L'unico dubbio è capire se mi conviene o no richiedere l'anticipazione del 30% per ulteriori esigenze e investire la cifra dentro gli altri ETF che già posseggo.
@@PaoloColetti efettivamente mancano 30 anni e facendo un conto a spanne su quanto ha reso il comparto azionario del mio fondo pensione rispetto ad un ACWI negli ultimi 15 anni sembra non esserci storia anche considerando la tassazione. Correggimi se sbaglio, la tassazione del 23% per chiedere l'anticipo, rispetto al 9% di quando andrò in pensione, è da fare solo sul capitale versato, mentre per i gain devo confrontare il 26% vs il 20%. Se quindi uno pensa di fare 2x in 30 anni col fondo pensione ma almeno 3x con un ACWI ecco che allora il 23% vs 9% e in misura minore il 26% vs 20%, danno benefici inferiori rispetto al gain aggiuntivo che darebbe l'ETF.
io sono un caso "fortunato" forse, perchè io metto il 2% dello stipendio e l'azienda mette il 3%, e il fondo va normalmente meglio del mercato (con punte del 10-12% alcuni anni). Il fondo si chiama Prevaer. Così, ad occhio e croce e senza neanche fare i calcoli, direi che a me conviene. (Ral vicino ai 100.000)
Domanda: nel caso sfortunato che sopraggiunga una condizione di invalidità permanente improvvisa esempio a 50anni, il fondo pensione comincia a pagarmi da quel momento fino all'ultimo saluto a prescindere da quanto ho accumulato? Complimenti per il canale, di grandissimo valore...
Possiamo considerare un vantaggio di mantiene il proprio TFR in azienda, nell'ipotesi che questa sia finanziariamente solida, come "disaster recovery"? Se il lavoratore subisce un licenziamento, quest'ultimo si ritrova una liquidità adeguata per affrontare "serenamente" il periodo di transizione al nuovo lavoro che può comportare anche il trasferimento in un'altra località. Diversamente bisognerebbe allocare una parte del proprio capitale in strumenti finanziariamente poco redditizi per questa eventualità.
Effettivamente sì! Metterlo nel fondo pensione ne snatura il suo scopo di ammortizzatore sociale per chi viene licenziato. Però puoi tirare fuori il 30% per esigenze personali, quindi un po' ce la fai
Ciao Paolo, il fondo pensione di poste italiane (tanto per fare un esempio) versa il 2,3% :) ma questa situazione è molto diffusa in tutti i "baracconi" all'italiana. Per chi è così fortunato da lavorare per CDP(Cassa Depositi e Prestiti) o Banca d'Italia ti assicuro che quelle percentuali salgono e anche di molto.
Ciao Paolo, innanzi tutto ottimo video come sempre, unico appunto: perché non hai considerato, nel caso di adesione al fondo, la parte corrispondente alla deduzione come soldi che mi stanno in tasca? ok che non è un pagamento ma comunque quei soldi io posso investirli autonomamente è ottenere quel 5% netto. Messa come ipotesi che quei soldi vengono investiti ovviamente, poi è corretto se uno decide di spenderli
Perché 1. è indifferente considerarli soldi che tu investi oppure soldi che l'altro te stesso non investe :-) 2. tecnicamente sono soldi che non paghi di tasse, non soldi che ti entrano. Cioè quando paghi il fondo pensione tu hai un abbassamento dello stipendio, non un aumento dovuto a quei soldi. Semmai un minor abbassamento
@@PaoloColetti 1. Credo sia differente perché se li spendo in beni di consumo è una cosa, investirli in ottica di guadagni futuri un'altra. 2. Vero non sono soldi che non mi entrano, ma concettualmente, dato che sono una mancata spesa, il mio patrimonio è maggiore, quindi quel potere di acquisto posso impiegarlo in investimenti, cosa che negli altri casi non mi è possibile fare. Nel rispetto di questo scenario il fondo pensione ha rendimenti incredibili... ripeto questa è la condizione in cui decido di tenere il potere d'acquisto costante. Se poi ho capito male qualche passaggio mi scuso 😅
Il guadagno lo hai l'anno dopo, quando fai la dichiarazione dei redditi e ai fini irpef paghi almeno 1187 euro in meno di tasse (se rientri interamente nella fascia 23%... altrimenti potrebbero essere pure di più). Non è un'entrata effettiva ma una minor uscita in termini di imposta sul reddito
@@baldoo97 anche secondo me è come dici, nel senso che se deduco 5k all'anno, poi l'anno dopo mi ritornano 2k piu o meno che posso rimettere dentro nel fondo o metterli nell'azionario. tipo anno Zero metto 5k, poi ogni anno successivo metto solo 3k perche 2k mi tornano sempre vi torna?
Confermo quanto riportato da qualcun altro in precedenza, ovvero il fondo cometa (metalmeccanici) a fronte di un versamento del dipendente del 1.2% l'azienda versa il 2%. Detto questo, a fronte della deducibilità, a tuo avviso conviene raggiungere i 5164€ utilizzando il fondo di categoria o potrebbe aver senso un secondo fondo integrativo?
interessante, ma questo è per un utilizzo classico del fondo pensione . Sarebbe interessante simulare la strategia spesso discussa sul FOL, cioè nelle vicinanze della pensione iniziare a versare sul FPA ma in modo da rimanere sotto la soglia di riscatto totale al momento del raggiungimento età pensionabile
In questo video io ho proprio considerato il montante totale, quello che succede dopo se scegli la rendita non possiamo fare previsioni perché cambia tutto a seconda di quanto vivi. Non ho invece considerato A QUANTO fermarsi per prendere il montante invece della rendita perché quello, se ho ben capito, dipende dal fondo.
La regola generale dovrebbe essere questa : "È possibile chiedere il 100% in capitale se, convertendo il 70% della posizione individuale, si abbia una rendita annua di importo inferiore al 50% dell’assegno sociale. Si potrà ricevere il 100% in capitale solo quando la posizione accumulata non raggiungerà livelli sufficienti per generare una rendita abbastanza elevata. Il superamento del limite sopra citato richiede capitali di una certa consistenza. A titolo indicativo, per superare tale soglia un uomo di 60 anni deve avere oltre 100.000 euro maturati. Una donna di 60 anni deve avere oltre 125.000 euro maturati"
Ottimo lavoro. Nel video generamente dici che, una volta andati in pensione, per permetterci di ritirare tutti i risparmi senza essere obbligati ad avere una rendita, si dovrebbe versare max 50k. Sarebbe interessante creare una tabella excel che ci aiuti a calcolare meglio la quota in questione.
50k è estremamente safe. Ecco qui i conti giusti www.astrifondopensione.it/site/prestazioni/prestazione-finale-pensione-integrativa#:~:text=Si%20potr%C3%A0%20ricevere%20il%20100,capitali%20di%20una%20certa%20consistenza.
Grazie Prof. Coletti per i preziosi contenuti condivisi nei suoi video e per l'impegno che mette nel suo lavoro. Volevo approfittare di questa occasione per portare alla sua attenzione un interessante caso studio e suggerire un potenziale argomento per un video di approfondimento. Dal video emerge chiaramente che per chi ha un lavoro a tempo indeterminato, probabilmente il fondo pensione rappresenta la scelta più vantaggiosa. Tuttavia, sorge una domanda interessante: se desidero accantonare fino a 5000 € all'anno (circa la quota limite per la deducibilità fiscale), qual è la scelta migliore? È conveniente investire in un fondo pensione per beneficiare delle agevolazioni fiscali, oppure è preferibile investire in modo autonomo, avendo una solida formazione finanziaria? Dai miei calcoli, prendendo spunto dal suo materiale, sembrerebbe che la regola sia questa: conviene optare per il fondo pensione se i risparmi sulle tasse recuperati annualmente vengono reinvestiti in modo autonomo. Tuttavia, noto che questa opzione non è inclusa nei suoi fogli di calcolo. Mi piacerebbe quindi suggerirle di realizzare un video di approfondimento su questo caso studio, esplorando le possibili implicazioni e vantaggi di questa strategia di investimento.
Scusi con l'inflazione del 2022 e penso anche del 2023 e visto il rendimento del mercato azionario per le stesse date ( anche 2023 ipotesi) si può affermare che il tfr in azienda ha reso di più ?
Ho fatto un calcolo veloce. Il rendimento annuo degli ultimi 10 anni (2013-2022) di uno dei fondi pensione con il miglior rendimento è del 5% anno. L'MSCI world negli ultimi 10 anni (2013-2022) ha reso il 10% anno. Supponendo di versare 5000 euro sul fondo pensione (con l'agevolazione fiscale) dopo 30 anni al 5% avrei sui 27 mila euro. Nell'altro caso da 5000 euro pagandoci le tasse (senza agevolazione fiscale, aliquota 35%) mi sarebbero rimasti inizialmente 3250 euro ma dopo 30 anni al 10% sarebbero diventati 69 mila euro. Ovviamente l'Msci world non renderà sempre il 10% però la proporzione tra questo indice e il fondo pensione rimarrà suppongo sempre a favore del primo. Quindi meglio investire in proprio 100% azionario pur non servendosi dell'agevolazione fiscale sui 5000euro? O forse ho sbagliato i conti? :)
Mi sembrano molto ottimistici, ma il succo è quello. Si riesce a investire bene e sei giovane e hai un aliquota bassa Allora conviene non aderire al fondo pensione. Altrimenti la differenza di tassazione riesce a compensare I rendimenti maggiori anche per qualche decennio
In ottica di un semi-fire (lasciare il lavoro da dipendente e contiuare con partita iva con orari ridotti fa una certa eta'), avere un fondo pensione impedisce di usufruire della renditafinche' non si chiude la partita iva, mentre il tfr ti arriva alla dimissione nella sua interezza potendolo investire o utilizzare per progetti esterni. Questo mi sembra l'unico reale vantaggi odel tfr anche sul lungo periodo
Bella analisi ma manca un ulteriore punto negativo dei fondi pensione. Ovvero quello che ci si deve fidare che le aliquote agevolate rimarranno tali a distanza di 30 o più anni 😂 altrimenti i rendimenti netti saranno molto più bassi di quanto stimato
Illuminante. Ma per una p.iva ditta individuale con gestione iva normale (non forfettario), imponibile Irpef intorno ai 40k conviene sempre arrivare ai 5000€ annui? Oltre ai circa 2000€ di Irpef si risparmia anche una parte di Inps eccedente o no?
Mi son perso un punto prof. Alcuni fondi di categoria hanno costi molto diversi (L’indicatore sintetico di costo). Esempio: Fondo Cometa Crescita 0.11% Fondo Amundi seconda pensione Espansione 0.86% Dove ne ha tenuto conto? Inciderà significativamente?
