"I viaggi di Gulliver ", ho capito di aver letto da bambino la versione integrale quando hai parlato del tuo doppio legame con l'umanità. La difficoltà soprattutto di accettarla e devo dire che a 9 anni provai la stessa cosa. Solaris, ho visto il film di Tarkovskij poco prima che la mia vita si distruggesse. Ed è molto doloroso pensare di riprendere in mano il racconto perché molte persone non ci sono più e vorrei tornare a casa nel 2003. Ho sbirciato qualche pagina del "Cantico del caos" e dico la mia impressione : l'autore ha il coraggio e la voglia di guardare dove costa fatica guardare, dove il mondo è più sporco. Forse perché questo mondo ha bisogno di essere accettato, oppure ripulito e tenuto con cura. Insomma pone lo sguardo dove ce n'è più di bisogno. Un saluto...
"Il gabbiano Jonathan Livingston" Tanto breve quanto geniale. Mi ha letteralmente cambiato la vita, mi ha dato il coraggio di fare scelte che non avrei avuto il coraggio di fare. Forse è stato solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso, ma anche se fosse così avrebbe un enorme valore simbolico per me. È come se avessi fatto inversione di marcia in autostrada e stessi ancora viaggiando contromano Complimenti per il tuo canale e la tua preparazione. Ti stimo davvero tanto. Purtroppo non riesco a seguire tutti i video, ma quando capita resto sempre soddisfatto. Grazie
È un libro che ci leggeva la maestra in quinta elementare, lei ne era ossessionata, allora non ne capivo il motivo. L'anno scorso, ricordandomi di questo fatto lo acquistai su Amazon e finalmente compresi. Una piccola favola densa di significato e ispirazione, è stata anche per me una riconferma di tante idee che avevo in testa, a cui ho potuto dare una forma più definita. In poche parole, veramente tanta roba
"Un dio...minorato, che non si rende conto di volere più di quanto possa. Uno che ha costruito gli orologi, ma non il tempo da essi misurato... Un dio che ha creato un'eternità:ma questa eternità, da misura della sua presunta potenza, si è trasformata nella misura della sua sconfinata disfatta" Grazie Rick, grazie davvero
i libri che mi hanno cambiato l'esistenza 1) *"I capolavori"* - H.P. Lovecraft (insieme dei migliori racconti del mio maestro, edito da "Mondadori") 2) *"La Metamorfosi"* - Kafka (beh, sappiamo tutti il perché, conosciamo tutti l'importanza "esistenziale" di questo libro) 3) *"il Neuromante"* - William Gibson (il primo romanzo letto ad introdurmi ad una narrazione non proprio... classica) 4) *"1984"* - George Orwell (ripeti il punto 2) 5) *"Il vecchio e il mare"* - Ernest Hemingway (a cosa pensa un uomo totalmente solo? A cosa pensiamo quando siamo tanto soli? Lo sappiamo, ma tante volte non riusciamo a trasporlo in parole, per fortuna ci viene in soccorso l'Autore statunitense.) Un po' troppo "classici", lo so... ma tant'è.
La Metamorfosi bellissimo, di Kafka ho letto un altro suo racconto "Lettera al Padre" che mi ha un po' annoiato. 1984 bellissimo e ho voglia di leggere "Il Vecchio e il Mare"
1984 mi ha veramente cambiato la vita dal punto psicofisico (ci tengo a precisarlo) se mi assicuri che vale la pena (dopo aver letto 1984) leggere la metamorfosi lo farò.
Cerco sempre di aspettare un po' prima di lasciare il mio like ad un tuo video, ma non ci riesco, lo conquisti sempre prima di quel punto. Trovo i tuoi video molto interessanti perchè magistralmente eterogenei, tocchi moltissime tematiche, dalla letteratura all'attualità, all'immancabile filosofia, mantenendo sempre uno stile elegante e fluido, ascoltarti e vederti è sempre un piacere. Da grande lettrice ti ringrazio per questa "condivisione letteraria". P.S. commentare Tolkien non è certo impresa semplice, ma il tuo punto di vista e i collegamenti tra la letteratura classica e l'epica Tolkeniana è davvero interessante 😍 quindi, to do: rileggere il Signore degli anelli in quest'ottica ❤ Grazie sempre Rick
A quanto pare la Mondadori ha accolto la tua petizione e rimesso in stampa "I canti del caos"! Il mio libro preferito, oltre che quello che ha cambiato la mia via, almeno quella di lettrice, è "Il signore degli anelli". Letto la prima volta a cavallo tra i 13 e i 14 anni, rappresenta per me il passaggio dell'infanzia a quello dell'adolescenza. Il viaggio di Frodo e Sam è stato anche il mio. Ricordo a distanza di più di 17 anni i momenti in cui lo leggevo. Semplicemente fantastico.
Grazie per aver citato il capolavoro di Moresco, ogni volta che sento qualcuno farlo mi si apre il cuore. E' uno dei libri fondamentali della mia vita e nonostante, come hai detto, sia una lettura impegnativa (l'ultima parte con la grammatica completamente reinventata è stata dura, ma soffrivo ridendo, perché era una sorta di purificazione che mi cambiava la pelle), amo rileggerne brani a caso, come si può fare per esempio con i libri di Burroughs o con La fiera delle atrocità di Ballard, perché credo che al suo interno ci siano tra le più belle e poetiche pagine della letteratura mondiale. Grazie ancora.
Avevo già visto intravisto la trilogia dell'increato alle tue spalle, quando ho aperto il video ho visto lo spazio vuoto tra Gli esordi e Gli increati, mi sono detto "vuoi vedere che parla proprio del libro più introvabile della letteratura contemporanea italiana"? Grande!!! A proposito, uscirà a breve una nuova edizione de Gli esordi, facciamo un appello per una nuova edizione dei Canti ! Dannazione!
Ho pensato molto a quali potrebbero essere i cinque più uno libri che mi hanno cambiato la vita, e più che i titoli mi sono venuti in mente gli autori. -Il primo è Albert Camus, ed in particolare, La Peste perché ha un messaggio positivo che nasce da una epidemia, meraviglia. -Il secondo è l'autobiografia di Malcom X. In quel periodo avevo scoperto l'Hip Hop e oltre a ricercare per capire la cultura che sta dietro al movimento mi sono reso conto che dovevo guardare le cose da un punto di vista diverso, ecco questa autobiografia ha cambiato molto il mio modo di vedere le cose a entrare in contatto con il mondo Islamico e con le sue complessità. -Jack Kerouac. Lo ritengo il mio maestro. Mi ha insegnato a scrivere haiku prescindendo dalle differenze tra lingue occidentali e il Giapponese. Se devo citare un libro suo I vagabondi del Dharma è quello che preferisco. -Jacques Réda, Châteaux des courants d'air. Un libro di poesia e prosa, non so se esita in Italiano ma è il mio poeta preferito. -Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo. Geniale a parer mio. Julio Cortázar che mi ha fatto scoprire autori attraverso le sue lettere (no non scriveva a me ovviamente, ma corrispondeva con suoi amici) ed l'autore a cui sono più legato e che leggerò anche in versione originale. PS: Ho letto i Canti del Caos e tutto quello che Moresco scrive, ed insieme ad Evangelisti sono due autori che non smetterei mai di leggere. Lunga vita!
Un libro che mi ha davvero sconvolto è Il mondo nuovo di Huxley. Non so bene perchè e non posso dire che mi abbia cambiato la vita, ma è in assoluto il libro che più mi ha sconvolto.
Rick, io non finirò mai di esserti grato per avermi fatto conoscere un libro come i "Canti del Caos" ed un autore come Antonio Moresco. Quando ne parlasti in un tuo video sul valore della letteratura ne rimasi subito colpito e affascinato, tanto che l'ho acquistato usato non molto tempo dopo. All'inizio non potevo credere a quello che stavo leggendo, non riuscivo a capacitarmi di quanto fosse profondo e oscuro questo abisso in forma di libro dominato dal caos. Una cosa è certa, nonostante le inevitabili difficoltà iniziali, lo smarrimento, le nausee, i capogiri, le vertigini, l'incredulità, ho finito per leggerlo tutto. E ti posso dire una cosa... non ho mai letto niente del genere nella mia vita e, con ogni probabilità, non è mai stato scritto niente di paragonabile nella storia della letteratura. È un'opera completamente nuova, unica, che mi ha scosso, mi ha cambiato, e mi ha fatto capire che le potenzialità della letteratura sono decisamente più grandi di quello che viene immaginato in questa epoca. È un libro per pochi, che molti non gradiranno, ma proprio per questo è una perla rara che va custodita. È un'opera inattuale perché è futura, quindi bisogna sforzarsi di accettarla ma, una volta accettata, una volta messo il piede nell'abisso, non si torna più indietro. È come l'abisso di cui parla Nietzsche, di fronte al quale o si soccombe, o lo si affronta con tenacia e affrontandolo si cambia. Io l'ho affrontato con tutte le mie forze di ignaro e irredento lettore... e sono felice di averlo fatto. Grazie Rick, e grazie soprattutto a Moresco.
A quanto ho capito fa parte di una trilogia, ma può essere letto da solo o è necessario recuperare anche gli altri libri? Sono un po' soffocato dallo studio e non credo che avrei il tempo di leggermi un'intera trilogia, ma per "sole" milleduecento pagine potrei farci un pensierino.
Fratello Metallo Canti del caos è il secondo libro della trilogia; il primo è intitolato "Gli Esordi", mentre il terzo "Gli Increati". Ora, io letto per primo i Canti e ti dico che, a parte qualche piccolo riferimento iniziale con gli Esordi, non mi sono perso molto, anche perché i Canti è uno squarcio nel tessuto narrativo degli Esordi e immette il lettore in una dimensione completamente nuova che non ha nulla a che fare con la precedente. Quindi, a mio parere puoi benissimo partire dai Canti poi, se terminarai il libro, e te lo consiglio vivamente, anche se alcune cose ti sembreranno folli, dovresti leggere gli Esordi e SOLO alla fine gli Increati, che prende tutto quanto c'è nei libri precedenti e lo capovolge dal punto di vista dell'increazione e dell'increato che è un concetto di cui Moresco inizia a parlare nell'ultima parte dei Canti.
Fratello Metallo Se permetti ti do un consiglio. Come avrai ben capito Moresco è un autore fuori dal comune, quindi cerca di approcciarti al libro con un certa tenacia, senza paura e senza pregiudizi letterari e narrativi. Lo stile di Moresco a volte non è piacevole ma solo perché a lui non interessa nulla della forma. A volte, il linguaggio e le parole vengono addirittura smontati e ricreati. Nella terza parte Moresco crea per giunta un nuovo tempo verbale... una specie di doppio futuro. Quindi, non spaventarti di fronte all'abissalità del testo, ma piuttosto affrontalo, fino alla fine.
