Io adoro il fatto che lei non sia una figura istituzionalizzata come un medico o uno psicologo, ma una persona mossa da grande passione per l'essere umano ed i suoi movimenti che vanno dall'interno di se, all'esterno e viceversa. Apprezzo la sua onesta' d'animo, la competenza e la generosita'. Lei, come altre figure di riferimento, è uno spunto, per un mio progetto che a breve, verra' in luce. Grazie di cuore.
Grazie Alessandra! Potremmo darci del TU se non ti dispiace? Non so quale sia il tuo progetto, ma immagino sia qualcosa di utile a tutti, per questo ti auguro di riuscire presto a cogliere le soddisfazioni che arriveranno. In bocca al lupo e un grande abbraccio!
Interessante! Ora mi spiego bene, perché ci sono attività commerciali oggettivamente più interessanti e comode rispetto alle concorrenti, -aperte al pubblico- che hanno dipendenti capaci, ma con i leader menefreghisti, svogliati, intelligenza emotiva poca, chiudono dopo pochi anni miseramente. Perché i dipendenti bravi e i clienti di conseguenza scappano severamente inc....... per raggiunto livello di sopportazione. 😅😅😅😊😊❤
Salve, le pongo una domanda, una curiosità riguardante lei e i suoi studi, un po' particolare che si basa su quelle che da alcuni potrebbero essere definite come "credenze" ma frutto di studi di diverso genere. A suo parere i dolori provati in alcune zone del corpo potrebbero essere ricondotte alla concordanza di tali regioni con i rapporti che il soggetto intrattiene con il mondo esterno? Come, ad esempio, il petto dolorante nel caso dell'allontanamento di un partner particolarmente importante
Buongiorno Francesco, la sua domanda tocca un argomento molto delicato e molto dibattuto. Prima di risponderle, preciso alcune cose importanti: non sono medico, né psicologo, come più volte dichiaro nei miei video, tuttavia sono uno studioso che approfondisce sempre di più le tematiche delle neuroscienze, della psicologia e del coaching. Le risponderò, quindi, in maniera del tutto non-scientifica, spiegandole il mio personale punto di vista. Dividendo la parola "psicosomatico" nelle sue componenti, otteniamo "psiche" (mente/anima) e "soma" (corpo). Sebbene la loro fusione in una sola parola suggerisca l'esistenza di una connessione tra queste due realtà, si tratta di una connessione che gran parte della nostra cultura considera tabù. Per moltissime persone, e soprattutto per una certa cerchia di esponenti del mondo della medicina, accostare troppo la mente al corpo significa mettere in dubbio la legittimità di una particolare malattia (o dolore fisico), insinuando che possa essere immaginaria, non reale e, quindi, non scientifica. Per buona parte della medicina, l'idea che l'anima possa contare qualcosa o possa influire sulla nascita di disturbi corporei è addirittura assurda. La visione "olistica", che considera l'essere umano un "sistema" e non solo la somma degli attributi corporei, quindi, è considerata dalla scienza tradizionale non indagabile, dai tempi di René Descartes (Cartesio), che fu costretto dal papa di allora a non immischiarsi come scienziato in tematiche mistiche che erano terreno della Chiesa. Questo accordo ha segnato il tono e l'orientamento della scienza occidentale nei secoli successivi, dividendo l'esperienza umana in due sfere distinte e separate, che non avrebbero mai dovuto sovrapporsi. Per fortuna negli ultimi decenni alcuni scienziati di vedute più aperte si stanno avvicinando a un approccio olistico e non più riduzionista come quello cartesiano. In particolare, una scienziata che amo molto, scomparsa nel 2013, che si chiamava Candace Pert (Autrice del bellissimo saggio "Molecole di Emozioni" - TEA EDIZIONI), dimostrò cosa avviene a livello cellulare quando i neuropeptidi informano le cellule sul piano dell'emozione e la stessa Pert scrisse: _"(...) ho finito per convincermi del fatto che in sostanza tutte le malattie, anche quando non hanno una base psicosomatica, presentano senza dubbio una componente psicosomatica ben precisa. Le recenti innovazioni tecnologiche ci hanno consentito di analizzare le basi molecolari delle emozioni, e così abbiamo cominciato a capire in che modo le molecole delle nostre emozioni sono connesse in modo intrinseco, direi addirittura inscindibile, alla fisiologia. (...)"_ Concludendo, caro Francesco, alla luce di quanto sto studiando da anni, la mia convinzione odierna è che le emozioni influenzino la nostra fisiologia e, dal momento che le emozioni sono per la maggior parte "relazionali", sono convinto che anche la qualità delle nostre relazioni influenzi la nostra fisiologia. Grazie per la bella domanda. Buon cammino.
