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È sempre un piacere vedere i tuoi video. Conciso, diretto, chiaro e molto esaustivo! Grazie per avermi "salvato" da un acquisto che si sarebbe rivelato inutile 😊
Ciao Patrick, credo che sia evidente che Christian Salerno abbia preso una brutta deriva dopo la separazione da Pianosolo. Per chi non lo avesse notato l'accelerazione del suo ego è avvenuta proprio nel periodo del distacco. "L'insegnante n.1" (così di definisce nel suo sito del Leone), che per un corso chiede anche 1000€, ha evidentemente trasformato la divulgazione culturale in mercificazione culturale.
Ciao! Non conosco le vicende di Pianosolo, quindi non mi posso esprimere. Quello che noto è questa tendenza a vendere, vendere e vendere: io preferisco fare musica 😉 Un caro saluto!!
Sante parole: checcevò? Ti porti avanti con un concetto che poi un pianista conserverà per sempre (e che probabilmente fa capire meglio anche la chiave di Sol) 👍
Buongiorno, anch'io ho letto alcuni libri di C. Salerno, e, per uno come me, che desidererebbe imparare, anch'io ho avuto l'impressione che sia tutto troppo facile, al che, mi ha creato una marea di dubbi. la tua recensione contrariamente ad altri pareri contrari sotto esposti, serve a tutti per cercare di capire la realtà delle cose prima di illudersi e sprecare soldi! grazie!
Ciao Walter, grazie per il tuo commento. Continuo a precisare - per amor di chiarezza - che ho soltanto recensito un prodotto con ironia poiché ci ho trovato delle cose lacunose, ma non ho alcun intento di "togliere" utenza a Salerno il quale, ripeto, è da ammirare per il percorso, per l'impegno e per le capacità divulgative. Ecco, forse scrivere libri è un campo differente, tutto qui 😉 Un caro saluto!
C'è un video di Christian dove esegue una reaction a Vinheteiro, probabilmente uno dei pianisti qui su youtube con maggior numero di iscritti al mondo, ne conta oltre i sette milioni. In questo suo video Christian basa la sua reaction sulla capacità del pianista di suonare senza guardare la tastiera, si impressiona quando vi sono salti complessi, gli fa dei complimenti, ma dalla metà in poi si sofferma sulla sua esecuzione del Valzer op. 69 n. 1 di Chopin, denotandone erroracci di diteggiatura e spiegando che sono errori che studenti già dal terzo anno non commettono più, ci è insomma andato abbastanza giù pesante. Ci sta, è un'insegnante di pianoforte, è normale abbia l'occhio critico e allenato per riconoscere certi errori, tuttavia poco dopo Vinhtero gli ha risposto con un commento, lo ha ringraziato per i complimenti ma il fulcro del suo messaggio si è incentrato su quella diteggiatura, specificandogli che fu imparato molti anni prima e in fase di crescita con con lo strumento e che non si prese la briga di correggerla, ma che l'avrebbe fatto, insomma, letto tra le righe, i complimenti sono andati in secondo piano, lui aveva davanti agli occhi il discorso della diteggiatura in quel valzer. Qualcuno potrebbe pensare: "come mai un pianista brasiliano da 7 milioni di iscritti si mette a rispondere a una reaction"? Perchè chiaramente, per quanto senza malizia, un pianista professionista che ti smonta a tal punto una tua performance è un brutto danno d'immagine, col rischio che poi si espanda, e ti colpisce comunque, proprio perchè non è un estrano a parlarne, non è una cosa detta a tu per tu, ma una cosa condivisa a decine, se non centinaia di migliaia di persone che può essere un danno d'immagine. Questo a dire, quando lo facciamo con gli altri non ci sembra così grave, ma quando lo riceviamo ci dà molto più fastidio, Christian ha già svariate volte sparato duro contro altri libri ed errori di pianisti, però se l'è presa vedendo la tua, allo stesso tempo inviterei voi tutti, tu, lui e chiunque altro pianista che sta tentando anche la strada dei social a stare attenti perchè si rischia di apportare dei danni d'immagine che sono inutilmente dannosi verso la persona, a maggior ragione se la persona non ha sette milioni di iscritti e sta dall'altra parte del mondo come Vinheteiro, che comunque non gli è passato inosservato, ma ha un seguito ancora piccolo, per via che in Italia, parlando di sola didattica e senza fare show di intrattenimento, crescere è difficile e lento, oltre che rischiano di attirare haters e mentecatti che difendono gli uni e gli altri mediante gli insulti e i botta e risposta qui su TH-cam gettano molta brace al fuoco, basti pensare all'emerito imbecille che qualche ora fa ti ha scritto che sei una nullità e che la vita ti farà fuori a poche ore dal video di risposta di Christian.
Ciao! Sì, hai ragione, indubbiamente. Con le parole si possono fare danni, e ti garantisco che non è mai stato il mio intento, ma avrò modo di chiarire questa cosa in maniera ancor più approfondita. Sono stato molto attento, nel corso del mio video, a dosare ogni parola col contagocce (per dire, non sono io quello che ha dato del "paraculo" e dello "scemo del villaggio" all'altro, per questo bisogna chiedere a Salerno 😉) ma evidentemente il web amplifica tutto. Grazie per la tua riflessione, l'ho letta con attenzione sincera.
Certo che ci vuol del coraggio per uno mediocre come Salerno a cercare il pelo nell'uovo nelle esecuzioni di un portento come Vinheteiro. Sembra una mosca che dà fastidio a un toro e viene scacciata con un colpo di coda 😂 Io credo che quando uno ha l'ego spropositato di Salerno si meriti anche che qualcuno glielo faccia notare. Io ho smesso di seguirlo dopo che ha avuto il coraggio di dire che Elton John non è un pianista, dimostrando anche ignoranza sulla formazione del cantante e compositore. Ma già mi era scaduto quando, rispondendo alla domanda di un utente che gli chiedeva quali fossero i suoi interpreti preferiti, aveva risposto che preferiva suonare lui che ascoltare gli altri. Quando l'ascolto dei grandi interpreti è fondamentale per migliorarsi!
Questa non l'avevo proprio sentita. Non prendo posizione al riguardo, ma se vuoi ti dico i miei interpreti: Pogorelich, Kissin, Lazar Berman, alcune cose meravigliose di Ciccolini, Richter, la Argerich, Barenboim, ma potrei andare avanti all'infinito, ne sto dimenticando a decine e poi il commento diventerebbe troppo lungo 😂 Un caro saluto!
Il discorso dei secondi mi ha lasciato allibito. E' una delle cose fondamentali da capire e quindi spiegare ai principianti. Proprio lui che criticava gli altri autori..... Quello che mi sarebbe piaciuto capire se, a libro concluso, il libro rispetta le aspettative o è un libretto di poco valore nel contenuto. Riguardo al formato forse è imposto dall'autopubblicazione Amazon (non so se ci sono margini di scelta).
Ciao! Ci tengo a precisare che OVVIAMENTE Christian sa benissimo che le note non durano "secondi", semplicemente lo ritiene un approccio didattico efficace (questa è l'informazione che ricavo dal libro). Il problema è che l'approccio non è efficace. Si può far passare per regola una cosa che si verifica nel 99% dei casi trascurando le eccezioni, ma quando si fa il contrario allora la didattica va sistemata 😊 Riguardo all'autopubblicazione, ti garantisco che Amazon consente di scegliere qualsiasi formato. Riguardo, infine, al giudizio "generale" sul libro, lo trovo un libretto che può dare qualche informazione veramente "di base" a chi non sa proprio nulla del mondo della musica e del pianoforte: a mio parere - per quello che contiene - è un po' costoso (costa € 17,90) ma io stesso, come hai potuto vedere, l'ho comprato. Un caro saluto!
Ciao Michele! Beh, qui devo essere onesto e ammettere che trovo giusto che un libro venga scritto con lo scopo di venderlo, ci mancherebbe. Però anch'io sono molto più tradizionalista e quindi farei un sacco di modifiche a questo prodotto prima di poterlo considerare davvero idoneo per il mercato 😊 Un saluto!
@@patricktrentini grazie per la risposta. Insomma, pare evidente che un conto é sapere le cose un altro saperle spiegare. Anche scrivere un libro non é una cosa che si fa senza alcuna esperienza, ma ha le sue difficoltà.
Più di qualche volta mi sono nei suoi video e devo dire che mi vengono i brividi quando lo sento parlare di musica. Consiglio di guardare le sue "lezioni" di armonia😂 buon divertimento!😂 tristemente divertente anche il fatto di scrivere di essere un compositore e di essere la "massima autorità[...]"😂
Ciao Tommaso, grazie per il tuo messaggio. Credo che avere una corretta percezione di sé sia il primo passaggio per stare "bene" dentro il mondo musicale... Io cerco di tenere sempre a mente questa regola, ho studiato - tra gli altri - con Piero Rattalino e Aldo Ciccolini (quindi i grandi li ho incontrati e vissuti), spero Salerno faccia altrettanto 😉
Nuovo iscritto 😊 Mi aspettavo una recensione positiva, però meglio la cruda verità che la dolce bugia. Speriamo che Christian si svegli e non si rovini la reputazione! Glielo auguro 👍
Ma no, non credo assolutamente che queste sviste (che ho evidenziato in maniera ironica) possano rovinare la reputazione di un collega appassionato e molto attivo, ci mancherebbe! Anzi, gli auguro di migliorare e crescere ulteriormente, che è quello che cerchiamo di fare tutti, sui social e fuori da TH-cam 😊
Direi che il tuo insegnante ti ha detto una delle verità più grandi per quanto riguarda il pianoforte: la velocità nasce solo ed esclusivamente dalla lentezza!
@@patricktrentini bisogna andare per gradi e dedicare tempo, soprattutto quando si parte da zero... vale per tutta la musica anche per i miei coristi, quando devo insegnare delle parti nuove, ho bisogno di tempo (+ pazienza) e spesso devo proporre prove aggiuntive
Studio pianoforte da un anno e mezzo, prendo lezioni private 4 volte al mese, e dedico almeno 4 ore al giorno al pianoforte. Ho capito solo che questi manuali lasciano il tempo che trovano, non è possibile, anzi è impossibile riuscire ad arrivare a suonare uno strumento così difficile da soli ed in piena autonomia, semplicemente leggendo un manuale che sembra scritto da un bambino delle elementari.
Caro Luigi, condivido con te che un manuale non può bastare, assolutamente. Può però aiutare se esauriente, completo e dettagliato. Ritengo che questo libro, come detto in qualche altro commento, sia invece una piccola infarinatura, non un vero e proprio manuale, tutto qui (ovviamente, e lo ripeto, al netto delle videolezioni che non ho guardato). Un caro saluto!
Fratello suono penso abbiano intrapreso lo stesso percorso lo stesso giorno perché vado da un anno e mezzo e vado 4 volte al mese a lezione da una ragazza che ha fatto il conservatorio, e se dedico il mio tempo al piano non posso dedicarlo a cosa pensare su un manuale dove ci sono frasi (per non dire insulti) contro un po’ di tutto/i. Per suonare a questi livelli ci vuole il tempo che ci vuole
Ma non è che niente niente alla fine questa collaborazione l'avete fatta con questa meravigliosa diatriba? Siete meravigliosi, e continuerò seguirvi entrambi. LoveU e Love digital marketing. Siete ottimi muicisti e maghi digitali!!!!
Ciao Marco! Grazie del tuo messaggio 😊 Lui sul marketing è un fenomeno (sono serio, non sto ironizzando), mentre per me questa "parte" di lavoro rappresenta una piccolissima fetta della mia attività (ma preferisco così, amo di più quello che faccio prevalentemente). Un caro saluto 🙏
@@patricktrentini io seguo i tuoi video con grande attenzione. Sei un maestro prezioso, preciso e rigoroso come il metronomo e come dev’essere il maestro
Ti stimo molto. Io conosco Cristian Salerno grazie a TH-cam.. ma non lo seguo gia dal primo video perche non mi ha convinto. Al contrario i contenuti che fai tu sono sempre molto coerenti e ti ascolto con piacere.
Ti ringrazio, soprattutto per l'ultima parte del tuo messaggio che mi fa capire di essere sulla "strada giusta" 🙏 Riguardo a Christian, non mi stancherò mai di dire che è un collega, che lo rispetto e al tempo stesso rispetto chi lo "sceglie". Abbiamo approcci davvero molto diversi (forse diametralmente opposti...) ma ognuno ha il diritto di gestire la propria figura professionale e il modo in cui "collocarsi" - sui social, sul mercato - nella maniera che preferisce, ci mancherebbe 😊 Un caro saluto!
Grazie per il tuo commento! Spero di essere stato sufficientemente educato e garbato nella mia analisi, per me era importante non offendere nessuno! Un caro saluto!
Ciao Patrick, si... Infatti.... A ciascuno il suo.... Poi ognuno decide la propria strada, il mio discorso era in generale! Non sono esperto come voi, e come in tutti i campi del sapere, si finisce in una 'jungla'! Buon lavoro, ciao!
Ciao Giuditta, grazie per il commento! Non voglio esprimermi su altri lavori o produzioni che ha fatto Christian poiché non sarebbe corretto da parte mia, non avendoli "avuti tra le mani": indubbiamente questo libro, a mio parere, ha delle lacune piuttosto gravi. Basterebbe essere più precisi e meno "venditori" (tra l'altro ho visto che sei una pianista anche tu, quindi sai di certo a cosa mi riferisco 😉), o almeno questa è la mia opinione. Un caro saluto!
Ciao Alessandro, grazie per il tuo commento! Ho delle cose all'orizzonte ma ci vuole un bel po' di pazienza, spero tu possa aspettare quest'autunno 😊 Un caro saluto e grazie ancora per il tuo feedback!
La "pazienza" è l'arte del tutto. Soprattutto in musica. Io suono da qualche anno la chitarra e tutt'ora vado da un'insegnante a lezione ma il pianoforte è stata una grande scoperta. Facendo il tuo corso mi sono avvicinato allo strumento come se andassi da un'insegnante fisicamente. Aspetto l'autunno🎉
Ho espresso le mie considerazioni su questo video e sulla sua risposta nei commenti del video di Maestroberti. Volevo solo aggiungere che il libro misterioso sul pedale è: Tito Aprea - L'arte del pedale nel pianoforte. In due volumi per un totale di 292 pagine. Io li ho in pdf e purtroppo non riesco a trovare il primo volume in formato cartaceo (il secondo si trova). Sono un bel trattato di storia e tecnica della musica per pianoforte. Dalla prefazione: "....il divario di impostazione pedalistica cui soggiace, molto sovente, una medesima opera di arte, secondo le "visuali" espressive dei grandi interpreti, obbedisce a fondamentali rigori di logica armonica, melodica, polifonica, coloristica che, se analizzati con accuratezza, rivelano sempre una profonda coerenza estetica."
e aggiunge... "ed è proprio per dare al giovane studioso la possibilità di apprendere codeste fondamentali regole (che poi si riducono a poche essenziali) e di valutarne e compararne le molteplici varianti di attuazione, che sono stato indotto alla composizione di questo lavoro" ... totale circa 300 pagine su due volumi... magari informarsi prima...
Ciao! Del libro di Aprea (di cui non ho mai letto nemmeno una riga, lo confesso) avevo sentito parlare, probabilmente da Piero Rattalino a lezione un bel po' di anni fa: mi hai aperto un "cassettino" della memoria, ma Salerno stesso, nella sua risposta, dice invece che quella del manuale di 300 pagine era una semplice iperbole messa lì per "placare" il suo entusiasmo 😉 Un caro saluto!
sulle critiche mosse sul piano tecnico didattico sono d'accordo con te. Sulle altre hai un pò esagerato, secondo me ti sei voluto togliere dei sassolini dalla scarpa, visto i precedenti tra te e lui. Comunque vi reputo entrambi dei validissimi didatti!
Grazie per il commento e per i complimenti Danilo! Per i "sassolini", credimi che provo simpatia per Christian, anche se non è propriamente ricambiata 😊 Abbiamo approcci diametralmente opposti ma, come dico nella replica alla sua risposta, sarei assolutamente disponibile anche per un gesto "riappacificatore": se non lo facciamo noi musicisti che produciamo "armonia"... Un caro saluto!
Ciao Vittorio! Appena ne avrò l'occasione volentieri, allo stato attuale sto studiando un sacco di cose su commissione che non sarebbero di alcun interesse per il canale (e delle quali non ho nemmeno i diritti, quindi violerei il copyright facendone un video), ma spero di avere prima o poi il tempo di studiare qualcosa di repertorio scelto da me (e quindi per il piacere di farlo), in tal caso farò sicuramente anche un video per il canale! Questa - ahimé - è la dura "legge" di chi fa il pianista di mestiere, nella quasi totalità dei casi ti trovi a suonare cose che non sono la tua opzione principale, ma le fai perché ti vengono commissionate (e pagate) quelle! Un caro saluto 😊
Ottimo servizio, Patrick! Ho visto diversi video di C. Salerno e li ho trovati molto ingenui. Non dubito che anche i suoi libri lo siano e gli strafalcioni evidenziati in questo sono davvero troppo grossolani per essere giustificati. L’unica cosa sulla quale non concordo con te è il rispetto che comunichi (anche in altri video) a riguardo dei personaggi che hanno molto seguito. Ti fa onore ed è una forma di cortesia ormai rara, ma non pensi che i risultati li dovremmo tutti raggiungerli per merito e non utilizzando strategie che funzionano commercialmente, ma non hanno sostanza? Con stima, Franco
Ciao Franco, grazie per il tuo commento! Riguardo a quello che scrivi, mi interrogo spesso sul "taglio" da dare alle mie recensioni. Talvolta, quando non sono d'accordo con una tesi o non apprezzo un prodotto, mi verrebbe da essere un po' più tagliente ma poi mi dico una cosa importantissima. Sto in ogni caso parlando di persone, situazioni, prodotti dove chi ci ha lavorato ha messo impegno, serietà, tempo e professionalità. Come posso quindi permettermi di essere aspro nei toni? Con quale diritto? E allora metto sempre al primo posto il rispetto, nella massima forma possibile, certo che ciò non mi impedisca di fare delle osservazioni critiche sulle cose che non condivido (e, ovviamente, ci saranno persone che - parimenti - non condivideranno opinioni, prodotti o video che ho fatto io, e in quei casi spero che sarò "ripagato" con la stessa moneta 😊). Un caro saluto, ricambio sinceramente la stima!
L'educazione è sancito dal diritto costituzionale! Non puoi offendere gli altri solo perché non sei d'accordo. Il rispetto è la base di una società civile! Altrimenti vai nei boschi e ritorna alle origini. Nessuno ti impedisce di rimanere qui.
Grazie Patrick. Con questa tua recensione hai dato il via ad uno scambio di opinioni con Christian che è servito a chiarire quale sia il target del libro: un "allievo" che non si ricorda niente delle lezioni di musica della scuola media (che quindi ai tempi non gli interessavano).
Grazie a te per il commento Carlo! Concordo con quello che dici, quando si propone un prodotto commerciale la prima domanda da porsi è proprio "A chi è rivolto? Chi è il destinatario di questo mio lavoro?". Solo così non si creano fraintendimenti 😊 Un caro saluto!
Buongiorno, mi sono iscritta al suo canale perché i contenuti, spesso, sono interessanti. Ma su questo video vorrei puntualizzare alcune cose sulle quali non sono d’accordo (naturalmente si tratta di un mio modesto parere). Innanzitutto il fatto di criticare la quantità e il formato del libro, a me interessa il contenuto. Io ho acquistato tre libri di Salerno sono soddisfatta. Sono autodidatta, non ho la possibilità di avere un maestro, il nuovo Beyer mi è servito tantissimo per il solfeggio e il ritmo (ci sono degli esercizi divertenti). Il libro “leggere in chiave di basso”mi ha aiutato a imparare le note della chiave di Fa in modo definitivo e il libro spartiti facili mi ha aiutato a combattere la noia degli esercizi di tecnica dello stesso Beyer, Czerny…Naturalmente non sono manuali da conservatorio, ma sono un aggiunta moderna ai classici. I codici Qr ci sono in tutti i suoi libri e sono comodi. Inoltre Salerno non ti obbliga a inserire i dati, quella è una scelta, che io ho fatto e non è successo nulla, anzi le sue news letter sono piene di consigli utili e non sono assillanti. Trovo la sua critica molto costruttiva su alcuni aspetti, tipo quella dei secondi, ma la trovo distruttiva su altri, tipo quella dello /, o su alcune frasi scritte male. Alla fine ne esce fuori un’immagine distorta sullo scrittore e del libro e non mi sembra corretto.
Questi sono i commenti che mi piacciono, davvero. Lei la pensa in maniera diversa da me su alcuni punti e lo ha argomentato con gentilezza e rispetto. La ringrazio sinceramente, e non sono ironico. Mi fa piacere che i contenuti di Salerno le siano d'aiuto, non conosco i metodi di cui parla - a parte il Beyer nella versione "classica" - ma quando un testo aiuta (soprattutto se il fruitore è un autodidatta) allora quel testo ha raggiunto il suo scopo. Preciso, poi, che non ho mai avuto alcun intento di criticare in maniera distruttiva, ci mancherebbe (al massimo ironica, ma la "distruzione" di qualcuno è il peggiore degli atteggiamenti). Grazie ancora per lo scambio di opinioni costruttivo e gentile!
In inglese, "velocity" corrisponde alla velocità con la quale si premono i tasti, cioè l'intensità o l'espressione (piano - forte) del tocco. Nel formato digitale MIDI, si esprime da 0 a 127 se non erro. La difficoltà con le lingue è che nonostante le ricchezze del vocabolario, ogni parola può avere un doppio significato. Quando conto i tempi, uso il francese perché ogni cifra da 1 a 13 non supera una sillaba. Quando leggo la durata di una nota uso l'inglese perché le "bissemiminicrome" o le "noires, blanches, rondes,..." non hanno nessuna logica per me, invece in inglese sono note intere (whole), mezze (half), quarte (quarter),... Per questo motivo cerco manuali scritti in diverse lingue (non tradotti) ma nessuna di esse mi soddisfa. Chi dice che la musica è un linguaggio universale si sbaglia di grosso. Quante volte mi hanno chiesto di tradurre in francese le canzoni di Laura Pausini e quante volte ho visto la delusione in faccia di chi me l'ha chiesto. Sia l'insegnamento della musica che la sua esecuzione trasmettono idee diverse in base a chi ti rivolgi.