Dai miei appunti, ecco il libro che mi ha cambiato la vita di più, ad oggi. Il Nome della Rosa. L’etichetta pubblicitaria sostiene che sia ‘’Il Romanzo che ha cambiato la letteratura italiana’’. Non credo che sia propriamente così. Ciò che a mio avviso Eco ha fatto è stato, ‘’rivitalizzare’’, riproporre stilemi radicati nella cultura italiana in modo personale e soprattutto intelligente, ma non per la creazione di qualcosa di assolutamente nuovo, (è qui che ‘’cambiamento’’ è esagerato se s’intende una totale novità,) bensì una rielaborazione efficace e necessaria. Poiché ritengo che se qualcosa deve essere ripetuto, è perché in quel momento è NECESSARIO che si ripeta. Poiché la ripetizione di un concetto di un’idea, si tesse di nuovi significati, alla luce del contesto e di come quest’ultimo la coglie. Perciò in definitiva il cambiamento sta nella NUOVA SINTESI di contenuti e concetti, non nella novità della stessa. Comunque sia, la volontà di citazione è presente sin dall’inizio del libro, infatti l’incipit è ‘’NATURALMENTE, UN MANOSCRITTO’’. Quel ‘’naturalmente’’, è posto lì per dare un segnale. Si rivolge ad un lettore che vuole instaurare un rapporto di complicità con l’autore, per poter così entrare nel suo gioco di scatole cinesi. Il romanzo è costituito da una fitta serie di rimandi, e questo dell’incipit è uno dei più importanti. Per questo il lettore più avveduto si renderà immediatamente conto del riferimento ai Promessi Sposi di Manzoni. Dettaglio che ho apprezzato molto è il modo in cui viene narrato il ritrovamento del suddetto manoscritto. È un resoconto molto realistico, tant’è che sprovvisti di adeguata arguzia, si potrebbe pensare che il manoscritto sia realmente esistito, e so che ad Umberto Eco sono state spedite diverse mail(s) da lettori che chiedevano proprio di questo fatto. Ma torniamo all’importante premessa (meta-)narrativa che questo ci impone, perché così l’autore crea una quadruplicità di livelli nella narrazione stessa. Eco dice che un tizio ha detto che un abate del ‘700 diceva che Adso disse. Perciò Eco è in realtà il 4° in ordine di narratore, e questa scelta ci viene illustrata nelle ‘’postille…’’: ’’Una maschera, ecco cosa mi occorreva. Mi sono messo a leggere o a rileggere i cronisti medievali […]. Essi avrebbero parlato per me, e io ero libero da sospetti. […] Così scrissi subito l’introduzione, ponendo la mia narrazione ad un quarto livello di incassamento, dentro ad altre tre narrazioni: io dico che Vallet diceva che Mabillon ha detto che Adso disse…’’. È così che, consapevoli di questo incassamento, ci si addentra nella lettura. (Da notare che il modo in cui sono intitolati i capitoli, sarebbe, di rimando una ‘’aggiunta’’ fittizia settecentesca. Tanta roba eh?) Posso dire che l’incipit vero e proprio è piuttosto atipico, quantomeno non descrive un personaggio che fa qualcosa… Ma ho apprezzato molto la dimostrazione di acume che Guglielmo da all’arrivo nell’abazia. E già da qui i rimandi si moltiplicano, impossibile con collegare la coppia Adso-Guglielmo a quella Watson-Holmes, così come la chiusura di un capitolo dal sapore inequivocabilmente Manzoniano. Con questa lettura sono stato attento a sottolineare passaggi degni di nota, ed a corredarli di appunti. Siccome so che essendo passato un po’ di tempo dalla mia lettura le mie riflessioni non potranno essere approfondite come vorrei, tratterò qui solo i passaggi che ho corredato di appunti rinviando una trattazione più completa del romanzo ad una prossima lettura. Adesso vorrei parlare di un tema che ho trovato molto interessante nel corso della lettura. Il tema della relazione tra i libri. A pag. 334, Guglielmo dice che per portare avanti le indagini, dovrà probabilmente leggere altri libri. Al che Adso gli domanda: ’’Come Mai? Per sapere cosa dice un libro ne dovete leggere degli altri?’’. La risposta di Gugliemo è: ’’ […] Spesso i libri parlano di altri libri’’. Questo è secondo me un passaggio chiave, che dovrebbe far capire come i libri sono profondamente in relazione tra loro, e giungerei ad affermare che conoscere (anche solo parzialmente) le relazioni tra i libri, è in realtà ben più proficuo che non conoscerne alla perfezione uno solo. E dovrebbe anche fornire un indizio su come interpretare la nostra lettura, giacché ‘’Il Nome della Rosa’’ è un libro dove si racconta della ricerca di un libro, (certo, la storia è un giallo, ed i morti ci sono, ma l’obbiettivo rimane un libro) in mezza ad una biblioteca, che è a sua volta una fucina di libri, ed il tutto è a sua volta costruito da riferimenti ad altri libri… Pazzesco. Invito ad interpretare in questi termini uno dei passaggi immediatamente successivi, dove Guglielmo si rivolge ad Adso e questi replica: Per me questa è una cosa straordinaria, ma passiamo ad altro. Uno dei temi portanti del romanzo è la verità, che però andrò a sviscerare qui solo marginalmente, in quanto sarebbe d’obbligo un approfondimento sul finale, che non ho ancora compiuto, e quindi non potrei esprimermi adeguatamente. Mi limito quindi solo ad analizzare un breve passo a pag. 355, (parla Adso): . In queste poche righe è per me condensato quanto verrà poi esplicitato e ripreso nel finale dell’opera, ovvero l’impossibilità di giungere ad una verità assoluta. E come sia solo un cieco chi crede ed attribuisce alle suddette verità il loro presunto valore. È interessante vedere come questo tema sia collegato al concetto dell’interpretazione, dell’indagine conoscitiva, come a pag. 366: ‘’I libri non sono fatti per crederci, ma per essere sottoposti ad indagine. Di fronte ad un libro non dobbiamo chiederci COSA DICA, ma COSA VUOLE DIRE […].’’ In questo frangente s’inserisce anche la semiotica, disciplina di cui Eco era grande esperto, ma che approfondirò alla prossima occasione. Mi limiterò a dire che l’interesse di Eco verte in questo caso sulla natura convenzionale del nome, ed appunto più in generale dei segni, che sono tutti fortemente relativi ed il loro utilizzo come tramite per riferirsi ai concetti, che sono invece universali. Da qui, con occhio medievale (a mio avviso il medioevo è presentato magistralmente ed in modo molto fedele), ci viene illustrata anche una diversa visione del sapere, dalla bocca del vecchio Jorge, dove emerge tutta la convinzione della cristianità medievale, di un conservatorismo chiuso, ma si vedrà (nella prossima trattazione) insensato e proprio invece ‘’del diavolo’’. È quella ‘’sicurezza degli errori’’, in cui si critica non la qualsivoglia verità, ma il fanatismo omicida che la supporta. In conclusione, tra i passi che ho sottolineato riporto quest’ultimo, (il vecchio Jorge parla) a pag. 460: ’’ […] del lavoro di questo monastero è sostanza la custodia del sapere, perché […] è proprio del sapere, cosa divina, essere completo e definito sin dall’inizio, nella perfezione del verbo che si esprime a sé stesso. La custodia, dico, non la ricerca, perché […] non vi è progresso, non vi è rivoluzione di evi, nella vicenda del sapere, ma al massimo continua e sublime ricapitolazione.’’ P .S. Scivolone su Dante!
Sarà la quinta volta che riguardo questo video a distanza di mesi e anni, la passione con cui parli di quei libri è quasi tangibile. Spero in un "TOP 10: libri che mi hanno cambiato la vita" in un prossimo futuro, nel frattempo mi consolo con i fantastici consigli di lettura.
Piccola precisazione da letterato pedante: Dante (perdona il bisticcio XD) è stato esiliato da Firenze non per aver scritto la Commedia (la cui stesura è cominciata in seguito), ma a causa della sua appartenenza politica (i guelfi bianchi, il cui potere sulla città fu rovesciato durante l'assenza di Dante, che era in ambasciata dal papa Bonifacio VIII); in realtà lui sperava di essere riammesso a Firenze proprio acquistando gloria poetica col Paradiso e con altre opere come il Convivio. Comunque bellissimo video! Parlando di libri che cambiano la vita, hai mai letto "Molto forte, incredibilmente vicino" di Jonathan Safran Foer? Io l'ho trovato sublime
è una constatazione un po' superficiale che ho fatto nel discorso e su cui non volevo approfondire, ma le idee che inserì poi nella Divina Commedia furono quelle che gli valsero l'esilio. Cioè, la Commedia è la formalizzazione letteraria di tutto ciò che gli costò l'esilio. Ho letto il libro di Foer e, pur apprezzandolo, non l'ho trovato così illuminante come molti dicono! ;) Però è sicuramente uno splendido romanzo!
@@rickdufer No, Dante fu esiliato solo perché esponente del partito perdente. Con lui furono esiliati tutti i membri della "parte bianca". L'esilio era la normale pena - oltre alla morte - per chi apparteneva al partito perdente la contesa politica. Inoltre, la contesa tra "Bianchi" e "Neri" non era nemmeno ideologica ma semplicemente di parte politica: due gruppi di potere si son fatti la guerra, uno ha vinto e uno ha perso, stop.
Ciao! Sono Brasiliano e ti sfido a leggere uno dei 5 libri brasiliani chr hanno cambiato la mia vita. Accetteresti di leggere uno di loro e parlare su di lei? 1- Capitani della Spiaggia, di Jorge Amado. Questo scrittore è il non proprietario del premio nobel per la letteratura che il Brasile non ha mai avuto. La storis parla un po della povertà dei bambini abbandonati. 2 - L'Alchimista, di Paulo Coelho. Questo è il piu conosciuto brasiliano fuori dal brasile. Qui per noi, un scrittore di dubbia qualita. Ma tutti lo amano mondo esterno. 3 - Don Casmurro, di Machado de Assis. Machado de Assis per brasiliani è come Dante per gli Italiani, o Camões per Portogallo. O come Cervantes, per gli Spagnoli. Rappresenta lo spartiacque della letteratura nazionale. Grande Sertão, di João Guimarães Rosa. Favoloso altipiano del Brasile profondo. È uno dei piu grandi romanzo del realismo magico della America Latina. Il Fausto brasiliano. Casa Grande y Senzala, di Gilberto Freire. Il libro per cui vuol DAVVERO conoscere il Brasile. Questo è molto difficile. In bocca al lupo.
Io ho 17 anni e ho letto abbastanza ma ad essere sincero fino ad adesso nessun libro è riuscito davvero cambiarmi tanto quanto l apologia di Socrate. Un uomo che è riuscito a farmi sparire la paura di morire, che è il più sapiente di tutti per il fatto che ammette la sua ignoranza mentre è circondato da pseudo sapienti. La sua forza d'animo lo ha reso a me una figura comparabile a quella di Gesù per un cristiano ( e io sono agnostico). Sicuramente non è stato il libro più bello che ho letto ma senza dubbio il più significativo.
Personalmente non posso che pensare a *1984* , arricchito dall'esperienza visiva di Metropolis e Brazil. Lo considero semplicemente il libro che analizza l'uomo di oggi nella maniera più coerente e puntuale, scritto 70 anni fa, e ho già detto tutto. E aggiungerei anche *Scritti sul cinema* di Yasujiro Ozu, probabilmente il più grande regista mai esistito. Gli scritti sul cinema analizzano in maniera più dettagliata (grazie ai tempi della letteratura rispetto a quelli del cinema) la poetica e il pensiero di Ozu. È incredibile come analizzando nella maniera più realista e imparziale il giapponese degli anni 40/50 riesca a essere incredibilmente moderno, ad analizzare in qualche modo anche noi uomini di oggi, a parlare di sé, criticarsi, elogiarsi, trasmettere la filosofia del film come unico motivo di vita, e ad essere incredibilmente universale nonostante sia universalmente considerato il "più giapponese dei registi giapponesi".
