Questa è una bella recensione che ne evidenzia alcune criticità: www.scienzainrete.it/articolo/matematica-politica-di-chiara-valerio-unoccasione-sprecata/hykel-hosni/2020-12-28 Se per caso volete acquistare il libro: amzn.to/3Bqiy2E
La mia scuola superiore ha invitato l'autrice ad una conferenza in occasione dell'80esimo anniversario dalla fondazione del mio istituto. Io come altri studenti non solo della mia classe (io ero in quinta, ma conosco anche ragazzi che erano in terza che lo hanno fatto) ho comprato il libro ad un prezzo di favore e l'ho letto prima della conferenza, così da avere in mente cosa avesse da dire. Io adoro la matematica, sin da quando sono bambino, e mi piace la filosofia politica, perciò ho pensato che fosse il libro apposta per me. Mai letto un libro più incomprensibile. L'autrice sarà pure una persona intelligentissima, ma non solo non sa scrivere, non sa proprio esprimersi. In due ore di conferenza che mi sono sorbito non ha fatto altro che ripetere gli stessi concetti del libro (credo?) in modo confusionario quanto, se non più del libro. Alla fine non ho capito perché la matematica è politica ma almeno sto libro è diventato un po' un meme tra me ed i miei amici, perciò ora mando loro il video. Bella critica, condivido ogni parola.
stessa cosa è successa a novembre nella mia scuola. Il giorno non c'ero ma a quanto raccontano tutti i miei amici, e anche tu adesso, non mi sono persa niente
Questa autrice è originaria della mia zona. È venuta spesso a fare conferenze "scientifiche" nel mio liceo scientifico. Mi ricordo che oltre a roba femminista buttata nella scienza totalmente a caso, ogni tanto diceva cose totalmente sconnesse e senza senso. Ricordo ancora, che durante uno di questi convegni, ero con 2 miei amici e lei disse "l'ipotenusa di un triangolo è più lunga della tibia". Non ti dico le risate che ci facemmo per settimane con sta frase
Finalmente qualcuno che lo dice! È da anni che sostengo che i trattini nelle liste siano un memento mori troppo duro da sostenere per dei giovani adulti! Ragazzi, non andatevene mai dalla casa dei genitori! Non sapete che trattini troverete là fuori!
Mesi fa ho ascoltato in tv l’intervento di una ospite - presentata come “matematica” - la quale, intervistata, esprimeva pareri su questioni di ogni tipo (pandemia, politica ecc). Rammento il fastidio che mi suscitò il suo sconnesso intervento, principalmente per il fatto che parlava di diritto con “invidiabile” disinvoltura, nonostante non ne capisse nulla (e posso affermarlo con cognizione di causa). Ebbene, non appena ho aperto il tuo video - senza che conoscessi l’autore del libro di cui parli - mi si è inconsciamente presentata alla mente quell’intervista!!! Cerco il nome e guarda caso....è proprio lei. Condivido il tuo stupore ....
La Valerio però è noto non ha bisogno di dimostrare niente a questo punto della sua carriera. Ha già fatto montagne di dimostrazioni e altro. In questo caso quindi le motivazioni devono essere differenti da quanto dici tu
@@albertoplm non sono cosí informato su di lei per risponderti ampiamente, ma anche questa cosa del pubblico ampio non è vera, visto che ha già scritto romanzi (io ho presente uno sul conte Dracula), ha un programma alla radio ecc. Quindi (senza giudicare se siano giuste o sbagliate), ancora.una volta le sue motivazioni devono essere differenti da quanto dici tu
@@tommasositzia6356 penso proprio lei abbia ragione. La ringrazio per la correzione e - se mi dà il consenso - procedo subito alla modifica del commento per limitare, seppur tardivamente, l'umiliazione provocatami da codesta mia caduta di stile.
@@Filo_12 Si figuri! Faccia quel che vuole del suo commento, purché non viva come un passo falso una semplice imprecisione. Può capitare a tutti di sbagliarsi sulle figure retoriche (in questo caso, l'anafora era pure presente, ma forse lo youtuber non si riferiva alla ripetizione). Buona serata :)
Per mia esperienza personale (insegno matematica), la gente odia la matematica perché semplicemente non l'ha mai vista in vesti diverse da "nozionistica che fa cose". A scuola (ivi compresa l'università) l'approccio quadratico medio è di dare nozioni senza minimamente tentare di intavolare gli argomenti all'interno di un discorso, non la si motiva o giustifica. Non sto parlando delle classiche spiegazioni alla "serve a X", sto proprio riferendomi all'assenza dei momenti "ah-ha!" che servono per capire i collegamenti tra i concetti. Le definizioni di un qualsiasi libro di analisi 1 cascano dal cielo, e ci si limita giusto a qualche interpretazione sui teoremi, ma fondamentalmente manca la risposta al "perché si fanno queste cose proprio in questo modo?". Il concetto di probabilità, che è fondamentale nelle scienze, nasconde un significato molto sottile su cui ci si deve soffermare. Ci sono state tante discussioni anche filosofiche su quali interpretazioni darne e quale sia il suo significato (in Italia parte della discussione è stata portata avanti da Bruno de Finetti). Viene tutto buttato lì, a cazzo di cane. Volendo fare anche io una supercazzola (per addetti ai lavori): l'esposizione matematica viene fatta dando uno spazio senza descrivere il senso della della sua topologia.
@@marcofragomeni9914 Prima dell'università è ancora peggio: viene presentata proprio come esercizi da svolgere. Dietro a ogni esercizio c'è solo un altro esercizio. In università il discorso cambia e viene presentata almeno sotto le vesti della teoria, in cui però l'esposizione è "definizione, teorema, dimostrazione". Praticamente un elenco della spesa.
Vedendo su wikipedia è: scrittrice, traduttrice, curatrice editoriale, direttrice artistica e conduttrice radiofonica italiana. Se è stata un'insegante non credo che lo sia stata per molto tempo.
@@anonimo6603 mi riferivo al ciò che risponde quando gli chiedono sul perché studiare matematica, pensavo fosse una esperienza pratica su studenti. In ogni caso è estremamente compatibile con insegnanti incompenti che ho avuto
@@peppinslogo eh infatti. Uguale ma pure italiano. Praticamente mi dovevo impegnare per scrivere male ma come voleva lei, in pratica abbastanza simile alla struttura delle frasi citate.
«La matematica è, tra le discipline di manutenzione, quella grazie alla quale si capisce che solo gli ortodossi fanno la rivoluzione.» Una delle prime frasi del libro 😂😂
"la matematica, tra le altre astroassurdità, è quella capace d'innalzare il giardino di casa al livello del tombino. Ciò lo si può dedurre dai punti di vista della ragione quantica nell'universo subacqueo delle rane"
Quando dice che la matematica dimostra che ci stanno diversi punti di vista non sta altro che applicando alla cazzo di cane la relatività di Einstein. È poetico
La Valerio è una scrittrice in erba stanca del dottorato in matematica che si è messa a fare l'intellettuale, credo sia molto lontana dai libri che di solito leggi giacomo, o comunque della saggistica di cui parli, per cui condivido le critiche ma è come sparare sulla crocerossa, come se tu leggessi un filosofo continentale a caso che parla di scienza
Peggio, esistono filosofi continentali che hanno avuto un bel contributo sulla scienza (le intuizioni di heidegger sono state riprese in filosofia della mente e robotica). Questo è proprio immondizia. In un capitolo cita batman, di che parliamo.
Ho un paio di cose da dire: Io la lista della spesa la faccio in ordine di cosa troverò in negozio, quindi di fatto è un ordine temporale. Altrimenti la lista è fatta in ordine di quando mi ricordo di comprare una cosa. Tutto il resto del video è incommentabile (non per quello che hai detto tu, ma quello che ha detto la scrittrice)
Entropy secondo, sei tu che non c'hai capito niente. Nel suo elenco, tu sei saltato direttamente al terzo punto, e siccome negli elenchi il tempo non esiste, tu hai violato una legge fondamentale della matematica creando un paradosso. (come il primo paradosso del movimento di Zenone) Ergo sei morto. Rip Giacomo secondo, spero che i suoi doppelganger siano più accorti nella creazione di paradossi spazio-temporali alla guida di un auto.
@@taobaibai7647 Vorrei tanto avere uno di quei cloni qui con me. ç_ç Le insegnerei tante cose, tipo: "Repeat after me, Kendo is an asshole, and from now on i am your daddy".
Il prossimo libro che scriverà si intitolerà "La Statistica è propaganda". Non mi meraviglierei. Mi aspettavo l'arrivo di tali pubblicazioni. Non sarà l'ultima, purtroppo.
@@brandon0099 l'esponente ΖΖоϲϲоΙіѕta in questione ha prodotto con regolarità spazzatura Dogmatica e Reazionaria contro i nemici della sua Fede ed è il braccio destro del Leader Religioso Fregninista ΖΖоϲϲоΙela Murgia (nome di fantasia eh, ma ricorda qualcuno... boh) Incredibile che ci siano tanti snowfIake sorpresi che lo Zichichi di turno, per quanto abbia pezzi di carta da cuIo in scienze STEM, farnetichi sui Dogmi della sua Religione. Vi siete svegliati presto. Buongiornissimoh. :-) Ricordatevi di tacere, così è Previsto nelle Sacre ΖΖоϲϲоΙate per voi. VU VU VU PUNTO ilfoglio PUNTO it SLASH articoli SLASH 2015 SLASH 08 SLASH 11 SLASH news SLASH posso-appena-tollerare-il-femminismo-delle-donne-quello-degli-uomini-no-86511 SLASH
9:23 eh infatti, il punto è molto meglio se ci pensate, ha misura 0 e non rompe le scatole. Invece un sottoinsieme di R^3 con volume e con una funzione di densità definita sopra è un dolore assurdo e mi secca calcolare un integrale triplo.
La matematica non piace perche buonissima parte dei professori della materia odiano la matematica. Molti manco sono laureati in matematica ma in ingegnerie varie. Inoltre, per la tipologia di materia, è fondamentale la comunicazione, il modo di porla agli studenti e di farla apprezzare. In sostanza questa è stata la mia esperienza con una materia, che ancora oggi, mi spaventa.