Buonasera prof, ottima analisi come sempre. Io forse sono un caso anomalo rispetto alla media, essendo entrato nel mondo del lavoro solo da un anno e con almeno 40 anni alla pensione. Considerando che una volta che si apre un fondo pensione non si può più tornare indietro al TFR in azienda e l'elevata inflazione degli ultimi mesi, ho deciso per il momento di non aprire un fondo pensione, ma di farlo quando l'inflazione tornerà a valori più normali. Pensa che sia una strategia valida? Grazie mille ancora
Controlla che non puoi "spegnere" e iniziare a maturare il TFR, io non sono molto informato su questo. Se non si può, effettivamente è un po' un azzardo iniziare a 40 anni!
@@PaoloColetti bel video, ma confermo che anche nel mio caso puoi entrare nel fondo ma non ne puoi uscire a meno di non cambiare completamente settore (e quindi contratto)
puoi aprire un fondo pensione privato dove non è obbligatorio versare il tfr e acquisire intanto l'anzianità. poi quando sarà ora (cioè sarai disposto a versare il nuovo tfr al fondo) passa a quello di categoria che ha costi molto più bassi, ma puoi sempre lasciare il tfr pregresso in azienda se inflazione alta persiste
Buongiorno. Quando possibile e se di suo interesse, potrebbe analizzare il nuovo Buono sulozione futuro di poste italiane, che garantisce una rendita dai 65 aglo 80 anni ? La ringrazio.
Ottimo, ottimo contenuto. 2 domande non tecniche ma in merito alle norme che disciplinano il passaggio al Fondo pensione (quindi domande off topic e mi scuso in anticipo) 1. Dopo tot anni di lavoro, lasciando il TFR in azienda (o presso l'INPS) passando al fondo pensione è davvero possibile trasferire il TFR al fondo? Quando passai al fondo di categoria l'accantonamento iniziale rimase in azienda, l'unico modo per riscuoterlo era o di cambiare azienda o di chiedere un anticipo del TFR (scontando tuttavia la tassazione a regime) 2. Almeno con il Fondo di Categoria il TFR può essere convertito in rendita solo per il 50% ed in caso di dipartita prematura la rendita passa agli eredi limitatamente al contribuito effettivo. Grazie
@@PaoloColetti 1) Il TFR comincia ad essere versato nel fondo dal momento che tu aderisci al fondo. Quello versato precedentemente rimarrà o in azienda o all'Inps. Inoltre, almeno nel mio caso (ma credo valga per tutti), la rivalutazione del TFR è pari alla rivalutazione media di un paniere di fondi individuati a livello nazionale (mentre quello che versi tu e il tuo datore di lavoro seguono l'andamento del tuo fondo specifico); 2) Se quanto hai versato nel fondo non ti garantisce una rendita pari a quella dell'assegno sociale (più o meno 500 euro al mese credo...), allora puoi ritirare tutto; viceversa, puoi decidere di ritirare fino al 50 % di quanto versato (ovviamente, in questo caso la tua rendita mensile sarà inferiore). Ci sono altri casi specifici in cui il fondo ti permette il ritiro anticipato di quanto versato. 3) Per quanto riguarda gli eredi: In caso di decesso del lavoratore prima del pensionamento, ovvero nel corso dell’erogazione della “Rendita integrativa temporanea anticipata” (RITA), la sua posizione individuale accumulata sarà versata agli eredi ovvero alle diverse persone che sono state indicate dall’iscritto. In mancanza, la posizione individuale resterà acquisita al fondo. Inoltre: Per il caso di decesso dopo il pensionamento, l’iscritto, al momento del pensionamento, valuterà la possibilità di assicurare l’erogazione di una pensione ad un beneficiario da lui nominato, sottoscrivendo una rendita ‘reversibile’. Ti ho brevemente riportato alcuni aspetti relativi al mio fondo (ce ne sono altri importanti che non ho riportato, ma capisci che avrei dovuto scrivere una monografia...😂😂) , ma credo che in linea di massima valgano anche per altri fondi. 🖐
Una domanda, non è sbagliato considerare un differenziale solo di 1.5% (3.5% -5%) tra rendimento fondo pensione e rendimento con investimento in autonomia? I fondi pensioni chiusi hanno massimo un 60% azionario all'interno, quindi sarebbe un confronto più corretto tra 60% di azionario (coi costi da fondo pensione) e un 100% azionario con il TER di un etf o erro? Non sarebbe quindi più corretto un 3% contro un 6% ad esempio? Grazie
Ogni situazione è differente, Considera che c'è gente che quando investi in autonomia non mette tutto azionario e sono anche parecchi e persone competenti
@@PaoloColetti chiaro! Parlavo nell'ipotetico caso di uno che sa quello che fa e per orizzonte >30 anni mette 100% azionario. Grazie per la risposta ad un video non recente. Buona giornata!!
Bisogna tenere presente che "la percentuale contributo" e "la percentuale contributo azienda" fino al tetto di 5164 euro vanno ad erodere l'imponibile contributivo da dove poi viene calcolato quel famoso 33% (9.19% da parte del lavoratore su cedolino paga e 23.8% da parte aziendale) che va alla Cassa Inps...che fino a prova contraria e' ancora il nostro primo pilastro previdenziale. Per cui oltre a capire la convenienza in se' di lasciare il tfr in azienda o metterlo sul fondo, bisognerebbe poi capire se il risparmio in tasse di quella quota deducibile (fino a 5164 euro) sia maggiore di quel 33% che andrebbe alla cassa inps (e che poi tramite x formule diventera' quota pensione in futuro).
Finalmente qualcuno che faccia divulgazione finanziaria sana in Italia, grazie grazie grazie!
hahahhaha DCA su BTC dal 2020 ... +118%...
COMMENTONE DOVE RACCOLGO ERRORI E OBIEZIONI IMPORTANTI:
0. la sigla aveva anche l'audio, mannaggia!
1. --> IMPORTANTE: la deduzione fiscale c'è anche sulla quota versata dal datore di lavoro! Scusate ma dato che il mio, a differenza dei vostri, non mi dà nulla 😞non lo sapevo! AGGIORNO PERTANTO IL FOGLIO
2. Ci sono datori di lavoro che danno più del 5%, me coi***i. Fonte: amico che ho scoperto lavorare per il MIO fondo pensione
3. Aziende con più di 50 dipendenti versano il tfr all'INPS, quindi in caso di fallimento si è più tutelati in questo caso. Inoltre in caso di fallimento esiste un fondo di tutela, che però paga solo dopo che la procedura di fallimento è partita
4. Sotto una certa cifra accumulata (tra gli 80k e i 120k circa, la regola dice "se convertendo il 70% della posizione individuale, si abbia una rendita annua di importo inferiore al 50% dell’assegno sociale") è possibile ottenere tutto il fondo pensione al raggiungimento dell'età pensionabile invece che prenderlo mese per mese. Conviene se investite molto bene o se pensate di vivere meno della media. E' possibile anche chiedere la RITA
5. Forse è il caso di cambiare profilo di rischio a pochi (pochiiii) anni dalla pensione.
6. tolto 10,19% alla RAL quando determino lo scaglione per tenere conto che le tasse si pagano sulla RAL meno I contributi previdenziali obbligatori (sono andato un po' a spanne)
7. sistemata cella B8 che quasi sempre era zero ma avrebbe dovuto avere il segno meno davanti
8. Tolto 0,2% dai rendimenti netti degli investimenti per tenere conto del fatto che il fondo pensione non ha l'imposta di bollo
9. Ci sarebbero da considerare anche che abbassando l'imponibile si alzano le detrazioni da lavoro dipendente, oltre che mi dicono (perché io non la pago) si abbassi addizionale comunale e regionale.
Per chi volesse approfondire, segnalo questa tesi (segnalata da Raffaele): www.ilrisparmiotradito.it/storage/app/uploads/public/5db/970/f74/5db970f74fd84931161660.pdf
Purtroppo di una decina di anni fa
Segnalo inoltre il libro che trovate sul sito Amz: "il killer dei fondi pensione"
2 - Il contributo datoriale fisso del FP per dipendenti Banca d’Italia è 5,7% con solo il 2% del lavoratore…per alcuni esistono i miracoli!
Il punto 0 ha dissetato la mia sete di risposte. E poi...il punto 6. le ha riaccese. Grazie Paolo... 💥
Video fantastico...
Faccio solo un osservazione sui tempo indeterminato, ormai la percentuale di persone che cambiano datore di lavoro lungo il percorso è alta per cui va fatta attenzione a permanenza stabilità lavorativa (es. Termina il rapporto porto a casa cmq denaro in un momento di vita complesso) e altro dato da attenzionare i fondi di categoria, se cambi CCNL smetti di versare e vai su altro fondo.
Quale è la password della tesi? Il PDF è protetto con password
Ciao, oggi ho scoperto che il contributo del datore di lavoro è calcolato sul minimo tabellare, credevo fosse sul lordo compreso di superminimo, scatti anzianità etc come per il contributo del lavoratore. Da bravo pignolazzo suggerirei la modifica del file xls 😂
Eccezionale. Ben spiegato, e mettere a disposizione il foglio excel per gli utenti è un servizio di pubblica utilità. Ho molta stima di te. GRAZIE. SUPER!
Ciao Paolo ti ho scoperto oggi che dire sei MONUMENTALE 👏👏👏
Grazie tanti K
Quello che non pago di tasse lo uso per implementare i miei ETF 😉
Paolo, complimenti per il lavorone. Piccola correzione sulla rendita (art.11 comma 3 d.lgs. 252/2005): fino al 50% puoi sempre scegliere di prenderlo in conto capitale (cash), il restante 50% va in rendita a meno che (con un calcolo astruso) non si verifichi di aver accumulato troppo poco.
Diciamo che fino a circa 90.000 € di montante, si può SEMPRE SCEGLIERE DI AVERE TUTTO CASH SENZA RENDITA. E poi c'é il caso della RITA che qualcuno ha già citato (stesso articolo comma 4).
grazie mille. Ho visto le regole di un fondo e le ho messe nel messaggio iniziale
Appena scoperto...simpatico davvero..iscritta davvero x questo motivo...ora seguiro' i video che a sensazione..credo abbiano spessore.. complimenti
Se sei alle prime armi è appena uscita la prima puntata del corso base base, sono i video con l'etichetta viola
Video interessantissimo e completo. Volevo aggiungere: 1. Versando su Fondi Fonte (commercio), il minimo versamenti del dipendente è 0,55% e il datore è obbligato a versare 1,55%,
2. Il tetto massimo accumulato sul fondo pensione che al raggiungimento della pensione ti permette di ritirare il 100% del capitale, si ricava da una formula che dioende dalla pensione sociale. Al momento tale limite si pone intorno ai 80k. Per ora, la legge consente di avere più fondi pensione e conviene fare in modo che singolarmente non raggiungano il limite per il ritiro del 100% del capitale. Quindi, si versa il tfr in uno di essi e poi si versa qualcosa volontariamente negli altri due fondi pensione (io ne ho tre) fino a saturare i 5.164 euro di deducibilità,
3. Recentement ho scoperto che oltre i 5164 euro di deducibilità annui, si possono anche dedurre i bonus aziendali versati direttamente dal datore di lavoro nel fondo pensione, fino a un max di 2k annui,
4. Quanto accantonato nel fondo pensione non è pignorabile, non entra nei calcoli isee, si può lasciare in eredità a chi si vuole e in caso di divorzio, non ruentra nei redditi per il calcolo degli alimenti.
