Ho ascoltato questo video con interesse. Ho capito che i fisici sanno utilizzare (e lo faranno sempre meglio) ciò che è stato capito della meccanica quantistica; uest'ultima sarà la più importante frontiera per la scienza negli anni avvenire. Il Titolo del video "Oltre il limite della FISICA QUANTISTICA" prometteva bene ed è stato sviluppato in modo interessate; ciò che ci manca e manca in giro è lo stato intermedio fra i voli pindarici di tanti che utilizzano a sproposito il termine "quantistico" e la fisica pura. Ci vorrebbe uno fisico-filosofo che provasse, con le sue conoscenze approfondite, a completare il quadro. Per ora ci si è fermati al prendere atto di ciò che è la fisica quantistica e a inseguirla nelle sue Dimensioni di casualità. Però proprio il fatto che possa essere in qualche modo applicata a sistemi macro richiede delle risposte: Dio gioca veramente a dadi? Perché? La relatività nel senso letterale del termina, visto che l'osservatore ha un funzione, può essere generalizzata? Siamo in un mondo di casualità malleabile con la volontà? Ho sentito alcuni non fisici - a cui mancano specifiche conoscenze sulla fisica- andare veramente oltre ogni limite, i cui discorsi non mi hanno convinto.
Finalmente qualcuno che cita anche il prof Rovelli. Tutti fissati con la many world e Copenaghen! Complimenti continua così servono canali italiani che trattano di fisica seriamente
non sfociamo della pseudo scienza. il paradosso di Wigner puo' essere risolto con l'interpretazione many worlds, nella quale tutto ha senso senza scomodare coscienza o cose varie
Partendo dal concetto che esistano stati quantici che affermano: “Noi siamo l’ incarnazione di un Cosmo cresciuto fino all’ autocoscienza”: Cosa dovremmo misurare, se la scienza non è in grado di realizzare un postulato che abbini la logica con l’ intuito in un sistema relativistico ? Buone visioni ! 👁
@Dario se per SOSTANZA, intendi ciò che è all'interno di una cosa sensibile e che non muta e quindi ciò che propriamente e per prima, è inteso come elemento ineliminabile, costitutivo di ogni cosa, allora ti rispondo che UTILIZZO l” ENTANGLEMENT QUANTISTICO.
@Dario Chi ragiona e pensa fuori dagli schemi è etichettato come eretico o che fa uso di sostanze stupefacenti perché il “pensiero dominante comune” non ammette tesi inverse o semplicemente alternative. Allarga i tuoi orizzonti mentali, usa l’ intuito, meditaci e riflettici sopra, per diventarne consapevole. Sicuramente nel tuo personale percorso esistenziale, scoprirai qualcosa che troverai particolarmente interessante e forse utile.
Se ogni osservatore ottiene misure differenti (entro l'indeterminaz di Heisenberg) come fanno i fisici a confermare gli esperimenti? Il racconto del filmato non torna, così come narrato
@@carlorossi2788 alla base della scienza c'è la ripetizione degli esperimenti per avere conferma o meno di una data "verità". Se ogni sperimentatore ottiene risultati diversi come si fa a dire che un certo teorema è valido o meno?
@@francescocontalbi1222 L'unica verità... è che non ci sono verità ! Ma se questo è vero, allora quello che ho appena detto non è vero. Così cadiamo nei paradossi logici. Dovremmo smetterla. A livello microscopico ci sono onde con tutte le loro proprietà di interferenza per rinforzarsi o autocancellarsi. Nel mondo macroscopico perdono la loro coerenza. Una misura si fa con mezzi macroscopici e perciò osserviamo solo gli effetti grossolani. (collasso della funzione d'onda). A seconda delle condizioni con cui si provoca il collasso ci appaiono risultati che SEMBRANO DIVERSI. Ma la realtà è unica e non muta nella testa di osservatori diversi. C'è poi l'entanglement, che sembra fare a meno della realtà e della località. Ma questo può spiegarsi ammettendo fenomeni vibratori in una dimensione diversa dallo spaziotempo einsteniano. Comunque la giri la realtà è autosufficiente a tutti i livelli e dimensioni, non siamo noi che la facciamo esistere. Noi ne intravediamo di volta in volta aspetti diversi. Questa è la teoria oggi più accreditata. Per ulteriori info, rivolgersi al Padre eterno.
Ciao, che libri consiglieresti per capire la fisica moderna non nel senso di approfondire determinati temi ma per farsi un idea a grandi linee di ciò che ad oggi sappiamo
3 ปีที่แล้ว +3
Ciao! Purtroppo non conosco un libro che racconti davvero le frontiere della fisica a livello divulgativo. Bei libri divulgativi sono quelli di Carlo Rovelli e Amedeo Balbi, giusto per citarne un paio, ma trattano di argomenti specifici o comunque della fisica del '900, non della ricerca e dello stato dell'arte fino ad oggi. Altrimenti, per aggiornarsi e avere qualche idea esistono diverse riviste scientifiche, più o meno divulgative, sia italiane che inglesi/americane, che però sono per lo più generiche (non specifiche di fisica). Non ti resta dunque che aspettare un mio prossimo libro (ci sto lavorando)!
Non credo che nella misurazione di un qualunque sistema fisico, microscopico o macroscopico che sia, avvenga il cosiddetto "collasso della funzione d'onda". Inoltre, per dirla con le parole di Gerard't Hooft "... there’s no superposition. The only superpositions are in our way of describing what’s going on."
15:00 Scusa, potresti dare il nome di questo nuovo teorema (se ha un nome) e in che articoli o libri viene esposto, ed anche riguardo al relativo esperimento che citi, dove trovarlo?
3 ปีที่แล้ว +1
Grazie per la domanda! Ci sono i link in descrizione, sia ad un articolo divulgativo, sia all'articolo scientifico su Nature Physics :)
Grazie alla scoperta di Einstein posiamo dare tante risposte alle cose che stanno accadendo. Vi posso consigliare qualche libro da leggere,dove la fisica quantistica spiegata in un modo molto semplice e come va applicata alla nostra vita giorno per giorno. Vadim Seland "TRANSERFING ",Joe Dispenza (ha tanti libri) Buon Risveglio a Tutti Noi!💖
L'assunzione che la misura dipenda dall'osservatore (e senza errori sistematici) è l'esatto contrario del 1° postulato della relatività x cui tt gli osservatori, fatte le giuste trasformazioni ottengono lo stesso risultato. Capisco bene le riserve di Einstein
Bravissimo! Pensate se si potesse fare un trasmettitore basato sul principio dell' entanglement. Si potrebbero mandare sonde nello spazio e comandarle in tempo reale. Pensate se poi si associasse il trasmettitore alla realtà virtuale. Sarebbe come stare veramente su un altro pianeta.
La meccanica quantistica vieta questa "inquietante azione a distanza", come la chiamava Einstein. Puoi mandare nello spazio una particella entangled con una che rimane a terra, ma non puoi usare questo entanglement per inviare messaggi, perchè non puoi influire sul risultato della misurazione della particella a terra correlata con quella nello spazio. Non puoi "far venire 1" a piacere alla particella a terra così che quella nello spazio dia anch'essa "1".
io sapevo che il paradosso di Wigner e' spiegabile in modo a dir poco banale se si accetta l'interpretazione many worlds. ed elimina la necessita' di avere un collasso della funzione d'onda o altri paradossi. mi sbaglio?