Il fatto è che in pochi ci laureiamo in matematica e quei pochi che si laureano provano tutti disperatamente ad entrare in accademia, lasciando alle superiori davvero briciole. Siamo davvero pochi. Quando trovi il professore laureato in mate e appassionato però non puoi non amarla
Valerio sottolinea che "Euclide dice che il punto è ciò che non ha parti" ...e infatti quella è quasi sicuramente una delle "definizioni di Euclide" che sono state aggiunte successivamente dai didatti di epoche successive... 😁 😄 🤣
Quasi due millenni e mezzo fa i greci definirono un tipo di dimostrazione che era corretta nei passaggi logici ma tuttavia era fallace perché partiva da premesse apparentemente solide (o che venivano presentate come tali) ma in realtà erano corrette solo nell'opinione di chi le presentavano (non erano ipotesi valide, non erano né assiomi né fatti dimostrati). Li chiamarono sillogismi eristici, a me quel tipo di discorrere che intravedo nel poco che hai letto sembra esattamente un argomentare eristico, sgamato come illogico da aooeba qualche millennio.
un libro etnocentrico che non solo prende in considerazione solo l'Europa nel periodo che IN EUROPA si chiama medioevo, ma addirittura parla della costituzione e di una vicenda politica del proprio paese. Poi, quanto è inutile un libro immerso nell'attualità a tal punto da risultare incomprensibile ai posteri? Che fortuna godercelo in lingua madre, perché chissà che lavoraccio adattarlo in altre lingue
@Emanuele676 Il problema sta nel fatto che, a quanto visto nella recensione di Giacomo, è un libro che si propone di sollevare la questione dell'elasticità mentale e della ricerca della verità tramite in confronto di opinioni, ma poi si finisce a leggere una serie di opinioni dell'autrice viziate dalla sua cultura di appartenenza. E fin qui non ci sarebbe problema, se non che sono proposte come generali. "Di maio che gioca con la fidanzata, Renzi che dice che X è stato innanzitutto un buon fiorentino, giustificano un legiferare sulla vita privata". Leggere questo ha perfettamente senso se consideri il libro come uno di opinioni sul presente che una persona vede attraverso la sua cultura, e la critica di Zeno qua sopra si lega proprio a questo. La sua critica a parole mie: è un libro estremamente contingente che nessuno capirà o sarà interessato a leggere in futuro. Io aggiungo che penso si potrà leggere per capire come pensava una persona "all'epoca", ma non per capire come "la matematica è politica". E considerando che sembra che l'autrice volesse parlare proprio di questo (si veda il titolo), posso come minimo comprendere il perché della critica.
il fatto che questo libro sia arrivato finalista al premio letterario galileo per la divulgazione scientifica, non dovrebbe destare qualche preoccupazione?
Non mi stupirei per il fatto che questo libro sia finalista in un premio. Sappiamo benissimo come funzionano queste cose. Non conta quello che scrivi conta chi sei la posizione che hai la rete di conoscenza che riesci a crearti. E alla fine, in quelle che si chiamano “conventicole”, oggi a me domani a te. È matematica. Almeno in Italia
Prima di giudicarla... cercate di entrare un po’ meglio nel suo mondo... merita davvero 😊 Per esempio... th-cam.com/video/xFWrjM5abg4/w-d-xo.html Ma ve ne sono molti altri... pure inerenti alle presentazioni di questo libro... la Valerio è “fuori”... ma è meravigliosa 😊!!!
Tutte le volte che vado a fare ripetizione in matematica, il motivo è che l'insegnante spiega male. Mi sono ritrovato un ragazzo che in una-due settimane gli sono stati spiegati funzioni, rette, parabole e circonferenze... "e tu cosa hai capito?" "non tanto ma in caso posso usare il formulario per fare gli esercizi" *io cerco di non ridergli in faccia*
La matematica è odiata perché non la sanno insegnare. Mi piacerebbe come materia se non fosse che mi è sempre stata insegnata male e ad oggi ho lacune troppo grandi da colmare, se non studiando di nuovo dalle elementari.
Che la matematica sia intrinsecamente democratica, anzi liberaldemocratica, perche` presuppone ed esplica la capacita` di tutti gli esseri umani di arrivare a conclusioni condivise partendo da premesse condivise e` una buona pensata. La sensazione che ricavo dal tuo resoconto e` che tutto il resto del libro sia un pasticcio cucinato per allungare il brodo a partire da quel concetto ed ingraziarsi una certa parte politica. Evidentemente se il libro e` stato pubblicato la captatio benevolentiae ha funzionato. Questo la dice lunga su come funziona il mondo editoriale italiano.
No, la matematica non è democratica in questo senso perché le limitazioni cognitive possono ostacolare il processo che porta a conclusioni condivise. Sul resto sono completamente d'accordo.
La matematica è politica, il libro che quasi uccise entropy for life. Ma anche gli altri libri del premio Galileo Galilei presentano questi problemi? Domando in quanto i premi letterari già di loro presentano dei problemi, spesso facendo vincere dei libri abbastanza discutibili e non mi stupirebbe se questo fosse l'ennesimo premio italiano che ha esclusivamente valore di marketing da parte di case editrici e raccomandati.
@Emanuele676 In realtà non avevo in mente i contenuti polarizzanti, più che altro avevo messo questa autrice nella categoria di chi è più interessato all'estetica della parola scritta che al contenuto, cosa che si vede spesso nei premi letterali.
@Emanuele676 Si tratta di un fenomeno ben conosciuto per i premi letterali, quindi si... sarebbe l'ennesimo, visto che faccio riferimento a molti premi letterari italiani. In ogni caso, questo commento mi sembra che poco abbia a che fare con il precedente. C'è un motivo se l'editoria italiana è considerata abbastanza male, abbiamo casi di traduzioni di libri tagliate in quanto dovevano stare in tot pagine, copertine rubate da artisti stranieri, giornalisti pagati per recensire determinati libri mentre altri, da autori poco conosciuti, buttati come carne da macello, nelle librerie tanto per far volume. Per quanto riguarda i libri, in italia, se vuoi pubblicare non devi essere uno scrittore ma una persona di per se già famosa per altro. In conseguenza di tutto questo, ti stupisce realmente che i premi letterari siano una questione di marketing? Veramente ti cade il mondo nel saperlo?
Mi limito a commentare la prima cosa che hai detto (non sono riuscito a menarmi questo pippone) il fatto che un esposizione si basi su un analisi personale e non basi empiriche tradizionali non ne dovrebbe scarnificare automaticamente il valore. Sei troppo fissato con ciò che può essere dimostrabile.
La cosa veramente incredibile è che l'autrice sia pubblicata da Einaudi collabori con radio 3 e sia anche editor e scriva soggetti per il cinema. Deprimente
L' ho comprato pure io. Speranzoso. Autrice che vale molto meno di quanto essa stessa crede. Raramente si ha sempre qualcosa di valido da scrivere. I premi letterari? Quelli sì che sono politica!
Provo a salvare un passaggio. Credo intenda cultura non nel senso etnico del termine, cioè sinonimo di costume, folklore, pensiero comune, ma intesa come conoscenza che ciascuno di noi sceglie di costruirsi. Il resto sì, è spazzatura.
Anche secondo me intende questo. Istruzione = istruzione scolastica, cultura = "alta" cultura, fatta di scelte personali. Il fatto che l'autrice dia per ovvie queste definizioni è per me comunque un fatto grave.
Secondo me Giacomo ha un “bias biologico” e intende cultura nel senso biologico e antropologico. Ma da dizionario Treccani, il primo significato di cultura (che a mio parere è anche quello più diffuso nella popolazione generale) è “L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza, rielaborandole peraltro con un personale e profondo ripensamento così da convertire le nozioni da semplice erudizione in elemento costitutivo della sua personalità morale, della sua spiritualità e del suo gusto estetico, e, in breve, nella consapevolezza di sé e del proprio mondo.” Quindi quando l’autrice dice che la cultura è una scelta intende dire che c’è una parte attiva in essa.
L'aspetto psicomatematico che l'autrice indica come causa dell'idiosincrasia per la matematica nel mio caso è, tanto per fare una controtestimonianza ironica, proprio uno degli aspetti che mi ha reso affascinante la matematica. L'analogia tra l'ordinabilità dei numeri naturali (relazione "maggiore di") e l'ordinabilità del tempo (prima/dopo) e il vedere che i numeri naturali sono tutti "contemporanei" (nella lista il numero 1 non è cronologicamente antecedente al 2, al 3, etc..., ma sono tutti presenti nello stesso istante) non mi ha generato nessun conflitto interiore, anzi al contrario, mi ha fatto sempre pensare "che figata che posso avere una rappresentazione atemporale della successione del tempo, dove il precedente e il successivo sono presenti insieme senza escludersi a vicenda. Non so se ci sono testimonianze viventi che rientrano nel processo psicologico descritto dall'autrice, ma io sono sicuramente una testimonianza vivente del fatto che in me si è verificato il processo psicologico inverso, cioè che il pensare alla non temporalità della successione dei numeri naturali mi attrae e mi da un senso di piacere.
Anche io l'ho comprato e letto ahimè, consigliato da un collega di Filosofia che lo aveva trovato "stimolante". Più che incoerente, lo trovo del tutto delirante. Una specie di cut-up schizofrenico in cui si abbandonano continuamente i discorsi a metà per balzare in altri deliri. Il tutto condito da affermazioni apodittiche sparse qua e là e totalmente slegate dal contesto. Il bello è che vorrebbe passare per un pamphlet... l'unica cosa "politica", se proprio vogliamo trovarne una, sono le continue e banalissime affermazioni ammiccanti a sinistra (tra cui lo scambiare continuamente i termini "democrazia" e "rivoluzione" come fossero sinonimi). Quanto alla matematica, io non l'ho trovata; nel senso che, da profano, non ne ho ricavato alcuna idea neppure generale. Non mi sarebbe dispiaciuto farne anch'io una videorecensione, ma sei arrivato prima tu... per cui GRAZIE di avermi risparmiato la fatica!
Aggiungo: il fatto che una persona così in difficoltà nel farsi capire in forma scritta lavori come CURATRICE EDITORIALE è, forse, qualcosa di altrettanto disturbante, almeno per me.
