Cosa ne pensi della legge di Hume e della fallacia naturalistica di Moore? Credo sia uno dei problemi più rilevanti della metaetica, di grande rilevanza per la filosofia analitica (morale e giuridica)...
Morale é intuizione dice Moore: mi fa venir in mente motto gnostico "il bene é bene solo x i buoni"... mi associo se possibile alla richiesta di un video su Moore Hume (vs Kant). Grazie
Ho letto tutti e 3 i volumi di storia della filosofia di Severino. In casa ho anche quella di Franco Restaino e vorrei "studiare" anche quella. L'hai mai letta? Cosa ne pensi di Restaino? Me la consigli o mi consigli Abbagnano? Grazie.
Anche Kant / Cristiani x me mirano PRIMA al Piacere: anche quelli Sinceri calcolano che se rubassero dei soldi o maneggiassero x il successo (piacere) poi il Rimorso (dispiacere) li renderebbe infelici.. quindi comportandosi Bene anche loro minimizzano la Loro sofferenza cioé massimizzano Loro piacere.
«Frate, la nostra volontà quïeta virtù di carità, che fa volerne sol quel ch'avemo, e d'altro non ci asseta. Se disïassimo esser più superne, foran discordi li nostri disiri dal voler di colui che qui ne cerne; che vedrai non capere in questi giri, s'essere in carità è qui necesse, e se la sua natura ben rimiri. Anzi è formale ad esto beato esse tenersi dentro a la divina voglia, per ch'una fansi nostre voglie stesse; sì che, come noi sem di soglia in soglia per questo regno, a tutto il regno piace com' a lo re che 'n suo voler ne 'nvoglia. E 'n la sua volontade è nostra pace: ell' è quel mare al qual tutto si move ciò ch'ella crïa o che natura face».
Il rimorso esiste però se un'agente vive sotto un regime morale, cioè condivide le ideologie degli altri agenti sul come il mondo dovrebbe essere. Se, invece, non accettasse proprio queste cose come oggetti della realtà, ma per quello che sono ,cioè proiezioni dell'agente sul mondo in modo da ripiegarlo a una propria rappresentazione, inserendo in esso concetti quali il bene e il male, illudendosi che siano descrizioni del mondo, invece che valutazioni valoriali; ossia cioè che vi si compone bene con se stessi è dipinto positivamente, e cioè vi si compone male negativamente, e ciò riguarda non solo la propria incolumità fisica(il danno fisica che posso subire da qualcun altro) ma anche le proprie narrazioni fantasiose del mondo, che hanno la funzione gli di inserire nella realtà elementi cose come l'intenzionalità, la necessita, il significato, il dovere, la responsabilità, l'obiettivo del procedere del tutto, magari in una direzione, cioè l'io narrante ha bisogno di inserire se stesso in una narrazione significante ed edificante, e dunque non essendo nel mondo, la dipinge sul mondo; lo fa con le religioni, che è piena zeppa appunto di cose/oggetti inesistenti, che si hanno però il bisogno che esistano per come è costruito il proprio organismo e le sue necessità narrative, ma anche con altre narrazioni moderne, che sembrano essersi sbarazzati degli oggetti inesistenti(quali Dio), apparentemente appunto però, perché ha deificato e reso tabù gli oggetti del mondo(quali l'essere umano)e le blasfemie continuano a esistere, però se rivolto contro entità sacralizzate diverse dal passato(ovviamente questa entità non può che essere l'uomo). Dunque un agente che se ne stesse fuori da una agenzia morale, potrebbe cavarsela senza alcun rimorso, nondimeno ne risentirebbe perché on ha sposato nessuna narrativa assoluta e trascendentale del mondo che dia senso alla propria esistenza. A me piacciano di più quest'ultimi, perché più realisti, d'altronde, gli altri, pur quando vogliono del "bene" rivolto alla propria persona, è sempre per un interesse personale(l'interesse non può che essere personale, Stirner ecc), perché per sacralizzare se stesso, per proteggersi dal mondo indifferente, è stato costretto a sacralizzare l'uomo, l'umanità, e quindi anche gli altri, e solo per questo che esprime simpatia nei confronti degli altri, cioè la esprime per se stesso, ma io preferirei che mi uccidesse invece che di ottenere una benevolenza "forzata" e disonesta, anche perché la si riceve solo nel momento in cui la si rivolge pure agli altri, così accade che a livello collettivo si creano imposizioni e conformismi, ossia, sì, "ti voglio bene" ma solo a condizione che partecipi alla mia ideologia dove tutti ci vogliamo bene vicendevolmente, e chi non vi partecipa è un eretico da ostracizzare, il male nel mondo, insomma i soliti componenti delle mitologia umana trasmesse da millenni, che noia queste scimmie(oh no, sento già l'ira nascere dentro di voi perché qualche divinità, cioè voi stessi, è stata desacralizzata), sarebbe stato meglio se fossimo rimasti sugli alberi a lanciarci la cacca addosso.
@@WebHackmd il regime morale (incluso quello religioso) nasce dal rimorso (voce interiore) e non viceversa (per me)... e le leggi nascon da calcolo razionale costi (homo homini lupus) vs benefici (meno libertà ma non mi prendon a clavate in testa i vicini di caverna)..
@@michela7143 in paradiso cé l'OO eterno.. qui in terra (isolata) il finito diveniente: e "vidi l'aiuola che ci rende tanto feroci"..... x questo al li là dei discorsi edificanti.. se uno ti riga una portiera col cacciavite tu non gli dici "rigami cortesem pur l'altra mio frate"..
Grazie 🙂
Splendida lectio, come sempre.
