Ciao ho fatto merenda con un gipfel. Questo racconto mi interessa molto, non tanto perché di Serao, ma perché è una delle tantissime variazioni sul tema del monacello, che nel sud Italia è una figura presente in moltissime leggende e storie di fantasia, è forse il più importante personaggio folcloristico (anche se assume molti nomi diversi in base alla località). Essendo una figura spesso spettrale che torna nel mondo dei vivi per tormentarli o deriderli si presta molto bene a racconti con un sottotesto sociale e/o morale. Io ho letto ad esempio Il monaciello di Napoli di Anna Maria Ortese.
Mi piace no un sacco questa tipologia di video, oltretutto questo racconto mi è piaciuto tanto(da persona che soffre di disturbi alimentari mi sono sentita in una zona sicura per mangiare senza ansie)
@@mariaritainfantino9914 Grazie di aver condiviso una cosa così intima: anche io ne ho sofferto in passato e so perfettamente cosa intendi. Sono felice di aver rappresentato per te un luogo sicuro. Sappi che si superano e che si riesce a tornare ad amare il cibo proprio come prima del disturbo (e forse anche di più!). Ti abbraccio ❤️
Ciao Lilly! Di' alla tua padroncina che è tremendamente graziosa e simpatica! Troppo carina, forte, irresistibile! Adorabile!!! ... La lettura, per me, obbedisce solo al mantra "raccontami una storia...", pertanto non faccio distinzione fra brevi, lunghe, genere, periodo, corrente, ecc... Il Ventre di Napoli è concepito sulla scia dell'impresa letteraria Naturalista di E. Zola, "Il Ventre di Parigi" (a proposito, da molto tempo sospetto che Zola, e il suo "giro", anche in ambito artistico-pittorico, sapessero chi era "Jack Lo Squartatore", per motivi sui quali non mi dilungo... Non appena ho visto l'invito a fare snack, sono corso a farti compagnia mangiucchiando il mio pacchettino di minuscola uva passa e pinoli! Dimentico nulla...? Ah, la mia auto-citazione. Ciao!!! La superstizione è una logica intuìta che si basa sull'esistenza fatale dei ricami fatti a mano, sulla scala complessa del Creato. F. P. Ardizzone
Ciao! Mentre guardo il video sono in camera mia, ma non sto facendo merenda. Però mi è venuta voglia di sushi. Devo assolutamente rimediare entro stasera. La Serao è una autrice che non ho mai approfondito, la conosco semplicemente di nome. Questo racconto mi ha colpito per il suo aspetto di critica sociale. Mi ha fatto pensare a quante volte, non volendo vedere l'origine dei guai, preferisco attribuire spostare l'attenzione su altri fattori che nulla c'entrano. Prendersi la responsabilità di comprendere il motivo di un accadimento è forse uno dei passi più gravosi che esistano. Segna il passaggio da uno stato infantile ad uno più maturo. Volendo essere generici, molti sono i fattori per cui questo accade, a livello personale ma anche collettivo. Cos'altro suggeriresti di leggere della stessa autrice? A me piace moltissimo leggere racconti. Alcune volte, quelli brevi, sono così pregni di significato che donano valore al fare letteratura. Per quanto riguarda le letture amo i classici, i romanzi di formazione, la narrativa italiana Otto-novecentesca e contemporanea, la narrativa straniera degli stessi periodi. Mi piace anche qualche postmoderno. Mi piacciono i romanzi filosofici e psicologici, dove prevale l'aspetto dell'analisi dell'interiorità del personaggio. E amo anche i romanzi storici. Mi piace anche la letteratura horror e thriller, meglio se psicologico. Mi piace molto scoprire autori del passato, mi affascina più che leggere i contemporanei.
Di Serao io in realtà ho letto Il ventre più qualche altro articolo sparso quindi non saprei dirti. Se non hai mai letto Il ventre ti direi di partire da quello senza dubbio!
