Spiegazione stupenda. Come posso avere un colloquio con te, ho qualcosa di importante da sapere, ma non sono un filosofo, e sto cercando spiegazioni. Ti ringrazio.
Mi perdoni Isabella Savella ma mi vedo costretto a precisare due cose: 1) Nietzsche non voleva far riferimento alla concezione ciclica del tempo che avevano i greci, questo non spiegherebbe l'enfasi con cui parla di questa sua "illuminazione", di questa vetta del pensiero, se si fosse trattato solo di un ricordo letto su un libro. 2) Non si tratta nemmeno di un discorso etico; "vivi come se", una sorta di dovere, un modo di concepire la propria esistenza. Se non lo ha fatto, le consiglio l'interpretazione di Severino, uno dei più grandi filosofi italiani sull' eterno ritorno. th-cam.com/video/mTKdeVgIAoE/w-d-xo.html
Gentilissimo Enzo Fidanza, accolgo con piacere la sua precisazione. Il mio intento era quello di sottolineare la difficoltà di lettura dei testi di Nietzsche e la possibilità che questi possano essere interpretati in maniere diverse dai lettori, così come precisato e sottolineato dai maestri Abbagnano e Fornero nei loro manuali (uno fra tutti "La ricerca del pensiero" vol. 3A alle pagg. 414-415), nel quale sono suggerite anche queste possibili interpretazioni.
Mi creda gentilissima signora Savella, il compianto Nicola Abbagnano e il suo allievo Fornero, quest'ultimo ha avuto anche grandi maestri olre a Nicola Abbagnano e rispetto il suo lavoro ma nell'impossibile campo dell'ermeneutica nietzschiana non hanno portato un riga che potesse meritare un interessamento tra gli addetti ai lavori. Ovviamente questa è una mia personalissima opinione. Leggo e medito Nietzsche da oltre trent'anni e dopo aver letto attentamente e in maniera comparata tutte le sue opere, compresi i frammenti postumi, nell'edizione Colli-Montinari e i saggi più autorevoli sul filosofo, sto parlando del Nietzsche di Heidegger e il testo di Jaspers sono ancora in alto mare per quel che riguarda l'eterno ritorno. Quello di cui sono certo è che non c'entri nulla la concezione ciclica del tempo avuta dai Greci né tantomeno l'interpretazione della famosa frase "ma io così volli che fosse" riferita al passato, su cui la volontà come disse il filosofo "digrigna i denti", non potendo applicare al passato, divenuto un immutabile, la creatività del volere. Sto seguendo altre strade e mi sto riferendo alla via orientale in particolare. Le auguro di trovare in Nietzsche ciò che cerca ma mi creda, non è con la ragione che ci si possa avvicinare a questo filosofo, per il quale occorre una premessa fondamentale: un amore incondizionato per la comprensione del suo pensiero profondo, perchè il suo linguaggio seducente è molto stratificato e accessibile solo seguendo la via dionisiaca. Le auguro ogni bene.
Eterno ritorno ... Il pensiero più abissale di Nietzsche . In realtà a quel tempo Nietzsche non è stato in grado di equilibrare la potente tempesta in arrivo . Non era ancora il suo tempo . Nietzsche aveva iniziato a ricordare Chi in realtà è e le sue vite sulla meravigliosa Terra . Tutto qui quo qua . Gaetano
Insomma, cogliere l'attimo suona come una condanna a trarre il meglio da ciò che ci è concesso, credo che Nietsche miri a stimolare l'uomo a rivedere tutta la sua morale, elevandola alla comprensione di quello che sarebbe lo spirito assoluto hegeliano, captando in lui quella tipica esperienza interiore che sempre ritorna, con la stessa potenza, propria del superuomo.
Bravissima ne ho sentite molte di spiegazioni di questo concetto, mai nessuna cosi chiara,
Bravissima. Io la seguo moltissimo. Complimenti
È chiarissimo. Sei bravissima, grazie ❤️👍🏻
Esplicita ,ISABELLA,chiara e incisiva,l ascoltero' con piacere,sia per la **gaia scienza** e altro👏👏
Veramente molto brava e chiara, grazie 🙏🏻
AMATO e VISSUTO....BUON NATALE ANDREA FIORAVANTI. 🌟🥂🌟🥂🌟🥂🌟
mi piacciono molto queste lezioni complimenti!