I libri che mi hanno cambiato la vita sono sicuramente: -Dell'Amore e di Altri Demoni (Márquez) -Flatlandia (Abbott) -La Fattoria degli Animali (Orwell) - Il Processo (Kafka) - Cecità (Saramago)
Mentre non mi è piaciuto "il signore degli anelli" e non sono nemmeno riuscito ad arrivare alla fine, ucciso dalla noia, mi trovo pienamente d'accordo su Solaris: finirò di leggerlo stasera e resterà sul kindle per una seconda lettura! E gli altri libri di Lem seguiranno. Sono anche d'accordo sul fatto che si legga in fretta: meno di sei ore.
-Autobiografia di uno Yogi Mi ha aperto una porta nel mondo della spiritualitá -Il lupo della della steppa Ho capito di non essere l'unico a farsi certe domande -l'isola misteriosa Il primo libro che ho letto veramente !Ha rafforzato il mio amore per l'avventura e la sopravvivenza ! I tre moschettieri Per la fratellanza e l'idea di morire per una causa ! Io non ho paura
I miei sono Il Codice Da Vinci (mi ha cambiato la vita perché mi ha fatto appassionare alla lettura) On the road (mi ha reso un po' più pazzo) Il maestro e margherita (mai finito, ma ha completamente cambiato il mio modo di interloquire con gli altri) Apologia di un matematico (mi ha reso ancora più amante della matematica astratta) Il miglio verde (letto con difficoltà, ma mi ha reso più sensibile a tante cose)
Libri che mi hanno cambiato la vita (in ordine di lettura): - Mattatoio n.5 (Vonnegut) - I miserabili (Hugo) - Trilogia della città di K (Kristof) - Le città invisibili (Calvino) - Il lupo della steppa (Hesse)
I miei libri indimenticabili in assoluto: casa desolata, i demoni, i Buddenbrook, la valle dell’Eden, tutto Borges, divina commedia (tutta), Piranesi (devo assolutamente leggere Mattatoio, grazie)
Solaris e Mattatoio n.5 li ho entrambi qualche anno fa. Senza sapere nulla riguardo autori, fama delle opere ecc ecc. Confermo... entrambi mi hanno cambiato :)
Sapevo di Solaris, mi chiedevo solo quando! Ottimo, 3 libri su 6, recupererò Borges che è tanto che voglio farlo, leggerò I viaggi di Gulliver e soprattutto mi abbandonerò ai Canti del Caos. Grazie per il video Rick!
Ciao, sono interessato alla lettura di Solaris. Anche perchè la trama e il genere mi affascinano ma ho paura che sia un po complicato. è cosi? scorre? cosa mi consigli anche considerando che è da poco che ho ripreso a leggere. Grazie mille
Libri che ho adorato: Di Walter Isaacson Innovatori, Steve Jobs, Albert Einstein e il suo ultimo su Leonardo Da Vinci, poi Silicio di Federico Faggin, di Giorgio Garuzzo il favoloso Fiat I segreti di Un’epoca e Quando in Italia si facevano i computer. Ma non posso non citare James Dyson (si, quello degli aspirapolvere) Against All Odds, e l’autobiografia vita di Akio Morita , presidente Sony. Un’altro meraviglioso è Shoe Dogs, in Italia L’arte della vittoria, del fondatore della Nike Phil Knight. Sul comodino ho in pole position “uomini e lavoro alla Olivetti” (introvabile, pagato un rene) e la vita di Nikola Testa. Se parliamo di letteratura, mi sono piaciuti molto 99 Francs di Beigbeder, ma tutti i suoi libri in generale meritano... Primo Levi, Lolita di Nabokov (soprattutto grazie al meraviglioso sforzo della traduttrice).... essendo io Veneto , adoro l’opera di Vitaliano Trevisan... TUTTA, (anche se il suo Works del 2016 resta il migliore) e Cartongesso di Francesco Maino
Il ciclo delle fondazioni di Asimov, la trilogia degli anni '50. Quei libri mi hanno cambiato la vita dandomi una visione molto più razionale del mondo e facendomi abbandonare ogni credenza soprannaturale. Solaris mi ha sempre affascinato come romanzo ma non l'ho mai preso perchè non mi piace l'edizione. Aspetto magari una ristampa Urania...
Ecco i libri che mi hanno cambiato la vita (non in ordine) -la fattoria degli animali(Orwell) -1984 (Orwell) -il sentiero dei nidi di ragno(Italo Calvino) -uno nessuno centomila (Pirandello)
il mio primo libro è stato Harry Potter e la pietra filosofale! ha acceso in me la passione per la lettura: un'altro è la meccanica del cuore, libro che mi è entrato nel cuore (e non è un gioco di parole)
Arrivo tardi, molto tardi, ma il libro di Moresco lo prenderò. Vedremo ragazzone, spero sia sconvolgente almeno la metà di quanto detto nel video. Ciao Rick.
beh cosa dire...complimenti. Dei testi meravigliosi, 3 dei quali (Finzioni, Il signore degli anelli, Solaris) condivisi in pieno e comunque anche gli altri bellissimi (Insomma mattatoio n5, Gulliver, grandi opere nella loro diversità). Ma per fortuna che hai scelto Borges, nulla a che vedere con quella prodezza di infinite jest (se posso permettermi). Non nego il guizzo di genialità di Wallace ma è un libro che forse non meritava di stare nei 5+1, è troppa la sua pervaso da un qualcosa di poco genuino e artificioso. Aleph purtroppo mai letto e neanche i canti del caos che non lo avevo neanche mai sentito.
Buongiorno, ho una domanda alla quale non trovo risposta e penso che potresti aiutarmi. Se voglio parlare di un libro su TH-cam quali limiti ho per parlarne (in termini di copyright)?
Top 5 libri che mi hanno cambiato l'esistenza, in ordine di scoperta - il ritratto di Dorian Gray - 1984 -l'insostenibile leggerezza dell'essere - il Castello - Abissi d'acciaio
Sono finito sul tuo canale per caso cercando Vonnegut. Mi ha incuriosito il titolo ed ho visto che 3 libri che citi hanno cambiato anche la mia vita (Vonnegut ed i due Borges). Sto scrivendo queste righe prima ancora di vedere il video. A dopo ;)
Libri che mi hanno cambiato la vita: Lolita (Nabokov), Diary (Palahniuk), Ultime lettere di Jacopo Ortis (Foscolo), Le regole dell'attrazione (Ellis), La coscienza di Zeno (Svevo)
Interessante! Ho letto Tolkien e Borges, con gran ritardo, qualche mese fa, restandone stregato. Per quanto io soffra a lasciar fuori tante cose, i miei testi (in un elenco globale, non limitato ai romanzi) sono: - L'Idiota di Dostoevskij (e se ne dovessi scegliere solo uno, sarebbe senz'altro questo) - L'Apologia di Socrate (questo mi ha proprio salvato) - Cosí parló Zarathustra - L'ultima domanda di Asimov (un racconto, ma tant'é...) - Il signore degli anelli - Foundations of differential Geometry, Kobayashi e Nomizu (la mia Arcadia, simboli che si attorcigliano in poesie) Saluti da un mecenate!
hey Rick ciao, sono molto incuriosito dall impatto dei canti del caos, da come tu ne parli e del fatto che non sembrano esistere edizioni in altre lingue. Pensi che prima o poi parlerai più approfonditamente di questo libro? Mi ha molto incuriosito, dato che non sono un assiduo lettore anche a causa della mia lentezza e difficoltà nella comprensione di alcuno testi mi giunge una domanda molto importante da farti: sapresti dirmi se mattatoio, i canti e solaris sono testi troppo difficili per uno come me? Hanno un linguaggio più o meno arrivabile anche a un lettore principiante o hanno un linguaggio di maggior spessore? Dal momento che sono anche libri con un certo fondo psicologico e filosofico, pensi siano troppo difficili da seguire per alcuni? Attendo con ansia la tua risposta e ti ringrazio in anticipo per questo ma anche per tutto ciò che fai.
Grazie per il video. Alcuni li ho letti, altri di sicuro li leggerò e spero che facciano lo stesso effetto su di me! Unica cosa: dire che la Divina Commedia valse a Dante l'esilio non è una forzatura un po' troppo grossa?
sì, è una forzatura su cui non volevo approfondire, ma le idee che inserì poi nella Divina Commedia furono quelle che gli valsero l'esilio. Cioè, la Commedia è la formalizzazione letteraria di tutto ciò che gli costò l'esilio.
L’unico libro che credo mi abbia davvero cambiato il modo di pensare è Factfulness di Hans Rosling. Nonostante la sua copertina lo faccia sembrare l’ennesimo libro di un guru che vende il successo e il tema possa sembrare banale, mi ha stupito il modo in cui utilizzando i dati sia riuscito a dare una visione più fedele e migliore della realtà.
Ho accettato la sfida e ho letto "Canti del caos". 1069 pagine in cui la lingua italiana viene tòrta, violentata, sfigurata per rendere questo libro intraducibile e direi anche illeggibile. Ho impiegato 4 anni per leggerlo e potere giungere ad oggi e gridare come Fantozzi: quest'opera è la corazzata Potemkin della letteratura italiana!
Vorrei menzionare, forse con una nota un po' più pop, altri due libri che hanno innescato grandi cambiamenti nella mia vita: Guida Galattica per Autostoppisti e Il Più Grande Uomo Scimmia del Pleistocene. Per il resto non vedo l'ora di leggere quelli che hai consigliato (a parte LOTR che già lessi più volte). Grazie!!
Grazie Rick! Sicuramente leggerò la trilogia di Moresco... Io vorrei segnalarti solo uno dei libri che mi hanno segnato profondamente: Dune di Frank Herbert
Io nel signore degli anelli ci ho trovato solo una distinzione semplicistica tra bene e male senza sfumature, spade e discorsi retorici che mi puzzavano di destra.
Rick DuFer senza tema di smentita...il bello della letteratura è che lettori differenti trovano messaggi diversi nel testo. Io ci ho visto quello, potrei rileggerlo e cambiare idea. Ma ciò che ricordo l'ho scritto nel commento precedente.
Riccardo Sandri Come ho detto anche agli altri, è un libro molto scottante e impegnativo, non solo per i temi trattati ma anche per lo stile e la prosa di Moresco, che è molto particolare e di conseguenza è necessario un po' di tempo per sintonizzarsi con il suo canto; ma una volta sintonizzato potresti non uscirne più perché è unico. In più non è un libro scritto per dare piacere al lettore, ma per sconvolgerlo. Tolto questo, è un'opera completamente fuori dall'ordinario, sia nella struttura che nei personaggi, molti dei quali sono indimenticabili, grotteschi e fuori di testa. Se cerchi qualcosa di diverso, una lettura che ti apre nuove orizzonti e non temi di confrontarti con linguaggi sconosciuti, allora Canti del caos farà al caso tuo ;)
bella, molto sentita, la recensione per i Canti del caos. io ho tutti e tre i libri della trilogia, tutti e tre iniziati ma lasciati a un certo punto. di Moresco avevo letto avidamente Lettere a nessuno, poi L'addio che, al contrario dei tre tomi - anche se ne è una sorta di spin-off - pare quasi Chuck Palahniuk. dopo questo appello, non posso fare altro che riprovarci... almeno con i Canti (gli altri due si vedrà)
Rick ti voglio bene ma diamine hai passato più tempo a far le marchette per seminari/patreon/live passate, che a parlare dei testi... Inoltre, niente Infinite Jest?