@@profmarchioro siamo sicuri che lo sia veramente ? Forse a questo punto il libro se lo è pensato, scritto, pubblicato, distribuito, iscritto al concorso e selezionato tra i primi 5, tutto da sola 😉
mi avevano regalato questo libro e dopo averne letto la maggior parte l'ho abbandonato; pensavo fosse troppo criptico per me e di non riuscire a comprenderlo. Ora capisco che i passaggi che non capivo e il senso d'insieme che non riuscivo a trovare non erano mie mancanze. P.S. la nota della mia amica recitava "premetto che non è divulazione"; incredibile che sia in lizza per un premio sulla divulgazione.
Nella mia versione, per un errore di stampa, a pagina 75 si passa dalla "superadditività" ad un libro di Eugenio Brogna che parla di Teresa di Calcutta e di Teresa di Lisieux. Resta probabilmente il passaggio logico più coerente di tutto il libro.
E anche oggi sono sempre più convinto che la logica matematica, la filosofia della scienza e la sociologia della scienza vengano ignorate dalla maggior parte delle persone che tentano di scrivere o parlare di scienza, talora cercando strane correlazioni con la societá, un argomento veramente complesso dove non ci si puó improvvisare. Ok che in questo caso l'autrice ha a curriculum un dottorato in matematica, ma alcune sue frasi necessitano di essere formalizzate correttamente e non sulla base di un ipotetico pensiero nemmeno ben spiegato.
Ho sempre avuto un rapporto conflittuale con la matematica e Chiara Valerio, conosciuta come personaggio televisivo, mi ha interessato perché la ritenevo una figura capace di costruire un ponte tra l'ambito matematico- scientifico (da cui proviene) e quello letterario. Però, a dirla tutta, prima di quegli interventi molto brevi l'avevo intravista in un monologo nel programma La TV delle ragazze, intitolato "leggere comanda" e in quel caso mi aveva un po' infastidito. Lo trovavo un intervento un po' troppo retorico e non riuscivo a comprendere il senso preciso di quel "comanda", e se lo intuivo comunque non mi piaceva come verbo e come concetto. Non mi sono mai avvicinata ai suoi libri perché mi sembravano semplici opere di narrativa, sarei stata più interessata ad un saggio o a un libro di finzione in cui questo famoso rapporto con la matematica fosse maggiormente sviscerato. Dopo quest'analisi non so se ne ho ancora molta voglia. , C'è da dire, però, che alcune frasi di questo libro nel video vengono forse soppesate con una serietà e una scientificità che forse l'autrice stessa non si proponeva di portare avanti. Certo, non mi pare un saggio di divulgazione scientifica ma più una raccolta di opinioni, e forse riesco ad entrare di più in certe dinamiche apparentemente folli, avendo una formazione non scientifica. Ad esempio, riesco a capire vagamente il concetto che voleva esprimere citando il rapporto tra politici e media: forse voleva dire che lo spiattellare foto intime e il mescolare ruolo pubblico e vita privata è una sorta di inganno che il furbo comunicatore-manipolatore utilizza per illudere lo spettatore-elettore di essere parte di un tutto, ma non avendo letto il libro non si può certo dire, dalle frasi citate, che intendesse questo e in più non si capisce né il legame con la costituzione (la tenuta della democrazia potrebbe essere in pericolo ? Forse, perché le foto del privato illudono, irretiscono e inebetiscono, rendendo il cittadino poco partecipe? Forse la infastidiscono le immagini di Di Maio con la fidanzata perché le ritiene non del tutto spontanee?) né quello con la matematica. Allora forse il problema è individuare il giusto genere del libro.
Quando hai detto che quella faccenda sui punti di vista che sono corpi e la verità che è un punto è una metafora mi è subito venuto in mente Giovanni Storti: "La metafora è una bugia beffarda al servizio della verità."
Ho preso questo libro perché leggendo il titolo mi aspettavo un tipo di trattazione diversa, strettamente logica e informativa. Invece il libro parla di altri argomenti, e dunque il libro è brutto. Okaaaay
Già, secondo me, a parte che ci ripetono fino allo sfinimento che la matematica fa schifo ed è da ignoranti, gli insegnanti non la sanno, non la sanno insegnare, e la insegnano in modo assolutamente arcaico. Ho cercato di recuperare una ragazza, con il teorema di Pitagora, non riusciva a mettere in relazione cateti e ipotenusa, con le misure, e cercava un metodo nuovo per fare il calcolo perché quello solito non era abbastanza "figo". Libro superfluo mi sa!
Non mi ricordo chi diceva che la matematica è l'unica scienza in cui dato un tempo infinito due scienziati che discutono arriveranno ad ammettere chi dei due ha ragione. Da questo punto di vista direi che la Matematica è la cosa meno politica che esista, forse anche la cosa meno scienza :)
Ciao Giacomo, grazie per la recensione onesta e coraggiosa, ci hai dato un grande insegnamento: lo spirito critico va sempre allenato e utilizzato, non importa chi hai di fronte. Volevo chiederti (lo chiedo in realtà a tutti coloro, se c'è qualcuno, che sta leggendo questo commento) se potresti consigliarmi dei libri sulla storia quotidiana della popolazione italiana a partire dalla generazione dei nostri nonni, un po' come hai brevemente spiegato tu nel video. Sono poco ferrato in Storia, mi piacerebbe però approfondire questo aspetto soprattutto sociale della storia contemporanea. Grazie :)
Giacomo, ti sei imbattuto in un libro di quelli che dicono frasi a caso lasciando conclusioni ed interpretazioni ai lettori... Di quelli profondamente antipolitici ed inutili, sembra la retorica degli albori dei movimenti antipolitici europei, unita a quella dei libri di auto-aiuto all'americana o delle aziende tipo quella in cui lavorava la ragazza che "ti aveva rapito". La domanda è: La commissione del premio letterario l'ha letto?
Sai una cosa curiosa? Io ho lavorato con Chiara Valerio al Festivaletteratura di Mantova di due anni fa. Ho proprio quel libro autografato dall'autrice. Eppure, dopo appena due anni, non ricordo nulla del libro (che pure ho letto). D'accordo, per il Festivaletteratura ho letto tanti libri, non posso ricordare ogni dettaglio, ma questo purtroppo non me lo ricordo. Mi hai fatto venire la curiosità di riesumarlo dalla libreria e buttarci l'occhio...
Ciao Giacomo, forse mi sbaglio, ma non credo si debba prendere questo libro come un saggio scientifico, ma come un pamphlet, per cui non ci si devono aspettare dati e studi che avvalorino le tesi. Non l'ho letto perché sfogliandolo in libreria l'occhio mi è cascato su alcuni passaggi artificiosamente contorti ed un tipo di scrittura che di certo non apprezzo. Posso però permettermi di commentare qualche passaggio che proponi. Riguardo alla questione sui punti di vista, forse quello che vuole (malamente, a quanto pare) esprimere l'autrice è l'assenza in matematica di una verità assoluta, contrariamente a quanto comunamente si crede. La matematica è fondata su sistemi assiomatici, che possono effettivamente essere considerati "punti di vista", dai quali con metodo deduttivo si costruisce un apparato logicamente coerente. Non ci sono sistemi assiomatici più corretti di altri. A proposito del "la matematica non serve, la matematica comanda" è probabilmente una scialba semplificazione per andare contro a una visione utilitaristica della matematica. Tu stesso a inizio video hai proposto una matematica che è politica facendo l'esempio di statistica e calcolo delle probabilità, utili a capire altro. Chi fa matematica è invece più spesso convinto che sia la forma mentis tipica del discorso matematico a dover permeare le persone. Non è in realtà un'affermazione che può essere fatta per tutto. Il senso è, facendo un esempio più vicino al nucleo del canale, che in età adulta per quanto sarebbe bene avere un'infarinatura sulla struttura delle cellule (o la crisi dei tulipani in olanda), questa non è fondamentale per vivere in maniera consapevole e critica. Capire invece il senso degli elementi di Euclide potrebbe effettivamente aiutare, perché stimola il ragionamento logico-deduttivo. Tu stesso sostieni che l'utilizzo di questa frase fatta comporta un "ovvio paradosso", quando in realtà non è così. Riconoscere i salti logici è uno degli obiettivi dell'alfabetizzazione matematica. "Ovviamente la democrazia, come tutti i processi di natura...." non direi essere un'affermazione apodittica, penso sia potenzialmente confutabile. Bisogna dimostrare che la democrazia è un processo naturale (definendo magari processo naturale) e che i processi naturali sono effettivamente tutti deduttivi (?- credo intenda soggetti a principi di consequenzialità, ma boh, un po' hegeliano come ragionamento.. mi pare che ci sia una buona dose di caso nella natura delle cose) e lenti (lenti rispetto a cosa?). Analogamente bisognerebbe spiegare in che modo la democrazia è un linguaggio formale. Detto questo, frasoni molto arroganti e davvero lontano con lo spirito matematico. Sono contento di non averlo comprato. Mi sembra un pippone serale abbastanza autoreferenziale, ma ripeto, è un pamphlet, per cui credo possano essere leciti anche salti logici giganti, se qualcuno li trova suggestivi. Ne approfitto per ringraziarti e farti i complimenti per i tuoi contenuti!
Sei enorme ! Malgrado tu abbia rischiato di morire in autostrada , hai comunque deciso di comprare il libro per capire se c'era qualcosa che valesse la pena di essere letto !
Ho letto molti commenti positivi su questa recensione del libro, così, nonostante l'imbarazzante titolo del video, ho iniziato a guardarlo. Devo fare "Mea culpa", ma non per i pregiudizi iniziali, ma per aver riprodotto il video fino a 5:22. Il fatto che tu non abbia compreso quello che è scritto nel libro, non significa che ciò non abbia senso; bensì, ciò significa che, semplicemente, tu questo senso non riesci a trovarlo. Ad essere sincero, ciò non mi sorprende, data la superficialità e la sicurezza con cui hai condotto questa pseudoanalisi: per capire, bisogna andare a fondo, non fermarsi alla superficie, e ciò è possibile solo se si è aperti alla possibilità che sul fondo possa esserci qualcosa (di buono o di cattivo che sia, ma non lo si può sapere a priori) - atteggiamento peculiare della SCIENZA. Se, come diceva Feynman, "nella scienza non esistono certezze granitiche", figuriamoci se possa essere lecito averne nell'analisi di un libro neppure letto, ma solo ascoltato (e, fra le due cose, c'è una differenza abissale), di un'autrice che, peraltro, non conosci per niente.