Grazie mille!!!
Ciao. dove hai trovato l'indicazione per superare i 5164 euro deducibili annui?
io ho solo che concorre a tale importo la parte dipendente, la parte azienda ed eventuali altri versamenti liberali (sto parlando nello specifico di un fondo pensione aperto). Grazied
Va beh ma questa roba è oro. Grazie professore ❤
Anche se mi sono perso un po' (colpa mia) devo dire che sei molto bravo e preciso nelle spiegazioni.
Mi scarico il foglio e cerco di "ritrovare la strada" . Complimenti davvero per i suggerimenti e per il foglio che ci lasci a disposizione gratuitamente 👌. Grazie 1000 😍
Forse il miglior video in assoluto sul tema...
Grazie mille per questo lavoro ! Le confermiamo che le % fissate per CCNL per i datori di lavoro sono mediamente oltre l’1,50 %. Per esempio Fonte per commercio e turismo è 1,65% . Cometa ad esempio è ancora più alto per le new entry! Inoltre le aziende che investono nel welfare aziendale propongono sempre % dí complementare piu alte per coloro che convertono i premi aziendale nella previdenza complementare . C’è chi arriva al 2%!
Aggiungo un "dettaglio" che ho approfndito anche con il mio HR. Per i Metalmeccanici (non eslcudo possa essere diverso per altre categorie) il calcolo del contirbuto volontario e di quello aziendale, non va fatto sulla RAL ma sul minimo tabellare del proprio livello di appartenenza. Sempre nel mio caso, aderendo invece ad un FPA il calcolo della percentuale viene fatto sulla retribuzione valida ai fini TFR, se, come nel mio caso, si ha qualche elemeno della retribuzione che non concorre al TFR, come ad esempio la mia indennità di reperibilità, va escluso dalla base di calcolo.
Video preziosissimo. Davvero grazie Paolo!
Prof. Coletti grazie per il video. È sempre gentile e puntuale. Credo che però, nel calcolo dei profitti, vada segnalato che il fondo pensione viene tassato annualmente con aliquote che vanno dal 20% per le azioni al 12,5% per i titoli di stato. Ne esita un blocco costante dell'interesse composto che cambia la convenienza dell'investimento in tempi brevissimi. Già sui 16 anni, con un aliquota del 35%, é più conveniente gestirsi i soldi da soli.. Se ha piacere Le invio un file excel che lo dimostra chiaramente.
Ciao paolo, saresti così gentile di condividere il file anche con noi? 🙏
Grazie Paolo, mi ero perso questo tuo meraviglioso video ! Recuperato grazie alla live con Ciao Elsa 🤩🤩🤩 p.s. Grazie di avermi risposto alla domanda il live
Non ho ancora terminato di seguire il video, sono circa a metà, ma il suo lavoro è eccezionale e minuzioso! Complimenti Professore, un saluto ed un sincero abbraccio!
Ottimo video ed analisi molto interessante, la mia società versa nel fondo pensione il 2,2%. Interessante l'idea negli ultimi anni di aumentare la percentuale personale versata!!!
Grazie professore per la lezione che ci offre e per la chiarezza.
Mi permetto una considerazione: tra le tante incertezze (inflazione, rendimenti, ecc...) ce n'è una che a mio parere ci deve accompagnare nella scelta se investire o no nel fondo pensione. Sto parlando dell'incertezza della durata della vita.
Il fondo pensione, come ha ben spiegato lei, eroga una rendita, non un capitale. Se la mia vita si conclude un mese dopo il pensionamento ho perso praticamente tutto (in primis ho perso la vita). Il vero rischio che il fondo pensione mi copre è il rischio lunga vita e la necessità di una sua sostenibilità in qualunque momento fino alla fine. Se campo fino a 110 anni la rendita mi accompagnerà sempre erogando ben oltre quello che ho maturato.
Concludendo: la mia scelta è di versare nel fondo pensione quello che mi serve per avere una rendita, che unita alla pensione INPS, mi serve per garantire una vecchiaia dignitosa indipendentemente dalla durata. Il resto me lo investo per i fatti miei.
Ma sei sicuro sia così? Io penso che se superi l'aspettativa di vita e incassi il 100% del montante, il fondo smette di erogare. Non penso funzioni la "scommessa" di vivere oltre l'aspettativa di vita media..
Grazie mille Paolo! Video bellissimo e interessantissimo.
Complimenti! Veramente chiaro!
Veramente interessante (quanto amo i numeri).. ottimo lavoro.
Preciso e puntuale come sempre Paolo. Tu pensa che il mio fondo di categoria hai il profilo aggressivo con solo il 35% di azionario, tant’è che facendo le mie analisi ho fatto il conto che mi conviene rinunciare al contributo volontario del datore di lavoro e aprirmene uno al 100% azionario che ho trovato con Allianz insieme che costa solo lo zero 80% annuo
come hai fatto l'analisi?
@@FerroA98 su un foglio Excel con tutte le simulazioni del caso, arco temporale, costi , rendimenti ….
Bellissimo e utilissimo video. Grazie come sempre per i tuoi ottimi contenuti!
Molto chiaro, concordo soprattutto con la nota finale sull'erogazione del montante, se possibile sempre prendere il più possibile subito. Infine credo che più che "anni alla pensione" sarebbe più corretto "anni di permanenza nel fondo"
Grazie davvero di cuore per il servizio che rende alle persone con contenuti come questo tanto rigorosi quanto spiegati con semplicità e logica. Spero che non si stanchi mai di crearne.
concordo pienamente. Paolo risponde alle domande che mi pongo da sempre con una chiarezza davvero rara
Ammappala che video.... Devo dire che dovrò guardarlo almeno un paio di volte perché sono state inserite talmente tante variabili (ovviamente), che mi sono perse di strada non poco. La scena finale è a dir poco epica. Io ho cambiato lavoro nel 2015, aderendo da quel momento ad un fondo pensione. mi mancano ora 10 anni alla pensione, quindi verosimilmente verserò per 17/18 anni, la mia azienda mette 1,2%, io verso il 3% e mi viene versato il 16% del Tfr, quindi sono tutto un programma e proverò a ricalcolare il tutto 😅😅 povero me!!
Suuuuuuuuuuuper GRAZIE 🙏
Eccolo, lo sapevo che c'era chi versava solo una percentuale del tfr. A 10 anni alla pensione potrebbe essere una buona idea buttarci 5k l'anno di stipendio, soprattutto se hai aliquota alta
@@PaoloColetti infatti. È proprio quello che avevo intenzione di fare, e il tuo video è stato ILLUMINANTE!! 🤩🤩🤩🤩
@@metamax2608 considera che il fondo parte investendo il tuo stipendio E LE TUE TASSE. Ha già un 38% in più gratis. Più il contributo del datore di lavoro è un altro 50% gratis.
I poveri investimenti personali faticano non poco!
@@PaoloColetti Allora, ho fatto ora una simulazione , con i seguenti parametri (RAL 44K, anni alla pensione 10, contributo personale 3%, contributo aziendale 1,4%, % TFR versata nel fondo 16%), e per un tempo indeterminato come me il fondo è vincente anche con un rendimento personale netto all'7,5%. Mi sembra strano, è pure dall'analisi questo è il risultato che mi da 🙄🙄Quindi se così fosse, e non ho motivo di pensare diversamente, fondo pensione tutta la vita, ovviamente per la sola parte dei miei investimenti che dedicherò alla pensione. GRAZIE!!! P.S. immagino che se poi la RAL aumenti negli ultimi anni, tale vantaggio tenda anche a crescere
Ti ho conosciuto con questo video e sono rimasto scioccato dalla mole di dati! ottimo lavoro. Io sto utilizzando il fondo pensione. Noto che hai messo un rendimento medio del 3.5%. il mio fondo mi fa scegliere tra 3 comparti. Garantito Bilanciato e Dinamico. Io visto l'arco temporale aihme oltre i 15 anni ho scelto il dinamico e incrocio le dita...ma da quello che ho capito se uno scegliesse il garantito che in pratica prevede rendimenti quasi nulli non conviene assolutamente. Eppure la maggior parte dei colleghi vedo che scelgono quello perche "sai non voglio perdere soldi". P.S il comparto dinamico nel 2022 ha fatto il -11! Zio bonO!
Effettivamente il loro problema principale sono costi alti e gestione non ottimale. I tuoi colleghi puntano sono al risparmio fiscale, cioè non pagare tasse ora e pagarle dopo al 9%. Se una persona non sa investire soldi propri (cioè metti 0 il tuo rendimento), anche così è più conveniente che non farlo 😬
@@PaoloColetti beh il mio non è altissimo come costo gestionale..sul dinamico c'è uno 0.25% annuo.. costa come un etf . Il garantito sei sui 0.60. cmq si per chi non sa investire per me è ottimo e per quel mi riguarda tra sgravi fiscali e contributo datore di lavoro è da fare.
il garantito va bene se mancano meno di 4-5 anni alla pensione, altrimenti meglio scegliere qualcosa di un po' più spinto
ciao Paolo e complimenti per la semplicità nell'esposizione dei calcoli e per la tua grande simpatia. C'è però un particolare che non è stato trattato, ovvero quello di ritirare tutto il capitale dal fondo all'atto del pensionamento e siccome la norma dice che:"La possibilità di ricevere totalmente in capitale la somma maturata nel fondo pensione è consentita solo nel caso in cui, convertendo in rendita vitalizia il 70% del montante finale, il risultato risulti inferiore al 50% dell'assegno sociale" sarebbe davvero utile se facessi un foglio di calcolo per capire quanto sia la somma da non superare per avere appunto la possibilità di riprendersi tutto il capitale versato. Grazie per l'attenzione
Grazie per la segnalazione che ho messo nel commento iniziale.
Anche il foglio per non montare troppo :-) Pare rischioso perché non sappiamo quanto sarà l'assegno sociale, quanto guadagneranno gli investimenti e soprattutto quali regole saranno in vigore.