E se ti dicessi che senza seminari e Patreon tu non potresti vedere questo video? Su dai, non lamentiamoci del nulla :) Infinite Jest era in ballottaggio con Borges, ma alla fine ha vinto JLB
Rick DuFer Indubbiamente, e non vedo perché non pubblicizzarli ad inizio o fine video: trovo che bloccare per 2/3 minuti buoni il discorso su Tolkien per pubblicizzare (giustamente) il seminario sia controproducente per il video in sè e che dia meno rilevanza all'annuncio...
Rick DuFer Gran bel video, è interessante scoprire quali libri abbiano influenzato nel loro percorso pedagogico e di crescita le persone. Dellimellow ha avviato una bella iniziativa, ha creato una playlist libera e pubblica dove ognuno può inserire video su libri consigliati e niente, questo mi pare che calzi a pennello. Qualcosa in contrario se ti inserissi? Scusa se ricopio e incollo il commento , ma prima di agire intendo chiedere ovviamente il tuo permesso ;)
Rick ho scoperto che Mondadori ha ripubblicato i Canti del Caos (per mia grande sorpresa e felicità, visto che è da questo video che lo cerco e non lo trovavo). Fa parte, come dici, di una trilogia. Io sono un tipo "completista" e sapere di star leggendo qualcosa con anche solo rimandi velati a testi precedenti non mi farebbe vivere bene l'esperienza. D'altra parte però confesso che ho una voglia matta di leggerlo e ho paura finisca di nuovo fuori catalogo. I rimandi (anche solo tematici, che escludo non ci siano visto che stiamo parlando pur sempre di una trilogia) sono forti? Stiamo parlando di tre libri legati dalla trama? Dall'universo in cui sono ambientati? Da un preciso stile di scrittura? Da un tema?
Puoi tranquillamente iniziare dai Canti del caos. Nei Canti c'è qualche rimando agli Esordi, il primo libro della trilogia, ma niente che ti faccia perdere chissà cosa, anche perché i Canti è un testo a sé, un'opera germinante ed autogerminante, che va a parare da tutt'altra parte. Vai di Canti del caos e approfitta della tanto agognata ristampa, poi, se il libro ti avrà scosso e vorrai leggere altro di Moresco, passa agli Esordi e solo alla fine agli Increati, ultimo libro della sua mastodontica trilogia.
Non ho capito bene il nodo tra stesura della Commedia/esilio di Dante: storicamente Dante viene esiliato perché facente parte della fazione che si oppone al papato di Bonifacio VIII, e la Commedia viene tranquillamente portata a compimento durante i successivi venti anni.
è una constatazione un po' superficiale che ho fatto nel discorso e su cui non volevo approfondire, ma le idee che inserì poi nella Divina Commedia furono quelle che gli valsero l'esilio. Cioè, la Commedia è la formalizzazione letteraria di tutto ciò che gli costò l'esilio.
Rick DuFer mi ci ritrovo già di più, alla fine le motivazioni sono squisitamente di carattere politico; da come emergeva dal video sembrava che Dante fosse stato dato alla damnatio memoriae da parte dei fiorentini per colpa della Commedia (fatto strano a pensarsi, visto che poi 70 anni dopo Boccaccio ne dava tranquillamente letture pubbliche)
Rick DuFer riguardo il video non potrei essere più d'accordo su Solaris, che è veramente un libro annientante: anche se probabilmente la più grande genialata di quel vecchio satiro di Lem rimane Vuoto Assoluto.
Credo che domani andrò ad acquistarmi il libro Solaris. Grazie, e lascerò un commento. Sono un po spaventato sul libro i Canti del Caos. Un saluto grazie.
Mamma mia, ragazzi, il signore degli anelli è come un medicinale che non si vuole assumere. Non so se ce la farò mai a leggerlo... Comunque, grazie per i consigli.
Sul "Signore degli Anelli" di Tolkien avrei qualche perplessità: non è forse pieno di miti pangermanici, ove l'autore addirittura fu accusato di protonazismo? Gli altri non li conosco ma mi ispira assai "Mattatoio no.5". Per quanto mi concerne, il libro che mi cambiò la vita è indubbiamente "Così Parlò Zarathustra" di Nietzsche che non è solo un libro di filosofia, ma un romanzo-poema filosofico densissimo di significati - occorrono anni per coglierne veramente tutti i significati; non solo, ma anche l'eleganza dello stile è straordinaria. Un libro che non si può non aver letto e approfondito: una semplice lettura superficiale non è assolutamente sufficiente. Va masticato e ruminato di continuo, così si scoprono continuamente nuovi aspetti e significati velati da metafore scritte in stile biblico, ma profondamente anti-evangeliche.
sul Signore degli Anelli, Marco, ti prego di non dire cose insensate. Qui in Italia Tolkien è stato fagocitato letteralmente da una destra ideologica, ma la sua opera non è né pangermanista né tantomeno protonazista. Si tratta di una delle opere più profonde e straordinarie del Novecento e mi rammarica che la vulgata con la quale si parla di questo grande uomo sia ancora relegata a questi concetti.
Grazie per la precisazione: confesso di non conoscerlo bene o solo superficialmente secondo la vulgata, come tu dici : va pure detto che nemmeno il film "Il Signore degli Anelli" permette di capire le vere intenzioni di Tolkien. Purtroppo le vulgate sono spesso perniciose perché manipolano/deformano le vere intenzioni degli autori - valga una vulgata per tutte: l'interpretazione sbagliata/manipolata di Nietzsche !
Gran bel video, è interessante scoprire quali libri abbiano influenzato nel loro percorso pedagogico e di crescita le persone. Dellimellow ha avviato una bella iniziativa, ha creato una playlist libera e pubblica dove ognuno può inserire video su libri consigliati e niente, questo mi pare che calzi a pennello. Qualcosa in contrario se ti inserissi?
prova a leggere Replicazione e liberazione di Antonio Omodei: è una sfida di criptografia, pur utilizzando termini esattissimi. è da perdere!!!è praticamente gratis su youcanprint in ebook
Cosa ne pensi di Galveston di Nic Pizzolatto ( ovviamente se lo hai letto)?Non mi ha cambiato la vita, però ero interessato a conoscere la tua opinione in merito
Accomuni Iliade ed Odissea ma sono su piani narrativi diversi... concordo sull'affrancamento daglo dei solo per l'Odissea, nell'Iliade non lo percepisco affatto anzi semmai il contrario, prova ne sia che il tentativo Iliade di Baricco, solo umana senza gli dei, è pessimo. Interessante il commento sull'epica tolkeniana di umanizzazione di Arda, e anche I Canti del Caos.
Ciao mi chiamo Piera e leggo molto lentamente però quando faccio le notti e quando vado dormire lo faccio d'abitudine sono dislessica....il signore degli anelli e i viaggi di Gullyver però me li hanno letto mio padre...di certo non avrei dovuto modo di farlo. Per quelli che hai citato scusa la mia ignoranza non ne avevo mai sentito parle a parte Borghes ... I miei libri preferiti sono : Moby Dik il barone rampante e tutto Calvino lo amo poi Dostoevskij specie memorie del sottosuolo dellitto e castigo il profumo e Kundera. Amo Nick Cave e Leonard Coen Secondo te una come me dislessica potrebbe leggere Mattatoio numero 5 potrebbe leggerlo??? Però Solaris ti prometto che lo leggerò Un fortissimo abbraccio!!!
"I viaggi di Gulliver ", ho capito di aver letto da bambino la versione integrale quando hai parlato del tuo doppio legame con l'umanità. La difficoltà soprattutto di accettarla e devo dire che a 9 anni provai la stessa cosa.
Solaris, ho visto il film di Tarkovskij poco prima che la mia vita si distruggesse. Ed è molto doloroso pensare di riprendere in mano il racconto perché molte persone non ci sono più e vorrei tornare a casa nel 2003.
Ho sbirciato qualche pagina del "Cantico del caos" e dico la mia impressione : l'autore ha il coraggio e la voglia di guardare dove costa fatica guardare, dove il mondo è più sporco. Forse perché questo mondo ha bisogno di essere accettato, oppure ripulito e tenuto con cura. Insomma pone lo sguardo dove ce n'è più di bisogno. Un saluto...
"Il gabbiano Jonathan Livingston"
Tanto breve quanto geniale. Mi ha letteralmente cambiato la vita, mi ha dato il coraggio di fare scelte che non avrei avuto il coraggio di fare. Forse è stato solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso, ma anche se fosse così avrebbe un enorme valore simbolico per me. È come se avessi fatto inversione di marcia in autostrada e stessi ancora viaggiando contromano
Complimenti per il tuo canale e la tua preparazione. Ti stimo davvero tanto. Purtroppo non riesco a seguire tutti i video, ma quando capita resto sempre soddisfatto. Grazie
È un libro che ci leggeva la maestra in quinta elementare, lei ne era ossessionata, allora non ne capivo il motivo. L'anno scorso, ricordandomi di questo fatto lo acquistai su Amazon e finalmente compresi. Una piccola favola densa di significato e ispirazione, è stata anche per me una riconferma di tante idee che avevo in testa, a cui ho potuto dare una forma più definita. In poche parole, veramente tanta roba
Evil Rick DuFer: "Leggere un libro può cambiarci la vita? Beh, per me la risposta è assolutamente scontata... No" **fine del video**
magari! Evil Rick dufer sarebbe tipo:" la risposta è assolutamente no, e il video potrebbe anche finire qui"(semicit.)
"Un dio...minorato, che non si rende conto di volere più di quanto possa. Uno che ha costruito gli orologi, ma non il tempo da essi misurato...
Un dio che ha creato un'eternità:ma questa eternità, da misura della sua presunta potenza, si è trasformata nella misura della sua sconfinata disfatta"
Grazie Rick, grazie davvero
i libri che mi hanno cambiato l'esistenza
1) *"I capolavori"* - H.P. Lovecraft (insieme dei migliori racconti del mio maestro, edito da "Mondadori")
2) *"La Metamorfosi"* - Kafka (beh, sappiamo tutti il perché, conosciamo tutti l'importanza "esistenziale" di questo libro)
3) *"il Neuromante"* - William Gibson (il primo romanzo letto ad introdurmi ad una narrazione non proprio... classica)
4) *"1984"* - George Orwell (ripeti il punto 2)
5) *"Il vecchio e il mare"* - Ernest Hemingway (a cosa pensa un uomo totalmente solo? A cosa pensiamo quando siamo tanto soli? Lo sappiamo, ma tante volte non riusciamo a trasporlo in parole, per fortuna ci viene in soccorso l'Autore statunitense.)
Un po' troppo "classici", lo so... ma tant'è.
La Metamorfosi bellissimo, di Kafka ho letto un altro suo racconto "Lettera al Padre" che mi ha un po' annoiato. 1984 bellissimo e ho voglia di leggere "Il Vecchio e il Mare"
Sto commento mi ha fatto venir voglia di leggere Hemingway
1984 mi ha veramente cambiato la vita dal punto psicofisico (ci tengo a precisarlo) se mi assicuri che vale la pena (dopo aver letto 1984) leggere la metamorfosi lo farò.
