Pensieri meravigliosi! Nell'epoca della compulsività, dell'iper, sono tornata alla fotografia lenta, alla fotografia pensata, al piacere dell'agire fotografico. Che meraviglia! La fotografia come processo per riappropriarsi del proprio tempo, come strumento per ricollegarsi al proprio io più profondo. Ascoltarti è un vero piacere❣
Ciao, per caso ho trovato il tuo canale e ora sto guardando i tuoi video veramente belli. Ti/vi racconto la mia storia. Nel 1992 ho ricevuto in dono da mia madre, una Nikon f601af con un 35/70 a corredo. Motivo del regalo, probabilmente fattomi perché la Nikon F di mio padre che faceva il fotoreporter, e che ho perso quando ero bambino, ci fu rubata. Ho iniziato a fotografare da perfetto ignorante. Ho creato la mia famiglia e ho congelato i momenti dei miei figli. Poi, il lavoro, il correre continuamente, mi hanno fatto riporre la mia Nikon analogica nella sua borsa. Ora, a distanza di anni, ho voglia di riprendere quella che penso sia una mia passione. Siamo nell'era del digitale e, il dilemma tra analogico e digitale mi fa essere dubbioso su cosa fare. Ascoltandoti, aldilà dei costi, e di ogni altra ragione, il cuore mi dice di riprendere la mia f601. Cambierei solo l'ottica forse e ascoltando il tuo video precedente, opterei per un 50. Cosa sono io? Non lo so. Non un operatore, perché non conosco così a fondo la mia reflex. Un autore? Non lo so, perché sono stato troppo tempo senza la fotografia. Lo scoprirò forse, tornando a fotografare. Grazie per i tuoi video, per questo tuo modo di esporre la fotografia. Mi ha letteralmente attratto. Mi sono iscritto al tuo canale. Mi scuso con te e con gli altri iscritti, per questo mio lungo commento. Grazie
Grazie a te Alfonso per questo e gli altri commenti! Ho cominciato con una macchina simile per certi versi alla tua 601: una Minolta 5000af! Nel mio caso con 28 e 50mm (era di mio padre): riprendi la 601 e vai a fare qualche foto, belle o meno belle che siano... Il solo fatto di scattare ti chiarirà molte cose!
Artista o scarso che io sia, sono visceralmente un Fotografo. Personalmente spendo più in libri fotografici che in obiettivi. E adoro le vecchie ottiche Nikon AIS, se proprio devo parlare di attrezzatura. Ma i libri sono indispensabili.
Mi capita spesso di parlare con presunti appassionati di fotografia che poi si rivelano essere appassionati di macchine fotografiche. Se gli chiedi le caratteristiche tecniche della loro attrezzatura sanno sviscerarne ogni aspetto, da far invidia ai produttori stessi, ma se poi gli chiedi : e le foto? Silenzio... Oppure se le mostrano non sembrano giustificare il patrimonio investito. Ci sono le eccezioni, certo, ma fin troppo spesso è così. Un pò di feticismo per l'oggetto ci può essere, è normale, ma non bisogna fare la fine di Gollum a causa dell'anello 😀
Quando guardo la mia F4 rimango sostanzialmente imbambolato da quanto mi piaccia come oggetto e lo stesso suo utilizzo è puro piacere. Se mi chiedi le specifiche della F4 non ne so come non conosco tutte quelle delle Fuji con cui lavoro ma è perché, dopo qualche anno, capisci cosa ti serve e cosa no e quindi ragioni di conseguenza. Ciò non toglie che le macchine fotografiche sono, abbastanza spesso, oggetti bellissimi!
@@fotografialenta Dal punto di vista tecnico la mia macchina fotografica mi offre tutto quello che mi serve, dal punto di vista estetico e di maneggevolezza sono dovuto scendere a compromessi con il lato economico. Non che mi faccia schifo, anzi, ma potendo scegliere avrei ripiegato su altro. Pazienza 😀
Condivido queste tue riflessioni...Oggi qualunque ragazzino ha uno smartphone con una capacità di realizzare foto tecnicamente perfette ed immediatamente visibili che era inconcepibile a noi ragazzi analigici degli anni 80-90. Ho imparato per diletto le basi della teoria fotografica su riviste quando ancora internet non impazzava, e pur apprezzando enormemente la perfezione ed immediatezza del digitale mi accorgo che molti oggi acquistano mirrorless da 2000€ ma non hanno idea di cosa significhi sovraesporre di 1 stop. Ho appena acquistato, usata, una Dynax 5D, reflex digitale del 2005 da 6 megapixel per 100€, e i ragazzi di oggi non ci crederanno, ma se si sa cosa fotografare e con 2 lenti, fa foto migliori di qualsiasi Iphone da 1300€ di oggi.