Ho un ultima domanda poi per un po' ti lascio in pace haha, qual è, se c'è, la teoria che spiega com' era composto l’universo primordiale e cosa ha generato un 'punto' di densità infinita che poi ha iniziato a espandersi? Cioè da dove è 'nato' quel punto? è spiegabile attraverso il vuoto quantico?
3 ปีที่แล้ว +1
È la cosmologia che studia anche la "nascita" dell'Universo. Le domande che poni sono molto interessanti, ma purtroppo ancora non ci sono risposte definite. Tra le teorie più interessanti, oltre alla cosmologia del Big Bang, ci sono le teorie di Hartle-Hawking e la "stringhe theory landscape". Molti però concordano sul fatto che non abbia senso chiedersi (né si possa davvero rispondere a questa domanda) cosa ci fosse prima del Big Bang o da dove abbia origine la singolarità che ha portato al Big Bang. Una delle varie ipotesi, ad esempio, è che inizialmente esistesse addirittura solo lo spazio, e non il tempo: così l'Universo non avrebbe una "origine" come la intendiamo noi. Prima di questo era solo una singolarità sia nello spazio che nel tempo. Prima ancora, ovvero come si origini la singolarità, non si sa e non ha nemmeno senso chiederselo da un punto di vista fisico, visto che spazio e tempo non esistevano e nemmeno leggi fisiche. Diventa un interessante tema filosofico, almeno per il momento, e nulla più.
Non è affatto vero che EInstein pensasse ad una interpretazione deterministica, non era logicamente idiota/disonesto (tutto meno che questo) e conosceva la diffrazione tra elettroni, Einstein respingeva una certa visione fichtiano-idealista che Heisenberg insinuava sotto le righe facendola apparire come necessaria conseguenza delle esperienze della MQ, tra l'altro Schroedinger era con Einstein "contro" Heisenberg, a tale fine ideò il famoso esperimento ideale del gatto. Lessi che che quando Heisenberg assistette alla prima esposizione di Schroedinger, che assumeva per l'elettrone un'idea reale di onda (di probabilità, oggi pensata semplicemente come formalismo matematico, e non come realtà dell'elettrone) andò via stizzito dopo aver urlato contro i presenti e l'esposizione. Non ricordo più dove, ma spero di ritrovare tale fonte. Heisenberg passa da "non possiamo conoscere l'elettrone in se, ma sempre come dato di osservazione di questa realtà, che ne determina uno stato" a: "l'elettrone in se non è reale, non esiste realtà senza un osservatore che la pone" tipica virata semantica dell'idealismo filosofico. Si ricordi anche che Heisenberg aveva forti idee conservatrici-romantiche, abbracciando l'idealismo, aderendo perciò al nazismo.
Il modello standard è l'equivalente moderno della teoria tolemaica. Funziona, si, ma a costo di aggiungere appendici, estensioni, eccezioni. Non parliamo poi delle stringhe: una teoria che in SESSANT'ANNI non ha prodotto un solo risultato sperimentale. E tuttavia si continua a investirci tempo e soldi.
Beh ormai tutti parlano di interpretazione della meccanica quantistica, senza conoscere la meccanica quantistica, non che sia vietato parlare di meccanica quantistica senza essere esperti, ma conoscerla permette di argomentare le interpretazioni varie su un'altro livello.
Ma se ogni misurazione è soggettiva il metodo scientifico non dovrebbe esistere perche se ogni cosa o evento è un sistema quantistico in sovrapposizione di stati non si puó arrivare a conclusioni oggettive,giusto? siccome so già che è una conclusione sbagliata haha cosa determina il fatto che alcune misurazioni sono sempre uguali tipo la mia altezza o la gravità?
3 ปีที่แล้ว +2
Domande interessanti! Parto dall'ultima: misure macroscopiche come l'altezza di una persona, o il suo peso, e così via in realtà non costituiscono un problema perché la precisione con cui le misuriamo è ben al di sotto della scala in cui avvengono i fenomeni quantistici. Inoltre, per sistemi macroscopici, composti da miliardi di miliardi di atomi che interagiscono, perde di significato anche il concetto di funzione d'onda. Tuttavia, uno dei problemi ancora aperti è proprio come si passi dal mondo microscopico con funzioni d'onda a quello macroscopico dove il comportamento quantistico sembra non avere effetto. Anche se la realtà é un po' più complicata, perché ad esempio i superconduttori rappresentano un esempio macroscopico di una funzione d'onda quantistica... Infine, riguardo alla oggettività o meno delle misure, beh, in parte il paradosso sta qui. Però si parla comunque di specifiche misure microscopiche in certi contesti, quindi la scienza ed il metodo scientifico sono "salvi", almeno con la migliore approssimazione attualmente possibile.
Ho pensato ad una cosa, mi sembra che con la ricerca del 2019 sia stata confermato il paradosso dell'amico di wigner e se questo è vero, allora potrebbe voler dire che il solipsismo(teoria che afferma che io, in questo caso quello che sta scrivendo questo commento, sono l'unico essere cosciente) è vero, perché vorrebbe dire che tutti gli altri sono in superposizione, e se ho capito bene, un essere cosciente non può stare in superposizione, ergo io sono l'unico essere cosciente. Qualcuno potrebbe spiegarmi meglio?
La velocità è calcolata con logiche del nostro stato di essere ma , non è la velocità assoluta in quanto essa non esiste al di fuori dei nostri sensi . E' lo stato in cui ci troviamo e/o troveremo che determinerà la distanza temporale al di fuori del corpo fisico ma energetico .Noi siamo Energia .
E se le misure probabilistiche dipendessero dall'interazione delle particelle con la materia oscura che non saremmo quindi in grado di rilevare?
3 ปีที่แล้ว
Ipotesi interessante! Penso però che sia difficile, perché potrebbero aver bisogno di particelle e interazioni anche a bassa energia (dell'ordine della massa di protone e neutrone per intenderci) che non sono state trovate nei vari acceleratori e non sono previste dal modello standard. Per questo si pensa che deviazioni dalla teoria possano nascere a scale energetiche più elevate.
Che succederebbe se si effettuassero contemporaneamente due misure su un unico sistema fisici? Per esempio se si effettuassero due esperimenti di Stern-Gerlach contemporanei su due elettroni entangled? Magari sono domande stupide ma non sono un fisico quindi vogliate perdonare la natura probabilmente ingenua delle domande.
Tutto interessante: viene spontanea una considerazione: se la misurazione di uno stato quantistico dipende dall'interazione fra un singolo soggetto e la funzione d'onda che egli fa collassare, tutti dovremmo vedere cose differenti, una mela per me potrebbe essere una sedia e per un altro una mela e per un altro ancora una casa..., tanto per fare un esempio. Quindi deve esserci qualcosa che, nel già conosciuto, unisce la vista (la coscienza) di tutti gli osservatori...probabilmente il campo quantico...ossia un sistema in cui le nostre coscienze sono tutte collegate fra loro e d'accordo sul come far collassare la funzione d'onda osservata. Che ne dici?
3 ปีที่แล้ว +1
Interessante! Su questi argomenti ci sono interessanti libri di Niels Bohr ("I quanti e la vita") e Werner Heisenberg ("Fisica e filosofia"), perché su più livelli rimangono temi inesplorati. Comunque questa soggettività di osservazione è limitata: se un osservatore vede una mela un altro non può vedere una casa. Si tratta infatti di effetti quantistici che valgono a scala nanometrica, e sono sempre relativi allo stesso sistema e stato quantistico. Pertanto quello che può cambiare è il valore ottenuto da una singola misura di una sovrapposizione di stati, ma il sistema e lo stato in sé rimangono gli stessi. Tuttavia si può pensare anche ad "effetti macroscopici" simili al "gatto di Schrödinger".