Ciao ne approfitto per chiederti: io di Kafka ho letto solo la Metamorfosi. Tu hai letto qualcos'altro di suo che mi consiglieresti? Grazie
Ma è davvero così interessante Lovecraft? Ne sento parlare spesso prima o dopo leggerò qualcosa🤔
Cerco sempre di aspettare un po' prima di lasciare il mio like ad un tuo video, ma non ci riesco, lo conquisti sempre prima di quel punto. Trovo i tuoi video molto interessanti perchè magistralmente eterogenei, tocchi moltissime tematiche, dalla letteratura all'attualità, all'immancabile filosofia, mantenendo sempre uno stile elegante e fluido, ascoltarti e vederti è sempre un piacere. Da grande lettrice ti ringrazio per questa "condivisione letteraria".
P.S. commentare Tolkien non è certo impresa semplice, ma il tuo punto di vista e i collegamenti tra la letteratura classica e l'epica Tolkeniana è davvero interessante 😍 quindi, to do: rileggere il Signore degli anelli in quest'ottica ❤
Grazie sempre Rick
A quanto pare la Mondadori ha accolto la tua petizione e rimesso in stampa "I canti del caos"!
Il mio libro preferito, oltre che quello che ha cambiato la mia via, almeno quella di lettrice, è "Il signore degli anelli". Letto la prima volta a cavallo tra i 13 e i 14 anni, rappresenta per me il passaggio dell'infanzia a quello dell'adolescenza. Il viaggio di Frodo e Sam è stato anche il mio. Ricordo a distanza di più di 17 anni i momenti in cui lo leggevo. Semplicemente fantastico.
Grazie per aver citato il capolavoro di Moresco, ogni volta che sento qualcuno farlo mi si apre il cuore. E' uno dei libri fondamentali della mia vita e nonostante, come hai detto, sia una lettura impegnativa (l'ultima parte con la grammatica completamente reinventata è stata dura, ma soffrivo ridendo, perché era una sorta di purificazione che mi cambiava la pelle), amo rileggerne brani a caso, come si può fare per esempio con i libri di Burroughs o con La fiera delle atrocità di Ballard, perché credo che al suo interno ci siano tra le più belle e poetiche pagine della letteratura mondiale. Grazie ancora.
AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH
Avevo già visto intravisto la trilogia dell'increato alle tue spalle, quando ho aperto il video ho visto lo spazio vuoto tra Gli esordi e Gli increati, mi sono detto "vuoi vedere che parla proprio del libro più introvabile della letteratura contemporanea italiana"? Grande!!!
A proposito, uscirà a breve una nuova edizione de Gli esordi, facciamo un appello per una nuova edizione dei Canti ! Dannazione!
Ho pensato molto a quali potrebbero essere i cinque più uno libri che mi hanno cambiato la vita, e più che i titoli mi sono venuti in mente gli autori.
-Il primo è Albert Camus, ed in particolare, La Peste perché ha un messaggio positivo che nasce da una epidemia, meraviglia.
-Il secondo è l'autobiografia di Malcom X. In quel periodo avevo scoperto l'Hip Hop e oltre a ricercare per capire la cultura che sta dietro al movimento mi sono reso conto che dovevo guardare le cose da un punto di vista diverso, ecco questa autobiografia ha cambiato molto il mio modo di vedere le cose a entrare in contatto con il mondo Islamico e con le sue complessità.
-Jack Kerouac. Lo ritengo il mio maestro. Mi ha insegnato a scrivere haiku prescindendo dalle differenze tra lingue occidentali e il Giapponese. Se devo citare un libro suo I vagabondi del Dharma è quello che preferisco.
-Jacques Réda, Châteaux des courants d'air. Un libro di poesia e prosa, non so se esita in Italiano ma è il mio poeta preferito.
-Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo. Geniale a parer mio.
Julio Cortázar che mi ha fatto scoprire autori attraverso le sue lettere (no non scriveva a me ovviamente, ma corrispondeva con suoi amici) ed l'autore a cui sono più legato e che leggerò anche in versione originale.
PS: Ho letto i Canti del Caos e tutto quello che Moresco scrive, ed insieme ad Evangelisti sono due autori che non smetterei mai di leggere. Lunga vita!
Riccardo sei un grande, ho da poco scoperto i tuoi video e mi sono appena iscritto al canale! Continua così :)
benvenuto! ;)
Un libro che mi ha davvero sconvolto è Il mondo nuovo di Huxley. Non so bene perchè e non posso dire che mi abbia cambiato la vita, ma è in assoluto il libro che più mi ha sconvolto.
Rick, io non finirò mai di esserti grato per avermi fatto conoscere un libro come i "Canti del Caos" ed un autore come Antonio Moresco. Quando ne parlasti in un tuo video sul valore della letteratura ne rimasi subito colpito e affascinato, tanto che l'ho acquistato usato non molto tempo dopo. All'inizio non potevo credere a quello che stavo leggendo, non riuscivo a capacitarmi di quanto fosse profondo e oscuro questo abisso in forma di libro dominato dal caos. Una cosa è certa, nonostante le inevitabili difficoltà iniziali, lo smarrimento, le nausee, i capogiri, le vertigini, l'incredulità, ho finito per leggerlo tutto. E ti posso dire una cosa... non ho mai letto niente del genere nella mia vita e, con ogni probabilità, non è mai stato scritto niente di paragonabile nella storia della letteratura. È un'opera completamente nuova, unica, che mi ha scosso, mi ha cambiato, e mi ha fatto capire che le potenzialità della letteratura sono decisamente più grandi di quello che viene immaginato in questa epoca. È un libro per pochi, che molti non gradiranno, ma proprio per questo è una perla rara che va custodita. È un'opera inattuale perché è futura, quindi bisogna sforzarsi di accettarla ma, una volta accettata, una volta messo il piede nell'abisso, non si torna più indietro. È come l'abisso di cui parla Nietzsche, di fronte al quale o si soccombe, o lo si affronta con tenacia e affrontandolo si cambia. Io l'ho affrontato con tutte le mie forze di ignaro e irredento lettore... e sono felice di averlo fatto. Grazie Rick, e grazie soprattutto a Moresco.
A quanto ho capito fa parte di una trilogia, ma può essere letto da solo o è necessario recuperare anche gli altri libri? Sono un po' soffocato dallo studio e non credo che avrei il tempo di leggermi un'intera trilogia, ma per "sole" milleduecento pagine potrei farci un pensierino.
Fratello Metallo Canti del caos è il secondo libro della trilogia; il primo è intitolato "Gli Esordi", mentre il terzo "Gli Increati". Ora, io letto per primo i Canti e ti dico che, a parte qualche piccolo riferimento iniziale con gli Esordi, non mi sono perso molto, anche perché i Canti è uno squarcio nel tessuto narrativo degli Esordi e immette il lettore in una dimensione completamente nuova che non ha nulla a che fare con la precedente. Quindi, a mio parere puoi benissimo partire dai Canti poi, se terminarai il libro, e te lo consiglio vivamente, anche se alcune cose ti sembreranno folli, dovresti leggere gli Esordi e SOLO alla fine gli Increati, che prende tutto quanto c'è nei libri precedenti e lo capovolge dal punto di vista dell'increazione e dell'increato che è un concetto di cui Moresco inizia a parlare nell'ultima parte dei Canti.
Gino Corti Perfetto, grazie per la risposta, a questo punto credo che potrei benissimo cimentarmi nell'impresa.
Fratello Metallo Se permetti ti do un consiglio. Come avrai ben capito Moresco è un autore fuori dal comune, quindi cerca di approcciarti al libro con un certa tenacia, senza paura e senza pregiudizi letterari e narrativi. Lo stile di Moresco a volte non è piacevole ma solo perché a lui non interessa nulla della forma. A volte, il linguaggio e le parole vengono addirittura smontati e ricreati. Nella terza parte Moresco crea per giunta un nuovo tempo verbale... una specie di doppio futuro. Quindi, non spaventarti di fronte all'abissalità del testo, ma piuttosto affrontalo, fino alla fine.
Gino Corti Sono sempre stato incuriosito da stili particolari a me sconosciuti, quindi non dovrebbe essere un problema. Grazie ancora.
Un video molto interressante. Grazie ! Mi dai la voglia di leggere "solaris".
Cavolo... Condivido pienamente... e sei veramente bravo nel spiegare... grazie per i tuoi contenuti.....
Dai miei appunti, ecco il libro che mi ha cambiato la vita di più, ad oggi. Il Nome della Rosa.
