Mineralità nel vino: cosa significa?
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- เผยแพร่เมื่อ 23 ก.ย. 2024
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È uno di quei termini che ti fa dire ’’ok, questo è un sommelier’’ o comunque qualcuno che gira intorno al mondo del vino.
Un termine affascinante e che viene spesso dedicato a vini affascinanti, del resto suona bene dire ’’mi piacciono i vini minerali’’, non è così?!
Forse anche voi l’avrete usato o lo usate quotidianamente….ma se qualcuno vi chiedesse "cos’è la mineralità di un vino? "
Ciao sono Giovanni di Gustami e lavoro nel mondo del vino naturale e artigianale.
Abbiamo già capito che ci stiamo avventurando su un terreno piuttosto impervio, partiamo quindi dalle ovvietà. Quando definiamo un vino come minerale stiamo implicando che sentiamo al palato i minerali di cui è ricco il terreno da cui proviene...giusto?
Non per niente "mineralità" è l’aggettivo principe che dedichiamo ai vini vulcanici..non è così?
Il problema è che la scienza ci dice che la presenza di minerali nel vino è al di sotto di quella che è la nostra percezione di essi e che, rincariamo la dose, non c’è una diretta correlazione fra la composizione geologica del suolo e il vino stesso.
Quindi perché parliamo di mineralità e cosa portano i minerali del terreno al vino?
Beh, la risposta non è così facile ma proviamo a darla lo stesso.
Nessuno ci spiega che la vigna propaga le sue radici in profondità all’interno del suolo e spesso arriva a contatto con la roccia (che contiene minerali), ma sono i nutrienti minerali come ad esempio magnesio, potassio e ferro ad essere assorbiti da un terreno ad esempio composto da gesso, ardesia o calcare.
Poi ad onor del vero ce ne sono, di nutrienti minerali, in così piccole quantità che risulta difficile pensare che, uniti ad alcool, acidi, tannini e vari composti aromatici che vanno a comporre il vino stesso, questi abbiano la possibilità di cambiare così radicalmente le carte in tavola! Certo, hanno influenza ma non così determinante.
Se l’impatto dei nutrienti minerali è quindi così minimo...cosa si intende per vino minerale allora?
Si intendono vini generalmente con un alto livello di acidità e un livello più basso di aromaticità.
Inoltre è noto che un basso apporto di solforosa permette una migliore percezione della ‘’mineralità’’ - se così vogliamo chiamarla - del vino stesso.
Infine anche la presenza di acido succinico, un acido che si sviluppa durante la fermentazione, può essere correlata alla nostra percezione di sapidità e salato nel vino.
Sicuramente possiamo concludere che i minerali nel terreno abbiano un impatto diretto sulla parte organolettica del vino, ma è un’influenza piuttosto ridotta e questa componente si va a ‘’mescolare’’ (passatemi il verbo) ad altri fattori preponderanti come l’esposizione della vigna, il tempo atmosferico, l’altitudine, l’andamento della stagione e via discorrendo.
Pertanto quello che - riassumendo - ho cercato di farvi capire in questo video è che il termine mineralità spesso usato e abusato nel mondo del vino vuole avere più un significato traslato, metaforico e non letterale.
Ma sentitevi liberi di usarlo, senza esagerare…
Se vuoi scoprire nel bicchiere cosa si intende per mineralità, nel nostro shop gustamishop.com/ troverai tanti vini che rispondono a questa caratteristica.
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