Bravo. Ad oggi l'assegno sociale è di 530 euro . Aumenta ogni anno . Se hai 90 k depositati al momento del pensionamento e ti danno il 5% annuo ti danno 4500 annui e quindi 375 al mese . Il 70 % fa 262 euro al mese . Che quindi è minore della metà dell'assegno sociale. È giusto il mio conto ? Quindi puoi richiedere tutti i 90 k . Adisopra di questa cifra al massimo metà cash e poi metà in rendita . Ho capito bene?? Grazie mille
@@guidorogno7818 ah, io ormai ho gettato la spugna a indagare nei mille anfratti di come e quando puoi ritirare. Magari Pietro però risponde...
@@PaoloColetti Innanzitutto GRAZIE . Se tu ci fossi stato nel 2000 non avrei perso 13 anni di duro risparmio da operaio e l'eredità di mio padre ( rip ) . Sei molto bravo Paolo , sempre preciso e preparato . Quanto a me ti assicuro che devo sapere bene come funziona il fondo . Mi mancano 10 anni alla pensione ma 20 li ho passati in cantiere con buldozzer ed esplosivo e vorrei anticipare ... Magari con la RITA .... Ho 60 k nel fondo ( 60/40 ) ed è il mio principale risparmio ... Continua cosi !! Ti stimo .
Incredibile prof - rendimento fondo pensione stimato al 3,5%. Vado sul sito del mio fondo (quadri fiat) che pubblica il rendimento, netto, da aprile 2004 (20 anni circa) pari al 97,45%. Calcolo il rendimento netto necessario annuo per fare 97% n 20 anni e fa 3,5%. Genio.
Beh, alla fine ha reso bene
Ciao Paolo, hai tenuto in considerazione il fatto che una persona fisica che non ha diritto alla deduzione del fondo pensione può richiedere alla compagnia assicurativa che venga tenuto in considerazione l'ammontare dei versamenti in periodo di indeducibilità al fine di non subire la tassazione sul versato al momento della liquidazione del fonto (ovvero quel 9-15% viene tolto per quella somma versata nei momenti di vita in cui non è presente il vantaggio fiscale), Ciao e, avanti tutta, sei un grande. e grazie per tutto quello che fai.
Sono detentore di due fondi pensione “aperti” ma entrambi sponsorizzati dalle aziende per cui ho lavorato.
Sul primo ho iniziato a versare circa 35 anni fa piccole cifre quando per l’azienda non vi era obbligo di integrazione. Dopo 10 anni di anzianità si sono aggiunti i contributi aziendali.
Inizialmente non c’era la possibilità di scelta del profilo di investimento, che era puramente assicurativo e così ho mantenuto fino ad oggi (da ignorante in materia di investimenti). Al momento ho un montante di 130k.
Cambiando azienda 9 anni fa iniziai a versare su un altro fondo e scelsi un profilo a rischio medio. L’anno scorso ho perso circa un 10% del capitale ma vedo che sta recuperando rapidamente. Montante attuale circa 90k e arriverà sui 100k ad inizio 2024 quando conto di ritirarmi. Il consulente di questo fondo durante un intervento per illustrare i prodotti suggeriva correttamente (ora l’ho capito pure io!) di scegliere un profilo ad alto rischio (alias tutto azionario) per i giovani neoassunti, e di convertirlo a basso rischio (profilo “TFR” con capitale garantito ma rendita praticamente nulla) a ridosso della pensione.
Tra qualche mese dovrò prendere due scelte, per le quali chiedo un consiglio tecnico:
Ho scoperto che per beneficiare appieno della riduzione fiscale (irpef al 9%) occorre scegliere un solo fondo che acquisirà l’anzianità complessiva. Io avrei preferito mantenerne due con profili di rischio differenti.
Quale scegliere e con quale profilo? Entrambi i fondi hanno costi di gestione che mi sembrano simili, considerando che sono oggetto di convenzioni aziendali.
Input utile per l’analisi: se non ho sbagliato i conti e se l’inflazione futura non mi stronca la pensione, spero di non dover attingere a questo capitale (230k complessivi) per diversi anni.
Mi dispiacerebbe quindi veder erodere dall’inflazione il frutto dei miei risparmi. Quindi sarei tentato di scegliere come minimo un profilo di rischio medio, che posso modificare in qualunque momento.
Aggiungo una ulteriore mezza opzione: prelevo una parte consistente del capitale e la reinvesto. Ma il nuovo investimento dovrà essere sostanzialmente obbligazionario, perché con buona probabilità dopo una decina di anni potrei aver necessità di una parte di capitale (o di rendita nel caso decida quella opzione).
Insomma, sono un po' confuso. Ogni indicazione sui corretti criteri di scelta è gradito 😊
Davvero illuminante! E' un piacere ascoltarla!
Complimenti come sempre. Una precisazione sul TFR lasciato in una azienda "ballerina" che eventualmente potrebbe fallire. In caso di fallimento il TFR verrebbe interamente rimborsato al dipendente dall Inps, previa insinuazione nella procedura fallimentare tramite un patronato o avvocato di fiducia. Certo, con ulteriori spese e stress psicologico, ma.comunque non si perde.
grazie mille. Me lo hanno fatto notare e ho subito aggiornato il primo commento "di correzione"
La ringrazio molto per il video e per questo enorme lavoro che fa.
Due appunti:
1) i contributi del datore di lavoro al fondo pensione contribuiscono al raggiungimento del limite di 5.164 euro
2) se il montante è sotto una certa soglia (dipende da alcuni fattori, per un caso medio è poco più di 100k) può essere riscattato cash il 100% al pensionamento. Viceversa, è comunque possibile riscattarne fino al 50% cash al pensionamento.
2. ok, messo nel commentone iniziale
1. Noooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo, perché mi date queste brutte notizie???? Grazie mille, lo metto nel commentone iniziale e aggiorno il foglio appena possibile
Per il riscatto al 100 per cento dipende ancge dalla anzianità contributiva nel fondo
@@antonellac.5866 minimo 5 anni di contribuzione a fine carriera e poi si può riscattare il montate se il suo 70% convertito in rendita vitalizia questa non supera il 50% della pensione sociale in vigore. Altro caso è il soggetto affetto da invalidità permanente da cui deriva una riduzione della capacità lavorativa inferiore ad 1/3.(anche questi può ritirare il 100% del montante accumulato).
@@PaoloColetti Non sono sicuro che la correzione introdotta sia corretta. é vero che il contributo datoriale rientra nel limite dei 5164€ deducibili, tuttavia è un'entrata extra! Cioè se la RAL è di 30K e il datore partecipa con il 2%, questo lavoratore in sede di dichiarazione dovrà dichiarare 30,6K (non ne sono super sicuro ma mi aspetto che sia così, altrimenti si ha uno sconto delle tasse "doppio"). Poiché il contributo datoriale è deducibile gli 0,6K non vengono tassati come IRPEF. Quindi a mio parere va considerato nella cella B8 (cioè il caso in cui si versi nel FP), ma non nella cella C8 (caso in cui non si aderisce al FP).
Ciao! Scusa se rispondo a questo commento di un po' di tempo fa ma potresti spiegarmi meglio cosa intendi con il punto 1?
🎯 Key Takeaways for quick navigation:
00:00 *🎁 Introduzione al video e contesto sul fondo pensione*
- Il video esplora il concetto di fondo pensione, evidenziando vantaggi e criticità.
- Contesto sulla deducibilità fiscale e benefici del fondo pensione.
01:33 *💰 Struttura e vantaggi del fondo pensione*
- Descrizione dei fondi pensione come supporto alla provvidenza pubblica.
- Benefici inclusi deducibilità fiscale, non tassazione sul versamento e contributo del datore di lavoro.
04:07 *📊 Rendimenti, tassazione e pagamenti nel fondo pensione*
- Spiegazione della tassazione sui rendimenti e la restituzione dei soldi sotto forma di pensione.
- Approfondimento sulla tassazione delle pensioni e l'aliquota applicata.
05:01 *📉 Criticità del fondo pensione*
- Identificazione di due principali problematiche: rendimenti inferiori rispetto a un investimento personale e profili di rischio spesso conservativi.
- Raccomandazioni su chi dovrebbe considerare il fondo pensione come opzione primaria.
07:08 *🔢 Calcoli e parametri per valutare il fondo pensione*
- Guida pratica per eseguire calcoli relativi al fondo pensione, inclusi i parametri da considerare.
- Discussione sugli scaglioni IRPEF e il reddito annuo lordo come base per le valutazioni.
08:47 *💡 Approfondimenti sui rendimenti e rivalutazione del TFR*
- Esplorazione dei rendimenti netti e rivalutazione del TFR (Trattamento di Fine Rapporto) nel contesto del fondo pensione.
- Considerazioni sulla scelta tra mantenere il TFR in azienda o investirlo nel fondo pensione.
11:51 *📊 Tassazione del fondo pensione*
- Il fondo pensione è tassato con un'aliquota agevolata che varia tra il 9% e il 15% in base alla durata della permanenza nel fondo.
- La parte del TFR maturata viene tassata al 17%, seguendo l'aliquota marginale del reddito.
13:14 *💼 Scelta tra fondo pensione e TFR*
- Le differenze tra chi aderisce al fondo pensione e chi no riguardano principalmente la gestione del TFR.
- Mentre per chi è a tempo indeterminato il TFR resta in azienda, per chi è a tempo determinato può essere incassato periodicamente.
15:01 *💰 Contributi aziendali e TFR*
- I contributi aziendali al fondo pensione vanno a sommarsi agli investimenti personali, influenzando il rendimento complessivo.
- Il TFR che rimane in azienda o viene versato nel fondo pensione dipende dal tipo di contratto di lavoro.
25:31 *📊 Analisi della convenienza nel tempo di adesione al fondo pensione*
- L'adesione al fondo pensione può diventare conveniente nel tempo, con variazioni significative a seconda dell'età di ingresso.
27:23 *💰 Strategie di versamento e minimizzazione fiscale nel fondo pensione*
- È possibile aderire al fondo pensione con un investimento iniziale minimo per garantirsi anni nel fondo a un'aliquota di tassazione bassa.
- Strategie di "switch off" possono essere adottate per massimizzare il beneficio fiscale, trasferendo il capitale nel fondo pensione solo quando mancano pochi anni alla pensione.
30:09 *🔄 Ottimizzazione dei versamenti nel fondo pensione*
- L'analisi mostra che versamenti irrisori seguiti da un ingresso massiccio nel fondo pensione possono massimizzare i benefici sul lungo termine.
- Il momento migliore per effettuare lo "switch off" varia a seconda del profilo individuale e delle preferenze di rischio.