@ Grazie....io non studio fisica quantistica, mai studiata ( solo al liceo)..mi affascina tantissimo e, secondo me, dovrebbero tutti interessarsene..è come entrare in un paese magico. Tu dici che vale solo su scala nanometrica, ma niente fa pensare al fatto che possano applicarsi anche a misure immense (la famosa frase come in alto così in basso (come nel grande, così nel piccolo) di Ermete Trismegisto , l'esoterismo è ciò di cui mi occupo, aiuta molto. Perchè non dovrebbe valere per scale immense? Spiegami con parole semplici, se hai la risposta, perchè devo parlarne in un lavoro sugli Archetipi di cui mi sto occupando e non vorrei dire cavolate: voglio capire bene. Grazie comunque.
Ascoltando il video...mi viene da pensare che vi sia un collegamento fra il tutto...e questo spiegherebbe anche l'entanglemen...un po' come il nostro corpo: le nostre cellule, per esempio quella del piede, sono in entaglemen (possiamo dire così), nel momento in cui ti fai male a un piede, per esempio, l'informazione di quel dolore viene data a tutto il corpo (sono infermiera)...pur essendo le cellule molto distanti una dall'altra; c'è una rete neurale che porta l'informazione ovunque, istantaneamente...è un complesso unico. Io penso che l'universo, più o meno, si comporti alla stessa maniera.
@@carlorossi2788 Sì, ma c'è molto di più e la ricerca ha fatto passi da gigante. Le cellule comunicano fra loro, il nostro corpo è come un computer con il cervello che dirige le operazioni tramite, fra le altre cose, l'utilizzo di proteine che attraverso l'Rna messaggero portano le informazioni al Dna. Recentemente è stato scoperto il spliceosoma, che è ancora in fase di studio e che opera come un sarto precisissimo in modo da scambiare segnali attraverso le varie proteine...basterebbe anche un minimo errore in questo sofisticatissimo sistema per creare una grave patologia. C'è insomma, e secondo me anche nel Cosmo esistono sistemi simili, seppure diversi , adattati a quelle forme, , che permettono la comunicazione fra il tutto...e sono convinta che l'entaglemen funzioni proprio grazie a strutture molto più grandi dell'elettrone misurato....anche se non saprei dirti come...e suppongo nemmeno la fisica quantistica, per ora. Nella mia mente me lo immagino come una enorme rete...una maglia...dove tutto è collegato a tutto...come il pc, per capirci. Avrebbe senso.
Il video è chiaro ma poco divulgativo, inoltre si ferma proprio sul più bello: non dice nulla su come la fisica attuale giustifichi il fatto che tutti "vediamo lo stesso mondo", visto il legame soggettivo tra osservatore e collasso della funziolne d'onda. Insomma, come mai una teoria probabilistica riesce a produrre strumenti concreti che danno risultati deterministici? Forse perchè noi vediamo un mondo "già collassato" (nel senso della funzione d'onda)? Quello che per noi è "adesso" è, quindi, già passato? In altre parole, sembrerebbe banale pensare che, se l'osservatore esterno al laboratorio non vede (non misura) il contenuto del laboratorio stesso, il risultato dell'osservatore interno sia per lui indeterminato, da'ltra parte se l'osservatore interno comunica il risultato all'ossevatore esterno, questi potrebbe non confermarlo poichè è "trascorso del tempo". Logica vorrebbe che se l'osservatore esterno osservasse (una misura) l'osservatore interno nello stesso istante in cui quest'ultimo fa la sua misura su una particella (l'evento), il risultato dovrebbe essere lo stesso. Ma... Che significa "lo stesso istante"? E' evidente, data la natura della luce (più in generale, delle onde elettromagnetiche), che l'unico modo per avere "lo stesso istante" è che l'osservatore esterno sia esattamente sovrapposto all'osservatore interno. Ovvero, "lo stesso istante" coincide con l'assenza di spazio tra i due osservatori (e, quindi, per tutti gli osservatori), rispetto al singolo evento. Come viene risolto questo paradosso? Con la densità di probabilità. Se è vero che Bell ha confermato la validità della Meccanica Quantistica, l'interpretazione di Copenaghen, adottando la strada "più facile" della probabilità, resta tutt'ora lacunosa (se non, addirittura, fuorviante) rispetto alla comprensione della vera natura della nostra realtà.
Ciao, non so se otterrai risposta alle tue domande, ma ho qualche perplessità sul fatto che tieni per assodato che vediamo tutti lo stesso mondo. In effetti, lo deduci, forse, dal fatto che ci adoperiamo in imprese comuni e che ci capiamo e che testimoniamo così che il mondo è lo stesso per tutti. Se è questo concordo, ma solo nella misura in cui è e resta una opinione, il che, in termini fisici, si chiama probabilità. D'altronde, concordo con te e invito l'autore, bravo, ad approfondire l'aspetto 'filosofia della fisics', che aveva annunciato esordendo, visto che quanto m'è parso di capire è, filosoficamente, che da tutta questa favola, sia detto seriamente nel senso di narrazione degna di rispetto e ammiraziine, proprio come i bambini di fronte alle favole, noi possiamo agevolmente ricavare un massimo relativismo in fisica, il che vuol dire nel mondo, che non potrà non porre problemi d'ordine etico : si finisce sempre là, infatti, la politica chiede il Sapere, ma anche di poterne usare e abusare. Resto scettico, in conclusione e non credo, talvolta perplesso, a volte impaurito, altre ancora contento, che noi si veda tutti uno stesso mondo e che, anzi, vi sia proprio un mondo e la sovrapposizione quantistica mi sembra confermarlo. Mie opinioni, ovvio, magari domani cambio idea, finendo in un altro stato quantistico. Ciao. Grazie.
@@mauropagan Innanzitutto, grazie per la risposta, articolata ed interessante. Le mie domande in realtà rappresentano un "pensare ad alta voce" e non richiedono una risposta, nel senso che ho un'opinione già formata che si intuisce dal modo come le ho poste. Quando parlo di "vedere lo stesso mondo" non mi riferisco, ovviamente, solo alle nostre percezioni, ma alla tecnologia. Per me questo è un aspetto che mi porta a dubitare dell'interpretazzione probabilistica: ad esempio, come fa uno strumento basato sull'effetto tunnel a dare risultati esatti? Va bene, mi si può dire che l'esattezza deriva dal tirare fuori una probabilità molto alta, possibilmente il più vicino possibile a 1. Però, da questo deriva, logicamente: 1. tutta la nostra realtà è il risultato "il più possibile vicino a 1". A questo punto determinismo e probabilità diventano la stessa cosa. (risposta alla mia prima domanda); 2. la realtà dipende dall'osservatore, altrimenti l'osservatore sarebbe fuori dalla realtà. Ma vale anche il contrario: l'osservatore dipende dalla realtà. In parole povere, il determinismo è l'ovvia conclusione del fatto che l'osservatore è interno alla realtà. Da qui scaturisce la mia seconda domanda la cui risposta è "certo che si, noi misuriamo una realtà già collassata". E tutto il papello che ho aggiunto mi serviva a stabilire che il tempo è una misura di spazio, ovvero "la misura della separazione" implicita della realtà che noi misuriamo. Sul mio scetticismo circa la probabilità, mi riferisco solo all'incapacità filosofica di dare giustificazione alla nostra realtà (preferisco i fisici che osano di più, come Bohm o lo stesso Rovelli), mentre da un punto di vista "tecnico", certo si è rivelato uno strumento potente: ha insegnato ai fisici l'arte dell'ingegneria. Perdendo però di vista il succo della questione. In merito alla tua chiusura, devo dire che io escludo aspetti psicologici ma mi riferisco esclusivamente al concetto di realtà spaziotemporale che scaturisce dall'attuale fisica. Il cane, daltonico vede il mondo diversamente da noi, così come altre specie con capacità visive o uditive diverse, percepiscono il mondo diversamente da noi. Ma si tratta di visioni diverse della stessa realtà spaziotemporale, non di realtà diverse. Sull'etica, non sarei molto ottimista: la storia insegna che se qualcosa può essere abusata, sicuramente l'uomo ne abuserà.