L’aforisma 342 della gaia scienza è veramente, non solo geniale, ma addirittura stimolante e radicalmente innovativo, superlativo.
Vivere ogni giorno come se fosse l'ultimo della tua vita.
Non c' entra niente con l' eterno ritorno
Spiegazione stupenda. Come posso avere un colloquio con te, ho qualcosa di importante da sapere, ma non sono un filosofo, e sto cercando spiegazioni. Ti ringrazio.
Mi perdoni Isabella Savella ma mi vedo costretto a precisare due cose:
1) Nietzsche non voleva far riferimento alla concezione ciclica del tempo che avevano i greci, questo non spiegherebbe l'enfasi con cui parla di questa sua "illuminazione", di questa vetta del pensiero, se si fosse trattato solo di un ricordo letto su un libro.
2) Non si tratta nemmeno di un discorso etico; "vivi come se", una sorta di dovere, un modo di concepire la propria esistenza.
Se non lo ha fatto, le consiglio l'interpretazione di Severino, uno dei più grandi filosofi italiani sull' eterno ritorno.
th-cam.com/video/mTKdeVgIAoE/w-d-xo.html
Gentilissimo Enzo Fidanza, accolgo con piacere la sua precisazione. Il mio intento era quello di sottolineare la difficoltà di lettura dei testi di Nietzsche e la possibilità che questi possano essere interpretati in maniere diverse dai lettori, così come precisato e sottolineato dai maestri Abbagnano e Fornero nei loro manuali (uno fra tutti "La ricerca del pensiero" vol. 3A alle pagg. 414-415), nel quale sono suggerite anche queste possibili interpretazioni.
Mi creda gentilissima signora Savella, il compianto Nicola Abbagnano e il suo allievo Fornero, quest'ultimo ha avuto anche grandi maestri olre a Nicola Abbagnano e rispetto il suo lavoro ma nell'impossibile campo dell'ermeneutica nietzschiana non hanno portato un riga che potesse meritare un interessamento tra gli addetti ai lavori. Ovviamente questa è una mia personalissima opinione. Leggo e medito Nietzsche da oltre trent'anni e dopo aver letto attentamente e in maniera comparata tutte le sue opere, compresi i frammenti postumi, nell'edizione Colli-Montinari e i saggi più autorevoli sul filosofo, sto parlando del Nietzsche di Heidegger e il testo di Jaspers sono ancora in alto mare per quel che riguarda l'eterno ritorno. Quello di cui sono certo è che non c'entri nulla la concezione ciclica del tempo avuta dai Greci né tantomeno l'interpretazione della famosa frase "ma io così volli che fosse" riferita al passato, su cui la volontà come disse il filosofo "digrigna i denti", non potendo applicare al passato, divenuto un immutabile, la creatività del volere. Sto seguendo altre strade e mi sto riferendo alla via orientale in particolare. Le auguro di trovare in Nietzsche ciò che cerca ma mi creda, non è con la ragione che ci si possa avvicinare a questo filosofo, per il quale occorre una premessa fondamentale: un amore incondizionato per la comprensione del suo pensiero profondo, perchè il suo linguaggio seducente è molto stratificato e accessibile solo seguendo la via dionisiaca.
Le auguro ogni bene.
Eterno ritorno ... Il pensiero più abissale di Nietzsche . In realtà a quel tempo Nietzsche non è stato in grado di equilibrare la potente tempesta in arrivo . Non era ancora il suo tempo . Nietzsche aveva iniziato a ricordare Chi in realtà è e le sue vite sulla meravigliosa Terra . Tutto qui quo qua . Gaetano
possiamo dire che il super uomo di Nietzsche è un uomo che vive seguendo il carpem diem? (io sono brasiliano.scusami gli sbagli grammaticali)
Certo, è proprio così.
Isabella Savella grazie🌟
Prego!
Beh dipende....dipende da ciò che sarebbe più giusto fare secondo il nostro bene individuale.
Insomma, cogliere l'attimo suona come una condanna a trarre il meglio da ciò che ci è concesso, credo che Nietsche miri a stimolare l'uomo a rivedere tutta la sua morale, elevandola alla comprensione di quello che sarebbe lo spirito assoluto hegeliano, captando in lui quella tipica esperienza interiore che sempre ritorna, con la stessa potenza, propria del superuomo.
Qui e ora si rifà al buddismo
"La gaia scienza"? O "Verità e menzogna"?