Made with HARPA AI
Video spettacolare ed esaustivo, complimenti. Mi piace e ti seguirò. Io dalla mia, a 23 anni dalla pensione, sto iniziando un pac di 500 euro su etf msci world a distribuzione creando praticamente una pensione integrativa con un montante che cresce nel lungo periodo e che mi garantisce una rendita passiva sempre crescente. Dato che l'orizzonte è lungo, la diversificazione e il profilo azionario saranno decisivi per garantirmi un bel ritorno. A questo aggiungo dividendi ed investimento in azioni. Ma x chi non ha voglia, tempo o pazienza per gli investimenti il fondo pensione è sicuramente un investimento passivo che non porta via tempo e fatica. Spero condividerai il mio punto di vista ed il mio modo di operare ad oggi. Grazie ancora del magnifico contributo.
In sostanza, per dipendente nel privato a tempo indeterminato, TFR in fondo pensione + investimento personale ... una via di mezzo 😅
Complimenti davvero per tutti i Suoi video
Ottimo video e ottima spiegazione, io ho fatto tutto a gestione separata x non rischiare nulla, ma non ho nemmeno rendimento, forse pure troppo diffidente da tutte le casistiche😅
Buongiorno Paolo e grazie per il tuo lavoro. Nel tuo file indichi come valore dell'inflazione 3%, in realtà la media dal 2007 (se non ricordo male quando è partita la "campagna" dei fondi pensione) è del 1,94%, ma anche considerando gli ultimi 30 anni è del 2,29%, forse per una stima più corretta sarebbe meglio usare 2-2,5% come tasso di inflazione.
Buongiorno, Vinci però il premio pignolazzo dell'anno. non è che posso rifare il video ogni 6 mesi per adeguarlo all'inflazione, mettete voi il numero che vi pare. 😘
Buongiorno paolo, alcune considerazioni, con il fondo cometa che é il piú grande per i metalmeccanici, il datore di lavoro dà il 2% a fronte di un contributo minimo del 1,2% del lavoratore, quindi non é cosí strano che sia piú alto 😅, poi mi viene da dire che il 3° caso che hai considerato che una persona resti sempre con contratto a tempo determinato per 30 anni é un po' isolato onestamente, vuol dire cambiare lavoro ogni anno visto che con lo stesso datore, dopo un anno di determinato é obbligato a darti l'indeterminato, almeno nel settore privato, da quello che so....
Presente! Dipendente a tempo determinato dal 2011 presso lo stesso datore di lavoro che mi ha offerto un altro contratto fino al 2026 :-)
Però hai ragione, alla fine io il mio TFR non lo ho ancora visto e quindi sono ai fini del calcolo un tempo indeterminato. Ho sempre sperato che ritardassero il nuovo contratto di 1 giorno e così incassare un godurioso ammasso di soldi.
E' che capita che ci sia chi fa una serie di lavori a tempo determinato per lungo tempo, se il mio datore non avesse avuto bisogno di me io avrei cambiato spesso.
Molto interessante anche questo video. Mi permetto di sottolineare un aspetto che secondo me manca nel video. La deduzione non è solo sul contributo volontario ma anche sull'1% del datore di lavoro.
Intendi dire che dalle tasse del lavoratore viene scontata anche quello che versa il datore di lavoro? Sei la prima persona che me lo fa notare, sapevo solo che anche quello che versa il datore dilavoro contribuisce al massimale
@@PaoloColetti le tasse vengono scontate o meglio restituite in sede di 730. Questa cifra viene calcolata sommando il contributo volontario del lavoratore e quello del datore fermo restando il limite dei 5mila all'anno. Stando all'esempio del tuo video dunque il lavoratore non solo recupera sui 350 euro che ha versato 123 euro di tasse ma recupera ulteriori 123 euro sui 350 euro versati dal datore. E questi sono davvero soldi in più non solo uno sconto sulle tasse.
Se immaginiaml stipendi più alti il vantaggio poi creece ancora di più perché non parliamo più del 35% ma del 43%.
La vera stortura del sistema sta nel fatto che più guadagni più ci guadagni (perdona il gioco di parole). Non solo l'1% del tuo datore sarà più alto ma sarà anche più alto il guadagno in sede di 730. 23% per i "poveracci", 43% per chii guadagna bene.
@@tow2100 ma di cosa stiamo parlando.. 43% di tasse x avere una miseria di servizi! ma per favore, sono noccioline queste !!!!!!!! 43% di tasse !!!!
Ciao Paolo. Grazie per il lavoro. Sono imbattuto in questo video un po' per caso dato che combinazione ho provato a fare anche io un file excel simulatore. In ufficio è nato un inside joke tra chi ha fatto il fondo pensione e chi no. Il mio simulatore aveva però uno scopo un po' diverso ovvero vedere oltre a sé conveniva o meno, capire in quanti anni chi ha fatto il fondo pensione supera chi non lo ha fatto.
Effettivamente anche dai miei calcoli il fondo conviene senza dubbio per un indeterminato. Ma la grossa differenza tra me (io ho fatto il fondo, sigla PG100) e il mio collega (non lo ha fatto, sigla MM) è che lui quei soldi li vedrà subito al momento della pensione ritirando il tfr ed avendo avuto un pochino più di stipendio non messo da parte negli anni.
Io invece convertendolo in rendita vitalizia non reversibile raggiungerò e poi supererò il mio collega da 80-82 anni in poi... sempre che ne sia consapevole.
Volevo chiederti dato che mi fido più dei tuoi calcoli che dei miei, se anche a te torna. A me l'incrocio tra le due curve PG100 e MM avviene non prima degli 80 anni, anche aumentando di parecchio il contributo..
In aggiunta ci siamo divertiti a capire se convengono strategie in cui lasciare al momento del pensionamento il 100% in rendita o solo il 50% (quasi tutti i fondi non permettono di ritirare di più al momento del pensionamento) oppure sono andato a sviscerare il significato contorto della frase 70%capitale 50% 'assegno sociale per poter comunque ritirare tutto...
Se i calcoli sono giusti un ritiro del 50%del capitale (PG50) al momento della pensione e poi rendita vitalizia del residuo, permette di superare MM già a circa 70-72 anni. PG50 verrà poi superato da PG100 a 88-90 anni.
Volevo chiederti se torna anche a te e se quindi un buon compromesso sia appunto fare il fondo e poi svuotarlo per il 50% al momento della pensione.
grazie per un tuo parere
PS: nel simulatore ho anche inserito l'aumento della RAL nel tempo, ma forse è qualcosa che non cambia le carte in tavola... che ne pensi?
PPS: ho fatto fatica a capire quanto venissero tassati i soldi ritirarti dal fondo, ho messo un 23% ma forse sono tassati anche questi al 9-15%...
Il vero scandalo è che aliquota massima rimasta ai vecchi 10 milioni di lire. Sono passati 20 anni da entrata euro...assurdo.
Sono d'accordo. Questo è un bellissimo canale per i temi che tratta. A me piace molto anche Riqualifico e Affitto e Pietro Michelangeli
8:15 la RAL è la vostra retribuzione lorda. Si prende dalla somma di tutte le voci tipo "Importo lordo" dei cedolini di un anno.
Per farmi capire: se prendo 100€ come RAL, ci tolgo il 9,19% di contributi Inps. E ottengo il reddito imponibile (valore utile per 730). In questo caso 90,81€.
Sul reddito imponibile calcolerò la IRPEF. Mettiamo che pago 23€ di Irpef. Il mio netto (bonifico in entrata) sarà di 67,81€.
Quindi il valore che vedo in 730 come reddito di lavoro è già netto contributi previdenziali, ma non è la RAL😊
Video molto interessante! Andiamo sul punto chiave del video al 18° minuto circa:
"spesso vi vengono spacciati benefici fiscali come soldi che rientrano No, la legge dice soltanto che avete degli oneri deducibili quindi pagherete meno tasse rispetto a chi non aderisce al fondo pensione (...l'agevolazione viene calcolata nelle celle C8 e D8)"
Forse sto sbagliando io ma proviamo a fare il seguente esempio:
Dipendente A -> versa solo il TFR al Fondo pensione (semplifichiamo e togliamo il contributo c/azienda)
Dipendente B -> lascia il TFR in azienda
Verso a fine dicembre 20xx:
Dipendente A -> decide di versare 1.000 nel fondo pensione
Dipendente B -> decide di investe 1.000 nel mercato azionario
Conguaglio 730
Dipendente A potrà dedurre i 1.000 e di consenguenza a Luglio 20xx+1 riceverà in busta paga circa 350 euro (semplifichiamo il calcolo e teniamo conto dell'aliquota del 35%).
Bene, questi 350 euro il dipendente A potrà investirli nel mercato azionario.
Di conseguenza:
Il dipendente A avrà:
+ 1.000 nel fondo pensione (che poi saranno tassati al 9%-15% a seconda degli anni d'iscrizione). Semplifichiamo e facciamo 100 euro di tasse
+ 350 investiti nel mercato azionario
= 1.000 - 100 (tasse) + 350 = 1.250
Il dipendente B avrà:
+ 1.000 nel mercato azionario
In conclusione:
E' corretto affermare che con le C8 e D8 il dipendente non potrà investire 350 euro ma 350 - 123 = 227
E' sbagliato, in base alla mia opinione, che chi versa a fondo pensione può versare solo 350. Per chi versa a fondo pensione il netto non diminuisce di 350 ma qualcosa di meno. Bene questo qualcosa di meno può essere investito nel mercato azionario.
Sto forse sbagiando qualcosa?
.
Quei 100 euro però li pagherà molto molto dopo quando preleverà dal fondo e io ne ho tenuto conto. Nel frattempo restano investiti.
Alla fin fine il prospetto excel del video è corretto!
Semplicemente nel prospetto excel si riduce l'importo di chi non aderisce al fondo perdendo il rendimento del mercato azionario.
Analogo importo si arriva dando la possibilità di chi aderisce al fondo pensione di investire la riduzione Irpef nel mercato azionario.
Grazie per il lavoro svolto, è sicuramente un ottimo strumento. Mi pare che quest'analisi non prenda in considerazione i costi dei singoli fondi di previdenza integrativa. Una volta stabilito che il fondo pensione è obbligatorio per un dipendente, ci si trova a scegliere a quale fondo pensione aderire. Il sito COVIP offre una panoramica dei costi riassunti in una percentuale denominata ISC. L'ISC varia di parecchio tra fondi pensione di categoria, aperti o PIP ed il COVIP stesso precisa che una differenza di 1 punto percentuale di ISC può implicare una riduzione del capitale anche del 18%. Io non ne capisco una mazza e sarebbe molto utile avere una spiegazione di questo concetto. Grazie a prescindere.
Professore ! Questa è LA MIGLIORE ANALISI che si possa trovare in rete . Ma... solo io sono stato INCAPACE di investire ( perdita enorme nel 2000 e 2020 ) ? Nel 2004 OBBLIGO un'amica ( incapace di risparmiare ) ad aprire Fondo Pensione di categoria ; SOLO grazie a questo è stata capace di comprarsi un'appartamento e di sistemare i denti ... Io ho aderito al Fondo di categoria Fon.te nel 2003 ( e ne sono STRAFELICE ) ... Grande Paolo !!!