Libri e autori di regime. Ecco come e perché si spiegano certi (inspiegabili) premi a libri di tal fatta, per giunta editi da case editrici prestigiose. Mi chiedo e chiedo: se non è questa una dittatura? ditemi allora cosa non lo sia? Non certo quello a cui stiamo assistendo. La situazione è a dir poco tragica.
Per la proprietà commutativa inversa dell'efficacia delle stroncature, provo l'irresistibile impulso a comprare e leggere questo libro. Se non fosse che i passaggi letti da Giacomo sono da cremazione cerebrale! 😵
E pensare che l'avevo visto in libreria e l'ho messo in wishlist perché mi ispirava un sacco. Vediamo se dopo questa recensione mi ricrederò ahahah Edit: Mi sono ricreduto eccome.
@@micoldoppieri8716 non vedo perché non dovrebbe avere il diritto di evidenziare delle criticità. Un giudizio per essere espresso non dev'essere esclusivamente positivo sa?
Quando Pierino scrive che 2 + 2 = 5 e il maestro gli dice che è sbagliato può sempre citare il libro e dire che il maestro è un tiranno e che sbaglia a non condividere il suo punto di vista...
Che la matematica è democratica è vero fino ad un certo punto. In matematica non si tiene conto dei ragionamenti fallaci: uno può anche essere una medaglia Fields, ma se cerca di dimostrare un enunciato argomentandolo con delle fallacie logiche non viene preso in considerazione. In democrazia non è così: se una persona argomenta senza ragionamento logico, ma c'è tanta gente che è d'accordo con quello che dice, allora questa persona ha diritto di essere ascoltata e di dire la sua opinione in Parlamento.
Oddio chiara Valerio la adoro quando la sento parlare (durante la quarantena poi mi ha tenuto compagnia con "buon vicinato" di Michela Murgia) , il titolo del video però non promette bene:( adesso ascolto *EDIT: mi tocca convenire con la tua analisi, bravo
@@Jackymood la Murgia tendenzialmente non mi piace (soprattutto sul politico) ma quei video sono molto carini così come il podcast "Morgana" (tra l'altro che io apprezzi la Murgia lo hai dedotto tu, non l'ho detto) . La Valerio invece sì, la apprezzo anche se ammetto che a volte si fa prendere dalla supercazzola. In ogni caso de gustibus
25:25 Credo che mi approprieró del lapsus "dall'alto della sua taratura" per definire chi si ritiene un luminare mentre non lo è. Dalle mie parti "tarato" significa che non ci sta del tutto con la testa. 😁
Sfogo che covo nel mio animo da aprile 2021: L’ho dovuto leggere lo scorso anno scolastico (quinta scientifico) come parte del programma di Educazione civica non so bene per quale motivo, visto che il tema politica viene appena sfiorato. Mi sfugge come una laureata in Matematica, per cui almeno sulla carta la logica e la razionalità sono pane quotidiano, sia riuscita a partorire quest’accozzaglia di frasi sconnesse inconcludente e caotica. Il peggior testo argomentativo (se così lo si può definire) che abbia mai letto. E fosse almeno scritto bene! Per finire una pagina impieghi minimo cinque minuti, periodi lunghissimi e inutilmente arzigogolati.
Nelle Scienze Sociali la definizione di cultura si distingue da quella di identità proprio per il suo carattere collettivo. La cultura è una scelta individuale? In certi limiti può essere (dipende dai differenti approcci allo studio delle scienze sociali - olismo Vs individualismo metodologico, per esempio) ma è soprattutto un elemento collettivo. L'autrice si sarà confusa sicuramente.
Mi hai quasi incuriosito per leggerlo. Queste robe vanno conosciute che poi ti becchi pure "l'intellettuale" che le cita. Adesso voglio sapere quale è il tuo peggior libro
Premessa: io sono stato sempre uno di quei bambini stupidi per i quali la matematica è brutta e cattiva, infatti sono ignorante come la merda in ambito. Però sono sempre stato bravo in storia e devo dire che quest'idea che la matematica sia intimamente legata alla democrazia la trovo una... "bizzarria".
Chiara Valerio è una scrittrice che parla senza avere un minimo di cognizione di causa di che cosa siano la matematica e la scienza, e con tutte le contraddizioni del suo libro si capisce lontano 1000 miglia che è una quaquaraquà che non merita assolutamente di essere presa sul serio
Anche il conformismo di chi fa il dipendente statale o più in generale il rosicamento di chi fa l impiegato nei confronti di chi esercita la libera professione
@@alessandrocoppede3066 io non so cosa dice l autrice perché non ho letto il libro in questione, però una cosa te la devo dire ragazzo mio...si vede che ancora non hai messo piede nel mondo del lavoro perché se no ti accorgeresti di come la tua generazione è senza futuro. E non è retorica spicciola da boomer, ma mi riferisco a contratti di lavoro ridicoli, all incapacità di acquistare casa di proprietà, tassazione al 60%, stipendi più bassi di Europa, solo il 10% di chi si laurea finisce a fare quello per cui ha studiato e il resto a lavorare al mac o per delivero...se non la smettete di essere così compiacenti e di ragionare nell'ottica del padrone (questa dialettica è più attuale che mai da quando si è imposto il monopolio delle multinazionali) mi spieghi come pensate di tirare a campare? Non basta più la buona volontà qui vi stanno fo****t***endo la vita
comunque avevo visto questo libro in giro e ne ero molto incuriosito, ma pensavo parlasse di tutt'altro, ossia di come il contesto politico influenzi quali nuove scoperte vengono fatte nella matematica. Sono molto deluso.
Ma questo libro è per caso una raccolta di supercazzole? La definizione di "cultura" è talmente complessa che fondamentalmente neanche esiste, ma NESSUNO ha mai detto che è una scelta, non può esserlo, nasci in un contesto, impari da quel contesto come vivere, pensare, cucinare, etc.
3:55 ciao Giacomo, odio la matematica, a tal proposito ti suggerisco di guardare un paio di video di Daniela Lucangeli , una scienziata che parla e spiega molto bene questo argomento. (Magari parti con in video in cui partecipa al TED'x ) Fammi sapere se ti è interessato.
Questa è una bella recensione che ne evidenzia alcune criticità: www.scienzainrete.it/articolo/matematica-politica-di-chiara-valerio-unoccasione-sprecata/hykel-hosni/2020-12-28
Se per caso volete acquistare il libro: amzn.to/3Bqiy2E
La mia scuola superiore ha invitato l'autrice ad una conferenza in occasione dell'80esimo anniversario dalla fondazione del mio istituto. Io come altri studenti non solo della mia classe (io ero in quinta, ma conosco anche ragazzi che erano in terza che lo hanno fatto) ho comprato il libro ad un prezzo di favore e l'ho letto prima della conferenza, così da avere in mente cosa avesse da dire. Io adoro la matematica, sin da quando sono bambino, e mi piace la filosofia politica, perciò ho pensato che fosse il libro apposta per me. Mai letto un libro più incomprensibile. L'autrice sarà pure una persona intelligentissima, ma non solo non sa scrivere, non sa proprio esprimersi. In due ore di conferenza che mi sono sorbito non ha fatto altro che ripetere gli stessi concetti del libro (credo?) in modo confusionario quanto, se non più del libro. Alla fine non ho capito perché la matematica è politica ma almeno sto libro è diventato un po' un meme tra me ed i miei amici, perciò ora mando loro il video. Bella critica, condivido ogni parola.
Mi dispiace per te di aver dovuto assistere ad una sua conferenza.
stessa cosa è successa a novembre nella mia scuola. Il giorno non c'ero ma a quanto raccontano tutti i miei amici, e anche tu adesso, non mi sono persa niente
Questa autrice è originaria della mia zona. È venuta spesso a fare conferenze "scientifiche" nel mio liceo scientifico. Mi ricordo che oltre a roba femminista buttata nella scienza totalmente a caso, ogni tanto diceva cose totalmente sconnesse e senza senso. Ricordo ancora, che durante uno di questi convegni, ero con 2 miei amici e lei disse "l'ipotenusa di un triangolo è più lunga della tibia". Non ti dico le risate che ci facemmo per settimane con sta frase
Sale la curiosità per il fantomatico n 1 delle tue peggiori lettura :) bel video comunque, sempre bravissimo a raccontare e spiegare le cose
Quoto
l'ha mai detto alla fine?
Lo ha detto qual è?
Biglino@@coprilettodelnapoli5466
Devi assolutamente dirci qual è il libro peggio che hai letto
Magicamente apparso nel feed in questi giorni 😂
Finalmente qualcuno che lo dice! È da anni che sostengo che i trattini nelle liste siano un memento mori troppo duro da sostenere per dei giovani adulti! Ragazzi, non andatevene mai dalla casa dei genitori! Non sapete che trattini troverete là fuori!
Mesi fa ho ascoltato in tv l’intervento di una ospite - presentata come “matematica” - la quale, intervistata, esprimeva pareri su questioni di ogni tipo (pandemia, politica ecc). Rammento il fastidio che mi suscitò il suo sconnesso intervento, principalmente per il fatto che parlava di diritto con “invidiabile” disinvoltura, nonostante non ne capisse nulla (e posso affermarlo con cognizione di causa). Ebbene, non appena ho aperto il tuo video - senza che conoscessi l’autore del libro di cui parli - mi si è inconsciamente presentata alla mente quell’intervista!!! Cerco il nome e guarda caso....è proprio lei. Condivido il tuo stupore ....
Praticamente è il fusaro dell'algebra
No Fusaro è serio e guai se qualcuno dice il contrario
@@super.matematico.leggendario trona da Grenbaud va
con prefazione di Diego Fusaro
hahahahahahahaha sarebbe perfetto
La matematica è ginnastica per la mente , il libro è un crampo documentato
🤣🤣🤣🤣🤣
Un libro del genere è in grado di annichilire ogni voglia di apprendimento e studio in un essere umano.