Complimenti. Se volevi fare riassunto della meccanica quantistica solo per esperti ci sei riuscito bene. Se invece volevi divulgare un pò di teorie sulla fisica alla massa che ne capisce poco o nulla ma che si vorrebbe avvicinare a certe scienze beh allora sei lontano anni luce dal riuscirci.
mi è piaciuto che si è specificato che nessuna "informazione" può viaggiare a velocità superiore a quella della luce perché molti invece affermano che "niente" può viaggiare più veloce della luce e questo non è vero perchè in un buco nero la luce perde la sfida in velocità con la gravità
...la tenebra, l’inconosciuto, gioca a acchiapparello con la luce. Come in una danza d’amore. A volte vediamo. A volte non ancora. Tutto è già lì e va scoperto. Saper cercare.
@@fabiomassimoamoroso3501 si ho corretto, è molto facile fare un errore colossale quando si parla di cose così importanti e non si è un fisico , è la gravità che vince sulla luce , non il buio, almeno fino a nuove scoperte...
Credo che all'inizio (dopo il 7° minuto) ci sia un po' di confusione tra i determinismo voluto da Einstein (Dio non gioca a dadi, i risultati di una misura sono prevedibili con certezza conoscendo le leggi fisiche) e l'evoluzione deterministica (nel tempo) della funzione d'onda. Quest'ultima in sostanza illustra come la curva a a campana della Psi- quadro cambia forma (e in genere si allarga ) . Questa funzione, cioè Psi (t) è conosciuta in modo deterministico, ma ciò non toglie nulla alla aleatorietà dei risultati delle misure. Bell ha confutato il determinismo einsteniano (cioè non ci sono variabili nascoste ) ma non l'evoluzione temporale della Psi. La Psi "invecchia" portandosi dentro le sue probabilità. Quanto a Wigner, se le sue idee sono giuste, presuppongono una catena infinita di osservatori. Non mi convince, perché allora l'universo, nato dal Big bang, ovvero dal collasso di una funzione d'onda (fluttuazione quantistica irreversibile), avrebbe richiesto una catena infiniti di osservatori, cioè non potrebbe esistere!
il giorno che scoprirai che in realta' eri nascosto dentro al cranio di un corpo di carne scoprirai chi era l'artefice dell'universo ma forse dovrai aspettare molto ,spero di no.
Dall'ultimo secolo e mezzo, cioè centocinquanta anni, ma la fisica quantistica non è iniziata nel 1905,?
3 ปีที่แล้ว +1
Sì, ma mi riferisco qui in generale ai progressi compiuti dalla fisica più moderna, a partire fondamentalmente dalle equazioni dell'elettromagnetismo di Maxwell, nel 1865.
Questo tipo di teoremi nella teoria dell'informazione quantistica vengono chiamati "no-go theorem". Il link all'articolo è in descrizione (da cui si possono vedere anche gli autori dell'articolo).
L'interpretazione Kabbalistica propone un nuovo modo di vedere le particelle come un gruppo unito, il kevutsa, che ha un livello di ordine più elevato della materia. Una serie di particelle identiche mantiene qualità addizionali per mostrare un moto grande, unito e correlato che noi osserviamo come trasporto di onde attraverso i sistemi.
@@ptaah9215 esatto, è necessario un metodo "Superiore". Cose reali vengono trovate anche nella realtà fisica, guarda bene davanti ai tuoi occhi, sebbene noi non abbiamo nessuna percezione o immagine della loro essenza, tali sono l’elettricità e la calamita. Tuttavia, chi può dire che questi nomi non siano reali, quando noi vivacemente ed esaurientemente conosciamo le loro azioni? Non dovremmo essere più indifferenti al fatto che non possiamo concepire l’essenza del soggetto stesso, chiamata elettricità essa stessa? Di fatto, non comprendiamo ciò che è l’elettricità o l’essenza di qualsiasi altro fenomeno fisico. Noi osserviamo soltanto il suo effetto.
Il momento della misurazione.la particella vibra se c'è un osservatore.cioe l uomo.....Se no e inerte. PERCHÈ????? FA PENSSARE MOLTO. IO UNA IDEA C'È LO.
@@fabiomassimoamoroso3501 sarà , ma il mio orecchio fibromialgico è estremamente disturbato da quel chiacchiericcio. tanto che come evito i locali così evito anche i video che lo riproducono.
Ho ascoltato questo video con interesse. Ho capito che i fisici sanno utilizzare (e lo faranno sempre meglio) ciò che è stato capito della meccanica quantistica; uest'ultima sarà la più importante frontiera per la scienza negli anni avvenire. Il Titolo del video "Oltre il limite della FISICA QUANTISTICA" prometteva bene ed è stato sviluppato in modo interessate; ciò che ci manca e manca in giro è lo stato intermedio fra i voli pindarici di tanti che utilizzano a sproposito il termine "quantistico" e la fisica pura. Ci vorrebbe uno fisico-filosofo che provasse, con le sue conoscenze approfondite, a completare il quadro. Per ora ci si è fermati al prendere atto di ciò che è la fisica quantistica e a inseguirla nelle sue Dimensioni di casualità. Però proprio il fatto che possa essere in qualche modo applicata a sistemi macro richiede delle risposte: Dio gioca veramente a dadi? Perché? La relatività nel senso letterale del termina, visto che l'osservatore ha un funzione, può essere generalizzata? Siamo in un mondo di casualità malleabile con la volontà? Ho sentito alcuni non fisici - a cui mancano specifiche conoscenze sulla fisica- andare veramente oltre ogni limite, i cui discorsi non mi hanno convinto.
Finalmente qualcuno che cita anche il prof Rovelli. Tutti fissati con la many world e Copenaghen! Complimenti continua così servono canali italiani che trattano di fisica seriamente
Tanta stima per Rovelli...ma le contraddizioni in cui si incarta sono fondamentali.
Wow, tanta roba esposta in modo chiaro e coinvolgente!
Ottimo video. Sono contento di trovare materiale simile in rete finalmente. Alla prossima
Mi assoccio.
L'assunzione fondamentale della realtà dipende dalla Conoscenza (consapevolezza) dell'osservatore.
non sfociamo della pseudo scienza. il paradosso di Wigner puo' essere risolto con l'interpretazione many worlds, nella quale tutto ha senso senza scomodare coscienza o cose varie
@@davidepiccol Perché la coscienza sarebbe pseudo scienza?