Io lavoravo in una banca e posso dirti che quasi nessuno riesce a guadagnare più del guadagno fiscale di un fondo pensione ..quindi conviene a quasi tutti :-))
@@antonellac.5866 Interessante la tua testimonianza !! Brava . Mi rincuori . Grazie 👍
E' dal 2007 che la tassazione arriva al 9% prima è maggiore, nel tuo caso dal 2003 a fine 2006 è del 23 escluso che come ho fatto io utilizzi l'opzione Rita, una novità assurda. Comunque quando vai in pensione chiedi subito.
@@antonellac.5866 Come ringraziarti ? Informazioni PREZIOSE . Fortunatamente dal 2003 al 2006 avevo versato poco , circa 10 k . Altri 50 k fino ad oggi. Totale 60 k ( ho tutto in Fon.te Dinamico ) . Ti prego ! Dimmi della RITA ! Vorrei anticipare la pensione e mi sembra eccezionale !! Che ne pensi ?! Grazie mille
L opzione Rita la puoi richiedere quando ti manca poco alla pensione e ti consente di avere rateizzato il fondo pensione fino ai 67 anni d età pagando così un aliquota minore su tutto il montante cioè come è dal 2007 in poi. Io avevo una vecchissima anzianità contributiva nel fondo. Quindi ora che sono in pensione ritiro rateizzato il fondo pensione e ci riverso 5.000 all anno. Tanto li posso togliere quando voglio. È questa l'assurdità
Grazie per il lavoro!!
Complimenti per l'analisi. Personalmente ho sottoscritto un PIP (ho 40 anni) causa desiderio di usufruire dell'incentivo fiscale. Vorrei porre l'attenzione sullo spread a dir poco disumano che ha ravvisato tramite comparatore Covip tra ISC (indici sintetici di costo) dei PIP. Il mio (non faccio pubblicità) costa circa 1,04% annuo, il più caro il 3,44%. Parliamo dello stesso comparto (azionario)...
Ottimo il tuo!
Si, gener...life, però ho il timore scappino coi soldi prima del 2052 oppure che io tiri le cuioia prima dei 90 anni (molto più probabile...)...
Complimenti per la passione e la precisione che ci metti.
Io ho investito in 4 fondi pensione diversi per cercare di non superare la soglia legata all''assegno sociale al di sotto della quale si può ritirare tutto il montante maturato.(l'ho spiegata male e me ne scuso in anticipo).
L'idea di avere una Rendita mensile è pessima a mio avviso.
Nel caso in cui il montate sarà superiore a quella soglia c'è anche la possibilità di ritirare il 30% come anticipazioni anche 1 solo anno prima (tassazione al 23% fissa mi sembra) per poter poi ritirare tutto.
Sarei curioso di vedere qualche simulazione in merito
Azzz... ma siete tutti scaltri! Ottima idea, ma non funziona se vivi molto più della media :-)
Inoltre se il datore di lavoro contribuisce anche lui poi non hai il suo bonus.
Simulazioni.... speravo di aver finito col fondo pensione per sempre :-(
@@PaoloColetti E se invece muori poco dopo la pensione ed hai scelto la Rendita vitalizia hai perso tutti i soldi che hai maturato.
Insomma le previsioni sono molto difficili inoltre esistono tanti tipi di Rendita fra cui scegliere, il che rende tutto più complicato.
@ccacci No no, con la somma di tutti e 4 rimango al di sotto dell'acqua soglia.
Guarda che per avere TUTTO il montante subito al pensionamento NON devi superare indicativamente i 90 000 euro . 4 Fondi ''forse '' sono eccessivi ? E l'anzianità di PRIMA iscrizione al Fondo su QUALE Fondo ce l'hai ? Grazie
@@PaoloColetti TRUCCO ( BUG ) ...Caro professore , devi anche sapere che ( esempio ) se guadagni 50 k e versi al Fondo NON paghi le tasse ( 43 % ) ...dopo qualche tempo chiedi un'anticipo al fondo di 10 k e ci paghi le tasse ( 23 % ) . Dimmi se è poco guadagner il 20 % ....Dopo un'anno riversi 10 K ( ti scontano il 43 ...) Lo fai un paio di volte in vent'anni ... dimmi se mi sono spiegato ...
Molto interessante. Io però ho valutato differentemente al momento di fare la scelta obbligata anni fa. Ho reputato che avere una rendita al momento della pensione per vari anni non fosse per me interessante quanto tenere i soldi senza versamenti ed avere poi tutto il tfr da reinvestire con margini superiori, e così sto facendo.
Confesso che anche io ho fatto quella scelta
Esiste il rischio che l azienda non versi anche parzialmente quanto dovuto nel fondo pensione quindi vanno fatti dei controlli. Per quanto riguarda versamenti aggiuntivi a fine periodo esiste il rischio di beccarsi un periodo di rendimenti non favorevoli come il 22
Buongiorno Prof, io sono uno di quelli che, versando il 15% dello stipendio, arriva ai famosi 5164,57€ … tra i vantaggi che ho avuto in questi anni, ormai sono iscritto da 20, c’è anche quello che riuscivo a stare sotto i 24000€ e quindi prendevo per intero i 960€ di Renzi .. mi sembra una buona mossa.
Bel video! Da super pignoloni😂
Grande prof video molto interessante
Un bel lavoro, complimenti.
C'è però credo una imprecisione: calcoli la tassazione sulla RAL mentre va calcolata sull'Imponibile Irpef.
Per calcolare l'imponibile Irpef occorre prima dedurre i contributi versati dal lavoratore all'INPS (9,19% + 1% di contributo IVS sulla parte eventualmente eccedente la prima fascia di retribuzione pensionabile, nel 2023 pari a € € 52.190,00). Una RAL di 30.000 viene ad esempio a corrispondere ad un Imponibile Irpef inferiore a € 28mila, quindi lo scaglione da applicare è più basso di quello estratto nel foglio di calcolo.
(In realtà, possono poi concorrere a ridurre l'imponibile Irpef proprio i versamenti alla previdenza - ma questo è ciò che il tuo foglio va a calcolare - ed i versamenti a fondi/casse/polizze di assistenza sanitaria)
Grazie a te e alle altre persone che me lo hanno segnalato. Aggiorno il foglio. Gli scaglioni saranno sempre una approssimazione purtroppo, anche perché c'è gente che passa di scaglione con il contributo mentre io lo considero sempre in quello più alto. A spanne farò quindi il calcolo degli scaglioni su 10,19% più bassi
C'è la possibilità per chi ha fatto anche un solo giorno di lavoro prima del 28/4/1993 di versare un minimo del tfr del 30% e prendere anche il contributo del datore che nel caso del settore legno arredo è del 2.3% con un minimo del lavoratore del 1.3%
Inotre i contributi sono sull imponibile inps e non sul ral
Nel caso dei 35k l imponibile previdenziale è circa 40k.
Il 2.3% dell azienda è poco meno di 1000 euro che non è male. È
solo una precisazione
Grazie e la seguo sempre con interesse
Molto interessante grazie 1000
Per il fondo Cometa il contributo personale e del datore sono calcolati sui minimi contrattuali, per chi ha un superminimo ciò comporta una riduzione di queste quote rispetto al TFR che è calcolato sulla RAL.
corretto, infatti anche per me le formule dell'excel sono da adattare: da calcolare non sulla RAL ma sulla paga base, che puo essere anche il 60% rispetto al lordo mensile
Ottimo video ma soprattutto ottimo excel per fare le simulazioni. Segnalo un errore nel calcolo aliquota media TFR, per correggerlo basta mettere il divisore finale tra parentesi nella cella L16 - da L2*(100%-10,19%) a (L2*(100%-10,19%)) che sottostima l'aliquota specie per i redditi più alti .
Grazie mille, controllo!
Secondo me una cosa da considerare è il costo di gestione del fondo pensione, anche paragonato ad un eventuale costo della gestione del patrimonio. Perché nel lungo incide parecchio. Io per esempio ho 0.86 annuo sul fondo di gestione, mentre i fondi che compro con la consulenza dell'Arancia hanno un costo di gestione tra il 2 e il 2.5%.
Video davvero utile e ben fatto! Allora con Cometa posso dire di essere fortunato, io verso l'1,3% mentre il mio datore di lavoro il 2%. Il problema è che il comparto più "rischioso" ha il 56% di azionario...
Facendo questo video e leggendo le risposte ho scoperto che di fortunati come te ce ne sono tanti e che sono io lo sfortunato che ho 0% di contributo del datore di lavoro! Il problema grosso dei fondi pensione è che hanno allocazioni inefficienti e soprattutto spese enormi senza motivo
Buongiorno, ottima analisi. Mi chiedevo se conviene aprire 2 fondi pensione, uno quello negoziale in cui versare TFR + contributo datore + contributo minimo e un fondo aperto che, seppur hanno costi maggiori, hanno comparti molto più rischiosi, fino anche 100% azionario (i migliori sembrano quelli di Amundi e Alianz, considerando costi e % azionaria).
Nel fondo pensione aperto si metterebbe contributi per massimizzare fino al massimo deducibile (5k) avendo comunque un rendimento competitivo dato la grossa componente azionaria (in linea di massima il rendimento netto tra quello del fondo e quello fatto da proprio dovrebbe essere simile).
Poi a tot anni dalla pensione (ad esempio 5 o 10), quando si vuole un po' ridurre il rischio, si potrebbe chiudere questo secondo fondo per far convergere tutto in uno unico. Cosa ne pensa?
Ciao. Non pensare che il rendimento fatto da te e quello del fondo siano simili, altrimenti non avrei fatto il video. Purtroppo i fondi pensione sono spesso molto costosi e la loro gestione costosa non porta a rendimenti superiori rispetto ad una allocazione completamente passiva fatta senza conoscenze dei mercati.
Poi puoi spostare il tipo di allocazione anche durante la vita del fondo, la scelta non è per sempre. Quindi puoi farlo anche avendo un solo fondo.
Hai ragione se il tuo fondo di categoria non ammette gestioni aggressive (se vogliamo chiamare in 100% azionario "aggressivo"), se vuoi sfruttare tutta la deduzione e i tuoi investimenti non surclassano il fondo allora conviene. Più che chiudere il smetterei di versare o meglio vederti solo il minimo, giusto per essere sicuro di avere gli anni di contribuzione ai fini della tassa che scende dal 15 al 9
Ciao Paolo, solo una precisazione.
La tassazione dei rendimenti del fondo pensione non e' al 17% ma il 20% .
Dal sito covip : I rendimenti maturati dal fondo pensione sono soggetti all’imposta del 20%, più favorevole rispetto al 26% che si applica alla maggior parte delle forme di risparmio finanziario. Sulla quota del rendimento che deriva dal possesso di titoli di Stato e titoli similari, la tassazione è fissata al 12,5%.
