Non sono mai riuscita a fare la respirazione diaframmatica. Sono in sovrappeso e nella fase di inspirazione, si solleva anche il torace non solo il diaframma . Vorrei sapere se va bene lo stesso .Grazie se risponderà . Complimenti della bella spiegazione. Saluti
Buongiorno, come si suol dire "il primo passo è quello più difficile". Va benissimo (e questo vale per tutti gli esercizi) partire da un'esecuzione "imperfetta" e migliorarsi col passare del tempo. Nel suo caso specifico, quindi, può iniziare a prendere confidenza con la respirazione per poi aumentare profondità e precisione col passare delle settimane. Un saluto e grazie per l'interessante domanda.
Per i miei problemi alla lombare il mio fisioterapista ha insegnato a inspirare gonfiando il torace ed espirare gonfiando la pancia. Secondo lei perché è l'opposto di questo video (peraltro molto chiaro ed esaustivo)? Sono un po' in confusione e vorrei alleggerirmi dai miei problemi di grave astenia lombare. Ringrazio.
Buongiorno Lorena, non conoscendo la situazione è difficile esprimere un giudizio. Forse il suo fisioterapista potrebbe aver notato una particolare rigidità a livello toracico e, pertanto, l'idea di concentrarsi sulla respirazione "alta" ha l'intento di mobilizzare proprio quest'area. In questi casi il mio consiglio è quello di parlarne direttamente col professionista, raccontandogli i propri dubbi e mostrandogli questo video. Un saluto e resto a disposizione.
@@GiacomoBellotti grazie mille per l'attenzione, seguirò il suo consiglio di parlarne al terapista ma comunque le vorrei chiarire che il mio problema è di restringimento del canale vertebrale con verticalizzazione della lordosi e sindrome faccettale. Il mio grave problema è che non posso stare in piedi e camminare, dopo pochi minuti devo appoggiarmi quando non addirittura sedermi... Ho cambiato tanti professionisti e volevo operarmi ma il neurochirurgo dice che ho solo bisogno di esercizi Mezier costanti ogni giorno (anche da sola, una volta imparati, cosa che sto già facendo...). Ho una forte rigidità di tutta la catena posteriore. Sono nei guai seri, anche se il dolore non è forte ma piuttosto una severissima difficoltà nelle posizioni erette. Grazie ancora
@@lorenagraziani6982 un problema di stenosi vertebrale spesso presenta quella che in gergo scientifico viene chiamata "claudicatio neurogena", ossia la difficoltà a camminare in maniera continuativa per via del dolore. Il mio consiglio è di continuare a mantenere (per quanto possibile) uno stile di vita attivo e proseguire con gli esercizi, magari associando tecniche di neurodinamica che potrà discutere col suo fisioterapista. Se la situazione non dovesse migliorare, però, sarà importante consultare nuovamente il neurochirurgo per valutare altre opzioni.
@@lorenagraziani6982 il canale principale è una pagina Facebook e la può trovare sotto il nome di "Mal di schiena: consigli e prevenzione". L'altro canale è (ovviamente) TH-cam e lo può trovare digitando "Giacomo Bellotti". Un saluto!
Buongiorno Domenico, la risposta alla sua domanda è duplice. Dal punto di vista scientifico non è possibile affermare che una contrazione del diaframma possa portare a disfunzioni somatiche specifiche. Purtroppo le evidenze scientifiche non sono di sufficiente qualità a questo riguardo. Dal punto di vista empirico e clinico mi sentirei però di affermare che effettivamente una disfunzione diaframmatica possa portare a disturbi respiratori e di fonazione.
Buongiorno Emanuele, non è facile dare una risposta alla domanda poiché sono molti i fattori in gioco (le dimensioni delle ferita, il calibro dell'arma da fuoco, la traiettoria, ecc.). In linea di massima mi sentirei di affermare che una ferita d'arma da fuoco al diaframma nella maggior parte dei casi sarà potenzialmente letale per via della traiettoria d'ingresso del proiettile che, probabilmente, andrà a lesionare anche altri organi, creando quindi una situazione di difficile gestione.
Grazie,video interessante per la corretta respirazione
Video molto chiaro, grazie!!
Grazie a lei per il commento!
Grazie, il suo video molto chiaro è molto utile .
Grazie a lei.
Non sono mai riuscita a fare la respirazione diaframmatica. Sono in sovrappeso e nella fase di inspirazione, si solleva anche il torace non solo il diaframma . Vorrei sapere se va bene lo stesso .Grazie se risponderà . Complimenti della bella spiegazione. Saluti
Buongiorno, come si suol dire "il primo passo è quello più difficile".
