Sono perfettamente d'accordo con te! Scoppiata la "crisi", ho perso il lavoro, e mi lamentavo all'inizio. Però avevo una passione. Mi sono detto: "Perchè non provare a mettere a frutto le mie competenze nella mia passione?". Ora guadagno un pò meno di prima, ma... ho più tempo libero e, soprattutto, faccio ciò che mi piace, che equivale a non lavorare. E molti mi chiedono come faccio a sorridere in questo periodo. "Facile", rispondo, "grazie alla crisi!". Ciao Monty, sei un grande
Grande. Mi hai ispirato e lo dico sul serio. Tra parentesi , non so se te lo ha mai detto nessuno , ma i tuoi video da appena alzato sono di gran lunga più impattanti di tutti gli altri. Grazie
Sono contento di averle capite a 20 anni certe cose, ma del resto va da persona a persona... già dai primi lavori ti rendi conto se reggerai 40 e più anni a indossare maschere di accondiscendenza, ingoiare rospi e lavorare ai progetti altrui, fino a diventare vecchio ed aver il tempo per fare cose che potevi fare prima ma con più energia. Io nel mio piccolo sono contento della mia attività in proprio, per adesso mi paga da vivere ma crescendo con calma nel tempo potrò raccogliere frutti ben più grossi
@Marco Montemagno ti consiglio un libro, tanto per tenere svegli i neuroni... 😜 “L’ozio come stile di vita” di Tom Hodgkinson. Leggilo, sarà rivelatore.
La teoria è esatta e se anche nella pratica( ovviamente tutelando tutti i lavori più gravosi del caso) fosse applicata, ti ritroveresti con un maggior reddito oppure con piú ore libere da dedicare ad altri interessi. Magari potrebbe essere un opzione e non necessariamente un sistema valido per tutti. La mia paura non sta nella pensione, ma per quanto sarò in grado di svolgerlo questo lavoro, magari nel caso di lavori manuali portando avanti un fisico logorato dal lavoro stesso. Inoltre preferisco piú tempo fin da ora per dedicarmi non solo agli interessi, ma anche alla famiglia. Certo che in ogni caso l'uscita dal mondo del lavoro come lo intendiamo oggi dovrebbe essere graduale, affiancando nel tempo le giovani leve e trasmettendo esperienza contemporaneamente.
Se c'è qualcosa su cui sono daccordissimo (ma di solito quando lo dico la gente chiama la neuro) è la frase che dici a 2:00: "VIVIAMO NEL MIGLIOR PERIODO DELLA STORIA". Peccato che la gente ha la "crisi" in testa. Io per ora non guadagno molto ma credo fortemente in quello che faccio. Se lavorassi pensando alla crisi è ovvio che non otterrei mai nulla. Bisogna guardare tutti i lati positivi (e potenzialmente remunerativi) di Internet, invece di quelli negativi. Ma del resto si sa... Lamentarsi continuamente non è altro che mascherare la propria pigrizia.
Una cosa è lamentarsi per qualcosa di obiettivo, un'altra è farlo a vuoto. Non solo sono aumentate un botto le tasse, ma lo stato ti va a prendere soldi senza motivo e non puoi manco intentare una causa perché se hai pochi soldi non puoi permetterti un avvocato. Non è il miglior periodo perché la gente è diventata talmente egoista e strafottente che adesso penserai stia esagerando solo perché magari non sei tu a vivere specifiche situazioni, per cui, siccome non ne sei toccato, semplicemente non esistono. Se ti dicessi quanto lo stato si piglia da mio padre, che ha lavorato una vita, e l'ha fatto alla grande perché il suo lavoro l'ho conosciuto, rideresti solo perché è il mio e non il tuo, o peggio, diresti che mi compiango. Quello che si "compiange" s'è fatto il culo per permettersi di studiare, che affronta un tirocinio post-lauream che in Italia non è pagato, e cerca di sopravvivere con gli aiuti da casa e i lavoretti temporanei, sentendosi dire "purtroppo abbiamo troppe tasse", "purtroppo c'è mancanza di lavoro, per cui la gente non spende" e altre frasi del genere. E questo non solo dove vivo io, ma anche in altri posti in cui ho abitato negli anni. Non è il miglior periodo perché la gente è talmente malata che ritiene che questo commento, volto esclusivamente a esprimere cose che succedono da anni, in diversi luoghi d'Italia, sia lungo e pessimista, invece dovremmo essere tutti allegri, felici, reattivi e ottimisti come Renzi, e chi non lo è, a torto o a ragione, non merita considerazione nella "generazione del tweet". E infine, non è il miglior periodo perché o corri alla velocità degli altri, senza pensare se sia giusto o meno, o vieni etichettato come uno che invece non vuole fare niente, quando magari l'unica domanda che si vorrebbe porre è "Per quale cazzo di motivo dobbiamo correre e stressarci così che manco i topi da laboratorio sotto effetto di coca?". Correre come schizzati frenetici e fare i passivi sono due estremi opposti. Opporsi a uno non significa necessariamente sostenere l'altro, vale per questo come per ogni altro discorso.