L’etichetta pubblicitaria sostiene che sia ‘’Il Romanzo che ha cambiato la letteratura italiana’’. Non credo che sia propriamente così. Ciò che a mio avviso Eco ha fatto è stato, ‘’rivitalizzare’’, riproporre stilemi radicati nella cultura italiana in modo personale e soprattutto intelligente, ma non per la creazione di qualcosa di assolutamente nuovo, (è qui che ‘’cambiamento’’ è esagerato se s’intende una totale novità,) bensì una rielaborazione efficace e necessaria. Poiché ritengo che se qualcosa deve essere ripetuto, è perché in quel momento è NECESSARIO che si ripeta. Poiché la ripetizione di un concetto di un’idea, si tesse di nuovi significati, alla luce del contesto e di come quest’ultimo la coglie. Perciò in definitiva il cambiamento sta nella NUOVA SINTESI di contenuti e concetti, non nella novità della stessa. Comunque sia, la volontà di citazione è presente sin dall’inizio del libro, infatti l’incipit è ‘’NATURALMENTE, UN MANOSCRITTO’’. Quel ‘’naturalmente’’, è posto lì per dare un segnale. Si rivolge ad un lettore che vuole instaurare un rapporto di complicità con l’autore, per poter così entrare nel suo gioco di scatole cinesi. Il romanzo è costituito da una fitta serie di rimandi, e questo dell’incipit è uno dei più importanti. Per questo il lettore più avveduto si renderà immediatamente conto del riferimento ai Promessi Sposi di Manzoni. Dettaglio che ho apprezzato molto è il modo in cui viene narrato il ritrovamento del suddetto manoscritto. È un resoconto molto realistico, tant’è che sprovvisti di adeguata arguzia, si potrebbe pensare che il manoscritto sia realmente esistito, e so che ad Umberto Eco sono state spedite diverse mail(s) da lettori che chiedevano proprio di questo fatto. Ma torniamo all’importante premessa (meta-)narrativa che questo ci impone, perché così l’autore crea una quadruplicità di livelli nella narrazione stessa. Eco dice che un tizio ha detto che un abate del ‘700 diceva che Adso disse. Perciò Eco è in realtà il 4° in ordine di narratore, e questa scelta ci viene illustrata nelle ‘’postille…’’: ’’Una maschera, ecco cosa mi occorreva. Mi sono messo a leggere o a rileggere i cronisti medievali […]. Essi avrebbero parlato per me, e io ero libero da sospetti. […] Così scrissi subito l’introduzione, ponendo la mia narrazione ad un quarto livello di incassamento, dentro ad altre tre narrazioni: io dico che Vallet diceva che Mabillon ha detto che Adso disse…’’. È così che, consapevoli di questo incassamento, ci si addentra nella lettura. (Da notare che il modo in cui sono intitolati i capitoli, sarebbe, di rimando una ‘’aggiunta’’ fittizia settecentesca. Tanta roba eh?) Posso dire che l’incipit vero e proprio è piuttosto atipico, quantomeno non descrive un personaggio che fa qualcosa… Ma ho apprezzato molto la dimostrazione di acume che Guglielmo da all’arrivo nell’abazia. E già da qui i rimandi si moltiplicano, impossibile con collegare la coppia Adso-Guglielmo a quella Watson-Holmes, così come la chiusura di un capitolo dal sapore inequivocabilmente Manzoniano. Con questa lettura sono stato attento a sottolineare passaggi degni di nota, ed a corredarli di appunti. Siccome so che essendo passato un po’ di tempo dalla mia lettura le mie riflessioni non potranno essere approfondite come vorrei, tratterò qui solo i passaggi che ho corredato di appunti rinviando una trattazione più completa del romanzo ad una prossima lettura. Adesso vorrei parlare di un tema che ho trovato molto interessante nel corso della lettura. Il tema della relazione tra i libri. A pag. 334, Guglielmo dice che per portare avanti le indagini, dovrà probabilmente leggere altri libri. Al che Adso gli domanda: ’’Come Mai? Per sapere cosa dice un libro ne dovete leggere degli altri?’’. La risposta di Gugliemo è: ’’ […] Spesso i libri parlano di altri libri’’. Questo è secondo me un passaggio chiave, che dovrebbe far capire come i libri sono profondamente in relazione tra loro, e giungerei ad affermare che conoscere (anche solo parzialmente) le relazioni tra i libri, è in realtà ben più proficuo che non conoscerne alla perfezione uno solo. E dovrebbe anche fornire un indizio su come interpretare la nostra lettura, giacché ‘’Il Nome della Rosa’’ è un libro dove si racconta della ricerca di un libro, (certo, la storia è un giallo, ed i morti ci sono, ma l’obbiettivo rimane un libro) in mezza ad una biblioteca, che è a sua volta una fucina di libri, ed il tutto è a sua volta costruito da riferimenti ad altri libri… Pazzesco. Invito ad interpretare in questi termini uno dei passaggi immediatamente successivi, dove Guglielmo si rivolge ad Adso e questi replica: Per me questa è una cosa straordinaria, ma passiamo ad altro. Uno dei temi portanti del romanzo è la verità, che però andrò a sviscerare qui solo marginalmente, in quanto sarebbe d’obbligo un approfondimento sul finale, che non ho ancora compiuto, e quindi non potrei esprimermi adeguatamente. Mi limito quindi solo ad analizzare un breve passo a pag. 355, (parla Adso): . In queste poche righe è per me condensato quanto verrà poi esplicitato e ripreso nel finale dell’opera, ovvero l’impossibilità di giungere ad una verità assoluta. E come sia solo un cieco chi crede ed attribuisce alle suddette verità il loro presunto valore. È interessante vedere come questo tema sia collegato al concetto dell’interpretazione, dell’indagine conoscitiva, come a pag. 366: ‘’I libri non sono fatti per crederci, ma per essere sottoposti ad indagine. Di fronte ad un libro non dobbiamo chiederci COSA DICA, ma COSA VUOLE DIRE […].’’ In questo frangente s’inserisce anche la semiotica, disciplina di cui Eco era grande esperto, ma che approfondirò alla prossima occasione. Mi limiterò a dire che l’interesse di Eco verte in questo caso sulla natura convenzionale del nome, ed appunto più in generale dei segni, che sono tutti fortemente relativi ed il loro utilizzo come tramite per riferirsi ai concetti, che sono invece universali. Da qui, con occhio medievale (a mio avviso il medioevo è presentato magistralmente ed in modo molto fedele), ci viene illustrata anche una diversa visione del sapere, dalla bocca del vecchio Jorge, dove emerge tutta la convinzione della cristianità medievale, di un conservatorismo chiuso, ma si vedrà (nella prossima trattazione) insensato e proprio invece ‘’del diavolo’’. È quella ‘’sicurezza degli errori’’, in cui si critica non la qualsivoglia verità, ma il fanatismo omicida che la supporta. In conclusione, tra i passi che ho sottolineato riporto quest’ultimo, (il vecchio Jorge parla) a pag. 460: ’’ […] del lavoro di questo monastero è sostanza la custodia del sapere, perché […] è proprio del sapere, cosa divina, essere completo e definito sin dall’inizio, nella perfezione del verbo che si esprime a sé stesso. La custodia, dico, non la ricerca, perché […] non vi è progresso, non vi è rivoluzione di evi, nella vicenda del sapere, ma al massimo continua e sublime ricapitolazione.’’
P .S. Scivolone su Dante!
Sono fiero di te.
Umberto Eco Gentile commentare dall'aldilà Sig. Eco, ma d'altra parte lei é eternamente grande. ;-)
Bravo
Quando hai parlato di Mattatoio n. 5, mi sono venuti i brividi.
Ho ascoltato e visto ogni secondo, cosa dire. Complimenti!
Sarà la quinta volta che riguardo questo video a distanza di mesi e anni, la passione con cui parli di quei libri è quasi tangibile. Spero in un "TOP 10: libri che mi hanno cambiato la vita" in un prossimo futuro, nel frattempo mi consolo con i fantastici consigli di lettura.
Meraviglioso... Grazie Rick!
Piccola precisazione da letterato pedante: Dante (perdona il bisticcio XD) è stato esiliato da Firenze non per aver scritto la Commedia (la cui stesura è cominciata in seguito), ma a causa della sua appartenenza politica (i guelfi bianchi, il cui potere sulla città fu rovesciato durante l'assenza di Dante, che era in ambasciata dal papa Bonifacio VIII); in realtà lui sperava di essere riammesso a Firenze proprio acquistando gloria poetica col Paradiso e con altre opere come il Convivio. Comunque bellissimo video! Parlando di libri che cambiano la vita, hai mai letto "Molto forte, incredibilmente vicino" di Jonathan Safran Foer? Io l'ho trovato sublime
è una constatazione un po' superficiale che ho fatto nel discorso e su cui non volevo approfondire, ma le idee che inserì poi nella Divina Commedia furono quelle che gli valsero l'esilio. Cioè, la Commedia è la formalizzazione letteraria di tutto ciò che gli costò l'esilio.
Ho letto il libro di Foer e, pur apprezzandolo, non l'ho trovato così illuminante come molti dicono! ;) Però è sicuramente uno splendido romanzo!
@@rickdufer No, Dante fu esiliato solo perché esponente del partito perdente. Con lui furono esiliati tutti i membri della "parte bianca". L'esilio era la normale pena - oltre alla morte - per chi apparteneva al partito perdente la contesa politica. Inoltre, la contesa tra "Bianchi" e "Neri" non era nemmeno ideologica ma semplicemente di parte politica: due gruppi di potere si son fatti la guerra, uno ha vinto e uno ha perso, stop.
Grazie Rick per aver consgliato I Canti Del CAos. Lo sto leggendo ed è spettacolare.
L' Aleph; Finzioni; Dove gli angeli esitano; Ubik; L' io della mente.
Quando fai un video sui tuoi racconti preferiti di Borges? :)
Ciao! Sono Brasiliano e ti sfido a leggere uno dei 5 libri brasiliani chr hanno cambiato la mia vita. Accetteresti di leggere uno di loro e parlare su di lei?
1- Capitani della Spiaggia, di Jorge Amado. Questo scrittore è il non proprietario del premio nobel per la letteratura che il Brasile non ha mai avuto. La storis parla un po della povertà dei bambini abbandonati.
2 - L'Alchimista, di Paulo Coelho.
Questo è il piu conosciuto brasiliano fuori dal brasile. Qui per noi, un scrittore di dubbia qualita. Ma tutti lo amano mondo esterno.
3 - Don Casmurro, di Machado de Assis.
Machado de Assis per brasiliani è come Dante per gli Italiani, o Camões per Portogallo. O come Cervantes, per gli Spagnoli. Rappresenta lo spartiacque della letteratura nazionale.
Grande Sertão, di João Guimarães Rosa.
Favoloso altipiano del Brasile profondo. È uno dei piu grandi romanzo del realismo magico della America Latina. Il Fausto brasiliano.
Casa Grande y Senzala, di Gilberto Freire.
Il libro per cui vuol DAVVERO conoscere il Brasile. Questo è molto difficile.
In bocca al lupo.
ma che cazzo
Coelho? da vero? in 2019? ma no...
Il Brasile culturalmente e' Creazione della "Cristianita" deviata
head. questi stereotipi non piacciono a nessuno.
Ti piacerebbe se qualcuno ti dicesse : ?
P Gooh grazie.
Un piacere ascoltarti per chiarezza, logica e vivacità di contenuti.
Bel video Rick.
Che posto ha per te l'Ulisse di Joyce?
non direi che mi ha cambiato la vita, ho un'ammirazione intellettuale per quel libro.
Io ho 17 anni e ho letto abbastanza ma ad essere sincero fino ad adesso nessun libro è riuscito davvero cambiarmi tanto quanto l apologia di Socrate. Un uomo che è riuscito a farmi sparire la paura di morire, che è il più sapiente di tutti per il fatto che ammette la sua ignoranza mentre è circondato da pseudo sapienti. La sua forza d'animo lo ha reso a me una figura comparabile a quella di Gesù per un cristiano ( e io sono agnostico). Sicuramente non è stato il libro più bello che ho letto ma senza dubbio il più significativo.
Personalmente non posso che pensare a *1984* , arricchito dall'esperienza visiva di Metropolis e Brazil. Lo considero semplicemente il libro che analizza l'uomo di oggi nella maniera più coerente e puntuale, scritto 70 anni fa, e ho già detto tutto. E aggiungerei anche *Scritti sul cinema* di Yasujiro Ozu, probabilmente il più grande regista mai esistito. Gli scritti sul cinema analizzano in maniera più dettagliata (grazie ai tempi della letteratura rispetto a quelli del cinema) la poetica e il pensiero di Ozu. È incredibile come analizzando nella maniera più realista e imparziale il giapponese degli anni 40/50 riesca a essere incredibilmente moderno, ad analizzare in qualche modo anche noi uomini di oggi, a parlare di sé, criticarsi, elogiarsi, trasmettere la filosofia del film come unico motivo di vita, e ad essere incredibilmente universale nonostante sia universalmente considerato il "più giapponese dei registi giapponesi".
Ohhh questo era un video che attendevo da un sacco :D
I libri che mi hanno cambiato la vita sono sicuramente:
-Dell'Amore e di Altri Demoni (Márquez)
-Flatlandia (Abbott)
-La Fattoria degli Animali (Orwell)
- Il Processo (Kafka)
- Cecità (Saramago)
Se hai letto la fattoria degli animali ti consiglio (dal basso della mia ignoranza) 1984 sempre di Orwell
Premesso che Flatlandia mi piacque moltissimo quando lo lessi e mi capita di parlarne ancora, come ha fatto a cambiarti la vita?
Grazie mille, stavo proprio cercando dei libri che potessero segnarmi particolarmente :)
Guarda che non è detto che se quei libri hanno cambiato la vita lui la cambieranno anche a te.
