Fantastico commento e Feedback! Se mi consente, vorrei chiarire meglio il mio punto: 1)Murgia a volte usa affermazioni che sembrano più slogan che analisi. Per esempio: 'Un uomo nero sarà sempre più discriminato di un uomo bianco'. È una frase che coglie una tendenza, ma detta così è troppo semplicistica e rischia di appiattire la complessità. 2) L’intersezionalità è utile, ma ragiona per compartimenti stagni. Esempio: si dice che una donna sarà sempre più discriminata di un uomo nelle stesse condizioni. Ma davvero funziona così? Pensiamo ai soldati ucraini costretti al fronte: un uomo può essere obbligato a combattere, una donna no. Questo è un cortocircuito che il paradigma intersezionale fatica a spiegare. Non sono contro le sue idee, ma contro il modo in cui vengono semplificate. Spero di essere stato più chiaro
In più mi dispiace di non averle fatto cogliere la filigrana di tutto il mio discorso: senza avere tesi con argomentazioni quasi totalmente impenetrabili, in un contesto politico ove gli avversari dominano, il rischio di venir spazzati via alla prima semplificazione è enorme. La ringrazio ancora del commento:)
@@anatemus la realtà nella sua complessità viene appiattita solo da chi non ha voglia di approfondire o da chi non ne ha le capacità, ma al di la di questo, parli di semplificazioni dopo che l'unico esempio/ argomentazione portata nel video è quella su Obama che è piu privilegiato del bianco medio? Insomma un po debole e moooooolto semplicistica, per non dire proprio stupida. Mentre il secondo esempio sugli uomini in guerra lo trovo ancora più piatto, oltre che quasi degno dell andrew tate di turno, senza considerare che questa dinamica è proprio frutto una cultura patriarcale. Insomma ci sta che sei contro la banalizzazione delle idee, ma per combatterla non puoi utilizzare una banalizzazione e semplificazione ancora superiore. Per quanto riguarda il secondo commento boh, sembra più una supercazzola che altro, quindi non so, va bene. In linea di massima piu che un video in cui dici qualcosa sembra un mezzo tentativo di flame, ma dubito sia questo il caso, se avessi voluto farlo avresti utilizzato certamente un titolo piu click bait
@@CauseimaGremlin99 La ringrazio delle sue opinioni! Il problema è che rimangono opinioni. Purtroppo sono prive di argomentazioni e questo fa in modo che in non riesca a comprendere se e come gli esempi esposti sono scorretti. Istanza di Murgia "un uomo nero sarà sempre più discriminato di un uomo bianco". Esempio (ragionamento) per controbattere a quest'affermazione, che dovrebbe essere universalistica: Obama è stata la persona più influente del mondo per un po' di anni. Obama era nero. Obama subirà meno discriminazioni di molti uomini bianchi. Dire "un uomo nero sarà sempre più discriminato di un uomo bianco" è quindi scorretto. Fine ragionamento. Se non utilizziamo argomentazioni e metodologia comune sarà difficile avere scambi proficui.
@@anatemus Purtroppo non puoi spiegare cosa sia la logica a queste galline. L'unica cosa che fanno è insultare dicendo che gli esempi che porti sono "stupidi" quando in realtà hai praticamente detto: "non è vero che TUTTI gli uomini neri subiscono più ingiustizie degli uomini bianchi". Cosa che viene chiaramente confermata dall'esempio di Obama. Quindi se una persona dice che il tuo esempio è stupido significa che ha le qualità intellettive di una gallina, e non bisogna perdere tempo a spiegare la logica alle galline...
Ciao, bella argomentazione: semplice, quasi banale, ma perfettamente logica e condivisibile. Come dici tu, le generalizzazioni della Murgia sono talmente tanto stereotipiche, e mal articolate, che utilizzarle distrugge qualsivoglia argomentazione le usi come supporto, perché si troverà sempre un caso che le smentisce! Ottimo contenuto, caghi in testa al 99% del resto degli TH-camr italiani solo per aver affrontato un tema del genere e con classe. Sarà un mezzo personaggio il tuo, ma essendo elegante e in stile "programma televisivo delle 2.00 del mattimo", non posso che apprezzarlo. Hai guadagnato un iscritto.