Quando un libro è scritto in questo modo, io tendo a percepire che l' autore ha bisogno di fare molto fumo per nascondere la mancanza di arrosto.
Il fusaro della matematica.
La Valerio però è noto non ha bisogno di dimostrare niente a questo punto della sua carriera. Ha già fatto montagne di dimostrazioni e altro. In questo caso quindi le motivazioni devono essere differenti da quanto dici tu
@@dittagecoeco2738 magari bravissima matematica , ma senza un vero arrosto da farcire per fare un libro destinato ad un pubblico ampio .
@@albertoplm non sono cosí informato su di lei per risponderti ampiamente, ma anche questa cosa del pubblico ampio non è vera, visto che ha già scritto romanzi (io ho presente uno sul conte Dracula), ha un programma alla radio ecc. Quindi (senza giudicare se siano giuste o sbagliate), ancora.una volta le sue motivazioni devono essere differenti da quanto dici tu
@@dittagecoeco2738scusi me lo traduce in Italiano per favore?
21:34 Preterizione (ed anche anafora)
Finalmente da studente di lettere posso contribuire attivamente ad un tuo video!
Gentile studente di lettere, le segnalo che probabilmente intende la "preterizione", che è una figura retorica a tutti gli effetti.
@@tommasositzia6356 penso proprio lei abbia ragione. La ringrazio per la correzione e - se mi dà il consenso - procedo subito alla modifica del commento per limitare, seppur tardivamente, l'umiliazione provocatami da codesta mia caduta di stile.
A rega non ve preoccupate daje evviva le lettere tutte!
@@Filo_12 Si figuri! Faccia quel che vuole del suo commento, purché non viva come un passo falso una semplice imprecisione. Può capitare a tutti di sbagliarsi sulle figure retoriche (in questo caso, l'anafora era pure presente, ma forse lo youtuber non si riferiva alla ripetizione). Buona serata :)
Per mia esperienza personale (insegno matematica), la gente odia la matematica perché semplicemente non l'ha mai vista in vesti diverse da "nozionistica che fa cose". A scuola (ivi compresa l'università) l'approccio quadratico medio è di dare nozioni senza minimamente tentare di intavolare gli argomenti all'interno di un discorso, non la si motiva o giustifica. Non sto parlando delle classiche spiegazioni alla "serve a X", sto proprio riferendomi all'assenza dei momenti "ah-ha!" che servono per capire i collegamenti tra i concetti. Le definizioni di un qualsiasi libro di analisi 1 cascano dal cielo, e ci si limita giusto a qualche interpretazione sui teoremi, ma fondamentalmente manca la risposta al "perché si fanno queste cose proprio in questo modo?". Il concetto di probabilità, che è fondamentale nelle scienze, nasconde un significato molto sottile su cui ci si deve soffermare. Ci sono state tante discussioni anche filosofiche su quali interpretazioni darne e quale sia il suo significato (in Italia parte della discussione è stata portata avanti da Bruno de Finetti).
Viene tutto buttato lì, a cazzo di cane.
Volendo fare anche io una supercazzola (per addetti ai lavori): l'esposizione matematica viene fatta dando uno spazio senza descrivere il senso della della sua topologia.
riassumendo: la matematica viene insegnata per permettere agli studenti di fare gli esercizi
@@marcofragomeni9914 Prima dell'università è ancora peggio: viene presentata proprio come esercizi da svolgere. Dietro a ogni esercizio c'è solo un altro esercizio. In università il discorso cambia e viene presentata almeno sotto le vesti della teoria, in cui però l'esposizione è "definizione, teorema, dimostrazione". Praticamente un elenco della spesa.
Il senso della sua topologia?
Mi sono detto "ascolto 10 minuti" ma talmente condividevo l'incazzatura che ho finito per vedere tutto il video
Sembra di leggere una versione fusaro della matematica.
Io pensavo invece a una visione alla murgia...
Il problema che la matematica non piace è perché abbiamo insegnanti che scrivono roba così.
Vedendo su wikipedia è: scrittrice, traduttrice, curatrice editoriale, direttrice artistica e conduttrice radiofonica italiana. Se è stata un'insegante non credo che lo sia stata per molto tempo.
@@anonimo6603 mi riferivo al ciò che risponde quando gli chiedono sul perché studiare matematica, pensavo fosse una esperienza pratica su studenti.
In ogni caso è estremamente compatibile con insegnanti incompenti che ho avuto
Il livello del delirio è pari a quello di una mia prof di matematica e una di scienze al liceo.
@@peppinslogo matematica all’università?
@@peppinslogo eh infatti. Uguale ma pure italiano. Praticamente mi dovevo impegnare per scrivere male ma come voleva lei, in pratica abbastanza simile alla struttura delle frasi citate.
Ma questo libro è una supercazzola mostruosa!
Commento sensato e realistico 🙌
«La matematica è, tra le discipline di manutenzione, quella grazie alla quale si capisce che solo gli ortodossi fanno la rivoluzione.»
Una delle prime frasi del libro 😂😂
@@typing_monkey ma cosa cazzo ho appena letto?
@@typing_monkey Non è sbagliato?
"la matematica, tra le altre astroassurdità, è quella capace d'innalzare il giardino di casa al livello del tombino. Ciò lo si può dedurre dai punti di vista della ragione quantica nell'universo subacqueo delle rane"
Sembra la logica di alcuni miei libri universitari. Faccio il DAMS.
Reiscriviti e finisci matematica come la Valerio
Quando dice che la matematica dimostra che ci stanno diversi punti di vista non sta altro che applicando alla cazzo di cane la relatività di Einstein. È poetico
La Valerio è una scrittrice in erba stanca del dottorato in matematica che si è messa a fare l'intellettuale, credo sia molto lontana dai libri che di solito leggi giacomo, o comunque della saggistica di cui parli, per cui condivido le critiche ma è come sparare sulla crocerossa, come se tu leggessi un filosofo continentale a caso che parla di scienza
Sì ma allora cambia il titolo
L'unica erba è quella che si è fumata prima di scrivere
Peggio, esistono filosofi continentali che hanno avuto un bel contributo sulla scienza (le intuizioni di heidegger sono state riprese in filosofia della mente e robotica). Questo è proprio immondizia. In un capitolo cita batman, di che parliamo.
@@benni1729 si ma allora si astenga dallo scriverlo.
completamente.
l'autrice si dispensa dall'intelligenza
Ho un paio di cose da dire:
Io la lista della spesa la faccio in ordine di cosa troverò in negozio, quindi di fatto è un ordine temporale.
Altrimenti la lista è fatta in ordine di quando mi ricordo di comprare una cosa.
Tutto il resto del video è incommentabile (non per quello che hai detto tu, ma quello che ha detto la scrittrice)
Entropy secondo, sei tu che non c'hai capito niente. Nel suo elenco, tu sei saltato direttamente al terzo punto, e siccome negli elenchi il tempo non esiste, tu hai violato una legge fondamentale della matematica creando un paradosso. (come il primo paradosso del movimento di Zenone) Ergo sei morto.
Rip Giacomo secondo, spero che i suoi doppelganger siano più accorti nella creazione di paradossi spazio-temporali alla guida di un auto.
È un Giacomo-Rei
@@taobaibai7647 Oggi ho affrontato un esame di latino per cui ho studiato tutta la notte e solo vedere quel "rei" mi da un senso di nausea.
@@masterjunky863 è un Rei con la maiuscola, è un nome proprio:)
@@taobaibai7647 Vorrei tanto avere uno di quei cloni qui con me. ç_ç
Le insegnerei tante cose, tipo: "Repeat after me, Kendo is an asshole, and from now on i am your daddy".
@@cohorspraetoria8157 eh fanno sempre comodo i cloni
Che bello youtube che manda le notifiche 40 minuti dopo l'uscita del video!
Il prossimo libro che scriverà si intitolerà "La Statistica è propaganda".
Non mi meraviglierei. Mi aspettavo l'arrivo di tali pubblicazioni. Non sarà l'ultima, purtroppo.
Ne basterebbe ancora uno del tipo "la geometria è libertà" per creare uno slogan molto simile a quello di Orwell in 1984😂
non riesco a capire come una persona del genere possa avere un dottorato
@Emanuele676 "Mentire con la Statistica" sarà il terzo libro.
Perché questa cosa rischia di non essere una battuta?
@@brandon0099 l'esponente ΖΖоϲϲоΙіѕta in questione ha prodotto con regolarità spazzatura Dogmatica e Reazionaria contro i nemici della sua Fede ed è il braccio destro del Leader Religioso Fregninista ΖΖоϲϲоΙela Murgia (nome di fantasia eh, ma ricorda qualcuno... boh)
Incredibile che ci siano tanti snowfIake sorpresi che lo Zichichi di turno, per quanto abbia pezzi di carta da cuIo in scienze STEM, farnetichi sui Dogmi della sua Religione.
Vi siete svegliati presto. Buongiornissimoh. :-)
Ricordatevi di tacere, così è Previsto nelle Sacre ΖΖоϲϲоΙate per voi.
VU VU VU PUNTO ilfoglio PUNTO it SLASH articoli SLASH 2015 SLASH 08 SLASH 11 SLASH news SLASH posso-appena-tollerare-il-femminismo-delle-donne-quello-degli-uomini-no-86511 SLASH
La ricostruzione storica fatta dall'autrice farebbe esplodere Barbero
Riassunto: "qual è il nesso logico?"
Fossi il suo editore le avrei detto: "Ti pago 2 centesimi in tutto per il tuo libro. Eh, la Matematica è Politica!".
9:23 eh infatti, il punto è molto meglio se ci pensate, ha misura 0 e non rompe le scatole. Invece un sottoinsieme di R^3 con volume e con una funzione di densità definita sopra è un dolore assurdo e mi secca calcolare un integrale triplo.
La matematica non piace perche buonissima parte dei professori della materia odiano la matematica. Molti manco sono laureati in matematica ma in ingegnerie varie. Inoltre, per la tipologia di materia, è fondamentale la comunicazione, il modo di porla agli studenti e di farla apprezzare. In sostanza questa è stata la mia esperienza con una materia, che ancora oggi, mi spaventa.