Va benissimo (e questo vale per tutti gli esercizi) partire da un'esecuzione "imperfetta" e migliorarsi col passare del tempo.
Nel suo caso specifico, quindi, può iniziare a prendere confidenza con la respirazione per poi aumentare profondità e precisione col passare delle settimane.
Un saluto e grazie per l'interessante domanda.
@@GiacomoBellotti grazie a lei per la esauriente risposta...cari saluti
Aggiungo che sono in terza eta' ho problemi di scoliosi severa con rotoscoliosi . Saluti
Per i miei problemi alla lombare il mio fisioterapista ha insegnato a inspirare gonfiando il torace ed espirare gonfiando la pancia. Secondo lei perché è l'opposto di questo video (peraltro molto chiaro ed esaustivo)? Sono un po' in confusione e vorrei alleggerirmi dai miei problemi di grave astenia lombare. Ringrazio.
Buongiorno Lorena,
non conoscendo la situazione è difficile esprimere un giudizio.
Forse il suo fisioterapista potrebbe aver notato una particolare rigidità a livello toracico e, pertanto, l'idea di concentrarsi sulla respirazione "alta" ha l'intento di mobilizzare proprio quest'area.
In questi casi il mio consiglio è quello di parlarne direttamente col professionista, raccontandogli i propri dubbi e mostrandogli questo video.
Un saluto e resto a disposizione.
@@GiacomoBellotti grazie mille per l'attenzione, seguirò il suo consiglio di parlarne al terapista ma comunque le vorrei chiarire che il mio problema è di restringimento del canale vertebrale con verticalizzazione della lordosi e sindrome faccettale. Il mio grave problema è che non posso stare in piedi e camminare, dopo pochi minuti devo appoggiarmi quando non addirittura sedermi... Ho cambiato tanti professionisti e volevo operarmi ma il neurochirurgo dice che ho solo bisogno di esercizi Mezier costanti ogni giorno (anche da sola, una volta imparati, cosa che sto già facendo...). Ho una forte rigidità di tutta la catena posteriore. Sono nei guai seri, anche se il dolore non è forte ma piuttosto una severissima difficoltà nelle posizioni erette. Grazie ancora
@@lorenagraziani6982 un problema di stenosi vertebrale spesso presenta quella che in gergo scientifico viene chiamata "claudicatio neurogena", ossia la difficoltà a camminare in maniera continuativa per via del dolore.
Il mio consiglio è di continuare a mantenere (per quanto possibile) uno stile di vita attivo e proseguire con gli esercizi, magari associando tecniche di neurodinamica che potrà discutere col suo fisioterapista.
Se la situazione non dovesse migliorare, però, sarà importante consultare nuovamente il neurochirurgo per valutare altre opzioni.
@@GiacomoBellotti grazie molte ancora. Vorrei seguire le sue pagine /canali. Può inviarmi dei link? Buon lavoro
@@lorenagraziani6982 il canale principale è una pagina Facebook e la può trovare sotto il nome di "Mal di schiena: consigli e prevenzione".
L'altro canale è (ovviamente) TH-cam e lo può trovare digitando "Giacomo Bellotti".
Un saluto!
il diaframma contratto può generare problemi di fonazione?
Buongiorno Domenico,
la risposta alla sua domanda è duplice.
Dal punto di vista scientifico non è possibile affermare che una contrazione del diaframma possa portare a disfunzioni somatiche specifiche. Purtroppo le evidenze scientifiche non sono di sufficiente qualità a questo riguardo.
Dal punto di vista empirico e clinico mi sentirei però di affermare che effettivamente una disfunzione diaframmatica possa portare a disturbi respiratori e di fonazione.
Si può sopravvivere con una ferita d arma da fuoco al diaframma o muori i. Automatico?
Buongiorno Emanuele,
non è facile dare una risposta alla domanda poiché sono molti i fattori in gioco (le dimensioni delle ferita, il calibro dell'arma da fuoco, la traiettoria, ecc.).
In linea di massima mi sentirei di affermare che una ferita d'arma da fuoco al diaframma nella maggior parte dei casi sarà potenzialmente letale per via della traiettoria d'ingresso del proiettile che, probabilmente, andrà a lesionare anche altri organi, creando quindi una situazione di difficile gestione.
@@GiacomoBellotti grazie mille