Mentre non mi è piaciuto "il signore degli anelli" e non sono nemmeno riuscito ad arrivare alla fine, ucciso dalla noia, mi trovo pienamente d'accordo su Solaris: finirò di leggerlo stasera e resterà sul kindle per una seconda lettura! E gli altri libri di Lem seguiranno. Sono anche d'accordo sul fatto che si legga in fretta: meno di sei ore.
-Autobiografia di uno Yogi
Mi ha aperto una porta nel mondo della spiritualitá
-Il lupo della della steppa
Ho capito di non essere l'unico a farsi certe domande
-l'isola misteriosa
Il primo libro che ho letto veramente !Ha rafforzato il mio amore per l'avventura e la sopravvivenza !
I tre moschettieri
Per la fratellanza e l'idea di morire per una causa !
Io non ho paura
Come scegli un libro che potenzialmente potrebbe interessarti?
Buongiorno. Stupendo, entusiasmante
I miei sono
Il Codice Da Vinci (mi ha cambiato la vita perché mi ha fatto appassionare alla lettura)
On the road (mi ha reso un po' più pazzo)
Il maestro e margherita (mai finito, ma ha completamente cambiato il mio modo di interloquire con gli altri)
Apologia di un matematico (mi ha reso ancora più amante della matematica astratta)
Il miglio verde (letto con difficoltà, ma mi ha reso più sensibile a tante cose)
Libri che mi hanno cambiato la vita (in ordine di lettura):
- Mattatoio n.5 (Vonnegut)
- I miserabili (Hugo)
- Trilogia della città di K (Kristof)
- Le città invisibili (Calvino)
- Il lupo della steppa (Hesse)
I miei libri indimenticabili in assoluto: casa desolata, i demoni, i Buddenbrook, la valle dell’Eden, tutto Borges, divina commedia (tutta), Piranesi (devo assolutamente leggere Mattatoio, grazie)
Solaris e Mattatoio n.5 li ho entrambi qualche anno fa. Senza sapere nulla riguardo autori, fama delle opere ecc ecc.
Confermo... entrambi mi hanno cambiato :)
Per una volta, citando i "Canti del Caos", mi hai convinto a non partire con le critiche😂😂
Sapevo di Solaris, mi chiedevo solo quando! Ottimo, 3 libri su 6, recupererò Borges che è tanto che voglio farlo, leggerò I viaggi di Gulliver e soprattutto mi abbandonerò ai Canti del Caos. Grazie per il video Rick!
Ciao, sono interessato alla lettura di Solaris. Anche perchè la trama e il genere mi affascinano ma ho paura che sia un po complicato. è cosi? scorre? cosa mi consigli anche considerando che è da poco che ho ripreso a leggere. Grazie mille
Libri che ho adorato:
Di Walter Isaacson Innovatori, Steve Jobs, Albert Einstein e il suo ultimo su Leonardo Da Vinci, poi Silicio di Federico Faggin, di Giorgio Garuzzo il favoloso Fiat I segreti di Un’epoca e Quando in Italia si facevano i computer. Ma non posso non citare James Dyson (si, quello degli aspirapolvere) Against All Odds, e l’autobiografia vita di Akio Morita , presidente Sony.
Un’altro meraviglioso è Shoe Dogs, in Italia L’arte della vittoria, del fondatore della Nike Phil Knight. Sul comodino ho in pole position “uomini e lavoro alla Olivetti” (introvabile, pagato un rene) e la vita di Nikola Testa.
Se parliamo di letteratura, mi sono piaciuti molto 99 Francs di Beigbeder, ma tutti i suoi libri in generale meritano... Primo Levi, Lolita di Nabokov (soprattutto grazie al meraviglioso sforzo della traduttrice).... essendo io Veneto , adoro l’opera di Vitaliano Trevisan... TUTTA, (anche se il suo Works del 2016 resta il migliore) e Cartongesso di Francesco Maino
Il ciclo delle fondazioni di Asimov, la trilogia degli anni '50. Quei libri mi hanno cambiato la vita dandomi una visione molto più razionale del mondo e facendomi abbandonare ogni credenza soprannaturale. Solaris mi ha sempre affascinato come romanzo ma non l'ho mai preso perchè non mi piace l'edizione. Aspetto magari una ristampa Urania...
Ecco i libri che mi hanno cambiato la vita (non in ordine)
-la fattoria degli animali(Orwell)
-1984 (Orwell)
-il sentiero dei nidi di ragno(Italo Calvino)
-uno nessuno centomila (Pirandello)
il mio primo libro è stato Harry Potter e la pietra filosofale! ha acceso in me la passione per la lettura:
un'altro è la meccanica del cuore, libro che mi è entrato nel cuore (e non è un gioco di parole)
ahn... stavo dimenticando Cohelo con Veronica decide di morire in primis ma non solo
Arrivo tardi, molto tardi, ma il libro di Moresco lo prenderò. Vedremo ragazzone, spero sia sconvolgente almeno la metà di quanto detto nel video.
Ciao Rick.
beh cosa dire...complimenti. Dei testi meravigliosi, 3 dei quali (Finzioni, Il signore degli anelli, Solaris) condivisi in pieno e comunque anche gli altri bellissimi (Insomma mattatoio n5, Gulliver, grandi opere nella loro diversità). Ma per fortuna che hai scelto Borges, nulla a che vedere con quella prodezza di infinite jest (se posso permettermi). Non nego il guizzo di genialità di Wallace ma è un libro che forse non meritava di stare nei 5+1, è troppa la sua pervaso da un qualcosa di poco genuino e artificioso. Aleph purtroppo mai letto e neanche i canti del caos che non lo avevo neanche mai sentito.
Video stupendo❤️
Buongiorno, ho una domanda alla quale non trovo risposta e penso che potresti aiutarmi.
Se voglio parlare di un libro su TH-cam quali limiti ho per parlarne (in termini di copyright)?
Ragazzi avete consigli su dove o come trovare " canti del caos" ?
Ho cercato ovunque ma non lo trovo
Ebay
Top 5 libri che mi hanno cambiato l'esistenza, in ordine di scoperta
- il ritratto di Dorian Gray
- 1984
-l'insostenibile leggerezza dell'essere
- il Castello
- Abissi d'acciaio
-i miserabili -la giornata di uno scrutatore -il piccolo principe -francesco d'Assisi -i sonetti dell'amore oscuro
Ascolterò il castello su Audible ti farò sapere 😉
Farai il bookshelf tour?
Sono finito sul tuo canale per caso cercando Vonnegut. Mi ha incuriosito il titolo ed ho visto che 3 libri che citi hanno cambiato anche la mia vita (Vonnegut ed i due Borges). Sto scrivendo queste righe prima ancora di vedere il video.
A dopo ;)
Libri che mi hanno cambiato la vita: Lolita (Nabokov), Diary (Palahniuk), Ultime lettere di Jacopo Ortis (Foscolo), Le regole dell'attrazione (Ellis), La coscienza di Zeno (Svevo)
Interessante! Ho letto Tolkien e Borges, con gran ritardo, qualche mese fa, restandone stregato.
Per quanto io soffra a lasciar fuori tante cose, i miei testi (in un elenco globale, non limitato ai romanzi) sono:
- L'Idiota di Dostoevskij (e se ne dovessi scegliere solo uno, sarebbe senz'altro questo)
- L'Apologia di Socrate (questo mi ha proprio salvato)
- Cosí parló Zarathustra
- L'ultima domanda di Asimov (un racconto, ma tant'é...)
- Il signore degli anelli
- Foundations of differential Geometry, Kobayashi e Nomizu (la mia Arcadia, simboli che si attorcigliano in poesie)
Saluti da un mecenate!
Scusate, non ho ben capito ma si può leggere “i canti del caos” prima di aver letto il primo libro”gli esordi” o sono strettamente collegati?
ho appena ordinato abbacinante, sembra sia qualcosa di straordinario
È possibile recuperare la live sul signore degli anelli di cui parli?
hey Rick ciao, sono molto incuriosito dall impatto dei canti del caos, da come tu ne parli e del fatto che non sembrano esistere edizioni in altre lingue. Pensi che prima o poi parlerai più approfonditamente di questo libro? Mi ha molto incuriosito, dato che non sono un assiduo lettore anche a causa della mia lentezza e difficoltà nella comprensione di alcuno testi mi giunge una domanda molto importante da farti: sapresti dirmi se mattatoio, i canti e solaris sono testi troppo difficili per uno come me? Hanno un linguaggio più o meno arrivabile anche a un lettore principiante o hanno un linguaggio di maggior spessore? Dal momento che sono anche libri con un certo fondo psicologico e filosofico, pensi siano troppo difficili da seguire per alcuni?
Attendo con ansia la tua risposta e ti ringrazio in anticipo per questo ma anche per tutto ciò che fai.
Come fai ad avere le sopracciglia così orizzontali
Grazie per il video. Alcuni li ho letti, altri di sicuro li leggerò e spero che facciano lo stesso effetto su di me!
Unica cosa: dire che la Divina Commedia valse a Dante l'esilio non è una forzatura un po' troppo grossa?
Andrea Marino decisamente. Anche perché inizia a scriverla dopo l'esilio
sì, è una forzatura su cui non volevo approfondire, ma le idee che inserì poi nella Divina Commedia furono quelle che gli valsero l'esilio. Cioè, la Commedia è la formalizzazione letteraria di tutto ciò che gli costò l'esilio.
Rick per le persone che apprezzano i testi originali potresti mettere in descrizione i link in modo da poterti supportare economicamente!
L’unico libro che credo mi abbia davvero cambiato il modo di pensare è Factfulness di Hans Rosling. Nonostante la sua copertina lo faccia sembrare l’ennesimo libro di un guru che vende il successo e il tema possa sembrare banale, mi ha stupito il modo in cui utilizzando i dati sia riuscito a dare una visione più fedele e migliore della realtà.
Ciao Rick, quali sono i tuoi 5 romanzi preferiti di letteratura americana dell'ultimo mezzo secolo?
Ho accettato la sfida e ho letto "Canti del caos". 1069 pagine in cui la lingua italiana viene tòrta, violentata, sfigurata per rendere questo libro intraducibile e direi anche illeggibile. Ho impiegato 4 anni per leggerlo e potere giungere ad oggi e gridare come Fantozzi: quest'opera è la corazzata Potemkin della letteratura italiana!
ci sta, non è un'opera per tutti :)
😂@@rickdufer
Vorrei menzionare, forse con una nota un po' più pop, altri due libri che hanno innescato grandi cambiamenti nella mia vita: Guida Galattica per Autostoppisti e Il Più Grande Uomo Scimmia del Pleistocene. Per il resto non vedo l'ora di leggere quelli che hai consigliato (a parte LOTR che già lessi più volte). Grazie!!
Grazie Rick! Sicuramente leggerò la trilogia di Moresco... Io vorrei segnalarti solo uno dei libri che mi hanno segnato profondamente: Dune di Frank Herbert
Mattatoio n. 5! Stupendo!
Io nel signore degli anelli ci ho trovato solo una distinzione semplicistica tra bene e male senza sfumature, spade e discorsi retorici che mi puzzavano di destra.
possiamo dire allora senza tema di smentita che hai fatto una lettura un poco superficiale ;)
Rick DuFer senza tema di smentita...il bello della letteratura è che lettori differenti trovano messaggi diversi nel testo. Io ci ho visto quello, potrei rileggerlo e cambiare idea. Ma ciò che ricordo l'ho scritto nel commento precedente.
correggo: è da non perdere
Anch'io mi appassionai alla lettura grazie al Signore degli anelli, gli sono ancor oggi grato.