Cambia poco se si ha una linea bilanciata con all'interno una buona quota di titoli di stato , ma se si avesse una linea azionaria c'e' un buon 3% di differenza.
Ma il ho messo il 17? Forse ho fatto una media col 12.5 perché se ha obbligazioni giv si quelle paga 12.5
Grazie 🙏🏻❤
Il consiglio per tutti è aprire un fondo pensione aperto a spese basse o addirittura assenti il prima possibile, o se si hanno figli aprirlo direttamente ai figli, ci si mette su una cifra simbolica e lo si lascia lì a maturare gli anni, non mi farebbe strano che magari tra 10 o 15 anni per raggiungere il minimo di tassazione lo stato decida di aumentare gli anni di permanenza nel fondo
esattamente!!!!
Ho 31 anni, ho aperto il fondo pensione a 20 anni, quando nemmeno veniva pubblicizzato. Sono curiosissimo di sapere come andrà a finire. Fatto sta che fra tfr, versamenti volontari e gran parte del welfare che percepisco si è creata una massa tale che occupa metà torta. La considero la parte del portafoglio intoccabile. Gran video, grazie.
Sono d'accordo. Questo è un bellissimo canale per i temi che tratta. A me piace molto anche Riqualifico e Affitto e Pietro Michelangeli
Complimenti bellissima analisi!io lo scorso anno ho sottoscritto alle mie figlie di 6 anni Allianz insieme versando solo 100€. Questo serve a fargli maturare il prima possibile anzianità contributiva in modo che già a 40anni abbiano raggiunto la minor aliquota del 9%. Decideranno loro se e quanto versare quando inizieranno a lavorare..
a 40 anni andranno in FIRE!!! Il problema sono le regole che possono cambiare, anche se devo dire che spesso cambiano salvaguardando chi è già dentro, quindi avresti fatto bene
@@PaoloColetti be diciamo che si tratta di un fondo aperto e non ovviamente di categoria. Se dovesse essere sfavorevole non devono fare altro che lasciarlo dormiente e non alimentarlo... Vedranno loro se e cosa farne
No, l aliquota del 6% la raggiungono già dopo i 26anni di età. L aliquota diminuiscendi 0,30 ogni anno. Quindi se parti da 15 - (20annix0,30)=9%😊
Stessa cosa fatta a fine 2022, anche se il mio agente mi ha detto che non è necessario versare alcunché, l'anzianità matura lo stesso (?).
@@Archaeopteryx83776 certo, ha ragione. Però almeno 100 mettile
Ottimo video come sempre. Per chi è in regime forfettario e non può sfruttare la deducibilità fiscale pertanto la migliore soluzione è fare un PAC in etf da riversare poi nel fondo pensione all'avvicinarsi di questa? Ringrazio anticipatamente chi mi darà lumi.
Perché riversi nel fondo pensione? Non puoi banalmente continuare con i tuoi investimenti?
@@PaoloColetti hai ragione. Credevo di avere un qualche vantaggio fiscale ma non è così. Grazie
La mia azienda versa il 4% nonostante io versi solo lo 0.5%. È l'unico motivo per cui l'ho fatto 10 anni fa, ma ora grazie alle nozioni sugli sgravi fiscali, capisco convenga, nonostante ci finisca anche il TFR. L'unico dubbio è capire se mi conviene o no richiedere l'anticipazione del 30% per ulteriori esigenze e investire la cifra dentro gli altri ETF che già posseggo.
Solitamente conviene sempre portare via soldi, a meno che tu non sia vicino all'uscita dove paghi meno tasse che non a portarli via
@@PaoloColetti efettivamente mancano 30 anni e facendo un conto a spanne su quanto ha reso il comparto azionario del mio fondo pensione rispetto ad un ACWI negli ultimi 15 anni sembra non esserci storia anche considerando la tassazione. Correggimi se sbaglio, la tassazione del 23% per chiedere l'anticipo, rispetto al 9% di quando andrò in pensione, è da fare solo sul capitale versato, mentre per i gain devo confrontare il 26% vs il 20%. Se quindi uno pensa di fare 2x in 30 anni col fondo pensione ma almeno 3x con un ACWI ecco che allora il 23% vs 9% e in misura minore il 26% vs 20%, danno benefici inferiori rispetto al gain aggiuntivo che darebbe l'ETF.
io sono un caso "fortunato" forse, perchè io metto il 2% dello stipendio e l'azienda mette il 3%, e il fondo va normalmente meglio del mercato (con punte del 10-12% alcuni anni). Il fondo si chiama Prevaer. Così, ad occhio e croce e senza neanche fare i calcoli, direi che a me conviene.
(Ral vicino ai 100.000)
Bel video...avevi iniziato con un po' di polemica sterile ma poi ne sei uscito con un bel contenuto. Grazie!
Beh, sterile, se dai conti mi veniva che non conviene, è polemica utile 😁
Ma quasi sempre conviene
Domanda: nel caso sfortunato che sopraggiunga una condizione di invalidità permanente improvvisa esempio a 50anni, il fondo pensione comincia a pagarmi da quel momento fino all'ultimo saluto a prescindere da quanto ho accumulato? Complimenti per il canale, di grandissimo valore...
Possiamo considerare un vantaggio di mantiene il proprio TFR in azienda, nell'ipotesi che questa sia finanziariamente solida, come "disaster recovery"?
Se il lavoratore subisce un licenziamento, quest'ultimo si ritrova una liquidità adeguata per affrontare "serenamente" il periodo di transizione al nuovo lavoro che può comportare anche il trasferimento in un'altra località. Diversamente bisognerebbe allocare una parte del proprio capitale in strumenti finanziariamente poco redditizi per questa eventualità.
Effettivamente sì! Metterlo nel fondo pensione ne snatura il suo scopo di ammortizzatore sociale per chi viene licenziato. Però puoi tirare fuori il 30% per esigenze personali, quindi un po' ce la fai
Ciao Paolo, il fondo pensione di poste italiane (tanto per fare un esempio) versa il 2,3% :) ma questa situazione è molto diffusa in tutti i "baracconi" all'italiana. Per chi è così fortunato da lavorare per CDP(Cassa Depositi e Prestiti) o Banca d'Italia ti assicuro che quelle percentuali salgono e anche di molto.
Eh?? Che significa che il fondo versa il 2,3? Ti piacerebbe 😁 oppure traduci meglio che non si è capito. 🤗🤗
@@elyros6155 Se versi almeno l'1% Poste ti ti versa il 2.3%. Per Banca d'Italia si supera il 5%!
Grazie !!
Ciao Paolo, innanzi tutto ottimo video come sempre, unico appunto: perché non hai considerato, nel caso di adesione al fondo, la parte corrispondente alla deduzione come soldi che mi stanno in tasca? ok che non è un pagamento ma comunque quei soldi io posso investirli autonomamente è ottenere quel 5% netto. Messa come ipotesi che quei soldi vengono investiti ovviamente, poi è corretto se uno decide di spenderli
Perché
1. è indifferente considerarli soldi che tu investi oppure soldi che l'altro te stesso non investe :-)
2. tecnicamente sono soldi che non paghi di tasse, non soldi che ti entrano. Cioè quando paghi il fondo pensione tu hai un abbassamento dello stipendio, non un aumento dovuto a quei soldi. Semmai un minor abbassamento
@@PaoloColetti
1. Credo sia differente perché se li spendo in beni di consumo è una cosa, investirli in ottica di guadagni futuri un'altra.
2. Vero non sono soldi che non mi entrano, ma concettualmente, dato che sono una mancata spesa, il mio patrimonio è maggiore, quindi quel potere di acquisto posso impiegarlo in investimenti, cosa che negli altri casi non mi è possibile fare. Nel rispetto di questo scenario il fondo pensione ha rendimenti incredibili... ripeto questa è la condizione in cui decido di tenere il potere d'acquisto costante.
Se poi ho capito male qualche passaggio mi scuso 😅
@@baldoo97 Anche secondo me è giusto considerare l'aspetto di deduzione
Il guadagno lo hai l'anno dopo, quando fai la dichiarazione dei redditi e ai fini irpef paghi almeno 1187 euro in meno di tasse (se rientri interamente nella fascia 23%... altrimenti potrebbero essere pure di più). Non è un'entrata effettiva ma una minor uscita in termini di imposta sul reddito
@@baldoo97 anche secondo me è come dici, nel senso che se deduco 5k all'anno, poi l'anno dopo mi ritornano 2k piu o meno che posso rimettere dentro nel fondo o metterli nell'azionario. tipo anno Zero metto 5k, poi ogni anno successivo metto solo 3k perche 2k mi tornano sempre
vi torna?
Confermo quanto riportato da qualcun altro in precedenza, ovvero il fondo cometa (metalmeccanici) a fronte di un versamento del dipendente del 1.2% l'azienda versa il 2%.
Detto questo, a fronte della deducibilità, a tuo avviso conviene raggiungere i 5164€ utilizzando il fondo di categoria o potrebbe aver senso un secondo fondo integrativo?
interessante, ma questo è per un utilizzo classico del fondo pensione . Sarebbe interessante simulare la strategia spesso discussa sul FOL, cioè nelle vicinanze della pensione iniziare a versare sul FPA ma in modo da rimanere sotto la soglia di riscatto totale al momento del raggiungimento età pensionabile
In questo video io ho proprio considerato il montante totale, quello che succede dopo se scegli la rendita non possiamo fare previsioni perché cambia tutto a seconda di quanto vivi.
Non ho invece considerato A QUANTO fermarsi per prendere il montante invece della rendita perché quello, se ho ben capito, dipende dal fondo.
La regola generale dovrebbe essere questa : "È possibile chiedere il 100% in capitale se, convertendo il 70% della posizione individuale, si abbia una rendita annua di importo inferiore al 50% dell’assegno sociale. Si potrà ricevere il 100% in capitale solo quando la posizione accumulata non raggiungerà livelli sufficienti per generare una rendita abbastanza elevata. Il superamento del limite sopra citato richiede capitali di una certa consistenza. A titolo indicativo, per superare tale soglia un uomo di 60 anni deve avere oltre 100.000 euro maturati. Una donna di 60 anni deve avere oltre 125.000 euro maturati"
GRAZIE MILLLE!
@@RobertoLemme
Ottimo lavoro.
Nel video generamente dici che, una volta andati in pensione, per permetterci di ritirare tutti i risparmi senza essere obbligati ad avere una rendita, si dovrebbe versare max 50k.
Sarebbe interessante creare una tabella excel che ci aiuti a calcolare meglio la quota in questione.
50k è estremamente safe.
Ecco qui i conti giusti
www.astrifondopensione.it/site/prestazioni/prestazione-finale-pensione-integrativa#:~:text=Si%20potr%C3%A0%20ricevere%20il%20100,capitali%20di%20una%20certa%20consistenza.