Complimenti!
Partendo dal concetto che esistano stati quantici che affermano:
“Noi siamo l’ incarnazione di un Cosmo cresciuto fino all’ autocoscienza”:
Cosa dovremmo misurare, se la scienza non è in grado di realizzare un postulato che abbini la logica con l’ intuito in un sistema relativistico ?
Buone visioni ! 👁
@Dario se per SOSTANZA, intendi ciò che è all'interno di una cosa sensibile e che non muta e quindi ciò che propriamente e per prima, è inteso come elemento ineliminabile, costitutivo di ogni cosa, allora ti rispondo che UTILIZZO l” ENTANGLEMENT QUANTISTICO.
@Dario Chi ragiona e pensa fuori dagli schemi è etichettato come eretico o che fa uso di sostanze stupefacenti perché il “pensiero dominante comune” non ammette tesi inverse o semplicemente alternative.
Allarga i tuoi orizzonti mentali, usa l’ intuito, meditaci e riflettici sopra, per diventarne consapevole.
Sicuramente nel tuo personale percorso esistenziale, scoprirai qualcosa che troverai particolarmente interessante e forse utile.
Se ogni osservatore ottiene misure differenti (entro l'indeterminaz di Heisenberg) come fanno i fisici a confermare gli esperimenti? Il racconto del filmato non torna, così come narrato
@@carlorossi2788 alla base della scienza c'è la ripetizione degli esperimenti per avere conferma o meno di una data "verità". Se ogni sperimentatore ottiene risultati diversi come si fa a dire che un certo teorema è valido o meno?
@@carlorossi2788 variabili nascoste?
@@francescocontalbi1222 L'unica verità... è che non ci sono verità ! Ma se questo è vero, allora quello che ho appena detto non è vero. Così cadiamo nei paradossi logici. Dovremmo smetterla. A livello microscopico ci sono onde con tutte le loro proprietà di interferenza per rinforzarsi o autocancellarsi. Nel mondo macroscopico perdono la loro coerenza. Una misura si fa con mezzi macroscopici e perciò osserviamo solo gli effetti grossolani. (collasso della funzione d'onda). A seconda delle condizioni con cui si provoca il collasso ci appaiono risultati che SEMBRANO DIVERSI. Ma la realtà è unica e non muta nella testa di osservatori diversi. C'è poi l'entanglement, che sembra fare a meno della realtà e della località. Ma questo può spiegarsi ammettendo fenomeni vibratori in una dimensione diversa dallo spaziotempo einsteniano. Comunque la giri la realtà è autosufficiente a tutti i livelli e dimensioni, non siamo noi che la facciamo esistere. Noi ne intravediamo di volta in volta aspetti diversi. Questa è la teoria oggi più accreditata. Per ulteriori info, rivolgersi al Padre eterno.
Bravissimo. Video stupendo
Ciao, bel video, strema chiarezza
Ciao, che libri consiglieresti per capire la fisica moderna non nel senso di approfondire determinati temi ma per farsi un idea a grandi linee di ciò che ad oggi sappiamo
Ciao! Purtroppo non conosco un libro che racconti davvero le frontiere della fisica a livello divulgativo. Bei libri divulgativi sono quelli di Carlo Rovelli e Amedeo Balbi, giusto per citarne un paio, ma trattano di argomenti specifici o comunque della fisica del '900, non della ricerca e dello stato dell'arte fino ad oggi.
Altrimenti, per aggiornarsi e avere qualche idea esistono diverse riviste scientifiche, più o meno divulgative, sia italiane che inglesi/americane, che però sono per lo più generiche (non specifiche di fisica).
Non ti resta dunque che aspettare un mio prossimo libro (ci sto lavorando)!
@ ah wow allora aspetto, buona fortuna per il progetto😁
Se posso intromettermi, consiglierei i libri di Anton Zeilinger ("Il Velo di Einstein" e "La Danza dei Fotoni").
@@andsalomoni Fatto, Letto
Non credo che nella misurazione di un qualunque sistema fisico, microscopico o macroscopico che sia, avvenga il cosiddetto "collasso della funzione d'onda". Inoltre, per dirla con le parole di Gerard't Hooft "... there’s no superposition. The only superpositions are in our way of describing what’s going on."
15:00 Scusa, potresti dare il nome di questo nuovo teorema (se ha un nome) e in che articoli o libri viene esposto, ed anche riguardo al relativo esperimento che citi, dove trovarlo?
Grazie per la domanda! Ci sono i link in descrizione, sia ad un articolo divulgativo, sia all'articolo scientifico su Nature Physics :)
@ Grazie, non li avevo visti!
Grazie alla scoperta di Einstein posiamo dare tante risposte alle cose che stanno accadendo.
Vi posso consigliare qualche libro da leggere,dove la fisica quantistica spiegata in un modo molto semplice e come va applicata alla nostra vita giorno per giorno.
Vadim Seland "TRANSERFING ",Joe Dispenza (ha tanti libri)
Buon Risveglio a Tutti Noi!💖
L'assunzione che la misura dipenda dall'osservatore (e senza errori sistematici) è l'esatto contrario del 1° postulato della relatività x cui tt gli osservatori, fatte le giuste trasformazioni ottengono lo stesso risultato. Capisco bene le riserve di Einstein
Bravissimo!
Pensate se si potesse fare un trasmettitore basato sul principio dell' entanglement. Si potrebbero mandare sonde nello spazio e comandarle in tempo reale. Pensate se poi si associasse il trasmettitore alla realtà virtuale. Sarebbe come stare veramente su un altro pianeta.
Hahaha ma che stupidaggine è mai questa?!
La meccanica quantistica vieta questa "inquietante azione a distanza", come la chiamava Einstein. Puoi mandare nello spazio una particella entangled con una che rimane a terra, ma non puoi usare questo entanglement per inviare messaggi, perchè non puoi influire sul risultato della misurazione della particella a terra correlata con quella nello spazio. Non puoi "far venire 1" a piacere alla particella a terra così che quella nello spazio dia anch'essa "1".
Complimentissimi
c'è un racconto di Asimov sulla tiotimolina che sembra molto vicino a ciò che succede in fisica quantistica ... che cosa ne pensi?
Il tuo video più bello!
Tutto sempre chiarissimo. Trovo questo canale un'ottima risorsa. Continua così!
Grazie mille!
io sapevo che il paradosso di Wigner e' spiegabile in modo a dir poco banale se si accetta l'interpretazione many worlds. ed elimina la necessita' di avere un collasso della funzione d'onda o altri paradossi. mi sbaglio?
Grazie è sempre un piacere
Ottimo video!
Ma le voci che si sentono nel sottofondo sono molto fastidiose
Potresti abbassarne il volume o eliminarle..
è il caffe.....certo che con il covid dovrebbe esser vuoto :)---a me piacciono cmq :)
Ho un ultima domanda poi per un po' ti lascio in pace haha, qual è, se c'è, la teoria che spiega com' era composto l’universo primordiale e cosa ha generato un 'punto' di densità infinita che poi ha iniziato a espandersi? Cioè da dove è 'nato' quel punto? è spiegabile attraverso il vuoto quantico?