Ciao Patrick, non voglio certo farti tornare sull'argomento. Seguo parecchi video sul pianoforte - generalmente di livello intermedio - perché suono per diletto avendo studiato qualche anno non solo il pianoforte ma anche la tromba. Sono un semplice amatore ma con abbastanza esperienza avendo suonato con decine di persone e diversi generi musicali (band, bande, orchestra). La questione è soltanto una: vendere speranze. Molti si illudono di "poter fare da soli" che "alla fine non è poi così difficile" (anche perché il piano dà un buon feedback fin da subito, provate con la tromba... 🙂) e la maggior parte delle persone, oggi specialmente che tutto deve essere "veloce", non ha la benché minima idea di cosa significhi imparare a suonare uno strumento musicale. I livelli sono ovviamente infiniti, dal suonare gli accordi e cantare con gli amici fino ad arrivare ad alti livelli (specializzandosi spesso su un genere) o dedicarsi all'insegnamento, ecc... Purtroppo il percorso per raggiungere un qualsiasi livello non è chiaro, e gli unici che lo conoscono sono coloro che hanno davvero sudato per anni e anni seduti su uno sgabello dietro una tastiera, che hanno l'esperienza e la visione chiara di tutto il viaggio, dall'inizio alla fine. Affrontare questa via impervia senza una guida è un po' come viaggiare senza meta, senza mappa e senza navigatore. L'ignoranza dilaga e l'effetto Duning-Kruger fa pensare tanti aspiranti musicisti di saperla più lunga, perché non esiste più la cultura riguardo le discipline artistiche, l'importanza dei maestri e della pratica. La rete e la smania di successo rapido fanno il resto. Tornando al discorso iniziale, non mi interessa giudicare la pubblicazione, né schierarmi. Alla fine il mercato premia chi intercetta le esigenze degli utenti. Vorrei solo dire a chi veramente ha la passione per la musica (o altro), di non farsi illusioni e non lasciarsi irretire dal canto delle sirene. Per suonare bene o in maniera comunque decente, ci vuole tanta pratica e bisogna trovare la persona che possa guidarti un questo percorso impegnativo e che soltanto chi ha una grande passione può intraprendere. Poi se vuoi suonare Fra' Martino e sei soddisfatto... N.B. per i geni e i talenti assoluti il discorso non vale. Spesso vengono da un altro pianeta e non si possono prendere ad esempio. Nascono già per fare quello, ma comunque si sono esercitati allo sfinimento assorbendo qualsiasi cosa gli fosse capitata a tiro. Ma quelli non li ferma nessuno. Un caro saluto. Pasquale
Caro Pasquale, prendo una frase del tuo messaggio e la riporto virgolettata: "per suonare bene o in maniera comunque decente, ci vuole tanta pratica e bisogna trovare la persona che possa guidarti in questo percorso impegnativo e che soltanto chi ha una grande passione può intraprendere". Ecco, in quanto scrivi c'è l'essenza della musica (e della didattica) ben fatta. Un abbraccio e grazie!
Ciao Antonio! Non conosco il libro di cui parli, lo confesso candidamente, ma mi hai messo molta curiosità! Grazie per l'input, mi informerò al riguardo 🙏
@@patricktrentini Mi associo....penso sia il libro più intrigante sul pianoforte, di sicuro non è banale. La cosa che più mi ha aiutato è la ciclazione (ripetere una frase in loop per svariati minuti). Gli insiemi paralleli forse la cosa che mi convince di meno ma forse sbaglio io a farli.
@@patricktrentini Purtroppo TH-cam non mi permette di pubblicare il link per scaricare il libro in italiano gratuitamente, però se lo cerchi su google si trova il PDF.
🤣🤣🤣 sta volta hai ragione su tutto!!! Però in effetti non si fa di un “collega”….. oh, a proposito che non avevi avuto tempo di vedere il suo video che ti invitavo a guardare 🤣🤣🤣
Ciao Cesare! Ricordo il tuo invito, in effetti non avevo il tempo di guardare il video su Allevi (e quindi confermo di non averlo visto): quando uscì quello dei metodi, invece, con un altro titolo super clickbait, me lo misi in sottofondo mentre studiavo tecnica e, in effetti, alcune cose mi divertirono 😛 Spero di aver ottenuto lo stesso effetto col mio! Un caro saluto!
Ciao, Io penso che dipenda sempre da quello che é il risultato che si intende raggiungere. Se l'obiettivo é semplicemente far "conoscere" uno strumento un libro for dummies puo magari essere utile.
Ciao Massimo! Sì, se l'obiettivo fosse quello il tuo commento ci sta, ma diciamo che il suo manuale non è partito propriamente con questo intento (chiarirò, datemi il tempo di farlo 😉)! Un caro saluto e grazie per il confronto!
Salve Alfredo, e grazie per la domanda! Il libro appena uscito fa parte di un progetto molto ampio, che prevede - oltre a una serie di libri - anche la possibilità di abbonarsi al mio canale e usufruire di contenuti progressivi riservati agli abbonati (ossia un vero e proprio percorso di studio del pianoforte online partendo assolutamente da zero). Ho realizzato questo video th-cam.com/video/hKsTeslPaus/w-d-xo.html nel quale spiego nel dettaglio tutta la mia idea e la proposta correlata! Un caro saluto!
Quindi se uno ha poco tempo non può permettersi di approcciarsi al piano, ma si deve rivolgere a zumba, palestra, scacchi ecc. Sei un GRANDE, perché se suonare bene il piano significa ragionare come meglio fare altro!
Ciao Livio! Se uno ha "poco tempo" può tranquillamente approcciarsi al piano (direi che una mezz'ora 4 volte a settimana è più che sufficiente), mentre se uno "NON ha tempo ed è in cerca di risultati immediati" (indovina da dove ho copiato questa frase?) allora secondo me sta sbagliando l'approccio al pianoforte! Un caro saluto 😊
@@patricktrentiniCiao Patrick! grazie per la celere risposta. Do per scontato che "non avere tempo" sottintende "poco tempo" mentre dal tuo video sembri suggerire di lasciar perdere l o studio del pianoforte e di rivolgersi alla zumba, questo non mi trova d'accordo. Probabilmente ho frainteso, Ciao! 😊
Ciao! A dire il vero non sono in grado di consigliarti un libro efficace in tal senso, mi spiace... Ho cercato molto ma finora senza successo, e continuo a scrivere le cose personalmente ai miei allievi (sto diventando grafomane 😂). Un caro saluto!
Anche io sono autodidatta, ma la penso come te. Io studio sul piano 4 ore minimo al giorno. Il pianoforte non ha il t9 se non gli si dedica tempo è inutile suonarlo, non si progredisce.
Il metronomo non è il cronometro ;) Concordo che spiegare la durata delle note in secondi vuol dire fuoriviare tantissimo lo studente. La semplificazione è utile se non è fuorviante. Finisce che devi disimparare un concetto sbagliato. Ti ci scontri anche presto, perché ti accorgerai che le durate delle note sono RELATIVE e non assolute. Semplicemente ascoltando i brani, provando a suonare una qualsiasi partitura con l'indicazione del tempo o dietro a una base qui su YT o impostando i BPM su una DAW o una drum machine, un synth ecc. per accompagnarti o se suoni con altre persone. Andate troppo veloci, c'è scritto che dura 2 secondi, non mezzo! ;) O suoni a 60 bpm a vita?:))) Così crei problemi all'allievo e gli fai dubitare di te: mi hai mentito. Non solo, meglio far prendere confidenza con i vari tempi (le varie velocità), proprio con lo stesso concetto che Christian usava con le esclamazioni: "porca miseria!" non ha una durata FISSA. Aveva l'esempio giusto, bastava sfruttarlo. Gran peccato. Lo seguo ogni tanto da un po'. Atli e bassi, tante cose positive, specie negli intenti. Purtroppo, come detto da te e da tanti, la fame del dover restare a galla a tutti i costi e stravendere (favorita dal sistema) finisce per mettere in ombra, o almeno rischia di, le buone intenzioni.
Posso dare il mio contributo riguardo le dimensioni del libro? Sicuramente è stato creato grazie ad un servizio Amazon, e non permette le gabbie A4 (Un bel problema!)
Ciao Manuel! In realtà Amazon KDP consente di scegliere tra ben 16 formati diversi, e offre addirittura la possibilità di usare dimensioni personalizzate. Tra le gabbie interne "predefinite" c'è la 210,06 x 296,93 mm che - a mio parere - risolve il problema! Un caro saluto 😊
Premetto di essere autodidatta e penso che, per il tempo che dedico al pianoforte, abbia raggiunto un buon livello. Premetto anche di non avere mai utilizzato spartiti, non perché non sappia leggere la partitura, ma perché semplicemente non ho voglia di esercitarmi diverse ore al giorno. Detto ciò, gran parte di quello che ho imparato sulla musica in generale e sulla musica classica, e non, per pianoforte lo devo a Cristian Salerno. Credo che il suo intento sia molto nobile; avvicinare i giovani, le nuove generazioni, al mondo del pianoforte. I video in cui fa la reazione a personaggi più o meni famosi che suonano il pianoforte non hanno l'obiettivo di screditare, o tanto meno correggere, i soggetti in questione, ma piuttosto di spiegare in maniera leggera alcuni aspetti dello strumento. Sarebbe più attraente per un pubblico giovanile il seguente titolo: "spiegazione della diteggiatura per pianoforte", o il seguente: "reazione a Lazza che suona il piano"? La stessa strategia la utilizza anche per i suoi prodotti. Il libro in questione, che va considerato tale, perché di sicuro non è un manuale, ne è la prova. Forse, il libro non è neanche progettato per permettere ad un neofita che vuole realmente studiare pianoforte di dare inizio al suo percorso di studio. Anzi, probabilmente è pensato come unica guida musicale per chi vorrebbe riuscire a suonare qualcosina, e non vorrebbe pensare di fare pratica per più di cinque minuti. Da un lato, questa strategia permette di avvicinare molte persone al pianoforte, e non farlo apparire come uno strumento vecchio, per vecchi ed estremamente difficile. Anche perché, personalmente, penso che ogni cosa, dallo sport al lavoro, dallo studio alla musica, sia facile a bassi livelli, e complicata ad alti livelli. Spesso non avviene neanche l'approccio allo strumento a causa di questa visione. Detto ciò... Tralasciando il discorso dell'imprenditoria digitale, il libro da informazioni ultrasemplificate, necessarie solo per strimpellare qualcosa, come la propria canzone preferita. Forse, la durata delle note in secondi è stata volutamente scritta in questo modo, perché una definizione corretta avrebbe necessitato di ulteriori spiegazioni, il tempo, il ritmo... Spero di non essere troppo esaustivo
Ciao, ti rispondo volentieri. Credo sia tutta una questione di approccio 😊 Personalmente sconsiglio il pianoforte a chiunque mi dovesse dire che non ha voglia di "fare pratica per più di cinque minuti". Purtroppo (secondo la mia opinione, ovviamente) sta prendendo piede la convinzione che tutto sia facile, che tutto si possa fare in un attimo, che sia possibile bypassare un sacco di passaggi e raggiungere un risultato soddisfacente in qualche settimana. Ebbene, non è così, a nessun livello. Con questo non voglio dire che non si possano avere progressi giornalieri, ci mancherebbe, ma sostengo - allo stesso tempo - che prima di raggiungere dei risultati accettabili (secondo la mia concezione di "accettabile", ovviamente) ci vogliano almeno un paio d'anni di impegno costante. È così nell'arte, nello sport, nelle arti marziali - e qui ti parlo da allenatore di Judo - ed è così anche per il pianoforte. Poi non c'è niente di male nell'accontentarsi, ci mancherebbe, e sono da sempre favorevole sia agli autodidatti sia a coloro ai quali basta suonare con una mano la propria melodia preferita, ma stiamo parlando di cose lontane dal "suonare" veramente il pianoforte. Come detto, basta sapere a cosa si ambisce e identificare le proprie "guide" di conseguenza, non c'è "giusto" o "sbagliato". Riguardo al prodotto in particolare, anche qui si tratta di visioni. Quando esco sul mercato con qualche nuova produzione c'è sempre dietro un lavoro di anni, con staff di almeno 6/7 persone, a ognuna delle quali è affidato uno specifico compito e che vengono scelte tra le eccellenze del settore. Questo manuale non rientra in tale casistica, e credo che ciò sia evidente. Si tratta di un libro molto "home-made" con tantissime sviste. Io preferisco fare un lavoro ogni 2/3 anni ma che sia inattaccabile, altri colleghi sfornano manuali e corsi come se non ci fosse un domani 😆 L'importante è che ognuno sia soddisfatto del proprio approccio e di ciò che offre, poi sarà il mercato a "scegliere" (ed è giusto così). Ti mando un caro saluto, e se hai bisogno di qualche "dritta" - considerato che sei autodidatta - chiedi pure, ti rispondo con piacere!
@@patricktrentini Ho letto solo adesso questa risposta, ed è sostanzialmente quello che ho espresso nel mio commento postato poco fa. L'esempio del Judo è calzante, da ex judoka dilettante. Per apprendere una tecnica bisogna provarla migliaia di volte, dopo la spiegazione e sotto il costante controllo di un maestro. Nessuno mai si sognerebbe di imparare da solo...
Esattamente Pasquale... Diciamo che col pianoforte si possono fare molti meno "danni", quindi anche un autodidatta - purché segua un percorso strutturato - può ottenere dei risultati, non lo nego, ma quei colleghi (e qui non parlo di Christian, ci tengo a precisarlo: sono cose che ho sentito dire da altri creator) che dicono che "il videocorso online è mille volte meglio della lezione individuale in presenza" andrebbero radiati dall'albo dei docenti di pianoforte... se ne esistesse uno 😂
XD spassosissimo questo video e povero Christian. A parte gli strafalcioni letterali e le semplificazioni, posso dire avendo visto un po' dei suoi filmati ed avendo comprato uno dei suoi libri (Emozioni al pianoforte per avere un po' di brani con cui iniziare) che spiega abbastanza bene, probabilmente molto di più nei filmati che nei libri. Detto ciò, è SACROSANTO il tuo punto di vista e le tue osservazioni. Non si può suonare avendo poco tempo, lo sto imparando a mie spese. Io attendo sempre con con moltissime aspettative ciò di cui mi hai scritto per settembre (No spoiler). Sarà dura aspettare. Posso fare una domanda seria? (la faccio lo stesso =P) Trovo che la maggiore difficoltà nell'avere costanza (perché alla fine è questo che credo sia il nocciolo della questione) sia il fatto che quasi tutti suonino da soli, che non si crei (per noi vecchietti intendo) quell'ambiente dove ci si confronta, si suona assieme, si parla e si vive la musica. Dove è possibile trovare questi ambienti? Per uno che parte da zero? dove andare a trovare contribuiti? Domanda stupida probabilmente alle orecchie dei più, ma a volte per una persona esclusa totalmente e un po' asociale è importante. Grazie se mi rispondi.
Ciao! Infatti sono stato molto attento a precisare che non ho visto le videolezioni, che di sicuro sono più efficaci del testo scritto, ci mancherebbe. Riguardo agli ambienti, capisco bene quello che dici. La condivisione è importantissima, sia per avere occasioni di scambio che per trarre motivazione. Non saprei dirti dove si possano trovare questi ambienti, ci vorrebbe una versione delle "jam session" per chi comincia da zero... Se uno frequenta una scuola di musica è sicuramente più facile, ma per chi studia da solo a casa non è semplice. Magari qualche messaggio su Facebook o simili, dove dici che cerchi persone con cui condividere serate musicali, potrebbe aiutare? Se mi imbattessi in qualcosa non mancherò di aggiornare il commento! Un caro saluto!
Ciao Lisa! Non sarei così "perentorio", di certo è un imprenditore e come tale punta a vendere, ma ha fatto molto anche per la divulgazione: sono certo che anche lui ami il pianoforte 😊 Un caro saluto!
@@patricktrentini GRAZIE MILLE lo stesso! Giuro fossi delle tue parti mi iscriverei alla tua scuola! Ammesso che fai corsi per amatoriali vecchietti ed impediti XD ma almeno garantisco le risate durante le lezioni. Buona giornata.
Ci mancherebbe, grazie a te per il tuo commento! Io in realtà non ho una scuola "mia", ho una cattedra di ruolo alla Scuola di Musica in lingua italiana di Bolzano, dove insegno da 25 anni (ho vinto il concorso nel 2006, dopo 7 anni di servizio, e sono di ruolo dal 2008). Il fatto di insegnare in una scuola pubblica rende il mio rapporto con gli allievi del tutto disinteressato perché io non guadagno in base al loro numero, il mio stipendio è invariato: questa è una grande forma di serenità! Un saluto!
Io non sono un legale, non posso dire chi ha torto e chi ha ragione ⚖️ Secondo me, può essere una lezione di vita per entrambi. L’importante è che ora vi siate chiariti e non ripetano gli stessi errori. Siamo umani. Tra l’altro è il giudizio degli altri che ti fa migliorare ed incrementare la tua carriera. E non la frequentazione intensiva dei corsi 😉 Cerco di essere quanto più anarchico 😅
Ho proposto a dozzine di creators la mia collaborazione in qualità di correttore di bozze. Hanno rifiutato tutti con le più disparate scuse. Per loro è la sostanza che conta, non la forma. Personalmente ho restituito ogni pubblicazione, da me acquistata, che presentava orrori grammaticali, sintattici e di punteggiatura. Nel caso specifico, il signor Cristian Salerno è un caso piuttosto eclatante di semianalfabetismo: anche nei suoi video, interessanti dal punto di vista musicale, ho sentito ogni genere di strafalcione ma, a quanto pare, sembra che la gente vada orgogliosa della propria ignoranza. Gran peccato perché Cristian è davvero simpatico.
Ciao! Rispondo in particolare alla prima parte del tuo commento: ritengo che ognuno debba fare il suo mestiere e, al tempo stesso, che una qualsiasi produzione vada curata in ogni minimo dettaglio. Per ogni lavoro che faccio mi avvalgo di grafico, fotografo, correttore di bozze, impaginatore: addirittura - sebbene io lavori da una vita con i software di notazione - se sto preparando partiture dedicate alla stampa "commercializzata" faccio fare una passata di check a una ditta esterna (che puntualmente mi conferma che non ci sono errori ma mi sento più tranquillo così). 😊 Ovvio, ci sono dei costi, ma la vivo meglio! Sugli strafalcioni di cui parli (io non mi sento "qualificato" per esprimere un giudizio in merito), penso sia normale che su TH-cam non si usino "copioni" scritti e si vada un po' a braccio: qui entra in gioco l'abilità dialettica, c'è chi è più bravo in tal senso e chi fa più fatica (e vale per tutti i creator) ma di certo continuando a pubblicare contenuti si migliora anche su questo aspetto! Un caro saluto!
@@patricktrentini Da grafico pubblicitario di mestiere (e aspirante pianista per diletto 😄) mi fate fare un respiro di sollievo leggendo questi commenti, oggi dove l'home made raffazzonato dilaga, fa sempre piacere vedere professionisti che non banalizzano nessun "ingranaggio di montaggio". Si banalizza troppo l'importanza di queste figure professionali, che fanno una differenza esponenziale. Da Christian ho preso tanti consigli nel tempo e non mi dispiace, ci sono forum di pianisti diplomati e docenti dove glie ne dicono di tutti i colori, anche in maniera esagerata, gli danno del venditore di fumo e mal giudicano le sue capacità pianistiche, io l'ho sempre difeso, per quel poco che posso capirne rispetto a un insegnante di pianoforte, perchè tante cose non se le merita, trovandole più delle malignità fini a sè stesse, però effettivamente gli devo notare una forma di marketing che è per molti versi obsoleta e figlia di una concezione che esula da contesti professionali e aggiornati ai tempi, che purtroppo a mio parere non gli giova all'immagine .
@agentpurple5602 grazie per il tuo messaggio! Hai perfettamente ragione sulle figure professionali che gravitano dietro a un progetto: è semplicemente indispensabile capire dove arrivano le proprie competenze e fermarsi lì, lasciando fare ai professionisti - di ogni settore - il loro lavoro senza sminuirlo. Riguardo a Christian, trovo sbagliatissimo l'hating sistematico (io non frequento né forum né gruppi Facebook ma non stento a credere abbia molti detrattori, non perché sia incapace, assolutamente, ma semplicemente perché è visibile e chi ha visibilità deve accettare questo "lato" della medaglia). Fai bene a difenderlo, le persone vanno rispettate sia professionalmente che umanamente e io stesso mi sono complimentato con lui per il suo percorso (anche se lui ha fatto una storia Instagram riguardo al mio video in cui si lamenta come se avesse ricevuto l'attacco del peggiore degli hater, boh, mi spiace davvero che la prenda male). Concordo sul marketing: ho scoperto che alcuni suoi contenuti (di tutt'altro ambito rispetto al pianoforte) sono in vendita su questo sito pensionedare.com e inoltre gestisce questo canale: www.youtube.com/@TheGuadagnocolblog Inoltre da quanto ne so ci sono gli scacchi e immagino la cosa non si fermi qui. Non lo so, credo che sia importante avere un'identità ben definita sui social (e personalmente faccio già fatica a fare soltanto il musicista, dedicando a questo mestiere una media lavorativa di almeno 70 ore a settimana), altrimenti passi davvero per quello che vende di tutto, dall'enciclopedia all'astronave, dallo spillino ai corsi di pianoforte 😛 Un caro saluto!
La durata delle note in secondi mi fa sorgere un dubbio: non sarà mica accaduto che qualcuno lo abbia costretto a scrivere dei passaggi errati sotto minaccia armata? Sembra veramente demenziale, più alla Zalone (grande pianista), che da insegnante serio. 😅
Quando ho raccontato a un collega di questa "scelta didattica", ossia proporre ai principianti assoluti le note in secondi, non ci credeva: ho dovuto prendere il libro e mostrarglielo "fisicamente", pensava anche lui fosse uno scherzo. Veramente, è una cosa che non mi spiego didatticamente parlando...
Conosco il Salerno da oltre dieci anni, ho anche interagito con lui più volte sui social. È ammirevole il percorso personale didattico che ha fatto, è ammirevole quando fa quei video di divulgazione culturale sui maestri del passato... ma questa sua prosopopea sull' insegnamento del pianoforte a mo' di televendita di pentole e brillocchi, la trovo triste, esagerata, infantile e fuori luogo. Non parliamo poi dei vergognosi refusi che ho riscontrato in un suo libro (faccio anche il correttore di bozze e ne so qualcosa). Il suo grande difetto è la megalomania di cui è affetto e che non fa bene all'immagine che vorrebbe dare di sé. Questo proporsi in maniera aggressiva, arrogandosi la prestesa poi di riscrivere e pubblicare alcuni testi storici del piano come l'Hanon o il Bona per il solfeggio... boh, la trovo da uno che non sa cosa vuol dire "volare basso"'. Gli ultimi corsi che propone poi per i principianti tipo "piano lion" si commentano da soli a partire dal titolo che fa ridere già così... mi ricorda un po' i pubblicitari d'assalto sullo stile americano che pur di fare mercimonio cercano di convincere l'utente che tra Nutella e letame non c'è poi tutta questa differenza. Non hanno tutti i torti a dire che talvolta vende davvero fumo, e il libro da te recensito in questo video ne è la prova palese. A te ha fatto sorridere, a me fa incazzare! Una volta mi pare che gliel'ho pure comunicate queste mie osservazioni, ma ovviamente non ho ricevuto risposta. Io se fossi un allievo non andrei certo da uno come lui... preferisco un insegnante maturo e più serio, perché va bene svecchiare la vecchia scuola ma senza esagerare e cadere nel ridicolo. Manuale per pianoforte... bah! È come dire manuale di giardinaggio. Un saluto!