Premesso che riferisco all'ambito chimico. Sono aspetti diversi. Il punto vero è avere l’onestà intellettuale di riconoscerlo. Io ho più sistemi, reflex e non solo, perché mi piacciono, punto. Tuttavia so bene che uno solo di essi, quale che sia, sarebbe più che sufficiente a consentirmi di fare quanto mi prefiggo, per il banale motivo che ognuno di essi è stato adoperato da fior di fotografi che hanno fatto scuola. Averne più d’uno è solo un piacere, uno sfizio collezionistico (pur se non sistematico nel mio caso) solo quello. Altro invece sarebbe cadere nel ridicolo inventandosi giustificazioni tecnologiche quali “il sistema X mi restituisce una gamma cromatica particolare”, “la Y l’adopero per la sua resa nel B/N”, “ lo Z per…” ecc. Altra storia naturalmente se parliamo di tipologie diverse in base al formato, le dimensioni o il sistema di mira. Resta il fatto che è un dualismo che si pone quasi sempre quando si ha a che fare con attività che presuppongono l’utilizzo di apparecchi ad elevato contenuto tecnologico. Sempre grazie per gli interessanti stimoli che fornisci alla discussione.
Ciao Giovanni e scusa se rispondo in ritardo: sì, hai ragione. Ci sono molte variabili e comunque godersi diversi sistemi con ottiche ecc va benissimo, non è un crimine. Quello raccontato è il mio approccio personale ma non ne giusto ne legge: come sempre è importante esser contenti nel modo più sano possibile!
Pensieri meravigliosi! Nell'epoca della compulsività, dell'iper, sono tornata alla fotografia lenta, alla fotografia pensata, al piacere dell'agire fotografico. Che meraviglia! La fotografia come processo per riappropriarsi del proprio tempo, come strumento per ricollegarsi al proprio io più profondo. Ascoltarti è un vero piacere❣
Ti ringrazio tanto Cristina, sei gentilissima!
Ciao, per caso ho trovato il tuo canale e ora sto guardando i tuoi video veramente belli. Ti/vi racconto la mia storia. Nel 1992 ho ricevuto in dono da mia madre, una Nikon f601af con un 35/70 a corredo. Motivo del regalo, probabilmente fattomi perché la Nikon F di mio padre che faceva il fotoreporter, e che ho perso quando ero bambino,
ci fu rubata. Ho iniziato a fotografare da perfetto ignorante. Ho creato la mia famiglia e ho congelato i momenti dei miei figli. Poi, il lavoro, il correre continuamente, mi hanno fatto riporre la mia Nikon analogica nella sua borsa. Ora, a distanza di anni, ho voglia di riprendere quella che penso sia una mia passione. Siamo nell'era del digitale e, il dilemma tra analogico e digitale mi fa essere dubbioso su cosa fare. Ascoltandoti, aldilà dei costi, e di ogni altra ragione, il cuore mi dice di riprendere la mia f601. Cambierei solo l'ottica forse e ascoltando il tuo video precedente, opterei per un 50. Cosa sono io? Non lo so. Non un operatore, perché non conosco così a fondo la mia reflex. Un autore? Non lo so, perché sono stato troppo tempo senza la fotografia. Lo scoprirò forse, tornando a fotografare. Grazie per i tuoi video, per questo tuo modo di esporre la fotografia. Mi ha letteralmente attratto. Mi sono iscritto al tuo canale. Mi scuso con te e con gli altri iscritti, per questo mio lungo commento. Grazie
Grazie a te Alfonso per questo e gli altri commenti! Ho cominciato con una macchina simile per certi versi alla tua 601: una Minolta 5000af! Nel mio caso con 28 e 50mm (era di mio padre): riprendi la 601 e vai a fare qualche foto, belle o meno belle che siano... Il solo fatto di scattare ti chiarirà molte cose!
@@fotografialenta grazie mille per il consiglio. Scusa se ti correggo. Mi chiamo Claudio, non Alfonso 👍
@@claudiocarrara no scusami tu Claudio, ho risposto a un po' di commenti e mi sono confuso. Scusa ancora!
@@fotografialenta figurati, nessun problema. Grazie
Mi sono iscritto perché la pensiamo uguale e mi stai simpatico 👌
Grazie Mike!