Purtroppo la Murgia scriveva e parlava per slogan , propaganda, non aveva argomentazioni profonde, perciò diventava arrogante. E mi dispiace per la Murgia attaccava Uomini, non maschi, che del cosiddetto femminismo e rispetto sono i maggiori sostenitori. Infine penso fosse senza offesa, femmina, e non quello che si intende a un livello culturale superiore cioè Donna.
Io credo che tu abbia interpretato male: murgia non cerca di fare una classifica delle discriminazioni, ma dice che una donna in quanto tale in un sistema patriarcale dovrà subire la discriminazione in quanto donna e inoltre in quanto a malata mentale/brutta/razzializzata. Nelle tesi intersezionali moderne non è sostenuto che un uomo sarà sempre in una condizione sociale migliore di una donna, ma che non dovrà subire la stessa discriminazione. Un uomo senzatetto malato non sta peggio di una donna con una casa e un lavoro, ma quest'uomo senzatetto malato tra tutte le sue afflizioni non proverà mai quelle derivanti dall'essere una donna. Ciò non significa che l'uomo non subisce alcun tipo di conseguenza dall'essere uomo in un sistema patriarcale, anzi credo sia invece questa una critica importante da muovere a parte del mondo femminista moderno ovvero il fatto che il patriarcato sia opprimente e violento anche nei confronti degli uomini. In maniera minore probabilmente, più subdola sicuramente ma comunque presente.
Salve! La ringrazio del commento! Sinceramente credo che la sua interpretazione del pensiero di Murgia sia corretta, ma io non criticavo la più probabile ermeneutica, ma il significato più immediato e letterale che i denotati che compongono gli enunciati presi in considerazione esprimono. La mia critica al femminismo è poche volte di tesi e istanze, molte volte invece di mezzi e metodologie.
Così come un uomo non subirà le discriminazioni che vengono indirizzate tipicamente alle donne, una donna non subirà le discriminazioni che vengono indirizzate tipicamente agli uomini. Praticamente è la riscoperta dell'acqua calda, peccato però che il pensiero femminista, essendo ginocentrico, non possa mai contemplare il genere femminile come offensore e non come offeso per ragioni ideologiche. Parlare di sistema patriarcale riferendosi all'Italia del 2025 è pura propaganda.
@@G0REX94Era una delle obiezioni che stavo per proporre, ma il tema è molto delicato e non volevo affrontarlo per messaggio (il rischio di essere fraintesi è elevato): ogni volta che in un teatro politico si parla di possibili discriminazioni maschili si viene visti come anti-femministi poiché si rubano "risorse mediatiche e cognitive" al femminismo e alle discriminazioni femminili. Io credo sinceramente che le donne in media, in Italia, siano più discriminate socialmente degli uomini (in altri parti del mondo la discriminazione è molto più accentuata ed evidente, in paesi occidentali no), ma questo non significa (ed è ovvio a chiunque abbia un minimo di onestà intellettuale) che anche gli uomini non vengano discriminati in taluni contesti istituzionali (affidamento dei figli ostico, ridicolo congedo di paternità, impossibilità di conoscere il figlio avuto da un parto anonimo/ tutti i temi legati alla paternità, ecc.) e sociali (suicidi più elevati, senzatetto, morti sul lavoro -quindi lavori pericolosi o usuranti-). Il problema principale è che queste battaglie saranno portare in palmo di mano dalla Destra per contrapporle al femminismo, quando a mio avviso dovrebbero coesistere, dato che il fine comune è aiutare le persone più marginalizzate dalla società e decostruire i rigidi ruoli di genere che la società ha riprodotto sinora. Sul Patriarcato: esiste eccome in Italia se si prende la definizione della Treccani, per esempio, ". estens. Complesso di radicati, e sempre infondati, pregiudizi sociali e culturali che determinano manifestazioni e atteggiamenti di prevaricazione, spesso violenta, messi in atto dagli uomini, spec. verso le donne." Ci saranno sicuramente persone in Italia che protraggono questa ideologia, magari sono pochi, ma esistono. Dire invece"L'Italia è patriarcale" è tutt'altra cosa ed è molto probabilmente sbagliato a livello analitico. Poi vi sono mille definizioni di patriarcato, a seconda del connotato che "patriarcato" assume, esso esiste oppure no in contesti occidentali.