Ciao Stadiosound, Credo tu mi abbia frainteso. Quello che dico è che lamentarsi senza scopo è inutile, uno può passare il tempo a cercare di migliorare anziché a piangere. Per esempio, questo tuo commento cosa ti porta? Migliiora la situazione di tuo padre? Non credo. Un conto è lamentarsi manifestando, lottando per i propri diritti, andando a bussare alle porte di chi ci crea problemi, e questo è giusto, ma un conto è invece passare la maggior parte del tempo che abbiamo a dire quanto stiamo male. Parlo di chi non fa altro nella vita che piangersi addosso invece di impiegare quel tempo cercando una vera soluzione ai propri problemi. La lamentela non deve essere usata come sfogo personale, ma come mezzo per risolvere i problemi.
Alek Mugnozzo in tal caso ci stiamo fraintendendo a vicenda. Mi scuso in anticipo per la lunghezza della risposta, ma sono il tipo che articola fino all'ultimo punto e non mi offendo se non leggi per intero. La tendenza comune è quella a definire lamentela il solo fatto di esporlo quel problema, semplicemente perché "se tu non ce l'hai allora non esiste"! Io sono l'ultimo che può tollerare l'atteggiamento arrendevole di chi dice "eh, ma che ci possiamo fare? Comandano loro e ne escono sempre", perché ciò è vero proprio per il loro essere arrendevoli, quindi è un cane che si morde la coda. La mia linea è quella dell'azione, e la mia unica lamentela credo sia giustificata se quando la propongo prevale l'atteggiamento arreso di chi non vuole esporsi e aspettano che UNO vada avanti (salvo poi finire condannato ed etichettato come pazzo violento dai media e peggio ancora da coloro che dovrebbero avere interesse a supportarti). Ovvio che a mio padre cambia poco, ma sarebbe già di aiuto se alcuni, come il nostro amico qua, facessero meno i fighetti e si rendessero conto che non tutti hanno i mezzi per fare qualcosa, con o senza la volontà. Montemagno sarà formato in diversi campi ma in psicologia e attitudini mentali credo di saperne un po' più di un "coach" che ti dice "se non riesci è perché sei un fallito tu". Ma del resto, Marchino mi sembra rappresenti quel tipico milanese con la mentalità da businessman per il quale la persona conta solo se è uno che fa soldi, frenetico e superficiale. Non ho niente contro la tua posizione, gradirei solo che chi ascolta una posizione diversa dalla propria si fermasse un attimo a pensare e a non interpretare il messaggio opposto (tipo "dici che non si dovrebbe vivere in modo così frenetico? Allora sei uno che nella vita non vuole fare niente").
Io credo solo che il messaggio come sempre sia uno solo ( poi rivisitato in varie forme e sostanze ) : se vuoi qualcosa dalla vita vattelo a prendere e sopratutto in tutti i settori DEVI muovere il culo. Le parole non portano a niente rispetto ai fatti.
Questa si che è un'ottima riflessione!..... per anni ho fatto questi discorsi ai miei amici ....ed il paradosso è che mi dicono che ragiono da vecchio...ora ho capito che questa gente non vive la propria vita soltanto per raggiungere la pensione e poi adagiarsi nel restante periodo nelle proprie passioni....queste persone vivono giustificando l'attesa nel mito di desideri futuri che non vivranno mai.....semplicemente perché nella loro testa l'idea di desiderio o sogno proprio non c'è più e forse non c'è mai stata. Cosi mi sono rassegnato all'idea che queste persone sono e saranno sempre quelle che vivono per la pensione e non quelle che useranno concretamente la pensione per vivere!