Artista o scarso che io sia, sono visceralmente un Fotografo.
Personalmente spendo più in libri fotografici che in obiettivi.
E adoro le vecchie ottiche Nikon AIS, se proprio devo parlare di attrezzatura.
Ma i libri sono indispensabili.
Ciao Alessio! La formazione attraverso i libri è certamente fondamentale: si impara molto "rubando" alla visione degli altri. Grazie del commento!
Mi capita spesso di parlare con presunti appassionati di fotografia che poi si rivelano essere appassionati di macchine fotografiche. Se gli chiedi le caratteristiche tecniche della loro attrezzatura sanno sviscerarne ogni aspetto, da far invidia ai produttori stessi, ma se poi gli chiedi : e le foto? Silenzio... Oppure se le mostrano non sembrano giustificare il patrimonio investito. Ci sono le eccezioni, certo, ma fin troppo spesso è così. Un pò di feticismo per l'oggetto ci può essere, è normale, ma non bisogna fare la fine di Gollum a causa dell'anello 😀
Quando guardo la mia F4 rimango sostanzialmente imbambolato da quanto mi piaccia come oggetto e lo stesso suo utilizzo è puro piacere. Se mi chiedi le specifiche della F4 non ne so come non conosco tutte quelle delle Fuji con cui lavoro ma è perché, dopo qualche anno, capisci cosa ti serve e cosa no e quindi ragioni di conseguenza. Ciò non toglie che le macchine fotografiche sono, abbastanza spesso, oggetti bellissimi!
@@fotografialenta Dal punto di vista tecnico la mia macchina fotografica mi offre tutto quello che mi serve, dal punto di vista estetico e di maneggevolezza sono dovuto scendere a compromessi con il lato economico. Non che mi faccia schifo, anzi, ma potendo scegliere avrei ripiegato su altro. Pazienza 😀
@@PaisOnAir si tratta sempre di fare dei compromessi, credo che anche a essere pieni di soldi non esista il prodotto perfetto!
Condivido queste tue riflessioni...Oggi qualunque ragazzino ha uno smartphone con una capacità di realizzare foto tecnicamente perfette ed immediatamente visibili che era inconcepibile a noi ragazzi analigici degli anni 80-90. Ho imparato per diletto le basi della teoria fotografica su riviste quando ancora internet non impazzava, e pur apprezzando enormemente la perfezione ed immediatezza del digitale mi accorgo che molti oggi acquistano mirrorless da 2000€ ma non hanno idea di cosa significhi sovraesporre di 1 stop. Ho appena acquistato, usata, una Dynax 5D, reflex digitale del 2005 da 6 megapixel per 100€, e i ragazzi di oggi non ci crederanno, ma se si sa cosa fotografare e con 2 lenti, fa foto migliori di qualsiasi Iphone da 1300€ di oggi.
Con le lenti giuste sicuramente! Hai acquistato una bella signora con ancora tanto da raccontare, grazie di cuore del commento!
Premesso che riferisco all'ambito chimico.
Sono aspetti diversi. Il punto vero è avere l’onestà intellettuale di riconoscerlo. Io ho più sistemi, reflex e non solo, perché mi piacciono, punto. Tuttavia so bene che uno solo di essi, quale che sia, sarebbe più che sufficiente a consentirmi di fare quanto mi prefiggo, per il banale motivo che ognuno di essi è stato adoperato da fior di fotografi che hanno fatto scuola. Averne più d’uno è solo un piacere, uno sfizio collezionistico (pur se non sistematico nel mio caso) solo quello. Altro invece sarebbe cadere nel ridicolo inventandosi giustificazioni tecnologiche quali “il sistema X mi restituisce una gamma cromatica particolare”, “la Y l’adopero per la sua resa nel B/N”, “ lo Z per…” ecc.
Altra storia naturalmente se parliamo di tipologie diverse in base al formato, le dimensioni o il sistema di mira.
Resta il fatto che è un dualismo che si pone quasi sempre quando si ha a che fare con attività che presuppongono l’utilizzo di apparecchi ad elevato contenuto tecnologico.
Sempre grazie per gli interessanti stimoli che fornisci alla discussione.
Ciao Giovanni e scusa se rispondo in ritardo: sì, hai ragione. Ci sono molte variabili e comunque godersi diversi sistemi con ottiche ecc va benissimo, non è un crimine. Quello raccontato è il mio approccio personale ma non ne giusto ne legge: come sempre è importante esser contenti nel modo più sano possibile!