Ciao Fausto! Ti dirò, in effetti la parte che trovo anch'io più "dannosa" è proprio questo voler vendere qualsiasi cosa e a ogni costo... Ho scoperto che ha canali che si occupano di guadagnare sul web, siti per imparare a costruirsi una seconda rendita, non so... La percezione è quella di una "caccia al cliente" che probabilmente funziona ma che alla lunga rischia di snaturarti. Non c'è nulla di male nel fare un prodotto e volerlo vendere, sia mai: io stesso ho sempre in piedi nuovi progetti editoriali ma - per farti un esempio - a me una pubblicazione (musicale o cartacea) porta via almeno 1 anno di lavoro e si avvale come minimo di 6 collaboratori, qui mi sembra tutto un "home made" con quel taglio aggressivo (dici bene) che non comprendo. Pensa che nel post Instagram che mi hanno segnalato e in cui presenta il libro che ho recensito scrive "Per questo ho lavorato 6 mesi chiuso in casa per realizzare il mio Manuale di Pianoforte 2024, per sotterrare una volta per tutte la "concorrenza". Ecco, io penso che se avesse detto "per fare il migior lavoro possibile" sarebbe stato molto più equilibrato e gradito al pubblico, non credo servisse un altisonante "per sotterrare la concorrenza" che fa pensare si ritenga l'unico in grado di produrre qualcosa di decente (e magari la sua non è nemmeno presunzione, non conosco Salerno personalmente quindi non sarei corretto a dare un giudizio su di un lato del suo carattere perché non ho i mezzi per esprimermi). Chissà, anche a me sembra un marketing davvero datato, ma forse le sue analisi gli dicono che funziona di più come fa lui 😊 Un caro saluto!
Questo, come ho già scritto, purtroppo è un limite di Christian a cui secondo me dovrebbe lavorare un pò. Si dice "a ognuno il suo", non nasciamo imparati su tutto e non è una critica sporca nei suoi confronti, però ha una concezione di marketing vetusta, aggressiva, da venditore di fumo, che oggi nel 2024 non dà serietà al suo lavoro e alla sua immagine. Basti vedere nella sua sezione community, post su post pubblicitari con grafiche che, da grafico pubblicitario da oltre vent'anni, mi fanno venire l'angoscia, grafiche preconfezionate con libri in 3D con l'ombretta sotto, ticket gold, black friday, grafiche di regali natalizi con immagini trite e ritrite, è un market che poco si confà con la tematica che porta, è agghiacciante, è una cosa che ti aspetti appunto da un venditore di aspirapolveri o da Media shopping o da aste al ribasso e prodotti di qualche schema Ponzi, tipo le cialde delle macchine del caffè o la tessera gold.. Nel 2024 non si può guardare quella forma di strategia di marketing, è di un cringe allucinante (adesso uso i termini dei giovanissimi ma calza a pennello). E' un buon Cristo intendiamoci, è anche competente nel suo campo, non lo demolisco nella persona, ma come comunicatore e marketer, nonostante lui abbia un canale incentrato sulle strategie di marketing, lo rimanderei sinceramente a settembre e gli consiglierei vivamente di investire su figure professionali aggiornate ai tempi, che è tutto di guadagnato, non si può essere competenti su tutto, è meglio lasciare certi compiti a chi ha un percorso professionale mirato. So che oggi si tende a fare un pò tutto da soli, ma queste figure professionali mirate, se ancora esistono, un motivo c'è.
Giustamente dici di non sapere molto di imprenditoria digitale. In effetti lo dimostri quando parli di QR Code, senza sapere che nel momento in cui inquadri un QRCode il tuo numero di cellulare , il luogo in cui viene letto e molti altri dati reperibili dal cellulare vengono trasferiti a chi ti fornisce il QRCode. Vengono usati per tracciare gli utilizzatori di un prodotto, quindi chieder i dati in maniera aperta è, secondo me, un po' più trasparente, poi uno può decidere se dare o meno i propri dati, ma chiedere i dati personali in cambio di un contenuto aggiuntivo è una pratica accettabilissima, senza scandalizzarsi troppo.
Ciao Ivan! Leggo con interesse il tuo messaggio e l'ho fatto vedere al mio "consulente" in materia, il quale però mi ha scritto esattamente il contrario (salvo, ovviamente, nel caso di quello che viene denominato "Quishing"). Mi dice (e io "riporto" semplicemente): "I tanti servizi che consentono di creare QR (tra cui bit.ly - per citarne uno di famoso - e, di recente, addirittura la suite Adobe) garantiscono l'anonimato di chi inquadra il codice, anche perché se io genero un QR - per esempio - con Illustrator, è totalmente inverosimile che poi Adobe venga a dirmi "Ehi, eccoti i dati personali di chi ha inquadrato il codice che tu hai generato con il nostro software!!", al pari del sopracitato bit.ly che, nel report, ti dice esclusivamente quante volte il codice è stato inquadrato, e null'altro." Se poi - e qui "riprendo" io, con una considerazione personale - i servizi mediante i quali si genera un QR riescano a "carpire" informazioni, questo non mi è ovviamente dato saperlo, ma nel caso se le tengono e non le trasferiscono a chi ha "generato" il QR (qui parlo per esperienza personale, avendo "scelto" proprio il QR come soluzione per far accedere a dei contenuti usando bit.ly, e ti garantisco che l'unica cosa che posso sapere dal report è quante volte il QR stesso è stato inquadrato, nient'altro). 😉 Un caro saluto!
Esatto! Guardavo e mi dicevo... ma che han scritto? Handel, senza Umlaut (i 2 puntini) è il commercio. Non mi scandalizza né stupisce, la grafia dei nomi stranieri la sbagliano pubblicazioni molto più blasonate.
Avevo comprato su Amazon il Beyer, versione Salerno. Dopo qualche giorno decisi di restituirlo. Amazon mi scrisse, tieniti il libro ti facciamo un bonifico 😅
Condivido tutto quello che dici. Io non lo sopporto perché critica colleghi ed anche cantanti famosi che suonano il pianoforte, trova difetti a tutti in particolare a chi ha successo.
Ciao Marco! Personalmente credo non ci sia nulla di male nella "critica" se è fatta con rispetto, come una sorta di "recensione" in cui esprimi la tua opinione con garbo: non so se hai visto video suoi in cui valica questo confine (che a mio parere è invalicabile), in quel caso hai ragione a rimanere contrariato (a me non è successo di vedere video di Salerno dove fa critiche fuori luogo per i modi, quindi non mi posso esprimere). Un caro saluto!
Bravissimo, ho seguito Salerno per tanto tempo, ho acquisito un suo video corso sul Beyer bravissimo nelle sue lezioni super professionali ma poi ha fatto una capriola pazzesca, dicendo che il pianoforte è lo strumento più semplice che lo si può suonare con pochissimo impegno e senza conoscere lo spartito e che in soli 6 mesi si ottengono ottimi risultati 8:19 😱 io che mi sono diplomato in clarinetto conosco la musica e il suo metodo di studio trascecolo . Voglio finire le sue video lezioni sul Beyer e poi vedrò non ho ambizioni particolari anche per la mia età 64 anni ma essendo in pensione ho il tempo necessario 3/4 ore/giorno e a me piace lo studio ma quello che propone lui non mi piace più. He una sua scelta che non condivido.
Ciao Mauro, grazie per il tuo messaggio! RIguardo a ciò che scrivi non voglio entrare nel "merito" di quanto detto da Christian (secondo ciò che mi riporti): mi limito a sottolineare che il pianoforte, come ogni altro strumento, richiede tempo e tanta pazienza. In 6 mesi si migliora, è indubbio, ma non si ottengono le gratificazioni che una persona potrebbe aspettarsi (e inoltre il pianoforte NON si può suonare con pochissimo impegno, lo scrivo anche se dovrebbe essere ovvio). Grazie per il tuo commento. Per quanto riguarda il tuo caso "personale" direi che con 3 ore al giorno a disposizione ed essendo un professionista con un diploma di un altro bellissimo strumento sono certo otterrai risultati notevoli, ma - come detto - tu sei un collega e il discorso è ben diverso! Un caro saluto 😊
Sì, quello che scrivi è corretto: di solito si usa "chiave di Fa" perché difficilmente un pianista amatoriale verrà a contatto con la chiave di baritono e quindi non si rischia confusione in tal senso 😊
@@patricktrentini lo so 🤷♂️ io che ho studiato il setticlavio posso ben dirtelo 😅 è stato una bestia nera e non ho potuto mai dirigere un’orchestra. Soprattutto quelle ad archi 🎻😭
Sono autodidatta e mi accompagno sia con la chitarra e il piano.Alcuni video di Salerno sembrano aiutare chi nn vuole fare musica classica e non sa leggere a prima vista le note sia in sol sia in fa.Vorrei aver iniziato da bambino con il piano e con i maestri severi di un tempo. Oggi troppe tastiere ,trasposizioni,arpeggiatori digitali fanno credere che il pianoforte sia facile e alcuni maestri e spesso modesti pianisti lusingato che si possa imparare da soli ed in fretta.Temo che la realta' sia diversa.
Caro Fabio, diciamo che la realtà sta un po' nel mezzo. Il pianoforte non è "inavvicinabile": se una persona dedica un po' di tempo e concentrazione riesce a ottenere buoni risultati e divertirsi con un impegno moderato (direi una lezione settimanale - se si va dall'insegnante in presenza - più 3 o 4 sessioni di studio settimanale da almeno 30/45 minuti). Ovvio che tutti i proclami tipo "pianista in 6 mesi" secondo me sono delle fesserie 😊 Io nel tempo libero sono praticante e allenatore di Judo: è come se io dicessi a un ragazzo "vieni in palestra, nel giro di 6 mesi sarai cintura nera": lo prenderei letteralmente in giro. Purtroppo con la musica c'è un po' la convinzione che il "tutto e subito" sia possibile. In 6 mesi si comincia a capirci qualcosina, ma credo sia serio dire a un allievo che per suonare con un certo grado di soddisfazione un paio d'anni fatti bene sono necessari. Un caro saluto!
Oh yes, solo stasera alle 22:30 mentre cenavo (ho lavorato con un sacco di giovani musicisti fino alle 21, è stato un bellissimo pomeriggio di didattica 😉). Ci devo ragionare sopra 😛
Io non credo assolutamente sia una caduta di stile. Penso come giustamente è stato detto è diffondere messaggi sbagliati. Già quando siamo in fase di apprendimento spesso noi stessi siamo elaboratori di messaggi sbagliati. La mia esperienza mi dice che è molto importante ricevere indicazioni corrette.
È quello che penso per esperienza personale.......già ci mette del suo chi impara distorgendo quello che gli viene trasmesso, ma se anche l'informazione è sbagliata diventa un problema.....e altro punto che concordo è che sicuramente è un lavoro ma diventa troppo un lavoro anche io sono un libero professionista e so cosa vuol dire vivere del proprio lavoro ma bisogna mantenere un'etica per di più quando si lavora con le menti delle persone.....Ciaooooo
Io ogni volta che mi siedo al pianoforte non riesco mai a suonare. All'inizio non capivo il perché, poi l'illuminazione improvvisa: cavolo, ma io studio tromba...😮
Io ho iniziato a suonare la chitarra negli anni 70. Qualche amico mi diceva il DO si fa così, il LAm si fa così, oggi suono i brani dei Pink Floyd con gli assoli. Allora mi son chiesto, ma con il pianoforte e tastiera non si può fare. Certo che si può fare. Negli anni 70 non esisteva internet, oggi ti compri syntesya e ti vai a mettere su una specie di partitura con chiave di violino e sotto una chiave di basso, in alto si mettono gli accordi e il C, poi si scrivono le note con spazio più o o meno attinenti al brano. Io l'ho chiamato spartab. In questo modo me ne frego crome, biscrome, 4/4, 2/4, ecc. Il ritmo lo imparo come facevo con la chitarra. Così invece di imparare Mozart è poi divertente imparare Antonello Venditti o gli Eagles. L'unica cosa che consiglio è imparare le triadi maggiori e minori con relativi risvolti. Per il resto non serve a nulla imparare pure ritmiche, tanto man mano che si fanno i brani si imparano. Secondo me si arriva a massimo 4 o 5 ritmi per fare centinaia di canzoni.
Sì, per il percorso pop se una persona ha sufficiente predisposizione (e riesce a essere costante) si possono ottenere buoni risultati anche con questo metodo. Per la classica, ossia il pianoforte "tradizionale", è un po' differente. Un caro saluto e grazie per aver condiviso la tua esperienza!
@@gallogalletto no anche le quadriadi, ma ho ideato uno spartito con chiave di violino e di basso, sopra ci sono gli accordi in una riga e C (1 2 3), nelle due parti sottostanti, prendo spunto da syntesia e trascrivo le note con i nomi lasciando degli spazi intiutivi per i vari intro, come Desperado degli Eagles, Hard To say I'm sorry dei Chicago, e tanti altri. Poi gli accordi di sopra suonano l'accompagnamento. Come per la chitarra ho trovato molto utile studiare solo le scale pentatoniche minori a cui corrisponde una pentatonica maggiore. Tale sisttema mi consente di suonare tranquillamente ed, appena avrò un pò di tempo, su facebokk creerò un guppo di tastieristi dilettanti con questo sistema.
Io non credo assolutamente al dilettantismo nelle cose difficili, è illogico: è chiaro che lo studio musicale sia molto faticoso e richieda tempo, più una certa predisposizione naturale, cosa permette ad un ragazzino di spendere così tanto tempo ed impegno nello studio musicale, oltre alla passione? 2 cose che da adulto non hai più: 1 la mamma e il papà che ti lasciano con la mente sgombra e tanto tempo a tua disposizione 2 il sogno di farlo di professione. Stiamo parlando comunque di ragazzini che hanno passione, hanno talento e fanno lezioni in presenza con metodi didattici realmente riconosciuti, in modo accademico. ma onestamente da adulto 30/40/50 anni, come si fa a pensare di comprare un manualino, oberati di impegni, preoccupazioni ecc... e affrontare lo studio di uno strumento in modo sensato? Secondo me l'intelligenza sta anche in due cose: valutare un risultato prima di fare quella fatica, usare la logica. Ci sono dei motivi per i quali si comincia da bambini lo studio musicale, i manualetti sono un insulto alla musica.
Ciao Mauro! Sì, in linea generale condivido il tuo pensiero. Questo non vuol dire (secondo me, ovviamente) che un adulto autodidatta non possa ottenere qualche risultato gratificante, assolutamente, ma al tempo stesso credo che lo stesso adulto (a maggior ragione se autodidatta) sia meritevole di molto rispetto e di tanta attenzione: proporgli scorciatoie non è (a mio parere, ovviamente) il modo migliore per fare una proposta che vale la pena di prendere in considerazione. Sono quindi tremendamente allergico a tutti quei proclami del tipo "pianista in 6 mesi" o cose del genere, le trovo delle vetrine luccicanti dietro alle quali c'è poco. Riconduco sempre questo discorso a una cosa che riguarda la mia vita più "privata", nella quale sono cintura nera e allenatore di judo: pur essendo una passione che non mi porta alcun introito, passo ogni secondo libero sul tatami da 10 anni, e mi immagino quale forma di mancato rispetto sarebbe dire a una delle persone che seguo in quest'arte marziale "in 6 mesi sarai un judoka completo". In 6 mesi sarai meglio di prima, questo sì, ma lo ribadisco: ci vuole il tempo. Un caro saluto!
@@patricktrentini Condivido il tuo pensiero, non sono arrivato al tuo livello, io non sono un maestro, ma ho cominciato a fare musica a circa 7/8anni violino poi altri strumenti. Ai miei tempi se non eri in grado di accordare ad orecchio un violino col pianoforte ti veniva detto che non potevi continuare a studiare violino, se non hai un orecchio relativo buono, non puoi effettivamente farlo. Fortunatamente io l'avevo, ma la cosa che mi è rimasta più cara dello studio musicale classico è la conoscenza che mi ha trasmesso, l'andare in profondità capendo quello che stavo facendo, rispettare l'intenzione del compositore, Forse la lezione che ritengo più importante è proprio che lo spartito è sacro! Io sono al suo servizio. A parer mio si verifica una situazione paradossale in molti adulti: poca cultura musicale di autori, ma voglia di imparare a suonare qualcosa, idealizzando molto cosa voglia dire. La musica è qualcosa che devi avere dentro come interesse, altrimenti come fai? A me i manuali fanno proprio ridere, perché il confronto col maestro è insostituibile, quando io gli dicevo: ieri sera ho suonato proprio bene, lui mi diceva: chi te l'ha detto? Io non c'ero! Sinceramente da adulti il viaggio bellissimo che si può fare con un maestro è quello della preparazione all'ascolto, la scoperta dei propri gusti musicali. Lasciamo perdere poi i metodi per tablatura che proprio i numerini...a contare si impara alle elementari.
@@patricktrentini Esatto il rispetto è la parola chiave e secondo me chi vuole imparare, almeno dovrebbe farlo con un maestro riconosciuto tale da un conservatorio, visto che in Italia è l'unico titolo che abiliti all'insegnamento. Ma si farebbero operare da uno non Laureato in medicina? Ma poi a tutte queste persone che sul tubo propongono corsi di questo o quello strumento, chi gliel'ha detto che sappiano effettivamente? Il rispetto delle regole è rispetto della musica e degli altri, se non sei maestro, non devi insegnare, sarebbe anche semplice essendo onesti.
@@patricktrentinigran bel video. Forse sono l'ultimo a dover parlare, perché a lungo andare mi sono reso conto che coi maestri ho sempre disimparato (mi dispiace dover dire tutto questo, ma purtroppo questa è la mia esperienza 😢), anche se, nel mio background, ho la partecipazione a delle lezioni di pianoforte con quella che è la mia maestra di pianoforte preferita, che io vivo come una vera e propria sorella. Se sono il pianista classico che sono oggi, lo devo anche (e soprattutto!) a lei. Ma soprattutto, se porto un rispetto incredibile a ciò che è scritto in partitura, lo devo a lei. Inoltre, per quanto mi riguarda, per imparare a usare il pedale, sono state necessarie (se non erro!) due lezioni, poi l'uso del pedale mi è venuto automatico. Tra l'altro, non ho mai avuto bisogno di un manuale per studiare pianoforte. Vorrei ricordare, poi, che Salerno aveva sempre detto no a chi gli chiedeva se fosse possibile imparare a suonare il pianoforte da un libro
😛 Ovviamente era una battuta, il libro ce l'ho ancora. Non è nel mio studio, lo tengo nella mia aula a Bolzano, dove ho la mia cattedra, ma direi una bugia se affermassi che lo uso con i miei allievi 😉 Un caro saluto!
Bravo Patrick, seguo Christian su youtube perché è un grande motivatore, ma onestamente sospettavo che i suoi prodotti fossero un po' come poi hai descritto
Ciao! Grazie per il tuo feedback, tengo a precisare che non posso parlare dei "suoi" prodotti in generale ma soltanto di quello che ho avuto sotto mano 😊 Un caro saluto!!
@@patricktrentini Certo certo tu hai recensito solo un prodotto, questo è chiaro. A scopo hobbistico, mi ero approcciato al pianoforte come autodidatta, in quanto in giovane età ho studiato chitarra semiseriamente 3 anni e suonato per 10. Non progredisco, mi mancano 3 cose: 1° la diteggiatura (sul pianoforte sono perso), 2° come realizzare un "ritmo" nell'accompagnamento (sul pianoforte sono perso), 3° un piano misto di esercizi e brani da seguire pedissequamente, i libri di esercizi ce li ho e li trovo anche una progressione, ma sui brani sono perso perché non so mai capire la difficoltà, con solo esercizi e senza brani purtroppo perdi la motivazione. Se il lavoro mi lascerà più tempo penso proprio che contatterò un maestro, intanto vi seguo per cercare comunque un po' di motivazione, grazie.
Il tuo messaggio mi fornisce sinceramente alcuni spunti per realizzare qualche contenuto per il mio canale, quindi ti ringrazio sinceramente di aver condiviso l'elenco degli aspetti su cui ti senti più in difficoltà: spero davvero di poter portare a breve qualche video che ti possa essere d'aiuto! Un caro saluto e grazie ancora 😊
Chi è abituato a leggere la chiave di violino(es. chitarra classica, violino...), trovandosi di fronte alla chiave di basso, all'inizio trova difficoltà a differenziare le note rispetto alla chiave di sol, soprattutto se non è più un ragazzino che apprende le nozioni velocemente. Per cui ci sta.
Ciao! Credimi che, per la MIA (sottolineo, la mia) esperienza didattica, la cosa migliore in assoluto (e a qualsiasi livello) è mettere subito l'allievo di fronte alle due chiavi, anche perché in fondo possiamo immaginare il pentagramma inferiore come la semplice prosecuzione di quello superiore, con in mezzo la riga del Do centrale a fare da "divisorio". In questa maniera anche i bambini lo capiscono in un secondo netto, per quanto mi riguarda metto i ragazzini a lavorare su 2 pentagrammi dalla seconda lezione, al massimo dalla terza volta che mi vedono, e funziona da sempre 😊 Un caro saluto e grazie per il tuo punto di vista!
Mia figlia ha imparato molto giovane a leggere le note sia in chiave di basso che di violino prima di sapere leggere e scrivere. Partì da zero, senza alcun pregiudizio sulle due chiavi, e non ho notato maggiori difficoltà nell'apprendere una chiave o l'altra. Non so perché la chiave di violino è insegnata come se fosse una sorta di lingua madre. Mentre la chiave di basso come se fosse una seconda lingua.
Ottimo formato, davvero. Credo però che Amazon KDP non consenta questo tipo di rilegatura, quindi che si sia "costretti" a scegliere un A4 tradizionale.
Come la Siae o la Sipra, anche nel mondo dell'editoria musicale sarebbe meglio optare per un controllo maggiore di tutte le forme e riviste (didattiche, divulgative, etc) da parte di un ente ufficiale. Qualcuno potrebbe farsi male. Ma è la mia opinione. I manuali, così definiti, dovrebbero essere pubblicati dai Conservatori e dai soli Docenti abilitati in Didattica della musica. Questa è una mia personale idea...
Ciao Jacopo! Capisco la tua opinione, la trovo "sensata". Il fatto che chiunque possa pubblicare qualsiasi cosa è un grosso passo in avanti, ma ha come rovescio della medaglia l'assenza totale di "controllo" sui contenuti, motivo per il quale io domani potrei far uscire il mio manuale di uncinetto (riguardo al quale, come potrai facilmente immaginare, non so assolutamente nulla). Con questo non voglio assolutamente dire che Christian non sia competente, ci mancherebbe (e ci tengo a precisarlo con chiarezza) ma nell'editoria, anche se in self-publishing, ci sono fior fior di figure professionali alle quali possono essere delegati tantissimi aspetti, dal controllo formale all'impaginazione, dalle grafiche alle scelte stilistiche, di formato, di messa a norma, eccetera. Se invece ci si ostina a fare tutto da soli... ecco che escono i grandi pasticci... Un caro saluto e grazie per il tuo commento!
Ognuno tira l'acqua al suo mulino a quanto pare.. comunque Christian Salerno è un maestro di pianoforte laureato con voti abbastanza pieni, nonostante lo si possa criticare, è pur sempre un professionista.
Ciao Carmine! Non ho mai detto il contrario 😊 Ho semplicemente recensito un suo libro sottolineando alcuni punti che secondo me vanno rivisti, non mi sembra poi così grave! Un caro saluto!