Quello delle pensioni è un problema ingigantito, il concetto di pensione sarà superato, infatti sempre più persone svolgono lavori intellettuali, la pensione è una cosa per mio zio che lavorano in fonderia o mio nonno che faceva il contadino. Inoltre sempre meno persone faranno lavori schifosi perché dovendo lavorare 50 anni tenderanno a cercare un lavoro che li soddisfi è che sia fonte di soddisfazione, certo non si farà per 50 anni un bel lavoro ma le persone tenderanno come sempre a migliorare le proprie condizioni.
Solo chi dispone di abbastanza denaro capacitá ed opportunità come te puó fare questi ragionamenti. Direi max 10% della popolazione. Gli altri per mancanza di denaro capacita od opportunità di lavoro si devono accontentare di un lavoro qualsiasi sognando la pensione. Del resto qualcuno i lavori piu umili li deve pur fare. E li che segno puoi lasciare? Di umanità se vuoi. Ma non c é altro.
Sono perfettamente d'accordo con te!
Scoppiata la "crisi", ho perso il lavoro, e mi lamentavo all'inizio.
Però avevo una passione.
Mi sono detto: "Perchè non provare a mettere a frutto le mie competenze nella mia passione?".
Ora guadagno un pò meno di prima, ma...
ho più tempo libero e, soprattutto, faccio ciò che mi piace, che equivale a non lavorare.
E molti mi chiedono come faccio a sorridere in questo periodo.
"Facile", rispondo, "grazie alla crisi!".
Ciao Monty, sei un grande
Grande. Mi hai ispirato e lo dico sul serio.
Tra parentesi , non so se te lo ha mai detto nessuno , ma i tuoi video da appena alzato sono di gran lunga più impattanti di tutti gli altri.
Grazie
Sono 100% d'accordo con te. E per quanto riguarda gli 80 euro in libri .... Sarebbe fantastico .
Sono contento di averle capite a 20 anni certe cose, ma del resto va da persona a persona... già dai primi lavori ti rendi conto se reggerai 40 e più anni a indossare maschere di accondiscendenza, ingoiare rospi e lavorare ai progetti altrui, fino a diventare vecchio ed aver il tempo per fare cose che potevi fare prima ma con più energia. Io nel mio piccolo sono contento della mia attività in proprio, per adesso mi paga da vivere ma crescendo con calma nel tempo potrò raccogliere frutti ben più grossi
Il più grande limite sei te stesso!
@Marco Montemagno ti consiglio un libro, tanto per tenere svegli i neuroni... 😜 “L’ozio come stile di vita” di Tom Hodgkinson. Leggilo, sarà rivelatore.
Sei un grandeeeee!!!! Bravissimo
Sei un grande MONTY!!!
92 minuti di applausi, BELIN!!
verissimo bel video
La teoria è esatta e se anche nella pratica( ovviamente tutelando tutti i lavori più gravosi del caso) fosse applicata, ti ritroveresti con un maggior reddito oppure con piú ore libere da dedicare ad altri interessi.
Magari potrebbe essere un opzione e non necessariamente un sistema valido per tutti.
La mia paura non sta nella pensione, ma per quanto sarò in grado di svolgerlo questo lavoro, magari nel caso di lavori manuali portando avanti un fisico logorato dal lavoro stesso.
Inoltre preferisco piú tempo fin da ora per dedicarmi non solo agli interessi, ma anche alla famiglia.
Certo che in ogni caso l'uscita dal mondo del lavoro come lo intendiamo oggi dovrebbe essere graduale, affiancando nel tempo le giovani leve e trasmettendo esperienza contemporaneamente.
Se c'è qualcosa su cui sono daccordissimo (ma di solito quando lo dico la gente chiama la neuro) è la frase che dici a 2:00:
"VIVIAMO NEL MIGLIOR PERIODO DELLA STORIA".