Dopo questa celebrazione così trasportata ho paura di aspettarmi troppo dai Canti del caos... Se mai lo troverò!
Riccardo Sandri Come ho detto anche agli altri, è un libro molto scottante e impegnativo, non solo per i temi trattati ma anche per lo stile e la prosa di Moresco, che è molto particolare e di conseguenza è necessario un po' di tempo per sintonizzarsi con il suo canto; ma una volta sintonizzato potresti non uscirne più perché è unico. In più non è un libro scritto per dare piacere al lettore, ma per sconvolgerlo. Tolto questo, è un'opera completamente fuori dall'ordinario, sia nella struttura che nei personaggi, molti dei quali sono indimenticabili, grotteschi e fuori di testa. Se cerchi qualcosa di diverso, una lettura che ti apre nuove orizzonti e non temi di confrontarti con linguaggi sconosciuti, allora Canti del caos farà al caso tuo ;)
@@ginocorti4424 ma di cosa parla ? 🙂
bella, molto sentita, la recensione per i Canti del caos. io ho tutti e tre i libri della trilogia, tutti e tre iniziati ma lasciati a un certo punto. di Moresco avevo letto avidamente Lettere a nessuno, poi L'addio che, al contrario dei tre tomi - anche se ne è una sorta di spin-off - pare quasi Chuck Palahniuk. dopo questo appello, non posso fare altro che riprovarci... almeno con i Canti (gli altri due si vedrà)
Che gran video
I canti del Caos: Preso al volo!
Hai fatto bene
Rick ti voglio bene ma diamine hai passato più tempo a far le marchette per seminari/patreon/live passate, che a parlare dei testi...
Inoltre, niente Infinite Jest?
E se ti dicessi che senza seminari e Patreon tu non potresti vedere questo video? Su dai, non lamentiamoci del nulla :)
Infinite Jest era in ballottaggio con Borges, ma alla fine ha vinto JLB
Rick DuFer Indubbiamente, e non vedo perché non pubblicizzarli ad inizio o fine video: trovo che bloccare per 2/3 minuti buoni il discorso su Tolkien per pubblicizzare (giustamente) il seminario sia controproducente per il video in sè e che dia meno rilevanza all'annuncio...
Rick DuFer Gran bel video, è interessante scoprire quali libri abbiano influenzato nel loro percorso pedagogico e di crescita le persone. Dellimellow ha avviato una bella iniziativa, ha creato una playlist libera e pubblica dove ognuno può inserire video su libri consigliati e niente, questo mi pare che calzi a pennello. Qualcosa in contrario se ti inserissi?
Scusa se ricopio e incollo il commento , ma prima di agire intendo chiedere ovviamente il tuo permesso ;)
Già, anche io ho pensato ad Infinite jest
Bè, anche i prodotti amazon sono affiliati.
Rick ho scoperto che Mondadori ha ripubblicato i Canti del Caos (per mia grande sorpresa e felicità, visto che è da questo video che lo cerco e non lo trovavo).
Fa parte, come dici, di una trilogia.
Io sono un tipo "completista" e sapere di star leggendo qualcosa con anche solo rimandi velati a testi precedenti non mi farebbe vivere bene l'esperienza. D'altra parte però confesso che ho una voglia matta di leggerlo e ho paura finisca di nuovo fuori catalogo.
I rimandi (anche solo tematici, che escludo non ci siano visto che stiamo parlando pur sempre di una trilogia) sono forti?
Stiamo parlando di tre libri legati dalla trama? Dall'universo in cui sono ambientati?
Da un preciso stile di scrittura?
Da un tema?
Puoi tranquillamente iniziare dai Canti del caos. Nei Canti c'è qualche rimando agli Esordi, il primo libro della trilogia, ma niente che ti faccia perdere chissà cosa, anche perché i Canti è un testo a sé, un'opera germinante ed autogerminante, che va a parare da tutt'altra parte. Vai di Canti del caos e approfitta della tanto agognata ristampa, poi, se il libro ti avrà scosso e vorrai leggere altro di Moresco, passa agli Esordi e solo alla fine agli Increati, ultimo libro della sua mastodontica trilogia.
Non ho capito bene il nodo tra stesura della Commedia/esilio di Dante: storicamente Dante viene esiliato perché facente parte della fazione che si oppone al papato di Bonifacio VIII, e la Commedia viene tranquillamente portata a compimento durante i successivi venti anni.
è una constatazione un po' superficiale che ho fatto nel discorso e su cui non volevo approfondire, ma le idee che inserì poi nella Divina Commedia furono quelle che gli valsero l'esilio. Cioè, la Commedia è la formalizzazione letteraria di tutto ciò che gli costò l'esilio.
Rick DuFer mi ci ritrovo già di più, alla fine le motivazioni sono squisitamente di carattere politico; da come emergeva dal video sembrava che Dante fosse stato dato alla damnatio memoriae da parte dei fiorentini per colpa della Commedia (fatto strano a pensarsi, visto che poi 70 anni dopo Boccaccio ne dava tranquillamente letture pubbliche)
Rick DuFer riguardo il video non potrei essere più d'accordo su Solaris, che è veramente un libro annientante: anche se probabilmente la più grande genialata di quel vecchio satiro di Lem rimane Vuoto Assoluto.
Sto leggendo i canti del caos. Pagina 200 su poco piu di 1000. Mi sa che lo lascio li...
Ok proviamo a leggere questo "canti del caos", me lo segno
Andate tranquilli a leggere i Canti, non è necessario aver letto gli Esordi ;)
Una cosa è certa: ti sconvolgerà.
L' hai trovato cartaceo? Trovo solo una versione da trecento pagine
Credo che domani andrò ad acquistarmi il libro Solaris. Grazie, e lascerò un commento. Sono un po spaventato sul libro i Canti del Caos. Un saluto grazie.
Quindi i canti del caos è la seconda parte? Quindi devo comprare la prima parte giusto?
FEDE_ 80 Puoi anche iniziare subito dai Canti del caos. La lettura del primo libro della trilogia non è imprescindibile per la comprensione dei Canti.
Sono d'accordo con Gino Corti, vai tranquillo con i Canti
Bravo grande
Ah, tanto per...
Il conte di Montecristo
Furore
Uomini e topi
Soffocare
Martin Eden
Perché non hai citato Fabio Volo?
Mamma mia, ragazzi, il signore degli anelli è come un medicinale che non si vuole assumere. Non so se ce la farò mai a leggerlo...
Comunque, grazie per i consigli.
Concordo.
Perché, se posso chiedere? C’è qualcosa in particolare che ti spaventa?
Sul "Signore degli Anelli" di Tolkien avrei qualche perplessità: non è forse pieno di miti pangermanici, ove l'autore addirittura fu accusato di protonazismo? Gli altri non li conosco ma mi ispira assai "Mattatoio no.5".
Per quanto mi concerne, il libro che mi cambiò la vita è indubbiamente "Così Parlò Zarathustra" di Nietzsche che non è solo un libro di filosofia, ma un romanzo-poema filosofico densissimo di significati - occorrono anni per coglierne veramente tutti i significati; non solo, ma anche l'eleganza dello stile è straordinaria. Un libro che non si può non aver letto e approfondito: una semplice lettura superficiale non è assolutamente sufficiente. Va masticato e ruminato di continuo, così si scoprono continuamente nuovi aspetti e significati velati da metafore scritte in stile biblico, ma profondamente anti-evangeliche.
sul Signore degli Anelli, Marco, ti prego di non dire cose insensate. Qui in Italia Tolkien è stato fagocitato letteralmente da una destra ideologica, ma la sua opera non è né pangermanista né tantomeno protonazista. Si tratta di una delle opere più profonde e straordinarie del Novecento e mi rammarica che la vulgata con la quale si parla di questo grande uomo sia ancora relegata a questi concetti.
Grazie per la precisazione: confesso di non conoscerlo bene o solo superficialmente secondo la vulgata, come tu dici : va pure detto che nemmeno il film "Il Signore degli Anelli" permette di capire le vere intenzioni di Tolkien. Purtroppo le vulgate sono spesso perniciose perché manipolano/deformano le vere intenzioni degli autori - valga una vulgata per tutte: l'interpretazione sbagliata/manipolata di Nietzsche !
(3) Ci vorrebbero 86 miliardi di domande per soddisfarli tutti.
I Canti Del Caos mi ha incuriosito e voglio leggerlo, ma mi serve leggere il primo capitolo della trilogia?
Pezzetti Luca Puoi anche partire dalla lettura dei Canti del caos. Il primo libro della trilogia non è imprescindibile per la comprensione dei Canti.
Grazie mille
Ciao Rick, hai mai letto *Demoni* di Dostoevskij?
Gran bel video, è interessante scoprire quali libri abbiano influenzato nel loro percorso pedagogico e di crescita le persone. Dellimellow ha avviato una bella iniziativa, ha creato una playlist libera e pubblica dove ognuno può inserire video su libri consigliati e niente, questo mi pare che calzi a pennello. Qualcosa in contrario se ti inserissi?
+2hh ottima iniziativa, fai pure! E grazie!
Rick DuFer detto fatto, aspettavo la sua gentile concessione ;)
prova a leggere Replicazione e liberazione di Antonio Omodei: è una sfida di criptografia, pur utilizzando termini esattissimi. è da perdere!!!è praticamente gratis su youcanprint in ebook
Cosa ne pensi di Galveston di Nic Pizzolatto ( ovviamente se lo hai letto)?Non mi ha cambiato la vita, però ero interessato a conoscere la tua opinione in merito
mi manca, ma ce l'ho in lista :)
Ciao. Vi suggerisco "ragazzo negro" di Richard Wright. BELLISSIMO! Mi ha svegliato. 👍
Rick lo hai letto "rumore bianco" di De Lillo? A me ha fatto venire paura della morte!
splendido romanzo
Accomuni Iliade ed Odissea ma sono su piani narrativi diversi... concordo sull'affrancamento daglo dei solo per l'Odissea, nell'Iliade non lo percepisco affatto anzi semmai il contrario, prova ne sia che il tentativo Iliade di Baricco, solo umana senza gli dei, è pessimo. Interessante il commento sull'epica tolkeniana di umanizzazione di Arda, e anche I Canti del Caos.
Ciao mi chiamo Piera e leggo molto lentamente però quando faccio le notti e quando vado dormire lo faccio d'abitudine sono dislessica....il signore degli anelli e i viaggi di Gullyver però me li hanno letto mio padre...di certo non avrei dovuto modo di farlo.
Per quelli che hai citato scusa la mia ignoranza non ne avevo mai sentito parle a parte Borghes ...
I miei libri preferiti sono : Moby Dik il barone rampante e tutto Calvino lo amo poi Dostoevskij specie memorie del sottosuolo dellitto e castigo il profumo e Kundera.
Amo Nick Cave e Leonard Coen
Secondo te una come me dislessica potrebbe leggere Mattatoio numero 5 potrebbe leggerlo??? Però Solaris ti prometto che lo leggerò
Un fortissimo abbraccio!!!
Ciao Rick! Hai mai letto qualcosa di Philip Roth? Se sí, ti piacerebbe parlarne qualche volta sul canale? 😘
Rick un video su evangelion quando? ci starebbe troppo!