@anatemus Il fatto che portare il focus del dibattito sui problemi di genere del sesso maschile irriti le femministe ed i loro lacchè, ci indica che dobbiamo insistere proprio in quella direzione. Non importa quante e quali precauzioni osserveremo, le nostre argomentazioni verranno sempre delegittimate a prescindere. Il fatto che le discriminazioni di natura sessuale siano maggiormente incisive per il sesso femminile non può e non deve legittimare un atteggiamento ideologico fazioso, aggressivo e forcaiolo nei confronti del genere maschile. Viviamo in uno stato di diritto e ciò significa che, a dispetto di ogni narrazione mediatica e di ogni statistica, ognuno di noi è innocente fino a prova contraria. Il femminisimo oggi propaganda proprio il succitato atteggiamento ideologico e per questo và criticato aspramente: Una nuova sintesi non può che essere il prodotto dello scontro tra tesi ed antitesi. La definizione corretta di patriarcato non è quella che tu citi, il patriarcato è un sistema sociale in cui i maschi più anziani detengono in via esclusiva il potere in ogni ambito. Gli ideologi del marxismo culturale (di cui il femminismo è parte essenziale) tentano costantemente di deformare il significato delle parole per ragioni ideologiche e/o strumentali. In Italia non vige il patriarcato, semmai esistono sentimenti sessisti diffusi e sedimentati in maniera diseguale nel tessuto sociale. Per quanto mi riguarda il femminismo stà alla parità di genere come il comunismo stà alla giustizia sociale.
In 5 minuti non hai espresso niente e hai pure fatto la figura del redpillato (anche se l'esempio su obama è stato davvero esilerante devo ammettere)
Fantastico commento e Feedback! Se mi consente, vorrei chiarire meglio il mio punto:
1)Murgia a volte usa affermazioni che sembrano più slogan che analisi. Per esempio: 'Un uomo nero sarà sempre più discriminato di un uomo bianco'. È una frase che coglie una tendenza, ma detta così è troppo semplicistica e rischia di appiattire la complessità.
2) L’intersezionalità è utile, ma ragiona per compartimenti stagni. Esempio: si dice che una donna sarà sempre più discriminata di un uomo nelle stesse condizioni. Ma davvero funziona così? Pensiamo ai soldati ucraini costretti al fronte: un uomo può essere obbligato a combattere, una donna no. Questo è un cortocircuito che il paradigma intersezionale fatica a spiegare.
Non sono contro le sue idee, ma contro il modo in cui vengono semplificate. Spero di essere stato più chiaro
In più mi dispiace di non averle fatto cogliere la filigrana di tutto il mio discorso: senza avere tesi con argomentazioni quasi totalmente impenetrabili, in un contesto politico ove gli avversari dominano, il rischio di venir spazzati via alla prima semplificazione è enorme. La ringrazio ancora del commento:)
@@anatemus la realtà nella sua complessità viene appiattita solo da chi non ha voglia di approfondire o da chi non ne ha le capacità, ma al di la di questo, parli di semplificazioni dopo che l'unico esempio/ argomentazione portata nel video è quella su Obama che è piu privilegiato del bianco medio? Insomma un po debole e moooooolto semplicistica, per non dire proprio stupida. Mentre il secondo esempio sugli uomini in guerra lo trovo ancora più piatto, oltre che quasi degno dell andrew tate di turno, senza considerare che questa dinamica è proprio frutto una cultura patriarcale. Insomma ci sta che sei contro la banalizzazione delle idee, ma per combatterla non puoi utilizzare una banalizzazione e semplificazione ancora superiore.
Per quanto riguarda il secondo commento boh, sembra più una supercazzola che altro, quindi non so, va bene. In linea di massima piu che un video in cui dici qualcosa sembra un mezzo tentativo di flame, ma dubito sia questo il caso, se avessi voluto farlo avresti utilizzato certamente un titolo piu click bait
@@CauseimaGremlin99 La ringrazio delle sue opinioni! Il problema è che rimangono opinioni. Purtroppo sono prive di argomentazioni e questo fa in modo che in non riesca a comprendere se e come gli esempi esposti sono scorretti.