Il fatto è che in pochi ci laureiamo in matematica e quei pochi che si laureano provano tutti disperatamente ad entrare in accademia, lasciando alle superiori davvero briciole. Siamo davvero pochi. Quando trovi il professore laureato in mate e appassionato però non puoi non amarla
Valerio sottolinea che "Euclide dice che il punto è ciò che non ha parti"
...e infatti quella è quasi sicuramente una delle "definizioni di Euclide" che sono state aggiunte successivamente dai didatti di epoche successive... 😁 😄 🤣
Quasi due millenni e mezzo fa i greci definirono un tipo di dimostrazione che era corretta nei passaggi logici ma tuttavia era fallace perché partiva da premesse apparentemente solide (o che venivano presentate come tali) ma in realtà erano corrette solo nell'opinione di chi le presentavano (non erano ipotesi valide, non erano né assiomi né fatti dimostrati). Li chiamarono sillogismi eristici, a me quel tipo di discorrere che intravedo nel poco che hai letto sembra esattamente un argomentare eristico, sgamato come illogico da aooeba qualche millennio.
che sarebbe "aooeba"?
@@michelepiocurci7924 appena
@@Nicods grazie mille
un libro etnocentrico che non solo prende in considerazione solo l'Europa nel periodo che IN EUROPA si chiama medioevo, ma addirittura parla della costituzione e di una vicenda politica del proprio paese. Poi, quanto è inutile un libro immerso nell'attualità a tal punto da risultare incomprensibile ai posteri?
Che fortuna godercelo in lingua madre, perché chissà che lavoraccio adattarlo in altre lingue
@Emanuele676 Il problema sta nel fatto che, a quanto visto nella recensione di Giacomo, è un libro che si propone di sollevare la questione dell'elasticità mentale e della ricerca della verità tramite in confronto di opinioni, ma poi si finisce a leggere una serie di opinioni dell'autrice viziate dalla sua cultura di appartenenza. E fin qui non ci sarebbe problema, se non che sono proposte come generali.
"Di maio che gioca con la fidanzata, Renzi che dice che X è stato innanzitutto un buon fiorentino, giustificano un legiferare sulla vita privata".
Leggere questo ha perfettamente senso se consideri il libro come uno di opinioni sul presente che una persona vede attraverso la sua cultura, e la critica di Zeno qua sopra si lega proprio a questo.
La sua critica a parole mie: è un libro estremamente contingente che nessuno capirà o sarà interessato a leggere in futuro.
Io aggiungo che penso si potrà leggere per capire come pensava una persona "all'epoca", ma non per capire come "la matematica è politica". E considerando che sembra che l'autrice volesse parlare proprio di questo (si veda il titolo), posso come minimo comprendere il perché della critica.
Ma che rilevanza ha sta cosa
il fatto che questo libro sia arrivato finalista al premio letterario galileo per la divulgazione scientifica, non dovrebbe destare qualche preoccupazione?
Non mi stupirei per il fatto che questo libro sia finalista in un premio. Sappiamo benissimo come funzionano queste cose. Non conta quello che scrivi conta chi sei la posizione che hai la rete di conoscenza che riesci a crearti. E alla fine, in quelle che si chiamano “conventicole”, oggi a me domani a te. È matematica. Almeno in Italia
Prima di giudicarla... cercate di entrare un po’ meglio nel suo mondo... merita davvero 😊
Per esempio...
th-cam.com/video/xFWrjM5abg4/w-d-xo.html
Ma ve ne sono molti altri... pure inerenti alle presentazioni di questo libro... la Valerio è “fuori”... ma è meravigliosa 😊!!!
Perché la matematica non piace: perché è difficile, richiede impegno e costanza. Molto più facile dire che è brutta e cattiva come i bambini.
@Emanuele676 chissà cosa ne pensa Odifreddi
Tutte le volte che vado a fare ripetizione in matematica, il motivo è che l'insegnante spiega male. Mi sono ritrovato un ragazzo che in una-due settimane gli sono stati spiegati funzioni, rette, parabole e circonferenze... "e tu cosa hai capito?" "non tanto ma in caso posso usare il formulario per fare gli esercizi" *io cerco di non ridergli in faccia*
La matematica è odiata perché non la sanno insegnare. Mi piacerebbe come materia se non fosse che mi è sempre stata insegnata male e ad oggi ho lacune troppo grandi da colmare, se non studiando di nuovo dalle elementari.
Che la matematica sia intrinsecamente democratica, anzi liberaldemocratica, perche` presuppone ed esplica la capacita` di tutti gli esseri umani di arrivare a conclusioni condivise partendo da premesse condivise e` una buona pensata. La sensazione che ricavo dal tuo resoconto e` che tutto il resto del libro sia un pasticcio cucinato per allungare il brodo a partire da quel concetto ed ingraziarsi una certa parte politica. Evidentemente se il libro e` stato pubblicato la captatio benevolentiae ha funzionato. Questo la dice lunga su come funziona il mondo editoriale italiano.
No, la matematica non è democratica in questo senso perché le limitazioni cognitive possono ostacolare il processo che porta a conclusioni condivise. Sul resto sono completamente d'accordo.
Giusto!
La matematica è politica, il libro che quasi uccise entropy for life.
Ma anche gli altri libri del premio Galileo Galilei presentano questi problemi? Domando in quanto i premi letterari già di loro presentano dei problemi, spesso facendo vincere dei libri abbastanza discutibili e non mi stupirebbe se questo fosse l'ennesimo premio italiano che ha esclusivamente valore di marketing da parte di case editrici e raccomandati.
@Emanuele676 In realtà non avevo in mente i contenuti polarizzanti, più che altro avevo messo questa autrice nella categoria di chi è più interessato all'estetica della parola scritta che al contenuto, cosa che si vede spesso nei premi letterali.
@Emanuele676 Si tratta di un fenomeno ben conosciuto per i premi letterali, quindi si... sarebbe l'ennesimo, visto che faccio riferimento a molti premi letterari italiani.
In ogni caso, questo commento mi sembra che poco abbia a che fare con il precedente.
C'è un motivo se l'editoria italiana è considerata abbastanza male, abbiamo casi di traduzioni di libri tagliate in quanto dovevano stare in tot pagine, copertine rubate da artisti stranieri, giornalisti pagati per recensire determinati libri mentre altri, da autori poco conosciuti, buttati come carne da macello, nelle librerie tanto per far volume.
Per quanto riguarda i libri, in italia, se vuoi pubblicare non devi essere uno scrittore ma una persona di per se già famosa per altro.
In conseguenza di tutto questo, ti stupisce realmente che i premi letterari siano una questione di marketing? Veramente ti cade il mondo nel saperlo?
Mi limito a commentare la prima cosa che hai detto (non sono riuscito a menarmi questo pippone) il fatto che un esposizione si basi su un analisi personale e non basi empiriche tradizionali non ne dovrebbe scarnificare automaticamente il valore. Sei troppo fissato con ciò che può essere dimostrabile.
Esatto la saggistica è saggistica
La cosa veramente incredibile è che l'autrice sia pubblicata da Einaudi collabori con radio 3 e sia anche editor e scriva soggetti per il cinema. Deprimente
Sembra una raccolta di supercazzole dagli spezzoni che hai citato! 😅
Ah ecco! L'avevo abbandonato a metà pensando di non essere in grado di capire il libro (io e la matematica siamo distanti). Mo sto meglio 😎
Non è un saggio, è uno sfogo banalotto e banalizzante da adolescente più istruito della media.
L' ho comprato pure io. Speranzoso. Autrice che vale molto meno di quanto essa stessa crede. Raramente si ha sempre qualcosa di valido da scrivere. I premi letterari? Quelli sì che sono politica!
Provo a salvare un passaggio.
Credo intenda cultura non nel senso etnico del termine, cioè sinonimo di costume, folklore, pensiero comune, ma intesa come conoscenza che ciascuno di noi sceglie di costruirsi.
Il resto sì, è spazzatura.
Anche secondo me intende questo. Istruzione = istruzione scolastica, cultura = "alta" cultura, fatta di scelte personali. Il fatto che l'autrice dia per ovvie queste definizioni è per me comunque un fatto grave.
Secondo me Giacomo ha un “bias biologico” e intende cultura nel senso biologico e antropologico. Ma da dizionario Treccani, il primo significato di cultura (che a mio parere è anche quello più diffuso nella popolazione generale) è “L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza, rielaborandole peraltro con un personale e profondo ripensamento così da convertire le nozioni da semplice erudizione in elemento costitutivo della sua personalità morale, della sua spiritualità e del suo gusto estetico, e, in breve, nella consapevolezza di sé e del proprio mondo.” Quindi quando l’autrice dice che la cultura è una scelta intende dire che c’è una parte attiva in essa.
@@TheTicio94 esattamente
L'aspetto psicomatematico che l'autrice indica come causa dell'idiosincrasia per la matematica nel mio caso è, tanto per fare una controtestimonianza ironica, proprio uno degli aspetti che mi ha reso affascinante la matematica. L'analogia tra l'ordinabilità dei numeri naturali (relazione "maggiore di") e l'ordinabilità del tempo (prima/dopo) e il vedere che i numeri naturali sono tutti "contemporanei" (nella lista il numero 1 non è cronologicamente antecedente al 2, al 3, etc..., ma sono tutti presenti nello stesso istante) non mi ha generato nessun conflitto interiore, anzi al contrario, mi ha fatto sempre pensare "che figata che posso avere una rappresentazione atemporale della successione del tempo, dove il precedente e il successivo sono presenti insieme senza escludersi a vicenda. Non so se ci sono testimonianze viventi che rientrano nel processo psicologico descritto dall'autrice, ma io sono sicuramente una testimonianza vivente del fatto che in me si è verificato il processo psicologico inverso, cioè che il pensare alla non temporalità della successione dei numeri naturali mi attrae e mi da un senso di piacere.
Anche io l'ho comprato e letto ahimè, consigliato da un collega di Filosofia che lo aveva trovato "stimolante".
Più che incoerente, lo trovo del tutto delirante. Una specie di cut-up schizofrenico in cui si abbandonano continuamente i discorsi a metà per balzare in altri deliri.
Il tutto condito da affermazioni apodittiche sparse qua e là e totalmente slegate dal contesto.