Come non essere d'accordo con le tue osservazioni?😊 Penso che queste "gaffes" derivino dalla errata convinzione che paghi il tentativo di rendere facile quello che facile non lo è affatto (non posso credere che un diplomato al conservatorio pensi che una semibreve duri 4 secondi...😮 Probabilmente voleva sottolineare il rapporto tra le varie figure, ma detta in quel modo..) Indispensabile un correttore di bozze 😊
Ciao Giulio! Precisiamo: è assolutamente OVVIO che Christian sa benissimo che quelle note non durano 4, 2 e 1 secondo. Probabilmente ha pensato che per un neofita assoluto "metterla giù" così potesse essere efficace: ecco, non lo è, tutto qui, è un messaggio divulgativo che fa più danni che miglioramenti. Un caro saluto!
Trovo che tu sia piuttosto aggressivo; io seguo Christian da tanti anni e ho regalato il metodo di piano lion alla mia ragazza; ne é molto soddisfatta e motivata; ed io ne sono felice per lei
1)Come si chiama il titolo del video di Salerno? Non lo trovo. 2) Io non capisco: ma sti manuali, esattamente cosa sono? Perchè esistono? Li capisco per uni strumento come la chitarra elettrica (derivati da quelli jazz): la lunghezza dei brani è inferiore, il repertorio è molto meno vasto, e poi chitarra jazz e e elettrica sono nati nel 900, e non c'era materiale da insegnare! ...Ma con tutti i libri di pianoforte che ci sono, a cosa serve un manuale (che poi volendo ci sono già: bona+beyer+ cesi-marciano e volendo hai il "manuale" per i primi 2 anni). O quelli anglofoni che hanno un po' la mania di fare "Metodi" per tutto. Anche il corso yamaha per i bambini di 3 anni e ha più materiale di certi "manuali"...
Ciao! Ecco il video di Christian a cui faccio riferimento: th-cam.com/video/SNbFAI3Swps/w-d-xo.html se non si vuole guardarlo tutto consiglio un'occhiata dal minuto 42 😛 Personalmente non trovo affatto sbagliata l'idea di un manuale, nel senso che ci sono sempre molti modi per spiegare gli stessi concetti (e quindi ognuno è libero di proporre la propria idea di didattica). Inoltre trovo sensato far coincidere consigli di vario genere all'interno dello stesso libro (in questo senso vedo differenza tra i "manuali" e i "metodi"). Ovviamente, poi, va fatto tutto cum grano salis 👍
Non so alla gente che gli prende quando fa marketing, ad un certo punto la cosa sfugge sempre di mano. Ho smesso di seguire anche il suo canale di scacchi, i titoli erano così clickbait che mi saliva la pressione a leggerli. Purtroppo segue il trend tipico del nostro periodo, per cui conta più la forma che il contenuto. E' sempre la mediocrità ad essere vincente.
Ciao! Non ho mai visto alcun video del canale di scacchi di Christian (non capirei nulla) quindi non posso dare il minimo feedback: di certo lui ha incentrato la sua presenza social (anche nel pianoforte) sull'imprenditorialità, ma ci tengo a precisare che a mio parere non è indice di mediocrità (non mi permetterei mai) bensì una scelta. Io amo vivere il singolo tasto, il singolo allievo, la singola produzione come se fosse l'unica: la visibilità - minore di quella di Christian, i miei numeri social lo dicono - è una conseguenza e non un obiettivo 😊 Un caro saluto!
Ciao Luca! Su questo punto - ovviamente - non posso che concordare con te. Non servono decine di ore alla settimana, soprattutto per un principiante, ma un'oretta almeno 3/4 volte alla settimana va messa in conto! Un caro saluto 😊
Video interessante, a parte il tuo ultimo invito ad acquistarlo. Ben venga la divulgazione, ma dev'essere di qualità. Comprare giusto per comprare non mi sembra una grande idea.
Ciao Andrea! Giustamente ognuno trae le proprie conclusioni, lo trovo" leggibile" (e forse un filino costoso per quello che offre, precisando che non ho visto i video) per chi non sa veramente nulla di musica e di pianoforte e vuole avere un'infarinatura leggerissima (e comunque il libro è da sistemare in alcuni punti): può essere che io non sia stato abbastanza eloquente in tal senso! Un caro saluto e grazie per il commento!
Io non sarei così duro Giuseppe, mi ha fatto molto sorridere ma non credo ci sia la presunzione di affiancarsi a Beethoven 😊 Diciamo che è una dicitura un bel po' bizzarra 😉
@@patricktrentini dai Patrick non fare il buonista tu però adesso....non ho mica detto che è un assassino. Dico però che anche dai piccoli particolari si misurano le persone....pace e bene!!
Capisco benissimo Giuseppe, hai ragione e non volevo fare il "buonista" a tutti i costi, è che davvero credo sia impossibile che si paragoni a Beethoven, Liszt e agli altri autori presenti nel manuale e di conseguenza propendo per l'errore di ingenuità e non per la presunzione, tutto qui 😉
@@patricktrentini 🤣🤣🤣 Christian è un bravo ragazzo e un bravo pianista ma per insegnare non basta essere dei bravi pianisti....io mi accontento di suonare e lascio l'insegnamento a chi lo sa fare,visito il tuo canale cosi come quello di Valerio perché ho voglia di imparare e di perfezionare quello che già so. Ho 46 anni e ho capito in tanti anni che le "critiche" fatte con educazione e logica sono sempre molto utili
Ciao Simone! Me l'hanno chiesto / proposto in tantissimi: non ti nascondo che ci sto pensando ma al tempo stesso ho molta "paura" (virgolettato): la didattica musicale evolve, merita un rispetto enorme, e insegnando regolarmente mi accorgo di quanto l'insegnamento "si muova" e quindi non sia semplice "fissare" i concetti per iscritto. Se mai lo farò, i principali destinatari saranno i miei ragazzi! Un caro saluto 😊
@@patricktrentini ohi mo non fate come i Rapper che si fanno video di dissing botta e risposta che poi noi che vi seguiamo ce li dobbiamo sorbettare 😂😂😂😂
Buongiorno Patrick. Ti seguo da un po' di tempo - sono studente di pianoforte - anche se non credo di aver mai commentato un tuo video. Qualcuno ha detto che questo tuo video è una "caduta di stile": secondo me no, hai fatto bene a evidenziare ciò che secondo te non va bene e penso che ciò sarà utile anche a Christian. Christian lo conosco virtualmente da parecchi anni: devo dire che mi era più simpatico agli inizi della sua carriera da youtuber; adesso mi sembra che in ogni suo video debba vendere qualcosa. Peraltro, ormai a cadenza regolare pubblica un video dove dice che gli insegnanti di formazione classica sono troppo fissati con la tecnica; che chiunque può scrivere musica "contemporanea" perché basta mettere note a caso... anche basta! (Questo Christian lo sa, perché ho commentato più di un suo video facendoglielo notare 😅)
Buongiorno a te. Ti devo ringraziare tantissimo per il commento, mi rincuora e mi fa capire che il mio messaggio è arrivato correttamente. Sono dispiaciuto che Christian abbia reagito con una storia Instagram che mi hanno inoltrato e nella quale si esprime come se avesse ricevuto un attacco da un hater, quando in realtà mi sono limitato a recensire con ironia un prodotto che ho acquistato invitando ad apportare qualche miglioria. Sulla contemporanea, per fortuna non ho mai visto i video di cui parli, altrimenti forse non sarei riuscito a essere così diplomatico 😂 Riguardo, infine, agli acquisti, credo che si debba trattare il pubblico con estremo rispetto: ovvio, se qualcuno che mi segue su TH-cam compra un mio prodotto mi fa piacere, ma non dev'essere il primo obiettivo della creazione dei contenuti. Un caro saluto, di cuore!
In quello che ha fatto non trovo nulla di male anzi, secondo me ha solo fatto scelte editoriali errate magari mal consigliato da un manager o comunque da qualcuno di esterno. Il volume è destinato a chi vuole ottenere piccoli ma significativi risultati
Ci mancherebbe, non ho mai detto (e mai dirò) che ha fatto "qualcosa di male": mi prendo soltanto la libertà, da collega di Salerno e - soprattutto - da acquirente del suo libro - di recensire un prodotto che ho comprato 😊 Un caro saluto!
Ah ok, hai perfettamente ragione, mi associo al tuo parere e ribadisco che NON c'è nessuna truffa o simili, ci mancherebbe! Anzi, penso che Salerno sia molto trasparente nella sua attività di marketing imprenditoriale, ci tengo a sottolinearlo. Poi uno può condividere o meno il "taglio" che lui dà alla sua produzione, ma non si deve andare oltre questo 👍
Pur essendo un neofita ti devo dare ragione... Io in compenso non ho bisogno di leggere il manuale di 300 pagine per il pedale perché...ho clavicembalo 😅 😂😂
Ciao Patrick lascia perdere non ne vale la pena. Personalmente mi trovo bene da un Insegnante di Armonia che spiega molto bene l'Armonia e la Composizione.
Non toccatemi Christian che conosco personalmente.. 😅 e' ovvio che utilizzi strategie comunicative un po' sopra le righe.. oltre ad essere un bravo pianista e' un esperto di marketing (esperienza acquisita sul campo) quindi per arrivare dove è arrivato lui necessariamente usa tutti gli strumenti per "posizionarsi" in rete.. le critiche ci stanno ma io non sarei così ingeneroso verso di lui che comunque ha contribuito con la sua passione e il suo entusiasmo a fare avvicinare tante persone allo strumento pianoforte
Ciao Davide! Ci mancherebbe, mai detto il contrario 😊 Ci tengo al rispetto nei riguardi di un collega e non ho mai negato la sua bravura nel farsi strada (se non sei "sveglio" non superi i 100.000 iscritti su due canali di argomento differente). Abbiamo un approccio che è piuttosto diverso (forse "radicalmente" diverso) ma c'è posto per tutti, ci mancherebbe! Un caro saluto! PS condivido il fatto che abbia portato molte persone a "incuriosirsi" relativamente al pianoforte 👍
Ciao, premetto che sia tu che Cristian siete tra coloro che mi hanno dato grandi insegnamenti, facendomi risparmiare denaro visto che studio da solo. Comprendo quello che dici e a mio avviso non hai fatto danno alla grande immagine che Cristian ha e che merita .
Ciao Gianni! In realtà non è mai stata mia intenzione né "fare il gioco" di qualcuno né far sì -al contrario - che le persone non comprassero i prodotti di un collega. Questo video nasceva soltanto dall'esigenza di fare corretta informazione su alcune cose davvero inesatte, tutto qui 😊 Poi la questione è sfociata in una polemica, ma ormai è acqua passata! Un caro saluto!
Ciao Roberto! Sì, un maestro in presenza è sempre la soluzione da consigliare. Non è detto che un videocorso ben fatto non possa aiutare a imparare per chi non ha aspettative troppo alte, ma non si diventa pianisti senza avere un insegnante al tuo fianco che ti guida e - soprattutto - che può correggere i tuoi errori! Un saluto!
Caro signore è meglio sbagliare qualche frase e punteggiature che sbagliarsi di pubblico.A volte lei parla parla per non dire niente e i video diventano privi di signifcato
Gentilissimo, secondo me sono entrambi errori gravi: sbagliare frasi e punteggiature su di un libro destinato al commercio è un pasticcio, mentre - per quanto mi riguarda - se io faccio video che secondo lei sono privi di significato cercherò di migliorare ancora i miei contenuti per convincere anche chi finora non li ha apprezzati! Bisogna sempre mettersi in discussione e lavorare 💪 Un caro saluto!
Che roba terribile la semplificazione della didattica. La promessa che esistano scorciatoie nella musica, come nella vita, e la peggiore che un insegnante possa fare.
Ciao Federico! Diciamo che la sempflicazione - a mio parere - ha senso se è utile per far capire meglio un concetto (più rapidamente, senza verbosità o simili) mentre è deleteria se quel concetto stesso viene stravolto allo scopo apparente di semplificare 👍 Un caro saluto!
La cosa bella dell’ italiano e che nn lascia spazio all’interpretazione! E tu lo padroneggi egregiamente senza mai tendere al personale, con estrema eleganza. Disamina eccelsa senza mai colpire in maniera offensiva un collega, che propone un prodotto che rasenta la scarsità.
Ma perchè scusate. Ho 54 anni, con il lookdown mi è preso il trip che covavo da decenni di provare a suonare, ops, strimpellare uno strumento, si strimpellare perchè non ho tempo ed esigenza da dedicare 2, 3 , 4 ore per uno strumento, lavoro 8 ore, ho famiglia, altre passioni sportive, ebbene mi sono avvicinato con IMMANE lentezza ed umiltà, consapevole che arriverò al (forse) 10% del potenziale (se solo dessi anima e corpo)...eppure godo come un riccio quando dedico e mi estraneo a fine giornata quando la famiglia è a dormire e io "gioco" con piccoli esercizi (perchè comunque seguo un percorso didattico) e ringrazio ci siano di questi lestofanti (a vostro parere) che pensano a noi (e ovviamente a loro).
Ciao! A dire il vero tutto questo fango faccio proprio fatica a vederlo (prova a "comparare" il mio video e la risposta di Salerno e dimmi con obiettività chi offende e chi no 😉). Ho semplicemente fatto una reazione a un "contenuto" che ho acquistato, Salerno ne fa a decine, non penso sia una prerogativa soltanto sua, non credi? Un saluto!!
Morale : tutti gli strumenti come nella vita "non si nasce imparati" ma servono tempo impegno fatica esperienza e alla fine manca sempre qualcosa. Il resto è noia. Saluti maestro.
"Tempo, impegno, fatica ed esperienza" è un insieme di termini che racchiude alla perfezione il percorso - serio - che va fatto con la musica! Un caro saluto!
Io voglio dare un mio parere su questo video, spero senza offendere nessuno. Ho seguito ed acquistato molti prodotti di cristian perché da autodidatta anni fa mi ha aiutato molto in quanto tra i vari youtuber che ci sono è quello (a mio avviso) che spiega in modo più semplice e basilare le prime nozioni per chi come me anni fa da autodidatta iniziava a suonare,.altri lo fanno in modo molto complicato. Sempre a mio parere, io al tuo posto non avrei fatto questo video verso un collega(anche se effettivamente su molte cose hai ragione)..ma ripeto (mio umile parere) io verso un collega non avrei mai fatto questo video..la trovo una caduta di stile. Buona giornata
Ciao! Ci mancherebbe, rispetto assolutamente il tuo parere. Credo (ma questa è una mia opinione) che fosse difficile evidenziare questi aspetti del libro da "correggere" rimanendo più cortese e rispettoso di così, ma se la trovi una caduta di stile mi spiace che agli occhi anche di un singolo spettatore io abbia dato questa impressione. Non ho mai avuto questo intento, anzi (forse proprio perché ho visto il video di Salerno in cui parla degli altri metodi, e quando li etichetta come "feccia" mi sono detto "Forse sta un po' esagerando, capisco le opinioni ma c'è modo e modo di esprimerle..."). Un caro saluto e grazie per il tuo contributo!
Of course, ci mancherebbe! Cintura nera, tecnico federale, istruttore di autodifesa: il Tatami è il luogo in cui imparo di più (a parte la musica, ovviamente) 🙏
Ciao Alfredo! Ti rispondo con piacere: purtroppo il fatto che imparare due chiavi sia molto più difficile è quello che viene erroneamente "pubblicizzato", o meglio: chi comincia con una chiave soltanto farà effettivamente molta fatica ad aggiungere la seconda, ma il sistema migliore è solo e rigorosamente quello di cominciare da subito con entrambe le chiavi. In questo modo non verrà nemmeno percepita una "differenza", poiché tutto verrà letto come un unico sistema (e ti garantisco che in 27 anni di didattica ho sempre e soltanto applicato questo metodo, vedendo bambini e adulti leggere con facilità entrambe le chiavi fin da subito). Un caro saluto!
E' evidente di come il libro se ne infischi della didattica seria e rigorosa e si approcci al tipico modus "For Dummies" che è notoriamente acchiappasoldi, acchiappalike o acchiappatutto. Materiale che volutamente ignora il rigore e la disciplina necessari per trattare l'argomento ed abbassa enormemente il tiro. Per questo motivo comprendo solo in parte il tuo video. Il tuo intento è di informare l'utenza ignara e salvarla dall'acquisto? Ma un compratore di testi simili non vorrà essere dissuaso ed anzi trarrà giovamento dalla parzialità ed in alcuni casi, errata semplificazione. Chiunque si approccia alla musica in quel modo non ha mire culturali ed intellettuali annesse, obiettivi alla portata anche dell'amatore e dilettante. Sono invece testi per sprovveduti. Ti dirò una cosa, un libro simile difficilmente verrebbe acquistato da un non addetto cosciente. Allo stesso modo in cui non mi sognerei di comprare un libro "Ingegnere nucleare in due settimane e mezzo". Sono libri che fanno filtro tra un utente minimamente accorto ed un totale inetto. E se questa critica potrà sembrare pretestuosa è in realtà figlia di un ragionamento piuttosto convenzionale. I problemi per il lettore, l'amatore o chi per lui, iniziano quando deve approcciarsi a libri seri e rischia di farsi del male da solo. "E' meglio il Piston o il Jazz Theory Book?" ti chiede il neofita che suona i Nirvana nel box dietro casa. E tu gli rispondi "Per te nessuno dei due". Ma qua parliamo di altro. Una recensione risparmiabilissima, in un mondo dove tutti scrivono e nessuno legge più, accade di molto peggio.
Ciao Cosimo, grazie per la tua riflessione. Sì, capisco il punto di vista, sebbene si tratti della visione di qualcuno che ha un livello culturale e musicale nettamente sopra la media (e ciò si evince in maniera chiara). Ti dirò, ho comprato - e recensito - questo libro per capire se l'approccio del "tutto subito", del "diventa pianista in 6 mesi" e altre aberrazioni simili fosse almeno parzialmente giustificabile. Speravo di trovarci qualcosa di opportuno per chi - nel vero senso della parola - si "accontenta", perché magari c'è veramente la persona alla quale basta suonare il tema dell'Inno alla Gioia lento, a quarti, con la mano tutta scomposta e la sinistra che fa solo note lunghe (non che quelle della destra siano brevi eh 😛). Diciamo che, per quanto non sia il mio approccio didattico, non lo voglio demonizzare "a priori": demonizzo soltanto le eccessive semplificazioni che, in fin dei conti, diventano errori grossolani. Poi non posso che condividere il tuo pensiero sul "For Dummies", io non insegno così (e non mi piace lo stile "acchiappatutto", penso ci siano dei limiti anche al marketing aggressivo), però la gente - giustamente - sceglie. Poi chi sa discernere farà le sue valutazioni, chi non è in grado probabilmente è nel "posto giusto" quando gongola con il suo Inno alla Gioia di cui sopra 😉 Un caro saluto!
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È sempre un piacere vedere i tuoi video. Conciso, diretto, chiaro e molto esaustivo! Grazie per avermi "salvato" da un acquisto che si sarebbe rivelato inutile 😊
Grazie a te per il tuo commento, un caro saluto!
Ciao Patrick, credo che sia evidente che Christian Salerno abbia preso una brutta deriva dopo la separazione da Pianosolo. Per chi non lo avesse notato l'accelerazione del suo ego è avvenuta proprio nel periodo del distacco. "L'insegnante n.1" (così di definisce nel suo sito del Leone), che per un corso chiede anche 1000€, ha evidentemente trasformato la divulgazione culturale in mercificazione culturale.
Ciao! Non conosco le vicende di Pianosolo, quindi non mi posso esprimere. Quello che noto è questa tendenza a vendere, vendere e vendere: io preferisco fare musica 😉 Un caro saluto!!
Patrik complimenti sei molto chiaro ...altri nn voglio commentare..
continua come stai facendo sei il numero uno 🎉
Grazie di cuore Danilo, un abbraccio!
per me la cosa della durata delle note in secondi è GRAVISSIMA!!
Ciao! Come hai potuto vedere nel mio video, anch'io la trovo una fesseria mica da ridere 😜 Un caro saluto!
!5:00 per la chiave di basso bastava spiegare il concetto di do centrale. Come fa Poltronieri. Nessuno è rimasto scioccato per questo concetto.
Sante parole: checcevò? Ti porti avanti con un concetto che poi un pianista conserverà per sempre (e che probabilmente fa capire meglio anche la chiave di Sol) 👍
Buongiorno, anch'io ho letto alcuni libri di C. Salerno, e, per uno come me, che desidererebbe imparare, anch'io ho avuto l'impressione che sia tutto troppo facile, al che, mi ha creato una marea di dubbi. la tua recensione contrariamente ad altri pareri contrari sotto esposti, serve a tutti per cercare di capire la realtà delle cose prima di illudersi e sprecare soldi! grazie!
Ciao Walter, grazie per il tuo commento. Continuo a precisare - per amor di chiarezza - che ho soltanto recensito un prodotto con ironia poiché ci ho trovato delle cose lacunose, ma non ho alcun intento di "togliere" utenza a Salerno il quale, ripeto, è da ammirare per il percorso, per l'impegno e per le capacità divulgative. Ecco, forse scrivere libri è un campo differente, tutto qui 😉 Un caro saluto!
C'è un video di Christian dove esegue una reaction a Vinheteiro, probabilmente uno dei pianisti qui su youtube con maggior numero di iscritti al mondo, ne conta oltre i sette milioni. In questo suo video Christian basa la sua reaction sulla capacità del pianista di suonare senza guardare la tastiera, si impressiona quando vi sono salti complessi, gli fa dei complimenti, ma dalla metà in poi si sofferma sulla sua esecuzione del Valzer op. 69 n. 1 di Chopin, denotandone erroracci di diteggiatura e spiegando che sono errori che studenti già dal terzo anno non commettono più, ci è insomma andato abbastanza giù pesante.
Ci sta, è un'insegnante di pianoforte, è normale abbia l'occhio critico e allenato per riconoscere certi errori, tuttavia poco dopo Vinhtero gli ha risposto con un commento, lo ha ringraziato per i complimenti ma il fulcro del suo messaggio si è incentrato su quella diteggiatura, specificandogli che fu imparato molti anni prima e in fase di crescita con con lo strumento e che non si prese la briga di correggerla, ma che l'avrebbe fatto, insomma, letto tra le righe, i complimenti sono andati in secondo piano, lui aveva davanti agli occhi il discorso della diteggiatura in quel valzer.
Qualcuno potrebbe pensare: "come mai un pianista brasiliano da 7 milioni di iscritti si mette a rispondere a una reaction"? Perchè chiaramente, per quanto senza malizia, un pianista professionista che ti smonta a tal punto una tua performance è un brutto danno d'immagine, col rischio che poi si espanda, e ti colpisce comunque, proprio perchè non è un estrano a parlarne, non è una cosa detta a tu per tu, ma una cosa condivisa a decine, se non centinaia di migliaia di persone che può essere un danno d'immagine.
Questo a dire, quando lo facciamo con gli altri non ci sembra così grave, ma quando lo riceviamo ci dà molto più fastidio, Christian ha già svariate volte sparato duro contro altri libri ed errori di pianisti, però se l'è presa vedendo la tua, allo stesso tempo inviterei voi tutti, tu, lui e chiunque altro pianista che sta tentando anche la strada dei social a stare attenti perchè si rischia di apportare dei danni d'immagine che sono inutilmente dannosi verso la persona, a maggior ragione se la persona non ha sette milioni di iscritti e sta dall'altra parte del mondo come Vinheteiro, che comunque non gli è passato inosservato, ma ha un seguito ancora piccolo, per via che in Italia, parlando di sola didattica e senza fare show di intrattenimento, crescere è difficile e lento, oltre che rischiano di attirare haters e mentecatti che difendono gli uni e gli altri mediante gli insulti e i botta e risposta qui su TH-cam gettano molta brace al fuoco, basti pensare all'emerito imbecille che qualche ora fa ti ha scritto che sei una nullità e che la vita ti farà fuori a poche ore dal video di risposta di Christian.