Istanza di Murgia "un uomo nero sarà sempre più discriminato di un uomo bianco". Esempio (ragionamento) per controbattere a quest'affermazione, che dovrebbe essere universalistica:
Obama è stata la persona più influente del mondo per un po' di anni. Obama era nero. Obama subirà meno discriminazioni di molti uomini bianchi. Dire "un uomo nero sarà sempre più discriminato di un uomo bianco" è quindi scorretto.
Fine ragionamento.
Se non utilizziamo argomentazioni e metodologia comune sarà difficile avere scambi proficui.
@@anatemus Purtroppo non puoi spiegare cosa sia la logica a queste galline. L'unica cosa che fanno è insultare dicendo che gli esempi che porti sono "stupidi" quando in realtà hai praticamente detto: "non è vero che TUTTI gli uomini neri subiscono più ingiustizie degli uomini bianchi". Cosa che viene chiaramente confermata dall'esempio di Obama. Quindi se una persona dice che il tuo esempio è stupido significa che ha le qualità intellettive di una gallina, e non bisogna perdere tempo a spiegare la logica alle galline...
Ciao, bella argomentazione: semplice, quasi banale, ma perfettamente logica e condivisibile. Come dici tu, le generalizzazioni della Murgia sono talmente tanto stereotipiche, e mal articolate, che utilizzarle distrugge qualsivoglia argomentazione le usi come supporto, perché si troverà sempre un caso che le smentisce!
Ottimo contenuto, caghi in testa al 99% del resto degli TH-camr italiani solo per aver affrontato un tema del genere e con classe. Sarà un mezzo personaggio il tuo, ma essendo elegante e in stile "programma televisivo delle 2.00 del mattimo", non posso che apprezzarlo. Hai guadagnato un iscritto.
Quando ordini Rick Dufer su Temu
Bravo, condivido. Di Murgia ho mai condiviso nulla
Purtroppo la Murgia scriveva e parlava per slogan , propaganda, non aveva argomentazioni profonde, perciò diventava arrogante. E mi dispiace per la Murgia attaccava Uomini, non maschi, che del cosiddetto femminismo e rispetto sono i maggiori sostenitori. Infine penso fosse senza offesa, femmina, e non quello che si intende a un livello culturale superiore cioè Donna.
Io credo che tu abbia interpretato male: murgia non cerca di fare una classifica delle discriminazioni, ma dice che una donna in quanto tale in un sistema patriarcale dovrà subire la discriminazione in quanto donna e inoltre in quanto a malata mentale/brutta/razzializzata. Nelle tesi intersezionali moderne non è sostenuto che un uomo sarà sempre in una condizione sociale migliore di una donna, ma che non dovrà subire la stessa discriminazione. Un uomo senzatetto malato non sta peggio di una donna con una casa e un lavoro, ma quest'uomo senzatetto malato tra tutte le sue afflizioni non proverà mai quelle derivanti dall'essere una donna.
Ciò non significa che l'uomo non subisce alcun tipo di conseguenza dall'essere uomo in un sistema patriarcale, anzi credo sia invece questa una critica importante da muovere a parte del mondo femminista moderno ovvero il fatto che il patriarcato sia opprimente e violento anche nei confronti degli uomini. In maniera minore probabilmente, più subdola sicuramente ma comunque presente.
Salve! La ringrazio del commento! Sinceramente credo che la sua interpretazione del pensiero di Murgia sia corretta, ma io non criticavo la più probabile ermeneutica, ma il significato più immediato e letterale che i denotati che compongono gli enunciati presi in considerazione esprimono. La mia critica al femminismo è poche volte di tesi e istanze, molte volte invece di mezzi e metodologie.