Per come gesticolo io si evince che sono una tipologia materna, che si realizza aiutando gli altri... Nel mio ultimo saggio "Manuale per la Relazione con Te", c'è una corposa spiegazione delle tipologie caratteriali materna e paterna, se può interessarti approfondire l'argomento. A presto Cecilia!
Buonasera Trt marker, purtroppo per quanto riguarda la mia scuola di pensiero non ci sono libri dettagliati ma si può apprendere in aula tramite le lezioni di Stefano Benemeglio e dei suoi collaboratori. Restano ottimi, in linea generale, tutti i libri di Samy Molcho, che però non sono relativi al linguaggio analogico del corpo.Ottimo anche Paul Ekman per approfondire il mondo delle espressioni del viso. Spero di esserti stato utile.
Un tempo ero molto espressivo in senso di comunicazione verbale. Nel corso degli anni si è ridotta enormemente. Praticamente, la mia comunicazione verbale funziona dalle spalle in sù. Tendo a mantenere posture ed espressioni neutre. A cosa può essere dovuto? Solo ad un fattore "educativo" o può essere dovuto ad una forma di "auto-protezione" istintiva?
Ciao Alessandro, immagino che tu ti stia riferendo alla tua comunicazione NON verbale, non a quella verbale come hai scritto. Posso dirti che molto probabilmente a te sembra di essere inespressivo, ma ti muovi e da fuori sono certo si possa notare. Ci sono persone che gesticolano molto, altre meno, ma posso dirti che i messaggi più importanti non sono tanto quelli relativi ai gesti, ma i nostri pruriti, quelli inconsapevoli che tutti noi facciamo spessissimo. Sono comunque argomenti molto approfondibili e darti una risposta scritta non è per nulla facile. Grazie per il tuo commento.
buongiorno, dott. Omassi io faccio riferimento al punto 9:30 del video. A me è capitato spesso di scontrarmi per sbadataggine con delle persone in un marciapiede, per strada, nei corridoio di ospedale e sa il perchè? io no mantenevo la destra esattamente come nella guida dell'automobile! infatti chiedo in tutte le volte che mi è capitato scusa perchè la colpa è mia!🙃
Sarai mica un inglese? 😊 comunque non chiamatemi Dott. perché non lo sono. Sono semplicemente Sergio e gradisco che su questo canale ci diamo del TU. Grazie per il commento!
Buongiorno dott, perché ha senso il non-verbale? Non sarebbe più pratico dire le cose direttamente con le parole? Dire a voce quello che si sente e si prova potrebbe essere un buon sistema per manifestare le emozioni. Io sono Asperger h.f. e faccio fatichissima a comprendere e decodificare i messaggi che non mi sono espressi, vivrei meglio se lo si facesse.
Sarebbe un mondo sicuramente più semplice, ma purtroppo l’essere umano non sempre dice esattamente ciò che pensa cara Rossana. Chi è Asperger lo fa naturalmente, che io sappia, ma la stragrande maggioranza delle persone non riesce ad essere così diretta. Per questo ha un senso saper leggere i messaggi del corpo. In questo video approfondisco leggermente la cosa: 🟢 Linguaggio del corpo: perché è meglio conoscerlo? th-cam.com/video/MYg4-8tmx2s/w-d-xo.html Grazie per il tuo commento.
@@SergioOmassi Grazie a te per la risposta veloce e chiara, continuerò a guardare i tuoi video perché, nonostante abbia 60 anni, imparo sempre qualcosa di nuovo. Ciao e buona serata.
Sergio un manipolatore che vuole sedurti è possibile che lo faccia mixando momenti in cui tu guarda fisso e momenti in cui non ti guarda proprio per niente per confonderti ?
Ti rispondo di sì, a patto che questo "manipolatore" abbia appreso delle tecniche e le voglia usare per prendere potere sull'altro. Molte volte, le persone come quella che mi hai descritto, lo fanno naturalmente, senza deciderlo, e i motivi per cui lo fanno possono essere infiniti.
@@SergioOmassi ,già immagino,io ovviamente non so se le abbia studiate o le abbia fatte naturalmente, rimane il fatto che le ha usate e molto bene, colpendo dritto al cuore,essendo poi io in uno stato di estrema fragilità fisica ed emotiva e mi ha fatto molto male....ora sto cercando di capire e di guarire da questo che per me è stato un vero abuso psicologico grazie di cuore
Io adoro il fatto che lei non sia una figura istituzionalizzata come un medico o uno psicologo, ma una persona mossa da grande passione per l'essere umano ed i suoi movimenti che vanno dall'interno di se, all'esterno e viceversa. Apprezzo la sua onesta' d'animo, la competenza e la generosita'. Lei, come altre figure di riferimento, è uno spunto, per un mio progetto che a breve, verra' in luce. Grazie di cuore.