È la cosmologia che studia anche la "nascita" dell'Universo. Le domande che poni sono molto interessanti, ma purtroppo ancora non ci sono risposte definite. Tra le teorie più interessanti, oltre alla cosmologia del Big Bang, ci sono le teorie di Hartle-Hawking e la "stringhe theory landscape". Molti però concordano sul fatto che non abbia senso chiedersi (né si possa davvero rispondere a questa domanda) cosa ci fosse prima del Big Bang o da dove abbia origine la singolarità che ha portato al Big Bang. Una delle varie ipotesi, ad esempio, è che inizialmente esistesse addirittura solo lo spazio, e non il tempo: così l'Universo non avrebbe una "origine" come la intendiamo noi. Prima di questo era solo una singolarità sia nello spazio che nel tempo. Prima ancora, ovvero come si origini la singolarità, non si sa e non ha nemmeno senso chiederselo da un punto di vista fisico, visto che spazio e tempo non esistevano e nemmeno leggi fisiche. Diventa un interessante tema filosofico, almeno per il momento, e nulla più.
@ mi n lo lo
0 is an
Troppo forte Caffè Bohr 🪐 ☄ 📡 📉 🔭
Non è affatto vero che EInstein pensasse ad una interpretazione deterministica, non era logicamente idiota/disonesto (tutto meno che questo) e conosceva la diffrazione tra elettroni, Einstein respingeva una certa visione fichtiano-idealista che Heisenberg insinuava sotto le righe facendola apparire come necessaria conseguenza delle esperienze della MQ, tra l'altro Schroedinger era con Einstein "contro" Heisenberg, a tale fine ideò il famoso esperimento ideale del gatto.
Lessi che che quando Heisenberg assistette alla prima esposizione di Schroedinger, che assumeva per l'elettrone un'idea reale di onda (di probabilità, oggi pensata semplicemente come formalismo matematico, e non come realtà dell'elettrone) andò via stizzito dopo aver urlato contro i presenti e l'esposizione.
Non ricordo più dove, ma spero di ritrovare tale fonte.
Heisenberg passa da
"non possiamo conoscere l'elettrone in se, ma sempre come dato di osservazione di questa realtà, che ne determina uno stato"
a:
"l'elettrone in se non è reale, non esiste realtà senza un osservatore che la pone" tipica virata semantica dell'idealismo filosofico.
Si ricordi anche che Heisenberg aveva forti idee conservatrici-romantiche, abbracciando l'idealismo, aderendo perciò al nazismo.
L'interpretazione di Copenaghen è superata.
Il modello standard è l'equivalente moderno della teoria tolemaica. Funziona, si, ma a costo di aggiungere appendici, estensioni, eccezioni. Non parliamo poi delle stringhe: una teoria che in SESSANT'ANNI non ha prodotto un solo risultato sperimentale. E tuttavia si continua a investirci tempo e soldi.
Beh ormai tutti parlano di interpretazione della meccanica quantistica, senza conoscere la meccanica quantistica, non che sia vietato parlare di meccanica quantistica senza essere esperti, ma conoscerla permette di argomentare le interpretazioni varie su un'altro livello.
grazie
Ma se ogni misurazione è soggettiva il metodo scientifico non dovrebbe esistere perche se ogni cosa o evento è un sistema quantistico in sovrapposizione di stati non si puó arrivare a conclusioni oggettive,giusto? siccome so già che è una conclusione sbagliata haha cosa determina il fatto che alcune misurazioni sono sempre uguali tipo la mia altezza o la gravità?
Domande interessanti!
Parto dall'ultima: misure macroscopiche come l'altezza di una persona, o il suo peso, e così via in realtà non costituiscono un problema perché la precisione con cui le misuriamo è ben al di sotto della scala in cui avvengono i fenomeni quantistici. Inoltre, per sistemi macroscopici, composti da miliardi di miliardi di atomi che interagiscono, perde di significato anche il concetto di funzione d'onda.
Tuttavia, uno dei problemi ancora aperti è proprio come si passi dal mondo microscopico con funzioni d'onda a quello macroscopico dove il comportamento quantistico sembra non avere effetto. Anche se la realtà é un po' più complicata, perché ad esempio i superconduttori rappresentano un esempio macroscopico di una funzione d'onda quantistica...
Infine, riguardo alla oggettività o meno delle misure, beh, in parte il paradosso sta qui. Però si parla comunque di specifiche misure microscopiche in certi contesti, quindi la scienza ed il metodo scientifico sono "salvi", almeno con la migliore approssimazione attualmente possibile.
Bravissimo
Grazie mille!
Ho pensato ad una cosa, mi sembra che con la ricerca del 2019 sia stata confermato il paradosso dell'amico di wigner e se questo è vero, allora potrebbe voler dire che il solipsismo(teoria che afferma che io, in questo caso quello che sta scrivendo questo commento, sono l'unico essere cosciente) è vero, perché vorrebbe dire che tutti gli altri sono in superposizione, e se ho capito bene, un essere cosciente non può stare in superposizione, ergo io sono l'unico essere cosciente. Qualcuno potrebbe spiegarmi meglio?
Interessante questo sito.
Iscritto!👍🏽
🌹🌹🌹🌹🌹grazie
La velocità è calcolata con logiche del nostro stato di essere ma , non è la velocità assoluta in quanto essa non esiste al di fuori dei nostri sensi . E' lo stato in cui ci troviamo e/o troveremo che determinerà la distanza temporale al di fuori del corpo fisico ma energetico .Noi siamo Energia .
Diceva Rol
Un giorno la scienza scoprirà lo spirito
... Ci stiamo arrivando?.... 😍
E se le misure probabilistiche dipendessero dall'interazione delle particelle con la materia oscura che non saremmo quindi in grado di rilevare?
Ipotesi interessante! Penso però che sia difficile, perché potrebbero aver bisogno di particelle e interazioni anche a bassa energia (dell'ordine della massa di protone e neutrone per intenderci) che non sono state trovate nei vari acceleratori e non sono previste dal modello standard. Per questo si pensa che deviazioni dalla teoria possano nascere a scale energetiche più elevate.
Il Tutto è un evento,che contiene tutti gli eventi, e il Tutto è contenuto nella dimensione tempo, che è fermo ,immobile ,stazionario.
Che succederebbe se si effettuassero contemporaneamente due misure su un unico sistema fisici?
Per esempio se si effettuassero due esperimenti di Stern-Gerlach contemporanei su due elettroni entangled?
Magari sono domande stupide ma non sono un fisico quindi vogliate perdonare la natura probabilmente ingenua delle domande.
Iscritto,pero' un ammonimento : appena sento parole come fede o miracoli vado via,grz di esistere.
Tutto interessante: viene spontanea una considerazione: se la misurazione di uno stato quantistico dipende dall'interazione fra un singolo soggetto e la funzione d'onda che egli fa collassare, tutti dovremmo vedere cose differenti, una mela per me potrebbe essere una sedia e per un altro una mela e per un altro ancora una casa..., tanto per fare un esempio.
Quindi deve esserci qualcosa che, nel già conosciuto, unisce la vista (la coscienza) di tutti gli osservatori...probabilmente il campo quantico...ossia un sistema in cui le nostre coscienze sono tutte collegate fra loro e d'accordo sul come far collassare la funzione d'onda osservata.
Che ne dici?
Interessante! Su questi argomenti ci sono interessanti libri di Niels Bohr ("I quanti e la vita") e Werner Heisenberg ("Fisica e filosofia"), perché su più livelli rimangono temi inesplorati.