Ciao! Sì, hai ragione, indubbiamente. Con le parole si possono fare danni, e ti garantisco che non è mai stato il mio intento, ma avrò modo di chiarire questa cosa in maniera ancor più approfondita. Sono stato molto attento, nel corso del mio video, a dosare ogni parola col contagocce (per dire, non sono io quello che ha dato del "paraculo" e dello "scemo del villaggio" all'altro, per questo bisogna chiedere a Salerno 😉) ma evidentemente il web amplifica tutto. Grazie per la tua riflessione, l'ho letta con attenzione sincera.
..."fu imparato"?...
@@Assiolo821 concentrati sul contenuto, perfavore
Certo che ci vuol del coraggio per uno mediocre come Salerno a cercare il pelo nell'uovo nelle esecuzioni di un portento come Vinheteiro. Sembra una mosca che dà fastidio a un toro e viene scacciata con un colpo di coda 😂 Io credo che quando uno ha l'ego spropositato di Salerno si meriti anche che qualcuno glielo faccia notare. Io ho smesso di seguirlo dopo che ha avuto il coraggio di dire che Elton John non è un pianista, dimostrando anche ignoranza sulla formazione del cantante e compositore. Ma già mi era scaduto quando, rispondendo alla domanda di un utente che gli chiedeva quali fossero i suoi interpreti preferiti, aveva risposto che preferiva suonare lui che ascoltare gli altri. Quando l'ascolto dei grandi interpreti è fondamentale per migliorarsi!
Questa non l'avevo proprio sentita. Non prendo posizione al riguardo, ma se vuoi ti dico i miei interpreti: Pogorelich, Kissin, Lazar Berman, alcune cose meravigliose di Ciccolini, Richter, la Argerich, Barenboim, ma potrei andare avanti all'infinito, ne sto dimenticando a decine e poi il commento diventerebbe troppo lungo 😂 Un caro saluto!
Il discorso dei secondi mi ha lasciato allibito. E' una delle cose fondamentali da capire e quindi spiegare ai principianti. Proprio lui che criticava gli altri autori..... Quello che mi sarebbe piaciuto capire se, a libro concluso, il libro rispetta le aspettative o è un libretto di poco valore nel contenuto. Riguardo al formato forse è imposto dall'autopubblicazione Amazon (non so se ci sono margini di scelta).
Ciao! Ci tengo a precisare che OVVIAMENTE Christian sa benissimo che le note non durano "secondi", semplicemente lo ritiene un approccio didattico efficace (questa è l'informazione che ricavo dal libro). Il problema è che l'approccio non è efficace. Si può far passare per regola una cosa che si verifica nel 99% dei casi trascurando le eccezioni, ma quando si fa il contrario allora la didattica va sistemata 😊
Riguardo all'autopubblicazione, ti garantisco che Amazon consente di scegliere qualsiasi formato. Riguardo, infine, al giudizio "generale" sul libro, lo trovo un libretto che può dare qualche informazione veramente "di base" a chi non sa proprio nulla del mondo della musica e del pianoforte: a mio parere - per quello che contiene - è un po' costoso (costa € 17,90) ma io stesso, come hai potuto vedere, l'ho comprato. Un caro saluto!
Ciao Michele! Beh, qui devo essere onesto e ammettere che trovo giusto che un libro venga scritto con lo scopo di venderlo, ci mancherebbe. Però anch'io sono molto più tradizionalista e quindi farei un sacco di modifiche a questo prodotto prima di poterlo considerare davvero idoneo per il mercato 😊 Un saluto!
@@patricktrentini grazie per la risposta. Insomma, pare evidente che un conto é sapere le cose un altro saperle spiegare. Anche scrivere un libro non é una cosa che si fa senza alcuna esperienza, ma ha le sue difficoltà.
@micheledaloia5778 grazie per il feedback
Grazie a te per il commento!
Più di qualche volta mi sono nei suoi video e devo dire che mi vengono i brividi quando lo sento parlare di musica. Consiglio di guardare le sue "lezioni" di armonia😂 buon divertimento!😂 tristemente divertente anche il fatto di scrivere di essere un compositore e di essere la "massima autorità[...]"😂
Ciao Tommaso, grazie per il tuo messaggio. Credo che avere una corretta percezione di sé sia il primo passaggio per stare "bene" dentro il mondo musicale... Io cerco di tenere sempre a mente questa regola, ho studiato - tra gli altri - con Piero Rattalino e Aldo Ciccolini (quindi i grandi li ho incontrati e vissuti), spero Salerno faccia altrettanto 😉
Nuovo iscritto 😊 Mi aspettavo una recensione positiva, però meglio la cruda verità che la dolce bugia. Speriamo che Christian si svegli e non si rovini la reputazione! Glielo auguro 👍
Ma no, non credo assolutamente che queste sviste (che ho evidenziato in maniera ironica) possano rovinare la reputazione di un collega appassionato e molto attivo, ci mancherebbe! Anzi, gli auguro di migliorare e crescere ulteriormente, che è quello che cerchiamo di fare tutti, sui social e fuori da TH-cam 😊
@@patricktrentini 😊👍
Cmq complimenti per la tua dedizione e altissima competenza. Sei molto chiaro e condivido ogni tuo pensiero.
Grazie di cuore, è un complimento che mi fa davvero piacere 🙏
@@patricktrentini hai ragione in tutto anch'io pianista diplomato
4 secondi, la semibreve, è davvero bestiale!
Eh, diciamo che lo trovo un bel "pasticcio" (soprattutto se insegnato a un neofita). Un caro saluto!
LASCIAMO STARE :) dai .. 😅 lo ho capito subito che ci vuole tempo quando il mio insegnare mi ha fatto capire che bisogna andare lenti !! saluti !!
Direi che il tuo insegnante ti ha detto una delle verità più grandi per quanto riguarda il pianoforte: la velocità nasce solo ed esclusivamente dalla lentezza!
@@patricktrentini bisogna andare per gradi e dedicare tempo, soprattutto quando si parte da zero... vale per tutta la musica anche per i miei coristi, quando devo insegnare delle parti nuove, ho bisogno di tempo (+ pazienza) e spesso devo proporre prove aggiuntive
Non posso che concordare, vale per ogni ambito e strumento! Un caro saluto!
Studio pianoforte da un anno e mezzo, prendo lezioni private 4 volte al mese, e dedico almeno 4 ore al giorno al pianoforte. Ho capito solo che questi manuali lasciano il tempo che trovano, non è possibile, anzi è impossibile riuscire ad arrivare a suonare uno strumento così difficile da soli ed in piena autonomia, semplicemente leggendo un manuale che sembra scritto da un bambino delle elementari.
Caro Luigi, condivido con te che un manuale non può bastare, assolutamente. Può però aiutare se esauriente, completo e dettagliato. Ritengo che questo libro, come detto in qualche altro commento, sia invece una piccola infarinatura, non un vero e proprio manuale, tutto qui (ovviamente, e lo ripeto, al netto delle videolezioni che non ho guardato). Un caro saluto!
Fratello suono penso abbiano intrapreso lo stesso percorso lo stesso giorno perché vado da un anno e mezzo e vado 4 volte al mese a lezione da una ragazza che ha fatto il conservatorio, e se dedico il mio tempo al piano non posso dedicarlo a cosa pensare su un manuale dove ci sono frasi (per non dire insulti) contro un po’ di tutto/i. Per suonare a questi livelli ci vuole il tempo che ci vuole
Ma non è che niente niente alla fine questa collaborazione l'avete fatta con questa meravigliosa diatriba? Siete meravigliosi, e continuerò seguirvi entrambi. LoveU e Love digital marketing. Siete ottimi muicisti e maghi digitali!!!!
Ciao Marco! Grazie del tuo messaggio 😊 Lui sul marketing è un fenomeno (sono serio, non sto ironizzando), mentre per me questa "parte" di lavoro rappresenta una piccolissima fetta della mia attività (ma preferisco così, amo di più quello che faccio prevalentemente). Un caro saluto 🙏
@@patricktrentini io seguo i tuoi video con grande attenzione. Sei un maestro prezioso, preciso e rigoroso come il metronomo e come dev’essere il maestro
Grazie Marco, questo commento mi fa davvero piacere! Grazie ancora 😊
Ti stimo molto. Io conosco Cristian Salerno grazie a TH-cam.. ma non lo seguo gia dal primo video perche non mi ha convinto. Al contrario i contenuti che fai tu sono sempre molto coerenti e ti ascolto con piacere.
Ti ringrazio, soprattutto per l'ultima parte del tuo messaggio che mi fa capire di essere sulla "strada giusta" 🙏 Riguardo a Christian, non mi stancherò mai di dire che è un collega, che lo rispetto e al tempo stesso rispetto chi lo "sceglie". Abbiamo approcci davvero molto diversi (forse diametralmente opposti...) ma ognuno ha il diritto di gestire la propria figura professionale e il modo in cui "collocarsi" - sui social, sul mercato - nella maniera che preferisce, ci mancherebbe 😊 Un caro saluto!
Bravo. Certe cose vanno dette.
Grazie per il tuo commento! Spero di essere stato sufficientemente educato e garbato nella mia analisi, per me era importante non offendere nessuno! Un caro saluto!
👏🏻👏🏻👏🏻 Sei molto in gamba
Ti ringrazio per il commento, mi fa piacere 🤗
Ciao Patrick, si... Infatti.... A ciascuno il suo.... Poi ognuno decide la propria strada, il mio discorso era in generale! Non sono esperto come voi, e come in tutti i campi del sapere, si finisce in una 'jungla'! Buon lavoro, ciao!
😂 fantastico tutto ciò.. avevo già intuito ci fosse tanta fuffa con finalità guadagno da pochissimi video visti ma non pensavo fino a questo punto 😂😂
Ciao Giuditta, grazie per il commento! Non voglio esprimermi su altri lavori o produzioni che ha fatto Christian poiché non sarebbe corretto da parte mia, non avendoli "avuti tra le mani": indubbiamente questo libro, a mio parere, ha delle lacune piuttosto gravi. Basterebbe essere più precisi e meno "venditori" (tra l'altro ho visto che sei una pianista anche tu, quindi sai di certo a cosa mi riferisco 😉), o almeno questa è la mia opinione. Un caro saluto!
@@patricktrentini concordo 😄 e complimenti per il tuo canale
Grazie davvero, lo apprezzo molto 🙏
Sei troppo forte Patrik...
Grazie per il commento Luca, un caro saluto!
17:28 "Sono ancora in tempo per fare il reso " ...morta...😂😂😂
😂 Si scherza! 😛 Un caro saluto!
Ciao Patrik ho provato il tuo corso per principianti e mi sono trovato benissimo hai anche un proseguo di altri corsi sviluppati in quella maniera?
Ciao Alessandro, grazie per il tuo commento! Ho delle cose all'orizzonte ma ci vuole un bel po' di pazienza, spero tu possa aspettare quest'autunno 😊 Un caro saluto e grazie ancora per il tuo feedback!
La "pazienza" è l'arte del tutto. Soprattutto in musica. Io suono da qualche anno la chitarra e tutt'ora vado da un'insegnante a lezione ma il pianoforte è stata una grande scoperta. Facendo il tuo corso mi sono avvicinato allo strumento come se andassi da un'insegnante fisicamente. Aspetto l'autunno🎉
Grazie per la tua fiducia 🙏
Ho espresso le mie considerazioni su questo video e sulla sua risposta nei commenti del video di Maestroberti. Volevo solo aggiungere che il libro misterioso sul pedale è: Tito Aprea - L'arte del pedale nel pianoforte. In due volumi per un totale di 292 pagine. Io li ho in pdf e purtroppo non riesco a trovare il primo volume in formato cartaceo (il secondo si trova). Sono un bel trattato di storia e tecnica della musica per pianoforte. Dalla prefazione: "....il divario di impostazione pedalistica cui soggiace, molto sovente, una medesima opera di arte, secondo le "visuali" espressive dei grandi interpreti, obbedisce a fondamentali rigori di logica armonica, melodica, polifonica, coloristica che, se analizzati con accuratezza, rivelano sempre una profonda coerenza estetica."
e aggiunge... "ed è proprio per dare al giovane studioso la possibilità di apprendere codeste fondamentali regole (che poi si riducono a poche essenziali) e di valutarne e compararne le molteplici varianti di attuazione, che sono stato indotto alla composizione di questo lavoro" ... totale circa 300 pagine su due volumi... magari informarsi prima...
Ciao! Del libro di Aprea (di cui non ho mai letto nemmeno una riga, lo confesso) avevo sentito parlare, probabilmente da Piero Rattalino a lezione un bel po' di anni fa: mi hai aperto un "cassettino" della memoria, ma Salerno stesso, nella sua risposta, dice invece che quella del manuale di 300 pagine era una semplice iperbole messa lì per "placare" il suo entusiasmo 😉 Un caro saluto!
ci tengo a dire che mi sono iscritto e ti ho scoperto grazie al suo video risposta fatto con frustrazione 😊
Grazie per il messaggio, un caro saluto!
@@patricktrentini vedi? Non tutti i “mali” vengono per nuocere 😊
Simpaticissimo. In effetti alcuni punti esposti sarebbero da rivedere.
Grazie per il tuo commento!
sulle critiche mosse sul piano tecnico didattico sono d'accordo con te. Sulle altre hai un pò esagerato, secondo me ti sei voluto togliere dei sassolini dalla scarpa, visto i precedenti tra te e lui. Comunque vi reputo entrambi dei validissimi didatti!
Grazie per il commento e per i complimenti Danilo! Per i "sassolini", credimi che provo simpatia per Christian, anche se non è propriamente ricambiata 😊 Abbiamo approcci diametralmente opposti ma, come dico nella replica alla sua risposta, sarei assolutamente disponibile anche per un gesto "riappacificatore": se non lo facciamo noi musicisti che produciamo "armonia"... Un caro saluto!
Bel video come sempre. Mi piacerebbe vedere un video dove suoni un brano con il Kawai in presa diretta se possibile. Grazie 😊
Ciao Vittorio! Appena ne avrò l'occasione volentieri, allo stato attuale sto studiando un sacco di cose su commissione che non sarebbero di alcun interesse per il canale (e delle quali non ho nemmeno i diritti, quindi violerei il copyright facendone un video), ma spero di avere prima o poi il tempo di studiare qualcosa di repertorio scelto da me (e quindi per il piacere di farlo), in tal caso farò sicuramente anche un video per il canale! Questa - ahimé - è la dura "legge" di chi fa il pianista di mestiere, nella quasi totalità dei casi ti trovi a suonare cose che non sono la tua opzione principale, ma le fai perché ti vengono commissionate (e pagate) quelle! Un caro saluto 😊
@@patricktrentini Grazie 😊🎹
Ottimo servizio, Patrick!
Ho visto diversi video di C. Salerno e li ho trovati molto ingenui. Non dubito che anche i suoi libri lo siano e gli strafalcioni evidenziati in questo sono davvero troppo grossolani per essere giustificati.
L’unica cosa sulla quale non concordo con te è il rispetto che comunichi (anche in altri video) a riguardo dei personaggi che hanno molto seguito. Ti fa onore ed è una forma di cortesia ormai rara, ma non pensi che i risultati li dovremmo tutti raggiungerli per merito e non utilizzando strategie che funzionano commercialmente, ma non hanno sostanza?
Con stima, Franco
Ciao Franco, grazie per il tuo commento! Riguardo a quello che scrivi, mi interrogo spesso sul "taglio" da dare alle mie recensioni. Talvolta, quando non sono d'accordo con una tesi o non apprezzo un prodotto, mi verrebbe da essere un po' più tagliente ma poi mi dico una cosa importantissima. Sto in ogni caso parlando di persone, situazioni, prodotti dove chi ci ha lavorato ha messo impegno, serietà, tempo e professionalità. Come posso quindi permettermi di essere aspro nei toni? Con quale diritto? E allora metto sempre al primo posto il rispetto, nella massima forma possibile, certo che ciò non mi impedisca di fare delle osservazioni critiche sulle cose che non condivido (e, ovviamente, ci saranno persone che - parimenti - non condivideranno opinioni, prodotti o video che ho fatto io, e in quei casi spero che sarò "ripagato" con la stessa moneta 😊). Un caro saluto, ricambio sinceramente la stima!
L'educazione è sancito dal diritto costituzionale! Non puoi offendere gli altri solo perché non sei d'accordo. Il rispetto è la base di una società civile! Altrimenti vai nei boschi e ritorna alle origini. Nessuno ti impedisce di rimanere qui.
Patrik sei fantastico! condivido pienamente la tua critica, molto costruttiva!
Ciao! Grazie di cuore per il tuo commento 😊
Grazie Patrick. Con questa tua recensione hai dato il via ad uno scambio di opinioni con Christian che è servito a chiarire quale sia il target del libro: un "allievo" che non si ricorda niente delle lezioni di musica della scuola media (che quindi ai tempi non gli interessavano).
Grazie a te per il commento Carlo! Concordo con quello che dici, quando si propone un prodotto commerciale la prima domanda da porsi è proprio "A chi è rivolto? Chi è il destinatario di questo mio lavoro?". Solo così non si creano fraintendimenti 😊 Un caro saluto!
Buongiorno, mi sono iscritta al suo canale perché i contenuti, spesso, sono interessanti. Ma su questo video vorrei puntualizzare alcune cose sulle quali non sono d’accordo (naturalmente si tratta di un mio modesto parere). Innanzitutto il fatto di criticare la quantità e il formato del libro, a me interessa il contenuto. Io ho acquistato tre libri di Salerno sono soddisfatta. Sono autodidatta, non ho la possibilità di avere un maestro, il nuovo Beyer mi è servito tantissimo per il solfeggio e il ritmo (ci sono degli esercizi divertenti). Il libro “leggere in chiave di basso”mi ha aiutato a imparare le note della chiave di Fa in modo definitivo e il libro spartiti facili mi ha aiutato a combattere la noia degli esercizi di tecnica dello stesso Beyer, Czerny…Naturalmente non sono manuali da conservatorio, ma sono un aggiunta moderna ai classici. I codici Qr ci sono in tutti i suoi libri e sono comodi. Inoltre Salerno non ti obbliga a inserire i dati, quella è una scelta, che io ho fatto e non è successo nulla, anzi le sue news letter sono piene di consigli utili e non sono assillanti. Trovo la sua critica molto costruttiva su alcuni aspetti, tipo quella dei secondi, ma la trovo distruttiva su altri, tipo quella dello /, o su alcune frasi scritte male. Alla fine ne esce fuori un’immagine distorta sullo scrittore e del libro e non mi sembra corretto.
Questi sono i commenti che mi piacciono, davvero. Lei la pensa in maniera diversa da me su alcuni punti e lo ha argomentato con gentilezza e rispetto. La ringrazio sinceramente, e non sono ironico. Mi fa piacere che i contenuti di Salerno le siano d'aiuto, non conosco i metodi di cui parla - a parte il Beyer nella versione "classica" - ma quando un testo aiuta (soprattutto se il fruitore è un autodidatta) allora quel testo ha raggiunto il suo scopo. Preciso, poi, che non ho mai avuto alcun intento di criticare in maniera distruttiva, ci mancherebbe (al massimo ironica, ma la "distruzione" di qualcuno è il peggiore degli atteggiamenti). Grazie ancora per lo scambio di opinioni costruttivo e gentile!
Esatto è proprio cosi!
In inglese, "velocity" corrisponde alla velocità con la quale si premono i tasti, cioè l'intensità o l'espressione (piano - forte) del tocco. Nel formato digitale MIDI, si esprime da 0 a 127 se non erro. La difficoltà con le lingue è che nonostante le ricchezze del vocabolario, ogni parola può avere un doppio significato. Quando conto i tempi, uso il francese perché ogni cifra da 1 a 13 non supera una sillaba. Quando leggo la durata di una nota uso l'inglese perché le "bissemiminicrome" o le "noires, blanches, rondes,..." non hanno nessuna logica per me, invece in inglese sono note intere (whole), mezze (half), quarte (quarter),... Per questo motivo cerco manuali scritti in diverse lingue (non tradotti) ma nessuna di esse mi soddisfa. Chi dice che la musica è un linguaggio universale si sbaglia di grosso. Quante volte mi hanno chiesto di tradurre in francese le canzoni di Laura Pausini e quante volte ho visto la delusione in faccia di chi me l'ha chiesto. Sia l'insegnamento della musica che la sua esecuzione trasmettono idee diverse in base a chi ti rivolgi.
Ciao Patrick, non voglio certo farti tornare sull'argomento. Seguo parecchi video sul pianoforte - generalmente di livello intermedio - perché suono per diletto avendo studiato qualche anno non solo il pianoforte ma anche la tromba. Sono un semplice amatore ma con abbastanza esperienza avendo suonato con decine di persone e diversi generi musicali (band, bande, orchestra). La questione è soltanto una: vendere speranze.
Molti si illudono di "poter fare da soli" che "alla fine non è poi così difficile" (anche perché il piano dà un buon feedback fin da subito, provate con la tromba... 🙂) e la maggior parte delle persone, oggi specialmente che tutto deve essere "veloce", non ha la benché minima idea di cosa significhi imparare a suonare uno strumento musicale. I livelli sono ovviamente infiniti, dal suonare gli accordi e cantare con gli amici fino ad arrivare ad alti livelli (specializzandosi spesso su un genere) o dedicarsi all'insegnamento, ecc...
Purtroppo il percorso per raggiungere un qualsiasi livello non è chiaro, e gli unici che lo conoscono sono coloro che hanno davvero sudato per anni e anni seduti su uno sgabello dietro una tastiera, che hanno l'esperienza e la visione chiara di tutto il viaggio, dall'inizio alla fine. Affrontare questa via impervia senza una guida è un po' come viaggiare senza meta, senza mappa e senza navigatore.
L'ignoranza dilaga e l'effetto Duning-Kruger fa pensare tanti aspiranti musicisti di saperla più lunga, perché non esiste più la cultura riguardo le discipline artistiche, l'importanza dei maestri e della pratica. La rete e la smania di successo rapido fanno il resto.
Tornando al discorso iniziale, non mi interessa giudicare la pubblicazione, né schierarmi. Alla fine il mercato premia chi intercetta le esigenze degli utenti.
Vorrei solo dire a chi veramente ha la passione per la musica (o altro), di non farsi illusioni e non lasciarsi irretire dal canto delle sirene. Per suonare bene o in maniera comunque decente, ci vuole tanta pratica e bisogna trovare la persona che possa guidarti un questo percorso impegnativo e che soltanto chi ha una grande passione può intraprendere.
Poi se vuoi suonare Fra' Martino e sei soddisfatto...
N.B. per i geni e i talenti assoluti il discorso non vale. Spesso vengono da un altro pianeta e non si possono prendere ad esempio. Nascono già per fare quello, ma comunque si sono esercitati allo sfinimento assorbendo qualsiasi cosa gli fosse capitata a tiro. Ma quelli non li ferma nessuno.