Grazie Alessandra! Potremmo darci del TU se non ti dispiace? Non so quale sia il tuo progetto, ma immagino sia qualcosa di utile a tutti, per questo ti auguro di riuscire presto a cogliere le soddisfazioni che arriveranno. In bocca al lupo e un grande abbraccio!
Esaustivo come sempre! Grande Sergio!
Grazie Nina! 🩵
Molto bene e chiaro spiegato.Ho trovato finalmente tema che da tanto che mi interessa
Sempre più interessante
Sergio,io ho trovato un tuo PDF in rete sull'argomento, mi è piaciuto molto!
Interessante! Ora mi spiego bene, perché ci sono attività commerciali oggettivamente più interessanti e comode rispetto alle concorrenti, -aperte al pubblico- che hanno dipendenti capaci, ma con i leader menefreghisti, svogliati, intelligenza emotiva poca, chiudono dopo pochi anni miseramente. Perché i dipendenti bravi e i clienti di conseguenza scappano severamente inc....... per raggiunto livello di sopportazione. 😅😅😅😊😊❤
Salve, le pongo una domanda, una curiosità riguardante lei e i suoi studi, un po' particolare che si basa su quelle che da alcuni potrebbero essere definite come "credenze" ma frutto di studi di diverso genere.
A suo parere i dolori provati in alcune zone del corpo potrebbero essere ricondotte alla concordanza di tali regioni con i rapporti che il soggetto intrattiene con il mondo esterno? Come, ad esempio, il petto dolorante nel caso dell'allontanamento di un partner particolarmente importante
Buongiorno Francesco, la sua domanda tocca un argomento molto delicato e molto dibattuto.
Prima di risponderle, preciso alcune cose importanti: non sono medico, né psicologo, come più volte dichiaro nei miei video, tuttavia sono uno studioso che approfondisce sempre di più le tematiche delle neuroscienze, della psicologia e del coaching.
Le risponderò, quindi, in maniera del tutto non-scientifica, spiegandole il mio personale punto di vista.
Dividendo la parola "psicosomatico" nelle sue componenti, otteniamo "psiche" (mente/anima) e "soma" (corpo). Sebbene la loro fusione in una sola parola suggerisca l'esistenza di una connessione tra queste due realtà, si tratta di una connessione che gran parte della nostra cultura considera tabù.
Per moltissime persone, e soprattutto per una certa cerchia di esponenti del mondo della medicina, accostare troppo la mente al corpo significa mettere in dubbio la legittimità di una particolare malattia (o dolore fisico), insinuando che possa essere immaginaria, non reale e, quindi, non scientifica.
Per buona parte della medicina, l'idea che l'anima possa contare qualcosa o possa influire sulla nascita di disturbi corporei è addirittura assurda.
La visione "olistica", che considera l'essere umano un "sistema" e non solo la somma degli attributi corporei, quindi, è considerata dalla scienza tradizionale non indagabile, dai tempi di René Descartes (Cartesio), che fu costretto dal papa di allora a non immischiarsi come scienziato in tematiche mistiche che erano terreno della Chiesa. Questo accordo ha segnato il tono e l'orientamento della scienza occidentale nei secoli successivi, dividendo l'esperienza umana in due sfere distinte e separate, che non avrebbero mai dovuto sovrapporsi.
Per fortuna negli ultimi decenni alcuni scienziati di vedute più aperte si stanno avvicinando a un approccio olistico e non più riduzionista come quello cartesiano.
In particolare, una scienziata che amo molto, scomparsa nel 2013, che si chiamava Candace Pert (Autrice del bellissimo saggio "Molecole di Emozioni" - TEA EDIZIONI), dimostrò cosa avviene a livello cellulare quando i neuropeptidi informano le cellule sul piano dell'emozione e la stessa Pert scrisse:
_"(...) ho finito per convincermi del fatto che in sostanza tutte le malattie, anche quando non hanno una base psicosomatica, presentano senza dubbio una componente psicosomatica ben precisa. Le recenti innovazioni tecnologiche ci hanno consentito di analizzare le basi molecolari delle emozioni, e così abbiamo cominciato a capire in che modo le molecole delle nostre emozioni sono connesse in modo intrinseco, direi addirittura inscindibile, alla fisiologia. (...)"_
Concludendo, caro Francesco, alla luce di quanto sto studiando da anni, la mia convinzione odierna è che le emozioni influenzino la nostra fisiologia e, dal momento che le emozioni sono per la maggior parte "relazionali", sono convinto che anche la qualità delle nostre relazioni influenzi la nostra fisiologia.
Grazie per la bella domanda.
Buon cammino.
E...chi muove le mani come fai tu?
Grazie per il video! Molto interessante 🤗
Per come gesticolo io si evince che sono una tipologia materna, che si realizza aiutando gli altri...