Il bello è che vorrebbe passare per un pamphlet... l'unica cosa "politica", se proprio vogliamo trovarne una, sono le continue e banalissime affermazioni ammiccanti a sinistra (tra cui lo scambiare continuamente i termini "democrazia" e "rivoluzione" come fossero sinonimi).
Quanto alla matematica, io non l'ho trovata; nel senso che, da profano, non ne ho ricavato alcuna idea neppure generale.
Non mi sarebbe dispiaciuto farne anch'io una videorecensione, ma sei arrivato prima tu... per cui GRAZIE di avermi risparmiato la fatica!
Aggiungo: il fatto che una persona così in difficoltà nel farsi capire in forma scritta lavori come CURATRICE EDITORIALE è, forse, qualcosa di altrettanto disturbante, almeno per me.
@@profmarchioro siamo sicuri che lo sia veramente ? Forse a questo punto il libro se lo è pensato, scritto, pubblicato, distribuito, iscritto al concorso e selezionato tra i primi 5, tutto da sola 😉
Sono curioso di sapere che feedback ha dato alla collega filosofa...
@@maisana663 era UN collega. Nessun feedback purtroppo, perché non è più un mio collega...
@@profmarchioro scusi ero convinto di aver letto unA... Errore mio
mi avevano regalato questo libro e dopo averne letto la maggior parte l'ho abbandonato; pensavo fosse troppo criptico per me e di non riuscire a comprenderlo. Ora capisco che i passaggi che non capivo e il senso d'insieme che non riuscivo a trovare non erano mie mancanze.
P.S. la nota della mia amica recitava "premetto che non è divulazione"; incredibile che sia in lizza per un premio sulla divulgazione.
Nella mia versione, per un errore di stampa, a pagina 75 si passa dalla "superadditività" ad un libro di Eugenio Brogna che parla di Teresa di Calcutta e di Teresa di Lisieux. Resta probabilmente il passaggio logico più coerente di tutto il libro.
Manca l'approccio degli scienziati, ma anche quello degli storici :)
E anche oggi sono sempre più convinto che la logica matematica, la filosofia della scienza e la sociologia della scienza vengano ignorate dalla maggior parte delle persone che tentano di scrivere o parlare di scienza, talora cercando strane correlazioni con la societá, un argomento veramente complesso dove non ci si puó improvvisare. Ok che in questo caso l'autrice ha a curriculum un dottorato in matematica, ma alcune sue frasi necessitano di essere formalizzate correttamente e non sulla base di un ipotetico pensiero nemmeno ben spiegato.
Ho sempre avuto un rapporto conflittuale con la matematica e Chiara Valerio, conosciuta come personaggio televisivo, mi ha interessato perché la ritenevo una figura capace di costruire un ponte tra l'ambito matematico- scientifico (da cui proviene) e quello letterario. Però, a dirla tutta, prima di quegli interventi molto brevi l'avevo intravista in un monologo nel programma La TV delle ragazze, intitolato "leggere comanda" e in quel caso mi aveva un po' infastidito. Lo trovavo un intervento un po' troppo retorico e non riuscivo a comprendere il senso preciso di quel "comanda", e se lo intuivo comunque non mi piaceva come verbo e come concetto. Non mi sono mai avvicinata ai suoi libri perché mi sembravano semplici opere di narrativa, sarei stata più interessata ad un saggio o a un libro di finzione in cui questo famoso rapporto con la matematica fosse maggiormente sviscerato. Dopo quest'analisi non so se ne ho ancora molta voglia. , C'è da dire, però, che alcune frasi di questo libro nel video vengono forse soppesate con una serietà e una scientificità che forse l'autrice stessa non si proponeva di portare avanti. Certo, non mi pare un saggio di divulgazione scientifica ma più una raccolta di opinioni, e forse riesco ad entrare di più in certe dinamiche apparentemente folli, avendo una formazione non scientifica. Ad esempio, riesco a capire vagamente il concetto che voleva esprimere citando il rapporto tra politici e media: forse voleva dire che lo spiattellare foto intime e il mescolare ruolo pubblico e vita privata è una sorta di inganno che il furbo comunicatore-manipolatore utilizza per illudere lo spettatore-elettore di essere parte di un tutto, ma non avendo letto il libro non si può certo dire, dalle frasi citate, che intendesse questo e in più non si capisce né il legame con la costituzione (la tenuta della democrazia potrebbe essere in pericolo ? Forse, perché le foto del privato illudono, irretiscono e inebetiscono, rendendo il cittadino poco partecipe? Forse la infastidiscono le immagini di Di Maio con la fidanzata perché le ritiene non del tutto spontanee?) né quello con la matematica. Allora forse il problema è individuare il giusto genere del libro.
Quando hai detto che quella faccenda sui punti di vista che sono corpi e la verità che è un punto è una metafora mi è subito venuto in mente Giovanni Storti: "La metafora è una bugia beffarda al servizio della verità."
Il professore che ha recensito questo libro è il mitico Prof. HOSNI HYKEL, che fa parte del Logic Group della Statale di Milano.
Ho preso questo libro perché leggendo il titolo mi aspettavo un tipo di trattazione diversa, strettamente logica e informativa. Invece il libro parla di altri argomenti, e dunque il libro è brutto. Okaaaay
Già, secondo me, a parte che ci ripetono fino allo sfinimento che la matematica fa schifo ed è da ignoranti, gli insegnanti non la sanno, non la sanno insegnare, e la insegnano in modo assolutamente arcaico. Ho cercato di recuperare una ragazza, con il teorema di Pitagora, non riusciva a mettere in relazione cateti e ipotenusa, con le misure, e cercava un metodo nuovo per fare il calcolo perché quello solito non era abbastanza "figo". Libro superfluo mi sa!
Non mi ricordo chi diceva che la matematica è l'unica scienza in cui dato un tempo infinito due scienziati che discutono arriveranno ad ammettere chi dei due ha ragione. Da questo punto di vista direi che la Matematica è la cosa meno politica che esista, forse anche la cosa meno scienza :)
Infatti secondo la storia della filosofia possiamo dire che la matematica non é scienza. Puoi togliere il "forse"
Ciao Giacomo, grazie per la recensione onesta e coraggiosa, ci hai dato un grande insegnamento: lo spirito critico va sempre allenato e utilizzato, non importa chi hai di fronte. Volevo chiederti (lo chiedo in realtà a tutti coloro, se c'è qualcuno, che sta leggendo questo commento) se potresti consigliarmi dei libri sulla storia quotidiana della popolazione italiana a partire dalla generazione dei nostri nonni, un po' come hai brevemente spiegato tu nel video. Sono poco ferrato in Storia, mi piacerebbe però approfondire questo aspetto soprattutto sociale della storia contemporanea. Grazie :)
Fantastico incipit! :D
Mai visto Giacomo tanto contrariato/disturbato :D
Giacomo, ti sei imbattuto in un libro di quelli che dicono frasi a caso lasciando conclusioni ed interpretazioni ai lettori...
Di quelli profondamente antipolitici ed inutili, sembra la retorica degli albori dei movimenti antipolitici europei, unita a quella dei libri di auto-aiuto all'americana o delle aziende tipo quella in cui lavorava la ragazza che "ti aveva rapito".
La domanda è:
La commissione del premio letterario l'ha letto?
Sai una cosa curiosa? Io ho lavorato con Chiara Valerio al Festivaletteratura di Mantova di due anni fa. Ho proprio quel libro autografato dall'autrice. Eppure, dopo appena due anni, non ricordo nulla del libro (che pure ho letto). D'accordo, per il Festivaletteratura ho letto tanti libri, non posso ricordare ogni dettaglio, ma questo purtroppo non me lo ricordo. Mi hai fatto venire la curiosità di riesumarlo dalla libreria e buttarci l'occhio...
Io inserisco questi libri nella categoria della filosofesseria.
Comunque fra il libro di byoblu, la biografia della Meloni e questo, wow ragazzi che periodo d'oro stiamo vivendo
Ciao Giacomo, forse mi sbaglio, ma non credo si debba prendere questo libro come un saggio scientifico, ma come un pamphlet, per cui non ci si devono aspettare dati e studi che avvalorino le tesi. Non l'ho letto perché sfogliandolo in libreria l'occhio mi è cascato su alcuni passaggi artificiosamente contorti ed un tipo di scrittura che di certo non apprezzo. Posso però permettermi di commentare qualche passaggio che proponi.
Riguardo alla questione sui punti di vista, forse quello che vuole (malamente, a quanto pare) esprimere l'autrice è l'assenza in matematica di una verità assoluta, contrariamente a quanto comunamente si crede. La matematica è fondata su sistemi assiomatici, che possono effettivamente essere considerati "punti di vista", dai quali con metodo deduttivo si costruisce un apparato logicamente coerente. Non ci sono sistemi assiomatici più corretti di altri.
A proposito del "la matematica non serve, la matematica comanda" è probabilmente una scialba semplificazione per andare contro a una visione utilitaristica della matematica. Tu stesso a inizio video hai proposto una matematica che è politica facendo l'esempio di statistica e calcolo delle probabilità, utili a capire altro. Chi fa matematica è invece più spesso convinto che sia la forma mentis tipica del discorso matematico a dover permeare le persone. Non è in realtà un'affermazione che può essere fatta per tutto. Il senso è, facendo un esempio più vicino al nucleo del canale, che in età adulta per quanto sarebbe bene avere un'infarinatura sulla struttura delle cellule (o la crisi dei tulipani in olanda), questa non è fondamentale per vivere in maniera consapevole e critica. Capire invece il senso degli elementi di Euclide potrebbe effettivamente aiutare, perché stimola il ragionamento logico-deduttivo. Tu stesso sostieni che l'utilizzo di questa frase fatta comporta un "ovvio paradosso", quando in realtà non è così. Riconoscere i salti logici è uno degli obiettivi dell'alfabetizzazione matematica.
"Ovviamente la democrazia, come tutti i processi di natura...." non direi essere un'affermazione apodittica, penso sia potenzialmente confutabile. Bisogna dimostrare che la democrazia è un processo naturale (definendo magari processo naturale) e che i processi naturali sono effettivamente tutti deduttivi (?- credo intenda soggetti a principi di consequenzialità, ma boh, un po' hegeliano come ragionamento.. mi pare che ci sia una buona dose di caso nella natura delle cose) e lenti (lenti rispetto a cosa?).