Un caro saluto. Pasquale
Caro Pasquale, prendo una frase del tuo messaggio e la riporto virgolettata: "per suonare bene o in maniera comunque decente, ci vuole tanta pratica e bisogna trovare la persona che possa guidarti in questo percorso impegnativo e che soltanto chi ha una grande passione può intraprendere". Ecco, in quanto scrivi c'è l'essenza della musica (e della didattica) ben fatta. Un abbraccio e grazie!
Ottimo video. Mi piacerebbe vedere uno sul manuale "I fondamenti dello studio del pianoforte" di Chaun C. Chang.
Ciao Antonio! Non conosco il libro di cui parli, lo confesso candidamente, ma mi hai messo molta curiosità! Grazie per l'input, mi informerò al riguardo 🙏
@@patricktrentini Mi associo....penso sia il libro più intrigante sul pianoforte, di sicuro non è banale. La cosa che più mi ha aiutato è la ciclazione (ripetere una frase in loop per svariati minuti). Gli insiemi paralleli forse la cosa che mi convince di meno ma forse sbaglio io a farli.
Concordo pienamente
@@patricktrentini Purtroppo TH-cam non mi permette di pubblicare il link per scaricare il libro in italiano gratuitamente, però se lo cerchi su google si trova il PDF.
🙏
🤣🤣🤣 sta volta hai ragione su tutto!!! Però in effetti non si fa di un “collega”…..
oh, a proposito che non avevi avuto tempo di vedere il suo video che ti invitavo a guardare 🤣🤣🤣
Ciao Cesare! Ricordo il tuo invito, in effetti non avevo il tempo di guardare il video su Allevi (e quindi confermo di non averlo visto): quando uscì quello dei metodi, invece, con un altro titolo super clickbait, me lo misi in sottofondo mentre studiavo tecnica e, in effetti, alcune cose mi divertirono 😛 Spero di aver ottenuto lo stesso effetto col mio! Un caro saluto!
Ciao,
Io penso che dipenda sempre da quello che é il risultato che si intende raggiungere. Se l'obiettivo é semplicemente far "conoscere" uno strumento un libro for dummies puo magari essere utile.
Ciao Massimo! Sì, se l'obiettivo fosse quello il tuo commento ci sta, ma diciamo che il suo manuale non è partito propriamente con questo intento (chiarirò, datemi il tempo di farlo 😉)! Un caro saluto e grazie per il confronto!
Veramente simpatico. Facile anche concordare sui punti esposti, in effetti alcuni lievi, altri meno.
Grazie per il tuo commento, un caro saluto!!
Salve maestro. Ho visto che hai pubblicato un libro sul piano. Ci fai sapere qualcosa in più prima di acquistare? Grazie
Salve Alfredo, e grazie per la domanda! Il libro appena uscito fa parte di un progetto molto ampio, che prevede - oltre a una serie di libri - anche la possibilità di abbonarsi al mio canale e usufruire di contenuti progressivi riservati agli abbonati (ossia un vero e proprio percorso di studio del pianoforte online partendo assolutamente da zero). Ho realizzato questo video th-cam.com/video/hKsTeslPaus/w-d-xo.html nel quale spiego nel dettaglio tutta la mia idea e la proposta correlata! Un caro saluto!
Quindi se uno ha poco tempo non può permettersi di approcciarsi al piano, ma si deve rivolgere a zumba, palestra, scacchi ecc. Sei un GRANDE, perché se suonare bene il piano significa ragionare come meglio fare altro!
Ciao Livio! Se uno ha "poco tempo" può tranquillamente approcciarsi al piano (direi che una mezz'ora 4 volte a settimana è più che sufficiente), mentre se uno "NON ha tempo ed è in cerca di risultati immediati" (indovina da dove ho copiato questa frase?) allora secondo me sta sbagliando l'approccio al pianoforte! Un caro saluto 😊
@@patricktrentiniCiao Patrick! grazie per la celere risposta. Do per scontato che "non avere tempo" sottintende "poco tempo" mentre dal tuo video sembri suggerire di lasciar perdere l o studio del pianoforte e di rivolgersi alla zumba, questo non mi trova d'accordo. Probabilmente ho frainteso, Ciao! 😊
Ciao Livio! Può anche darsi che sia stato io a essermi espresso in maniera non chiara 😊 Ciao!
consigli un buon manuale per chi è al livello 2/3 anno?
Ciao! A dire il vero non sono in grado di consigliarti un libro efficace in tal senso, mi spiace... Ho cercato molto ma finora senza successo, e continuo a scrivere le cose personalmente ai miei allievi (sto diventando grafomane 😂). Un caro saluto!
Anche io sono autodidatta, ma la penso come te. Io studio sul piano 4 ore minimo al giorno. Il pianoforte non ha il t9 se non gli si dedica tempo è inutile suonarlo, non si progredisce.
Mi piace davvero questa tua frase, "il pianoforte non ha il T9". Me la ricorderò, grazie per il tuo commento! 😊
Il metronomo non è il cronometro ;) Concordo che spiegare la durata delle note in secondi vuol dire fuoriviare tantissimo lo studente. La semplificazione è utile se non è fuorviante. Finisce che devi disimparare un concetto sbagliato. Ti ci scontri anche presto, perché ti accorgerai che le durate delle note sono RELATIVE e non assolute. Semplicemente ascoltando i brani, provando a suonare una qualsiasi partitura con l'indicazione del tempo o dietro a una base qui su YT o impostando i BPM su una DAW o una drum machine, un synth ecc. per accompagnarti o se suoni con altre persone. Andate troppo veloci, c'è scritto che dura 2 secondi, non mezzo! ;) O suoni a 60 bpm a vita?:)))
Così crei problemi all'allievo e gli fai dubitare di te: mi hai mentito.
Non solo, meglio far prendere confidenza con i vari tempi (le varie velocità), proprio con lo stesso concetto che Christian usava con le esclamazioni: "porca miseria!" non ha una durata FISSA. Aveva l'esempio giusto, bastava sfruttarlo.
Gran peccato. Lo seguo ogni tanto da un po'. Atli e bassi, tante cose positive, specie negli intenti. Purtroppo, come detto da te e da tanti, la fame del dover restare a galla a tutti i costi e stravendere (favorita dal sistema) finisce per mettere in ombra, o almeno rischia di, le buone intenzioni.
Esattamente, nulla da aggiungere 👏
Posso dare il mio contributo riguardo le dimensioni del libro?
Sicuramente è stato creato grazie ad un servizio Amazon, e non permette le gabbie A4
(Un bel problema!)
Ciao Manuel! In realtà Amazon KDP consente di scegliere tra ben 16 formati diversi, e offre addirittura la possibilità di usare dimensioni personalizzate. Tra le gabbie interne "predefinite" c'è la 210,06 x 296,93 mm che - a mio parere - risolve il problema! Un caro saluto 😊
Premetto di essere autodidatta e penso che, per il tempo che dedico al pianoforte, abbia raggiunto un buon livello. Premetto anche di non avere mai utilizzato spartiti, non perché non sappia leggere la partitura, ma perché semplicemente non ho voglia di esercitarmi diverse ore al giorno. Detto ciò, gran parte di quello che ho imparato sulla musica in generale e sulla musica classica, e non, per pianoforte lo devo a Cristian Salerno. Credo che il suo intento sia molto nobile; avvicinare i giovani, le nuove generazioni, al mondo del pianoforte. I video in cui fa la reazione a personaggi più o meni famosi che suonano il pianoforte non hanno l'obiettivo di screditare, o tanto meno correggere, i soggetti in questione, ma piuttosto di spiegare in maniera leggera alcuni aspetti dello strumento. Sarebbe più attraente per un pubblico giovanile il seguente titolo: "spiegazione della diteggiatura per pianoforte", o il seguente: "reazione a Lazza che suona il piano"? La stessa strategia la utilizza anche per i suoi prodotti. Il libro in questione, che va considerato tale, perché di sicuro non è un manuale, ne è la prova.
Forse, il libro non è neanche progettato per permettere ad un neofita che vuole realmente studiare pianoforte di dare inizio al suo percorso di studio. Anzi, probabilmente è pensato come unica guida musicale per chi vorrebbe riuscire a suonare qualcosina, e non vorrebbe pensare di fare pratica per più di cinque minuti. Da un lato, questa strategia permette di avvicinare molte persone al pianoforte, e non farlo apparire come uno strumento vecchio, per vecchi ed estremamente difficile. Anche perché, personalmente, penso che ogni cosa, dallo sport al lavoro, dallo studio alla musica, sia facile a bassi livelli, e complicata ad alti livelli. Spesso non avviene neanche l'approccio allo strumento a causa di questa visione.
Detto ciò... Tralasciando il discorso dell'imprenditoria digitale, il libro da informazioni ultrasemplificate, necessarie solo per strimpellare qualcosa, come la propria canzone preferita. Forse, la durata delle note in secondi è stata volutamente scritta in questo modo, perché una definizione corretta avrebbe necessitato di ulteriori spiegazioni, il tempo, il ritmo...
Spero di non essere troppo esaustivo
Ciao, ti rispondo volentieri. Credo sia tutta una questione di approccio 😊 Personalmente sconsiglio il pianoforte a chiunque mi dovesse dire che non ha voglia di "fare pratica per più di cinque minuti". Purtroppo (secondo la mia opinione, ovviamente) sta prendendo piede la convinzione che tutto sia facile, che tutto si possa fare in un attimo, che sia possibile bypassare un sacco di passaggi e raggiungere un risultato soddisfacente in qualche settimana. Ebbene, non è così, a nessun livello. Con questo non voglio dire che non si possano avere progressi giornalieri, ci mancherebbe, ma sostengo - allo stesso tempo - che prima di raggiungere dei risultati accettabili (secondo la mia concezione di "accettabile", ovviamente) ci vogliano almeno un paio d'anni di impegno costante. È così nell'arte, nello sport, nelle arti marziali - e qui ti parlo da allenatore di Judo - ed è così anche per il pianoforte.
Poi non c'è niente di male nell'accontentarsi, ci mancherebbe, e sono da sempre favorevole sia agli autodidatti sia a coloro ai quali basta suonare con una mano la propria melodia preferita, ma stiamo parlando di cose lontane dal "suonare" veramente il pianoforte. Come detto, basta sapere a cosa si ambisce e identificare le proprie "guide" di conseguenza, non c'è "giusto" o "sbagliato".
Riguardo al prodotto in particolare, anche qui si tratta di visioni. Quando esco sul mercato con qualche nuova produzione c'è sempre dietro un lavoro di anni, con staff di almeno 6/7 persone, a ognuna delle quali è affidato uno specifico compito e che vengono scelte tra le eccellenze del settore. Questo manuale non rientra in tale casistica, e credo che ciò sia evidente. Si tratta di un libro molto "home-made" con tantissime sviste. Io preferisco fare un lavoro ogni 2/3 anni ma che sia inattaccabile, altri colleghi sfornano manuali e corsi come se non ci fosse un domani 😆
L'importante è che ognuno sia soddisfatto del proprio approccio e di ciò che offre, poi sarà il mercato a "scegliere" (ed è giusto così). Ti mando un caro saluto, e se hai bisogno di qualche "dritta" - considerato che sei autodidatta - chiedi pure, ti rispondo con piacere!
@@patricktrentini Ho letto solo adesso questa risposta, ed è sostanzialmente quello che ho espresso nel mio commento postato poco fa. L'esempio del Judo è calzante, da ex judoka dilettante. Per apprendere una tecnica bisogna provarla migliaia di volte, dopo la spiegazione e sotto il costante controllo di un maestro. Nessuno mai si sognerebbe di imparare da solo...
Esattamente Pasquale... Diciamo che col pianoforte si possono fare molti meno "danni", quindi anche un autodidatta - purché segua un percorso strutturato - può ottenere dei risultati, non lo nego, ma quei colleghi (e qui non parlo di Christian, ci tengo a precisarlo: sono cose che ho sentito dire da altri creator) che dicono che "il videocorso online è mille volte meglio della lezione individuale in presenza" andrebbero radiati dall'albo dei docenti di pianoforte... se ne esistesse uno 😂
XD spassosissimo questo video e povero Christian. A parte gli strafalcioni letterali e le semplificazioni, posso dire avendo visto un po' dei suoi filmati ed avendo comprato uno dei suoi libri (Emozioni al pianoforte per avere un po' di brani con cui iniziare) che spiega abbastanza bene, probabilmente molto di più nei filmati che nei libri.
Detto ciò, è SACROSANTO il tuo punto di vista e le tue osservazioni. Non si può suonare avendo poco tempo, lo sto imparando a mie spese. Io attendo sempre con con moltissime aspettative ciò di cui mi hai scritto per settembre (No spoiler). Sarà dura aspettare. Posso fare una domanda seria? (la faccio lo stesso =P)
Trovo che la maggiore difficoltà nell'avere costanza (perché alla fine è questo che credo sia il nocciolo della questione) sia il fatto che quasi tutti suonino da soli, che non si crei (per noi vecchietti intendo) quell'ambiente dove ci si confronta, si suona assieme, si parla e si vive la musica.
Dove è possibile trovare questi ambienti? Per uno che parte da zero? dove andare a trovare contribuiti?
Domanda stupida probabilmente alle orecchie dei più, ma a volte per una persona esclusa totalmente e un po' asociale è importante. Grazie se mi rispondi.
Non comprerei mai unsuo libro. È un imprenditore e vuole solo vendere
Ciao! Infatti sono stato molto attento a precisare che non ho visto le videolezioni, che di sicuro sono più efficaci del testo scritto, ci mancherebbe. Riguardo agli ambienti, capisco bene quello che dici. La condivisione è importantissima, sia per avere occasioni di scambio che per trarre motivazione. Non saprei dirti dove si possano trovare questi ambienti, ci vorrebbe una versione delle "jam session" per chi comincia da zero... Se uno frequenta una scuola di musica è sicuramente più facile, ma per chi studia da solo a casa non è semplice. Magari qualche messaggio su Facebook o simili, dove dici che cerchi persone con cui condividere serate musicali, potrebbe aiutare? Se mi imbattessi in qualcosa non mancherò di aggiornare il commento! Un caro saluto!
Ciao Lisa! Non sarei così "perentorio", di certo è un imprenditore e come tale punta a vendere, ma ha fatto molto anche per la divulgazione: sono certo che anche lui ami il pianoforte 😊 Un caro saluto!
@@patricktrentini GRAZIE MILLE lo stesso! Giuro fossi delle tue parti mi iscriverei alla tua scuola! Ammesso che fai corsi per amatoriali vecchietti ed impediti XD ma almeno garantisco le risate durante le lezioni. Buona giornata.
Ci mancherebbe, grazie a te per il tuo commento! Io in realtà non ho una scuola "mia", ho una cattedra di ruolo alla Scuola di Musica in lingua italiana di Bolzano, dove insegno da 25 anni (ho vinto il concorso nel 2006, dopo 7 anni di servizio, e sono di ruolo dal 2008). Il fatto di insegnare in una scuola pubblica rende il mio rapporto con gli allievi del tutto disinteressato perché io non guadagno in base al loro numero, il mio stipendio è invariato: questa è una grande forma di serenità! Un saluto!
Io non sono un legale, non posso dire chi ha torto e chi ha ragione ⚖️
Secondo me, può essere una lezione di vita per entrambi. L’importante è che ora vi siate chiariti e non ripetano gli stessi errori. Siamo umani. Tra l’altro è il giudizio degli altri che ti fa migliorare ed incrementare la tua carriera. E non la frequentazione intensiva dei corsi 😉
Cerco di essere quanto più anarchico 😅
Ho proposto a dozzine di creators la mia collaborazione in qualità di correttore di bozze. Hanno rifiutato tutti con le più disparate scuse. Per loro è la sostanza che conta, non la forma. Personalmente ho restituito ogni pubblicazione, da me acquistata, che presentava orrori grammaticali, sintattici e di punteggiatura. Nel caso specifico, il signor Cristian Salerno è un caso piuttosto eclatante di semianalfabetismo: anche nei suoi video, interessanti dal punto di vista musicale, ho sentito ogni genere di strafalcione ma, a quanto pare, sembra che la gente vada orgogliosa della propria ignoranza. Gran peccato perché Cristian è davvero simpatico.
Ciao! Rispondo in particolare alla prima parte del tuo commento: ritengo che ognuno debba fare il suo mestiere e, al tempo stesso, che una qualsiasi produzione vada curata in ogni minimo dettaglio. Per ogni lavoro che faccio mi avvalgo di grafico, fotografo, correttore di bozze, impaginatore: addirittura - sebbene io lavori da una vita con i software di notazione - se sto preparando partiture dedicate alla stampa "commercializzata" faccio fare una passata di check a una ditta esterna (che puntualmente mi conferma che non ci sono errori ma mi sento più tranquillo così). 😊 Ovvio, ci sono dei costi, ma la vivo meglio! Sugli strafalcioni di cui parli (io non mi sento "qualificato" per esprimere un giudizio in merito), penso sia normale che su TH-cam non si usino "copioni" scritti e si vada un po' a braccio: qui entra in gioco l'abilità dialettica, c'è chi è più bravo in tal senso e chi fa più fatica (e vale per tutti i creator) ma di certo continuando a pubblicare contenuti si migliora anche su questo aspetto! Un caro saluto!
@@patricktrentini Da grafico pubblicitario di mestiere (e aspirante pianista per diletto 😄) mi fate fare un respiro di sollievo leggendo questi commenti, oggi dove l'home made raffazzonato dilaga, fa sempre piacere vedere professionisti che non banalizzano nessun "ingranaggio di montaggio". Si banalizza troppo l'importanza di queste figure professionali, che fanno una differenza esponenziale. Da Christian ho preso tanti consigli nel tempo e non mi dispiace, ci sono forum di pianisti diplomati e docenti dove glie ne dicono di tutti i colori, anche in maniera esagerata, gli danno del venditore di fumo e mal giudicano le sue capacità pianistiche, io l'ho sempre difeso, per quel poco che posso capirne rispetto a un insegnante di pianoforte, perchè tante cose non se le merita, trovandole più delle malignità fini a sè stesse, però effettivamente gli devo notare una forma di marketing che è per molti versi obsoleta e figlia di una concezione che esula da contesti professionali e aggiornati ai tempi, che purtroppo a mio parere non gli giova all'immagine .
@agentpurple5602 grazie per il tuo messaggio! Hai perfettamente ragione sulle figure professionali che gravitano dietro a un progetto: è semplicemente indispensabile capire dove arrivano le proprie competenze e fermarsi lì, lasciando fare ai professionisti - di ogni settore - il loro lavoro senza sminuirlo.
Riguardo a Christian, trovo sbagliatissimo l'hating sistematico (io non frequento né forum né gruppi Facebook ma non stento a credere abbia molti detrattori, non perché sia incapace, assolutamente, ma semplicemente perché è visibile e chi ha visibilità deve accettare questo "lato" della medaglia).
Fai bene a difenderlo, le persone vanno rispettate sia professionalmente che umanamente e io stesso mi sono complimentato con lui per il suo percorso (anche se lui ha fatto una storia Instagram riguardo al mio video in cui si lamenta come se avesse ricevuto l'attacco del peggiore degli hater, boh, mi spiace davvero che la prenda male).
Concordo sul marketing: ho scoperto che alcuni suoi contenuti (di tutt'altro ambito rispetto al pianoforte) sono in vendita su questo sito pensionedare.com e inoltre gestisce questo canale: www.youtube.com/@TheGuadagnocolblog Inoltre da quanto ne so ci sono gli scacchi e immagino la cosa non si fermi qui.
Non lo so, credo che sia importante avere un'identità ben definita sui social (e personalmente faccio già fatica a fare soltanto il musicista, dedicando a questo mestiere una media lavorativa di almeno 70 ore a settimana), altrimenti passi davvero per quello che vende di tutto, dall'enciclopedia all'astronave, dallo spillino ai corsi di pianoforte 😛 Un caro saluto!
La durata delle note in secondi mi fa sorgere un dubbio: non sarà mica accaduto che qualcuno lo abbia costretto a scrivere dei passaggi errati sotto minaccia armata? Sembra veramente demenziale, più alla Zalone (grande pianista), che da insegnante serio. 😅
Quando ho raccontato a un collega di questa "scelta didattica", ossia proporre ai principianti assoluti le note in secondi, non ci credeva: ho dovuto prendere il libro e mostrarglielo "fisicamente", pensava anche lui fosse uno scherzo. Veramente, è una cosa che non mi spiego didatticamente parlando...
Conosco il Salerno da oltre dieci anni, ho anche interagito con lui più volte sui social. È ammirevole il percorso personale didattico che ha fatto, è ammirevole quando fa quei video di divulgazione culturale sui maestri del passato... ma questa sua prosopopea sull' insegnamento del pianoforte a mo' di televendita di pentole e brillocchi, la trovo triste, esagerata, infantile e fuori luogo. Non parliamo poi dei vergognosi refusi che ho riscontrato in un suo libro (faccio anche il correttore di bozze e ne so qualcosa). Il suo grande difetto è la megalomania di cui è affetto e che non fa bene all'immagine che vorrebbe dare di sé. Questo proporsi in maniera aggressiva, arrogandosi la prestesa poi di riscrivere e pubblicare alcuni testi storici del piano come l'Hanon o il Bona per il solfeggio... boh, la trovo da uno che non sa cosa vuol dire "volare basso"'. Gli ultimi corsi che propone poi per i principianti tipo "piano lion" si commentano da soli a partire dal titolo che fa ridere già così... mi ricorda un po' i pubblicitari d'assalto sullo stile americano che pur di fare mercimonio cercano di convincere l'utente che tra Nutella e letame non c'è poi tutta questa differenza. Non hanno tutti i torti a dire che talvolta vende davvero fumo, e il libro da te recensito in questo video ne è la prova palese. A te ha fatto sorridere, a me fa incazzare! Una volta mi pare che gliel'ho pure comunicate queste mie osservazioni, ma ovviamente non ho ricevuto risposta. Io se fossi un allievo non andrei certo da uno come lui... preferisco un insegnante maturo e più serio, perché va bene svecchiare la vecchia scuola ma senza esagerare e cadere nel ridicolo. Manuale per pianoforte... bah! È come dire manuale di giardinaggio. Un saluto!
Ciao Fausto! Ti dirò, in effetti la parte che trovo anch'io più "dannosa" è proprio questo voler vendere qualsiasi cosa e a ogni costo...
Ho scoperto che ha canali che si occupano di guadagnare sul web, siti per imparare a costruirsi una seconda rendita, non so... La percezione è quella di una "caccia al cliente" che probabilmente funziona ma che alla lunga rischia di snaturarti.
Non c'è nulla di male nel fare un prodotto e volerlo vendere, sia mai: io stesso ho sempre in piedi nuovi progetti editoriali ma - per farti un esempio - a me una pubblicazione (musicale o cartacea) porta via almeno 1 anno di lavoro e si avvale come minimo di 6 collaboratori, qui mi sembra tutto un "home made" con quel taglio aggressivo (dici bene) che non comprendo.
Pensa che nel post Instagram che mi hanno segnalato e in cui presenta il libro che ho recensito scrive "Per questo ho lavorato 6 mesi chiuso in casa per realizzare il mio Manuale di Pianoforte 2024, per sotterrare una volta per tutte la "concorrenza".