Nel mio ultimo saggio "Manuale per la Relazione con Te", c'è una corposa spiegazione delle tipologie caratteriali materna e paterna, se può interessarti approfondire l'argomento.
A presto Cecilia!
Buongiorno, quali sono i testi di riferimento principali per il linguaggio non verbale?
Buonasera Trt marker, purtroppo per quanto riguarda la mia scuola di pensiero non ci sono libri dettagliati ma si può apprendere in aula tramite le lezioni di Stefano Benemeglio e dei suoi collaboratori. Restano ottimi, in linea generale, tutti i libri di Samy Molcho, che però non sono relativi al linguaggio analogico del corpo.Ottimo anche Paul Ekman per approfondire il mondo delle espressioni del viso. Spero di esserti stato utile.
Un tempo ero molto espressivo in senso di comunicazione verbale. Nel corso degli anni si è ridotta enormemente. Praticamente, la mia comunicazione verbale funziona dalle spalle in sù. Tendo a mantenere posture ed espressioni neutre. A cosa può essere dovuto? Solo ad un fattore "educativo" o può essere dovuto ad una forma di "auto-protezione" istintiva?
Ciao Alessandro, immagino che tu ti stia riferendo alla tua comunicazione NON verbale, non a quella verbale come hai scritto. Posso dirti che molto probabilmente a te sembra di essere inespressivo, ma ti muovi e da fuori sono certo si possa notare. Ci sono persone che gesticolano molto, altre meno, ma posso dirti che i messaggi più importanti non sono tanto quelli relativi ai gesti, ma i nostri pruriti, quelli inconsapevoli che tutti noi facciamo spessissimo. Sono comunque argomenti molto approfondibili e darti una risposta scritta non è per nulla facile. Grazie per il tuo commento.
@@SergioOmassi grazie a te.
buongiorno, dott. Omassi io faccio riferimento al punto 9:30 del video. A me è capitato spesso di scontrarmi per sbadataggine con delle persone in un marciapiede, per strada, nei corridoio di ospedale e sa il perchè? io no mantenevo la destra esattamente come nella guida dell'automobile! infatti chiedo in tutte le volte che mi è capitato scusa perchè la colpa è mia!🙃
Sarai mica un inglese? 😊 comunque non chiamatemi Dott. perché non lo sono. Sono semplicemente Sergio e gradisco che su questo canale ci diamo del TU. Grazie per il commento!
Buongiorno dott, perché ha senso il non-verbale?
Non sarebbe più pratico dire le cose direttamente con le parole?
Dire a voce quello che si sente e si prova potrebbe essere un buon sistema per manifestare le emozioni.
Io sono Asperger h.f. e faccio fatichissima a comprendere e decodificare i messaggi che non mi sono espressi, vivrei meglio se lo si facesse.
Sarebbe un mondo sicuramente più semplice, ma purtroppo l’essere umano non sempre dice esattamente ciò che pensa cara Rossana. Chi è Asperger lo fa naturalmente, che io sappia, ma la stragrande maggioranza delle persone non riesce ad essere così diretta. Per questo ha un senso saper leggere i messaggi del corpo. In questo video approfondisco leggermente la cosa: 🟢 Linguaggio del corpo: perché è meglio conoscerlo?
th-cam.com/video/MYg4-8tmx2s/w-d-xo.html
Grazie per il tuo commento.
@@SergioOmassi Grazie a te per la risposta veloce e chiara, continuerò a guardare i tuoi video perché, nonostante abbia 60 anni, imparo sempre qualcosa di nuovo.
Ciao e buona serata.
@@rossanamarsullo3181 grazie di cuore
Sergio un manipolatore che vuole sedurti è possibile che lo faccia mixando momenti in cui tu guarda fisso e momenti in cui non ti guarda proprio per niente per confonderti ?
Ti rispondo di sì, a patto che questo "manipolatore" abbia appreso delle tecniche e le voglia usare per prendere potere sull'altro. Molte volte, le persone come quella che mi hai descritto, lo fanno naturalmente, senza deciderlo, e i motivi per cui lo fanno possono essere infiniti.
@@SergioOmassi ,già immagino,io ovviamente non so se le abbia studiate o le abbia fatte naturalmente, rimane il fatto che le ha usate e molto bene, colpendo dritto al cuore,essendo poi io in uno stato di estrema fragilità fisica ed emotiva e mi ha fatto molto male....ora sto cercando di capire e di guarire da questo che per me è stato un vero abuso psicologico grazie di cuore
Buongiorno,non sono d accordo sulla teoria che l empatia e' relativa al rapporto con i genitori 🙂
Probabilmente lei ne sa di più dei più grandi psicologi che ne hanno parlato, a partire da Daniel Goleman. Complimenti.