Comunque questa soggettività di osservazione è limitata: se un osservatore vede una mela un altro non può vedere una casa. Si tratta infatti di effetti quantistici che valgono a scala nanometrica, e sono sempre relativi allo stesso sistema e stato quantistico. Pertanto quello che può cambiare è il valore ottenuto da una singola misura di una sovrapposizione di stati, ma il sistema e lo stato in sé rimangono gli stessi. Tuttavia si può pensare anche ad "effetti macroscopici" simili al "gatto di Schrödinger".
@ Grazie....io non studio fisica quantistica, mai studiata ( solo al liceo)..mi affascina tantissimo e, secondo me, dovrebbero tutti interessarsene..è come entrare in un paese magico.
Tu dici che vale solo su scala nanometrica, ma niente fa pensare al fatto che possano applicarsi anche a misure immense (la famosa frase come in alto così in basso (come nel grande, così nel piccolo) di Ermete Trismegisto , l'esoterismo è ciò di cui mi occupo, aiuta molto. Perchè non dovrebbe valere per scale immense? Spiegami con parole semplici, se hai la risposta, perchè devo parlarne in un lavoro sugli Archetipi di cui mi sto occupando e non vorrei dire cavolate: voglio capire bene. Grazie comunque.
@@carlorossi2788 E cosa provoca l'aumento entropico? Mi spieghi bene?
Ascoltando il video...mi viene da pensare che vi sia un collegamento fra il tutto...e questo spiegherebbe anche l'entanglemen...un po' come il nostro corpo: le nostre cellule, per esempio quella del piede, sono in entaglemen (possiamo dire così), nel momento in cui ti fai male a un piede, per esempio, l'informazione di quel dolore viene data a tutto il corpo (sono infermiera)...pur essendo le cellule molto distanti una dall'altra; c'è una rete neurale che porta l'informazione ovunque, istantaneamente...è un complesso unico. Io penso che l'universo, più o meno, si comporti alla stessa maniera.
@@carlorossi2788 Sì, ma c'è molto di più e la ricerca ha fatto passi da gigante. Le cellule comunicano fra loro, il nostro corpo è come un computer con il cervello che dirige le operazioni tramite, fra le altre cose, l'utilizzo di proteine che attraverso l'Rna messaggero portano le informazioni al Dna. Recentemente è stato scoperto il spliceosoma, che è ancora in fase di studio e che opera come un sarto precisissimo in modo da scambiare segnali attraverso le varie proteine...basterebbe anche un minimo errore in questo sofisticatissimo sistema per creare una grave patologia. C'è insomma, e secondo me anche nel Cosmo esistono sistemi simili, seppure diversi , adattati a quelle forme, , che permettono la comunicazione fra il tutto...e sono convinta che l'entaglemen funzioni proprio grazie a strutture molto più grandi dell'elettrone misurato....anche se non saprei dirti come...e suppongo nemmeno la fisica quantistica, per ora. Nella mia mente me lo immagino come una enorme rete...una maglia...dove tutto è collegato a tutto...come il pc, per capirci. Avrebbe senso.
Il video è chiaro ma poco divulgativo, inoltre si ferma proprio sul più bello: non dice nulla su come la fisica attuale giustifichi il fatto che tutti "vediamo lo stesso mondo", visto il legame soggettivo tra osservatore e collasso della funziolne d'onda.
Insomma, come mai una teoria probabilistica riesce a produrre strumenti concreti che danno risultati deterministici?
Forse perchè noi vediamo un mondo "già collassato" (nel senso della funzione d'onda)? Quello che per noi è "adesso" è, quindi, già passato?
In altre parole, sembrerebbe banale pensare che, se l'osservatore esterno al laboratorio non vede (non misura) il contenuto del laboratorio stesso, il risultato dell'osservatore interno sia per lui indeterminato, da'ltra parte se l'osservatore interno comunica il risultato all'ossevatore esterno, questi potrebbe non confermarlo poichè è "trascorso del tempo". Logica vorrebbe che se l'osservatore esterno osservasse (una misura) l'osservatore interno nello stesso istante in cui quest'ultimo fa la sua misura su una particella (l'evento), il risultato dovrebbe essere lo stesso. Ma...
Che significa "lo stesso istante"? E' evidente, data la natura della luce (più in generale, delle onde elettromagnetiche), che l'unico modo per avere "lo stesso istante" è che l'osservatore esterno sia esattamente sovrapposto all'osservatore interno. Ovvero, "lo stesso istante" coincide con l'assenza di spazio tra i due osservatori (e, quindi, per tutti gli osservatori), rispetto al singolo evento.
Come viene risolto questo paradosso? Con la densità di probabilità.
Se è vero che Bell ha confermato la validità della Meccanica Quantistica, l'interpretazione di Copenaghen, adottando la strada "più facile" della probabilità, resta tutt'ora lacunosa (se non, addirittura, fuorviante) rispetto alla comprensione della vera natura della nostra realtà.
Ciao, non so se otterrai risposta alle tue domande, ma ho qualche perplessità sul fatto che tieni per assodato che vediamo tutti lo stesso mondo. In effetti, lo deduci, forse, dal fatto che ci adoperiamo in imprese comuni e che ci capiamo e che testimoniamo così che il mondo è lo stesso per tutti. Se è questo concordo, ma solo nella misura in cui è e resta una opinione, il che, in termini fisici, si chiama probabilità. D'altronde, concordo con te e invito l'autore, bravo, ad approfondire l'aspetto 'filosofia della fisics', che aveva annunciato esordendo, visto che quanto m'è parso di capire è, filosoficamente, che da tutta questa favola, sia detto seriamente nel senso di narrazione degna di rispetto e ammiraziine, proprio come i bambini di fronte alle favole, noi possiamo agevolmente ricavare un massimo relativismo in fisica, il che vuol dire nel mondo, che non potrà non porre problemi d'ordine etico : si finisce sempre là, infatti, la politica chiede il Sapere, ma anche di poterne usare e abusare. Resto scettico, in conclusione e non credo, talvolta perplesso, a volte impaurito, altre ancora contento, che noi si veda tutti uno stesso mondo e che, anzi, vi sia proprio un mondo e la sovrapposizione quantistica mi sembra confermarlo. Mie opinioni, ovvio, magari domani cambio idea, finendo in un altro stato quantistico. Ciao. Grazie.
@@mauropagan Innanzitutto, grazie per la risposta, articolata ed interessante. Le mie domande in realtà rappresentano un "pensare ad alta voce" e non richiedono una risposta, nel senso che ho un'opinione già formata che si intuisce dal modo come le ho poste.
Quando parlo di "vedere lo stesso mondo" non mi riferisco, ovviamente, solo alle nostre percezioni, ma alla tecnologia. Per me questo è un aspetto che mi porta a dubitare dell'interpretazzione probabilistica: ad esempio, come fa uno strumento basato sull'effetto tunnel a dare risultati esatti?
Va bene, mi si può dire che l'esattezza deriva dal tirare fuori una probabilità molto alta, possibilmente il più vicino possibile a 1. Però, da questo deriva, logicamente:
1. tutta la nostra realtà è il risultato "il più possibile vicino a 1". A questo punto determinismo e probabilità diventano la stessa cosa. (risposta alla mia prima domanda);
2. la realtà dipende dall'osservatore, altrimenti l'osservatore sarebbe fuori dalla realtà. Ma vale anche il contrario: l'osservatore dipende dalla realtà. In parole povere, il determinismo è l'ovvia conclusione del fatto che l'osservatore è interno alla realtà. Da qui scaturisce la mia seconda domanda la cui risposta è "certo che si, noi misuriamo una realtà già collassata". E tutto il papello che ho aggiunto mi serviva a stabilire che il tempo è una misura di spazio, ovvero "la misura della separazione" implicita della realtà che noi misuriamo.