Peccato che la gente ha la "crisi" in testa. Io per ora non guadagno molto ma credo fortemente in quello che faccio. Se lavorassi pensando alla crisi è ovvio che non otterrei mai nulla. Bisogna guardare tutti i lati positivi (e potenzialmente remunerativi) di Internet, invece di quelli negativi.
Ma del resto si sa... Lamentarsi continuamente non è altro che mascherare la propria pigrizia.
Una cosa è lamentarsi per qualcosa di obiettivo, un'altra è farlo a vuoto. Non solo sono aumentate un botto le tasse, ma lo stato ti va a prendere soldi senza motivo e non puoi manco intentare una causa perché se hai pochi soldi non puoi permetterti un avvocato. Non è il miglior periodo perché la gente è diventata talmente egoista e strafottente che adesso penserai stia esagerando solo perché magari non sei tu a vivere specifiche situazioni, per cui, siccome non ne sei toccato, semplicemente non esistono. Se ti dicessi quanto lo stato si piglia da mio padre, che ha lavorato una vita, e l'ha fatto alla grande perché il suo lavoro l'ho conosciuto, rideresti solo perché è il mio e non il tuo, o peggio, diresti che mi compiango. Quello che si "compiange" s'è fatto il culo per permettersi di studiare, che affronta un tirocinio post-lauream che in Italia non è pagato, e cerca di sopravvivere con gli aiuti da casa e i lavoretti temporanei, sentendosi dire "purtroppo abbiamo troppe tasse", "purtroppo c'è mancanza di lavoro, per cui la gente non spende" e altre frasi del genere. E questo non solo dove vivo io, ma anche in altri posti in cui ho abitato negli anni. Non è il miglior periodo perché la gente è talmente malata che ritiene che questo commento, volto esclusivamente a esprimere cose che succedono da anni, in diversi luoghi d'Italia, sia lungo e pessimista, invece dovremmo essere tutti allegri, felici, reattivi e ottimisti come Renzi, e chi non lo è, a torto o a ragione, non merita considerazione nella "generazione del tweet". E infine, non è il miglior periodo perché o corri alla velocità degli altri, senza pensare se sia giusto o meno, o vieni etichettato come uno che invece non vuole fare niente, quando magari l'unica domanda che si vorrebbe porre è "Per quale cazzo di motivo dobbiamo correre e stressarci così che manco i topi da laboratorio sotto effetto di coca?". Correre come schizzati frenetici e fare i passivi sono due estremi opposti. Opporsi a uno non significa necessariamente sostenere l'altro, vale per questo come per ogni altro discorso.
Ciao Stadiosound,
Credo tu mi abbia frainteso.
Quello che dico è che lamentarsi senza scopo è inutile, uno può passare il tempo a cercare di migliorare anziché a piangere.
Per esempio, questo tuo commento cosa ti porta? Migliiora la situazione di tuo padre? Non credo.
Un conto è lamentarsi manifestando, lottando per i propri diritti, andando a bussare alle porte di chi ci crea problemi, e questo è giusto, ma un conto è invece passare la maggior parte del tempo che abbiamo a dire quanto stiamo male.
Parlo di chi non fa altro nella vita che piangersi addosso invece di impiegare quel tempo cercando una vera soluzione ai propri problemi.
La lamentela non deve essere usata come sfogo personale, ma come mezzo per risolvere i problemi.
Alek Mugnozzo in tal caso ci stiamo fraintendendo a vicenda. Mi scuso in anticipo per la lunghezza della risposta, ma sono il tipo che articola fino all'ultimo punto e non mi offendo se non leggi per intero. La tendenza comune è quella a definire lamentela il solo fatto di esporlo quel problema, semplicemente perché "se tu non ce l'hai allora non esiste"! Io sono l'ultimo che può tollerare l'atteggiamento arrendevole di chi dice "eh, ma che ci possiamo fare? Comandano loro e ne escono sempre", perché ciò è vero proprio per il loro essere arrendevoli, quindi è un cane che si morde la coda. La mia linea è quella dell'azione, e la mia unica lamentela credo sia giustificata se quando la propongo prevale l'atteggiamento arreso di chi non vuole esporsi e aspettano che UNO vada avanti (salvo poi finire condannato ed etichettato come pazzo violento dai media e peggio ancora da coloro che dovrebbero avere interesse a supportarti).