Ecco, io penso che se avesse detto "per fare il migior lavoro possibile" sarebbe stato molto più equilibrato e gradito al pubblico, non credo servisse un altisonante "per sotterrare la concorrenza" che fa pensare si ritenga l'unico in grado di produrre qualcosa di decente (e magari la sua non è nemmeno presunzione, non conosco Salerno personalmente quindi non sarei corretto a dare un giudizio su di un lato del suo carattere perché non ho i mezzi per esprimermi). Chissà, anche a me sembra un marketing davvero datato, ma forse le sue analisi gli dicono che funziona di più come fa lui 😊 Un caro saluto!
Questo, come ho già scritto, purtroppo è un limite di Christian a cui secondo me dovrebbe lavorare un pò. Si dice "a ognuno il suo", non nasciamo imparati su tutto e non è una critica sporca nei suoi confronti, però ha una concezione di marketing vetusta, aggressiva, da venditore di fumo, che oggi nel 2024 non dà serietà al suo lavoro e alla sua immagine. Basti vedere nella sua sezione community, post su post pubblicitari con grafiche che, da grafico pubblicitario da oltre vent'anni, mi fanno venire l'angoscia, grafiche preconfezionate con libri in 3D con l'ombretta sotto, ticket gold, black friday, grafiche di regali natalizi con immagini trite e ritrite, è un market che poco si confà con la tematica che porta, è agghiacciante, è una cosa che ti aspetti appunto da un venditore di aspirapolveri o da Media shopping o da aste al ribasso e prodotti di qualche schema Ponzi, tipo le cialde delle macchine del caffè o la tessera gold.. Nel 2024 non si può guardare quella forma di strategia di marketing, è di un cringe allucinante (adesso uso i termini dei giovanissimi ma calza a pennello). E' un buon Cristo intendiamoci, è anche competente nel suo campo, non lo demolisco nella persona, ma come comunicatore e marketer, nonostante lui abbia un canale incentrato sulle strategie di marketing, lo rimanderei sinceramente a settembre e gli consiglierei vivamente di investire su figure professionali aggiornate ai tempi, che è tutto di guadagnato, non si può essere competenti su tutto, è meglio lasciare certi compiti a chi ha un percorso professionale mirato. So che oggi si tende a fare un pò tutto da soli, ma queste figure professionali mirate, se ancora esistono, un motivo c'è.
Giustamente dici di non sapere molto di imprenditoria digitale. In effetti lo dimostri quando parli di QR Code, senza sapere che nel momento in cui inquadri un QRCode il tuo numero di cellulare , il luogo in cui viene letto e molti altri dati reperibili dal cellulare vengono trasferiti a chi ti fornisce il QRCode. Vengono usati per tracciare gli utilizzatori di un prodotto, quindi chieder i dati in maniera aperta è, secondo me, un po' più trasparente, poi uno può decidere se dare o meno i propri dati, ma chiedere i dati personali in cambio di un contenuto aggiuntivo è una pratica accettabilissima, senza scandalizzarsi troppo.
Ciao Ivan! Leggo con interesse il tuo messaggio e l'ho fatto vedere al mio "consulente" in materia, il quale però mi ha scritto esattamente il contrario (salvo, ovviamente, nel caso di quello che viene denominato "Quishing"). Mi dice (e io "riporto" semplicemente):
"I tanti servizi che consentono di creare QR (tra cui bit.ly - per citarne uno di famoso - e, di recente, addirittura la suite Adobe) garantiscono l'anonimato di chi inquadra il codice, anche perché se io genero un QR - per esempio - con Illustrator, è totalmente inverosimile che poi Adobe venga a dirmi "Ehi, eccoti i dati personali di chi ha inquadrato il codice che tu hai generato con il nostro software!!", al pari del sopracitato bit.ly che, nel report, ti dice esclusivamente quante volte il codice è stato inquadrato, e null'altro."
Se poi - e qui "riprendo" io, con una considerazione personale - i servizi mediante i quali si genera un QR riescano a "carpire" informazioni, questo non mi è ovviamente dato saperlo, ma nel caso se le tengono e non le trasferiscono a chi ha "generato" il QR (qui parlo per esperienza personale, avendo "scelto" proprio il QR come soluzione per far accedere a dei contenuti usando bit.ly, e ti garantisco che l'unica cosa che posso sapere dal report è quante volte il QR stesso è stato inquadrato, nient'altro). 😉
Un caro saluto!
Nel tuo video, dove appare la pagina del compositore Haendel, la a si scrive con l’umlaut sopra, altrimenti quella vocale risulta aperta.
Ciao Cristina! Accidenti, hai ragione, non ci avevo fatto caso: un'altra svista da aggiungere all'elenco 😉
Esatto! Guardavo e mi dicevo... ma che han scritto? Handel, senza Umlaut (i 2 puntini) è il commercio. Non mi scandalizza né stupisce, la grafia dei nomi stranieri la sbagliano pubblicazioni molto più blasonate.
@@DarkSideofSynth quando il compositore ha preso la cittadinanza inglese, il suo nome è stato riscritto George Frideric Handel, senza umlaut.
@@galea79 OK, grazie
Avevo comprato su Amazon il Beyer, versione Salerno. Dopo qualche giorno decisi di restituirlo. Amazon mi scrisse, tieniti il libro ti facciamo un bonifico 😅
Noooo, non mi devi dare certe idee altrimenti poi mi vengono i brutti pensieri 😂😂😂
😂
Condivido tutto quello che dici. Io non lo sopporto perché critica colleghi ed anche cantanti famosi che suonano il pianoforte, trova difetti a tutti in particolare a chi ha successo.
Ciao Marco! Personalmente credo non ci sia nulla di male nella "critica" se è fatta con rispetto, come una sorta di "recensione" in cui esprimi la tua opinione con garbo: non so se hai visto video suoi in cui valica questo confine (che a mio parere è invalicabile), in quel caso hai ragione a rimanere contrariato (a me non è successo di vedere video di Salerno dove fa critiche fuori luogo per i modi, quindi non mi posso esprimere). Un caro saluto!
Bravissimo, ho seguito Salerno per tanto tempo, ho acquisito un suo video corso sul Beyer bravissimo nelle sue lezioni super professionali ma poi ha fatto una capriola pazzesca, dicendo che il pianoforte è lo strumento più semplice che lo si può suonare con pochissimo impegno e senza conoscere lo spartito e che in soli 6 mesi si ottengono ottimi risultati 8:19 😱 io che mi sono diplomato in clarinetto conosco la musica e il suo metodo di studio trascecolo . Voglio finire le sue video lezioni sul Beyer e poi vedrò non ho ambizioni particolari anche per la mia età 64 anni ma essendo in pensione ho il tempo necessario 3/4 ore/giorno e a me piace lo studio ma quello che propone lui non mi piace più. He una sua scelta che non condivido.
Ciao Mauro, grazie per il tuo messaggio! RIguardo a ciò che scrivi non voglio entrare nel "merito" di quanto detto da Christian (secondo ciò che mi riporti): mi limito a sottolineare che il pianoforte, come ogni altro strumento, richiede tempo e tanta pazienza.
In 6 mesi si migliora, è indubbio, ma non si ottengono le gratificazioni che una persona potrebbe aspettarsi (e inoltre il pianoforte NON si può suonare con pochissimo impegno, lo scrivo anche se dovrebbe essere ovvio). Grazie per il tuo commento.
Per quanto riguarda il tuo caso "personale" direi che con 3 ore al giorno a disposizione ed essendo un professionista con un diploma di un altro bellissimo strumento sono certo otterrai risultati notevoli, ma - come detto - tu sei un collega e il discorso è ben diverso! Un caro saluto 😊
14:40 Io personalmente la chiamerei chiave di basso per non confondermi con quella di baritono. Anche quella è una chiave di FA
Sì, quello che scrivi è corretto: di solito si usa "chiave di Fa" perché difficilmente un pianista amatoriale verrà a contatto con la chiave di baritono e quindi non si rischia confusione in tal senso 😊
@@patricktrentini lo so 🤷♂️ io che ho studiato il setticlavio posso ben dirtelo 😅 è stato una bestia nera e non ho potuto mai dirigere un’orchestra. Soprattutto quelle ad archi 🎻😭
Sono autodidatta e mi accompagno sia con la chitarra e il piano.Alcuni video di Salerno sembrano aiutare chi nn vuole fare musica classica e non sa leggere a prima vista le note sia in sol sia in fa.Vorrei aver iniziato da bambino con il piano e con i maestri severi di un tempo. Oggi troppe tastiere ,trasposizioni,arpeggiatori digitali fanno credere che il pianoforte sia facile e alcuni maestri e spesso modesti pianisti lusingato che si possa imparare da soli ed in fretta.Temo che la realta' sia diversa.
Caro Fabio, diciamo che la realtà sta un po' nel mezzo. Il pianoforte non è "inavvicinabile": se una persona dedica un po' di tempo e concentrazione riesce a ottenere buoni risultati e divertirsi con un impegno moderato (direi una lezione settimanale - se si va dall'insegnante in presenza - più 3 o 4 sessioni di studio settimanale da almeno 30/45 minuti). Ovvio che tutti i proclami tipo "pianista in 6 mesi" secondo me sono delle fesserie 😊
Io nel tempo libero sono praticante e allenatore di Judo: è come se io dicessi a un ragazzo "vieni in palestra, nel giro di 6 mesi sarai cintura nera": lo prenderei letteralmente in giro. Purtroppo con la musica c'è un po' la convinzione che il "tutto e subito" sia possibile. In 6 mesi si comincia a capirci qualcosina, ma credo sia serio dire a un allievo che per suonare con un certo grado di soddisfazione un paio d'anni fatti bene sono necessari. Un caro saluto!
L’hai visto il video di Christian in risposta al tuo?
Oh yes, solo stasera alle 22:30 mentre cenavo (ho lavorato con un sacco di giovani musicisti fino alle 21, è stato un bellissimo pomeriggio di didattica 😉). Ci devo ragionare sopra 😛
Io non credo assolutamente sia una caduta di stile. Penso come giustamente è stato detto è diffondere messaggi sbagliati. Già quando siamo in fase di apprendimento spesso noi stessi siamo elaboratori di messaggi sbagliati. La mia esperienza mi dice che è molto importante ricevere indicazioni corrette.
Ciao Filippo, concordo pienamente: l'informazione didattica dev'essere corretta, soprattutto per un neofita! Grazie per il tuo parere 😊
È quello che penso per esperienza personale.......già ci mette del suo chi impara distorgendo quello che gli viene trasmesso, ma se anche l'informazione è sbagliata diventa un problema.....e altro punto che concordo è che sicuramente è un lavoro ma diventa troppo un lavoro anche io sono un libero professionista e so cosa vuol dire vivere del proprio lavoro ma bisogna mantenere un'etica per di più quando si lavora con le menti delle persone.....Ciaooooo
Informare in maniera sbagliata richiede poi un lavoro "doppio" quando devi correggere certi "imprinting"... Un caro saluto!
Io ogni volta che mi siedo al pianoforte non riesco mai a suonare. All'inizio non capivo il perché, poi l'illuminazione improvvisa: cavolo, ma io studio tromba...😮
😂 Direi che si spiega l'incertezza 😂
Io ho iniziato a suonare la chitarra negli anni 70. Qualche amico mi diceva il DO si fa così, il LAm si fa così, oggi suono i brani dei Pink Floyd con gli assoli. Allora mi son chiesto, ma con il pianoforte e tastiera non si può fare. Certo che si può fare. Negli anni 70 non esisteva internet, oggi ti compri syntesya e ti vai a mettere su una specie di partitura con chiave di violino e sotto una chiave di basso, in alto si mettono gli accordi e il C, poi si scrivono le note con spazio più o o meno attinenti al brano. Io l'ho chiamato spartab. In questo modo me ne frego crome, biscrome, 4/4, 2/4, ecc. Il ritmo lo imparo come facevo con la chitarra. Così invece di imparare Mozart è poi divertente imparare Antonello Venditti o gli Eagles. L'unica cosa che consiglio è imparare le triadi maggiori e minori con relativi risvolti. Per il resto non serve a nulla imparare pure ritmiche, tanto man mano che si fanno i brani si imparano. Secondo me si arriva a massimo 4 o 5 ritmi per fare centinaia di canzoni.
Sì, per il percorso pop se una persona ha sufficiente predisposizione (e riesce a essere costante) si possono ottenere buoni risultati anche con questo metodo. Per la classica, ossia il pianoforte "tradizionale", è un po' differente. Un caro saluto e grazie per aver condiviso la tua esperienza!
Lei riesce a suonare con le sole triadi?
@@gallogalletto no anche le quadriadi, ma ho ideato uno spartito con chiave di violino e di basso, sopra ci sono gli accordi in una riga e C (1 2 3),
nelle due parti sottostanti, prendo spunto da syntesia e trascrivo le note con i nomi lasciando degli spazi intiutivi per i vari intro, come Desperado degli Eagles, Hard To say I'm sorry dei Chicago, e tanti altri. Poi gli accordi di sopra suonano l'accompagnamento. Come per la chitarra ho trovato molto utile studiare solo le scale pentatoniche minori a cui corrisponde una pentatonica maggiore. Tale sisttema mi consente di suonare tranquillamente ed, appena avrò un pò di tempo, su facebokk creerò un guppo di tastieristi dilettanti con questo sistema.
Io non credo assolutamente al dilettantismo nelle cose difficili, è illogico: è chiaro che lo studio musicale sia molto faticoso e richieda tempo, più una certa predisposizione naturale, cosa permette ad un ragazzino di spendere così tanto tempo ed impegno nello studio musicale, oltre alla passione? 2 cose che da adulto non hai più: 1 la mamma e il papà che ti lasciano con la mente sgombra e tanto tempo a tua disposizione 2 il sogno di farlo di professione. Stiamo parlando comunque di ragazzini che hanno passione, hanno talento e fanno lezioni in presenza con metodi didattici realmente riconosciuti, in modo accademico. ma onestamente da adulto 30/40/50 anni, come si fa a pensare di comprare un manualino, oberati di impegni, preoccupazioni ecc... e affrontare lo studio di uno strumento in modo sensato? Secondo me l'intelligenza sta anche in due cose: valutare un risultato prima di fare quella fatica, usare la logica. Ci sono dei motivi per i quali si comincia da bambini lo studio musicale, i manualetti sono un insulto alla musica.
Ciao Mauro! Sì, in linea generale condivido il tuo pensiero. Questo non vuol dire (secondo me, ovviamente) che un adulto autodidatta non possa ottenere qualche risultato gratificante, assolutamente, ma al tempo stesso credo che lo stesso adulto (a maggior ragione se autodidatta) sia meritevole di molto rispetto e di tanta attenzione: proporgli scorciatoie non è (a mio parere, ovviamente) il modo migliore per fare una proposta che vale la pena di prendere in considerazione. Sono quindi tremendamente allergico a tutti quei proclami del tipo "pianista in 6 mesi" o cose del genere, le trovo delle vetrine luccicanti dietro alle quali c'è poco. Riconduco sempre questo discorso a una cosa che riguarda la mia vita più "privata", nella quale sono cintura nera e allenatore di judo: pur essendo una passione che non mi porta alcun introito, passo ogni secondo libero sul tatami da 10 anni, e mi immagino quale forma di mancato rispetto sarebbe dire a una delle persone che seguo in quest'arte marziale "in 6 mesi sarai un judoka completo". In 6 mesi sarai meglio di prima, questo sì, ma lo ribadisco: ci vuole il tempo. Un caro saluto!
@@patricktrentini Condivido il tuo pensiero, non sono arrivato al tuo livello, io non sono un maestro, ma ho cominciato a fare musica a circa 7/8anni violino poi altri strumenti. Ai miei tempi se non eri in grado di accordare ad orecchio un violino col pianoforte ti veniva detto che non potevi continuare a studiare violino, se non hai un orecchio relativo buono, non puoi effettivamente farlo. Fortunatamente io l'avevo, ma la cosa che mi è rimasta più cara dello studio musicale classico è la conoscenza che mi ha trasmesso, l'andare in profondità capendo quello che stavo facendo, rispettare l'intenzione del compositore, Forse la lezione che ritengo più importante è proprio che lo spartito è sacro! Io sono al suo servizio. A parer mio si verifica una situazione paradossale in molti adulti: poca cultura musicale di autori, ma voglia di imparare a suonare qualcosa, idealizzando molto cosa voglia dire. La musica è qualcosa che devi avere dentro come interesse, altrimenti come fai? A me i manuali fanno proprio ridere, perché il confronto col maestro è insostituibile, quando io gli dicevo: ieri sera ho suonato proprio bene, lui mi diceva: chi te l'ha detto? Io non c'ero! Sinceramente da adulti il viaggio bellissimo che si può fare con un maestro è quello della preparazione all'ascolto, la scoperta dei propri gusti musicali. Lasciamo perdere poi i metodi per tablatura che proprio i numerini...a contare si impara alle elementari.
Sante parole. Profondità e rispetto per la musica e per gli strumenti che abbiamo davanti 👏
@@patricktrentini Esatto il rispetto è la parola chiave e secondo me chi vuole imparare, almeno dovrebbe farlo con un maestro riconosciuto tale da un conservatorio, visto che in Italia è l'unico titolo che abiliti all'insegnamento. Ma si farebbero operare da uno non Laureato in medicina? Ma poi a tutte queste persone che sul tubo propongono corsi di questo o quello strumento, chi gliel'ha detto che sappiano effettivamente? Il rispetto delle regole è rispetto della musica e degli altri, se non sei maestro, non devi insegnare, sarebbe anche semplice essendo onesti.
@@patricktrentinigran bel video. Forse sono l'ultimo a dover parlare, perché a lungo andare mi sono reso conto che coi maestri ho sempre disimparato (mi dispiace dover dire tutto questo, ma purtroppo questa è la mia esperienza 😢), anche se, nel mio background, ho la partecipazione a delle lezioni di pianoforte con quella che è la mia maestra di pianoforte preferita, che io vivo come una vera e propria sorella. Se sono il pianista classico che sono oggi, lo devo anche (e soprattutto!) a lei. Ma soprattutto, se porto un rispetto incredibile a ciò che è scritto in partitura, lo devo a lei. Inoltre, per quanto mi riguarda, per imparare a usare il pedale, sono state necessarie (se non erro!) due lezioni, poi l'uso del pedale mi è venuto automatico. Tra l'altro, non ho mai avuto bisogno di un manuale per studiare pianoforte. Vorrei ricordare, poi, che Salerno aveva sempre detto no a chi gli chiedeva se fosse possibile imparare a suonare il pianoforte da un libro
“Sono ancora in tempo per fare il reso”. Ho riso 😂
😛 Ovviamente era una battuta, il libro ce l'ho ancora. Non è nel mio studio, lo tengo nella mia aula a Bolzano, dove ho la mia cattedra, ma direi una bugia se affermassi che lo uso con i miei allievi 😉 Un caro saluto!
Bravo Patrick, seguo Christian su youtube perché è un grande motivatore, ma onestamente sospettavo che i suoi prodotti fossero un po' come poi hai descritto
Ciao! Grazie per il tuo feedback, tengo a precisare che non posso parlare dei "suoi" prodotti in generale ma soltanto di quello che ho avuto sotto mano 😊 Un caro saluto!!
@@patricktrentini Certo certo tu hai recensito solo un prodotto, questo è chiaro.
A scopo hobbistico, mi ero approcciato al pianoforte come autodidatta, in quanto in giovane età ho studiato chitarra semiseriamente 3 anni e suonato per 10.
Non progredisco, mi mancano 3 cose: 1° la diteggiatura (sul pianoforte sono perso), 2° come realizzare un "ritmo" nell'accompagnamento (sul pianoforte sono perso), 3° un piano misto di esercizi e brani da seguire pedissequamente, i libri di esercizi ce li ho e li trovo anche una progressione, ma sui brani sono perso perché non so mai capire la difficoltà, con solo esercizi e senza brani purtroppo perdi la motivazione.
Se il lavoro mi lascerà più tempo penso proprio che contatterò un maestro, intanto vi seguo per cercare comunque un po' di motivazione, grazie.
Il tuo messaggio mi fornisce sinceramente alcuni spunti per realizzare qualche contenuto per il mio canale, quindi ti ringrazio sinceramente di aver condiviso l'elenco degli aspetti su cui ti senti più in difficoltà: spero davvero di poter portare a breve qualche video che ti possa essere d'aiuto! Un caro saluto e grazie ancora 😊
Chi è abituato a leggere la chiave di violino(es. chitarra classica, violino...), trovandosi di fronte alla chiave di basso, all'inizio trova difficoltà a differenziare le note rispetto alla chiave di sol, soprattutto se non è più un ragazzino che apprende le nozioni velocemente. Per cui ci sta.
Ciao! Credimi che, per la MIA (sottolineo, la mia) esperienza didattica, la cosa migliore in assoluto (e a qualsiasi livello) è mettere subito l'allievo di fronte alle due chiavi, anche perché in fondo possiamo immaginare il pentagramma inferiore come la semplice prosecuzione di quello superiore, con in mezzo la riga del Do centrale a fare da "divisorio". In questa maniera anche i bambini lo capiscono in un secondo netto, per quanto mi riguarda metto i ragazzini a lavorare su 2 pentagrammi dalla seconda lezione, al massimo dalla terza volta che mi vedono, e funziona da sempre 😊 Un caro saluto e grazie per il tuo punto di vista!
@@patricktrentini infatti meglio apprendere da subito le 2 chiavi, quando Il cervello è ancora privo di condizionamenti. Come darti torto. 👍
Esattamente, concordo in pieno! Un caro saluto e grazie ancora per il confronto 😊
Mia figlia ha imparato molto giovane a leggere le note sia in chiave di basso che di violino prima di sapere leggere e scrivere. Partì da zero, senza alcun pregiudizio sulle due chiavi, e non ho notato maggiori difficoltà nell'apprendere una chiave o l'altra. Non so perché la chiave di violino è insegnata come se fosse una sorta di lingua madre. Mentre la chiave di basso come se fosse una seconda lingua.
Non posso che essere d'accordo al 100%, grazie per il tuo commento Lorenzo!
I libri di didattica musicale dovrebbero essere formato A4 e con rilegatura ad anelli
Ottimo formato, davvero. Credo però che Amazon KDP non consenta questo tipo di rilegatura, quindi che si sia "costretti" a scegliere un A4 tradizionale.
Rosicare pareva brutto?
Più che altro non era particolarmente realistico 😛
Come la Siae o la Sipra, anche nel mondo dell'editoria musicale sarebbe meglio optare per un controllo maggiore di tutte le forme e riviste (didattiche, divulgative, etc) da parte di un ente ufficiale. Qualcuno potrebbe farsi male. Ma è la mia opinione. I manuali, così definiti, dovrebbero essere pubblicati dai Conservatori e dai soli Docenti abilitati in Didattica della musica. Questa è una mia personale idea...
Ciao Jacopo! Capisco la tua opinione, la trovo "sensata". Il fatto che chiunque possa pubblicare qualsiasi cosa è un grosso passo in avanti, ma ha come rovescio della medaglia l'assenza totale di "controllo" sui contenuti, motivo per il quale io domani potrei far uscire il mio manuale di uncinetto (riguardo al quale, come potrai facilmente immaginare, non so assolutamente nulla).