Analogamente bisognerebbe spiegare in che modo la democrazia è un linguaggio formale.
Detto questo, frasoni molto arroganti e davvero lontano con lo spirito matematico. Sono contento di non averlo comprato. Mi sembra un pippone serale abbastanza autoreferenziale, ma ripeto, è un pamphlet, per cui credo possano essere leciti anche salti logici giganti, se qualcuno li trova suggestivi.
Ne approfitto per ringraziarti e farti i complimenti per i tuoi contenuti!
Vien da chiedersi su che basi sia stato pubblicato e come abbia fatto ad arrivare in finalissima.
Sei enorme ! Malgrado tu abbia rischiato di morire in autostrada , hai comunque deciso
di comprare il libro per capire se c'era qualcosa che valesse la pena di essere letto !
Ho letto molti commenti positivi su questa recensione del libro, così, nonostante l'imbarazzante titolo del video, ho iniziato a guardarlo. Devo fare "Mea culpa", ma non per i pregiudizi iniziali, ma per aver riprodotto il video fino a 5:22. Il fatto che tu non abbia compreso quello che è scritto nel libro, non significa che ciò non abbia senso; bensì, ciò significa che, semplicemente, tu questo senso non riesci a trovarlo. Ad essere sincero, ciò non mi sorprende, data la superficialità e la sicurezza con cui hai condotto questa pseudoanalisi: per capire, bisogna andare a fondo, non fermarsi alla superficie, e ciò è possibile solo se si è aperti alla possibilità che sul fondo possa esserci qualcosa (di buono o di cattivo che sia, ma non lo si può sapere a priori) - atteggiamento peculiare della SCIENZA. Se, come diceva Feynman, "nella scienza non esistono certezze granitiche", figuriamoci se possa essere lecito averne nell'analisi di un libro neppure letto, ma solo ascoltato (e, fra le due cose, c'è una differenza abissale), di un'autrice che, peraltro, non conosci per niente.
Giacomo, sei un fratello. (29:23)
Libri e autori di regime. Ecco come e perché si spiegano certi (inspiegabili) premi a libri di tal fatta, per giunta editi da case editrici prestigiose.
Mi chiedo e chiedo: se non è questa una dittatura? ditemi allora cosa non lo sia? Non certo quello a cui stiamo assistendo. La situazione è a dir poco tragica.
Per la proprietà commutativa inversa dell'efficacia delle stroncature, provo l'irresistibile impulso a comprare e leggere questo libro. Se non fosse che i passaggi letti da Giacomo sono da cremazione cerebrale! 😵
E pensare che l'avevo visto in libreria e l'ho messo in wishlist perché mi ispirava un sacco. Vediamo se dopo questa recensione mi ricrederò ahahah
Edit: Mi sono ricreduto eccome.
@@micoldoppieri8716 non vedo perché non dovrebbe avere il diritto di evidenziare delle criticità. Un giudizio per essere espresso non dev'essere esclusivamente positivo sa?
Non si preoccupi, ristabilisco subito l'ordine dei commenti a questo post
Sono giorni che aspetto questo video!
Quando Pierino scrive che 2 + 2 = 5 e il maestro gli dice che è sbagliato può sempre citare il libro e dire che il maestro è un tiranno e che sbaglia a non condividere il suo punto di vista...
Come frase finale ho pensato che dicessi: "questo libro è una cagata pazzesca..."
Che la matematica è democratica è vero fino ad un certo punto. In matematica non si tiene conto dei ragionamenti fallaci: uno può anche essere una medaglia Fields, ma se cerca di dimostrare un enunciato argomentandolo con delle fallacie logiche non viene preso in considerazione.
In democrazia non è così: se una persona argomenta senza ragionamento logico, ma c'è tanta gente che è d'accordo con quello che dice, allora questa persona ha diritto di essere ascoltata e di dire la sua opinione in Parlamento.
Oddio chiara Valerio la adoro quando la sento parlare (durante la quarantena poi mi ha tenuto compagnia con "buon vicinato" di Michela Murgia) , il titolo del video però non promette bene:( adesso ascolto
*EDIT: mi tocca convenire con la tua analisi, bravo
Ah la Murgia, siamo messi bene...
Altra produttrice non da poco, di non sensi e contraddizioni a go go. Buon per te che adori questi cani letterari.
@@Jackymood la Murgia tendenzialmente non mi piace (soprattutto sul politico) ma quei video sono molto carini così come il podcast "Morgana" (tra l'altro che io apprezzi la Murgia lo hai dedotto tu, non l'ho detto) . La Valerio invece sì, la apprezzo anche se ammetto che a volte si fa prendere dalla supercazzola. In ogni caso de gustibus
25:25 Credo che mi approprieró del lapsus "dall'alto della sua taratura" per definire chi si ritiene un luminare mentre non lo è. Dalle mie parti "tarato" significa che non ci sta del tutto con la testa. 😁
sono a 10 minuti e provo solo spirito di solidarietà per te, come hai fatto a leggere/ascoltare supercazzole del genere?
Sfogo che covo nel mio animo da aprile 2021:
L’ho dovuto leggere lo scorso anno scolastico (quinta scientifico) come parte del programma di Educazione civica non so bene per quale motivo, visto che il tema politica viene appena sfiorato. Mi sfugge come una laureata in Matematica, per cui almeno sulla carta la logica e la razionalità sono pane quotidiano, sia riuscita a partorire quest’accozzaglia di frasi sconnesse inconcludente e caotica. Il peggior testo argomentativo (se così lo si può definire) che abbia mai letto. E fosse almeno scritto bene! Per finire una pagina impieghi minimo cinque minuti, periodi lunghissimi e inutilmente arzigogolati.
Nelle Scienze Sociali la definizione di cultura si distingue da quella di identità proprio per il suo carattere collettivo. La cultura è una scelta individuale? In certi limiti può essere (dipende dai differenti approcci allo studio delle scienze sociali - olismo Vs individualismo metodologico, per esempio) ma è soprattutto un elemento collettivo.
L'autrice si sarà confusa sicuramente.
Un saggio prematurato che ha perso i contatti col tarapia tapioco.
Mi hai quasi incuriosito per leggerlo. Queste robe vanno conosciute che poi ti becchi pure "l'intellettuale" che le cita. Adesso voglio sapere quale è il tuo peggior libro
Premessa: io sono stato sempre uno di quei bambini stupidi per i quali la matematica è brutta e cattiva, infatti sono ignorante come la merda in ambito.
Però sono sempre stato bravo in storia e devo dire che quest'idea che la matematica sia intimamente legata alla democrazia la trovo una... "bizzarria".
Chiara Valerio è una scrittrice che parla senza avere un minimo di cognizione di causa di che cosa siano la matematica e la scienza, e con tutte le contraddizioni del suo libro si capisce lontano 1000 miglia che è una quaquaraquà che non merita assolutamente di essere presa sul serio
Svevo Moltrasio sarebbe fiero di te. Si può parlare male delle cose scritte male! Si deve fare critica.
OK BOOMER
Più che un libro che parla di matematica mi sembra un libro che filosofeggia sulla matematica.
Perdonami ma non resisto: come fai a dare del boomer al prossimo se poi come nick utilizzi Churchill? Un po' di coerenza! 😂
Il vittimismo di chi ha la partita IVA andrebbe studiato
Anche il conformismo di chi fa il dipendente statale o più in generale il rosicamento di chi fa l impiegato nei confronti di chi esercita la libera professione
@@linoleummusic8537 guarda io sono uno studente che probabilmente aprirà la partita IVA un giorno, spero di non diventare così
@@alessandrocoppede3066 così come?
@@linoleummusic8537 come chi ha la partita IVA e pensa di non avere diritti, tipo l'autrice del libro
@@alessandrocoppede3066 io non so cosa dice l autrice perché non ho letto il libro in questione, però una cosa te la devo dire ragazzo mio...si vede che ancora non hai messo piede nel mondo del lavoro perché se no ti accorgeresti di come la tua generazione è senza futuro. E non è retorica spicciola da boomer, ma mi riferisco a contratti di lavoro ridicoli, all incapacità di acquistare casa di proprietà, tassazione al 60%, stipendi più bassi di Europa, solo il 10% di chi si laurea finisce a fare quello per cui ha studiato e il resto a lavorare al mac o per delivero...se non la smettete di essere così compiacenti e di ragionare nell'ottica del padrone (questa dialettica è più attuale che mai da quando si è imposto il monopolio delle multinazionali) mi spieghi come pensate di tirare a campare? Non basta più la buona volontà qui vi stanno fo****t***endo la vita
17:15 freccia a destra, area di sosta, spegni macchina: "Whaaaaaat????"
Fai altre recensioni di questo tipo, troppo divertente 😂
mi viene da piangere se penso che questa si è laureata in matematica a napoli dove ha insegnato caccioppoli e majorana
Viene da pensare che anche pubblicare un libro é questione "politica"...
Cosa sarebbe successo se la Cunial si fosse messa a parlare della matematica? Ecco.
comunque avevo visto questo libro in giro e ne ero molto incuriosito, ma pensavo parlasse di tutt'altro, ossia di come il contesto politico influenzi quali nuove scoperte vengono fatte nella matematica. Sono molto deluso.
Ma questo libro è per caso una raccolta di supercazzole?
La definizione di "cultura" è talmente complessa che fondamentalmente neanche esiste, ma NESSUNO ha mai detto che è una scelta, non può esserlo, nasci in un contesto, impari da quel contesto come vivere, pensare, cucinare, etc.
3:55 ciao Giacomo, odio la matematica, a tal proposito ti suggerisco di guardare un paio di video di Daniela Lucangeli , una scienziata che parla e spiega molto bene questo argomento. (Magari parti con in video in cui partecipa al TED'x )
Fammi sapere se ti è interessato.
L’autore sarà a breve inserito nel comitato tecnico scientifico.
Se questa è il secondo libro peggiore che tu abbia mai letto questo anno, il primo deve essere quello di Giorgia Meloni.
Resto per la t-shirt di Sauron, scopro l'ennesimo canale da iscrizione istantanea, poi scopro che lo ero già.
Meno male +30 Punti autostima.