Ovvio che a mio padre cambia poco, ma sarebbe già di aiuto se alcuni, come il nostro amico qua, facessero meno i fighetti e si rendessero conto che non tutti hanno i mezzi per fare qualcosa, con o senza la volontà. Montemagno sarà formato in diversi campi ma in psicologia e attitudini mentali credo di saperne un po' più di un "coach" che ti dice "se non riesci è perché sei un fallito tu". Ma del resto, Marchino mi sembra rappresenti quel tipico milanese con la mentalità da businessman per il quale la persona conta solo se è uno che fa soldi, frenetico e superficiale. Non ho niente contro la tua posizione, gradirei solo che chi ascolta una posizione diversa dalla propria si fermasse un attimo a pensare e a non interpretare il messaggio opposto (tipo "dici che non si dovrebbe vivere in modo così frenetico? Allora sei uno che nella vita non vuole fare niente").
Alek Mugnozzo ahahahah l'ultimo che mi ha detto cose simili... È finito indagato e sottoprocesso per truffa aggravata e bancarotta fraudolenta.
Io credo solo che il messaggio come sempre sia uno solo ( poi rivisitato in varie forme e sostanze ) : se vuoi qualcosa dalla vita vattelo a prendere e sopratutto in tutti i settori DEVI muovere il culo. Le parole non portano a niente rispetto ai fatti.
il tuo video migliore 😊
Sei un grande
Purtroppo hai ragione
Hai dimenticato che esiste la salute non tutti e si arriva la pensione in buona salute
ma come cax fai? sei uno stimolo per i nostri neuroni
i totally agree 👍 👍 👍
È giustissimo ciò che dici ma come poi in realtà cambiare l atteggiamento da pensionato?
1:06 Immaginate se uno vi proponesse 80 euro in libri.. un mesetto in anticipo e sono 500 ma comunque è davvero strana la coincidenza XD
Ah ah ah che fantasia. Se fosse così facile non ci sarebbe più nessuno che lavora negli uffici, nelle fabbriche, in miniera etc etc.
Beppe VecchiaCanaglia perché chi lavora in fabbrica o on miniera non ha fantasia, nella maggior parte delle ipotesi
Questa si che è un'ottima riflessione!..... per anni ho fatto questi discorsi ai miei amici ....ed il paradosso è che mi dicono che ragiono da vecchio...ora ho capito che questa gente non vive la propria vita soltanto per raggiungere la pensione e poi adagiarsi nel restante periodo nelle proprie passioni....queste persone vivono giustificando l'attesa nel mito di desideri futuri che non vivranno mai.....semplicemente perché nella loro testa l'idea di desiderio o sogno proprio non c'è più e forse non c'è mai stata. Cosi mi sono rassegnato all'idea che queste persone sono e saranno sempre quelle che vivono per la pensione e non quelle che useranno concretamente la pensione per vivere!
Quello delle pensioni è un problema ingigantito, il concetto di pensione sarà superato, infatti sempre più persone svolgono lavori intellettuali, la pensione è una cosa per mio zio che lavorano in fonderia o mio nonno che faceva il contadino. Inoltre sempre meno persone faranno lavori schifosi perché dovendo lavorare 50 anni tenderanno a cercare un lavoro che li soddisfi è che sia fonte di soddisfazione, certo non si farà per 50 anni un bel lavoro ma le persone tenderanno come sempre a migliorare le proprie condizioni.
Solo chi dispone di abbastanza denaro capacitá ed opportunità come te puó fare questi ragionamenti. Direi max 10% della popolazione. Gli altri per mancanza di denaro capacita od opportunità di lavoro si devono accontentare di un lavoro qualsiasi sognando la pensione. Del resto qualcuno i lavori piu umili li deve pur fare. E li che segno puoi lasciare? Di umanità se vuoi. Ma non c é altro.
Sei "solarizzato" ;)
perchè ti sovraesponi sempre la faccia?XD
micropensionamenti... tim ferriss
troppa generalizzazione secondo me....
Abbastanza offensivo come video...mi piacerebbe parlare con te e cercare di farti capire il modo di vivere di una persona normale
Cazzo c'avevi un po' di capelli
Meno male che ce stai tu con 'sti tuoi video