Con questo non voglio assolutamente dire che Christian non sia competente, ci mancherebbe (e ci tengo a precisarlo con chiarezza) ma nell'editoria, anche se in self-publishing, ci sono fior fior di figure professionali alle quali possono essere delegati tantissimi aspetti, dal controllo formale all'impaginazione, dalle grafiche alle scelte stilistiche, di formato, di messa a norma, eccetera. Se invece ci si ostina a fare tutto da soli... ecco che escono i grandi pasticci... Un caro saluto e grazie per il tuo commento!
Ognuno tira l'acqua al suo mulino a quanto pare.. comunque Christian Salerno è un maestro di pianoforte laureato con voti abbastanza pieni, nonostante lo si possa criticare, è pur sempre un professionista.
Assolutamente d'accordo, mai detto il contrario, ci mancherebbe 😊
Note/secondi e la denigrazione della chiave di basso mi hanno fatto malissimo🥲💔
Eh, un po' di dolore fisico l'ho provato anch'io 😬
Cristian Salerno è bravissimo
Ciao Carmine! Non ho mai detto il contrario 😊 Ho semplicemente recensito un suo libro sottolineando alcuni punti che secondo me vanno rivisti, non mi sembra poi così grave! Un caro saluto!
Come non essere d'accordo con le tue osservazioni?😊 Penso che queste "gaffes" derivino dalla errata convinzione che paghi il tentativo di rendere facile quello che facile non lo è affatto (non posso credere che un diplomato al conservatorio pensi che una semibreve duri 4 secondi...😮 Probabilmente voleva sottolineare il rapporto tra le varie figure, ma detta in quel modo..)
Indispensabile un correttore di bozze 😊
Ciao Giulio! Precisiamo: è assolutamente OVVIO che Christian sa benissimo che quelle note non durano 4, 2 e 1 secondo. Probabilmente ha pensato che per un neofita assoluto "metterla giù" così potesse essere efficace: ecco, non lo è, tutto qui, è un messaggio divulgativo che fa più danni che miglioramenti. Un caro saluto!
Trovo che tu sia piuttosto aggressivo; io seguo Christian da tanti anni e ho regalato il metodo di piano lion alla mia ragazza; ne é molto soddisfatta e motivata; ed io ne sono felice per lei
Ciao Daniele! Ma anch'io sono molto felice per lei, ci mancherebbe! Sono sempre felice quando qualcuno passa del tempo al pianoforte 😊 Un caro saluto
1)Come si chiama il titolo del video di Salerno? Non lo trovo.
2) Io non capisco: ma sti manuali, esattamente cosa sono? Perchè esistono?
Li capisco per uni strumento come la chitarra elettrica (derivati da quelli jazz): la lunghezza dei brani è inferiore, il repertorio è molto meno vasto, e poi chitarra jazz e e elettrica sono nati nel 900, e non c'era materiale da insegnare!
...Ma con tutti i libri di pianoforte che ci sono, a cosa serve un manuale (che poi volendo ci sono già: bona+beyer+ cesi-marciano e volendo hai il "manuale" per i primi 2 anni). O quelli anglofoni che hanno un po' la mania di fare "Metodi" per tutto.
Anche il corso yamaha per i bambini di 3 anni e ha più materiale di certi "manuali"...
Ciao! Ecco il video di Christian a cui faccio riferimento: th-cam.com/video/SNbFAI3Swps/w-d-xo.html se non si vuole guardarlo tutto consiglio un'occhiata dal minuto 42 😛
Personalmente non trovo affatto sbagliata l'idea di un manuale, nel senso che ci sono sempre molti modi per spiegare gli stessi concetti (e quindi ognuno è libero di proporre la propria idea di didattica). Inoltre trovo sensato far coincidere consigli di vario genere all'interno dello stesso libro (in questo senso vedo differenza tra i "manuali" e i "metodi"). Ovviamente, poi, va fatto tutto cum grano salis 👍
Non so alla gente che gli prende quando fa marketing, ad un certo punto la cosa sfugge sempre di mano. Ho smesso di seguire anche il suo canale di scacchi, i titoli erano così clickbait che mi saliva la pressione a leggerli. Purtroppo segue il trend tipico del nostro periodo, per cui conta più la forma che il contenuto. E' sempre la mediocrità ad essere vincente.
Ciao! Non ho mai visto alcun video del canale di scacchi di Christian (non capirei nulla) quindi non posso dare il minimo feedback: di certo lui ha incentrato la sua presenza social (anche nel pianoforte) sull'imprenditorialità, ma ci tengo a precisare che a mio parere non è indice di mediocrità (non mi permetterei mai) bensì una scelta. Io amo vivere il singolo tasto, il singolo allievo, la singola produzione come se fosse l'unica: la visibilità - minore di quella di Christian, i miei numeri social lo dicono - è una conseguenza e non un obiettivo 😊 Un caro saluto!
è vero il pianoforte richiede tempo... il discorso è chiuso.!
Ciao Luca! Su questo punto - ovviamente - non posso che concordare con te. Non servono decine di ore alla settimana, soprattutto per un principiante, ma un'oretta almeno 3/4 volte alla settimana va messa in conto! Un caro saluto 😊
Video interessante, a parte il tuo ultimo invito ad acquistarlo. Ben venga la divulgazione, ma dev'essere di qualità. Comprare giusto per comprare non mi sembra una grande idea.
Ciao Andrea! Giustamente ognuno trae le proprie conclusioni, lo trovo" leggibile" (e forse un filino costoso per quello che offre, precisando che non ho visto i video) per chi non sa veramente nulla di musica e di pianoforte e vuole avere un'infarinatura leggerissima (e comunque il libro è da sistemare in alcuni punti): può essere che io non sia stato abbastanza eloquente in tal senso! Un caro saluto e grazie per il commento!
Salerno/Beethoven è fantastico!! La dice lunga sul personaggio!!
Io non sarei così duro Giuseppe, mi ha fatto molto sorridere ma non credo ci sia la presunzione di affiancarsi a Beethoven 😊 Diciamo che è una dicitura un bel po' bizzarra 😉
@@patricktrentini dai Patrick non fare il buonista tu però adesso....non ho mica detto che è un assassino. Dico però che anche dai piccoli particolari si misurano le persone....pace e bene!!
Capisco benissimo Giuseppe, hai ragione e non volevo fare il "buonista" a tutti i costi, è che davvero credo sia impossibile che si paragoni a Beethoven, Liszt e agli altri autori presenti nel manuale e di conseguenza propendo per l'errore di ingenuità e non per la presunzione, tutto qui 😉
mi piacerebbe farlo leggere a Valerio Silvestro sto manuale😉
Direi che, considerato il livello (alto) del personaggio che hai citato, non penso impazzirebbe per le note di 4 secondi 😂
@@patricktrentini 🤣🤣🤣 Christian è un bravo ragazzo e un bravo pianista ma per insegnare non basta essere dei bravi pianisti....io mi accontento di suonare e lascio l'insegnamento a chi lo sa fare,visito il tuo canale cosi come quello di Valerio perché ho voglia di imparare e di perfezionare quello che già so. Ho 46 anni e ho capito in tanti anni che le "critiche" fatte con educazione e logica sono sempre molto utili
Grazie per il tuo parere, il tuo messaggio mi ha fatto piacere! Un caro saluto!
@@patricktrentini grazie a te Patrick e di nuovo viva l'armonia!😀
Sempre! 🤗
Farai un libro/manuale?
Ciao Simone! Me l'hanno chiesto / proposto in tantissimi: non ti nascondo che ci sto pensando ma al tempo stesso ho molta "paura" (virgolettato): la didattica musicale evolve, merita un rispetto enorme, e insegnando regolarmente mi accorgo di quanto l'insegnamento "si muova" e quindi non sia semplice "fissare" i concetti per iscritto. Se mai lo farò, i principali destinatari saranno i miei ragazzi! Un caro saluto 😊
Ehi è uscito il video di risposta...ci avrei scommesso 😂😂😂
L'ho scoperto dal tuo commento, pensavo non avrebbe detto nulla: ora mi tocca guardare 40 minuti 😂
@@patricktrentini ohi mo non fate come i Rapper che si fanno video di dissing botta e risposta che poi noi che vi seguiamo ce li dobbiamo sorbettare 😂😂😂😂
Beh ma me le serve su di un piatto d'argento 😂😂😂😂😂 Se rispondo PROMETTO che sarò breve!
@@patricktrentini sei tremendo 😂
Buongiorno Patrick. Ti seguo da un po' di tempo - sono studente di pianoforte - anche se non credo di aver mai commentato un tuo video. Qualcuno ha detto che questo tuo video è una "caduta di stile": secondo me no, hai fatto bene a evidenziare ciò che secondo te non va bene e penso che ciò sarà utile anche a Christian. Christian lo conosco virtualmente da parecchi anni: devo dire che mi era più simpatico agli inizi della sua carriera da youtuber; adesso mi sembra che in ogni suo video debba vendere qualcosa. Peraltro, ormai a cadenza regolare pubblica un video dove dice che gli insegnanti di formazione classica sono troppo fissati con la tecnica; che chiunque può scrivere musica "contemporanea" perché basta mettere note a caso... anche basta! (Questo Christian lo sa, perché ho commentato più di un suo video facendoglielo notare 😅)
Buongiorno a te. Ti devo ringraziare tantissimo per il commento, mi rincuora e mi fa capire che il mio messaggio è arrivato correttamente. Sono dispiaciuto che Christian abbia reagito con una storia Instagram che mi hanno inoltrato e nella quale si esprime come se avesse ricevuto un attacco da un hater, quando in realtà mi sono limitato a recensire con ironia un prodotto che ho acquistato invitando ad apportare qualche miglioria.
Sulla contemporanea, per fortuna non ho mai visto i video di cui parli, altrimenti forse non sarei riuscito a essere così diplomatico 😂 Riguardo, infine, agli acquisti, credo che si debba trattare il pubblico con estremo rispetto: ovvio, se qualcuno che mi segue su TH-cam compra un mio prodotto mi fa piacere, ma non dev'essere il primo obiettivo della creazione dei contenuti. Un caro saluto, di cuore!
In quello che ha fatto non trovo nulla di male anzi, secondo me ha solo fatto scelte editoriali errate magari mal consigliato da un manager o comunque da qualcuno di esterno. Il volume è destinato a chi vuole ottenere piccoli ma significativi risultati
Ci mancherebbe, non ho mai detto (e mai dirò) che ha fatto "qualcosa di male": mi prendo soltanto la libertà, da collega di Salerno e - soprattutto - da acquirente del suo libro - di recensire un prodotto che ho comprato 😊 Un caro saluto!
No ma infatti il commento era rivolto a quello che lo hanno ritratto come un mezzo truffatore
Ah ok, hai perfettamente ragione, mi associo al tuo parere e ribadisco che NON c'è nessuna truffa o simili, ci mancherebbe! Anzi, penso che Salerno sia molto trasparente nella sua attività di marketing imprenditoriale, ci tengo a sottolinearlo. Poi uno può condividere o meno il "taglio" che lui dà alla sua produzione, ma non si deve andare oltre questo 👍
Pur essendo un neofita ti devo dare ragione... Io in compenso non ho bisogno di leggere il manuale di 300 pagine per il pedale perché...ho clavicembalo 😅 😂😂
😂 Vedi? Lo dico sempre che chi fa musica antica ha tutte le fortune 😛 Un caro saluto!
Ciao Patrick lascia perdere non ne vale la pena. Personalmente mi trovo bene da un Insegnante di Armonia che spiega molto bene l'Armonia e la Composizione.
Ciao! Quella è la cosa più importante, trovare la propria "guida" e fidarsi ciecamente! Un caro saluto 😊
Non toccatemi Christian che conosco personalmente.. 😅 e' ovvio che utilizzi strategie comunicative un po' sopra le righe.. oltre ad essere un bravo pianista e' un esperto di marketing (esperienza acquisita sul campo) quindi per arrivare dove è arrivato lui necessariamente usa tutti gli strumenti per "posizionarsi" in rete.. le critiche ci stanno ma io non sarei così ingeneroso verso di lui che comunque ha contribuito con la sua passione e il suo entusiasmo a fare avvicinare tante persone allo strumento pianoforte
Ciao Davide! Ci mancherebbe, mai detto il contrario 😊 Ci tengo al rispetto nei riguardi di un collega e non ho mai negato la sua bravura nel farsi strada (se non sei "sveglio" non superi i 100.000 iscritti su due canali di argomento differente). Abbiamo un approccio che è piuttosto diverso (forse "radicalmente" diverso) ma c'è posto per tutti, ci mancherebbe! Un caro saluto! PS condivido il fatto che abbia portato molte persone a "incuriosirsi" relativamente al pianoforte 👍
Ciao, premetto che sia tu che Cristian siete tra coloro che mi hanno dato grandi insegnamenti, facendomi risparmiare denaro visto che studio da solo. Comprendo quello che dici e a mio avviso non hai fatto danno alla grande immagine che Cristian ha e che merita .
Grazie davvero! Sono tanti i messaggi di "sostegno" come il tuo, ma accolgo ognuno di essi con gratitudine. Un caro saluto 🙏
Le tue parole migliori sono quei.12 suoni meravigliosamente assemblati , ad esempio, in " non sparate sul pianista" . Stupendo.
Ecco, con un commento del genere mi emoziono, sul serio, senza retorica. Grazie di cuore 🙏
Stai facendo il suo gioco.
Ciao Gianni! In realtà non è mai stata mia intenzione né "fare il gioco" di qualcuno né far sì -al contrario - che le persone non comprassero i prodotti di un collega. Questo video nasceva soltanto dall'esigenza di fare corretta informazione su alcune cose davvero inesatte, tutto qui 😊 Poi la questione è sfociata in una polemica, ma ormai è acqua passata! Un caro saluto!
Volete imparare a suonare il pianoforte? Andate da un maestro in presenza, no video lezioni no metodi semplificati. Tutta aria fritta
Ciao Roberto! Sì, un maestro in presenza è sempre la soluzione da consigliare. Non è detto che un videocorso ben fatto non possa aiutare a imparare per chi non ha aspettative troppo alte, ma non si diventa pianisti senza avere un insegnante al tuo fianco che ti guida e - soprattutto - che può correggere i tuoi errori! Un saluto!
Caro signore è meglio sbagliare qualche frase e punteggiature che sbagliarsi di pubblico.A volte lei parla parla per non dire niente e i video diventano privi di signifcato
Gentilissimo, secondo me sono entrambi errori gravi: sbagliare frasi e punteggiature su di un libro destinato al commercio è un pasticcio, mentre - per quanto mi riguarda - se io faccio video che secondo lei sono privi di significato cercherò di migliorare ancora i miei contenuti per convincere anche chi finora non li ha apprezzati! Bisogna sempre mettersi in discussione e lavorare 💪 Un caro saluto!
Che roba terribile la semplificazione della didattica.
La promessa che esistano scorciatoie nella musica, come nella vita, e la peggiore che un insegnante possa fare.
Ciao Federico! Diciamo che la sempflicazione - a mio parere - ha senso se è utile per far capire meglio un concetto (più rapidamente, senza verbosità o simili) mentre è deleteria se quel concetto stesso viene stravolto allo scopo apparente di semplificare 👍 Un caro saluto!
Bravo Patrik!
Ho comprato il Bayer di Salemi e l’ho reso….
😂😎
Ciao Marco! Io non l'ho assolutamente visto quindi non sono minimamente in grado di dare un'opinione al riguardo 😊 Un caro saluto!
La cosa bella dell’ italiano e che nn lascia spazio all’interpretazione! E tu lo padroneggi egregiamente senza mai tendere al personale, con estrema eleganza. Disamina eccelsa senza mai colpire in maniera offensiva un collega, che propone un prodotto che rasenta la scarsità.
Ma perchè scusate. Ho 54 anni, con il lookdown mi è preso il trip che covavo da decenni di provare a suonare, ops, strimpellare uno strumento, si strimpellare perchè non ho tempo ed esigenza da dedicare 2, 3 , 4 ore per uno strumento, lavoro 8 ore, ho famiglia, altre passioni sportive, ebbene mi sono avvicinato con IMMANE lentezza ed umiltà, consapevole che arriverò al (forse) 10% del potenziale (se solo dessi anima e corpo)...eppure godo come un riccio quando dedico e mi estraneo a fine giornata quando la famiglia è a dormire e io "gioco" con piccoli esercizi (perchè comunque seguo un percorso didattico) e ringrazio ci siano di questi lestofanti (a vostro parere) che pensano a noi (e ovviamente a loro).
Ma che senso ha gettare fango sugli altri?
Ciao! A dire il vero tutto questo fango faccio proprio fatica a vederlo (prova a "comparare" il mio video e la risposta di Salerno e dimmi con obiettività chi offende e chi no 😉). Ho semplicemente fatto una reazione a un "contenuto" che ho acquistato, Salerno ne fa a decine, non penso sia una prerogativa soltanto sua, non credi? Un saluto!!
Morale : tutti gli strumenti come nella vita "non si nasce imparati" ma servono tempo impegno fatica esperienza e alla fine manca sempre qualcosa. Il resto è noia. Saluti maestro.
"Tempo, impegno, fatica ed esperienza" è un insieme di termini che racchiude alla perfezione il percorso - serio - che va fatto con la musica! Un caro saluto!
Io voglio dare un mio parere su questo video, spero senza offendere nessuno. Ho seguito ed acquistato molti prodotti di cristian perché da autodidatta anni fa mi ha aiutato molto in quanto tra i vari youtuber che ci sono è quello (a mio avviso) che spiega in modo più semplice e basilare le prime nozioni per chi come me anni fa da autodidatta iniziava a suonare,.altri lo fanno in modo molto complicato.
Sempre a mio parere, io al tuo posto non avrei fatto questo video verso un collega(anche se effettivamente su molte cose hai ragione)..ma ripeto (mio umile parere) io verso un collega non avrei mai fatto questo video..la trovo una caduta di stile.
Buona giornata
Ciao! Ci mancherebbe, rispetto assolutamente il tuo parere. Credo (ma questa è una mia opinione) che fosse difficile evidenziare questi aspetti del libro da "correggere" rimanendo più cortese e rispettoso di così, ma se la trovi una caduta di stile mi spiace che agli occhi anche di un singolo spettatore io abbia dato questa impressione. Non ho mai avuto questo intento, anzi (forse proprio perché ho visto il video di Salerno in cui parla degli altri metodi, e quando li etichetta come "feccia" mi sono detto "Forse sta un po' esagerando, capisco le opinioni ma c'è modo e modo di esprimerle..."). Un caro saluto e grazie per il tuo contributo!
Pratichi ancora judo 🥋?
Of course, ci mancherebbe! Cintura nera, tecnico federale, istruttore di autodifesa: il Tatami è il luogo in cui imparo di più (a parte la musica, ovviamente) 🙏
@@patricktrentini grande 👍 io ho appena iniziato Shaolin 👊 Speriamo che riprenderò presto la musica 🎶 🎹
Te lo auguro di cuore!
@@patricktrentini grazie ☺️ notte 💤😴
Tra le due chiavi il sistema è uguale ma impararne due e molto più difficile che una
Ciao Alfredo! Ti rispondo con piacere: purtroppo il fatto che imparare due chiavi sia molto più difficile è quello che viene erroneamente "pubblicizzato", o meglio: chi comincia con una chiave soltanto farà effettivamente molta fatica ad aggiungere la seconda, ma il sistema migliore è solo e rigorosamente quello di cominciare da subito con entrambe le chiavi.
In questo modo non verrà nemmeno percepita una "differenza", poiché tutto verrà letto come un unico sistema (e ti garantisco che in 27 anni di didattica ho sempre e soltanto applicato questo metodo, vedendo bambini e adulti leggere con facilità entrambe le chiavi fin da subito). Un caro saluto!
I gatti dovrebbero sempre essere presenti
Ma nelle case di tutti direi! Sai che non riesco a concepire una casa senza gatti? Io ne ho tre e sono terapeutici 😻
E' evidente di come il libro se ne infischi della didattica seria e rigorosa e si approcci al tipico modus "For Dummies" che è notoriamente acchiappasoldi, acchiappalike o acchiappatutto. Materiale che volutamente ignora il rigore e la disciplina necessari per trattare l'argomento ed abbassa enormemente il tiro. Per questo motivo comprendo solo in parte il tuo video. Il tuo intento è di informare l'utenza ignara e salvarla dall'acquisto? Ma un compratore di testi simili non vorrà essere dissuaso ed anzi trarrà giovamento dalla parzialità ed in alcuni casi, errata semplificazione. Chiunque si approccia alla musica in quel modo non ha mire culturali ed intellettuali annesse, obiettivi alla portata anche dell'amatore e dilettante. Sono invece testi per sprovveduti. Ti dirò una cosa, un libro simile difficilmente verrebbe acquistato da un non addetto cosciente. Allo stesso modo in cui non mi sognerei di comprare un libro "Ingegnere nucleare in due settimane e mezzo". Sono libri che fanno filtro tra un utente minimamente accorto ed un totale inetto. E se questa critica potrà sembrare pretestuosa è in realtà figlia di un ragionamento piuttosto convenzionale. I problemi per il lettore, l'amatore o chi per lui, iniziano quando deve approcciarsi a libri seri e rischia di farsi del male da solo. "E' meglio il Piston o il Jazz Theory Book?" ti chiede il neofita che suona i Nirvana nel box dietro casa. E tu gli rispondi "Per te nessuno dei due". Ma qua parliamo di altro. Una recensione risparmiabilissima, in un mondo dove tutti scrivono e nessuno legge più, accade di molto peggio.
Ciao Cosimo, grazie per la tua riflessione. Sì, capisco il punto di vista, sebbene si tratti della visione di qualcuno che ha un livello culturale e musicale nettamente sopra la media (e ciò si evince in maniera chiara). Ti dirò, ho comprato - e recensito - questo libro per capire se l'approccio del "tutto subito", del "diventa pianista in 6 mesi" e altre aberrazioni simili fosse almeno parzialmente giustificabile. Speravo di trovarci qualcosa di opportuno per chi - nel vero senso della parola - si "accontenta", perché magari c'è veramente la persona alla quale basta suonare il tema dell'Inno alla Gioia lento, a quarti, con la mano tutta scomposta e la sinistra che fa solo note lunghe (non che quelle della destra siano brevi eh 😛). Diciamo che, per quanto non sia il mio approccio didattico, non lo voglio demonizzare "a priori": demonizzo soltanto le eccessive semplificazioni che, in fin dei conti, diventano errori grossolani. Poi non posso che condividere il tuo pensiero sul "For Dummies", io non insegno così (e non mi piace lo stile "acchiappatutto", penso ci siano dei limiti anche al marketing aggressivo), però la gente - giustamente - sceglie. Poi chi sa discernere farà le sue valutazioni, chi non è in grado probabilmente è nel "posto giusto" quando gongola con il suo Inno alla Gioia di cui sopra 😉 Un caro saluto!
@@patricktrentini Ti ringrazio per esserti preso la briga di rispondermi, cosa mai scontata.Ti faccio i complimenti per il canale, continua così!
Ci mancherebbe! È il minimo e cerco di farlo sempre 😊 Grazie di cuore per i complimenti!