La gattina è una delizia
"Signor Bond la stavo aspettando" semicit
Cosa ne pensi della legge di Hume e della fallacia naturalistica di Moore? Credo sia uno dei problemi più rilevanti della metaetica, di grande rilevanza per la filosofia analitica (morale e giuridica)...
Morale é intuizione dice Moore: mi fa venir in mente motto gnostico "il bene é bene solo x i buoni"... mi associo se possibile alla richiesta di un video su Moore Hume (vs Kant). Grazie
Ho letto tutti e 3 i volumi di storia della filosofia di Severino. In casa ho anche quella di Franco Restaino e vorrei "studiare" anche quella. L'hai mai letta? Cosa ne pensi di Restaino? Me la consigli o mi consigli Abbagnano? Grazie.
Anche Kant / Cristiani x me mirano PRIMA al Piacere: anche quelli Sinceri calcolano che se rubassero dei soldi o maneggiassero x il successo (piacere) poi il Rimorso (dispiacere) li renderebbe infelici.. quindi comportandosi Bene anche loro minimizzano la Loro sofferenza cioé massimizzano Loro piacere.
«Frate, la nostra volontà quïeta
virtù di carità, che fa volerne
sol quel ch'avemo, e d'altro non ci asseta.
Se disïassimo esser più superne,
foran discordi li nostri disiri
dal voler di colui che qui ne cerne;
che vedrai non capere in questi giri,
s'essere in carità è qui necesse,
e se la sua natura ben rimiri.
Anzi è formale ad esto beato esse
tenersi dentro a la divina voglia,
per ch'una fansi nostre voglie stesse;
sì che, come noi sem di soglia in soglia
per questo regno, a tutto il regno piace
com' a lo re che 'n suo voler ne 'nvoglia.
E 'n la sua volontade è nostra pace:
ell' è quel mare al qual tutto si move
ciò ch'ella crïa o che natura face».
Il rimorso esiste però se un'agente vive sotto un regime morale, cioè condivide le ideologie degli altri agenti sul come il mondo dovrebbe essere. Se, invece, non accettasse proprio queste cose come oggetti della realtà, ma per quello che sono ,cioè proiezioni dell'agente sul mondo in modo da ripiegarlo a una propria rappresentazione, inserendo in esso concetti quali il bene e il male, illudendosi che siano descrizioni del mondo, invece che valutazioni valoriali; ossia cioè che vi si compone bene con se stessi è dipinto positivamente, e cioè vi si compone male negativamente, e ciò riguarda non solo la propria incolumità fisica(il danno fisica che posso subire da qualcun altro) ma anche le proprie narrazioni fantasiose del mondo, che hanno la funzione gli di inserire nella realtà elementi cose come l'intenzionalità, la necessita, il significato, il dovere, la responsabilità, l'obiettivo del procedere del tutto, magari in una direzione, cioè l'io narrante ha bisogno di inserire se stesso in una narrazione significante ed edificante, e dunque non essendo nel mondo, la dipinge sul mondo; lo fa con le religioni, che è piena zeppa appunto di cose/oggetti inesistenti, che si hanno però il bisogno che esistano per come è costruito il proprio organismo e le sue necessità narrative, ma anche con altre narrazioni moderne, che sembrano essersi sbarazzati degli oggetti inesistenti(quali Dio), apparentemente appunto però, perché ha deificato e reso tabù gli oggetti del mondo(quali l'essere umano)e le blasfemie continuano a esistere, però se rivolto contro entità sacralizzate diverse dal passato(ovviamente questa entità non può che essere l'uomo). Dunque un agente che se ne stesse fuori da una agenzia morale, potrebbe cavarsela senza alcun rimorso, nondimeno ne risentirebbe perché on ha sposato nessuna narrativa assoluta e trascendentale del mondo che dia senso alla propria esistenza. A me piacciano di più quest'ultimi, perché più realisti, d'altronde, gli altri, pur quando vogliono del "bene" rivolto alla propria persona, è sempre per un interesse personale(l'interesse non può che essere personale, Stirner ecc), perché per sacralizzare se stesso, per proteggersi dal mondo indifferente, è stato costretto a sacralizzare l'uomo, l'umanità, e quindi anche gli altri, e solo per questo che esprime simpatia nei confronti degli altri, cioè la esprime per se stesso, ma io preferirei che mi uccidesse invece che di ottenere una benevolenza "forzata" e disonesta, anche perché la si riceve solo nel momento in cui la si rivolge pure agli altri, così accade che a livello collettivo si creano imposizioni e conformismi, ossia, sì, "ti voglio bene" ma solo a condizione che partecipi alla mia ideologia dove tutti ci vogliamo bene vicendevolmente, e chi non vi partecipa è un eretico da ostracizzare, il male nel mondo, insomma i soliti componenti delle mitologia umana trasmesse da millenni, che noia queste scimmie(oh no, sento già l'ira nascere dentro di voi perché qualche divinità, cioè voi stessi, è stata desacralizzata), sarebbe stato meglio se fossimo rimasti sugli alberi a lanciarci la cacca addosso.
@@fenomenologicamente Chiaro mi fu allor come ogne dove/ in cielo è paradiso, etsi la grazia/ del sommo ben d'un modo non vi piove.
@@WebHackmd il regime morale (incluso quello religioso) nasce dal rimorso (voce interiore) e non viceversa (per me)... e le leggi nascon da calcolo razionale costi (homo homini lupus) vs benefici (meno libertà ma non mi prendon a clavate in testa i vicini di caverna)..
@@michela7143 in paradiso cé l'OO eterno.. qui in terra (isolata) il finito diveniente: e "vidi l'aiuola che ci rende tanto feroci"..... x questo al li là dei discorsi edificanti.. se uno ti riga una portiera col cacciavite tu non gli dici "rigami cortesem pur l'altra mio frate"..