@@anatemus ho infatto apprezzato la apparente buona fede, che spesso manca nelle critiche al femminismo
Così come un uomo non subirà le discriminazioni che vengono indirizzate tipicamente alle donne, una donna non subirà le discriminazioni che vengono indirizzate tipicamente agli uomini. Praticamente è la riscoperta dell'acqua calda, peccato però che il pensiero femminista, essendo ginocentrico, non possa mai contemplare il genere femminile come offensore e non come offeso per ragioni ideologiche. Parlare di sistema patriarcale riferendosi all'Italia del 2025 è pura propaganda.
@@G0REX94Era una delle obiezioni che stavo per proporre, ma il tema è molto delicato e non volevo affrontarlo per messaggio (il rischio di essere fraintesi è elevato): ogni volta che in un teatro politico si parla di possibili discriminazioni maschili si viene visti come anti-femministi poiché si rubano "risorse mediatiche e cognitive" al femminismo e alle discriminazioni femminili. Io credo sinceramente che le donne in media, in Italia, siano più discriminate socialmente degli uomini (in altri parti del mondo la discriminazione è molto più accentuata ed evidente, in paesi occidentali no), ma questo non significa (ed è ovvio a chiunque abbia un minimo di onestà intellettuale) che anche gli uomini non vengano discriminati in taluni contesti istituzionali (affidamento dei figli ostico, ridicolo congedo di paternità, impossibilità di conoscere il figlio avuto da un parto anonimo/ tutti i temi legati alla paternità, ecc.) e sociali (suicidi più elevati, senzatetto, morti sul lavoro -quindi lavori pericolosi o usuranti-).
Il problema principale è che queste battaglie saranno portare in palmo di mano dalla Destra per contrapporle al femminismo, quando a mio avviso dovrebbero coesistere, dato che il fine comune è aiutare le persone più marginalizzate dalla società e decostruire i rigidi ruoli di genere che la società ha riprodotto sinora.
Sul Patriarcato: esiste eccome in Italia se si prende la definizione della Treccani, per esempio, ". estens. Complesso di radicati, e sempre infondati, pregiudizi sociali e culturali che determinano manifestazioni e atteggiamenti di prevaricazione, spesso violenta, messi in atto dagli uomini, spec. verso le donne."
Ci saranno sicuramente persone in Italia che protraggono questa ideologia, magari sono pochi, ma esistono.
Dire invece"L'Italia è patriarcale" è tutt'altra cosa ed è molto probabilmente sbagliato a livello analitico.
Poi vi sono mille definizioni di patriarcato, a seconda del connotato che "patriarcato" assume, esso esiste oppure no in contesti occidentali.
@anatemus Il fatto che portare il focus del dibattito sui problemi di genere del sesso maschile irriti le femministe ed i loro lacchè, ci indica che dobbiamo insistere proprio in quella direzione. Non importa quante e quali precauzioni osserveremo, le nostre argomentazioni verranno sempre delegittimate a prescindere. Il fatto che le discriminazioni di natura sessuale siano maggiormente incisive per il sesso femminile non può e non deve legittimare un atteggiamento ideologico fazioso, aggressivo e forcaiolo nei confronti del genere maschile. Viviamo in uno stato di diritto e ciò significa che, a dispetto di ogni narrazione mediatica e di ogni statistica, ognuno di noi è innocente fino a prova contraria. Il femminisimo oggi propaganda proprio il succitato atteggiamento ideologico e per questo và criticato aspramente: Una nuova sintesi non può che essere il prodotto dello scontro tra tesi ed antitesi. La definizione corretta di patriarcato non è quella che tu citi, il patriarcato è un sistema sociale in cui i maschi più anziani detengono in via esclusiva il potere in ogni ambito. Gli ideologi del marxismo culturale (di cui il femminismo è parte essenziale) tentano costantemente di deformare il significato delle parole per ragioni ideologiche e/o strumentali. In Italia non vige il patriarcato, semmai esistono sentimenti sessisti diffusi e sedimentati in maniera diseguale nel tessuto sociale. Per quanto mi riguarda il femminismo stà alla parità di genere come il comunismo stà alla giustizia sociale.
La Murgia in quello stesso campo avrebbe trovato almeno 2kg di tartufi senza l'ausilio di cani, tu cosa hai fatto invece, a parte sparlare?
AHAHAHAHAHAH
sei tutto bruciato
vero si sente la puzza fin qua