@@PaoloColetti Grazie. 😀
Grazie👋
Grazie Prof. Coletti per i preziosi contenuti condivisi nei suoi video e per l'impegno che mette nel suo lavoro. Volevo approfittare di questa occasione per portare alla sua attenzione un interessante caso studio e suggerire un potenziale argomento per un video di approfondimento.
Dal video emerge chiaramente che per chi ha un lavoro a tempo indeterminato, probabilmente il fondo pensione rappresenta la scelta più vantaggiosa. Tuttavia, sorge una domanda interessante: se desidero accantonare fino a 5000 € all'anno (circa la quota limite per la deducibilità fiscale), qual è la scelta migliore? È conveniente investire in un fondo pensione per beneficiare delle agevolazioni fiscali, oppure è preferibile investire in modo autonomo, avendo una solida formazione finanziaria?
Dai miei calcoli, prendendo spunto dal suo materiale, sembrerebbe che la regola sia questa: conviene optare per il fondo pensione se i risparmi sulle tasse recuperati annualmente vengono reinvestiti in modo autonomo. Tuttavia, noto che questa opzione non è inclusa nei suoi fogli di calcolo. Mi piacerebbe quindi suggerirle di realizzare un video di approfondimento su questo caso studio, esplorando le possibili implicazioni e vantaggi di questa strategia di investimento.
Scusi con l'inflazione del 2022 e penso anche del 2023 e visto il rendimento del mercato azionario per le stesse date ( anche 2023 ipotesi) si può affermare che il tfr in azienda ha reso di più ?
yes, ma solo nel 2023. Ha sofferto tantissimo per i 10 anni precedenti!
Ho fatto un calcolo veloce. Il rendimento annuo degli ultimi 10 anni (2013-2022) di uno dei fondi pensione con il miglior rendimento è del 5% anno. L'MSCI world negli ultimi 10 anni (2013-2022) ha reso il 10% anno. Supponendo di versare 5000 euro sul fondo pensione (con l'agevolazione fiscale) dopo 30 anni al 5% avrei sui 27 mila euro. Nell'altro caso da 5000 euro pagandoci le tasse (senza agevolazione fiscale, aliquota 35%) mi sarebbero rimasti inizialmente 3250 euro ma dopo 30 anni al 10% sarebbero diventati 69 mila euro. Ovviamente l'Msci world non renderà sempre il 10% però la proporzione tra questo indice e il fondo pensione rimarrà suppongo sempre a favore del primo. Quindi meglio investire in proprio 100% azionario pur non servendosi dell'agevolazione fiscale sui 5000euro? O forse ho sbagliato i conti? :)
Mi sembrano molto ottimistici, ma il succo è quello. Si riesce a investire bene e sei giovane e hai un aliquota bassa Allora conviene non aderire al fondo pensione. Altrimenti la differenza di tassazione riesce a compensare I rendimenti maggiori anche per qualche decennio
Grazie
In ottica di un semi-fire (lasciare il lavoro da dipendente e contiuare con partita iva con orari ridotti fa una certa eta'), avere un fondo pensione impedisce di usufruire della renditafinche' non si chiude la partita iva, mentre il tfr ti arriva alla dimissione nella sua interezza potendolo investire o utilizzare per progetti esterni. Questo mi sembra l'unico reale vantaggi odel tfr anche sul lungo periodo
Ma indicativamente quale percentuale è consigliato versare nel fondo? Una percentuale che vada a coprire i 5167 euro non deducibili? Grazie
Se ti conviene, allora fino al massimo deducibile
Bella analisi ma manca un ulteriore punto negativo dei fondi pensione. Ovvero quello che ci si deve fidare che le aliquote agevolate rimarranno tali a distanza di 30 o più anni 😂 altrimenti i rendimenti netti saranno molto più bassi di quanto stimato
hmmmm... sul versato finora è probabile che rimarranno o quantomeno verranno cambiate non in modo eccessivamente peggiorativo. Sul nuovo boh!
Illuminante. Ma per una p.iva ditta individuale con gestione iva normale (non forfettario), imponibile Irpef intorno ai 40k conviene sempre arrivare ai 5000€ annui? Oltre ai circa 2000€ di Irpef si risparmia anche una parte di Inps eccedente o no?
confesso che non so.... non sono per nulla esperto di lavoro autonomo
@@PaoloColetti grazie cmq! Buon lavoro
Mi son perso un punto prof.
Alcuni fondi di categoria hanno costi molto diversi (L’indicatore sintetico di costo).
Esempio:
Fondo Cometa Crescita 0.11%
Fondo Amundi seconda pensione Espansione 0.86%
Dove ne ha tenuto conto?
Inciderà significativamente?
A ok. Il rendimento è al netto delle spese. Mi auguro lo sia anche il rendimento espresso nella Nota Informativa del fondo😅
Buonasera prof, ottima analisi come sempre. Io forse sono un caso anomalo rispetto alla media, essendo entrato nel mondo del lavoro solo da un anno e con almeno 40 anni alla pensione. Considerando che una volta che si apre un fondo pensione non si può più tornare indietro al TFR in azienda e l'elevata inflazione degli ultimi mesi, ho deciso per il momento di non aprire un fondo pensione, ma di farlo quando l'inflazione tornerà a valori più normali. Pensa che sia una strategia valida? Grazie mille ancora
Controlla che non puoi "spegnere" e iniziare a maturare il TFR, io non sono molto informato su questo.
Se non si può, effettivamente è un po' un azzardo iniziare a 40 anni!
@@PaoloColetti bel video, ma confermo che anche nel mio caso puoi entrare nel fondo ma non ne puoi uscire a meno di non cambiare completamente settore (e quindi contratto)
puoi aprire un fondo pensione privato dove non è obbligatorio versare il tfr e acquisire intanto l'anzianità. poi quando sarà ora (cioè sarai disposto a versare il nuovo tfr al fondo) passa a quello di categoria che ha costi molto più bassi, ma puoi sempre lasciare il tfr pregresso in azienda se inflazione alta persiste
Weeee qualcuno che si avvicina alla verità sui Sfondi Pensione. Un applauso.
Buongiorno. Quando possibile e se di suo interesse, potrebbe analizzare il nuovo Buono sulozione futuro di poste italiane, che garantisce una rendita dai 65 aglo 80 anni ? La ringrazio.
Uscirà domenica 10 dicembre un video specifico su quello e che lo Paragona anche allo stesso buono uscito tre anni fa
Ottimo, ottimo contenuto.
2 domande non tecniche ma in merito alle norme che disciplinano il passaggio al Fondo pensione (quindi domande off topic e mi scuso in anticipo)
1. Dopo tot anni di lavoro, lasciando il TFR in azienda (o presso l'INPS) passando al fondo pensione è davvero possibile trasferire il TFR al fondo?
Quando passai al fondo di categoria l'accantonamento iniziale rimase in azienda, l'unico modo per riscuoterlo era o di cambiare azienda o di chiedere un anticipo del TFR (scontando tuttavia la tassazione a regime)
2. Almeno con il Fondo di Categoria il TFR può essere convertito in rendita solo per il 50% ed in caso di dipartita prematura la rendita passa agli eredi limitatamente al contribuito effettivo.
Grazie
1 penso di no.
2 non so
Se qualcuno ha info, ci dica!
@@PaoloColetti 1) Il TFR comincia ad essere versato nel fondo dal momento che tu aderisci al fondo. Quello versato precedentemente rimarrà o in azienda o all'Inps. Inoltre, almeno nel mio caso (ma credo valga per tutti), la rivalutazione del TFR è pari alla rivalutazione media di un paniere di fondi individuati a livello nazionale (mentre quello che versi tu e il tuo datore di lavoro seguono l'andamento del tuo fondo specifico);
2) Se quanto hai versato nel fondo non ti garantisce una rendita pari a quella dell'assegno sociale (più o meno 500 euro al mese credo...), allora puoi ritirare tutto; viceversa, puoi decidere di ritirare fino al 50 % di quanto versato (ovviamente, in questo caso la tua rendita mensile sarà inferiore). Ci sono altri casi specifici in cui il fondo ti permette il ritiro anticipato di quanto versato.
3) Per quanto riguarda gli eredi: In caso di decesso del lavoratore prima del pensionamento, ovvero nel corso dell’erogazione della “Rendita integrativa temporanea anticipata” (RITA), la sua posizione individuale accumulata sarà versata agli eredi ovvero alle diverse persone che sono state indicate dall’iscritto. In mancanza, la posizione individuale resterà acquisita al fondo. Inoltre: Per il caso di decesso dopo il pensionamento, l’iscritto, al momento del pensionamento, valuterà la possibilità di assicurare l’erogazione di una pensione ad un beneficiario da lui nominato, sottoscrivendo una rendita ‘reversibile’.
Ti ho brevemente riportato alcuni aspetti relativi al mio fondo (ce ne sono altri importanti che non ho riportato, ma capisci che avrei dovuto scrivere una monografia...😂😂) , ma credo che in linea di massima valgano anche per altri fondi. 🖐
@@IM_79-u4t GRAZIE MILLE A NOME DI TUTTI
Una domanda, non è sbagliato considerare un differenziale solo di 1.5% (3.5% -5%) tra rendimento fondo pensione e rendimento con investimento in autonomia?
I fondi pensioni chiusi hanno massimo un 60% azionario all'interno, quindi sarebbe un confronto più corretto tra 60% di azionario (coi costi da fondo pensione) e un 100% azionario con il TER di un etf o erro?
Non sarebbe quindi più corretto un 3% contro un 6% ad esempio?
Grazie
Ogni situazione è differente, Considera che c'è gente che quando investi in autonomia non mette tutto azionario e sono anche parecchi e persone competenti
@@PaoloColetti chiaro! Parlavo nell'ipotetico caso di uno che sa quello che fa e per orizzonte >30 anni mette 100% azionario.
Grazie per la risposta ad un video non recente.
Buona giornata!!
Grazie di questo supervideo
Bisogna tenere presente che "la percentuale contributo" e "la percentuale contributo azienda" fino al tetto di 5164 euro vanno ad erodere l'imponibile contributivo da dove poi viene calcolato quel famoso 33% (9.19% da parte del lavoratore su cedolino paga e 23.8% da parte aziendale) che va alla Cassa Inps...che fino a prova contraria e' ancora il nostro primo pilastro previdenziale.
Per cui oltre a capire la convenienza in se' di lasciare il tfr in azienda o metterlo sul fondo, bisognerebbe poi capire se il risparmio in tasse di quella quota deducibile (fino a 5164 euro) sia maggiore di quel 33% che andrebbe alla cassa inps (e che poi tramite x formule diventera' quota pensione in futuro).
considerando le criptovalute -20😂😂😂😂😂😂 mitico prof