La storia che hai raccontato ci insegna anche che i capi notoriamente più stanno in alto più capiscono poco di relazioni umane e dinamiche tra colleghi, e la conclusione è quella che racconti tu, ovvero farsi gli affari propri lavorando al meglio delle proprie possibilità. La mia ultima esperienza lavorativa è stata fatta di sobbarcarsi il carico di lavoro di altre persone, con il mio responsabile dell'epoca che era molto bravo tecnicamente, ma ha avuto un difettuccio, ovvero scarse capacità di gestione del personale. Dopo che poi, con letteralmente con la mia collega vicina di scrivania non ci si parlava nemmeno, ho pensato bene di cambiare posto di lavoro, ma prima di ciò arrivavo a non dormire la notte perchè il giorno dopo dovevo andare in quel posto particolare. Ora per fortuna non è più così, lavoro con gente della mia età e anche meno (io ho 30 anni) che fa ognuno il suo e nessuno osa dirti nulla perchè si è tutti sulla stessa barca. Quindi se mi è concesso, Simone, voglio mandarti un abbraccio virtuale e un grosso in bocca al lupo per la tua nuova avventura lavorativa. PS: il mio lavoro è nel pubblico impiego, quindi che ci si trovi nel privato o no le dinamiche sono simili a volte
Storia assurda. La cosa comica è che secondo me le parole del supervisor son pure vere, ma in quel contesto non c'entravano niente. Io avrei cominciato a gonfiare le mie statistiche in maniera comica, e al momento del richiamo potevi tranquillamente dire che è una cosa che hai segnalato ma che non ti han creduto. In ogni caso, l'importante è che hai un nuovo lavoro!
Non ho dubbi che la storia sia vera perché ho vissuto un mobbing molto simile, da allora sì ho imparato anche io a fregarmene di più (purtroppo o per fortuna)
Sono pronte le magliette "Buyout Streamer"? Memes a parte, il settore lavorativo è una giungla, le aziende pretendono il dipendente devoto che accetti umiliazioni e pretese, in virtù di una fantomatica riconoscenza, poi trovano per davvero qualcuno che ci tiene ma viene trattato uno schifo ugualmente, proprio come è capitato a te. Un abbraccio, contento che almeno sei riuscito a trovare subito un altro impiego, non so come sia lì a Sofia, però qui in Italia non è una cosa scontata
La storia che hai raccontato ci insegna anche che i capi notoriamente più stanno in alto più capiscono poco di relazioni umane e dinamiche tra colleghi, e la conclusione è quella che racconti tu, ovvero farsi gli affari propri lavorando al meglio delle proprie possibilità. La mia ultima esperienza lavorativa è stata fatta di sobbarcarsi il carico di lavoro di altre persone, con il mio responsabile dell'epoca che era molto bravo tecnicamente, ma ha avuto un difettuccio, ovvero scarse capacità di gestione del personale. Dopo che poi, con letteralmente con la mia collega vicina di scrivania non ci si parlava nemmeno, ho pensato bene di cambiare posto di lavoro, ma prima di ciò arrivavo a non dormire la notte perchè il giorno dopo dovevo andare in quel posto particolare. Ora per fortuna non è più così, lavoro con gente della mia età e anche meno (io ho 30 anni) che fa ognuno il suo e nessuno osa dirti nulla perchè si è tutti sulla stessa barca. Quindi se mi è concesso, Simone, voglio mandarti un abbraccio virtuale e un grosso in bocca al lupo per la tua nuova avventura lavorativa.
PS: il mio lavoro è nel pubblico impiego, quindi che ci si trovi nel privato o no le dinamiche sono simili a volte
Storia assurda. La cosa comica è che secondo me le parole del supervisor son pure vere, ma in quel contesto non c'entravano niente. Io avrei cominciato a gonfiare le mie statistiche in maniera comica, e al momento del richiamo potevi tranquillamente dire che è una cosa che hai segnalato ma che non ti han creduto. In ogni caso, l'importante è che hai un nuovo lavoro!
Sono basito taddy
Incredibile
PS: un collega è diventato vice QA, l'altro vice capo. :)
Un pò di Italia all'estero 😂. Ridiamo per non piangere va
Non ho dubbi che la storia sia vera perché ho vissuto un mobbing molto simile, da allora sì ho imparato anche io a fregarmene di più (purtroppo o per fortuna)
Che storia… ti sono vicino
Sono pronte le magliette "Buyout Streamer"?
Memes a parte, il settore lavorativo è una giungla, le aziende pretendono il dipendente devoto che accetti umiliazioni e pretese, in virtù di una fantomatica riconoscenza, poi trovano per davvero qualcuno che ci tiene ma viene trattato uno schifo ugualmente, proprio come è capitato a te.
Un abbraccio, contento che almeno sei riuscito a trovare subito un altro impiego, non so come sia lì a Sofia, però qui in Italia non è una cosa scontata