Mo piacciono molto i racconti 😊
Ciao ho fatto merenda con un gipfel. Questo racconto mi interessa molto, non tanto perché di Serao, ma perché è una delle tantissime variazioni sul tema del monacello, che nel sud Italia è una figura presente in moltissime leggende e storie di fantasia, è forse il più importante personaggio folcloristico (anche se assume molti nomi diversi in base alla località). Essendo una figura spesso spettrale che torna nel mondo dei vivi per tormentarli o deriderli si presta molto bene a racconti con un sottotesto sociale e/o morale. Io ho letto ad esempio Il monaciello di Napoli di Anna Maria Ortese.
Uhh si quello di Ortese! Ma diresti che è declinato in modo diverso (tipo in modo più narrativo) da come fa Serao? O è proprio la stessa modalità?
@@teresa.chiriaco piuttosto diverso, più sul realismo magico di quel periodo di Ortese
Mi piace no un sacco questa tipologia di video, oltretutto questo racconto mi è piaciuto tanto(da persona che soffre di disturbi alimentari mi sono sentita in una zona sicura per mangiare senza ansie)
@@mariaritainfantino9914 Grazie di aver condiviso una cosa così intima: anche io ne ho sofferto in passato e so perfettamente cosa intendi. Sono felice di aver rappresentato per te un luogo sicuro. Sappi che si superano e che si riesce a tornare ad amare il cibo proprio come prima del disturbo (e forse anche di più!). Ti abbraccio ❤️
@@teresa.chiriaco grazie delle belle parole❤️
Ciao Lilly! Di' alla tua padroncina che è tremendamente graziosa e simpatica! Troppo carina, forte, irresistibile! Adorabile!!! ... La lettura, per me, obbedisce solo al mantra "raccontami una storia...", pertanto non faccio distinzione fra brevi, lunghe, genere, periodo, corrente, ecc... Il Ventre di Napoli è concepito sulla scia dell'impresa letteraria Naturalista di E. Zola, "Il Ventre di Parigi" (a proposito, da molto tempo sospetto che Zola, e il suo "giro", anche in ambito artistico-pittorico, sapessero chi era "Jack Lo Squartatore", per motivi sui quali non mi dilungo... Non appena ho visto l'invito a fare snack, sono corso a farti compagnia mangiucchiando il mio pacchettino di minuscola uva passa e pinoli!
Dimentico nulla...? Ah, la mia auto-citazione. Ciao!!!
La superstizione è una logica intuìta che si basa
sull'esistenza fatale dei ricami fatti a mano, sulla scala complessa del Creato.
F. P. Ardizzone
Bello non sapevo di Il ventre di Parigi :)
@@teresa.chiriaco nooooo.... a me niente cuoricino!!!!!!!!!!!!😭
Ciao! Mentre guardo il video sono in camera mia, ma non sto facendo merenda. Però mi è venuta voglia di sushi. Devo assolutamente rimediare entro stasera. La Serao è una autrice che non ho mai approfondito, la conosco semplicemente di nome. Questo racconto mi ha colpito per il suo aspetto di critica sociale. Mi ha fatto pensare a quante volte, non volendo vedere l'origine dei guai, preferisco attribuire spostare l'attenzione su altri fattori che nulla c'entrano. Prendersi la responsabilità di comprendere il motivo di un accadimento è forse uno dei passi più gravosi che esistano. Segna il passaggio da uno stato infantile ad uno più maturo. Volendo essere generici, molti sono i fattori per cui questo accade, a livello personale ma anche collettivo. Cos'altro suggeriresti di leggere della stessa autrice?
A me piace moltissimo leggere racconti. Alcune volte, quelli brevi, sono così pregni di significato che donano valore al fare letteratura. Per quanto riguarda le letture amo i classici, i romanzi di formazione, la narrativa italiana Otto-novecentesca e contemporanea, la narrativa straniera degli stessi periodi. Mi piace anche qualche postmoderno. Mi piacciono i romanzi filosofici e psicologici, dove prevale l'aspetto dell'analisi dell'interiorità del personaggio. E amo anche i romanzi storici. Mi piace anche la letteratura horror e thriller, meglio se psicologico. Mi piace molto scoprire autori del passato, mi affascina più che leggere i contemporanei.
Di Serao io in realtà ho letto Il ventre più qualche altro articolo sparso quindi non saprei dirti. Se non hai mai letto Il ventre ti direi di partire da quello senza dubbio!
Cos'é Dio se non quello che parla con la sua voce?
F. P. Ardizzone