Sul mio scetticismo circa la probabilità, mi riferisco solo all'incapacità filosofica di dare giustificazione alla nostra realtà (preferisco i fisici che osano di più, come Bohm o lo stesso Rovelli), mentre da un punto di vista "tecnico", certo si è rivelato uno strumento potente: ha insegnato ai fisici l'arte dell'ingegneria. Perdendo però di vista il succo della questione.
In merito alla tua chiusura, devo dire che io escludo aspetti psicologici ma mi riferisco esclusivamente al concetto di realtà spaziotemporale che scaturisce dall'attuale fisica. Il cane, daltonico vede il mondo diversamente da noi, così come altre specie con capacità visive o uditive diverse, percepiscono il mondo diversamente da noi. Ma si tratta di visioni diverse della stessa realtà spaziotemporale, non di realtà diverse.
Sull'etica, non sarei molto ottimista: la storia insegna che se qualcosa può essere abusata, sicuramente l'uomo ne abuserà.
Complimenti. Se volevi fare riassunto della meccanica quantistica solo per esperti ci sei riuscito bene. Se invece volevi divulgare un pò di teorie sulla fisica alla massa che ne capisce poco o nulla ma che si vorrebbe avvicinare a certe scienze beh allora sei lontano anni luce dal riuscirci.
mi è piaciuto che si è specificato che nessuna "informazione" può viaggiare a velocità superiore a quella della luce perché molti invece affermano che "niente" può viaggiare più veloce della luce e questo non è vero perchè in un buco nero la luce perde la sfida in velocità con la gravità
...la tenebra, l’inconosciuto, gioca a acchiapparello con la luce. Come in una danza d’amore. A volte vediamo. A volte non ancora. Tutto è già lì e va scoperto. Saper cercare.
@@fabiomassimoamoroso3501 si ho corretto, è molto facile fare un errore colossale quando si parla di cose così importanti e non si è un fisico , è la gravità che vince sulla luce , non il buio, almeno fino a nuove scoperte...
Cosa c'è nell'osservatore che influenza l'esperimento?
Iscritto!
Credo che all'inizio (dopo il 7° minuto) ci sia un po' di confusione tra i determinismo voluto da Einstein (Dio non gioca a dadi, i risultati di una misura sono prevedibili con certezza conoscendo le leggi fisiche) e l'evoluzione deterministica (nel tempo) della funzione d'onda. Quest'ultima in sostanza illustra come la curva a a campana della Psi- quadro cambia forma (e in genere si allarga ) . Questa funzione, cioè Psi (t) è conosciuta in modo deterministico, ma ciò non toglie nulla alla aleatorietà dei risultati delle misure. Bell ha confutato il determinismo einsteniano (cioè non ci sono variabili nascoste ) ma non l'evoluzione temporale della Psi. La Psi "invecchia" portandosi dentro le sue probabilità.
Quanto a Wigner, se le sue idee sono giuste, presuppongono una catena infinita di osservatori. Non mi convince, perché allora l'universo, nato dal Big bang, ovvero dal collasso di una funzione d'onda (fluttuazione quantistica irreversibile), avrebbe richiesto una catena infiniti di osservatori, cioè non potrebbe esistere!
Osservatore ed osservato sono la stessa cosa...
Max Planck energia in un punto ZPE, come in un diodo a baffo di gatto tungsteno germanio stagno , 1977 Ettore Frigo
bravissimi, peccato il vociare di fondo che distrae
Quando lanci il dado hai 5 facce visibili sei tu che decidi per condizionamento o scelta di prenderne una.
L’universo è un software.
Sarà impossibile per noi scoprire l’hardware.
E il gasware?
il giorno che scoprirai che in realta' eri nascosto dentro al cranio di un corpo di carne scoprirai chi era l'artefice dell'universo ma forse dovrai aspettare molto ,spero di no.
Certo ragazzi che c'è ancora tanto da scoprire, siamo solo all'inizio o quasi!
La vita è una probabilità gia finita... fico è... già tutto è, ma noi non lo dobbiamo sapere
Le hanno mai fatto notare che assomiglia in modo pazzesco a Milhouse Van Houten? 😁👍
Dall'ultimo secolo e mezzo, cioè centocinquanta anni, ma la fisica quantistica non è iniziata nel 1905,?
Sì, ma mi riferisco qui in generale ai progressi compiuti dalla fisica più moderna, a partire fondamentalmente dalle equazioni dell'elettromagnetismo di Maxwell, nel 1865.
Qual'e il nome di questo teorema?
Questo tipo di teoremi nella teoria dell'informazione quantistica vengono chiamati "no-go theorem". Il link all'articolo è in descrizione (da cui si possono vedere anche gli autori dell'articolo).
Poi chiedi "cos'è il tempo?"... buonanotte.
La luna, c'è quando non la guardo....?
E Wolfgang Pauli?
L'interpretazione Kabbalistica propone un nuovo modo di vedere le particelle come un gruppo unito, il kevutsa, che ha un livello di ordine più elevato della materia. Una serie di particelle identiche mantiene qualità addizionali per mostrare un moto grande, unito e correlato che noi osserviamo come trasporto di onde attraverso i sistemi.
Il problema di queste interpretazioni mistiche é che non possono essere confermate con il metodo scientifico
@@ptaah9215 esatto, è necessario un metodo "Superiore". Cose reali vengono trovate anche nella realtà fisica, guarda bene davanti ai tuoi occhi, sebbene noi non abbiamo nessuna percezione o immagine della loro essenza, tali sono l’elettricità e la calamita. Tuttavia, chi può dire che questi nomi non siano reali, quando noi vivacemente ed esaurientemente conosciamo le loro azioni? Non dovremmo essere più indifferenti al fatto che non possiamo concepire l’essenza del soggetto stesso, chiamata elettricità essa stessa? Di fatto, non comprendiamo ciò che è l’elettricità o l’essenza di qualsiasi altro fenomeno fisico. Noi osserviamo soltanto il suo effetto.
Molto interessante🙏
Il momento della misurazione.la particella vibra se c'è un osservatore.cioe l uomo.....Se no e inerte. PERCHÈ????? FA PENSSARE MOLTO. IO UNA IDEA C'È LO.
Sei del CERN.
Secondo la mia personale ed intuitiva nuova teoria del tempo la velocità della luce non è altro che il cammino a piedi dell'universo
Nessuna formula che spieghi quanto detto ?
Ma come diavolo hai registrato questo video ?????????
Si sente un incessante e fastidioso rumore di fondo, gente che parla in un locale.
Domanda: la probabilità non è poco scientifico?
Parla troppo complicato io no capisco grazie buona notte
il chiacchiericcio di sottofondo è fastidiosissimo.
Amabile vita sullo sfondo di queste chiacchiere da bar... un po’ di poesia... lo riguardi volentieri...
@@fabiomassimoamoroso3501 sarà , ma il mio orecchio fibromialgico è estremamente disturbato da quel chiacchiericcio. tanto che come evito i locali così evito anche i video che lo riproducono.